L’Italia fra gli anni Trenta e Quaranta del XIX secolo

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L’Italia fra gli anni Trenta e Quaranta del XIX secolo

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L’Italia fra gli anni Trenta e Quaranta del XIX secolo. Insurrezioni del 1830-31. Diffusione di riviste e periodici 1831 Dietro pressioni austriache, il Granduca di Toscana Leopoldo II, proibisce la pubblicazione di “Antologia” Insurrezioni 1831 - PowerPoint PPT Presentation

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L’Italia fra gli anni Trenta e Quaranta del XIX secolo

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Insurrezioni del 1830-31 Diffusione di riviste e periodici 1831 Dietro pressioni austriache, il Granduca di

Toscana Leopoldo II, proibisce la pubblicazione di “Antologia”

Insurrezioni 1831 Modena: i liberali guidati da Ciro Menotti

(appoggiati da Francesco IV) insorgono. L’Austria non vuole un’espansione del ducato di Modena; Francesco IV abbandona la cospirazione ma mantiene contatti con i liberali

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Insurrezioni del 1830-31 Novembre 1830: muore Pio VIII e i cospiratori insorgono

(sperano in un ampliamento della rivolta anche nello Stato Pontificio ora che la sede pontificia è momentaneamente vacante)

Francesco IV ordina l’arresto di tutti i capi dei congiurati Scoppiano ulteriori moti anche a Bologna, in Romagna,

nelle Marche e a Parma A Bologna nasce un Governo delle Province Unite

(senza i ducati di Modena e Parma) ma ricompaiono divisioni interne tra Democratici e Moderati

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Insurrezioni del 1830-31 Democratici: vogliono marciare su Roma Moderati: temono gli Austriaci e sperano

nell’aiuto dei Francesi (i quali non intervengono) L’Austria occupa i ducati di Modena e parma 1831: forze delle Province Unite sconfitte a Rimini

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Giuseppe Mazzini Il fallimento dei moti del 1831 crea una profonda crisi 1827: Giuseppe Mazzini (1805-72) entra nella

Carboneria ma viene arrestato. Va in esilio in Francia Sentimento mistico-religioso e principi democratici Programma mazziniano:• Religiosità laica (Dio=spirito della storia;

popoli=strumento per realizzare il disegno di Dio)• Diritti ma anche doveri di tutti, in primis obbedienza

alla legge del progresso

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Giuseppe Mazzini• Rispetto reciproco fra le Nazioni• Costruzione di una fratellanza universale• Principio di solidarietà fra Nazioni e tra i singoli

individui• Lotta di classe come fattore nocivo• Italia deve essere INDIPENDENTE, UNITA e

REPUBBLICANA• Opera pedagogica per educare il popolo italiano

agli ideali di uguaglianza, fratellanza, unità, indipendenza e libertà

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Giuseppe Mazzini 1831: fonda la Giovine Italia Caratteristiche della Giovine Italia sono l’apertura

verso l’esterno e la pubblicità del suo programma politico (non come le società segrete)

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I moti mazziniani e il loro fallimento La congiuntura internazionale era sfavorevole a

qualsiasi insurrezione ma Mazzini non ne tenne conto Obiettivo per lo scoppio dei moti=Regno di Savoia 1834: sarebbe dovuta scoppiare una ribellione a

Genova tra i marinai della flotta regia che poi sarebbe dovuta dilagare in Piemonte fallimento

Altri tentativi insurrezionali in Toscana e nel Lombardo-Veneto vengono repressi sul nascere

Mazzini e Garibaldi condannati a morte in contumacia

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I moti mazziniani e il loro fallimento Mazzini va in Gran Bretagna dove viene accusato

di irresponsabilità (“tempesta del dubbio”) 1839: Mazzini riorganizza la Giovine Italia e altre

insurrezioni 1843 e 1845: scoppiano moti in Romagna

(repressi subito); Emilio e Attilio Bandiera sbarcano in Calabria e là vengono arrestati e fucilati

Metodi insurrezionali sono inefficaci!!

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Le alternative a Mazzini Neoguelfi (Vincenzo Gioberti): papato come simbolo di

unità spirituale e politica1843 “Del primato morale e civile degli italiani” (Gioberti): Italia come confederazione di Stati presieduta dal papa e difesa dal Piemonte Neoghibellini: Repubblicani e anticlericali Federalisti (Cesare Balbo): Austriaci rappresentavano

ostacolo all’unificazione. Necessità di spostare gli interessi austriaci verso i Balcani dove l’Impero Ottomano era già in crisi. Giacomo Durando propone la divisione dell’Italia in tre stati: nord (Savoia), centro (Lorena) e sud (Borbone); al papa Roma e la Sardegna

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Le alternative a Mazzini Massimo d’Azeglio (liberale moderato): auspica

un processo riformista nei singoli Stati Carlo Cattaneo: Regno di Sardegna era, per lui,

il più reazionario. Vuole una Repubblica federale in cui ogni stato è molto autonomo

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Situazione politica in Italia fino al 1848 Regno di Sardegna: 1831 Carlo Alberto è re. Riforme

prudenti. Concede l a nomina di un Consiglio di Stato (funzioni consultive) e nuovi Codici in materia civile, penale e commerciale.

Lombardo Veneto: amministrazione centralizzata e direttamente dipendente da Vienna

Ducato di Modena (e Toscana): sottomessi all’Austria Stato della Chiesa: 1846 eletto papa Pio IX (grandi

speranze) Regno delle Sicilie: re Ferdinando II; non cambia nulla,

sempre metodi autoritari e politica reazionaria