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Lista Candidati – Corsico per Masiero

Argentiero Silvia Comunicazione Internet

Braga Luca Analista Finanziario

Agovino Daniela Autista Atm

Barlassina Carlo Operatore Sportivo

Mirella Bardella Operaia

Di Benedetto Guerrino Insegnante

Bonzi Cristina Terzo Settore

Giovani Franco Ingegnere

Cangianiello Valentina Studentessa di Economia

Giovannini Giovanni Luigi Imprenditore Sociale

Coppola Valeria Psicologa

Negro Giancarlo Autista Atm

Di Ceglie Pasqua Insegnante

Spinelli Gianluigi Insegnante/Terzo Settore

Polettini Anna Maria Docente Bibliotecaria

Procopio Giuseppe Antonio Tecnico a2a

Rabaioli Emilia Emma Dirigente, Mktg Internazionale

Radano Romano Artigiano

Saghin Viorica Mariana Casalinga

Redona Cristiano Manager Informatica

Sgaria Monica Insegnante, Geologa

Seregni Omar Responsabile Commerciale -­‐ Settore Sanitario

Garuti Roberto Pensionato

Borella Claudio Terzo Settore

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COALIZIONE LISTE ”INSIEME PER CORSICO” E “CORSICO PER MASIERO”

IL NOSTRO IMPEGNO PER IL FUTURO DELLA NOSTRA CITTA’

Nel corso degli ultimi anni sotto l’impatto della crisi Corsico ha subito unprocesso di profondo degrado economico, sociale e ambientale. Afflittadall’emergere di nuove e vecchie povertà, ha perduto un po’ della suaanima.

L’ Amministrazione uscente non è stata in grado di rispondere in modosoddisfacente a queste difficoltà. Dopo la bocciatura del progetto delNuovo Municipio ha navigato sostanzialmente a vista.

Per questo abbiamo deciso di presentarci autonomamente e di chiedere ilvostro voto. Serve una nuova moderna classe di governo, concreta ecompetente, per fermare il degrado e far ripartire la nostra Città.

Le nostre due Liste, la lista civica storica “Insieme per Corsico” e la lista dipatto civico “Corsico per Masiero”, sono composte di imprenditori,professionisti/e, insegnanti, persone provenienti dall’associazionismo edal terzo settore.Sono liste scevre da ogni ideologia, unite dai valori comuni del civismodemocratico: legalità, trasparenza, coesione sociale, rispetto dei diritti diogni persona., partecipazione e cittadinanza attiva.

Personalmente mi candido a questa importante responsabilità con unsenso di profondo rispetto: la sfida è veramente complessa, e nessuno puòpensare di avere tutte le competenze necessarie per vincerla. Per questoservirà tutto l’impegno della nostra squadra e la solidarietà e il sostegnodella nostra comunità.

C’è un motto che dice che “Passione e competenza cambiano il mondo” Seè così, col vostro aiuto riusciremo a cambiare anche Corsico.

Candidato Sindaco di “Insieme per Corsico” e “ Corsico per Masiero”.

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I PUNTI CHIAVE DEL NOSTRO PROGRAMMA

1) “Amministrazione di Prossimità” per garantire la qualitàdella vita e la manutenzione dei beni comuni:strade, scuole, parchi, pulizia e sicurezza della città.

2) Un approccio flessibile alla razionalizzazionedelle sedi Comunali.

3) Scelte chiare sui nodi irrisolti di sviluppo urbano.

4) Per una nuova politica di servizi alla persona.

5) Lavoro e sviluppo territoriale.

6) Cultura e Scuola.

7) Associazionismo.

8) Sport.

9) Partecipazione.

10) Governare i nostro territori come una parte integrantedella Città Metropolitana.

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1) “Amministrazione di Prossimità” per garantire la qualità della vitae la manutenzione dei beni comuni:

Strade, scuole, parchi, pulizia e sicurezza della città

Per superare il distacco tra “società politica“ e “società civile”, evidenziatosi cosìdrammaticamente negli ultimi tempi, occorre un’Amministrazione di “Prossimità”,capace non solo di conoscere la lista completa e dettagliata delle buche delle strade edei marciapiedi, l’elenco degli interventi più necessari per la sicurezza di ogni scuola edi ogni palestra, ma anche di mettervi mano praticamente e tempestivamente,nonostante la ristrettezza delle risorse, anche attivando meccanismi e mobilitandomomenti diffusi di partecipazione sociale da parte della nostra Comunità.

• STRADE, PARCHI, MARCIAPIEDI: E’ necessario riversare tutte le risorse chepotranno essere liberate attraverso la razionalizzazione dell’organizzazione edelle sedi Comunali in un intervento sistematico sulle manutenzioni ordinarie estraordinarie di strade, parchi, marciapiedi, ecc., secondo un ordine di prioritàda definire sulla base della partecipazione attiva delle cittadine e dei cittadini.

• SCUOLE: Vanno accelerati i progetti di manutenzione straordinari delle scuolecittadine, in particolare la media Campioni-­‐Mascherpa e la elementareCopernico, dando impulso agli interventi già finanziati dal “piano-­‐scuole Renzi”:gli interventi non sono più rinviabili, altrimenti si rischierebbe di aggravare leproblematiche già esistenti, a danno della salute/sicurezza di alunne e alunni ecorpo docente.

• MENSA SCOLASTICA: in aggiunta a controlli più serrati sulla qualità del servizio,andrà migliorata la comunicazione istituzionale, verso la madri e i padri,cittadine e cittadini, volta a garantire un’informazione completa e trasparente ea coinvolgere tutte le componenti interessate alla risoluzione del problema, inun’ottica di fattiva collaborazione fra le parti.

• PULIZIA: all’attività del nuovo Assegnatario del servizio andranno affiancati daparte dell’Amministrazione:-­‐ Un Piano straordinario di formazione, che coinvolga tutta la cittadinanzaItaliana e straniera e la sensibilizzi all’importanza di un comportamentoeducato e rispettoso.

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-­‐ Un rigoroso sistema di contravvenzioni per punire i comportamenti nonconformi alle regole del vivere civile.

-­‐ Un sistema di incentivi per favorire un ulteriore sviluppo significativo dellapercentuale di raccolta differenziata.

• SICUREZZA: probabilmente la situazione a Corsico non è peggiore che nellamedia del Sud-­‐ovest o nelle zone confinanti di Milano; ma non è nemmenomigliore, come effetto del disagio sociale che favorisce il diffondersi di formedi criminalità che toccano potenzialmente la vita di ognuno di noi. A Corsicoper anni avevamo pensato di vivere in un'oasi protetta, e ci risvegliamo difronte a episodi che diffondono un vivo senso di allarme. Quindi che fare?

o Servono certamente più telecamere e un piano di illuminazioneefficiente: strumenti importanti, che dobbiamo rapidamente mettere infunzione, ma che da soli non bastano.

o SERVE QUINDI UNO SLANCIO DI IMPEGNO CIVICO perché le persone perbene non si ritirino nel loro privato ma si impegnino per RIPRENDERSI LACITTA'.

o MA SERVE ANCHE CHE LA POLITICA FACCIA IL SUO MESTIERE, SENZAPENSARE DI DELEGARLO ALLA SOCIETA' CIVILE: e il mestiere della politica èchiarire quali impegni intende assumere per garantire la sicurezza di tutta lacittadinanza; dichiarare quali iniziative intende concertare con le forzedell'ordine in vista della prevenzione di queste forme di criminalità, per unmigliore presidio del territorio ed una più efficiente collaborazione tra lapolizia locale, quelle dei Comuni circostanti e quella della Città di Milano.

o E questo è anche COMPITO DELLA CITTA' METROPOLITANA, perché è nelle"aree grigie" ai confini tra le periferie urbane e suburbane che si concentranole marginalità sociali, i problemi ambientali e le forme diffuse di micro emacro criminalità.

o E infine LE FORZE DEMOCRATICHE DEVONO FARE DELLA POLITICA PER LASICUREZZA UNA LORO PRIORITA' IMPORTANTE E PASSARE DALLE PAROLEAI FATTI. Ma questo non giustifica in alcun modo le pulsioni forcaiole e iltentativo scoperto di sfruttare singoli episodi per guadagnare voti facilifacendo leva sulla pancia della gente.

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2) Un approccio flessibile alla razionalizzazione delle sedi Comunali:

Occorre secondo noi passare da un approccio “di visione di lungo termine”-­‐rivelatosi non praticabile nelle attuali condizioni – ad un approccio molto piùflessibile – evitando tuttavia il rischio di ”navigare a vista”.

La Lista Civica “Insieme per Corsico” ha condotto per questo una coerenteopposizione alla proposta e alla strategia del “NUOVO MUNICIPIO”, che abbiamoritenuto non adeguata ai bisogni della città e che, così come è stata formulata, nonpuò costituire in nessun modo una prospettiva praticabile per il futuro . Il risultatodella Consultazione Popolare dello scorso Marzo ha confermato ad ampiamaggioranza questa nostra posizione.

Questo è invece, sinteticamente, il processo secondo cui riteniamo vada costruitoun nuovo piano di razionalizzazione:

• Concentrare le risorse e il personale utilizzando appieno le sedi nonpienamente sfruttate.

• Riorganizzare coerentemente le risorse umane, promuovendo efficaciprogrammi di formazione per adeguare le competenze dei lavoratori alleesigenze di una Pubblica Amministrazione moderna. In questo quadropotranno anche essere attivate sperimentalmente forme di telelavoro per idipendenti non impegnati a diretto contatto col pubblico.

• Attivare gli interventi strettamente necessari limitatamente alle sedi prescelte.

• Svuotare e mettere progressivamente sul mercato le sedi rese disponibili.

• Vendere -­‐ non svendere -­‐ le sedi che possono essere messe sul mercato.

• Va infine seriamente valutata l’ ipotesi di alienare in tutto o in parte ilpatrimonio di alloggi di proprietà comunale, che oggi generano un flusso diricavi pari soltanto a una parte dei costi di manutenzione che il Comune èimpegnato annualmente a sostenere.

Condizione imprescindibile per rendere tutto questo possibile è instauraresistematicamente un metodo di confronto, con i dipendenti comunali, le parti

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sociali e con tutte le persone interessate, volto ad una vera e piena partecipazione,che parta dall'ascolto delle loro istanze e prosegua con un dialogo costruttivo, in cuisi raffinano le proposte, prevedendo anche momenti di verifica trasparente sulla loroefficacia.

Le relazioni tra Amministrazione Comunale da una parte e parti sindacali e dipendentidall’altra hanno raggiunto negli ultimi tempi un punto di scontro muro contro muro dacui è necessario uscire rapidamente. Se è chiaro che non si possono introdurrenecessarie modifiche organizzative contro l’opinione delle lavoratrici e dei lavoratori,costoro devono a loro volta comprendere che innovazione tecnologica e organizzativaimpongono anche alle Pubbliche Amministrazioni trasformazioni di compiti e nuove modalità dilavoro e acquisizione di nuove professionalità, attraverso processi che vanno discussi apertamente ecostruttivamente tra le parti.

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3) Scelte chiare sui nodi irrisolti di sviluppo urbano

l nostro territorio ha quasi esaurito le opportunità di “consumo di suolo” che hannoconsentito in altri tempi di finanziare elevati standard di servizi e politiche “generose”di assunzioni pubbliche. Nel confermare la nostra ferma opposizione a ogni ulterioreforma di consumo di suolo, rimangono tuttavia da definire una serie di “nodi irrisolti”:

• Vanno favorite e incentivate politiche di riqualificazione delle infrastrutturepubbliche e del tessuto urbano, in molte aree soggette a grave degrado.

• Va rinegoziato il definitivo assetto dell’area Bertani Baselli, garantendo l’integrità del Parco e trasferendo i diritti edificativi ad altra area più consona.

• Occorre dire una parola definitiva sull’annosa questione dell’ area DicalitePerlite, un nodo irrisolto da decenni per il nostro sviluppo urbano.

• Nella definizione del prossimo Piano di Governo del Territorio va ripensatacompletamente, in una dimensione di Città Metropolitana, la destinazionedell’area Sella, che si sta trasformando in un cimitero industriale, con situazionidi forte degrado. L’area va sottratta alle facili pressioni speculative e vaconcepito un progetto di largo respiro, in collaborazione con le grandi Aziendedel Terziario che, in modo intenso ma totalmente scoordinato, si sonolocalizzate in prossimità di quella zona.

• Va rifiutata l’ipotesi di cambiamento di destinazione d’uso dell’Area Ex-­‐Burgo,ricontrattando con la proprietà sviluppi coerenti con le destinazioni originarie,pur tenendo conto della evoluzione dei sistemi produttivi in un mondo in cui laproduzione diviene sempre più immateriale e digitale.

• Andrà revisionato il dossier teleriscaldamento, ponendo maggiore attenzionealle istanze inascoltate degli abitanti della zona. l’ Amministrazione Comunaledovrà assumersi le proprie responsabilità e prendere posizione sulla base deicriteri dettati nella convenzione, così come non è avvenuto nel corso degliultimi anni.

• E’ infine essenziale realizzare una concreta collaborazione con i Comunidella zona per promuovere l’ estensione nei tempi più rapidi della Metro 4,che non può fermarsi a S. Cristoforo ma dovrà estendersi fino a Trezzano,rappresentando una dorsale essenziale per decongestionare l’ areacommerciale della Nuova Vigevanese, favorire lo sviluppo economico emigliorare la qualità della vita delle popolazioni del Sud Ovest

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4) Per una nuova politica di servizi alla persona

La crisi che stiamo vivendo ha delle forti ripercussioni sul sistema sociale di interventi eservizi: aumenta la domanda di aiuto delle persone in difficoltà e diminuiscono lerisorse per dare risposte efficaci.

In particolare osserviamo le seguenti trasformazioni in atto:• Riduzione dei flussi di finanziamento provenienti dallo Stato e dalle Regioni per i

Servizi alle Persone, in capo ai Comuni, con molteplici ripercussioni.• Conseguenti tagli di Servizi e Prestazioni e/o di progetti, in particolare quelli

relativi alla promozione e alla prevenzione.• Riduzione sul personale addetto ai Servizi.• Conseguente aumento delle tariffe.• Restrizioni dei criteri per la definizione dello stato di bisogno delle persone.• Sviluppo (a volte rischioso) sullo scenario dei Servizi, dei “bonus”, dei “voucher”,

delle “doti”.• Disinvestimento della Regioni sulla programmazione (attraverso il Piano di zona)

e sull’integrazione tra Sociale e Sanitario.

Accanto a tutto ciò dobbiamo anche tener presente che la crisi, oltre che economica efinanziaria è culturale e sociale. Questo è il messaggio di fondo che emerge dagli studie dalle analisi, in particolare dal CENSIS. Uscirne positivamente comporterà investire apiù livelli.

Anzitutto vorremo porci come amministratori che hanno a cuore la crescita del tessutosociale della nostra città: il capitale sociale. Siamo consapevoli che i primi responsabilidella salute del territorio siamo noi stessi, come cittadini, con i nostri comportamenti,con la trasparenza delle nostre azioni e relazioni. Su temi così complessi e importanticome la povertà, il disagio, l’inclusione, vorremmo che l’intera Comunità di Corsico sisenta sempre coinvolta, e informata per diventare, via via, sempre più consapevole ecorresponsabile.Siamo certi che l’unico capitale che con l’uso non si erode ma si moltiplica è proprioquello sociale e il compito primario di un’ Amministrazione è proprio quello dipromuoverlo, tutelarlo, curarlo.

Vogliamo investire nel sociale per produrre:• più cultura e meno emarginazione;• più solidarietà e meno disagio;• più giustizia e meno povertà;• più accoglienza e meno solitudine;• più bellezza e meno conflittualità;• più responsabilità e meno competitività;• più fiducia e meno paura.

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Siamo certi di voler insistere sul principio di cittadinanza che si caratterizzi e siqualifichi grazie ad un giusto equilibrio tra:

• esigibilità reale dei diritti sanciti dalla normativa;• esercizio effettivo dei doveri di cittadinanza sociale.

Come Amministratori della prima Istituzione (il Comune) che ha il compito dipromuovere, tutelare e rappresentare gli interessi della Comunità locale, intendiamoporre in essere un processo di ideazione e costruzione graduale di un sistema di welfarecomunitario, che si qualifichi con gli aggettivi “generativo” e, quando possibile, “restituivo”.

Con Welfare generativo intendiamo un processo virtuoso di interazione, tra Soggettidiversi, Istituzioni pubbliche, Privato sociale e Volontariato, grazie al quale vengonoeffettuate e realizzate scelte condivise su interventi, servizi, prestazioni, progetti, afavore dei cittadini o di gruppi specifici di popolazione o di particolari fasce d’età, in undeterminato territorio.Il passaggio dalla fase ideativa a quella attuativa, potrà realizzarsi attraverso la formuladel partenariato, cioè grazie alla messa in rete di responsabilità sugli obiettiviindividuati, e di risorse necessarie alla realizzazione dei progetti.Può e deve anche essere definito come l’esito di un processo:

} Capace di coniugare diritti personali e doveri sociali;} Aiuto che si offre al cittadino e impegno del cittadino ad aiutarsi e aiutare;} Sviluppo di processi di aiuto, di progetti di area, frutto dell’impegno civico di

singoli o di gruppi;} Esito positivo di un processo di aggregazione e di messa in rete di risorse di

diverso tipo, da parte di Soggetti spinti dalla liberalità e dalla solidarietà.

Il welfare generativo è essenziale in presenza di bisogni complessi, al fine di garantireefficacia, o di nuovi bisogni, rispetto ai quali il legislatore non ha definito il sistemadelle responsabilità pubbliche tenute ad intervenire. Senza l’impegno congiunto diSoggetti diversi si correrebbe il rischio di lasciare le persone, che hanno tali bisogni, inquelle che possiamo definire una “terra di nessuno” o una “terra di mezzo”.Rispetto ad esperienze passate, quando le risorse pubbliche erano sufficienti edisponibili, e grazie ai flussi di distribuzione dallo Stato alle Regioni, e dalle Regioni alleAutonomie locali, anche i Soggetti sociali potevano beneficiare di tale ripartizione,quando si parlava di welfare distributivo, oggi si tende a ricomporre esperienze,specificità, singole potenzialità, risorse frammentate, producendo così un “welfaregenerativo” grazie al quale non si ottiene solo la sommatoria di parzialità ma sigenerano politiche originali e nuove, si sperimentano metodologie in grado digarantire maggior efficacia negli interventi e maggior attenzione alla globalità dellepersone destinatarie, si liberano e mettono in rete risorse.

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Il benessere delle persone e delle famiglie, così’ come il disagio e la fragilità, non hannosolo origine nelle persone e nel loro sistema di relazione.Spesso si intersecano cause di natura fisica, psicologica, comportamentale, relazionalee cause strutturali, ad esempio, il mercato del lavoro, il mercato della casa, gli assettiurbanistici, il sistema della mobilità, così come sono strutturati nel nostro territorio.

E’ perdente separare l’insieme di tali segmenti, anche se è complesso per gliAmministratori Comunali garantire un approccio integrato, perché sono molteplici leresponsabilità che determinano l’insieme delle politiche e sono diversi gli AmbitiTerritoriali nei quali si sviluppano tali politiche. Sarà una nostro impegno operareanzitutto a livello interno, affinchè l’integrazione delle politiche sia il focus della nostraazione di governo. Al contempo sarà una nostra attenzione giocare questa attenzionesu livelli e ambiti più ampi come ad esempio L’ Ambito Territoriale,la Cittàmetropolitana e l’ ASL.Ad esempio su questo sarà molto importante agire sulle politiche dei trasportisoprattutto per rendere più possibile la mobilità di anziani e disabili (soprattutto per glispostamenti che richiedono interventi di natura diagnostica e/o di cura sanitaria).

Alcune scelte strategiche concrete sulle diverse aree tematiche:ANZIANI:

• Potenziamento dell’ Assistenza domiciliare e dei Centri diurni.• Ripensare la forma di gestione dei Centri Diurni oggi gestite direttamente

dai Comuni.

AREA MINORI E FAMIGLIA• Implementazione della “logica del Patto Educativo”. Vorremmo coinvolgere

tutte le Agenzie Educative della città per condividere conoscenze visioni estrategie di intervento a favore dei soggetti in età evolutiva e delle famiglie.

• In un’ ottica preventiva è auspicabile l’implementazione e il potenziamento dell’assistenza domiciliare e la mediazione familiare.

AREA DISABILI• L’ obiettivo è quello di una maggiore integrazione e inclusione sociale.• Una prima questione è di tipo culturale: vorremmo condividere tra soggetti

diversi (quanti si occupano a diverso titolo di disabilità) il/i significato/i chediamo a concetti quali integrazione/inclusione sociale.

• Andremo a valorizzare tutte le possibili strategie per l’integrazione sociale quali iServizi d’ Inserimento lavorativo, i Centri socio educativi (CSE), i Centri DiurniDisabili (CDD), i Servizi di formazione all’ Autonomia (SFA).

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• Ci sembra importante che l’ Amministrazione Comunale garantisca laprotezione giuridica (ufficio tutela) e l’orientamento attraverso un appositosportello di orientamento sulla disabilità.

• Sul tema della tutela dei diritti delle persone disabili crediamo rivesta un ruoloimportante la figura dell’ Amministratore di Sostegno.

AREA DISAGIO ADULTIIn questa area rientrano le persone che vivono sotto la soglia di povertà, quelledipendenti da sostanze, quelle dipendenti da gioco.E’ l’area dove le competenze sono molto sfumate e dove il volontariato e il terzosettore in genere opera con grande attenzione e vicinanza. Sarà nostra cura valorizzarel’esperienza di tutti coloro che sono attenti alle esigenze dei più bisognosi ma anchevorremmo che tutte queste esperienze “parlino tra loro”.

In sintesi, per concludere, ci impegneremo per costruire un sistema di Welfaregenerativo:

• che coniughi diritti e doveri.• che coniughi responsabilità pubbliche e responsabilità di altri soggetti

attraverso forme non solo di partecipazione ma anche di partenariato.• che investa su processi di sviluppo di Comunità.

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5) Lavoro e sviluppo territoriale

È spesso opinione comune che i Comuni possano fare ben poco per il problema dellavoro. E questo era vero fino a quando l’unico strumento a disposizione delleAmministrazioni era la destinazione d’uso delle aree, strumento efficace solo inmisura parziale e indiretta.

Oggi, però, con l’introduzione del piano strategico triennale della CittàMetropolitana e del concetto di “Aree omogenee”, si apre la possibilità di lavorarefinalmente con i Comuni del Sud-­‐Ovest per la realizzazione di nuove forme dipianificazione congiunta per favorire lo sviluppo territoriale e occupazionale suinostri territori. A questo proposito intendiamo operare per:

• Creare le condizioni per attrarre investimenti e costruire percorsi di accesso allavoro sfruttando risorse pubbliche e private.

• Costruire sistemi di rete pubblici e privati per favorire il trasferimento diconoscenze alle piccole e medie imprese.

• Favorire l’accesso alle risorse disponibili per lo sviluppo territoriale nella vastaprogrammazione nazionale e comunitaria, oggi ampiamente sottoutilizzata.

In questa logica, proponiamo di coinvolgere alcuni dei principali soggettidell’Innovazione (Università, Camere di Commercio, Incubatori pubblici e privati,Grandi Imprese, Agenzie Pubbliche, Associazioni di Categoria) in un Progetto chemiri a realizzare nel Sud Ovest Milanese, in collaborazione con i Comuni limitrofi,un “Polo Tecnologico per l’Innovazione”, cui proponiamo di dare il nome di “PoloTecnologico del Naviglio“ per contribuire a riqualificare l’intera economia delSud-­‐Ovest, che rischia altrimenti le totale desertificazione industriale.

In questo ambito proponiamo anche di promuovere, in collaborazione con soggettipubblici e privati, la realizzazione nell’area ex Pozzi – o in altra area o edificiocomunale che risulti adatto -­‐ di una struttura leggera, un “Centro di Co-­‐working”,destinato ad ospitare iniziative di giovani imprenditori, start up e piccole impresecui mettere a disposizione infrastrutture e servizi condivisi. In ideale continuità conle grandi aziende di servizi avanzati situate nei dintorni e con il distretto della Modadi via Tortona, vicino alla fermata della linea ferroviaria, a 6 minuti da P.ta Genova,il Centro potrebbe attrarre iniziative e professionalità interessanti e contribuiresignificativamente alla trasformazione dell’economia del nostro territorio.

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6) CULTURA E SCUOLA

La cultura rappresenta il più forte collante sociale che esista: solo attraverso lacondivisione di elementi culturali si può formare un diffuso senso di appartenenzaad una comunità, nel rispetto delle diversità di ognuno. Noi pensiamo che non sidebba produrre cultura ad uso e consumo di una elite, bisogna piuttosto valorizzareciò che unisce e fornire a tutti gli strumenti per una crescita personale e sociale.

Corsico è una città veramente ricca di realtà educative: un’amministrazionecomunale deve non solo valorizzare ciascuna di queste realtà ma deve anche farsicarico di coordinare tutte le agenzie educative del territorio (scuole, oratori,associazioni, società sportive, ecc.) per favorire visioni, condivisioni, obiettivi esinergie. Le risorse dovranno quindi essere indirizzate prioritariamente versoiniziative formative rivolte a tutte le fasce di età.

• Scuola. E’ necessaria un’azione di potenziamento dell’offerta formativaattraverso le nuove tecnologie didattiche (LIM, Lavagne interattivemultimediali). Innanzi tutto si dovrà favorire l’accesso alle infrastrutturenecessarie per la didattica, dialogando con le aziende che possono fornirle:abbiamo un gran numero di imprese di telecomunicazioni sul nostroterritorio, eppure all’omnicomprensivo ancora mancano connessioni internetstabili e veloci. La nostra lista promuoverà anche un piano di riqualificazionedei docenti per quanto riguarda le competenze informatiche, attraverso brevicorsi di aggiornamento sull’uso delle nuove tecnologie.

• Collaborazione scuola territorio. Per favorire il collegamento col tessutoeconomico locale, l’amministrazione, potrà porsi come intermediario fra lescuole e le realtà economiche, anche di piccole dimensioni (come un negozio,ad esempio), per la progettazione di siti o quant’altro; ciò rappresenterebbeper gli studenti un’esperienza formativa su casi reali e per gli operatorieconomici un’opportunità per ottenere un servizio, una maggiore visibilitàgratuitamente o ad un costo molto contenuto.

• La lista civica intende promuovere progetti educativi atti a fornirecompetenze di base in ambito tecnologico e delle telecomunicazioni,strumenti diventati fondamentali nella società moderna, per informarsi e

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lavorare. In questa ottica, sarà essenziale coinvolgere le scuole, insegnanti ealunni delle superiori, sia nel definire i progetti formativi sia nella loroerogazione. In particolare le ragazze e i ragazzi, che frequentando la scuolahanno potuto apprendere l’uso consapevole e responsabile delle nuovetecnologie, potrebbero svolgere a loro volta il ruolo di formatori sia con ipropri coetanei sia con persone più adulte. Si verrebbe a creare così un pontegenerazionale di cui si avvantaggeranno le persone adulte ma anche quellegiovani che avrebbero l’opportunità di mettersi alla prova in un contestoprofessionale e al servizio della propria comunità.

• Disabilità Il ponte fra scuola e realtà economica dovrà tenere inconsiderazione anche le persone con disabilità: la scuola, in diretto contattocon le aziende, potrà definire piani di offerta formativa personalizzati affinchésiano raggiunte le competenze richieste dal settore economico-­‐produttivo percontribuire il più possibile ad una formazione, che possa assicurare autonomiae realizzazione personale di cittadine e cittadini.

• Scuola di Musica Una grande eccellenza, di cui Corsico a ragione si vanta, è laScuola di Musica da sempre centro educativo di primaria importanza che haottenuto numerosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Essasvolge da una parte un prezioso ruolo divulgativo, organizzando numeroseiniziative, non solo in ambito strettamente musicale, dall’altra punta allaformazione ed alla crescita umana delle allieve e degli allievi, come personeprima ancora che come musicisti e musiciste. Sarà compitodell’amministrazione comunale promuovere questa importante agenziaformativa garantendone allo stesso tempo la sostenibilità nel medio-­‐lungoperiodo attraverso il controllo e il progressivo contenimento del deficit. Pianistrategici definiti dall’amministrazione avranno lo scopo di attrarre nuoviutenti e finanziamenti privati. Attraverso un’opportuna figura professionaleindividuata all’interno dell’amministrazione si procederà alla ricerca eall’identificazione di bandi di concorso di fondazioni e istituzioni, in particolarei fondi europei, concertando con la direzione della scuola i progetti dafinanziare. Andranno inoltre definite quelle forme di marketing, dicollaborazione fra la Scuola e le omologhe istituzioni presenti nei comuni

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limitrofi, per arrivare ad una razionalizzazione dei costi che consenta digarantire la sostenibilità e il consolidamento nel tempo di questo importantecentro di iniziativa culturale.

• Sempre restando in ambito musicale non va dimenticata la storica banda diCorsico la cui competenza musicale dovrà essere valorizzataed eventualmente valorizzata anche a fini divulgativi.

• La sagra di settembre Cultura non è solo ciò che si insegna a scuola: ci sonoanche le tradizioni, le radici proprie e quelle di chi proviene da altri luoghi, siadall’Italia sia dall’estero. Noi pensiamo che la tradizionale sagra di settembrepotrebbe trasformarsi in un’occasione per promuovere le eccellenze delterritorio. Corsico ha una tradizione nel settore caseario che ormai, dal puntodi vista produttivo, è tramontata, ma è alle origini della nostra comunità, pertale ragione avrebbe senso promuovere all’interno dell’evento fieristico, unsettore dedicato ai formaggi. Ma la tradizione enogastronomica della zona èmolto più ampia e, in un’epoca in cui si riscopre il piacere della cucina e in cuil’Expo di Milano è dedicato ai temi dell’alimentazione, la nuova sagrapotrebbe diventare uno strumento di valorizzazione delle eccellenze dellazona. Contemporaneamente sappiamo che la nostra città ospita diversecomunità straniere, ecco che la nuova sagra potrebbe diventare un’occasioneper conoscerle meglio, anche sotto l’aspetto culinario, proponendo unconfronto amichevole con le loro tradizioni a tavola. Solo così potremofinalmente donare un’anima alla nostra festa, da tempo in declino.

• Corsi di educazione civica Rimanendo collegati al tema delle comunità estereche ospitiamo, risulterà fondamentale coinvolgerle, attraversoun’interlocuzione attenta e bidirezionale, di concerto con la consulta stranieri,proponendo corsi di educazione civica, tenuti congiuntamente da insegnantiitaliani e stranieri. Ciò consentirebbe ai nuovi arrivati di comprendere qualisono le nostre regole e le nostre tradizioni. Andranno quindi promosse,sempre attraverso questa stessa interlocuzione, anche iniziative volte a farconoscere agli italiani le tradizioni dei paesi di origine dei nostri ospiti.

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• Culture giovanili. Non dobbiamo dimenticare l’esistenza di una cultura popgiovanile, per cui va ripresa e rilanciata quella splendida esperienza che fuCorsico Energy. Parallelamente, sarebbe interessante sviluppare iniziativesulla scena hip hop, di cui il milanese è un centro molto vivace.

• Biblioteca Andrà speso un impegno concreto nel valutare soluzioni stabili perla sede della biblioteca, anche se le ristrettezze economiche non consentonola realizzazione di nuove strutture dedicate: sulla vicenda va fatta comunquechiarezza, perché troppe parole e troppi progetti si sono succeduti nel tempo,creando solo illusioni che non sono mai approdate a nulla di concreto.

• Polo culturale. Nell’ambito del processo di riorganizzazione e accorpamentodelle sedi comunali, si studierà la possibilità di creare un polo culturale che,attraverso la condivisione di spazi comuni, consenta la coabitazione el’interazione di differenti istituzioni culturali, sia quelle già esistenti sulterritorio sia quelle che potrebbero essere attratte attraverso opportuneoperazioni di marketing territoriale. Questa soluzione genererebbe importantisinergie fra le varie realtà, portando ad un arricchimento dell’offerta culturalee nel contempo ad una razionalizzazione dei costi di gestione e manutenzionedelle strutture occupate, attraverso un migliore sfruttamento degli spazi.

Tutte le iniziative culturali dovranno essere coordinate dall’amministrazione,nell’ambito di piani definiti annualmente con associazioni ed istituzioni, al fine difornire una visione strategica dell’offerta culturale complessiva per migliorare lacomunicazione istituzionale relativa, che potrà essere eventualmente affidata anchealla Pro Loco.

Se è vero come diceva nelson Mandela che “l’educazione è l'arma più potente percambiare il mondo", noi vogliamo lavorare insieme alle cittadine e ai cittadini diCorsico per questo obiettivo.

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7) ASSOCIAZIONISMO

Grande rilievo assume il mondo dell’associazionismo per il tessuto sociale dellanostra comunità: spesso, laddove non arriva un’amministrazione pubblica, permancanza di competenze specifiche, se non addirittura di risorse, puòun’associazione. Si tratta quindi di applicare efficacemente la sussidiarietà.

Per sfruttare al meglio l’azione sociale delle associazioni, diventa fondamentale lacostituzione di una cabina di regia che coordini gli interventi, nell’ambito di un pianodi ampio respiro. In questo modo si eviteranno sovrapposizioni inefficaci, silimiteranno le lacune e si ottimizzeranno le risorse economiche. Le associazioni perprime potranno quindi beneficiare di una migliore organizzazione del lavoro e distabilità normativa e certezza nei finanziamenti: l’amministrazione comunalesvolgerebbe infatti anche il ruolo di interfaccia unica con gli altri livelli istituzionali. Iltavolo di regia dovrà essere aperto alle stesse associazioni, cui dovrà esseregarantita una partecipazione attiva ai processi decisionali, e possibilmente allargatoalla collaborazione con gli altri comuni della zona, così da connettere in rete piùrisorse e competenze e avere un peso maggiore nel trovare i finanziamenti.

Uno dei problemi più rilevanti per le associazioni riguarda gli spazi per ritrovarsi e/osvolgere la propria attività. Compiuta una mappatura di tutti gli spazi attualmente adisposizione delle associazioni, la definizione dei tempi di occupazione e dellenecessità accessorie, si dovrà effettuare una revisione nelle allocazioni negli spazi adisposizione delle associazioni, nel rispetto delle loro specificità. L’obbiettivosarebbe quello di identificare una sede unica da destinare a Casa delle Associazioni,in cui consolidare le sedi che potranno essere messe a disposizione, a rotazione, atutte le Associazioni che ne avranno titolo. In questo modo si assicurerà l’utilizzo piùefficiente delle infrastrutture e dei servizi, si ottimizzeranno le efficienze e siridurranno al massimo i costi di esercizio, rendendo disponibili locali oggi utilizzati inmodo molto parziale per potenziali alienazioni. Anche in questo processo leassociazioni dovranno essere coinvolte attivamente e non solo informate.

Particolarmente delicato è il tema dei finanziamenti alle associazioni, in merito alquale riproponiamo il passaggio obbligatorio in commissione, delle delibere diassegnazione, prima che queste vengano definitivamente approvate dalla giunta,per consentire un controllo preliminare da parte del consiglio comunale.

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Per maggiore trasparenza, ogni anno l’amministrazione comunale dovrà renderenoti pubblicamente i requisiti e i costi per le associazioni che vogliano ottenerespazi, servizi e patrocini. Queste proposte mirano a verificare i flussi di denaroorientati verso le associazioni, non per privarle delle sovvenzioni, ma perverificare/garantire che siano correttamente canalizzate.

Dovrà essere realizzato un portale delle associazioni, ovvero un nuovo sito internetdedicato, gestito dall’amministrazione comunale, tramite il quale promuovere leloro attività, dedicando a ciascuna di esse uno spazio informativo uguale per tutte.L’iniziativa innanzi tutto consentirà un censimento delle associazioni realmenteattive e delle loro aree operative. Non si tratterà semplicemente di catalogare leassociazioni attive sul territorio, ma di promuove tramite questo strumentoun’agenda culturale locale.

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8) SPORT

Lo sport è cultura, in quanto efficacissimo veicolo per trasmettere valori sani ededucare persone di qualsiasi età. Quindi non va visto come un semplice passatempo,ma come uno strumento che può aiutare nell’affrontare la devianza sociale, favorirel’integrazione, diffondere la cultura del rispetto delle regole e degli altri, diventandoquindi mezzo per la promozione di un più diffuso senso civico. Non secondario èl’aspetto della salute fisica: gli effetti benefici non hanno paragoni e il ritornoeconomico è elevatissimo nel tempo.

Deve essere quindi compito di un’amministrazione comunale la promozione a tutti ilivelli di eventi sportivi, collaborando attivamente con le realtà locali, che hanno glistrumenti e le competenze per organizzarli. Di conseguenza è essenzialeun’interlocuzione costante fra l’assessorato allo sport e le società sportive, chevanno rese attivamente partecipi in un piano complessivo di ampio respiro, che vadaoltre i limiti operativi di ciascuna di esse. In particolare, si dovrà puntare allacollaborazione con le associazioni che si avvalgono di esperti di comprovataprofessionalità, per garantire competenza e qualità dell’offerta.

L’amministrazione comunale dovrà inoltre individuare al suo interno una figuraqualificata, di intermediatore sportivo, che, lavorando di concerto con le società,faciliti il dialogo fra di esse e con l’amministrazione stessa, al fine di formulareprogetti condivisi. In particolare, questo intermediatore svolgerà un ruolo diinterfaccia fra le società sportive e le scuole (di qualunque grado, dall’infanzia allesecondarie), al fine di sviluppare progetti di educazione sportiva, ad integrazione deipiani formativi, che possano svolgersi sia in orari scolastici sia al di fuori. La funzionedovrà essere svolta anche nei confronti di altre associazioni che operino nel sociale,col fine di sfruttare l’attività sportiva come laboratorio per l’integrazione di ragazzee ragazzi disabili e il recupero di quelli che soffrono di disagio sociale.

Grande tema è quello della gestione di palestre e impianti, per i quali si dovràpassare ad una cogestione partecipata, che garantisca un equo trattamento di tuttele società, evitando sacche di potenziali privilegi.

Anche in tema di promozione dell’attività sportiva, in particolare perl’organizzazione di eventi, si dovrà superare la dimensione locale, cercando forme dicollaborazione con le amministrazioni dei comuni limitrofi, costituendo un tavolo dilavoro permanente, fra gli assessorati competenti e le rappresentanze delleassociazioni sportive.

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9) PARTECIPAZIONE

La partecipazione della cittadinanza ai processi decisionali è fondamentale,soprattutto a livello locale, dove è più semplice da realizzare, per rendere compiutala democrazia. In un’epoca di conoscenze più diffuse, grazie ad un elevato grado discolarità, e di informazioni sempre più facilmente accessibili, tramite le reti dicomunicazioni sempre più capillari, non esiste più una elite avvantaggiata nelcomprendere i fenomeni e nel trovare le soluzioni. Infatti chi vive in prima personadeterminate situazioni può comprenderle meglio e può fornire utili indicazioni a chiè poi è deputato a decidere. Sorge quindi la necessità di individuare le giuste prioritàper governare stando il più vicino possibile alle cittadine ed ai cittadini, di garantirela loro partecipazione ai processi decisionali.

Innanzi tutto l’amministrazione comunale dovrà quindi dotarsi di un sistema multicanale di gestione delle segnalazioni, che consenta alla cittadinanza di comunicaredirettamente con essa e soprattutto di verificare tempestivamente lo stato dellapropria segnalazione. Per fare ciò ci si potrà dotare di un centralino accessibiletramite un numero verde (assolutamente gratuito per la cittadinanza), istituendo unopportuno sportello al Punto Comune, adeguato al sito internet per gestirel’inserimento delle segnalazioni e tracciarne lo stato. Inoltre si valuteràl’integrazione di questo sistema con app scaricabili sugli smartphone, già esistenti incircolazione, oppure, in alternativa, di una app dedicata. Infine, si ritiene opportunoaprire una pagina Facebook ufficiale del comune di Corsico, tramite la quale gestirele comunicazioni istituzionali e la promozione degli eventi.

L’amministrazione si renderà disponibile ad incontri periodici con i cittadini, tramiteassemblee pubbliche, che non siano semplici occasioni per spiegare decisioni giàprese, ma siano soprattutto momento di ascolto, miranti ad una progettualitàcondivisa, senza scadere nell’assemblearismo. Il sindaco e gli assessori siimpegneranno ad ascoltare tutti, fornendo orari di ricevimento presso le propriesedi, rispondendo agli interventi in appositi forum tematici, che verranno realizzatisul sito del comune, visitando periodicamente i quartieri e i mercati cittadini.

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Andrà valutata la possibilità di garantire una presenza periodica, in orari predefiniti,presso i centri civici e/o circoli anziani, di una figura individuata all’internodell’amministrazione, che si ponga come interfaccia con le cittadine e i cittadini chefrequentano tali centri di aggregazione, per raccoglierne le istanze, come una sortadi sportello virtuale.

Per rendere più efficaci gli strumenti di democrazia diretta, proponiamo l’abolizionedel quorum per i referendum comunali, rendendoli obbligatori per qualsiasidecisione che comporti un esborso di denaro pubblico superiore ai 500.000 €, neicasi che dovranno essere normati da opportune regole di salvaguardia. Inoltrepromuoveremo esperimenti di bilancio partecipato (già tenutisi in altre realtà), alfine di valutare compiutamente il metodo migliore per garantire ai cittadini lapossibilità di decidere dell’impiego di adeguate poste di bilancio, messe adisposizione per questo.

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10) Governare i nostro territori come una parte integrantedella Città Metropolitana

L’ Amministrazione uscente si è impegnata a realizzare in diverse situazioni momentidi gestione associata a livello sovracomunale, sfavorita anche dall’ ”asimmetria”delle configurazioni delle diverse istituzioni responsabili a livello territoriale.

Occorre ora sfruttare tutte le opportunità che potranno venire offerte dalla nuovaArea Metropolitana per disegnare e realizzare al suo interno vere e proprie “areeomogenee” di comuni caratterizzati da strutture economico-­‐sociali similari, operanticome enti intermedi tra gli attuali Comuni e la futura Città metropolitana, conl’obiettivo di realizzare un nuovo livello di Pianificazione dello sviluppo territoriale,superando le limitazioni attuali in cui il PGT offre pochi inefficienti strumentiindiretti, quali la destinazione d’uso delle aree.

Questa nuova dimensione di “Comunità di Comuni” offrirà inoltre la possibilità disviluppare finalmente una politica del welfare e dei servizi sostenibile, superandol’attuale dimensione in cui queste nostre micro-­‐realtà sono subcritiche per tutto, edestinate e poter corrispondere sempre meno alla domanda dei nostri concittadini.

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