L'isola di Rina a Valona volantino

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spa gine Periodico culturale dell’Associazione Fondo Verri Un omaggio alla scrittura infinita di F.S. Dòdaro e A. L. Verri La Rina torna a Valona Spagine Volantino/LIBRILecce, 30 ottobre 2014 - annoII Il Consolato Generale d'Italia a Valona in occasione della Settimana della lingua italiana nel mondo organizza il 31 Ottobre, ore 18:00 presso il Palazzo della Cultura “ Laberia” di Valona la presentazione del Libro/Documentario “L’Isola di Rina. Ritorno a Saseno” a cura di Caterina Gerardi

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Il Consolato Generale d'Italia a Valona in occasione della Settimana della lingua italiana nel mondo organizza il 31 Ottobre, alle 18:00 presso il Palazzo della Cultura “ Laberia” di Valona la presentazione del Libro/Documentario “L’Isola di Rina. Ritorno a Saseno” a cura di Caterina Gerardi

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Page 1: L'isola di Rina a Valona volantino

spaginePeriodico culturale dell’Associazione Fondo Verri

Un omaggio alla scrittura infinita di F.S. Dòdaro e A. L. Verri

La Rinatorna a Valona

Spagine Volantino/LIBRILecce, 30 ottobre 2014 - anno II

Il Consolato Generale d'Italia a Valonain occasione della Settimana della lingua italiana

nel mondo organizza il 31 Ottobre, ore 18:00presso il Palazzo della Cultura “ Laberia” di Valona

la presentazione del Libro/Documentario“L’Isola di Rina. Ritorno a Saseno”

a cura di Caterina Gerardi

Page 2: L'isola di Rina a Valona volantino

Il Consolato Generale d'Italia a Valonain occasione della Settimana della lingua italiana nel mondo

organizza il 31 ottobre, ore 18:00presso il Palazzo della Cultura “ Laberia” di Valona

la presentazione del Libro/Documentario“L’Isola di Rina. Ritorno a Saseno” a cura di Caterina Ge-

rardi

Saluti del Console Generale D’Italia a ValonaDott. Stefano Bergesio

InterventiCaterina Gerardi, registaAda Donno, giornalistaDiana Chuli, scrittrice

Tatjana Kurtiqi, scrittriceMassimo Melillo, vicepresidente Associazione Stampa

Di Puglia

Lura Baci, traduttrice e interprete

TestimonianzeLeonardo Zito, luogotenente Marina Militare Italiana

Dionis Andoni, capitano del porto di ValonaBardhosh Gace, scrittore, etnografo - Università di Valona

La locandina in italiano e sotto in albanese dell’iniziativa

spagine

“Sto cercando Rina, la mia amica, in quest'isola

dove ha passato la sua infanzia straordinaria”

Caterina Gerardi

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Volantino / LIBRI- 30 ottobre 2014 - anno 2 n.0in Agenda

L’Isola di Rina

L'isola di Rina. Ritorno a Saseno(Milella, Lecce, 2013) nasce in-sieme all'omonimo video di Ca-terina Gerardi. Il film dedicatoall'amica Rina Durante è alle-gato in dvd a questo volume,

dalla regista fortemente desiderato. Sasenoè oggi una base militare. L' isolotto alba-nese, collocato fra la baia di Valona e il golfodi Otranto, è stato fino a poco tempo fa unabase della Guardia costiera italiana. Que-st'isola che ha visto quindi molti passaggi diproprietà, è stata per Rina il luogo dove piùsognava di tornare e che le fu interdetto, pertutta la vita. Solo dopo la sua morte l'amicaCaterina ricevette l'autorizzazione a recar-visi. Ha potuto così riprendere i posti chepotevano ancora rievocare il passato dellascrittrice, che erano stati quasi una meta-fora del 'padre' da lei molto amato, comeuna volta le disse lo psicoanalista EmilioServadio. All'inizio del suo racconto la regista dice “stocercando Rina, la mia amica, in quest'isoladove ha passato la sua infanzia straordina-ria”. Io guardando il film, per trovare unpunto di orientamento, mi chiedo “dov'èCaterina”. La ritrovo nella precisa ricercadelle immagini che sono più fotografie chescene. Si alternano le riprese sulla naturadell'isola rimasta uguale nel tempo. Qual-che volta avvertiamo il presente perchè Sa-seno è oggi una base militare italiana. Lo

di Donatella Massara

era anche quando arrivarono Rina, le suesorelle e la madre, al seguito del lavoro delpadre. E le immagini fermano scorci degliedifici fatiscenti che testimoniano di quelpassato abbandonato al nulla, rappresen-tativo di passaggi di storia, non così lon-tana. Sono immagini che viene voglia diriguardare perchè contengono, nella loroasciutta rappresentatività del presente, lostruggimento della sua ricerca per ridare al-l'amica scomparsa il luogo dove aveva pas-sato l'infanzia, “disciplinata e selvaggia,libera e prigioniera”. Era cresciuta per diecianni in un'isola di militari, unica presenzafemminile con le sorelle, la madre e dove ilpadre era capoposto, negli anni '30. L'isolale aveva offerto la fioritura primaverile ca-pace di farla assomigliare a Lesbo, il mareincontaminato, la scoperta del potere del-l'immaginazione, del libro come luogo infi-nito che la farà diventare scrittrice. Di Rinasentiamo la voce che ci parla della sua in-fanzia, una voce bella e completa che nonrisuona come se volesse dire: cercatemidove io non posso più tornare, ma comeuna rievocazione definitiva che di quelle im-magini, riportate da Caterina a fianco allesue parole, ha la certezza che ritornerà inpossesso. E' giusto, allora, quello che diceCarla Vestroni introducendo il libro: per laregista c'è stata un'intima urgenza a spin-gerla fino ai luoghi d'infanzia dell'amica. E'da queste immagini che avvertiamo l'affa-bulazione dell'incontro emozionante conl'isola, dell'amicizia con la scrittrice, dellastoria di sé che Rina le ha raccontata. Unanarrazione difficile, poetica ma affatto imme-diata che ci spinge a guardare sempre piùda presso che cosa Caterina Gerardi ha vo-luto trasmettere facendoci ascoltare con-temporaneamente, la testimonianza di RinaDurante e della sorella Pia. Le une, le pa-role, dunque, non possono stare senza lealtre, le immagini. La regista guarda e ci fa vedere con i suoiocchi quello che sa non ci farà più paura. Leintelaiature di finestre senza vetri da cuisbuca la macchia mediterranea che ricoprel'isola, insieme ai fiori spontanei, alle gine-stre, i banchi di scuola rovesciati, le brandearrugginite, i macchinari coperti di polvere,le sedie rovesciate, questi resti di una vitacomunitaria, depositati negli edifici scrostati,non si sdoppieranno per diventare segni didistruttività. Così è per le case dal soffittosventrato, per le scale che ancora portanoai piani superiori senza che ce ne sia l'utilità,

per i muri che conservano i passaggi più di-versi, visibili nei segni del fascismo, dei mi-litari di occupazione, dei comunisti e deicinesi, per i residuati di guerre non ancorasciacquate via dall'usura del tempo. Questeimmagini che hanno le voci, la musica, leparole di un'infanzia lontana a fargli da tap-peto sonoro, raccontano una piccola storiache ci basta per fare inceppare il meccani-smo della narrazione storica fatta di vittoriee sconfitte, acquisizioni e abbandoni, ripeti-zioni e rivoluzioni. E' una storia che, anchequando è attraversata dalla malinconia, ri-percorre le sue tappe, riaprendo interroga-tivi. Alla fine niente è stato rimosso marivitalizzato, la storia del nostro tempo è as-sorbita nella ricerca di Rina Durante sul-l'isola della sua infanzia, perchè è troppoappassionante la vita delle donne per di-menticarla, trascinante anche quandoniente parla più di esse se non attraverso leparole che ci hanno lasciato per guardarci.Le autriciCaterina Gerardi vive a Lecce è fotografa eoperatrice culturale, collabora con riviste eperiodici. I suoi libri fotografici con rilevantisaggi critici documentano altrettante mostrepersonali a Lecce e in numerose città ita-liane. Fra i libri: Come vedi ti penso. Dal Mo-numentale di Milano parole e immagini,Milella, 2012 e fra i video: Nella casa diBorgo San Nicola, Con le donne nel car-cere, 2008, Come farò a diventare un mito.Omaggio a Rina Durante

Rina Durante (1928-2004) nata a Melendu-gno (Lecce) è stata giornalista, scrittrice,poeta e intellettuale impegnata socialmentee politicamente, autrice di varie opere chespaziano dal romanzo (La malapianta,1964), alla critica letteraria, alla ricerca an-tropologica in terra salentina (Canti di Terrad'Otranto e della Grecia Salentina) per arri-vare ai testi teatrali (Ballata salentina) e allesceneggiature (La sposa di San Paolo regiadi Gabriella Rosaleva, 1989).

Il libroAA.VV, L'isola di Rina. Ritorno a Saseno(Milella, Lecce, 2013) comprende per metàsaggi di Carla Vestroni, Ada Donno, RosellaSimone, Pia Durante, Diana Chuli, TatianaKurtiqi, Luisa Ruggio, Daniela Grifi per l'altrametà scritti di Rina Durante.

Sul Blog Ritorno a Saseno vari materiali http://ritornoasaseno.blogspot.it/