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L a richiesta di sicurezza non ha subito particolari flessioni: il mercato chiede soluzioni sofisticate e in grado di proteg- gere beni e persone da una criminalità sempre più determinata. Si è così passati dai tradizionali sistemi di antintrusione, utilizzati all’interno degli edifici, a solu- zioni in grado di identificare un even- tuale malintenzionato nell’istante stesso in cui varca i confini di una proprietà privata. Per questa ragione, negli ultimi anni, l’attenzione e i nuovi investimenti si sono concentrati soprattutto sui sistemi di ripresa video, spesso integrati proprio con i tradizionali allarmi. L’antintrusione è un sistema Una situazione che non ha comunque messo in crisi i sistemi di antintrusione, in quanto rimane determinante la loro capacità di individuare tempestivamen- te qualunque tentativo di intrusione. L ’evoluzione ha però indotto a spostare gli allarmi sempre più verso l’esterno. In passato, infatti, i sensori volumetrici individuavano un intruso solo quando era già penetrato all’interno di un edi- ficio. Da qui era nata l’idea di allarmare anche porte e finestre. Le nuove solu- zioni di antintrusione entrano oggi in azione quando viene varcato il confine di una proprietà privata. Questo nuovo approccio alla sicurezza comporta la ne- cessità di una crescente professionalità tra gli addetti del settore. L ’installazione di semplici sensori infatti è realizzabile da chiunque, mentre la progettazione e la realizzazione di un sistema comple- to, comporta la necessità di conoscere e saper integrare le più innovative solu- zioni proposte dal mercato. L ’offerta, in questo ambito, prevede infatti sensori perimetrali, ma anche semplici sensori fotosensibili, in grado di accendere le luci esterne quando un’auto si avvicina ad un edificio, svolgendo così una preventiva azione deterrente. E poi sistemi che si attivano a fronte della pressione indotta dal passaggio di una persona, o campi magnetici sensibili all’approssimarsi di oggetti metallici e così via. Per questo l’integrazione è oggi la parola d’ordine nel mondo della sicurezza. Da qui l’idea di integrare l’antintrusione con i sistemi domotici, per attivare scenari in grado bloccare alcuni varchi, ma creare anche l’accensione di luci con l’obiettivo di sconcertare un malintenzionato. Il pas- saggio successivo, offerto dallo sviluppo della telefonia cellulare, è stato quello di utilizzare combinatori telefonici che, ormai immancabili in un sistema evoluto, comunicano una situazione di allarme al proprietario, a persone di fiducia o ad un istituto di vigilanza. Visti da lontano Il rischio di falsi allarmi rimane e, per ta- le ragione, vengono oggi richiesti sistemi in grado di consentire di monitorare una proprietà (persino sui moderni palmari) a seguito di un allarme, verificando così l’effettiva sussistenza di un reale pericolo. Molto è cambiato anche in materia di qua- lità e gestione delle immagini. I sistemi di allarme possono contribuire a focalizzare l’attenzione su specifiche aree videosor- vegliate. Con lo sviluppo tecnologico e la possibilità di operare ad alta risoluzione, riconoscendo il volto delle persone riprese, anche la possibilità di registrare le immagini e rivederle in seguito offre importanti van- taggi in fase investigativa. Da qui l’idea, nel- le soluzioni di protezione di una proprietà privata, di attivare i sistemi di registrazione contestualmente al verificarsi di un allarme. Negli ultimi anni poi, con lo sviluppo dei sistemi di telecomunicazione, il tradizio- nale concetto di TV a circuito chiuso è stato superato, in quanto le immagini non rimangono più su una rete proprietaria, ma transitano attraverso la rete pubblica di telecomunicazione per potere essere visua- lizzate da remoto. Una simile possibilità, però, ha aperto nuovi scenari anche dal punto di normativo, in quanto gli impianti vengono collegati alla rete pubblica e una simile connessione, a norma di legge, può essere effettuata esclusivamente da aziende in possesso di una specifica autorizzazione ministeriale (stabilito sulla scorta del DM 314/92) con sanzioni, per gli inadempienti, che possono essere anche particolarmente elevate. Il tutto senza dimenticare le prescri- zioni stabilite dal Garante della Privacy, che impediscono di diffondere le immagini ri- prese dalle telecamere di videosorveglianza. Un’evoluzione tecnica e normativa che, in pochi anni, è stata particolarmente rapida e, per alcuni versi, disordinata. Una situazione che ha creato confusione sul mercato e, in molti casi, anche tra gli stessi operatori, spesso incerti sulla soluzione più adatta ad ogni specifica esigenza. Il tutto reso ancor più complesso da un mercato influenzato da alcune serie televisive di successo, in cui vengono presentate telecamere di sor- veglianza in grado di riprendere un’intera scena e, contemporaneamente, zoomare su uno specifico particolare delle persone riprese, con la capacità di mettere a fuoco un oggetto, una persona e persino lo sfondo contemporaneamente. Situazioni che su- scitano false aspettative negli utenti finali che vorrebbero, contemporaneamente, funzionalità all’avanguardia e un prezzo sempre più basso. Un professionista del settore deve quindi imparare a essere molto chiaro con i propri clienti e, senza perdersi in divagazioni di tipo tecnico, comprendere le reali esigenze e proporre la soluzione adeguata. In un appartamento, infatti, può essere sufficiente installare una sola teleca- mera, integrata con il sistema d’allarme, in grado di trasmettere a distanza e registrare le immagini riprese. Una soluzione efficace e dall’impatto economico limitato che, ov- viamente, non può soddisfare le esigenze di una villetta e, ancor meno, quelle di un sistema di videosorveglianza pubblico, dove servono soluzioni in grado di analizzare anche dettagli come il numero di targa di un’automobile. Conosciamo la Privacy L ’utilizzo di questi sistemi si scontra, in molti casi, con i limiti dettati dal Garante delle Privacy, conosciuti solo in modo super- 34 L ’installazione di sistemi di videosorveglianza, integrati con le soluzioni di antintrusione, offre interessanti opportunità di mercato, ma per differenziarsi dalla concorrenza è necessario proporsi con professionalità e soluzioni innovative Massimiliano Cassinelli Contatto elettrico 197 Novembre/Dicembre 2010 Tecniche e Prodotti TVCC E ANTINTRUSIONE Vediamoci chiaro

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La richiesta di sicurezza non ha subito particolari flessioni: il mercato chiede

soluzioni sofisticate e in grado di proteg-gere beni e persone da una criminalità sempre più determinata. Si è così passati dai tradizionali sistemi di antintrusione, utilizzati all’interno degli edifici, a solu-zioni in grado di identificare un even-tuale malintenzionato nell’istante stesso in cui varca i confini di una proprietà privata. Per questa ragione, negli ultimi anni, l’attenzione e i nuovi investimenti si sono concentrati soprattutto sui sistemi di ripresa video, spesso integrati proprio con i tradizionali allarmi.

L’antintrusione è un sistemaUna situazione che non ha comunque messo in crisi i sistemi di antintrusione, in quanto rimane determinante la loro capacità di individuare tempestivamen-te qualunque tentativo di intrusione. L’evoluzione ha però indotto a spostare gli allarmi sempre più verso l’esterno.

In passato, infatti, i sensori volumetrici individuavano un intruso solo quando era già penetrato all’interno di un edi-ficio. Da qui era nata l’idea di allarmare anche porte e finestre. Le nuove solu-zioni di antintrusione entrano oggi in azione quando viene varcato il confine di una proprietà privata. Questo nuovo approccio alla sicurezza comporta la ne-cessità di una crescente professionalità tra gli addetti del settore. L’installazione di semplici sensori infatti è realizzabile da chiunque, mentre la progettazione e la realizzazione di un sistema comple-to, comporta la necessità di conoscere e saper integrare le più innovative solu-zioni proposte dal mercato. L’offerta, in questo ambito, prevede infatti sensori perimetrali, ma anche semplici sensori fotosensibili, in grado di accendere le luci esterne quando un’auto si avvicina ad un edificio, svolgendo così una preventiva azione deterrente. E poi sistemi che si attivano a fronte della pressione indotta dal passaggio di una persona, o campi magnetici sensibili all’approssimarsi di oggetti metallici e così via. Per questo l’integrazione è oggi la parola d’ordine nel mondo della sicurezza. Da qui l’idea di integrare l’antintrusione con i sistemi domotici, per attivare scenari in grado bloccare alcuni varchi, ma creare anche l’accensione di luci con l’obiettivo di sconcertare un malintenzionato. Il pas-saggio successivo, offerto dallo sviluppo della telefonia cellulare, è stato quello di utilizzare combinatori telefonici che, ormai immancabili in un sistema evoluto, comunicano una situazione di allarme al proprietario, a persone di fiducia o ad un istituto di vigilanza.

Visti da lontanoIl rischio di falsi allarmi rimane e, per ta-le ragione, vengono oggi richiesti sistemi in grado di consentire di monitorare una proprietà (persino sui moderni palmari) a seguito di un allarme, verificando così l’effettiva sussistenza di un reale pericolo. Molto è cambiato anche in materia di qua-lità e gestione delle immagini. I sistemi di allarme possono contribuire a focalizzare l’attenzione su specifiche aree videosor-vegliate. Con lo sviluppo tecnologico e la possibilità di operare ad alta risoluzione, riconoscendo il volto delle persone riprese, anche la possibilità di registrare le immagini e rivederle in seguito offre importanti van-taggi in fase investigativa. Da qui l’idea, nel-le soluzioni di protezione di una proprietà privata, di attivare i sistemi di registrazione contestualmente al verificarsi di un allarme. Negli ultimi anni poi, con lo sviluppo dei sistemi di telecomunicazione, il tradizio-nale concetto di TV a circuito chiuso è stato superato, in quanto le immagini non rimangono più su una rete proprietaria, ma transitano attraverso la rete pubblica di telecomunicazione per potere essere visua-lizzate da remoto. Una simile possibilità, però, ha aperto nuovi scenari anche dal punto di normativo, in quanto gli impianti vengono collegati alla rete pubblica e una simile connessione, a norma di legge, può essere effettuata esclusivamente da aziende in possesso di una specifica autorizzazione ministeriale (stabilito sulla scorta del DM 314/92) con sanzioni, per gli inadempienti, che possono essere anche particolarmente elevate. Il tutto senza dimenticare le prescri-zioni stabilite dal Garante della Privacy, che impediscono di diffondere le immagini ri-prese dalle telecamere di videosorveglianza.

Un’evoluzione tecnica e normativa che, in pochi anni, è stata particolarmente rapida e, per alcuni versi, disordinata. Una situazione che ha creato confusione sul mercato e, in molti casi, anche tra gli stessi operatori, spesso incerti sulla soluzione più adatta ad ogni specifica esigenza. Il tutto reso ancor più complesso da un mercato influenzato da alcune serie televisive di successo, in cui vengono presentate telecamere di sor-veglianza in grado di riprendere un’intera scena e, contemporaneamente, zoomare su uno specifico particolare delle persone riprese, con la capacità di mettere a fuoco un oggetto, una persona e persino lo sfondo contemporaneamente. Situazioni che su-scitano false aspettative negli utenti finali che vorrebbero, contemporaneamente, funzionalità all’avanguardia e un prezzo sempre più basso. Un professionista del settore deve quindi imparare a essere molto chiaro con i propri clienti e, senza perdersi in divagazioni di tipo tecnico, comprendere le reali esigenze e proporre la soluzione adeguata. In un appartamento, infatti, può essere sufficiente installare una sola teleca-mera, integrata con il sistema d’allarme, in grado di trasmettere a distanza e registrare le immagini riprese. Una soluzione efficace e dall’impatto economico limitato che, ov-viamente, non può soddisfare le esigenze di una villetta e, ancor meno, quelle di un sistema di videosorveglianza pubblico, dove servono soluzioni in grado di analizzare anche dettagli come il numero di targa di un’automobile.

Conosciamo la PrivacyL’utilizzo di questi sistemi si scontra, in molti casi, con i limiti dettati dal Garante delle Privacy, conosciuti solo in modo super-

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L’installazione di sistemi di videosorveglianza, integrati con le soluzioni di antintrusione, offre interessanti opportunità di mercato, ma per differenziarsi dalla concorrenza è necessario proporsi con professionalità e soluzioni innovative

Massimiliano Cassinelli

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Tecniche e Prodotti Tvcc e anTinTrusione

Vediamoci chiaro

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ficiale dagli stessi addetti del settore. Per tale ragione, dal punto di vista normativo, una serie di indicazioni pratiche possono essere trovate sul sito del Garante della Pri-vacy stesso, che fornisce esemplificazioni di alcune situazioni standard. Per un installa-tore è però fondamentale, ancor prima di proporre un preventivo, capire quali siano le reali esigenze di un utente, proponen-do così soluzioni in grado di rispondere alle esigenze di sicurezza senza incorrere in sanzioni dettate dal mancato rispetto della normativa in vigore.

Partiamo dal sistemaPer la corretta progettazione di un sistema di videosorveglianza è necessario partire dal presupposto che l’impianto contribuisce a limitare i rischi ma, ovviamente, le sue capacità non sono infinite. Per tale ragione è indispensabile comprendere quali siano le reali esigenze dell’utente e, solo succes-sivamente, scegliere i componenti adatti a soddisfarle. In linea di massima infatti, pos-siamo distinguere i compiti di un sistema di videosorveglianza in: effetto deterrente, monitoraggio, verifica da remoto e analisi per identificazione differita nel tempo. In funzione di queste necessità, viene poi cre-ato un sistema sfruttando le peculiarità di ogni tipologia di telecamera. Emblematica in questo caso, l’esigenza di controllo di un parco pubblico. Il personale incarica-to della vigilanza, infatti, deve disporre di telecamere dome per seguire i movimenti

di persone dall’atteggiamento considerato sospetto, mentre le telecamere panoramiche permettono di identificare un fatto (non autore) per supportare l’intervento tem-pestivo delle forze dell’ordine. Partendo dalle riprese panoramiche è inoltre possibile individuare un evento e, quindi, azionare i sistemi necessari per seguire visivamente l’autore. In alcune zone, poi, possono es-sere installate le telecamere fisse a elevata risoluzione, che consentono di effettuare riprese in primo piano, per poi procedere a una successiva identificazione.

Approvato dalla leggeUn’attenzione particolare, nel caso in cui le telecamere vengano utilizzate per risalire all’identità di un criminale, deve essere prestata alla scelta del software di gestione. Affinché le registrazioni abbiano valore in sede processuale è infatti necessario che vengano archiviate e prelevate in modo corretto, sincronizzando le riprese video con la data e l’ora. Questo significa che, nel momento in cui una parte del filmato viene prelevata, anche se dalle forze dell’ordine, il responsabile deve verificare che data ed ora siano sincronizzate con l’ora assoluta. In caso contrario è fondamentale registrare le indicazioni temporali impostate sull’appa-recchiatura stessa. In caso contrario, infatti, la prova potrebbe non essere considerata valida. Per tale ragione esistono software, certificati a livello internazionale, in grado di garantire la correttezza dell’orario in cui

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è stata effettuata una ripresa.

Una telecamera per ogni esigenzaPer chi si avvicina al mondo della sorve-glianza, in alcuni casi senza possedere spe-cifiche competenze di tipo ottico, la scelta può creare qualche perplessità. È pertanto opportuno conoscere, quantomeno, le ca-ratteristiche fondamentali.Malgrado i progressi tecnologici, infatti, in alcuni ambienti può essere ancora ne-cessario scegliere fra soluzioni a colori e in bianco e nero. Quest’ultime proposte a un prezzo sensibilmente inferiore, quando di buona qualità, rispondono egregiamente ad alcune specifiche esigenze, godono inoltre il vantaggio di una minor occupazione di banda, facilitando così la trasmissione delle immagini consentendo di operare anche su reti caratterizzate da prestazioni limita-te. Proprio l’aspetto dell’illuminazione ha un impatto fondamentale sui sistemi di ripresa e, per tale ragione, deve essere va-lutata la modalità di visione. Le telecamere più diffuse, infatti, sono definite “day”, in quanto adatte alle sole riprese diurne. Per tale ragione la sensibilità di un apparecchio identifica il minimo illuminamento necessa-rio per consentire una visione corretta delle immagini. Al contrario le apparecchiature “night&day” sono dotate di Led ad infra-rossi per consentire le riprese in notturna. È però importante ricordare che i Led, es-sendo sistemi di illuminazione, possono garantire solo una portata limitata e, per tale

ragione, è necessario valutare attentamente la possibilità di illuminare correttamente l’area da riprendere. Quando si opera in condizioni di limitata illuminazione, riveste un ruolo fondamentale la sensibilità, ovvero la capacità della telecamera di riprodurre un segnale video con uno specifico valore di illuminamento (misurato in Lux). Nella valutazione della sensibilità occorre ricor-dare che il valore non si riferisce all’illumi-namento ambientale, ma alla quantità di luce rilevata dalla telecamera.

Quale standard?Attualmente, sul mercato, i tre standard più diffusi sono: Mpeg4, H264 e Mjpeg. Quest’ultimo è la soluzione più diffusa, perché in grado di funzionare anche con i vecchi PC. È però importante ricordare che per funzionare necessita di decodifica hardware e occupa molto banda. Lo standard H624, invece, consente un risparmio di banda di circa il 20%, ma richiede di essere implementato correttamente, in quanto prevede di limitare la trasmissione delle aree nelle quali non avviene in nessun cambiamento di stato. Anche per tale ragione, inoltre, richiede una codifica con prestazioni superiori rispetto a quelle necessarie per una soluzione di tipo Mpeg4. Al contrario chi ricerca il più alto livello di qualità, soprattutto nel caso in cui sia necessario identificare i volti delle persone, sfrutta tipicamente lo standard Mjpeg.

Sistema ABBI l s istema ABB di Videocontrollo si basa sull’unità DomusVideo in grado di gestire fino a un massimo di 4 telecamere filari o wireless. Il Videocontrollo può essere ab-binato alle funzioni di antintrusione del sistema DomusTech, ottenendo in tal modo un sistema di Videosicurezza. La tra-smissione tra telecamere wireless e l’unità DomusVideo è criptata utilizzando il metodo WEP (Wired Equivalent Privacy). La sicurezza dei dati trasmessi attraverso la rete viene ga-rantita dall’utilizzo della crittografia SSL con scambio di certificato digitale a ogni sessione.ABB Sace

Ave TouchAve propone una la tastiera antintrusione e il nuovo in-

seritore a trasponder dotato di lettore con placca. La nuova ta-

s t i e r a realizzata con la tec-nologia Ave Touch (il sistema modula- re a scomparsa con comandi a sfioro) soddisfa esi-genze di qualità e sicurezza, offrendo la mas-sima facilità d’uso dell’impianto antintrusione. Oltre alla tastiera, il nuovo inseritore a traspon-der, realizzato in un frutto della placca in cri-stallo e dotato di una chiave a trasponder

(AF339-T) in grado di dialogare con il relativo lettore (AF442TC44). Avvicinando la chiave elettronica all’inseritore la centrale antifurto (AF998EXP) viene attivata o disattivata, garan-tendo una protezione sicura e affidabile.Ave

Serie StarLa serie Star di Avotec – ultima versione:Star Lux MS L- comprende una serie di sirene vocali

altamente innovative. Le principali caratteristiche sono: possibilità

locale di registrazione mes-saggio, alimentazione 13,8Vdc. Autoalimentata,

autoprotetta (rilevazione apertura coperchio, strappo dal

muro) e antischiuma (rilevazione schiumogeni), garantisce un basso assorbimento. E’ munita di lampeggiante a Led alta luminosità e pre-vede la programmazione tipo di lampeggio. Il design moderno ne permette l’impiego in qualsiasi contesto. Avotec

NXD-1302Belcom Security propone una MiniDome fissa da 2 Megapixel, con sensore CMOS day/night. Sensore da 1/3” CMOS Progressive Scan, risoluzione max.: 12,5ips@1600x1200. Conformità ONVIF. Filtro IR: meccanico. Ottica varifocale: F1.2/ 3-9mm DC iris. Controllo elet-tronico dell’otturatore (MES, ESC, DSS). Nxd-1302 presenta un grado di protezione pari a

IP66 e un software client: 16 canali Video e webserver integrato. Disponibile anche in

versione HDTV.Belcom Security

Black AngelI nuovi videoregistratori digitali serie Black Angel sono disponibili nelle versioni da 4, 9 e 16 ingressi e dotati di connessione lan per la visualizzazione remota tramite browser o tra-mite i-Phone, cellulari o PDA. Si possono con-nettere vari tipi di telecamere anche miste B/W e Colore, PTZ Dome (disponi-bili diversi proto-colli). Consente di far eseguire alle telecamere speed dome delle sequenze di preset. Lo spazio di registrazione viene ge-stito con tecnologia F.I.F.O (First Input First Output). Il controllo dei DVR è possibile tramite telecomando, tastiera frontale o mouse in dotazione. Borinato Security

XDVA0407, XDVA0807 e XVDA1607Semplicità di programmazione e di utilizzo, interfaccia utente semplice e intuitiva, buone dimensioni di storage interno, possibilità di aggiornamento firmware, possibilità di espor-tare i dati in diverse modalità e formati, con-

nessione da re-moto: tutte que-ste caratteristiche si ritrovano nella nuova gamma di videoregistratori digitali con forma-

to di compressione H264, la più recente tec-nologia nel mercato dei sistemi di videosor-veglianza. La gamma si compone di 3 differenti modelli (XDVA0407, XDVA0807 e XVDA1607) che si differenziano fra loro per numero di in-gressi, rispettivamente 4, 8 o 16.Brahms – Gruppo BPT

Gamma BTicinoL’offerta di soluzioni per la TVCC proposta da BTicino prevede un’ampia gamma di prodotti per realizzare soluzioni complete e chiavi in mano, con vantaggi sull’intero impianto in termini di affidabilità e garanzia. La gamma prevede un’ampia scelta di telecamere com-patte, telecamere componibili, una soluzione

con videoregistra-tore digitale

(DVR) con schermo LCD

a scomparsa integra-to, una gamma completa di videoregistratori digitali (DVR), monitor da da 7” a 21”, accessori per connessione a rete LAN, garantiti dalla grande esperienza BTicino nel settore del ca-blaggio strutturato.Bticino

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Apice Angela Calò, direttore commerciale

Sistemi antintrusione e controllo acces-si possono “collaborare” tra loro?Anche se entrambi hanno l’obiettivo di impedire accessi non autorizzati, tipica-mente i due sistemi sono sviluppati da aziende differenti, poiché rispondono a esigenze molto specifiche. Tuttavia l’integrazione tra antintrusione e control-lo accessi la implementiamo in sistemi di Building Automation utilizzando un software di tipo Scada, per la gestione di dati o allarmi scambiando informazioni con il sistema di antintrusione.

Come viene gestito un simile scambio di informazioni, considerando che spesso i sistemi di antintrusione dia-logano con protocolli proprietari?Noi abbiamo scelto di utilizzare Lonworks che, essendo una tecno-logia di comunicazione aperta ed interoperabile, consente l’interfac-ciamento con i principali sistemi di antintrusione utilizzando un driver LON. E’ possibile perciò inserire/disinse-rire allarmi mediante il sistema di

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Attraverso la rete Ip è oggi possibile, con un elevato livello qualitativo, trasporta-re, visualizzare e registrare le immagini in qualunque luogo, senza più nessuna limitazione di distanza.

Proprio la possibilità di trasferire im-magini sta cambiando l’approccio alla sicurezza?Tradizionalmente la TVCC prevedeva una visualizzazione immediata delle immagini. Con il proliferare delle telecamere, invece, le riprese vengono solitamente visionate solo a seguito di specifici eventi. Accanto all’effetto deterrente, il sistema deve quindi consentire di riconoscere chi ha commes-so un reato, analizzando anche dettagli apparentemente insignificanti. Tutto ciò provoca un significativo cambia-mento tecnologico e, soprattutto, impone di adottare sistemi ad alta risoluzione. Solo in questo modo è possibile ricono-scere persone ed oggetti. Analogamente è inutile installare telecamere 4:3 quando tutti gli schermi sono ormai in formato 16:9.

Il mercato è ancora condizionato dal prezzo?Purtroppo telegiornali e Internet conti-nuano a fornire una visione distorta della realtà. Quotidianamente vengono propo-ste immagini di scarsissima qualità, senza spiegare che ciò rende particolarmente

difficile il lavoro delle forze dell’ordine. Sono quindi gli installatori che devono spiegare agli utenti finali il valore della qualità. Uno sforzo suggerito dal fatto che proprio la capacità di installare e configu-rare soluzioni di alta qualità offre un’im-portante opportunità per differenziarsi sul mercato, con la possibilità di adeguati margini, evitando la solita battaglia del prezzo più basso.

Bentel Security Angel Vazquez, responsabile vendite Sud Europa

Negli altri Paesi europei i sistemi d’al-larme sono solitamente collegati con gli istituti di vigilanza. Perché questo non accade in Italia?La precedente normativa ammetteva so-lo istituti di vigilanza di carattere locale che, quindi, non avevano le dimensioni adeguate per supportare un simile ser-vizio. Con la nuova legge, invece, questa società, potendo sfruttare le economie di scala, metteranno a disposizione anche un simile servizio e, in pochi anni, si potranno raggiungere i livelli degli altri Paesi, dove oltre il 50% degli impianti è collegato direttamente al servizio di vigilanza.

Murena PlusMurena Plus è la nuova arrivata nella famiglia dei monotesta. Utilizza lo stesso processore e la già collaudata analisi Fuzzy Logic, ma grazie a un’antenna speciale e a sofisticati algoritmi studiati ad hoc, può essere utilizzata a tenda, e è in grado di rile-vare con estrema affidabilità anche le intru-sioni che avvengono trasversalmente al fa-scio. Murena Plus è gestibile da remoto; genera due differenti frequenti doppler, ca-ratteristica che consente al rilevatore, analiz-zando le differenze di fase del segnale emes-so, che varia a seconda della posizione del bersaglio, di determinare la distanza del sensore.Cias

VDTC-81 Tecnologicamente all’avanguardia, la VDTC-81 con LED IR integrati è caratterizzata da una risoluzione di 500 linee a colori, una

custodia metallica IP66 con regolazioni esterne di messa a fuoco, lunghezza

focale e apertura diaframma. Questa telecamera trova ulteriori

punti di forza nel filtro D&N meccanico e nei 47 LED IR per una distanza di ben 50 metri con ventilatore e riscaldatore integrati. Di

rilievo sono le prestazioni del menu OSD, dello Slow Shutter per bassa luminosità e della originale regolazione remota dell’intensità dei LED IR.Dias

TC2G Elkron presenta la telecamera Day&Night con filtro meccanico ICR vari-focale da esterno. TC2G è stata proget-tata per fornire la miglio-re qualità delle immagini. L’alta risoluzione, l’obiettivo varifocale 5-50mm autoiris, la regolazione dei parametri tramite OSD, zoom digitale x32, lo snodo su tre assi e il sistema di ricircolo dell’aria sono tra le ca-ratteristiche del prodotto. La TC2G è dotata del sistema DWS per la separazione del gruppo ottico da quello di illuminazione IR. La Privacy Zone consente di mascherare aree nel campo visivo della telecamera; la funzionalità Motion Detection consente di rilevare il movimento di qualunque oggetto all’interno dell’inquadratura. Elkron

VG600 La serie VG600 di EL.MO., integrata nell’in-novativo sistema e-Vision® e disponibile in versione raffreddata o fanless da 4 a 16 ingressi, presenta un sistema operativo residente su flash memory e un software

che per-mette la gest ione

dei flussi vi-deo su network IP. Il DVR è do-tato di masterizzatore DVD, può gestire fino a 4 HDD interni e consente di connettere fino a 4 unità NAS esterne. All’interfaccia allarmi si associano ingressi/uscite video e audio gestibili in maniera sincronizzata e la possibile installazione di telecamere IP/Megapixel o analogiche. EL.MO.

SferaSfera è una soluzione software che risiede al di sopra dell’infrastruttura di automazione My Home di BTicino e garantisce il controllo e la gestione sia in locale che da remoto di illumina-zione, auto-mazione, re-golazione del clima, video-sorveglianza, sicu-rezza e sistemi audio video utilizzando qualsiasi tipo di dispositivo dotato di browser Web. L’interfaccia di Sfera funziona su un gran numero di dispositivi, a partire dai normali PC Windows, Mac e Linux, ma anche tele-foni cellulari e prodotti unici quali iPhone e iPod touch di Apple.Eter Biometric Technologies

Gamma GescoGesco presenta una linea di prodotti a colle-gamento radio bidirezionale, nella banda 868 MHz con ricerca dinamica del canale libero.

Le trasmissioni sono criptate. Il radiocomando B31 comanda 9 diverse funzioni; la prote-zione di porte e fi-nestre è assicurata

dai trasmettitori serie B42; i sensori a infra-rosso passivo B51 provvedono alla protezione volumetrica. Le soluzioni wireless offerte da Gesco completano i sistemi cablati e permet-tono di realizzare impianti ibridi perfettamente integrati.Gesco

Chorus – Antifurto RFL’integrazione dell’impianto antifurto al siste-ma domotico Chorus permette un’attivazione personalizzata tramite telecomando, tastiera o chiave transpon-der. Il telecomando permette l’inseri-mento e la disatti-vazione del siste-ma, gli inserimenti parziali e l’attivazio-ne della funzione antipanico. La centrale di comando integra un misuratore di intensità del segnale radio (RF) per la verifica dell’effi-cienza di trasmissione di ogni singolo dispo-

controllo accessi, monitorare allarmi, visualizzare su un’apposita pagina grafica le immagini in tempo reale provenienti dal TVCC, ecc..

Si tratta, però, di configurazioni spesso complesse. Quali tipologie di aziende possiedono le competenze per realizzarle?In effetti servono competenze specifi-che e APICE organizza periodicamen-te corsi di formazione in tal senso. Abbiamo anche creato i cosiddetti Centri di Competenza Territoriali (CCT), tecnici specializzati APICE in grado di effettuare l’installazione e di fornire assistenza specializzata in merito alla programmazione del software, collaborando eventualmente anche con le aziende che hanno rea-lizzato l’installazione fisica.

Axis Communications Andrea Sorri, country

manager Italia, Grecia, Cipro, Malta e Israele

Per quale ragione le nuove telecamere sono sempre più digitali?Axis ha iniziato a proporre telecamere con questa tecnologia già 10 anni fa, intuen-do che il digitale sarebbe stato il futuro.

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mente tutte le telecamere. Però, oltre ai controlli a posteriori, stiamo proponendo software intelli-genti, in grado di analizzare le imma-gini riprese e identificare specifiche situazioni, come il passaggio di una sagoma umana o lo spostamento di uno specifico oggetto. L’operatore può così individuare situazioni di poten-ziale pericolo e intervenire in modo proattivo, sfruttando anche i vantaggi offerti dagli standard di alta definizio-ne che Bosch ha appena introdotto nella propria gamma di prodotti.

La configurazione di simili software può essere fatto da chiunque?Si tratta di soluzioni sofisticate che, per essere implementate con successo, richiedono una preparazione specifica.

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Senza titolo-2 1 6-09-2010 11:41:44

Per questo proponiamo corsi di forma-zione e affiancamento a quanti voglia-no investire in questa direzione. È comunque importante sapere che i primi impianti richiedono un significa-tivo investimento in termini di tempo, che però verrà ampiamente ripagato dallo sviluppo di un mercato sempre più attento ai prodotti “intelligenti”.

Quale, a suo avviso, l’errore da non commettere in un simile settore?In questo ambito non si può improv-visare, ma bisogna disporre di reali competenze. È inoltre necessario conoscere esatta-mente le funzionalità di un prodotto, così da poter fornire all’utente quello di cui ha effettivamente bisogno e sen-za fare promesse irrealizzabili.

Bpt Group Lorenzo Nardacci, security manager

Come scegliere, oggi, la telecamera più adatta?Le prestazioni messe a disposizione dai marchi leader di mercato sono sostanzial-mente equivalenti, mentre la vera differenza è data dal binomio prodotto più servizio. Questo perché, complice la rapida evolu-zione tecnologica, è necessario scegliere fornitori di riferimento con i quali lavorare in stretto contatto, operando in una logica di reciproca collaborazione. Solo in que-sto modo, per un installatore, è possibile essere costantemente aggiornato e potersi

Gli impianti istallati in Italia posso-no supportare un simile servizio? È necessario che l’impianto sia dotato di un combinatore digitale, in grado di utilizzare uno dei protocolli previsti per erogare un simile servizio. La barriera, quindi, non è tecnologica ma normativa e culturale. È inoltre interessante come, benché in Italia non sia ancora stata recepita la EN50131, la qualità dei prodotti e la professionalità degli installatori sta crescendo.

Qual è l’impatto sul mercato di una maggior professionalità?Una maggior competenza sta favorendo lo sviluppo di impianti sempre più integrati, che mettono a fattor comune antintrusio-ne, controllo accessi e videosorveglianza per massimizzare il livello di sicurezza. Per tale ragione anche la nostra offerta è sem-pre più indirizzata in quella direzione.

Bosch Stefano Riboli, product manager video system

Il proliferare dei sistemi di videosor-veglianza rende davvero possibile un controllo in tempo reale?È ovviamente impensabile avere opera-tori sufficienti per monitorare costante-

sitivo. Tutte le informazioni relative allo stato dell’impianto sono visualizzate sulla centrale per mezzo di LED oppure attraverso il display.Gewiss

RadarRadar è una barriera antintrusione a elevate prestazioni, dal design mo-derno, recentemente premiata dalla giuria del Detektor International Award come miglior prodotto dell’an-no. È un sistema a onde elettroma-gnetiche per la protezione di perime-tri, che opera nella banda dei 24 GHz e crea una fascia di protezione di circa 3-4 metri, sia in larghezza, sia in altezza, su una distanza di rileva-mento di oltre 100 m. Tra i plus, an-che il funzionamento in qualsiasi

condizione atmosferica e costi di installazio-ne e manutenzione ridotti. GPS Standard

TriStileFra i nuovi tornelli di Gunnebo spic-ca per il design TriStile, dal casso-netto a forma di ellisse (TriStile EL) o con le estremità arrotondate (TriStile RO). La versione base è in acciaio inossidabile, ma è disponibile con coperchio in legno o

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Tecniche e Prodotti Tvcc

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differenziare, proponendo le soluzioni più innovative.

Proporre una soluzione innovativa, però, espone anche ai rischi e alle dif-ficoltà connesse...Per questo è necessario un rapporto di reci-proca collaborazione. I corsi teorici, infatti, sono necessari, anche per conoscere e appli-care correttamente le numerose normative in vigore. Ma è sul campo che si sperimentano le innovazioni. Per questa ragione i nostri tecnici sono disposti a collaborare diretta-mente con quanti vogliano testare nuove soluzioni. In questo modo, anche davanti all’utente finale, è possibile proporsi come autentici fornitori di sistemi all’avanguar-dia e capaci di rispondere a esigenze molto specifiche.

L’innovazione, nella videosorveglianza, significa adottare tecnologie digitali. Esiste il rischio che le aziende infor-matiche entrino in competizione con gli installatori elettrici?Non credo, poiché un sistema di videosor-veglianza deve partire, necessariamente, dall’installazione. Una competenza che non appartiene agli informatici i quali, tra l’altro, non possiedono nemmeno le necessarie abilitazioni dal punto di vista normativo. È quindi più logico che le aziende prove-nienti dal mondo elettrico facciano crescere le proprie competenze informatiche, ma-

Contatto elettrico 197 Novembre/Dicembre 2010

fornire prodotti di qualità e, soprattutto, un’assistenza puntuale e precisa ai nostri clienti. Inoltre, potendo controllare l’intera catena, abbiamo investito su prodotti inte-grati tra loro, semplificando così l’attività di installazione e risolvendo, sin dall’origine, una serie di problemi.

Come far percepire la qualità al mercato?È decisamente difficile, in quanto, esternamente, le telecamere sono tutte uguali. E anche le prestazioni, sulla carta, sembrano simili. In realtà la differenza è data dai particolari che riusciamo a far apprezzare soprattutto negli incontri diretti con installatori e distributori che, oltre ai corsi tecnici teorici, possono “toccare con mano” i

Il monitoraggio degli operatori richiede specifici software di supporto

in marmo. TriStile può essere utilizzato in modo normalmente chiuso (si apre al segnale di autorizzazione) o normalmente aperto (si chiude solo in presenza di situazioni anoma-le); la configurazione “normalmente aperto”, oltre a minimizzare consumi, attrito e usura, aumenta anche la capacità di flusso.Gunnebo

IP video.expert logisty Il nuovo combinatore IP d’allarme della linea logisty ,dotato di funzione video integrata,

permette di ge-stire l’impianto tramite internet in modo sicuro. Complemento naturale dell’allar-me senza fili lo-gisty.expert, la novità di Hager sicurezza segnala

tutti gli allarmi che si verificano negli am-bienti protetti e consente l’accertamento video da remoto. Facile da installare e uti-lizzare, per configurarlo basta collegare il cavo ADSL (plug & play) e il portale web a cui è connesso lo mantiene sempre online.Hager sicurezza/logisty

GloboGlobo è un sistema DVR per montaggio in rack 4U equipaggiato con scheda di acqui-

s iz ione video, Windows XP Pro e software di video-sorveglianza, rac-chiuso in una robu-sta custodia, equi-paggiato con HDD fino a una capacità di 1.600GB con 4 ventole di raffred-

damento silenziose. Il collegamento in rete consente l’accesso e il comando remoto del sistema, mentre il protocollo MPEG4 modificato permette una superiore trasmis-sione e qualità video. Il sistema Globo pos-siede 16 canali video e audio con velocità massima di visualizzazione di 400 ips. La risoluzione massima è di 720x480. Hesa.

Vida IPVida IP Unmanaged switch è un dispositivo su fibra plastica LiteWire dotato di due por-te RJ45 e l e tt r i -che, due p o r t e POF otti-ch e a 100Mbps e uno slot sfp per inserire un’altra porta in fibra di vetro. Punti di forza del si-stema sono: compatibilità con ogni dispo-sitivo Ethernet; massima resistenza fisica e meccanica del cavo di trasmissione

LiteWire; eccellenti performance a tempe-rature estreme; utilizzo di luce visibile per l’individuazione di guasti o disconnessioni; totale isolamento galvanico e immunità a disturbi elettromagnetici; nessun rischio di intercettazione del segnale.Luceat

Serie GCGC è la nuova serie di DVR con compres-sione H.264 di Marss. La serie comprende i modelli da 8 e 16 ingressi telecamere, in grado di offrire un set di funzioni e presta-zio- ni avanzate,

che li rendo-no a tutti gli effetti dei vi-

deoregistratore professionali, ma con un rap-

porto prezzo/qualità veramente competitivo. La tecnologia di registrazione H.264, unitamente alla velocità di registra-zione fino a 400 FPS e alla funzione penta-plex integrata, garantiscono un sistema di registrazione stabile e potente con grande facilità di utilizzo. Marss

ProVisionProVision è un centralizzatore universale per DVR, telecamere e applicazioni intelli-genti Promelit. È possibile gestire, oltre a tutte le famiglie di DVR Promelit, le teleca-mere megapixel iMega e gli applicativi in-

t e l l i g e n t i P r o m e l i t DiMax. Si tratta di un

software di super-visione che permette di collegare un nume-ro illimitato di apparati e di visualizzare fino a 49 telecamere contemporaneamente per singola schermata, di controllare le Speed Dome e di gestire gli allarmi collegati ai DVR (motion e sensore).Promelit

Bosch NBC-255-P La nuova telecamera IP è dotata di audio bidirezionale con microfono incorporato e ingresso/uscita line, rendendo possibile sia la ricezione delle immagini complete di au-dio, sia la comunicazione verso il sito os-servato: basta collegare un altoparlante esterno per comunicare con i visitatori. Il prodotto verrà fornito per implementare il

sistema di sorve-glianza: la confe-zione comprende la telecamera IP, un obiettivo vari-focal 2,8-10mm,

una memoria SD da 2GB (espandibile a 32GB), la staffa da muro, l’alimentatore e un software di visualizzazione e riproduzio-ne per la connessione fino ad 16 telecamere. Robert Bosch

gari assumendo persone provenienti proprio da questo settore.

Dias Marco Soriano, responsabile commerciale

Come si concilia la vostra offerta con quella di Hesa, che fa parte dello stesso gruppo?Noi serviamo direttamente una catena di distributori specializzati, con presenza regionale e attenta alla fascia di mercato medio alta, che cerca prodotti di qualità e in grado di soddisfare esigenze specifiche. Per tale ragione incontriamo sistematica-mente queste aziende per comprendere con loro l’andamento del mercato e i pro-dotti che saranno richiesti. Poi, a livello in-ternazionale, abbiamo una serie di persone incaricate di trovare soluzioni rispondenti a tali necessità e, contemporaneamente, individuare soluzioni innovative.

In questo percorso, che valore assume l’assistenza?Oggi è indispensabile garantire un’assistenza tecnica diretta, ma il mercato ha dimostrato di apprezzare anche servizi come la garanzia a vita commerciale e, soprattutto, la reperi-bilità dei prodotti. Rivenditori e installatori,

infatti, cercano di minimizzare le scorte e, per tale ragione, è necessario disporre di un servizio di consegna rapido e supportato da un magazzino particolarmente fornito.

Per quale ragione è vincente la velocità?Quando un cliente sottoscrive un ordine, vuole che sia seguito in tempi particolar-mente rapidi e, per tale ragione, tutta la catena deve essere organizzata per operare in questo modo. Analogamente, a fronte di qualunque problema, è necessario interve-nire tempestivamente. Anche per questa ragione noi proponiamo la sostituzione an-ticipata del materiale guasto, consentendo di soddisfare tempestivamente le richieste dell’utente finale.

EL.MO. Elia De Cicco, responsabile commerciale

Cosa significa per un’azienda pro-durre interamente in Italia?Significa avere costi maggiori e questo, in una fase di mercato in cui l’attenzione al prezzo è esasperata, ci ha indotti a puntare su una fascia di mercato selezionata e at-tenta al reale valore del prodotto. Questo perché, avendo concentrato in Italia ricerca, produzione e assistenza, siamo in grado di

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Contatto elettrico 197 Novembre/Dicembre 2010 39

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capacità di registrare e recuperare ra-pidamente quanto ripreso. Il tutto nel rispetto della rigorosa normativa sulla Privacy recentemente varata in Italia.

Da qui la necessità di adottare ade-guati DVR...Le soluzioni su cui abbiamo investito sono dotate di Hard Disk HDD di tipo professionale, in quanto è necessario registrare più volte sulla stessa area di memorizzazione. Un simile componente deve quindi es-sere in grado di supportare un’attività particolarmente intensa. Contemporaneamente il mercato chie-de standard di compressione hardware e software capaci di garantire un’elevata qualità delle immagini e, contempo-raneamente, minimizzare lo spazio e,

contemporaneamente, la banda trasmis-siva occupata. Questo perché, oltre alla registrazione, è oggi necessario visua-lizzare le immagini anche da remoto, utilizzando qualunque tipo di device, PC, telefonino, iPad, iPhone.

Perché un’azienda leader nella vide-ocitofonia punta anche al mercato del TVCC?La videocitofonia nasce, nello specifi-co, per esigenze di sicurezza e la sua evoluzione l’ha portata ad utilizzare videocamere e i sistemi di visione sem-pre più vicini a quelli impiegati per la videosorveglianza. Gli installatori qualificati di videocitofonia, quindi, dispongono già di un’elevata dimesti-chezza con i sistemi di ripresa e sono spesso i loro clienti a chiedere di far

Il monitoraggio degli operatori richiede specifici software di supporto

MC10Selea presenta la prima mini-IP-camera, compo-sta da un mini-sensore, che trasmette le immagini direttamente su cavo RJ45, fino a 2,5 mt di distanza dalla sua base IP. MC10 è una telecamera IP, in compressione H264/Mpeg4, 25Fps@Vga, la cui particolarità è quella di avere l’elemento sensore comple-tamente staccato dal resto della elettronica di base che costituisce la telecamera IP. MC10 consente di poter installare a bordo della base algoritmi di elaborazione video. Un esempio applicativo della MC10 è nel settore moda. Fu richiesto, in modo silente d’analizzare il comportamento di chi guar-dava i capi di abbigliamento esposti in ve-trina. MC10 è stata installata all’interno degli occhi dei manichini ed è stato inserito un algoritmo, di profilazione dei volti, (vedi SEKS204) tramite il quale vengono estra-polati dati come: età, etnia, sesso e tempo di attenzione, dati utili per effettuare analisi comportamentale.Selea

Digital Absolute Plus Digital Absolute Plus è un rilevatore a doppia tecnologia per esterno contenuto in 2 colonne in estruso di alluminio. Questa combinazione di rilevatori per esterno permette una protezione perime-trale con copertura fino a 200 metri.

evolvere il sistema esistente. Da qui l’idea di sviluppare una linea di prodotti specifica per questo mercato, con la possibilità di interrogare il DVR anche da remoto.

Hager sicurezza/ Logisty Ermanno Lucci, responsabile offerta commerciale

Da più parti si sostiene che la vide-osorveglianza sarà sempre più su IP. Per quale ragione i vostri nuo-vi sistemi utilizzano la tecnologia analogica?Nel 2007 le installazioni basate sul digitale erano circa il 3% del mercato,

prodotti. Anche perché, oltre all’elet-tronica, in alcuni casi è fondamentale la meccanica. Ad esempio sulle telecamere dome installiamo servomeccanismi in grado di supportare il movimento per anni, mentre prodotti economici, so-prattutto se esposti alle intemperie, si danneggiano rapidamente.

Conviene ancora investire in qua-lità?Quest’anno abbiamo registrato una leggera contrazione. Ma il mercato sta comprendendo il valore della qualità e ci aspettiamo una sostanziale ripresa nel prossimo futuro.

Elvox Mauro Zampiron, product manager TVCC

Parlando di TVCC, l’attenzione è solitamente concentrata sulle sole telecamere?Le telecamere sono l’elemento visibi-le di un impianto e, per tale ragione, l’utente finale è attento soprattutto al-le loro caratteristiche. Non dobbiamo però dimenticare che è determinante come viene trasportato il segnale video, con cavo coassiale o CAT 5, oltre alla

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40 Contatto elettrico 197 Novembre/Dicembre 2010

Tecniche e Prodotti Tvcc

mentre oggi siamo arrivati al 15%, con la prospettiva, nei prossimi cinque/sette anni, di raggiungere l’85%. Si tratta di una crescita sicuramente impressionan-te, e anche i nostri sistemi evolveranno progressivamente verso il digitale. È però importante cogliere anche le oc-casioni del mercato attuale, sfruttando il fatto che le telecamere analogiche costano meno, hanno un’estetica sicu-ramente migliore e si adattano meglio per il mercato residenziale. Se a questo aggiungiamo il fatto che, attualmente, stendere un cavo Ethernet all’interno di un’abitazione rappresenta ancora un problema, ben si comprende perché le telecamere analogiche rappresenta-no ancora un’importante realtà su cui puntare.

La corretta scelta del telecamera essenziale per creare un sistema adeguato

Proprio la necessità di ulteriori cablaggi, in molti casi, fa ancora paura?Oltre alle trasmissioni via radio, sono interessanti le soluzioni basate sulla tec-nologia Power Line basata sullo standard HomePlug, che consente di collegare le telecamere sfruttando le reti elettriche esistenti. In questo modo le immagini riprese, in modalità continua o al verifi-carsi di specifici eventi, possono essere registrate su una scheda di memoria a bordo del dispositivo. Un’opportunità di questo tipo, semplice da installare e da gestire, piace soprattutto ai piccoli uffici, ai negozi ed alle abitazioni dove è possi-bile spostare agevolmente le telecamere da un punto all’altro e soprattutto evitare le fastidiose opere murarie.

Oltre alla registrazione, però, una nuova frontiera è legata alla visua-lizzazione da remoto. Saranno sempre vincenti le tecnologie basate sulle reti cellulari?L’impiego delle reti mobili è fondamentale nel futuro della video sicurezza integrata all’impianto d’allarme.. Per questa ragione abbiamo realizzato un Combinatore IP video in grado di trasmettere le immagini attraverso Internet, al quale l’utente può collegarsi in qualunque istante e da qua-lunque luogo tramite computer o smart-phone e controllare le aree sorvegliate.

Hesa Massimo Colla, product manager TVCC

La domanda è sempre più frequente: analogico o digitale?È ormai indubbio che il futuro sarà sempre più digitale, poiché solo questa tecnologia consente di offrire qualità e funzionalità innovative. Non dobbiamo però dimenti-care che, in molti casi, sono gli utenti finali a richiedere sistemi di videosorveglianza IP perché influenzati dalle serie televisive e credono di poter fare qualunque cosa con una telecamera. Spetta quindi all’instal-latore il compito di spiegare le differenze tra le varie tecnologie ma, soprattutto, di comprendere le reali esigenze di un cliente per offrire la soluzione ottimale.

Tra le esigenze c’è anche quella di spen-dere poco?Quando manca chiarezza, ovviamente, è difficile far comprendere il valore di un prodotto. Soprattutto perché alcuni clienti hanno già installato sistemi analogici e non vorrebbero vanificare il proprio investi-mento. Anche per questa ragione stiamo proponendo sistemi di videoregistrazio-ne Ibridi che sono in grado di ricevere immagini provenienti da telecamere sia

Combinando la tecnologia della microonda a quella degli infrarossi, viene eli-minata la casistica di falsi allarmi con un risultato di alta sicurezza. Il sistema sviluppato da Sicurit Alarmitalia all’inizio degli anni ‘90 rappresenta quanto di meglio per la protezione di vaste aree perimetrali, grazie alla lunga esperienza matura-ta in vent’anni di applica-zioni e in Italia e all’este-ro, con oltre 1500 Km di

perimetro protetti. Nella configurazione base, Digital Absolute Plus è corredato da una microonda e 2 coppie di raggi bidire-zionali a 6 lenti. I circuiti di disqualifica montati a bordo, disabilitano gli infrarossi attivi in caso di attenuazione del segnale come, ad esempio, durante nebbie, forti piogge o nevicate. La microonda invece, opportunamente ridotta di sensibilità, con-t i n u e r à a r i l e va r e eve n tu a l i attraversamenti. Sicurit Alarmitalia

Kit StabStab propone una nuova soluzione per il mondo della videosorveglianza: un kit com-posto da 4 telecamere giorno/notte con Led infrarossi, un DVR con comando remoto

tramite ricevitore IR separato, ingressi video e alimentazione telecamere per cavo CAT5, porta di rete LAN per visione da internet e compatibilità di visione con tutti i cellulari UMTS. Il cuore del sistema è il DVR o vide-oregistratore digitale, equipaggiato di un ri-cevitore IR separato con il quale è possibile comandare comodamente il DVR da remoto, mentre questo si trova installato in un luogo sicuro della casa. Il ricevitore IR può essere installato a muro grazie alla staffa inclusa oppure all’interno di scatola 503. In alterna-

tiva è possibile agganciare il ri-cevitore IR al DVR quando questo viene in-stallato vicino al monitor o TV.Stab

1092/211 Serie Pro LineLa minicamera Day & Night 1092/211 di Urmet Domus della serie Pro Line, è ideale in contesti dove sono richieste caratteri-stiche professionali. La sua tecnologia garantisce affidabilità, semplicità di utilizzo e versatilità, grazie alla possibilità di inter-venire su ogni parametro di ripresa. La 1092/211 ha una risoluzione orizzontale da 580 linee ed è dotata di sensore CCD 1/3”, ottica da 6-50 mm, Led a infrarossi con portata fino a 50 m e angolo di copertura di 45° e filtro IR Cut. Inoltre, il prodotto

offre prestazioni superiori grazie alle funzioni di Motion Detector per il

rivelamento au-tomatico del movimento, di Privacy Zone, per il maschera-

mento di aree definite ed allo zoom digitale. Il grado di protezione IP66 la rende anche adatta ad installazioni in esterno. Urmet Domus

Doge CT3La sirena Doge CT3 è un prodotto polifun-zionale, particolarmente indicato per am-bienti circoscritti in cui sia necessaria una protezione efficace, rapida e immediata. Alle già avanzate prestazioni della sirena Doge, si aggiungono la capacità di gestione fino a 3 zone, con diverse possibilità di al-larme e memoria di allarme visiva su ogni zona, un ingresso adattabile a qualsiasi tipo di chiave, un’uscita di allarme open collector per combinatore telefonico e vigilanza e molte altre funzioni. E ancora, il nuovissimo telecomando Vela rolling code a 4 canali, compatto, ergonomico e versatile, adatto

ad un’ampia gamma di funzioni quali co-mando a distanza per sistemi antifurto, sirene, accensioni luce, cancelli, basculanti. Venitem

Hub StubEQI nuovi Hub StubEQ garantisco-no la trasmissione f ino a

460 m in tempo reale di imma-

gini video, sia in bianco e nero, sia a colori, utilizzando cavi UTP Cat5 (fino a 600m utilizzando un trasmettitore attivo NV-653T). Disponibili nelle versioni a 8 (NV-842), 16 (NV-1642) e 32 canali (NV-3242), gli Hub StubEQ Active Receiver di NVT compensano continuamente e in modo automatico sia le attenuazioni insite nel cavo, sia gli eventuali ritorni di terra, indi-pendenti dal segnale video, così che non sia necessario alcun aggiustamento in ter-mini di equalizzazione. Gli Hub StubEQ ri-escono, diversamente da altri, a eliminare praticamente del tutto eventuali interferen-ze, permettendo una trasmissione di im-magini video costante e ad elevata qualità sui medesimi cavi utilizzati per la trasmis-sione telefonica, di dati o di alimentazione a bassa tensione senza bisogno quindi di installarne altri rispetto a quelli già in uso. Videoline

analogiche sia digitali. In questo modo è possibile far evolvere una rete esistente e, contemporaneamente, avvicinarsi al mondo della tecnologia IP.

L’uso dell’Ip, nel recente passato, ha creato non pochi problemi...Non possiamo dimenticare che le imma-gini, una volta riprese, necessitano anche di un’adeguata infrastruttura di trasporto, memorizzazione e visualizzazione. In caso contrario si rischia d’avere grossi problemi, che possono seriamente compromettere l’esito del nostro lavoro. Emblematico, in questo ambito, il fatto che si sia cercato di far transitare le immagini riprese da nu-merose telecamere ad alta risoluzione sulla rete aziendale, causando un rallentamento di tutte le applicazioni. Anche per questa ragione, chi vorrà operare con professio-nalità nell’ambito della videosorveglianza, in futuro dovrà necessariamente possedere competenze di Ict.

Lince Alessandrino Mercuri, amministratore delegato e direttore commerciale

Il mercato dei sistemi antintrusione deve essere riservato esclusivamente agli specialisti di settore?I nostri 35 anni di esperienza ci hanno

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41Contatto elettrico 197 Novembre/Dicembre 2010

Apertura con Click Block SystemL’innovativo sistema di apertura, semplice e rapido. L’uso del cacciavite, per l’apertura, è limitato alla sola pressione su una linguetta metallica in un apposito foro. Il sistema fa guadagnare in rapidità e semplicità nell’installazione. Il prodotto è confezionato già predisposto per l’inserimento dei cavi nei morsetti.

Informazione pubblicitaria

Le spine e prese CEE della serie Argo si pre-sentano con un design ricercato; la forma ergonomica consente una facile e comoda impugnatura. Le prese adottano un inno-vativo sistema per l’apertura e il cablaggio estremamente semplificati e veloci. Sono prodotte in diverse tipologie: mobile, da parete, da incasso e nelle varianti per bas-sa e bassissima tensione, sia IP44 che 67. Possono essere utilizzate per tensioni fino a 690V e per correnti fino a 32A. Sono idea-li per usi particolarmente gravosi al di fuori degli ambienti domestici quali industriali in genere, agricoli e similari sia all’interno che

all’esterno. La forma ergonomica consen-te una facile e comoda impugnatura men-tre un’apposita linguetta facilita l’apertura dei coperchi impegnando una sola mano dell’operatore. Tutti i particolari sono pro-gettati per offrire soluzioni originali e mas-sima affidabilità del prodotto. Ad esempio il sistema fermacavo non prevede l’utilizzo di utensili per l’apertura e la chiusura ed è studiato anche per la tenuta allo strappo, alla torsione e per la protezione dall’ingres-so di acqua/polveri. Un’altra caratteristica unica della serie Argo è l’occhiello che ne facilita la presa per l’attacco e il distacco,

utile anche per sollevarla da terra in caso di ambienti d’uso con presenza di polveri, umidità e olii. Le Argo sono realizzate in materiale termoplastico autoestinguente resistenti al calore e al fuoco secondo la norma IEC 695-2-1 (GLOW-WIRE test), hanno una elevata resistenza agli urti, an-che alle basse temperature (IK09 Spine - IK08 Prese).

Sono costruite in riferimento alle normative EN 60309 -1/2 e sono Made in Italy. Tutta la serie Argo è protetta da brevetto europeo registrato.

In sole 2 mosse La serie Argo offre un sistema di cablaggio innovativo e brevettato, chiamato Click Block System. Il collegamento elettrico è realizzato da uno specifico contatto a molla che per-mette una tenuta migliore e più duratura nel tempo. Con Click Block System l’uso del cacciavite è limitato al massimo. I nottolini dei morsetti riportano i caratteristici colori delle diverse polarità; a fianco del morsetto sono stampati a rilievo i simboli delle polarità, in modo da velocizzare il cablaggio elettrico ed eliminare possibili errori di collegamento.

Anche in colorazione neraLe spine e prese industriali serie “Argo” sono disponibili anche in colorazione nera che conferisce discrezione ed eleganza e le ren-de particolarmente idonee per installazioni in ambienti come concerti, allestimenti sceno-grafici e stand fieristici.

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Serie ARGO: cablaggio rapido con Click Block System

insegnato che questo settore deve esse-re aperto anche a quanti provengono, più tradizionalmente, dall’impiantistica elettrica. Per tale ragione, anni fa, siamo stati tra i primi a proporre le soluzioni anche at-traverso la rete dei distributori elettrici. Gli elettricisti, infatti, sono le figure più vicine e conosciute dagli utilizzatori finali.

Le nuove tecnologie, però, impongono una sempre maggior specializzazione...Noi, al contrario, crediamo sia vincente la semplificazione. Questo anche in considerazione del fatto che gli instal-latori elettrici, tipicamente, realizzano solo pochi impianti nel corso di un anno. Quindi non possono dedica-re molto tempo alla loro formazione specifica. Per tale ragione apprezzano prodotti facili da installare, che non richiedono specifiche configurazioni e sono pressoché privi di manutenzio-ne. Il tutto completato dalla possibilità di ampliare le protezioni offerte dagli impianti esistenti.

Perché gli impianti esistenti devono evolvere?In passato si proteggeva soprattutto l’interno degli edifici, dimenticando che un malinten-zionato deve essere intercettato prima che riesca a penetrare nell’edificio. Per questa

presidiate e in località isolate. Per tale ragione necessitano di adeguati impianti d’allarme. In molti casi, però, le solu-zioni tradizionali generano falsi allarmi, perché non distinguono tra il passag-gio di persone autorizzate, incaricate della manutenzione, e malintenzionati. Per tale ragione sono state sviluppate soluzione dedicate, utilizzando i sen-sori ottici e le fibre ottiche in plastica, tecnologie nelle quali deteniamo anche specifici brevetti.

Quali sono le caratteristiche di queste soluzioni?Nel caso dei sensori ottici, una serie di Led leggono la superficie dei pannelli e individuano immediatamente cam-biamento di posizione, Le fibre ottiche plastiche, invece, sono collegate indis-

solubilmente con i pannelli stessi. Nel caso quest’ultimi vengano rimossi, si verifica una rottura della fibra, generan-do una situazione di allarme. Lo stesso principio inoltre, può essere applicato sulle recinzioni perimetrali.

Si tratta, però, le tecnologie innova-tive. Gli installatori medi possiedono le competenze per installarle?Pur essendo soluzioni nuove, risulta-no semplici da installare, anche perché nate in modo specifico per proteggere simili installazioni. Proprio il crescente numero di campi fotovoltaici e, in pa-rallelo, l’aumento dei furti, rappresenta un’interessante occasione di business per quanti vogliano operare in questo ambito, potendo sfruttare anche il sup-porto iniziale dei nostri tecnici. n

By-me antintrusioneCon il sistema domotico By-me tutta la casa è sorvegliata: per vivere nella mas-sima serenità e tranquillità. Inoltre attra-verso il software gratuito Vimar By-phone è possibile gestire l’impianto antintrusio-ne dal cellulare: un sistema di icone belle da vedere e facili da capire consente di attivare e disattivare l’antintrusione, rice-vere sul telefonino segnalazioni di effra-zione e allarmi tecnici di vario genere quali, ad esempio, fuga di gas, perdita d’acqua e blackout elettrico. I nuovi di-spostivi in Radiofrequenza By-me di

Vimar per l’antintru-sione – infi-ne – con-sentono di estendere l’impianto domotico preesisten-

te o creare un mini impianto domotico autonomo solo con la funzione antintrusione. La centrale gestisce in modo semplice ed immediato le funzioni del sistema e la radiofrequenza consente di aggiungere punti di comando, attuatori, sensori e sirene a tutte quelle aree in cui non è conveniente o non è possibile intervenire con opere murarie.Vimar

ragione sono particolarmente apprezzati i sensori wireless da esterno, in grado di assicurare una protezione perimetrale o di monitorare l’avvicinarsi a porte e finestre. Noi abbiamo investito proprio su soluzioni integrabili in qualunque impianto esistente, in cui la sostituzione delle batterie possa essere eseguita anche dall’utente finale.

Marss Daniela D’Amico, responsabile marketing

I furti di pannelli fotovoltaici sono in continua crescita. Quali soluzioni pro-pongono le aziende di sicurezza?Le installazioni fotovoltaiche di medie e grandi dimensioni sono spesso non