L'Innovazione non è un'autostrada

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1/34 Giacomo Mason – Ottobre 2009 L’innovazione non è un’autostrada

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Presentazione di Giacomo Mason

Transcript of L'Innovazione non è un'autostrada

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L’innovazione non è

un’autostrada

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The process

http://www.youtube.com/watch?v=xwqPYeTSYng

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I problemi dell’innovazione

Photo By: http://www.flickr.com/photos/aldoaldoz/

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Le informazioni provenienti da punti diversi dell’azienda vengono

integrate. Lo staff centralizzato ha solo funzione di facilitazione,

organizzazione e content management.

Staff Aepw s-

asdlò

Aepw s-

asdlò

Aepw s-

asdlò Tutto ilpersonale

Tra le linee e i dipartimenti

Tra i project

manager

Tra il personalein genere

Redazione allargata

Le sfide di intranet: distribuire il publishing

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Reti

Comunità di Pratica

Narrazioni

Conoscenze

Comunità

Comunità

Comunità

ComunitàComunità

Comunità

Comunità

Condivisione esperienze

Saperi pratici

Competenze

Gruppi informali

Nei social network interni le persone possono aggregarsi in modi differenti rispetto alla divisione organizzativa ufficiale, collaborando e condividendo in modo trasversale e geograficamente distribuito

Le sfide di intranet: bypassare la piramide

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Hanno competenze simili

Hanno problemi simili

Seguono progetti simili

Sono talenti “nascosti”

Le sfide di intranet: portare alla luce i social networkhttp://www.slideshare.net/TSystemsMMS/enterprise-20-knowledge-management-people-at-the-center

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Ogni innovazione è il miglior compromesso possibile tra energie che vanno in direzioni diverse

Il vettore dell’innovazione

MarketingIT

H.R. ComunicazioneManagement

Il caso ideale

Il caso reale

RisorseTecnologie

Organizzazione StrategieBisogni/obiettivi

Cultura interna

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Le fasi di sviluppo “ideale” del progetto

Strategia Analisi Progettazione Sviluppo Communitymanagement

1 2 3 4 5

Allineamento aspettative

Illustrazione strumenti e possibilità

Rewiev bozza mappa dei contenuti

Costruzione del gruppo di lavoro

Incontri con i manager

Focus groups

Questionario online

Brainstorming

Quadrante della mappa dei contenuti

Benchmark tecnologico

Card sorting

Architettura informativa

Wireframe

Specifiche funzionali

•Monitoraggio attività

•Help desk utenti

•Moderazione e verifica policy

•Coordinamento verso il cliente

•Raccolta esigenze utenti

•Redazione e publishing.

•Raccordo tra Funzioni aziendali

•Reporting.

• Gestione dinamiche ranking e rating

Realizzazione tecnologica in beta permanente

Testing funzionalità

Raccolta nuovi requisiti

Trasformazione delle esigenze in requisiti

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Il progetto “reale”

Strategia Analisi Progettazione

Sviluppo

Communitymanagement

1 3 4 5

Nella maggior parte dei casi vengono “saltati” dei passaggi, ridotte o ingigantite delle fasi

Il progetto si sviluppa secondo vincoli, possibilità e abitudini proprie dell’organizzazione

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Che cosa ostacola l’innovazione?

Ignoranza

Autopercezione distorta

Paura

Scetticismo

Scarsa attitudine alla collaborazione

Abitudini organizzative

Ansia di controllo

Fattori culturali Fattori organizzativi

Obiettivi disomogenei

Metodologie approssimative

Fretta realizzativa

Elite intere

Colli di bottiglia

Sovrapposizioni

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Va beh, wiki, woki, è lo stesso…

Vorrei un blog che fosse anche un po’ wiki…

Fattori culturali: ignoranza

Fammi capire, ma su ‘sto blog i commenti dobbiamo metterli per forza?

L’ignoranza rispetto al tipo di progetto provoca incomprensioni e incapacità di valutarne correttamente la portata

A volte l’ignoranza è mascherata da “finto sapere” legato alle mode del momento

Quelle robe di internet

dove vanno gli adolescenti…

Si, ma Wikipedia non è mica autorevole…

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Fattori culturali: autopercezione distorta

Forse andrà bene per gli altri , ma noi siamo diversi...

Non siamo ancora pronti per questo genere di cose...

Le organizzazioni tendono a percepirsi come uniche nel loro genere anche quando i problemi che hanno sono molto simili.

Spesso costruiscono “un fantasma” rispetto al quale si sentono indietro

Noi però abbiamo problemi di.. (sicurezza - riservatezza – dati ufficiali – procedure codificate ecc)

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13/34 Giacomo Mason – Ottobre 2009

Fattori culturali: paura

E se poi ci criticano?

Come la mettiamo coi sindacati?

Poi arriva la corte dei conti e ci arresta

Le organizzazioni sono - in genere - dominate dalla paura (del mercato, dei clienti, dei dipendenti, delle cose nuove) e internet amplifica questa sensazione

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14/34 Giacomo Mason – Ottobre 2009

Fattori culturali: scetticismo

Facebook non serve assolutamente a niente!

Qui non stiamo giocando, qui si lavora…

Dove sono i ritorni di tutta questa operazione?

L’atteggiamento è mediamente scettico ad eccezione di alcune personalità “visionarie”

Internet viene visto come una perdita di tempo e denaro, o come un male necessario

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15/34 Giacomo Mason – Ottobre 2009

Fattori culturali: scarsa attitudine alla collaborazione

Se me lo dice il mio capo lo faccio, se me lo dite voi no

Quello che fanno negli altri settori non lo so, da noi si fa così

In genere c’è una tendenza a rinchiudersi nel perimetro del proprio “silos” organizzativo

I diversi settori obbediscono a logiche proprie e si coordinano poco tra di loro

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16/34 Giacomo Mason – Ottobre 2009

Fattori culturali: abitudini organizzative

Ok, faccio un word e te lo mando per e-mail…

Le persone scrivono, il revisore valuta, passa in approvazione allo specialista che valida il contributo, che resta in coda per la pubblicazione…

Creiamo un comitato editoriale che valuta le proposte che arrivano dai settori…

Le organizzazioni tendono ad adottare anche per i nuovi progetti i vecchi metodi di lavoro

Spesso questo vanifica la portata innovativa dei progetti

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17/34 Giacomo Mason – Ottobre 2009

Fattori culturali: ansia di controllo

Il collega ha risposta nel forum? Ma scusa, questo chi l’ha autorizzato?

Dobbiamo riprendere il timone perché qui si è perso il controllo…

Il collega se vuole passa da NOI perché il progetto è in mano nostra…

Il controllo è potere, e le organizzazioni tendono a conservare il più possibile il controllo, a costo di ritardi e vanificazione del processo collaborativo

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18/34 Giacomo Mason – Ottobre 2009

Fattori organizzativi: obiettivi disomogenei

Wow!

Cool!

Il marketing

Informatici e aree operative

Uffici stampa e H.R.

CEO

Logo

I diversi attori in gioco hanno obiettivi diversi e immaginano il progetto a loro immagine e somiglianza

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19/34 Giacomo Mason – Ottobre 2009

Fattori organizzativi: metodologie approssimative

Stiamo comprando la piattaforma che ci hanno detto che fa tutto

C’è una tendenza ad utilizzare metodologie carenti. Il risultato è un peso eccessivo su aspetti (grafica, tecnologia) e scarso peso ad aspetti strategici di analisi, progettazione e governance

Quando arriva la bozza grafica?

Dovrebbe essere un incrocio tra Linkedin e Facebook…

Stasera penso al menù di navigazione e te lo mando

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20/34 Giacomo Mason – Ottobre 2009

Fattori organizzativi: fretta realizzativa

Intanto andiamo in linea, poi correggiamo in corso d’opera

La deadline è tra 8 giorni

Il Grande Capo ha detto di andare in linea per la fiera della castagna del 12 marzo Non c’è tempo per coinvolgere gli

utenti

La fretta realizzativa pone scadenze a volte impraticabili, non rispettose del progetto

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21/34 Giacomo Mason – Ottobre 2009

Fattori organizzativi: elite interne e rendite di posizione

Questa cosa l’ha sempre gestita Sistemi Informativi. Bisogna parlare con loro

Abbiamo già il nostro sistema che funziona perfettamente. Fate quello che volete ma non ci toccate il nostro ambiente

Spesso ci sono alcune elite interne senza le quali non è possibile agire.

Inoltre altri settori stanno già lavorando a modo loro e sono poco propensi a cambiare sistema

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22/34 Giacomo Mason – Ottobre 2009

Fattori organizzativi: colli di bottiglia organizzativi

Ho mandato il progetto al capo che lo valuta e ne parla al suo capo. Ci aggiorniamo tra 15 giorni

Per questo è necessario coinvolgere H.R. che però non sa ancora nulla del progetto

I fattori gerarchici rallentano il processo e le decisioni conseguenti.

Inoltre alcuni settori hanno in mano alcune chiavi decisionali mo non vengono coinvolti

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23/34 Giacomo Mason – Ottobre 2009

Fattori organizzativi: sovrapposizioni

Noi stiamo già facendo il wiki, con il supporto di Accenture

La piattaforma la gestisce il fornitore, i contenuti li gestiscono i consulenti, il coordinamento è alle Relazioni esterne, il budget è di IT e Risorse Umane. I destinatari sono quelli del Call Center che nel frattempo usano un sistema progettato internamente

Spesso alcuni settori stanno già lavorando in parallelo a qualcosa di simile

Inoltre intervengono attori esterni con propri tempi e proprie modalità di lavoro

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24/34 Giacomo Mason – Ottobre 2009Photo By: http://www.flickr.com/photos/aldoaldoz/

Strategie

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25/34 Giacomo Mason – Ottobre 2009

L’innovazione non procede per grandi cambiamenti ma per piccoli movimenti coordinati

“Pensa in grande, realizza in piccolo, muoviti velocemente”

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Ambito del progetto

Micro- realizzazionesignificativa

Espansioni progressiveper clonazione/variazione

Innovazione per clonazione/variazione

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27/34 Giacomo Mason – Ottobre 2009

Accreditarsi “dal basso”

Realizzare una “massa critica” che legittimi la presenza dello spazio

Esibire e diffondere i risultati

Portare progressivamente alcuni processi all’interno dell’ambiente, operando le necessarie variazioni

Gestire eccezioni ed esigenze particolari pur di aggiungere “pezzi” al progetto

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28/34 Giacomo Mason – Ottobre 2009

Lavorare su più dimensioni

Progetto

Identificare l’ambito di partenzaIdentificare attori ed alleati

Identificare strategie di “evangelizzazione”

Gestire resistenze e scetticismi

Culturali

Organizzative

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Identificare l’ambito di partenza, ovvero:

Di più facile realizzazione

Che risponde ad un bisogno reale

Che coinvolge attori significativi

Che centra un tema-chiave dell’organizzazione

Che ha un minimo di sponsorship manageriale

Che ha un valore simbolico

Che può fare da ponte o testa d’ariete

Lavoro di analisi organizzativa

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Trovare alleati, ovvero:

Attori più predisposti alla sperimentazione

Attori con bisogni urgenti da risolvere

Attori che hanno contenuti-chiave da condividere

Manager con una visione

Lavoro di coinvolgimento progressivo delle persone

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Gestire resistenze e scetticismi

Valorizzare gli aspetti positivi (maggiore facilità d’uso, maggiore economicità ecc)

Tradurre il progetto in termini comprensibili internamente (es: parlare dei ritorni di efficienza, evitare gergo tecnico)

Lavorare con gli opportunisti (es: promettere visibilità)

Puntare sui vantaggi pratici per i singoli attori (spiegare quale problema viene risolto con l’uso di una nuovo sistema)

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32/34 Giacomo Mason – Ottobre 2009

Evangelizzare, ovvero:

Chiedere feed-back continuamente

Diffondere la cultura e le pratiche del 2.0

Portare e diffondere buoni esempi presi dall’esterno

Coinvolgere altri attori partendo da quanto realizzato, partendo da bisogni concreti

Studiare strategie di “porting” dei vecchi sistemi sui nuovi e lavorare con i clienti interni

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33/34 Giacomo Mason – Ottobre 2009

Al lavoro

Photo By: http://www.flickr.com/photos/aldoaldoz/

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34/34 Giacomo Mason – Ottobre 2009

Lavoriamo sul progetto IULM

Ambito d’azione

Attori interni e alleati

Gestire resistenze e scetticismi

Strategie di evangelizzazione