L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

41
L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

Transcript of L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

Page 1: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

L’IndiaA cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà,

Susanna Rossi e Serena Superbo.

Page 2: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

CARTA D’IDENTITA’

• Forma di governo: Repubblica federale• Suddivisione amministrativa: 28 stati e 7 territori.• Capitale: New Delhi• Superficie: 3.287.263 km ²• Popolazione: 1.075.748.000• Densità: 327 ab/km ²• Popolazione urbana: 28,3%• ISU (indice sviluppo umano): 0,595 (127° posto)

Page 3: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

AMMINISTRATIVAMENTE…

L'India è una federazione di stati con parlamenti e governi autonomi.

Ci sono 28 stati federati e 7 territori, fra cui quello della capitale, Nuova Delhi, e ognuno di essi è suddiviso in distretti; in alcuni stati federati i distretti sono riuniti in divisioni, che rappresentano così il secondo livello amministrativo di questi stati.

Da ricordare che alcuni stati e distretti sono dotati di Maragià (Maharaja, "grande re"), tradizionale titolo dei sovrani indiani. Questi sono dotati di poteri rappresentativi e simbolici.

Page 4: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

POSIZIONE GEOGRAFICA

L’India si trova nel continente asiatico e confina a nord con la Cina e Nepal, a nord-est con il Bangladesh e con il Myanmar e ad Ovest con il PakistanE’ bagnata dal mare arabico ad ovest, dal oceano Indiano a sud e dal golfo del Bengala ad est.

Page 5: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

QUATTRO FASCE SUDDIVIDONO IL TERRITORIO

L’ambiente Indiano è costituito da quattro fasce:

• A nord da una catena montuosa imponente, l’Himalaya

• Al centro, una pianura alluvionale (indo-gangetica)

• Al sud l’altopiano del Deccan.

• Verso il confine col Pakistan si trova una regione desertica, il Thar.

Page 6: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

OROGRAFIALe catene montuose sono:

-L’Himalaya che si trova a nord.

- Gli Aravalli che si trovano al centro con i monti Satpura.

- Al sud c’è il Gathi occidentale ed il Ghati orientale.

Page 7: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

HIMALAYASulle vette himalayane si trovano diverse varietà di flora artica, mentre le pendici più basse, ricoperte di foreste, ospitano numerose specie di piante subtropicali, in particolare orchidacee. Nell’Himalaya nord-occidentale, al di sopra della fascia tropicale, predominano le conifere, specialmente il cedro e il pino, mentre in quella orientale la vegetazione tropicale e subtropicale, con querce e magnolie, si spinge sino a livelli altitudinali molto elevati; diffuso nell’area è anche il rododendro.

Page 8: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

PIANURA INDO-GANGETICAA piedi dell’Himalaya è situata la piana indo-gangetica, la più estesa pianura alluvionale della Terra, formata dai depositi dei fiumi Indo, Gange e Brahmaputra. Grazie all’abbondante presenza di acque e di ricchi suoli è oggi la zona più fertile e densamente popolata dell’India, che sviluppò qui le sue prime civiltà. Queste pianure si estendono da ovest a est, dal confine con il Pakistan al confine con il Bangladesh, per proseguire nell’estrema zona nordorientale del paese attraverso uno stretto corridoio di terra nei pressi di Darjeeling.

Page 9: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

VEGETAZIONE DELLA PIANURA INDO-GANGETICA

La pianura del fiume Gange, grazie alla maggior presenza d’acqua, ospita una rigogliosa vegetazione con molte specie di piante, soprattutto nella zona sud-orientale dove crescono la mangrovia e il sal (Shorea robusta). Nelle pianure paludose e lungo le pendici dei Ghati occidentali vi sono ampi tratti di giungla fitta e impenetrabile.

Page 10: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

IL DESERTO DEL THARIl Deserto di Thar noto anche come il Gran Deserto Indiano, è una grande ed arida regione situata nella parte nord-occidentale. Con una superficie di oltre 200.000 chilometri quadrati, è settimo deserto a livello mondiale per estensione. Una teoria afferma che il processo di desertificazione sia avvenuto forse tra il 2.000 e il 1.500 a.C. Intorno a questo periodo il Ghaggar cessò di essere un grande fiume. Ora il fiume termina nel deserto.

Page 11: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

INDOIndo è un fiume che scorre nell’ Asia meridionale, che nasce nel Tibet occidentale a più di 5000 m di altezza diventa navigabile dopo la confluenza con il fiume Kabul, proveniente dall'Afghanistan. Attraversa quindi il Pakistan e sfocia nel mare Arabico dopo aver percorso circa 3180 km. I principali affluenti dell'Indo sono i fiumi Sutlej, Ravi e Chenab. L'Indo è un'importante arteria di comunicazione, ma soprattutto svolge un ruolo essenziale per l'agricoltura delle regioni che attraversa, caratterizzate da un clima arido: le acque del grande fiume irrigano infatti più di otto milioni di ettari di territorio.

Page 12: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

IL GANGEGange (hindi Ganga), fiume dell'India e del Bangladesh, il maggiore del subcontinente indiano; nasce nell'Himalaya meridionale. Il fiume, che ha un corso di circa 2700 km, ha origine dalle acque provenienti da un ghiacciaio himalayano situato a oltre 6700 m di altezza. Il Gange è considerato dagli indù un fiume sacro e il bagno nelle sue acque è ritenuto uno dei riti di purificazione più importanti dell'Induismo. Numerose cerimonie religiose hanno luogo nelle città situate sulle sue sponde, in particolar modo nella città sacra di Varanasi.

Page 13: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

IL BRAHMAPUTRAIl Brahmaputra, uno dei grandi fiumi dell'Asia meridionale, lungo circa 2900 km. Nasce nel Tibet sudoccidentale, sul versante settentrionale dell'Himalaya, a un'altitudine di circa 4880 m. Presso il delta del Gange, il fiume si divide in due rami principali. Entrambi i rami sfociano nel golfo del Bengala. Le pianure irrigate dal Brahmaputra producono abbondanti raccolti di riso, iuta e senape. Il fiume è navigabile dal golfo del Bengala fino a Dibrugarh, nell'Assam, a 1287 km dal mare.

Page 14: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

IL CLIMA In India le diversità climatiche tra i vari periodi dell’anno e tra le varie regioni dipendono, infatti, non dalle stagioni ma dalla durata e dall’abbondanza delle piogge monsoniche. Il termine monsone deriva da una parola di origine persiana, “manzin” che significa *stagione*. In queste zone, infatti la stagione è scandita dal monsone e la vita è organizzata in base all’alternanza tra pioggia e stagione secca.Questo termine è allo stesso tempo il nome del vento, delle piogge e dell’evento

climatico più violento del pianeta.

Page 15: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

TEMPERATURE

Le temperature in genere sono elevate e si abbassano fortemente nella regione Himalayana. La temperatura media oscilla tra i 20 ed i 28°C con valori in fermi a metà dal Tropico del Cancro, l'India cade nel dominio dei climi caldi.

Page 16: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

I FATTORI CHE CARATTERIZZANO L’AMBIENTE SONO…

Il clima dell’India è determinato da diversi fattori:

-La latitudine data dal fatto che il Paese si trova nell’area tropicale.

-L’influenza dei Monsoni.

-La presenza di due catene montuose: L’Himalaya a nord ed il Gathi a sud.

Page 17: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

VEGETAZIONE DI COSTE E PENDICI

La costa del Malabar e le pendici dei Ghati occidentali, grazie alle abbondanti precipitazioni, sono costituite da una rigogliosa foresta pluviale, con prevalenza di sempreverdi, bambù e alberi ad alto fusto come il teak e il sandalo (in particolar modo il Santalum alba).

Page 18: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

LA VEGETAZIONE DEL DECCAN

La vegetazione del Deccan è meno lussureggiante e assume su vaste aree di piante xerofile ovvero piante che si sono adattate a vivere in un luogo con poca acqua ad esempio le piante grasse, presentandosi come una savana più o meno ricca, ma in tutta la penisola si possono trovare, lungo i fiumi, macchie di bambù, palme e varie specie sempreverdi.

Page 19: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

LA FAUNA INDIANANumerosi sono i felini, tra cui la tigre, il leone e il leopardo delle nevi (protetti perché in pericolo di estinzione), la pantera e, nel Deccan, il ghepardo. L’elefante indiano si trova sulle pendici nordorientali dell’Himalaya e nelle remote foreste del Deccan.

Diffusi sono anche, in aree diverse il rinoceronte, lo sciacallo, il bufalo, il cinghiale, l’antilope e numerose specie di scimmie. Molto diffusi sono inoltre il serpente, soprattutto le specie velenose come il cobra. Per quanto riguarda l'avifauna si ricordano il pappagallo, il pavone e uccelli come il martin pescatore e l’airone.

Page 20: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

L’AGRICOLTURASETTORE PRIMARIO

Vengono coltivati riso, frumento, sorgo, patata, patata dolce e banane. Si coltiva anche cotone, iuta, tè e canna da zucchero. Molto importante la produzione di legname, soprattutto teak, legno di rosa, sandalo e bambù.

Page 21: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

L’ALLEVAMENTONel settore dell’allevamento il primato spetta ai bovini usati in particolare per il lavoro nei campi e nella produzione del latte, non vengono macellati poiché per la religione induista sono animali sacri. Koilon, è il centro più importante per la pesca.

Page 22: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

LE RISORSEMolto importanti i giacimenti di carbone, concentrati nella regione orientale dell’India. Pochi i giacimenti di petrolio che si trovano per lo più nelle regioni occidentali del paese. Tra i minerali importanti sono il manganese, l’oro, le piriti, la lignite, il rame, l’uranio e i fosfati naturali.

Page 23: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

LE INDUSTRIESETTORE SECONDIARIO

L’industria chimica e dell’aeronautica sono molto importanti, ma è l’industria informatica, la più sviluppata ad essere il punto di forza dell’economia indiana.

L’industria meccanica è concentrata nella zona costiera. Importante la produzione di filati e tessuti di cotone, iuta, lana e seta. L'industria cinematografica indiana è la più grande del mondo. L’industria cinematografica ha il suo centro a Bombay.

Page 24: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

LE BANCHELa Federal Riserve of India è la banca centrale indiana. Ci sono quattro tipi di banche commerciali: nazionalizzate, private, cooperative e straniere. Le principali borse valori sono a Bombay, Calcutta e Nuova Delhi.

Page 25: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

SVILUPPO DEL PAESESebbene il paese sia considerato uno delle 12 potenze industriali mondiali, contribuisce al PIL del pianeta con meno dell’1%. Solo negli ultimi anni sono aumentate le importazioni di petrolio, minerali e macchinari; Sono aumentate anche le esportazioni di diamanti, filati,tessuti, crostacei, tappeti e pesticidi.

Page 26: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

IL TURISMOIl turismo ha un ruolo sempre piú importante per l’India . Piú di 5 milioni di persone lavorano nel campo del turismo. Si sta pensando di ampliare e sviluppare il settore del turismo ancora di piú . Europei, Nord Americani ed Australiani vengono in India per i suoi numerosi monumenti culturali e religiosi, come pure per le grandi spiagge di Goa e le zone costiere dell’est, dell’ovest e del sud del paese. Nel 2000 furono ospitati in India 2,5 milioni di turisti.

Page 27: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

LA PROTEZIONE VERSO I BAMBINI

Negli ultimi anni sono stati aperti bar e discoteche, in parte come conseguenza del crescente sviluppo del turismo. In questo contesto, sono anche aumentati prostituzione e casi si traffico umano. L’India ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Uniti sui Diritti del Bambino il 15 Ottobre 1992 e si è impegnata a proteggere i bambini contro tutte le forme di sfruttamento ed abuso sessuale.

Page 28: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

MALATTIE FREQUENTI Con la diffusione della prostituzione, si teme anche l’aumento della frequenza di HIV e di AIDS. Secondo le stime dell’UNAIDS e dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità, alla fine del 2001 avevano contratto infezione da virus HIV circa 3.97 milioni di indiani, tra i quali 1,5 milioni di donne e 170.000 bambini. Nello stesso anno ne morirono 310.000 d’Indiani.

Page 29: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.
Page 30: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

L’ALFABETIZZAZIONEIl tasso di alfabetizzazione in India è del 61% per la popolazione con più di 15 anni di età, con una punta del 73,4% fra gli uomini e del 47,8% fra le donne. Lo stato del Kerala ha il più alto tasso di alfabetizzazione il 91%. Lo stato del Biharil più basso il 47%.Si stima che la spesa per l'educazione sia nell'ordine del 3,2% del PIL.

Page 31: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

LA SCUOLAIn india la scuola è suddivisa in quattro periodi di formazione scolastica ossia:

• primaria (6-11 anni, classi dalla I° alla V°)

• primaria superiore e secondaria (11-15 anni, classi dalla VI° alla X° )

• secondaria superiore o scuola superiore (16-17 anni, classi dalla XI° alla XII°).

• La scuola in India ha un ciclo scolastico di 12 anni in tutto prima dell’università

• Il governo si è impegnato a garantire l'istruzione elementare universale (primaria e primaria superiore) con un'istruzione per tutti i bambini di età compresa tra 6-14 anni di età.

Page 32: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

LA NUMEROSITA’ DELLA POPOLAZIONE INDIANA.

Con una popolazione di circa 1,10 miliardi di persone, l'India è il secondo paese più popoloso della terra (dopo la Cina). Il rapporto nazionale donne/uomini è pari a 944 donne per 1.000 uomini. Quasi il 70% degli indiani risiedono nelle zone rurali, anche se negli ultimi decenni la migrazione verso le città più grandi ha portato a un drammatico aumento nel paese della popolazione urbana.

Page 33: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

LE R

ELIG

ION

I

Page 34: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

LE NUMEROSE LINGUEEsistono in India 415 lingue (non dialetti). La Costituzione indiana del 1956 ne riconosce come ufficiali 22 (su cui in parte si basa la divisione degli Stati).Queste lingue, usate a livello statale sono: assamese, bengali, bodo, gujarati, hindi, kannada, tamil, telugu, konkani, marathi, kashmiri, mahithili, malayalam, manipuri, nepalese, oriya, punjabi, santhali, sindhi, urdu. Il sanscrito, sebbene lingua morta e' considerato lingua classica e gode di particolare protezione.

Page 35: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

QUSTE LINGUE…Tutte queste lingue sono scritte a loro volta in 11 alfabeti (compreso quello arabo).Ciononostante l'India riconosce per l'uso giudiziario valore ufficiale all'inglese, mentre per gli altri usi federali sono considerate ufficiali l'hindi (con scrittura devanagiri) e l'inglese.

Page 36: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

ANTICHE TESTIMONIANZE

Le più antiche

testimonianze note di vita

umana in India sono rifugi

dell'età della pietra.

Scavi archeologici hanno

trovato le tracce di vari

ominidi risalenti ad almeno

50.000 anni fa. I primi

uomini capaci di sviluppare

una certa civiltà, seppur

Primitiva.

Page 37: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

GANDHI Nato il 2 ottobre 1869, appartenente alla casta dei mercanti, Mohandas Gandhi, in seguito chiamato Mahatma (che in sanscrito significa "grande anima") studiò legge a Londra. Come avvocato e poi come uomo politico, Gandhi si batté contro la discriminazione in nome dei principi della verità, della non violenza e del coraggio. Il 30 gennaio 1948, durante un incontro di preghiera, Gandhi fu ucciso da un nazionalista indù. Il paese restò scioccato, e migliaia di persone parteciparono ai suoi funerali.

Page 38: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

I PENSIERI DI GANDHIGandhi pensava che la protesta pacifica fosse il modo migliore per combattere le ingiustizie. Egli passò gran parte della sua vita a dimostrare che la non-violenza poteva essere più forte della violenza. Per questo fu soprannominato Mahatma, che in lingua sanscrita significa “grande anima”.

Page 39: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

LE AZIONI DI GANDHICon le sue azioni Gandhi ha ispirato molti movimenti di difesa dei diritti civili e grandi personalità quali Martin Luther King, Nelson Mandela e Aung San Suu Kyi.

In India Gandhi è stato riconosciuto come Padre della nazione e il giorno della sua nascita è un giorno festivo. Questa data è stata anche dichiarata Giornata internazionale della nonviolenza dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Page 40: L’India A cura di Martina Brunetti,Isabella Varrà, Susanna Rossi e Serena Superbo.

LA BANDIERA INDIANALa bandiera indiana viene anche detta Tiranga, "tricolore" in sanscrito. Consiste di tre bande orizzontali, di uguali dimensioni: color zafferano quella in cima, bianca quella al centro che ha nel mezzo un chakra (ruota) blu con 24 raggi, e verde quella in basso. Il color zafferano simboleggia il coraggio, il bianco è per la pace, e il verde per la prosperità. Il chakra (ruota di filatura) originariamente al centro rappresentava la ruota di filatura di Gandhi, che simboleggiava l'autosufficienza. La bandiera venne adottata ufficialmente dall'Assemblea costituente indiana il 22 luglio 1947Esiste un elaborato codice di leggi che governano il corretto uso ed esposizione della bandiera.