L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2....

189

Transcript of L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2....

Page 1: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo
Page 2: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

Emil Cioran

L'inconveniente di essere nati

2

Page 3: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

Risvolto

Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filoperfettamente tagliente, Cioran vaga in questo libro non già intorno ai«problemi», come fanno spesso i filosofi, ma intorno alle «cose», comefanno i pochi che pensano veramente – e, fra le tante cose, intorno a quellaunica che non cesserà mai di torturarci e di travolgerci: il puro fatto di«essere nati», quella rinuncia primordiale alla possibilità che costituisce lanostra esistenza. In questo libro, più che mai prima, Cioran si avvicina acerti temi, a certi modi dei buddhisti più radicali. E forse proprio questadiversione verso l’Oriente, verso la sua asciuttezza dinanzi alle cose ultime,gli permette di trovare un passo aspramente idiosincratico, un’andaturainsofferente verso tutto, soggetta però ad «accessi di gratitudine per Giobbee Chamfort, per la vociferazione e il vetriolo». È il passo di una lungadeambulazione notturna, da cui nasce e si concatena questa sequenza diaforismi, annotazioni, aneddoti, in un tentativo di evasione «dalla Specie, daquesta turpe e immemoriale marmaglia».

3

Page 4: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

L'inconveniente di essere nati

* Le tre del mattino. Percepisco questo secondo, e poi quest'altro, faccio

il bilancio di ogni minuto. Perchè tutto questo? Perchè sono nato. È da untipo speciale di veglia che deriva la messa in discussione della nascita.

* "Da quando sono al mondo" quel da quando mi pare gravato di un

significato così spaventoso da diventare insostenibile. * Esiste una conoscenza che toglie peso e portata a quello che si fa - e

per la quale tutto è privo di fondamento tranne essa medesima. Pura al puntoda aborrire perfino l'idea del soggetto, traduce quel sapere estremo secondoil quale fare o non fare un atto è la stessa cosa, e a cui si associa unasoddisfazione altrettanto estrema: il poter ripetere, a ogni incontro, chenessuno dei gesti da noi compiuti merita la nostra adesione, che niente èavvalorato da una qualche traccia di sostanza, che la "realtà" è dell'ordinedell'insensato. Una tale conoscenza meriterebbe di essere definita postuma:opera infatti come se chi conosce fosse vivo e non vivo, essere e memoria diessere. "è già passato" dice costui di tutto ciò che compie, nell'istante stessodell'atto, che viene così destituito per sempre di presente.

4

Page 5: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Noi non corriamo verso la morte, fuggiamo la catastrofe della nascita,

ci affanniamo, superstiti che cercano di dimenticarla. La paura della morte èsolo la proiezione nel futuro di una paura che risale al nostro primo istante.Ci ripugna, certo, considerare la nascita un flagello: non ci è stato forseinculcato che era il bene supremo, che il peggio era posto alla fine e nonall'inizio della nostra traiettoria? Il male, il vero male, è però dietro, nondavanti a noi. è quanto è sfuggito al Cristo, è quanto ha invece colto ilBuddha: "Se tre cose non esistessero al mondo, o discepoli, il Perfetto nonapparirebbe nel mondo…". E, alla vecchiezza e alla morte, antepone il fattodi nascere, fonte di tutte le infermità e di tutti i disastri.

* Si può sopportare qualsiasi verità, per quanto distruttrice sia, purchè

surroghi tutto, e abbia la stessa vitalità della speranza alla quale si è sostituita. * Non faccio niente, d'accordo. Ma vedo passare le ore - e questo è

meglio che cercare di riempirle. * Non bisogna costringersi a un'opera, bisogna solo dire qualcosa che si

possa bisbigliare all'orecchio di un ubriaco o di un morente. * La prova migliore di quanto l'umanità stia regredendo è l'impossibilità

di trovare un solo popolo, una sola tribù, in cui la nascita provochi ancoralutto e lamenti.

5

Page 6: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Insorgere contro l'ereditarietà è insorgere contro miliardi di anni,

contro la prima cellula. * C'è un dio al principio, se non alla fine, di ogni gioia. * Non sono mai a mio agio nell'immediato, mi seduce solo quello che mi

precede, quello che mi allontano da qui, gli istanti innumerabili in cui nonfui: il non nato.

* Bisogno fisico di disonore. Mi sarebbe piaciuto essere figlio di boia. * Con che diritto vi mettete a pregare per me? Non ho bisogno di

intercessori, me la caverò da solo. Da parte di un miserabile forse loaccetterei, ma da nessun altro, foss'anche un santo. Non posso tollerare checi si preoccupi della mia salvezza. Poichè la pavento e la fuggo, cheindiscrezione le vostre preghiere! Orientatele altrove; in ogni modo, nonsiamo al servizio degli stessi dèi. Se i miei sono impotenti, ho tutte le ragionidi credere che i vostri non lo siano meno. Anche supponendo che sianoquali voi li immaginate, mancherebbe comunque loro il potere di guarirmida un orrore più antico della mia memoria.

6

Page 7: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Che misera cosa una sensazione! L'estasi stessa non è, forse, niente di

più. * Disfare, de–creare, è il solo compito che l'uomo possa assegnarsi, se

aspira, come tutto lascia supporre, a distinguersi dal Creatore. * So che la mia nascita è un caso, un incidente risibile, eppure, appena

mi lascio andare, mi comporto come se fosse un evento capitale,indispensabile al funzionamento e all'equilibrio del mondo.

* Aver commesso tutti i crimini, tranne quello di esser padre. * Di norma, gli uomini aspettano la delusione: sanno che non devono

spazientirsi, che presto o tardi verrà, che accorderà loro la dilazionenecessaria perchè possano dedicarsi alle occupazioni del momento. Diversoè il caso del disingannato: per lui la delusione sopraggiungecontemporaneamente all'atto; non ha bisogno di spiarne l'arrivo, essa èpresente. Affrancandosi dalla successione, egli ha divorato il possibile e resosuperfluo il futuro. "Non posso incontrarvi nel vostro futuro" dice agli altri."Non abbiamo un solo istante che ci sia comune". Perchè per lui l'insiemedel futuro è già qui. Quando si scorge la fine del principio si va più in fretta

7

Page 8: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

del tempo. L'illuminazione, delusione folgorante, dispensa una certezza chetrasforma il disingannato in liberato.

* Mi svincolo dalle apparenze e ciò nondimeno vi rimango impastoiato;

o meglio: sono a mezza strada fra quelle apparenze e questa cosa che leinfirma, questa cosa che non ha né nome né contenuto, questa cosa che èniente ed è tutto. Il passo decisivo fuori dalle apparenze non lo farò mai. Lamia natura mi obbliga a ondeggiare, a perpetuarmi nell'equivoco, e setentassi di decidere in un senso o nell'altro perirei della mia stessa salvezza.

* La mia facoltà di essere deluso oltrepassa l'intendimento. Essa, che mi

fa capire il Buddha, è la medesima che mi impedisce di seguirlo. * Ciò di cui non possiamo più impietosirci non conta e non esiste più.Si capisce perchè il nostro passato cessi così presto di appartenerci per

prendere forma di storia: di qualcosa che non riguarda più nessuno. * Aspirare, nel più profondo di sé, a essere tanto spossessati, tanto

miserabili quanto lo è Dio. * Il vero contatto tra gli esseri si stabilisce solo con la presenza muta, con

l'apparente non–comunicazione, con lo scambio misterioso e senza paroleche assomiglia alla preghiera interiore.

8

Page 9: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Quello che so a sessant'anni lo sapevo altrettanto bene a venti.

Quarant'anni di un lungo, superfluo lavoro di verifica…

* Di solito sono così sicuro che tutto sia privo di consistenza, difondamento, di giustificazione, che chi osasse contraddirmi, foss'anchel'uomo che stimo di più, mi apparirebbe come un ciarlatano o unrimbambito.

* Fin dall'infanzia percepivo lo scorrere delle ore indipendente da ogni

riferimento, da ogni atto e da ogni evento, la disgiunzione del tempo da ciòche tempo non era, la sua esistenza autonoma, il suo statuto singolare, il suoimperio, la sua tirannia. Ricordo con estrema chiarezza quel pomeriggio incui, per la prima volta, di fronte all'universo vacante, non ero più che fuga diistanti ribelli ad adempiere ancora la loro particolare funzione. Il tempo siseparava dall'essere a mie spese.

* A differenza di Giobbe non ho maledetto il giorno della mia nascita; gli

altri giorni, in compenso, li ho coperti tutti di anatemi… * Tutto è; niente è. L'una e l'altra formula arrecano uguale serenità,L'ansioso, per sua disgrazia, rimane a mezza strada, tremebondo e

perplesso, sempre alla mercè di una sfumatura, incapace di insediarsi nella

9

Page 10: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

sicurezza dell'essere o dell'assenza di essere. * Su quella costa normanna, a un'ora così mattutina, non avevo bisogno

di nessuno. La presenza dei gabbiani mi disturbava: li feci fuggire a sassate.E udendo i loro gridi, di uno stridore soprannaturale, capii che proprioquello che mi occorreva, che solo il sinistro poteva calmarmi, e che proprioper incontrarlo mi ero alzato prima dell'alba.

* Essere in vita - improvvisamente sono colpito dalla stranezza di questa

espressione, come se essa non si applicasse a nessuno. * Ogni volta che le cose non vanno e ho pietà del mio cervello, sono

colto da una voglia irresistibile di proclamare. Proprio allora intuisco daquali baratri meschini sorgano riformatori, profeti e salvatori.

* Mi piacerebbe essere libero, perdutamente libero. Libero come un nato

morto. * Se tanta ambiguità e tanto turbamento sono parte integrante della

lucidità, è perchè essa è il risultato del cattivo uso che abbiamo fatto dellenostre veglie.

10

Page 11: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Trasportandoci al di qua del nostro passato, l'ossessione della nascita ci

fa perdere il gusto del futuro, del presente, e del passato stesso. * Rari sono i giorni in cui, proiettato nella post–storia, io non assista

all'ilarità degli dèi al termine dell'episodio umano. Occorre pure una visionedi ricambio, quando quella del Giudizio non accontenta più nessuno.

* Un'idea, un essere, qualsiasi cosa si incarni perde il suo volto, tende al

grottesco. Frustrazione del compimento. Non evadere mai dal possibile,lasciarsi andare, da eterno velleitario, dimenticare di nascere.

* La vera, unica sfortuna: quella di venire alla luce. Risaleall'aggressività, al principio di espansione e di rabbia annidato nelle origini,allo slancio verso il peggio che le squassò.

* Quando due persone si rivedono dopo molti anni dovrebbero sedersi

l'una di fronte all'altra e non dirsi niente per ore ed ore, affinchè con ilfavore del silenzio la costernazione possa assaporare se stessa.

11

Page 12: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Giorni miracolosamente colpiti da sterilità. Invece di rallegrarmene, digridare vittoria, di convertire quell'aridità in festa, di vederli come un puntodi arrivo e come una prova della mia maturità, insomma del mio distacco, milascio pervadere dalla stizza e dal cattivo umore: tanto è tenace in noi ilvecchio uomo, la canaglia smaniosa incapace di scomparire.

* Sono attratto dalla Filosofia Indù, il cui proposito essenziale è il

superamento dell'io; eppure tutto quello che faccio e tutto quello che penso èsolo io e disgrazie dell'io.

* Mentre agiamo abbiamo uno scopo; ma l'azione, una volta conclusa,

non ha per noi maggiore realtà dello scopo che perseguivamo. Non c'eradunque nulla di veramente consistente in tutto ciò, era solo gioco. Ma cisono alcuni che hanno coscienza di questo gioco durante l'azione stessa:vivono la conclusione nelle premesse, il realizzato nel virtuale, minano laserietà con il fatto stesso di esistere. La visione della non–realtà, del vuotouniversale, è il risultato combinato di una sensazione quotidiana e di unfremito brusco. Tutto è gioco -senza questa rivelazione, la sensazione deltrascinarsi lungo i giorni non avrebbe quel marchio di evidenza di cui leesperienze metafisiche hanno bisogno per distinguersi dalla lorocontraffazione, i malesseri. Perchè ogni malessere non è altro che unaesperienza metafisica abortita.

* Quando si è logorato l'interesse che si nutriva per la morte, e si

presume di non poterne trarre più nulla, ci si ripiega sulla nascita, ci si mettead affrontare un baratro ben altrimenti inesauribile…

12

Page 13: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* In questo preciso momento, ho male. Questo evento, cruciale per me, èinesistente, anzi inconcepibile per il resto degli esseri, per tutti gli esseri.Tranne per Dio, se questa parola può avere un senso.

* Si sente dire da ogni parte che, se tutto è futile, fare bene quello che si

fa non lo è. Eppure anche questo lo è. Per giungere a tale conclusione, esopportarla, non bisogna esercitare alcun mestiere, o tutt'al più quello di re,come Salomone.

* Reagisco come tutti, e perfino come coloro che disprezzo di più; ma mi

redimo deplorando ogni atto che compio, buono o cattivo che sia. * Dove sono le mie sensazioni? Si sono dileguate in…me, e che cos'è

questo me, se non la somma di quelle sensazioni evaporate? * Straordinario e nullo - questi due aggettivi si applicano a un certo atto,

e di conseguenza a tutto quello che ne deriva, in primo luogo la vita. * La chiaroveggenza è il solo vizio che renda liberi - liberi in un deserto.

13

Page 14: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Con il passare degli anni diminuisce il numero di coloro con i quali cisi può capire. Quando non avremo più nessuno cui rivolgerci saremofinalmente quali eravamo prima di precipitare in un nome.

* Quando ci si rifiuta di fare del lirismo, riempire una pagina diventa un

supplizio: a che serve scrivere per dire esattamente quello che si aveva dadire?

* è impossibile accettare di essere giudicati da qualcuno che ha sofferto

meno di noi. E poichè ognuno si crede un Giobbe misconosciuto… * Sogno un confessore ideale, al quale dire tutto, rivelare tutto, sogno un

santo blasé. * Si muore da tanto di quel tempo che il vivente deve pure avere

acquisito l'abitudine a morire; diversamente non ci si spiegherebbe come maiun insetto o un roditore, e l'uomo stesso, pervengano, dopo qualche smorfia,a crepare con tanta dignità.

* Il Paradiso non era sopportabile, altrimento il primo uomo vi si

sarebbe adattato; neppure questo mondo lo è, visto che si rimpiange il

14

Page 15: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

Paradiso o se ne vagheggia un altro. Che fare? Dove andare?Semplicemente, non facciamo nulla e non andiamo da nessuna parte.

* La salute è certamente un bene; ma a coloro che la posseggono è stata

rifiutata la grazia di accorgersene, dato che una salute consapevole di sestessa è una salute compromessa o che sta per diventarlo. Poichè nessunogioisce della propria assenza di infermità, si può parlare senza esagerazionealcuna di una giusta punizione dei benportanti.

* Taluni hanno sventure; altri ossessioni. Quali sono maggiormente da

compiangere?

* Non mi piacerebbe che si fosse equi nei miei confronti: potrei fare ameno di tutto, tranne che del tonico dell'ingiustizia.

* "Tutto è dolore" - la formula buddhista, modernizzata, suonerebbe:

"Tutto è incubo". Nel medesimo tempo il nirvana, chiamato a porre fino a untormento ben più diffuso, diventerebbe, invece che una risorsa per pochi,universale come l'incubo stesso.

* Cos'è una crocifissione unica rispetto a quella, quotidiana, che patisce

l'insonne?

15

Page 16: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Passeggiavo a un'ora tarda in quel viale alberato, quando mi cadde

davanti ai piedi una castagna. Il rumore che fece spaccandosi, l'eco che talerumore suscitò in me, e un trasalimento sproporzionato rispetto aquell'incidente infimo, mi immersero nel miracolo, nell'ebbrezza deldefinitivo, come se non ci fossero più interrogativi ma solo risposte. Erostordito da mille evidenze inattese, di cui non sapevo che fare… Così perpoco non attinsi il supremo. Ma giudicai preferibile continuare lapasseggiata.

* Confessiamo le nostre pene a un altro soltanto per farlo soffrire,

perchè se ne faccia carico. Se volessimo rendercelo amico gli faremmo parteunicamente dei nostri tormenti astratti, i soli che vangano accolti consollecitudine da tutti coloro che ci amano.

* Non mi perdono di essere nato. è come se, insinuandomi in questo

mondo, avessi profanato un mistero, tradito un qualche impegno solenne,commesso una colpa di inaudita gravità. Mi capita però di essere menoperentorio: nascere mi appare allora una calamità che sarei inconsolabile dinon aver conosciuto.

* Il pensiero non è mai innocente. Proprio perchè è senza pietà, perchè è

aggressione, ci aiuta a far saltare le nostre pastoie. Se si sopprimesse quantoha di malvagio e perfino di demoniaco, bisognerebbe rinunciare al concettostesso di liberazione.

16

Page 17: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Il modo più sicuro per non sbagliarsi è minare certezza su certezza.Ciò non toglie che tutto quello che conta sia stato fatto al di fuori del

dubbio. * Da tempo, da sempre, ho coscienza che il quaggiù non è ciò di cui

avevo bisogno, e che non sarei riuscito ad abituarmici; così, e solo così, hoacquisito un pizzico di orgoglio spirituale, e la mia esistenza mi appare comela degradazione e l'usura di un salmo.

* I nostri pensieri, al soldo del nostro panico, si orientano verso il

futuro, seguono la via di ogni timore, sfociano nella morte. Dirigerli verso lanascita e obbligarli a fissarvisi significa invertirne il corso, farli retrocedere.In tal modo perdono quel vigore, quella tensione implacabile che sta alfondo dell'orrore della morte e che ai nostri pensieri è utile se voglionodilatarsi, arricchirsi, guadagnare forza. Allora si capisce perchè, seguendo untragitto inverso, manchino di slancio, e siano così stanchi quando finalmentecozzano contro il loro confine primitivo, tanto da non aver più energia perguardare al di là, verso il mai–nato.

* Non sono i miei inizi ad importarmi, è l'inizio stesso. Se mi scontro con

la mia nascita, con un'ossessione secondaria, è perchè non posso battermicontro il primo momento del tempo. Ogni malessere individuale èriconducibile, in ultima istanza, a un malessere cosmogonico, dato che ogni

17

Page 18: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

nostra sensazione espia quel misfatto della sensazione primordiale attraversocui l'essere sgusciò fuori da non si sa dove…

* Abbiamo un bel preferirci all'universo, ci odiamo pur sempre molto

più di quanto pensiamo. Il saggio è un'apparizione così insolita proprioperchè non sembra intaccarlo l'avversione che, al pari di tutti gli esseri, devecerto nutrire per se stesso.

* Nessuna differenza tra l'essere e il non–essere, se si percepiscono con

pari intensità.

* Il non–sapere è il fondamento di tutto, crea il tutto con un atto che siripete a ogni istante, produce questo mondo e qualsiasi mondo, poichè nonsmette di prendere per reale ciò che non lo è. Il non–sapere è il gigantescoequivoco che serve di base a tutte le nostre verità, il non–sapere è più anticoe più potente di tutti gli dèi messi insieme.

* Da questo si riconosce colui che ha disposizione per la ricerca

interiore: dal fatto che porrà al di sopra di qualunque riuscita il fallimento, locercherà perfino, inconsciamente, s'intende. Perchè il fallimento, sempreessenziale, ci svela a noi stessi, ci permette di vederci come ci vede Dio,mentre il successo ci allontana da quanto c'è di più intimo in noi e in tutto.

18

Page 19: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Ci fu un tempo in cui il tempo non era ancora… Il rifiuto della nascita

non è altro che la nostalgia di quel tempo anteriore al tempo. * Penso a tanti amici che non sono più, e provo pena per loro. Tuttavia

non li ritengo proprio da compiangere, perchè hanno risolto tutti i problemi,a cominciare da quello della morte.

* C'è, nel fatto di nascere, una tale assenza di necessità che, quando ci si

pensa un po' più del solito, non sapendo come reagire ci si limita a unsorriso ebete.

* Due generi di spiriti: diurni e notturni. Non hanno né lo stesso metodo,

né la stessa etica. In pieno giorno ci si sorveglia; al buio si dice tutto. Leconseguenze, salutari o nefaste, di ciò che si pensa importano poco a chi siinterroga nelle ore in cui gli altri sono preda del sonno. Perciò rimugina sulladisdetta di essere nato senza preoccuparsi del male che può fare ad altri o ase stesso. Dopo mezzanotte comincia l'ubriacatura delle verità perniciose.

* Con l'accumularsi degli anni, ci si forma un'immagine sempre più

fosca del futuro. Forse solo per consolarci di esserne esclusi? Sì inapparenza, no di fatto, perchè il futuro è sempre stato atroce, dato chel'uomo può ovviare ai propri mali solo aggravandoli, cosicchè in ogni epocal'esistenza è stata molto più tollerabile prima che fosse trovata la soluzionealle difficoltà del momento.

19

Page 20: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Nelle grandi perplessità costringiti a vivere come se la storia fosse

conclusa e a regire come un mostro roso dalla serenità. * Se un tempo, davanti a un morto, mi chiedevo: "A che gli è servito

nascere?", ora mi pongo lo stesso interrogativo davanti a ogni vivo. * L'indugiare sulla nascita non è altro che il gusto dell'insolubile spinto

fino all'insania. * Nei confronti della morte, oscillo senza tregua fra il "mistero" e il

"nulla", fra le Piramidi e l'Obitorio. * è impossibile sentire che ci fu un tempo in cui non si esisteva. Da qui

l'attaccamento al personaggio che si era prima di nascere.

* "Meditate un'ora soltanto sull'inesistenza dell'io e vi sentirete un altrouomo" diceva un giorno a un visitatore occidentale un bonzo della settagiapponese Kusha. Pur senza aver visitato i conventi buddhisti, quante volte

20

Page 21: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

mi sono soffermato sull'irrealtà del mondo, e quindi dell'io? Non sonodiventato un altro uomo, no, ma mi è rimasta effettivamente quellasensazione che il mio io non è in alcun modo reale, e che perdendolo non hoperduto nulla, tranne qualcosa, tranne tutto.

* Invece di limitarmi al fatto di nascere, come mi suggerisce il buon

senso, mi arrischio, mi trascino all'indietro, retrocedo sempre più verso nonso quale cominciamento, passo di origine in origine. Un giorno, forse,riuscirò a raggiungere l'origine stessa, per riposarmi in essa, o sprofondarvi.

* X mi insulta. Sto per schiaffeggiarlo. Poi, ripensandoci, mi astengo.

Chi sono? Qual è il mio vero io: quello della replica o quello delripiegamento? La mia prima reazione è sempre energica; la seconda, fiacca.Quella che definiamo "saggezza" è in fondo solo un perpetuo"ripensandoci", cioè la non azione come primo impulso.

* Se l'attaccamento è un male, bisogna cercarne la causa nello scandalo

della nascita, perchè nascere significa attaccarsi. Il distacco dovrebbe quindicercare di far scomparire le tracce di questo scandalo, il più grave eintollerabile di tutti.

* Nell'ansia e nello smarrimento, la calma improvvisa al pensiero del feto

che si è stati.

21

Page 22: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* In questo preciso istante nessun rimprovero mossomi dagli uomini o

dagli dèi potrebbe toccarmi: ho la coscienza in pace proprio come se nonfossi mai esistito.

* è un errore credere a un rapporto diretto fra il subire delle disfatte e

l'accanirsi contro la nascita. Questo accanimento ha radici più profonde elontane, e sussisterebbe anche se non avessimo la minima lamentela control'esistenza. Anzi, non è mai così virulento come nei casi estremi.

* Traci e Bogomili - non posso dimenticare che ho frequentato gli stessi

paraggi né che gli uni piangevano sui neonati e gli altri, per scagionare Dio,rendevano Satana responsabile dell'infamia della Creazione.

* Durante le lunghe notti delle caverne schiere di Amleti dovevano certo

monologare senza tregua, poichè si può supporre che l'apogeo del tormentometafisico sia di gran lunga anteriore alla scipitaggine universaleconseguente all'avvento della Filosofia.

* L'ossessione della nascita scaturisce da una esacerbazione della

memoria, da una onnipresenza del passato, come pure da una bramosiadell'impasse, della prima impasse. Nessuna apertura, quindi nessuna gioia,che vanga dal passato, ma unicamente dal presente e da un futuroemancipato dal tempo.

22

Page 23: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Per anni, per una vita in realtà, aver pensato solo agli ultimi istanti, per

constatare, quando finalmente se ne è prossimi, che è stato inutile, che ilpensiero della morte aiuta tutto fuorchè a morire!

* Sono i nostri malesseri che suscitano, che creano la coscienza; una

volta compiuta la loro opera, si affievoliscono e scompaiono uno dopol'altro. La coscienza, invece, permane e sopravvive, senza ricordare quantodeve loro, senza averlo neanche mai saputo. Per questo non smette diproclamare la sua autonomia, la sua sovranità, perfino quando detesta sestessa e vorrebbe annullarsi.

* Secondo la regola di san Benedetto, se un monaco diventava fiero o

solo contento del lavoro che faceva, doveva distogliersene e abbandonarlo.Ecco un pericolo che non teme colui che avrà vissuto nella bramadell'insoddisfazione, nell'orgia del rimorso e del disgusto.

* Se è vero che a Dio ripugna prendere posizione, non proverei nessun

disagio in sua presenza, tanto anelerei a imitarlo - a essere come Lui, in tutto,un senza–opinione.

* Alzarsi, lavarsi e poi aspettare qualche varietà imprevista di tetraggine

o di sgomento.

23

Page 24: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Darei l'universo intero e tutto Shakespeare per un briciolo di atarassia. * La grande fortuna di Nietzsche di essere finito come è finito.

Nell'euforia! * Richiamarsi senza tregua a un mondo in cui nulla ancora si abbassava a

sorgere, in cui si presentiva la coscienza senza desiderarla, in cui,sprofondati nel virtuale, si gioiva della pienezza vacua di un io anterioreall'io… Non essere nato: al solo pensarci, che felicità, che libertà, che spazio!

* Se il disgusto del mondo bastasse a conferire la santità, non vedo come

potrei evitare la canonizzazione. * Nessuno è vissuto così vicino al proprio scheletro come io al mio: ne è

scaturito un dialogo senza fine e qualche verità che non riesco nè adaccettare nè a rifiutare.

* è più facile andare avanti con i vizi che con le virtù. I vizi, accomodanti

per natura, si aiutano l'un l'altro, sono pieni di reciproca indulgenza, mentrele virtù, gelose, si combattono e si annientano, e mostrano in tutto la loroincompatibilità e la loro intolleranza.

24

Page 25: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Credere a quello che si fa o che fanno gli altri significa infatuarsi di

quisquilie. Si dovrebbe voltare le spalle ai simulacri e persino alle "realtà",porsi al di fuori di tutto e tutti, scacciare o stroncare i propri appetiti, vivere,secondo un adagio indù, con così pochi desideri quanti ne ha un "elefantesolitario".

* Perdono tutto a X per il suo sorriso fuori moda.

* Non è umile colui che odia se stesso. * In certuni tutto, assolutamente tutto, dipende dalla fisiologia: il loro

corpo è il loro pensiero, il loro pensiero è il loro corpo. * Il Tempo, prodigo di risorse, più inventivo e caritatevole di quanto si

pensi, possiede una notevole capacità di soccorrerci, di procurarci a ogniistante qualche nuova umiliazione.

25

Page 26: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Ho sempre cercato i paesaggi anteriori a Dio. Da qui il mio debole peril Caos.

* Ho deciso di non prendermela più con nessuno da quando ho notato

che finisco sempre col rassomigliare al mio ultimo nemico. * Per molto tempo ho vissuto con l'idea che ero l'essere più normale che

fosse mai esistito. Un'idea che mi diede il gusto, anzi la passione,dell'improduttività: a che serve imporsi in un mondo popolato da folli,sprofondato nell'imbecillità o nel delirio? Per chi prodigarsi e a che scopo?Resta da sapere se mi sono totalmente liberato di questa certezza, salvifica inassoluto, rovinosa nell'immediato.

* I violenti sono in generale dei malaticci, degli "sfiniti". Vivono in

perpetua combustione, a spese del loro corpo, esattamente come gli asceti, iquali, esercitandosi invece alla quiete, alla pace, vi si consumano edesauriscono come fanno i pazzi.

* I libri andrebbero scritti unicamente per dire cose che non si oserebbe

confidare a nessuno.

26

Page 27: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Quando Mara, il Tentatore, cerca di soppiantare il Buddha, costui glidice fra l'altro: "Con che diritto pretendi di regnare sugli uomini esull'universo? Hai forse sofferto per la conoscenza?". Ecco la domandacapitale, forse l'unica, che ci si dovrebbe fare quando ci si interroga suchiunque, in primo luogo su un pensatore. Non si distingue mai abbastanzafra coloro che hanno pagato per ogni minimo passo verso la conoscenza ecoloro, incomparabilmente più numerosi, cui fu assegnato un saperecomodo, indifferente, un sapere senza travagli.

* Si dice: il tale non ha talento, ha solo stile. Ma lo stile è proprio ciò che

non si può inventare, ciò con cui si nasce. è una grazia ereditata, il privilegioche hanno alcuni di far percepire la loro pulsazione organica; lo stile è piàdel talento, ne è l'essenza.

* Lo stesso sentimento di estraneità, di gioco inutile, ovunque io vada:

fingo di interessarmi a ciò che mi è indifferente, mi dimeno per automatismoo per carità, senza essere mai partecipe, senza essere mai da nessuna parte.Ciò che mi attira è altrove, e questo altrove non so cosa sia.

* Più gli uomini si allontanano da Dio e più progrediscono nella

conoscenza delle religioni. * "…Ma Elohim sa che, il giorno in cui ne mangerete, i vostri occhi si

apriranno". Si sono appena aperti, e già comincia il dramma. Guardare senza

27

Page 28: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

comprendere, questo è il paradiso. L'inferno sarebbe dunque il luogo in cuisi comprende, in cui si comprende troppo….

* Mi intendo veramente bene con qualcuno soltanto allorchè questi ha

raggiunto il fondo di se stesso e non ha né il desiderio né la forza diripristinare le sue illusioni abituali.

* A giudicare senza pietà i propri contemporanei, si hanno buone

probabilità di passare, agli occhi dei posteri, per uno spirito chiaroveggente.Al tempo stesso, si rinuncia all'aspetto aleatorio dell'ammirazione, ai rischimirabili che essa comporta. Perchè l'ammirazione è un'avventura, la piùimprevedibile che ci sia, in quanto può succedere che fiisca bene.

* Le idee vengono camminando, diceva Nietzsche. Il camminare dissipa

il pensiero, professava Sankara. Le due tesi sono ugualmente fondate, quindiugualmente vere, e chiunque può accertarsene nello spazio di un'ora, talvoltadi un minuto…

* Nessuna specie di originalità letteraria è ormai possibile se non si

tortura, non si scardina il linguaggio. La cosa è diversa se ci si attieneall'espressione in quanto tale. Ci si trova allora in un ambito dove dai tempidei presocratici le esigenze non sono mutate.

28

Page 29: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Magari si potesse risalire oltre il concetto, scrivere direttamente con i

sensi, registrare le infime vaiazioni di ciò che si tocca, fare quel che farebbeun rettile se si mettesse all'opera!

* Tutto quello che possiamo avere di buono viene dalla nostra indolenza,

dalla nostra incapacità di passare all'atto, di mettere in esecuzione i nostriprogetti e i nostri disegni. è l'impossibilità o il rifiuto di realizzarci adalimentare le nostre "virtù" ed è la volontà di dare il massimo a spingerci aglieccessi e alle sregolatezze.

* Quel "glorioso delirio" di cui parla Teresa d'Avila per designare una

delle fasi dell'unione con Dio, è ciò che uno spirito arido, inevitabilmentegeloso, non perdonerà mai a un mistico.

* Non un solo istante in cui non sia stato conscio di trovarmi fuori del

Paradiso. * è profondo, è veritiero solo quello che nascondiamo. Da qui la forza

dei sentimenti vili.

29

Page 30: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* "Ama nesciri" dice l'Imitazione. Ama essere ignorato. Si è contenti disé e del mondo solo quando ci si conforma a tale precetto.

* Il valore intrinseco di un libro non dipende dall'importanza

dell'argomento (altrimenti i teologi prevarrebbero, e di gran lunga) ma dalmodo di affrontare l'accidentale e l'insignificante, di dominare l'infimo.L'essenziale non ha mai richiesto il minimo talento.

* La sensazione di avere diecimila anni di ritardo, o di anticipo, sugli

altri, di appartenere agli esordi o alla fine dell'umanità… * La negazione non proviene mai da un ragionamento, ma da un non so

che di oscuro e di antico. Le argomentazioni vengono dopo, per giustificarlae comprovarla. Ogni no scaturisce dal sangue.

* Grazie all'erosione della memoria, ricordare le prime iniziative della

materia e il rischio di vita che ne è conseguito… * Ogni volta che non penso alla morte ho l'impressione di barare, di

ingannare qualcuno in me.

30

Page 31: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Ci sono notti che il più ingegnoso dei carnefici non avrebbe potuto

inventare. Ne esci a pezzi, inebetito, sgomento, senza ricordi népresentimenti, e senza neppure sapere chi sei. Allora il giorno ti pare inutile,la luce perniciosa, e ancora più opprimente delle tenebre.

* Un pidocchio cosciente dovrebbe affrontare esattamente le stesse

difficoltà, gli stessi insolubili problemi che ha l'uomo. * Meglio essere animale che uomo, insetto che animale, pianta che

insetto, e così via. La salvezza? Tutto ciò che assottigla il regno dellacoscienza e ne compromette la supremazia.

* Ho tutti i difetti degli altri, eppure quello che fanno mi pare

inconcepibile. * A guardare le cose secondo la natura, l'uomo è stato fatto per vivere

rivolto verso l'esterno. Se vuole vedere in se stesso deve chiudere gli occhi,rinunciare a intraprendere, uscire dalla corrente. Quella che chiamiamo "vitainteriore" è un fenomeno tardivo che è stato reso possibile solo da unrallentamento delle nostre attività vitali, dato che l'"anima" non ha potutoemergere e dispiegarsi se non a scapito del buon funzionamento degliorgani.

31

Page 32: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* La più piccola variazione atmosferica rimette in discussione i miei

progetti, non oso dire le mie convinzioni. Questa forma di dipendenza, la piùumiliante che ci sia, mi abbatte profondamente, e nel contempo dissipa lepoche illusioni che mi rimanevano sulle mie possibilità di essere libero esulla libertà in sé. A che serve imbaldanzirsi quando si è alla mercèdell'Umido e del Secco? Si desidererebbe schiavitù meno miserevole, e dèidi ben altra levatura.

* Non vale la pena uccidersi, dato che ci si uccide sempre troppo tardi. * Quando si sa con assoluta certezza che tutto è irreale, non si vede

proprio perchè ci si dovrebbe affannare a provarlo. * A mano a mano che si allontana dall'alba e avanza nella giornata, la

luce si prostituisce, e si riscatta -etica del crepuscolo- solo al momento discomparire.

* Negli scritti buddhisti si parla spesso dell'"abisso della nascita". è

davvero un abisso, un baratro, nel quale però non si cade, ma si emerge, amaggiore danno di ciascuno.

32

Page 33: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* A intervalli sempre più lunghi, ho eccessi di gratitudine per Giobbe e

Chamfort, per la vociferazione e il vetriolo… * Ogni opinione, ogni punto di vista, sono necessariamente parziali,

tronchi, insufficienti. In filosofia, e in qualunque cosa, l'originalità si riducea definizioni incomplete.

* A ben considerare i nostri atti cosidetti generosi, non c'è n'è alcuno che,

sotto un certo aspetto, non sia biasimevole e perfino nocivo, tale da ispirarciil rimpianto di averlo compiuto: cosicché ci resta solo da scegliere, indefinitiva, fra l'astensione e il rimorso.

* La forza esplosiva della pur minima mortificazione. Ogni desiderio

domato rende potenti. Abbiamo tanta più presa su questo mondo quanto piùce ne allontaniamo, quanto meno vi aderiamo. La rinuncia conferisce unpotere illimitato.

* Le mie delusioni, invece di convergere verso un centro e costituirsi, se

non in sistema, almeno in un insieme, si sono sbandate, dato che ognuna si èperduta per mancanza di organizzazione.

33

Page 34: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Hanno successo solo le filosofie e le religioni che ci lusingano, lo

facciano in nome del progresso o dell'inferno. Dannato o no, l'uomo provaun bisogno assoluto di essere al centro di tutto. Anzi, unicamente per questaragione è uomo, è diventato uomo. E se un giorno non provasse più quelbisogno, sarebbe costretto a eclissarsi a vantaggio di un altro animale piùorgoglioso e folle.

* Gli ripugnavano le verità oggettive, il travaglio dell'argomentazione, i

ragionamenti serrati. Non amava dimostrare, non teneva a convincerenessuno. L'altro è un'invenzione da dialettico.

* Più si è offesi dal tempo, più si vuole sfuggirgli. Scrivere una pagina

senza pecche, o anche una sola frase, vi innalza al di sopra del divenire edelle sue corruzioni. Si trascende la morte con la ricerca dell'indistruttibileattraverso il verbo, attraverso il simbolo stesso della caducità.

* Al culmine di una disfatta, nel momento in cui l'onta minaccia di

sgominarci, tutt'a un tratto ci travolge una frenesia di orgoglio, che non duraa lungo, appena quanto basta per svuotarci, per lasciarci senza energia, persmorzare, insieme alle nostre forze, l'intensità della nostra onta.

* Se la morte è orribile quanto dicono, come mai dopo un certo tempo

riteniamo fortunato qualunque essere, amico o nemico, che abbia cessato divivere?

34

Page 35: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Mi è capitato più di una volta di uscire solo perchè, se fossi rimasto in

casa, non ero certo di poter resistere a qualche decisione improvvisa. Lastrada è più rassicurante, perchè si pensa meno a se stessi, e tutto si attenua esi svilisce, a cominciare dallo sgomento.

* è tipico della malattia vegliare quando tutto dorme,quando tutto riposa,

anche il malato. * Da giovani si trae un certo piacere dalle infermità. Sembrano così

nuove, così ricche! Con gli anni non sorprendono più, le conosciamotroppo. Ora, senza un pizzico di imprevisto, non meritano di esseresopportate.

* Appena ci si appella alla parte più segreta di noi e ci si mette a operare,

a palesarsi, ci si attribuiscono dei doni, si diviene insensibili alle proprielacune. Nessuno è in grado di ammettere che ciò che scaturisce dalle sueprofondità potrebbe non valere niente. La "conoscenza di sé"? Unacontraddizione in termini.

* Tutte queste poesie dove non si parla che di Poesia -tutto un poetare

che non ha altro argomento che se stesso. Cosa si direbbe di una preghiera ilcui oggetto fosse la religione?

35

Page 36: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Lo spirito che mette tutto in discussione sfocia, al termine di mille

interrogativi, in una ignavia quasi totale, in una situazione che propriol'ignavo conosce di primo acchito, d'istinto. Perchè cos'è mai l'ignavia se nonuna perplessità congenita?

* Quale delusione che Epicuro, il saggio di cui ho maggior bisogno,

abbia scritto più di trecento trattati! E quale sollievo che si siano perduti! * "Che cosa fai dalla mattina alla sera?" "Mi subisco". * Una battuta di mio fratello sui disturbi e le malattie che sopportò nostra

madre: "La vecchiaia è l'autocritica della natura". * "Bisogna essere ubriachi o pazzi" diceva Sieyès "per parlare bene nelle

lingue conosciute". Bisogna essere ubriachi o pazzi, aggiungo io, per osareancora servirsi di parole, di qualsiasi parola.

* Il fanatico della malinconia ellittica è destinato a eccellere in qualsiasi

carriera, tranne in quella dello scrittore.

36

Page 37: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Essendo sempre vissuto nel timore di essere sorpreso dal peggio, ho

cercato, in ogni circostanza, di cautelarmi tuffandomi nell'infelicità moltoprima che arrivasse.

* Non si invidia chi ha la facoltà di pregare, mentre si è pieni di livore

contro i possessori di beni, contro chi conosce ricchezza e gloria. è stranoche ci si rassegni alla salvezza di un altro, e non a qualche vantaggiopasseggero di cui può godere.

* Non ho incontrato un solo spirito interessante che non fosse

ampiamente provvisto di deficienze inconfessabili. * Non c'è vera arte senza una forte dose di banalità. Chi fa costantemente

uso dell'insolito annoia presto, dato che niente è più insopportabiledell'uniformità nell'eccezionale.

* L'inconveniente dell'utilizzare una lingua presa a prestito è di non aver

diritto a fare troppi errori. Ora, proprio cercando la forma scorretta pursenza abusarne, sfiorando a ogni istante il solecismo, si dà una parvenza divita alla scrittura.

37

Page 38: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Ognuno crede, inconsciamente si intende, di essere il solo a perseguire

la verità, che gli altri siano incapaci di cercarla e indegni di raggiungerla.Questa follia è talmente radicata e utile che è impossibile immaginare checosa succederebbe a ciascuno di noi se un giorno essa scomparisse.

* Il primo pensatore fu senza alcun dubbio il primo maniaco del perchè.

Mania inconsueta, per nulla contagiosa. Rari sono infatti coloro che nesoffrono, che sono rosi dagli interrogativi, e che non possono accettarealcun dato giacchè sono nati nella costernazione.

* Essere obiettivi significa trattare l'altro come si tratta un oggetto, un

cadavere; significa comportarsi nei suoi confronti da becchini. * Questo secondo è svanito per sempre, si è perduto nella massa

anonima dell'irrevocabile. Non tornerà mai più. Ne soffro e non ne soffro.Tutto è unico -e insignificante.

* Emily Bronte. Tutto ciò che emana da Lei ha la capacità di

sconvolgermi. Haworth è il mio luogo di pellegrinaggio. * Camminare lungo un fiume, passare, scorrere con l'acqua, senza

sforzo, senza precipitazione, mentre la morte continua in noi le suerimuginazioni, il suo soliloquio ininterrotto.

38

Page 39: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Dio soltanto ha il privilegio di abbandonarci. Gli uomini possono solo

mollarci.

* Senza la facoltà di dimenticare, il nostro passato graverebbe cosìpesantemente sul nostro presente che non avremmo la forza di far fronte aun solo istante di più, e ancora meno di entrarvi. La vita sembra tollerabilesolo alle nature leggere, a quelle per l'appunto che non ricordano.

* Porfirio racconta che Plotino aveva il dono di leggere negli animi. Un

giorno, al suo discepolo, stupitissimo, disse senza preamboli di non tentaredi uccidersi e di intraprendere piuttosto un viaggio. Porfirio partì per laSicilia: guarì dalla malinconia ma -commenta piena di rimpianto- non potèassistere alla morte del maestro, sopraggiunta durante la sua assenza. Damolto tempo i filosofi non leggono più negli animi. Non è il loro mestiere, sidirà. è possibile. Ma allora non deve meravigliare che non ci interessino piùgranchè.

* Un'opera esiste solo se è preparata nell'ombra, con l'attenzione e la cura

dell'assassino che medita un colpo. In entrambi i casi ciò che predomina è lavolontà di colpire.

* La conoscenza di sé, la più amara di tutte, è anche quella che viene

coltivata di meno: a che serve sorprendersi dal mattino alla sera in flagrante

39

Page 40: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

delitto di illusione, risalire senza pietà alla radice di ogni atto, e perdere unacausa dopo l'altra davanti al proprio tribunale?

* Ogni volta che ho un vuoto di memoria penso all'angoscia che devono

provare coloro che sanno di non ricordare più niente. Ma qualcosa mi diceche, trascorso un certo tempo, li pervade una gioia segreta, che nonaccetterebbero di scambiare con nessuno dei loro ricordi, neppure il piùesaltante.

* Pretendersi più distaccato, più di chiunque estraneo a tutto, ed essere

solo un forsennato dell'indifferenza! * Più si è travagliati da impulsi contraddittori meno si sa a quale credere.

Mancare di carattere è questo e nient'altro.

* Il tempo puro, il tempo decantato, svuotato di eventi, di esseri e dicose, si manifesta solo in certi momenti della notte, quando lo sentiprocedere con l'unico scopo di trascinarti verso una catastrofe esemplare.

* Sapere bruscamente di saperne quanto Dio su ogni cosa, e altrettanto

bruscamente veder scomparire quella situazione.

40

Page 41: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* I pensatori di prima mano meditano su cose; gli altri, su problemi.

Bisogna vivere faccia a faccia con l'essere, non con lo spirito. * "Che cosa aspetti ad arrenderti?" - Ogni malattia ci invia

un'intimidazione camuffata da interrogativo. Fingiamo di non sentire, purpensando che lo scherzo è durato già troppo, e che la prossima voltabisognerà avere finalmente il coraggio di capitolare.

* Più vado avanti, meno mi incuriosisce il delirio. Non amo più, fra i

pensatori, che i vulcani raffreddati. * Da giovane mi annoiavo a morte, ma credevo in me. Anche se non

avevo la percezione del personaggio debole che sarei diventato, sapevo incompenso che, qualsiasi cosa fosse capitata, la Perplessità non mi avrebbeabbandonato, e avrebbe vegliato sui miei anni con l'esattezza e lo zelo dellaProvvidenza.

* Se potessimo vederci con gli occhi degli altri, scompariremmo

all'istante.

41

Page 42: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Dicevo a un amico italiano che i latini sono senza segreti, perchètroppo aperti, troppo ciarlieri, che ad essi preferisco i popoli devastati dallatimidezza, e che uno scrittore che non la conosce nella vita non vale nullanegli scritti. "é vero" mi rispose. "Quando, nei nostri libri, riferiamo le nostreesperienze, esse mancano di intensità e di sviluppi, perchè le abbiamoraccontate già cento volte." è da lì passammo alla letteratura femminile, allasua assenza di mistero nei paesi in cui hanno imperversato i salotti e ilconfessionale.

* Non si dovrebbe, ha osservato non so più chi, rinunciare "al piacere

della pietà". Si è mai udita maniera più garbata di giustificare la religione? * Questa voglia di rivedere le proprie infatuazioni, di cambiare idoli, di

pregare altrove… * Sdraiarsi in un campo, odorare la terra e dirsi che proprio essa è il

termine e la speranza dei nostri affanni, e che sarebbe vano cercare qualcosadi meglio per riposare e dissolversi.

* Quando mi capita di essere occupato, non penso un solo istante al

"senso" di alcunchè, e ancora meno, è chiaro, di quello che sto facendo. è laprova che il segreto di ogni cosa risiede nell'atto e non nell'astensione, causafunesta della coscienza.

42

Page 43: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* La fisionomia della pittura, della poesia, della musica di qui a un

secolo? Nessuno se la può immaginare. Come dopo la caduta di Atene o diRoma, interverrà una lunga pausa, per via dell'estenuazione dei mezzi diespressione e dello sfibramento della coscienza stessa. L'umanità, perriallacciarsi al passato, dovrà inventarsi un nuovo candore, senza il qualenon potrà mai riprendere le arti.

* In una delle cappelle di quella chiesa brutta quant'altre mai, si vede la

Vergine che con il Figlio si erge sopra il globo terrestre. Una setta aggressivache ha minato e conquistato un impero e ne ha ereditatole tare, a cominciaredal gigantismo.

* Si dice nello Zohar: "Appena è apparso l'uomo, subito sono apparsi i

fiori". Io penso invece che esistessero molto prima di lui, e che la sua venutali abbia gettati tutti in una stupefazione dalla quale non si sono ancoraripresi.

* è impossibile leggere una riga di Kleist senza pensare che si è ucciso. è

come se in lui il suicidio avesse preceduto l'opera.

* In Oriente i pensatori occidentali più curiosi, più strambi, nonsarebbero mai stati presi sul serio, a causa delle loro contraddizioni. Per noi,proprio in questo risiede il motivo dell'interesse di cui li facciamo oggetto.

43

Page 44: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

Non amiamo un pensiero, ma le peripezie, la biografia di un pensiero, leincompatibilità e le aberrazioni che vi si trovano, amiamo insomma gli spiritiche, non sapendo come mettersi in regola con gli altri e ancora meno con sestessi, barano, per capriccio e per fatalità. Il loro segno distintivo? Un pizzicodi finzione nel tragico, un accenno di gioco perfino nell'incurabile.

* Nelle Fondazioni Teresa d'Avila si sofferma a lungo sulla malinconia

proprio perchè la ritiene inguaribile. I medici, dice, non possono farci nulla,e la superiora di un convento, davanti a malate di quel qenere, ha una solarisorsa: ispirare loro il timore dell'autorità, minacciarle, far loro paura. Ilmetodo raccomandato dalla santa resta ancora il migliore: di fronte a un"depresso", appare chiaro che sarebbero efficaci solo i calci, gli schiaffi, unbel po' di botte insomma. Ed è d'altronde quello che il "depresso" fa quandodecide di uscirne: ricorre ai mezzi estremi.

* Nei confronti di un qualunque atto della vita, lo spirito fa la parte del

guastafeste. * Ci si immagina senza difficoltà che gli elementi, stufi di ripetere un

tema scontato, disgustati delle loro combinazioni sempre uguali, senzavarianti nè sorprese, cerchino qualche svago: la vita non sarebbe altro cheuna disgressione, un aneddoto…

* Tutto quello che si fa mi sembra pernicioso e, nel migliore dei casi,

inutile. A rigore, posso agitarmi ma non posso agire. Capisco bene, troppo

44

Page 45: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

bene, la battuta di Wordsworth su Coleridge: "Eternal activity withoutaction".

* Ogni volta che qualcosa mi sembra ancora possibile ho l'impressione

di essere stato stregato. * L'unica confessione sincera è quella che facciamo indirettamente,

parlando degli altri. * Non adottiamo una credenza perchè è vera (tutte lo sono) ma perchè

siamo spinti da una forza oscura. Basta che questa forza ci abbandoni, edecco la prostrazione e il tracollo, il faccia a faccia con ciò che rimane di noistessi.

* "è peculiare di ogni forma perfetta che lo spirito emani da essa in

modo immediato e diretto, mentre la forma difettosa lo trattiene prigioniero,come un cattivo specchio che non ci rimanda altro che se stesso". Facendoquesto elogio -così poco tedesco- della limpidezza, Kleist non pensava inparticolare alla filosofia, o almeno non era lei il suo bersaglio; ciò non toglieche la sua sia la migliore critica mai fatta del gergo filosofico, pseudo–linguaggio che, volendo riflettere le idee, riesce ad acquistare rilievo soltantoa loro spese, a snaturarle e ad offuscarle, valorizzando invece se stesso. Conuna delle usurpazioni più desolanti, la parola è diventata protagonista in unambito in cui dovrebbe passare inosservata.

45

Page 46: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* "O Satana, mio Signore, mio do a te per sempre!". - Come rimpiango

di non ricordare il nome della religiosa che, per aver scritto queste parolecon un chiodo intinto nel suo stesso sangue, meriterebbe di figurare inun'antologia della preghiera e della laconicità!

* La coscienza è molto più della scheggia, è il pugnale nella carne. * C'è ferocia in tutte le condizioni, tranne che nella gioia. La parola

Schadenfreude, gioia maligna, è un controsenso. Fare il male è un piacere,non una gioia. La gioia, sola vera vittoria sul mondo, è pura nella suaessenza, ed è quindi irriducibile al piacere, sempre sospetto, in se stessocome nelle sue manifestazioni.

* Un'esistenza costantemente trasfigurata dal fallimento.

* Il saggio è colui che accondiscende a tutto, perchè non si identifica conniente. Un opportunista senza desideri.

* Conosco una sola visione della poesia che sia pienamente

soddisfacente: quella di Emily Dickinson quando dice che in presenza di una

46

Page 47: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

vera poesia è colta da un tale freddo da avere la sensazione che nessun fuocopotrà più riscaldarla.

* Il grande torto della natura è di non aver saputo limitarsi a un solo

regno. In confronto al vegetale, tutto appare inopportuno, fuori luogo. Ilsole avrebbe dovuto imbronciarsi all'avvento del primo insetto, e sloggiareall'irruzione dello scimpanzé.

* A mano a mano che si invecchia, si fruga sempre più nel proprio

passato a scapito dei "problemi", probabilmente perchè è più facile rimestarericordi che idee.

* Gli ultimi ai quali perdoniamo l'infedeltà nei nostri confronti sono

coloro che abbiamo deluso. * Abbiamo sempre l'impressione che quello che fanno gli altri noi

potremmo farlo meglio. Purtroppo non abbiamo la stessa sensazioneriguardo a quello che facciamo noi stessi.

* "Ero profeta" ci avverte Maometto "quando Adamo era ancora fra

l'acqua e l'argilla".

47

Page 48: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

…Quando non si è avuto l'orgoglio di fondare una religione - o almenodi demolirne una -, come osare mostrarsi alla luce del sole?

* Il distacco non si impara: è inscritto in una civiltà. Non vi si ispira, lo si

scopre in sé. Ecco cosa mi dicevo leggendo che un missionario, in Giapponeda diciotto anni, poteva contare, in tutto e per tutto, solo sessanta convertiti,per di più anziani. E anche questi all'ultimo momento gli sfuggirono:morirono alla maniera nipponica, senza rimorsi, senza tormenti, da degnidiscendenti dei loro antenati i quali, all'epoca delle lotte contro i mongoli,per agguerrirsi, si lasciavano impregnare del nulla di tutte le cose e del loroproprio nulla.

* Solo sdraiati si può elucubrare sull'eternità. Essa è stata per un periodo

considerevole la preoccupazione primaria degli Orientali: non prediligevanoforse la posizione orizzontale?

Appena ci si sdraia, il tempo cessa di scorrere, e di contare. La storia è ilprodotto di una genia eretta.

In quanto animale verticale, l'uomo avrebbe preso l'abitudine di guardaredavanti a sé non solo nello spazio, ma anche nel tempo. A quale miserandaorigine risale l'Avvenire!

* Ogni misantropo, per quanto sincero sia, ricorda a volte quel vecchio

poeta inchiodato a letto e completamente dimenticato, il quale, infuriato coni contemporanei, aveva decretato di non volerne più ricevere nessuno. Suamoglie, per spirito di carità, andava di tanto in tanto a suonare alla porta.

48

Page 49: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Un'opera è terminata quando non la si può più migliorare, benchè si

sappia che è insufficiente e incompleta. Ne siamo talmente esasperati chenon abbiamo più il coraggio di aggiungere una sola virgola, fosse'ancheindispensabile. Ciò che determina il grado di compiutezza di un'opera non èaffatto una esigenza di arte o di verità, è la stanchezza e, più ancora, ildisgusto.

* La più piccola frase che si deve scrivere esige un simulacro di

invenzione, quando basta invece un minimo di attenzione per addentrarsi inun testo, anche difficile. Scarabocchiare una cartolina postale si apparenta aun'attività creatrice più che leggere la "Fenomenologia dello Spirito".

* Il buddhismo definisce la collera "lerciume dello spirito"; il

manicheismo "radice dell'albero della morte". Lo so. Ma a che mi servesaperlo?

* Mi era del tutto indifferente. Pensando all'improvviso, dopo tanti anni,

che qualsiasi cosa capiti non la rivedrò mai più, sono quasi venuto meno.Comprendiamo cosa sia la morte solo rammentandoci a un tratto qualcunoche non è stato niente per noi.

* A mano a mano che l'arte sprofonda in un vicolo cieco, si moltiplicano

gli artisti. Questa anomalia cessa di essere tale se si pensa che l'arte, in via diesaurimento, è diventata insieme impossibile e facile.

49

Page 50: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Nessuno è responsabile di quello che è e neppure di quello che fa. è

evidente, e tutti più o meno ne convengono. Perchè allora osannare odenigrare? Perchè esistere equivale a valutare, a formulare giudizi, el'astensione, quando non sia effetto dell'apatia o della viltà, esige uno sforzoche nessuno intende compiere.

* Ogni specie di fretta, sia pure verso il bene, tradisce un qualche

disordine mentale. * I pensieri meno impuri sono quelli che germogliano tra i nostri fastidi,

negli intervalli dei nostri affanni, nei momenti di lusso che la nostra miseriasi concede.

* I dolori immaginari sono di gran lunga i più reali, dato che ne abbiamo

un bisogno costante e li inventiamo perchè non c'è modo di farne a meno. * Se è caratteristica del saggio non fare niente di inutile, nessuno mi

supererà in saggezza: non mi abbasso neppure alle cose utili.

50

Page 51: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Impossibile immaginare un animale degradato, un sotto–animale. * Magari avessimo potuto nascere prima dell'uomo! * Per quanti sforzi faccia, non riesco a disprezzare tutti i secoli durante i

quali non ci si è dedicati ad altro che a mettere a punto una definizione diDio.

* Il modo più efficace di sottrarsi a uno sconforto, motivato o gratuito, èprendere un dizionario, preferibilmente di una lingua che si conosce appena,e cercare parole su parole, badando che siano di quelle che non si userannomai…

* Finchè si vive al di qua del terribile, si trovano parole per esprimerlo;

appena lo si conosce dall'interno, non se ne trova più nessuna. * Non esiste una sofferenza limite.

51

Page 52: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Le afflizioni di ogni genere passano, ma il fondo da cui provengonosussiste, e niente ha presa su di esso. è inattacabile e inalterabile. è il nostrofatum.

* Rammentare, nel furore quanto nella desolazione, che la natura, come

dice Bossuet, non consentirà a lasciarci a lungo "quel poco di materia che cipresta". Quel "poco di materia" - a forza di pensarci si raggiunge la calma,una calma, è vero, che sarebbe meglio non aver mai conosciuto.

* Il paradosso non si addice ai funerali, e neppure ai matrimoni o alle

nascite. Gli eventi sinistri - o grotteschi - esigono il luogo comune, giacchè ilterribile, come il doloroso, consente solo lo stereotipo.

* Per quanto disincantati siamo, ci è impossibile vivere senza alcuna

speranza. Ne serbiamo sempre una, a nostra insaputa, e quella speranzainconscia compensa tutte le altre, esplicite, che abbiamo respinto o esaurito.

* Più uno è carico d'anni, più parla della sua scomparsa come di un

evento lontano, altamente improbabile. Ha preso talmente il vizio della vitache è diventato inadatto alla morte.

52

Page 53: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Un cieco, una volta tanto autentico, tendeva la mano: nel suoatteggiamento, nella sua rigidità, c'era qualcosa che ti colpiva, che ti toglievail respiro. Ti trasmetteva la sua cecità.

* Solo ai bambini e ai pazzi perdoniamo di essere franchi con noi: gli

altri, se hanno l'audacia di imitarli, presto o tardi se ne pentiranno. * Per essere "felici" bisognerebbe avere sempre presente l'immagine delle

sventure alle quali siamo sfuggiti. Per la memoria sarebbe questo un mododi riscattarsi, dato che, serbando in genere solo il ricordo delle sventureavvenute, essa si adopera a sabotare la felicità e ci riesce a meraviglia.

* Dopo una notte insonne i passanti hanno l'aria di automi. Pare che

nessuno respiri, o cammini. Sembrano tutti mossi da una molla: niente dispontaneo, sorrisi meccanici, gesticolazioni da spettri. Spettro tu stesso,come potresti negli altri vedere dei vivi?

* Essere sterili - con tante sensazioni! Eterna poesia senza parole. * La fatica pura, senza causa, la fatica che giunge come un dono o un

flagello: solo grazie ad essa reintegro il mio io, mi so "io". Appena svanisce,non sono più che un oggetto inanimato.

53

Page 54: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Tutto ciò che è ancora vivo nel folclore viene da prima del

cristianesimo. - Lo stesso vale per tutto quello che è vivo in ognuno di noi. * Colui che paventa il ridicolo non andrà mai lontano, nel bene come nel

male, rimarrà al di qua dei suoi talenti, e quand'anche avesse genio, sarebbepur sempre votato alla mediocrità.

* "Nel pieno delle vostre attività più intense, fermatevi un attimo per

"guardare" il vostro spirito" - tale raccomandazione non è rivolta certo acoloro che "guardano", il loro spirito notte e giorno, e che di conseguenzanon debbono sospendere un istante le loro attività, per la buona ragione chenon ne svolgono alcuna.

* Soltanto quello che è stato concepito nella solitudine, innanzi a Dio, si

sia o no credenti, è destinato a durare. * La passione per la musica è già da sola una confessione. Sappiamo di

più su uno sconosciuto appassionato di musica che su qualcuno che allamusica è insensibile e che incontriamo ogni giorno.

54

Page 55: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Non c'è meditazione senza una tendenza alla rimuginazione. * Finchè l'uomo era a rimorchio di Dio avanzava lentamente, così

lentamente che non se ne accorgeva neppure. Da quando non vive piùall'ombra di nessuno, si affretta, e se ne angustia, e darebbe qualunque cosaper ritrovare l'antica cadenza.

* Abbiamo perduto nascendo quanto perderemo morendo. Tutto. * Sazietà - ho appena pronunciato questa parola, e già non so più a che

proposito, tanto essa si addice a tutto quello che provo e penso, a tuttoquello che amo e detesto, alla sazietà stessa.

* Non ho ucciso nessuno, ho fatto di più: ho ucciso il Possibile e,

proprio come Macbeth, ciò di cui ho più bisogno è pregare, ma, propriocome lui, non posso dire Amen.

* Distribuire colpi nessuno dei quali va a segno, attaccare tutti senza che

nessuno se ne accorga, scoccare frecce di cui si è i soli a ricevere il veleno!

55

Page 56: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* X, che ho sempre trattato nel peggior modo possibile, non mi porta

rancore perchè non porta rancore a nessuno. Perdona tutte le ingiurie, nonne rammenta alcuna. Come lo invidio! Per essere come lui avrei bisogno dipercorrere molteplici esistenze ed esaurire tutte le mie possibilità ditrasmigrazione.

* All'epoca in cui me ne andavo in giro in biclicletta per mesi attraverso

la Francia, il mio massimo piacere era fermarmi nei cimiteri di campagna,sdraiarmi fra le tombe, e fumare così per ore. Ci penso come al periodo piùattivo della mia vita.

* Come dominarsi, come saper essere padroni di sé, quando si viene da

un paese in cui alle sepolture si urla? * Certe mattine, appena metto piede fuori casa, sento delle voci che mi

chiamano per nome. Sono davvero io? è proprio il mio nome? Ma sì, èproprio lui, riempie lo spazio, è sulla bocca dei passanti. Tutti lo articolano,anche quella donna nella cabina accanto alla mia, all'ufficio postale. Leveglie divorano i nostri ultimi residui di buon senso e di modestia, e cifarebbero perdere la ragione, se la paura del ridicolo non ci venisse asalvare.

56

Page 57: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Curiosità e repulsione, anche terrore davanti al suo sguardo untuoso emetallico, davanti alla sua ossequiosità, alla sua furbizia grossolana, alla suaipocrisia stranamente non velata, alle sue continue ed evidentidissimulazioni, davanti a quel miscuglio di canagliesco e di folle.

Impostura e infamia in piena luce. La sua insincerità è percepibile in ognisuo gesto, in ogni sua parola. Il termine non è esatto, perchè essere insincerosignifica celare la verità, significa conoscerla, mentre in lui nessuna traccia,nessuna idea, nessun sentore di verità, nè di menzogna d'altro canto, nulla,tranne una durezza immonda, una demenza interessata…

* Verso mezzanotte una donna in lacrime mi si accosta per strada: "Mi

hanno fatto fuori il marito, la Francia è schifosa, per fortuna sono bretone,mi hanno portato via i figli, mi hanno drogata per sei mesi…". Nonessendomi accorto subito che era pazza, tanto la sua pena sembrava reale (ein un certo senso lo era), l'ho lasciata monologare per una buona mezz'ora:parlare le faceva bene. Poi mi sono allontanato, pensando che la differenzatra lei e me sarebbe minima se mi mettessi a mia volta a sciorinare le mierecriminazioni davanti al primo venuto.

* Un professore di un paese dell'Est mi racconta che sua madre, una

contadina, fu molto stupita nell'apprendere che lui soffriva di insonnia.Quando il sonno non giungeva a lei bastava immaginare un vasto campo digrano ondulato dal vento, e subito si addormentava. Con l'immagine di unacittà non si otterrebbe certo il medesimo risultato. è inspiegabile, èmiracoloso il fatto stesso che un cittadino riesca a chiudere occhio.

* Il caffè è frequentato dai vecchi che abitano nell'ospizio in fonda al

paese. Stanno lì, con un bicchiere in mano, guardandosi senza parlare. Uno

57

Page 58: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

di loro si mette a raccontare non so cosa che vorrebbe essere divertente.Nessuno lo ascolta, ad ogni modo nessuno ride. Tutti hanno sfacchinatolunghi anni per arrivare a questo. Un tempo, nelle campagne, li avrebberosoffocati sotto un cuscino. Formula saggia, perfezionata da ogni famiglia, eincomparabilmente più umana di quella di ammassarli, di rinchiuderli perguarirli dalla noia con l'intontimento.

* Se si crede alla Bibbia, fu Caino a creare la prima città, per avere, come

nota Bossuet, un luogo dove studiare i propri rimorsi. Quale verdetto! equante volte ne ho verificato la giustezza nelle mie deambulazioni notturne.

* Una notte, salendo le scale nel buio profondo, fui arrestato da una

forza invincibile, scaturita dal di fuori e dal di dentro. Incapace di fare unpasso di più, rimasi inchiodato lì, pietrificato. IMPOSSIBILITà - questaparola così comune venne, più a proposito del solito, a illuminarmi su mestesso, non meno che su di essa: mi aveva soccorso tanto spesso, eppure maicome quella volta. Capii finalmente e per sempre cosa volesse dire…

* Una vecchia cameriera al mio "Come vanno le cose?" risponde senza

fermarsi: "Vanno per la loro via".Quella pur banalissima risposta mi hascosso fino alle lacrime.

Le locuzioni che concernono il divenire, il passaggio, la via, più sonologore e più assumono talvolta la portata di una rivelazione. La verità ètuttavia che non sono esse a creare uno stato eccezionale, ma che citrovavamo noi stessi in quello stato senza saperlo, e bastava un segno o unpretesto perchè lo straordinario avesse luogo.

58

Page 59: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Abitavamo in campagna, andavo a scuola, e particolare importante,

dormivo nella stessa camera dei miei genitori. Alla sera mio padre aveval'abitudine di leggere qualche pagina a mia madre. Benchè fosse prete,leggeva qualsiasi cosa, pensando probabilmente che, data la mia età, nonfossi in grado di capire. In genere non ascoltavo e mi addormentavo, eccettoquando si trattava di qualche storia avvincente. Una notte drizzai le orecchie.Era, nella biografia di Rasputin, la scena in cui il padre in punto di morte, favenire il figlio per dirgli: "Va' a San Pietroburgo, diventa Padrone della città,non arretrare davanti a niente e non temere nessuno, perchè Dio è unvecchio porco."

Una tale enormità sulle labbra di mio padre, per il quale il sacerdozio nonera uno scherzo, mi impressionò quanto un incendio o un terremoto. Maricordo anche molto nettamente - sono passati da allora più di cinquant'anni- che la mia emozione fu seguita da un piacere strano, non oso dire perverso.

* Essendomi addentrato un poco, nel corso degli anni, in due o trereligioni, ho indietreggiato ogni volta, alle soglie della conversione, pertimore di mentire a me stesso. Nessuna di esse era, ai miei occhi, abbastanzalibera da ammettere che la vendetta è un bisogno, il più intenso e profondoche esista, e che ognuno deve soddisfarlo, non fosse che a parole. Se losoffochiamo, ci esponiamo a turbe gravi. Più di uno squilibrio - forseaddirittura tutti gli squilibri - scaturisce da una vendetta che abbiamo troppoa lungo differito. Osiamo esplodere! Qualunque malessere è più sano diquello provocato da una rabbia accumulata.

* Filosofia all'Obitorio: "Mio nipote, è chiaro, non ha avuto successo;

altrimenti avrebbe avuto un'altra fine.""Sa, signora," ho risposto a quella grassa matrona, "successo o no, è la

stessa cosa."

59

Page 60: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

"Ha ragione." replicò lei dopo qualche secondo di riflessione.Quell'acquiescenza così inattesa da parte di una donna come lei mi

scombussolò quasi quanto la morte del mio amico. * I tarati… mi sembra che la loro avventura, meglio di qualsiasi altra,

getti un fascio di luce sull'avvenire, che soltanto essi permettono diintravederlo e di decifrarlo, e che a prescindere dalle loro imprese significhirendersi per sempre inadatti a descrivere i giorni che si annunciano.

* "Peccato" mi dicevi. "che N. non abbia prodotto niente"."Che importa! Esiste. Se avesse sfornato libri, se avesse avuto la

sventura di "realizzarsi", non staremmo qui a parlare di lui da un'ora. Ilvantaggio di essere qualcuno è più raro di quello di operare. Produrre èfacile; difficile è disdegnare di far uso dei propri doni".

* Si gira un film, la stessa scena viene ripetuta innumerevoli volte. Un

passante, chiaramente un provinciale, non se ne capacita: "Dopo aver vistoquesto, non andrò mai più al cinema".

Si potrebbe reagire allo stesso modo di fronte a qualsiasi cosa di cui sisiano intravisti i retroscena e di cui di sia colto il segreto. Eppure, con unaonubilazione che ha del portentoso, vi sono ginecologi che si incapriccianodelle clienti, becchini che fanno figli, incurabili che abbondano in progetti,scettici che scrivono…

* T,. figlio di rabbino, deplora che quel periodo di persecuzioni senza

precedenti non abbia visto nascere nessuna preghiera originale, che potesseessere adottata dalla comunità e recitata nelle sinagoghe. Gli assicuro che ha

60

Page 61: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

torto ad accorarsi e allarmarsi: i grandi disastri non producono nulla sulpiano letterario o religioso. Soltanto le mezze disgrazie sono feconde, perchèpossono essere, perchè sono un punto di partenza, mentre un inferno troppoperfetto è sterile quasi quanto il paradiso.

* Avevo vent'anni. Tutto mi pesava. Un giorno mi accasciai su un divano

con un "Non ne posso più". Mia madre, atterrita dalle mie notti insonni, miannunciò che aveva fatto dire una messa per il mio "riposo". Non una matrentamila, avrei voluto gridare, pensando alla cifra inscritta da Carlo V nelsuo testamento, per un riposo, è vero, ben altrimenti lungo.

* L'ho rivisto per caso dopo un quarto di secolo. è immutato, intatto, più

fresco che mai, sembra perfino aver regredito verso l'adolescenza. Dove si èrintanato, che cosa ha combinato per sottrarsi all'azione degli anni, perscampare alle smorfie e alle rughe? E come ha vissuto, se pure ha vissuto?Un fantasma, piuttosto. Sicuramente ha barato, non ha adempiuto ai suoidoveri di vivo, non è stato al gioco. Uno spettro, sì, e uno scroccone. Nondistinguo nessun segno di distruzione sul suo volto, nessuna di quelle tracceche attestano che uno è un essere reale, un individuo, e non un'apparizione.Non so cosa dirgli, provo imbarazzo, ho finanche paura. Tanto ci sconcertachi sfugge al tempo, o soltanto lo elude.

* D.C., il quale, nel suo paesino in Romania, scriveva i suoi ricordi

d'infanzia, aveva assicurato a un vicino, un contadino di nome Coman, chenon si sarebbe dimenticato di lui; costui venne a trovarlo l'indomani dibuon'ora e gli disse: "So di non valere nulla, però non credevo di esserecaduto così in basso da far parlare di me in un libro".

61

Page 62: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

Quanto era superiore al nostro mondo orale! Gli esseri (dovrei dire ipopoli) rimangono nel vero solo fintanto che hanno orrore dello scritto. Nonappena contraggono questo pregiudizio, entrano nel falso, perdono leantiche superstizioni per acquisirne una nuova, peggiore di tutte le altremesse insieme.

* Incapace di alzarmi, inchiodato al letto, mi lascio andare ai capricci

della memoria e mi vedo vagabondare, fanciullo, nei Carpazi. Un giornoincontrai un cane che il padrone, per sbarazzarsene, aveva attaccato a unalbero, e che era trasparente di magrezza e così svuotato di ogni vita cheebbe solo la forza di guardarmi senza potersi muovere. Eppure stava ritto,lui…

* Uno sconosciuto mi viene a raccontare che ha ucciso non so chi.Non è ricercato dalla polizia, perchè nessuno lo sospetta. Sono io il solo

a sapere che l'assassino è lui. Che fare? No ho l'audacia né la lealtà (perchèmi ha confidato un segreto, e che segreto!) di andare a denunciarlo. Mi sentosuo complice e mi rassegno ad essere arrestato e punito come tale. Al tempostesso mi dico che sarebbe troppo stupido. Forse lo denuncerò ugualmente.Vado avanti così fino al risveglio. L'interminabile è la specialità degliindecisi. Non possono prendere alcuna decisione nella vita, e ancora menonei sogni, dove perpetuano le loro esitazioni, le loro viltà, i loro scrupoli.Sono idealmente portati all'incubo.

* Un film sugli animali selvaggi: crudeltà senza tregua sotto tutte le

latitudini. La "natura", carnefice geniale, compresa di sé e della propriaopera, esulta non senza ragione: a ogni secondo, tutto quello che vive tremae fa tremare. La pietà è un lusso bizzarro, che solo il più perfido e feroce

62

Page 63: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

degli esseri poteva inventare, per bisogno di castigarsi e di torturarsi, eancora per ferocia.

* Su un cartello che, all'entrata di una chiesa, annuncia "L'Arte della

Fuga", qualcuno ha tracciato a caratteri cubitali: "Dio è morto". E ciò aproposito del musicista che testimonia che Dio, nell'ipotesi che fossedefunto, può risuscitare, proprio per il tempo che dura una certa cantata ouna certa fuga!

* Abbiamo passato insieme poco più di un'ora. Ne ha approfittato per

pavoneggiarsi e, a forza di voler dire cose interessanti su se stesso, ci èriuscito. Se si fosse rivolto solo elogi ragionevoli, lo avrei trovato asfissiantee lo avrei lasciato dopo qualche minuto. Esagerando, recitando bene la partedel fanfarone, ha rasentato l'ingegnosità, anzi poco è mancato che ne avesse.Il desiderio di apparire sottili non nuoce alla sottigliezza.

Un ritardato mentale, se potesse provare la voglia di stupire, riuscirebbea darla a bere, e persino a raggiungere l'intelligenza.

* X, che ha oltrepassato l'età dei patriarchi, dopo essersi accanito,

durante un lungo colloquio con me, contro gli uni e gli altri, mi disse: "Lagrande debolezza della mia vita è stata quella di non aver mai odiatonessuno".

L'odio non diminuisce con gli anni, anzi aumenta. Quello di unrimbambito raggiunge proporzioni a malapena immaginabili: diventatoinsensibile agli antichi affetti, egli mette ogni talento al servizio dei suoirancori, i quali, miracolosamente rinvigoriti, sopravvivono al disfacimentodella memoria e anche della ragione.

63

Page 64: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

…il pericolo di frequentare vecchi deriva dal fatto che, vedendoli cosìlontani dal distacco e così incapaci di accedervi, ci si arroga tutti i meriti cheessi dovrebbero avere e che non hanno. Ed è inevitabile che la superiorità,reale o fittizia, che si crede di avere su di loro in fatto di stanchezza o didisgusto inciti alla presunzione.

* Ogni famiglia ha la propria filosofia. Un mio cugino, morto giovane,

mi scriveva: "Tutto è come è sempre stato e come probabilmente sarà fino ache non ci sarà più nulla".

* Dal canto suo, mia madre terminava le ultime righe che mi scrisse con

questa frase testamento: "Qualsiasi cosa l'uomo intraprenda, presto o tardi lorimpiangerà ".

Non posso dunque neppure vantarmi di aver acquisito questo vizio delrimpianto attraverso le mie delusioni personali. Mi precede, fa parte delpatrimonio della mia tribù. Che retaggio, l'inattitudine ad illudersi!

* A qualche chilometro del mio paese natale si trova, appollaiato sulle

alture, un boro abitato unicamente da zingari. Nel 1910 un etnologodilettante vi si recò, accompagnato da un fotografo. Riuscì a radunare gliabitanti, che accettarono di farsi fotografare senza sapere cosa significasse.Quando si chiese loro di rimanere immobili, una vecchia esclamò: "Attenti!Ci stanno rubando l'anima!". Allora, tutti si precipitarono sui due visitatori,che penarono non poco a trarsi d'impaccio.

Attraverso quei gitani mezzo selvaggi, non era forse l'India, loro paese diorigine, che parlava in quella circostanza?

64

Page 65: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* In perpetua rivolta contro la mia stirpe, ho desiderati per tutta la vita

essere altro: spagnolo, russo, cannibale -tutto, eccetto quello che ero. èun'aberrazione volersi differenti da quello che si è, adottare in teoria tutte lecondizioni, esclusa la propria.

* Il giorno in cui lessi l'elenco pressapoco completo delle parole di cui

dispone il sanscrito per designare l'assoluto, capii che avevo sbagliato strada,paese e idioma.

* Un'amica, dopo non so quanti anni di silenzio, mi scrive che non ne ha

più per molto, che si prepara a "entrare nell'ignoto"… Questo luogo comunemi ha fatto storcere il naso. Non vedo in che cosa, attraverso la morte, sipossa entrare. Ogni affermazione, qui, mi pare un abuso. La morte non èuno stato, non è forse neppure un passaggio. Che cos'è dunque? E con qualeluogo comune, a mia volta, risponderò a quell'amica?

* Su uno stesso argomento, su uno stesso evento, mi può accadere di

cambiare opinione dieci, venti, trenta volte nello spazio di una giornata. Edire che, ogni volta, come l'ultimo degli impostori, oso pronunciare la parola"verità"!

* La donna, ancora robusta, trascinava dietro di sé il marito, alto, curvo,con gli occhi attoniti; lo trascinava come se fosse un sopravvissuto diun'altra èra, un diplodoco apoplettico e implorante. Un'ora dopo, secondoincontro: una vecchia molto ben messa, assai ingobbita, "veniva avanti".

65

Page 66: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

Descrivendo un perfetto semicerchio, guardava, per forza di cose, il suolo, edi certo contava i suoi passetti di una lentezza inimmaginabile. Si sarebbedetto che stesse imparando a camminare, che avesse paura di non saperedove e come mettere i piedi per muoversi.

…Qualsiasi cosa mi avvicini al Buddha mi va bene. * Nonostante i capelli bianchi, batteva ancora il marciapiede. La

incontravo spesso, nel Quartiere, verso le tre del mattino, e non mi piacevatornare a casa senza averla sentita raccontare qualche sua prodezza o qualcheaneddoto. Gli aneddoti li ho dimenticati, e anche le prodezze. Ma non hodimenticato la prontezza con la quale, una notte in cui mi ero messo atuonare contro tutti i "miserabili" che dormivano, lei replicò, con l'indicepuntato contro il cielo: "E che cosa dice del miserabile di lassù?".

* "Tutto è privo di fondamento e sostanza": non me lo ripeto mai senza

provare qualcosa che assomiglia alla felicità. Il guaio è che ci sono tantimomenti in cui non riesco a ripetermelo…

* Leggo i suoi libri per la sensazione di naufragio che mi dà tutto quello

che scrive. Al principio capisci, poi cominci a girare a vuoto, in seguito seipreso in un turbine insulso, senza terrore, pensi che affonderai, edeffettivamente affondi. Eppure non è vero annegamento - sarebbe troppobello! Risali alla superficie, respiri, capisci di nuovo, sei sorpreso nel vedereche sembra dire qualcosa e nel capire quello che dice, poi giri ancora avuoto, e di nuovo affondi… Tutto ciò vorrebbe essere profondo e sembratale. Ma non appena ti riprendi, ti accorgi che è solo astruso, e che ladistanza fra la profondità vera e la profondità simulata non è meno rilevantedi quella fra una rivelazione e un'idea fissa.

66

Page 67: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Chiunque si consacri a un'opera crede -senza esserne consapevole- cheessa sopravviverà agli anni, ai secoli, al tempo medesimo… Se percepisse,mentre vi si dedica, che è peritura, l'abbandonerebbe per strada, nonpotrebbe terminarla. Attività e inganno sono termini correlativi.

* "Il riso scomparve, poi scomparve il sorriso".Questa osservazione in apparenza ingenua di un biografo di Aleksandr

Blok definisce, come meglio non si potrebbe, lo schema di ognidecadimento.

* Non è facile parlare di Dio quando non si è né credenti né atei: ed è

questo probabilmente il dramma di tutti noi, compresi i teologi: il non poteressere più né l'uno né l'altro.

* Per uno scrittore il progresso verso il distacco e la liberazione è una

catastrofe senza precedenti. Lui, più di chiunque altro, ha bisogno dei propridifetti: se trionfa su di essi è perduto. Si guardi dunque dal diventaremigliore, perchè, se ci riesce, lo rimpiangerà amaramente.

* Occorre diffidare della conoscenza che abbiamo di noi stessi: essa

indispone e paralizza il nostro demone. In questo è da cercare la ragione per

67

Page 68: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

cui Socrate non ha scritto niente. * Ciò che rende i cattivi poeti ancora peggiori è che leggono solo poeti

(come i cattivi filosofi leggono solo filosofi), mentre trarrebbero maggiorprofitto da un libro di botanica o di geologia. Ci si arricchisce solofrequentando discipline distanti dalla propria. Questo è vero, beninteso, soloper gli ambiti in cui imperversa l'io.

* Tertulliano racconta che, per guarire, gli epilettici andavano a

"succhiare con avidità il sangue dei criminali sgozzati nell'arena." Seascoltassi il mio istinto sarebbe questo, per qualunque malanno, il sologenere di terapia che adotterei.

* Abbiamo diritto di adirarci con qualcuno che ci tratta da mostri? Il

mostro è solo per definizione, e la solitudine, anche quella dell'infamia,presuppone qualcosa di positivo, una elezione certo un po' speciale, maindiscutibilmente un'elezione.

* Due nemici sono lo stesso uomo dimezzato. * "Non giudicare nessuno prima di metterti al suo posto." Questo antico

proverbio rende impossibile qualsiasi giudizio, dato che giudichiamo

68

Page 69: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

qualcuno proprio perchè non possiamo metterci al suo posto. * Chi ama la propria indipendenza deve prestarsi, per salvaguardarla, a

qualsiasi turpitudine, deve perfino rischiare, se occorre, l'ignominia. * Niente di più abominevole del critico e, a maggior ragione, del filosofo

che è in ognuno di noi: se fossi poeta, reagirei come Dylan Thomas, il quale,quando ne commentavano le poesie in sua presenza, si gettava per terracontorcendosi.

* Tutti coloro che si affaccendano commettono ingiustizia su ingiustizia,

senza provare il minimo rimorso. Soltanto cattivo umore. - Il rimorso èriservato a coloro che non agiscono, che non possono agire. Per loro essosurruga l'azione, consolandoli della loro inefficienza.

* La maggior parte delle delusioni ci viene dai nostri primi impulsi. Il

minimo slancio si paga più caro di un crimine. * Siccome rammentiamo con precisione solo i nostri travagli, i

perseguitati, gli ammalati, le vittime di ogni sorta avranno vissuto, in fin deiconti, con il massimo profitto. Gli altri, i fortunati, hanno sì una vita, ma nonil ricordo di una vita.

69

Page 70: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* è noioso chiunque non accondiscenda a impressionarci. Il vanitoso è

quasi sempre irritante, ma si prodiga, fa uno sforzo: è un seccatore che nonvorrebbe essere tale, e gliene siamo riconoscenti: si finisce per sopportarlo,addirittura per cercarlo. Invece siamo pallidi di rabbia davanti a qualcunoche non mira in alcun modo a far colpo. Che cosa dirgli e che cosa aspettarcida lui? Bisogna serbare qualche traccia della scimmia, o se no restare a casapropria.

* Non la paura di intraprendere, ma la paura di riuscire spiega più di un

fallimento. * Vorrei una preghiera con parole–pugnali. Sfortunatamente, se si prega,

si deve pregare come tutti. In ciò consiste una delle più grandi difficoltàdella fede.

* Si teme l'avvenire solo se non si è certi di potersi uccidere quando di

vuole. * Né Bossuet né Malebranche, né Fénelon si sono degnati di parlare dei

"Pensieri" di Pascal. A quanto pare, non sembrava loro abbastanza serio.

70

Page 71: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* L'antidoto al tedio è la paura. Occorre che il rimedio sia più forte delmale.

* Magari potessi innalzarmi al livello di colui che avrei voluto essere! Ma

non so quale forza, che si accresce con gli anni, mi tira verso il basso.Perfino per risalire alla mia superficie devo impiegare stratagemmi ai qualinon posso pensare senza arrossire.

* Ci fu un tempo in cui, ogni volta che subivo un affronto, per

allontanare da me ogni velleità di vendetta immaginavo me stesso nella pacedella tomba. E subito mi acquietavo. Non disprezziamo troppo il nostrocadavere: qualche volta può servire.

* Ogni pensiero deriva da una sensazione che abbiamo ostacolato. * Il solo modo di raggiungere un altro in profondità è andare verso

quello che in se stessi c'è di più profondo. In altri termini, seguire il percorsoinverso a quello che imboccano gli spiriti cosidetti "generosi".

* Vorrei poter dire come quel rabbino hassidico: "La benedizione della

mia vita è stata il non aver mai avuto bisogno di una cosa prima dipossederla!".

71

Page 72: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Permettendo l'uomo, la natura ha commesso molto più che un errore di

calcolo: ha commesso un attentato contro se stessa. * La paura rende coscienti - la paura morbosa e non la paura naturale.

Altrimenti gli animali avrebbero raggiunto un grado di coscienza superiore alnostro.

* In quanto orangutan propriamente detto, l'uomo è antico; in quanto

orangutan storico, è relativamente recente: un parvenu che non ha avuto iltempo d'imparare come comportarsi nella vita.

* Dopo certe esperienze si dovrebbe cambiare nome, dato che non si è

più gli stessi. Tutto assume un altro aspetto, a cominciare dalla morte, cheappare prossima e desiderabile; ci si riconcilia con essa, e si giunge aritenerla "la migliore amica dell'uomo", come la chiama Mozart in una letteraal padre agonizzante.

* Bisogna soffrire fino in fondo, fino al momento in cui si smette di

credere alla sofferenza.

72

Page 73: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* "La verità rimane nascosta per colui che è abitato dal desiderio e

dall'odio" (Buddha)…Cioè per ogni vivente. * Attratto dalla solitudine, rimane tuttavia nel secolo: uno stilita senza

colonna. * "Avete avuto torto a puntare su di me". Chi potrebbe parlare così? Dio

e il Fallito. * Tutto ciò che compiamo, tutto ciò che esce da noi, aspira a dimenticare

le sue origini, e ci riesce solo ergendosi contro di noi. Da qui il segnonegativo che marchia tutte le nostre realizzazioni.

* Niente si può dire di niente. Per questo non ci può essere limite al

numero dei libri. * Il fallimento, anche ripetuto, pare sempre nuovo, mentre il successo,

moltiplicandosi, perde ogni interesse, ogni attrattiva. Non è l'infelicità, bensìla felicità, la felicità insolente, è vero, che conduce all'acredine e al sarcasmo.

73

Page 74: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* "Un nemico è utile quanto un Buddha" è proprio così. Perchè il nostro

nemico veglia su di noi, ci impedisce di lasciarci andare. Segnalando,divulgando le nostre più piccole manchevolezze, ci conduce direttamente allasalvezza, mette tutto in opera affinchè non siamo indegni dell'idea che si èfatto di noi. Perciò la nostra gratitudine nei suoi confronti dovrebbe essereillimitata.

* Ci si riprende, e si aderisce tanto più all'essere, quanto più si è reagitocontro i libri negatori, dissolutori, contro la loro forza nociva. Libricorroboranti insomma, poichè suscitano l'energia che li nega. Piùcontengono veleno, più esercitano un affetto salutare a condizione che li silegga controcorrente, come si dovrebbe leggere ogni libro, a cominciare dalcatechismo.

* Il più grande servigio che si possa rendere a un autore è impedirgli di

lavorare per un certo tempo. Sarebbero necessarie tirannie di breve durata,che servissero a sospendere qualsiasi attività intellettuale. La libertà diespressione senza interruzione alcuna espone i talenti a un rischio mortale, licostringe a prodigarsi oltre le loro risorse e impedisce loro di accumularesensazioni ed esperienze. La libertà senza limiti è un attentato contro lospirito.

* La pietà di sé è meno sterile di quanto non si creda. Appena qualcuno

ne avverte un pur minimo accesso, assume una posa da pensatore e,meraviglia delle meraviglie, riesce a pensare.

74

Page 75: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* La massima storica secondo la quale dobbiamo piegarci senza

protestare alle cose che non dipendono da noi tiene conto solo delle sventureesterne, che sfuggono alla nostra volontà. Ma a quelle che vengono da noistessi, come adattarsi? Se siamo la fonte dei nostri mali, a chi volerne? A noistessi? Fortunatamente ci arrabattiamo a dimenticare che siamo i vericolpevoli, e d'altro canto l'esistenza è tollerabile solo se rinnoviamo ognigiorno quella menzogna e quell'oblio.

* Per tutta la vita ho vissuto con la sensazione di essere stato allontanato

dal mio vero luogo. Se l'espressione "esilio metafisico" non avesse alcunsenso, la mia sola esistenza gliene fornirebbe uno.

* Più si è colmi di doni, meno si progredisce sul piano spirituale. Il

talento è un ostacolo alla vita interiore. * Per sottrarre la parola "grandezza" al rischio della magniloquenza

bisognerebbe servirsene solo a proposito dell'insonnia o dell'eresia. * Nell'India classica il saggio e il santo si ritrovavano in una sola e

medesima persona. Per avere un'idea di una tale impresa, si immagini, se sipuò, una fusione fra la rassegnazione e l'estasi, fra uno stoico freddo e unmistico invasato.

75

Page 76: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* L'essere è sospetto. Che dire allora della vita, che ne è la deviazione e

l'avvilimento? * Quando ci riferiscono un giudizio sfavorevole su di noi, invece di

risentirci dovremmo pensare a tutto il male che abbiamo detto degli altri, etrovare che è giusto che se ne dica altrettanto di noi. Ironia vuole che non cisia nessuno più vulnerabile, più suscettibile, meno disposto a riconoscere ipropri difetti del maldicente. Basta citargli un'infima riserva che sia stataespressa sul suo conto perchè perda il controllo, si scateni e soffochi nellapropria bile.

* Dall'esterno, in ogni clan, ogni setta, ogni partito, regna l'armonia;dall'interno, la discordia. I conflitti in un monastero sono frequenti eavvelenati come in qualunque società. Anche quando disertano l'inferno, gliuomini lo fanno solo per ricostituirlo altrove.

* Le benchè minima conversione è vissuta come un avanzamento.

Esistono per fortuna delle eccezioni. Ammiro quella setta ebraica delSettecento nella quale si aderiva al cristianesimo per volontà di degradarsi,come pure quell'indio che, essendosi convertito anche lu, si rammaricava didiventare preda dei vermi, invece di essere divorato dai figli, onore cheavrebbe avuto se non avesse abiurato le credenze della sua tribù.

76

Page 77: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* è normale che l'uomo non si interessi più alla religione ma alle

religioni, giacchè solo per loro tramite sarà in grado di comprendere leversioni multiple del suo accasciamento spirituale.

* Ricapitolando le tappe della nostra carriera, è umiliante constatare che

non abbiamo avuto i rovesci che meritavamo, che avevamo il diritto disperare.

* In certuni la prospettiva di una fine più o meno prossima stimola

l'energia, buona o cattiva, e li tuffa in un'attività frenetica. Abbastanzacandidi da voler perpetuarsi grazie alle loro imprese o alle loro opere, siaccaniscono a terminarle, a concluderle: non c'è più un istante da perdere. Lastessa prospettiva induce altri a sprofondarsi nell' "a che serve?", in unachiaroveggenza sterile, nelle verità irrecusabili dell'apatia.

* "Maledetto sia colui che, nelle future ristampe delle mie opere, avrà

cambiato scientamente una qualsiasi cosa, una frase, o solo una parola, unasillaba, una lettera, un segno di punteggiatura!"

Fu il filosofo, fu lo scrittore, a far parlare così Schopenhauer? Tutti edue, e quel connubio (si pensi allo stile sconcertante di qualsiasi operafilosofica) è molto raro. Un Hegel non avrebbe erto proferito unamaledizione simile. E nessun altro filosofo di prima grandezza, trannePlatone.

77

Page 78: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Nulla di più esasperante dell'ironia continua, che non ti dà tregua, chenon ti lascia il tempo di respirare e ancora meno di riflettere, e che, invece,di essere inapparente, occasionale, è massiccia, automatica, agli antipodidella sua natura essenzialmente delicata. Questo è in ogni modo l'uso che nefa il tedesco, l'essere che, per avere maggiormente meditato su di essa, è ilmeno indicato a servirsene.

* L'ansia non è provocata da nulla, cerca di darsi una giustificazione, e

per riuscirci si avvale di qualunque cosa, dei pretesti più miserabili, ai qualisi abbarbica, dopo averli inventati. Realtà in sé che precede le proprieespressioni particolari, le proprie varietà, l'ansia che suscita se stessa, sigenera da sola, è "creazione infinita", e in quanto tale atta ad evocare più letrame della divinità che quelle della psiche.

* Tristezza automatica: un robot elegiaco.

* Davanti a una tomba le parole gioco, impostura, scherzo, sogno siimpongono. Impossibile pensare che esistere sia un fenomeno serio.Certezza di un raggiro in partenza, alla base. Sui frontoni dei cimiteri sidovrebbe incidere. "Niente è tragico. Tutto è irreale".

* Non dimenticherò facilmente l'espressione di orrore su quello che fu il

suo volto, il rictus, lo spavento, l'estremo conforto, e l'aggressività. Non eracontento, no. Mai ho visto qualcuno così a disagio nella bara.

78

Page 79: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Non guardare né avanti né indietro, guarda in te stesso, senza paura e

senza rimpianto. Nessuno scende in sé finchè rimane schiavo del passato odel futuro.

* Non è elegante rimproverare a qualcuno la sua sterilità quando è

postulata, quando è il suo modo di realizzarsi, il suo sogno… * Le notti in cui abbiamo dormito è come se non fossero mai esistite.

Restano nella memoria solo quelle in cui non abbiamo chiuso occhio: nottevuol dire notte insonne.

* Ho trasformato, per non doverle risolvere, tutte le mie difficoltà

pratiche in difficoltà teoriche. Di fronte all'Insolubile, finalmente respiro… * A uno studente che voleva sapere la mia posizione riguardo all'autore

di Zarathustra, risposi che da molto tempo avevo smesso di frequentarlo.Perchè? mi chiese. - Perchè lo trovo troppo ingenuo…

Gli rimprovero le sue infatuazioni e persino i suoi fervori. Non haabbattuto idoli se non per sostituirli con altri. Un falso iconoclasta, con trattida adolescente, e non so che verginità, che innocenza, inerenti alla suacarriera di solitario. Ha osservato gli uomini solo da lontano.

79

Page 80: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

Se li avesse guardati da vicino non avrebbe mai potuto concepire ecelebrare il superuomo, visione bislacca, risibile, se non grottesca, chimera ocapriccio che poteva scaturire solo dalla mente di qualcuno che non avesseavuto il tempo di invecchiare, di conoscere il distacco, il lungo disgustosereno. Molto più vicino mi è un Marco Aurelio.

Nessuna esitazione da parte mia fra il lirismo della frenesia e la prosadell'accettazione: trovo più conforto, e perfino più speranza, in unimperatore stanco che in un profeta folgorante.

* Mi piace quell'idea indù secondo la quale possiamo affidare la nostra

salvezza a qualcun altro, preferibilmente a un "santo", e permettergli dipregare in vece nostra, di fare qualsiasi cosa per salvarci. è un venderel'anima a Dio.

* "Il talento ha dunque bisogno di passioni? Sì, di molte passioni

represse" (Joubert). Non c'è un solo moralista che non possa essereconvertito in un precursore di Freud.

* Si è sempre stupiti nel vedere che i grandi mistici hanno prodotto

tanto, che hanno lasciato un così alto numero di trattati. Probabilmentepensavano di glorificare Dio, e nient'altro. In parte è vero, ma solo in parte.Non si crea un'opera senza affezionarsi, senza asservirsi ad essa. Scrivere èl'atto meno ascetico che ci sia.

* Quando veglio fino a notte molto inoltrata, sono visitato dal mio

cattivo genio come lo fu Bruto dal suo prima della battaglia di Filippi…

80

Page 81: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* "Ho forse la faccia di uno che deve fare qualcosa quaggiù?" Ecco cosa

avrei voglia di rispondere agli indiscreti che mi interrogano sulle mie attività. * Qualcuno ha detto che una metafora "deve poter essere disegnata" -

Tutto quello che da un secolo è stato fatto di originale e di vivo in letteraturacontraddice questa affermazione. Perchè, se qualcosa ha fatto il suo tempo, èproprio la metafora dai contorni definiti, la metafora "coerente". Propriocontro di essa la poesia non ha cessato di rivoltarsi, al punto che una poesiamorta è una poesia affetta da coerenza.

* Ascoltando il bollettino meteorologico, forte emozione a causa di

"piogge sparse". Il che dimostra che la poesia è in noi e non nell'espressione,quantunque sparso sia un aggettivo capace di far nascere una certavibrazione.

* Appena formulo un dubbio, più esattamente: appena avverto il

bisogno di formularne uno, provo un benessere curioso, inquietante. Misarebbe di gran lunga più agevole vivere senza traccia di credenza che senzatraccia di dubbio. Dubbio devastatore, dubbio nutritivo!

* Non esiste sensazione falsa.

81

Page 82: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Rientrare in sé percepire un silenzio antico quanto l'essere, anche più

antico. * Si desidera la morte solo nei malesseri vaghi; la si fugge al minimo

malessere preciso. * Se è vero che detesto l'uomo, non potrei dire con la stessa facilità:

detesto l'essere umano, per la ragione che c'è malgrado tutto nella parolaessere un qualcosa di pieno, di enigmatico e di attraente, qualità estraneeall'idea di uomo.

* Nel Dhammapada si raccomanda, per ottenere la liberazione, di

scrollare la doppia catena del Bene e del Male. Che il Bene stesso sia unostacolo, siamo troppo arretrati spiritualmente per poterlo ammettere. Perciònon saremo liberati.

* Tutto ruota attorno al dolore: il resto è accessorio, anzi inesistente -

visto che rammentiamo solo ciò che fa male. Poichè le sensazioni dolorosesono le uniche ad essere reali, è quasi inutile provarne altre.

82

Page 83: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Credo, come quel pazzo di Calvino, che siamo predestinati alla

salvezza o alla dannazione nel ventre della madre. Ancor prima di nascereabbiamo già vissuto la nostra vita.

* è libero colui che ha riconosciuto l'inanità di tutti i punti di vista, è

liberato colui che ne ha tratto le conseguenze. * Non c'è santità senza una propensione allo scandalo. Ciò non vale solo

per i santi. Chiunque si manifesti, in qualunque modo lo faccia, dimostra dipossedere, più o meno sviluppato, il gusto della provocazione.

* Sento che sono libero, ma so che non lo sono. * Sopprimevo dal mio vocabolario una parola dopo l'altra. Finito il

massacro, una sola superstite; solitudine. Mi risvegliai appagato. * Se ho potuto resistere fino ad ora, è perchè a ogni afflizione, che mi

pareva intollerabile, ne succedeva una seconda, più atroce, poi una terza, ecosì via. Fossi anche all'inferno, mi augurerei di vederne moltiplicare igironi, per poter affrontare una prova nuova, più ricca della precedente.Politica salutare, almeno in materia di tormenti.

83

Page 84: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* A che cosa faccia appello la musica in noi è difficile sapere; è certo

però che tocca una zona così profonda che la follia stessa non riesce apenetrarvi.

* Avremmo dovuto essere dispensati dal trascinare un corpo. Bastava il

fardello dell'io. * Mi occorrerebbe, per riprendere gusto a certe cose, per rifarmi un'

"anima", un sonno di parecchie ere cosmiche. * Non ho mai potuto capire quell'amico che, di ritorno dalla Lapponia,

mi diceva l'oppressione che si prova quando non si incontra per giorni egiorni la minima traccia di uomo.

* Uno scorticato che viene eretto a teorico del distacco, un

convulsionario che gioca a fare lo scettico. * Funerale in un paesino normanno. Chiedo informazioni a un contadino

che guardava da lontano il corteo. "Era ancora giovane, appena sessant'anni.

84

Page 85: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

Lo hanno trovato morto nei campi. Che ci vuol fare? Così è…Cosi è… Cosìè…".

Quel ritornello, che sul momento mi sembrò bizzarro, in seguito miassillò. Il buon uomo non sospettava di dire sulla morte tutto quello che sipuò dire e tutto quello che si sa.

* Mi piace leggere come una portinaia: identificarmi con l'autore e con il

libro. Ogni altro atteggiamento mi fa pensare al sezionatore di cadaveri. * Appena uno si converte a qualcosa, dapprima lo si invidia, poi lo si

compiange, infine lo si disprezza. * Non avevamo niente da dirci, e mentre proferivo parole oziose sentivo

che la terra scorreva nello spazio e che ruzzolavo con lei a una velocità chemi dava il capogiro.

* Anni e anni per svegliarsi da quel sonno al quale gli altri si

abbandonano; e poi anni e anni per sfuggire quel risveglio… * Quando ho bisogno di condurre a buon fine un compito che ho

assunto per necessità o per piacere, basta che mi ci applichi perchè tutto misembri importante, tutto mi attragga, fuorchè il compito in questione.

85

Page 86: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Riflettere su quelli che non ne hanno più per molto, che sanno come

per loro tutto sia abolito, escluso il tempo in cui si dipana il pensiero dellaloro fine. Rivolgersi a quel tempo. Scrivere per dei gladiatori…

* L'erosione del nostro essere operata dalle nostre infermità: il vuoto che

ne risulta è colmato dalla presenza della coscienza - che dico? quel vuoto è lacoscienza stessa.

* La disgregazione morale quando si soggiorna in un luogo troppo bello.

L'io si dissolve a contatto con il paradiso. Fu probabilmente per evitare quelrischio che il primo uomo fece la scelta che sappiamo.

* Tutto sommato, ci sono state più affermazioni che negazioni -almeno

finora. Neghiamo dunque senza rimorsi. Le credenze peseranno sempre dipiù sulla bilancia.

* La sostanza di un'opera è l'impossibile - ciò che non abbiamo potuto

raggiungere, ciò che non poteva esserci dato: è la somma di tutte le cose checi furono rifiutate.

86

Page 87: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Gogol' che nella speranza di una "rigenerazione" si reca a Nazareth e visi annoia come "in una stazione russa": proprio questo capita a tutti noiquando cerchiamo al di fuori quello che può esistere solo in noi stessi.

* Uccidersi perchè si è quello che si è, d'accordo, ma non perchè tutta

l'umanità ti sputerebbe in faccia! * Perchè temere il nulla che ci aspetta quando non differisce da quello

che ci precede: questa argomentazione degli antichi contro la paura dellamorte è inaccettabile in quanto consolazione. Prima, si aveva la fortuna dinon esistere; ora esistiamo, e proprio questa particella di esistenza, quindi disventura, teme di scomparire. Particella non è la parola esatta, giacchèognuno si ritiene superiore o, almeno, uguale all'universo.

* Quando discerniamo l'irrealtà in ogni cosa, diventiamo noi stessi

irreali, cominciamo a sopravviverci, per quanto forte sia la nostra vitalità,per quanto imperiosi siano i nostri istinti. Ma non sono più che falsi istinti, efalsa vitalità.

* Se sei destinato a roderti niente potrà impedirtelo: ti roderai per una

quisquilia allo stesso modo che per un grande dolore. Rassegnati adangustiarti in ogni occasione: così vuole la tua sorte.

87

Page 88: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Vivere è perdere terreno.

* E dire che tanti sono riusciti a morire! * Impossibile non portare rancore a chi ci scrive lettere sconvolgenti. * In una remota provincia dell'India tutto veniva spiegato con i sogni e,

cosa più importante, dai sogni si traeva ispirazione per guarire le malattie. Inbase a essi si regolavano anche gli affari, quotidiani o capitali. Fino all'arrivodegli inglesi. Da quando ci sono loro, diceva un indigeno, non sogniamopiù.

In quella che si è convenuto di chiamare "civiltà" risiede innegabilmenteun principio diabolico di cui l'uomo ha preso coscienza troppo tardi, quandonon era più possibile porvi rimedio.

* La lucidità senza il correttivo dell'ambizione conduce alla paralisi.

Bisogna che l'una poggi sull'altra, che l'una combatta l'altra senza vincerlaperchè un'opera, perchè una vita sia possibile.

* Non possiamo perdonare a coloro che abbiamo osannato, siamo

impazienti di rompere con loro, di spezzare la catena più delicata che esista:

88

Page 89: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

quella dell'ammirazione…non per insolenza, ma per aspirazione a ritrovarci,a essere liberi, a essere noi stessi. Ci riusciamo solo con un atto diingiustizia.

* Il problema della responsabilità avrebbe senso solo se fossimo stati

consultati prima della nascita e avessimo consentito a essere proprio coluiche siamo.

* L'energia e la virulenza del mio taedium vitae continuano a stupirmi.

Tanto vigore in un male così fiacco! Debbo a questo paradosso l'incapacitàin cui sono di scegliere finalmente la mia ultima ora.

* Per i nostri atti, per la nostra vitalità semplicemente, l'aspirazione alla

lucidità è funesta quanto la lucidità stessa. * I figli si rivoltano, debbono rivoltarsi contro i padri, e i padri non

possono farci nulla, perchè soggiacciono a una legge generale che regola irapporti fra i vivi: e cioè che ognuno genera il proprio nemico.

* Ci hanno talmente insegnato ad aggrapparci alle cose che, quando

vogliamo svincolarcene, non sappiamo da che parte cominciare. E se lamorte non venisse ad aiutarci, il nostro accanimento a durare ci farebbe

89

Page 90: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

trovare una formula di esistenza al di là dell'usura, al di là della senilitàstessa.

* Tutto si spiega a meraviglia se ammettiamo che la nascita è un evento

nefasto o quanto meno inopportuno; ma se si è di opinione diversa, occorrerassegnarsi all'inintelligibile, oppure barare come fanno tutti.

* In un libro gnostico del secondo secolo della nostra èra si legge: "la

preghiera dell'uomo triste non ha mai la forza di salire fino a Dio".…Poichè si prega solo nello sconforto, se ne dedurrà che nessuna

preghiera è mai giunta a destinazione. * Era al di sopra di tutti, ma questo non dipendeva da lui: aveva

semplicemente dimenticato di desiderare… * Nell'antica Cina le donne, quando erano in preda alla collera o

all'afflizione, montavano su una panchetta predisposta per loro in strada, e lìdavano libero sfogo al loro furore o ai loro lamenti. Questo genere diconfessionale dovrebbe essere ripristinato e adottato un po' ovunque, nonfoss'altro per rimpiazzare quello, desueto, della Chiesa, o quello, inefficace,di tale o talaltra terapia.

90

Page 91: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Quel filosofo manca di spessore o, per dirla in gergo, di "formainteriore". è troppo costruito per essere vivo o soltanto "reale". è unabambola sinistra. Che felicità sapere che non riaprirò mai più i suoi libri!

* Nessuno proclama che sta bene ed è libero, eppure proprio questo

dovrebbero fare tutti coloro che conoscono questa duplice benedizione.Niente ci incrimina di più della nostra incapacità a urlare le nostre fortune.

* Avere sempre fallito in tutto, per amore dello scoraggiamento. * L'unico modo di salvaguardare la propria solitudine è ferire tutti, a

cominciare da quelli che ci amano. * Un libro è un suicidio differito. * Checché se ne dica, la morte è ciò che la natura ha trovato di meglio

per accontentare tutti. Con ognuno di noi, tutto svanisce, tutto cessa persempre! Che vantaggio, che abuso! Senza il minimo sforzo da parte nostradisponiamo dell'universo, lo trasciniamo nella nostra sparizione.Decisamente, morire è immorale…

91

Page 92: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Se le prove che subite, invece di dilatarvi, di gettarvi in uno stato dienergica euforia, vi deprimono e vi inaspriscono, sappiate che non avetevocazione spirituale.

* Siamo talmente abituati a vivere nell'attesa, a puntare sul futuro o su unsimulacro di futuro, che abbiamo concepito l'idea di immortalità solo per unbisogno di aspettare per tutta l'eternità.

* Ogni amicizia è un dramma impercettibile, una serie di sottili ferite. * "Lutero morto" di Lucas Fortnagel. Maschera terrificante, aggressiva,

plebea, di un porcino sublime… che coglie bene i caratteri di colui che nonsarà mai lodato abbastanza per aver proclamato: "I sogni sono menzogneri;cacare a letto, solo questo è vero".

* Più si vive, meno sembra utile aver vissuto. * A vent'anni, quelle notti in cui rimanevo per ore con la fronte incollata

al vetro, guardando nel buio…

92

Page 93: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Nessun autocrate ha mai avuto un potere paragonabile a quello di cui

gode un povero diavolo che medita di uccidersi. * Educarsi a non lasciare tracce è una guerra fatta in ogni istante contro

di sé, al solo scopo di provare a se stessi che si potrebbe, se lo sidesiderasse, diventare saggi…

* Esistere è uno stato inconcepibile quanto il suo contrario - che dico?

più inconcepibile ancora. * Nell'antichità i "libri" erano così costosi, che non si poteva

accumularne, a meno di non essere re, tiranni o…Aristotele, il primo apossedere una biblioteca degna di questo nome.

Un'altra prova a carico da aggiungere al fascicolo di questo filosofo, giàcosì funesto per tanti aspetti.

* Se mi uniformassi alle mie convinzioni più intime, smetterei di

manifestarmi, di avere qualsiasi reazione. Fatto sta che sono ancora capacedi sensazioni…

* Un mostro, per quanto orribile sia, ci attrae segretamente, ci perseguita,ci ossessiona. Rappresenta ingigantiti, i nostri privilegi e le nostre miserie, ciproclama, è il nostro portabandiera.

93

Page 94: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Nel corso dei secoli l'uomo si è sfiancato nello sforzo di credere, è

passato di dogma in dogma, di illusione in illusione, e ha dedicato ben pocotempo ai dubbi, qualche breve intervallo fra periodi di accecamento. Inverità, non erano dubbi bensì pause, momenti di tregua conseguenti allefatiche della fede.

* è incomprensibile che chi gode dell'innocenza, stato perfetto, forse

l'unico, voglia uscirne. Eppure la storia, dai suoi inizi fino a oggi, è questo esolo questo.

* Accosto le tende, e aspetto. In realtà non aspetto niente, mi rendo solo

assente. Mondato, non fosse che per qualche minuto, dalle impurità cheoffuscano e ingombrano lo spirito, accedo a una coscienza da cui l'io èevacuato, e sono placato come se riposassi al di fuori dell'universo.

* In un esorcismo medioevale si enumerano tutte le parti del corpo,

anche le più piccole, che il maligno è invitato ad abbandonare: si direbbe undelirante trattato di anatomia, che seduce per l'eccesso di precisione, la

94

Page 95: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

profusione di particolari e l'inatteso. Un incantesimo minuzioso. "Esci dalleunghie!" è insensato, ma non privo di effetto poetico. Giacchè la vera poesianon ha niente in comune con la "poesia".

* In tutti i nostri sogni, anche se risalgono al Diluvio, è presente senza

eccezione, foss'anche per una sola frazione di secondo, qualche infimoincidente di cui siamo stati testimoni nel corso della giornata. Questaregolarità, che ho continuato a verificare per anni, è la sola costante, la solalegge o parvenza di legge che mi sia stato dato constatare nell'incredibileguazzabuglio notturno.

* La forza dissolutrice della conversazione. Si capisce perchè tanto lameditazione quanto l'azione esigano il silenzio.

* La certezza di essere solo un accidente mi ha scortato in tutte le

circostanze, propizie o avverse, e se mi ha preservato dalla tentazione dicredermi necessario, non mi ha però del tutto guarito da una certainfatuazione inerente alla perdita delle illusioni.

* è raro imbattersi in uno spirito libero, e quando se ne incontra uno ci si

accorge che il meglio di lui non si rivela nelle opere (quando si scrive siportano misteriose catene) ma in quelle confidenze in cui, svincolato daconvinzioni e da pose come da ogni preoccupazione di rigore o dirispettabilità, egli mostra le sue debolezze. E in cui appare eretico rispetto ase stesso.

95

Page 96: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Se il meteco non è creatore in materia di linguaggio è perchè cerca di

fare proprio come gli indigeni: ci riesca o meno, quell'ambizione è la suarovina.

* Comincio e ricomincio una lettera, non vado avanti, segno il passo:

che dire e come? Non so neanche più a chi fosse destinata. Solo la passionee l'interesse trovano subito il tono giusto. Per sventura, il distacco èindifferenza al linguaggio, insensibilità alle parole. Ora, proprio perdendo ilcontatto con le parole si perde il contatto con gli esseri.

* Ognuno ha fatto, a un dato momento, un'esperienza straordinaria, che

sarà per lui, a causa del ricordo che ne serba, l'ostacolo capitale alla suametamorfosi interiore.

* Conosco la pace solo quando le mie ambizioni si assopiscono. Appena

si risvegliano, mi riprende l'inquietudine. La vita è uno stato d'ambizione. Latalpa che scava le sue gallerie è ambiziosa.

L'ambizione in effetti è in ogni luogo, e se ne vedono le tracce perfinosul volto dei morti.

* Andare in India a causa del Vedanta o del buddhismo è come andare in

Francia a causa del giansenismo. Per lo meno questo è più recente, perchè èscomparso da appena tre secoli.

96

Page 97: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Neanche la minima traccia di realtà da nessuna parte, se non nelle mie

sensazioni di non–realtà. * Esistere sarebbe un'impresa assolutamente impraticabile se smettessimo

di attribuire importanza a ciò che non ne ha. * Perchè la Gita pone così in alto "la rinuncia al frutto delle azioni"?

Perchè quella rinuncia è rara, irrealizzabile, contraria alla nostra natura, egiungervi significa distruggere l'uomo che si è stati e che si è, uccidere in sétutto il passato, l'opera di millenni - affrancarsi, in una parola, dalla Specie,da questa turpe e immemoriale marmaglia.

* Bisognava accontentarsi dello stato di larva, rinunciare a evolvere,

rimanere incompiuti, gioire della siesta degli elementi, e consumarsiquietamente in un'estasi embrionale.

* La verità risiede nel dramma individuale. Se soffro realmente, soffro

molto più di un individuo, oltrepasso la sfera del mio io, raggiungo l'essenzadegli altri. Il solo modo di avviarci verso l'universale è curarci unicamente diquello che ci riguarda.

97

Page 98: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Quando si è fissi nel dubbio si prova maggior voluttà nel fare

considerazioni su di esso che nel praticarlo. * Se si vuole conoscere un paese occorre frequentare gli scrittori minori,

i soli che ne riflettano la vera natura. Gli altri denunciano o trasfigurano lanullità dei loro compatrioti: non vogliono e non possono mettersi sul lorostesso piano. Sono testimoni sospetti.

* In gioventù mi capitava di non chiudere occhio per settimane. Vivevo

nel mai vissuto, avevo la sensazione che il tempo di sempre, con la sommadei suoi istanti, si fosse raccolto e concentrato in me, dove culminava, dovetrionfava. Io lo facevo, beninteso, avanzare, ne ero il promotore e ilportatore, la causa e la sostanza, e alla sua apoteosi partecipavo da agente eda complice. Appena il sonno se ne va, l'inaudito diventa quotidiano, facile:ci si entra senza preparativi, ci si installa, ci si sguazza.

* Il numero favoloso di ore che ho sprecato a interrogarmi sul "senso" di

tutto ciò che è, di tutto ciò che accade…Ma questo tutto non comporta alcunsenso, come ben sanno gli spiriti seri. perciò usano il loro tempo e le loroenergie in cose utili.

98

Page 99: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Le mie affinità con il byronismo russo, da Pecorin a Stavrogin, la mianoia e la mia passione per la noia.

* X, che non apprezzo particolarmente, mi stava raccontando una storia

così idiota che mi svegliai di soprassalto. Coloro che non amiamo raramentebrillano nei nostri sogni.

* I vecchi, per mancanza di occupazioni, hanno l'aria di voler risolvere

non si sa quali complicatissime cose e di dedicarvi tutte le capacità di cuiancora dispongono. Ecco forse la ragione per cui non si uccidono in massa,come dovrebbero fare se fossero un pochino meno impegnati.

* L'amore più appassionato avvicina due esseri meno di quanto faccia la

calunnia. Inseparabili, il calunniatore e il calunniato costituiscono un'unità"trascendente", sono vincolati per sempre l'uno all'altro. Niente potràsepararli. Uno fa il male, l'altro lo subisce, ma lo subisce proprio perchè vi siè assuefatto, non può più farne a meno, lo reclama perfino. Sa che i suoidesideri saranno esauditi, che non lo si dimenticherà mai, che, qualsiasi cosacapiti, sarà eternamente presente nella mente del suo infaticabile benefattore.

* Il monaco errante è quel che si è fatto di meglio fino ad oggi. Arrivare

al punto di non aver più niente a cui rinunciare! Tale dovrebbe essere ilsogno di ogni spirito disincantato.

99

Page 100: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* La negazione singhiozzante - sola forma tollerabile di negazione. * Beato te, Giobbe, che non eri obbligato a commentare le tue grida! * Notte inoltrata. Mi piacerebbe scatenarmi e gettar fulmini,

intraprendere un'azione senza precedenti per rilassarmi, ma non vedo controchi né contro cosa…

* Madame d'Heudicourt, osserva Saint–Simon, non aveva in vita sua

detto bene di nessuno se non con "qualche ma schiacciante". Definizionemeravigliosa, non della maldicenza, ma della conversazione in genere.

* Tutto ciò che vive fa rumore - Che apologia del minerale! * Bach era attaccabrighe, cavilloso, taccagno, avido di titoli, di onori ecc.

E allora? Che importanza può mai avere? Un musicologo, enumerando lecantate che hanno per tema la morte, ha potuto dire che mai alcun mortale neebbe altrettanta nostalgia. Solo questo conta, il resto riguarda la biografia.

100

Page 101: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* La disgrazia di essere incapaci di stati neutri se non mediante la

riflessione e lo sforzo. Quel che un imbecille ottiene di primo acchito, ci sideve dar da fare giorno e notte per ottenerlo, e non solo a tratti!

* Ho sempre vissuto con la visione di una immensità di istanti in marcia

contro di me. Il tempo è stato la mia foresta di Birnam. * Le domande penose o offensive che ci rivolgono gli screanzati ci

irritano, ci turbano, e possono avere su di noi lo stesso effetto deiprocedimenti cui ricorre una certa tecnica orientale. Perchè una stoliditàcompatta, aggressiva, non dovrebbe suscitare l'illuminazione? Questa valbene una bastonata in testa.

* La conoscenza non è possibile, e anche se lo fosse non risolverebbe

niente. Questa è la posizione di chi dubita. Che cosa vuole, che cosa cerca?Né lui né nessuno lo saprà mai. Lo scetticismo è l'ebbrezza dell'impasse.

* Assediato dagli altri, cerco di liberarmi di loro - senza grande successo,

bisogna pur dirlo. Riesco tuttavia a riservarmi ogni qualche secondo dicolloquio con colui che avrei voluto essere.

101

Page 102: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Giunti a una certa età si dovrebbe cambiare nome e rifugiarsi in un

angolo sperduto in cui non si conoscesse nessuno, in cui non si rischiasse dirivedere né amici né nemici, in cui si conducesse la vita quiete di unmalfattore esausto.

* Non si può riflettere ed essere modesti. Appena la mente si mette in

moto, si sostituisce a Dio e a qualsiasi cosa. è indiscrezione, usurpazione,profanazione. Non "lavora", sconquassa. La tensione che tradiscono i suoiprocedimenti ne rivela il carattere brutale, implacabile. Senza una buonadose di ferocia non si può condurre un pensiero sino in fondo.

* La maggioranza dei sovvertitori, dei visionati e dei salvatori è stata o

epilettica o dispeptica. Sulle virtù del mal caduco c'è unanimità; alledifficoltà gastiche, invece, riconosciamo meriti minori. Eppure niente invitaa mettere tutto a soqquadro quanto una digestione che non si lasciadimenticare.

* La mia missione è di soffrire per tutti coloro che soffrono senza

saperlo. Devo pagare per loro, espiare la loro incoscienza, la fortuna chehanno di ignorare fino a che punto siano infelici.

* Ogni volta che il Tempo mi martirizza, dico a me stesso che uno di noi

due deve togliersi di mezzo, che non è possibile continuare indefinitamentequesto crudele faccia a faccia.

102

Page 103: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Quando giungiamo agli estremi della malinconia, tutto ciò che la

alimenta, che le offre un sovrappiù di materia, la innalza a un livello in cuinon possiamo più seguirla, e la rende troppo grande, troppo smisurata: c'èda stupirsi se arriviamo al punto di non considerarla più nostra?

* Allorchè una sventura annunciata finalmente arriva, è dieci, è cento

volte più difficile da sopportare di una sventura che non ci aspettavamo. Nelcorso delle nostre lunghe apprensioni l'abbiamo vissuta in anticipo, equando si affaccia quei tormenti passati si aggiungono ai presenti, e formanoinsieme una massa dal peso intollerabile.

* è chiaro come il sole che Dio era una soluzione e che non ne

troveremo mai una altrettanto soddisfacente. * Potrei ammirare pienamente solo un uomo disonorato - e felice. Ecco

uno, penserei, che spregia l'opinione dei suoi simili e trae felicità econsolazione unicamente da se stesso.

* L'uomo del Rubicone aveva, dopo Farsalo, perdonato a troppi. Tale

magnanimità parve offensiva a quelli dei suoi amici che lo avevano tradito eche lui aveva umiliato trattandoli senza rancore. Si sentivano sminuiti,scherniti, e lo punirono per la sua clemenza o per il suo disprezzo: sirifiutava dunque di abbassarsi al risentimento! Se si fosse comportato da

103

Page 104: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

tiranno, lo avrebbero risparmiato. Ma gliene volevano perchè avevadisdegnato di ispirare loro abbastanza paura.

* Tutto ciò che è genera, presto o tardi, l'incubo. Tentiamo quindi di

inventare qualcosa di meglio dell'essere. * La Filosofia, che si era data il compito di minare le credenze, quando

vide il cristianesimo diffondersi e sul punto di vincere fece causa comunecontro il paganesimo, le cui superstizioni le sembrarono preferibili alleinsanie trionfanti. Attaccando gli dèi e demolendoli, aveva creduto diliberare le menti; in realtà le abbandonava a una nuova servitù, peggioredell'antica, giacchè il dio che stava per sostituirsi ad essi non aveva undebole particolare né per la tolleranza né per l'ironia.

La Filosofia, si obietterà, non è responsabile dell'avvento di quel dio,non era lui che essa raccomandava.

Certo, ma avrebbe potuto intuire che non si scalzavano impunemente glidèi, che altri sarebbero venuti a prenderne il posto e che essa non avevanulla da guadagnare nel cambio.

* Il fanatismo è la morte della conversazione. Non si chiacchiera con un

candidato al martirio. Cosa si può dire a uno che si rifiuta di penetrare levostre ragioni e, dal momento che non ci si inchina alle sue, preferirebbeperire piuttosto che cedere? Ben vengano i dilettanti e i sofisti, i quali,almeno, entrano in tutte le ragioni…

104

Page 105: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Dire a qualcuno ciò che si pensa di lui e di quello che fa significainvestirsi di una superiorità molto abusiva. La franchezza non è compatibilecon un sentimento delicato, non lo è neppure con una esigenza etica.

* I nostri parenti sono quelli che, più volentieri di tutti gli altri, mettono

in dubbio i nostri meriti. La regola è universale: il Buddha stesso non visfuggì: fu proprio un suo cugino ad accanirsi maggiormente contro di lui, esolo più tardi Mara, il Maligno.

* Per l'ansioso non esiste differenza tra un successo e un fiasco. La sua

reazione è identica di fronte all'uno e all'altro. Entrambi lo scombussolanoallo stesso modo.

* Quando mi cruccio un po' troppo perchè non lavoro mi dico che potrei

anche essere morto e in tal caso lavorerei ancora meno… * Meglio in una fogna che su un piedistallo. * I vantaggi di uno stato di eterna virtualità mi paiono così rilevanti che,

quando mi metto a enumerarli, non mi capacito di come il passaggioall'essere sia mai potuto avvenire.

105

Page 106: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Esistenza = Tormento. L'equazione mi pare evidente. Non lo è per un

certo mio amico. Come convincerlo? Non posso prestargli le mie sensazioni;ora, queste soltanto avrebbero il potere di persuaderlo, di arrecargli quelsupplemento di malessere che reclama con insistenza da tanto tempo.

* Se si vedono le cose nere, è perchè le si pesa al buio, perchè i pensieri

sono in genere frutto di veglie, dunque di oscurità. Essi non possonoadattarsi alla vita, per la ragione che non sono stati pensati in vista della vita.Il sospetto degli sviluppi che potrebbero comportare non sfiora neppure lamente. Si è al di fuori di ogni calcolo umano, di ogni idea di salvezza o diperdizione, di essere o di non–essere, si è in un silenzio a parte, modalitàsuperiore del vuoto.

* Non aver ancora digerito l'affronto di nascere. * Sfinirsi in conversazioni come un epilettico nelle sue crisi. * Per vincere il panico o una inquietudine tenace non c'è nulla di meglio

che immaginare la propria sepoltura. Metodo efficace, alla portata di tutti.Per non dovervi ricorrere troppo spesso durante la giornata, la cosa miglioresarebbe provarne il beneficio fin dal risveglio. Oppure farne uso solo inmomenti eccezionali, come il papa Innocenzo IX, il quale, avendo ordinato

106

Page 107: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

un quadro che lo raffigurava sul letto di morte, vi gettava uno sguardo ognivolta che doveva prendere una decisione importante.

* Non c'è negatore che non sia assetato di un qualche catastrofico sì. * Si può essere certi che l'uomo non raggiungerà mai profondità

paragonabili a quelle che conobbe durante i secoli di colloquio egoista con ilsuo Dio.

* Non un solo istante in cui non mi senta esterno all'universo!…Mi ero appena impietosito su me stesso, sulla mia condizione di

pover'uomo, quando mi accorsi che i termini con cui qualificavo la miasventura erano gli stessi che definiscono il primo attributo dell'"esseresupremo".

* Aristotele, Tommaso d'Aquino, Hegel - tre asservitori dello Spirito. La

peggior forma di despotismo è il sistema, in Filosofia e in tutto. * Dio è ciò che sopravvive all'evidenza che niente merita di essere

pensato.

107

Page 108: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Quand'ero giovane nessun piacere uguagliava quello di crearmi dei

nemici. Adesso, appena me ne faccio uno, il mio primo pensiero è diriconciliarmi con lui per non dovermene più occupare. Avere nemici è unagrande responsabilità. Mi basta il mio fardello, non posso più portare quellodegli altri.

* La gioia è una luce che divora se stessa, incessantemente: è il sole ai

suoi primordi. * Qualche giorno prima della morte, Claudel osservava che non si

dovrebbe chiamare Dio infinito ma inesauribile. Come se non fosse la stessacosa, o quasi! Ciò non toglie che quel suo assillo di esattezza,quello scrupoloverbale nel momento in cui notava che il suo "contratto di affitto" con la vitastava per scadere, è più esaltante di una parola o di un gesto "sublimi".

108

Page 109: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* L'insolito non è un buon criterio. Paganini è più sorprendente e piùimprevedibile di Bach.

* Bisognerebbe ripetersi ogni giorno: sono uno di quelli che, a miliardi,

si trascinano sulla superficie del globo. Uno di loro, e niente di più. Questabanalità giustifica qualunque conclusione, qualunque comportamento o atto:dissolutezza, castità, suicidio, lavoro, crimine, pigrizia o ribellione.

…Ne consegue che ognuno ha ragione di fare quello che fa. * TzimTzum. Questa parola risibile designa un concetto fondamentale

nella Cabbala. Perchè il mondo esistesse, Dio, che era tutto e dappertutto,consentì a restringersi, a lasciare uno spazio vuoto che non fosse abitato dalui: è in quel buco che prese posto il mondo.

Così noi occupiamo il terreno abbandonato che egli ci ha concesso permisericordia o per capriccio. Affinchè noi fossimo, si è contratto, ha limitatola sua sovranità. Siamo il prodotto del suo assottigliamento volontario, dellasua cancellazione, della sua assenza parziale. Nella sua follia, si è quindiamputato per noi. Magari avesse avuto il buon senso e il buon gusto dirimanere intero!

* Nel "Vangelo secondo gli Egizi" Gesù proclama: "Gli uomini saranno

preda della morte finchè le donne figlieranno." E precisa: "Sono venuto adistruggere le opere della donna".

Quando si frequentano le verità estreme degli gnostici si vorrebbeandare, se possibile, ancora oltre, dire qualcosa di mai detto, che pietrifichi opolverizzi la storia, qualcosa che scaturisca da un neronismo cosmico, dauna demenza commisurata alla materia.

109

Page 110: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Tradurre un'ossessione significa proiettarla fuori di sé, cacciarla,

esorcizzarla. Le ossessioni sono i demoni di un mondo senza fede. * L'uomo accetta la morte, ma non l'ora della propria morte. Morire in

qualunque momento, tranne quando bisogna morire. * Appena si entra in un cimitero un senso di derisione radicale bandisce

ogni preoccupazione metafisica. Coloro che cercano "mistero" ovunque nonvanno necessariamente in fondo alle cose. Il più delle volte il "mistero"(come l' "assoluto") corrisponde a una mania dello spirito. è una parola dicui dovremmo servirci solo quando non si può fare altrimenti, in casidavvero disperati.

* Se ricapitolo i miei progetti che sono rimasti tali e quelli che si sono

realizzati, ho ogni ragione di rimpiangere che questi ultimi non abbianoavuto la sorte dei primi.

* "Colui che è incline alla lussuria è compassionevole e misericordioso;

coloro che sono inclini alla purezza non lo sono" (San Giovanni Climaco).Per denunciare con tanta nettezza e tanto vigore non le menzogne, ma

l'essenza stessa della morale cristiana, e di ogni morale, occorreva un santo,né più né meno.

110

Page 111: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Noi accettiamo senza sgomento l'idea di un sonno ininterrotto; invece

un risveglio eterno (l'immortalità, se fosse concepibile, sarebbe proprioquesto) ci sprofonda nel terrore.

L'incoscienza è una patria; la coscienza, un esilio. * Ogni impressione profonda è voluttuosa o funebre, o le due cose

insieme. * Nessuno è stato persuaso quanto me della futilità di tutto - e nessuno

avrà preso sul tragico un numero altrettanto grande di cose futili. * Il pellerossa Ishi, ultimo del suo clan, dopo essersi nascosto anni e

anni per paura dei bianchi, un giorno, ridotto agli estremi, si arresespontaneamente agli sterminatori dei suoi. Credeva che gli avrebberoriservato lo stesso trattamento. Fu festeggiato. Non aveva posterità, eraveramente l'ultimo.

* Allorchè l'umanità sarà stata distrutta o semplicemente si sarà estinta,

possiamo immaginare un sopravvissuto, l'unico, errante sulla terra senzaneppure avere a chi arrendersi…

111

Page 112: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Nel suo intimo l'uomo aspira a raggiungere la condizione che aveva

prima della coscienza. La storia è solo la deviazione che fa per arrivarci. * Una sola cosa conta: imparare ad essere perdenti. * Ogni fenomeno è una versione degradata di un altro fenomeno più

vasto: il tempo è una tara dell'eternità; la storia, una tara del tempo; la vita è,anch'essa tara, tara della materia.

Che cosa è dunque normale, che cosa è sano?L'eternità? Essa stessa non è che un'infermità di Dio. * Senza l'idea di un universo sbagliato, lo spettacolo dell'ingiustizia sotto

tutti i regimi condurrebbe anche un abulico alla camicia di forza. * Annientare dà un senso di potenza e lusinga qualcosa di oscuro, di

originario in noi. Non è erigendo, è polverizzando che possiamo intuire lesoddisfazioni segrete di un dio. Da qui il fascino della distruzione e leillusioni che suscita nei frenetici di ogni epoca.

112

Page 113: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Ogni generazione vive nell'assoluto: si comporta come se fosse giunta

all'apice, se non alla fine, della storia. * Qualunque popolo, a un certo momento del suo percorso, si crede

eletto. Solo allora dà il meglio e il peggio di sé. * Che la Trappa sia nata in Francia anzichè in Italia o in Spagna non è un

caso. Gli spagnoli e gli italiani parlano in continuazione, d'accordo, ma nonsi ascoltano parlare, mentre il francese assapora la sua eloquenza, nondimentica mai che sta parlando, ne è cosciente al massimo grado. Solo luipoteva considerare il silenzio una prova e un'ascesi.

* Ciò che guasta ai miei occhi la Rivoluzione francese è che tutto ha

luogo su un palcoscenico, che i promotori sono attori nati, che la ghigliottinaè solo un fondale. La storia di Francia, nel suo complesso, sembra una storiasu ordinazione, una storia recitata: tutto è perfetto dal punto di vista teatrale.è una rappresentazione, una serie di gesti e di eventi ai quali, più che subirli,si assiste, uno spettacolo di dieci secoli. Da qui l'impressione di frivolezzache dà persino il Terrore, visto da lontano.

* Le società prospere sono di gran lunga più fragili delle altre: infatti non

rimane loro da aspettare altro che il proprio crollo, dato che il benessere,quando lo si possiede, non è un ideale, e lo è ancora meno quando se ne

113

Page 114: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

gode da generazioni. Senza contare che la natura non lo ha incluso nei suoicalcoli, e che non può farlo senza perire.

* Se tutte le nazioni diventassero contemporaneamente apatiche, non ci

sarebbero più né conflitti, né guerre, né imperi. Ma la sfortuna vuole che cisiano popoli giovani, e individui giovani - ostacolo principale ai sogni deifilantropi: fare in modo che tutti gli uomini raggiungano lo stesso grado distanchezza o di afflosciamento…

* Ci si deve schierare con gli oppressi in ogni circostanza, anche quando

hanno torto, senza tuttavia dimenticare che sono impastati con lo stessofango dei loro oppressori.

* è tipico dei regimi agonizzanti permettere un miscuglio confuso di

credenze e di dottrine, e dare nel contempo l'illusione che si possa ritardareindefinitamente l'ora della scelta…

Da ciò - e unicamente da ciò - deriva il fascino dei periodiprerivoluzionari.

* Solo i falsi valori hanno corso, per il motivo che tutti possono

assimilarli, contraffarli (il falso alla seconda potenza). Un'idea che hasuccesso è necessariamente una pseudo–idea.

114

Page 115: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Le rivoluzioni sono il sublime della cattiva letteratura. * Quel che c'è di increscioso nelle sventure pubbliche è che chiunque si

reputa abbastanza competente per parlarne. * Il diritto di sopprimere tutti quelli che ci infastidiscono dovrebbe

figurare al primo posto nella costituzione della Città ideale. * La sola cosa che si dovrebbe insegnare ai giovani è che non c'è niente,

diciamo quasi niente, da aspettarsi dalla vita. Sogniamo una Carta delleDelusioni che elenchi tutti i disinganni riservati ad ognuno, da affiggere nellescuole.

* Secondo la principessa Palatina, Madame de Maintenon, durante gli

anni in cui, morto il re, non aveva più alcun ruolo, era solita ripetere:"Da qualche tempo regna uno spirito di vertigine, che si diffonde

ovunque".Questo "spirito di vertigine" è ciò che i perdenti hanno sempre

constatato, giustamente d'altronde, e si potrebbe riconsiderare l'intera storia apartire da quella formula.

115

Page 116: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Il Progresso è l'ingiustizia che ogni generazione commette nei confrontidi quella che l'ha preceduta.

* Gli opulenti odiano se stessi non segretamente bensì pubblicamente, e

aspirano a essere spazzati via in un modo o nell'altro. Preferiscono in ognicaso che ciò avvenga con il loro concorso. Ecco l'aspetto più curioso, piùoriginale di una situazione rivoluzionaria.

* Un popolo fa una sola rivoluzione. I tedeschi non hanno mai

ricominciato l'impresa della Riforma, o meglio l'hanno ricominciata senzaeguagliarla. La Francia è rimasta per sempre tributaria del'89.

Altrettanto vera per la Russia e per tutti i paesi, questa tendenza aplagiare se stessi in materia di rivoluzione è insieme rassicurante e desolante.

* I romani della decadenza apprezzavano solo l'ozio greco (otium

graecum), la cosa che avevano disprezzato di più al tempo del loro vigore.L'analogia con le nazioni civilizzate di oggi è così flagrante che sarebbeindecente sottolinearla.

* Alarico diceva che un "demone" lo spingeva contro Roma.Ogni civiltà stremata aspetta il suo barbaro, e ogni barbaro aspetta il suo

demone.

116

Page 117: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* L'Occidente: un marciume che sa di buono, un cadavere profumato. * Tutti quei popoli erano grandi perchè avevano grandi pregiudizi. Non

ne hanno più. Sono ancora nazioni? Tutt'al più folle disgregate. * I bianchi meritano sempre più il nome di pallidi che davano loro i

pellirosse. * In Europa la felicità termina a Vienna. Al di là, maledizione su

maledizione, da sempre. * I romani, i turchi e gli inglesi hanno potuto fondare imperi durevoli

perchè, refrattari a ogni dottrina, non ne hanno imposta alcuna alle nazioniassoggettate. Mai sarebbero riusciti a esercitare una così lunga egemonia sefossero stati afflitti da un qualche vizio messianico. Oppressori insperati,amministratori e parassiti, signori privi di convinzione, possedevano l'arte dicombinare autorità e indifferenza, rigore e noncuranza. è quest'arte - ilsegreto dei veri padroni- che mancò, un tempo, agli spagnoli come dovevamancare ai conquistatori della nostra epoca.

117

Page 118: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Fintanto che una nazione mantiene la coscienza della propriasuperiorità, è feroce e rispettata; - appena la perde, si umanizza, e non contapiù niente. Quando mi scaglio contro quest'epoca mi basta, per rasserenarmi,pensare a quello che succederà, all'invidia retrospettiva di coloro che ciseguiranno. Per certi aspetti noi apparteniamo alla vecchia umanità, a quellache poteva ancora rimpiangere il Paradiso. Ma coloro che verranno dopo dinoi non avranno neppure la risorsa di quel rimpianto, ne ignorerannopersino l'idea, persino la parola!

* La mia visione dell'avvenire è così precisa che, se avessi dei figli, li

strangolerei all'istante. * Quando si pensa ai salotti berlinesi, all'epoca romantica, alla parte che

vi ebbero una Henriette Herz o una Rahel Levin, all'amicizia che legavaquest'ultima al principe ereditario Louis–Ferdinand, e ci si dice che, sefossero vissute in questo secolo, sarebbero perite in qualche camera a gas,non si può fare a meno di considerare la credenza nel progresso la più falsae la più insulsa delle superstizioni.

* Esiodo è stato il primo a elaborare una filosofia della storia. Ed è lui

che ha lanciato l'idea di declino. Quale luce ha gettato così sul divenirestorico! Se, nel cuore delle origini, in pieno mondo post–omerico, egliriteneva che l'umanità fosse all'età del ferro, che cosa avrebbe detto qualchesecolo più tardi? Che cosa direbbe oggi? A eccezione delle epocheobnubilate dalla frivolezza e dall'utopia, l'uomo ha sempre pensato di esseregiunto alle soglie del peggio. Sapendo ciò che sapeva, per quale miracolo hapotuto variare incessantemente desideri e terrori?

118

Page 119: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Quando all'indomani della Grande Guerra, l'elettricità fu introdotta nel

mio paese natale, ci furono proteste generali, poi una muta desolazione. Maquando la misero nelle chiese (ce n'erano tre), ognuno fu persuaso che eraarrivato l'Anticristo e, con lui, la fine dei tempi.

Quei contadini dei Carpazi avevano visto giusto, avevano visto lontano.Loro, che uscivano dalla preistoria, sapevano già, a quell'epoca, ciò che i

popoli civilizzati sanno soltanto da poco. * Dal pregiudizio che nutro contro tutto ciò che finisce bene, da questo è

nato in me il gusto delle letture storiche. Le idee sono inadatte all'agonia;muoiono, beninteso, ma senza saper morire, mentre un evento esiste solo infunzione della sua fine. Tanto basta per preferire la compagnia degli storici aquella dei filosofi.

* In occasione della sua celebre ambasceria a Roma, nel secondo secolo

prima della nostra èra, Carneade approfittò per parlare il primo giorno infavore dell'idea di giustizia, l'indomani contro. Da questo momento lafilosofia, fino ad allora inesistente in quel paese dai costumi sani, cominciò aesercitare le sue devastazioni. Cos'è dunque la filosofia? Il verme nelfrutto…

Catone il Censore, che aveva assistito alle prodezze dialettiche del greco,ne fu sgomentato e chiese al Senato di dare al più presto soddisfazione aidelegati di Atene, tanto giudicava nociva e perfino pericolosa la loropresenza. La gioventù romana non doveva frequentare spiriti così corruttori.

Sul piano morale, Carneade e i suoi compagni erano temibili quanto loerano i cartaginesi sul piano militare. Le nazioni in ascesa paventavanosoprattutto l'assenza di pregiudizi e di divieti, e l'impudenza intellettuale, checostituisce l'attrattiva delle civiltà al tramonto.

119

Page 120: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Per essere riuscito in tutte le sue imprese, Eracle viene punito. Allo

stesso modo Troia, eccessivamente felice, doveva perire. Riflettendo suquesta visione comune ai tragici, siamo indotti a pensare, nostro malgrado,che il mondo cosidetto libero, ricolmo di tutte le fortune, conosceràinevitabilmente la sorte di Ilio, poichè la gelosia degli dèi sopravvive allaloro sparizione.

* "I francesi non vogliono più lavorare, vogliono tutti scrivere" mi

diceva la mia portinaia, che non sapeva di fare quel giorno il processo allevecchie civiltà.

* Una società è condannata quando non ha più la forza di essere ottusa.

In che modo, con uno spirito aperto, troppo aperto, potrebbe cautelarsicontro gli eccessi?, contro i rischi mortali della libertà?

* Le dispute ideologiche giungono al parossismo solo nei paesi in cui ciè battuti per le parole, in cui ci si è fatti uccidere per esse…nei paesi,insomma, che hanno conosciute guerre di religione.

* Un popolo che ha esaurito la propria missione è come un autore che si

ripete, anzi, che non ha più nulla da dire. Giacchè ripetersi significa provareche si crede ancora in se stessi e in ciò che si è sostenuto. Ma una nazionefinita non ha più neppure la forza di stare a ripetere le sue vecchie massime,quelle stesse che le avevano assicurato lustro e supremazia.

120

Page 121: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Il francese è diventato una lingua provinciale. Gli indigeni si adattano.

Solo il meteco è inconsolabile. Solo lui porta il lutto della Sfumatura…. * Temistocle, con un decreto approvato da tutti, fece condannare a morte

l'interprete degli ambasciatori mandati da Serse a chiedere agli ateniesi laterra e l'acqua, "per aver osato piegare la lingua greca a esprimere gli ordinidi un barbaro".

Un popolo commette un gesto simle solo al culmine della sua traiettoria.è in piena decadenza, è fuori circolazione appena non crede più nella proprialingua, appena cessa di pensare che essa sia la forma suprema diespressione, la lingua per eccellenza.

* Un filosofo del secolo scorso ha sostenuto, nel suo candore, che La

Rochefoucauld aveva ragione per il passato, ma sarebbe stato smentitodall'avvenire. L'idea di progresso disonora l'intelletto.

* Più l'uomo avanza, meno è in grado di risolvere i suoi problemi e

quando, al colmo dell'accecamento, sarà persuaso di essere sul punto diriuscire, allora sopraggiungerà l'inaudito.

* Mi scomoderei, al limite, per l'Apocalisse, ma per una rivoluzione…

Collaborare a una fine o a una genesi, a una calamità ultima o iniziale sì, ma

121

Page 122: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

non a un cambiamento verso un meglio o verso un peggio qualsiasi. * Ha convinzioni solo chi non ha approfondito niente. * Alla lunga, la tolleranza genera più mali dell'intolleranza. Se ciò è

esatto, è l'accusa più grave che si possa muovere all'uomo. * Appena gli animali non hanno più bisogno di aver paura gli uni degli

altri, cadono nell'ebetismo e assumono quell'aria affranta che osserviamo neigiardini zoologici. Gli individui e i popoli offrirebbero lo stesso spettacolo seun giorno riuscissero a vivere in armonia, a non tremare più apertamente odi nascosto.

* Con la distanza, niente più è buono o cattivo. Lo storico che ha la

pretesa di giudicare il passato fa del giornalismo in un altro secolo. * Fra duecento anni (giacchè occorre essere precisi!) i sopravvissuti dei

popoli troppo fortunati saranno ammassati in riserve, e si andrà a vederli, acontemplarli con disgusto, commiserazione o stupore, e anche conun'ammirazione maligna.

122

Page 123: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Le scimmie che vivono in gruppo estromettono, pare, quelle fra loroche in un modo o nell'altro hanno frequentato gli umani. Peccato che Swiftnon fosse al corrente di un particolare simile!

* Bisogna esecrare il proprio secolo o tutti i secoli? Immaginate il

Buddha che lascia il mondo a causa dei suoi contemporanei? * L'umanità ama tanto i salvatori, quei forsennati che credono senza

vergogna in se stessi, solo perchè immagina che essi credano in lei. * La forza di quel capo di Stato è di essere chimerico e cinico. Un

sognatore senza scrupoli. * I peggiori misfatti vengono commessi per entusiasmo, stato morboso

responsabile di quasi tutte le sventure, pubbliche e private. * Andate pure a vedere il futuro, se ne avete voglia. Io preferisco

limitarmi all'incredibile presente e all'incredibile passato. Lascio a voi ilcompito di affrontare l'incredibile in se stesso.

123

Page 124: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* "Lei è contro tutto quello che è stato fatto a partire dall'ultima guerra"mi diceva una signora alla moda. "Le sbaglia data. Sono contro tutto quelloche è stato fatto a partire da Adamo."

* Hitler è senza dubbio il personaggio più sinistro della storia. E il più

patetico. è riuscito a realizzare il contrario, esattamente, di quello che voleva,ha distrutto punto per punto il suo ideale. Per questo è un mostro a parte,cioè due volte mostro, perchè perfino il suo lato patetico è mostruoso.

* Tutti i grandi eventi sono stati scatenati da folli, da folli…mediocri.

Sarà così, siamone pur certi, anche per "la fine del mondo". * Lo Zohar insegna che tutti coloro che fanno il male nella terra non

valevano certo di più in cielo, che erano impazienti di andarsene e,precipitandosi all'imbocco dell'abisso, hanno "anticipato il tempo in cudovevano scendere in questo mondo". Si capisce facilmente quanto siaprofonda questa visione della preesistenza delle anime e di quale utilitàpossa essere quando si tratta di spiegare la baldanza e il trionfo dei "cattivi",la loro solidità e la loro competenza. Poichè hanno preparato il colpo dalunga data, non è sorprendente che si dividano la terra: l'hanno conquistataprima di esserci…da sempre in realtà.

* Ciò che distingue il vero profeta dagli altri è che egli si trova all'origine

di movimenti e di dottrine che si escludono e si combattono.

124

Page 125: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* In una metropoli, come in un villaggio, quel che piace di più è assistere

alla caduta di un proprio simile. * Il desiderio di distruzione è così radicato in noi che nessuno riesce ad

estirparlo. Fa parte della costituzione di ognuno, giacchè il fondo dell'esserestesso è certamente demoniaco.

Il saggio è un distruttore placato, in pensione. Gli altri sono distruttori inservizio.

* L'infelicità è uno stato passivo, subito, mentre la maledizione

presuppone un'elezione alla rovescia, pertanto un'idea di missione, di forzainteriore, che l'infelicità non comporta. Un individuo - o un popolo -maledetto ha necessariamente ben altra classe che un individuo - o unpopolo - infelice.

* La storia, a voler essere esatti, non si ripete, ma, poichè le illusioni di

cui l'uomo è capace sono limitate di numero, esse ritornano sempre sotto undiverso travestimento, dando così a una porcheria ultradecrepita un'aria dinovità e una vernice tragica.

* Leggo pagine su Gioviniano, San Basilio e qualche altro. Nei primi

secoli, il conflitto tra ortodossia ed eresia non pare più insensato di quello

125

Page 126: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

cui ci hanno abituato le ideologie moderne. Le modalità della controversia,le passioni in campo, le follie e le ridicolaggini sono quasi identiche. Inambedue i casi tutto ruota attorno all'ideale e all'inverificabile, che formanole basi stesse dei dogmi, sia religiosi che politici. La storia sarebbe tollerabilesolo se sfuggissimo agli uni e agli altri. è vero che allora essa finirebbe, per ilmaggior bene di tutti, di coloro che la subiscono come di coloro che lafanno.

* Ciò che rende sospetta la distruzione è la sua facilità. Il primo venuto

vi può eccellere. Ma se distruggere è agevole, distruggersi lo è meno.Superiorità del decaduto sull'agitatore o sull'anarchico.

* Se fossi vissuto agli albori del cristianesimo ne avrei, temo, subìto la

seduzione. Odio quel simpatizzante, quel fanatico ipotetico, non mi perdonoquell'adesione di duemila anni fa…

* Combattuto fra la violenza e il disinganno, assomiglio a un terrorista il

quale, uscito con l'idea di perpetrare un attentato, si fosse fermato per stradaa consultare l'Ecclesiaste o Epitteto.

* L'uomo, sostiene Hegel, sarà davvero libero "solo circondandosi di un

mondo interamente creato da lui". Ma è proprio quello che ha fatto, e non èmai stato così incatenato, così schiavo come lo è adesso.

126

Page 127: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* La vita diverrebbe sopportabile soltanto in seno a un'umanità che nonserbasse più alcuna illusione, un'umanità completamente disillusa e felice diesserlo.

* Tutto quello che non ho potuto provare e pensare è stato una sorta di

esercizio di antiutopia. * L'uomo non durerà. Insidiato dall'isterilimento, dovra pagare per la sua

troppo originale carriera. Giacchè sarebbe inconcepibile e contro natura chepersistesse a lungo e finesse bene. Questa prospettiva è deprimente, dunqueverosimile.

* Il "dispotismo illuminato": l'unico regime che possa sedurre uno spirito

disincantato, incapace di essere complice delle rivoluzioni, dato che non lo èneppure della storia.

* Niente di più penoso che due profeti contemporanei. Uno di loro deve

farsi da parte e scomparire se non vuole esporsi al ridicolo. A meno che nonvi cadano entrambi, che sarebbe la soluzione più equa.

* Sono turbato, anzi sconvolto, ogni volta che mi imbatto in un

innocente. Da dove viene? Che cosa cerca? La sua apparizione annuncia

127

Page 128: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

forse un evento doloroso? è uno smarrimento molto particolare quello che siprova davanti a qualcuno che non si può in alcun modo chiamare propriosimile.

* Ovunque i civilizzati fecero la loro prima comporsa, furono considerati

dagli indigeni esseri malefici, fantasmi, spettri. Mai persone vive!Intuizione ineguagliata, colpo d'occhio profetico se mai ve ne furono. * Se ognuno avesse "capito", la storia sarebbe cessata da tempo. Ma

siamo fondamentalmente, siamo biologicamente inadatti a "capire". Equand'anche tutti capissero, escluso uno, la storia si perpetuerebbe a causa dicostui, a causa del suo accecamento. A causa di una sola illusione!

* X sostiene che siamo alla fine di un "ciclo cosmico" e che ben presto

tutto crollerà. Di ciò non dubita un solo istante.Al tempo stesso è padre di famiglia, e di una famiglia numerosa. Con

certezza come le sue, per quale aberrazione si è ostinato a gettare in unmondo ormai spacciato un figlio dopo l'altro? Se si prevede la Fine, se si hala convizione che non tarderà, se addirittura ci si fa assegnamento, tanto valeaspettarla da solo. Non si procrea a Patmo.

* Montaigne, un saggio, non ha avuto posterità; Rousseau, un isterico,

sommuove ancora le nazioni. Apprezzo solo i pensatori che non hannoispirato nessun tribuno.

128

Page 129: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Nel 1441, al Concilio di Firenze, si decreta che i pagani, gli ebrei, gli

eretici e gli scismatici non avranno parte alcuna alla "vita eterna" e che tutti,a meno di volgersi, prima di morire, verso la vera religione, andranno drittiall'inferno.

Solo all'epoca in cui professava simili enormità la Chiesa era veramenteChiesa. Un'istituzone è viva e forte solo se rifiuta tutto ciò che è altro da sé.Per sventura, lo stello vale per una nazione o un regime.

* Uno spirito serio, onesto non capisce nulla, non può capire nulla, della

storia. In cambio questa è mirabilmente adatta a nutrire di delizie un eruditosardonico.

* Straordinariamente dolce il pensiero che, essendo uomo, sei nato sotto

una cattiva stella, e che tutto quello che hai intrapreso e tutto quello cheintraprenderai sarà vezzeggiato dalla malasorte.

* Plotino era diventato amico di un senatore romano che aveva

congedato i suoi schiavi, rinunziato ai suoi beni, e che mangiava e dormivadagli amici perchè non possedeva più niente. Quel senatore. dal punto divista "ufficiale" era un pazzo, il suo caso doveva apparire inquietante, e delresto lo era: un santo in Senato…la sua presenza, la sua stessa possibilità,che segno! Le orde non erano lontane…

129

Page 130: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* L'uomo che ha radicalmente sconfitto l'egoismo, che non ne serba più

alcuna traccia, non può durare oltre i ventuno giorni: questo si insegna inuna moderna scuola vedantica.

Nessun moralista occidentale, neppure il più cupo, avrebbe azzardatosulla natura umana una precisazione così tremenda, così rivelatrice.

* Si invoca sempre meno il "progresso" e sempre più il "cambiamento",

e quel che si adduce per illustrarne i vantaggi sono soltanto i sintomimolteplici di una catastrofe senza uguali.

* Si può respirare - e sbraitare - solo in un regime marcio. Ma non ce ne

accorgiamo se non dopo aver contribuito alla sua distruzione, e quandol'unica cosa che ci sia dato di fare è rimpiangerlo.

* Quello che chiamiamo istinto creatore è solo una deviazione, una

perversione della nostra natura: non siamo stati messi al mondo perinnovare, per sovvertire, ma per gioire della nostra parvenza di essere, perliquidarla lentamente e scomparire poi senza rumore.

* Gli aztechi avevano ragione di credere che bisognava blandire gli dèi,

offrir loro tutti i giorni sangue umano per impedire all'universo di crollare,di ricadere nel caos.

Da lungo tempo non crediamo più negli dèi e ad essi non offriamo piùsacrifici. Eppure il mondo esiste tuttora. Non c'è dubbio. Solo che nonabbiamo più la fortuna di sapere perchè non si dissolva all'istante.

130

Page 131: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Ogni volta che perseguiamo qualcosa lo facciamo per un bisogno di

tormento. La ricerca della salvezza è anch'essa un tormento, il più sottile emeglio camuffato di tutti.

* Se è vero che con la morte si ridiventa quello che si era prima di

essere, non sarebbe stato meglio limitarsi alla pura possibilità, e non uscirne?A che serve questa deviazione, quando si poteva rimanere per sempre in unapienezza irrealizzata?

* Quando il corpo mi pianta in asso, mi domando come lottare, con una

carogna simile, contro la defezione degli organi… * Gli dèi antichi schernivano gli uomini, li invidiavano, li braccavano e,

all'occasione, li colpivano. Poichè il Dio dei Vangeli è meno beffardo e menogeloso, i mortali non hanno neppure, nei loro rovesci di fortuna, laconsolazione di poterlo accusare. In questo si dovrebbe cercare la ragionedell'assenza o dell'impossibilità di un Eschilo cristiano. Il Dio buono haucciso la tragedia. Zeus ha reso ben altri servigi alla letteratura.

* Ossessione, follia della rinuncia, fin da quando ho ricordi. Soltanto,

rinunciare a che cosa?

131

Page 132: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

Se un tempo anelavo tanto ad essere qualcuno, era solo per lasoddisfazione di poter dire un giorno, come Carlo V a Yuste: "Non sono piùniente".

* Alcune delle "Lettere provinciali" furono riscritte fino a diciassette

volte. Si è sconcertati all'idea che Pascal abbia potuto profondere tantaarguzia e tanto tempo in un'opera il cui interesse ci appare oggi minimo.Ogni polemica è datata, ogni polemica con gli uomini. Nei "Pensieri" ildibattito era con Dio. Questo un poco ci riguarda ancora.

* San Serafino di Sarov, durante i quindici anni che passò in una

reclusione totale, non apriva la porta della cella a nessuno, neppure alvescovo che di tanto in tanto visitava l'eremo.

"Il silenzio" diceva "avvicina l'uomo a Dio e lo rende in terra simile agliangeli". Quello che il santo avrebbe dovuto raggiungere è che il silenzio nonè mai tanto profondo quanto nell'impossibilità di pregare…

* I moderni hanno perduto il senso del destino e, di conseguenza, il

gusto del lamento. A teatro si dovrebbe, senza indugio, resuscitare il coro e,ai funerali, le prefiche.

* L'ansioso si aggrappa a tutto quel che può rafforzare, stimolare il suo

malessere provvidenziale: volerlo guarirlo significa comprometternel'equilibrio, dato che l'ansia è il fondamento della sua esistenza e della suaprosperità. Il confessore scaltro sa che è necessaria, che una volta che la si è

132

Page 133: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

conosciuta non si può farne a meno. Poichè non osa vantarne i benefici, siserve di una via indiretta, elogia il rimorso, forma ammessa, onorevoledell'ansia. I suoi clienti gliene sono grati. Per questo non fa fatica aconservarli, mentre i suoi colleghi laici si dibattono e si umiliano per nonperdere i loro.

* Mi dicevi che la morte non esiste. Sono d'accordo, a condizione di

precisare subito che niente esiste. Accordare realtà a una qualsiasi cosa erifiutarla a ciò che pare così manifestamente reale è pura stravaganza.

* Quando si è commessa la follia di confidare un segreto a qualcuno, il

solo modo di essere sicuri che lo terrà solo per sé è ucciderlo all'istante. * "Le malattie, certe di giorno, altre di notte, a modo loro rendono visita

agli uomini, apportando ai mortali la sofferenza - in silenzio, perchè il saggioZeus ha rifiutato loro la parola" (Esiodo).

Per fortuna: visto che, mute, sono già atroci. Cosa sarebbero, se fosseroloquaci? Se ne può immaginare una sola che si annunci? Invece che sintomi,dei proclami! Zeus, per una volta, ha dato prova di delicatezza.

* Nelle epoche di sterilità ci si dovrebbe ibernare, dormire giorno e notte

per conservare le forze, invece di dissiparle in mortificazioni e furori.

133

Page 134: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Si può ammirare qualcuno solo se è per tre quarti irresponsabile.

L'ammirazione non ha niente a che vedere con il rispetto. * Il vantaggio non trascurabile di aver molto odiato gli uomini è quello

di giungere a sopportarli per esaurimento dello stesso odio. * Una volta chiuse le imposte, mi sdraio nell'oscurità. Il mondo esterno,

brusio sempre meno distinto, si volatilizza. Esisto solo io e…qui sta ilbusillis. Certi eremiti hanno trascorso la vita a dialogare con quello che c'erain loro di più nascosto. Potessi, come quegli eremiti, abbandonarmiall'esercizio estremo in cui si raggiunge l'intimità del proprio essere! è queldialogo dell'io con il sé, quel passaggio dall'uno all'altro che conta, e che havalore solo se lo si rinnova senza tregua, in modo che l'io finisca con l'essereriassorbito dall'altro, nella sua versione essenziale.

* Anche vicino a Dio serpeggiava il malcontento, come testimonia la

ribellione degli angeli, la prima in ordine di tempo. C'è da credere che a tuttii livelli della creazione non si perdoni a nessuno la sua superiorità. Si puòpersino concepire un fiore invidioso.

* Le virtù non hanno volto. Impersonali, astratte, convenzionali, si

logorano più in fretta dei vizi, i quali, ben altrimenti carichi di vitalità, siprecisano e si aggravano con l'età.

134

Page 135: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* "Tutto è pieno di dèi" diceva Talete all'alba della Filosofia; all'altro

capo, a quel crepuscolo cui siamo giunti, possiamo affermare, non solo peril bisogno di simmetria, ma anche per rispetto dell'evidenza, che "tutto èvuoto di dèi".

* Ero solo in quel cimitero che sovrasta il paese, quando entrò una

donna incinta. Uscii subito, per non dover guardare da vicino quellaportatrice di cadavere, né rimuginare sul contrasto tra un ventre aggressivo equelle tombe sbiadite, tra una falsa promessa e la fine di ogni promessa.

* La voglia di pregare non ha nulla a che vedere con la fede. Nasce da

uno sconforto particolare, e durerà altrettanto a lungo, anche se gli dèi e illoro ricordo svanissero per sempre.

* "Nessuna parola può sperare altro che la propria disfatta" (Gregorio

Palamàs). Una condanna così radicale di ogni letteratura poteva venire soloda un mistico, da un professionista dell'Ineffabile.

* Nell'antichità si ricorreva volentieri, soprattutto tra i Filosofi, all'asfissia

volontaria; si tratteneva il respiro finchè morte non sopraggiungesse. Questomodo così elegante, eppure così pratico, di farla finita è scomparsocompletamente, e non è affatto certo che possa un giorno resuscitare.

135

Page 136: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* è stato detto e ridetto: l'idea di destino, che presuppone cambiamento,

storia, non si addice a un essere immutabile. Così, non si può parlare del"destino" di Dio. Certamente no, in teoria. In pratica non si fa altro, specienelle epoche in cui le credenze si dissolvono, in cui la fede vacilla, in cui piùnulla sembra poter sfidare il tempo, in cui Dio stesso è trascinato neldisfacimento generale.

* Appena si comincia a volere, si cade sotto la giurisdizione del Maligno. * La vita non è niente; la morte è tutto. Eppure non esiste qualcosa che

sia la morte indipendentemente dalla vita. Proprio questa assenza di realtàdistinta, autonoma, rende universale la morte; essa non ha un suo ambito,èonnipresente, come tutto ciò che manca di identità, di limite e di durata: èun'infinitezza indecente.

* Euforia. Incapace di figurarmi i miei umori abituali e le riflessioni che

essi generano, esultavo senza motivo, spinto da non so quale forza: proprioquesto giubilo di origine sconosciuta, mi dicevo, devono provare coloro chesi affannano e combattono, coloro che producono.

Non vogliono e non possono pensare a ciò che li smentisce.Quand'anche ci pensassero, non vi sarebbero conseguenze, come accadde ame in quel giorno memorabile.

136

Page 137: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Perchè ricamare su ciò che esclude il commento? Un testo spiegato non

è più un testo. Con un'idea si vive, non la si disarticola; si lotta con essa, nonse ne descrivono le tappe. La storia della Filosofia è la negazione dellaFilosofia.

* Volendo sapere, per uno scrupolo alquanto dubbio, di quali cose

esattamente ero stanco, mi misi a compilarne l'elenco: benchè incompleto,mi parve così lungo, così deprimente, che giudicai preferibile ripiegare sullastanchezza in sé, formula cattivante che, grazie al suo ingrediente filosofico,rinfrancherebbe un appestato.

* Distruzione e disitegrazione della sintassi, vittoria dell'ambiguità e del

pressapochismo. Tutto questo va benissimo. Provate però a redigere ilvostro testamento, e vedrete se il defunto rigore era così disprezzabile.

* L'aforisma? Un fuoco senza fiamma. Si capisce che nessuno vi si

voglia riscaldare. * Alla "preghiera ininterrotta" quale l'hanno raccomandata gli esicasti,

non mi potrei elevare, quand'anche perdessi la ragione. Della pietà capiscosolo le sregolatezze, gli eccessi sospetti, e sull'ascesi non indugerei un soloistante se non racchiudesse tutte quelle cose che sono il retaggio del cattivomonaco: indolenza, ingordigia, gusto della desolazione, avidità e avversione

137

Page 138: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

per il mondo, indecisione fra tragedia ed equivoco, speranza in unfranamento interiore…

* Contro l'accidia, non rammento più quale Padre della Chiesa

raccomandava il lavoro manuale. Mirabile consiglio, che ho sempre praticatospontaneamente: non c'è malinconia, questa accidia laica, che resista albricolage.

* Da anni senza caffè, senza alcool, senza tabacco! Per fortuna c'è l'ansia,

che sostituisce validamente gli eccitanti più forti. * Il rimprovero più grave che si possa muovere ai regimi polizieschi è

che obbligano a distruggere, per misura di prudenza, lettere e diari, ossiaquel che vi è di meno falso in letteratura.

* Per mantenere vigile la mente, la calunnia si rivela efficace quanto la

malattia: lo stesso stato di allerta, la stessa attenzione contratta, la stessainsicurezza, lo stesso panico che vi sferza, lo stesso funesto arricchimento.

* Non sono niente, è ovvio, ma giacchè per anni ho voluto essere

qualcosa non riesco a soffocare questa volontà: essa esiste perchè è esistita,mi travaglia e mi domina, sebbene io la respinga. Ho un bel relegarla nelpassato, recalcitra e mi assilla: non essendo mai stata soddisfatta, si è

138

Page 139: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

mantenuta integra, e non intende piegarsi alle mie ingiunzioni. Preso fra lamia volontà e me stesso, che cosa posso fare?

* Nella "Scala del Paradiso" san Giovanni Climaco osserva che un

monaco orgoglioso non ha bisogno di essere perseguitato dal demonio: è luistesso il proprio demonio.

Penso a X, che ha sciupato la sua vita in convento. Nessuno era piùtagliato per distinguersi nel mondo e brillare. Inadatto all'umiltà,all'obbedienza, ha scelto la solitudine, e vi si è impantanato. Non aveva nullain sé per diventare, secondo l'espressione dello stesso Giovanni Climaco:"l'amante di Dio".

Con il sarcasmo non si può costruire la propria salvezza, né aiutare glialtri a costruire la loro. Con il sarcasmo si possono solo mascherare leproprie ferite, se non le proprie avversioni.

* è una grande forza, e una grande fortuna, poter vivere senza ambizioni

di sorta. Mi ci costringo. Ma il fatto di costringermi è ancora partedell'ambizione.

* Il tempo vuoto della meditazione è, in verità, il solo tempo pieno. Non

dovremmo mai arrossire di accumulare istanti vacui. Vacui in apparenza, difatto ben riempiti. Meditare è un ozio supremo, di cui si è perduto il segreto.

* I gesti nobili sono sempre sospetti. Si rimpiange, ogni volta, di averli

compiuti. Sono falsità, teatralità, posa. è vero che si rimpiangono quasi

139

Page 140: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

altrettanto i gesti ignobili. * Se ripenso a un qualsiasi momento della mia vita, al più febbrile come

al più neutro, che cosa ne è rimasto, e che differenza c'è ora fra l'uno el'altro? Poichè tutto è diventato uniforme, senza rilievo e senza realtà,proprio quando non sentivo niente ero più vicino alla verità, voglio dire allostato attuale in cui ricapitolo le mie esperienze. A che serve aver provato unaqualsiasi cosa? Più nessuna "estasi" che la memoria o l'immaginazione possaresuscitare!

* Nessuno riesce, prima del suo ultimo istante, a consumare totalmente la

propria morte: essa conserva, anche per l'agonizzante–nato, un pizzico dinovità.

* Secondo la Cabbala, Dio creò le anime fin dal principio, ed esse

stavano tutte davanti a lui sotto la forma che avrebbero preso più tardiincarnandosi. Ognuna di esse, quando è giunto il suo tempo, riceve l'ordinedi andare a raggiungere il corpo che le è destinato, ma ciascuna imploravanamente il suo Creatore di risparmiarle quella schiavitù e quellaignominia.

Più penso a quel che dovette accadere quando giunse il mio turno, piùmi dico che se c'è stata un'anima più recalcitrante delle altre a incarnarsiquella fu proprio la mia.

140

Page 141: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Si denigra lo scettico, si parla di "automatismo del dubbio", mentre diun credente non si dice mai che è caduto nell'"automatismo dellafede".Eppure la fede comporta un carattere ben più macchinale del dubbio, ilquale ha la scusante di passare di sorpresa in sorpresa - all'interno dellosmarrimento, è vero.

* Il barlume di luce che è in ognuno di noi e che risale a molto prima

della nostra nascita, a molto prima di tutte le nascite, quello si devesalvaguardare se vogliamo riprendere contatto con quella luminosità remotadalla quale non sapremo mai perchè fummo separati.

* Non ho conosciuto una sola sensazione di pienezza, di felicità vera,

senza pensare che era il momento, quello o mai più di sparire per sempre. * Viene un momento in cui ci pare ozioso dover scegliere fra la

metafisica e il dilettantismo, fra l'insondabile e l'anedottico. * Per valutare bene l'involuzione che rappresenta il cristianesimo rispetto

al paganesimo, basta paragonare le banalità che hanno proferito i Padri dellaChiesa sul suicidio con le opinioni espresse sullo stesso argomento da unPlinio, da un Seneca e finanche da un Cicerone.

141

Page 142: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Che senso ha quello che si dice? Quella serie di proposizioni checostituisce il discorso ha forse un significato? E queste proposizioni, prese auna a una, hanno forse un oggetto? Si può parlare solo se prescindiamo daquesta domanda, o ce la poniamo il meno possibile.

* "Me ne infischio di tutto" - se queste parole sono state pronunciate,

anche una sola volta, freddamente, con perfetta cognizione di cosasignificano, la storia è giustificata, e con essa noi tutti.

* "Guai a voi quando tutti diranno bene di voi!". Il Cristo profetizzava

così la propria fine. Ora tutti ne dicono bene, perfino i miscredenti piùincalliti, anzi soprattutto loro. Lui sapeva che un giorno avrebbe dovutosoccombere al plauso universale. Il cristianesimo è perduto se non subiscepersecuzioni spietate come quelle di cui fu vittima all'inizio. Dovrebbeprocurarsi più nemici a qualsiasi costo, preparare a se stesso grandi calamità.Forse solo un nuovo Nerone potrebbe ancora salvarlo.

* Reputo la parola una cosa recente, faccio fatica a immaginare un

dialogo che risalga a più di diecimila anni fa. Faccio ancora più fatica aimmaginare che possa esservene uno, non dico fra diecimila, ma fra milleanni soltanto.

* In un'opera di psichiatria, mi interessano solo i discorsi dei malati; in

un libro di critica, solo le citazioni.

142

Page 143: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Per quella donna polacca che è al di là della salute e della malattia, al di

là persino del vivere e del morire, nessuno può far nulla. Non si guarisce unfantasma, e ancora meno un liberato–vivo. Si guariscono solo coloro cheappartengono alla terra, e vi hanno ancora radici, per quanto superficiali essisiano.

* I periodi di sterilità che attraversiamo coincidono con una

esacerbazione del nostro discernimento, con l'eclissi del demente che è innoi.

* Andare fino ai limiti della propria arte e, più ancora, del proprio essere,

ecco la legge di chiunque si ritenga anche solo un po' eletto. * Se gli uomini danno l'illusione di essere liberi è a causa del linguaggio.

Se facessero - senza una parola - quello che fanno, li si scambierebbe perrobots. Parlando ingannano se stessi, come ingannano gli altri: poichèannunciano quello che faranno, come si potrebbe mai pensare che non sianopadroni dei loro atti?

* In cuor suo ognuno si sente e si crede immortale, dovesse anche sapere

che spirerà fra un istante. Si può capire tutto, ammettere tutto, prendere

143

Page 144: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

coscienza di tutto, eccetto della morte, anche se ad essa si pensa senza treguae vi si è rassegnati.

* Quel mattino, al mattatoio, guardavo le bestie che venivano avviate al

massacro. Quasi tutte, all'ultimo momento si rifiutavano di avanzare. Percostringerle, venivano colpite sulle zampe di dietro.

Questa scena mi ritorna spesso in mente, quando, respinto dal sonno,non ho la forza di affrontare il supplizio quotidiano del Tempo.

* Mi glorio di eccellere nel percepire il carattere transitorio di tutto,

supremazia risibile, che ha guastato tutte le mie gioie; anzi: tutte le miesensazioni.

* Ognuno espia il suo primo istante. * Per un secondo, credo di aver intuito cosa possa veramente significare

l'assorbimento nel Brahma, per un fervente del Vedanta. Avrei tanto volutoche quel secondo fosse estensibile, indefinitamente!

* Ho cercato nel dubbio un rimedio contro l'ansia. Il rimedio ha finito

per fare causa comune con il male.

144

Page 145: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* "Se una dottrina si diffonde, lo avrà voluto il cielo" (Confucio)… Di questo vorrei persuadermi ogni qualvolta, davanti a tale o talatra

aberrazione vincente, il mio dolore rasenta l'apoplessia. * Quanti esaltati, squilibrati e degenerati ho potuto ammirare! Sollievo

prossimo all'orgasmo all'idea che non si abbraccerà mai più una causa, qualeche sia…

* è un acrobata? è un direttore d'orchestra ghermito dall'idea? Si

infervora, poi si modera, alterna allegro e andante, è padrone di sé come losono i fachiri o i lestofanti. Per tutto il tempo che parla, dà l'impressione dicercare, ma non sapremo mai cosa: un esperto nell'arte di scimmiottare ilpensatore. Se dicesse anche una sola cosa perfettamente chiara, sarebbeperduto. Poichè ignora, al pari dei suoi uditori dove vuole arrivare, puòcontinuare per ore, senza esaurire lo stupore dei fantocci che lo ascoltano.

* Vivere in conflitto con il proprio tempo è un privilegio. In ogni

momento si è coscienti di non pensare come gli altri. Questo stato didiscordanza acuto, per quanto indigente, per quanto sterile sembri, possiedetuttavia uno statuto filosofico, che si cercherebbe invano nelle cogitazioniarmonizzate con gli eventi.

145

Page 146: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* "Non ci si può fare nulla" continuava a rispondere quella nonagenariaa tutto ciò che le dicevo, a tutto ciò che le urlavo nelle orecchie, sul presente,sul futuro, sull'andazzo delle cose…

Nella speranza di strapparle qualche altra risposta, continuavo con leapprensioni, le querimonie, le lagnanze. Non ottenendo da lei che ilsempiterno: "Non ci si può fare nulla", finii con l'averne abbastanza e me neandai, irritato contro me stesso, irritato contro di lei. Che idea, aprirsi conuna imbecille! Una volta fuori, capovolgimento totale. "Ma la vecchia haragione!" Come mai non ho afferrato subito che la sua litania racchiudevauna verità, senza dubbio la più importante, poichè tutto ciò che accade laproclama e tutto in noi la rifiuta?

* Due specie di intuizioni: quelle originarie (Omero, Upanisad, folclore)

e quelle tardive (buddhismo Mahayana, stoicismo romano, gnosialessandrina). Bagliori primigeni e chiarori estenuanti. Il risveglio dellacoscienza e la stanchezza di essere svegli.

* Se è vero che ciò che perisce non è mai esistito, la nascita, fonte del

perituro, non esiste, esattamente come il resto. * Attenzione agli eufemismi! Accrescono l'orrore che dovrebbero

mascherare. Usare scomparso al posto di deceduto o morto mi pare bislacco,anzi insensato.

146

Page 147: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Quando l'uomo dimentica di essere mortale si sente portato a faregrandi cose, e talvolta ci riesce. Questo oblio, frutto della dismisura, è nelcontempo causa delle sue disgrazie."Mortale, pensa da mortale". L'antichitàha inventato la modestia tragica.

* Fra tutte le statue equestri di imperatori romani, la sola sopravvissuta

alle invasioni barbariche è quella di Marco Aurelio, il meno imperatore ditutti, e che si sarebbe accontentato di qualsiasi altra condizione.

* Alzatomi con una turba di progetti in testa, avrei lavorato, ne ero

convinto, tutta la mattina. Mi ero appena seduto a tavolino, quando l'odiosa,infame e persuasiva solfa: "Che cosa sei venuto a cercare in questo mondo?"troncò di netto il mio slancio. E mi rimisi, come al solito, a letto, con lasperanza di trovare una risposta, o piuttosto di riprendere sonno.

* Si sceglie, si decide fintanto che si rimane alla superficie delle cose;

appena si va al fondo, non si può più né decidere né scegliere, si può solorimpiangere la superficie…

* La paura di essere ingannati è la versione volgare della ricerca della

Verità.

147

Page 148: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Quando ci si conosce bene, non ci si disprezza del tutto solo perchè siè troppo stanchi per abbandonarsi a sentimenti estremi.

* è inaridente seguire una dottrina, una credenza, un sistema - per uno

scrittore soprattutto; a meno che non viva, come capita spesso, incontraddizione con le idee che professa. Quella contraddizione, o queltradimento, lo stimola e lo mantiene nell'insicurezza, nel disagio e nell'onta,condizioni propizie alla creazione.

* Il Paradiso era il luogo in cui si sapeva tutto ma in cui non si spiegava

niente. L'universo di prima del peccato, di prima del commento… * Non posseggo la fede, per mia fortuna. Se l'avessi, vivrei nella paura

costante di perderla. Quindi, lungi dall'aiutarmi, essa mi nuocerebbesoltanto.

* Un impostore, un "venditore di fumo", consapevole di esserlo e quindi

spettatore di se stesso, è necessariamente più addentro alla conoscenza diquanto non lo sia un uomo ponderato, pieno di meriti e tutto di un pezzo.

* Chiunque possiede un corpo ha diritto al titolo di reprobo. Se per di

più è afflitto da un' "anima", non c'è anatema cui non possa aspirare.

148

Page 149: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Di fronte a uno che ha perso tutto, che discorsi fare? Il più vago, il più

prolisso, sarà sempre il più efficace. * Supremazia del rimpianto: gli atti che non abbiamo compiuto formano,

per il fatto che ci perseguitano e che ad essi pensiamo continuamente, il solocontenuto della nostra coscienza.

* Talvolta si vorrebbe essere cannibali, non tanto per il piacere di

divorare il tale o il talaltro, quanto per quello di vomitarlo. * Non volere più essere uomo…sognare un'altra forma di degradazione. * Sempre, quando ci si trova a una svolta, la cosa migliore è sdraiarsi e

lasciare passare le ore. Le risoluzioni prese in piedi non valgono nulla: sonodettate dall'orgoglio, o dalla paura. Distesi, si conoscono comunque quei dueflagelli, ma in forma più attenuata, più atemporale.

* Allorchè qualcuno si lamenta che la sua vita è un fallimento, basta

ricordargli che la vita stessa è in una situazione analoga, se non peggiore.

149

Page 150: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Le opere muoiono; i frammenti, non avendo vissuto, non possono

neppure morire. * L'orrore del superfluo mi paralizza. Ora, il superfluo è l'essenza della

comunicazione (e quindi del pensiero), è la carne e il sangue della parola edella scrittura. Volervi rinunciare è come fornicare con uno scheletro.

* La soddisfazione che si trae dal compimento di un un dovere

(soprattutto quando non ci si crede e perfino lo si disprezza) dimostra fino ache punto si appartiene ancora alla massa.

* Il mio merito non è di essere totalmente inefficiente ma di aver voluto

esserlo. * Se non rinnego le mie origini è perchè, in definitiva, è meglio non

essere niente di niente che una parvenza di qualcosa. * L'uomo - miscuglio di automatismo e di capriccio - è un robot

difettoso, un robot guasto. Purchè lo rimanga, e qualcuno un giorno non lo

150

Page 151: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

ripari! * Ciò che ognuno di noi, con più o meno pazienza, aspetta da sempre, è

evidentemente la morte. Ma lo sa solo quando essa arriva…quando è troppotardi per poterne godere.

* L'uomo ha sicuramente cominciato a pregare molto prima di saper

parlare, perchè come avrebbe potuto sopportare i tormenti che ha dovutoconoscere uscendo dall'animalità, rinnegandola, senza mugugni e gemiti,prefigurazioni, segni anticipatori della preghiera?

* In arte e in tutto, il commentatore è di solito più accorto e più lucido

del commentato. è il vantaggio dell'assassino sulla vittima. * "Rendiamo grazie agli dèi, che non trattengono nessuno a forza nella

vita". Seneca, (il cui stile, a detta di Caligola, manca di cemento) è apertoall'essenziale, e ciò non tanto a causa della sua affiliazione allo stoicismoquanto dell'esilio di otto anni in Corsica, regione all'epoca particolarmenteselvaggia. Quella prova conferì a uno spirito frivolo una dimensione che intempi normali non avrebbe acquisito. Lo dispensò dall'aver bisogno di unamalattia.

151

Page 152: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Questo istante, ancora mio, eccolo scorrere, sfuggirmi, eccoloinabissato. Mi comprometterò con il successivo? Mi decido: è qui, miappartiene, e già è lontano. Da mane a sera a fabbricare passato!

* Dopo aver vanamente tentato tutto nella direzione dei mistici, gli

rimaneva una sola via d'uscita: sprofondare nella saggezza. * Non appena ci si pongono certi problemi cosiddetti filosofici e si usa

l'inevitabile gergo, si assume un'aria superiore, aggressiva, e questo in unambito in cui, essendo di rigore l'insolubile, dovrebbe esserlo anche l'umiltà.Tale anomalia è solo apparente. Più i problemi che si affrontano sonorilevanti e più si perde la testa: si finisce persino con l'attribuire a se stessi ledimensioni di quei problemi. Se l'orgoglio dei teologi è ancora piùspocchioso di quello dei filosofi è perchè non ci si occupa impunemente diDio: arrivano al punto di arrogarsi, loro malgrado, alcuni dei suoi attributi, ipeggiori si intende.

* In pace con se stesso e con il mondo, lo spirito langue. Alla minima

contrarietà rifiorisce. Il pensiero è insomma solo lo sfruttamento impudentedei nostri disagi e delle nostre disgrazie.

* Questo corpo, un tempo fedele, mi rinnega, non mi segue più, ha

smesso di essere mio complice. Respinto, tradito, abbandonato. Cosadiventerei se certi vecchi malanni, per mostrarmi la loro fedeltà, nonvenissero a tenermi compagnia a ogni ora del giorno e della notte?

152

Page 153: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Le persone "distinte" non sono inventive in fatto di linguaggio. Lo

sono, invece, in modo straordinario tutti coloro che improvvisano perciarlataneria o sguazzano in una grossolanità venata di emozione. Sono forzedella natura, vivono direttamente nelle parole. Il genio verbale sarebbedunque appanaggio dei luoghi malfamati? In ogni caso esige un minimo disporcaccioneria.

* Bisognerebbe limitarsi a una sola lingua e approfondire la conoscenza

in ogni occasione. Per uno scrittore, chiacchierare con una portinaia è moltopiù proficuo che intrattenersi con uno scienziato in una lingua straniera.

* "…la sensazione di essere tutto e la certezza di non essere niente". Il

caso mi fece imbattere, in gioventù, in questo frammento di frase. Ne fuisconvolto. Tutto quello che provavo allora, e tutto quello che dovevoprovare in seguito era racchiuso in quella straordinaria, banale formula,sintesi di dilatazione e di fallimento, di estasi e di vicolo cieco.

Il più delle volte non è da un paradosso ma da un'ovvietà che scaturisceuna rivelazione.

* La poesia esclude calcolo e premeditazione: è incompiutezza,

presentimento, baratro. Né geometria soddisfatta, né successione di aggettiviesangui. Siamo tutti troppo feriti e troppo decaduti, troppo stanchi e troppobarbari nella nostra stanchezza per apprezzare ancora il mestiere.

153

Page 154: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Dell'idea del progresso non se ne può fare a meno, eppure non merita

di trattenere la nostra attenzione. è come il "senso" della vita. Bisogna che lavita ne abbia uno. Ma ne esiste uno solo che, all'analisi, non si riveliderisorio?

* Alberi massacrati. Sorgono case. Facce, facce dappertutto. L'uomo si

estende. L'uomo è il cancro della terra. * L'idea di fatalità ha un che di avvolgente e di voluttuoso: ti tiene caldo. * Un troglodita che avesse percorso tutte le sfumature della sazietà… * Il piacere di calunniarsi supera di gran lunga quello di essere

calunniati. * Meglio di chiunque conosco il pericolo di essere nato con una sete di

tutto. Un dono avvelenato, una vendetta della Provvidenza. Così gravato,non potevo arrivare a niente, sul piano spirituale, s'intende, il solo che conti.Per nulla accidentale, il mio fallimento si confonde con la mia essenza.

154

Page 155: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* I mistici e le loro "opere complete". Quando ci si rivolge a Dio, e a Dio

solo, come essi pretendono, ci si dovrebbe guardare dallo scrivere. Dio nonlegge.

* Ogni volta che penso all'essenziale, credo di intravederlo nel silenzio o

nell'esplosione, nello stupore o nel grido. Mai nella parola. * Quando si rimugina per tutto il giorno sull'inopportunità della nascita,

tutto quello che si progetta e tutto quello che si esegue sembra miserando efutile. Si è come un pazzo che, una volta guarito, non facesse altro chepensare e ripensare alla crisi che ha attraversato, al "sogno" da cui emerge:sicchè la guarigione non gli sarebbe di alcun profitto.

* Il desiderio di tormento è per certuni quello che per altri e

l'allettamento del guadagno. * L'uomo è partito col piede sbagliato. La disavventura in Paradiso ne fu

il primo effetto. Il resto doveva venire di conseguenza.

155

Page 156: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Non capirò mai come si possa vivere sapendo che non si è - per lomeno! - eterni.

* L'essere ideale? Un angelo devastato dallo humour. * Quando, dopo una serie di domande sul desiderio, il disgusto e la

serenità, viene chiesto a Buddha: "Qual è lo scopo, il senso ultimo delNirvana?" egli non risponde, sorride. Si sono versati fiumi di inchiostro suquel sorriso, invece di vedervi una reazione normale davanti a una domandasenza oggetto. è quel che facciamo noi davanti ai perchè dei bambini.Sorridiamo, perchè nessuna risposta è concepibile, perchè la rispostasarebbe priva di senso ancor più della domanda. I bambini non ammettonolimiti: vogliono sempre guardare oltre, vedere cosa c'è dopo. Ma non c'ènessun dopo. Il nirvana è un limite, il limite. è liberazione, vicolo ciecosupremo…

* L'esistenza poteva certo avere qualche attrattiva prima dell'avvento del

rumore, diciamo prima del neolitico. A quando l'uomo che saprà disfarci ditutti gli uomini?

* Si ha un bel dirsi che non si dovrebbe superare in longevità un nato–

morto; invece di svignarsela alla prima occasione, ci si aggrappa, conl'energia di un alienato, a una giornata in più.

156

Page 157: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* La lucidità non estirpa il desiderio di vivere, tutt'altro, rende solo

inadatti alla vita. * Dio: una malattia dalla quale ci si crede guariti perchè non ne muore

più nessuno. * L'incoscienza è il segreto, il "principio di vita" della vita. è l'unico

rifugio contro l'io, contro il male dell'individuazione, contro l'effettodebilitante dello stato di coscienza, stato così temibile, così difficile daaffrontare, che dovrebbe essere riservato soltanto agli atleti.

* Ogni successo, in qualsiasi campo, comporta un impoverimento

interiore. Ci fa dimenticare cosa siamo, ci priva del supplizio dei nostrilimiti.

* Non mi sono mai preso per un essere. Un non–cittadino, un

emarginato, una nullità assoluta che esiste solo per via dell'eccesso, dellasovrabbondanza del suo nulla.

* Aver fatto naufragio da qualche parte fra l'epigramma e il sospiro.

157

Page 158: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* La sofferenza apre gli occhi, aiuta a vedere cose che non si sarebbero

percipite altrimenti. Quindi non è utile che alla conoscenza, e, all'infuori diessa, serve solo ad avvelenare l'esistenza. Il che, sia detto di sfuggita,favorisce anche la conoscenza.

"Ha sofferto, dunque ha capito". è tutto quello che si può dire di unavittima della malattia, dell'ingiustizia, o di qualunque altra varietà disventura. La sofferenza non migliora nessuno (tranne coloro che erano giàbuoni), e viene dimenticata come viene dimenticata ogni cosa, non entra nel"patrimonio dell'umanità", né si conserva in alcun modo, ma si perde comesi perde ogni altra cosa. Ancora una volta, serve solo ad aprire gli occhi.

* L'uomo ha detto ciò che aveva da dire. Ora dovrebbe riposarsi. Si

rifiuta - benchè sia entrato nella sua fase di sopravvissuto, si dimena come sefosse alle soglie di una carriera mirabolante.

* Il grido ha senso solo in un universo creato. Se non c'è creatore, a che

serve attirare l'attenzione su di sé? * "Arrivato sulla piazza della Concorde, il mio pensiero era di

distruggermi".Non c'è niente, in tutta la letteratura francese, che mi abbia perseguitato

altrettanto.

158

Page 159: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* In ogni cosa quel che conta è l'inizio e la fine, il fare e disfare. La viaverso l'essere e la via fuori dell'essere, ecco il respiro, il fiato - nell'essere,invece, non si può che soffocare.

* A mano a mano che passa il tempo mi persuado che i miei primi anni

furono un paradiso. Ma probabilmente mi sbaglio. Se mai paradiso vi fu,dovrei cercarlo prima di tutti i miei anni.

* Regola d'ora: lasciare di sé un'immagine incompleta… * Più l'uomo è uomo più perde in realtà; è il prezzo che deve pagare per

la sua essenza distinta. Se riuscisse ad andare fino in fondo alla suasingolarità, e diventasse uomo in modo totale, assoluto, non avrebbe piùniente in sé che ricordi un qualsiasi genere di esistenza.

* Il mutismo di fronte ai decreti della sorte, la riscoperta dopo secoli di

implorazione roboante, del Taci antico: ecco a cosa dovremmo costringerci,ecco la nostra lotta, ammesso che questa parola sia adatta a designare unasconfitta prevista e accettata.

* Ogni successo è infamante: non ci si riprende mai - ai propri occhi si

intende.

159

Page 160: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* I tormenti della verità su di sé sono al di sopra di ciò che si può

tollerare. Colui che non mente più a se stesso (se mai un tale essere esiste),quanto è da compiangere.

* Non leggerò più i saggi. Mi hanno fatto troppo male. Avrei dovuto

abbandonarmi ai miei istinti, lasciare il campo libero alla mia follia. Ho fattoesattamente il contrario, ho messo la maschera della ragione, e la mascheraha finito per sostituirsi al volto e usurpare il resto.

* Nei momenti di megalomania mi dico che le mie diagnosi non possono

essere errate, che devo solo pazientare, aspettare fino alla fine, finoall'avvento dell'ultimo uomo, del solo essere in grado di darmi ragione…

* L'idea che sarebbe stato meglio non esistere mai è di quelle che

incontrano maggiore opposizione. Ognuno, cerca di guardare se stesso solodal'interno, si crede necessario, anzi indispensabile; ognuno si sente e sipercepisce come una realtà assoluta, come un tutto, come il tutto. Dall'istantein cui ci si identifica completamente con il proprio essere, si reagisce comeDio, si è Dio.

Solo quando si vive nello stesso tempo all'interno e ai margini di sé, sipuò concepire, in tutta serenità, quanto sarebbe stato preferibile chel'accidente che siamo non si fosse mai prodotto.

160

Page 161: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Se seguissi la mia inclinazione naturale, farei saltare in aria tutto

quanto. E proprio perchè non ho il coraggio di seguirla, per penitenza, cercodi rimbecillirmi a contatto di coloro che hanno trovato la pace.

* Se uno scrittore ha lasciato il segno dentro di noi non è perchè lo

abbiamo letto molto ma perchè abbiamo pensato a lui più del necessario.Non ho frequentato in modo particolare né Baudelaire né Pascal, ma non hosmesso di pensare alle loro miserie, che mi hanno accompagnato ovunquecon la stessa fedeltà delle mie.

* A ogni età segni più o meno distinti ci avvertono che è tempo di

sloggiare. Esistiamo, rinviamo, persuasi che, giunta finalmente la vecchiaia,quei segni diventeranno così chiari che tergiversare ancora sarebbesconveniente. Chiari lo sono, infatti, ma non abbiamo più il vigorenecessario per compiere il solo atto decente che un vivo possa fare.

* Il nome di una diva, celebre nella mia infanzia, mi ritorna in mente

all'improvviso. Chi se ne rammenta ancora? Molto più di una rimuginazionefilosofica, sono particolari come questi che ci rivelano la scandalosa realtà eirrealtà del tempo.

* Riusciamo a durare malgrado tutto perchè le nostre infermità sono così

numerose e contradditorie che si annullano a vicenda.

161

Page 162: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* I soli momenti ai quali penso con sollievo sono quelli in cui ho

desiderato non essere niente per nessuno, in cui sono arrossito all'idea dilasciare la minima traccia nella memoria di chiunque…

* Condizione indispensabile alla realizzazione spirituale: avere sempre

fatto le scommesse sbagliate… * Se vogliamo veder diminuire il numero delle nostre delusioni o dei

nostri furori, occorre, in ogni circostanza, ricordare che siamo qui perrenderci infelici gli uni con gli altri, e che insorgere contro questo stato dicose significa minare le basi stesse della vita in comune.

* Una malattia ci appartiene davvero solo dal momento in cui ce ne viene

detto il nome, in cui ci viene messa la corda al collo… * Tutti i miei pensieri sono rivolti alla rassegnazione, eppure non passa

giorno che non rimastichi qualche ultimatum all'indirizzo di Dio o dichiunque altro.

162

Page 163: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Quando ognuno avrà capito che la nascita è una sconfitta, l'esistenza,

finalmente tollerabile, apparirà come l'indomani di una capitolazione, comeil sollievo e il riposo del vinto.

* Finchè si credeva al Diavolo, tutto quel che accadeva era intelligibile e

chiaro; da quando non ci si crede più, bisogna, per ogni evento, cercare unaspiegazione nuova, tanto laboriosa quanto arbitraria, che incuriosisce tutti enon soddisfa nessuno.

* Non perseguiamo sempre la Verità; ma quando la cerchiamo con

ardore, con violenza, odiamo tutto ciò che è espressione, tutto ciò chedipende dalle parole e dalle forme, tutte le menzogne nobili, ancora piùdistanti dal vero di quelle volgari. è reale solo ciò che procede dall'emozioneo dal cinismo. Tutto il resto è "talento".

* Vitalità e rifiuto vanno di pari passo. L'indulgenza, segno di anemia,

sopprime il riso perchè si inchina a tutte le forme della disparità. * Le nostre miserie fisiologiche ci aiutano a guardare al futuro con

fiducia: ci dispensano dall'angustiarci troppo, fanno del loro meglio perchènessuno dei nostri progetti di lungo respiro abbia il tempo di logorare tutte lenostre riserve di energia.

163

Page 164: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* L'impero scricchiolava, i barbari avanzavano… Cosa fare, se non

evadere dal secolo? Beato il tempo in cui si aveva dove fuggire, in cui glispazi solitari erano accessibili e accoglienti! Siamo stati spossessati di tutto,anche del deserto.

* Per chi ha preso l'incresciosa abitudine di smascherare le apparenze,

evento e malinteso sono sinonimi. Andare all'essenziale significaabbandonare la partita, confessarsi vinti.

* X ha senz'altro ragione di paragonarsi a un "vulcano", ma ha torto ad

entrare in particolari. * I poveri, a forza di pensare al denaro, e di pensarci costantemente,

finiscono col perdere i benefici spirituali del non–possesso e con lo scenderein basso quanto i ricchi.

* Nient'altro che aria, vento insomma, o tutt'al più fumo - così i primi

greci consideravano la psiche, e si dà loro volentieri ragione ogni volta chesi è stanchi di rovistare nel proprio io o in quello degli altri alla ricerca diprofondità insolite e, se possibile, sospette.

164

Page 165: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* L'ultimo passo verso l'indifferenza è la distruzione dell'idea stessa di

indifferenza. * Camminare in una foresta tra due siepi di felci trasfigurate

nell'autunno, ecco un trionfo. Che cosa sono al confronto suffragi eovazioni?

* Disprezzare i nostri, vilipenderli, polverizzarli, prendercela con le

fondamenta, colpire noi stessi alla base, smantellare il nostro punto dipartenza, punirci per le nostre origini… maledire tutti quei non–eletti, geniaminore, anonima, combattuta fra l'impostura e l'elegia, e la cui sola, missioneè di non averne alcuna…

* Avendo distrutto tutti i miei legami, dovrei provare una sensazione di

libertà. Ne provo infatti una così intensa che ho paura di rallegrarmene. * Quando l'abitudine di guardare le cose in faccia diventa mania, si

piange il folle che si è stati e che non si è più. * Qualcuno di cui abbiamo la più alta stima ci diventa più vicino quando

compie un atto indegno di lui. Così facendo, ci dispensa dal calvario della

165

Page 166: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

venerazione. E solo da quel momento proviamo nei suoi confronti un veroattaccamento.

* Niente supera in gravità gli sgarbi e le villanie che si commettono per

timidezza. * Seconda un testimone, davanti al Nilo e alle Piramidi, Flaubert non

pensava che alla Normandia, ai costumi e ai paesaggi della futura MadameBovary. Sembrava che per lui non esistesse nient'altro. Immaginare significarestringersi, escludere: senza una capacità smisurata di rifiuto, non c'èprogetto, né opera, né modo di realizzare alcunchè.

* Ciò che somiglia da vicino o da lontano a una vittoria mi pare a tal

punto un disonore che non posso combattere, in ogni circostanza, se noncon il fermo proposito di essere battuto. Ho superato lo stadio in cui gliesseri contano, e non vedo più alcuna ragione di lottare nei mondiconosciuti.

* La filosofia si insegna solo nell'agorà, in un giardino o a casa propria.

La cattedra è la tomba del filosofo, la morte di ogni pensiero vivo; la cattedraè lo spirito in gramaglie.

166

Page 167: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Che io possa ancora desiderare è una prova evidente che non ho unapercezione esatta della realtà, che deliro, che sono a mille miglia dal Vero."L'uomo" si legge nel Dhammapada "è preda del desiderio solo perchè nonvede le cose come sono".

* Fremevo di rabbia: era in gioco il mio onore. Le ore passavano, l'alba

si avvicinava. Avrei, per una quisquilia, sciupato la mia notte? Avevo un beltentativo di minimizzare l'incidente, le ragioni che inventavo per calmarmirimanevano senza effetto. Hanno osato farmi questo! Stavo per aprire lafinestra e urlare come un pazzo furioso, quando l'immagine del nostropianeta che girava come una trottola si impose d'un tratto alla mia mente. Lamia rabbia si placò subito.

* La morte non è del tutto inutile. è comunque grazie ad essa che ci sarà

dato di ritrovare lo spazio di prima della nascita, il nostro solo spazio… * Come avevano ragione, un tempo, di iniziare la giornata con una

preghiera, con una richiesta di aiuto! Noi, non sapendo a chi rivolgerci,finiremo con il prosternarci davanti alla prima divinità strampalata.

* La coscienza acuta di avere un corpo, ecco cos'è l'assenza di salute.…Come dire che non sono mai stato bene.

167

Page 168: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Tutto è inganno, l'ho sempre saputo; eppure questa certezza non mi haportato un po' di quiete se non nei momenti in cui era violentementepresente al mio spirito.

* La percezione della precarietà innalzata al rango di visione, di

esperienza mistica. * Il solo modo di sopportare un rovescio dopo l'altro è amare l'idea

stessa di rovescio. Se ci si riesce, niente più sorprese: si è superiori a tuttoquel che accade, si è una vittima invincibile.

* Nelle sensazioni acutissime di dolore, molto più che in quelle blande,

ci si osserva, ci si sdoppia, si rimane esterni a sé anche quando si geme o siurla. Tutto ciò che confina con il supplizio risveglia in ciascuno di noi lopsicologo, il curioso, e lo sperimentatore: si vuole vedere quanto lontano cisi può spingere nell'intollerabile.

* Che cos'è l'ingiustizia in confronto alla malattia? è vero che si può

trovare ingiusto il fatto di essere ammalati. Così d'altronde reagiscono tutti,senza darsi pena di sapere se hanno ragione o torto. La malattia è: non c'èniente di più reale. Se si proclama che è ingiusta, occorrre fare altrettantocon l'essere stesso, parlare insomma dell'ingiustizia di esistere.

168

Page 169: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* La creazione, così com'era, non valeva granchè; rabberciata, valeancora meno. Fosse stata lasciata nella sua verità, nella sua primitivainettitudine!

Si capisce che il Messia a venire, quello vero, tardi a palesarsi. Il compitoche lo attende non è agevole: come se la caverebbe per liberare l'umanitàdalla mania del meglio?

* Quando, furibondi per esserci troppo abituati a noi, ci mettiamo a

detestarci, ci accorgiamo presto che è peggio di prima, che odiarci rafforzaancora di più i legami con noi stessi.

* Non lo interrompo, lo lascio vegliare i meriti di ciascuno, aspetto che

mi giustizi…La sua incomprensione degli aspetti è sconcertante. Sottile ecandido insieme, vi giudica come se foste un'entità o una categoria.

Poichè il tempo non ha avuto presa su di lui, non può ammettere che iosia esterno a tutto quello che lui difende, e che niente ormai di quanto esaltami riguardi. Non ha più oggetto di dialogo con qualcuno che sfugge alsuccedersi degli anni. Chiedo a coloro che amo di farmi la grazia diinvecchiare.

* Il panico davanti a qualsiasi cosa, davanti al pieno come davanti al

vuoto. Il panico originario… * Dio è, anche se non è.

169

Page 170: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* D. è incapace di assimilare il Male. Ne constata l'esistenza ma non può

incorporarlo al suo pensiero. Quand'anche uscisse dall'inferno, non lo sisaprebbe, tanto, nei suoi discorsi, è al di sopra di ciò che gli nuoce. Delleprove che ha sopportato si cercherebbe invano la più piccola traccia nellesue idee. Di tanto in tanto ha certe reazioni, del tutto automatiche, da uomoferito. Sordo al negativo, non discerne che tutto quello che possediamo èsolo un capitale di non–essere. Eppure, non pochi suoi gesti rivelano unospirito demoniaco. Demoniaco senza saperlo, è un distruttore obnubilato esterilizzato dal Bene.

* La curiosità di misurare i propri progressi nel decadimento è la sola

ragione che si abbia di avanzare nell'età. Ci si credeva arrivati al limite, sipensava che l'orizzonte fosse sbarrato per sempre, ci si lamentava, ci silasciava andare allo sconforto. E poi ci si accorge che si può cadere ancorapiù in basso, che c'è del nuovo, che non è perduta ogni speranza, che èpossibile affondare un po' di più ed evitare così il pericolo di fossilizzarsi, disclerotizzarsi…

* "La vita sembra un bene solo all'insensato" amava dire, ventitré secoli

fa, Egesia, filosofo cirenaico, del qualche ci resta praticamente solo questafrase… Se c'è un'opera che ci piacerebbe reinventare, è proprio la sua.

* Nessuno si avvicina alla condizione del saggio se non ha la fortuna di

essere dimenticato da vivo.

170

Page 171: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Pensare è minare, è minarsi. Agire comporta meno rischi, perchè

l'azione riempie l'intervallo fra le cose e noi, mentre la riflessione lo dilatapericolosamente.

…Finché mi dedico a un esercizio fisico, a un lavoro manuale, sonofelice, appagato; appena mi fermo, sono preso da un'ebbrezza malsana, enon penso più che ad andarmene per sempre.

* Nel punto più basso di se stessi, quando si tocca il fondo e si tasta

l'abisso, si è di colpo risollevati - reazione di difesa o superbia ridicola -dalla sensazione di essere superiori a Dio. Il lato grandioso e impuro dellatentazione di farla finita.

* Una trasmissione sui lupi, con esempi di ululati. Che linguaggio! Non

ne esistono di più strazianti. Mai lo dimenticherò, e in futuro mi basterà, neimomenti di troppo grande solitudine, ricordarlo distintamente, per avere lasensazione di appartenere a una comunità.

* A partire dal momento in cui la sconfitta era in vista, Hitler non parlava

più che di vittoria. Ci credeva - ad ogni modo si comportava come se cicredesse - e rimase fino alla fine murato nel suo ottimismo, nella sua fede.Tutto crollava attorno a lui, ogni giorno recava una smentita alle suesperanze ma, persistendo ad aspettarsi l'impossibile, accecandosi come sannofare solo gli incurabili, ebbe la forza di andare fino in fondo, di inventare unorrore dopo l'altro, e di continuare al di là della sua follia, al di là del suo

171

Page 172: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

stesso destino. Per questo si può dire di lui, di lui che ha fallito in tutto, chesi è realizzato meglio di qualunque altro mortale.

* "Dopo di me il diluvio" è il motto inconfessato di ciascuno di noi: se

ammettiamo che altri ci sopravvivano è solo nella speranza che venganopuniti per questo.

* Uno zoologo che in Africa ha osservato da vicino i gorilla si stupisce

della uniformità della loro vita e della loro grande inoperosità. Ore e oresenza far niente… Non conoscono dunque la noia? Questa domanda è tipicadi un uomo, di una scimmia occupata. Lungi dal fuggire la monotonia, glianimali la cercano, e ciò che temono di più è che abbia fine. Perchè se hafine è solo per essere sostituita dalla paura, causa di ogni affaccendarsi.

L'inazione è divina. Tuttavia proprio contro di essa l'uomo è insorto.Solo lui, nella natura, è incapace di sopportare la monotonia, solo lui

vuole a ogni costo che succeda qualcosa, qualsiasi cosa. In tal modo simostra indegno del suo antenato: il bisogno di novità è la caratteristica di ungorilla fuorviato.

* Ci avviciniamo sempre più all'Irrespirabile. Quando vi saremo giunti,

sarà il grande Giorno. Siamo, ahimè, soltanto alla vigilia. * Una nazione raggiunge la supremazia e la conservazione solo fintanto

che accetta convenzioni necessariamente insulse ed è infeudata ai pregiudizi

172

Page 173: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

senza considerarli tali. Appena li chiama con il loro nome, tutto èsmascherato, tutto è compromesso.

Voler dominare, avere un ruolo, dettare legge, tutto questo presupponeuna buona dose di stupidità: la storia, nella sua essenza, è stupida…Continua, avanza solo perchè le nazioni liquidano i loro pregiudizi una dopol'altra. Se se ne sbarazzassero contemporaneamente, non ci sarebbe più cheuna beata disgregazione universale.

* Non si può vivere senza moventi. Io non ho più moventi, e vivo. * Ero in perfetta salute, stavo meglio che mai. Ad un tratto mi prese un

senso di freddo contro il quale mi parve evidente che non c'era rimedio.Cosa mi succedeva? Eppure non era la prima volta che mi invadeva unasensazione simile. Ma prima la sopportavo senza tentare di capirla. Questavolta volevo sapere, e subito. Scartai un'ipotesi dopo l'altra: non potevatrattarsi di malattia. Neppure l'ombra di un sintomo al quale aggrapparsi. Chefare? Ero sconcertato, incapace di trovare foss'anche un simulacro dispiegazione, quando mi venne l'idea - e fu un vero sollievo - che si trattavasolo di una versione del grande, dell'ultimo freddo, che era semplicementelui che si esercitava che faceva una prova…

* In Paradiso, gli oggetti e gli esseri, assediati da ogni lato della luce, non

proiettano ombra. Come dire che mancano di realtà, alla stregua di tuttoquello che non è corrotto dalle tenebre e che la morte non tocca.

173

Page 174: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Le nostre prime intuizioni sono quelle vere. Ciò che pensavo di unmucchio di cose nella prima giovinezza mi pare sempre più giusto e, dopotanti smarrimenti e tante deviazioni, ci ritorno ora, afflitto di aver potutoerigere la mia esistenza sulla rovina di quelle evidenze.

* Di un luogo che ho percorso conservo il ricordo solo se ho avuto la

fortuna di sentirmici come annientato dalla malinconia. * Alla fiera, davanti a quel giocoliere che ghignava, sbraitava, si

sfiancava, mi dicevo che lui faceva il suo dovere, mentre io scansavo il mio. * Manifestarsi, operare, in qualsiasi ambito, è cosa da fanatico più o

meno camuffato. Se non ci si ritiene investiti di una missione, esistere èdifficile; agire, impossibile.

* L'esser certi che non c'è salvezza è una forma di salvezza, è anzi la

salvezza. A partire da lì si può organizzare la propria vita, come purecostruire una filosofia della storia. L'insolubile come soluzione, come solavia d'uscita…

* Le mie infermità mi hanno rovinato l'esistenza, ma solo grazie ad esse

esisto - immagino di esistere.

174

Page 175: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* L'uomo mi interessa solo da quando non crede più in se stesso. Finchè

era in piena ascesa, non meritava che indifferenza. Ora suscita un sentimentonuovo, una simpatia speciale: l'orrore commosso.

* Ho un bell'essermi sbarazzato di tante superstizioni e di tanti legami,

non posso reputarmi libero, distante da tutto. La follia della rinuncia,sopravvissuta alle altre passioni, non accetta di lasciarmi: mi assilla,persevera, esige che continui a rinunciare. Ma a cosa? Che mi rimane darifiutare? Me lo chiedo. La mia parte è finita, la mia traiettoria conclusa,eppure niente è cambiato nella mia vita, sono allo stesso punto, devo ancorae sempre rinunciare.

* Non c'è posizione più falsa dell'aver capito e rimanere ancora in vita. * Quando si considera freddamente la porzione di durata attribuita ad

ognuno, essa pare un ugual misura soddisfacente e derisoria, si estenda suun giorno o su un secolo. "Ho fatto il mio tempo" - Non c'è espressione chesi possa usare più a proposito in qualunque istante di una vita, compreso ilprimo.

* La morte è la provvidenza di coloro che hanno avuto il gusto e il dono

di fare fiasco, è la ricompensa di tutti quelli che non hanno avuto successo,che non ci tenevano ad averne…Dà loro ragione, è il loro trionfo. Invece,

175

Page 176: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

per gli altri, per quelli che hanno penato per avere successo, e me hannoavuto, che smentita, che schiaffo!

* Un monaco egiziano, dopo quindici anni di solitudine completa,

ricevette dai parenti e dagli amici un grosso pacco di lettere. Invece diaprirle, le gettò nel fuoco, per sfuggire all'aggressione dei ricordi. Non si puòrimanere in comunione con se stessi e i propri pensieri se si permette aifantasmi di palesarsi di imperversare. Il deserto non significa tanto una vitanuova quanto la morte del passato: si è finalmente evasi dalla propria storia.Nel mondo, non meno che nelle tebaidi le lettere che scriviamo, come quelleche riceviamo, testimoniano che siamo incatenati, che non abbiamo spezzatoalcun legame, che siamo solo schiavi e meritiamo di esserlo.

* Un po' di pazienza e verrà il momento in cui niente sarà più possibile,

in cui l'umanità, con le spalle al muro, non potrà più muovere un solo passoin nessuna direzione. Anche se riesco a immaginare a grandi linee questospettacolo senza precedenti, si vorrebbero comunque dei particolari… E siha paura malgrado tutto di perdere la festa, di non essere più abbastanzagiovani da avere la ventura di assistervi.

* Che esca dalla bocca di un droghiere o di un filosofo, la parola essere,

così ricca, così allettante, in apparenza così carica di senso, non significa inrealtà assolutamente niente. In qualsivoglia occasione, è incredibile che unospirito sensato possa servirsene.

176

Page 177: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* In piedi, a notte fonda, giravo per la camera con la certezza di essereun eletto e uno scellerato, doppio privilegio, naturale per chi veglia,rivoltante o incomprensibile per i prigionieri della logica diurna.

* Non a tutti è concesso avere un'infanzia infelice. La mia fu molto più

che felice. Fu coronata. Non trovo miglior aggettivo per designare quantoebbe di trionfale persino nei suoi affanni. Dovevo pagarla, non potevorestare impunito.

* Se amo tanto l'epistolario di Dostoevskij, è perchè si parla solo di

malattia e di denaro, unici argomenti "scottanti". Tutto il resto sono solofronzoli e ciarpame.

* Fra cinquecentomila anni l'Inghilterra sarà, dicono, completamente

ricoperta dall'acqua. Se fossi inglese deporrei le armi senza indugio. Ognunoha la propria unità di tempo. Per uno è la giornata, la settimana, il mese ol'anno; per un altro sono dieci anni, anzi cento…Queste unità, ancora a scalaumana, sono compatibili con qualunque progetto e qualunque lavoro. C'èchi prende come unità il tempo stesso e si eleva talvolta al di sopra di esso:quale lavoro, quale progetto meriterà allora di essere preso sul serio? Chivede troppo lontano, chi è contemporaneo di tutto il futuro, non può piùaffaccedarsi, non può neppure muoversi…

* Il pensiero della precarietà mi accompagna in ogni circostanza:

stamane, imbucando una lettera, mi dicevo che era indirizzata a un mortale.

177

Page 178: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Una sola esperienza assoluta, a proposito di una qualsiasi cosa, e

apparite, ai vostri stessi occhi, come un sopravvissuto. * Sono sempre vissuto con la coscienza dell'impossibilità di vivere. E ciò

che mi ha reso sopportabile l'esistenza è stata la curiosità di vedere comesarei passato da un minuto, da un giorno, da un anno all'altro.

* La prima condizione per diventare un santo è amare gli scocciatori,

sopportare le visite… * Scuotere la gente, svegliarla dal suo sonno, pur sapendo di commettere

in tal modo un crimine e che sarebbe mille volte meglio lasciarvelaperseverare, poichè comunque, quando si sveglia, non si ha nulla daproporle…

* Port–Royal. In mezzo a quel verde, tanti scontri e tante lacerazioni per

delle quisquilie! Ogni credenza, dopo un certo tempo, pare gratuita eincomprensibile, come del resto la contro–credenza che l'ha scalzata. Rimanesolo lo sconcerto che provocano l'una e l'altra.

178

Page 179: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Un pover'uomo che sente il tempo, che ne è vittima, che ne crepa, che

non prova nient'altro, che è tempo a ogni istante, conosce ciò che unmetafisico o un poeta intuiscono solo grazie a uno sprofondamento o a unmiracolo.

* Quel rumoreggiare interiore che non approda a nulla, e in cui si è

ridotti allo stato di un vulcano grottesco. * Ogni volta che sono preso da un accesso di furore, al principio me ne

affliggo e mi disprezzo, poi mi dico: che fortuna, che cuccagna! Sono ancorain vita, faccio sempre parte di quei fantasmi in carne e ossa…

* Il telegramma che avevo appena ricevuto non finiva più. Vi erano

elencate tutte le mie pretese e tutte le mie insufficienze. Un certo difetto, dicui avevo appena sentore, vi era nominato, proclamato. Che divinazione, eche minuzia! Alla fine dell'interminabile requisitoria, nessun indizio, nessunatraccia che permettesse di identificare l'autore.

Chi poteva mai essere? E perchè quella precipitazione e quel mezzoinsolito? Si è mai detto a qualcuno il fatto suo con maggior rigore nell'astio?Da dove è sbucato questo giustiziere onnisciente che non osa nominarsi,questo vigliacco al corrente di tutti i miei segreti, questo inquisitore che nonmi accorda nessuna circostanza attenuante, neppure quella che si riconosceal più incallito dei carnefici? Anch'io ho potuto errare, anch'io ho diritto aqualche indulgenza. Indietreggio davanti all'inventario dei miei difetti,soffoco, non posso più sopportare questa sfilata di verità…Maledettotelegramma! Lo lacero, e mi sveglio…

179

Page 180: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Avere delle opinioni è inevitabile, è normale; avere delle convinzioni lo

è di meno. Ogni volta che incontro qualcuno che ne possiede mi chiedoquale vizio del suo spirito, quale insania gliele abbia fatte acquisire. Perquanto legittima sia questa domanda, l'abitudine che ho di farmela mi rovinail piacere della conversazione, mi fa sentire la coscienza sporca, mi rendeodioso ai miei stessi occhi.

* Ci fu un tempo in cui scrivere mi sembrava cosa importante. Fra tutte

le mie superstizioni, questa mi pare la più compromettente e la piùincomprensibile.

* Ho abusato della parola disgusto. Ma quale altro vocabolo scegliere per

designare uno stato in cui l'esasperazione è continuamente corretta dallastanchezza e la stanchezza dall'esasperazione?

* Per tutta la serata, avendo tentato di definirlo, abbiamo passato in

rassegna gli eufemismi che permettono di non pronunciare, parlando di lui,la parola perfidia. Non è perfido, è solo tortuoso, diabolicamente tortuoso, enello stesso tempo innocente, candido, anzi angelico. Si pensi, se si può, aun miscuglio di Alesa e di Smerdjakov.

* Quando non si crede più in se stessi, si smette di produrre o di

combattere, si smette persino di farsi delle domande e di rispondere, mentre

180

Page 181: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

dovrebbe succedere il contrario, visto che è proprio da quel momento che,liberi da legami, si è adatti a cogliere il vero, a discernere ciò che è reale daciò che non lo è. Ma una volta esaurita la credenza nel proprio ruolo, o nellapropria sorte, non si è più curiosi di niente, neppure della "verità" benchè adessa si sia più vicini che mai.

* In Paradiso non resisterei una "stagione", e neppure un giorno. Come

spiegare allora la nostalgia che ne ho? Non la spiego, mi abita da sempre, erain me prima di me.

* Chiunque può avere di tanto in tanto la sensazione di occupare un solo

punto e un solo istante; conoscere tale sensazione giorno e notte, di fattoogni momento, è cosa meno comune, e proprio a partire da quell'esperienza,da quel dato, ci si volge verso il nirvana o il sarcasmo, o verso ambeduecontemporaneamente.

* Pur avendo giurato di non peccare mai contro la santa concisione,

rimango tuttavia complice delle parole, e quantunque sedotto dal silenzio,non oso entrarvi, mi aggiro soltanto alla sua periferia…

* Si dovrebbe stabilire il grado di una religione dall'importanza che dà al

Demonio: più gli accorda un posto eminente, più dimostra che si preoccupadel reale, che rifugge dalle frodi e dalla menzogna, che è seria, che tiene piùa constatare che a divagare e a consolare.

181

Page 182: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Niente merita di essere disfatto, probabilmente perchè niente meritava

di essere fatto. Così ci si distacca da tutto. dall'origine e dalla fine,dall'avvento come dalla sparizione.

* Che tutto sia stato detto, che non ci sia più niente da dire, lo si sa, lo si

sente. Si sente meno, invece, che quell'evidenza conferisce al linguaggio unostatuto bizzarro, anzi inquietante, che lo riscatta. Le parole sono finalmentesalve, perchè hanno cessato di vivere.

* L'immenso bene e l'immenso male che ho tratto dalle mie

rimuginazioni sulla condizione dei morti. * L'innegabile vantaggio di invecchiare è poter osservare da vicino la

lenta e metodica degradazione degli organi; cominciano tutti a scricchiolare,gli uni in modo vistoso, gli altri, discreto. Si distaccano dal corpo come ilcorpo si distacca da noi: ci scappa, ci fugge, non ci appartiene più. è untransfuga che non possiamo neppure denunciare, perchè non si ferma innessun luogo e non si mette a servizio di nessuno.

* Non mi stanco mai di leggere sugli eremiti, preferibilmente su coloro

dei quali si è detto che erano "stanchi di cercare Dio". Sono ammaliato daifalliti del Deserto.

182

Page 183: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Se, non si sa come, Rimbaud avesse potuto continuare (il che equivale

a immaginare il futuro dell'inaudito, un Nietzsche in piena produzione dopo"Ecce homo"), avrebbe finito per tirarsi indietro per rinsavire, percommentare le sue esplosioni, per spiegarle e spiegarsi. Sacrilegio in tutti icasi, dato che l'eccesso di violenza è solo una forma di profanazione.

* Ho approfondito una sola idea, e cioè che tutto quel che l'uomo compie

si ritorce fatalmente contro di lui. L'idea non è nuova, ma l'ho vissuta conuna forza di convinzione, un accanimento mai eguagliati da alcun fanatismoo delirio. Non c'è martirio, non c'è disonore che non sopporterei per essa, enon la scambierei con nessun'altra verità, con nessun'altra rivelazione.

* Andare ancora più lontano del Buddha, elevarsi al di sopra del

Nirvana, per imparare a farne a meno… non essere più fermato da niente,neppure dall'idea di liberazione, ritenerla una semplice sosta, un impaccio,un'eclissi…

* Il mio debole per le dinastie condannate, per gli imperi pericolanti, per

i Montezuma di ogni tempo, per coloro che credono ai sogni, per i lacerati ei braccati, per gli intossicati di ineluttabile, per i minacciati, per i divorziati,per tutti quelli che aspettano il loro carnefice…

183

Page 184: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Passo senza fermarmi davanti alla tomba di quel critico di cui horimuginato tante parole astiose. Non mi fermo neppure davanti a quella delpoeta che, da vivo, pensò solo al proprio dissolvimento finale.

Altri nomi mi perseguitano, nomi remoti, legati a un insegnamentospietato e pacificante, a una visione fatta per espellere dalla mente tutte leossessioni, anche quelle funebri. Nagarjuna, Candrakirti, çantideva -stoccatori impareggiabili, dialettici travagliati dall'ossessione della salvezza,acrobati e apostoli della Vacuità…per i quali, saggi fra i saggi, l'universo erasolo una parola…

* Benchè contempli da molti autunni lo spettacolo di quelle foglie così

impazienti di cadere, non per questo è minore, ogni volta, una sorpresa incui "il brivido nella schiena" sarebbe di gran lunga la nota dominante se nonmi invadesse, all'ultimo momento, un'allegrezza della quale non riesco adiscernere l'origine.

* Ci sono momenti in cui, per quanto lontani si possa essere da ogni

fede, non concepiamo altro interlocutore che Dio. Rivolgerci a qualcun altroci sembra una impossibilità o una follia. La solitudine, al suo stadio estremo,esige una forma di conversazione che sia anch'essa estrema.

* L'uomo emana un odore speciale: fra tutti gli animali, soltanto lui puzza

di cadavere.

184

Page 185: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Le ore non volevano scorrere. Il giorno sembrava lontano,inconcepibile. In realtà non era il giorno che aspettavo, ma l'oblio di queltempo caparbio che rifiutava di avanzare. Beato, mi dicevo, il condannato amorte che, alla vigilia dell'esecuzione, è almeno sicuro di passare una buonanotte!

* Potrò rimanere ancora in piedi? Mi accascerò? * Se c'è una sensazione interessante, è proprio quella che ci fa pregustare

l'epilessia. * Chiunque sopravviva a se stesso si disprezza senza confessarselo e

talvolta senza saperlo. * Quando si è superata l'età della rivolta, e ci si scatena ancora, ci si sente

come un Lucifero rimbambito. * Se non portassimo le stigmate della vita, quanto sarebbe facile sottrarsi,

e come tutto andrebbe liscio!

185

Page 186: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Sono capace, più di chiunque, di perdonare all'istante. La voglia di

vendicarmi mi viene solo tardi, troppo tardi, quando il ricordo dell'offesa stasfumando e, diventato quasi nullo lo stimolo nell'atto, non mi rimane piùche la risorsa di deplorare i miei "Buoni sentimenti".

* Soltanto nella misura in cui si sfida la morte a ogni istante, è dato

intravedere su quale insania si fondi ogni esistenza. * In ultimissima istanza, è del tutto indifferente essere qualcosa, perfino

essere Dio. Su questo punto, insistendo un po', si potrebbe trovarsi quasitutti d'accordo. Ma allora come mai ognuno aspira a un sovrappiù di essere enon c'è nessuno che accetti di calare, di scendere verso la carenza ideale?

* Secondo una credenza alquanto diffusa presso certe popolazioni, i

morti parlano la stessa lingua dei vivi, con una differenza, che per essi leparole hanno un senso opposto a quello che avevano: grande significapiccolo, vicino lontano, bianco nero…Morire si ridurrebbe dunque aquesto? Ciò non toglie che, meglio di qualsiasi invenzione funebre, un talecompleto stravolgimento del linguaggio riveli ciò che la morte implica diinabituale, di sconcertante…

* Sono disposto a credere nel futuro dell'uomo, ma come riuscirci

quando si è malgrado tutto in possesso delle proprie facoltà? Occorrerebbe illoro tracollo quasi totale, e ancora non basterebbe.

186

Page 187: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Un pensiero che non sia segretamente marchiato dalla fatalità è

intercambiabile, non vale niente, è solo pensiero… * A Torino, all'inizio della crisi, Nietzsche si precipitava continuamente

allo specchio, si guardava, si allontanava, si guardava di nuovo. Nel trenoche lo portava a Basilea, la sola cosa che chiedesse con insistenza era ancorauno specchio. Non sapeva più chi era, si cercava, e a lui, così attento asalvaguardare la propria identità, così avido di sé, non rimaneva, perritrovarsi, che la più grossolana, la più miserabile delle risorse.

* Non conosco nessuno più inutile e più inutilizzabile di me. è questo un

dato che dovrei accettare in tutta semplicità, senza trarne la minima fierezza.Finchè non sarà così, la coscienza della mia inutilità non mi servirà a niente.

* Qualunque sia l'incubo che si vive, vi si recita una parte, se ne è il

protagonista, si è qualcuno. è proprio di notte che il diseredato trionfa. Sefossero soppressi i brutti sogni ci sarebbero rivoluzioni a catena.

* Il terrore di fronte all'avvenire si innesta sempre sul desiderio di

provare quel terrore.

187

Page 188: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* All'improvviso mi trovai solo davanti a… Sentii, quel pomeriggio della

mia infanzia, che si era appena prodotto un evento molto grave. Fu il mioprimo risveglio, il primo indizio, il sogno premonitore della coscienza. Finoad allora ero stato solo un essere. Da quel momento, ero più o meno questo.Ogni io comincia con una incrinatura e una rivelazione.

* Nascita e catena sono sinonimi. Vedere la luce, vedere delle manette… * Dire: "Tutto è illusorio" significa sacrificare all'illusione, riconoscerle

un altro grado di realtà, anzi il più alto, laddove invece si voleva screditarla.Che fare? La cosa migliore è smettere di proclamarla o di denunciarla, diassoggettarso ad essa pensandoci. è di ostacolo anche l'idea che squalificatutte le idee.

* Se si potesse dormire ventiquattr'ore su ventiquattro, si raggiungerebbe

presto l'inerzia primordiale, la beatitudine di quell'ininterrotto torporeanteriore alla Genesi - sogno di ogni coscienza esasperata di se stessa.

* Non nascere è indubbiamente la migliore formula che esista. Non è

purtroppo alla portata di nessuno.

188

Page 189: L'inconveniente di essere nati - edarcipelago.com · Emil Cioran L'inconveniente di essere nati 2. Risvolto Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo

* Nessuno più di me ha amato questo mondo, e tuttavia, me l'avesseroofferto su un vassoio, anche da bambino avrei esclamato: "Troppo tardi,troppo tardi!".

* Cos'hai, ma cos'hai dunque? - Non ho niente, non ho niente, ho solo

fatto un salto fuori dal mio destino, e ora non so più verso che cosavoltarmi, verso che cosa correre…

189