L’implicazione logica - Altervista
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L’implicazione logica
Le espressioni “Se…allora” o “Condizione per …. è che”, “perché …. è necessario” sono
alcune delle locuzioni che segnalano la presenza di un’implicazione, un connettivo logico
che mette in relazioni due proposizioni, in modo che, se la prima è vera, è vera anche la
seconda.
Consideriamo l’enunciato:
“Se starò bene, allora domani andrò al cinema”
nel quale le proposizioni semplici P=” starò bene” e Q =“Domani andrò al cinema” sono
legate dal connettivo “se…allora”. Questo enunciato afferma che la sola condizione
perché io domani vada al cinema (vero) è che stia bene (vero).
L’implicazione si indica:
P implica Q
oppure
P Q
dove P e Q sono due proposizioni: in particolare P è l’antecedente, e Q è il conseguente.
Quindi la relazione può essere riassunta nella seguente:
( )P Q P Q
Esempio 10
Se starò bene (V), allora domani andrò al cinema (V)
Ma se non starò bene (F), allora è possibile che possa andare al cinema o non possa
andare (V/F)
Cioè il verificarsi di P implica il verificarsi di Q, ma se P non si verifica, Q si può verificare
o non verificare, per cui il solo non andare al cinema (F) se starò bene (V) non si può
verificare.
Tavola di verità:
P Q P Q
V V V
V F F
F V V
F F V
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Quindi
1) Se starò bene (V), allora domani andrò al cinema (V) (si può verificare (V))
2) Se starò bene (V), allora domani non andrò al cinema (F) non si può verificare
(F))
3) Se non starò bene (F), allora domani non andrò al cinema (V) (si può verificare
(V))
4) Se non starò bene (F), allora domani non andrò al cinema (F) (si può verificare
(V))
Attenzione:
Nella risoluzione di quesiti coinvolgenti l’implicazione materiale è importante non
sbagliare l’individuazione della proposizione antecedente e quella conseguente.
Nell’espressione “Condizione perché domani vada al cinema è che stia bene”
l’antecedente è “starò bene” e il conseguente è “domani andrò al cinema” come
nell’espressione “se … allora”.
Enunciati coniugati
Insieme alla implicazione P Q , che chiameremo principale, detta anche modus
ponens in logica classica, si possono ottenere le seguenti implicazioni, dette enunciati
coniugati
1) “Se domani andrò al cinema, allora starò bene” (implicazione inversa o reciproca)
2) “Se domani non starò bene, non andrò al cinema” (implicazione contraria)
3) “Se domani non andrò al cinema, allora non starò bene” (implicazione
controinversa o controminale o contrapposta), detta anche modus tollens in
logica classica
L’implicazione diretta e controminale sono logicamente equivalenti, mentre ciò non è
vero per le implicazioni inversa e contraria.
L’implicazione logica (modus ponens) può anche essere considerata come una
condizione sufficiente. P Q , in quanto è sufficiente che si verifichi P perché si possa
verificare Q. Essa non è necessaria, perché abbiamo visto che Q si può verificare anche
se P non si verifica.
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Modalità di risoluzione dei quiz con implicazione logica:
CONDIZIONE SUFFICIENTE
Supponiamo di considerare l’implicazione logica P Q e supponiamo che la
condizione di verità per P sia sufficiente per il verificarsi di Q (in pratica il modus
ponens visto in precedenza).
La logica classica afferma che l’unica deduzione certa è che Q P , cioè il non
verificarsi di Q consente di affermare che non si è verificato Q (cioè in pratica la
proposizione controminale, o modus tollens).
Le proposizioni non deducibili sono:
P Q (contraria)
Q P
P Q
Q P (inversa)
Test n° 1
Se bevo tutta l’acqua della borraccia (A), allora rimarrò senza acqua(B). In base alla
affermazione precedente si può concludere che:
A) Se non bevo tutta l’acqua della borraccia, allora rimarrò senza acqua
B) Se bevo tutta l’acqua della borraccia, allora non rimarrò senza acqua
C) Se non bevo tutta l’acqua della borraccia, allora non rimarrò senza acqua
D) Se non rimango senza acqua, allora non ho bevuto tutta l’acqua della borraccia.
L’affermazione corretta è la D. Q P
L’affermazione A corrisponde alla falsità dell’antecedente; non si può dire nulla sul
conseguente, che può essere vero o falso.
L’affermazione B corrisponde a P Q
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L’affermazione A corrisponde a P Q . Sembrerebbe corretta, ma, anche non
bevendo l’acqua della borraccia potrei rimanere senza acqua, ad esempio se la
borraccia ha un foro.
Test n° 2
Se farai come ti dico, andrà tutto bene.
Alla luce di tale affermazione, è certamente corretta anche una (ed una sola) delle
seguenti. Quale?
A) Se non farai come ti dico, non potrà che andar male;
B) Purtroppo la cosa non è andata bene, è evidente che non hai fatto come ti avevo
suggerito;
C) Se avessi seguito il mio consiglio, forse le cose non sarebbero andate come
speravi, ma nemmeno troppo male;
D) La cosa è andata bene, me ne compiaccio, perché questo significa che hai fatto
esattamente come ti avevo indicato.
L’affermazione corretta è la B. Q P
L’affermazione A corrisponde alla falsità dell’antecedente; non si può dire nulla sul
conseguente, che può essere vero o falso.
L’affermazione B corrisponde a P Q
L’affermazione C introduce una probabilità, e quindi non può essere una deduzione
logica
L’affermazione A corrisponde a Q P , cioè all’implicazione inversa, che non è
logicamente equivalente.
Test n° 3
L'affermazione "quando corro a lungo consumo grassi" è equivalente a:
A) non consumo grassi pur avendo corso a lungo;
B) o corro a lungo o consumo grassi;
c) se consumo grassi vuol dire che ho corso a lungo;
d) a volte capita che non consumi grassi pur avendo corso a lungo;
e) se non consumo grassi allora non ho corso a lungo
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L’affermazione corretta è la E. Q P
L’affermazione A corrisponde a P Q
L’affermazione B corrisponde al connettivo EX OR che non è un’implicazione
L’affermazione C corrisponde a Q P , cioè all’implicazione inversa, che non è
logicamente equivalente.
L’affermazione D sembra corrispondere a P Q , ma in realtà non è una deduzione
perché introduce una probabilità (a volte)
CONDIZIONE NECESSARIA
Consideriamo ora una implicazione differente:
Solo se P allora Q
Allora la condizione che si verifichi P è necessaria perché si verifichi Q
La condizione necessaria è l’enunciato fondamentale per la conseguenza, ma da solo
potrebbe non bastare a giustificarla.
La logica classica afferma che le uniche deduzione certe sono
Q P , cioè l’implicazione inversa e
P Q implicazione contraria
Infatti esse sono, come abbiamo visto prima, equivalenti logicamente.
Diciamo che P è condizione necessaria per Q scriviamo Q P (o anche P Q
quando il verificarsi di Q implica automaticamente il verificarsi di P.
Test n° 4
Se il motore funziona, allora la macchina parte
Alla luce di tale affermazione, quali affermazioni sono sicuramente vere
A) Se il motore non funzione, allora la macchina parte
B) Se il motore funziona, allora la macchina non parte
C) Se la macchina parte allora il motore funziona
D) Se il motore non funziona, allora la macchina non parte
Riformuliamo logicamente la frase:
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Solo se il motore funziona allora la macchina parte oppure È necessario che il motore
funzioni, perché la macchina parta
Le affermazioni corrette sono la C (implicazione inversa) e la D (implicazione
contraria)
L’affermazione A corrisponde a P Q , che non presuppone la necessarietà del
verificarsi di P
L’affermazione B corrisponde a P Q , cioè alla falsità della implicazione
CONDIZIONE NECESSARIA E SUFFICIENTE
Complicazione logica
La complicazione logica di due proposizioni P e Q è vera se entrambe sono vere o se
entrambe sono false e falsa nelle altre situazioni.
Si esprime in questo modo:
P Q
che si legge “P se e solo se Q” e significa che se “se e solo se” si verifica la condizione
P, allora l’evento Q accade, mentre se l’evento P non accade non accade neanche Q.
P Q Principale
P Q
V V V
V F F
F V F
F F V
Ha il significato di condizione necessaria e sufficiente
Se e solo se P allora Q
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Allora la condizione che si verifichi P è necessaria e sufficiente perché si verifichi Q.
Essa si indica con
P Q
Si può dedurre con certezza:
1) Q P (implicazione inversa)
2) P Q (implicazione contraria)
3) Q P (implicazione controminale o modus tollens)
Test n° 5
Solo se si è sereni, equilibrati e spensierati, allora si è allegri. Se si è sereni, equilibrati
e spensierati, si è allegri. Se le precedenti affermazioni sono vere, quale delle
seguenti affermazioni è errata?
A) Essere sereni, equilibrati e spensierati è condizione necessaria per essere allegri
B) Chi non è allegro, non può essere sereno, equilibrato e spensierato
C) Chi è allegro non può non essere sereno, equilibrato e spensierato
D) Essere sereni, equilibrati e spensierati è condizione necessaria, ma non sufficiente
per essere allegri
La A è vera (Solo se si è sereni, equilibrati e spensierati, allora si è allegri)
La B è vera (Q P )
La C è vera (logicamente uguale alla B per la doppia negazione)
La D è falsa perché la condizione è anche sufficiente (Se si è sereni, equilibrati e
spensierati, si è allegri.
Altri esempi su condizione necessaria, sufficiente e “necessaria
e sufficiente”
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Esempio n° 1
P: Sono in montagna
Q: Sto sciando
n questo caso P è condizione necessaria per Q.
Infatti se sto sciando devo trovarmi necessariamente in montagna (Q P , cioè
l’implicazione inversa)
analogamente, se non mi trovo in montagna sicuramente non posso sciare (
P Q implicazione contraria)
Notiamo però che se mi trovo in montagna non è assolutamente detto che io stia
sciando: cioè, se P è verificata non possiamo dire se anche Q lo è.
Esempio n° 2
P: A è un quadrato
Q: A è un quadrilatero
Dato che ogni quadrato è un quadrilatero, è evidente che P è sufficiente per Q
(e quindi se A non è un quadrilatero, non è sicuramente un quadrato (modus
tollens)).
Esempio n° 3
a) due triangoli sono congruenti se e solo se vale un qualsiasi criterio di
congruenza dei triangoli;
b) due rette sono parallele se e solo se due angoli alterni sono congruenti, come
spiegato dal criterio del parallelismo;
c) una matrice è invertibile se e solo se il suo determinante è diverso da zero.
In tutte queste proposizione P è condizione necessaria e sufficiente per Q
ESEMPIO 4
“Se F è un quadrato è un rettangolo”
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Il fatto di essere un quadrato è condizione sufficiente, ma non necessaria per essere
un rettangolo, ma essere un rettangolo non basta per essere sicuro di essere un
quadrato. L’insieme dei quadrati è un sottoinsieme di quello dei rettangoli
La condizione sufficiente si può scrivere anche
P Q
(P sottoinsieme di Q)
ESEMPIO 5
“Se ho più di 40 anni (P) allora ho più di 30 anni (Q)”
Gli individui che appartengono all’insieme P sono un sottoinsieme di quelli che
appartengono a Q, per cui se ho 40 anni necessariamente ho anche 30 anni, ma l’avere
più di 30 anni non è sufficiente per dire che ho più di 40 anni (potrei averne 34 ad
esempio).
Quindi P Q implica che P è condizione sufficiente, ma non necessaria al verificarsi
di Q. Analogamente Q è condizione necessaria, ma non sufficiente per il verificarsi di P.
Esempio 6
“Sara afferma che tutti gli studenti di medicina hanno frequentato il liceo scientifico.
Quale delle seguenti condizioni è necessario si verifichi affinché l’affermazione di
Sara risulti falsa?
A) Nessun studente di medicina deve aver frequentato il liceo scientifico
B) Deve esistere almeno uno studente che ha frequentato lo scientifico, ma non
è iscritto a medicina
C) Deve esistere almeno uno studente di medicina che non frequenta il liceo
scientifico
D) Tutti gli studenti che non sono iscritti a medicina devono aver frequentato il
liceo scientifico
La risposta corretta è la A
Infatti esiste una implicazione nascosta: “Se uno studente è iscritto a medicina, allora
deve avere frequentato il liceo scientifico” dove P=” essere iscritto a medicina” è
l’antecedente e Q = “ha frequentato il liceo scientifico”.
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Esempio 7
“Per diventare Presidente della Repubblica(P) bisogna avere 50 anni (Q)”
È equivalente ha solo se si ha 50 anni, si può diventare Presidente della Repubblica,
cioè avere 50 anni è una condizione necessaria per diventare presidente, ma
ovviamente non sufficiente perché ciò si verifichi (non tutte le persone con più di
50 anni diventano Presidenti della Repubblica).
(REQUISITI NECESSARI SONO PRESENTI NEI BANDI DI CONCORSO)
Per parteciparvi, infatti può essere richiesto di:
- Essere cittadino italiano
- Avere meno di 40 anni
- Essere in possesso di diploma di maturità, etc.
Esempio 8
“Se F è un rettangolo è un quadrato”
Essere un rettangolo è condizione necessaria, ma non sufficiente per essere un
quadrato (infatti la figura deve avere i 4 lati uguali)
Esempio 9
Se e solo se piglierai una votazione di almeno 60/100, otterrai il diploma di maturità”
E’ una condizione necessaria e sufficiente; è necessaria in quanto, se non si verifica
P l’evento Q non accade ed è sufficiente nel senso che, se si ha quella condizione
l’evento accade certamente.
L’implicazione è detta logica se esiste un nesso casuale tra antecedente e conseguente.
Se invece considerassi le proposizioni:
Esempio 11
P1= “Se 3+5=8, allora la terra è un pianeta”
P2= “Se 3+5=7 allora la terra è un pianeta”
P3= “Se 3+5=8 allora la terra è un satellite”
P4= “Se 3+5=7 allora la terra è un satellite”
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Nel linguaggio comune difficilmente queste proposizioni potrebbero essere considerate
sensate e nemmeno vere. Dal punto di vista della logica matematica invece l proposizioni
hanno un senso ben preciso e si può vedere, dalla tavola di verità dell’implicazione logica
che P1, P2, P4 sono vere e che la sola P3 è falsa.
Quando l’antecedente non è in connessione causale con il conseguente, l’implicazione
assume un significato diverso e viene chiamata implicazione materiale.
Attenzione:
Osserviamo che nel linguaggio comune il significato del connettivo “se…allora” varia è
può capitare di trovare casi in cui quest’uso è più vicino a quello dell’implicazione
materiale.
Supponiamo, per esempio, che un amico debba cercare di risolvere un problema molto
difficile e che noi siamo convinti che non riuscirà a risolverlo.
Esempio 12
Possiamo esprimere la nostra opinione in modo scherzoso dicendo:
“Se risolverai questo problema, allora mi mangerò una scarpa”
In questa implicazione l’antecedente e il conseguente non sono in alcun modo connessi
da una relazione causale e la seconda affermazione è falsa, perché non è possibile che
una persona si mangi una scarpa. Ciò determina, per la verità dell’implicazione, (riga 4
della tavola di verità) la falsità dell’antecedente. In questo modo esprimiamo all’amico la
nostra convinzione che non riuscirà a risolvere il problema.
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Equivalenza tra proposizioni
Due enunciati legati da connettivi si dicono logicamente equivalenti se presentano uguali
tavola di verità.
P Q P P Q P Q
V V F V V
V F F F F
F V V V V
F F V V V
P Q P Q P Q Q P P Q Q P
V V V V V V
V F F F V F
F V F V F F
F F V V V V
P Q P Q P Q P Q P Q ( ) ( )P Q P Q
V V V F F V F V
V F F F V F F F
F V F V F F F F
F F V V V V V V
P Q P Q
P Q P Q Q P
( ) ( )P Q P Q P Q
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