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Liguria Proposte per un modello di sviluppo Nearly Zero Emissions Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile

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Liguria

ProposteperunmodellodisviluppoNearlyZeroEmissions

Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile

LIGURIA

PROPOSTEPERUNMODELLODISVILUPPONEARLYZEROEMISSIONS

Acuradi

NataleMassimoCaminiti,MarioConte,MarcoStefanoni,MariaVelardi

Contributidi

A.Arena,G.Arsuffi,B.Baldissara,M.Casarci,S.Castello,V.Conti,S.DeJuliis,R.DelCiello,G.Fasano,

B.Felici,A.Fidanza,M.Jorizzo,G.Lai,M.Lelli,G.Messina,A.Moreno,S.Orchi,V.Pignatelli,S.Pizzuti,

M.P.Valentini

ISBN:978-88-8286-327-2

Gennaio2016

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Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile

Indice

EXECUTIVESUMMARY........................................................................................................................................................4

1. ILCONTESTO...............................................................................................................................................................71.1 QUADROINTERNAZIONALEDIRIFERIMENTO...................................................................................................................71.2 CONSIDERAZIONISULLATRANSIZIONEVERSOUNMODELLODISVILUPPOSOSTENIBILE............................................................111.3 QUADROSOCIOECONOMICODELLALIGURIA.................................................................................................................161.4 ILPIANOENERGETICOAMBIENTALEREGIONALE(PEAR)..................................................................................................281.5 LAPROGRAMMAZIONEEUROPEA2014-2020..............................................................................................................35

2. LEFONTIRINNOVABILIEDALTRISETTORIENERGETICIINNOVATIVI........................................................................412.1 FOTOVOLTAICO.......................................................................................................................................................41OPZIONIEPROPOSTE.........................................................................................................................................................422.2 EOLICO..................................................................................................................................................................46OPZIONIEPROPOSTE.........................................................................................................................................................472.3 BIOMASSE.............................................................................................................................................................49OPZIONIEPROPOSTE.........................................................................................................................................................522.4 ACCUMULOELETTRICO.............................................................................................................................................54OPZIONIEPROPOSTE.........................................................................................................................................................59

3. GLIUSIFINALIDELL’ENERGIA...................................................................................................................................613.1 L’EFFICIENZAENERGETICANEGLIEDIFICI.......................................................................................................................61OPZIONIEPROPOSTE.........................................................................................................................................................643.2 GESTIONEDELLADOMANDAENERGETICAINPARCHIDIEDIFICIENELL’ILLUMINAZIONE...........................................................66OPZIONIEPROPOSTE.........................................................................................................................................................693.3 INTERVENTIDIEFFICIENZAENERGETICAELETTRICA..........................................................................................................71

4. MOBILITÀSOSTENIBILE.............................................................................................................................................724.1 INTERVENTIPERLAMOBILITÀSOSTENIBILE....................................................................................................................72OPZIONIEPROPOSTE.........................................................................................................................................................794.2 OPPORTUNITÀDIIMPRESAPERLAMOBILITÀSOSTENIBILE................................................................................................81

5. VALUTAZIONECOMPLESSIVAOPZIONINEARLYZEROEMISSIONS..........................................................................94

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ExecutiveSummaryIl lavoro riguarda uno studio che ilWWF ha commissionato all’ENEA, sulle possibilità di una transizioneversounmodello“Green”,cheprevedel’utilizzoditecnologieesistemitecnologici“LowCarbon”ingradononsolodiridurreleemissionidigasserraelimitarel’impattodeicambiamenticlimaticicomeindicatodalrecente accordo di Parigi e dagli impegni Europei, ma anche promuovere l’efficienza energetica e,seguendoiprincipidiunaeconomiacircolare,favorirelosviluppoel’innovazionedelsistemaproduttivoel’incrementodeilivellioccupazionali.

Lostudio,attraversounametodologiabottom-up,analizzaunaseriediopzioniepropostetecnologiche,ene valuta l’impatto in termini di efficienzaenergetica, riduzionedelle emissioni climalteranti, stimadegliinvestimentiedegliaspettioccupazionali.Non si tratta di un piano energetico regionale, ma dell’analisi di alcune opzioni che possono esseresviluppate e avviate da subito e avere una loro piena attuazione nel corso di qualche decennio. Alcuneopzioni non sono ancora pienamente mature ma promettenti la cui affermazione dipende dagliinvestimenti e dalle traiettorie di sviluppo internazionali, come ad esempio l’auto elettrica. Per altre, sitrattadi tecnologieormaimaturedi sicuro sviluppoeprospettiva,maancora condizionateda costi edalimitiorganizzatividelmercato,qualiadesempioilfotovoltaico.Altre,qualilariqualificazioneenergeticaademissioniquasizerodegliedifici,sonotecnologicamentepronte,maostacolateda inerzieorganizzativeedisponibilitàdiaccessoacapitaliadeguati.Complessivamentesonostatepreseinconsiderazioneoltre30opzionitecnologicheesu15diesseèstataeffettuataunavalutazionedegliimpattienergetici,ambientali,economici edoccupazionali, arrivando aduna rosadi interventi, da poter promuovere in cinque settoristrategici:lefontirinnovabilielettriche,lerinnovabilitermiche,losviluppodell’accumuloelettrochimicoinbatterie,ilrisparmionell’edilizia,lasostenibilitànelsettoredeitrasporti.Secondo lo studio, l’insieme delle proposte, comporta una riduzione di CO2 di circa 6 MtCO2/anno aregime,pariacirca3,6tCO2eq.pro-capite,rispettoaunaemissionenazionalemediapro-capitedicirca7,1tCO2eq. In sostanza, la Liguria dimezzerebbe le sue emissioni pro capite. A livello di occupazione,verrebberoacrearsi circa4.500posti, senzacontare leopzioni riguardanti la sostenibilitànel settoredeitrasporti, di difficile quantificazione sotto questo aspetto. Per la valutazione dell’occupazione si è fattoriferimentoaquelladirettarelativaallarealizzazione,gestioneemanutenzionedegliimpianti.Quasilametàdeinuovipostidilavororisultanolegatiallosviluppodifontirinnovabilielettricheetermiche,settore nel quale, secondo le stime, potrebbero nascere 2.076 occupati. Tale sviluppo richiederebbeinvestimenti complessivi pari a 2,5miliardi di euro, di cui 103milioni di euro all’anno per le rinnovabilielettrichee63milionidieuroall’annoperlerinnovabilitermiche,peruntotalemedioannuodi166milionidieuro.L’impattooccupazionalemedioannuosarebbedi737occupatiperlerinnovabilielettrichee1.339per le rinnovabili termiche. Di fatto, in questo modo, il 40% dell’attuale domanda di energia elettricaregionalesarebbesoddisfattodafontirinnovabiliperunavalorepariacirca2,5TWh.Unaltrosettoredallegrandipotenzialitàèlariqualificazionedelparcoedilizio:conuninvestimentodicirca209milionidieuromedioall’annosicreerebberocirca2186nuovipostidilavoro,intervenendosupiùdi10milaappartamenticonunariduzionediconsumiparial60%rispettoagliattuali.Sull’arcotemporaledi15anni il risparmio energetico complessivo, sarebbe alla fine del periodo, di 71 ktep pari a circa il 15% diriduzionedeiconsumitermicidelresidenziale.Nell’insieme, nel settore delle fonti rinnovabili e della riqualificazione energetica degli edifici si avrebbeun’occupazione di circa 4.262, che salgono a circa 4.500 se si considera l’occupazione associata allosviluppoegestionedell’accumuloinbatterie.

Anchedaitrasportipuòvenireuncontributorilevante:inparticolare,prendendoinconsiderazioniquattrotipologie di intervento, quali auto elettriche, elettrificazione delle banchine portuali, promozione deltrafficopubblico localeedel trasporto ferroviariodaeper iporti, sipossonoottenerea regimerisparmienergeticidicirca310ktep/a.

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Entrando nel dettaglio del lavoro svolto, il primo capitolo affronta, in sintesi, i principali aspetti socioeconomici della regione. Il Bollettino Economico della Banca d’Italia del gennaio 2014, in un quadronazionalegiàdipersedeboleprincipalmentedalpuntodivistasocio–economico,sottolinealedifficoltàincui si trova la Liguria. Tuttavia, come rilevato dai principali istituti di analisi italiani e internazionali,sussistonosegnalidiripresachepermettonodiipotizzarescenarienergeticoambientaliinevoluzione.Partendo da questa premessa, e considerando le questioni energetiche come parte dello sviluppocomplessivodelterritorio,ilcapitolodelineanellasuaprimaparteunquadrodellaeconomialigureche,adetta del Consiglio Regionale della Liguria, “ha mostrato tutta la sua debolezza nell’affrontare l’ondatarecessiva conseguente alla crisi economico-finanziaria complessiva”. All’interno dei principali indicatorianalizzati dal Rapporto, gli aspetti demografici e occupazionali sono quelli chemaggiormentemostranoampie criticità, specie per quanto riguarda la dinamica demografica che rappresenta un freno ulteriorerispettoallealtreregionidelNordOvest.Vieneanalizzatal’evoluzionedeiprofiliprofessionalielecriticitàdaunpuntodivistasocio-economicochecaratterizzanoilprocessodiriconversionedell’economiaversounmodellolow-carbon.A seguire vengono esaminate le strategie di pianificazione energetica in atto e le potenzialità dellaprogrammazione2014-2020deifondieuropei.Il secondo capitolo prende in rassegna una serie di opzioni correlate alla produzione energetica a bassocontenuto di carbonio. Si analizza la situazione del fotovoltaico, dell’eolico, dell’idroelettrico, dellebiomasse, evidenziando le grandi potenzialità di queste fonti per la produzione energetica elettrica etermica.L’analisiportaaunfortecontributodelfotovoltaicoparia750MWinstallatiperunaproduzionedienergiaelettricadicirca900GWh.Uninvestimentomedioannuodi50M€eunaumentodell’occupazionedi163unità.Per l’eolico si punta a unpienoutilizzo delle potenzialità conuno sviluppoper 500MWe1000GWhdienergia elettrica prodotta annualmente. L’investimentomedio annuo è valutato in circa 40M€ con unaoccupazionedi226unitàlavorative.Ilcontributodellosviluppodelbiogasvienevalutatoin35MWeunaproduzionedienergiaelettricadi210GWh, valore di poco superiore ai 31MW previsti dal PEAR al 2020. Un ulteriore sviluppo del biogas èpossibileattraversol’immissionenellaretegascomebiometano.Ilcontributodellabiomassasolidaperusielettrici viene valutato in16MWperunaproduzionedi energiaelettricadi 79GWh.Complessivamentel’investimentomedio annuoper la biomassa risultadi 7M€/ae l’occupazionedi 218unità. Per l’utilizzodellabiomassasidevefarericorsoallemiglioretecnologiedisponibiliperevitareleemissioniinatmosferadisostanzeinquinanti.Perl’idroelettricosiconsideraunulterioresviluppodipiccoliimpiantiutili,oltreallaproduzionedienergiaelettrica,allaregolazionedelregimeidricocomemisuradiadattamentoalcambiamentoclimatico legatoagli eventi metereologici estremi. Complessivamente si stima una produzione elettrica annua daidroelettricoparia330GWh.Complessivamenteilcontributodienergiaelettricarinnovabilepariacirca2,5TWhsoddisferebbeoltre il40%dell’attualedomandadienergiaelettricaregionale.Ilruolodellerinnovabiliperusitermicicontribuisceper221ktep/aconuninvestimentodi63M€eunadi1.340unità.Un discorso a parte viene riservato ai sistemi di accumulo elettrico in un’ottica di maggiore sviluppo eintegrazione delle fonti rinnovabili non programmabili. Questa particolare modalità viene analizzatadettagliatamentenel rapporto inquantogli autorihanno ritenuto il ricorsoall’accumulo interessantedalpunto di vista dello stato attuale della tecnologia e delle prospettive di mercato. Questo sia perl’integrazione delle fonti rinnovabili non programmabili, che per lo sviluppo dell’auto elettrica el’opportunità di creare nuova impresa e occupazione. Una prima valutazione porta ad una ipotesi diassociaresistemidiaccumulodistribuitoper1.125MWhdienergia,parimediamentea75milautenzee

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sistemi centralizzati, localizzabili in siti industriali dismessi, per 500MWhdi energia, parimediamente acirca25impianti.Ilterzocapitoloanalizzainterventidiefficienzaenergeticanegliusifinalienuoveopportunitàd’impresa.Ovviamente inunostudiochevaluta leopzionidi transizioneversounmodello tesoaconsumaremenoenergia, non potevano mancare considerazioni sulla efficienza energetica negli edifici che nella UnioneEuropea rappresentano un settore di primaria importanza ai fini del raggiungimento degli obiettivi disostenibilitàambientalee riduzionedei consumidienergia. IlRapportovaluta l’interoparco immobiliaredellaRegioneconsiderandoimportantifattoricomel’annoeiltipodicostruzione.Considerandountassodiristrutturazione annuo pari all’1% degli abitazioni esistenti e l’utilizzo di tecnologie e tecniche diriqualificazione energetica a basso consumo, si possono ottenere in un periodo di 15 anni risparmienergeticidicirca71ktep,parial15%deiconsumitermicidel residenziale.L’investimentoassociatoèdicirca210M€/aconunaoccupazionedicirca2.186unitàlavorative.UnaltropuntoqualificantedelRapportoriguardalepossibilitàoffertedaltrasportocollettivoe“sociale”,alla luce delle nuove tecnologie e dell’entrata nel mercato di nuove modalità di trasporto trattate nelquartocapitolo.LaLiguriaperlasuaconformazionegeograficapresentadipersénotevolipunticritici,siaper lezoneurbanecheper lezonecostiereemontane. IlRapporto,prendendoinconsiderazioniquattrotipologie di intervento, quali: penetrazione delle auto elettriche, elettrificazione delle banchine portuali,promozione del traffico pubblico locale e promozione del trasporto ferroviario da e per i porti, stima aregimel’ottenimentodirisparmienergeticidicirca310ktep/a.

Nell’ultimocapitolo viene riportata l’analisi complessiva relativaa solo15opzioni scelte traquelle sopraanalizzate,per lequalivienevalutato l’impatto in terminidiproduzionedienergia, risparmioenergetico,riduzionedigasserra,occupazioneeinvestimenti.L’insieme delle proposte, comprensiva della mobilità sostenibile, comporta una riduzione di CO2complessivaaregimedicirca6MtCO2/a,pariacircaunariduzionediemissionidi3,6tCO2eq.procapite,rispettoaunaemissionenazionalemediapro-capitedicirca7,1tCO2eq.

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1. Ilcontesto

1.1 QuadrointernazionalediriferimentoIl2015èunannoimportanteperlasostenibilità.Asettembrei193statimembridelleNazioniUnitehannoufficialmente adottato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. È la prima volta che gli stati membridecidonodiagireadottandoun’agendacheabbracciamolteplicitemieobiettivi,necessariaadaffrontareproblemi globali strettamente interdipendenti e interconnessi tra loro. L’Agenda prevede 17 ambiziosiobiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere nei prossimi 15 anni, attraverso politiche nazionali edinternazionalichemiranoarimuoverelecauseallabasedellapovertà,aumentandolacrescitaeconomicaelaprosperitàglobaleattraversopraticheemeccanismisostenibili,piùcomprensivierispettosidellediversenecessità.

La stessa enciclica di Papa Francesco, Laudato sì, parla di “ecologia integrale” cioè di una questioneambientaleinscindibilmentelegataalledimensioniumaneesociali.

Ilcambiamentoclimaticorappresentaunodeipiùurgentiobiettividisvilupposostenibiledaraggiungere.

L’incontrodiParigi2015 (COP21)ha rappresentatounmomento importanteper faredelle scelteprecisechesegninouncambiamentodidirezioneeunaaccelerazionerispettoaifallimentichesieranosuccedutifinoadoggi.

Il testoadottatoaParigidatutti i195Paesipresenti,aldi làdi tutti i limitichepossonoesserepresenti,rappresentaunaccordostorico,siaper ilriferimentoalperseguimentodeglisforziper limitarel’aumentodella temperaturaa1,5gradi, siaper le indicazionisullanecessitàdinuovimodellidisviluppobasatisulprincipio di equità e sull’utilizzo di fonti energetiche e tecnologie decarbonizzate. Un obiettivo di lungotermineambiziososesitienecontochesenzanessuninterventodiriduzionedigasserra,inunoscenariotendenziale,l’aumentoditemperaturavalutatosarebbeintornoai4-5gradi.

L’accordovaconsiderato,noncomeunpuntodiarrivo,macomeunbuoniniziodelprocessodicontrastodelcambiamentoclimatico.

L’accordodiParigi,legalmentevincolante,cheentreràinvigorenel2020,èstatoadottatocomeannessodiunaDecisionechecontienemolteindicazionieimpegnidaintraprenderedaquial2020.L’accordosibasasucontributivolontaridichiaratidaivaristati(INDCs–IntendedNationallyDeterminedContributions),conperiodicitàquinquennale.

Il principale scopo è quello di rilanciare l’obiettivo di cui all’art. 2 della Convenzione Quadro suiCambiamentiClimatici,cheprevedelastabilizzazionedelleconcentrazionideigasserrainatmosferaadunlivellotaledaprevenirepericoloseinterferenzedelleattivitàumaneconilsistemaclimatico.IlriferimentoaquantoprevistodallaConvenzione,cheèstataratificatadatuttigliStati,permetteunapiùfacileadesioneall’accordo, inquanto sipossonoevitare,permoltipaesi,passaggiparlamentario congressuali, comeadesempionelcasodegliUSA.

L’accordo tiene conto di buona parte delle indicazioni scientifiche: “mantenere l’aumento dellatemperaturamediaglobalebenaldisottodei2gradisopraailivellipre-industrialieperseguireglisforziperlimitare l’aumento di temperatura a 1,5 gradi sopra ai livelli pre-industriali, riconoscendo che questoridurrebbesignificativamenteirischiegliimpattidelcambiamentoclimatico”.

Nell’accordomancanoriferimentidimediolungotermine,conquantitàetempi,sulleriduzionidiemissionideigasserra.IlproblemavieneinparteaffrontatoinserendonellaDecisioneunpercorsocheprevede:

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• larevisionedeicontributivolontaridegliStatiedellalororealeefficaciaapartiredal2018,inquanto“vienenotatoconpreoccupazioneche i livellidiemissionedigasserracomplessivamentevalutatial2025e2030, risultantidaicontributivolontaridichiaratidagli stati,nonpermettonodistare in lineacon la traiettorie di temperatura dei 2 gradi. Con quanto dichiarato ad oggi si avrebbe al 2030 unaemissionedigasserradi55GtCO2,mentreperrimanerebenalsottodei2gradinonbisognasuperarei40GtCO2.Siindicacheperrimanereinunatraiettoriadi1,5gradileemissionidevonoulteriormenteridursiaunlivellodaidentificare”;

• l’aggiornamentodeglieffettiaggregatideicontributivolontaridegliStati,entroil2maggio2016;• l’invitoall’IPCCdiprepararenel2018unrapportospecialesugliimpattiesullatraiettoriadiemissioni

relativeadunincrementoditemperaturadi1,5gradi.

L’accordonon indicaunobiettivoquantitativoe temporaledi riduzionedeigasserrada raggiungere,maun’indicazione più generica “al fine di conseguire l’obiettivo di lungo termine di limitazione dellatemperatura,lePartimiranoaraggiungereilpiccoglobalediemissionidigasserrailpiùprestopossibile”,riconoscendo un intervallo di tempo maggiore ai Paesi in Via di Sviluppo. Non è passata l’opzione cheprevedevaunariduzionedal40al95%entroil2050rispettoailivellidel2010.Percontrobilanciarequestascelta meno stringente, la Decisione prevede una serie di incontri tra le Parti nel 2018 per un dialogocostruttivo sull’efficacia dei contributi volontari assunti, per verificare i tempi per il raggiungimento delpiccodelleemissionidigasserra.

Puntitutti importanti, inquantosenzaunarevisioneeaumentodegli impegnivolontaripresiaoggivienestimatounaumentoditemperaturada2,7a3gradi.

L’accordo prevede, inoltre, che bisogna conseguire un “bilanciamento tra emissioni antropogeniche eassorbimenti di carbonionella secondametàdel secolo”.Nonèpassata l’opzione “raggiungimentodellaneutralitàdelleemissionidigasserranellasecondametàdelsecolo”.L’argomentoriguardal’utilizzofuturodellefontifossili.Unodeipuntipiùcontroversiedibattuti.Sipossonocontinuareaemetteregasserra,maapattochequesteemissionisianocompensatedanuoviassorbimenti,peresempionuoveforeste.Fraseinterpretatacomeunlimiteall’utilizzodellefontifossiliaprescinderedellalorodisponibilità.

L’altropuntoimportanteequellodelladifferenziazionedelleresponsabilitàtraPaesiSviluppatiePaesiinVia di Sviluppo. L’accordo prevede che i Paesi Sviluppati continuino ad assumere la responsabilitàeconomica degli interventi necessari a mitigare e adattarsi al cambiamento climatico, con un impegnosempre crescente. Ma non viene indicata nessuna cifra e nessun impegno quantificato, come invecerichiestodaiPaesi inViadi Sviluppo.Anche inquesto caso il consensoè stato raggiunto inserendonellaDecisioneunriferimentoaunimpegnoaregimeal2020di100miliardidi$all’anno,conunarevisioneinaumentodiquestoimpegnodal2025.

Un altro punto importante è il riconoscimento del ruolo delle foreste. Gli stati vengono incoraggiati ainterventi e azioni per ridurre le emissioni da deforestazione e degrado forestale, incrementare il ruolodellaconservazioneegestionesostenibiledelleforeste,aumentarel’assorbimentoforestaleneiPaesiinViadiSviluppo,prevedendoancheincentiviebeneficieconomici.

Unruolovieneanchedatoallacooperazionevolontariatraleparti,istituendoall’internodellaConferenzadelle Parti dell’Accordo di Parigi un meccanismo per la mitigazione delle emissioni dei gas serra e ilsupportoallosvilupposostenibile,diguida,monitoraggioesupervisione.

Perlaparteadattamentoalcambiamentoclimaticoèstatoriconosciuto,comerichiestodaiPaesiinViadiSviluppo, un ruolo specifico all’argomentodelle perdite economicheedei danni all’ambiente causati daicambiamenticlimatici.Inpraticagliimpattideglieventiestremidovutiallevariazionidelclimaeaglieventidilentainsorgenza.IPaesiinViadiSviluppopiùpoverielePiccoleIsoleStatoritengonoipaesisviluppatiericchi responsabili del cambiamento climatico in corso e quindi chiedono a loro benefici economici. IlconsensoèstatoraggiuntoinserendonellaDecisionedeiriferimentiallaresponsabilitàeconomicadaparte

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deiPaesiSviluppatieinserendonell’accordo,legalmentevincolante,perlaprimavolta,unarticolospecificodiriconoscimentodelproblemadelleperditeedeidannidovutialcambiamentoclimatico.

Unultimoargomentoimportanteèrelativiallatrasparenzarichiestaalsistemadimonitoraggio,verificaecontrollo degli impegni volontari dichiarati. Dispositivo voluto fortemente dagli Stati Uniti per renderecredibiliemisurabiligliimpegniassuntidaivaripaesi.

Perfinire,l’aspettopositivoforsepiùimportanteèl’indicazionedellanecessitàdinuovimodellidisviluppoda seguire basati sulla sostenibilità e le opzioni tecnologiche green.Quello negativo, la mancanza dellaindicazionedeglistrumenti,damettereinattoperraggiungeregliobiettiviindicati.

L’accordoèstatoadottatoaParigiall’unanimitàedentreràinvigorequandosaràsottoscrittodaalmeno55Paesicherappresentanoalmenoil55%delleemissionimondialidigasserra.

Maqualchepasso inavanti siè registrato tra iduemaggioriemettitoridelpianeta,USAeCina.GliUSA,attraverso il loro presidente, ma ancora senza il consenso del congresso, si sono impegnati in unprogramma che prevede la riduzione delle emissioni del 32% al 2030 rispetto al 2005 e un impegnoconsistentenellosviluppodellefontirinnovabili.GliUSAhannounaresponsabilitàstoricanelleemissionidigasserraeoggirappresentanoilsecondopaeseemettitore,mailprimosesiconsideranoleemissionipro-capite.

LaCina,chenellanegoziazioneinternazionalecercadifarsiconsiderareancoraunPaeseinviadisviluppoequindi non assumere impegni di riduzioni delle emissioni, è oggi il primo paese emettitore, con unaemissionepro-capitesuperioreaquellaeuropeama inferioreaquelladegliUSA.LaCinahadichiaratodiavviarsiversounprocessodidecarbonizzazionedellapropriaeconomiaediiniziareadiminuireleemissioniapartiredal2030.

L’UnioneEuropea,grazieallesuestrategieclimatichepesasempremenosulleemissioniglobalidiGHG,marimane ancora il più grande mercato di sbocco del pianeta. Si è dotata di una strategia al 2020 conl’obiettivo di ridurre le emissioni di GHG del 20% rispetto al 1990, arrivare ad uno share delle energierinnovabilidel20%deiconsumifinalidienergiaentroil2020emigliorarelapropriaefficienzaenergeticadel20%rispettoallasuabaseline.

Perquanto riguarda l’orizzonteal2030, l’Europahaassunto l’impegnodi ridurre leproprieemissionidel40%al2030rispettoilivellidel1990conuncontributodellefontirinnovabilidel27%eunariduzionedeiconsumienergeticidel27%rispettoall’andamentotendenziale.

Gliultimidatidimostranochel'UEèilpiùgrandeimportatoredienergiaalmondo.Èstatostimatocheunincremento dell'1% nel risparmio energetico ridurrebbe del 2,6% le importazioni di gas. Nel settoreresidenzialeil75%delpatrimonioabitativononèefficiente.Nelsettoretrasportiiconsumidipetroliosonoancora dominanti e incidono sul totale per circa il 94%, di cui il 90% è importato. I prezzi all'ingrossodell'energiaelettricaperipaesieuropeisonosuperioridel30%rispettoagliUS.Iprezzidelgasall'ingrossosonopiùdeldoppiodiquelliUS.Quindiavviareunatransizioneenergeticasi tradurrebbeoltreche inunmiglioramentodelprofiloemissivoUEancheinunelementodimaggiorecompetitivitàeconomica,suscalaglobale.

Lastrategiaeuropeasuclimaenergiaal2030sibasasucinquepilastrisinergiciedinterdipendenti:• Sicurezza dell’approvvigionamento energetico. Per ridurre la dipendenza dalle importazioni di fonti

energeticheènecessariounusopiùefficientedellefontienergetiche, ladiversificazionedellefontiedelle forniture esterne. L'Unione europea si è impegnata a diventare il leadermondiale nel settoredelleenergierinnovabili.

• Mercatointernodell'energia.L’energiadevefluireliberamenteintuttal'UEsenzabarrieretecnichenéregolamentari.Soloalloraiproduttoridienergiapotrannoliberamentecompetereeoffrirel'energiaaimiglioriprezzi,e l’Europapotràrealizzarepienamenteilsuopotenzialedienergierinnovabili.Èstatofissatounobiettivodiinterconnessionespecificominimoperl'energiaelettricaal10%dellacapacitàdi

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produzionedienergiaelettricadegliStatimembrientro il2020.Nel2016, laCommissioneriferirà inmeritoallemisurenecessarieperraggiungereunobiettivodel15%entroil2030.

• Efficienzaenergetica.IlConsiglioeuropeohafissato,nell’ottobre2014,unobiettivoindicativoalivellodi UE, pari almeno al 27% di miglioramento dell'efficienza energetica nel 2030, obiettivo che saràriesaminatoentroil2020,perinnalzarloeventualmenteal30%.

• Riduzione delle emissioni. L’Europa si pone l’obiettivo di ridurre le proprie emissioni di gas serra al2030del40%rispettoal1990.Siponel’obiettivodimodificareepotenziareilsistemadiscambiodelleemissionieuropeo(EU–ETS)einvestiredipiùnellosviluppodellefontidienergiarinnovabili.

• Ricercaeinnovazioneincampoenergetico.L’obiettivodiessereleadertecnologicoinfattodienergiealternativeediriduzionedeiconsumi,creeràaltiflussidiesportazioneenuoveopportunitàindustriali,maggiore crescita e occupazione. In particolare bisogna sviluppare le reti elettriche, ampliare lepossibilitàdellagenerazionedistribuitaedellagestionedelladomanda,svilupparenuovicollegamentidilungadistanzaadaltatensioneincorrentecontinua(supergrids)enuovetecnologiedistoccaggio.

Lestrategieeuropeesulclimacostituisconoun ingrediente importantedellaproposta legislativaeuropeasull’economia circolare. La transizione verso un'economia più circolaremira amantenere per un tempoottimaleilvaloredeimaterialiedell'energiautilizzatineiprodottinellacatenadelvalore,riducendocosìalminimoirifiutiel'usodellerisorse.

Adifferenzadelmodelloeconomicoimprontatoal"prendi,produciegetta",l’economiacircolareèingradodi promuovere competitività e innovazione, stimolando la nascita di nuovi modelli imprenditoriali el'adozionedinuovetecnologie,favorendolamodernizzazionedellepolitichesociali,conconseguentieffettipositivinellungotermineperl'economianelsuoinsieme,chediverràpiùsostenibileepiùcompetitiva.

Lastrategiaeuropeaal2030individuaperl’Italiadueobiettivi.Unodiriduzionedeigasserraeunoperlefontirinnovabili,comecontributopercentualediutilizzodellefontirinnovabilineiconsumifinalidienergiaal2030.

Per quanto riguarda gli obiettivi di riduzione la Commissione europea individua 4 livelli di obiettivi diriduzione delle emissioni. Gli obiettivi sono individuati tenendo conto degli impegni nazionali al 2020 eall’impattodiriduzionechequestoimpegnohaal2030.Gliobiettivisonovalutatial2030rispettoal2005.PerisettoriNonETSl’obiettivoèvincolantealivellonazionale,mentreperisettoriETSedaconsiderarsicomeunaproiezionediriferimento.

Iquattroobiettivisonoindividuaticomesegue:a) unobiettivoeuropeodiriduzioneGHGdel35%econsiderandopolitichediefficienzaenergetica;b) unoscenariominimoassociatoaunobiettivoeuropeodiriduzionediGHGdel40%;c) unoscenariomassimoassociatoaunobiettivoeuropeodiriduzionediGHGdel40%;d) uno scenario che considera un obiettivo europeo di riduzione di GHGdel 40% associato a politiche

ambizionediefficienzaenergeticaeuntargetdellerinnovabilidel35%.

ObiettiviGHGItaliaal2030rispettoal2005

ScenarioRiferimento

2020

ScenarioRiferimento

2030

ScenarioEUGHG-35%/EE2030

ScenarioEUGHG-40%Minimo2030

ScenarioEUGHG-40%Massimo2030

ScenarioEUGHG-45%EE+FR35%

2030

RiduzionetotaleGHG -25% -30% -34% -36% -40% -45%RiduzionesettoriNon-ETS -23% -28% -31% -35% -34%

Fonte:impactAssessmentReportswd82014)15final

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Sitrattadiobiettiviancoranonvincolanti,machefornisconogiàunriferimento.

Ancoraunavoltanotiamocome l’impostazionedellestrategiedimedio lungoperiodosulclimarisultanoimportantiepossonoappresentareun’opportunitàperilrilanciodelsistemaproduttivo.Coinvolgonooltrealla dimensione dello sviluppo anche la dimensione sociale ed occupazionale. E questa impostazione vamantenutaper ladefinizionedipolitichea tutti i livelli di governo, inclusoquello regionale,più vicinoaicittadini.

1.2 Considerazionisullatransizioneversounmodellodisvilupposostenibile

L’aspettodecisionale

Nellefasiditransizionedaunmodelloadunaltroèimportantefornireanalisiestrumentipraticialdecisionmakerpersupportarlonelledecisioni.

Le Amministrazioni Locali, unità politiche per tradizione più vicine ai bisogni del cittadino, si trovano adaffrontaresituazioniinnettocontrasto.Daunaparteimodellidiculturadominanteimpongono,attraversoimezzidicomunicazionedimassa,unmodellodivitacheguardaallosprecoenergeticoeambientalecomeunica possibilità per raggiungere il benessere e la considerazione sociale. Dall’altra il cittadino/residentechiedeunaqualitàdellavitachenonèpossibile raggiungeresesi segue ilmodello impostodallaculturaeconomicadominante.

Tuttociòhaachefareconiltemadelladecisionepoliticao,sevogliamoesserepiùprecisi,dellacapacitàdinon prendere una decisione politica o, quando questa è stata presa, la capacità di rimandarla o dirimetterlaindiscussione.Hannoancheunaltrotrattoincomune:inmoltesituazionisiassisteaquellochepotremmodefinirel’espropriodelterritoriodapartedelloStatorispettoallepopolazionilocali.

Il problemaprincipale è la difficoltà per gli amministratori pubblici, di capire che non è più tempodelledecisioni prese dall’alto e non condivise a livello locale. Viene sistematicamente ignorata la necessità didiscutere le scelte con le popolazioni e spesso la decisione viene presa all’insaputa anche delle AutoritàLocali,creandoconflitticheattraversanotrasversalmentetuttiglischieramentipolitici.

Ildubbioèchelasmaniadecisionistadeivarilivelliistituzionali,ottengarisultatioppostiaquelliprefissati:ilbloccodelladecisionepolitica,manonsolo.Nonèancorachiaroilrapportotrainteressiglobalieinteressilocali, al punto che le proteste locali vengono etichettate comemanifestazioni di gretto provincialismo,aspetto che non fa che aumentare la distanza tra il cittadino e lo Stato. Questo in relazione ad unasensazionediffusadiperditadicontrollosullesceltecollettive.

I cittadini si aggregano in forme associative alternative, come ad esempio associazioni di consumatori,associazioni di cittadini per la difesa del territorio o di istanze locali, comitati di zona e blogisti. Di fattoqueste nuove forme associative si vanno proponendo come organizzazioni alternative alle formetradizionalidirappresentanzapoliticaeciòavvieneanchenelcampodelletematicheambientali.

Inuna indaginesvoltadall’Enea,gliAmministratoriLocali lamentano lamancanzadieserciziodiunruoloche essi ritengono fondamentale: il ruolo di coordinamento delle istanze locali. Questo clima nonfavorevolealdialogopuòprodurresituazioniaddiritturaparadossali.UnasituazioneclassicaèquellaincuilapresenzadiunconflittopuòportareleAmministrazioniLocaliacontestareoarifiutareancheattivitàchevanno nel senso di un miglioramento della situazione. A prima vista questo atteggiamento sembrairrazionale, anche se a ben vedere la percezione della perdita di autonomia nella gestione del proprioterritorioportaallafineadunrifiutogeneralizzato.

Nella stessa indagine viene rilevata la necessità di coinvolgere i cittadini fin dall’inizio nel processodecisionale su azioni di politica ambientale e questo comporta che gli stessi siano adeguatamenteinformati. In altre parole, non bisognamettere la gente di fronte al fatto compiuto o ad alternative già

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prefissateonon realmente tali, nédistribuiredépliant illustrativi e saggidifficili da comprendere, tali dascoraggiare,difatto,losforzodiapprendimentoedapprofondimentonecessario.Questotipodiapprocciopuòprovocare,infatti,unsensodiemarginazioneomanipolazione.

Ilprincipiodellapartecipazione,allabasedellecostituzionidemocratiche,emergesempredipiùinterminidi consapevolezza nei vari ambienti responsabili delle decisioni riguardanti lo sviluppo di politicheambientali idonee al mantenimento del patrimonio naturalistico. Questo principio si è trasformato neltempo in emergenza e ha spostato il centro delle valutazioni da considerazioni scientifico-tecniche,economicheedistrategiageneraleclassicaadaltredi tipoetico,democratico,nonchéverso laricercadiobiettivisociali.

Riflessionisulladistribuzionesostenibiledell’energiasulterritorio

Unmodellodisviluppoenergetico-ambientaleefficienteesostenibileè legatoalladisponibilitàdienergiagreen e alla facilità di approvvigionamento e fruibilità. La capacità di garantire la fornitura dei servizienergetici richiesti è essenziale per il funzionamento di tutte le economie, dai piccoli Comuni, a unaRegione fino a una intera Nazione. Uno dei principali driver di un sistema economico moderno eambientalmentesostenibilenonè,pertanto,lasoladisponibilitàdifonti,maanchelacapacitàdirenderlefacilmenteaccessibilisulterritorioeagliutentifinali.Nonsipuòperciòprescinderedall’esigenzadiattuarelogicheintelligentiperlagestioneeilcontrollodelladistribuzionedell’energia.

La diffusione di impianti e tecnologie FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) o a fonti fossili a gas maestremamenteefficienti(vedicogenerazioneadaltorendimento)sièsviluppatafinoranellacornicediunmodellodi produzioneedistribuzionedell’energia centralizzato. In tale scenario il potenziale insitonellenuove tecnologie energetiche rimane frenato e legato a logiche del tutto simili a quelle di impiantitradizionali. La filiera corta, lo scambio sul posto di energia, l’integrazione degli impianti a FER con altriprogetti funzionali allo sviluppo locale riguardanti i rifiuti, l’acqua, i trasporti, il turismo ed altri settoristrategici rappresentano la cornice ideale per l’implementazione di tali progetti. In questo quadro, ilmodello consolidato di produzione e distribuzione centralizzata di energia elettrica va trasformandosi inquellopiùarticolatoeavanzato,siadalpuntodivistatecnologicochegestionale,diGenerazioneDistribuita(GD),comepuresievincedallepropostefatte.

La vicinanza degli impianti di generazione ai punti di consumo finale (utenza) comporta un trasporto dienergiasudistanzecontenute,conconseguentiminoriperditedi rete,econsenteanche losfruttamentodell’eventualecaloreprodotto,cherichiededistanzeditrasportoestremamentebrevi.

Inquestavisioneilconsumatoreèancheilproduttoreeunaretebidirezionaletrasportal’energiaelettricaintermittente prodotta in loco. Il termine prosumer indica proprio questo, ossia il singolo cittadino,l’impresa, o una cooperativa che possono scegliere, a seconda del momento e della convenienza, seprodurreenergiapersoddisfareilpropriofabbisognoopervenderla,interamenteoinparte,sulmercato.Lagenerazionedistribuita(GD)permettequindiunamaggiore integrazionedelsettoregenerazioneconilterritorio (basti pensare ad esempio ai pannelli fotovoltaici integrati nelle abitazioni) e promuoveopportunitàdibusinesslocale.

Come abbiamo visto tra i principali requisiti per il sistema elettrico futuro troviamo la sostenibilità el’efficienzamaaltempostessobisognapuntareancheall’affidabilità,intesacomelacapacitàdisoddisfareilfabbisognoenergeticodegliutentifinalisenzainterrompereilservizio,risolvendoiproblemidivariabilitàeintermittenzadellefontirinnovabilieiproblemidibilanciamentodelladomandarispettoall’offerta.

Per soddisfare questi requisiti e garantire un sistema flessibile, è necessaria una rete intelligente, SmartGrid, checon tecnologieavanzatepermettadi integrareecoordinare leesigenzee lecapacitàdi tuttigliutenti connessi, produttori, gestori di rete, consumatori e operatori del mercato elettrico al fine di faroperaretuttelecomponentidelsistemanelmodopiùefficientepossibile,minimizzandoicostiel’impattoambientale. Le SmartGrid rappresentanoquindi l’evoluzionedella classica reteelettricadi distribuzione,

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sostanzialmente passiva, che trasporta l’energia in una direzione, dalle grandi centrali di generazione aipuntidiconsumopressogliutentifinali.

Bisognaconsiderareinoltrechegliattualesistemi,adesempioelettrico,sonoprogettatipersoddisfareladomandadipicco,chedurasoloperunlimitatoperiododitempo,mainquestomodoilsistemarichiedealti investimenti in capacità. Con le SmartGrid è possibile avereuna curvadi domandapiatta, fornendoinformazioni ai consumatori sul prezzo dell’energia per spostare il consumo lontano dai periodi di piccodelladomanda.IcriteridiSmartGridpossonoessereapplicatioltrecheall’elettricitàancheaunaseriediinfrastrutture di materie prime, compresa l’acqua, il gas e l’idrogeno e saranno la base per un futurosistemadiapprovvigionamentode-carbonizzato.

Il passaggioverso lagenerazionedecentralizzatae intelligentepertantoè lacondizione sinequanonperesprimerenonsolotuttoilpotenzialetecnicodelleenergiedistribuitequali leFER,maancheperfavorireun cambio di paradigma energetico attraverso il quale tali tecnologie promuovono una re-distribuzioneverso il basso della decisione sociale, economica e politica al fine di garantire un accesso nondiscriminatorio ai mercati energetici. In tale visione gli impianti a FER possono essere socialmentedesideratiedauspicaticomestrumentodiempowermentdellecomunitàlocalielevadisvilupposostenibilepertuttoilterritorio.

Avalledituttociòbisognaconsiderarealcunecriticitàeprioritàcheriguardanol’accettazionesocialedelletecnologie sul territorio, problema non secondario in considerazione del fatto che ormai molti conflittiriguardanol’adozionedellefontirinnovabiliocomunquediimpianti,destinati,almenonellamentedichilipropone,asalvaguardarel’ambiente.

Ildecisorelocalechesimuoveversoilpassaggioadunoscenarioenergetico low-carbonsocietyoallade-carbonizzazione spinta, oltre ad andare incontro a problemi di fattibilità tecnico-economica o normativalegatoallenuovetecnologie (quali i limitigeografici, lanatura intermittenteediscontinuadialcunefontirinnovabili,l’efficienza,laconvenienzaeconomica,lanormativa),sitrovaadoveraffrontaresempredipiùun ulteriore ostacolo che spesso impedisce l’implementazione di progetti ed interventi di tecnologieenergetichebasatisufontirinnovabilinelterritorio:lebarrierelegateall’accettazionesociale.Ilterminediaccettazione sociale è qui definito come l’acquisizione consapevole di un mutamento che trasformi ilproprio territorio, determinato dall’introduzione di una nuova tecnologia/policy/progetto. In questo casol’accettazione è collegata al modo con cui le persone percepiscono ed interpretano gli interventi e gliimpianti energetici da localizzare in un territorio. La questione chiave che diventa importante per unamministratore locale impegnatoapromuovere ladiffusionedi fontienergeticherinnovabiliocomunquealternativesulproprioterritoriononèquindiseequantolepoliticheenergetichealivellonazionaleversoleFERsianoauspicabili,bensìseecomesingoliprogettienergeticipossonoesseresocialmentedesiderabilialivellolocale.

Quali sono gli impedimenti di natura squisitamente sociale che possono ostacolare la diffusione delletecnologie energetiche sul territorio? Ci sono diverse ragioni che possono ostacolare la desiderabilitàsociale verso l’introduzionedi una tecnologia a FER.Apartequalcheelementodi novità, le ragioni dellaprotesta sono spesso riconducibili a quanto spesso emerge riguardo agli impianti energetici piùconvenzionali. Nessuna di queste spiegazioni ha la pretesa di essere esaustiva, a seconda dei casi potràprevalerel’unaol’altra,enonèesclusochepiùd’unapossanoesserecontemporaneamentevalideinunastessasituazione.Vediamoleinsintesi.

La sindromeNimby. L’ipotesiNimby si regge sull’assunzione secondo cui lamotivazione della protesta èlegataesclusivamentearagionidinaturalocalisticasecondolaqualelapopolazionesarebbefavorevoleallarealizzazionedi impiantipurchénon siano fattinelpropriocortiledicasa. C’è comunqueda rilevare chediversi studiosi ritengonoche tale sindrome spieghi fenomenidiopposizione inareegeografichevasteenoninterritori limitaticomequellipresenti in Italia.GlistessiAutorisostengonoinsintesicheèerrata la

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pretesadiridurrequalsiasiconflittoalNimby,sottotacendoaltrifattoricomelasfiducianelleistituzionienegliesperti1.

Lamancanzaditrasparenzaediinformazione.L’informazionetecnico-scientificadeicittadinisulleenergierinnovabiligiocaunruolodifondamentaleimportanzanelfavorireomenoladesiderabilitàversodiesse.Senza informazione non vi è consapevolezza e la cosciente accettazione di un mutamento del proprioterritorio, determinato dall’introduzione di una tecnologia verde, è condizionata anche dal livello diinformazionepossedutodaicittadini.

La percezione del rischio 2 . Nelle contestazioni mosse agli impianti a FER il termine rischio ritornaprepotentemente.Cosìcomepergliimpiantienergeticiconvenzionali,vièlapauradieffettinegativisullabiodiversità, sulla salute, sulla qualità della vita determinati da parchi eolici, centrali a biomasse ogeotermiche, impianti di compostaggio.Anche laddovepotrà sembrare socialmente amplificato il rischiolegatoadalcuniimpiantiaFERnonvasottostimatoelasuapercezionedipendedaunaseriediprocessiefattorididiversanatura:culturali,comunicativi,morali,valoriali.

L’equaripartizionedeirischiebenefici.Daun’analisidelleargomentazioniemersedaicontestatoriaffioracomesonogliimpattisocialidelprogettoacostituireincerticasilafonteprincipaledipreoccupazionedaparte di residenti e portatori di interessi mettendo a rischio la desiderabilità economica e socialedell’intervento.Nelcasospecificodellalocalizzazionediunanuovatecnologiaenergetica,unadomandadafarsiinfasediprogettazioneè:chiperdeechiguadagnadallasuaintroduzione?Lepossibiliripercussionidiun parco eolico o una centrale a biomasse su settori strategici quali il turismo o l’agricoltura possonoinfluire notevolmente sulle percezioni di una società locale. La paura di perdere una reale o potenzialefontediguadagno,inunoperatoreturisticooagricolo,oppureinuncommerciante,potrebbeprevaleresultimore più lontano del riscaldamento globale o della dipendenza dai combustibili fossili del proprioterritorio.

Ilprocessodecisionale.Quelloche insegnalavicendaneiconflittiambientalipiùrecentièche lagestionedei rischi tecnologici e industriali in genere, nelle nostre società richiede il coinvolgimento del pubblico.Dalleesperienzedisuccessopresentineglialtripaesidoveilfenomenodeiconflittiambientalinonènuovo(come la Francia, gli Stati Uniti o la Gran Bretagna) è dimostrato che ai fini di prevenire o evitare talisituazioni sono stati sperimentati una serie di strumenti partecipativi che tentano in vari modi dicoinvolgere gli stakeholder al momento, e non al termine, della definizione di progetti di sviluppo chericadonosulproprioterritorio.LelegislazionidellaRegioneToscana(Legge46/2013)edell’EmiliaRomagna(3/2010)inmateriavannoversoquestadirezione.

Lapercezionedelterritorio.Unadellecaratteristichedistintivedegliimpiantiarinnovabilirispettoaquelliacombustibilifossilièilmaggioreimpattovisivonelpaesaggio.Questonaturalmenteèrelativoallacapacitàgenerativadell’impianto,mal’aspettodellavisibilitàdipendeanchedalfattoche-mentrepericombustibilifossilioperl’energianuclearel’estrazioneèrealizzatasottolasuperficieterrestreocomunqueèinvisibileaicittadiniperchéavvienespessoinluoghilontani(almenoinItalia)-nelcasodelleFERlafornituradellamateriaprimaavvieneinsuperficie,conunmaggiorimpattosulpaesaggio,econunamaggiorevicinanzaailuoghi di residenza. Diverse ricerche in merito hanno sottolineato la rilevanza di questa dimensione indiversicasidicontestazione.Ladiffusionediunimmaginariopaesaggisticoidilliacofraituristi,gliimmigratidiritornoeiproprietaridisecondecaseèunodiquesti.

1 BorrelliG..,GuzzoT.,(2011),Tecnologia,rischioeambiente,BonannoEditore2BorrelliG.,SartoriS.,(1990)Rischitecnologieinteressidiffusi,QuaderniEnea

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Evoluzionedeiprofiliprofessionali

Nel processo di riconversione verde3lo spostamento dell’economia verso i settori low-carbon si rifletteanchesullacomposizioneesullecaratteristichedellaforzalavoro.

Dallaanalisiqualitativadialcunesignificativeesperienze4emergonoindicazioniutiliallacomprensionedeifabbisogni di competenze ed alla definizione di nuovi e più appropriati interventi formativi. I casi studioinfatti rilevano che, come in tutta l’economia verde, anche nel settore energetico il passaggio verso leenergiepulitecomportaunprocessodinamicosuvastascalachevede lanascitadinuoveprofessionalità(soprattutto verso la filiera delle rinnovabili), la trasformazione di alcune professioni esistenti mediantel’integrazione e aggiornamento delle competenze (ad essere interessato è soprattutto il settoreresidenziale legatoall’efficientamentodegli edifici) e lascomparsadi alcune tipologie lavorative legateaproduzioniinprogressivadismissione(comelafilieraestrattivomineraria).

E’quanto sipropone Isfol con lo studio suiprincipali fabbisognidi competenzeeconoscenzenel settoredelle rinnovabili e dell’efficienza energetica. La ricerca consente di ricostruire in maniera dettagliatal’identikitprofessionaledialcunefigureparticolarmentesignificativequali:

• espertoeconomico–finanziariodiinterventiincampoenergeticoambientale;• espertodiinterventienergeticisostenibilialivelloterritoriale;• promotoreconsulentedimaterialiediliabassoimpattoambientale;• espertoperlaqualificazioneenergeticoambientaledelleimpreseedili;• amministratoredicondominioconcompetenzeenergeticoambientali5.

La ricerca tuttavia sottolinea l’ampia portata del cambiamento, il carattere pervasivo degli interventi disostituzione delle fonti fossili con le FER che oltre a introdurre nuove figure professionali, sonoprincipalmenteingradodiapportarelatrasformazionediungrannumerodiprofessioniesistenti,sianellealtechenellebassequalifiche.

Una valutazione quantitativa degli impatti occupazionali, complessa da effettuare, deve considerare glieffettidiretti,indirettieindottidagliinvestimentidiriqualificazioneetransizioneenergetica.

3Greenrestructuringcit.4Ocse(2011),CedefopeIlo(2011)5Isfol ,Ammassari R., et al. (2011), Energie rinnovabili ed efficienza energetica : settori strategici per lo svilupposostenibile:implicazionioccupazionalieformative:sintesidellaricerca,Roma,Isfol.

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1.3 QuadrosocioeconomicodellaLiguria

LaLiguriaharisentitoparticolarmentedelnegativotrendeconomico iniziatonel2008. Infattinelperiodo2008-2013l’andamentodelPILhamostratounnettopeggioramentoesièandatoallargandoildivarioconlealtreregionidelNord-Ovest.Soloneiprimitrimestridel2015sièiniziataaregistrareunalieveinversioneditendenzanegli indicatorieconomicidellaregionedovutisostanzialmenteafattoriesterniquali ilbassocostodelpetrolioedilfavorevoleandamentodeicambiedeitassidiinteresse6.

Glieffettinegatividellacrisi sonostatipeggioratidallepeculiaritàstrutturali checaratterizzano il tessutosociale ed economico ligure, caratterizzato da un’economia fortemente orientata ai servizi e da unapopolazioneincostanteinvecchiamento.

Il2014,comeevidenziatodalrapportosull’economialiguredellaBancad’Italia7,hamostratoalcunisegnalidistabilizzazioneseppurconancoramoltecriticità.Il2014ècaratterizzato,infatti,daunulteriorecalodelPILedaforticriticitàsulmercatodel lavoromentresegnalidecisamentepositivisiregistranonell’export,turismoetrafficiportualiinuncontestodifortedebolezzastrutturaledell’economiaregionale.

L’analisideiprincipaliindicatorisinteticidell’economialiguremostranounquadroinrallentamentorispettoallealtreregionipiùdinamiche.«InItaliailPIL,sostenutodalleesportazioniedallavariazionedellescorte,hainterrottolapropriacadutanelterzotrimestredel2013.Sullabasedeisondaggiedell'andamentodellaproduzione industriale, la crescita del prodotto sarebbe stata appena positiva nel quarto trimestre. Gliindicidifiduciadelleimpresesonoancoramigliorati indicembre,collocandosisui livelliosservatiall'iniziodel2011…maladispersioneèelevatael'occupazionerestadebole»-BollettinoEconomicoBancad’Italia,gennaio2014.

Prodotto interno lordoe alcune componenti della domandaal 2013 (€/000) edinamicaperiodo2008-2013(tassidivariazionemediannui)

Fonte:Istatbanchedatiterritoriali

6 ConfindustriaLiguria,Indaginecongiunturalesulleprevisionidiandamentodell’industriainLigurianelsecondotrimestre2015 7 Bancad’Italia,EconomiaRegionale:L’economiadellaLiguria,giugno2015

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IndicidemograficiLiguria

Ledinamichedemograficheedilcapitaleumanomostranounaregioneincostanteinvecchiamentoeconunpeggioramentodellaqualità(tassodiistruzione)delcapitaleumanodellenuovegenerazioni.LaLiguriamostraun’incidenzadellapopolazioneanzianasullenuovegenerazioni(indicedivecchiaia)moltosuperiorealdatomedionazionale, inoltre il tassodinatalità, in riduzionerispettoal2008,èpiùbassodellamediaitaliana. L’invecchiamentodellapopolazione incide anche sull’etàmediadi chi è ancoraoccupato, infattil’indicestrutturaledellapopolazioneattivapresentaanch’essovaloripiùaltirispettoallamediadelpaese.Questo quadro demografico si traduce in una forte incidenza della popolazione inattiva su quella attiva,comemostratodall’indicedidipendenzastrutturalepariperil2014a64,7controunamedianazionaledi54,6.

Indicidemografici8

Fonte:ISTAT

Popolazionecon15annieoltrepertitolodistudio

Fonte:ISTAT

8Indice di vecchiaia: Rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione. È il rapporto percentuale tra il numero degliultrassessantacinquennied ilnumerodeigiovanifinoai14anni.Adesempio,nel2015l'indicedivecchiaiaper l'Italiadicechecisono157,7anzianiogni100giovani.

Indicedidipendenzastrutturale:Rappresentailcaricosocialeedeconomicodellapopolazionenonattiva(0-14annie65anniedoltre) su quella attiva (15-64 anni). Ad esempio, teoricamente, in Italia nel 2015 ci sono 55,1 individui a carico, ogni 100 chelavorano.

Indicediricambiodellapopolazioneattiva:Rappresentailrapportopercentualetralafasciadipopolazionechestaperandareinpensione (55-64anni)equellachestaperentrarenelmondodel lavoro (15-24anni). Lapopolazioneattivaè tantopiùgiovanequantopiùl'indicatoreèminoredi100.Adesempio,inItalianel2015l'indicediricambioè126,8esignificachelapopolazioneinetàlavorativaèmoltoanziana.

Indicedistrutturadellapopolazioneattiva:Rappresentailgradodiinvecchiamentodellapopolazioneinetàlavorativa.Èilrapportopercentualetralapartedipopolazioneinetàlavorativapiùanziana(40-64anni)equellapiùgiovane(15-39anni).

Indicedinatalità:Rappresentailnumeromediodinasciteinunannoognimilleabitanti.

Indicedimortalità:Rappresentailnumeromediodidecessiinunannoognimilleabitanti.

Laureatiper100giovanidi25anni.Perl'annoaccademicot/t+1ilaureatisiriferisconoall'annosolaret

2008 2014 2008 2014 2008 2014 2008 2014 2008 2014 2008 2014

Liguria 238,9 239,5 61,3 64,7 171,9 161,3 134,7 155,1 7,7 6,8 13,4 13,0Italia 142,8 154,1 51,7 54,6 114,8 126,8 107,1 126,0 9,6 8,3 9,8 9,8

IndicedivecchiaiaIndicedi

dipendenzastrutturale

Indicediricambiodellapopolazione

Indicedistrutturadellapopolazione

attivaNatalità Mortalità

2008 2014 2008 2014

22% 18% 25% 20%29% 31% 32% 32%7% 6% 5% 6%30% 31% 27% 30%13% 14% 11% 13%

Liguria Italia

Licenzadiscuolaelementare,nessuntitolodistudioLicenzadiscuolamediaDiploma2-3anni(qualificaprofessionale)Diploma4-5anni(maturità)Laureaepostlaurea

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Indicisull’università

Fonte:ISTAT

Ilcompartoproduttivo

Ilcompartoproduttivohamostratouncalointuttiidiversicomparti.LaLiguriaregistrauncalodelvaloreaggiuntoedeglioccupatiintuttiisettoririspettoal2008.Inparticolarenelperiodo2008-2013sievidenziaunacontrazionemediaannuaintuttiisettorisiaperilV.A.:industria(-2,54%),costruzioni(-1,78%),servizi(-0,41%) e agricoltura (-3,20%); sia per l’occupazione: industria (-1,42%), costruzioni (+0,45%), servizi(-0,22%)eagricoltura(-0,93%).

Valoreaggiuntoeoccupatipersettore

Fonte:ISTAT

Nel2015, comemostratodalla recenteanalisi sulleprevisionidell’industriamanifatturiera (ConfindustriaLiguria,secondotrimestre2015)edall’ultimorapportodiaggiornamentocongiunturalediBancad’Italia9,gli indicatoriqualitativimostranountrendpositivonelclimadi fiduciadelsettoremanifatturierochesiètradotto in un aumento dell’attività economica ed in un rafforzamento della domanda interna. Tra lecomponentimaggiormentefavorevoliataletrendpositivosiregistranoilbassoprezzodelpetrolio,l’eurodeboleeditassiridotti.

La speranza è che questo clima di fiducia registrato nei primi trimestri del 2015 si consolidi rafforzandoancheidatisullademografiadelleimpreseesull’occupazionechefortementehannosubitolacrisi.

Il tessutoproduttivodellaLiguria, infatti,haregistratounsaldonegativo,tra imprese industriali iscritteecessate,paria330unitàtra il2013ed il2014. Il totaledelle imprese industriali insensostrettoattiveal2014èparia10.856dicui10.401nelsettoremanifatturiero.InLiguria,sempreal2014,sonoattive27.499società edili e 10.552 agricole. Il Valore aggiuntomedio per impresa attiva è di circa 500mila euro perl’industria,70milaperl’ediliziae40milaperagricoltura.

9 Bancad’Italia,Economieregionali,L'economiadellaLiguria,Aggiornamentocongiunturalen.29,Novembre2015

2008 2014 2008 201445% 40% 41% 39%41% 35% 37% 31%23% 22% 19% 20%

Liguria Italia

TassodiiscrizioneTassodiconseguimentodellelaureetriennalieaciclounicoTassodiconseguimentodellelaureedidurata4-6anniespecialistichebiennali

2008 2012 2013 2008 2012 2013564,83 487,68 479,95 4,4 3,8 4,26.621,35 5.292,96 5.822,33 74,1 63,5 6962,23 79,47 nd 0,4 0,4 nd5.156,49 3.884,82 nd 65 54,8 nd991,13 890,90 nd 2,8 2,5 nd411,49 437,78 nd 5,9 5,8 nd2.233,54 2.193,37 2.041,30 26,6 24,4 27,235.622,82 35.126,66 34.894,50 386,4 397,4 382,21.936,55 1.992,43 nd 29,3 31,4 nd

Fornituradienergiaelettrica,gas,vaporeeariacondizionataFornituradiacqua;retifognarie,attivitàditrattamentodeirifiutierisanamentoCostruzioniServizi

dicuiTurismo

Valoreaggiunto(M€) Occupati(migliaia)

Agricoltura,silvicolturaepescaIndustriaesclusecostruzioniIndustriaEstrattivaIndustriaManifatturiera

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Movimentoanagraficodelleimpreseindustriali

Fonte:Infocamere

ImpreseindustrialiinsensostrettoattiveinLigurianel2014

Fonte:Infocamere

Province Registrate Attive Iscritte Cessate Saldo

2014Genova 7343 6102 193 366 -173Imperia 1506 1318 44 75 -31Savona 2039 1867 74 109 -35LaSpezia 1869 1569 57 148 -91Liguria 12757 10856 368 698 -330Italia 614422 529994 17674 33730 -16056

2013Genova 7430 6176 164 395 -231Imperia 1536 1352 41 79 -38Savona 2064 1910 72 113 -41LaSpezia 1938 1629 68 122 -54Liguria 12968 11067 345 709 -364Italia 621567 537509 18603 32097 -13494

Variaz.%Genova -1,17 -1,20 17,68 -7,34Imperia -1,95 -2,51 7,32 -5,06Savona -1,21 -2,25 2,78 -3,54LaSpezia -3,56 -3,68 -16,18 21,31Liguria -1,63 -1,91 6,67 -1,55Italia -1,15 -1,40 -4,99 5,09

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Il settore turistico mostra un miglioramento sul dato quantitativo, numero di presenze, ma unpeggioramentodiquelloqualitativolegatoallaspesaturisticainLiguria.

OffertastruttureturisticheinLiguria(2014)

Fonte:Unioncamere

MovimentoTuristico,Liguria2014

Fonte:Unioncamere

Mixdellegiornatedipermanenzaperpaesedioriginedelturista,Liguria2014

Fonte:Unioncamere

Clienti Giornatepermanenza Var.su2013

Alberghiero 3.198.487 9.272.679 0,04%

ExtraAlberghiero 875.647 4.206.479 8,21%

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Stimadell’impattoeconomicodellaspesaturisticainLiguria.Anno2014(migliaiadieuro)

Fonte:OsservatorioturisticoregionaledellaLiguria,RegioneLiguria–UnioncamereLiguria

Ripartizionedellaspesaturisticadeituristiitaliani(2014)

Fonte:Unioncamere Ripartizionedellaspesaturisticadeiturististranieri(2014)

Fonte:Unioncamere

Tipologiadispesa Italiani Stranieri TotaleVariazione2014/2013

Alloggioeristorazione 1.922.672 684.421 2.607.093 -1,61%Agroalimentare 537.825 172.331 710.156 -43,76%Abbigliamentoecalzature 341.102 51.439 392.541 47,60%Altreindustriemanifatturiere 158.122 105.940 264.062 -5,64%Trasporti 61.504 17.928 79.432 -2,34%Giornali,l ibri 53.160 24.702 77.862 -33,52%Attivitàricreativeeculturali 563.421 190.412 753.833 71,22%

TOTALE 3.637.806 1.247.173 4.884.979 -4,16%

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L’attivitàportualeregistraunlievemiglioramentorispettoal2013,marestabenlontanadairisultatipre-crisi.

Il 2014 si chiude con un aumento di circa 1,5%delle tonnellatemovimentate nei porti liguri. Dal 2008 ivolumisonoperòcalatidicircail15%.Ivolumimaggiori,interminidicontainer/mercisonogestitidaiportidiGenovaeLaSpezia.

Movimentomercineisingoliporti(tonnellate)

Fonte:Unioncamere

Movimentocontainer-TEU

Fonte:Unioncamere

Movimentopasseggeri

Fonte:Unioncamere

2013 2014 Variaz.%TotaleLiguriaSbarcototale 48.623.500 49.285.382 1,36Imbarcototale 29.967.100 30.500.328 1,78Trafficototale 78.590.600 79.785.710 1,52

2013 2014 Variaz.%PortodiGenovaSbarco 985.396 1.076.847 9,28Imbarco 1.002.617 1.096.097 9,32Totale 1.988.013 2.172.944 9,30

PortodiSavonaSbarco 37.870 39.579 4,51Imbarco 39.989 42.176 5,47Totale 77.859 81.755 5,00

PortodellaSpeziaSbarco 662.371 652.665 -1,47Imbarco 638.061 650.352 1,93Totale 1.300.432 1.303.017 0,20

TotaleLigureSbarco 1.685.637 1.769.091 4,95Imbarco 1.680.667 1.788.625 6,42Totale 3.366.304 3.557.716 5,69

2013 2014 Variaz.%PortodiGenovaTraghetti 1.849.108 1.920.859 3,88Crociere 1.050.085 824.109 -21,52PortodiSavonaTraghettiCrociere 343.789 363.844 5,83Altri 940.078 1.018.794 8,37PortodiLaSpeziaCrociere 213.856 483.564 126,12

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Trafficoportualeneiportiliguri(Mt)

Fonte:Unioncamere

Nonostante il continuo calo del numero di imprese attive (137.515 a fine prime semestre 2015 contro138.444a finegiugno2014), l’indaginediprevisionecongiunturaleper il2015 registraunmiglioramentorispettoalperiodoprecedentepressochérispettoa tutti i comparti industriali (oltre il30%delle impreseintervistatesidichiaraottimistaperleprevisionidiproduzioneefatturatocontrocircail16%dipessimisti).Anche il settoredei servizi hamostratodei segnali positivi, infatti, il trafficomercantile nei porti liguri èaumentato del 2,2% nei primi sei mesi del 2015, il traffico dei veicoli pesanti sulle autostrade liguri èaumentatodel1,1%rispettoal2014edilmovimentopasseggeridell’aeroportodiGenovaècresciuto,neiprimiottomesidel2015del12%controunacrescitamediaitalianadelsolo4.4%.Ancheilsettoreturisticoharegistratounacrescitanel2015,infattinellaprimametàdel2015lepresenzeturistichesonocresciutedel7,5%su12mesiconuncontributopositivosiadellacomponenteesteraparia11,9%sianazionaleperil4,9%.Inbaseadun’indaginecampionariadellaBancad’Italiaanchelaspesadeiturististranieri,neiprimisettemesidel2015,inLiguriaèaumentatasubaseannuadel8,6%controildatomedionazionaledi5,5%.

Ilsettoreedileedellecostruzioniresta, invece, inunafasedidifficoltàancheseiltrendnegativosembraaverpersoforza.Sonoinfattistatiapprovati,agosto2015,dalCIPE607milioniperilTerzoValicodeiGioviel’importo complessivo dei bandi pubblicati in regione è cresciuto del 21,1% grazie soprattuttoall’incrementonellaprovinciadiGenova(datiCRESMEriportatidaBancad’Italia).Sulfronteimmobiliare,alcontrario,l’Osservatoriodelmercatoimmobiliareregistrauncalodellecompravenditeparial1,5%rispettoalprimosemestredel2014.

Gli investimenti dei diversi comparti produttivi sono rimasti sostanzialmente sui livelli dei periodiprecedenti,sullesceltediinvestimentoincidenegativamentelacapacitàproduttivaancoranonutilizzatael’incertezzasullarealeforzadelmiglioramentodelquadroeconomico.

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Gliaspettioccupazionali

Sulfronteoccupazionalesiconfermaloscenariodistasinegativoconuntrendinleggeromiglioramentonelprimosemestredel2015.

Nel2014ilnumerodeglioccupatiinLiguria(quasi600.000persone)sièulteriormenteridottodiuno0,7%rispettoal2013, tale riduzioneèmenoaccentuata rispettoalbiennioprecedente (-2,8%nel2013);nellaregionenonsi sonomanifestati i lievi segnalidi recupero registrati in Italia ,+0,4%,enelNordOvest ,+0,2%.Rispettoalpiccodel2008,ultimoannoprimadellacrisi,l’occupazioneinLiguriasièridottadiquasi8puntipercentuali(circa37.000occupatiinmeno).Forzedilavorosecondolacondizione–anni2013e2014(migliaia)

Fonte:Unioncamere,ISTAT(2014)

Occupatialivelloregionalepersettore(migliaia)

Fonte:Unioncamere,ISTAT(2014)

Occupatiregionalepertitolidistudio(%)

Fonte:Unioncamere,ISTAT(2014)

2013 2014 Variaz.% 2013 2014 Variaz.%

603 599 -0,66 22191 22279 0,3966 73 10,61 3069 3236 5,44669 672 0,45 25259 25515 1,01

Liguria Italia

OccupatiPersoneincercadioccupazioneTotaleforzelavoro

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Nelprimosemestredel2015ancheillivellooccupazionaleharegistratountrendpositivo.Lacrescitadeglioccupati si è attestata al 2,8%. Tale ripresa è dovuta principalmente all’aumento dei lavoratoriindipendenti.Perquantoriguardailavoratoridipendenti,anch’essiinlieveaumento(0,8%),gliavviamentiall’impiego sono generalizzati in tutti i principali settori con una crescita dei contratti a tempoindeterminato.Nelprimosemestredel2015iltassodidisoccupazionescendesottoil10%inLiguria.

Ladisponibilitàdellefamiglie

Il complessivo scenario non può che riflettersi sulla propensione al consumo delle famiglie, comeevidenziatodalcitatorapportodellaBancad’Italia.

Laflessionedelredditodisponibiledellefamiglieitalianesièriflessasullalorospesaperconsumichetrail2011e il2013 inLiguriaèdiminuitadell’1,3%; lariduzioneha interessato inparticolare l’acquistodibenidurevoli(-15,7%),mentreibeninondurevolielaspesaperservizihannoregistratounandamentomigliore(-0,7%e-0,2%,rispettivamente).InLigurialaspesamediamensilediunafamigliadiduepersonenel2013era pari a 2.582 euro. Rispetto al picco del 2009 era diminuita del 9,0% in termini reali, in misuraleggermente più accentuata rispetto all’Italia nordoccidentale. Durante la crisi l’indicatore di povertàassoluta, calcolato dall’Istat come la quota della popolazione che, in base ai consumi familiari, non è ingradodimantenereuno standarddi vitadefinitoaccettabile, èpassatodal3,4%al7,3%per centodellapopolazione ligure. Come riportato da Banca d’Italia (Economie Regionali, Liguria, novembre 2015), nelprimosemestredel2015,ifinanziamenticomplessiviallefamiglieconsumatrici,sisonostabilizzati,dopouncalochesiprotraevadal2012.Ilcreditoalconsumoeiprestitisottoformadiaperturedicreditoincontocorrente e di mutui non destinati all’acquisto di abitazioni hanno ripreso a espandersi (rispettivamentedello 0,5 e dell’1,2%). I mutui abitativi hanno continuato a diminuire, sebbene inmisura più contenutarispettoall’annoprecedente(-0,5%;-0,8%adicembre2014). Spesadellefamiglie(€)

Fonte:elaborazionisudatiISTAT,Indaginesuiconsumidellefamiglieitaliane

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Indicedipovertàassoluta(%)

Fonte:elaborazionisudatiISTAT,Indaginesuiconsumidellefamiglieitaliane

Ilmixdispesa,inoltre,registraunlievecalodellacomponenteservizieunapreponderanzadellespeseperibenibasequalil’abitazioneel’alimentazione.

Mixdispesapertipologiaenatura(Liguria2012)

Fonte:ISTAT

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EvoluzionedelmixdispesainLiguria

Fonte:ISTAT

Inconclusioneilquadroeconomicoligurerisultafortementepenalizzatodaltrendnegativodell’economianazionale durante il periodo della crisi, inoltre le caratteristiche strutturali del tessuto socio economico(specialmentenegliaspettidemografici)sembranoesserstatiunfrenoulteriorerispettoallealtreregionidel Nord Ovest. I primi trimestri del 2015, in compenso, registrano un’inversione nei trend negativi deidiversi settori economici che lasciano sperare unmiglioramento del quadro di fronte al consolidamentodelleprospettivemacroeconomichealivellonazionale.Nel2015,laLiguriamostraunamaggiorfiduciadeltessutoindustrialesull’andamentodellaproduzioneedelfatturato(IndaginecongiunturaleManifatturiero,Confindustria Liguria) ed il settore dei servizi registra deimiglioramenti rispetto al 2014 sia nel transitomercisianelsettoreturisticodoveaumentanosialepresenze(+7,5%sudodicimesi)sialaspesadeituristiinternazionali(+8,6%subaseannua,datorelativoaiprimisettemesidel2015).

Tale positivo andamento si è riflesso anche nelmiglioramento dei dati occupazionali, nel 2015 infatti iltasso di disoccupazione si è attestato al disotto del 10% in Liguria, e sul rafforzamento della domandainternaaccompagnatodallastabilizzazionedeiprestitiallefamiglie.

La speranza è che tali segnali positivi, dovuti principalmente al ridotto costo del petrolio, al favorevoleandamentodei cambi edei tassi di interesse, consolidino la crescitadelladomandae la ripartenzadegliinvestimenti produttivi per un rafforzamento delle componenti strutturali del tessuto economico/socialedellaRegione.

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1.4 IlPianoenergeticoambientaleregionale(PEAR)

Di seguito si riporta una descrizione di quanto contenuto nel Piano energetico della Liguria, ultimodocumentoufficialedisponibilecondatiomogeneiecompleti. Idatimostranolasituazioneenergeticaal2011epossonoessereutilipercapirecomelaLiguriastiacambiando.

ConDeliberadellaGiuntaRegionalen.1517del5dicembre2014,laRegioneLiguriahaadottatoloSchemadiPianodiEnergeticoAmbientaleRegionale2014-2020,unitamentealRapportoAmbientale,allaRelazionediIncidenzaedallaSintesinontecnica.ConAtton°732del29maggio2015laGiuntaRegionalehainoltredeliberato, ai sensi dell’art. 10 della L.R. n° 32/2012 recante “Disposizioni in materia di valutazioneambientalestrategica(VAS)emodificheallaleggeregionale30dicembre1998(disciplinadellavalutazionedi impatto ambientale)”, il parere vincolante n° 47 relativo al Piano Energetico Regionale della Liguria -PEARLchesubordinalacompatibilitàdelPianoall’osservanzadialcuneprescrizioni.

La strategia energetica regionale al 2020 delineata nel Piano, si pone come obiettivi prioritari quelli dipromuovere lo sviluppodelle fonti rinnovabili e l’efficienza energetica in unquadro volto a sostenere lacompetitivitàdelsistemaproduttivoregionaleelasostenibilitàambientale.

Il Bilancio Energetico di Sintesi in formato ENEA ricavato a partire dai dati del Sistema InformativoRegionaleAmbientaleconsentedidelineareilquadrosulprofiloenergeticodelterritorioligureperl’anno2011,utilepercapireicambiamentiincorso.Inparticolareemergeche:

• ladisponibilitàlordacomplessivadienergiaprimarianelterritorioligureèstataperl’annoconsideratoparia4.265ktepediconsumifinaliperusienergeticisonostatiparia2.547ktep.LaLiguriamantienela propria funzione quale importante porta d’ingresso per le importazioni di energia del Paese checontraddistinguel’assettoenergeticodellaregionedamoltidecenni;

• la regione rimaneun importantissimopuntodi ingressoe transitoper l’energia importata in Italiaedin Europa, in particolare di petrolio, di cui la stragrande maggioranza non rimane in regionebensìvieneri-esportata;

• siriscontraunariduzionedeiconsumifinalidienergia,particolarmenteevidentenelsettoreindustriale,legataallariduzionediconsumideicombustibilisolidinelsettore.Restanosostanzialmentestabili,negliultimianni,ilconsumodienergiaelettricaedicombustibiligassosi;

• Nel2011,circala metàdell’energia elettrica prodotta in regione (528 ktepsu 960 ktepprodotti) èstataconsumataall’internodelterritorioregionale;ilrestoesportatoattraversolarete di trasmissionenazionale ed è all’origine dell’evidente forte divario fra i consumi finali di energia ed i consumi difonti primarie di energia. Pertanto, fornendo energia elettrica al resto d’Italia, la Liguria ha svoltoun’importantefunzioneperilPaese,subendonenelcontempoirelatividisagiedimpattiambientaliinterminidiemissioniinquinanti(SO2,NOx,polveri)edigasclimalteranti.

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Impieghifinalidienergiapersettore–Liguria

fonte:PEARL

Impieghifinalidienergiaperfonte–Liguria

fonte:PEARL

La Regione nel 2011 presenta una considerevole produzione di energia elettrica da fonte fossile, inparticolare da carbone (63,2% del totale) e metano (30%), anche se soltanto poco più della metàdell’energiaelettricaprodottadalle trecentrali termoelettrichepresenti inregione (508ktepsu960ktepprodotti)vieneeffettivamenteconsumataall’internodelterritorioregionale.IlrestovieneesportatoversolealtreregionidelNord-Italiaattraversolareteditrasmissionenazionaleedèall’originedell’evidentefortedivariofraiconsumifinalidienergiaediconsumidifontiprimariedienergia.

Perquantoriguardailparcotermoelettrico,sono3leprincipalicentrali.

La Centrale Termoelettrica di Vado Ligure, di proprietà della Tirreno Power, è costituita da due vecchieunitàacarboneda330MWcadauna,edunapiùrecenteunitàaciclocombinatoditagliaparia800MW,che utilizza due turbogas alimentati a gas naturale. Il nuovo modulo a ciclo combinato, entrato inesercizio commerciale nel corso del 2007, è stato realizzato sostituendo una vecchia unità alimentata acarbone ed olio combustibile. Attualmente (dal 2014) la centrale è sotto sequestro da parte dellamagistraturaperilmancatorispettodialcunilimitiimpostidall’Autorizzazioneintegrataambientale.

4.000

3.500

3.000

2.500 Agricolturaepesca

2.000 Terziarioep.a.

1.500 Residenziale

1.000 Trasporti

500 Industria

-1998 200520082011

Usinonenergetici

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La Centrale di Genova di proprietà di ENEL SpAè costituita da tre gruppi termoelettrici alimentati acarboneperunapotenzacomplessivadi295MW.Igruppi3e4sonoentratiinservizionel1952mentreilgruppo6èentratoinservizionel1960.Ilparcocarbonehaunacapacitàdistoccaggiodicirca80.000teriforniscel’impiantoattraversonastritrasportatorichiusi,conunacapacitàdicirca850t/h.

La centrale termoelettrica di La Spezia, di proprietà di ENEL SpA ed inaugurata nel 1962, è situataall'interno dell'area urbana nella zona industriale del comune. Alimentata in origine a oliocombustibile, è stata trasformata successivamente a carbone. Dopo la più recente riconversione (nel2001), la centraleoggi è compostada tre gruppi: due che funzionavano inorigine a carbone, sono staticonvertiti inCicliCombinatiametanoper680MWdipotenza installata,mentre il terzogruppo,da600MW,dopoesserestatasottopostaalavoridiadeguamentoambientale,continuaafunzionareacarbone.

LetrecentralitermoelettrichepresentisulterritoriodellaLiguriacontribuisconoquindiinmodorilevantealleemissioni inatmosferasiadi inquinanti (soprattuttoSOx eNOx)chedigasserra(CO2).L’inquinanteatmosfericomaggiormente incidente emesso dal settore energetico (70% rispetto al totale regionale) èl’SOx (ossidi di zolfo), la cui forte incidenza in regione è attribuibile all’impiego prevalente di carbonecontenente zolfo per la generazione elettrica. Seguono gli NOx (ossidi di azoto) con il 17,2% delleemissioni regionali generate dal settore energetico e ilmonossido di carbonio (CO) con il 5% del totaleregionaleemessodalsettoreenergetico.

Mixdigenerazionedell’energiaelettricaperfonteeusifinali–Liguria-Anno2011.

fonte:PEARL

I dati del Piano energetico, come detto precedentemente, sono riferiti al 2011. La situazione energeticadella Liguria, come quella nazionale, da allora è cambiata, purtroppo non esistono dati aggregati eomogenei aggiornati e per descrivere questo cambiamento bisogna fare riferimento a quelli disponibili.Dallafigurasiosserva l’utilizzomassicciodelcarboneper laproduzionedielettricità,seguitodalmetano.Bassoilcontributodellefontirinnovabiliedelpetrolio.

Lasituazioneèancoradestinataacambiaregradualmenteaseguitodelleprevistedismissionidialcunideivecchi gruppi a carbone. A Genova il programma di dismissione della centrale prevede la disattivazionegraduale dei tre gruppi, l’ultimo dei quali sarà disattivato nel 2017; a Vado Ligure il progetto di

2.500

rinnovabili

autoconsumi e perditesettore elettrico

2.000 metano

1.500Perdite ditrasformazione

1.000

500

-

Combustibilisolidi

(carbone)

Energia primariaUsifinali

Export (saldo)ResidenzialeTerziario e P.A.Agricoltura e pescaTrasportiIndustria

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ampliamento che prevede la realizzazione del gruppo a carbone con tecnologia a vapore USC –UltraSuperCriticoedilrifacimentodeigruppiesistentiacarbone,èattualmentesospeso.

LacentralediLaSpeziaèattualmenteautorizzatafinoal2021.Aseguitodiinvestimentieffettuatinel2000per l’ambientalizzazione, il gruppo a carbone risulta munito di mezzi di abbattimento degli inquinanti:desolforatore, denitrificatore e precipitatore elettrostatico per il particolato. Nel 2013 la procedura dirilascio dell’AIA si è conclusa in fase di conferenza dei servizi, consentendo l'esercizio della centrale.Successivamente, il comunedi La Speziaha sottoscrittouna convenzione socio-economica conENEL cheprevede interventi di compensazione da utilizzare in opere pubbliche e la cessione di alcune aree dadestinareadaltreattivitàindustrialieportuali.

Ancheperquantoriguardalaproduzionedienergiaelettricalasituazioneècambiatarispettoal2011.Nel2014adifferenzadeiperiodiprecedenti,caratterizzatidaunaforteesportazionedienergiaelettrica,quasituttal’energiaelettricaprodottaèstataconsumatanellaregione.Laproduzionelordadienergiaelettricaèstataparia7,3TWhdicuitermoelettricatradizionale6,7TWh,conunsaldodi0,8TWh.

Produzioneenergiaelettrica(TWh)

2011 2014Produzionetotale 11,3 7,3

termoelettrico 11,1 6,7idro 0,2 0,35

eolico 0,05 0,12fotovoltaico 0,04 0,01

Saldo 3,8 0,8Richiesta 6,7 6,0fonte:Terna

I tremacro-obiettivi previsti dal Piano energetico-ambientale (raggiungimento degli obiettivi previsti dalBurden Sharing, sviluppo economico e comunicazione) si articolano a loro volta in due obiettivi generaliverticali: la diffusione delle fonti rinnovabili (elettriche e termiche) ed il loro inserimento in reti didistribuzione“intelligenti”(smartgrid)elapromozionedell’efficienzaenergetica,esudueobiettivigeneraliorizzontali: il sostegnoalla competitivitàdel sistemaproduttivo regionalee l’informazionedei cittadini eformazione degli operatori sui temi energetici, a loro volta declinati secondo linee di sviluppo e azionicoordinateconlaprogrammazionedeifondiPORFESR2014-2020.

Gliobiettividisviluppodellefontirinnovabiliprevedonoal2020unaproduzionedienergiarinnovabiledicirca373ktep,deiqualiquasilametà(181)dabiomassatermica,mentrepiùridottoèilcontributoattesodall’eolico(43),dall’idroelettrico(26),dalfotovoltaico(23),biogas(16)esolaretermico(6).Attesoancheun contributo alla produzione di energia rinnovabile, calcolato secondo la Direttiva Europea sulle fontirinnovabili(2009/28/CE),dall’installazionedellepompedicalore(79).

LIGURIA–PROPOSTEPERUNMODELLODISVILUPPONEARLYZEROEMISSIONS

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Fontirinnovabili

TIPOLOGIA 2012 Piano2020

Potenzainstallata(MW)

Produzionedienergia(ktep)

Potenzainstallata(MW)

Produzionedienergia(ktep)

Rinnovabilielettriche 228 47 611 108

Fotovoltaico 74 8 220 23Eolico 47 8 250 43Idroelettrico 86 20 110 26Biogas 21 11 31 16Rinnovabilitermiche 1862 101 3950 266

Biomassatermica 451 47 1750 181SolareTermico 11 1 100 6Pompedicalore 1400 53 2100 79Totale 148 373

fonte:PEARL

Perquantoattienel’obiettivogeneralediincrementodell’efficienzaenergeticailpianoindividuaalcunelinee di sviluppo relative ai settori residenziale, terziario (pubblico e privato), imprese e cicli produttivi,attraverso una stima delle loro possibili ricadute in termini di riduzione dei consumi, tenuto conto dellevariabilialcontornoderivanti,adesempio,dasistemidiincentivazionenazionaleedamisurecheRegioneLiguriapotràmettere in attoper il sostegnoal raggiungimentodegli obiettivi finali. A tal fine laRegionedeve promuovere specifiche politiche volte all’efficienza energetica nei settori civile, nelle imprese e neicicli produttivi, oltre che nell’edilizia, nell’illuminazione pubblica ed attraverso la cogenerazione ed ilteleriscaldamento.

L’attuazionedellestrategieregionali inmateriadiefficienzaenergeticaprevistenelPEARLconsentonodistimare una riduzione dei Consumi Finali Lordi (CFL) al 2020 pari a circa 332 ktep (trascurando levariazioni di perdite di rete e autoconsumi di centrale), che porterebbero nello scenario di efficienzaenergeticailCFLa2.640ktep,afrontedelvaloredi2.972ktepprevistonelloscenarioBAUal2020.

Efficienzaenergetica–Consumifinalilordidienergia(ktep)

2011 2020BAU 2020PianoEnergetico

CFL 2547 2972 2640

fonte:PEARL

SullabasedegliesitidegliscenaridiPianoprevistial2020perlefontirinnovabilielariduzionedeiconsumi,risultapertantopossibileper la Liguria raggiungere, inconformitàconquantoprevistodalDM15Marzo2012sulBurdenSharing,l’obiettivogeneraledelPEARdel14,1%deiconsumidafontirinnovabilisulCFL(vedi tabella). Il raggiungimento di tale obiettivo richiederà da una parte un aumento della potenzainstallatadafonterinnovabileedall’altral’adozionediazionidiefficientamentocheconsentanodiridurreilconsumodienergia.

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BurdenSharingfontirinnovabili

ObiettividiPianoal2020(ktep)

ConsumoFinaleLordo 2.640

ConsumiFinalidaFontiRinnovabili 373

%DecretoBurdenSharing 14,1%

fonte:PEARL

Le ricadute economiche ed occupazionali derivanti dall’aumento dei consumi da Fonti di EnergiaRinnovabile(FER) previstidal PEAR2014-2020,ai finidelraggiungimentodell’obiettivocitato,prevedonola realizzazionedi impiantidestinati siaallaproduzionedienergiaelettrica (FER-E) chedi calore (FER-C),conunincrementodellepotenzeinstallate.

La crescita della componente FER-E è sostanzialmente connessa all’utilizzo di fonti rinnovabili legatealle tecnologie dell’Idroelettrico, del Fotovoltaico, dell’Eolico (on-shore), del Biogas;mentre la seconda,FER-C, vede coinvolti sostanzialmente impianti a Biomassa, Pompe di calore e Solare termico. Lasimulazione,condotta inbaseaidatidiprevisionecontenutinelPEAR2014-2020edalle ipotesidicostoper MW installato adottate per ciascuna tipologia di impianto, consente di stimare un volumecomplessivodiinvestimentipariapocopiùdi1,6miliardidi€.

Questi investimenti, attivati per la progettazione, costruzione e montaggio degli impianti, avrebberol’effetto di assorbire, nei sei anni previsti dal Piano (2014-2020), quasi 19.000 anni-uomo checorrispondonoacirca3.000personeoccupatenell’arcotemporaledelPiano.Una volta realizzati gli impianti (a regime dopo il 2020) ogni anno potrebbero essere impegnatemediamentecirca1.800personenellagestioneenellamanutenzionedegliimpianti.

LastimadellericaduteeconomichederivantidagliinterventidiefficienzaenergeticaprevistidalPEARnelsolo settore residenziale, porta a stimare che, complessivamente, gli interventi previsti dal Pianopotrebberogenerareinvestimentipariacirca2,3miliardidi€nelperiodo2014-2020.

Al contrario di quanto effettuatoper le fonti rinnovabili, nonè stato invecepossibile stimare l’impattooccupazionale degli interventi connessi con l’efficientamento energetico. E’ stata pertanto stimata lapercentualemediadimanodopera (perposa inoperae/o installazione) contenutanell’investimentoperciascuna delle tipologie di intervento di efficienza energetica prevista. Per gli investimenti generati dalPEARnelperiodo2014-2020sistimacheilnumerodipersoneoccupatepossaesserepariacirca3.000-4.000 all’anno. Infine, in base alle stime sulla quota di investimento relativa alla manodopera e allaremunerazionedell’attivitàdi impresa, l’ordinedigrandezzadellaporzionedi investimentochepotrebbericadere sul sistema produttivo ligure è compreso tra il 45% ed il 55% degli investimenti complessivideterminatidalleazionidiefficientamentoenergetico,pariaduntotale,sulperiododiPiano,compresotra1e1,2miliardidieuro.

Complessivamente le azioni del PEAR 2014 – 2020 potrebbero generare su tutto il periodo ricadute sulsistemaproduttivoligurepariacirca1,7-1,9miliardidi€,comerisultatodicirca700milioniperlaquotarelativaalsegmentodellerinnovabili,edi1-1,2miliardi,perl’efficientamentoenergetico10.

10Idatidiinvestimentoelestimesull’occupazioneutilizzatenelPEARLsonostateelaboratedaLiguriaRicercheS.p.A.

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Inrelazioneall’obiettivogenerale“informazioneeformazione”granderilievoèstatodatoinfinedalPEARaiprocessidipartecipazionechevedrannoilcoinvolgimentodeidiversiportatoridiinteresse,dellescuole,dei centri di ricerca, dei Poli di Ricerca e Innovazione liguri. Il tema della formazione, anche grazie alcoordinamentoconleazionichesarannoprevistenell’ambitodellaprogrammazione2014-2020inmateriadi Green Economy è da considerarsi un elemento qualificante del Piano sia sotto il profilo dellacomunicazione diffusa ai cittadini liguri sull’importanza dei temi energetici, che come strumento disupportoallacrescitaeconomicadelleimpreseappartenentiallafilieraenergetica.IlPiano,nelleintenzionidella Regione, rappresenta quindi un valido strumento di supporto alle decisioni, sia in sede diprogrammazione dei Fondi Comunitari 2014-2020 che di monitoraggio dell’attuazione delle politicheenergetiche regionali. Ilmonitoraggio costanteprevisto relativamenteagli obiettivi intermedidelBurdenSharing consentirà infatti di pianificare eventuali azioni correttive o inserire diverse e/o nuove linee disviluppo,allalucedell’analisidell’efficaciaedellecriticitàdellepolitichechelaRegionehamessoemetteràinattoperilraggiungimentodeisuddettiobiettivi.

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1.5 Laprogrammazioneeuropea2014-2020

Gli obiettivi strategici, dettati dalla strategia Europa 2020 e dall'Agenda territoriale 2020, conciliano lacrescita intelligente, sostenibile e inclusiva con la coesione territoriale, inserendosi con coerenza econtinuità nella più ampia strategia per lo sviluppo regionale che da anni è impegnata sui temi della"Ricerca,sviluppotecnologicoe innovazione","Agendadigitale","Competitivitàdeisistemiproduttivi"ed"Energia".

Gli obiettivi tematici (Ot) di programmazionedettati dalRegolamento recante disposizioni comuni per lapolitica di coesione 2014-2020 sono 11. In particolare per il FESR la nuova programmazione chiede alleregionipiùsviluppate,dellequali laLiguria faparte,diconcentrarealmenol'80%dellerisorsesuquattroobiettivitematiciasceltatra:• OT1Ricerca,sviluppotecnologicoeinnovazione• OT2Migliorarel'accessoalletecnologiedell'informazioneedellacomunicazione,nonchél'impiegoela

qualitàdellemedesime• OT3Promuoverelacompetitivitàdellepiccoleemedieimprese• OT4 Sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori

(obiettivotematicoalqualeèobbligatoriodestinarealmenoil20%dellerisorse)

Laprogrammazione2014-2020tienecontodelleprincipalipeculiaritàsocio-conomicheegeografichechecaratterizzanolaRegioneeinparticolaredegliaspettichepossonorappresentareun"fattorestrategicodiposizionamento competitivo" nello scenario nazionale e internazionale. Inoltre, rispetto allaprogrammazione 2007-2013, maggiore rilevanza viene data alla strategia energetica regionale qualeimportantefattoreperdelineareilperseguimentodegliobiettividicrescitasostenibileepercontribuireingrandemisuraagliobiettividiEuropa2020.

L’obiettivo regionale legato all’OT4 “Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni dicarboniointuttiisettori”sidelinea,incoerenzaconilPEARL2014-2020,nelconcorrerearaggiungereunsistemadiffusodiproduzioneenergeticacheadottitecnologieinnovativeabassoimpattoambientaleecheminimizzi la presenza sul territorio di rilevanti infrastrutture energetiche, aumentando nel contempol’efficienzaenergetica,congiuntamenteallariduzionedelleemissioni.

Nell’ambito dell’OT4 si persegue inoltre il duplice obiettivo regionale di mantenere e valorizzare ilpatrimonio boschivo e ridurre le necessità di approvvigionamento energetico da fonti non rinnovabilimigliorandolaqualitàdell’ambientenelsuocomplesso.

Un’attenzioneparticolare sarà, inoltre, destinata al trasportourbano sostenibile, in stretto collegamentoconl’OT2checontribuiràall’investimentonellesmartcities.

Suuntotaleper l’interoProgrammadipocomenodi400milionidieuro,per l’OT4 laRegioneLiguriahaprevistoquasi80milionidieuroperleseguentitipologiediintervento:

• Riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e delle areeproduttive;

• Riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico eintegrazionedifontirinnovabili;

• Azioniperaumentarelamobilitàsostenibilenelleareeurbane.

Inmaggiordettaglioefacendoriferimentoagliobiettivispecificilastrategiaregionalesiarticolasecondoleseguentiazioni:

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Riduzionedeiconsumienergeticiedelleemissioninelleimpreseeintegrazionedifontirinnovabili

L’attualefasedicrisinellaqualeversal’economiahaportatoadunadiminuzionedegliinvestimentiperlariqualificazioneenergetica,dacuineconseguechegliattualiprocessiproduttivisonoancoracaratterizzatidaunaelevataintensitàenergetica.

L’incertezzalegataaitempidellaripresaeconomicarendedifficoltosoprevedereifabbisognienergeticidiquestosettoreal2020.

Conriferimentoaisistemiproduttiviliguri,lapossibilitàperleimpresedirestarecompetitive,passaancheattraverso la creazione di condizioni che favoriscano l’alleggerimento dei costi energetici dei processiproduttivi, soprattutto in considerazione degli elevati costi dell’energia in Italia, superiori alla mediaeuropea.Inquestosensodiventaprioritariopromuovereinnovazionidiprocessoediprodottonelsettoreproduttivo che consentano di ridurre la bolletta energetica delle imprese e nel contempo rappresentinoun’opportunitàdisviluppodellagreenewhiteeconomy.

IlProgrammaEnergeticoRegionale,inviadidefinizione,individuailterziario,leimpreseedicicliproduttiviquali settori target dove intervenire tramite incentivi finalizzati all’aumento dell’efficienza energetica edalla conseguente riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese edelle aree produttive. A livello numerico si prevede, a valle dell’attuazione di queste politiche, unariduzione dei consumi finali lordi. Tali obiettivi, pur a livello locale, si auspica possano contribuire alraggiungimentodegliobiettivipostialivellonazionaledalrecentePianod’Azionenazionaleperl’EfficienzaEnergetica(PAEE2014).

IrisultatiacuitendeilPianoOperativoRegionale,inlineaconl’obiettivosono:• interventidiriduzionedeicostilegatiaiconsumienergeticideiprocessiproduttiviaziendali• interventidiriqualificazioneenergeticadegliimpiantiedellestruttureproduttive• progressivasostituzionedegliimpianticonnuoviepiùefficienti• razionalizzazione,ovepossibile,dellalocalizzazionedisitiproduttiviconilricorsoaenergierinnovabili

(es. fotovoltaico, solare termico, biomasse) integrate in smart grid, per i fabbisogni energetici deiprocessiproduttivi.

LafaseattuativadiquestiinterventidivalorizzazionedelleenergierinnovabiliterràinoltreincontoleLineeGuida regionali come definite dalla DGR 1122/2012 e degli obiettivi di tutela dei valori ambientali delterritorio,inparticolaredelleAreeprotetteedellaReteNatura2000.

Gli interventi di riduzione dei consumi e di efficienza energetica potranno contribuire a raggiungerel’obiettivoregionale,definitodalPEAR2014-2020,diridurreiconsumifinalilordial2020,dicirca332ktep.

Secondo le stime effettuate al 2023 si ritiene, grazie agli investimenti previsti, di poter conseguire unariduzionedelleemissionidigasserraparia2.500t/anno.

Promuoverel'efficienzaenergeticael'usodell'energiarinnovabilenelleimprese

I risultati attesi in termini di riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nelle imprese e diintegrazionedifontirinnovabilisaràconseguitamediantel’attivazionedi incentivifinalizzatiallariduzionedeiconsumienergeticiedelleemissionidigasclimalterantidelleimpreseedelleareeproduttivecompresal'installazionedi impiantidiproduzionedienergiadafonterinnovabileper l'autoconsumo,dandoprioritàalletecnologieadaltaefficienza.

Contaleazionesiintenderealizzareinterventidiriduzionedeicostilegatiaiconsumienergeticideiprocessiproduttivi aziendali, interventi di riqualificazione energetica degli impianti e delle strutture produttive,progressiva sostituzione degli impianti e deimacchinari con nuovi e più efficienti, razionalizzazione, ovepossibile,dellalocalizzazionedisitiproduttiviabbinandoliaprogettazionicheprevedanoilricorsoaenergie

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rinnovabili (es. fotovoltaico, solare termico, biomasse) per i fabbisogni energetici (autoconsumo) deiprocessiproduttiviedeifabbisognienergeticiingenere.

Leanalisiegliauditenergeticiex-antenecessariallapianificazionedegliinterventisarannoammissibilisolosecombinaticongliinterventivoltiaridurreilconsumodienergia.IbeneficiaridellamisurasonolePMIinformasingolaoassociata.

Riduzionedeiconsumienergeticinegliedificienellestrutturepubblicheoadusopubblico,residenzialienonresidenzialieintegrazionedifontirinnovabili

Ilparcoimmobiliarediproprietàdeglientipubblicièconsiderevoleevieneindicatocomesettorerilevantein materia di prestazione energetica nell’edilizia (2002/91/UE, recepita tramite il D. Lgs n. 192/2005 etramite il D. Lgs n. 311/2006). Inoltre, sulla base del Bilancio Energetico Regionale, il settore pubblico(ospedali,scuole,edificidellaPA),compresoall’internodelsettoreterziariosullabasedegliscenarial2020,contribuisceadunariduzionestimatadeiconsumifinaliparia126ktep.

I risultati raggiunti indicano che nel campo dell’edilizia pubblica i margini per un miglioramento nellaproduzioneeconsumodienergiasonoinprospettivasignificativisullabasedelDM15-03-2012nonchédelrecentePianod’Azionenazionaleperl’EfficienzaEnergetica(PAEE2014)chedettagliobiettividirisparmioenergetico,ancheperilsettoreedilizio-residenziale,al2020.

Tali intendimentipotrannoconcorrereallacrescitadegli investimentieinviarechiarisegnalialmercatoinmododaridurreirischieincentivarel’industriaasvilupparetecnologiepiùsostenibilisullabasediquantocontenutonelPianoStrategicoperletecnologieenergetiche(PET,2007).

RegioneLiguria,sullabasedeicontenutidelPEAR,nelcorsodegliultimiannihapromossolacertificazioneenergeticadegliedificie larazionalizzazione/ottimizzazionedeiconsumienergetici (smartbuildings)negliedificipubblicidiinteressepubblicoconricaduteanchesullaqualitàdell’aria.

Perquantoconcerneilpatrimoniopubblico,RegioneLiguriahapromossoinquestiannil’iniziativadelPattodeiSindacichevedecirca100comunicoinvolti.

IntaleambitoilPianoOperativosiproponeilraggiungimentodiquestirisultati:• realizzazione di interventi sull’edificato pubblico (ospedali, scuole… ) volti a ridurre i consumi e la

dispersionedell’energiaper raffrescamento/riscaldamento (isolamenti a cappotto, sostituzionedellecaldaieedeiserramenti….);

• introduzionedisistemidomoticiperlagestioneintelligentedeiservizienergeticinegliedificipubbliciadusopubblico;

• installazionediimpiantidico/trigenerazioneneicentri“energivori”(ospedali…)anchefacendoricorsoalleenergierinnovabili(fotovoltaico,solaretermico,biomasse).

Irisultatial2023sistimanoin:• unadiminuzionedigasadeffettoserraparia15.000t/anno;• unadiminuzionedelconsumoannualedienergiaprimariaparia11GWh/anno.

Gliinterventidiriduzionedeiconsumiediefficienzaenergeticapotranno,inoltre,contribuirearaggiungerel’obiettivoregionalediridurre iconsumifinali lordial2020dicirca332ktepconeffettisulleemissioni inatmosfera,inaccordoconilPianoRegionaledirisanamentoetuteladellaqualitàdell’aria.

Nellarealizzazionediquestiinterventiverrannotenutiinconsiderazioneiseguentiprincipi:

• prioritàperletipologiediedificiconunconsumomaggioreeconunpotenzialedirisparmioenergeticosignificativorispettoagliinvestimentiprevisti(sullabasedeirisultatidiauditenergetici);

• priorità per progetti caratterizzati da un valore esemplare, in termini di uso delle tecnologie piùinnovative,compresoquellodei«tettiverdi»;

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• priorità per gli interventi in materia di edilizia residenziale pubblica (sociale) che saranno attuatiprincipalmenteattraversoglistrumentifinanziaripermobilitareicapitaliprivati.

Irisparmiconseguitiverrannoutilizzatipercoprireicostidiinvestimentoiniziali.

Leazioniprevisteperilconseguimentodeirisultatiattesicollegatiallaprioritàselezionatasono:

Promozionedell’eco-efficienzaeriduzionediconsumidienergiaprimarianegliedificiestrutturepubbliche;interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici; installazione di sistemi intelligenti ditelecontrollo,regolazione,gestione,monitoraggioeottimizzazionedeiconsumienergetici(smartbuildings)edelleemissioniinquinantiancheattraversol’utilizzodimixtecnologici.

Con tale azioneRegione Liguria intendepromuovere le ristrutturazioni di edifici pubblici di uso pubblicoidentificatidalPEAR2014-2020 (ufficipubblici, scuole,ospedali,….)al finediunmiglioramentodelle loroprestazionienergeticheinterminidiriduzionedeiconsumi,introduzioneedutilizzodienergierinnovabili,premiando in particolare l’utilizzo delle tecnologie tipiche degli smart buildings. L’azione si inseriscenell’impegnoche leamministrazionipubblichestannoassumendoall’internodeiPAESredattiper ilPattodeiSindaci.

L’azionesarà rafforzatadall’attuazionediunospecificostrumentodigaranziadedicatoalleESCO(EnergyService COmpanies), considerate, a livello comunitario e nazionale, importanti catalizzatori delrinnovamento in tema energetico, che possono concorrere al raggiungimento degli obiettivi energeticinell’ambitodellastrategiaeuropea20-20-20.

Leanalisiegliauditenergeticiex-antenecessariallapianificazionedegliinterventisarannoammissibilisolose combinati con gli interventi volti a ridurre il consumodi energia. I beneficiari dellamisura sono EntiPubblici,Aziendesanitarie,EntieAziendeospedalieriliguri.

Aumentarelamobilitàsostenibilenelleareeurbane

Leanalisiegliauditenergeticiex-antenecessariallapianificazionedegliinterventisarannoammissibilisolose combinati con gli interventi volti a ridurre il consumodi energia. I beneficiari dellamisura sono: EntiPubblici,Aziendesanitarie,EntieAziendeospedalieriliguri.

Permoltidegliinquinantimonitoratialivelloregionaleilcontributoemissivodovutoalsettoredeitrasportièsignificativoedinalcunicasipredominante.

IlparcomezzicircolantenellacittàdiGenovaenellecittàdiSanremoeImperiaèparticolarmenteobsoleto,quindipocoperformantenelservizioreso(frequenzadiinterventimanutentivistraordinaridurantelecorseconconseguenteinterruzionedelservizio)edecisamenteinquinante(circail76%deimezzicircolantinelletrecittàinmediaècompresotraEURO0eEURO3).

La città di Genova ha evidenziato, rispetto a un panorama generale abbastanza soddisfacente sotto ilprofilo della mobilità pubblica, quale criticità ancora irrisolta il sistema del trasporto pubblico lungo laValbisagno -chesi snoda lungo il fondovallecosteggiando il torrenteBisagno-e lungoalcuniassiaessoparalleli.

LaValbisagnohaunpesononirrilevantenelcontestocittadino,poichéospitacircail24%dellapopolazioneresidente(140.000abitanti)einoltrecostituisceunadelleprincipalivallidipenetrazioneversol’entroterra(Valtrebbia e Valfontanabuona), contraddistinta dalla presenza di polarità di rilevanza cittadina (svincoloautostradalediGenovaEst,stadiodicalcio,cimiteromonumentale,carceri,rimessedegliautobus,impiantisportivi,centricommerciali,ecc.)eprivadicollegamentimediantelalineaferroviaria.

LacittàdiSanremo,purpossedendounaretedicirca7 lineedimezzipubblicichesimuovonoinambitourbano, conuna frequenza circadi 2bus/ora (PUTdel 2008), nonpossiedeun’infrastrutturazioneatta agarantireun’adeguata velocitàdelmezzopubblicoeunaprioritàdi transiti rispettoaimezziprivati (non

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sono,infatti,presenticorsiepreferenziali,fermateautobusdotatedipalineintelligenti,sistemiintegratidiinfomobility),tantochevièun’elevatapromiscuitàconiltrasportoprivato.

La cittàdi Imperiapurpossedendouna retedi circa18 lineedimezzi pubblici che simuovono tra i duequartieridiPortoMaurizioeOnegliaelezonecollinari,possiedesolol’1,5%dicorsiepreferenzialirispettoallaestensionedeipercorsideimezzipubbliciesoloper3delle18 lineecircolantisonoinstallatipannelliinformativi.

Siattuerannoazioni immateriali (nel settoredellagestione, integrazioneecontrollodeidiversi sistemidimobilità e della interoperabilità del sistema dei parcheggi), così come lo sviluppo in ambito urbano disistemi integratidimobilitàsostenibileancheattraverso l’acquistodimezzi,chedovrannoesserealmenoEURO 6 ed essere collegati ad altre azioni integrate e obbligatoriamente essere inquadrati in piani dimobilitàurbana.

Irisultatichepossonoessereraggiuntinell’ambitodelPianoOperativoedincoerenzaconl’obiettivosceltosono:• incrementodell'integrazionetraidiversimezziditrasporto;• incrementodellamobilitàcollettiva;• ammodernamentodelparcomezziprivilegiandoquelliabassoimpattoambientale;• incrementodelleinfrastrutturededicate.

Sullabasedelle azioni edelladotazione finanziaria che fanno capoaquestoobiettivo specifico,RegioneLiguria ha stimato, tramite simulazioni di ammodernamento dell’attuale parco mezzi per il trasportopubblico, una riduzione annuale delle emissioni di CO2 al 2023 pari a 370 tCO2eq/anno contribuendo alraggiungimentodegliobiettividirisanamentocontenutinelPianoRegionaledirisanamentoetuteladellaqualitàdell’aria.

Leazioniprevisteperilconseguimentodeirisultatiattesicollegatiallaprioritàselezionatasono:

Rinnovodelmaterialerotabile;Sistemiditrasportointelligenti.

La città di Genova nel progetto presentato nell’OT4 del PONMETRO intende risolvere il problema dellamobilitàpubblicanellaValbisagnotenutocontochel’attualevelocitàcommercialedeimezzipubblicichelapercorrono in sede promiscua è di circa 16,3 km/h e che, in conseguenza della realizzazione di un asseprotetto,potrebbeelevarsia23,6km/h.

Taleprogettosiarticolain:

1.asseprotettolungoilTorrenteBisagno;

2.realizzazionediareedisostaeparcheggidiinterscambio;

3.riqualificazionedellaviabilitàpedonale;

4.creazionediisoleambientaliavelocitàridotta;

5.realizzazionediunitinerariociclopedonale;

6.interventidimobilitymanagementeinfomobilità;

7.localizzazionedipostazioniperilcar-sharing.

Dettointerventosiinquadrainunpiùampiodisegnodiriassettodellamobilitàpubblicadicuiunaparteègià stata attuata nel Progetto IntegratoMolassana finanziato al Comune di Genova con risorse del PORFESR2007-2013.

E’inoltrenecessarioportareacompletamento,secondoquantoprevistodalPUMvigente,unaseriediassiattrezzati, già estesi nella parte centrale (area intorno al quartiere di Brignole) e anche lungo il sistemacostierodelPonenteneiquartieridaSampierdarenaaPrà,dove,anche inpartecon il concorsodelPOR

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FESR 2007-2013 si sta potenziando il sistema delle infrastrutture per la miglior transitabilità dei mezzipubblici, incoerenzacon larealizzazionedellastradaamarediscorrimentovelocechesaràdestinataadassorbireiltrafficoprivatoeimezzipesantidaeversoilponente.

LecittàdiSanremoediImperia,permigliorarelamobilitàsostenibileintendonosviluppareilpiùpossibileazioni rivoltea realizzareunadeguato sistemaper il trasportopubblico,predisponendo,ovecompatibileconlastrutturaurbanaassidedicati,ancheattraversoinfrastruttureverdi,tenutocontocheproprioperlapromiscuitàdeltrafficoprivatoconquellopubblicovièunbassoutilizzodelmezzopubblico(aSanremoades.menodel10%utilizza ilmezzopubblico– fontePUT2008).NellecittàdiGenova,Sanremoe Imperiasarannofinanziateazionicome:• realizzazionedicorsiepreferenzialiededicateesclusivamentealtransitodeimezzipubblici;• realizzazioneointegrazionedisistemidicentralizzazioneesincronizzazionesemaforica;• realizzazionedisistemiperlagestione,ilmonitoraggio,lacomunicazioneeilcontrollo;• sviluppo di azioni per l'integrazione tariffaria e il pagamento interoperabili (quali ad esempio

bigliettazioneelettronica,infomobilità,strumentiantielusione).

Al fine di migliorare il servizio reso nel trasporto pubblico e ridurre in modo significativo le emissioniinquinantièprevistoancheilrinnovodipartedelmaterialerotabileperalmeno50mezziperletrecittà.

Pergarantireun’azionedirilevanteimpattoèprevisto,adintegrazione,ilconcorsodirisorsedelFSC(FondoSviluppoeCoesione)eregionali,inunquadrostrategicocheprevedeunmassiccioammodernamentodelleflottedelsistemaditrasportopubblicoregionale.

Il miglioramento del materiale rotabile dovrà prevedere l’acquisto di mezzi almeno EURO 6 ed esserecollegatoadazioniintegrateperilmiglioramentodelleinfrastruttureobbligatoriamenteedesclusivamenteinquadratenelPianoUrbanodiMobilitàeutilizzatosoltantoperobblighidiserviziopubblicoeinlineaconl’AccordodiPartenariato.

IbeneficiaridellamisurasonoEntiPubblici,soggettigestoriditrasportopubblicolocale,fermorestandolacompatibilitàconlenormesugliaiutidistato.

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2. Lefontirinnovabiliedaltrisettorienergeticiinnovativi

2.1 Fotovoltaico

Alivellomondialelacapacitacumulataallafinedel2014dellatecnologiafotovoltaica,ammontaacirca177GW,ingradodiprodurrecirca210TWh,leggermentesuperioreall’1%deiconsumimondialidielettricità.

Alivelloeuropeo,lapotenzacumulataèpariacirca89GW,corrispondenteadunaproduzionedicirca90TWh,pariadoltreil3%deiconsumidielettricitàinEuropa.Tuttavia,nelcorsodegliultimitreannilaquotadellapotenza installata inEuropaèscesadal74%al18%dellapotenzaa livelloglobale,diversamentedaCina,GiapponeeStatiUnitidovesièregistrataunanotevolecrescita.

InItaliaall’iniziodel2015risultanocomplessivamenteinstallati, impiantifotovoltaicipercirca18,6GWingradodiprodurre24,7TWh,ovverocircal’8%deiconsumielettricinazionali.

Relativamente ai segmenti di mercato in Europa, la quota delle applicazioni relative alla generazionedistribuita è superiore al 70%, la restante parte è costituita dagli impianti centralizzati. Trascurabile è ilcontributo degli impianti isolati. Nelle Americhe e in Asia, invece, è preponderante la percentuale degliimpianticentralizzati.

L’occupazionenel settoredel fotovoltaico include vari campi di attività: ricerca e sviluppo, fabbricazionecomponenti, realizzazione sistemi, nonché gestioneemanutenzione impianti. A livello globale sono statistimatiperl’anno2014circa500.000postidilavoro.Alivellonazionaleglioccupatiperil2014ammontanoacirca12.000unità.

Per quanto riguarda la regione Liguria la potenza complessivamente installata, a conclusione delprogramma di incentivazione Conto Energia (luglio 2014), ammonta a circa 81 MW. In particolare,dall’analisidelladistribuzionedi talepotenzaemergechegli impianti realizzatidipiccola taglia, finoa20kW,ricopronounaquotainpotenzadel30%deltotaleinstallato,quellidimediatagliadel30%mentrelarestantequotainpotenzadel40%risultacostituitadaimpiantidigrandetaglia.

Inoltre,lapotenzaattualmenteinstallataalivelloregionale,rappresentacircalo0,5%deltotalecumulatoinItalia.Ipotizzandochetalequotasimantengacostanteneiprossimianni,poichélapotenzaannualmenteinstallata a livello nazionale (in assenza degli incentivi del conto energia) ammonta a circa 385MWperl’anno2014ecirca130MWper ilprimosemestredel2015, risultaestrapolabile,a livello regionale,unaulteriorecapacitàaggiuntivaal2020pariacirca10MW.

D’altronde, l’obiettivo regionaleper lo sviluppodella fonte solare fotovoltaicaal2020, indicatonelPEARLiguria 2014-2020 e costruito a partire dallo studio messo a punto da ERSE “Burden sharing regionaledell’obiettivo di sviluppo delle fonti rinnovabili. Piano d’Azione Nazionale per l’Energia Rinnovabile”,attribuisce una produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica pari a circa 261 GWh/anno. Perottenere tale produzione è necessario, tenendo conto dei dati di radiazione solare della regione e deirendimentideidispositivi adoggidisponibili, disporrediuna potenza fotovoltaica cumulatadi circa220MW.

Tenendo presente che la potenza degli impianti già in esercizio ammonta a oltre 80 MW, per ilconseguimento dell’obbiettivo prefissato al 2020 si renderebbe necessaria l’installazione di una nuovacapacitàdicirca140MW.

Sipuòcomunqueconsiderare,cheilgap,tral’obiettivoregionaleprefissatoal2020eilvaloreestrapolatodeltrenddicrescitafinoraregistrato,èragionevoleipotizzarechepossaattenuarsipoichéilfotovoltaicoinquestafasedipostincentivitendeasvilupparsi inambitodomestico,commercialeedindustrialefacendoaffidamentosullapropriacapacitàdiripagarsiper lopiùattraverso l’autoconsumoo iSistemiefficientidiutenza(SEU).Saràpertantonecessariomassimizzarelaquotadiautoconsumosiaattraversosistemiperla

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gestioneintelligentedell’energiaprodotta,siamediantel’impiegodisistemidiaccumulomanmanochenediminuisconoicosti.

Opzionieproposte

Unosviluppoalungoterminedelfotovoltaico,devetenereconto:

• dall’abbattimento delle barriere burocratiche relative all’ottenimento dell’autorizzazione per lacostruzionedegliimpianti,perillorocollegamentoallaretenonchéperlalorogestione;

• lacreazionedifondidirotazioneperfacilitaregliinterventioall’introduzionedibandidifinanziamentopersoggettisiapubblicicheprivati;

• l’introduzionedivaloripiùrestrittivisuiconsumidellenuovecostruzioni;

• l’innalzamentodellesoglieminimediutilizzodellefontirinnovabiliperilsoddisfacimentodelfabbisognoenergeticodinuoveabitazioniodiquellesoggettearistrutturazione;

• dalle innovazioni tecnologiche che verranno introdotte e dal mix di tecnologie fotovoltaiche checaratterizzerannoilmercatonelprossimodecennio.Inparticolare,siaIEAcheEPIAprevedonogiàperiprossimianniunanotevoleespansionedellaquotadimercatodapartedeifilmsottili,attraversoiqualisaràpiùsemplicerealizzarecomponentiidoneiall’integrazionesugliedifici,ancheincontestisoggettiavincolidivarianatura,valorizzandocosìilvaloreaggiuntoditipoarchitettonico(particolaridimensioni,colorazioni, aspetto e forme) e funzionale (Impermeabilizzazione, Isolamento termico, sicurezzameccanica,trasparenza);

• dal miglioramento delle prestazioni dei dispositivi in termini di efficienza, tempo di vita e tasso didegrado, confermato da un significativo e costante incremento registrato nel corso degli anni sia daimodulifotovoltaicichedagliinverter;

• dallariduzionedeiprezzideidispositivifotovoltaici,sorprendentementeregistratanell’ultimodecennio(-80%)einulteriorecalodel15-20%entroiprossimitreannisecondodiversiautorevolianalisti;

• dal grado di standardizzazione dei sistemi per ciascuna tipologia di applicazione. In questo modoverrebbero ridotti gli oneri per la progettazione, l’installazione e la verifica delle prestazioni degliimpianti.Inoltre,unaulterioreriduzionedeicostisaràpossibileattraversoilpreassemblaggioinfabbricadeivarisottosistemisiaelettricichemeccanici;

• dalmiglioramentodelrapportocosto-efficaciadegliinvestimentiattraversolavalorizzazionedelvaloreaggiuntoditipoarchitettonico,energeticoeambientale.Inparticolareperquantoriguardaquest’ultimoaspetto le barriere antirumore realizzate con moduli fotovoltaici lungo le autostrade o le lineeferroviariesonoconsiderategiàdatempounadellepiùeconomicheapplicazionifotovoltaicheinquantooltreanon richiedereunaoccupazionedi suoloappositamentededicata, introduconounbeneficioditipoambientaleconnessoallariduzionedellivellodirumoregeneratodaimezziditrasporto.

Peripiccoliimpiantiperusodomesticooppureutilizzatidaimpreseopubblicaamministrazioni,occorreràpuntare sul comparto edilizio che tendenzialmente dovrà diventare produttore e non consumatore dienergia anche in concomitanza dell’installazione del fotovoltaico con la riqualificazione energetica degliedifici

Relativamentealvaloreaggiuntoditipoelettrico,èopportunochesiintroducanosoluzioniintelligentinellagestionedell’energiaprodotta,autoconsumataescambiataconlareteedèpossibileche,aldiminuiredegliattuali costi, possano trovare impiego efficace sistemi di accumulo decentrati perminimizzare l’impattosulla rete, massimizzare l’autoconsumo e, eventualmente, fornendo servizi al Gestore di rete, anchepuntando al trasporto elettrico. Sempre nell’ottica della riduzione dei costi dei sistemi di accumulo si

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potrebbe addirittura tendere l’autonomia energetica evitando l’allacciamento alla rete, mettendosi diconseguenzaalriparoda“riforme”dellabollettaelettricachepotrebberopenalizzarel’autoconsumo.

Con queste premesse per il raggiungimento di un primo obiettivo nel medio termine pari a 300 MWaggiuntivisipuòpensareaunpercorsodeltipo:

• Impiantidipiccolatagliaperutenzedomesticheintegratiinedificieaimpattominimoonullosullareteperalmeno20MW.

• Impiantidipiccolataglia,utilizzatidaimpreseopubblicaamministrazioniconanaloghecaratteristicheelettricheearchitettonicheperunacapacitàcomplessivaattornoai30MW.

• Impianti di media taglia per applicazioni commerciali o industriali in totale autoconsumo per unapotenzadicirca40MW,soprattuttoseaccompagnataadunasensibilediminuzionedeicosticonnessaaimiglioramentitecnologici,fattorediscalaestandardizzazionedeiprodotti.

• impiantiaterrainsitidegradati.Perquestaapplicazionesipotrebbestimareunacapacità,complessivaperl’interaregionedi10MW.

• Barriere anti rumore realizzate conmoduli fotovoltaici lungo le autostrade (250 km) oppure le lineeferroviarie (250 km). Considerato che per ogni km di linea è possibile installare almeno 400 kW, lacapacità teorica in Liguria per questa applicazione è di circa 200MW. Oltre alla vendita dell’energiaprodotta, il valore aggiunto sarebbe connesso al beneficio ambientale introdotto dalle barriereantirumore. Anche per questa applicazione, la standardizzazione dei prodotti è fondamentale perminimizzareicosti.

Per la valutazione di un pieno utilizzo delle potenzialità e prospettive del fotovoltaico bisogna fareriferimento alle superfici disponibili adatte all’utilizzo di queste tecnologie, come i tetti, le terrazze, lefacciatedelleabitazioni,edificicommerciali,areeeedificiindustrialielesuperficimarginali.

Traiprimistudiattendibilirealizzatipervalutarelesuperficipotenzialmentedisponibiliperl’installazionediimpiantifotovoltaicioccorrecitareunostudioeffettuatoalivellocomunitariodaM.vanBrummelenedE.A.Alsema (“Estimationof thePVpotential inOECDcountries”12thEuropeanPVSEC,Amsterdam,1994)edaccettatodall’UnioneEuropea(“Photovoltaicsin2010”,Luxembourg,1996).Tenendocontochesitrattadivalutazioni difficili, soprattutto in assenza di studi specifici più approfonditi, la stima, ritenutasufficientementeconservativa,riportatainquestostudiochepesaglispazianchesullabasediunaseriedivincoli economici, tiene conto sia dei terreni agricoli dismessi sia delle superfici di copertura delleabitazioni, uffici, industrie, utilizzabili senza ulteriori impegni territoriali. Utilizzando tali criteri è statodeterminatoperl’Italiaunpotenzialedicirca3.300km2(dicui542km2dicoperturediedifici,facciate,ecc.)che,rapportatiallasuperficieterritorialedellaLiguria,corrispondonocomplessivamenteacirca59,4km2,dicui 9,8 km2 di coperture di edifici e facciate. Studi realizzati più recentemente con modalità diverseconduconotuttaviaarisultati inferiori,comeadesempioquelloriportatonel“Rapportopreliminaresullostatoattualedelsolarefotovoltaiconazionale”realizzatonel2008dalCNES–CommissioneNazionaleperl’Energia Solare che, prendendo in considerazione le diverse tipologie di uso del suolo secondo laripartizione del Corine Land Cover 2000, arriva a stimare a livello nazionale superfici complessivamenteutilizzabilidicirca500km2

.L’utilizzodimetodologienonomogeneeutilizzateperquestevalutazionirendeperciòoggettivamentedifficileinterpretaredifferenzecosìsignificative.Aifinidiunastimadiprimolivellocome quella possibile ai fini del presente lavoro si ritiene tuttavia che i risultati dello studio di M. vanBrummelenedE.A.Alsemapossanocomunqueancoraessereutilizzabiliconsufficienteaffidabilità.

Considerandounasuperficiedisponibiledi9,8km2,nell’ipotesidiunutilizzodiquestasuperficiedel75%econsiderando un rendimento complessivo degli impianti del 10%, la potenza ottenibile risulterebbedunque di circa 750MW,mentre nell’ipotesi che la superficie ancora disponibile sia prossima al valoreteoricodi9,8km2,lapotenzamassimateoricainstallabilerisulterebbedicirca1GW.

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Impattooccupazionalenelfotovoltaico

Per quanto riguarda l’occupazione, in letteratura sono riportate varie valutazioni con metodologie dicalcolo eparametri di riferimento, cheportano spesso a stimediverse. Per il fotovoltaico in particolarespesso le valutazioni non tengono conto dei miglioramenti tecnologici e dei costi del sistema nel suocomplesso.

Con riferimento auno scenariodi sviluppodel fotovoltaicodi 750MWcomprensivodella potenzadi 74MW già installata, per calcolare l’impatto occupazionale si è scelto di utilizzare il metodo di calcolosviluppatodaENEA11.Lametodologiaconsideral'analisidellacatenadelvalorescompostanellesuediversefasiperlequalivengonocalcolatiirispettivifattorioccupazionali.

Ilmetodoproposto,definitodell’EmploymentFactor(EF),fuutilizzatoperlaprimavoltadaKammen12nel2004,conilfinedimettereaconfrontolepotenzialitàoccupazionalidelletecnologieenergetiche.

Ilmetodoconsentedicalcolareilrapportooccupati/MWannuoattraversounprocessodinormalizzazionechecomputalefondamentalidifferenzeesistentitraletecnologie,comeilcapacityfactoreladuratadivitadell’impianto13.

Inquantometodoinduttivoprivilegial’analisidell’occupazionediretta,ipostidilavorocreatinellevariefasidellacatenadelvalore,costruzione,produzione,gestioneemanutenzioneedismissionedelle tecnologiefotovoltaiche.

Il calcolo che ne deriva pertanto esclude l’occupazione indiretta, ossia quella relativa alle attività disupportoeapprovvigionamentocomeadesempio lafornituradellematerieprime,nonché l’occupazioneindotta,cioèquellageneratadallaspesadeisalariguadagnatinell’industriaprimaria.

L’utilizzodell’employmentfactoredellacatenadelvalore14,siritrovainaltrerecentipubblicazionirelativeagli scenari energetici ed all’occupazione, come l’Energy [R]evolution 2012 di Greenpeace e EREC, e illavorodelCentreforEuropeanPolicyStudies(CEPS)realizzatonell’ambitodel7°ProgrammaQuadro.

Levariabiliprincipalisucuisibasailcalcolodell’occupazionenelloscenariodisviluppodelsettoreal2030sonoiseguenti:• potenzainstallatacumulata• potenzanuovainstallata• coefficientiEFperciascunadellefasidellacatenadelvalore,secondolostudioENEA,chedefiniscono

l’intensitàoccupazionaleperunitàdipotenza.

11L’Impattooccupazionaledellefontienergeticherinnovabili inItalia: ilfotovoltaico:Unapprocciobottomupbasatosul metodo dell’employment factor, applicato alle fasi della catena del valore/B. Felici;P. Corrias [et al.]Roma:ENEA,2015.12D.M.Kammen,K.Kapadia,andM.Fripp(2004)PuttingRenewablestoWork:HowManyJobsCantheCleanEnergyIndustryGenerate?RAELReport,UniversityofCalifornia,Berkeley.13Stima del numero degli occupati full-time equivalent (FTE), necessari per realizzare una unità di produzioneenergeticaespressainmegawatt14L’analisi della tecnologia fotovoltaicaprevede l’articolazionedella catenadel valore in tre fasi, fasedi gestioneemanutenzione (O&M), fase di produzione delle componenti e dei moduli fotovoltaici (M), fase di progettazionecostruzioneeistallazionedell’impianto(CI).

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Fotovoltaico–Valutazioneoccupazioneperiodo2015-2030

occupatial2030 Occupatimedinelperiodo

Nuovapotenzainstallata(MW) 676

Potenzacumulata(MW) 750

CoefficienteEFO&M 0,09 555 37

CoefficienteEFCI 1,48 1005 67

CoefficienteM* 1,32 885 59

TOTALEoccupati 2445 163

Fonte:ENEA

L’analisiportaadunastimadellivellodioccupazioneal2030paria2445,corrispondentiacirca163unitàmedi,perilperiodocompresotrail2015eil2030.

Occorre precisare che tali stime (occupazione complessiva e media annua) possono oscillaresignificativamente in relazione al valore assunto dal coefficienteM, il quale è espressione della capacitàdelleimpreseitalianediprodurreimodulielecomponentidegliimpianti.

Perquantoriguardalavalutazionedegli investimentisièfattoriferimentoaunadistribuzionedellatagliadegli impianti come riportato in figura, ipotizzandounamaggiorediffusionedegli impiantimedi. Il costospecifico degli impianti fa riferimento alla situazione attuale suscettibile nel corso dei prossimi anni adiminuzioni,anchesensibili.

Complessivamentel’investimentoèvalutabileincirca1miliardodi€.

Fotovoltaico-Valutazioneinvestimento

<3kW 3-20kW 20-200kW 200-1000kW 1-5MW totalepotenzaal2030(MW) 47 158 199 237 34 676costoimpianto(€/kW) 2,2 2 1,5 1,1 0,9 Investimento(M€) 104 317 298 261 31 1.011Fonte:elaborazioneENEA

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2.2 Eolico

Losviluppoattualedelsettoreeolicoèilseguente:

• Alivelloglobale369.597MWinstallati(8.759MWoffshore),660TWh/anno(16TWh/annooffshore)dienergiaelettricaprodottaparial3%delconsumoglobaleedoltre600.000occupati(2013)

• In Europa 128.751MW installati (8.045MWoffshore), 284 TWh/anno (29,6 TWh/anno offshore) dienergiaelettricaprodottaparial10,2%delconsumoeuropeoecirca328.000occupati(2013)

• In Italia 8.863MW installati (offshore assente), 15 TWh/anno di energia elettrica prodotta pari al4,9%delladomandanazionaleecirca30.000occupati(2013)

Ilcostantesviluppodellatecnologiahaportatoall’aumentodelletaglie(dai2finoai7MW),dell’efficienzae dell’affidabilità e alla diminuzione del costo del kWh prodotto, e tra i costruttori dimacchine vi sonoormaigrandigruppimultinazionalidell’energiaqualiSiemens,GeneralElectric,Alstom.

Riguardo all’offshore, la totalità degli impianti di produzione attualmente in esercizio adotta strutture disupportoinfissealfondale,masonoinfasedisviluppostrutturedisupportoflottanti,ancoratealfondale,che permettono l’installazione delle turbine in acque profonde (oltre i 50 m). L’accesso ad una quotasignificativadelpotenzialeeolicoesistentenelMediterraneo,stante lesuecaratteristichebatimetriche,ècondizionataall’utilizzodistrutturedisupportoflottanti.

Nella filiera industriale del settore eolico è possibile individuare tre aree di business: produzione delsistemaaerogeneratore,sottosistemiecomponenti;progettazionee installazionedegli impianti;gestionedegli impianti. A ciascuna di queste tre aree è associato potenziale di sviluppo industriale edoccupazionale15.

Riguardoallaprimaarea,inItaliaèpresenteun’unicaimpresacostruttricedigrandiaerogeneratori,mentrevarie imprese nazionali sono attive nella fornitura di componenti e sottosistemi. Tale mercato appareattraenteinconsiderazionedeltrendglobaledisviluppoediffusionedellemacchineeoliche.

Lasecondaarea,progettazioneedinstallazione,èstrettamentelegataaltrenddidiffusionedegliimpiantiin ambito nazionale. Oltre il 70% delle imprese coinvolte sono italiane mentre le rimanenti, stante lanecessità di operare sul territorio, sono filiali commerciali di aziende estere. Oltre a rappresentare unasignificativa opportunità imprenditoriale, è da sottolineare che l’indotto occupazionale un quest’area ècaratterizzatodaunelevatolivellodiqualificazione.

Nellagestionedegli impianti,equindinellaproduzioneevenditadell’energiaelettricaprodotta,operanoaziendeinmaggioranzaitaliane(circail70%)tralequalifiguranograndiutilities.Inoltre,leopportunitàdisviluppo di questa area di business non dipendono dalla presenza, a livello nazionale, di costruttori digrandi aerogeneratori. Per questomotivo anche in Italia la gestione degli impianti ha prodotto notevoliricaduteindustrialiedoccupazionali,potenzialmenteestendibilinelprossimianni.

Il trend nazionale di crescita delle installazioni eoliche definisce le potenzialità di sviluppo industriale edoccupazionaledellediversearee.Taleandamentorappresentaunadelleprincipalicriticitàdelsettoreedèstrettamente correlato alle politiche di incentivazione sia in termini quantitativi che di stabilità dellepolitichestesse.

15 Come riferimento per l’imprenditoria e l’occupazione sono stati considerati anche i due seguenti lavori: -Politecnico di Milano, Energy Strategy Group, Wind energy report - Il sistema industriale italiano nel businessdell’energiaeolica,Luglio2012;-ANEV-UIL,Ilpotenzialeeolicoitalianoeisuoipossibilirisvoltioccupazionalial2020,2010.

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Ulterioriopportunità,inprospettiva,sonooffertedallatecnologiaeolicaoffshore.Neicostid’investimentodi un impianto eolico offshore la turbina rappresenta il 27% (contro il 51% nel caso onshore) - quindil’investimentoèinteressanteancheperPaesi,comel’Italia,dovenonèpresenteunaforteproduzionediaerogeneratori,amotivodeimarginiesistentisullealtrevocid’impianto.Losviluppodelsettorerichiedeanchelacapacitàdifornireservizi logistici infasediinstallazione,esercizioemanutenzionedegli impianticonadeguate infrastruttureportuali, attrezzatureper il trasportoed ilmontaggioamaredelle turbineedellestrutturedisupporto.

PerquantoriguardalaLiguria,facendoriferimentoaquantoriportatinelPianoenergeticoregionalePEAR2014-2020ligureperilsettoreeolicosiha:

• Potenzaeolica:47MWinstallatiafine2012:• Untargetregionaleal2020di250MW,conunosviluppoa400÷500MWinstallabilicompatibilmente

conivincoliesistenti(studioRegioneLiguria)• Impiegodellemoderne tecnologie (incremento taglia turbine, incremento rendimentiedaffidabilità,

incrementoproduzioned’energia) finalizzatoamassimizzare il contributoenergeticocontenendo alcontempol’impatto

• Aggiornamento della mappatura delle “Aree Non Idonee alla collocazione di impianti eolici di tipoindustriale”

• Cennisullepossibiliricaduteindustrialie individuazionedellepossibili lineedisviluppodelsettore inrelazioneallecaratteristichedeltessutoindustrialeregionale

Nelledueipotesidipotenzecumulativeinstallatedi250MWedi500MWsiottengonoivaloridienergiaannuaprodottamostratiintabella.

ObiettivienergiaeolicariportatinelPEAR

Target2020di

riferimentoUlterioreTarget2020compatibileconvincoli

Potenzacumulata(MW) 250 500Energiaannuaprodotta(GWh) 500 1000

Con riferimento all’eolico offshore, è infine da considerare che il Mar Ligure, per le sue caratteristicheanemologicheebatimetriche,nonètraleareepiùadatteadeventualiinstallazionidiquestotipo.Diversesono invece, tenendo conto delle tipologie e capacità industriali presenti sul territorio le opportunità disviluppo di una industria e nuova occupazione a supporto dello sviluppo dell’eolico off shore a livellointernazionale.

Opzionieproposte

PerquantoriguardalosviluppodelsettoreeolicoinLiguriatresonoleopzionichesiritienediprendereinconsiderazione:

• Una forte accelerazione degli impianti da installare con un maggiore utilizzo delle potenzialitàsfruttabili.

• Opportunitàdisviluppodiimpresedicomponentieimpiantilegateallatecnologiaonshore.• Opportunitàdisviluppodiimpresedicomponentieimpiantilegateallatecnologiaoffshore.• Alla luce delle considerazioni precedenti, per la regione Liguria, oltre alle possibili ricadute a breve

termine per imprese ed occupazione indicate precedentemente per progettazione, installazione, egestionedegliimpiantieoliciprevistidalPEAR,sipossonoipotizzareleseguentiopzioni:

• Eventuale inserimento delle imprese liguri nella produzione di sottosistemi e componenti incollaborazione con le grandi aziende produttrici di aerogeneratori, traendo vantaggio dalle

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caratteristiche del tessuto imprenditoriale della regione (indotto occupazionale derivante dallosviluppodinuoveattivitàindustrialeodallariconversionediattivitàesistenti).

• Componenti quali le torri di sostegno possono essere vantaggiosamente prodotte dove già sonodisponibili idonee infrastruttureecompetenze industriali,edè il casodellaLiguria– il trasportodicomponenti di tali dimensioni, come anche le pale, può inoltre trarre vantaggio dall’esistenza diidoneestruttureportuali.

• L’attività industriale regionale potrebbe trovare interesse nella produzione di altri componenti deigrandi aerogeneratori quali moltiplicatori di giri, cuscinetti e sistemi di regolazione (passo eimbardata), gruppo generatore, strutture e fondazioni come pure nello sviluppo di tecnologieavanzate,qualiquelladeisuperconduttori.

• L’industrialigure,halecapacitàperinserirsiefficacementeinfutureiniziativeindustrialimirateallarealizzazionedellestrutturedisupportooffshore,anchecoadiuvatadallenecessarieattivitàdiricercae sviluppo. I porti liguri potrebbero fornire il necessario supporto logistico per le attività dimontaggio, trasporto, manutenzione di installazioni eoliche offshore. Queste opportunità legateall’offshoreinacqueprofondesonoriferiteadunoscenariodimedio-lungoperiodo(2025-2030).

Perquantoriguardaunoscenariodipienosviluppodelsettoresipuòipotizzaredicrearelecondizioniperunpieno contributodel potenziale acquisibile. In questa logica si può fare riferimento auno scenariodidiffusione di 500 MW con una produzione di energia elettrica di circa 1000 GWh. considerandofunzionamentoallapotenzanominaledi2000ore/anno,comeprevistodalPEAR, facendoriferimentoadunauspicabilesviluppotecnologicodegliimpianti.

Per quanto riguarda l’occupazione, in letteratura sono riportate varie valutazioni con metodologie dicalcolo e parametri di riferimento, che portano spesso a stime diverse. La valutazione riportata è stataeffettuataconsiderandounperiododiriferimentodi15annielanuovapotenzainstallatanelperiodo.Perquanto riguarda i coefficienti occupazionali si è fatto riferimento a quelli utilizzati nel Piano energeticoRegionale(PEARL).

Eolico–Valutazioneoccupazioneperiodo2015-2030

potenzainstalla2012

(MW)

Potenzainstallata

2030(MW)

Nuovapotenzainstallata2030

(MW)

CoefficienteoccupatiCIM

/nuovapotenzainstallata

Coefficienteoccupati

O&M/potenzainstallata

Occupatitotali

CIM/medioanno

OccupatitotaliO&M/medioanno

Occupatimedinelperiodo

47 500 353 6,8 0,24 160 66 226

Per quanto riguarda la valutazione degli investimenti si è fatto riferimento al costo specifico medioutilizzatonelPianoEnergeticoRegionale(PEARL).Lavalutazionenontienecontodiunfuturadiminuzionedeicosti.Sihauninvestimentocomplessivodicirca582milionidi€euninvestimentomedioannuodicirca39milionidi€.

Energiaeolica-Valutazioneinvestimentiperiodo2015-2030

NuovaPotenzainstallata(MW) Costospecifico(€/kW)

Investimentocomplessivo(M€)

Investimentomedioannuo

(M€/a)

353 1.650 582 39

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2.3 Biomasse

DefinizionediBiomasse

PerBiomassepossonoesseredefiniteduetipologiedi“prodotti”:• Biomasselegnose• Biomassedialtraprovenienzaquali:

Frazioneorganicadeirifiutisolidiurbani(FORSU) Refluizootecnici Scartieresiduiagricolie/odelleindustrieagroalimentari Colturededicate

• Misceledellevarietipologiesopramenzionate

Areadaprendereinconsiderazione:LIGURIA

Al momento attuale, le alternative per l'utilizzazione energetica delle biomasse, sono sostanzialmentequattro, elencate in ordine di importanza, in termini di contributo alla produzione totale di energia ediffusionesulterritorionazionale:• la combustione diretta di biomasse legnose o lignocellulosiche (sanse, vinacce, residui agricoli e

derivantidallagestioneforestale,coltureerbaceedabiomassa),perlaproduzionedicaloredautilizzareper il riscaldamento domestico, civile e industriale o per la generazione di vapore (forza motrice oproduzionedienergiaelettrica);

• laproduzionedibiogasmediantefermentazioneanaerobicadirefluizootecnici,civilioagroindustriali,colturededicate(essenzialmenteinsilatidimais)efrazioneorganicadeirifiutiurbaniperlagenerazionedicaloree/oelettricitàolaconversioneinbiometano;

• latrasformazioneincombustibililiquidi,utilizzatiperlaproduzionedienergiaelettrica(bioliquidi)onelsettore dei trasporti (biocarburanti), di particolari categorie di biomasse coltivate come alcuneoleaginose(colza,soia,palmadaolioe,inmisurapiùlimitata,girasoleedaltrecoltureminori),cereali,colturezuccherineeutilizzazionedegliolialimentariesausti;

• latrasformazionedibiomasselegnoseincombustibiligassositramiteunprocessodipirogassificazione,cheproduceunamisceladiidrogenoemonossidodicarbonioutilizzabiledirettamenteafinienergetici(elettricitàe/ocalore)operlasuccessivaconversioneinmetanooidrogeno(pertrasportioproduzionedienergia)

Labiomassalegnosa

L’utilizzoenergeticodellabiomassapermettedi conseguire importanti obiettivi, anchenon strettamenteenergetici, come lo sviluppo di una filiera produttiva in grado di generare ricadute positive in termini dimanutenzione del territorio e conseguente riduzione del rischio frane e di incendi boschivi, creando nelcontempo sviluppo economico e nuovi posti di lavoro in zone dell’entroterra soggette a fenomeni dispopolamentoe/oabbandono.

Nonostantel’estesasuperficieregionalecopertadaboschi,inLiguriaquestarisorsanonrisultapienamentesfruttataper ladifficoltàdi creare filiere territoriali di approvvigionamento. Imaggioriostacoli allapienavalorizzazione del patrimonio forestale regionale sono da ricondurre alla forte parcellizzazione fondiaria,alleridottedimensionidelleimprese,allacomplessaorografiadelterritorio,chespessorendeinaccessibiliampieareeboschivesuversantiripidi,eaglielevaticostidegliimpiantiperl’impiegoafinienergeticidella

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biomassa, già a partire da taglie medio-piccole (200 kW÷1 MW), che in generale richiedono oltretuttospecifichecapacitàgestionali,spessodifficilidatrovareinuncontestoruralecomequellodiriferimento.

I punti di forzadella filieradel legno in Liguria sono invece la notevoleestensionedeiboschi, un’ampiavarietàdi specieautoctonevalorizzabili ancheperusinonenergetici (castagno, ciliegio, faggio, roverella,...),lapresenzadiareeboschivedipregiosiadiproprietàpubblica,siadiconsorzidiproprietarieimpreseforestali.

L’usoafinienergeticidelboscoèinrealtàmoltominoredelvaloremassimorecuperabileannualmentedi1/25 della massa legnosa inizialmente presente in un bosco (caso del castagno), in quanto fortementecondizionatodaaspettidinaturaeconomica:alcunitipidilegnameinfattitrovanolapropriavalorizzazioneottimalecomemateriaprimanell‘industriamobilieraodellecostruzioni.Ancheboschiutilizzatiasoli finienergeticipresentano limitazionidi tipoeconomico legateai costidi taglio, trasportoe lavorazionedellabiomassa chevariano in funzionedellapresenzaomenodi stradedi accessoalbosco,della complessitàorograficadelterritorioedelladistanzatraareediapprovvigionamentoedareediutilizzo.

I punti debolezza di tale filiera riguardano la necessità di utilizzare le migliori tecnologie disponibili perabbatterel’emissionedisostanzeinquinantiqualiinparticolarepolverisottilieossidid’azoto.

Biogas

In base ai dati disponibili del Rapporto Statistico 2012 del GSE, la potenza complessiva degli impianti abiogas installatinellaRegioneLiguriaèparia circa21MWelettrici, corrispondentiadunaproduzionedienergiadicirca11ktep/anno.Conilterminebiogassiintendeunamisceladivaritipidigas(perlamaggiorparte,55-65%,metano)prodottodella fermentazionebatterica inanaerobiosi (assenzadiossigeno)dellasostanza organica proveniente da rifiuti, residui vegetali ed animali, scarti dell'agro-industria, liquamizootecnici o fanghi di depurazione. Il processo, noto come “digestione anaerobica”, porta alladecomposizionedelmaterialeorganicoconproduzionedimetano,anidridecarbonicaequantitativiminoridiidrogenomolecolare,contraccediacidosolfidricoealtricomponenti.

Ilbiogashaundiscretopoterecalorifico(mediamentecirca4500kcal/Nm3),datodalcontenutoinmetano,percuisiprestaadunavalorizzazioneenergeticapercombustionedirettaoinmodalitàdicogenerazionedielettricitàecalore.

L'usoaifinienergeticidiquestobiocombustibileèparticolarmenterilevanteconriferimentoallariduzionedelle emissioni di gas climalteranti, in quanto consente di evitare il rilascio in atmosfera del metano,generato dalla fermentazione spontanea dei residui organici in discarica, il cui potere climalterante(GWP100=GlobalWarmingPotentiala100anni)èprossimoa25voltequellodellaCO2.Pertanto il suoimpiegoafinienergeticihailduplicevantaggiodisostituireunafontefossileconunafonterinnovabileediimpedirecheilmetanosiliberiinatmosfera.

Inoltre, l’impiegodellaco-digestioneanaerobicaper il trattamentodellebiomassefermentescibilidivarianaturaconsentediprodurre,attraverso il successivo trattamentoaerobicodel fangodigerito,unresiduostabilizzatoimpiegabilecomeammendanteorganicoinagricolturaoperinterventidiripristinoambientale.

NellatabellasipossonovedereivalorirelativiallaproduzionediRSUinLiguria.

Produzionerifiutisolidiurbani(RSU)inLiguria,2012

Provincia Popolazione TotaleRifiutiSolidiUrbani Raccoltadifferenziata dicuifrazioneorganica

Residuo

indifferenziato [t/anno] [kg/abitante] [t/anno] % [t/anno] [t/anno]Imperia 214.000 136.148 636 36.554 26,8 7.925 99.594

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Savona 281.000 186.194 663 62.262 33,4 13.470 123.932Genova 868.000 489.042 563 163.032 33,3 22.824 326.010LaSpezia 219.000 125.372 572 38.087 30,4 8.702 87.285Liguria 1.582.000 936.756 592 299.935 32,0 52.921 636.821

Fonte:PianoRegionalediGestionedeiRifiuti(PRGR)dellaLiguria

Comeèfacileintuireciòchesievidenziaèlapotenzialitàdiquestosettore.

Ciòchesiproponeèpertantounapprocciointegratoalproblemadelrapportofraproduzionedienergiaeterritorio, con l’obiettivo di creare una filiera sostenibile dal punto di vista ambientale, agronomico edenergetico in sintonia congli obiettivi stabiliti dall’UnioneEuropeaper il 2020.Va, inoltre ricordato, cheunaproduzionedicompostdiqualitàpuòessereutilizzatoperilsequestrodelcarbonioneisuoli.

Si può quindi ipotizzare una roadmap regionale che possa portare alla realizzazione di impianti didigestioneanaerobicaalimentatidamaterialeorganico,tracui lafrazioneorganicadeirifiutisolidiurbani(FORSU)edai reflui zootecnicidegli allevamentipresentinel territorio regionale,producendobiogas chealimentimotoriendotermiciperlaproduzionedienergiaelettricaetermica.

Con la suddetta iniziativa si perseguirebbeundupliceobiettivo: lo smaltimentoa condizioni economichevantaggiosedeirefluizootecniciedellaFORSU,cherappresentanounanotevoleproblematicaambientaleed economica, e la produzione di energia elettrica rinnovabile, che costituirebbe un introito economicosignificativo.

L’aspetto del recupero energetico è uno dei più interessante, in quanto il biogas prodotto può essereconvenientementeconvertitosiainelettricitàcheincalore.

E’possibileinquestafasepreliminareprendereinconsiderazionealmenodueopzioni:

1. Valorizzazioneenergeticainimpianticonvenzionaliconmotoriacombustioneinterna.

2. Valorizzazioneenergetica in impianti innovativiapiùaltaefficienzadiconversioneenergeticasiaelettricachetermicaconl'utilizzodelbiogasinsistemibasatisucelleacombustibile(polimeriche,adossidi solidi, a carbonati fusi).Questaopzione,ancoraallo studio,èpiù costosadiquella contecnologieconvenzionali,ma,avendounamaggioreefficienzahaunminoreimpattoambientaleinquantoproducemenoCO2perkWhprodotto.Inoltrehaancheunpiùbassoimpattoambientaleinterminidiinquinantipoichétalisisteminonproducononéossididizolfo,néossididiazoto,némonossidodicarbonionépolverisottili.

Loschemageneralediflussoèpiùomenoanalogoperentrambeleopzioni,edèmostratonellafigura.

Ciascunaopzionehadiversivantaggiesvantaggi,cosìcomediversipay-backtimeeimpattoambientale.

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Schemageneralediflussoperilrecuperoenergeticodabiomasse

Opzionieproposte

Si ritengono realizzabili una sere di interventi relativi a piccoli impianti cogenerativi a biomassa solida,ancheassociateallapossibilitàdirealizzareproduzionedipellet,interventidiproduzioneeutilizzodibiogaseutilizzodibiomassaperusitermici.

Pergli interventidibiomassasolidasi fariferimentoaunaproducibilitàcomplessivaparia181ktep,cosicomestimatadalPEAR.

Di taleproduzionedibiomassasolidasi ipotizzaperunaquotadel25%perunutilizzo inpiccoli impianticogenerativi e per il 75% pari a 136 ktep in usi termici diretti. Per entrambi gli utilizzi si deve fareriferimentoall’impiegodellemiglioritecnologiedisponibiliperlariduzionedelleemissionidiparticolatoedossididiazoto.

Perquantoriguardalaproduzioneincogenerazionesivalutaunapotenzainstallatacomplessivaparia16MW.L’impattooccupazionaleel’investimentosonorispettivamenteparia65unitàlavorativee3M€/a.

Perquantoriguardalaproduzionedipellet,sipuòfareriferimentoacentrali,dimensionatesullapossibilitàdiacquisirelocalmentelamateriaprima.sipuòpensare,inoltre,all’utilizzodiunaturbinaacicloorganicoconpotenzanominalepariacirca1MWe.Sipossonoprodurre,inquestocaso,finoa25milatonnellatedipellet all’anno con una occupazione relativa alla gestione del solo impianto di 3 unità lavorative e uninvestimentocomplessivodicirca8M€.Per il biogas si fa riferimento ad un incremento dell’attuale potenza installata fino a 35 MW con unaproduzionedienergiaelettricaparia210GWh.Talevalutazionerisultadipocosuperioreai31MWprevistida PEAR per il 2020. Tale valore che potrebbe aumentare nel caso di un incremento della raccoltadifferenziata. Un intervento di questo tipo comporta un impatto occupazionale di 153 unità lavorativemedioannueeuninvestimentodi4M€/a.

RIFIUTIORGANICISELEZIONATI

PRETRATTAMENTI

DIGESTIONEANAEROBICA RECUPEROENERGETICO

DIGESTIONEAEROBICADELLAFRAZIONESOLIDA

DISIDRATAZIONE

COMPOSTDIQUALITA’

REFLUIZOOTECNICI

FRAZIONELIQUIDAPERFERTIRRIGAZIONE

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Perquanto riguarda le rinnovabili termiche si è consideratoun contributopari al 75%dellaproducibilitàregionale. Complessivamente si ottiene una produzione di 136 Ktep. L’impatto occupazionale el’investimentosonorispettivamenteparia901unitàlavorativemedieannuee63M€/a.

Inoltre si ritiene interessante sviluppare una serie di iniziative imprenditoriali quali la realizzazione diimpianti cogenerativi alimentati a biomassa solida, in particolare cippato di bassa qualità reperibilelocalmente,abbinatoallaproduzionedipelletutilizzandocomecalorediprocessoper lasuaessiccazionel’energiatermicacogenerativa.

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2.4 Accumuloelettrico

Larapidaevoluzionedelleretielettricheditrasmissioneedistribuzioneincorso inEuropaenelrestodelmondorispondeaprecisenecessitàdisviluppopersoddisfarelacrescentedomandadienergiaelettrica,inun’otticadiminoreimpattoambientaleconmaggioreintegrazionedifontirinnovabilinonprogrammabili,congiuntamenteadunmiglioramentodell’efficienzadeiprocessi energetici legati all’usodei combustibilifossiliconvenzionaliabassocontenutodicarbonio,nonrinnovabili.Inquestoprocessodirapidaevoluzionedelsistemaelettrico,l’usodisistemidiaccumuloèparticolarmenteindicatoefondamentaleperaiutarearidurregliimpattidivarianatura,contribuendoamigliorarelecapacitàoperativedellarete.Inaggiuntaaqueste importanti funzioni, vale anche la pena aggiungere il crescente impiego dei sistemi di accumulonellatrazionestradale,chestaaprendoenormiprospettivedimercatoeoccupazionaliintuttoilmondo.

Lo svolgimento di queste accresciute funzioni dei sistemi di accumulo ha richiesto l’aggiornamento el’adeguamento delle tecnologie di accumulo con caratteristiche tecniche ed economiche sempre piùcompatibiliconlespecificheapplicazioni.Fermorestandol’obiettivoprioritariodelcontenimentodelcostoperognitipodiapplicazione,letecnologieperl’accumulodell’energiasistannosemprepiùdifferenziandoe specializzando per le diverse funzioni da svolgere inmodo da renderemassimo il valore economico el’insiemedeivantaggiassociati.

Sipossonopotenzialmenteutilizzaretuttelevarietipologiedisistemidiaccumulo,classificabiliindifferentimodi: con il metodo di accumulo, con le caratteristiche prestazionali, con la taglia per applicazionicentralizzateodistribuite(dadecinediMWfinoaqualchekW).Laclassificazionepiùsemplicesibasasulmetododiconversioneutilizzato:l’energiaelettrica,infatti,adeccezionedell’accumulonelcampoelettricodiuncondensatoreeinquelloelettromagneticodeimagnetisuperconduttori,nonpuòessereaccumulatadirettamentemadeveessereprimaconvertitainun’altraformadienergia.Sipossonoquindidistinguereleseguentimetodologiediaccumulo:• Accumulomeccanico(energiapotenzialeocinetica)

o Pompaggiod’acqua,o Sistemiadariacompressa(CAES),o Volani(flywheels);

• Accumuloelettrochimicoo Accumulatorielettrochimici(oanche,comunementemaerroneamente,batterie),o Supercondensatori (che sono costruttivamente dei dispositivi elettrochimici, denominati

scientificamente, non a caso, condensatori elettrochimici), che accumulanodirettamente energiaelettricainformaelettrostaticaoincombinazioneconreazionielettrochimiche;

• Accumuloelettricoo SMES–SuperconductingMagneticEnergyStorage(Accumuloinmagnetisuperconduttori);o Supercondensatori, che accumulano direttamente energia elettrica in forma elettrostatica o in

combinazioneconreazionielettrochimiche,macostruttivamentesonoassimilabiliadundispositivoelettrochimico;

• Accumulotermicoo Accumulodelfreddo,o Accumulodelcalore;

• Accumulochimicoo Idrogeno,o Biocombustibili.

Pompaggiodiacqua

Unimpiantodiquestotipoègeneralmentecostituitodadueserbatoidiaccumulo,unoamonteel’altroavalle della centrale. L’accumulo mediante pompaggio comporta il sollevamento elettromeccanico delleacqueraccoltenelbacinod’accumulopostoavalledellacentrale.

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L’accumulo di acquamediante pompaggio è ritenuta la forma di gran lunga più efficiente, economica ediffusa per accumulare grandi quantitativi di energia in impianti di grande potenza (da decine fino acentinaiadiMWcondiversiimpiantiprossimialGW).

L’accumulo di acqua mediante pompaggio, attualmente il metodo più utilizzato al mondo nelle retielettriche,presentaun’efficienzamoltoelevata, compresa tra il 75%e l’80%per i grandi impianti,madigranlungainferioreperquelliditagliaminore.

Iprimiimpieghidisistemidipompaggioperl’accumulodienergiarisalgonoallafinedell’OttocentoinItaliaeinSvizzera,anchesesoloapartiredal1930circahannocominciatoadiffondersinelmondo.Nel2014lacapacità di pompaggio installata nel mondo ammontava a circa 124 GW su un totale di 140 GWcomprensivodell’accumulotermico.InEuropalacapacitàcomplessivaèdi45GWerappresentacircail5%dellacapacitàelettricatotale.

L’Italiahaunagrandecapacitàdiaccumulodapompaggioinstallata,pariacirca7,6GWetuttavial’utilizzoeffettivosièrecentementeridottoconunacontrazionedalpiccostoricodiusonel2002di8TWhamenodi2TWhnel2013.Pertantosipotrebberoutilizzaremaggiormentegliimpiantidiaccumuloconpompaggiodiacquaperaumentareilrendimentodellefontirinnovabilinonprogrammabili.

Sistemiadariacompressa

L’immagazzinamentodi aria compressa, o CAES (CompressedAir Energy Storage), è unadelle tecnologiepotenzialmentepiù interessantiperaccumularequantità considerevoli di energiaabasso costo specificod’investimento.Unitamenteagliimpiantiidroelettricidipompaggio,gliimpiantiCAESsonogliuniciingradodirilasciareenergiaperalcuneoreinquantitàanalogheaquelletipichedeigrandiimpiantidiproduzionedienergiaelettrica(100–1000MW).

L’accumulosottomarinoincombinazioneconparchieolicioffshoreètralesoluzioniallostudiopiùrecentie prevede l’ancoraggio di palloni sottomarini gonfiabili a profondità di alcune centinaia dimetri sotto illivellodelmareperaccumulareariainunserbatoiooperanteapressionecostante.QuestasoluzioneèallostudiopressoRSEel’UniversitàdiNottinghamnellaconfigurazioneconutilizzodicombustibile.

Adoggi,sonooperativisolodueimpiantiCAES,unoinGermania(Huntorf)eunonegliStatiUniti(McIntosh-Alabama).Èdoverosoricordareperòcheneglianni80ENELsperimentòlatecnologiaCAESpressoSesta(Si), realizzandounapiccolaunitàda25MW. Inquellasperimentazione,comeserbatoio fuutilizzataunaformazionegeologicaporosaprecedentementecontenenteunabolladiCO2.

CisonocinqueprogettidirealizzazionediCAES,ma,inalternativaaiCAESdigrandidimensionichesonoingradodiprodurreda100-300MWper6-20h,sistannostudiandoimicro-CAESingradodiprodurredai10ai50MWperunaduratadi1-4h,conrendimentienergeticichescendonoperòdal73-80%deigrandiCAESfinoa50-55%deimicro-CAESda1,5MW.

Accumuloenergiacinetica–Volani(Flywheels)

Unvolano(avolteanchechiamatoaccumuloelettromeccanico)accumulaenergiacineticasottoformadienergia rotazionalediunamassa rotante. In carica, il volanovieneaccelerato,mentre,quando “genera”energia,restituendoquellaaccumulata,vienerallentato.

Il volanoèpostonormalmente inun contenitore sottovuoto (oabassissimapressione)pereliminare leperditeperattritodell’aria,esospesosusupporti(nellegenerazionipiùrecentisiusanosupportimagneticianchedimaterialesuperconduttivo)perfavorirelastabilitàdurantel’uso.

Ivolanisonoadessorealizzatiintagliecompresetra100e1.650kW(contenutienergeticicompresitra3e133kWh)contempidiscaricafinoadun’ora,conelevateefficienze(intornoal90%)econvitautilestimatainventianni(vitaciclicatra100milae10milionidiciclidicarica/scarica).

Finorasonostatiprovatisoltantoalcuniimpiantipilotadipiccolataglia(inItalia,alcuniannifalaEdisonha

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provatounvolanoabassavelocitàper la regolazionedella frequenza). Ilprimo impiantocommercialeditaglia significativa (20 MW – 5 MWh), costruito dalla Beacon Power per conto della NYISO (New YorkIndependentSystemOperator)per svolgere la funzionedi regolazionedi frequenza,èentrato in servizionel2011aStephentown(NewYork).

Leprevisionidicostoperivolanisonoancoramoltealteconvariazionicompresetrai1000e5000$/kW.

Accumuloelettrochimico

Gli accumulatori elettrochimici sono sistemi in grado di accumulare energia elettrica convertendola inenergiachimicamedianteprocessielettrochimici.Sidifferenzianodallecomunipileprimarieperchéinessilareazionediconversionedell’energiaèreversibile,epertantosonoanchedenominatipilesecondarie.Unsistema di accumulo elettrochimico normalmente consiste in un insieme, denominato batteria, diaccumulatorielettrochimici incuisiapossibileripristinareelettricamentelostatodeireagentiprecedenteallascaricaechesianocollegatiinmododaadattarsiallerichiesteelettricheedenergetichedelsistemadiutilizzazione.

Gli accumulatori elettrochimici sono usati per diverse applicazioni: nell’elettronica di consumo, nellatrazione stradale come batterie di avviamento dei motori a combustione interna e come serbatoio dialimentazione per i veicoli a trazione elettrica, nell’alimentazione di emergenza di carichi privilegiati,nell’alimentazionedisistemiisolatidarete(abordodinavi,aereioincomunitàisolate)e,infine,nell’usonelle reti elettriche con funzioni e dimensioni estremamente variabili. Le applicazioni a supporto delsistemaelettricoconnesseallareteerano,afine2011,paria450MW,unapercentualecomunquemoltolimitata della potenza totale installata per tutte le applicazioni. Nelmondo sono state realizzate diversedecinediimpianticonpotenzefinoai10MWecontenutodienergiafinoa40-50MWh.

Le caratteristiche peculiari dei sistemi di accumulo elettrochimico sono la modularità e la flessibilità direalizzazioneediuso.

La tabella riassume lo stato dell’arte dei sistemi di accumulo elettrochimico in termini di caratteristichetecniche.

Principalicaratteristichetecnichedegliaccumulatorielettrochimici

*DoD:DepthofDischarge(profonditàdiscarica)

Fonte:Letecnologiedellefontirinnovabilidienergia”,redattodaE-ONedENEAepubblicatodalGruppoSole24nelNovembre2012

Potenzaspecifica Vitaciclica Efficienza Intervalloditemperatura

[Wh/kg] [Wh/I] [W/kg]numerodicicli@80%DoD*

[%] [°C]

25-40 60-100 140-350 200-1500 70-75 20-4030-40 80-100 140-300 300-1000 80-85 20-4040-50 100 140-250 800-1500 70-85 20-40

potenza 25-40 130 500 800-1500 70-75 -40-50energia 40-50 130 120-350 800-1500 70-75 -40-50

60-80 200-300 500-1000 200-1000 60-65 0-40

potenza 40-55 80-200 500-1400 500-2000 70-80 0-45energia 60-80 200-350 200-600 500-2000 70-80 0-45

103 150 100 4500 89 -20-4590-120 183 100-120 2500-3000 90 -20-45

potenza 70-130 150-450 600-3000 800-1500 85-90 -20-60energia 110-220 150-450 200-600 800-1500 85-90 -20-60

100-180 100 300-500 300-1000 90-95 -20-110Redoxaflusso

(variecoppie,valorimedi)60-80 75-80 50-150 10.000 70-75 0-40

3-5 3-10 2000-10000 500k-1M 95-100 -20-9012-20 3-6 2000-10000 500k-1M 95-100 -20-90

DensitàdienergiaTecnologieperl'accumulo

Zebra-Na-NiCl2LiIone

LiPolimeri

Energia

PotenzaEnergia

VRLAcompressoNi-Cd

NiZnNiMH

NaS(riferitiaimoduli)

Piombo

Alcaline

Altatemperatura

Litio

Supercondensatori

tipodi

tipodi

tipodi

acidolibero

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I supercondensatori, per la loro capacità di fornire alte potenzema per tempimolto brevi e quindi conscarsa attitudine ad accumulare grandi quantità di energia, sono indicati per applicazioni di potenza,particolarmenterichiesteneiserviziancillari.

Perlesoleapplicazioniinimpiantisolari(fotovoltaiciprevalentemente),ilmercatodellebatterieèvistoincrescitaquasiesponenzialearrivandonel2020acirca4,5miliardididollaridagliattuali200milioni,suuntotale di mercato delle batterie ricaricabili di circa 78 miliardi di dollari. Infine, altre stime (BostonConsulting Group) prevedono che il mercato dei sistemi di accumulo al 2030 possa raggiungerecumulativamenteuntotale,riferitoallesoleretielettriche,di420GW(oggisonointornoa130GW)conunvaloreeconomicocomplessivodi280miliardidieuro:circalametàdiquestomercatoèprevistochepossaesserecopertodatecnologiediaccumuloelettrochimico.

Accumuloelettromagnetico

L’energia può essere accumulata in un campomagnetico creatodal flussodi corrente che attraversa uncavo conduttore (detto più precisamente “induttore”). Se l’induttore è composto da materialesuperconduttore, il sistema di accumulo elettromagnetico di energia viene denominato SMES(SuperconductingMagnetic Energy Storage). La tecnologia per l'accumulo energetico basata sumaterialisuperconduttivi è un’invenzione francese (M. Ferrier nel 1969),mentre i primimateriali superconduttorieranostatiscopertinel1911elavoravanoadunatemperaturaprossimaallozeroassoluto(0K=-273,15°C).

Attualmente,l’usodegliSMESnelleretielettricheècondizionatadaalcunilimitiimportanti:• il contenutoenergeticoè relativamentebassoseconfrontatoconaltre tecnologie (adesempiocon le

batterie)egrandiquantitàdienergiaaccumulatasonoottenibilisoloconingombrielevati;• la criogenia del dispositivo rappresenta una complicazione del sistema non trascurabile, con ovvie

ripercussionisullasuaadattabilitàagliambientiindustrialiincuideveoperareesoprattuttosulcosto.

Le prime realizzazioni sperimentali degli SMES risalgono ai primi anni 70. Due unità SMES da 10 MWcomplessivi (le prime in Italia e tra le prime nel mondo) sono state installate presso lo stabilimento diAgrate-MilanodellasocietàSTMicroelectronics,

AlmondosonostatirealizzatialcunisistemisperimentaliperlostudiodellatecnologiaenuoviprogettidiricercadibaseeapplicatasonostatirecentementefinanziatinegliStatiUnitieinGiappone.Latabella9.10riassume le più recenti realizzazioni sperimentali di SMES, fatte in varie parti del mondo (Cina, Corea,Francia,Germania,Giappone,ItaliaeStatiUniti),conassociateleapplicazionidiretepreviste.

Accumulotermico

L’evoluzione delle reti elettriche apre nuove opportunità applicative anche a sistemi di accumulo piùconvenzionali, ma spesso utilizzati inmaniera innovativa e conmetodi emateriali nuovi. L’accumulo dienergiatermicaindiverseforme(caloreabassaealtatemperatura,freddoperusicivilieindustriali)èunchiaro esempio di queste nuove possibilità, indubbiamente legate alla disponibilità di fonti primarie dienergia in formediverseomercatidell’energiaconvariazionidiurneodorariedei costi: l’energia solarepuò,peresempio,essereaccumulatadirettamenteperpoterlaconvertire inenergiaelettrica inmomentisuccessivi oppure utilizzata come energia termica per condizionamento; oppure l’energia elettrica puòessere utilizzata, quando costa meno, per raffreddare un fluido refrigerante di un impianto dicondizionamentodell’aria, accumulandoquindi freddo, chevienpoi cedutoall’impiantodi refrigerazioneneiperiodiincuil’energiaelettricaèpiùcostosa.

L’energiatermicapuòessereaccumulataconunamolteplicitàditecnologieemetodi,chepossonoessereopportunamente utilizzati in vari punti della rete elettrica. I metodi di accumulo sotto forma di caloresensibile, di calore latente o di energia chimica (più propriamente termochimica) rappresentano lealternative più comunemente utilizzate. Per tradizione diffusa nelmondo, i materiali più comunemente

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usatiperl’accumulodienergiatermicasonol’acqua(caloresensibile)eacqua/ghiaccio(calorelatente).

L’accumulo a calore latente si ottiene normalmente conmateriali che subiscono una transizione di fase(PCM = Phase ChangeMaterials per esempio da liquido a solido o viceversa) quando sono riscaldati oraffreddati.Normalmente,l’energiatermicaassociataaprocessiditransizionedifaseènotevole:ladensitàdi energia accumulabile con questi materiali a transizione di fase è dell’ordine di 100 kWh/m3 (per ilghiaccio),rispettoa25kWh/m3chesipuòaccumulareinsistemiacaloresensibile.

Un esempio molto avanzato di accumulo di energia termica in PCM è presente negli impianti solaritermodinamici di generazione di energia termica CSP (Concentrating Solar Power). In questi impianti unsale è riscaldato e tenuto allo stato fuso, a temperature superiori a 500 °C, per accumulare calore inpresenza della radiazione solare per poi restituirlo durante la notte o con cielo nuvoloso e continuare aprodurreenergiaelettrica.Diversiimpiantidiquestotiposonostatirealizzatiapartiredallafinedeglianni70,epiùrecentementenuoviimpiantibasatisuconfigurazionietecnologiediversesonoinproduzioneoinfasedirealizzazionenelmondoconunapotenzacomplessivaineserciziosuperiorealGW.

Letecnologiepiùrecentisonocontenutenell’impiantoArchimededa5MWe,progettatodall’ENELcon ilsupportodell’ENEA,erealizzatoinSicilia.

Accumulochimico

L’energiaelettricae l’energiatermica (peresempio,da fontesolare)possonoessereconvertitemediantereazionichimichereversibiliinenergiachimicadidiversimaterialidautilizzareperl’accumulo.Peresempiosipossonoprodurregas,comel’idrogenoeibiocombustibili,chepossonoesseretrasportatieaccumulaticondiversemodalitàperlunghedistanzeeperlunghiperiodi,senzapraticamenteperdite.

L’idrogenoè consideratounodeiprincipali vettori energetici puòessereottenutodavarie fonti, come icombustibilifossili,biomasse,acqua,conmoltepliciprocessichevannodalreforming,all’elettrolisifinoaiprocessitermochimici,fotobiologicieadaltatemperatura.Soloalcunidiquestiprocessihannoraggiuntoillivellocommerciale,malacompetitivitàeconomicadell’accumulochimicoinidrogeno(oaltricombustibiligassosioliquidi)perleapplicazionialleretielettricheealtriimpiantidigenerazionedienergiaèancoradadimostrare,conlanecessitàdiulterioriattivitàdiricerca,sviluppo.

Statoattualedellatecnologiaeprospettivedimercatonelleretielettricheeperlatrazione

L’aumentatacomplessitàdelsistemaelettricoconlospostamentoversol’utentefinalediquotemaggioridigenerazione in forma più distribuita e di un ruolo più attivo nella gestione della rete ha quindi apertoopportunitànotevoliperisistemidiaccumulonellediverseformeemetodi.Peresempio,alcuneprevisionidisviluppodelletecnologieedelmercato,comequellarecentedellaDeutscheBank,indicanoriduzionidisettevoltedelcostofinaledeisistemidiaccumuloelettrochimiconelgirodicinqueanni.

Suuntotaledi140.000MW,presentinelleretielettrichedituttoilmondonel2014,pocomenodel99%risultavaancoracompostodaisistemidipompaggiodell’acqua,mentreisistemiadariacompressa(CAES)raggiungevano i 440MW e subito dopo i sistemi con batterie sodio-zolfomentre i rimanenti sistemi diaccumuloarrivavanoa85MW.L’accumulotermicoperlasolaproduzionedelfreddoassommavaacirca1GW.

LasituazioneinLigurianonrisultaparticolarmenteinteressanteperl’usodisistemidiaccumulodigrandetaglia di tipo convenzionale (pompaggio essenzialmente), anche tenendo conto di studi svolti da RSEsull’usodel pompaggiomarino.Qualcheprospettivanonancora valutabile in termini economici epraticipotrebbe essere data da CAES sottomarini, vista la lunga fascia costiera della regione. Pertanto, per ilmomento, si ritiene che possano avere maggiore potenzialità di applicazione regionale le tecnologiedell’accumulodistribuito(principalmentebatterie)inaccoppiamentoconimpiantifotovoltaiciedeolici.

Leattivitàdiricercaesviluppouniteaivaristudidisistemaedimercatoipotizzanounacrescentequotadidispositivi adatti ad applicazioni di taglie medio-piccole con prestazioni e caratteristiche funzionali più

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vicineaquellepossedutedai sistemidi accumuloelettrochimicoedei CAES,mentreun ruolo ancoradavalutare riguarderàmetodi e soluzioni ancorapiùavanzatee innovative,quali laproduzioneeaccumulodell’idrogeno (nella prospettiva di sviluppo di una economia dell’idrogeno) e i sistemi SMES, cheutilizzerannomateriali superconduttorioperantia temperatureenergeticamenteedeconomicamentepiùconvenienti.

Maggioreinteressepossonorivestireisistemidiaccumuloelettrochimicodiminoridimensioniedapplicatiallareteelettrica,perpotenziarel’usodellefontirinnovabili,edallatrazioneelettrica.

Perlesoleapplicazioniinimpiantisolari(fotovoltaiciprevalentemente),ilmercatodellebatterieèvistoincrescitaquasiesponenzialearrivandonel2020acirca4,5miliardididollaridagliattuali200milioni,suuntotale di mercato delle batterie ricaricabili di circa 78 miliardi di dollari. Infine, altre stime (BostonConsulting Group) prevedono che il mercato dei sistemi di accumulo al 2030 possa raggiungerecumulativamenteuntotale,riferitoallesoleretielettriche,di420GW(oggisonointornoa130GW)conunvaloreeconomicocomplessivodi280miliardidieuro:circalametàdiquestomercatoèprevistochepossaesserecopertodatecnologiediaccumuloelettrochimico.

Perleapplicazioniveicolari,lestimadicrescitadeimercatideiveicoliatrazioneelettrica(abatteria,ibridiedacelleacombustibile)sonoestremamenteinteressantialivellomondiale(l’8%dell’interomercatonel2020)efinoal2030,conunaprevisionedipassaggiogiàal2020dagliattuali350.000VE/annoacirca1,4milioniVE/anno(interminieconomiciilmercatodellesolebatterieallitioperVEpasseràda4,1nel2014a10,7Miliardi di dollari all’annonel 2020). Inoltre si prevede che ilmercatodelle batterie per la trazioneelettricacresceràulteriormentefinoadarrivarea178Miliardididollarinel2024.

Oltreallebatterie,aiveicoliatrazioneelettrica,sidovràanchetenercontodelleinfrastrutturediricarica,che aprono nuove prospettive di mercato anche locale. Secondo una ricerca internazionale si prevedel’installazionenelmondodi7,7milionidipuntidiricaricaentro il2017,dicui500.000inEuropa. IlPianoNazionalesulleInfrastrutturediRicaricaElettrica(PNIRE)stimain130.000ipuntidiricaricacheverrannoinstallatiinItaliaentroil2020,corrispondentemediamenteacircail10%deiveicolielettriciincircolazione.

OpzionieproposteInunoscenariocentratosullosviluppodellefontirinnovabilinelsettoreelettricobisognaaffrontarela

noncontinuitàdialcunefontiprincipaliquali fotovoltaicoedeolico.Lesoluzionitecnologicheperavviareunasoluzionedelproblemapossanorappresentareunaulterioreoccasionedisviluppoe innovazionedelsistemaproduttivoeincrementodell’occupazione.

Tra le soluzioni che si possono utilizzare nel contesto regionale ligure si ritiene interessante unosviluppo dell’accumulo elettrico con batterie. Una soluzione di questo tipo è sinergica con lo sviluppodell’auto elettrica e rappresenta una opportunità di sviluppo imprenditoriale legato alla produzione dicomponenti, alla installazione, gestione e smaltimento, anche con possibilità di riqualificazione di sitiindustrialipresentisulterritorio.

Per la Liguria sipuò ipotizzareunaccumulodiffusodipiccola tagliaa serviziodei sistemi fotovoltaiciipotizzandounapenetrazioneparial50%dellapotenzafotovoltaicainstallata,peruntotaledi375MWdipotenzadiaccumulo,conunaduratadiaccumulomediadi3ore.Siottienecosìunacapacitàdiaccumuloinstallatadi1.125MWh,conunnumerodiutentiinteressativalutabiliin75.000unità.

Nelcasodell’eolico,siipotizzaunapotenzainstallatadiaccumulodiimpiantidimediatagliaparial25%dellapotenzaeolica,perunvaloreparia125MW,con4orediduratamediadiaccumulo,perunacapacitàdiaccumuloparia500MWheunnumerodiimpiantidiaccumulovalutatiin25unità.

Un tale scenario potrà partire nei primi anni con impianti pilota, seguiti da una piena affermazionecommercialealivellomondialedellatecnologia,conunconseguentesviluppoanchesuscalaregionale.

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Gli investimenti relativi a tale sviluppo sono valutati tenendo in considerazione il costo specifico diriferimentonelmediotermine16,perunvalorecomplessivomedioannuodi16milionidieuro.Accumuloelettricoconbatterie-Valutazioneinvestimento

Potenzaaccumulo

MW

CapacitàdiaccumuloMWh

Costospecifico(€/kWh)

Investimentocomplessivo

(M€)

Investimentomedioannuo(M€/anno)

Piccolataglia(1-100kW) 375 1.125 150 169 11Mediataglia(>100kW) 125 500 130 65 4Totale 500 1.625 234 16Fonte:ElaborazioneENEA

Per quanto riguarda l’occupazione, considerando una quota del costo del lavoro rispetto

all’investimentototaleparirispettivamenteal50%pergliimpiantidipiccolatagliaeal30%pergliimpiantidimediataglia,euncostomediodelpersonaleparia30k€/anno,siarrivaavalutarein231occupatimedinelperiodoconsiderato.

Accumuloelettricoconbatterie-valutazioneoccupazionale

Quotacostolavorosu

InvestimentoOccupaticomplessivi Occupatimedinel

periodo

Piccolataglia(1-100kW) 50% 2.813 188Mediataglia(>100kW) 30% 650 43Totale 3.463 231Fonte:ElaborazioneENEA

16 Vedi Rapporto Deutsche Bank

https://www.db.com/cr/en/docs/GRCM2015PROD033635_Web.pdf

Potenzaaccumulo

MW

CapacitàdiaccumuloMWh

N°diunitàservite

Piccolataglia(1-100kW) 375 1.125 75.000

Mediataglia(>100kW) 125 500

Totale 500 1625 75.000 25Fonte:ElaborazioneENEA

Accumuloelettricoconbatterie-Ipotesidisviluppo

Duratamediaaccumulo(ore)

N°diunitàcentralizzate

3

4 25

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3. Gliusifinalidell’energia

3.1 L’efficienzaenergeticanegliedifici

Nell’Unione Europea (UE) quello degli edifici rappresenta un settore di primaria importanza per ilraggiungimentodegliobiettividi sostenibilitàambientalee riduzionedei consumidienergia, vincolantienon,chelaCommissionehapostopertuttigliStatiMembrisianelbrevechenellungotermine.Daquestosettore infatti derivano circa un terzo dei consumi finali di energia dell’UE e per questo motivol’efficientamentodelpatrimonioedilizioè al centrodelle sceltedi politicaenergetica su scalaeuropeaenazionale.

A livello europeo, nell’ultimo decennio, si sono susseguite diverse comunicazioni e direttive che hannotracciato il quadro di riferimento legislativo per tutti gli StatiMembri. Il principale strumento legislativoapplicato nell’UE relativamente all’efficienza energetica negli edifici, è rappresentato dalla EnergyPerformanceofBuildingsDirective17(EPBD), laDirettivasul rendimentoenergeticonell'edilizia, introdottaper la prima volta nel 2002 che aveva come obiettivo principale quello di migliorare le performanceenergetiche negli edifici, sia nel settore residenziale che terziario, attraverso un approccio integrato eintroducendoalcunenovitàtracuiunametodologiacomunedicalcolodelleperformance,standardminimidirendimentoe lacertificazioneenergetica.ArgomentiaggiornatieriformulaticonlapubblicazionedellaDirettiva2010/31/UErecepitainItalianel201318.

Inoltrenel2012l’UEhaapprovatoladirettivasull’efficienzaenergetica19(EnergyEfficiencyDirective),ilcuiscopoèquellodistabilireunquadrocomunedimisureperlapromozionedell’efficienzaenergeticanell’UE,garantendo al contempo l’obiettivo fondamentale del 20% di efficienza energetica entro fine decennio(art.1). Inparticolarequestadirettivahastabilito,tra ivaridisposti,checiascunoStatoMembrodefiniscaun proprio obiettivo nazionale di efficienza energetica al 2020 che, seppur solamente indicativo, saràoggettodimonitoraggiodapartedellaCommissioneesottolineailruoloesemplarechegliedificipubblicidovranno avere, stabilendo che da inizio 2014 il 3% della superficie degli edifici occupati dalla PubblicaAmministrazione Centrale venga ristrutturata ciascun anno (art. 5) rispettando i requisiti minimi diprestazioneenergeticainmanieracoerenteconladirettiva2010/31/UE.

IlQuadrodelSettoreCivile

Il settore civile rappresenta, circa il 35% del fabbisogno energetico nazionale in usi finali ed ha fattoregistrare una crescita dei consumi progressiva. L’efficienza energetica negli edifici diventa, pertanto, unobiettivo nazionale di primaria importanza su cui si indirizzanomolti provvedimenti, misure ed azioni asupportoditaleobiettivo

Anche la Strategia Energetica Nazionale (SEN) pone come obiettivo importante l’efficienza energetica eprevedeillanciodiungrandeprogrammacheconsentailsuperamentodegliobiettivieuropeial2020eilperseguimentodiunaleadershipindustrialepercatturarelafortecrescitainternazionaleattesanelsettore.Inparticolare,cisiproponedirisparmiareil24%,valoresuperioreall’obiettivodel20%indicatodall’UnioneEuropea.

17 Direttiva 2002/91/CE, attuata a livello nazionale attraverso il decreto legislativo n.192 del 19 agosto del 2005 e successivamente corretto e integrato dal decreto legislativo n.311 del 29 dicembre 2011. 18 Decreto-Legge n.63 del 4 giugno 2013 convertito con Legge n.90 del 3 agosto 2013.

19 Direttiva 2012/27/UE. recepita con DECRETO LEGISLATIVO 4 luglio 2014, n. 102

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Edificiresidenziali

Gli edifici a destinazione d’uso residenziale, al 2013, risultano pari a 11,7milioni con oltre 29milioni diabitazioni.Oltreil60%ditaleparcoediliziohapiùdi45anni,ovveroèprecedenteallalegge376del1976,prima leggesul risparmioenergetico.Diquestiedifici,oltre il25%registraconsumichevarianotra i160kWh/(m2*anno)adoltre220kWh/(m2*anno).Diquestapopolazionediedificicircal’85%èrealizzatoconla struttura in cemento armato e tamponature in muratura; il 5,5% è realizzato con struttura in c.a. esuperficivetrate.

DiseguitosipresentalasituazionedellaconsistenzadelparcoimmobiliareresidenzialedellaregioneLiguriasuddivisapernumeroappartamentienumerodiedifici.

Liguria:numeroappartamenti

Liguria:numeroedificiresidenziali

Edificinonresidenziali

Idatidiconsistenzadellapopolazionediedifici inquestosettoresonomenoconosciutirispettoaquantopresentatoper il settore residenziale.Di seguito si fornisconodati sintetici sullapopolazionedegli edificinonresidenzialidimaggiorediffusionenellaregioneLiguriarelativamentealledestinazionid’usoscuoleeduffici.

Liguria:numeroedificiperprovincia

Nuoviedifici

Ilsettoredellenuoverealizzazioniharuolomenosignificativorispettoaquellodellariqualificazionedegliedifici esistenti. Si consideri ad esempio, che per il settore residenziale e quello scolastico, il tasso

Provincia N°abitazioniAbitazioniinedificimono-bifamiliari

Abitazioniinedificitri-quadrifamiliari

Abitazioniinedificipluri-familiari

Quota%sultotalenazionale

Imperia 179.945 32,10% 11,30% 56,60% 0,60%Savona 226.183 24,30% 9,30% 66,40% 0,80%Genova 506.959 15,80% 7,50% 76,70% 1,70%LaSpezia 134.198 36,00% 13,80% 50,20% 0,40%

Provincia N°EdificiEdificimono-bifamiliari

Edificitri-quadrifamiliari

Edificipluri-familiariQuota%sul

totalenazionaleImperia 53.844 77,50% 10,00% 12,50% 0,50%Savona 59.510 72,20% 10,40% 17,40% 0,50%Genova 96.859 64,40% 11,70% 23,80% 0,80%LaSpezia 45.229 76,70% 11,40% 11,90% 0,40%

Provincia N°edificiscuole N°edificiufficiImperia 165 205Savona 232 215Genova 543 455LaSpezia 196 223

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incrementaleperlenuovecostruzioni,negliultimidiecianni,èdicircalo0,4%mentrepergliedificiadusoufficièdicircalo0,2%.Indicativamentegliedificidinuovarealizzazione,traresidenzialeenonresidenziale,sipossonodefinirenumericamenteincirca32.000unitàperanno.

D’altraparte lacrisi, chehacolpito il settore, ha registratodeidatimoltopreoccupanti. Tra il2006e il2013 il valoredegli investimenti innuovaediliziaha subito forti criticità, per esempionel residenziale lenuoverealizzazionisonodiminuitedicircail59%.

BisognaancheconsiderarecheilnostroPaesenegliultimidecennihasubitounafortecementificazionedelterritorio con situazioni di alta criticità specie per gli aspetti idrogeologici, ci si trova quindi in unacondizione per cui è auspicabile, per non occupare nuovo suolo, che le nuove realizzazioni sianoparticolarmenteindirizzateininterventitesiarecuperarelevolumetriedell’esistente,soprattuttoquandola riqualificazione risulta non sostenibile dal punto di vista economico, e si intervenga con una deeprenovation, nei casi in cui, come previsto dal Decreto del 26 giugno 2015, si affrontino interventi diriqualificazioneenergeticadiprimolivello.

Daticaratteristicidelsettore

BisognaconsiderarecheinItalialeimpresedelsettoresiconfiguranoprincipalmentecomemicroepiccoleemedieimprese.InfattisecondolevalutazionidiANCEsudati2014,trattidall’Osservatoriocongiunturalesull’industriadellecostruzionidelluglio2015,siha:

• il60%diimpreseconunnumerodiaddettiparia1;• il36%diimpreseconunnumerodiaddettitra2-9;• il3,6%diimpreseconunnumerodiaddetticompresitra10-49;• lo0,2%diimpreseconunnumerodiaddettimaggioredi50;

perunnumerodiaddettidicirca1,4milioni,occupatidacirca550.000imprese.

InItalialeimpreseuscitedalmercatonelsettorecostruzionisono,nelperiodo2008-2013,paria-12%.Nelsolo2013laperditadiimpreseinterminiassolutièstatodicirca22.500.

Daquantosopraespostosipuòdefinirecheladimensionemediaèdi2,6addettiperimpresaecheil96,2%delleimpresehamenodi10addetti.Situazionechedovràimpegnarerisorseemiratepoliticheperfavorireunprocessodiaggregazioneperlacrescitacompetitivael’occupazione.

Chiaramente questo ha avuto un riflesso anche sull’occupazione delle imprese e dell’indotto che soloparzialmentetrovaunpo’direspironell’ambitodellemanutenzioniedelleFontiRinnovabili.

Perquantoriguarda l’occupazionesi tengacontoche,secondo idati ISTATafine2007glioccupatieranocirca2milionieche,nelperiodo2007-2014,sisonopersicirca85.000postidilavoroperanno20.

Nel2013inLiguriaeranopresenti17.832imprese,conundecrementopercentuale2008-2013del7,8%.Gliinvestimentinel settore, secondoelaborazionidellaBancad’Italia, si sono ridottidi circa il3,6%conunariduzionenelsettoreresidenzialepariacircail50%rispettoal2000-2005edel46%nelnonresidenziale.L’occupazionesièridotta,rispettoal2008del8%conlaperditadicirca37.000unità.

20Idatidifferisconodaquellisoprariportati. ISTATfariferimentoaglioccupatial2007,mentreANCEagliaddettisudati2014

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Opzionieproposte

Lagrandeeterogeneitàdelparcoedilizioelediversezoneclimatiche(C,D,E,edF)elaparticolareorografiache caratterizzano la Liguria portano a considerare un mix di interventi che devono tener conto dellecaratteristicheclimatiche,incuiricadel’edificio,dellecaratteristichetipologiche,delladestinazioned’uso,dellaeffettivaapplicabilitàperl’efficienzaenergetica,delrapportocostobeneficioedellamodularitàdelleoperazionicheriguardano:

1. involucroedilizio:sidovràfarriferimentoaglistandardprestazionaliprescrittidairecentidecreti“RequisitiMinimi”e“LineeGuidaNazionali”chesonoentratiinvigoredal1°ottobre2015;

2. impiantitermiciedelettrici:sonodaconsiderare,atitoloesemplificativomanonesaustivo,interventiintegraticomelasostituzionedell’impiantotermicoesistenteconunnuovoimpiantoadaltaefficienza,laddovenecessario,l’applicazionedisistemidiBEMS(BuildingEnergyManagementSystem)perlagestionedell’interosistemaelettricodell’edificio,sostituzioneorifacimentodell’impiantodiilluminazione,integrazione/installazionedellefontirinnovabili,semprefacendoriferimentoaquantoprescrittodainuovidecretisopracitati;

3. pienoedificiochepuòinteressare,adesempio,icasididemolizioneericostruzioneeleriqualificazionidiprimolivellocosìcomedescrittenell’Allegato1deldecretoRequisitiMinimi.

Da tener presente, poi, quegli interventi ad edificio pieno che possono rientrare nella classificazione diedificioadenergiaquasizero,specialmenteperquellidellaPA.

Conquestoquadrodiriferimentorisultaevidentecomelemaggioriattenzioniperlagovernancediquestosettorevadanoindirizzateprincipalmenteapolitichechevannoversolariqualificazione,nontrascurandoleopportunità,comunque,perilnuovocostruito.

Da tener presente che, in generale, per ridare impulso al mercato c’è bisogno di innovazione e di unatrasformazione del mercato delle costruzioni con dinamiche di cambiamento in grado di promuovereprincipalmentela:

a) intercooperazione, tra tutti gli attori della filiera (professionisti, costruttori, impiantisti,manutentoriutentiecc),

b) interoperabilitàsviluppoeapplicazionedimodelliasupportodellamaggioreefficienzadeiprocessisistemidiprogettazionemanutenzioneedaltro,

c) diffusione di modelli informativi per le costruzioni come ad esempio i cosiddetti BIM BuildingInformationModeling).

Datenerpresentechenegliultimitempisicominciaaregistrareunalieveripresadelmercato,comunquefortemente indirizzato alla riqualificazione e recupero dell’esistente e che la regione Liguria si potrebbepresentarecomesoggettoattuatorediunapproccioinnovativoperilrilanciodelmercato,cheterràcontoanchedegli indirizzi che provengonodall’Europa e dal nostroGoverno per quanto riguarda l’attenzionealla non occupazione di nuovo suolo, al risanamento del territorio e al riuso, in particolare degli edifici,ancheconinterventididemolizioneericostruzione.

Per ottenere risultati significativi di efficienza energetica nel settore civile bisogna prendere inconsiderazioneunariqualificazionespintaapienoedificiodegliedificiesistentiadenergiaquasinullaeunnumeroconsistentediedificicoinvolti.

Considerandonelperiodo2015-2030ilcoinvolgimentoogniannodell’1%degliedificiesistentiinLiguriaeinterventi chemediamente ottengono un 60% di riduzione di consumi termici21, si ottiene un risparmioenergetico annuo al 2030 di 71 ktep. Si tratta di coinvolgere circa 10.000 abitazioni all’anno con un

21TrattidavalutazioniENEAeriportateincoerenzaconlevalutazionidelMiSEneldocumentoSTREPIN

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investimento di 209 milioni all’anno e complessivi 3,1 miliardi di Euro. Si noti che l’intervento apportavantagginonsoloditipoenergeticoambientalemaancheditipoarchitettonicoconvantaggiinterminidimaggiorevalorizzazioneeconomicadell’immobile.

Per valutare l’impatto occupazionale dell’intervento si è fatto riferimento agli indicatori per la LiguriautilizzatinelPEAR;l’interventocomplessivamentecomportaun’occupazionemedianelperiododi2.186.

Ediliziaresidenziale-Ipotesiinterventodiriqualificazioneenergeticaapienoedificioperiodo2015-2030

Totaleabitazioniesistenti

Percentualeannuainterventi

sultotaleappartamenti

Numeroappartamentiannui

coinvolti

Risparmioenergetico

annuo(ktep/a)

Risparmioenergeticointerventocomplessivo2030(ktep/a)

1.047.285 1% 10.473 4,7 71Fonte:ElaborazioneENEA

Ediliziaresidenziale-valutazioneinvestimentointerventodiriqualificazioneenergeticaapienoedificioperiodo2015-2030

NumeroappartamentiannuicoinvoltiInvestimentospecifico

(€/appartamento)

Investimentoannuo(M€/a)

Investimentocomplessivo(M€)

10.473 20.000 209 3.142Fonte:ElaborazioneENEA

Ediliziaresidenziale-valutazioneoccupazioneinterventodiriqualificazioneenergeticaapienoedificioperiodo2015-2030

Investimentocomplessivo(M€) Occupazionecomplessiva Occupazionemedianelperiodo

3.142 32.785 2.186Fonte:ElaborazioneENEA

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3.2 Gestionedelladomandaenergeticainparchidiedificienell’illuminazione

La gestione della domanda energeticamira a contenere i consumi energetici da parte degli utenti finaligarantendoallostessotempoidenticilivellidicomfortediprestazioni.Ibeneficicheneconseguonosonodi varia natura: economici (minori costi), ambientali (emissioni ridotte) e politici (rispetto degli impegniinternazionali). Tale approccio viene definito come ‘EnergyOn Demand’ ed è l’approccio secondo cui lerisorseenergetichesonofornitesoloquandoedovesianonecessarieevitandosprechienergetici.L’utilizzodi strumentazioni per il controllo dei parametri dell’ambiente circostante consente l’attuazione e laregolazionedistrategieadattivesullabasedelserviziodaerogareedellerichiestedell’utente.

Inparticolaregliambitiapplicativiriguardano:• L’Illuminazionepubblica:sistemiadaltaefficienzaedadattivabasatasuunsistemaditele-gestione

punto-puntodelflussoluminosochemigliorailcomforteincremental’efficienzaenergetica;• Reti di edifici: gestione energetica di reti di edifici equipaggiati da sistemi sensoriali i cui dati

vengonoportati inrealtimesulsistemadisupervisioneper ladiagnosticaavanzatae l’attuazionedellestrategiedicontrollo.

Illuminazionepubblica

L’illuminazione intelligentesibasasullapossibilitàdi regolare il flusso luminosodel singolopunto luce inbase al flusso di traffico rilevato; in questomodo si ha un notevole risparmio energetico e unamaggiorsicurezzastradale.

La rete di illuminazione pubblica gioca un ruolomolto significativo nella gestione di una serie di serviziurbani:monitoraggio del traffico, infomobilità, gestionemobilità elettrica,monitoraggio qualità dell’aria,sicurezza, interattività sociale; inprospettivapuò costituire l’infrastruttura abilitante su cui costruireunasmartcity.

Di fatto i lampionidiventano huburbanisensoriali ingradodi fornire intemporeale informazionisulleesigenzedegliutentiediconseguenzaconsentiredierogaredinamicamenteiservizi.Intalmodolaretedell’IP diventa lo scheletro digitale della città, con la possibilità di ottenere abbattimenti dell’energiaconsumataimpossibilidaottenereconapprocciparzialiecontemporaneamenteunabbattimentodeicostidellareteinfrastrutturaleinquantocondivisadadiverseapplicazioni.

Sullosviluppoediffusioneditecnologieebuonepratichenell’illuminazionepubblicasipuòfareriferimentoalProgettoLumière22.

Questo Progetto è dedicato ai Comuni, ai loro Sindaci ed amministratori, al fine di supportarli nellaprogrammazioneerealizzazioned’interventidiefficientamentodeiloroimpiantid’illuminazionepubblicaenell’acquisizione di unamaggiore competenza e consapevolezza nella gestione energetica del territorio.Dopo aver analizzato i punti di forza e debolezza, nel contesto dell’illuminazione pubblica, è statosviluppatounModellodimanagementdegliimpiantiedelserviziocosìcomesonostateredattelineeguidadi riferimento e strumenti applicativi al fine di ovviare alla mancanza di informazione e promuovere lagestioneefficienteedefficacedelserviziostesso.CostituisceunNetworkincuisonocoinvoltiglioperatorisettoriali,associazionieleamministrazionicomunali.

Altro esempio, il progettoPELL, che è parte integrante a completamento del progetto Lumiere, che haportato alla creazione di un Living Lab Inter-regionale, per la gestione energetica degli impianti diilluminazionepubblica. Inparticolarecostituiràuncentrodi raccoltadati,monitoraggioediagnosticadei

22 http://www.progettolumiere.enea.it/

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consumienergeticiedelleprestazionidiimpiantidiilluminazionepubblicapresentinellequattroregioniaConvergenza.

Retidiedifici

L’innovazione dell’approccio risiede proprio nel concetto di rete di edifici: l’obiettivo non è ilconseguimentodell’efficienzaenergeticadelsingoloedificiomadiunaretediquestigrazieadunsistemadidiagnosticaedottimizzazionecentralizzatochepuòportareanotevolirisparmienergeticiedeconomiciconcostidiinvestimentocontenutiessendofondatiprincipalmentesuautomazioneedintelligenza,senzaricorrereadinterventistrutturalioasostituzionedicomponenti.Ilpuntodipartenzaèdotareunaretediedificidisensori,sistemidiattuazioneesistemidi trasmissionedatiedun’infrastruttura ICT(InformationandCommunicationsTechnology),dovevienesviluppatalamodellazionedellarete,ladiagnosticasuogniedificio ed utenza della rete, la comparazione tra le prestazione dei vari edifici, l’impatto delle fonti diconsumoenergeticoedei loro costi. Successivamente il sistemaprovvedeall’ottimizzazionedei consumicolloquiandoconisistemidicontrolloinstallatisugliedificiovveroiBuildingEnergyManagementSystems(BEMS) (vediFigura). Il sistemacosìstrutturatoè ingradodiottimizzazione isetpointdeiBEMS(oraridiaccensione-spegnimento, parzializzazioni, temperature dei sistemi di scambio termico e set point dellestanze) per il controllo delle utenze finali in relazione ad una serie di target quali comfort, risparmioenergetico,spesaenergetica.

Schemadifunzionamentodiunosmartbuilding

Inoltre il monitoraggio real time e la conoscenza del comportamento reale degli edifici consente disviluppare modelli previsionali tali per cui, in base ai dati storici, alle condizioni climatiche e alla realeoccupazionedegli edifici (presenzadelpersonale), èpossibileprevedere in anticipo i consumi attesi delsingolo edificio. L’obiettivo è quello di conseguire il risparmio energetico grazie alla modulazionedell’erogazionedell’energiainfunzionedelladomandachedivieneparteattivadelsistemainquantoresaflessibileeadattabile(activedemand).Lapossibilitàoffertadalsistemadielaboraredeimodellipredittividelladomanda,permettediridurreicarichineicasiincuivengarichiestodalfornitoredienergia,siapermotividiemergenza,siaperchéuneventualeriduzionedellarichiestadienergiainconcomitanzadipicchiprevisti, può essere premiata dallo stesso fornitore. I vantaggi di questa gestione si riflettono sia sulfornitorechesiassicuraunamaggioresicurezzadelsistemaeminoricostiinfrastrutturali,siasugliutentia

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cuisonogarantiticostiminori,grazieallapossibilitàdisceglierediconsumareenergiaquandocostameno,ridurrelapotenzaimpiegata,accumulareogenerareinpropriol’energia.

Lecriticitàdelsettoresonomolteplicierivelanosituazionidi:

• Infrastruttureobsoleteenonanorma

• Prestazioninonidoneeerilevantisprechienergetici

• Inquinamentoambientale

• Assenzadiunpianodellaluce

• Mancanzadicompetenzetecniche

Leprospettiveeleopportunitàriguardanoquindi:

• Interventidiefficientamentotecnologicoedindottoproduttivo/occupazionale

• Verificareiconsumienergeticiriducendoleemissioniinquinanti

• Accertareilcorrettofunzionamentodegliimpiantidiilluminazionepubblica,esistentioriqualificati,evalutarne,attraversoidatimonitorati,gliaspettiprestazionalimedianteKPI.

• Pianificare interventi di manutenzione quando si presentino guasti, sprechi energetici ol’allacciamentononautorizzatodiutenzeallalineaelettrica.

• Integrazionedeiservizicontecnologiesmart

• Garantirelasicurezzadeicittadini

• Valutazioneuniformedelparcoilluminotecniconazionaleeriqualificazionediareeurbane

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Opzionieproposte

Dall’esperienza effettuata nei dimostrativi realizzati da Enea, si stima che lemetodologie implementatepossonoessere trasferiteallarealtà liguresianelcampodell’illuminazionepubblicachedegliedifici,conparticolareriferimentoaquelliterziari(uffici,scuole,centridirezionali,agenziepubbliche).Perquestiultimisonostatisimulatidifferentiscenarialfinediindividuarelesoluzionieconomicamentepiùvantaggiosesiainterminidiscaladiinterventochedistrategiadicontrollo.

Dalleanalisieffettuateèemersoche ilmodellopropostoèsensibilealnumerodiedificieche ilPaybackPeriod (PBP) tendea stabilizzarsi apartiredauna retedi10edifici, inoltreè stata condottaun’analisidisensibilitàdiscalaprendendoinesametuttiitipidiscenariequindituttiitipidiinterventopossibilisuunaretedi10edificisimilari.NellaFigurasisintetizzanoirisultati.

Spiderchartperl’analisieconomica

RisultatidisimulazioniENEA

L’analisihaevidenziatochel’ipotesidistrumentaregliedificiperilsoloscopodimonitoraggiodeiconsuminonèeconomicamentevalida,mentremanmanochelastrategiadicontrollosifapiùcapillaremaggioreèil rendimento dell’intervento in termini di Valore Attuale Netto (VAN), ma sale anche il rischio ad essoconnesso in quanto diminuisce il ROI ed il tempo di ritorno dell’investimento, in effetti i sistemi piùcomplessiassicuranounmaggiorerisparmioenergeticoeambientalemapossonocomportareunaminorerobustezzadelsistema.

Perquantoriguardal’illuminazione,ingeneraleilparcoinstallatoinItaliaèobsoletoediltassodirinnovononsuperail5%annuo,conunefficientamentodell’interosistemachesistimaincirca20anni.

Tipod’intervento PBP VAN TIR ROI

Solomonitoraggio -153455,8442 -20% -89%

Controllodiedificio 2,8 1500004,636 37% 540%

Controllodizona 4,6 1693322,265 22% 270%

Controllodistanza 5,3 2255620,183 18% 218%

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SituazioneattualeLiguria

AdesionealNetworkLumiere

Sullabasedelletabellesipropone l’adesionealNetworkLumiereanchedeglialtricomuniaffinchésicreiunasocialcommunityconunprogrammadicollaborazioneecondivisionediinformazioniediniziative.

Inoltre, si potrebbe provvedere ad effettuare il censimento di impianti di illuminazione pubblica,constatandolasituazionecontingenteedimarginidimiglioramento.Adesempio,persistemicheadottanole tipiche e diffuse lampade di tecnologia SAP (Sodio Alta Pressione), si potrebbero prevedere allasostituzioneconlampadeLED,che:

• Sonopiùefficientidalpuntodivistaluminosoedellavisibilità• Presentanoridotticonsumienergetici• Determinanounariduzionedeicostidigestione,diservizioedimanutenzione• Comportanouncontenimentodelleemissioniclimalterantil’atmosfera(CO2)

Il confronto dei vari aspetti riguardanti le 2 suddette tecnologie, nel caso di realizzazione di un nuovoimpiantooriqualificandounoesistente,èeffettuatoconsiderandoun intervallotemporaleparia12anni(circa 52.000 ore); tempo di accensione dell’impianto di 4332 ore/anno; vita utile media del corpoilluminanteaLEDeSAPrispettivamentedi52000oree12.000ore.

Confrontoditecnologiediilluminazione

Fonte:ElaborazioniinterneAncitelEnergia&Ambiente

Come si evince, l’investimento in tecnologia LED sarà ammortizzato in 12 anni; se si considera anchel’applicazione di metodologie di energy on demand si otterrebbe un ulteriore risparmio del 30% delconsumo energetico, conseguendo pertanto un saving totale del 50% annuo al quale vanno sommati ibeneficiindirettiderivantidall’usodellesuddettepiattaformemultiserviziedellecomponentiICTintegrateeconnessealpiùampiosistemadiSmartCity,consentendoundialogointemporealetrainfrastruttureeamministrazione. Le tecnologie per i sistemi di illuminazione esterna sono state oggetto nell’ultimodecenniodiunarivoluzionedigitaleeattraversol’integrazionedeisistemidiilluminazioneconpiattaformemultiservizi connesse alla rete ICT della città (videosorveglianza, controllo della qualità dell’aria,integrazioneconilsistemasemaforico,hotspotwifi,etc.),leamministrazionipubblichesarebberoingrado

NumeroComuni NumeroProvince Popolazione Densità[km2] Superficie[km2]235 4 1.591.939 293,7 5.420,97

Sì No Inattesadirisposta23 8 44

LAMPADACostocorpo

illuminante[€]Consumoenergetico

annuo[kWh]Costoannuoenergia[€]

Costototale1°anno[€]

Costoannuosostituzioni[€]

Costototale12anni[€]

LED(63W) 550 307,52 55,36 605,36 0 1.264,35SAP(70W) 240 368,2 66,28 306,28 31,3 1.411,35

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non solo di riqualificare le zone urbane, ma anche di ridurre il tasso di incidenti stradali e dellamicrocriminalità,migliorandolasicurezzadellestrade.

3.3 Interventidiefficienzaenergeticaelettrica

L’efficienza energetica elettrica, oltre l’illuminazione pubblica e la gestione energetica intelligente degliedifici riguardauna seriedi interventi che sipossono realizzarenei vari settoriproduttivi, qualimotori ecomponenti ad alta efficienza nel settore industriale, illuminazione, elettrodomestici e componentielettroniciadaltaefficienzaperilsettoredomestico,illuminazioneecomponentielettroniciperilterziario.

Il processo di efficienza energetica è soggetto a normativa europea che prevede standard minimiobbligatori, progressivi nel tempo, per i nuovi componenti immessi sul mercato. A livello nazionale eregionale si può pensare amisure di diffusione e accelerazione della sostituzione degli apparecchiatureesistenticonaltriapiùaltaefficienza.

IconsumielettriciinLiguriasonodiminuitiprogressivamentenelperiodo2005-2014,pereffettodellacrisieconomica.

Liguria-Consumienergiaelettricapersettore(GWh)

fonte:Terna

Perunavalutazionedimassimadeirisparmienergeticiconseguibili,sesiconsideraun’accelerazionedellasostituzione delle apparecchiature esistenti e l’immissione di nuove apparecchiature ad alta efficienza sipuò ottenere un risparmio energetico di oltre il 35%. Nel caso di una stabilizzazione della domanda diservizi elettrici richiesti si ottengono risparmi energetici dell’ordine di 2.000 GWh, con un risparmioeconomico annuale dell’utenza dell’ordine di 400milioni di € nel caso di una valorizzazione dell’energiaelettrica risparmiata pari a 20 c€/kWh. Non facilmente quantificabile in questo caso l’impatto a livelloregionaledellaquotadiinvestimentoeoccupazioneassociataagliinterventi.

2005 2010 2012 2014Domestico 1.883,90 1.930,40 1.857,00 1.729,90Terziario 2.473,40 2.681,80 2.735,70 2.577,90Industria 1.905,50 1.634,20 1.515,80 1.404,60Agricoltura 35,8 34 36,1 36,5Totale 6.298,60 6.280,40 6.144,60 5.748,90

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4. Mobilitàsostenibile

4.1 Interventiperlamobilitàsostenibile

Utilizzodelleenergiealternative

LaDirettivan.28del2009ha fissatounobiettivodel10%di impiegodienergie rinnovabili nei trasportientro il 2020; la successiva Direttiva n. 94 del 201423ha imposto agli Stati Membri la realizzazione diinfrastruttureper ladiffusionedi combustibili alternativi inunorizzontedimedioperiodo (2025-2030)24.FraleenergiealternativeconsideratedallasecondaDirettivasonoricompresi,inparticolare,l’elettricitàeilgas naturale liquefatto. L’elettricità può trovare impiego nell’alimentazione dei veicoli stradali leggeri(autovetture, furgoni,motociclette)edeimotoriausiliaridellenavidurante lo stazionamento inporto; ilgas naturale liquefatto, invece, può alimentare i veicoli stradali pesanti (bus urbani eautocarri/autoarticolatiperiltrasportomercidilungapercorrenza)elenavinellafasedinavigazione.L’usodelGNLperlanavigazionemarittimaèincoraggiatoanchedallanormativainternazionalesullaprogressivariduzionedeltenoredizolfodeicombustibilimarini25.

In Italia, in ottemperanza alle indicazioni comunitarie, i fornitori di benzina e gasolio sono tenuti adimmettereunaquotaminimadibiocarburanti calcolata sullabasedel contenutoenergeticodibenzinaegasolio distribuiti. Dal 2015 tale quantitativo minimo viene calcolato sulla base dei carburanti fossiliimmessiinconsumonellostessoannosolaresecondolepercentualiriportatenellaseguentetabella.

Contenutominimodibiocarburantineicarburantiperautotrazione

Verso la fine del 2014, è stato approvato il Piano Nazionale Infrastrutturale per la ricarica dei veicolialimentati ad energia elettrica (PNIRE)26che al 2020 prevede una dotazione di 130.000 punti di ricaricapubblica, pari a pocopiù del 10%del totale stimatoper lo stessoorizzonte temporale nei documenti di

23 Recepimento entro 18 novembre 2016

24 Secondo la Direttiva, sono alternativi i seguenti combustibili: elettricità, idrogeno, biocarburanti, combustibili sintetici o paraffinici, gas naturale (liquefatto o compresso), GPL

25 Regolamento n. 14 dell’IMO

26 Decreto del 26 settembre 2014, Pubblicato nella G.U. del 2 dicembre 2014

Anno %biocarburanti %dibiocarburantiavanzati

2015 5 -2016 5,5 -2017 6,5 -2018 7,5 1,22019 9 1,22020 10 1,62021 10 1,6

dal2022 10 2

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accompagnamento allaDirettiva 94/2014 (1,255milioni a fronte di un parco di vetture elettrico di circa630.000 unità). Nel 2016 le istallazioni pubbliche dovrebbero ammontare a 90.000ma il traguardo nonsembra essere alla portata, considerato che attualmente la dotazione nazionale non raggiunge le 1.000unità.

SempreinItalia,secondolaconsultazionepubblicacoordinatadalMiSE27relativaallastrategianazionaleinmateriadiGNL,al2030èauspicabilelarealizzazionediun’infrastrutturaperlaricezioneeutilizzazionedelGNL, con installazionediapparecchiature sufficienti a coprireunvolumeglobaledimercatodi3,2Mt (4Mtep);un’ipotesiabbastanzaverosimilepotrebbeprevedere:5depositicostieridiGNLda30.000–50.000m3;3navidicabotaggioda25.000–30.000m3;4bettoline;circa800stazionidiservizioGNL,conL-CNG.

Diseguitoalcunevalutazionisugliimpattienergetico-ambientaliefinanziaridiscenaridiimpiegodienergiealternativeneitrasportiinLigurianelmedioperiodo.

Scenaridie-mobilityinLiguria

La prossimapenetrazionenelmercato delle auto elettriche è un tema attualmentemolto dibattuto e lestimedisponibilisonospessomoltodiscordantifraloro.

In uno scenario recentemente prefigurato dell’IEA28, in cui si coagulassero gli sforzi internazionali percontenere l’effetto serra generato dalle attività antropiche (scenario 450), grande importanza vieneattribuita ai veicoli elettrici e ai biocarburanti avanzati per ridurre l’impatto del settore trasporti. In talescenario ilmercatomondialedeiveicolielettriciditipoplug-in(ibridiedelettricipuri)raggiungerebbeunvaloredicirca40%nel2040,conun’ascesasensibileapartiredal2020.

Composizionedelvendutoglobalediveicolistradalieconseguenterisparmioenergeticonelloscenario450ppmdell’IEA(giugno2015)

Contemporaneamente, sempre secondo le analisi dell’IEA, leperformanceenergeticheedambientali deiveicolielettricisigioverebberodell’evoluzionedellaproduzionedienergiaelettrica,semprepiùefficienteesemprepiùaffidataallefontipuliteerinnovabili.

27 Documento di consultazione per la Strategia Nazionale sul GNL, giugno 2015.

28 IEA,EnergyandClimatechange,WEOSpecialReport,Giugno2015

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Emissionispecifichemediesustradadelleautoabenzinaedinquelleelettricheal2030negliscenaridell’IEA(giugno2015)

Ilricambiodelparcorichiedetempilunghipercuiperintravedereunparcocompostoperil20%diveicolielettricibisogneràaspettarediversianni,anche ipotizzandounabuonapenetrazionediquestatecnologianelmercatoautomotive.

IlparcoautodellaRegioneLiguriasicomponeattualmentedicirca830.000unità,inleggeraflessionedagliinizideglianni2000,ancheacausadeltrenddemograficonegativo,cuisicontrappone,tuttavia,un lieveaumentodeltassodimotorizzazionemedio.Inprevisioneal2030,analizzandoledinamichedemografichee di motorizzazione degli ultimi 10-15 anni, si stima un parco auto di circa 835.000 unità, cui siaggiungerebbero circa 80.000 furgoni ed altrettanti veicoli a due ruote. Se il 20% di questo insiemeveicolarefossealimentatoadelettricità,allostatoattualedelletecnologieautomotiveediproduzionedienergiaelettricasiotterrebbeunrisparmiodienergiaprimariadicirca70ktepeunariduzionediemissionidiCO2dicirca230kt.Naturalmentequestirisparmisalirebberosensibilmentesel’elettrificazionedelparcostradale fosse accompagnata da una massiccia penetrazione delle energie pulite e rinnovabili nellaproduzionedell’energiaelettricadestinataadalimentareiveicolistessi.

Afrontediquestariduzionedeiconsumienergeticicomplessivi,siregistrerebbeunaumentodiparientitàdeiconsumidienergiaelettrica(+800MWh),dadoversiconsiderarenellestrategiadiapprovvigionamentodellaRegionee,piùingenerale,delPaese.

Ilprocessodielettrificazionepotrebbecoinvolgerenonsololamobilitàindividualeconmezziadusoprivatomaanche i servizi di trasporto collettivo: il trasportopubblico localee lenuove iniziative imprenditorialiemergenti,quali ilcar-sharinge iserviziper ladistribuzionedellemerci.L’operatività inelettricodi flotteaziendali,infatti,èagevolatadall’unicitàdellagestioneedallapossibilitàdidisporredifacilities,assentinelcasodeiveicoliprivati:areediricoveroedisostaprogrammatadeiveicoli,all’internodellequalilaricaricadei veicoli può essere realizzata con costi di investimento relativamente modesti (per unità veicolareservita).Attualmente,l’impattodellatransizioneinelettricodeiserviziditrasportosuilivellidiconsumoedemissioni è limitato, considerata la bassa incidenza sulla domanda servita ma, in vista di politiche dipromozione del trasporto collettivo e di dissuasione dell’uso dell’auto privata, l’importanza potrebbeaumentareconsiderevolmente.

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InbaseaglistudipreparatoridellaDirettiva2014/94/UE29,ilnumerominimodipuntidiricarica(pubblicieprivati)perveicolielettricicheogniStatoMembrodovràrealizzaresicorrelaalparcocircolanteabatteriainunrapportodi2a1.Diconseguenza,nelloscenarioipotizzato,inLiguriasarebbenecessarioprovvedereall’istallazionedicirca340.000puntidiricaricaperunaspesavariabilefra170e340milionidi€,secondoiparametri di costo indicati dalla Commissione Europea. A tali oneri di infrastrutturazione sono daaggiungeregliextracostidiacquistodeiveicolielettricirispettoall’acquistodiveicoliconvenzionali.

Naturalmente, per una corretta valutazione della convenienza economica dell’e-mobility, bisognerebbeconsiderarnetuttelericadute,positive(riduzionedelleemissionidiinquinantinociviallasaluteerumore,differenziazionedellefontienergetiche,ecc.)enegative(maggiorecostod’acquistodeiveicoli,almenoinquestafaseditransizioneolapotenzialedannositàdellebatterie).Fralericadutepositivevièlapossibilitàdicrearenuovaoccupazionegrazieallenecessitàdirealizzareeoperarelaretediricarica,ditrasformareinelettricolaflottaveicolareediprovvederealcorrettosmaltimentoericiclaggiodellebatterie,tutteattivitàchepotrebberoessererealizzateconmanodoperalocale.

ColdIroningportualeinLiguria

Giànel2006 laCommissioneeuropea raccomandavaagli Statimembridi valutare lapossibilitàdi crearebanchine elettrificate, specialmente in quei porti che costituiscono un’importante fonte di pressioniambientalialivellolocale.

SecondolaDirettiva2014/94/UE,ipianinazionaliperleinfrastrutturedirifornimentodienergiealternativedovranno valutare il fabbisogno di fornitura di elettricità alle navi ormeggiate in banchina. I punti difornitura della shore side electricity dovranno essere installati prioritariamente nei porti della rete coreTEN-T,einaltriporti,entroil31dicembre2025,amenochenonmanchiunadomandapertalisistemieicostisianosproporzionatirispettoaibenefici,inclusiibeneficiambientali.

Isistemidielettrificazionedellebanchine(“coldironing”)sonoormaiconsolidaterealtàinalcuniportidegliStatiUnitiedelNordEuropa(Germania,Svezia,Belgio,Finlandia).

Secondogli indicatoridelCensis, laLiguriaèlaprincipaleregionedelPaeseinterminidiportualità;ciòfadellaLiguriauncontestodielezioneperinterveniresistemicamentenellagestioneenergeticadeiporti.

Non a caso, l’Autorità portuale di Genova ha predisposto da tempo il Piano Energetico Ambientale delPorto, che prevede la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (energia termica dal mare,fotovoltaico)chepotrebbediventarecomplementareancheaprocessidicoldironing.Sonoincorsostudidifattibilitàsull’argomento.

Lo Studio di ImpattoAmbientale (SIA) predisposto per il PianoRegolatore del Porto diGenova stimaunvaloredelleemissionidiCO2dovutealtrafficomarittimonelnodopariacirca160kt/annoneisoliterminaliVTE e Petroli; di tali emissioni, una parte consistente (intorno al 60%) è da attribuirsi alle fasi distazionamentoinbanchina,quandovengonoutilizzatiimotogeneratoridibordoperalimentaregliimpiantielettrici.Attraversol’allacciamentoaterra,leemissionidiCO2potrebberoridursidioltreil40%,econesseanche i consumi energetici complessivi, grazie ad un migliore rendimento della catena diproduzione/distribuzionedell’energiaelettrica;riduzionipercentualmentemaggiorisonoatteselocalmentepergliinquinantinociviallasalute(COV,PM,NOx)cherappresentanounadellepreoccupazioniambientalidellecittàportuali.

29 SWD(2013) 6 Final

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Schemadell’infrastrutturaelettricaperl’elettrificazionedellabanchinaedellanave

Fonte:ABB

Afrontediquestiinnegabilibenefici,tuttavia,ènecessarioprevedereimportantiinvestimenti,davalutareattentamenteancheinrelazioneallanecessitàdiinterventiabordonavechepotrebberononesseregraditidalleCompagniediNavigazione,amenodiagevolazionifiscaliimportantinell’acquistodienergiaelettricadarete.L’elettrificazionedeiterminalVTEePetrolirichiederebbeunaspesastimabilenell’ordinedi10M€.

Ilportodi LaSpeziasiègiàconcretamentemossoverso l’usodell’energiaelettricaper lo stazionamentonavi, inaugurandodi recente (2013)unnuovo molopernavidacrociera (moloGaribaldi)elettrificato inparte.Nel2010l’Autoritàportualespezzinael’Enelavevanosiglatounaccordoperl’”ambientalizzazione“delportoche,attraversol’elettrificazionedelleprincipalibanchinesiprefiggevaunabbattimentodel30%delleemissionidianidridecarbonicaeilquasitotaleabbattimentodelleemissionidiossididiazoto,polverisottilieanidridesolforosa.

Metanoliquidopertrasportimarittimiedautotrasportopesante

L’usodelGNLcomecombustibilepertrasportomarittimoedautotrasportopesantegarantiscesostanzialiriduzioni delle emissioni nocive alla salute umana (SO2, NOx, PM) ma non altrettanto per le emissioniclimalteranti; non secondariamente, lo stoccaggio delmetano liquido, sia negli impianti che a bordo deiveicoli, presenta rilevanti problemi di sicurezza e di intrusione paesaggistica, tali da rendere questerealizzazionipocoaccettatedallapopolazionelocale.

Cionondimeno, secondo la Strategia Nazionale sul GNL precedentemente citata, per la Regione Liguria,attraversata dall’asse Genova-Milano-Chiasso e Genova-Voltri-Alessandria-Gravellona Toce, dovrebberoessere presenti tre punti per il rifornimento di gas metano liquido ai mezzi terrestri che verrebberolocalizzati unonell’interportodiVado, unonel portodiGenovaeunonel portodi Savona. Ciò, a frontedella indicazione minima della Direttiva europea, che prevedrebbe, per il trasporto su strada a livelloregionale,solol’infrastrutturapressoilportodiGenova.Ilcapoluogoligurehagiàinseritonelpropriopianoregolatoreportualelapresenzadiunimpiantoperilrifornimentodinavi(ilportodiGenovarealizzail30%dei bunkeraggi nazionali). Si ricorda che è già in essere la riconversione dell’impianto GNL Offshore diLivornoperalimentareGenovaeVadoLigure.

Già avviato il bandoper lo studio di fattibilità di un impianto Small ScaleGNL presso il rigassificatore diPanigaglia(SP)(based’astadi1,5M€).Ipotizzandounacapacitàdistoccaggiodi30.000m3,lapresenzadiinfrastrutture per il bunkeraggio marittimo e di una stazione di rifornimento per veicoli stradali,l’investimentostimabileutilizzandoiparametridicostoriportatineidocumentiallegatiallaconsultazioneperlastrategianazionaleGNLèvariabilefra50e100M€.

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Modalitàditrasportoalternativealmezzoindividualeprivato

La strategia d’elezione per migliorare l’efficienza energetica della mobilità attraverso interventi non-tecnologicièiltrasferimentodelladomandadaltrasportostradalerealizzatoconmezzimotorizzatiprivatiadaltremodalitàpiùconservative,tipicamente:itrenielenavicargoperlamobilitàmercidimediolungapercorrenza;iservizicollettividitrasporto(urbaniedextraurbani),operatisiasugommachesuferro,perlamobilitàpasseggeri; incittàèpossibileedutileancheunmaggiorericorsoallaciclopedonalità,almenoperglispostamentidipiùbrevedistanza,cherappresentanolamaggioranzadeglispostamentiurbani.Neigrafici seguenti si riporta, a titolo indicativo, la proporzionalità del consumo specifico (per unità ditrasporto) delle diversemodalità di trasporto per i diversi segmenti di domanda (mobilità passeggeri incittà,mobilitàpasseggeridimedio-lungapercorrenzaetrasportomerci)nellamedianazionale.

Rapportidiproporzionalitàdelconsumospecifico(perpasseggero-km)medioitalianodellediversemodalitàditrasportopasseggeri

Rapportidiproporzionalitàdelconsumospecifico(pertonnellata-km)medioitalianodellediversemodalitàditrasportomerci

SecondoilLibroBiancoEuropeodel2011“Tabelladimarciaversounospaziounicoeuropeodeitrasporti—Per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile”, entro il 2030 lamaggior parte dellamobilitàpasseggeri sui collegamenti regionali ed interregionali dovrebbeavvenireper ferrovia, usufruendoanchedellenuoveopportunitàdeiserviziadAltaVelocità,mentreincittàènecessarioaumentarel’usodeiserviziditrasportopubblicolocale;allostessoorizzontetemporaleun30%dell’autotrasportomercisulledistanzesuperioriai300kmdovrebbeesseredirottatoversolaferroviaoeventualmenteversolevienavigabili;nel2050questapercentualedovrebbepassareal50%.Perottenere tali risultati, si sottolinea lanecessitàdi

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rendere i servizi su ferrovia più attrattivi di quanto non siano attualmente (corridoi merci efficienti edecologici)emigliorareicollegamenticoniporti.

Lungidall’esserepocoonerose(accantoamisureditipo“push”èquasisemprenecessarioprovvedereadinterventiditipo“pull”,spessorealizzazionedinuoveinfrastrutture30eadeguamentodiflottepubbliche),le policy mirate allo shift modale producono, però, altre ricadute positive oltre a quelle strettamenteenergetiche ed ambientali, quali riduzione della congestione e dell’incidentalità stradale e sicurezza,aumentodell’occupazione,ecc.,consideratelequalinellungoperiodogliinterventipresentanounbilancioeconomicopositivo.

Accanto agli interventi “classici” finalizzati allo shift modale, possono essere prese in considerazionisoluzioni, più “light” ed innovative, le quali più che l’abbandono del veicolo privato, ne propongono unutilizzopiùrazionale,specieinambitourbano:car–sharing,car-pooling,citylogistics.Glieffettidiquestesoluzionisullasostenibilitàdellamobilitàurbanasonomenoradicalimarichiedonoinvestimentimoltopiùcontenutierappresentanobuoneopportunitàimprenditorialidinuovaconcezione31.

DagliindicatoriISTATsuglispostamentisistematici,emergecheiligurisimuovonoperandarealavoroperpiùdel60%conmezzoprivatomotorizzato,ancheseiltempodispostamentoèsottoi15minutiperquasiil40%deilavoratori.Simuovonoinmodopiùsostenibileglistudenti(compresiibambinidai3annidietà),chefannousodimezzicollettivi(compresiscuolabus)perquasiil40%,esimuovonoapiedioinbiciperil30%.

L’offertadiservizidiTPLinLiguriaèmoltoaldisopradellamedianazionale;percontrosonocarentiaLaSpezia,ImperiaeSavona,politichedicontenimentodeltrafficourbanoeiniziativedimobilitàsostenibile.Forseacausadiciòlaquotadidomandaattrattadaiserviziditrasportopubblicoinquestecittàèaldisottodiquellaitaliana.

Complice la collocazione costiera, la qualità dell’aria delle città liguri è buona, non ci sono significativisuperamentidilimitidiconcentrazionidiinquinantiatmosferici,neancheperlecentralineditrafficoe,sesiescludeGenova,anchelafluiditàdeltrafficoèdiscreta.

Genova, che raccoglie tra comune e provincia un terzo della popolazione regionale, ha grossi problemilegatiallapressionedel trafficostradale,oltreaquelladelporto,anchesesidistinguea livellonazionaleperlepolitichedicontrolloedioffertadiservizidimobilitàcollettiva,conrisultatiincoraggianti(unosharemodale del trasporto privato solo del 36%, secondo solo a quello di Bolzano secondo il rapporto diLegambienteEcosistemaUrbano2014),manonsufficientiperleesigenzedellacittà.Sonoquindinecessariulteriorisforzidell’AmministrazionelocaleperaumentareladomandaattrattadalTPL;importantiiniziativesono già al vaglio, dal potenziamento delle infrastrutture (allungamento della linea metropolitana,potenziamentodialcuninodidiscambioferroviari,collegamentoferroviarioconl’aeroporto)apolitichepiùrigide di moderazione e controllo del traffico (zone urbane con limite di velocità inferiori a 30 km/h,ampliamentozonepedonali,potenziamentodellepisteciclabiliedellecorsieriservateaibus).

Se anche le altre città liguri attueranno iniziative di mobilità sostenibile, come indicato dalle strategieeuropee,èrealizzabileunoshiftmodaledellamobilitàpasseggeriurbanadaautovetturaaservizioTPL inunarcoditemporagionevole.Loshiftmodaleal2030diun20%deglispostamentiurbanidamezzoprivato

30 Nel Libro Bianco viene evidenziato l’importante ruolo dell’infrastruttura nel determinare la mobilità; non si ritiene quindipossibilerealizzarecambiamentidigrandeportatasenzailsostegnodiun'adeguatareteesenzaunusopiùintelligentedellastessa 31 NelseguitosiinserisconodueschedesulCar-SharingesuiservizidiCity-LogistiscomepossibiliopportunitàdiimpresainLiguria.

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motorizzatoadaltreformedimobilità(TPL,mezzinonmotorizzati,car-pooling,etc)potrebbecomportare,facendo le dovute ipotesi su percorrenze urbane e innovazione tecnologica dei mezzi, un risparmio diconsumi di energia primaria dell’ordine di 60 ktep/anno. Inoltre, porterebbe una riduzione dellacongestione,unmiglioramentodellaqualitàdell’aria eunaumentodell’occupazione locale, conevidentibeneficieconomici,legatiancheadunamaggioreattrattivitàturisticadellecittàliguri.

Intermodalitàferro-naveperiltrasportomerciinLiguria

La portualità ligure costituisce uno snodo fondamentale per il trafficomerci nel nostro Paese; tuttavia,ancheinLiguria,lemercidaeperiportisonoattualmentesmistateinprevalenzaviastrada;ciòaccadeacausadicarenzeinfrastrutturaliedorganizzativepiùvoltemesseinevidenzadaanalisidisettore.

Certo, nel nostro Paese, rispetto ad altre realtà europee, i porti soffrono maggiormente del loroinserimento nel tessuto urbano e, nel caso specifico della Liguria, anche di un’orografia non moltofavorevole a realizzare i collegamenti ferroviari. Tuttavia esistono ampi margini di miglioramento,finalmentecolti,almenoinparte,neidocumentidiprogrammazionelocaleenazionale.

Il Piano StrategicoNazionale della Portualità e della Logistica dichiara che i porti di Genova e La Spezia,insieme a Livorno e Venezia, nel tempo hanno portato avanti gli investimenti più importanti diinfrastrutturazioneferroviaria.Periltriennio2015-2017gliinvestimentiprevistiperlaSpeziasonodi346milioniinpartedestinatialpotenziamentodegliimpiantiferroviaridelnododiLaSpeziaMarittima.

Il porto diGenova, nel 2014, hamesso a punto il “piano del ferro” che prevede la riqualificazione delleinfrastruttureferroviarieneibacinidiSampierdarenaediVoltri,perunarichiestadifinanziamentodicirca50milionidi€.Secondol’Autoritàportualecompetente,larealizzazionediquesteoperedovrebbeportarelaquotadiadduzionedeltrafficomercinelportodiGenovaviaferroviadall’attuale14%adunfuturo40%,che,consideratoilprevistoaumentoditraffico(dagliattuali2,1milionidiTeu/annoa4milionidiTeunel2025), dovrebbe togliere dalla strada più di 2500 camion ogni giorno con innegabili vantaggi energetici,ambientali,sullacongestioneesullasicurezzadellestrade.Perquantificareinmanieraprecisatalivantaggisarebbe necessario disporre di dati precisi sulle Origini/Destinazioni della merce in arrivo/partenza viastradadalportodiGenova,sullatipologiadimerce,diveicolo,ecc.;volendofornireunordinedigrandezzadellariduzionedeiconsumienergetici,sipuòragionevolmenteassumereunapercorrenzamediadeimezziin arrivo/partenza dal porto di Genova di circa 500 km, per un caricomedio intorno alle 15 tonnellate(consideratochesitrattageneralmentedimezzidigrandidimensioni,finoa40tonnellatediPesoTotaleaTerra);contaliassunzionisistimaunrisparmioenergeticopertrasferimentodagommaaferrointornoai150ktep/anno.

Siosservichelatelematicapuòassumereunruolofondamentalenelfacilitarel’integrazionedeltrasportomarittimo con quello ferroviario. Diverse iniziative sono già in atto in tal senso: per esempio l’autoritàportuale diGenovaha recentemente coordinato il progettoMoS24 – ICTbasedCo-modality PromotionCenter for integrating PP24 into MediterraneanMoS, finanziato nell'ambito del Programma TEN-T, chetraguarda la facilitazione del flusso intermodale e l’implementazione del livello di qualità e sicurezzadell’attivitàditrasportointegrato,inparticolarelungol’asseGenova–Rotterdam.

Opzionieproposte

In particolare prendendo in considerazioni quattro tipologie di intervento, quali penetrazione delle autoelettriche,elettrificazionedellebanchineportuali,promozionedeltrafficopubblicolocaleelapromozionedeltrasportoferroviariodaeperiportisipossonoottenererisparmienergeticidicirca310ktep/a,conunariduzionedianidridecarbonicaparia1MtCO2/a.

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Si riporta di seguito una tabella riassuntiva della stima del risparmio energetico conseguente ad alcunemisuredimobilitàsostenibile.Ilrisparmioenergeticoegliinvestimentisonorelativialraggiungimentodelleipotesiconsiderate.

Intervento IpotesidiscenarioRisparmio

energeticoannuo(ktep/anno)

Investimentostimato

Elettrificazioneparcoveicolareleggeroligure

20%diLDVelettrici(circa200.000fraauto,motoefurgoni)

70 170-340M€perinfrastrutturediricaricapubblicheeprivate.1000-2000M€perextracostoacquistoveicolielettrici

Elettrificazionedelleprincipalibanchinedeiportiliguri

30 30-40M€

PromozionedelTPLeciclopedonalitànellecittàliguri

-20%dimobilitàprivataincittà

60 n.d.

Promozionedeltrasportoferroviariodaeperlaportualitàligure

Forteimpulsodellaportualitàligure(-2500mezzipesanti/giorno)

150 n.d

Totale 310

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4.2 OpportunitàdiImpresaperlamobilitàsostenibile

Ricaricadiveicolielettrici

Consideratoilfavorevolecontestonormativoperlosviluppodell’elettromobilità,siproponelapromozionediunafilieraper laricaricadeiveicolielettrici,chevadadallaproduzionee istallazionedellecomponentistrutturaliedelettronichedellecolonnine,allagestioneemanutenzionedella rete,alleconnesseattivitàcommercialiconservizidivenditaepost-vendita.Nonmancanoesempiapplicatividiriferimento.

LaFranciahaemanatouna leggeche impone l’interoperabilità fra ledifferenti formuleutilizzatedai varigestori delle colonnine di ricarica elettrica presenti nel Paese, prevedendo la creazione di un’unicaassociazione per tutti gli operatori energetici e predisponendo una piattaforma di scambio dati tra glioperatoripergestiregliutentidellecirca9.400colonnineelettrichefrancesi.

In Italia, l’accordo siglato tra Finmeccanica-BredaMenarinibus e EnelDistribuzione coniuga la tecnologiadeibuselettrici(minibusda6metri)dellaprimaconlareteinfrastrutturalediricaricadellaseconda(FastRechargeda43kW).

AnalisiSWOTdellaricaricadiveicolielettrici

Strenghts

• Tecnologiamatura

• Riconosciutivantaggienergeticiedambientalidellamobilitàelettrica

• Mercatopotenzialeinfasediespansione

• Filieraarticolata(industriaeservizi)

• Ritornodiimmaginepergliutilizzatori

Weaknesses

• Problemidistandardizzazionedelletecnologieediintegrazionedeiservizi.

• Difficoltàapplicativainalcunicontestiterritorialieperalcuniimpieghi

• Rischiambientalinelriciclodellebatterie.

Opportunities

• IlPNIREprevedeal2020,1,25mlnpuntidiricarica,dicui130milapubblici,attualmentelecolonninepubblichesono690,sonoprevistiimportantiinvestimentinelsettore.

• Possibilitàdiinserirelestazionidiricaricaveicoliall’internodiSmartGridcomeaccumulostazionario.

• AccessoaZTLefacilitazioniperilparcheggio

• IncentiviperlePMIall’acquistodiveicolicommerciali

• Realizzazionedinuoviserviziperilturismo

Threats

• Problemadell’uovoedellagallinatraretediricaricaedensitàdiveicolielettricipresentinelparcoauto.

• Possibilitàdirapidaobsolescenzadellatecnologiadiricarica

• Incertezzaperinvestimentinonsupportatidaadeguatepolitichediaccompagnamentoallosviluppo.

• Possibilescarsogradodiaccettazionedapartedegliutenti

PropostaperlaLiguria

Optareper la realizzazionedi una reteper la ricaricadi veicoli elettrici nellaRegione contribuirebbeallanecessitàdellaLiguriadimettersiinlineacongliobiettividelburdensharingedellastrategiaeuropea20-

LIGURIA–PROPOSTEPERUNMODELLODISVILUPPONEARLYZEROEMISSIONS

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20-20,inparticolarenelsettoredeitrasportiecontribuireancheagliimpegniperisettorinonETSprevistial2030dallastrategiaeuropea.

InLiguriaèpresenteun’importanterealtà,comequelladiBitron32cheèilmaggiorproduttoremondialedicontatori elettrici intelligenti, nonché capofila del progetto Thor. Progetto con il quale è stata avviata lasperimentazionedipuntidiricaricavelocesututtoilpercorsodell’autostradaTorino-Savona.

Per rilanciare lapropriaeconomia, laRegioneLiguria inoltre,è coinvolta inuna seriedi iniziative;unadiqueste la vede partecipe, insieme ad altre 5 Regioni, nel progetto volto a rilanciare una nuova strategiaterritoriale nellamacroregione Alpi-Mediterraneo. In questo progetto, ogni regione forma un gruppo dilavoro attivato intorno a specifiche tematiche: Accessibilità e trasporti (coordinato dalla RegionePiemonte),Innovazioneericerca(RegioneProvence-Alpes-Côted'Azur),Ambiente,prevenzionedeirischiesvilupposostenibile (RegioneRhône-Alpes),Culturae turismo(RegioneLiguria),Educazionee formazione(RegioneValled'Aosta)33.

Spingendo sullo sviluppo di un nuovo concept della mobilità, molto richiesto a livello europeo einternazionale,laRegionepotrebbecoglierel’occasioneanchesfruttandoilcanalecollaborativoapertoconla zonadelPiemonte, grazieal suddettoprogettoeuropeoe svilupparedelle competenzeperuna filierachesiaingradodaunapartedivalorizzarelerisorsepresentisulterritorioregionaleedall’altradicreareunaproprianicchiadiattivitàsviluppandosoluzioniadhoc.

Sviluppodel“RetrofitElettrico”diveicolistradali

Unodegliostacoliallosviluppodell’elettromobilitàèrappresentatodall’elevatocostodiacquistodeiveicolielettrici,problemachepotrebbeessereaggirato,almenoinparte,conoperazionidiretrofittingelettricodiveicoligiàincircolazione.

Ilcostopertrasformareinelettricoun’autoamotoretermicoèmoltovariabile,puòraggiungereesuperarei 10.000€edèovviamentedirettamente collegatoalla autonomia inelettrico richiestaequindi al costodellabatteria;occorre,poi,aggiungere, il costodelmotoreelettricoedei componentiaccessori chepuòvariaredai 1.000 finoa4.000€e i costi relativi allamanodopera che si aggirano intornoai 1.000€.Nelcomplesso, quindi, l’operazione comporta un costo intorno ai 15.000, che si giustifica solo su alcunecategoriediveicoliperlequali:

• ilcostodiacquistodiunomologoveicoloelettricoèelevato;• siprevedeun’elevataintensitàdiimpiego,talecheilrisparmiosuicostidiinvestimentopossa

essererapidamenterecuperatoattraversoirisparmisuicostienergetici.

Talisono,adesempio,lecaratteristichedialcunifurgoniperladistribuzionedellemerci.

Molto inferiore aquanto vistoprecedentementeè il costodelmontaggiodi unmotoreelettricoedi unrelativo sistema di accumulo adatto all’impiego su veicoli di piccole dimensioni, che stanno avendo unadiffusione sempre crescente sia per la distribuzione delle merci (piccoli colli, refrigerati, rifiuti delcommercio)sianelsettoreturisticoproprionellaconfigurazioneinelettrico.

Partendoda talielementi siproponediapprofondire l’analisi sullepossibilitàdi successodiuna“Retediimprese”rivolta:

32 http://www.bitron.net/index.php?option=com_content&view=article&id=69:savona&catid=107:manufacturing-plants-italy&Itemid=225 33 http://www.marketingdelterritorio.info/index.php/it/dal-mondo/1624-alla-liguria-la-gestione-di-cultura-e-turismo-per-l-euroregione-alpi-mediterraneo

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• alla produzionedi “kit di retrofit elettrico” per veicoli amotore (auto e veicoli commerciali),biciclette,tricicliequadricicli

• allavenditadikitdi“retrofitelettrico”• al montaggio di kit per la conversione di veicoli stradali “tradizionali” e usati in veicoli a

trazioneelettrica• allaassistenzadeiveicolielettricitrasformati• allacommercializzazionedeiveicoli

In Italia sono già in produzione “kit di retrofit elettrico” (l’Associazione EUROZEV produce un kit per laconversionedellaSmart)manonsièancoraaffermataunafilieraindustrialediprogettazione,realizzazioneeinstallazionedikitsuvastascala.Ilprogetto“REBORN”,promossodallaConfartigianatodiVicenza,puntaa creareuna retediofficine in gradodi trasformareautousate conmotore termico in auto conmotoreelettrico.Ilconsorziodelprogetto“REBORN”ècostituitodaalcuneassociazionidellaprovinciadiTrevisoeVicenzaeaziendedelsettorechehannogiàrealizzatounprototipodiPandatrasformata.

Quellodei“kitditrasformazione”èunsettorechesistaaffacciandoorasulmercatoperquantoriguardale biciclette; attualmente i kit vengono assemblati, montati e venduti non solo da grandi impresemultinazionali, ma anche da aziende artigianali, officine e punti vendita quali “Bikeworldextreme” aBolognae“Future-bike”aTorinoeGenovasolopercitarnealcuni.Generalmentevieneancheoffertaunaseriediserviziaggiuntiviqualimontaggio,assistenza,noleggio.

Lo sviluppo della filiera per quanto riguarda le auto e i veicoli commerciali leggeri, che vedrebbesoprattuttoilcoinvolgimentodiPiccoleImpreseancheartigianalieofficine,èstatofinoraostacolatodallanormativa vigente che non consente l’omologazione in Italia di veicoli convertiti in elettrico. SolorecentementeilMinisterodeiTrasportiharedattounoSchemadiDecretoattuativoperl’omologazionediveicoli convertiti in elettrici e lo ha notificato alla Commissione Europea. Superato tale ostacolo, èipotizzabilecheabrevesisviluppiquestonuovomercatosiadallatodell’offertachedelladomanda,comeèstato,inpassato,perilretrofitametano-gpl.

AnalisiSWOTdelretrofitelettricodiveicolistradali

Strenghts

• Tecnologiamatura

• Riconosciutivantaggienergeticiedambientali

• Prodottidibassocosto

Weaknesses

• Necessitàditempiperlaricaricaelettrica

• Scarsaretedistazioniperlaricarica

• Rischiambientalinelriciclodellebatterie

Opportunities

• Politichediincentivazioneallamobilitàelettrica(PNIRE,incentiviall’acquistodiveicolielettrici,ecc.)

• Diffusionedellamobilitàelettricaedellamobilitàciclistica

• IndiscussioneDecretodiattuazioneRegolamentoperl’omologazioneinItaliadiveicolipubblicioprivatiriconvertitiinelettrici

Threats

• Incertezzadeitempiattuatividellepolitichediincentivazioneallamobilitàelettrica

• Possibilescarsogradodiinteresse,dapartedellautenzapotenziale,perveicolitrasformatiinelettrico

LIGURIA–PROPOSTEPERUNMODELLODISVILUPPONEARLYZEROEMISSIONS

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PropostaperlaLiguria

Nonèpossibileformulareunapropostadettagliataper laLiguriaperchénonsonodisponibiliglielementinecessariadunavalutazionedegliinvestimentiedellericadute.Sicuramenteperquantodettofinora,vièpotenzialmente una grande opportunità per lo sviluppo di una rete di piccole imprese, officine, puntivendita,dedicatial“retrofitelettricodiveicolistradali”.

Asupportodell’ideasi riportanodiseguitodueesempichedimostranocome laregionee iComunidellaLiguriasianoparticolarmentesensibilialtemadellamobilitàelettricaintraprendendoazionieprogetticheprefiguranounadomandacrescenteneltempodiveicolielettricididiversatipologia.

LaRegioneLigurianel2013hasiglatounaccordocon16comuni ligurieconENELper la realizzazionediunaretediricaricaelettricacheprevedel’installazionedi48stazionidiricaricadicuiduefast-recharge,chesi aggiungono alle 17 già installate a Genova. I Comuni protagonisti dell’Accordo si sono impegnati adincentivare la mobilità elettrica attraverso: l’accesso gratuito alla zona Ztl, il car sharing, il car rental,navetteelettricheperituristi,laconsegnamercia'zeroemissioni'nelcentrostoricoeiparcheggigratuitiperlevettureelettriche.

LacittàdiGenovarecentementehaavviatoilprogetto“Pro-e-Bike”perpromuovel’utilizzodiveicolipulitied energeticamente efficienti: biciclette a pedalata assistita e scooter elettrici adibiti alla consegnadellemerci. Tre società partecipano al progetto sperimentando l’utilizzo di bici e scooter elettrici nell’ambitodelleloroattivitàdiconsegna:

• TNT express, importante corriere internazionale, sta testando un e-scooter per verificare lapossibilitàdisostituiregliscootertradizionaliattualmenteutilizzati;

• EcoBikeCourier,giovaneaziendadibikemessenger,utilizzaunae-cargobikeperaumentarelapropriacapacitàinterminidivolumidiconsegna;

• Grafica KC, tipografia ecologia, intende verificare la sostituibilità di un piccolo furgone,utilizzatoperleconsegne,conunae-cargobike.

Serviziodicarsharingelettricoaflussolibero

Il Servizio di car sharing a “flusso libero” è un servizio di noleggio di autovetture che possono essereprelevateericonsegnateinqualsiasiluogo,senzastazionidedicate,nell’ambitodiun’areabenedelineata,definita dal gestore. Questa modalità, rispetto alla formula più convenzionale, permette una flessibilitàmolto maggiore nell’utilizzo del mezzo che diventa quasi equivalente a quello della vettura privata.Permettedicoprireilcosiddetto“ultimomiglio”diunospostamento,chepuòesserestatoeffettuatoperlamaggiorparteconunservizioditrasportopubblicocollettivo.

In Italia esistono esperienze consolidate di successo del car-sharing a flusso libero, ma con flotta nonelettrica.

Le due più grandi realtà imprenditoriali sono rappresentate da Car2Go, della Daimler, con una flotta di1.700Smart,edEnjoy,diENI,con1.800FIAT500.OperanosuMilano,Roma,TorinoeFirenze.

Enjoyhaanchelanciatounserviziodiscootersharing,aMilano,con150PiaggioMP3,chepotrebbeesseremolto attrattivo in una città comeGenova, con problemi di parcheggio e una flotta privata dimotociclisuperioredimoltoallamediaitaliana.

Perquantoriguarda,invece,ilcarsharingelettrico,molticomunisistannomuovendoinquestosenso,peroffrirnesiaconstallidiprelievoeconsegnadedicatisiaaflussolibero.

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A Milano dal 22 giugno 2015 è partito un servizio di car sharing a flusso libero con flotta elettrica,SHARE’NGO,chesièaggiudicatoilservizioancheaFirenze,inpartenzacon200quadriciclielettrici,controi100giàinfunzioneaMilano.QuestiveicolisonoprodottiinCina,daXindayangdelgruppoGeelyMotorco,suprogettoitaliano.Datisulsuccessodiquestainiziativanonesistonoalmomento,maèindubbiamenteinespansione.Nascedaun’azienda,laCSGROUP,attivanelnoleggiodivaritipi,dalcourtesycarperhotelaquelloalungoterminediflotteaziendali.

Palermo ha lanciato il suo car-sharing elettrico pubblico i primi di ottobre (2015), in collaborazione conRenaultedEnelchehannofornito24RenaultZoee16colonninediricarica.Nonsaràperòaflussolibero,maconprelievoeconsegnain8parcheggidedicati.

Senzapolitichecomunalispecifichechedisincentivinol’usodellaautovetturadiproprietà,ogniiniziativadicar-sharingrischiadifallire.

Inoltre, imaggiorisuccessidiesperienzedipolitichedi“sharing”dimezziditrasportonellecittàeuropeemostrano che uno dei punti di forza è l’appartenenza a comunità che condividono spazi, necessità econseguentemente beneficiano in modo collettivo di un cambio di comportamento. I più portati alcambiamento e i più sensibili ai problemi ambientali sono i giovani, che devono essere gli utenti piùcorteggiatidaquestotipodiiniziative.

Un’altragrossabarrieraperilcarsharingèl’onerositàdeicostidiinvestimento,amaggiorragionenelcasodiflotteelettriche.Ilproblemapuòesseremitigatosel’offertadelservizioèfattadallastessasocietàcheproduceiveicolielettriciolitrasformadaveicoliconvenzionali.

Affinché il Car-sharing non diventi un’alternativa al trasporto pubblico, piuttosto che alla mobilità conmezzoprivato,l’offertaditrasportopubblicodeveesseresufficientementeefficace.

AnalisiSWOTdelCarsharingelettricoaflussolibero

Strenghts

• Esperienzedisuccessogiàinatto

• Vantaggieconomicipergliutenti-clientiincasodiunusomoderatodell’auto

Weaknesses

• Onerositàdegliinvestimenti

• Maggiorescomoditàrispettoall’utilizzodell’autopropria

• Nessunvantaggioincasodiusointensivodelmezzo

Opportunities

• Limitazioniallacircolazioneinalcuneareeurbane

• SviluppodiICTeITS

• Sviluppotecnologicodeiveicolielettriciedellebatterie

Threats

• Discontinuitànellepolitichepubblichedicontrollodeltrafficoincittà

• MancanzadiunserviziodiTPLefficiente

PropostaperlaLiguria

Difficilepoterpensarea iniziativeprivatedi car-sharing in cittàdidimensionimedio-piccole comequelleliguri,esclusaGenova.

LIGURIA–PROPOSTEPERUNMODELLODISVILUPPONEARLYZEROEMISSIONS

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Sipropone larealizzazionediunserviziocar-sharingelettricoaflusso liberonellacittàdiGenova,perchépresentalestessecaratteristichedipopolazioneedicondizionideltrafficodellecittàincuiilservizioègiàattivoconrisultatimoltosoddisfacentiperl’utenzaeperigestori.

Genova ha anche attuato politiche che disincentivano l’utilizzo del mezzo motorizzato privato, per cuisussistono le condizioni per il successo per l’iniziativa. Ha, infatti, già un’offerta molto varia e moltoflessibilediserviziperlamobilitàpasseggeri,cheriesconoadintercettaremoltadomandadimobilità:soloil 36% degli spostamenti in città avviene conmezzimotorizzati privati (dato del 2013 di Legambiente –Ecosistemaurbano).Ilpendolarismodallealtreprovinceavvieneperalmenounterzosutreno,percuipuòessereutilecoprirel’ultimotrattodellospostamentoconserviziditrasportoflessibilicomeilcar-sharingaflusso libero.Genovaneoffre giàunopubblico (nona flusso libero, ne’ con vettureelettriche) i cui datisembranomolto incoraggianti, anche rispetto ad altre realtà comeMilanoe Torino: la percentualedegliabbonatirispettoagliabitantirisultaesserenel2012doppiaaquelladiMilanoequattrovoltesuperioreaquelladiTorino(ISTAT,2012),conunapercorrenzamediaavetturaelevata(intornoai16.000km/anno).

Genovahaancheadottatodellemisuredicontrollodellasostamoltorigide,eoffreunabuonadisponibilitàdistallidisostainparcheggidiscambio.

Infine,lapressioneambientaledeitrasportistradali,èunproblemaperlacittà,unicainLiguriaasuperareilimitidileggedelleconcentrazionidiNOx(prevalentementeemessidaveicolistradali)(dati2012).

Ipotizzando,sullabasedeidatidioffertadiCar2Gonellealtrecittàitaliane,unservizioconunaflottadi200Smartelettriche,cheabbianounapercorrenzapariaquelladellaflottagenovesedelcar-sharingpubbliconel2012,sipuòottenereunrisparmiodienergiaprimariadi150tep/anno,alnettodiun15%diutenticheverosimilmentesisarebberospostatinonconl’autopropria.

Se, inoltre, l’utenza genovese dovesse comportarsi come quella milanese di Car2Go che per il 5% harottamatolapropriaautovettura,ipotizzandounnumerodiiscrittiintornoai30mila,sipotrebbeottenereunariduzionedelparcodiautovetturediGenova(pocopiùdi272mila)di1.500veicoli(0.6%).

Perquantoriguardal’aspettofinanziario,nonsihannodatisufficientiperunavalutazionedicostiericavi,nelcasodiunacar-sharingconflottaelettrica,masipuòsenz’altrodirecheèun’attività inespansioneeche coinvolge da imprese di noleggio dimedie dimensioni fino a grandi gruppi industriali, come ENEL eRenault.

Infine, a proposito dell’aspetto occupazionale, ci sono pochi dati a disposizione sulle realtà già esistenti.Comunque, dai dati reperibili sulWebdi queste aziende già sulmercato, compresi annunci di offerte dilavoro,ancheseaprimavistapossonosembraredidimensionimoltoridotte,èprobabilechesiappogginoa ditte esterne, quali cooperative, per la gestione e pulizia della flotta nelle varie città. Questo tipo dimansionipuòesseresvoltoanchedapersonaledaricollocarenelmondodellavoro.

Per esempio, Car2Go, al suo “sbarco” aMilano, risulta aver offerto 30 posti tramite una cooperativa dilavoratorisocialmenteutili.E’ipotizzabilechelagestionedivettureelettricherichiedaunmaggiornumerodiaddetti,perunamaggiorenecessitàdirecuperoericaricadeimezzi.

CentriMultiserviziGreendidistribuzionedellemerciinambitourbano

Diverseamministrazionilocaliitalianehannoimplementatonegliannirecentiunnumerosempremaggioredi misure volte a regolamentare il sistema distributivo in città nel suo complesso, l’accesso dei veicolicommercialiaicentristorici.

Tra le soluzioni piùdiffuseper gestire inmodopiù sostenibile ladistribuzioneurbanadellemerci vi è larealizzazionediCentridiLogisticaUrbana(CDU)checonsentono:

• larazionalizzazionedeiflussidellemerciincittà;

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• ladiminuzionedellepercorrenzemedieedeigiridiconsegna;• l’aumentodelcoefficientedicaricodeimezziutilizzatigeneralmenteabassoimpattoambientale.

Alcuniesempiattuatividitalesoluzionesonoriportatidiseguito.

Il Cityporto di Padova attivo dal 2004; attualmente il servizio ha raggiunto un punto di equilibrio che lorendeingradodiautosostenersi.

Veloce, l’eco logistc centerdiVicenza; il finanziamentoannualedei soci non copre i costi d’esercizio, neconseguechelasocietàtendeachiudereilbilanciocostantementeinperdita.

Ecomilano Express che in 6 mesi di vita ha raggiunto le 2.000 consegne al giorno ad impatto zero(prevalentementeconbiciclette,cargobikesefurgonielettrici)senzachiederecontributipubblici,privileginegliaccessieneiparcheggi,spazipubbliciperoperareecontinuandoasperimentaremodelliorganizzativi,veicolielettricidiversi,strumentiemetodidiinter-operabilitàconipropriclienti.

LadiffusionedeiCDUèstatafinoraostacolataprincipalmenteacausadella:

• scarsa sostenibilità economica dei progetti realizzati che implicano un aumento dei costi ditrasportoacausadiulteriorirotturedicaricoemovimentazionidellemerci;

• reticenzadapartedeglioperatoriadaffidareaterziillorocarico.

I CentriMultiservizi proposti dovrebbero superare tali criticità proponendo oltre alla distribuzione dellemerciulterioriservizicheconsentirebberounamaggioreredditivitàalpuntodiattirareinvestimentiprivati.

La diffusione crescente del Commercio Elettronico, che prevede la consegna di piccoli colli, potrebbe,inoltre,contribuirealsuccessodeiCentriMultiservizichediventerebberopuntidiraccoltaeconsegnadeiprodotti.Levenditeonline(B2C)nell’ultimoannohannoregistratounaumentodel17%rispettoall’annoprecedenteconuntrendincrescitachesiprevedecontinueràneiprossimianni.

AnalisiSWOTdeiCentriMultiserviziGreendidistribuzionedellemerciinambitourbano

Strenghts

• Tecnologiemature

• Expertisedeglioperatori

Weaknesses

• Possibilerischiod’impresa(costi>ricavi)

• Difficoltàorganizzativeegestionali

Opportunities

• Agevolazioniall’accessoalcentrocittà

• SviluppodiICTeITS

• Sviluppoe-commerce

• Accordodidistribuzioneurbanadellemerci

• Diffusionedellamobilitàelettricaperladistribuzionedellemerci

Threats

• Discontinuitànellepolitichepubbliche

• Possibilescarsogradodiinteressedapartedeglioperatorilogistici

PropostaperlaLiguria

LIGURIA–PROPOSTEPERUNMODELLODISVILUPPONEARLYZEROEMISSIONS

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Siproponelarealizzazionediunaretedi“CentriMultiservizididistribuzionedellemerciinambitourbano”,posizionati in prossimità delle principali città Liguri e integrati tra loro dal punto di vista gestionale edinformatico. I servizi offerti, destinati agli operatori logistici, ai trasportatori, ai cittadini, potrannocomprendere servizi propri delle piattaforme logistichequali: la consegnadellemerci ai punti vendita, ilritiro/consegna di piccoli pacchi, e servizi aggiuntivi quali: il noleggio dei veicoli a trazione elettrica, lostoccaggiodipiccoli colli, lamessaadisposizionedi infrastruttureper la ricaricadeiveicolielettrici,ecc..Unadelleprincipalispecificitàdellapropostariguarda l’aspettodisostenibilitàenergetico-ambientalechecaratterizzerà i Centri sia per quanto riguarda la loro gestione funzionale sia per quel che riguarda iltrasportodellemercicheverràeffettuatoconveicolielettrici.

Il Comune della Spezia ha attivato un portale sullamobilità ” SPOT Spezia On Time” che oltre a fornireinformazioni in temporealesul traffico localizzaanche iparcheggidellemercinellezoneZTL. IlComune,inoltre,haapprovatoil“ProgrammaIntegratoperlaMobilità”;traleprioritàdelpianoèprevistaanchelarazionalizzazione della distribuzione delle merci attraverso il Progetto SIM con un investimento pari a383.640€,finanziatoperil50%dalComuneeperlarestantepartedalMinisterodell’Ambiente.

Leprincipalifunzionalitàdelprogettosono:

• la creazione di un pick up& delivery point, funzionale alla raccolta e distribuzione di piccolicolli;

• l’istituzionediunservizio“van-sharing”perl’approvvigionamentoelaconsegnadellemerci;• l’adozionediunapoliticadicreditiperlamobilità-roadpricingattuabilemedianteunsistemadi

gestione degli accessi, e di assegnazione e governo degli stalli di parcheggi merci,prevalentementefinalizzatoaregolareladistribuzionedimerciaventivolumiemasserilevanti;

• l’installazionediportaliperilcontrollodegliaccessi;• la realizzazionediun sistema informativoper la acquisizionee la gestionedelleprenotazioni

relativealvan-sharing,allerichiestediautorizzazioneall’accesso.

IlprogettoSIMpuòcostituireilpuntodipartenzaperunprogettodipiùampiorespirocheintendeanchesuperarelecriticitàcheostacolanoilsuccessodipiattaformelogisticheurbane.

Di seguito si effettua una valutazione di massima del progetto del comune di La Spezia ipotizzando unservizio analogo al Cityporto di Padova in cui si è raggiunto il pareggio di bilancio nei primi tre anni diattività.

Nel 2010 nel Cityporto di Padova lavorano 9 addetti, 7 autisti, 1 capo magazziniere e 4 impiegati. Ladistribuzionedellemercivenivaeffettuatacon7veicoliametanochesostituivanocirca60veicoliamotoredieseloelettriciecheinquell’annohannofannorisparmiarecirca127.000km.

SesiipotizzasseunaconfigurazionesimileperLaSpezia,utilizzandodeiveicolielettricialpostodiquelliametano, si potrebbe ottenere in un anno un risparmio energetico di 39 tep e 112 tonnellate di CO2. Ilrisparmioenergeticocalcolatotienecontosolodelladistribuzioneprogrammata,maconsiderandoancheglialtriservizisvoltinellapiattaformacomeiservizidiconsegnaeritiroachiamataedilnoleggiodeiveicoli,potrebbe essere superiore. Inoltre le piattaforme di servizio saranno caratterizzate dall’uso di energiagenerata da fonti rinnovabili con la realizzazione di parcheggi fotovoltaici, capaci di generare l’energiapulita necessaria all’approvvigionamento sia dei sistemi di ricarica che delle infrastrutture “intelligenti”d’illuminazioneegestionedellestesseareediparcheggio.

SisuggeriscedireplicarequantogiàprevistoperilComunedellaSpeziapressoaltrecittàLiguriconilfinedicostituireperòunareteintegrataedinterconnessacheoffraancheserviziaggiuntivieinnovatividalpuntodivistatecnologicoaitrasportatorieaicittadiniinchiavegreen.

Cantieristicanavale

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Molte sono le soluzioni tecnologiche per migliorare l’efficienza energetica delle navi (vedi tabella), sianuovecheinesercizio(interventidiAirCavitySystem,WasteHeatRecoverySystem,EngineAutoTuning,Energy saving Devices, Sostituzione eliche e timone, Sistemi informativi integrati, Sistemi antivegetativicarena),Tutti interventichecomportanoriduzionedeiconsumida3%all’8%,altresoluzionisonopossibilipermigliorarneleprestazioniambientali.

Ilquadronormativoèparticolarmentefavorevoleallosviluppodiunacantieristica“green”.

Secondo la Direttiva 2012/33/EU34, a partire dal 18 giugno 2014, gli Stati membri devono provvedereaffinchénonsianoutilizzatinelloroterritoriocombustibiliperusomarittimocontenoridizolfosuperioriadeterminati limiti, via via più stringenti sino al 2020, fissati in funzione del livello di controllodell’inquinamentodellediversezoneterritoriali. Inalternativa,lenavipossonoesseredotatedisistemidiriduzionedelleemissionidiSOxdiequivalenteefficaciarispettoall’usodeicombustibilistandard35.

Inoltre,secondoleindicazionidellaDirettiva2012/27/EU36,leCompagniedinavigazione,quandoricadentiall’internodelladefinizionediGrandiImprese,sonofraisoggettitenutiadeffettuarelaDiagnosiEnergeticadelleloroattivitàogniquattroanniapartiredaldicembre2015.

Infine, recentissimamente37, il parlamento Europeo ha approvato un Regolamento per il monitoraggiosistematico,apartiredal2018,delleemissionidiCO2di tutti i trafficimarittimi -connavidi stazza lordasuperiore alle 5.000 t - da e per gli scali europei, propedeutico all’inclusione del trasporto marittimointernazionalenelmeccanismoETS.

Per le navi di nuova costruzione, nel 2011 l’IMO (InternationalMaritime Organisation) ha definito deglistandarddiefficienzaenergetica(EEDI-EnergyEfficiencyDesignIndex),infunzionedellatipologiaedellecaratteristichedellanave,invigoredal1gennaio2015.

Nelfebbraio2013laCommissioneEuropea,incollaborazioneconl’industrianavaledegliStatiMembri,halanciatola“Leadership2020initiative”,chefornisceunaseriediraccomandazionipersupportareilrilanciodell’industriacantieristicaeuropea inunotticadi svilupposostenibileedi creazionedipostidi lavoroadaltovaloreaggiunto.38

AnalisiSWOTdellacantieristicagreen

Strenghts

• Tecnologiamatura

• Ampimarginidimiglioramentodelleprestazioni

• Ampiomercatopotenziale

• Industriagiàpresente

Weaknesses

• Elevaticostidiinvestimento

34 Recepita in Italia con Dlgs n. 112 del 16 luglio 2014 35 Gli Stati membri possono adottare misure finanziarie a favore degli operatori interessati dalla direttiva, qualora tali misure finanziarie siano conformi con le norme in materia di aiuti di Stato e debbano essere adottate in tale settore. 36 Recepita in Italia con D.lgs n. 102 del 4 luglio 2014 37 Aprile 2015 38 Nel 2012 il nostro Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti aveva presentato una relazione sull’industria cantieristica navale nella quale poneva l’accento sulla necessità di rilanciare il settore puntando sull’eccellenza della produzione e dei prodotti, specie sotto il profilo energetico, ambientale e della sicurezza.

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Opportunities

• StandardEEDIdell’IMOperlenavidinuovacostruzionedal1gennaio2015

• Direttiva2012/33/UE(riduzioneprogressivatenoredizolfodeicombustibilimarittimi)

• Dlgsn.112del16luglio2014(diagnosienergeticanavi)

• COP21:trasportomarittimointernazionalenell’ETS

• PoliticheEuropeedirilanciodellacantieristica

Threats

• Concorrenzadeicantieriesteri(Europeiedasiatici)

• Calodelladomanda

PropostaperlaLiguria

LasolaLiguriacontaquasi2.500impresedicostruzioninavali,lamaggiorpartelegateallanauticasportivaedadiporto.ALaSpezia,GenovaeSavona, l’industriacantieristica rappresentadiversipuntipercentualidell’economiaprovinciale.Realtàdiparticolarespicco,alivelloRegionaleeNazionale,sonoicantieridellaFincantieri,cheoperanoaGenova(SestriPonenteeRivaTrigoso)eLaSpezia39.

Secondo la Leadership 2020 initiative, per rilanciare l’industria navale è importante il ruolo delleAmministrazioniregionali,attraversopartnershipPubblico-Privato.

“Inprinciple,aBluePPPcouldbeappliedtotwodifferentkindsofinvestments:

• Non-commercial(non-profitable)projects,i.e.projectswhichrequirepublicsupport(e.g.certainstate-runlocalferryconnectionswithapublicserviceobligation,basicinfrastructureetc.)

• Potentially profitable investments, which the private sector does not or only insufficientlysupportandcarryasignificantobjectiveofcommonEUinterest(e.g.energyefficiency,emissionreduction,demonstratorof innovative solutions, etc.)which couldmake themcompliantwithStateAidrules.”

GliStatiMembrieleRegionicostierepotrebberoverificarelapossibilitàdiutilizzareiFondiStrutturalieiprestiti dell’EIB per innovare l’industria marittima, accompagnando un processo già in atto; i Centri diEccellenzapotrebberorappresentareunelementodiforzaalivelloregionale

IndustriadeiSistemidiTrasportoIntelligenti(ITS)

I sistemidimobilitàsostenibilepossono impiegareutilmentenuove interessanti soluzioni tecnologicheditrasportoe integrazionemodalecome iSistemidiTrasporto Intelligenti (ITS) che inglobano le tecnologiedell'informazione e delle comunicazioni (ICT) nelle infrastrutture di trasporto, nei veicoli e nei servizi ditrasporto.Gli ITS comprendonoun’ampiagammadi strumenti e sistemiper ladiffusionedi informazionisullamobilitàmultimodaleesul traffico intermodale,per il controllodei flussiveicolarie l’assistenzaallaguida, per la gestione del servizio di trasporto pubblico e dei servizi di mobilità alternativi (car & bike

39 La Fincantieri è leader nel settore crocieristico e nella costruzione di traghetti di grandi dimensioni ed è operatore di riferimento in campo militare e della nautica di lusso. In Liguria la Fincantieri occupa circa 10.000 unità, produce mezzo milione di euro ogni anno e coinvolge nella produzione oltre 1.000 PMI (dati 2010). Ha subito la crisi ma ha buone prospettive di ripresa grazie agli stanziamenti statali recentemente approvati per il rinnovamento della flotta militare.

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sharing, car pooling, taxi collettivo, bus a chiamata), la cui applicazione nelle città consentonol’ottimizzazionedelleoperazionididistribuzionedellemerci,diraccoltadeirifiutiedellalogistica,nonchéperilpedaggiostradaledinamicoelabigliettazioneelettronicaintegrata.

ApplicazioniITS

Ildecretoministeriale1febbraio2013,n.72chedàattuazioneinItaliaallaDirettiva2010/40/UEsugliITS,specifica i settori di intervento per promuovere ed utilizzare tali sistemi. Il successivo decretointerministeriale44/201440haadottatoilPianoNazionaleperlosviluppodegliITSnelqualesiidentificanolepriorità,letempisticheeglistrumentidiattuazione.IlPianoriportaunastimanell’ordinedel10-12%,delrisparmioenergeticoconseguentealladiffusionedegliITSafrontediinvestimentirelativamentemodestiecomunquedigranlungainferioriaquellinecessariperlacostruzionedinuoveinfrastruttureditrasporto.L’Associazione Nazionale per la Telematica per i Trasporti e la Sicurezza (TTS Italia) ha stimato chel’attuazionedelPianoconsentiràunaumentodicapacitàdelle infrastruttureesistentisuperioreal10%, ilraddoppio in 5 anni del fatturato del settore ITS in Italia (stimato in 500 milioni di € nel 2012), unsignificativo aumento occupazionale di alta specializzazione, una maggiore sicurezza, un miglioramentogeneraledellecondizionidivitadeicittadiniedell’efficienzadelsistemadeitrasporti.

Attualmente,gliITSpossonoavvalersidiuncontestomoltofavorevolealloroulterioresviluppo,grazieallapossibilità di disporre di dati sempre più attendibili e capillari sullo stato di funzionamento della retestradalenonchédiunaconoscenza,continuamenteaggiornata,deicomportamentidell’utenzadelsistemaditrasporto.Laricercasuisistemiditrasportosistasemprepiùorientandoversolostudiodistrumentieprocedure in gradodi elaborare i dati sullamobilità provenienti dalle diverse fonti oggi disponibili (DataFusion)cosìdasupportareidecisoridelleamministrazionipubblicheeigestoridiinfrastruttureeserviziditrasporto. Al contempo, i servizi di infomobilità assumono un ruolo fondamentale per orientare icomportamentidegliutentiversounamaggioresostenibilitàdellamobilitàurbana.

In questo favorevole contesto di evoluzione tecnologica, la prospettiva delle smart cities rappresentaun’importanteopportunitàperlaconcretaapplicazioneintegratadegliITSperlamobilitàsostenibile.

LeprincipaliazioniasostegnodellapenetrazionedegliITSriguardano:ladefinizionedinormativatecnicaedistandardfunzionaliadeguati;lastimolazionedellaricercael’attivazionediprogettidimostrativisulargascalapervalutareesperimentaresoluzioniconcreteedinteroperabili;ilsostegnoalleattivitàdiformazionevolteallacreazionedifigureprofessionaliincaricatedellaprogettazione,gestioneemanutenzionedegliITS.A livelloeconomico-finanziario, il settoredegli ITSa livellomondialeè increscita,nonostante inumerosi

40MinisterodelleInfrastruttureedeiTrasporti,Decretoministeriale12febbraio2014,PianodiAzioneNazionalesuisistemiintelligentidiTrasporto(ITS)

Sistemidigestionedeltraffico

Sistemidigestionediflotteediservizidimobilità

Sistemidigestionedeltrasportopubblico

Sistemidiinformazionealviaggiatore

Sistemidicontrolloavanzatodelveicolo

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tagli e il periododi crisi economica.Da studi pubblicati recentemente41emerge chepiùdel 50%dei 130progettiavviatinelmondosultemasmartcityèdedicatoaltrasportointelligenteeallamobilitàsostenibileinambitourbanoeche ilmercatoglobaledelle tecnologie relativealleSmartCityammonteràacirca20miliardididollaril’annoapartiredal2020.

ApplicazioniITSperlagestionedellamobilitàurbanadipasseggeriemercisonoattualmenteineserciziooinfasediattivazioneintuttaEuropa.Anchelerecentisperimentazioninelcampodelroadpricingurbano(congestion charge, pollution charge, ecc.) avviate dalle municipalità di Londra, Stoccolma, Singapore eMilano sono largamentebasate su tecnologie ITS.Numerose grandi città italiane (Roma, Torino,Milano,Bologna,Firenze,Genova)comepurecittàdimedieepiccoledimensioni(Verona,Perugia,Siena,ecc.)sisonodotatedisistemiITSdivariotipo,gestitidaivarioperatorideisistemiditrasporto.LeamministrazionilocaliutilizzanotecnologieITSperilcontrollodegliaccessiallezoneatrafficolimitato,ilmonitoraggiodeiflussi di traffico, il controllo centralizzato semaforico, la gestionedei parcheggi e la distribuzioneurbanadellemerci.Leaziendeditrasportopubblico(maancheditteprivateditrasportomerci)utilizzano invecesistemi di localizzazione e controllo delle flotte, sistemi di informazioni per l’utenza, di biglietteriaelettronicaedigestionediserviziditrasportoachiamata(DemandResponsiveTransportServices-DRTs).

InPiemonteèattivalasocietà5t(TecnologieTelematicheperiTrasportieilTrafficoaTorino),unasocietàa totale partecipazione pubblica il cui obiettivo è quello di gestire, integrare e sviluppare tecnologietelematiche al servizio della mobilità. Attualmente la società è in grado di fornire stabilmente servizi eprestazioni ai cittadini, all’azienda di trasporto pubblico torinese GTT e alla città di Torino e partecipaattivamenteaprogettidirespirointernazionale.Ilnumerodioccupatistabilièdicirca50persone,toltoilpersonaledirigenteediverticeeicollaboratoriesterni.

AnalisiSWOTdell’industriaITS

Strenghts

• Tecnologiamatura

• Bassicostidiinvestimento

• Contestoistituzionalefavorevole

• Ampiomercatopotenziale

• Iniziativegiàpresenti

Weaknesses

• Ricerca&Sviluppo

• Partecipazioneaprogettidimostrativisulargascala

• Attivitàdiformazione

Opportunities

• SviluppoOpen-dataeSmartCity

Threats

• Definizionedinormativatecnica

• Definizionedistandardadeguati

41PikeResearch(2013),SmartCityTracker

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PropostaperlaLiguria

In Liguria è presente una importante realtà come quella del distretto tecnologico ligure sui sistemiintelligentiintegrati(SIIT)dovecollaboranomolteaziendeHi-Tech,l’ateneogenoveseecentridiricercadiroboticaediinfomobilità42.

ProgettidiricercaesviluppodellaSIITriguardano:

• ilprogrammaIndustria2015concuisivoglionorealizzare:ilprogettoSlimPort(ultimomigliomare,primomiglioterra)cheprevedelostudio, losviluppoelavalidazionedisistemiedapplicazionidiInfomobilità, Logistica e Sicurezza, correlabili alle attività svolte nel contesto portuale e retroportuale e il progetto Sistema (ultimomigliomare, primomiglio terra) cheprevede lo studio, losviluppoe la validazionedi sistemi ed applicazioni di Infomobilità per il corto raggio per il lungoraggio, scambio dati nel porto tra navi e veicoli su gomma o rotaia, efficentamento delleoperazionechelanavesvolgeinPorto,automazionediprocessiesistenti.

• iprogettidiGenovaSmartCity• laPiattaformaILS(Infomobilità,LogisticaeSicurezza),cheprevedelarealizzazionediunmodellodi

gestione di mobilità sostenibile per merci e persone proponibile a livello regionale,sufficientemente flessibile da tener conto delle peculiarità delle singole aree regionali, quindi difattoestendibilesull'interoterritorionazionale.Questomodellodovràconsiderareedintegrare,siaisistemigiàoperativiogiàprogrammatinelterritorio,siaisistemiprevistiasupportodellegrandireti logistiche nazionali (es: VTS, UIRNet). Nel settore dei trasporti, le iniziative in tema diinfomobilitàelogisticadellaSIIT,hannodatooriginealpolotecnologicoregionaleTransit.

Per la Liguria potrebbe essere interessante la creazione di una società a partecipazione pubblica, comequellavistainPiemonte(5t),chepotrebbenascerecomespinoffdaldistrettotecnologicoechepotrebbeoffrire servizi a valore aggiunto per la gestione del traffico, infomobilità, trasporto pubblico, ticketing,logisticaesicurezzainambitoterrestrecomeinambitomarittimo.

42 http://www.siitscpa.it/index.php/polo-transit/soggetti-promotori-e-collaborazioni

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5. ValutazionecomplessivaopzioninearlyzeroemissionsIn una logica di decarbonizzazione del sistema produttivo e del sistema energetico in particolare siriportanoalcuneconsiderazioni relativeadalcuni interventichesipossonorealizzareapartiredasubitocontraguardotemporalechevaaldiladel2020.Sitrattadiinterventicheriguardanotecnologiematureovicinealladiffusionecommercialeilcuipotenzialedisviluppoè legatoalsuperamentodialcuniostacolidinaturanormativa,delladisponibilitàeaccessoaifinanziamenti e resistenze di tipo inerziale all’innovazione. Tali interventi sono da considerarsi aggiuntivirispettoaquantoprevistodapianieinterventiinessere.Perquantoriguardalaproduzioneelettricasiregistra,afrontediunalievediminuzionedelladomanda,unariduzionedellaproduzioneelettrica(prevalentementeacarbone)chehacomportatounrelativariduzionedell’esportazioneconlealtreregioni.

Bilancioenergiaelettrica

2005 2010 2011 2012 2013 2014Produzionetotale 11,7 11,9 11,3 11 10,1 7,3

dicuitermoelettrico 11,6 11,6 11 10,6 9,6 6,7Saldo 3,9 4,4 3,79 3,66 3,1 0,8Richiesta 6,9 6,5 6,7 6,5 6,1 6fonte:Terna

Per un processo di decarbonizzazione del settore della produzione di energia elettrica si propone unelevatoutilizzodelpotenzialedisponibiledi fonti rinnovabiliarrivandoadunaproduzionecomplessivadi2,5TWh.

Ipotesisviluppofontirinnovabilielettriche2015-2030

Potenzainstallata(MW)

Produzionedienergia(ktep)

Produzionedienergia(GWh)

Rinnovabilielettriche 1.421 218 2.531Fotovoltaico 750 78 912Eolico 500 86 1000Idroelettrico 120 28 330Biogas 35 18 210

Biomassasolida 16 7 79Fonte:elaborazioneENEA

Sitrattadiunosviluppodelfotovoltaicofinoa750MW,superioriai220indicatinelPEARmainferioriallevalutazionidipotenzialeacquisibilepiùconservative. Per l’eolicosi ipotizzaunapotenza installatadi500MW,superiorealvaloreal2020di250MWindicatonelPEAR.Associatoallosviluppodelfotovoltaicoedeolico,fontinonprogrammabili,siipotizzalosviluppoedutilizzodisistemidiaccumulosiadistribuitipressol’utenzachecentralizzati insiti idonei. Unaprimavalutazioneportaadunaipotesidiassociaresistemidiaccumuloperi50%delleinstallazionifotovoltaichecon1.125MWhdicapacitàe il25%delle installazionieoliche,con500MWhdicapacità. Questacomporta75.000utenzediffusee25impianticentralizzatida20MWh.Per l’idroelettrico si stimaun lieveaumentodellapotenza installata, anche in relazioneallapossibilitàdirealizzaremicro-invasidiaccumulo,ancheai finidiunaregolazionedel regime idricodei torrentiediunriassettoidrogeologico.

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PerilbiogassièconsideratounlieveaumentorispettoallavalutazionePEARpertenerecontoanchediunutilizzodellafrazioneorganicadeirifiuti.Perlaproduzionedabiomassasolidasiipotizzaunutilizzoal25%dellaproducibilitàregionaleindividuatadal PEAR con una potenza installata pari a 16 MW, costituita prevalentemente da piccoli impianticogenerativi.PerquantoriguardalerinnovabilitermichesièconsideratorispettoalPEARunmaggiorecontributodellebiomasseparial75%dellaproducibilitàregionale individuatadalPEAR.Complessivamentesiottieneunaproduzionedi136Ktep.Utilizzandolaquotadel25%comebiomassasolidainpiccoliimpianticogenerativi.MentresimantieneinvariatarispettoalPEARlaquotadisolaretermicoepompedicalore.

L’insiemedegli interventidelle rinnovabili comportaun impattooccupazionaleparia737occupatiper lefonti rinnovabili elettriche e 1.339 per le rinnovabili termiche per un totale di 2.076 occupati medi nelperiodo.

Impattooccupazionaleinterventofontirinnovabili

Potenzainstallata2012

Potenzainstallata(MW)

Nuovapotenzainstallata(MW)

OccupatiCIM/nuovapotenzainstallata

OccupatiO&M/potenza

installata

Occupatitotali

CIM/anno

OccupatitotaliO&M/anno

Occupati

Rinnovabilielettriche

1.421

336 402 737

Fotovoltaico 74 750 676 2,80 0,09 126 37 163

Eolico 47 500 353 6,82 0,24 160 66 226

Idroelettrico 86 120 34 5,71 1,14 13 117 130

Biogas 21 35 14 12,51 5,04 12 141 153

Biomassasolida

16 16 23,7 5,04 25 40 65

Rinnovabilitermiche

4.450 2.588

1.127 211 1.339

Biomassatermica

2.250 1.799 6,40 0,89 768 134 901

SolareTermico

100 89 6,84 0,53 41 4 44

Pompedicalore

2.100 700 6,84 0,53 319 74 393

Totalefontirinnovabili

2.076Fonte:elaborazioneENEA

Gli investimentiassociatiadunosviluppodellefontirinnovabilicosìdelineatosonoparia 103milionidieuroall’annoper le rinnovabili elettrichee63milionidieuroall’annoper le rinnovabili termicheperuntotaleannuodi166milionidieuro.Complessivamentesuunperiododi15anni sihaun investimentodi2,5miliardidieuro.

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Investimentiinterventofontirinnovabili

Costospecifico(€/kW) Investimentomedioannuo(M€/a)

Rinnovabilielettriche 103Fotovoltaico 1.100 50Eolico 1.650 39Idroelettrico 3.500 8Biogas 4.000 4Biomassaelettrica 3.000 3

Rinnovabilitermiche 63Biomassatermica 300 36SolareTermico 1.800 11Pompedicalore 350 16

Totalefontirinnovabili 166Totalesu15anni 2.493Fonte:elaborazioneENEA

Per quanto riguarda il risparmio di energia termica nel settore civile, particolare importanza assumonointerventidiriqualificazioneaconsumoenergeticoquasinullodelparcoedificatoesistenteinunalogicadisviluppo a consumo di suolo nullo. Riferendosi al parco edilizio regionale di circa un milione diappartamenti,adun tassodi riqualificazionienergetichedell’1%all’anno (pariadun raddoppiodel tassomedionazionale)eadunariduzionidiconsumiaseguitodell’interventoparial60%siottiene inunarcotemporaledi15anni,ovveroalla finedelperiodo,unrisparmioenergeticocomplessivodi71kteppariacirca il 15% di riduzione dei consumi termici del residenziale. L’investimento associato agli interventi èstimatoincirca209milionidieuroall’annoconunoccupazionedicirca2.186unitàlavorative.

Complessivamente nel settore delle fonti rinnovabili e della riqualificazione energetica degli edifici siavrebbe un’occupazione media nel periodo di circa 4.262, che salgono a circa 4.500 se si consideral’occupazioneassociataallosviluppoegestionedell’accumuloinbatterie.

Ediliziaresidenziale-interventoriqualificazioneenergeticaapienoedificioperiodo2015-2030

NumeroappartamentiannuicoinvoltiRisparmioenergeticocomplessivoal2030

(ktep/a)

Investimentoannuo(M€/a) Occupazione

10.473 71 209 2.186Fonte:ElaborazioneENEA

Per il settore trasporti molteplici sono le iniziative che possono assicurare una riduzione dei consumienergetici.Iniziativechevannodallapromozionedeltrasportopubblicoodellamobilitàciclopedonaleperglispostamentipasseggeri incittà,alsostegnodeltrasportoferroviarioper lamobilitàmerci,a interventitecnologici di efficientamento di mezzi e infrastrutture anche con utilizzo di fonti energetiche aminorimpatto.

In particolare prendendo in considerazioni quattro tipologie di intervento, quali penetrazione delle autoelettriche,elettrificazionedellebanchineportuali,promozionedeltrafficopubblicolocaleelapromozionedel trasporto ferroviario da e per i porti si possono ottenere risparmi energetici di circa 310 ktep/a aregime.

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Si riporta di seguito una tabella riassuntiva della stima del risparmio energetico conseguente ad alcunemisuredimobilitàsostenibile.

Interventomobilitàsostenibile Ipotesidiscenario

Risparmioenergeticomedioannuo(ktep/anno)

Investimentostimatoin15anni

Elettrificazioneparcoveicolareleggeroligure

20%diLDVelettrici(circa200.000fraauto,motoefurgoni)

70 170-340M€perinfrastrutturediricaricapubblicheeprivate.

1000-2000M€perextracostoacquistoveicolielettrici

Elettrificazionedelleprincipalibanchinedeiportiliguri

30 30-40M€

PromozionedelTPL(TrasportoPubblicoLocale)

eciclopedonalitànellecittàliguri

-20%dimobilitàprivataincittà

60 n.d.

Promozionedeltrasportoferroviariodaeperlaportualitàligure

Forteimpulsodellaportualitàligure(-2500mezzipesanti/giorno)

150 n.d

Totale 310

Perquantoriguardaunavalutazioned’insiemedegliinvestimentimedioannuiedell’impattooccupazionalefacendoriferimentoallosviluppodellefontirinnovabilielettricheetermiche,all’accumuloelettricoeallariqualificazionedegliedifici,risultaunvaloredicirca391M€/aecirca4.500occupati.L’insieme delle proposte comporta una riduzione di CO2 complessiva di circa 6 MtCO2eq. valora checomporta un dimezzamento delle attuali emissioni pro-capite della Liguria, 3,6 tCO2eq. rispetto a unamedianazionaledi7,1tCO2eq.

RiduzioneemissioniCO2

(MtCO2)

Fontirinnovabilielettriche 2,27Fontirinnovabilitermiche 0,53Risparmioenergeticoelettrico 1,86Risparmioenergeticoedifici 0,17Mobilitàsostenibile 0,93Totale 5,76Fonte:ElaborazioneENEA