Libretto mato grosso 2007

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Sono nato in una valle delle Alpi. Ho vissutoin una “baita” la mia infanzia. La mamma mimise in cuore un rispetto timoroso allamontagna e mi faceva pregare contro fulminie grandinate. Il papà mi insegnò a guardarein giro e riconoscere le cime di casa nostra:il Bernina, il Badile, i Corni Bruciati,il Disgrazia…

Quando decisi di andare tra i poveri in Perùsupplicai il vescovo di Huari di assegnarmiuna parrocchia tra le valli più interne delleAnde.Mi affidò Chacas e Yanama che sono alcentro della Cordillera dai 3000 ai 4000 m.ai piedi del Huascaran, Huandoy…

Così le montagne fanno da corona alla miavita. Per la mia gente le montagne sono“belle” se danno pascolo e legna, mentrerocce e ghiacciai dicono solo freddo e fame.Da 30 anni qualcosa è cambiato attorno aloro. Dai ripidi pendii dove coltivano patatee segale i campesinos han visto passaregente con strane fogge: zaini e vestiti colorati.Cosa troveranno sulle cime?Cosa c'è che li attira?Tanti di questi nuovi venuti non calpestanoi fiori, ma passano sopra alla povertà e alleabitudini di questa gente. Spesso neppuresi accorgono della gente che vive ai piedidelle montagne che scalano. Con gli occhidi questi campesinos guardo i nuovi“conquistatori”… li capisco perché anch'ioamo la montagna, però qui parlano di aprirenuove vie alle cime. Non potrebbero aiutarmiad aprire UN CAMMINO ANCHE AI MIEIGIOVANI, figli dei campesinos, che perguadagnare il pane scappano a Lima?

operazione mato grossoPadre Hugo De Censi

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Quasi tutti i rifugi presentati in questo librettosono stati costruiti da ragazzi che hanno regalatoun po' del proprio tempo e del proprio lavorocon il desiderio di aiutare i più poveri.

Tutto è cominciato in Val Formazza, prima con lacostruzione del rifugio Claudio e Bruno, poi del TreA. Ragazzi, spesso studenti, non abituati a lavorare,si sono trovati a fare la malta, le catene di sassi, aportare su a spalla tutti i materiali. Lavori umili efaticosi: molti ragazzi si sono avvicinati, chi percuriosità, chi perché cercava qualcosa di vero perla propria vita, chi solo per fare qualcosa "contro-corrente", "alternativo".Qui, attraverso il lavoro duro e l'amicizia sincera,provando sulla propria pelle la fatica ed il freddo,hanno riscoperto i valori di una vita più semplicee vera, che è forse quello che tutti cerchiamonell'andare in montagna.Un cammino educativo, di attenzione verso i piùpoveri, che non è sfuggito all'occhio buono diBattistino Bonali. Battistino volle attirare l'attenzionedel mondo alpinistico verso questo cammino everso i campesinos che abitano le vallate dellaCordillera Blanca. Con l'amico Giandomenico Ducolitentò la scalata della parete Nord del Huascaran,dalla via Casarotto, mai ripetuta.Caddero l’8 agosto 1993, a pochi metri dalla vetta.Il loro ricordo ha reso ancor più vero questo cam-mino e ha dato la spinta per la costruzione di altririfugi, sempre con lo stesso spirito dei primi. In ValCamonica si è ristrutturato il Laeng e si è costruitoil Torsoleto. In Perù, sulla Cordillera Blanca sonogli stessi ragazzi peruviani degli oratori dell'OMGa lavorare alla costruzione del rifugio Perù, sotto ilPisco, del rifugio Ishinca, del rifugio Don BoscoHuascaran.

I giovani che salgono tutti gli anni a lavorare neirifugi lo fanno gratuitamente per aiutare i poverinon a parole, ma concretamente: tutti i soldi rica-vati dalla gestione servono per sostenere lemissioni dell’Operazione Mato Grosso in Perù,Ecuador, Brasile e BoliviaEssendo questi rifugi nati dal desiderio e dallo sforzodi tanti ragazzi sono sempre ben accetti gruppi digiovani che vengono a fare un’esperienza formativaaccostandosi alla montagna.

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PiemonteValle d’Aosta

Rifugio Tre A2960 m

Rifugio Claudio e Bruno2710 m

Rifugio degli Angeli2916 m

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Val FormazzaComune di Formazza (VB)

ValgrisencheComune di Valgrisenche (AO)

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comune Valgrisenche (AO)quota 2916 mproprietà Operazione Mato Grossogestione Operazione Mato GrossoAccessi: dall’uscita dell’autostrada A5 di Aosta

Ovest, seguire le indicazioni per Courmayeur SS26. Raggiunto Arvier imboccare la SR25 per Valgrisenche. Arrivati alla frazione di La Bèthaz (1625 mt) proseguire a piedi per il sentiero n. 18 per la Testa del Rutor.

Apertura: primaverile per eliski e sci alpinismo: week-end di Marzo e Aprile su prenotazione.Estiva da metà giugno a metà settembre.

Posti letto: 52Servizi: ristorante, docce acqua calda, dormitorio

invernaleTelefono: 329/2320121E-mail: [email protected]

www.rifugiodegliangeli.it

Rifugio degli Angeli

2916 m

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Dedicato a tutte le persone care che sono morte; cipiace pensarli Angeli nel Cielo che ci proteggono.Il Rifugio degli Angeli è stato interamente costruitodai ragazzi dell’Operazione Mato Grosso che hannoregalato il loro tempo e il loro lavoro spinti dal desideriodi aiutare i più poveri.Tutti i proventi della gestione sono destinati a sostenerele missioni dell’OMG in America Latina (Brasile,Ecuador, Perù e Bolivia).

Ascensioni dal rifugio• Testa del Rutor (m 3486)• Rifugio Deffeyes (m 2494)• Becca du Lac (m 3396)• Ghiacciaio del Morion (m 3150)• Lago San Grato (m 2462)• Rifugio Bezzi (m 2279)• Variante dell’Alta Via n. 2

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comune Formazza (VB)quota 2710 mproprietà OMG Associazione “don Bosco 3A”gestione Operazione Mato Grossoaccessi da Ponte Formazza su strada statale

fino a Morasco, poi su sentiero versoil Lago Sabbioni e da qui, attraversatala diga, lungo il sentiero che costeggiail lago, (ore 3 - E).

apertura giugno-metà settembreposti letto 60telefono 347/9058659

Itinerari

• Rifugio Tre A (m 2960) h 0,45• Rifugio Margaroli - lago Vannino (m 2194) h 3,00• Lago del Gries - via Castiglioni (m 2368) h 2,00• Traversata degli Strahlgrat (m 3183) h 4,30

Ascensioni dal rifugio• Hohsandhorn (m 3172) su ghiaccio h 1,30• Blinnenhorn (m 3374) misto h 2,00• Punta d’Arbola (m 3235) su ghiaccio h 4,00• Tubhorn (m 3244) su ghiaccio h 2,00

Rifugio Claudio e Bruno

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Il rifugio Claudio e Bruno è situato a ridosso delghiacciaio Strahlgrat-Hohsand, affacciato sul lagoSabbioni in una conca di cime e nevai; è luogo idealedi partenza per le escursioni alpinistiche alle vettecircostanti.Sorge nel luogo in cui padre Ugo lo “sognava”già negli anni '60, mentre con i “ragazzi in difficoltà”della casa salesiana di Arese attraversava questevalli per salire sull'Arbola, sull'Hohsand, sul Blin-nenhorn. Il rifugio porta il nome di due ragazzidell'operazione Mato Grosso, morti negli anni '70.Interamente ristrutturato tra il 1989 ed il 1995 dairagazzi dell'OMG, è dotato di un ampio salone e diun vasto terrazzo dal quale si può godere una splen-dida vista sulla superba cerchia di cime e di ghiacciaiche contornano il lago Sabbioni.

Ideale per corsi di alpinismo giovanile.

Sci alpinismo: apertura primaverile su prenotazione.Per informazioni: Domenico Tel. 0341/940136

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Comune: Formazza (VB)Quota: 2960 mProprietà: OMG Associazione “don Bosco 3A”Gestione: Operazione Mato GrossoAccessi: da Ponte Formazza su strada statale

fino a Morasco, poi su sentiero verso il Lago Sabbioni e da qui, attraversata la diga, verso il rifugio Claudio e Brunofino al bivio per il Tre A (ore 3,30)

Apertura: giugno-metà settembrePosti letto: 90Telefono: 347/9058659

Ascensioni dal rifugio• Bettelmatthorn (m 3044) misto h 3• Blinnenhorn (m 3374) misto h 2• Rothorn (m 3287) misto h 1,30• Lago del Gries (m 2386) su ghiaccio h 3,30

Sci estivoSul ghiacciaio del Siedel c’è la possibilità diorganizzare settimane di sci e snow board.

Rifugio Tre A

2960 m

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Tre

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Inaugurato nel 1979, il rifugio è dedicato a tre amici dell’OMG,Anna Boffo, Attilio Giordani e Alessandro Valsesia. Situato aipiedi del massiccio del Blinnenhorn domina da un lato la concadel lago Sabbioni e dall’altro l’ampio ghiacciaio del Siedel, sucui è attrezzato uno skilift che permette l’attività sciistica dametà giugno a fine luglio.

“Costruire un rifugio (m 30 x 8 di 2 piani) a quota 2960 e unoski-lift di 1400 metri di lunghezza si rivelano man manoun’impresa ciclopica. Ma l’impresa, per certi versi impossibilecon calcoli ordinari, si riduce in parole semplici e sincere nellafiducia verso i giovani; anche i giovani di oggi, come dasempre gli uomini, mossi da una fede e da un ideale,“spostano le montagne”.Migliaia di ragazzi/e hanno percorso giornalmente il tragittoSabbioni-Siedel di 500 m di dislivello con pesi mai portatinella loro vita. Far sabbia, fare la malta, spalare neve è statoil lavoro delle formiche OMG. I rifugi sono così come li vedi tuoggi per tutte queste formiche.Così puoi aver un’idea di come sono nati tutti i monumentiantichi: lavoro di schiavi. Ma gli schiavi OMG sono venuti liberie sono partiti contenti.La frusta per farli innamorare è stata la fame dei più poveri,la bellezza della Formazza, l’amicizia incontrata.

Scritto di Padre Ugo de Censi sul libro del rifugio.

Anna - Attilio - Alessandro

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Rifugio ColombèPaspardo (BS) 1700 m

RifugioTorsoletoPaisco Loveno (BS) 2390 m

Rifugio Gualtiero LaengBorno (BS) 1760 m R

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Lombardia

Val Camonica

Valtellina

Lago di Como

Rifugio GherardiPizzino - Val Taleggio (BG) 1650 mVal Taleggio

Rifugio MedeletPisogne (BS) 1566 m

Rifugio Alpe SchiazzeraVervio (SO) 2079 m

Rifugio San JorioGermasino (CO) 2000 m

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Casa Padre DanieleCerveno (BS) - In autogestione50 posti letto - Da giugno a settembreTel. 0364/340170 - 329/3448776

1650 m R

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Comune: Borno (BS) - Val CamonicaQuota: 1760 mProprietà: CAI di Bienno “Battistino Bonali”Gestione: Famiglie legate all’OMG

030/7701253Accessi: da Borno (m 1000) per il lago di Lova

in 2 h sul sentiero 82a da Villa di Lozio(m 835) in 2 h sul sentiero 136

Apertura: 1° luglio - 31 agosto; sabato e domenicadi giugno e settembre (bivacco invernale)

Posti letto: 18Ristoro: 40 posti al copertoTelefono: 338 2381283

Itinerari dal rifugio• Passo Lifretto (m 1841) h 0,45• Rifugio S.Fermo (m 1868) sent. 82 h 1,30• Rifugio S.Fermo sent. 82a e 83 (giro del Pizzo Camino) h 3,45• Biv. Valbaione col segnavia 6 h 10

Ascensioni• Monte Arano (m 1841) h 0,45• Pizzo Camino (m 2491) sent. 82a h 2,15• Cima Moren (m 2418) sent 82 e 82b h 2,30• Monte Sossino (m 2398) h 2

Rifugio Gualtiero Laeng

1760 m

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Fino al 1990 il Laeng era un bivacco non gestito.Nel 1990 alcuni giovani dell’Operazione Mato Grossoscoprirono la piccola ma bella costruzione in pietra,situata in una valletta ricca di rododendri, pini mughi,stelle alpine. Si cominciò a sognare di ristrutturareil rifugio e di gestirlo per i poveri.

Nel 1993 gli amici del CAI di Bienno e BattistinoBonali aiutarono i ragazzi dell’Operazione MatoGrosso nella realizzazione del sogno: si vedeva nelLaeng la possibilità di ospitare e far innamorare dellamontagna tanti ragazzi.Iniziarono in quell’anno i lavori di ristrutturazioneed ampliamento del rifugio che si sono conclusigrazie al lavoro gratuito di tanti ragazzi nel 1998.Contemporaneamente è iniziata anche la gestioneche continua tuttora ed è svolta da giovani e famigliein modo gratuito. Tutto il ricavato serve per sostenerele varie attività in favore dei poveri del Perù.

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Comune: Paisco Loveno (BS) - Val CamonicaQuota: 2390 mProprietà: Comune di Paisco Loveno (BS)Gestione: Ass. “Amici del Rifugio Torsoleto Battistino

Bonali e Giandomenico Ducoli”Silvia e Francesco 0364/530293

Accessi: da Loveno (m 1300) in 3 h sul sentiero160 da Paisco (m 835) in 5 hsul sentiero 166

Apertura: 1° luglio- 31 agosto - sabato e domenicadal 15 giugno al 15 settembre

Posti letto: 24Ristoro: 50 posti al copertoTelefono: 347/8601478

Itinerari ed escursioni• Dal rifugio, sul sentiero n° 160, si raggiunge in 30’ il bivacco Davide (2645 m)• Lago di Piccolo 2378 m• Monte Torsolet 2708 m• Monte Palone del Torsolazzo 2670 m• Piz Tri 2308 m

Rifugio Torsoleto

2390 m

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o Il rifugio Torsoleto è legato al ricordo di Battistino Bonalie Giandomenico Ducoli, morti l’8 agosto 1993 durante lascalata della parete Nord del Huascaran a pochi metri dallavetta. La spedizione aveva per motto ”salire in alto peraiutare chi sta in basso”. Battistino aveva conosciuto p.Ugo e le missioni dell’OMG in Perù nel 1990 dove si eralasciato commuovere dai poveri e dalla vita dei volontari.Con la sua scalata voleva raccogliere fondi per l’ospedaledelle Ande allora in costruzione, e voleva attirare lo sguardodei suo amici e degli amanti della montagna verso icampesinos che con tanta fatica vivono ai piedi dellaCordillera Blanca.Nella gestione, iniziata dall’8 agosto 1998, lavoranogratuitamente tanti amici che in questi anni hannopartecipato all’avventura della costruzione del rifugiotrasportando tutto il materiale a spalla e assaporando tuttociò che la montagna sa regalare. Il ricordo di Battistino eGiandomenico è vivo: il rifugio ”parla” a chi sale lassù dellavoro dei giovani entusiasti di ideali e di poveri da aiutare:infatti tutto il ricavato va per l’ospedale delle Ande.La stagione inizia l’ultima domenica di giugno con lo SherpaRally, una gara non competitiva di trasporto a spalle dimateriali vari: cemento, attrezzi, viveri per la gestione.

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Comune: Paspardo (BS) - Val CamonicaQuota: 1710 mProprietà: Comune di Paspardo (BS)Gestione: adulti e famiglie legate all’OMGAccessi: da Paspardo in 2 ore a piedi sul

segnavia n°117 o con mezzi fuoristrada

Apertura: giugno-settembre tutti i giorniautunno e primavera tutti i week-endinverno ultimo week-end del mese

Posti letto: 40 posti lettoRistoro: 60 postiTelefono: 328/7978334

329/6826098 (Beppe)035/814749 (Giosué)

Itinerari ed escursioni• Monte Colombè, passo della Porta,

cima del Monte Frisozzo (2899 m)• Cima Barbignaga (2367 m)•Gruppo del Tredenus: Corno delle Pile (2810 m) e

Pizzo Badile Camuno (2435 m)•Lago d’Arno

Rifugio Colombè

1710 m

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“L’idea di proporre la gestione del Colombè al gruppodell’Operazione Mato Grosso è nata in Perù, dove mi sonoreso conto che qualsiasi esperienza, per quanto positiva,non può essere separata da un intento di educazione deigiovani ai valori più importanti della vita quali l’impegnopersonale e la gratuità del proprio sforzo......Così perchè non riproporre un messaggio similenell’ambito della nostra società utilizzando gli ideali e lefinalità di rispetto e conoscenza dell’ambiente che sonoproprie del C.A.I.? In effetti il rifugio Colombè si prestamagnificamente ad una forma di alpinismo giovanile edidattico, e la gestione da parte dei ragazzi OMG ha creatouna giusta occasione per un ambiente accogliente per igiovani ed educativo perché finalizzato a un aiuto concretoper i più poveri.”Da questa proposta di Battistino, il C.A.I. di Cedegolo cheha ristrutturato il rifugio, ne ha affidato la gestione all’OMG.Il ricavato è destinato al sostegno dell’ospedale diChacas, in Perù, fortemente voluto da Padre Ugo perchéi poveri possano ricevere assistenza e cure del tuttogratuite.

www.rifugiocolombe.it

CLUB ALPINO ITALIANOSez. Cedegolo Vallecamonica

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Comune: Pisogne (BS) - Val CamonicaQuota: 1566 mProprietà: Comune di PisogneGestione: adulti e famiglie legate all’Operazione

Elisa e Luca Tel. 348/5633366Genio e Renata Tel. 349/6563266

Accessi: da Pisogne si prende a dx la rotabile per la Val Palot e la si segue fino al biviodel Dossello, dal quale deviando a dxe seguendo le indicazioni si procede per Passabocche, dove a dx una stradasterrata porta al parcheggio dal qualeinizia la salita a piedi; in 30 min. si arrivaal rifugio.

Apertura: tutto il mese di Luglio e Agosto;a Giugno e Settembre solo fine settimana.

Posti letto: 4 su prenotazioneRistoro: 15 posti al coperto e 15 all’apertoTelefono: 333/1295723

Rifugio Medelet

1566 m

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I cibi che gusterete in questo rifugio hanno il profumodella carità, il sapore intenso e l’aroma sincero com’èla vita di tanti poveri.Tutto il ricavato andrà a Padre Ugo de Censi,salesiano fondatore dell’Operazione.

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Comune: PIzzino (BG) - Val TaleggioQuota: 1650 mProprietà: CAI BergamoGestione: Operazione Mato Grosso

tel. 035/795450 - 329/7232593Accessi: da Moggio (Valsassina-Lecco) in Funivia

fino ai Piani d’Artavaggio, poi per facilesentiero; 1.00 h circa.Dalla Val Taleggio (laterale della Valbrembana-Bergamo) si sale in macchina a Sottochiesa e poi a destrafino a Pizzino, proseguire oltre per 5 km (Capo di Foppa-1307 mt). Parcheggiata l’auto ai bordi della stradaprendere il sentiero 120; 1.00 h circa apiedi.

Apertura: dal 1/7 al 9/9 aperto tutti i giorni.Aperto tutti gli altri week-end ad esclusione dal 6/1 al 31/1 che rimanechiuso.

Posti letto: 70 posti lettoRistoro: 70 postiTelefono: 0345/47302E-mail: [email protected]

Rifugio Gherardi

1650 m

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Il ricavato è destinato al sostegno dell’ospedaledi Chacas, in Perù, fortemente voluto da PadreUgo perché i poveri possano ricevere assistenza ecure del tutto gratuite.

CLUB ALPINO ITALIANOSez. Bergamo

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Comune: Vervio (SO) - ValtellinaQuota: 2079 mProprietà: Comune di VervioGestione: Operazione Mato GrossoInformazioni: Stefano ed Eliana 0342/705417

Silvia e Domenico 0341/940136Accessi: da Vervio verso l’Alpe Susen in auto

per 15 km, poi a piedi su un breve tratto di mulattiera

Apertura: giugno - inizio settembre tutti i giorniautunno solo week-end

Posti letto: 40Ristoro: 80Telefono: 347/2608250

Rifugio Alpe Schiazzera

2079 m

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a Il rifugio è situato all’imbocco di una magnifica concae affacciato sulla Valtellina. Ex caserma di finanzacostruita alla fine dell’800 per il controllo dellafrontiera Italo-Svizzera, fu utilizzata poi dai partigianinella seconda guerra Mondiale. Rimase inabbandono fino agli ultimi anni ’90 per esseresuccessivamente ristrutturata dal comune di Vervio;ora è adibita a rifugio gestito dall’ Operazione MatoGrosso.Il rifugio, che si trova nel sentiero Italia, offrebelle passeggiate a piedi, in bicicletta e a cavallo.

Ideale per campi estivi degli oratori (con possibilitàdi attività lavorative per i ragazzi)

Itinerari ed escursioni• Monte Masuccio (2800 m) 3 h• Monte della Croce (2279 m) 0,40 h

Breve escursione su sentiero abbastanza impe-gnativo. Il Monte della Croce è un ottimo puntopanoramico sul fondovalle valtellinese e sui nume-rosi maggenghi delle Orobie.

• Lago di Schiazzera (2392 m)Monte della Croce (2279 M) 2,30 hEscursine panoramica della conca di Schiazzera.Si percorre la mulattiera militare proveniente daBaruffini; costuruita durante la Grande Guerra,era parte della “Linea Cadorna” e serviva a rag-giungere i numerosi capisaldi sul confine tra Italiae Svizzera.

• Prà Baruzzo (1400 m) -Rifugio Alpe Schiazzera (2079 m) 2,30 h

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Comune: Germasino (CO) - ValtellinaQuota: 1950 mProprietà: Comune di GermasinoGestione: Operazione Mato GrossoInformazioni: Marcella e Nino 0344/30539

Giorgio e Marina 031/211815Nini e Carlo 0344/32341

Accessi: da Garzeno in auto fino alla Bocchetta (m 1220) e poi per 10 km di sterrato fino al rif. Giovo, quindi a piedi su una comoda strada militare per 40 min.

Apertura: maggio su prenotazionemetà giugno - metà settembre tutti i giorniautunno solo week-end

Posti letto: 25 (in 2 camere)Telefono: 349/7279924

Rifugio San Jorio

1950 m

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Il rifugio si trova nell’alta valle di San Jorio, appena sottol’omonimo passo (m 2014) situato sul confine svizzero. Lacostruzione è un’ex caserma della guardia di finanza dellafine dell’ 800; ristrutturata ed adibita a rifugio dal comunedi Germasino è stata data in gestione all’Operazione MatoGrosso, che ne utilizza il ricavato per finanziare l’attivitàdell’ospedale di Chacas.

Dal rifugio si gode una splendida vista della Valtellina, diLocarno e del Verbano, dell’adiacente catena del Pizzo diGino. Qui si dividono le Alpi propriamente dette delle Prealpie affiora la faglia del Tonale-San Jorio: si possono osservarei vari tipi di roccia formati dallo scontro tra la penisola italicae il continente europeo.Zona di notevole interesse storico: il passo è stato frequentatofin dall’antichità. Il suo nome sembra derivare da Jovius, unsanto eremita (rimane così chiamata un’antica cappellinaappena sopra il passo). Inoltre la strada anticamente servivaper portare il ferro dalla Val Morobbia ai fabbri di Dongo ela seta da Como in Germania.

Itinerari ed escursioni• San Jorio - Corno Gesero 2 h• San Jorio - Alpe Giumello - rif. Sommafiume 6 h• San Jorio - Pizzo di Gino - Alpe Nembruno 7 h• San Jorio - Cavargna 6,5 h• San Jorio - Garzeno 4 h• San Jorio - Laghetti di Roggio 4 h• San Jorio - Rif. Vincino - Consiglio di Rumo 8 h• San Jorio - Capanna Como - Alta via del Lario10 h• San Jorio - Rif. Menaggio - Alta via del Lario 10 h

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Mappa della Cordil l

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l lera Blanca e Negra

Tutto il ricavato dei rifugi è usato dai ragazzi degli Oratori delle Andeper ricostruire le case della loro gente più povera e bisognosa.

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Quota: 4665 mLuogo: Campo Morena 2 - PiscoAccessi: da Marcarà (base di appoggio delle

spedizioni sulla Cordillera Blanca),in pulmino fino a Yungai, poi servizio taxi fino campo 1 Pisco (Llanganuco). Salita in 3 oreDislivello: 915 m (partenza 3750 arrivo 4665) Copertura radio con base operativa a Marcarà (Huaraz).

Apertura: giugno-settembre.Posti letto: 80 posti letto

Rifugio Perù

4665 m

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ù “...L’impresa di quest’anno sarà costruire il rifugioPerù nel cuore della Cordillera delle Ande. Il postoè a tre ore di cammino dalla strada della laguna diLlanganuco. E’ il primo rifugio su queste montagne,in un punto molto frequentato e molto bello: davantial Huascaran parete nord, sotto il Pisco, Huandoye Chacraraju, in fondo alla morena prima di attaccareil ghiacciaio del Pisco. Il Parco Huascaran, nell’ambitodi un programma nazionale, ha in progetto lacostruzione di 5 rifugi. L’Oratorio delle Ande haottenuto l’incarico di realizzare quello del Pisco...”

Da questo sogno del Padre Ugo, sull’esempio deirifugi già costruiti in Italia, è cominciata nel lugliodel 1996 la costruzione del rifugio Perù a quota4665 m. Vi hanno lavorato i giovani oratoriani, inturni di 7/15 giorni con una media di 200 per turno,per un totale di 3000 ragazzi. Tutti, dall’architettoai capomastri, ai portatori, hanno lavorato gratis.Il rifugio è stato inaugurato il 31 ottobre 1996.

Ascensioni dal rifugio• Huandoy 6339 m• Chacraraju 6075 m• Pisco 5800 m

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Quota: 4350 mLuogo: Campo base IshincaAccessi: da Marcarà (base di appoggio delle

spedizioni sulla Cordillera Blanca), in pulmino-taxi fino a Pashpa o Collon. Salita in 5 ore circa.Dislivello: 550 m (partenza 3800 arrivo 4350) Copertura radio con base operativa a Marcarà (Huaraz).

Apertura: giugno-settembrePosti letto: 60 posti letto

Rifugio Ishinca

4350 m

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nca Costruito al centro di una vasta corona di vette

nell’estate del 1998, dai ragazzi dell’oratorio delleAnde, in memoria di Giulio Rocca e di PadreDaniele Badiali “Martiri della Carità”.Giulio, ragazzo valtellinese di Isolaccia, era in Perùper stare due anni ad aiutare i più poveri. Aveva dapoco deciso di entrare in seminario, quando venneucciso dai terroristi il 1 ottobre 1992 a Jangas.Padre Daniele Badiali, di Faenza, aveva cominciatoda ragazzo nell’OMG un cammino, un’avventuradietro all’esempio del Padre Ugo, che lo ha portatoad essere il parroco della gente di S. Luis, nellaCordillera Blanca.E’ stato sequestrato per un riscatto in denaro eucciso il 18 marzo 1987.

Ascensioni dal rifugio• Tocllaraju 6034 m• Akilpo 5580 m• Palcaraju 6274 m• Ishinca 5530 m• Ranrapalca 6188 m• Ocshapalca 5888 m• Vallunaraju 5686 m• Urus 5495 m

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Quota: 5000 mLuogo: Laguna IshincaAccessi: da Marcarà, in pulmino-taxi fino a

Pashpa o Collon. Salita in 5 ore da Collon.Salita in 1,5 ore circa dall’Ishinca.Copertura radio con base operativaa Marcarà (Huaraz).

Apertura: bivacco non gestito. Chiavi presso ilrifugio Ishinca

Posti letto: 18

Bivacco Giordano Longoni

5000 m

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Nell’estate del 2000 alcuni alpinisti e muratoribresciani hanno acconpagnato i ragazzidell’Oratorio delle Ande in una nuova avventura:nel giro di una sola estate hanno iniziato e finitola ristrutturazione del bivacco (a ricordo di GiordanoLongoni alpinista brianzolo).che sorge a 5000 m di altitudine: ai piedi del nevaiodell’Ishinca e del Ranrapalca è quindi uno dei piùalti al mondo. Dista due ore di cammino dal rifugioIshinca ed è stato costruito sui resti di una vecchiacostruzione abbandonata dell’Idro Andina.Particolarmente indicato per l’acclimatamento ecome campo intermedio nelle ascensioni delIshinca, del Ranrapalca, del Ocshapalca.E’ dotato di 18 posti letto, con cucina e caminoper poter bivaccare.

Ascensioni• Ishinca 5530 m• Ranrapalca 6162 m• Ranrapalca S-O 6000 m• Ocshapalca 5880 m

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Quota: 4700 mLuogo: Campo Morena HuascaranAccessi: da Marcarà (base di appoggio delle

spedizioni sulla Cordillera Blanca), in pulmino o servizio taxi fino a Musho. Salita in 4 ore.Copertura radio con base operativaa Marcarà (Huaraz).

Apertura: giugno-settembrePosti letto: 60

Rifugio “Don Bosco Huascaran”

4700 m

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Il rifugio “Don Bosco Huascaran” sorge ai piedidella cima più alta della Cordillera Blanca.E’ stato costruito nell’estate del 2001 dai ragazzidell’Oratorio delle Ande, guidati da alcuni volontariitaliani.Su quella montagna persero la vita nel 1993Battistino e Giandomenico. Sono gli stessi ragazziperuviani a realizzare l’impresa dei due alpinistibresciani: “Salire in alto per aiutare chi sta inbasso”.Sono questi ragazzi a lavorare gratuitamente peraiutare chi è più povero di loro: vedove, anziani,ammalati.Hanno costruito questo rifugio a 4700 metri percontinuare il cammino della Carità tracciato dalpadre Ugo per i giovani: sia in Italia che in missioneogni ragazzo può, voltarsi indietro ad aiutare chista peggio di lui.

Ascensioni dal rifugio• Huascaran Nord 6662 m• Huascaran Sud - via normale 6748 m

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Quota: 3600 mLuogo: Quebrada HuaripampaAccessi: da Yanama o da Vaqueria sul

percorso del Trekking di Santa CruzApertura: tutto l’annoGestione: Parrocchia di YanamaPosti letto: 30

Rifugio-Chiesa Huaripampa

3600 m

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La chiesa è dedicata a S. Francesco di Assisi, inricordo del dott. Francesco Mastaglia che halavorato con grande spirito di sacrifico e caritànella posta medica della parrochia di Panama.E’ un piccolo edificio adornato con colonne inlegno intagliate che riprendono di belle chieseboliviane. La chiesa è luogo di incontro della piccolacomunità di Huaripampa.A lato vi è un piccolo rifugio che ospitando untrentina di persone è un validissimo appoggio pergli escursionisti che intraprendono la traversatapartendo da Colcabamba.

Ascensioni e trekking dal rifugio• Chacraraju est 5342 m• Piramide 5885 m• Trekking S. Cruz• Rifugio Perù

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Trekkingsulla Cordillera Blanca e Negra

Alta Via "Don Bosco"Cordillera Blanca centrale

L'Alta Via "Don Bosco" è stata ideata ed esploratanel 2002 dagli allievi dell'Escuela de Alta Montanadi Marcarà assieme a volontari italiani e si snodaper circa 100 km tra le più famose montagne dellaCordillera Blanca. Inizia dal Refugio Ishinca ecorrendo a quote comprese tra i 3300 e i 5000 mtocca i refugios Huascaran, Pisco e Huaripampa,transitando nel finale al campo base dell'Alpamayo.Si alternano tappe in rifugio, presso case OMG ein tenda. Può essere percorsa integralmente in 12giorni, ma è possibile seguirne solo una parte,oppure arricchirla con varianti attraverso valichiselvaggi o con salite a cime di 5000 e 6000 m. Leguide "Don Bosco" vi hanno accompagnatocentinaia di escursionisti e alpinisti con grandesoddisfazione. È possibile prolungare l'Alta Via siaa sud che a nord fino a compiere la formidabileTraversata integrale della Cordillera, sperimentatanel 2003 e nel 2004.

Giro del HuascaranCordillera Blanca

La più alta montagna del Perù, il Huascaran, 6768m, è teatro di uno degli anelli d'alta quota piùspettacolari del mondo. Le guide "Don Bosco"con alcuni volontari italiani ne hanno completatal'esplorazione nel 2004, ideando un percorso checompie un periplo del colosso appena sotto lalinea dei ghiacciai, fra i 4500 e i 5500 m, con untratto glaciale al Colle del Chopicalqui.Adatto a escursionisti con capacità alpinistiche,può essere compiuto in 5-7 giorni, conpernottamenti in tenda, salvo partenza e arrivo alRefugio Huascaran.

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Alta Via dei VillaggiConchucos

Nella vallata Conchucos, a est della CordilleraBlanca, si trovano numerosi villaggi dove scuole,cooperative artigianali, ospedali e iniziative agricoleattuate dall'Operazione Mato Grosso hanno creatoun'eccezionale rete di solidarietà tra i campesinosdella sierra. Il cammino per stradine e mulattiere,fra campi e caserios, con possibili tappe a Chacas,Sapcha, Hvreconcocha, Yanama, Huaripampa ealtri siti, in vista delle montagne di ghiaccio, mettein contatto co la popolazione campesina e risultaindimenticabile per ogni escursionista, oltre aprestarsi come ottimo acclimatamento persuccessive ascensioni.

Alta Via della Cordillera Negrasettentrionale

Grande novità per la regione e per i trekkers è lanascita di un nuovo percorso di escursionismoselvaggio nella sezione settentrionale dellaCordillera Negra, che sorge dirimpetto alla Blancae gode quindi di straordinari panorami. Il paesaggio,fino ad oggi sconosciuto al mondo alpinistico, ècostituito da innumerevoli montagne rocciosecostellate da laghi glaciali, pareti dove anchel'arrampicata potrà avere un importante sviluppoe una miriade di valichi che permettono di muoversidi valle in valle. L'alta via, esplorata dalle guide"Don Bosco" con volontari italiani, si snoda a quotefra i 4500 e i 5200 m, ed è percorribile in unadecina di giorni con pernottamenti in tenda.

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Centro Andinismo“Renato Casarotto”Guide di alta montagna“Don Bosco en los Andes”

All’inizio degli anni ’90 alcuni alpinisti lombardiguidati da Battistino Bonali e ospiti nelle missionidell’OMG attorno alla Cordillera Blanca deciserodi coinvolgere alcune decine di ragazzi locali nellapassione per l’alpinismo. Dal 1996 ai giorni nostril’idea ha avuto sviluppi inaspettati. In un vastoprogramma formativo ed educativo delle missionidell’Operazione Mato Grosso si inserisce la“Escuela de Alta Montana Don Bosco en losAndes”, fondata nel 1999 a Marcarà, nella Valledel Rio Santa Cruz, a 25 Km da Huaraz (30 min ditaxi o di bus). Qui una trentina di allievi, cui è statodato vitto, alloggio, istruzione ed equipaggiamentogratuiti, hanno seguito corsi, teorici e pratici,condotti da Guide Alpine volontarie italiane e dalleGuide di Huaraz diventando ufficialmente GuideUIAGM. Dal 2002 lavorano come professionistidella montagna e dal 2007 sono riuniti comegruppo nel nuovo Centro dell’Avventura “RenatoCasarotto”. In questa struttura vi sono ampiecamerate per ospitare alpinisti e trekkers; èpossibile condividere una filosofia ispirata ai valoridella solidarietà e della carità, e organizzareascensioni (vie classiche oppure di carattereesplorativo) sui 6000 metri della Cordillera Blanca,nuovi trekking a piedi o in mountain bike.

Per informazioni segreteria guide:[email protected]

Escuela de Guias:Giancarlo e [email protected]

SALITE IN ACONCAGUA (6956 m) in Argentina.Le guide sono disponibili da dicembre a febbraio.

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In mountain bike sullaGran Ruta IncaSi percorre questa antica strada lunga quanto laCordillera Andina, esempio di abile ingegneriaincaica.L’itinerario inizia a Marcarà e vi fa ritorno dopocirca 700 Km, in parte percorsi in minibus.La quota media del percorso è sui 4000 mt. manon presenta difficoltà tecniche.

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Grazie montagna per avermi dato lezioni di vita,perché faticando ho imparato a gustare il riposo,perché sudando ho imparato ad apprezzare unsorso d’acqua fresca, perché stanco mi sonofermato e ho potuto ammirare la meravigliadi un fiore, la libertà di un volo di uccelli,respirare il profumo della semplicità,perché solo, immerso nel tuo silenzio,mi sono visto allo specchioe spaventato ho ammesso il mio bisognodi verità e amore,perché soffrendo ho assaporato la gioiadella vetta percependo che le cose vere,quelle che portano alla felicità,si ottengono solo con fatica,e chi non sa soffrire mai potrà capire.

Grazie Montagna

(Battistino Bonali, in cima all’Everest “L’ISIGA” ’92)

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per informazioni

Don Ambrogio Galbusera20020 Arese (MI)

Via Don Della Torre, 2Tel. 02/937721

Cell. 347/9058659

Domenico e Silvia Gaggini23823 Colico (LC)

Via Chiaro, 22Tel. 0341/940136Cell. 340/9093329

[email protected]

Giorgio e Adele Cemmi25047 Darfo (BS)

Via Breda, 5Tel. 0364/533008

Gabriele e Chiara Badiali48018 Faenza (RA)Via Formellino, 109Tel. 0546/662703

Matteo e Martina Bortoletto37010 Cavaion V.se (VR)

Via 27 marzo 1945Tel. 045/7236537

Lorenzo Angeri37039 Tregnago (VR)

Piazza Massalongo, 13Tel. 349/7374660

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operazione mato grosso

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