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Libera Cooperazione Anno IX Nuova Serie - n. 25/26 Gennaio/Febbraio 2006 Registrazione n. 227/1997 del 24.04.1997 Pubblicazione mensile - Distribuzione gratuita - Poste Italiane SpA Spedizione in Abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) art. 1 comma 2 DCB - ROMA Editore Associazione Generale delle Cooperative Italiane via Angelo Bargoni 78 - 00153 Roma Direttore Maurizio Zaffi Direttore responsabile Maurizio Zaffi Collaboratori Raffaella De Rosa, Carlo Pasqualini, Filippo Turi Segreteria di redazione Nicola Ascalone, Stefano Pasqualini, tel. 06.58327214 Stampa I.F. Chitarrini Sas - Centro Stampa - Roma Redazione e Amministrazione via Angelo Bargoni 78 - 00153 Roma Tel. 06.58328364 - Fax 06.58328350 [email protected] - www.agci.it Hanno collaborato a questo numero Rino Casadei Turroni, Alessandro Riccioni In copertina Consorzio Coop Giovanni Querzoli, Forlì “Costruire dal 1951” Finito di stampare Febbraio 2006 Editoriale Lando Conti: “Il martirio non è mai sterile” Attualità La cooperazione nel futuro: come riaffermare valori, ruolo e missione dell’impresa cooperativa Previdenza TFR: positiva la gestione finanziaria 2005 del Fondo Pensione Cooperlavoro Iniziative Corso per revisori di cooperative Al via il Centro Consulenza Tecnica (CCT) di AGCI Piemonte Libri Il socio finanziatore nell’ordinamento cooperativo Ricordo Un cooperatore romagnolo a Roma Notizie in breve Sommario AGCI cooperazione Libera Mensile di informazione dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane AGCI Pubblicazione mensile - Distribuzione gratuita - Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) art. 1 comma 2 DCB - ROMA Gennaio/Febbraio 2006

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Libera CooperazioneAnno IX Nuova Serie - n. 25/26 Gennaio/Febbraio 2006

Registrazione n. 227/1997 del 24.04.1997Pubblicazione mensile - Distribuzione gratuita - Poste Italiane SpASpedizione in Abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) art. 1 comma 2 DCB - ROMA

EditoreAssociazione Generale delle Cooperative Italiane via Angelo Bargoni 78 - 00153 RomaDirettoreMaurizio ZaffiDirettore responsabileMaurizio ZaffiCollaboratori Raffaella De Rosa, Carlo Pasqualini, Filippo TuriSegreteria di redazioneNicola Ascalone, Stefano Pasqualini, tel. 06.58327214StampaI.F. Chitarrini Sas - Centro Stampa - RomaRedazione e Amministrazionevia Angelo Bargoni 78 - 00153 Roma Tel. 06.58328364 - Fax 06.58328350 [email protected] - www.agci.itHanno collaborato a questo numeroRino Casadei Turroni, Alessandro RiccioniIn copertina Consorzio Coop Giovanni Querzoli, Forlì “Costruire dal 1951”

Finito di stampare Febbraio 2006

EditorialeLando Conti: “Il martirio non è mai sterile”

AttualitàLa cooperazione nel futuro: come riaffermare valori, ruolo e missione dell’impresa cooperativa

PrevidenzaTFR: positiva la gestione finanziaria 2005del Fondo Pensione Cooperlavoro

IniziativeCorso per revisori di cooperativeAl via il Centro Consulenza Tecnica (CCT) di AGCI Piemonte

LibriIl socio finanziatorenell’ordinamento cooperativo

RicordoUn cooperatore romagnolo a Roma

Notizie in breve

Som

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Mensile di informazione

dell’Associazione Generale

delle Cooperative Italiane AGCI

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(conv. in L. 27.02.2004 n. 46) art. 1 comma 2 DCB - ROMA

Gennaio/Febbraio 2006

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Con grande emozione partecipo alla commemora-zione di Lando Conti, imprenditore, uomo politi-co, amministratore, ma soprattutto un grandeUomo dalla multiforme e poliedrica attività.L’Associazione Generale Cooperative Italiane èonorata di averlo avuto, seppure per un periodomolto breve, come Presidente Nazionale.Altri, meglio di me, hanno illustrato le sue qualitàumane, i suoi alti valori civili e morali, la grandeidealità che lo ha sorretto lungo tutto l’arco dellasua vita e che forse, in quanto icona di un modoalto di essere uomo pubblico, ha costituito il moti-vo di fondo del suo barbaro assassinio.Il passaggio di Lando Conti all’AGCI è stato – dice-vo – molto breve.La sua elezione alla carica di Presidente Nazionalefu legata ad una grande speranza di rafforzamen-to dell’Associazione, di conferma e di rilancio deimotivi reali e dei valori che avevano portato nel1952 alla nascita della nostra Organizzazione,motivi e valori che affondavano ed affondano tut-tora le radici nel pensiero mazziniano, di cui egliera non soltanto un attento cultore, ma anche unconcreto, convinto attuatore.

Lando Conti venne eletto all’unanimità PresidenteNazionale dell’AGCI il 14 gennaio 1986. La sua èstata la Presidenza più breve dell’Associazione –soltanto 25 giorni - e forse la più breve in assolu-to nella storia di tutte le Associazioni.Ciò che più mi impressionò nei soli tre colloqui –ma lunghissimi - che ebbi con Lui, fu l’umiltà nel-l’avvicinarsi ai problemi del nostro mondo, la

capacità di co-glierne le prioritàsostanziali e con-crete, ma soprat-tutto l’intenzione– manifestata ma,purtroppo, nonpotuta realizzare– di dedicarsi inmodo particolarea rilanciare ed arafforzare neic o o p e r a t o r idell’AGCI, in tut-ta la sua pienezza, il significato moderno del siste-ma cooperativo e la possibilità di rinnovarne, rin-vigorita, la natura di strumento indispensabile perla crescita civile ed economica dei soci e dellecomunità, convinto – come era – che il modellocooperativo possa rendere ciascun individuo, citta-dino consapevole e responsabile del proprio futu-ro, pieno titolare dei diritti democratici e civili.Quello che, per parte mia, ricavai – anch’io prove-niente dall’impresa privata – fu la consapevolezzadi Lando Conti dell’esigenza di porre alMovimento cooperativo indirizzi strategici basatisu certezze, su obiettivi definiti e aggiornati,primo fra tutti l’obiettivo di assumere l’efficienzaimprenditoriale come elemento strategico di con-solidamento e di sviluppo della nostra esperienza,quale garanzia per valorizzare l’identità coopera-tiva: la Sua concezione di impresa era ben sorret-ta dal senso della imprescindibilità dei valori.

Lando Conti: “Il martirio non è mai sterile”

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2 Editoriale

Gennaio/Febbraio 2006

Grande affluenza e commozione l’11 febbraio scorso a Firenze per la commemorazione di Lando Conti,già Presidente dell’AGCI e sindaco repubblicano di Firenze, assassinato dalle Brigate Rosse la sera del10 febbraio del 1986, a pochi passi dalla sua abitazione. La sua esecuzione fu un “delitto trasversa-le”(non potendo colpire Spadolini fu scelto lui, fautore con Valiani e Pertini della linea più dura neiconfronti del terrorismo) ed uno degli episodi più oscuri e drammatici della storia moderna italiana.Ripercorriamo le sue grandi qualità, professionali ed umane, nelle parole di Maurizio Zaffi, presiden-te AGCI, presente alla commemorazione insieme ai dirigenti nazionali e regionali dell’Associazione.

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Libera

Devo dire, in conclusione, che se fu una grandissi-ma perdita per la città di Firenze e per il PartitoRepubblicano di cui Egli era alto esponente, fuuna perdita forse maggiore per l’AGCI e per l’in-tero Movimento cooperativo, che non si è potutoavvalere della sua esperienza di imprenditore

moderno, di uomo politico aperto al confronto eal dialogo e di amministratore osservante dellacoerenza ai principi di rigore e di trasparenzadella gestione della cassa pubblica, ma soprattut-to di Uomo della cultura laica, repubblicana e libe-rale, di Uomo delle Istituzioni. (Maurizio Zaffi)

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Gennaio/Febbraio 2006

Editoriale 3

LA COOPERAZIONE NEL FUTUROCome riaffermare valori, ruoloe missione dell’impresa cooperativa

Il ruolo delle Centrali cooperative, il rispetto del-l’autonomia e la Governance delle impresecooperative, la “prevalenza” in termini dimutualità e agevolazioni fiscali e no, la disciplinadel socio lavoratore, il regime dei controlli (vigi-lanza diretta, delegata ed esterna). Saranno questi i temi principali e di stringenteattualità – a fronte dell’intricata vicenda Unipolche ha acceso i riflettori sul mondo della coope-razione – che verranno affrontati durante laTavola rotonda organizzata a Roma (ResidenceRipetta, 1 marzo 2006).

Tra i partecipanti all’incontro, che verrà intro-dotto dal Presidente nazionale AGCI MaurizioZaffi e moderato dall’editorialista del Sole-24Ore Franco Locatelli, segnaliamo il Prof.Francesco Capriglione, (Ordinario di Diritto degliIntermediari e dei Mercati Finanziari - UniversitàLuiss Guido Carli Roma), il Prof. Gustavo Visentini(Ordinario di Diritto Commerciale – UniversitàLuiss Guido Carli Roma) e il Prof. Andrea Zoppini(Ordinario di Analisi economica del Diritto -Università di Roma Tre).

APPUNTAMENTIMARZO E APRILE 2006

AGRIUMBRIAMostra internazionale dell’Agricoltura,Zootecnia e AlimentazioneBastia Umbra (PG), 31 Marzo-2 Aprile 2006

ALIMENTA – FOOD TECH TOURSalone dell’Alimentazione (Food), delle Tecnologie(Tech) e del Turismo Enogastronomico (Tour)Torreano di Martignacco (UD), 11-15 Marzo 2006

60ma MOSTRA DELL’AGRICOLTURARassegna di prodotti e servizi per l’agricoltura,soprattutto montana, giardinaggioe prodotti tipici localiTrento, 18-19 Marzo 2006

57ma FIERA INTERNAZIONALE AGRICOLTURA E ZOOTECNIAEsposizioni di macchine e bestiame, convegni specialistici di promozione agricolaFoggia, 28 Aprile - 3 Maggio 2006

45ma FIERA NAZIONALEDELL’AGRICOLTURAAllevare, Coltivare, Servire l’ImpresaLanciano (CH), 21-25 Aprile 2006

GIARDINI E TERRAZZIManifestazione dedicata al verdeBologna, 22-25 Aprile 2006

69ma MOSTRA DELL’AGRICOLTURAFrutticoltura, orticoltura, floricoltura, vivaismo, per le coltivazioni a pieno campo, serviziFaenza, 11-13 Marzo 2006

MOSTRA NAZIONALECAMPIONARIA DEI VINIRassegna specializzatadella migliore produzione italianaPramaggiore (VE), 15 Aprile-1 Maggio 2006

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Si chiude con un risultato nettamente positivo (esuperiore al rendimento del TFR accantonato pressole aziende) la gestione finanziaria 2005 diCooperlavoro, il Fondo Pensione Complementaredei lavoratori, soci e dipendenti, delle cooperative dilavoro, costituito nel 1998 e promosso da AGCI,Confcooperative, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil e rispettivestrutture di settore e categoria.La gestione di Cooperlavoro nel 2005 è stata di tipomonocomparto (unica linea di investimento) fino al31 luglio 2005, mentre per gli ultimi 5 mesi si è adot-tata la gestione multicomparto con tre linee d'inve-stimento caratterizzate da tre diverse combinazionirischio rendimento: Comparto Dinamico (50% azionie 50% obbligazioni), Comparto Bilanciato (25/75),Comparto Sicurezza (10/90). Durante la fase del

monocomparto il fondo aveva adottato una lineacorrispondente a quella dell'attuale CompartoBilanciato.La gran parte dei 16.000 iscritti ha optato per ilComparto Bilanciato.Considerando entrambi i periodi e aggiungendo airisultati ottenuti nei 7 mesi di monocomparto (+5,23%) quelli dei singoli comparti negli ultimi 5 mesisi hanno gli incrementi di valore quota su esposti.Nei primi 5 anni di attività Cooperlavoro ha ottenu-to un rendimento pari al 28%, il doppio della rivalu-tazione legale ottenuta dal TFR accantonato inazienda.Per informazioni: Cooperlavoro, Tel. 06-44292994 -Fax 06 44261933 [email protected] www.cooper-lavoro.it

TFRPositiva la gestione finanziaria 2005 del Fondo Pensione Cooperlavoro: comparto Dinamico +9,20%,comparto bilanciato +7,60%, comparto Sicurezza +5,23%

REVISORI DI COOPERATIVEA Cagliari il primo corso promosso da AGCI e Associazione dei dottori commercialisti (Adc)

Si è aperto il 20 gennaio scorso a Cagliari il corso perrevisori di cooperative, promosso da AGCI naziona-le, realizzato in collaborazione con l’Adc,Associazione dei dottori commercialisti e degliesperti contabili - sindacato nazionale unitario edell’Ordine dei dottori commercialisti di Cagliari.Il corso, autorizzato dal Ministero delle AttivitàProduttive ai sensi dell’art. 7 del D.lgs. n. 220/02, sisvolgerà fino al prossimo 1° aprile e prevede unincontro settimanale (di regola il venerdì) di noveore per ciascun giorno, per una durata totale mini-ma di 90 ore teoriche, così come previsto dalla vigen-te normativa in materia.Il corso è il primo di una serie di iniziative, frutto diun’apposita convenzione stipulata il 9 novembre2005 tra AGCI nazionale e Adc nazionale, la cui fre-quenza consente, oltre all’ottenimento dell’abilita-zione all’attività di vigilanza, ovvero della qualificadi revisore di cooperative, anche il conferimento, aidottori commercialisti partecipanti, dei crediti for-mativi, obbligatori per gli stessi, al fine della forma-zione professionale continua (FPC).

Le materie trattate vertono sul ruolo del revisore dicooperative, sulla nuova disciplina dell’attività divigilanza introdotta dal D.lgs. n. 220/02 e regola-mentata dal D.M. 06.12.04, sull’istituzionedell’Elenco nazionale dei revisori, sull’analisi delnuovo schema di verbale di revisione, sulle previsio-ni contenute nella riforma del diritto societario exD.lgs. n. 6/03 e successive modificazioni, sulle agevo-lazioni fiscali alle cooperative, sull’istituzionedell’Albo delle società cooperative, sui regolamentiinterni ai sensi dell’art. 6 della Legge n. 142/01, sullapresentazione del software “Nuovo verbale di revi-sione” in dotazione ai revisori Agci etc.Docenti del corso saranno, tra gli altri, la Dr.ssa VilmaIaria, presidente dell’Adc nazionale, il Prof. RomanoMosconi ed il Dr. Paolo Coscione, esperti in materiacooperativistica, il Dr. Guido Cotronei e SebastianoPatanè del Ministero delle Attività Produttive, il Dr.Alessandro Riccioni ed il Dr. Filippo Turi, rispettiva-mente responsabile dell’ufficio revisioni e responsa-bile relazioni industriali dell’AGCI nazionale.

(Alessandro Riccioni)

4 Previdenza e Formazione

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Iniziative 5

Fornire una serie di servizi di base e avanzati perassistere le cooperative nelle problematiche quoti-diane, promuovere l’innovazione e creare nuovaimpresa, “fare rete” a livello regionale. Questi gliobiettivi principali del CCT AGCI Piemonte, Centrodi Consulenza Tecnica nato dall’idea di essere pro-motore e motore del movimento cooperativo nellarealtà piemontese, ricca di esperienze e risorse inquesto ambito. Cooperare vuole dire scegliere dioperare insieme, unire idee, lavoro, esperienze perraggiungere un obiettivo comune. La cooperativaè insieme Impresa e Società, la prima perché ha unfine economico e la seconda perché questo obiet-tivo è raggiunto attraverso la cooperazione di per-sone che si uniscono per soddisfare un bisogno cheè condiviso.

Il CCT – che è uno dei centri servizi accreditati dallaRegione Piemonte (Det.828/08/11/05) - vuole esse-re un sostegno e un valido strumento operativoper far crescere e sviluppare la natura stessa dellacooperazione, mettendo a disposizione le proprieprofessionalità. Vuole essere da una parte punto diriferimento di servizi per le cooperative associate

ad AGCI, e non solo, e dall’altro assistere alla costi-tuzione di nuove “realtà” sul territorio.Il Centro servizi è strutturato in sedi periferichepresenti in cinque province della Regione (Torino,Novara, Cuneo, Alessandria e Asti), coordinate dauna sede centrale proprio perché vuole essere vici-no alle esigenze dei suoi fruitori e rispondere allenecessità che si riscontrano nelle singole realtà ter-ritoriali e provinciali, mettendo a disposizione ungruppo di professionisti, gestito e organizzato dauna struttura centrale che abbia uno “sguardod’insieme” sulle singole problematiche che ognigiorno le Cooperative devono affrontare.A ragione di ciò, i servizi e le professionalità delCCT si organizzano in maniera orizzontale e verti-cale e sono suddivise nelle seguenti aree di inter-vento: direzione- innovazione tecnologica edorganizzativa; economico finanziaria; consulenzasocietaria e fiscale; marketing; accesso ai finanzia-menti; sicurezza e ambiente; qualità; gestionale –informatica; produzione e logistica; risorse umanee comunicazione.Per informazioni: AGCI Piemonte Tel. [email protected] www.agcipiemonte.it

AGCI PIEMONTE/Al via il nuovo Centro di Consulenza tecnica (CCT)Un sostegno e un valido strumento operativo per far crescere e sviluppare la natura stessa della cooperazione

COMPAGNIA ITALIANA DELLA FRUTTALa Cooperazione guida le grandi speranze della nuova società che puntaai mercati internazionaliAffrontare le sfide del mercato globale con strumenti nuovi, miglioriquote di mercato ed imprese più grandi e organizzate che siano in gradodi reggere una competizione ogni giorno più complessa. È questo il pro-getto ambizioso della “Compagnia Italiana della Frutta”, neonata societàdi capitali composta da due diverse centrali cooperative (AGCI eLegacoop) e da grandi imprese private, che punta a raggiungere, nel2006, 14,5 milioni di euro di fatturato grazie alla commercializzazione diprodotti che per il 98% prenderanno la strada dei mercati internazionali.La Compagnia Italiana della Frutta, presentata ufficialmente il 14 feb-braio scorso presso il Mipaf, alla presenza del Ministro per le PoliticheAgricole Gianni Alemanno, ha per protagonisti “Apofruit Italia”, la piùimportante impresa ortofrutticola aderente a Legacoop e Agci, “Intesa”,azienda associata a Confcooperative, e altre grandi imprese private.Soddisfatto Alemanno, secondo il quale “la compagine della nuovasocietà rappresenta il meglio dell'imprenditoria italiana, visto che contaal suo interno sia la realtà delle cooperative che quella delle singoleaziende. E proprio per questo - ha sottolineato - la nuova società avràmolte possibilità per fare bene”.

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6 Libri

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È una monografia molto interessan-te questo volume di Emanuele Cusa -professore associato presso la Facoltàdi Giurisprudenza dell’Università diTrento, dove insegna Diritto com-merciale e Diritto delle cooperative edegli enti senza scopo di lucro – cheintende far luce sulla collocazionedel socio finanziatore nell’ordina-mento cooperativo.L’opera, di agevole lettura nonostan-te il tema complesso, è divisa in dueparti e in otto capitoli. Nella prima siesaminano innanzi tutto i preceden-ti del socio finanziatore; si individuapoi la fattispecie di questa nuovafigura partecipativa, il suo ambito diapplicazione e le sue molteplici uti-lizzazioni; infine, si analizzano l’in-terdipendenza tra i possibili interessidei soci finanziatori e i necessariscopi della cooperativa.Nella seconda parte, invece, si rico-struisce l’intera disciplina del sociofinanziatore; si illustrano inoltre lediverse soluzioni statutarie adottabili dalla cooperativaper rispondere adeguatamente agli specifici interessidei soci finanziatori; da ultimo, si indagano quali conse-guenze determina l’inosservanza dei limiti legali aipoteri corporativi riconoscibili all’insieme dei soci finan-ziatori.Esaminando più in dettaglio il volume, esso, dopo averofferto un breve resoconto della presenza del socio noncooperatore nella legislazione straniera e nella legisla-zione italiana anteriore al 2003, si incentra principal-mente sull’articolo 2526 del codice civile, il quale è assaioscuro, nonostante costituisca il perno su cui ruota unaparte significativa della disciplina delle cooperative.Partendo da questo articolo si ricostruiscono due crucia-li fattispecie dell'ordinamento cooperativo, tra lorolegate a filo doppio: quella di strumento finanziario equella di socio finanziatore. Il che consente poi di indi-viduare l’ambito di applicazione del socio finanziatore,accertando se tale socio possa essere presente non solonelle cooperative di diritto comune (disciplinate dalle

norme sulla s.p.a. o dalle norme sullas.r.l.) ma anche in quelle di diritto spe-ciale (ad esempio, nelle cooperativesociali, nelle cooperative bancarie,nelle società di mutuo soccorso o nellecooperative consortili).L’autore illustra come l'ingresso delsocio finanziatore, sebbene serva sem-pre ad incrementare il patrimoniosociale (o, almeno, ad impedirne ladiminuzione), consenta di raggiunge-re ulteriori obiettivi, diversi dal merofinanziamento della cooperativa. Traquesti ulteriori obiettivi si ricordano iseguenti: rafforzare un precedenteaccordo commerciale o realizzare unlegame di natura consortile; sovvenirecooperative in stato di crisi o comun-que bisognose di gestori qualificati;realizzare collegamenti partecipativistabili tra più cooperative, magaricostruendo gruppi cooperativi; distri-buire riserve, dividendi o ristornioppure liquidare la quota al sociouscente; fidelizzare i dipendenti della

cooperativa; razionalizzare la composizione sociale,distinta per categorie di soci, potendosi comprenderenella fattispecie di socio finanziatore il socio non anco-ra in grado di diventare cooperatore o quello non piùinteressato a (o non più idoneo a) diventarlo. Nella monografia si affronta altresì il controverso temadei possibili interessi del socio finanziatore e, soprattut-to, si verifica se la sua previsione nell’ordinamento coo-perativo sia in grado di incidere sullo stesso scopomutualistico (ricostruito anche in chiave civilistica) chedeve perseguire qualsiasi cooperativa di diritto comune. La ricerca prosegue nella seconda parte dove viene rico-struita la disciplina del socio finanziatore in coerenzacon la corrispondente fattispecie tratteggiata nellaprima parte. Questa ricostruzione risulta spesso un com-plicato rompicapo, in quanto bisogna accertare nonsolo quali norme della disciplina del socio cooperatoresiano applicabili al socio finanziatore (si pensi, a tacerd’altro, agli articoli 2529, 2533, 2535 e 2538 del codicecivile), ma anche quali norme delle società di capitali

IL SOCIO FINANZIATORE NELL’ORDINAMENTO COOPERATIVO

EMANUELE CUSA Il socio finanziatore nelle cooperative,nella collana Quaderni di Giurispru-denza Commerciale, n. 286, Milano,Giuffrè editore, 2006, pp. XVIII-532.

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Il ricordo 7

UN COOPERATORE ROMAGNOLO A ROMA

siano applicabili a quest’ultimo socio, in quanto con essocompatibili. Essendo di particolare utilità per l’operato-re, si segnala altresì che in tutta la seconda parte vi sonomolte pagine dedicate ad illustrare come l’autonomianegoziale possa disegnare l’organizzazione societaria inmodo da esservi un sinergico accordo tra gli scopi dellacooperativa e gli interessi dei soci finanziatori.L’analisi della disciplina del socio finanziatore inizia conle sue partecipazioni sociali, i relativi conferimenti, illoro rapporto con il capitale sociale, la loro circolazionee il loro acquisto da parte della cooperativa emittente. Si continua esaminando compiutamente la disciplinarelativa all’emissione delle partecipazioni di finanzia-mento in caso di aumento (sia reale sia nominale) delcapitale sociale. Si passa poi al diritto amministrativo per eccellenza, trat-tandolo in tutte le sue possibili sfaccettature (votosegreto, a distanza, escluso, condizionato, limitato aparticolari argomenti, plurimo, limitato ad una misuramassima, scaglionato).Particolare attenzione è dedicata ai diritti agli utili (eperciò al dividendo e al ristorno) e alla quota di liquida-

zione in caso di recesso, esclusione, trasformazione escioglimento della cooperativa. L’esame dei diritti corporativi termina analizzando ladisciplina legale dei poteri di amministrazione e di con-trollo dei soci finanziatori e le correlate possibili soluzio-ni statutarie capaci di garantire un’ottimale governancesocietaria. La monografia si conclude affrontando il problema delsuperamento dei limiti legali ai poteri corporativi deifinanziatori come categoria di soci, soffermandosi inparticolare sui possibili rimedi statutari e sulle correlatesanzioni di natura civilistica ed amministrativa.

Tra le altre pubblicazioni di Emanuele Cusa sul dirittocooperativo italiano si segnalano il volume I ristorni nellesocietà cooperative (Milano, Giuffrè, 2000) e gli articoliLa nuova disciplina delle assemblee separate, in “Rivistadi diritto privato” 2004/4, Il procedimento assemblearenella società cooperativa e il principio democratico, in“Giurisprudenza commerciale” 2004/I e La funzionesociale delle banche di credito cooperativo tra legge econtratto, in “Rivista della cooperazione” 2005/4.

Il dottor Gabriele Mazzotti nacque a MercatoSaraceno di Forlì il 18 febbraio 1950. Purtroppoeventi contingenti costrinsero la madre e i suoi trefigli a trasferirsi a Roma.Gabriele ventenne, appena iscritto alla facoltà digiurisprudenza, prese i primi contatti con l’A.G.C.I.nazionale. Nell’associazione rivestì ruoli importanti. Da lui pre-ferito fu quello di dirigere l’Ufficio Studi per svolge-re le funzioni di direttore nei corsi di aggiornamen-to per dirigenti di cooperative, autorizzati dalMinistero del Lavoro. Tutto questo gli dava la possi-bilità di spostarsi frequentemente in tutta Italia, masoprattutto in Romagna, la sua terra d’origine.Amava a tal punto la Romagna da avere messo nelsuo ‘cassettino dei desideri segreti’ la voglia di ritor-nare a Forlì. Mentre lavorava a Roma, continuò glistudi universitari e si laureò anche in sociologia, scri-vendo contemporaneamente libri sulla ‘Coope-razione Democratica’ in rapporto al fisco.Fu in quel periodo che ebbi la fortuna di conoscerlo.Da buoni romagnoli fraternizzammo. La nostra ami-cizia profonda fu favorita anche dai comuni idealimazziniani. Gabriele mi cercava per farmi partecipa-re ai suoi corsi dove ero docente nella materia checonoscevo meglio: l’edilizia economico popolare.

Quei giornit r a s c o r s iinsieme mispinsero amigliorarele mie ca-pacità finoa permet-termi di di-rigere qual-che corso.Non è pos-sibile che iodimentichiquel feliceperiodo della mia vita, così come la sua saggia pon-deratezza e la sua capacità di creare buoni rapportiinterpersonali, fraterni e umani, doti che ben pochipossiedono.Questo, e tantissimo altro, ricordo di Gabriele!Era un uomo colto, mai egocentrico, ironico, deditoall’altruismo, con capacità culturali e umane straor-dinarie. Io ho avuta la fortuna di conoscerlo e diamarlo come un fratello.Grazie, Gabriele, sarai sempre nel mio cuore…

(Rino Casadei Turroni)

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VINI EUROPEI:SFIDE ED OPPORTUNITÀUn quadro normativo comunitario per il settore vitivini-colo efficace e ben strutturato è assolutamente strate-gico per l’attività dei nostri produttori. È quanto ribadi-to dalle Organizzazioni italiane (AGCI Agrital, Coldiretti,Confagricoltura, CIA, FedagriConfcooperative, Lega-coop Agroalimentare) al Seminario organizzato ad hoca Bruxelles il 16 febbraio scorso, dove i rappresentantidella filiera italiana hanno assicurato il loro massimoimpegno per delineare una politica vitivinicola europeache sia sostenibile economicamente e che favorisca unincremento della competitività del settore. Le primeriflessioni enunciate in sede europea sulla prossimariforma, infatti, vedono le Organizzazioni unite ecoerenti nella difesa della specificità di una politicacomunitaria per il vino e della sua rilevanza rispetto alresto della PAC.Il ruolo della viticoltura nell’economia agricola europea,ed ancor più italiana va evidenziato e sostenuto, tenen-do conto anche delle implicazioni sociali ed ambientali.Data la sua grande complessità la riforma dell’OCMcostituirà senz’altro una sfida ambiziosa, ma leOrganizzazioni italiane ripongono fiducia nel dialogoappena iniziato con la Commissione e nel rapporto conle altre Organizzazioni europee, con le quali si registrauna convergenza di obiettivi.

febbraio 2004

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8 In breve

Gennaio/Febbraio 2006

IMPRESE FEMMINILIFinanziamenti 2006Si ricorda che tutte le imprese costituite per almeno il60% da donne, che prevedono nel 2006-2007 investi-menti o acquisto di attività, hanno la possibilità di rice-vere dallo Stato contributi a fondo perduto (per il 50%dell'agevolazione) e finanziamenti (per il 50% dell'age-volazione) a tasso agevolato allo 0,5% di interessi.

CONTRATTO METALMECCANICOCOOPERATIVOIl 31 gennaio 2006 è stato raggiunto l’accordo sul rin-novo del biennio economico 2005-2006 del contrattometalmeccanico cooperativo, che decorre dal 1° gen-naio 2006 e scade il 30 giugno 2007, con un allunga-mento di 6 mesi rispetto alla scadenza naturale del31/12/2006.L’accordo raggiunto dalle delegazioni cooperative AGCIProduzione e Servizi, Federlavoro e Servizi Confcoope-rative e ANCPL Legacoop, che hanno lavorato per con-durre la trattativa con il massimo equilibrio e con la piùampia dialettica con tutte le organizzazioni sindacaliinteressate, ha riportato sul rinnovo economico la firmaanche della FIOM CGIL. Tra le novità, è stato sottoscrit-to dalle delegazioni trattanti un importante protocolloper la disciplina dell’apprendistato professionalizzantenelle aziende cooperative metalmeccaniche che con-sente, ai nostri associati del settore, di usufruire piena-mente delle flessibilità previste da questo istituto, modi-ficato dalla riforma del mercato del lavoro.Tutti i termini del rinnovo, gli aumenti retributivi e l’im-porto degli arretrati per il 2005 sono disponibili sul sitowww.agci.it. (Filippo Turi)