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DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione Paola Magnano [email protected] la nascita dei test in psicologia l’idea di test come reattivo diagnostico nasce e si sviluppa con i tentativi di misurare le differenze tra le persone in risposta a stimoli uguali Alla fine dell’ottocento Galton (1883): misura numerose caratteristiche fisiche e psichiche, quali tempi di reazione a stimoli visivi e uditivi, di oltre 17 mila persone J. McKeen Cattell (1890) dà la prima definizione di ‘test mentali’ Arrivano le prime critiche di chi non trovava correlazioni tra test mentali e profitto scolastico (Wissler, 1901, allievo di Cattell): ma i test mentali in realtà misuravano solo una parte delle abilità psichiche (ad es. tempi di reazione): alla ricerca di caratteristiche più ‘cognitive’ Due psicologi francesi, Binet e Simon, su incarico del Ministero dell’Istruzione, mettono a punto (1905) un test in grado di discriminare gli allievi bisognosi di istruzione differenziata. Nasce nel 1908 il concetto di età mentale: età rilevabile dal test e relativa alle capacità medie dei bambini di quell’età Nel 1916 Terman alla Stanford University appronta la versione americana del test e introduce il Quoziente intellettivo: (età mentale / età cronologica) x 100

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DIAGNOSTICA PSICOLOGICA

lezione

!

Paola Magnano [email protected]

la nascita dei test in psicologia

l’idea di test come reattivo diagnostico nasce e si sviluppa con i tentativi di misurare le differenze tra le persone in risposta a stimoli uguali

Alla fine dell’ottocento Galton (1883): misura numerose caratteristiche fisiche e psichiche, quali tempi di reazione a stimoli visivi e uditivi, di oltre 17 mila persone

J. McKeen Cattell (1890) dà la prima definizione di ‘test mentali’

Arrivano le prime critiche di chi non trovava correlazioni tra test mentali e profitto scolastico (Wissler, 1901, allievo di Cattell): ma i test mentali in realtà misuravano solo una parte delle abilità psichiche (ad es. tempi di reazione): alla ricerca di caratteristiche più ‘cognitive’

Due psicologi francesi, Binet e Simon, su incarico del Ministero dell’Istruzione, mettono a punto (1905) un test in grado di discriminare gli allievi bisognosi di istruzione differenziata. Nasce nel 1908 il concetto di età mentale: età rilevabile dal test e relativa alle capacità medie dei bambini di quell’età Nel 1916 Terman alla Stanford University appronta la versione americana del test e introduce il Quoziente intellettivo: (età mentale / età cronologica) x 100

Diffusione dei test nella pragmatica società statunitense

Valutazione dei soldati per la prima guerra mondiale (Army Alpha o Beta nella versione per analfabeti o non esperti nella lingua inglese): vengono valutate quasi 2 milioni di persone Le aziende e le scuole usano strumenti per la misurazione delle attitudini e delle capacità sia cognitive che di adattamento.

I rischi di una impropria ‘misurazione della mente’ Logica dell’«uomo giusto al posto giusto» nelle fabbriche Selezione di bambini ‘ipodotati’ per le «classi differenziali» Si rischia di considerare scientifiche procedure di selezione/esclusione Alla fine degli anni ’60 viene segnalata la pericolosità sociale dei tanti ‘scrutatori di cervelli’ (Brainwatchers) L’American Psychological Association (APA) mette a punto specifiche norme su come costruire e usare i test. Queste norme (revisionate) sono ancora in vigore.

cos’è un test psicometrico

1. insieme di stimoli (items) rigorosamente standardizzati 2. modalità di somministrazione rigorosamente standardizzate.

Ad esempio: la sequenza delle prove, i tempi per ciascuna, ecc. sono sempre uguali; le ‘istruzioni’ da dare al soggetto non possono essere modificate; l’ambiente in cui il test è applicato (setting) deve essere privo di elementi di distrazione o comunque di variabilità.

Questa standardizzazione è il fondamento della attendibilità del test, cioè la sua ripetibilità alle stesse condizioni in tempi e luoghi diversi

3. Gli stimoli sono rappresentativi di una certa funzione cognitiva o area della personalità il test è tanto più valido quanto più tale rappresentatività è adeguata, ossia si può essere certi che lo strumento rileva tutto e solo ciò che tramite esso si intende rilevare.

4. Le risposte del soggetto vengono codificate in modo obiettivo ricavandone dei punteggi (scores). Per l’assegnazione dei punteggi ci si avvale di griglie o di schemi rigorosamente prefissati che accompagnano il manuale del test.

5. I punteggi sono convertibili in valori standard 6. I punteggi sono riferiti ad un campione normativo

rappresentativo della popolazione da cui è tratto il soggetto sottoposto ad esame; il lavoro preliminare compiuto dagli autori del test per garantire questa standardizzazione dei punteggi è definito taratura. sulla base dei punteggi standard così ottenuti, è possibile quantificare le differenze tra soggetti nelle prestazioni al test

classificazione dei test in funzione dell’area che si propongono di misurare

COGNITIVI test di:

intelligenza attitudine profitto

NON COGNITIVI scale di atteggiamento test di personalità:

proiettivi non proiettivi

classificazione dei test in funzione del mezzo utilizzato per l’applicazione

CARTA-MATITA la somministrazione avviene attraverso un modulo nel quale segnare le risposte

STRUMENTALI prevedono l’uso di oggetti, disegni, apparecchiature, computer…

classificazione dei test in funzione del modo di somministrazione

INDIVIDUALI la somministrazione avviene ad una persona per volta (es. i test strumentali)

COLLETTIVI possono essere somministrati a più persone contemporaneamente (es. test carta-matita)

classificazione dei test in funzione della tipologia di item

VERBALI sia le istruzioni che le risposte vengono date attraverso l’uso della lingua

NON VERBALI sia le istruzioni che le risposte vengono date attraverso gesti, diagrammi, grafici

classificazione dei test in funzione della tipologia di performance richiesta

DI VELOCITÀ sono costituiti da prove molto facili che devono essere risolte in un tempo molto limitato; è molto difficile rispondere a tutto

DI EFFICIENZA concedono un tempo maggiore per permettere a ciascuno di tentare di rispondere a tutte le domande; prevedono prove di difficoltà crescente

classificazione dei test in funzione del modello di riferimento

NOMOTETICI psicometrici, i cui punteggi vengono riferiti a campioni normativi

IDIOGRAFICI colgono e valutano aspetti unici e specifici dell’individuo

COM’È COSTRUITO UN TEST DI

INTELLIGENZA?

un test di intelligenza è costituito da un insieme di compiti la cui soluzione richiede alla persona una capacità di ragionamento ‘primaria’ detta abilità cognitiva generale

questa viene misurata dal numero di compiti eseguiti correttamente

INTELLIGENZA FLUIDA caratterizzata dalla capacità di risolvere problemi nuovi, comprendere relazioni e fare sintesi, indipendentemente d a g l i a p p r e n d i m e n t i pregressi

compiti insoliti compiti basati su materiale talmente noto da poter escludere l’influenza della cultura o dell’apprendimento

tipi di itemINTELLIGENZA CRISTALLIZZATA connessa alle conoscenze e alle competenze acquisite con l’esperienza

compiti che rispecchiano l ' i n fl u e n z a d e l l a scolarizzazione o del livello socioculturale

livello di difficoltà degli item

indice di difficoltà degli item: si calcola sulla base della percentuale di risposte corrette: consente di graduare la difficoltà degli item nel test solitamente si parte dagli item più facili per arrivare a quelli più difficili, inserendo a intervalli qualche item più facile di quello precedente

item ad esclusione

bisogna identificare la categoria che accomuna tutti gli elementi tranne uno, c ioè ident ificare la re laz ione d i somiglianza e differenza tra gli elementi dell’insieme

item ad esclusione

sottolineare l’animale da scartare:

pescecane / aringa / barracuda / balena / merluzzo

sottolineare la parola da scartare:

impresa / premi / rima / resa / mare / esami / parco / misera

opulento / detergente / stazione / illazione/ abilità / polizia

item ad esclusione

sottolineare la figura da scartare:

1 2 3 4 5

6 7 8 9

INTELLIGENZA FLUIDA O

CRISTALLIZZATA?

item analogici

utilizzano le analogie: il soggetto deve dedurre sulla base di un esempio che viene fornito, la relazione che intercorre tra due parole, una delle quali fornita nell’item e l’altra da scegliere tra una serie di alternative

item analogici

automobile sta a ruota come cavallo sta a:

gamba / coda / galoppo / furgone / guida

Manzoni sta a Promessi Sposi come Joyce sta a :

Verga / Medea / Ulisse / Enea / Guerra e pace

piano sta a solido come linea sta a :

circolo / quadrato / angolo / piano/ rettangolo

item analogici con figure

sta a come sta a:

1 2 3

4 5

item analogici con lettere o numeri

D sta a H come P sta a: O / L / C / T / V

196 sta a 14 come 256 sta a : 11 / 23 / 9 / 31 / 16

il livello di difficoltà deriva dalla complessità della relazione da dedurre

anche se il contenuto dell’item può renderlo adatto a misurare l’intelligenza cristallizzata, il ragionamento richiesto per risolvere le analogie è correlato con l’intelligenza fluida

item a sequenzasono costituiti da serie di numeri, figure o più raramente parole in un determinato ordine: al soggetto viene richiesto di inserire il numero, la figura o la parola mancante dalla serie. A volte sono previste le alternative di risposta, altre volte no.

item a sequenzatrovare i numeri che mancano nella seguente serie

7 10 9 12 11 ___ ___ inserire il numero che manca

3 8

4

48 5 7

2

?

item a sequenzaquale delle 6 figure numerate completa la serie seguente?

1 2 3

4 5 6

item di vocabolario

misurano l’abilità e la fluidità verbale. Richiedono di riconoscere il significato di parole, di identificarne sinonimi o contrari, oppure di produrre in un tempo limitato il maggior numero di parole con certe caratteristiche date.

item di vocabolarioun consiglio comprensibile è:

cattivo / comprensivo / intelligibile / buono

quale di queste parole ha lo stesso significato di spinta:

grido / bevanda / urto / segno

scrivere in un minuto quante più parole che cominciano con le lettere SC

item di abilità spaziale

sono basati sull’abilità di visualizzare figure bi o tridimensionali anche se cambia l’orientamento

item di abilità spazialeindicare tra le figure della prima riga quella che è rappresentata, proiettata su un piano, nella seconda riga

1 2 3 4

considerazioni generaliscelta dei distrattori:

non si possono scegliere alternative troppo diverse o improbabili rispetto alla risposta esatta, altrimenti la risposta viene facilitata

numero dei distrattori: devono essere in numero sufficiente a rendere la risposta casuale non troppo probabile

i test di personalità

questionari o inventari di personalità

consistono in un insieme di item posti in forma di affermazioni che riguardano comportamenti o sentimenti cui la persona deve rispondere dichiarando il suo assenso o meno

non esistono risposte giuste o sbagliate non esistono item facili o difficili

questionari o inventari di personalità

vero-falso: sono item dicotomici (giusto-sbagliato; si-no). “Quando decido di fare una cosa la faccio” Limite: sono restrittivi non prevedendo possibilità intermedie Usano item dicotomici: MMPI, CPI, EPQ item tricotomici: prevedono un terzo punto nella scala dicotomica (si-no-non so; vero-falso-incerto; di solito-mai-qualche volta) Usano item tricotomici: 16 PF

item dei questionari di personalità

item con scale di valutazione: sono scale a 5 o a 7 punti (da mai a sempre; da per nulla a molto). Vantaggi: il maggior numero di possibili risposte favorisce la variabilità e la discriminatività delle distribuzioni di frequenza Punti critici: lo “stile di risposta”, cioè la tendenza delle p e r s o n e a d a d o t t a r e u n a m o d a l i t à c o s t a n t e indipendentemente dal contenuti degli item (punteggi estremi o punteggi intermedi) Usano le scale di valutazione: BFQ

item dei questionari di personalità

test proiettivi

sono costituiti da un insieme di stimoli per lo più ambigui che la persona cui viene sottoposto deve descrivere. Si fondano sull’ipotesi che le descrizioni di fronte a stimoli incerti riflettano aspetti legati ai vissuti più nascosti

Rorschach

Thematic Apperception Test

completamento di frasi (es. Picture Frustration Study, di Rosenzweig; Favole della Düss) disegno libero (figura umana di Machover; famiglia di Corman) manipolazione di oggetti con i quali si chiede di costruire una situazione (es. Sceno test di Von Staabs; Test del Villaggio di Arthus)

altri tipi di test proiettivi

uso di test tradotti: non equivalenza dei costrutti nei diversi contesti culturali desiderabilità sociale: anche questa varia in funzione delle culture

alcune difficoltà nella misura della personalità scale di misura degli atteggiamenti

sono costituite da insiemi di affermazioni o item ai quali la persona è invitata a dare il suo assenso. L’ipotesi è che attraverso questo assenso o dissenso sia possibile misurare l’atteggiamento della persona rispetto ad un dato argomento, lungo un continuum di favorevolezza-sfavorevolezza

utilizzano scale di valutazione a 5 o a 7 punti, da sono completamente d’accordo a sono completamente in disaccordo a volte si preferiscono le scale a 6 punti, se si vuole evitare la posizione intermedia (neutra)

le scale di Likert

Esiste una dimensione continua sottostante che rappresenta l’atteggiamento e ogni item è in relazione monotóna con questa: un atteggiamento più favorevole verso un oggetto produce un punteggio più elevato sull’item. Anche la somma dei punteggi è in relazione monotóna con l’atteggiamento: un punteggio totale più alto indica allora un atteggiamento più favorevole.

le scale di Likert

Ogni item è un indicatore del costrutto teorico sottostante che la scala vuole misurare. Questo è detto variabile latente. È latente in quanto non direttamente osservabile; è variabile in quanto alcune sue proprietà variano in persone o condizioni diverse.

le scale di Likert

Il punteggio totale di un soggetto, che indicherà la sua posizione sul continuum dell’atteggiamento, si ottiene sommando i punteggi attribuiti alle risposte di quel soggetto agli item della scala. Da questa operazione derivano le denominazioni di “metodo dei punteggi sommati” o di “scala additiva”.

le scale di Likert

molto in disaccordo

abbastanza in disaccordo

né d’accordo né in disaccordo

abbastanza d’accordo molto d’accordo

1 2 3 4 5

deriva da studi di psicolinguistica

si fonda sull’idea che ogni concetto possiede un aspetto denotativo (oggettivo e condiviso) e un aspetto connotativo (soggettivo e collegato alle reazioni emotive ed affettive)

il Differenziale Semantico Osgood, Suci, Tennenbaum, 1957 consente di quantificare l’aspetto

connotativo del significato attribuito ad un concetto, senza porre domande dirette quantifica le reazioni cognitive ed affettive suscitate da un concetto-stimolo

si presenta un concetto-stimolo che viene fatto valutare su una serie di coppie di aggettivi polari (opposti tra loro)

il soggetto deve indicare a quale dei due polari il concetto si avvicina di più, quantificando tale distanza su una scala a 7 livelli

I DISABILIPer ciascuna coppia di aggettivi opposti, scegli quale è più indicato per descrivere le persone disabili. Indica poi se l’aggettivo scelto le descrive Molto, Abbastanza o Poco, mettendo una crocetta nell’apposita casella. Usa la casella centrale solo quando né l’uno né l’altro dei due aggettivi si adattano

molto abbastanza poco poco abbastanza molto

FORTE 7 6 5 4 3 2 1 DEBOLE

INDIPENDENTE 7 6 5 4 3 2 1 DIPENDENTE

AGGRESSIVO 7 6 5 4 3 2 1 PACIFICO

SUPERFICIALE 7 6 5 4 3 2 1 PROFONDO

Concetto-stimolo:

Io come sono (Sè reale)

Io come vorrei essere (Sè ideale)

Io come penso che gli altri mi vedano (Sè sociale)

il Differenziale Semantico per la Valutazione dell’Immagine di Sè

120 ◆ © 2013, S. Di Nuovo e P. Magnano, Competenze trasversali e scelte formative, Trento, Erickson

VALUTAZIONE DELL’IMMAGINE DI SÉDifferenziale Semantico per la valutazione del sé attuale

Nome e cognome ______________________________________________________________________________________________________________________

Età _________________________ M □ F □ Classe _________________________

Scuola/Corso di laurea _____________________________________________________________________________________________________________

▶ Valuta te stesso (come realmente sei).Per ciascuna coppia di aggettivi opposti, scegli quale è più indicato per descrivere te stesso. Indica poi se l’aggettivo scelto ti descrive Molto, Abbastanza o Poco, mettendo un crocetta nella apposita casella. Usa la casella centrale solo quando né l’uno né l’altro dei due aggettivi ti descrivono come effettivamente sei.

Molto Abbastanza Poco Poco Abbastanza Molto

1 FORTE DEBOLE

2 INDIPENDENTE DIPENDENTE

3 AGGRESSIVO PACIFICO

4 PROFONDO SUPERFICIALE

5 FREDDO CALDO

6 RIFLESSIVO IMPULSIVO

7 INDESIDERABILE DESIDERABILE

8 ESPANSIVO CHIUSO

9 PESSIMISTA OTTIMISTA

10 CALMO AGITATO

11 IMMATURO MATURO

12 FRAGILE RESISTENTE

13 DISTESO TESO

14 INSIGNIFICANTE IMPORTANTE

15 ATTIVO PASSIVO

16 INSICURO SICURO

17 GUSTOSO DISGUSTOSO

18 INSTABILE STABILE

19 SEMPLICE COMPLICATO

20 TENERO DURO

21 DIFFIDENTE FIDUCIOSO

TEST 3aSECONDARIA DI 1° GRADO – SECONDARIA DI 2° GRADO – UNIVERSITÀ

Analisi descrittiva: si uniscono le ‘crocette’ segnate da ogni soggetto nelle diverse scale e si ottiene un profilo idiografico per ciascun concetto valutato

Analisi quantitativa: si calcolano 3 fattori (ottenuti tramite procedure statistiche) facendo la media ponderata degli aggettivi collocati in ciascun fattore; si confrontano con le norme ottenute dalla taratura dello strumento

120 ◆ © 2013, S. Di Nuovo e P. Magnano, Competenze trasversali e scelte formative, Trento, Erickson

VALUTAZIONE DELL’IMMAGINE DI SÉDifferenziale Semantico per la valutazione del sé attuale

Nome e cognome ______________________________________________________________________________________________________________________

Età _________________________ M □ F □ Classe _________________________

Scuola/Corso di laurea _____________________________________________________________________________________________________________

▶ Valuta te stesso (come realmente sei).Per ciascuna coppia di aggettivi opposti, scegli quale è più indicato per descrivere te stesso. Indica poi se l’aggettivo scelto ti descrive Molto, Abbastanza o Poco, mettendo un crocetta nella apposita casella. Usa la casella centrale solo quando né l’uno né l’altro dei due aggettivi ti descrivono come effettivamente sei.

Molto Abbastanza Poco Poco Abbastanza Molto

1 FORTE DEBOLE

2 INDIPENDENTE DIPENDENTE

3 AGGRESSIVO PACIFICO

4 PROFONDO SUPERFICIALE

5 FREDDO CALDO

6 RIFLESSIVO IMPULSIVO

7 INDESIDERABILE DESIDERABILE

8 ESPANSIVO CHIUSO

9 PESSIMISTA OTTIMISTA

10 CALMO AGITATO

11 IMMATURO MATURO

12 FRAGILE RESISTENTE

13 DISTESO TESO

14 INSIGNIFICANTE IMPORTANTE

15 ATTIVO PASSIVO

16 INSICURO SICURO

17 GUSTOSO DISGUSTOSO

18 INSTABILE STABILE

19 SEMPLICE COMPLICATO

20 TENERO DURO

21 DIFFIDENTE FIDUCIOSO

TEST 3aSECONDARIA DI 1° GRADO – SECONDARIA DI 2° GRADO – UNIVERSITÀ

xxx

xx

xx

xxx

x

A N A L I S I

D E S C R I T T I V A

46 ◆ Competenze trasversali e scelte formative

Modalità di somministrazione, scoring e interpretazione del punteggio

Il test va somministrato come indicato nelle istruzioni, riportate sul foglio stesso che riporta i qualificatori e le scale su ognuna delle quali il soggetto deve collocare le risposte.

La valutazione avviene a due livelli.Il primo livello è descrittivo, collegando le valutazioni per formare un profilo,

che può essere confrontato nel tempo per lo stresso soggetto oppure confrontato con quello di altri soggetti, o con la media del suo gruppo, ecc. (si veda esempio nella figura riportata più avanti).

Il secondo livello è quello quantitativo e psicometrico, e si avvale del calcolo dei tre fattori evidenziati dalla ricerca, come esposto nel paragrafi precedenti.

Per pervenire al punteggio complessivo per ciascun fattore, bisogna som-mare i punteggi relativi alle scale saturate nel fattore stesso (ad esempio fattore E = somma di tutte le scale E), avvalendosi della tabella 4.5, e dividendo poi per il numero del le scale interessate, come indicato nella stessa tabella. Il punteggio totale è quindi la media ponderata dei punteggi delle scale saturate nel fattore.

Le collocazioni delle scale nei fattori (tabelle 4.5 e 4.6) sono in qualche caso diverse per maschi e femmine, quindi va effettuato un calcolo differenziato a secondo del sesso del soggetto in quanto il numero delle scale per ciascun fattore è diverso.

I punteggi vanno per ciascuna scala da 7 a 1, andando da sinistra a destra quando il polo positivo è collocato a sinistra. Le scale in cui il polare positivo è posto a destra nel formato del D.S. (indicate nelle tabelle 4.5 e 4.6 con l’asterisco *) richiedono la inversione dei punteggi segnati sulla scheda: se X è il valore se-gnato dal soggetto, va calcolato 8-X. Ad esempio per la scala FREDDO-CALDO se il soggetto indica 2 va registrato (8-2) = 6, così da attribuire il punteggio al polo positivo della scala.

Sono escluse dal calcolo dei fattori le scale idealista/realista e conservatore/progressista che servono a scopo descrittivo (si veda esempio più avanti), non avendo un polo «positivo» definibile a priori.

Riepilogando, il calcolo dei punteggi fattoriali avviene nel modo indicato nella tabella 4.5.

TABELLA 4.5Calcolo dei punteggi fattoriali per il Differenziale Semantico

Maschi Femmine

Punt. fattore E (1+2+7*+8+9*+12*+14*+15+16*+17+22+25+29+33*+35)/15

(1+2+7*+8+12*+14*+15+16*+17+22+25+ 29+31+33*)/14

Punt. fattore A (3+5*+19+20+21*+23+28*+34+36*)/9 (3+4+5*+11*+19+20+21*+23+27+28*+34+36*)/12

Punt. fattore S (4+6+10+11*+13+18*+26*+27+30*+31)/10 (6+9*+10+13+18*+26*+30*+35)/8

* indica i polari che vanno invertiti per la valutazione al polo positivo, per i quali il punteggio da assegnare è 8-X, essendo X il valore segnato dal soggetto.

Immagine di Sé ◆ 47

TABELLA 4.6Collocazione fattoriale dei polari

Maschi Femmine

1. FORTE E E

2. INDIPENDENTE E E

3. AGGRESSIVO A A

4. PROFONDO S A 5. FREDDO* A* A*

6. RIFLESSIVO S S

7. INDESIDERABILE* E* E*

8. ESPANSIVO E E

9. PESSIMISTA* E* S*10. CALMO S S

11. IMMATURO* S* A*12. FRAGILE* E* E*

13. DISTESO S S

14. INSIGNIFICANTE* E* E*

15. ATTIVO E E

16. INSICURO* E* E*

17. GUSTOSO E E

18. INSTABILE* S* S*

19. SEMPLICE A A

20. TENERO A A

21. DIFFIDENTE* A* A*

22. VELOCE E E

23. TOLLERANTE A A

24. IDEALISTA – -

25. VIVACE E E

26. ANSIOSO* S* S*

27. COERENTE S A28. EGOISTA* A* A*

29. CAPACE E E

30. DISORDINATO* S* S*

31. EFFICIENTE S E

32. CONSERVATORE – -

33. INDECISO* E* E*

34. SINCERO A A

35. SODDISFATTO E S36. INGIUSTO* A* A*

Totale fattore E 15 14Totale fattore A 9 12Totale fattore S 10 8

* indica i polari per i quali è necessaria l’inversione. In corsivo sono indicati i qualificatori la cui collocazione fattoriale è diversa nei due generi. Fattori: E = Energia, dinamicità; A = Affettività positiva S = Stabilità emotiva.

Energia e dinamicità, percezione di sé come persona sostanzialmente attiva nell’orientamento verso la vita. La persona con punteggio elevato in questo fattore ha notevole sicurezza interiore e si presenta agli altri come vivace ed esuberante. Punteggi bassi caratterizzano la persona come insicura e passiva, con limitata fiducia nelle proprie capacità

Affettività positiva, percezione di sé come persona capace di sentimenti ed affetti che favoriscono un rapporto soddisfacente con gli altri (tolleranza, altruismo, apertura). Punteggi bassi caratterizzano una persona aggressiva, centrata sul sé e poco portata ad una reale apertura affettiva

Stabilità emotiva, percezione di un assetto emotivo caratterizzato da calma, tranquillità, ordine interiore e riflessività. Punteggi bassi caratterizzano una persona emozionalmente disordinata, tendente a perdere la calma e a manifestare le emozioni in modo poco controllato

Nella valutazione è importante considerare la combinazione tra i fattori:

Elevata affettività positiva (A+) congiunta a bassa energia (E-) caratterizza una persona passiva e dipendente dagli altri Bassa affettività positiva (A-) associata ad elevata energia (E+) qualifica un soggetto eccessivamente duro e competitivo, sostanzialmente egocentrico Scarsa stabilità emotiva (S-) insieme ad alta dinamicità (E+) comporta un atteggiamento verso la vita frenetico e abbastanza a rischi di nevrosi