Tutto ciò che un bibliotecario deve sapere sul diritto d’autore (Trieste, feb. 2016)
Lezione 20.09.16 Uni Trieste ap [modalità compatibilità] settembre 2016... · 21/09/2016 1...
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Trieste 20.09.16 Alberto Petrocelli
Università degli Studi di Trieste
Dipartimento di Scienze della Vita
BUONE PRATICHE DI STABULAZIONE
CONTROLLO SANITARIO
SICUREZZA DEGLI OPERATORI
TECNICHE DI SOMMINISTRAZIONE E
PRELIEVO
BENESSERE ANIMALE NELLA SPERIMENTAZIONE ?
Definizione di BENESSERE:
““Lo stato di un animale in relazione ai suoi tentati vi di Lo stato di un animale in relazione ai suoi tentati vi di adattarsi all’ambiente”adattarsi all’ambiente”((BroomBroom 93, 93, PoolePoole 98)98)
Il benessere di un animale utilizzato in esperimenti e’un concetto che può apparire ambiguo .
Le condizioni di stabulazione, sia durantel’allevamento che l’utilizzo
prevedono inevitabilmente:- una limitazione della libertà di movimento e- la costrizione in un ambiente confinato ,
talvolta limitato anche nei contatti sociali con altrianimali conspecifici.
ESIGENZE DI TUTELA DEGLI ANIMALI
�rispettare gli animali utilizzati
�ottimizzare la qualità dell’approccio
�limitare al massimo
stati di dolore, sofferenza e stress
Soddisfatta mediante:
- modalità di stabulazione (BPS)
- manipolazione e trattamento appropriati degli animali
- studi scientifici sul benessere animale
BENESSERE
PerPer benesserebenessere sisi devedeve intendereintendere::
--unun equilibrioequilibrio tratra
--soggettosoggetto animaleanimale ee l’l’ ambienteambiente inin cuicui èè inseritoinserito
IlIl BenessereBenessere devedeve essereessere consideratoconsiderato unun qualcosaqualcosadidi piùpiù dell’dell’ assenzaassenza didi malattiamalattia
PerPer poterpoter valutarevalutare clinicamenteclinicamente l’interazionel’interazioneanimale/ambienteanimale/ambiente aiai finifini deldel benesserebenessere occorreoccorrequindiquindi saperesapere ee capirecapire comecome l’animalel’animale estrinsecaestrinseca ililsuosuo statostato didi benesserebenessere cheche gligli derivaderiva nonnon soltantosoltantodaldal nonnon essereessere malatomalato mama dada unun correttocorretto equilibrioequilibrio
fisicofisico (assenza(assenza didi sofferenza)sofferenza)
“psichico”“psichico” (assenza(assenza didi disagio)disagio)
CONOSCERE L’ANIMALE
Fornire alcune indicazioni basilari sullaFornire alcune indicazioni basilari sullavalutazione dellovalutazione dello
ETOGRAMMA=ETOGRAMMA= repertorio comportamentale repertorio comportamentale
al fine di consentire una al fine di consentire una rapida valutazione rapida valutazione sulle condizioni di benessere sulle condizioni di benessere di un animale in stabulazionedi un animale in stabulazione
OMEOSTASI
Il comportamento animale costituisce la Il comportamento animale costituisce la quota maggiore del programma genetico quota maggiore del programma genetico correlato alla correlato alla
SOPRAVVIVENZASOPRAVVIVENZA
Il comportamento di sopravvivenza è Il comportamento di sopravvivenza è rappresentato da attività indirizzaterappresentato da attività indirizzate
OMEOSTASIOMEOSTASI
mantenimento di una condizione mantenimento di una condizione controllata mediante controllata mediante
sistemi di autoregolazionesistemi di autoregolazione
Risposta a controreazioni negative o positiveRisposta a controreazioni negative o positive
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VALUTAZIONE BENESSERE
DalDal puntopunto didi vistavista applicativoapplicativo perper valutarevalutareobiettivamenteobiettivamente lolo statostato didi benesserebenessere deglideglianimalianimali sisi devedeve conoscerneconoscerne::
-- lele necessitànecessità comportamentalicomportamentali “naturali”“naturali”
--i repertori comportamentali i repertori comportamentali “modificati” “modificati” dall’ambiente artificiale (stabulario).dall’ambiente artificiale (stabulario).
L’L’ esameesame deldel comportamentocomportamento puòpuò fornirefornireindicazioniindicazioni sullosullo statostato didi benesserebenessere unaunavoltavolta conosciutaconosciuta lala normalitànormalità fisiologicafisiologica ee ililnormalenormale repertoriorepertorio comportamentalecomportamentale
NECESSITA’ DEGLI ANIMALINECESSITA’ DEGLI ANIMALI
ALIMENTARIALIMENTARI
SESSUALISESSUALI
SPAZIALISPAZIALI
SOCIALISOCIALI
APPETENZA = MOTIVAZIONI COMPORTAMENTALIAPPETENZA = MOTIVAZIONI COMPORTAMENTALI
CONSUMAZIONE = appagamento delle necessitàCONSUMAZIONE = appagamento delle necessità
REATTIVITA’
Reazione comportamentale dell’animale a Reazione comportamentale dell’animale a fronte di situazioni ambientali o endogene fronte di situazioni ambientali o endogene MODIFICATEMODIFICATE
La reattività porta alla La reattività porta alla MOTIVAZIONEMOTIVAZIONE
Con ricerca dell’appagamento delle Con ricerca dell’appagamento delle necessità = necessità = CONSUMAZIONECONSUMAZIONE
COMPORTAMENTO DI MANTENIMENTO
CARATTERISTICHE PRIMARIE: CARATTERISTICHE PRIMARIE:
GroomingGrooming -- ricerca d una situazione confortevolericerca d una situazione confortevole
SelfSelf groominggrooming
Allo Allo groominggrooming = pulizia reciproca= pulizia reciproca
CARATTERISTICHE SECONDARIE: CARATTERISTICHE SECONDARIE:
evacuazione, modalità del comportamento evacuazione, modalità del comportamento escretivoescretivo
FUNZIONE: FUNZIONE:
Igiene della cuteIgiene della cute
stato confortevole di escrezionestato confortevole di escrezione
GROOMING COMPORTAMENTO LOCOMOTORIOCINESI = MOVIMENTO CINESI = MOVIMENTO
CARATTERISTICHE PRIMARIE: CARATTERISTICHE PRIMARIE:
Esercizi fisiciEsercizi fisici
Cambiamento della posizione del corpo e della postur aCambiamento della posizione del corpo e della postur a
CARATTERISTICHE SECONDARIE: CARATTERISTICHE SECONDARIE:
Stiramento e giocoStiramento e gioco
FUNZIONE: FUNZIONE:
Mantenimento Mantenimento
di una buona condizione fisicadi una buona condizione fisica
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COMPORTAMENTO LOCOMOTORIO COMPORTAMENTO DI RIPOSO
CARATTERISTICHE PRIMARIE: CARATTERISTICHE PRIMARIE:
Bagno, riposo e sonno nei periodo diurni Bagno, riposo e sonno nei periodo diurni
CARATTERISTICHE SECONDARIE: CARATTERISTICHE SECONDARIE:
OzioOzio
FUNZIONE: FUNZIONE:
Autoconservazione fisica, recupero fisiologicoAutoconservazione fisica, recupero fisiologico
COMPORTAMENTO SOCIALE
SOCIALIZZAZIONESOCIALIZZAZIONE
CARATTERISTICHE PRIMARIE: CARATTERISTICHE PRIMARIE:
Legami tra Legami tra conspecificiconspecifici
CARATTERISTICHE SECONDARIECARATTERISTICHE SECONDARIE : :
Socializzazione, attività di gruppoSocializzazione, attività di gruppo
FUNZIONE: FUNZIONE:
Aggregazione, stabilità dei rapporti sociali, Aggregazione, stabilità dei rapporti sociali, gerarchiagerarchia
COMPORTAMENTO TERRITORIALE
TERRITORIALITA’TERRITORIALITA’
CARATTERISTICHE PRIMARIE: CARATTERISTICHE PRIMARIE:
Uso dello spazio individuale per le attività di bas e.Uso dello spazio individuale per le attività di bas e.
Spazi minimi (necessità di spazio vitale individual e) Spazi minimi (necessità di spazio vitale individual e)
CARATTERISTICHE SECONDARIE: CARATTERISTICHE SECONDARIE:
Comportamento correlato alla cura della proprietà e Comportamento correlato alla cura della proprietà e dell’alimentazionedell’alimentazione
FUNZIONE: FUNZIONE:
Risposta alle esigenze spaziali Risposta alle esigenze spaziali qualiquali--quantit ativequantitative per per l’alimentazione, il rifugio, la difesa e la riprodu zionel’alimentazione, il rifugio, la difesa e la riprodu zione
COMPORTAMENTO TERRITORIALE CONDIZIONI ARTIFICIALI
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Trieste 20.09.16 Alberto Petrocelli
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BUONE PRATICHE DI STABULAZIONE
CONTROLLO SANITARIO
SICUREZZA DEGLI OPERATORI
TECNICHE DI SOMMINISTRAZIONE E
PRELIEVO
BUONE PRATICHE DI STABULAZIONE
Una corretta stabulazione è essenziale per:Una corretta stabulazione è essenziale per:
-- TUTELATUTELA del benessere degli animalidel benessere degli animali
-- VALIDITA’VALIDITA’ dei risultati sperimentalidei risultati sperimentali
-- SALUTE E SICUREZZA SALUTE E SICUREZZA del personale del personale
Ottimizzare la Ottimizzare la gestione della stabulazionegestione della stabulazionerappresenta il rappresenta il punto di partenza punto di partenza di chiunque utilizzidi chiunque utilizzimodelli in vivo per l’allestimento di modelli speri mentalimodelli in vivo per l’allestimento di modelli speri mentali
BUONE PRATICHE DI STABULAZIONE
Un buon programma di stabulazione si basa su:Un buon programma di stabulazione si basa su:�� STRUTTURESTRUTTURE�� METODI OPERATIVIMETODI OPERATIVIche consentano che consentano all’animale di :all’animale di :
CrescereCrescereMaturareMaturareRiprodursiRiprodursiMantenersi in buona saluteMantenersi in buona salute
E nello stesso tempo permettano il:E nello stesso tempo permettano il:ControlloControlloMonitoraggioMonitoraggio
Delle Delle variabili ambientali, fisiche,chimiche e microbiolo gichevariabili ambientali, fisiche,chimiche e microbiolo gicheperper
RENDERE MINIMERENDERE MINIME LELE VARIAZIONIVARIAZIONIche possono che possono modificare la rispostamodificare la risposta dell’animale durante dell’animale durante
l’esperimento.l’esperimento.
QUALITA’ MICROBIOLOGICA
Gli animali da laboratorio possono essere classificati in Gli animali da laboratorio possono essere classificati in base al loro base al loro PROFILO MICROBIOLOGICO PROFILO MICROBIOLOGICO in:in:
ANIMALI ANIMALI CONVENZIONALICONVENZIONALI CVCV
ANIMALI ANIMALI SPECIFIC PATHOGEN FREESPECIFIC PATHOGEN FREE SPFSPF
ANIMALI ANIMALI NOTOBIOTICINOTOBIOTICI GNGN
ANIMALI ANIMALI GERM FREEGERM FREE GFGF
QUALITA’ MICROBIOLOGICA
Specified Pathogen FreeSPF
NOTOBIOTICI(GN)
Flora Microbica conosciuta
GERM FREE(GF)
Riderivazione per Isterectomia
CONVENZIONALI(CV)
BARRIERA
ISOLATORE
StabulazioneCV
BPS-STRUTTURE
Il sistema di stabulazione deve essere Il sistema di stabulazione deve essere adeguato:adeguato:
a)a) Al Al tipotipo di sperimentazionedi sperimentazioneb)b) Alle Alle esigenzeesigenze del ricercatoredel ricercatorec)c) Alla Alla produttività produttività dell’attività sperimentaledell’attività sperimentale
-- BARRIERABARRIERA-- ISOLATOREISOLATORE-- GABBIE VENTILATEGABBIE VENTILATE
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BPS-STRUTTURE- BARRIERA
Sistema complesso di accorgimenti tecnici che servo no a:Sistema complesso di accorgimenti tecnici che servo no a:
a)a) Mantenere determinate condizioni ambientali Mantenere determinate condizioni ambientali di:di:temperaturatemperaturaumidità relativaumidità relativailluminazioneilluminazione
b)b) Ridurre al minimo le probabilità di contaminazione Ridurre al minimo le probabilità di contaminazione da parte di:da parte di:
microrganismi patogenimicrorganismi patogeniparassitiparassitiinsettiinsettialtre possibili fonti di contaminazionealtre possibili fonti di contaminazione
BPS-STRUTTURE- BARRIERA
-- Un Un solosolo localelocale-- Più Più aree interdipendenti aree interdipendenti tra lorotra loro
Le Le attrezzature ed i servizi attrezzature ed i servizi che servono a realizzare che servono a realizzare un’area un’area barrieratabarrierata devono essere collocati devono essere collocati
ESTERNAMENTE ESTERNAMENTE della barriera e devono essere realizzati in modo tal e che della barriera e devono essere realizzati in modo tal e che
la loro la loro manutenzionemanutenzione possa essere eseguita possa essere eseguita ALL’ESTERNOALL’ESTERNO
al fine di :al fine di :-- ridurre al minimo la necessità di introdurre materi ali ridurre al minimo la necessità di introdurre materi ali
all’interno delle barriereall’interno delle barriere
BPS-STRUTTURE- BARRIERA
SERVIZI E ATTREZZATURE NECESSARIE PER AREA BARRIERA TASERVIZI E ATTREZZATURE NECESSARIE PER AREA BARRIERA TASERVIZISERVIZI
Elettricità e generatore di emergenzaElettricità e generatore di emergenzaVaporeVaporeAcqua potabile (clorazione, acidificazione, filtraz ione)Acqua potabile (clorazione, acidificazione, filtraz ione)
CONDIZIONAMENTO CONDIZIONAMENTO D’ARIAD’ARIA
Macchine per la regolazione del flusso, della tempe ratura e della Macchine per la regolazione del flusso, della tempe ratura e della pressione positiva o negativa dell’aria dei locali di stabulazione;pressione positiva o negativa dell’aria dei locali di stabulazione;
Sistema di filtrazione dell’aria in entrataSistema di filtrazione dell’aria in entrataUmidificatoriUmidificatoriCondotte d’ariaCondotte d’ariaSistemi di controllo ambientali e sistemi di allarm eSistemi di controllo ambientali e sistemi di allarm e
SISTEMI SISTEMI DIDI STERILIZZAZIONESTERILIZZAZIONE
BPS-STRUTTURE- ISOLATORE (BARRIERA ASSOLUTA)
Struttura costruita su una intelaiatura di acciaio o di plas tica
costituito da un involucro di PVC rigido o morbido completato da
due filtri assoluti situati a monte e a valle.
L'aria che assicura la ventilazione del volume di spazio delimi tato
da questo involucro è prelevata nel sito di installazione
dell'Isolatore, filtrata da un filtro assoluto in entrata pr otetto da un
prefiltro al fine di evitare un suo prematuro intasamento e u n
inquinamento dell'isolatore stesso.
BPS-STRUTTURE- GABBIE E ARMADI VENTILATI BPS-STRUTTURE- SISTEMI DI ALLOGGIAMENTO
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BPS-STRUTTURE- AREE FUNZIONALI
DalDal puntopunto didi vistavista siasia strutturalestrutturale cheche funzionalefunzionale unauna facilityfacilityperper animalianimali dovrebbedovrebbe essereessere divisadivisa inin
AREE FUNZIONALI AREE FUNZIONALI DIDI BASE:BASE:
-- RicevimentoRicevimento-- QuarantenaQuarantena-- IsolamentoIsolamento-- StabulazioneStabulazione-- SperimentazioneSperimentazione-- Aree di servizioAree di servizio
BPS-STRUTTURE- AREE FUNZIONALI
CORRETTA UTILIZZAZIONE DELLE AREE FUNZIONALICORRETTA UTILIZZAZIONE DELLE AREE FUNZIONALI
PERCORSI:PERCORSI:Secondo le normali procedure previste i percorsi pe r laSecondo le normali procedure previste i percorsi pe r lamovimentazione degli animali e/o del materiale nelle varie movimentazione degli animali e/o del materiale nelle varie
aree devono sempre procedere dalle aree devono sempre procedere dalle AREE PULITE A QUELLE SPORCHEAREE PULITE A QUELLE SPORCHE
BPS- METODI OPERATIVI- PROCEDURE OPERATIVE STANDARD
STABULAZIONE
MANTENIMENTO -SISTEMI DI ALIMENTAZIONE- SISTEMI DI ABBEVERAZIONE
MANGIMI - ANALISI CHIMICHE- ANALISI MICROBIOLOGICHE
LETTIERE- ANALISI CHIMICHE- ANALISI MICROBIOLOGICHE
PULIZIE E DECONTAMINAZIONI
BPS- METODI OPERATIVI- PROCEDURE OPERATIVE STANDARD
ANIMALI
-DATI DELLA COLONIA (ALLEVAMENTO)
-STATO SANITARIOESAMI MICROBIOLOGICISIEROLOGICI E PARASSITOLOGICI
- CERTIFICATI SANITARI VACCINAZIONI (PRIMATI E CANI)
BPS- METODI OPERATIVI- PROCEDURE OPERATIVE STANDARD
PERSONALE
-FORMAZIONE E TRAINING
- MANIPOLAZIONE- CONTROLLO ANIMALI- SACRIFICIO
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BUONE PRATICHE DI STABULAZIONE
CONTROLLO SANITARIO
SICUREZZA DEGLI OPERATORI
TECNICHE DI SOMMINISTRAZIONE E
PRELIEVO
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INFEZIONE E MALATTIA
AMBIENTEMacroclimaMicroclima
Management
Causa predisponente
Virus(infezione)
Batteri(infezione)
Parassiti(infestazione)
Agente eziologico
MALATTIA(Segni clinici)
CONTROLLO SANITARIO
Un animale che raggiunge un centro di sperimentazione
non deve stare bene solo apparentemente
ma deve anche:
essere esente da una lunga serie di - infezioni - infestazioni
che possono determinare interferenze con il risultatosperimentale
CONTROLLO SANITARIO
1) Primo controllo:VERIFICA DEL FORNITORE:- accertamento della documentazione sanitaria
- VERIFICA DEL TRASPORTO:consegne effettuate in giornata
2) Secondo controllo:APERTURA DEGLI IMBALLI in aree protette a ciò destinate
CONTROLLO SANITARIO
OSSERVAZIONI CLINICHE
VALUTAZIONI FISICHE
VISITACOLLETTIVA
ISPEZIONE
PALPAZIONE
E.Sierologici
E.Batteriologici
E.Parassitologici
ESAMICOLLATERALI
VISITAINDIVIDUALE
CONTROLLOSANITARIO
CONTROLLO SANITARIO
VISITA COLLETTIVAA) VIVACITA’
(indice di benessere psico-fisico)animale deve essere vigile e reattivo
B) STATO NUTRIZIONALEcontrollo dorso, fianchi, verifica del consumo di acqua e di cibo
C) ASPETTO DEL PELOlucido, liscio, uniforme
D) ASPETTO DELLE FECIsolide, liquide
CONTOLLO SANITARIO
VISITA INDIVIDUALE- ISPEZIONE
Osservare l’animale nella gabbia PRIMA di estrarlo e verificare:
- STATO DEL SENSORIO
-ASPETTO DEL PELO
DOPO averlo estratto:
CONTROLLO GENERALE
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CONTROLLO SANITARIO-ISPEZIONE
- TESTA E COLLO- ARTI ANTERIORI- TRONCO- ARTI POSTERIORI- CODA
CONTROLLO SANITARIOCONTROLLO PELO
Mantello normale:- Lucido- Uniforme- Pulito
Mantello anormale:- Opaco- Sporco o colorato- Piloerezione- Diradamento- alopecia
CONTROLLO SANITARIO
CONTROLLO TESTABOCCA:- Controllo crescita denti incisivi- Palato- Lingua
COLLO:- superficie deve essere - liscia e regolare
CONTROLLO SANITARIO
CONTROLLO TRONCO- TORACE- ADDOME- APPARATO URO-GENITALE
CONTROLLO SANITARIO
CONTROLLO TRONCO- TORACE- ADDOME- APPARATO URO-GENITALE
CONTROLLO SANITARIO
CONTROLLO ARTI- MOBILITA’ DELLE ARTICOLAZIONI- Verifica delle superfici palmari e plantari
CONTROLLO CODA-verifica assenza di lesioni-superficie deve essere regolare, senza ferite, ulcere, croste tumefazioninecrosi
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CONTROLLO SANITARIO
Il personale coinvolto quotidianamente nellacura e nella manipolazione degli animali è il primo a potersi accorgere di eventualianomalie.
QUALSIASI IRREGOLARITA’ DEVE ESSERE- ANNOTATA ( = BPS) - SEGNALATA AI RESPONSABILI DEI
CONTROLLI (= SICUREZZA)
MONITORAGGIO SANITARIO
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BUONE PRATICHE DI STABULAZIONE
CONTROLLO SANITARIO
SICUREZZA DEGLI OPERATORI
TECNICHE DI SOMMINISTRAZIONE E
PRELIEVO
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
In tutte le strutture in cui sono stabulati animali dalaboratorio è richiesta la disponibilità di
equipaggiamento protettivoal fine di :a) Proteggere il personale dall’esposizione agli allegeni
degli animali ed altri potenziali rischi
b) Proteggere gli animali stabulati da potenziali contaminanti che possono essere veicolati dal personale
RISCHI
ALLERGIE <…….>
ZOONOSI:- Zoon = animale - Nosos = malattia- Antropos = uomo
“Malattie che si trasmettono naturalmente dagli anim ali vertebrati all’uomo”
ZOO – antropo - nosi = dall’animale all’uomo
ANTROPO -zoo- nosi = dall’uomo all’animale
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OPERATORI ESPOSTI AI RISCHI
Addetti alla stabulazione
- Personale addetto alla stabulazione allevamento econtrollo degli animali(veterinari, biologi, tecnici e stabularisti) personaleesposto ad un contatto continuo ed abituale con glianimali.
- Operatori che manipolano gli animalicoloro che effettuano sperimentazione in vivo perscopi di Ricerca, di Controllo e di Produzione(sieri, vaccini, etc.)
OPERATORI ESPOSTI AI RISCHI
Addetti alle autopsie e all’allestimento di colturecellulari
Personale che per le suddette mansioni è esposto adun possibile contatto con agenti patogeni presenti
originariamente negli animali e circoscritti finoall’apertura post mortem.
Addetti ad altre mansioniAddetti alla manutenzione, alle pulizie o comunque,coloro che , anche al di fuori dello stabulario,entrano in contatto con i rifiuti degli animali , con legabbie, con il materiale di stabulazione.
PRINCIPALI ZOONOSI
Tutti gli animali da laboratorio convenzionaliche possono albergare microrganismi in
grado di causare malattia nell’uomo.
Anche in popolazioni animali riderivateprovenienti da allevamenti autorizzati econtrollati dal punto di vista sanitario, sonostati riscontrati microrganismi zoonosici.
PRINCIPALI ZOONOSIBattericheEsposizione alle deiezioni (feci e urine)(e.g. Salmonella, Shigella, E. coli, Leptospira (???) )
Morsi/graffi: Bartonella (cat scratch disease), Rat Bite Fever-Spirillum minor, Streptobaccilis moniliformis, Stafilococcus aureus (!!)
VirusHerpes B virus nei macachi– potenzialmente fatale per l’uomoRabbia (???)Lymphocytic Choriomeningitis Virus (LCMV)– roditori
Parassiti Gastrointestinali – Giardiasis, cryptosporidium, ascaridi (feci e urine) Sistemiche – Toxoplasma
Funghi Dermatomiceti (ringworm)
La trasmissione delle zoonosi può essere prevenuta d a un pronto riconoscimento degli animali malati e dal lo ro isolamento
PASTEURELLOSI
(Pasteurella spp)
colpisce tutti gli animali a sangue caldo ed in particolare ilconiglio che è l’animalepiù colpito fra gli animali da laboratorio.Nell’uomo ,a seguito di
morsi e graffi profondi ,
le ferite si presentano- gonfie- arrossate e dolenti,seguite da linfangiti e linfoadeniti, con formazione locale diascessi a lenta guarigione.Rare, ma egualmente fatali le forme setticemiche.
RAT BITE FEVER
.
Febbre da morso di ratto
Malattia di origine batterica causata da due agenti eziologici:Spirillum minus e Streptobacillus moniliformis.
Il ratto selvatico è il serbatoio naturale del batterio che silocalizza in modo asintomatico a livello del nasofaringe,riscontrato anche nel ratto convenzionale sano.
- morsicaturadalla quale parte il processo setticemico e la conseguente
poliartrite.
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DERMATOMICOSI
Le forme dovute a dermatomiceti zoofili che interessano glianimali da laboratorio sono sostenute da:
Trychophyton mentagrophites, agente della dermatomicosidei roditori (Tricofitosi) dai quali può essere trasmesso all’uomo.Nella maggior parte degli animali l’infezione è asintomatica edEventuali lesioni, costituite da zone alopeciche e da croste, siriscontrano negli animali giovani:
DERMATOMICOSI = RING WORM
Nell’uomo si manifesta come una malattia cutanealocalizzata più frequentemente a livello delle mani e degliavambracci caratterizzata da
aree iperemiche e tondeggianti ad anello (ring worm)con bordo talvolta rilevato e più o meno squamoso,
spesso pruriginoso .
PROFILASSI ZOONOSI
La profilassi delle zoonosi si basa sullaapplicazione di norme igienico sanitarie
riguardanti:
- La provenienza degli animali;- Le norme igieniche di stabulazione ;- Le norme igieniche per il personale ;- I controlli routinari del personale edegli animal i
PROFILASSI ZOONOSI
Provenienza degli animali
Gli animali da esperimento devono provenire da
ALLEVAMENTI AUTORIZZATI
in grado di fornire tutte le necessarie garanzie sia dalpunto di vista genetico, sia dal punto di vista sanitario.
PROFILASSI ZOONOSI
NORME IGIENICHE PER IL PERSONALELe norme igieniche per il personale autorizzato adaccedere al contatto con gli animali prevedono leseguenti misure precauzionali:
IgieneA tutto il personale viene richiesto un alto livello dipulizia in quanto l’igiene personale costituisce sia unabarriera alla trasmissione delle infezioni dall’uomoall’animale e viceversa.Lavaggio delle maniIl lavaggio delle mani è indispensabile all’ingresso ed all’uscita di ciascuna area
di stabulazione e/o di sperimentazione, dei locali di riposo, dei locali dimensa e servizi, dopo ogni operazione di pulizia e di raccolta dei rifiuti.L’efficacia del lavaggio delle mani risiede essenzialmente nel suo aspettomeccanico e soprattutto nella frequenza
Asciugatura delle maniL’asciugatura delle mani preferibilmente deve essere effettuata mediante l’uso di
asciugamani monouso o di aria calda per evitare rischio dicontaminazione da crescita microbica negli asciugamani di tessuto.
PROFILASSI ZOONOSI
SORVEGLIANZA SANITARIA: CONTROLLI ROUTINARI
1. Controllo routinario dello stato sanitario degli animali
2. Controllo routinario del personale addetto agli animali
Ogni operatore destinato al contatto con gli animali necessita diuna visita medica al momento dell’assunzione e di controlliperiodici successivi, al fine di tutelare sia l’operatore stessoda potenziali zoonosi sia gli animali da possibilicontaminazioni trasmesse dall’uomo stesso
MISURE DI PREVENZIONE SANITARIAObbligo di segnalazione al personale competente(Medico Competente , Veterinario) di qualsiasi lesione subita
ad opera degli animali (morsi e graffi ) o delle attrezzaturedi stabulazione (tagli e o ferite da contatto con ilmateriale e le attrezzature di stabulazione)
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ACCESSO ALLO STABULARIO
”NESSUNO STABULARIO E’ MIGLIORE DELLO STAFF IN ESSO IMPIEGATO”(Gaertner, 1969)