Lezione 20.09.16 Uni Trieste ap [modalità compatibilità] settembre 2016... · 21/09/2016 1...

12
21/09/2016 1 Trieste 20.09.16 Alberto Petrocelli Università degli Studi di Trieste Dipartimento di Scienze della Vita BUONE PRATICHE DI STABULAZIONE CONTROLLO SANITARIO SICUREZZA DEGLI OPERATORI TECNICHE DI SOMMINISTRAZIONE E PRELIEVO BENESSERE ANIMALE NELLA SPERIMENTAZIONE ? Definizione di BENESSERE: Lo stato di un animale in relazione ai suoi tentativi di Lo stato di un animale in relazione ai suoi tentativi di adattarsi all’ambiente” adattarsi all’ambiente” (Broom Broom 93, 93, Poole Poole 98) 98) Il benessere di un animale utilizzato in esperimenti e’ un concetto che può apparire ambiguo. Le condizioni di stabulazione, sia durante l’allevamento che l’utilizzo prevedono inevitabilmente: - una limitazione della libertà di movimento e - la costrizione in un ambiente confinato, talvolta limitato anche nei contatti sociali con altri animali conspecifici. ESIGENZE DI TUTELA DEGLI ANIMALI rispettare gli animali utilizzati ottimizzare la qualità dell’approccio limitare al massimo stati di dolore, sofferenza e stress Soddisfatta mediante: - modalità di stabulazione (BPS) - manipolazione e trattamento appropriati degli animali - studi scientifici sul benessere animale BENESSERE Per Per benessere benessere si si deve deve intendere intendere: -un un equilibrio equilibrio tra tra -soggetto soggetto animale animale e l’ l’ ambiente ambiente in in cui cui è inserito inserito Il Il Benessere Benessere deve deve essere essere considerato considerato un un qualcosa qualcosa di di più più dell’ dell’ assenza assenza di di malattia malattia Per Per poter poter valutare valutare clinicamente clinicamente l’interazione l’interazione animale/ambiente animale/ambiente ai ai fini fini del del benessere benessere occorre occorre quindi quindi sapere sapere e capire capire come come l’animale l’animale estrinseca estrinseca il il suo suo stato stato di di benessere benessere che che gli gli deriva deriva non non soltanto soltanto dal dal non non essere essere malato malato ma ma da da un un corretto corretto equilibrio equilibrio fisico fisico (assenza (assenza di di sofferenza) sofferenza) “psichico” “psichico” (assenza (assenza di di disagio) disagio) CONOSCERE L’ANIMALE Fornire alcune indicazioni basilari sulla Fornire alcune indicazioni basilari sulla valutazione dello valutazione dello ETOGRAMMA= ETOGRAMMA= repertorio comportamentale repertorio comportamentale al fine di consentire una al fine di consentire una rapida valutazione rapida valutazione sulle condizioni di benessere sulle condizioni di benessere di un animale in stabulazione di un animale in stabulazione OMEOSTASI Il comportamento animale costituisce la Il comportamento animale costituisce la quota maggiore del programma genetico quota maggiore del programma genetico correlato alla correlato alla SOPRAVVIVENZA SOPRAVVIVENZA Il comportamento di sopravvivenza è Il comportamento di sopravvivenza è rappresentato da attività indirizzate rappresentato da attività indirizzate OMEOSTASI OMEOSTASI mantenimento di una condizione mantenimento di una condizione controllata mediante controllata mediante sistemi di autoregolazione sistemi di autoregolazione Risposta a controreazioni negative o positive Risposta a controreazioni negative o positive

Transcript of Lezione 20.09.16 Uni Trieste ap [modalità compatibilità] settembre 2016... · 21/09/2016 1...

Page 1: Lezione 20.09.16 Uni Trieste ap [modalità compatibilità] settembre 2016... · 21/09/2016 1 Trieste 20.09.16 Alberto Petrocelli Università degli Studi di Trieste Dipartimento di

21/09/2016

1

Trieste 20.09.16 Alberto Petrocelli

Università degli Studi di Trieste

Dipartimento di Scienze della Vita

BUONE PRATICHE DI STABULAZIONE

CONTROLLO SANITARIO

SICUREZZA DEGLI OPERATORI

TECNICHE DI SOMMINISTRAZIONE E

PRELIEVO

BENESSERE ANIMALE NELLA SPERIMENTAZIONE ?

Definizione di BENESSERE:

““Lo stato di un animale in relazione ai suoi tentati vi di Lo stato di un animale in relazione ai suoi tentati vi di adattarsi all’ambiente”adattarsi all’ambiente”((BroomBroom 93, 93, PoolePoole 98)98)

Il benessere di un animale utilizzato in esperimenti e’un concetto che può apparire ambiguo .

Le condizioni di stabulazione, sia durantel’allevamento che l’utilizzo

prevedono inevitabilmente:- una limitazione della libertà di movimento e- la costrizione in un ambiente confinato ,

talvolta limitato anche nei contatti sociali con altrianimali conspecifici.

ESIGENZE DI TUTELA DEGLI ANIMALI

�rispettare gli animali utilizzati

�ottimizzare la qualità dell’approccio

�limitare al massimo

stati di dolore, sofferenza e stress

Soddisfatta mediante:

- modalità di stabulazione (BPS)

- manipolazione e trattamento appropriati degli animali

- studi scientifici sul benessere animale

BENESSERE

PerPer benesserebenessere sisi devedeve intendereintendere::

--unun equilibrioequilibrio tratra

--soggettosoggetto animaleanimale ee l’l’ ambienteambiente inin cuicui èè inseritoinserito

IlIl BenessereBenessere devedeve essereessere consideratoconsiderato unun qualcosaqualcosadidi piùpiù dell’dell’ assenzaassenza didi malattiamalattia

PerPer poterpoter valutarevalutare clinicamenteclinicamente l’interazionel’interazioneanimale/ambienteanimale/ambiente aiai finifini deldel benesserebenessere occorreoccorrequindiquindi saperesapere ee capirecapire comecome l’animalel’animale estrinsecaestrinseca ililsuosuo statostato didi benesserebenessere cheche gligli derivaderiva nonnon soltantosoltantodaldal nonnon essereessere malatomalato mama dada unun correttocorretto equilibrioequilibrio

fisicofisico (assenza(assenza didi sofferenza)sofferenza)

“psichico”“psichico” (assenza(assenza didi disagio)disagio)

CONOSCERE L’ANIMALE

Fornire alcune indicazioni basilari sullaFornire alcune indicazioni basilari sullavalutazione dellovalutazione dello

ETOGRAMMA=ETOGRAMMA= repertorio comportamentale repertorio comportamentale

al fine di consentire una al fine di consentire una rapida valutazione rapida valutazione sulle condizioni di benessere sulle condizioni di benessere di un animale in stabulazionedi un animale in stabulazione

OMEOSTASI

Il comportamento animale costituisce la Il comportamento animale costituisce la quota maggiore del programma genetico quota maggiore del programma genetico correlato alla correlato alla

SOPRAVVIVENZASOPRAVVIVENZA

Il comportamento di sopravvivenza è Il comportamento di sopravvivenza è rappresentato da attività indirizzaterappresentato da attività indirizzate

OMEOSTASIOMEOSTASI

mantenimento di una condizione mantenimento di una condizione controllata mediante controllata mediante

sistemi di autoregolazionesistemi di autoregolazione

Risposta a controreazioni negative o positiveRisposta a controreazioni negative o positive

Page 2: Lezione 20.09.16 Uni Trieste ap [modalità compatibilità] settembre 2016... · 21/09/2016 1 Trieste 20.09.16 Alberto Petrocelli Università degli Studi di Trieste Dipartimento di

21/09/2016

2

VALUTAZIONE BENESSERE

DalDal puntopunto didi vistavista applicativoapplicativo perper valutarevalutareobiettivamenteobiettivamente lolo statostato didi benesserebenessere deglideglianimalianimali sisi devedeve conoscerneconoscerne::

-- lele necessitànecessità comportamentalicomportamentali “naturali”“naturali”

--i repertori comportamentali i repertori comportamentali “modificati” “modificati” dall’ambiente artificiale (stabulario).dall’ambiente artificiale (stabulario).

L’L’ esameesame deldel comportamentocomportamento puòpuò fornirefornireindicazioniindicazioni sullosullo statostato didi benesserebenessere unaunavoltavolta conosciutaconosciuta lala normalitànormalità fisiologicafisiologica ee ililnormalenormale repertoriorepertorio comportamentalecomportamentale

NECESSITA’ DEGLI ANIMALINECESSITA’ DEGLI ANIMALI

ALIMENTARIALIMENTARI

SESSUALISESSUALI

SPAZIALISPAZIALI

SOCIALISOCIALI

APPETENZA = MOTIVAZIONI COMPORTAMENTALIAPPETENZA = MOTIVAZIONI COMPORTAMENTALI

CONSUMAZIONE = appagamento delle necessitàCONSUMAZIONE = appagamento delle necessità

REATTIVITA’

Reazione comportamentale dell’animale a Reazione comportamentale dell’animale a fronte di situazioni ambientali o endogene fronte di situazioni ambientali o endogene MODIFICATEMODIFICATE

La reattività porta alla La reattività porta alla MOTIVAZIONEMOTIVAZIONE

Con ricerca dell’appagamento delle Con ricerca dell’appagamento delle necessità = necessità = CONSUMAZIONECONSUMAZIONE

COMPORTAMENTO DI MANTENIMENTO

CARATTERISTICHE PRIMARIE: CARATTERISTICHE PRIMARIE:

GroomingGrooming -- ricerca d una situazione confortevolericerca d una situazione confortevole

SelfSelf groominggrooming

Allo Allo groominggrooming = pulizia reciproca= pulizia reciproca

CARATTERISTICHE SECONDARIE: CARATTERISTICHE SECONDARIE:

evacuazione, modalità del comportamento evacuazione, modalità del comportamento escretivoescretivo

FUNZIONE: FUNZIONE:

Igiene della cuteIgiene della cute

stato confortevole di escrezionestato confortevole di escrezione

GROOMING COMPORTAMENTO LOCOMOTORIOCINESI = MOVIMENTO CINESI = MOVIMENTO

CARATTERISTICHE PRIMARIE: CARATTERISTICHE PRIMARIE:

Esercizi fisiciEsercizi fisici

Cambiamento della posizione del corpo e della postur aCambiamento della posizione del corpo e della postur a

CARATTERISTICHE SECONDARIE: CARATTERISTICHE SECONDARIE:

Stiramento e giocoStiramento e gioco

FUNZIONE: FUNZIONE:

Mantenimento Mantenimento

di una buona condizione fisicadi una buona condizione fisica

Page 3: Lezione 20.09.16 Uni Trieste ap [modalità compatibilità] settembre 2016... · 21/09/2016 1 Trieste 20.09.16 Alberto Petrocelli Università degli Studi di Trieste Dipartimento di

21/09/2016

3

COMPORTAMENTO LOCOMOTORIO COMPORTAMENTO DI RIPOSO

CARATTERISTICHE PRIMARIE: CARATTERISTICHE PRIMARIE:

Bagno, riposo e sonno nei periodo diurni Bagno, riposo e sonno nei periodo diurni

CARATTERISTICHE SECONDARIE: CARATTERISTICHE SECONDARIE:

OzioOzio

FUNZIONE: FUNZIONE:

Autoconservazione fisica, recupero fisiologicoAutoconservazione fisica, recupero fisiologico

COMPORTAMENTO SOCIALE

SOCIALIZZAZIONESOCIALIZZAZIONE

CARATTERISTICHE PRIMARIE: CARATTERISTICHE PRIMARIE:

Legami tra Legami tra conspecificiconspecifici

CARATTERISTICHE SECONDARIECARATTERISTICHE SECONDARIE : :

Socializzazione, attività di gruppoSocializzazione, attività di gruppo

FUNZIONE: FUNZIONE:

Aggregazione, stabilità dei rapporti sociali, Aggregazione, stabilità dei rapporti sociali, gerarchiagerarchia

COMPORTAMENTO TERRITORIALE

TERRITORIALITA’TERRITORIALITA’

CARATTERISTICHE PRIMARIE: CARATTERISTICHE PRIMARIE:

Uso dello spazio individuale per le attività di bas e.Uso dello spazio individuale per le attività di bas e.

Spazi minimi (necessità di spazio vitale individual e) Spazi minimi (necessità di spazio vitale individual e)

CARATTERISTICHE SECONDARIE: CARATTERISTICHE SECONDARIE:

Comportamento correlato alla cura della proprietà e Comportamento correlato alla cura della proprietà e dell’alimentazionedell’alimentazione

FUNZIONE: FUNZIONE:

Risposta alle esigenze spaziali Risposta alle esigenze spaziali qualiquali--quantit ativequantitative per per l’alimentazione, il rifugio, la difesa e la riprodu zionel’alimentazione, il rifugio, la difesa e la riprodu zione

COMPORTAMENTO TERRITORIALE CONDIZIONI ARTIFICIALI

Page 4: Lezione 20.09.16 Uni Trieste ap [modalità compatibilità] settembre 2016... · 21/09/2016 1 Trieste 20.09.16 Alberto Petrocelli Università degli Studi di Trieste Dipartimento di

21/09/2016

4

Trieste 20.09.16 Alberto Petrocelli

Università degli Studi di Trieste

Dipartimento di Scienze della Vita

BUONE PRATICHE DI STABULAZIONE

CONTROLLO SANITARIO

SICUREZZA DEGLI OPERATORI

TECNICHE DI SOMMINISTRAZIONE E

PRELIEVO

BUONE PRATICHE DI STABULAZIONE

Una corretta stabulazione è essenziale per:Una corretta stabulazione è essenziale per:

-- TUTELATUTELA del benessere degli animalidel benessere degli animali

-- VALIDITA’VALIDITA’ dei risultati sperimentalidei risultati sperimentali

-- SALUTE E SICUREZZA SALUTE E SICUREZZA del personale del personale

Ottimizzare la Ottimizzare la gestione della stabulazionegestione della stabulazionerappresenta il rappresenta il punto di partenza punto di partenza di chiunque utilizzidi chiunque utilizzimodelli in vivo per l’allestimento di modelli speri mentalimodelli in vivo per l’allestimento di modelli speri mentali

BUONE PRATICHE DI STABULAZIONE

Un buon programma di stabulazione si basa su:Un buon programma di stabulazione si basa su:�� STRUTTURESTRUTTURE�� METODI OPERATIVIMETODI OPERATIVIche consentano che consentano all’animale di :all’animale di :

CrescereCrescereMaturareMaturareRiprodursiRiprodursiMantenersi in buona saluteMantenersi in buona salute

E nello stesso tempo permettano il:E nello stesso tempo permettano il:ControlloControlloMonitoraggioMonitoraggio

Delle Delle variabili ambientali, fisiche,chimiche e microbiolo gichevariabili ambientali, fisiche,chimiche e microbiolo gicheperper

RENDERE MINIMERENDERE MINIME LELE VARIAZIONIVARIAZIONIche possono che possono modificare la rispostamodificare la risposta dell’animale durante dell’animale durante

l’esperimento.l’esperimento.

QUALITA’ MICROBIOLOGICA

Gli animali da laboratorio possono essere classificati in Gli animali da laboratorio possono essere classificati in base al loro base al loro PROFILO MICROBIOLOGICO PROFILO MICROBIOLOGICO in:in:

ANIMALI ANIMALI CONVENZIONALICONVENZIONALI CVCV

ANIMALI ANIMALI SPECIFIC PATHOGEN FREESPECIFIC PATHOGEN FREE SPFSPF

ANIMALI ANIMALI NOTOBIOTICINOTOBIOTICI GNGN

ANIMALI ANIMALI GERM FREEGERM FREE GFGF

QUALITA’ MICROBIOLOGICA

Specified Pathogen FreeSPF

NOTOBIOTICI(GN)

Flora Microbica conosciuta

GERM FREE(GF)

Riderivazione per Isterectomia

CONVENZIONALI(CV)

BARRIERA

ISOLATORE

StabulazioneCV

BPS-STRUTTURE

Il sistema di stabulazione deve essere Il sistema di stabulazione deve essere adeguato:adeguato:

a)a) Al Al tipotipo di sperimentazionedi sperimentazioneb)b) Alle Alle esigenzeesigenze del ricercatoredel ricercatorec)c) Alla Alla produttività produttività dell’attività sperimentaledell’attività sperimentale

-- BARRIERABARRIERA-- ISOLATOREISOLATORE-- GABBIE VENTILATEGABBIE VENTILATE

Page 5: Lezione 20.09.16 Uni Trieste ap [modalità compatibilità] settembre 2016... · 21/09/2016 1 Trieste 20.09.16 Alberto Petrocelli Università degli Studi di Trieste Dipartimento di

21/09/2016

5

BPS-STRUTTURE- BARRIERA

Sistema complesso di accorgimenti tecnici che servo no a:Sistema complesso di accorgimenti tecnici che servo no a:

a)a) Mantenere determinate condizioni ambientali Mantenere determinate condizioni ambientali di:di:temperaturatemperaturaumidità relativaumidità relativailluminazioneilluminazione

b)b) Ridurre al minimo le probabilità di contaminazione Ridurre al minimo le probabilità di contaminazione da parte di:da parte di:

microrganismi patogenimicrorganismi patogeniparassitiparassitiinsettiinsettialtre possibili fonti di contaminazionealtre possibili fonti di contaminazione

BPS-STRUTTURE- BARRIERA

-- Un Un solosolo localelocale-- Più Più aree interdipendenti aree interdipendenti tra lorotra loro

Le Le attrezzature ed i servizi attrezzature ed i servizi che servono a realizzare che servono a realizzare un’area un’area barrieratabarrierata devono essere collocati devono essere collocati

ESTERNAMENTE ESTERNAMENTE della barriera e devono essere realizzati in modo tal e che della barriera e devono essere realizzati in modo tal e che

la loro la loro manutenzionemanutenzione possa essere eseguita possa essere eseguita ALL’ESTERNOALL’ESTERNO

al fine di :al fine di :-- ridurre al minimo la necessità di introdurre materi ali ridurre al minimo la necessità di introdurre materi ali

all’interno delle barriereall’interno delle barriere

BPS-STRUTTURE- BARRIERA

SERVIZI E ATTREZZATURE NECESSARIE PER AREA BARRIERA TASERVIZI E ATTREZZATURE NECESSARIE PER AREA BARRIERA TASERVIZISERVIZI

Elettricità e generatore di emergenzaElettricità e generatore di emergenzaVaporeVaporeAcqua potabile (clorazione, acidificazione, filtraz ione)Acqua potabile (clorazione, acidificazione, filtraz ione)

CONDIZIONAMENTO CONDIZIONAMENTO D’ARIAD’ARIA

Macchine per la regolazione del flusso, della tempe ratura e della Macchine per la regolazione del flusso, della tempe ratura e della pressione positiva o negativa dell’aria dei locali di stabulazione;pressione positiva o negativa dell’aria dei locali di stabulazione;

Sistema di filtrazione dell’aria in entrataSistema di filtrazione dell’aria in entrataUmidificatoriUmidificatoriCondotte d’ariaCondotte d’ariaSistemi di controllo ambientali e sistemi di allarm eSistemi di controllo ambientali e sistemi di allarm e

SISTEMI SISTEMI DIDI STERILIZZAZIONESTERILIZZAZIONE

BPS-STRUTTURE- ISOLATORE (BARRIERA ASSOLUTA)

Struttura costruita su una intelaiatura di acciaio o di plas tica

costituito da un involucro di PVC rigido o morbido completato da

due filtri assoluti situati a monte e a valle.

L'aria che assicura la ventilazione del volume di spazio delimi tato

da questo involucro è prelevata nel sito di installazione

dell'Isolatore, filtrata da un filtro assoluto in entrata pr otetto da un

prefiltro al fine di evitare un suo prematuro intasamento e u n

inquinamento dell'isolatore stesso.

BPS-STRUTTURE- GABBIE E ARMADI VENTILATI BPS-STRUTTURE- SISTEMI DI ALLOGGIAMENTO

Page 6: Lezione 20.09.16 Uni Trieste ap [modalità compatibilità] settembre 2016... · 21/09/2016 1 Trieste 20.09.16 Alberto Petrocelli Università degli Studi di Trieste Dipartimento di

21/09/2016

6

BPS-STRUTTURE- AREE FUNZIONALI

DalDal puntopunto didi vistavista siasia strutturalestrutturale cheche funzionalefunzionale unauna facilityfacilityperper animalianimali dovrebbedovrebbe essereessere divisadivisa inin

AREE FUNZIONALI AREE FUNZIONALI DIDI BASE:BASE:

-- RicevimentoRicevimento-- QuarantenaQuarantena-- IsolamentoIsolamento-- StabulazioneStabulazione-- SperimentazioneSperimentazione-- Aree di servizioAree di servizio

BPS-STRUTTURE- AREE FUNZIONALI

CORRETTA UTILIZZAZIONE DELLE AREE FUNZIONALICORRETTA UTILIZZAZIONE DELLE AREE FUNZIONALI

PERCORSI:PERCORSI:Secondo le normali procedure previste i percorsi pe r laSecondo le normali procedure previste i percorsi pe r lamovimentazione degli animali e/o del materiale nelle varie movimentazione degli animali e/o del materiale nelle varie

aree devono sempre procedere dalle aree devono sempre procedere dalle AREE PULITE A QUELLE SPORCHEAREE PULITE A QUELLE SPORCHE

BPS- METODI OPERATIVI- PROCEDURE OPERATIVE STANDARD

STABULAZIONE

MANTENIMENTO -SISTEMI DI ALIMENTAZIONE- SISTEMI DI ABBEVERAZIONE

MANGIMI - ANALISI CHIMICHE- ANALISI MICROBIOLOGICHE

LETTIERE- ANALISI CHIMICHE- ANALISI MICROBIOLOGICHE

PULIZIE E DECONTAMINAZIONI

BPS- METODI OPERATIVI- PROCEDURE OPERATIVE STANDARD

ANIMALI

-DATI DELLA COLONIA (ALLEVAMENTO)

-STATO SANITARIOESAMI MICROBIOLOGICISIEROLOGICI E PARASSITOLOGICI

- CERTIFICATI SANITARI VACCINAZIONI (PRIMATI E CANI)

BPS- METODI OPERATIVI- PROCEDURE OPERATIVE STANDARD

PERSONALE

-FORMAZIONE E TRAINING

- MANIPOLAZIONE- CONTROLLO ANIMALI- SACRIFICIO

Trieste 20.09.16 Alberto Petrocelli

Università degli Studi di Trieste

Dipartimento di Scienze della Vita

BUONE PRATICHE DI STABULAZIONE

CONTROLLO SANITARIO

SICUREZZA DEGLI OPERATORI

TECNICHE DI SOMMINISTRAZIONE E

PRELIEVO

Page 7: Lezione 20.09.16 Uni Trieste ap [modalità compatibilità] settembre 2016... · 21/09/2016 1 Trieste 20.09.16 Alberto Petrocelli Università degli Studi di Trieste Dipartimento di

21/09/2016

7

INFEZIONE E MALATTIA

AMBIENTEMacroclimaMicroclima

Management

Causa predisponente

Virus(infezione)

Batteri(infezione)

Parassiti(infestazione)

Agente eziologico

MALATTIA(Segni clinici)

CONTROLLO SANITARIO

Un animale che raggiunge un centro di sperimentazione

non deve stare bene solo apparentemente

ma deve anche:

essere esente da una lunga serie di - infezioni - infestazioni

che possono determinare interferenze con il risultatosperimentale

CONTROLLO SANITARIO

1) Primo controllo:VERIFICA DEL FORNITORE:- accertamento della documentazione sanitaria

- VERIFICA DEL TRASPORTO:consegne effettuate in giornata

2) Secondo controllo:APERTURA DEGLI IMBALLI in aree protette a ciò destinate

CONTROLLO SANITARIO

OSSERVAZIONI CLINICHE

VALUTAZIONI FISICHE

VISITACOLLETTIVA

ISPEZIONE

PALPAZIONE

E.Sierologici

E.Batteriologici

E.Parassitologici

ESAMICOLLATERALI

VISITAINDIVIDUALE

CONTROLLOSANITARIO

CONTROLLO SANITARIO

VISITA COLLETTIVAA) VIVACITA’

(indice di benessere psico-fisico)animale deve essere vigile e reattivo

B) STATO NUTRIZIONALEcontrollo dorso, fianchi, verifica del consumo di acqua e di cibo

C) ASPETTO DEL PELOlucido, liscio, uniforme

D) ASPETTO DELLE FECIsolide, liquide

CONTOLLO SANITARIO

VISITA INDIVIDUALE- ISPEZIONE

Osservare l’animale nella gabbia PRIMA di estrarlo e verificare:

- STATO DEL SENSORIO

-ASPETTO DEL PELO

DOPO averlo estratto:

CONTROLLO GENERALE

Page 8: Lezione 20.09.16 Uni Trieste ap [modalità compatibilità] settembre 2016... · 21/09/2016 1 Trieste 20.09.16 Alberto Petrocelli Università degli Studi di Trieste Dipartimento di

21/09/2016

8

CONTROLLO SANITARIO-ISPEZIONE

- TESTA E COLLO- ARTI ANTERIORI- TRONCO- ARTI POSTERIORI- CODA

CONTROLLO SANITARIOCONTROLLO PELO

Mantello normale:- Lucido- Uniforme- Pulito

Mantello anormale:- Opaco- Sporco o colorato- Piloerezione- Diradamento- alopecia

CONTROLLO SANITARIO

CONTROLLO TESTABOCCA:- Controllo crescita denti incisivi- Palato- Lingua

COLLO:- superficie deve essere - liscia e regolare

CONTROLLO SANITARIO

CONTROLLO TRONCO- TORACE- ADDOME- APPARATO URO-GENITALE

CONTROLLO SANITARIO

CONTROLLO TRONCO- TORACE- ADDOME- APPARATO URO-GENITALE

CONTROLLO SANITARIO

CONTROLLO ARTI- MOBILITA’ DELLE ARTICOLAZIONI- Verifica delle superfici palmari e plantari

CONTROLLO CODA-verifica assenza di lesioni-superficie deve essere regolare, senza ferite, ulcere, croste tumefazioninecrosi

Page 9: Lezione 20.09.16 Uni Trieste ap [modalità compatibilità] settembre 2016... · 21/09/2016 1 Trieste 20.09.16 Alberto Petrocelli Università degli Studi di Trieste Dipartimento di

21/09/2016

9

CONTROLLO SANITARIO

Il personale coinvolto quotidianamente nellacura e nella manipolazione degli animali è il primo a potersi accorgere di eventualianomalie.

QUALSIASI IRREGOLARITA’ DEVE ESSERE- ANNOTATA ( = BPS) - SEGNALATA AI RESPONSABILI DEI

CONTROLLI (= SICUREZZA)

MONITORAGGIO SANITARIO

Trieste 20.09.16 Alberto Petrocelli

Università degli Studi di Trieste

Dipartimento di Scienze della Vita

BUONE PRATICHE DI STABULAZIONE

CONTROLLO SANITARIO

SICUREZZA DEGLI OPERATORI

TECNICHE DI SOMMINISTRAZIONE E

PRELIEVO

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)

In tutte le strutture in cui sono stabulati animali dalaboratorio è richiesta la disponibilità di

equipaggiamento protettivoal fine di :a) Proteggere il personale dall’esposizione agli allegeni

degli animali ed altri potenziali rischi

b) Proteggere gli animali stabulati da potenziali contaminanti che possono essere veicolati dal personale

RISCHI

ALLERGIE <…….>

ZOONOSI:- Zoon = animale - Nosos = malattia- Antropos = uomo

“Malattie che si trasmettono naturalmente dagli anim ali vertebrati all’uomo”

ZOO – antropo - nosi = dall’animale all’uomo

ANTROPO -zoo- nosi = dall’uomo all’animale

Page 10: Lezione 20.09.16 Uni Trieste ap [modalità compatibilità] settembre 2016... · 21/09/2016 1 Trieste 20.09.16 Alberto Petrocelli Università degli Studi di Trieste Dipartimento di

21/09/2016

10

OPERATORI ESPOSTI AI RISCHI

Addetti alla stabulazione

- Personale addetto alla stabulazione allevamento econtrollo degli animali(veterinari, biologi, tecnici e stabularisti) personaleesposto ad un contatto continuo ed abituale con glianimali.

- Operatori che manipolano gli animalicoloro che effettuano sperimentazione in vivo perscopi di Ricerca, di Controllo e di Produzione(sieri, vaccini, etc.)

OPERATORI ESPOSTI AI RISCHI

Addetti alle autopsie e all’allestimento di colturecellulari

Personale che per le suddette mansioni è esposto adun possibile contatto con agenti patogeni presenti

originariamente negli animali e circoscritti finoall’apertura post mortem.

Addetti ad altre mansioniAddetti alla manutenzione, alle pulizie o comunque,coloro che , anche al di fuori dello stabulario,entrano in contatto con i rifiuti degli animali , con legabbie, con il materiale di stabulazione.

PRINCIPALI ZOONOSI

Tutti gli animali da laboratorio convenzionaliche possono albergare microrganismi in

grado di causare malattia nell’uomo.

Anche in popolazioni animali riderivateprovenienti da allevamenti autorizzati econtrollati dal punto di vista sanitario, sonostati riscontrati microrganismi zoonosici.

PRINCIPALI ZOONOSIBattericheEsposizione alle deiezioni (feci e urine)(e.g. Salmonella, Shigella, E. coli, Leptospira (???) )

Morsi/graffi: Bartonella (cat scratch disease), Rat Bite Fever-Spirillum minor, Streptobaccilis moniliformis, Stafilococcus aureus (!!)

VirusHerpes B virus nei macachi– potenzialmente fatale per l’uomoRabbia (???)Lymphocytic Choriomeningitis Virus (LCMV)– roditori

Parassiti Gastrointestinali – Giardiasis, cryptosporidium, ascaridi (feci e urine) Sistemiche – Toxoplasma

Funghi Dermatomiceti (ringworm)

La trasmissione delle zoonosi può essere prevenuta d a un pronto riconoscimento degli animali malati e dal lo ro isolamento

PASTEURELLOSI

(Pasteurella spp)

colpisce tutti gli animali a sangue caldo ed in particolare ilconiglio che è l’animalepiù colpito fra gli animali da laboratorio.Nell’uomo ,a seguito di

morsi e graffi profondi ,

le ferite si presentano- gonfie- arrossate e dolenti,seguite da linfangiti e linfoadeniti, con formazione locale diascessi a lenta guarigione.Rare, ma egualmente fatali le forme setticemiche.

RAT BITE FEVER

.

Febbre da morso di ratto

Malattia di origine batterica causata da due agenti eziologici:Spirillum minus e Streptobacillus moniliformis.

Il ratto selvatico è il serbatoio naturale del batterio che silocalizza in modo asintomatico a livello del nasofaringe,riscontrato anche nel ratto convenzionale sano.

- morsicaturadalla quale parte il processo setticemico e la conseguente

poliartrite.

Page 11: Lezione 20.09.16 Uni Trieste ap [modalità compatibilità] settembre 2016... · 21/09/2016 1 Trieste 20.09.16 Alberto Petrocelli Università degli Studi di Trieste Dipartimento di

21/09/2016

11

DERMATOMICOSI

Le forme dovute a dermatomiceti zoofili che interessano glianimali da laboratorio sono sostenute da:

Trychophyton mentagrophites, agente della dermatomicosidei roditori (Tricofitosi) dai quali può essere trasmesso all’uomo.Nella maggior parte degli animali l’infezione è asintomatica edEventuali lesioni, costituite da zone alopeciche e da croste, siriscontrano negli animali giovani:

DERMATOMICOSI = RING WORM

Nell’uomo si manifesta come una malattia cutanealocalizzata più frequentemente a livello delle mani e degliavambracci caratterizzata da

aree iperemiche e tondeggianti ad anello (ring worm)con bordo talvolta rilevato e più o meno squamoso,

spesso pruriginoso .

PROFILASSI ZOONOSI

La profilassi delle zoonosi si basa sullaapplicazione di norme igienico sanitarie

riguardanti:

- La provenienza degli animali;- Le norme igieniche di stabulazione ;- Le norme igieniche per il personale ;- I controlli routinari del personale edegli animal i

PROFILASSI ZOONOSI

Provenienza degli animali

Gli animali da esperimento devono provenire da

ALLEVAMENTI AUTORIZZATI

in grado di fornire tutte le necessarie garanzie sia dalpunto di vista genetico, sia dal punto di vista sanitario.

PROFILASSI ZOONOSI

NORME IGIENICHE PER IL PERSONALELe norme igieniche per il personale autorizzato adaccedere al contatto con gli animali prevedono leseguenti misure precauzionali:

IgieneA tutto il personale viene richiesto un alto livello dipulizia in quanto l’igiene personale costituisce sia unabarriera alla trasmissione delle infezioni dall’uomoall’animale e viceversa.Lavaggio delle maniIl lavaggio delle mani è indispensabile all’ingresso ed all’uscita di ciascuna area

di stabulazione e/o di sperimentazione, dei locali di riposo, dei locali dimensa e servizi, dopo ogni operazione di pulizia e di raccolta dei rifiuti.L’efficacia del lavaggio delle mani risiede essenzialmente nel suo aspettomeccanico e soprattutto nella frequenza

Asciugatura delle maniL’asciugatura delle mani preferibilmente deve essere effettuata mediante l’uso di

asciugamani monouso o di aria calda per evitare rischio dicontaminazione da crescita microbica negli asciugamani di tessuto.

PROFILASSI ZOONOSI

SORVEGLIANZA SANITARIA: CONTROLLI ROUTINARI

1. Controllo routinario dello stato sanitario degli animali

2. Controllo routinario del personale addetto agli animali

Ogni operatore destinato al contatto con gli animali necessita diuna visita medica al momento dell’assunzione e di controlliperiodici successivi, al fine di tutelare sia l’operatore stessoda potenziali zoonosi sia gli animali da possibilicontaminazioni trasmesse dall’uomo stesso

MISURE DI PREVENZIONE SANITARIAObbligo di segnalazione al personale competente(Medico Competente , Veterinario) di qualsiasi lesione subita

ad opera degli animali (morsi e graffi ) o delle attrezzaturedi stabulazione (tagli e o ferite da contatto con ilmateriale e le attrezzature di stabulazione)

Page 12: Lezione 20.09.16 Uni Trieste ap [modalità compatibilità] settembre 2016... · 21/09/2016 1 Trieste 20.09.16 Alberto Petrocelli Università degli Studi di Trieste Dipartimento di

21/09/2016

12

ACCESSO ALLO STABULARIO

”NESSUNO STABULARIO E’ MIGLIORE DELLO STAFF IN ESSO IMPIEGATO”(Gaertner, 1969)