Letture per il 14/12/14 - III Domenica d'Avvento

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Incontriamo l’Amore più grandeLetture per il 14 dicembre 2014 3 a Domenica d’ Avvento Mandato a portare il lieto annuncio ai poveri La terza domenica d’Avvento ci chiede di aprirci alla gioia: la gioia del profeta anonimo che annuncia la venuta dell’anno di grazia (prima lettura); la gioia della voce che proclama l’avvicinarsi del Messia (vangelo) e la gioia della comunità che attende il ritorno del suo Signore (seconda lettura). È un richiamo quanto mai opportuno per aiutarci a riscoprire una dimensione della nostra fede spesso assente nella nostra vita per- sonale come nelle nostre celebrazioni liturgiche. Eppure siamo di- scepoli di Colui che ha saputo sorridere per la bellezza della natura e dell’animo umano. Gesù ha ammirato gli uccelli del cielo e i gigli dei campi (Lc 12,27); ha goduto dell’amicizia di Marta e Maria e la presenza dei bambini; ha esultato per gli ammalati guariti, gli indemoniati liberati e i piccoli raggiunti dalla rivelazione del Padre. Nelle parabole si è soffermato sulla gioia dell’uomo che scopre un tesoro nascosto (Mt 13,44) e della donna che ritrova la moneta perduta (Lc 15,5.9). All’inizio della sua missione tra noi, ci ha chie- sto non solo la conversione, ma anche l’adesione del cuore a una notizia di gioia (Mc 1,14-15). Ascoltiamolo! PRIMA LETTURA Is 61, 1-2.10-11 Dal Libro del Profeta Isaia Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annun- cio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l’anno di grazia del Signore.

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“Incontriamo l’Amore più grande” Letture per il 14 dicembre 2014

3a Domenica d’ Avvento

Mandato a portare il lieto annuncio ai poveri La terza domenica d’Avvento ci chiede di aprirci alla gioia: la gioia

del profeta anonimo che annuncia la venuta dell’anno di grazia

(prima lettura); la gioia della voce che proclama l’avvicinarsi del

Messia (vangelo) e la gioia della comunità che attende il ritorno del

suo Signore (seconda lettura).

È un richiamo quanto mai opportuno per aiutarci a riscoprire una

dimensione della nostra fede spesso assente nella nostra vita per-

sonale come nelle nostre celebrazioni liturgiche. Eppure siamo di-

scepoli di Colui che ha saputo sorridere per la bellezza della natura e

dell’animo umano. Gesù ha ammirato gli uccelli del cielo e i gigli dei

campi (Lc 12,27); ha goduto dell’amicizia di Marta e Maria e la

presenza dei bambini; ha esultato per gli ammalati guariti, gli

indemoniati liberati e i piccoli raggiunti dalla rivelazione del Padre.

Nelle parabole si è soffermato sulla gioia dell’uomo che scopre un

tesoro nascosto (Mt 13,44) e della donna che ritrova la moneta

perduta (Lc 15,5.9). All’inizio della sua missione tra noi, ci ha chie-

sto non solo la conversione, ma anche l’adesione del cuore a una

notizia di gioia (Mc 1,14-15). Ascoltiamolo!

PRIMA LETTURA Is 61, 1-2.10-11

Dal Libro del Profeta Isaia Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annun-cio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l’anno di grazia del Signore.

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Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto con il mantello della giustizia, come uno sposo si mette il diadema e come una sposa si adorna di gioielli. Poiché, come la terra produce i suoi germogli e come un giardino fa germogliare i suoi semi, così il Signore Dio farà germogliare la giustizia e la lode davanti a tutte le genti.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Lc 1, 46-54)

Rit. La mia anima esulta nel mio Dio. L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Rit.

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Rit.

Ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia. Rit.

SECONDA LETTURA 1 Tess 5, 16-24

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi

Fratelli, siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa infatti è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi

Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie. Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono. Astenetevi da

ogni specie di male. Il Dio della pace vi santifichi interamente, e tutta la vo-

stra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è colui che vi chiama: egli farà tutto questo! Parola di Dio

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Acclamazione al Vangelo (Is 61, 1)

Alleluia, alleluia! Lo Spirito del Signore è sopra di me, mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio! Alleluia!

VANGELO Gv 1, 6-8.19-28

Dal Vangelo secondo Giovanni

Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.

Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli

inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: “Tu, chi sei?”. Egli confessò e non negò. Confessò: “Io non sono il Cristo”. Allora gli chiesero: “Chi sei, dunque? Sei tu Elia?”. “Non lo sono”, disse.

“Sei tu il profeta?”. “No”, rispose.

Gli dissero allora: “Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?”.

Rispose: “Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaia”.

Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei.

Essi lo interrogarono e gli dissero: “Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?”.

Giovanni rispose loro: “Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo”.

Questo avvenne a Betània, al di là del Giordano, dove Gio-vanni stava battezzando.

Parola del Signore

“Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te” (Lc 1,28)

Quel giorno, Maria non ha solo ascoltato delle parole, ma ha accettato l’impensabile per una fanciulla vergine

e l’ha accolto con lo stupore negli occhi.

“E il Verbo si fece carne”.

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Proposte della Comunità dall’ 8 al 14 dicembre 2014

** Martedì 9 dicembre, ore 20,45: Gruppo biblico-fede (fr. Ferruccio)

** Giovedì 11 dicembre, ore 15: Gruppo biblico (Mila)

** Giovedì 11 dicembre, ore 21: riunione Conferenza S. Vincenzo

** Venerdì 12 dicembre, ore 21: incontro Adulti Cresime

** Sabato 13 dicembre, ore 17,30: prova canti per messa ore 10 ** Sabato 13 dicembre, ore 20: Gruppo coppie (fr. Mario)

Teatro Cardinal Massaia, via Sospello 32 (tel. 011.25.78.81) Segreteria: martedì-giovedì, ore 16-19 venerdì e sabato: ore 10-12 e 16-19

Giovedì 11 dicembre ore 21: la Compagnia di Carlo Tedeschi in

Presepe, il Musical. Un vagito nella notte

Domenica 14 dicembre ore 16,30: Tita Giunta e Carmelo Cancemi in

Judi e il suo misterioso papà, (Rassegna “Bottega delle Storie”)

Ulteriori informazioni le puoi trovare sul sito: www.teatromassaia.it

Orario ufficio parrocchiale (tel. - 011.229.69.17) Lunedì chiuso - martedì ore 9,30-12 e 17-19

mercoledì-giovedì-venerdì-sabato: 17-19;

http://parrocchie.diocesi.torino.it/parr028

[email protected]

orario SS. Messe: giorni feriali: ore 7,30 - 8,30 - 18 giorni festivi: ore 8 - 10 - 11,30 - 18

Ricorda: sii puntuale alle celebrazioni! Trovarsi in Chiesa qualche minuto prima delle celebrazioni aiuta a

prepararsi interiormente all’incontro con Gesù e con i fratelli e a creare il clima di raccoglimento e di preghiera.

8 dicembre: Solennità dell’immAcolAtA

SS. Messe: ore 8 - 10 - 11,30 - 18

Ricordiamo le 64 vittime del bombardamento

dell’8 dicembre 1942