Lettura ragionata della città ESPERIENZA di ORIENTEERING A cura di Gloria Nobili e degli alunni del...

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Lettura ‘ragionata’ della città ESPERIENZA di ESPERIENZA di ORIENTEERING ORIENTEERING A cura di Gloria Nobili e degli alunni del Liceo della Comunicazione “S. Pio X Castel San Pietro Terme (Bo)

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Lettura ‘ragionata’ della città

ESPERIENZA diESPERIENZA di

ORIENTEERINGORIENTEERING

A cura di Gloria Nobilie degli alunni del Liceo della Comunicazione “S. Pio X”Castel San Pietro Terme (Bo)

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Orientarsi significa definire in modo esatto la posizione in cui ci si trova, in un ambiente che non ci è noto, dove non abbiamo punti noti di riferimento che possono aiutarci. Poiché il Sole nel corso del suo moto apparente attorno alla Terra, si presenta in una certa posizione quando sorge, in un'altra a mezzogiorno e in un’altra ancora quando tramonta, si sono scelte queste posizioni come punti di riferimento. Si chiama EST il punto in cui sorge il sole, SUD il punto in cui si trova il mezzogiorno, OVEST il punto in cui tramonta e NORD il punto diametralmente opposto a Sud.

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Per gentile concessione del prof. Maurizio Pezzi

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NORD, SUD, OVEST, ESTNORD, SUD, OVEST, EST sono detti punti cardinali perché fanno da “cardine” , ossia da sostegno all’orientamento. Di notte i punti di riferimento per l’orientamento sono alcune costellazioni e alcune stelle, in particolare la Stella Polare, che fa parte della costellazione del Piccolo Carro (detto anche Orsa Minore) e indica sempre il Nord (questo riferimento è relativo all’emisfero boreale). La sua altezza sull’orizzonte dipende dalla latitudine (distanza in gradi dall’Equatore). Se ci troviamo a 45° di latitudine Nord, la Stella Polare ci apparirà con la stessa altezza; solo al Polo Nord è esattamente sullo Zenit (verticale).

I punti cardinali

Altezza di una stella sulla linea dell’orizzonteAltezza di una stella sulla linea dell’orizzontePer trovare la Stella Polare più facilmente, è meglio

partire dal Grande Carro (o Orsa Maggiore) e seguire la direzione indicata dalle due

stelle laterali esterne

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Per orientarci di giorno dobbiamo quindi individuare i punti cardinali, ma per fare ciò dobbiamo osservare in quale punto sorge il Sole, l’Est. Se esso è sorto alla nostra sinistra, avremo est a sinistra, Ovest alla destra, sud di fronte a noi, Nord alle nostre spalle. Per consultare in modo esatto una qualsiasi carta geografica e per poter indicare su di essa se una località si trova ad Est o ad Ovest, a Nord o a Sud, è indispensabile porla davanti ai nostri occhi rivolta con il Nord in alto (vedi stella dei punti cardinali a fianco) per cui ci ritroveremo il Sud in basso, l’Est a destra e l’Ovest a sinistra.

Ma se non abbiamo visto il Sole sorgere o se è nuvolo, come

possiamo aiutarci? Osservate bene l’immagine a fianco:

potrete intuire la risposta…

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Il campo magnetico terrestre non è prodotto, come si potrebbe pensare, da una grande massa metallica magnetizzata, perché le altissime temperature esistenti al centro della Terra fanno perdere a qualsiasi sostanza le sue proprietà magnetiche, ma piuttosto da intense correnti elettriche (effetto magnetico delle correnti elettriche) che circolano nei metalli fusi (soprattutto Ferro e Nichel) che si trovano nel nucleo del nostro pianeta. Il campo magnetico si protende anche all’esterno della superficie terrestre e si può visualizzare mediante delle linee immaginarie dette linee di forza del campo magnetico.

Linee di forza prodotte da una calamita a ferro di cavallo visualizzate tramite la limatura di ferro

Linee di forza bidimensionali Linee di forza tridimensionali

Campo magnetico terrestre

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Nelle sue forme generali il campo magnetico terrestre assomiglia molto a quello prodotto da un’enorme calamita a barra, però le sue linee di forza non hanno una disposizione simmetrica come quelle della barra magnetica.

La magnetosfera

Infatti l'impatto su di esso del vento solare provoca la compressione delle linee di forza nella parte rivolta al Sole e l'allungamento di quelle nella parte in ombra, portando in quest'ultimo caso alla formazione della cosiddetta coda magnetica terrestre. La magnetosfera si estende nel vuoto da circa 80 a 60.000 chilometri nel lato rivolto verso il Sole e per oltre 300.000 chilometri in direzione opposta.

Tratto da :"The Liftoff Academy" – per cortesia NASA/JPL

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I più semplici strumenti tecnici di cui possiamo avvalerci per un efficace orientamento sono: la bussola e la rosa dei venti. La bussola è costituita da un ago magnetizzato libero di ruotare intorno ad un asse verticale incernierato in una scatoletta; per effetto del campo magnetico terrestre * tale ago si dispone sempre nella direzione Nord-Sud, con la punta che indica il Nord (a meno che non ci siano nelle vicinanze degli elementi magnetici di disturbo!) Poiché i poli magnetici non coincidono con i poli geografici, ma variano la loro posizione nel tempo, il campo magnetico non è costante in direzione e l’ago della bussola viene a formare con il Nord geografico un angolo detto declinazione magnetica.

La bussola

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Breve storia della bussola Le proprietà dei magneti (o meglio della "pietra eraclea" come la

chiamavano gli antichi) di attrarre piccoli pezzi di ferro, è nota fin dagli albori della storia; ma essi venivano impiegate esclusivamente a fini rituali e magici.

L'ago magnetico sarebbe stato usato in Cina fin dal 2634 a. C.; tuttavia Marco Polo (sec. XIII) non parla della bussola.La scoperta della sua proprietà di dirigersi sempre nella stessa direzione risale intorno all'anno 1000. In quell'epoca le repubbliche marinare di Genova, Venezia, Amalfi e Pisa si erano già affermate; per cui esse divennero centri di studi e di nuove realizzazioni in campo marinaro. È quindi credibile che si debba proprio ai marinai amalfitani, come vuole la tradizione,l'ideazione, il miglioramento e l'adozione a fini nautici della Bussola magnetica.

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Solo verso la metà del 1200 è documentato l'impiego dell'ago imperniato e protetto da un contenitore, detto bossolo, poi trasformatosi in bussola. La sua versione definitiva, ossia con l'ago appoggiato sulla ‘rosa’ graduata, comparve verso la fine del XIII secolo. La notizia che gli amalfitani avessero inventato la bussola, ripetuta da un certo Flavio Biondo, diede origine alla leggenda di un inesistente Flavio Gioia

Evoluzione della bussola

Monumenti eretti a Flavio Gioia

di Amalfi, che nel 1302 avrebbe costruito la prima bussola. Lo strumento si sarebbe diffuso nel Mediterraneo e sarebbe poi stato importato nei paesi nordici.In particolare il simbolo del giglio stilizzato, con cui è tradizione indicare la direzione del Nord, è una evoluzionegrafica della lettera "T“ iniziale di Tramontana, ovvero il Nord degli amalfitani, che chiamavano così il vento che proveniva dai monti (o paese tramontano) alle spalle della città.

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“La Rosa dei Venti” è una forma geometrica stellare che permette di classificare i venti a seconda della loro direzione di provenienza, usando sia i punti cardinali principali: NORD, SUD, EST e OVEST (=West in inglese), che quelli intermedi (vedi sotto) . Spesso la si ritrova anche sul fondo delle bussole per una lettura più precisa della posizione dell’ago magnetico e quindi della deviazione angolare.

Esempi di lettura delle direzioni:• NE = Nord-Est ( 45° tra N ed E)

• NW = Nord-Ovest ( 45° tra Nord e Ovest)

• NNW = Nord-Nord-Ovest

( 22°30’ a sinistra del Nord, cioè intermendio tra Nord e Nord-Ovest)

• WNW = Ovest-Nord-Ovest (intermedio tra Ovest e Nord-Ovest)

La Rosa dei Venti

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Dalla bussola alla girobussolaLa sospensione cardanica fece la sua prima apparizione intorno alla metà del sec. XVI. Una descrizione esatta si ha nel ‘Breve compendio de la esfera y de la arte de navegar’ di Martin Cortés (1551), che dà direttive precise per la costruzione della bussola. Ai perfezionamenti dello strumento sono in gran parte da attribuirsi le grandi scoperte di nuove terre, dalla metà del sec. XV in poi.Con il primato nautico dei Fiamminghi, degli Inglesi e dei Francesi, nei secoli XVI - XVII, gli Italiani furono superati nell'arte di costruire bussole. Al principio del sec. XIX apparvero le prime bussole a secco realizzate con criteri scientifici La bussola a secco così realizzata è rimasta invariata fino agli inizi del XX secolo quando si passò alla bussola a liquido tuttora impiegata, seguita a breve distanza di tempo dalla girobussola.

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Altro strumento fondamentale è la carta geografica, ossia una rappresentazione geografica della Terra o di una sua parte. Fin dai tempi più remoti l’uomo ha sentito il bisogno di rappresentare il territorio, sia per definire lo spazio in cui si trovava, sia per indicare le caratteristiche degli ambienti in cui compiva i suoi spostamenti e garantirsi così la possibilità di orientarsi. Risalgono al lontano passato rappresentazioni grafiche di territori realizzate dagli Egiziani, Assiri, Fenici, Greci e Romani, ma anche dai Cinesi e dagli Indiani d’America.Queste rappresentazioni oggi ci appaiono assai diverse dalle nostre carte geografiche; infatti sono imprecise per quanto riguarda le distanze, con grandi deformazioni di Paesi e Continenti.

Una mappa dei territori: le carte

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La carta geografica è una rappresentazione ridotta della realtà, in quanto non riproduce un territorio ed i suoi elementi nelle loro dimensioni reali: su di essa tutto deve essere rimpicciolito. Tale riduzione avviene secondo una proporzione che prende il nome di scala di riduzione.

Se in margine alla carta leggiamo scala 1:10000 significa che 1 cm sulla carta corrisponde a 10000 cm (= 100 m) nella realtà, cioè che è stata operata una riduzione di diecimila volte. La riduzione a scala grande (grande dettaglio) si usa per rappresentare territori di dimensioni limitate, la riduzione a scala piccola (elevata riduzione) si usa invece per rappresentare territori vasti.

Scale di riduzione

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Castel San Pietro Termee la sua posizione geografica

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Continente:Continente:

EUROPAEUROPA

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Nazione:

ITALIA

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Regione: EMILIA-ROMAGNAEMILIA-ROMAGNA

Provincia di

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Provincia di Bologna

Comune

di

Castel San Pietro Terme

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Città di Castel San Pietro Termesulla Via Emilia (S.9) tra Bologna e Imola

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Centro storico Centro storico

della cittàdella città

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Orientarsi a Castel San PietroNella mappa del centro storico della

città sono già state evidenziate alcune posizioni, tante quante sono le foto proposte di seguito (indicate con una lettera dell’alfabeto).

Per partecipare al gioco occorre assegnare a ciascuna delle foto: a) il corrispondente numero indicato sulla mappa; b) il corrispondente indirizzo, desunto dalla pianta.Vuoi giocare?

(Se vuoi provare, guarda le foto che seguono e cercale sulla mappa a fianco: trova la

risposta giusta!)

Se rispondi esattamente a tutte le richieste, ti meriti… il DIPLOMA DI SUPERESPLORATORE!!!!!!!!

N.B. Le foto sono state scattate dagli alunni del Liceo della Comunicazione

“S. Pio X”

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Diploma di SUPERESPLORATORE

Diploma di Super Esploratore

rilasciato a….…………………..

per aver superato la prova di “Orienteering

a Castel San Pietro

Terme (Bo)”

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Foto di Anna Sasdelli

AA

BBCC

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altre foto di Anna Sasdelli DD

EE

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Foto di Margherita

Cava

F

G

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Foto di Stefano Arrivabene

H

I

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altre foto di Stefano

Arrivabene

Foto scattata dall’Ufficio Cultura del Comune

N.B. La 2° torre è visibile da terra solo da Via Decumano

L

M

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Foto di Fabio Poluzzi

NO

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Particolari in…vista!(Fuori Concorso)

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Saluti da Castel San Pietro Terme!

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Indicazioni didatticheDal punto di vista didattico, la proposta qui presentata si presta ad essere un’occasione per svolgere diverse attività (che possono anche essere inserite nella programmazione curriculare iniziale ed avere il contributo di altri insegnanti, oltre quello di Matematica e Fisica): a) uscita didattica con la classe (sollecitando gli alunni ad usare le proprie macchine digitali che sono ora abbastanza diffuse) per approfondire la conoscenza del proprio territorio; b) collegamento con l’informatica e la gestione delle immagini (scaricare, ed eventualmente elaborare, le immagini prodotte in un computer della scuola); c) presentare ad altre classi (o in altra situazione pubblica) il ‘gioco dell’orientamento’ e rendere così quella classe una classe ‘guida’; d) sviluppare l’abilità pratica del senso dell’orientamento (che si acquisisce molto meglio sul campo).Ringrazio comunque per l’attenzione e auguro…buon lavoro!!!! Gloria Nobili

N.B. Il percorso proposto è riferito alla cittadina di Castel San Pietro Terme (prov.BO), di cui conoscete ormai ogni angolo(!), ma può essere applicato ad ogni cittadina o località; infatti la parte iniziale (composta dalle prime 13 slides) è valida per ogni luogo dell’emisfero boreale, mentre la seconda può essere modificata e adattata ai vari luoghi.

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Fine della presentazione.