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LETTERATURA FEMMINILE DEL DOPOGUERRA DOPOGUERRA

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LETTERATURA FEMMINILE DEL

DOPOGUERRADOPOGUERRA

EVOLUZIONI NELLA CONDIZIONE FEMMINILE

NEL DOPOGUERRA: ULTERIORE SVILUPPO

DEL FEMMINISMO IN LETTERATURA

� Conquiste nei diritti civili femminili

� Nell’immediato dopoguerra:

• Allargamento del suffragio

• Riconoscimento dell’uguaglianza dei sessi nella• Riconoscimento dell’uguaglianza dei sessi nellaCostituzione del 1947

• Abolizione dell’istituto dello ie, anche se solo nominale

� Nei decenni successivi: ulteriore conquista diindipendenza, ma anche introduzione di nuoveproblematiche

� Conseguente boom della letteratura femminile, inparticolare negli anni sessanta e settanta

� Scrittura: mezzo privilegiato per asserire la propriaindipendenza/esprimere il proprio malessere sociale

CARATTERISTICHE RICORRENTI

� Trattazione di alcune tematiche:

� Rifiuto delle forme tradizionali di femminilità (messa in discussionedella famiglia tradizionale e dell’identificazione “naturale” della donnacome madre) e ricerca di una nuova identità femminile

• Mentre nel periodo precedente la letteratura femminile cercava unposto per la donna nell’ordine esistente, ora propone un ordine delnuovo e diverso da quello imposto dalla cultura patriarcale

� Immagine spesso pessimistica del rapporto fra i sessi

� Centralità dei personaggi femminili rispetto a quelli maschili

� Recupero in chiave nuova di figure della tradizione letteraria, inparticolar modo Heian (monogatari e nikki)

� Soprattutto figure anticonvenzionali, come la dama Rokujō

� Esplorazione di sogni, follia, desideri sessuali, influenzata dallapsicoanalisi occidentale

� Uso di mondi alternativi, fantastici o utopici (spesso in commistionecon satira e parodia): vs realismo del pre-guerra

AUTRICI PRINCIPALI

� Le principali autrici includono

� Enchi Fumiko (1905-1986)

� Ōba Minako (1930-2007)

� Takahashi Takako (1932-); autrice, dagli anni ’60, didiversi romanzi e raccolte di racconti, che si caratterizzanoper l’uso del fantastico e la messa in scena di figureper l’uso del fantastico e la messa in scena di figurefemminili atipiche, che si abbandonano alla follia, adesperienze mistiche, all’esplorazione del proprio latooscuro, come strumento per riformulare il proprio ruolo eresistere all’oppressione di genere

• Es.: Ningyō ai (Amore di bambola, 1976), metafora dellavolontà dell’autrice di riconsegnare la creatività alle donne

� Kanai Mieko (1947-)

ŌBA MINAKO

� Sopravvissuta di Hiroshima, vissuta a lungo all’estero(Alaska, ambientazione da lei molto sfruttata), unisce al suointeresse per l’emancipazione femminile (in connessionecon i temi della sessualità, della maternità, del rapporto dicoppia) la consapevolezza di essere una outsider

� Senso di distacco critico verso il Giappone e in particolareattacco al suo sistema patriarcale che relega la donna al ruoloattacco al suo sistema patriarcale che relega la donna al ruolodi “polo negativo” (moglie e madre) e al silenzio

• Lo stesso scrivere è percepito da lei come una trasgressione

� Le sue donne sono potenti (in senso anche sovrannaturale)

� Le sue opere creano realtà alternative, con vari mezzi

• Ambientazione straniera (es.: Sanbiki no kani, I tre granchi,1968)

• Ricorso al fantastico (es.:Yamauba no bisho, Il sorriso delleYamauba, 1976)

Yamauba

YAMAUBA NO BISHO

� Uso della figura della Yamauba (appartenente al folkloregiapponese) per rappresentare un diverso modo di esseredonna

� La Yamauba rappresenta tutto ciò di cui l’uomo ha pauranella donna:

� Divoratrice (letteralmente) e dominatrice di uomini grazieDivoratrice (letteralmente) e dominatrice di uomini grazieal suo potere sovrannaturale

� Caratterizzata da una sessualità incontrollata

� Al contempo, nel romanzo, il potere della Yamauba èrappresentato come una condanna: la Yamauba sinasconde dietro a una donna normale, con marito e figli,che cerca di uniformarsi ai loro desideri, ma che non riescea sopprimere il proprio potere

� Fuga nella montagna e morte, con il sorriso per il sollievodalla sofferenza

ENCHI FUMIKO (1905-1986)1986)

� Una delle principaliesponenti del mondoletterario del Novecento

� Attiva soprattutto neldopoguerra, ottennesuccesso e una serie diriconoscimenti, tra cui

• Il Joryūbungakushō• Il Joryūbungakushōvinto per due volte, laprima nel 1954 conHimoji Tsukihi e laseconda nel 1965 conNamamiko Monogatari

• L’Ordine al merito dellacultura (1985)

ELEMENTI CENTRALI DELLA SUA

PRODUZIONE

� Interesse per la rappresentazione della condizionefemminile in Giappone

� Attacco alla morale rigida che nel nome dello ie induce allarepressione di desideri, aspirazioni e della propria sessualità

• Enchi rappresenta figure prigioniere delle struttureeconomico-politico-sociali ed etiche (in particolar modo, ineconomico-politico-sociali ed etiche (in particolar modo, inrelazione a confucianesimo e buddhismo, mentre loshintoismo, nella forma dello sciamanesimo, rappresenta unluogo di potere per la donna) e che trovano in se stesse talvoltala forza semplicemente di sopportare, talvolta quella dimettere in atto vere e proprie vendette

� Non militante femminista, ma portavoce dell’invitoall’acquisizione di una maggiore autonomia (“proto-femminista”)

� Uso di un linguaggio esplicito nella scrittura,che tratta apertamente sia di sesso che dei latisgradevoli della decadenza fisica legata a età omalattia

� Combinazione di classico e moderno

Riportate ad una ambientazione contemporanea� Riportate ad una ambientazione contemporaneafigure e motivi della narrativa classica

� Enchi è considerata la scrittrice che è stata più ingrado di rinnovare la tradizione delle grandiscrittrici Heian

INFLUENZE FONDAMENTALI NELLA SUA

NARRATIVA

� Letteratura classica di periodo Heian, e in particolare il Genjimonogatari, di cui realizzò anche una traduzione inGiapponese moderno

� Particolare amore per la figura della dama Rokujō, ripresanelle sue opere per trasferire in ambito moderno il tema dellaforza distruttrice del risentimento femminile (sotto forma diforza distruttrice del risentimento femminile (sotto forma dipossessione)

� La corrente definita Joryū bungaku, in particolare HayashiFumiko e altre scrittrici della sua epoca

� Formazione in ambito teatrale:

• Amore per il teatro tradizionale trasmessole dalla nonna (chefu anche colei che la avvicinò al Genji monogatari), passioneper il kabuki

• Studi di shingeki (nuovo teatro su modello occidentale)

OPERE PRINCIPALI

� Himoji tsukihi (I giorni della fame, 1954)

� Onnazaka (Il sentiero nell’ombra, 1957)

• Strada riservata alla donne che conduce al tempio Shinto:metafora della condizione femminile nella famigliatradizionale

• Storia di Tomo, la protagonista, è ispirata alla vicendapersonale della nonna di Enchi, e in generale alle donnepersonale della nonna di Enchi, e in generale alle donneMeiji, imprigionate nella maglia del neoconfucianesimo

• Il tema della donna intrappolata in un matrimonio infelicesarà centrale in gran parte della produzione di Enchi

� Onnamen (Maschere di donna, 1958)

� Namamiko Monogatari (Le false sciamane, 1965):incentrato sulla vicenda dell’Imperatrice Teishi (mogliedell’Imperatore Ichijō), vissuta all’epoca di Fujiwara noMichinaga (966-1027) e vittima dei suoi intrighi politici

ONNAMEN

� Ricorrono nell’opera alcuni elementi tipici non solo dellascrittura di Enchi ma in generale della letteratura femminiledel dopoguerra:

� Il tema della vendetta (vendetta/riscatto femminile control’oppressione di genere)

� L’uso del fantastico (nella forma del sovrannaturale/horror),spesso però utilizzato in un modo ambiguospesso però utilizzato in un modo ambiguo

• Fantastico = spazio in cui si realizza il tentativo della donna diandare oltre i limiti imposti dalle convenzioni sociali, e in cui siesplica il suo “misterioso potere”

� Centrale nell’opera è anche il tema della possessione da parte diuno spirito vivente (ikiryō 生霊生霊生霊生霊 ), ripreso dalla narrativaclassica (e ricondotto anche allo sciamanesimo)

� Questa tematica è trattata in stretta connessione con latematica dell’erotismo: visione dell’atto erotico liberatoria,priva di restrizioni morali, da parte della “sciamana”

PERSONAGGI PRINCIPALI

� Toganoo Mieko: vedova, in cerca di vendetta nei confronti delmarito defunto (con cui ha convissuto in un matrimonio infelice eche la tradiva con una cameriera, da lei odiata) decide diassicurare la sopravvivenza della discendenza del proprio amanteinvece di quella del marito

� Yasuko: vedova di Akio, il figlio avuto da Mieko con un amantemorto in guerra; vive con Mieko e teme la forza del suo poteremanipolativo su di lei (tanto da arrivare a considerare dimanipolativo su di lei (tanto da arrivare a considerare dirisposarsi per sfuggire alla suocera). Nel finale, il suo esserestrumento della vendetta di Mieko avrà per lei stessa un effettoliberatorio

� Harume: sorella gemella del marito di Yasuko, afflitta damalattia mentale

� Ibuki Tsuneo: professore di letteratura, collega del defuntomarito di Yasuko; innamorato di Yasuko, nonostante sia sposato eabbia una figlia, ha una relazione con lei (con l’apparenteconsenso di Mieko)

� Mikame Toyoki: psichiatra, scapolo e innamorato di Yasuko

STRUTTURA DELL’OPERA

� Primo capitolo:

� Introdotti i personaggi e lo stretto legame fra Mieko e Yasuko(notato anche da Ibuki e Mikame)

� Secondo capitolo:

� Mieko rivela a Yasuko la vera storia della famiglia – che Akio eHarume non erano in realtà figli del suo defunto marito, ma di unamanteamante

� Yasuko svela i suoi timori a Mieko, e ottiene il “beneplacito” perlegarsi a Ibuki

� Vengono svelati, in un dialogo fra Ibuki e Mikame, altriretroscena della famiglia, in particolare la relazione fra il maritodi Mieko e la cameriera Aguri

� Si rimarca l’effetto liberatorio che l’influenza di Mieko pare averesu Yasuko

� Si consuma la notte d’amore fra Ibuki, drogato da Yasuko, eHarume

“Mamma io non posso piu stare in questa casa. Se resto finirò per diventare un povero burattino manovrato da te” (...)

“Cosa dici, se te ne andassi ora cosa farei? Sarei piuttosto io una marionetta rimasta senza il suo burattinaio.” (...) “Non, ne posso più. Io... Finora ho sempre fatto quello che dicevi

tu, e mi e stato naturale. Anche ciò che sta accadendo negli ultimi tempi, più che desiderato da me, penso sia stata tu

ad ordinarlo. Eh, mamma? Diciamo la verità. Desideri o no che io mi leghi a Ibuki?” (p. 107)

“A Ibuki pareva che Yasuko, un tempo appartenuta ad Akio, ora stesse imparando dalla suocera a vivere di nuovo una

vita di donna” (p. 132)

“Sei tu giunto a me o sono io venuta da te, non ricordo, e stato sogno o realtà, dormivo o ero sveglia?” (citazione dallo Ise

Monogatari (p. 155)

� Terzo capitolo:

� Si rivela che Harume è rimasta incinta (il fatto che in ultimo lacondurrà alla morte, dopo aver dato alla luce un figlio sano), e cheil piano perpetrato da Mieko attraverso Yasuko ha avuto successo.

� Si rimarca ancora come il ruolo nel piano di Mieko abbia avutoper Yasuko un effetto liberatorio.

“Mamma, alla fine hai intenzione di far nascere il bambino,vero? Sei un essere insensibile, e crudele, a far correre a una persona debole di mente e di corpo come Harume il rischio dimettere al mondo un di mente e di corpo come Harume il rischio dimettere al mondo un figlio. Il tuo piano si è realizzato per più di metà. E ahimé ne sono

affascinata... Anche io vorrei vedere il bimbo che ha in sé il sangue di Akio... Questo profondo legame mi ha fatto fare cose

impensabili. Noi due, tu ed io, siamo complici di un’azione deplorevole, perfida come solo le donne sanno compiere. Nel

partecipare al tuo complotto io provo un piacere di vivere senz’altro maggiore che nell’amore di un qualsiasi uomo.”

� Ibuki e Mikame riconoscono di essere stati raggirati da Yasuko eMieko

IL RAPPORTO CON IL GENJI MONOGATARI

� Figura di Mieko: costruita in un parallelo con lafigura della dama Rokujō del Genji monogatari:così come Rokujō, Mieko diventa un ikiryō eprende possesso di Yasuko per portare avanti ilproprio piano di vendettaproprio piano di vendetta

“L’ego di Rokujō non sa controllare in modo filosofico il rapporto tra se stessa e gli altri,

incapace di quietarsi in una rassegnazione di tipo religioso, e fluttua continuamente tra poesia e

possessione” (p.177)

� N.B.: tale legame con il Genji Monogatari non rimane implicito,ma viene esplicitato in vari modi nel testo:

� Sia Mieko che Ibuki e Mikame condividono un interesse per iltema della possessione nella letteratura classica.

� Mieko, in particolare, è autrice di un saggio giovanile,Nonomiyaki, incentrato sulle “possessioni diaboliche viventi”, e inparticolare sulla figura di Rokujō.

• Nel saggio, Mieko osserva che la gelosia di Rokujō, nei confrontidella moglie di Genji e di altre donne, raggiunge una taleintensità da arrivare a trasformarsi in una forza tale da affliggereintensità da arrivare a trasformarsi in una forza tale da affliggeregli altri personaggi. Mieko si identifica fortemente con Rokujō, evuole riabilitarne e nobilitarne la figura

� Nel primo capitolo, Ibuki legge il saggio e, riconoscendo in Miekoun “potenziale sciamanico” che solo poche donne possiedono,conclude che Mieko nel saggio deve avere usato Rokujō comepretesto per parlare dei propri poteri psichici

� L’associazione è ribadita nel finale, al termine del terzo capitolo,dove Mikame osserva come il Nonomiyaki sveli la vera natura diMieko

IL RAPPORTO CON IL TEATRO NŌ

� Il titolo “Maschere di donna”, fa riferimento alle mascheredei personaggi femminili del teatro nō

� Ognuno dei tre capitoli dell’opera è intitolato a una diversamaschera/tipologia di personaggio femminile del nō, che siassocia ai vari personaggi femminili del romanzo:

� Capitolo 1, Ryō no onna 霊の女 (“La donna spirito”): spirito� Capitolo 1, Ryō no onna 霊の女 (“La donna spirito”): spiritodi una donna tormentata anche dopo la morte da un amorenon corrisposto (Mieko)

� Capitolo 2, Masugami 十寸髪 (“Capelli sciolti”): immaginedi una giovane dalla mente insana (Harume)

� Capitolo 3, Fukai 深井 (“Pozzo profondo”): donna di mezzaetà che ha superato il periodo vitale più fecondo ed è afflittadal dolore per la perdita di un figlio adorato (Mieko)

RYŌ NO ONNA

MASUGAMI

FUKAI

� Anche il riferimento al nō è esplicito nel testo :

� Nel corso del primo capitolo, Yasuko visita una esposizionedi maschere presso la casa di un famoso maestro di nō diKyoto, e associa esplicitamente Mieko a una maschera delnō – rinchiusa nei propri segreti, e che proietta le proprieemozioni all’interno. Si fa riferimento in particolare allemaschere ryō no onna e zō no onna, quest’ultima lamaschera usata per il personaggio di Rokujō nel nōNonomiya

Questa immagine ricorre in tutto il capitolo, sia nelle• Questa immagine ricorre in tutto il capitolo, sia nelledescrizioni di Enchi, che nei pensieri rivolti a Mieko daaltri personaggi

� Nel secondo capitolo, quando Ibuki si trova nel letto afianco di Harume, definisce apertamente il suo volto come“il volto di Masugami”

� Nel finale del terzo capitolo, Mieko stessa si paragona aFukai, e il romanzo si chiude sul suo dolore per il figliomorto e per la figlia che lei stessa ha ucciso

ZŌ NO ONNA