L'estremista riluttante - Fazi Editore · le pecorell smarrite d famigliie disfunzionalie , ......

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L'estremista riluttante Cosa succede se un uomo irreprensibile scopre di non esserlo affatto? Il protagonista di questa storia scende dalla sua lurida torre d'avorio per scoprire che la vita è piena di compromessi Sopra, Human Nest (2008): un'opera di land art dell'artista Jean Conroy, commissionata da Marsh Art, un festival dell'Australia Occidentale. T utto ha inizio con una macchia sospetta sul tappeto. È così che si sveglia una mat- tina Tom Keely, ex ecologista stimato e incorruttibile, caduto in disgrazia per una brutta storia di diffamazione. Ora è spiantato, separato dalla moglie, alcolizzato, sotto psicofarmaci, e si è rintanato all'ultimo piano del Mirador, un gratta- cielo deprimente che accoglie gli scarti inservibili della società, nel caso specifico di quella austra- liana: spietata nella sua mitologia progressista di sanità ed efficienza prestazionale. Tom comincia a interrogarsi su chi o cosa (un intruso? Un attacco di sonnambulismo? Una pisciata da ubriaco rimos- sa?) possa aver provocato la macchia sul tappeto, costretto a un minimo esercizio di autocoscienza dopo giornate di annebbiamento alcolico e chimico. Ma prima che la macchia si trasformi in una metafo- ra fin troppo facile su un'esistenza fuori controllo, e che i deliri investigativi di Tom possano scivolare verso un irritante compiacimento bukowskiano, la TIM WINTON IL NIDO Fazi Editore, pp. 442 Un ex ecologista, ora allo sbando, si è ritirato nell'ultimo piano di un grattacielo. Ma un incontro inaspettato lo riporterà a vivere. storia si apre verso un incontro imprevisto - come sono spesso gli incontri nei romanzi - anche se si tratta soltanto di due vicini di casa: Gemma e suo nipote Kai (non immaginatevi una nonnina, perché Gemma è una donna di appena 45 anni, provata dalla vita, ma piena di risorse e di conturbante ero- tismo). A voler riassumere la trama de II nido - un romanzo che sa calibrare perfettamente melodram- ma e ironia - potrebbero venire in mente molte sto- rie simili: un uomo disilluso e allo sbando incontra una donna scombinatissima madre di un bambino e, grazie a loro, l'uomo riscopre il senso della vita. Ma è proprio la capacità di rimettere in gioco una storia archetipica che rende II nido un romanzo appassionante, che monta pian piano, lasciando al lettore la voglia di affezionarsi ai suoi personaggi esattamente nello stesso modo in cui, nella realtà, si appassionerebbe all'esistenza di qualcun altro. Gemma appartiene al lontano passato di Tom: da bambina - un angioletto fragile e biondo - era vis- 120 ROLLING STONE.GENNAIO 2017

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L ' e s t r e m i s t a r i l u t t a n t e Cosa succede se un uomo irreprensibile scopre di non esserlo affatto? Il protagonista di questa

storia scende dalla sua lurida torre d'avorio per scoprire che la vita è piena di compromessi

Sopra, Human Nest (2008): un'opera di land ar t dell'artista Jean Conroy, commissionata da Marsh Art, un festival dell'Australia Occidentale.

Tut to ha inizio con una macchia sospetta sul tappeto. È così che si sveglia una mat-t ina Tom Keely, ex ecologista stimato e

incorruttibile, caduto in disgrazia per una bru t ta storia di diffamazione. Ora è spiantato, separato dalla moglie, alcolizzato, sotto psicofarmaci, e si è r intanato all'ultimo piano del Mirador, un gratta-cielo deprimente che accoglie gli scarti inservibili della società, nel caso specifico di quella austra-liana: spietata nella sua mitologia progressista di sanità ed efficienza prestazionale. Tom comincia a interrogarsi su chi o cosa (un intruso? U n attacco di sonnambulismo? Una pisciata da ubriaco rimos-sa?) possa aver provocato la macchia sul tappeto, costre t to a un minimo esercizio di autocoscienza dopo giornate di annebbiamento alcolico e chimico. M a prima che la macchia si trasformi in una metafo-ra fin t roppo facile su un'esistenza fuori controllo, e che i deliri investigativi di Tom possano scivolare verso un irritante compiacimento bukowskiano, la

TIM WINTON IL NIDO

Fazi Editore, pp. 442

Un ex ecologista, ora allo

sbando, si è ritirato nell'ultimo

piano di un grattacielo.

Ma un incontro inaspettato

lo riporterà a vivere.

storia si apre verso un incontro imprevisto - come sono spesso gli incontri nei romanzi - anche se si t ra t ta soltanto di due vicini di casa: Gemma e suo nipote Kai (non immaginatevi una nonnina, perché Gemma è una donna di appena 45 anni, provata dalla vita, ma piena di risorse e di conturbante ero-tismo). A voler riassumere la trama de II nido - un romanzo che sa calibrare perfettamente melodram-ma e ironia - potrebbero venire in mente molte sto-rie simili: un uomo disilluso e allo sbando incontra una donna scombinatissima madre di un bambino e, grazie a loro, l'uomo riscopre il senso della vita. M a è proprio la capacità di rimettere in gioco una storia archetipica che rende II nido un romanzo appassionante, che monta pian piano, lasciando al lettore la voglia di affezionarsi ai suoi personaggi esattamente nello stesso modo in cui, nella realtà, si appassionerebbe all'esistenza di qualcun altro. Gemma appartiene al lontano passato di Tom: da bambina - un angioletto fragile e biondo - era vis-

120 ROLLING STONE.GENNAIO 2017

s u t a a c a s a d e i Keely. P e r c h é i Kee ly e r a n o f a t t i

cos ì : c a r i t a t e v o l i e g e n e r o s i , fe l ic i d i a ccog l i e r e

le p e c o r e l l e s m a r r i t e d i famigl ie d i s f u n z i o n a l i ,

d i s p o s t i a m a r t i r i z z a r s i p e r r e n d e r e il m o n d o

u n p o s t o mig l io re e d e m e n d a r l o dal male . U n o

s p i r i t o c h e T o m s t e s s o h a i n t r o i e t t a t o fino a p a -

g a m e le c o n s e g u e n z e : d i s t r u g g e r e u n a c a r r i e r a

d a e c o l o g i s t a p e r u n e c c e s s o d i p u r e z z a m o r a l e .

E q u e s t o u n o de i n u c l e i f o n d a m e n t a l i d e II nido:

q u a l è il c o n f i n e t r a la b u o n a f e d e e il n a r c i s i s m o

del le b u o n e i n t e n z i o n i ? T r a l ' a l t r u i s m o e l 'esal-

t a n t e e b b r e z z a di s e n t i r s i da l la p a r t e de l g i u s t o ?

Se l 'e tà a d u l t a p o r t a l ' i nev i t ab i l e c o n s e g u e n z a di

a d a t t a r s i ai c o m p r o m e s s i , T o m s e m b r a a v e r o p -

t a t o p e r la v i a del la r e g r e s s i o n e , u n i n f a n t i l i s m o

m i s a n t r o p o d a c u i o s s e r v a r e l ' i poc r i s i a d i u n a

s o c i e t à p r o n t a a s c e n d e r e in p i a z z a p e r u n a p e -

c o r a , m a i n s e n s i b i l e alla m o r t e p e r as f i ss ia d i u n

a b o r i g e n o (e v i o l e n t e m e n t e r e f r a t t a r i a a c o n t e m -

p l a r e la p o s s i b i l i t à d i fa l l i re e a u t o - d e c l a s s a r s i

c o m e s c e l t a i nd iv idua l e ) . N e l m o m e n t o in c u i

T o m d e c i d e d i a i u t a r e G e m m a ( u n ' a l t r a r e i e t t a

del la soc ie t à ) , d e v e f a r e i c o n t i c o n d o m a n d e

c h e fino a d a l l o r a n o n

I l L'INSITA FEROCIA DI

UNA FAMIGLIA APPARENTEMENTE

PERFETTA, ECOLOGISTA E

GENEROSA||

si m a i e r a p o s t o : p e r -

c h é lo s t a f a c e n d o ? P e r

i n d o l e ? P e r n o i a ? P e r

s o l i t u d i n e ? P e r s e n s o

d i g iu s t i z i a ? P e r s e n -

so di c o l p a ? P e r c h é è

i n n a m o r a t o ? P e r c h é

v o r r e b b e s c o p a r s e l a ?

P e r Kai , c h e v e d e c o m e

il figlio c h e s u a mogl ie gli h a n e g a t o ? O p i ù p r o -

b a b i l m e n t e p e r t u t t e q u e s t e r a g i o n i i n s i e m e ,

c o n f l i t t u a l i e a m b i g u e , e p r o p r i o p e r q u e s t o

p i ù g a l v a n i z z a n t i de l la s e m p l i c e c o e r c i z i o n e a

f a r e il b e n e ? E i n c o n t r o c o n G e m m a m e t t e in

c r i s i i p r i n c i p i m o r a l i c o n c u i T o m è c r e s c i u t o ,

i n c a r n a t i da l la figura di g i g a n t e b u o n o d i s u o

p a d r e , e a n c o r a r i v e n d i c a t i d a s u a m a d r e e s u a

sore l la , e n t r a m b e c a p a c i d i t r a s f o r m a r e la l o t t a

p e r le g i u s t e c a u s e in u n c a r r i e r i s m o d i s u c c e s s o

(lo s t e s s o c h e T o m h a m a n d a t o a p u t t a n e ) , e c h e

n o n a c a s o i n t r a v e d o n o ne l d i s p e r a t o v i t a l i s m o

di G e m m a , ne l la s u a v o l u b i l i t à e ne l la s u a a n s i a

d i r iva l sa , u n a f o n t e t o s s i c a di a n a r c h i a diff ici l-

m e n t e a d d o m e s t i c a b i l e (al c o n t r a r i o di q u a n d o

e r a b a m b i n a , o v v e r o s o l t a n t o u n a c r e a t u r a f r a -

gile e f e r i t a ) . Il nido r i c o r d a u n film be l l i s s imo d i

q u a l c h e a n n o fa, Another Tear, d i M i k e Leigh, c h e

r i ve l ava l ' ins i t a f e r o c i a di u n a famigl ia p e r f e t t a ,

e t i c a m e n t e i r r e p r e n s i b i l e , eco log i s ta , g e n e r o s a e

d i s p o s t a a d a i u t a r e il p r o s s i m o ; so lo a p a t t o c h e

il p r o s s i m o n o n a b b i a t r o p p i grilli p e r la t e s t a .

N e l r o m a n z o di W i n t o n , T o m i m p a r e r à ad a m a r e

q u e i grilli , o megl io , s c o p r i r à c h e s o n o la p a r t e

p i ù v e r a de l l ' e s se re u m a n o . Veronica T\aimo

LUCA RICCI I difetti

fondamental i

LUCA RICCI I DIFETTI FONDAMENTALI

Rizzoli, pp. 352 • • • • •

Qualcuno ha detto che incontrare i propri idoli è un errore: il rischio di una delusione è troppo alto.

Ed è valido in particolare per gli scrittori, che, una volta osservati dietro la lente

magica delle loro parole, non possono che rivelarsi umani, troppo umani per il lettore

normale, quello ancora capace di scorgere un'aura di fascino intorno a un libro

e a chi lo fa. Ma se è vero che il bacino dei cosiddetti

lettori forti di fiction è costituito soprattutto da

autori e aspiranti tali, allora I difetti fondamentali di Luca Ricci è un libro che ha piena

ragione di esistere: perché in queste 14 storie, Ricci (nato

a Pisa nel 1974, vincitore del Premio Chiara con

L'amore e altre forme d'odio.

2006) ha saputo creare altrettanti ritratti - indiscreti

e acuti - di scrittori. Niente figure reali, ma tipi umani riconoscibilissimi:

come lo studente di Lettere convinto di essere

antropologicamente superiore a tutti gli altri

(soprattutto quelli di Economia): o lo scrittore

non ancora pubblicato, che metodicamente continua a chiamare la casa editrice a

cui ha inviato il suo romanzo, citando altri rifiuti illustri: "Mi farete fare la fine di Morselli? Volete avere sulla coscienza

un nuouo Morselli?". Insomma, un libro per chi si sente uno scrittore, per chi vorrebbe conoscerne uno, e per chi sa bene che razza

di persone sono gli scrittori. Come pubblico, basta e avanza. ?Mario Honaldi

CYNTHIA D'APRIX SWEENEY IL NIDO

Frassinelli, pp. 372 • • • • •

Il secondo Nido dei libri di questo mese sembra una versione cinematografica di Arrested Deuelopment.

la serie tv di culto che raccontava le disavventure (finanziarie, legali, emotive, sessuali ecc.) dei Bluth, la

famiglia più indimenticabile

degli ultimi anni - dei Tenenbaum simpatici, per

dire. Nel romanzo d'esordio di D'Aprix Sweeney (ex copywriter, che

evidentemente conosce bene l'ambiente disfunzionale

che descrive) al centro della scena ci sono i Plumb:

due fratelli (Leo e Jack) e due sorelle (Bea e Melody),

figli di una coppia della borghesia newyorkese. Il "nido" in questione non è

altro che un tesoretto che il loro padre. Léonard Senior, ora defunto, ha messo da

parte per ilfuturo benessere economico della prole. Ma a una condizione, dettata

dalla prudenza: che il denaro diventi disponibile solo al

compimento dei 40 anni di Melody, la più giovane tra i

figli. Peccato che: A) proprio nell'attesa di questo giorno fatidico, quasi tutti i Plumb

abbiano pre-speso il proprio quarto di eredità: e B): gran parte di questo nido non sia

più dove tutti credono che sia. Come situazione che mette in moto l'azione, è semplice ma perfetta. È anche un'ottima metafora di questo tempo

di recessione perpetua, che vede i figli scimmiottare

lo stile di vita dei genitori, pur consapevoli che non

potranno mai davvero permetterselo. cM.'B.

ANDRE DUBUS VOLI SEPARATI Mattioli 1885, pp. 281

• • • • •

Anzitutto un consiglio: procuratevi una bottiglia

di qualcosa di alcolico per leggere Voli separati.

altrimenti, all'ennesimo drink che si versano i personaggi,

potreste rischiare una crisi di astinenza. Ma se

troverete un sacco di alcol nei racconti di Dubus (editi per la prima volta nel 1975) - e solitudini e matrimoni

consumati intorno al gesto di riempirsi un bicchiere -per fortuna non troverete gin tonic aromatizzati al

cardamomo o al pepe rosa. Tutto ciò che oggi sembra

essersi inutilmente affinato nell'abitudine a bere, non ha

subito cambiamenti nelle abitudini sentimentali. Ci

amiamo e ci tradiamo come allora, ci interroghiamo sul

senso del matrimonio e, nonostante il divorzio non sia più uno stigma sociale,

continuiamo a subirlo come un fallimento esistenziale.

Per questo i racconti di Dubus, letti oggi, hanno la

forza di metterci in crisi con una sorta di violento nitore, come quando riguardiamo le immagini del nostro passato

e ci sembra di scorgere in un dettaglio la possibilità di una scelta, prima che

diventasse una conseguenza.

E se questi personaggi possono immaginare adulteri tragici mentre si sbronzano e addirittura si accendono una sigaretta su un aereo, a noi spetta una certa facilità

nel consumarli mentre disquisiamo sulla marca della tonica in un locale sterilizzato

dagli odori. Il dolore che resta è probabilmente lo

stesso. V.%

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