L'essenza del male

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L’essenza del male - Babbo, babbo, mi racconti una storia? - OK, ti racconterò la storia di una battaglia, la mia preferita. - Sotto la luce della terza luna, nell’anno della Fenice, Miraak, membro di alto rango della congregazione dei Necromanti, stava cercando il medaglione contenente “L'Essenza del Male”. L’oggetto era un prisma ottagonale, simile ad una gemma preziosa, di colore ametista, rinchiuso in un nucleo inaccessibile, chi lo possedeva era immune da qualsiasi paura e grazie a questo mezzo magico egli poteva affrontare ogni pericolo, sicuro della propria vittoria su ogni creatura, anche sulle più malvagie e potenti, ma si dice che non potesse sconfiggere il bene. La ricerca era intensa, costante, Miraak non faceva che scartabellare libri ed esaminare documenti, nella speranza

Transcript of L'essenza del male

L’essenza del male

- Babbo, babbo, mi racconti una storia?

- OK, ti racconterò la storia di una battaglia, la mia

preferita.

-

Sotto la luce della terza luna, nell’anno della Fenice,

Miraak, membro di alto rango della congregazione dei

Necromanti, stava cercando

il medaglione contenente

“L'Essenza del Male”.

L’oggetto era un prisma

ottagonale, simile ad una

gemma preziosa, di colore

ametista, rinchiuso in un

nucleo inaccessibile, chi lo

possedeva era immune da

qualsiasi paura e grazie a

questo mezzo magico egli

poteva affrontare ogni

pericolo, sicuro della

propria vittoria su ogni

creatura, anche sulle più

malvagie e potenti, ma si

dice che non potesse sconfiggere il bene.

La ricerca era intensa, costante, Miraak non faceva che

scartabellare libri ed esaminare documenti, nella speranza

di trovare quanto prima un indizio utile al ritrovamento

del medaglione tanto desiderato. Miraak, preso dalla

rabbia, ordinò severamente ai suoi servi, con un tono da

folle, di cercare il medaglione in tutte le tombe contenenti i

corpi dei suoi predecessori. La ricerca andò avanti per mesi

e mesi, addirittura per un anno intero. Con il passare del

tempo Miraak invecchiava, la sua ossessione per il

medaglione aumentava sempre di più e ciò non favoriva la

sua condizione fisica, molte volte non curava la sua

persona, si dimenticava di mangiare e spesso non dormiva

perché attendeva notizie del medaglione. Un giorno Miraak

decise di andare a cercare il medaglione di persona, ed

iniziò dalla tomba in cui era custodito il cadavere del

fondatore dell’ordine dei Necromanti.

Dopo aver cercato in tutte le urne funerarie iniziò a

perquisire il corpo del suo antenato e trovò una vecchia

cartina con sopra scritto: “ Troverai la risposta ad ogni tua

domanda se sotto il primo raggio della luna dell' anno del

Grifone questa cartina porrai”.

Era il giorno prescelto, Miraak prese la cartina e andò in

cima al monte Nindor, il più alto della valle dei

Necromanti.

Era molto contento perchè dopo pochi minuti avrebbe

trovato un indizio fondamentale per il ritrovamento del

madaglione.

Faceva molto freddo, Miraak stava tremando ma restava lì

in attesa che la cartina rivelasse dove si trovava il

madaglione.

La luna stava sorgendo e il suo primo raggio colpì il centro

della cartina, l'inchiostro che formava le lettere iniziò con

movimenti delicati a cambiare posto fino a creare nuove

parole.

Miraak prese la cartina molto velocemente, tanto che stava

per strapparla per vedere cosa rivelasse; sulla cartina c'era

scritto: “Se tu vorrai con tutto te stesso sapere dove si trova

l'essenza del male dovrai cercare nell'unico posto che tu

sai”.

Miraak iniziò a camminare lungo il tragitto di montagna,

faceva sempre più freddo ed era sempre più stanco ma le

sue forze per trovare il medaglione non diminuivano mai .

Mentre camminava Miraak si ricordò che da piccolo con

sua madre andavano in una casa nella foresta Brillante.

Miraak si avviò velocemente con il suo miglior cavallo per

andare alla casa nella foresta Brillante, una foresta magica

molto fitta e pericolosa, se un avventuriero di buon animo

si fosse perso in questo luogo, gli albero avrebbero iniziato

a brillare e a mostrare la giusta via.

Quando Miraak arrivò, trovò la casa abbandonata, la

porta era sbarrata, le finestre avevano i vetri rotti, tutto

era ricoperto da rovi intricati, la casa aveva un aspetto

cupo e spettrale.

Miraak vide un bagliore riflettersi sui vetri rotti di una

finestra, incuriosito decise di entrare, la porta si aprì con

un cigolio tenebroso; salì le scale e arrivò davanti a una

porta con la vernice rossa rovinata e macchie di ruggine

agli angoli: era la porta della sua vecchia camera. I ricordi

presero il sopravvento: sua madre che gli veniva incontro,

lui che leggeva un libro, lui che guardava dalla finestra gli

alberi che si illuminavano.

Aprì la porta ed entrò, il luogo dei suoi ricordi era

devastato dal tempo; camminò nella stanza e arrivò

davanti ad una vecchia libreria. Libri ricoperti di polvere vi

erano ammassati alla rinfusa e un oggetto viola, che si

trovava tra due volumi, rifletteva la luce che entrava da

una finestra, e Miraak capì: quello era il medaglione! Lo

afferrò velocemente e uscì dalla casa, allontanandosi dai

suoi felici ricordi.

Miraak era riuscito ad ottenere il medaglione, ma nessuno

doveva venirlo a sapere altrimenti lo avrebbero segregato

nella caverna all’interno del monte Nindor, così dovette

abbandonare la Valle dei Necromanti e decise di andarsi a

rifugiare in una vecchia costruzione, un’ambasciata

fortificata, costruita per ospitare i nobili delle Terre

Innevate nel caso in cui i loro castelli fossero stati distrutti

dai ghiacciai.

Quando arrivò al forte lo trovò quasi del tutto deserto, all’

interno di una cella chiusa si trovava, però, una donna

stesa a terra. Lui le chiese chi fosse e lei rispose: “Mi chiamo

Almalexya, vivevo a Cyrodill un tempo finchè non mi

infatuai del medaglione proibito e tradii la mia patria per

andarlo a cercare. Quando mi resi conto che trovare il

medaglione era impossibile, era troppo tardi, caddi nella

disperazione e le guardie reali di Cyrodill mi catturarono e

portarono qui con l’autorizzazione dell’Alto Cancelliere.

Quando mi richiusero nella cella promisi, però, a me stessa

di aiutare chiunque mi avesse liberata”.

A quel punto Miraak le aprì la cella e Almalexya gli giurò

fedeltà.

Nel frattempo a Nyriel viveva un ragazzo che si

guadagnava da vivere facendo il mercenario e la scorta

privata, sfruttando le sue abilità di guerriero.

La sua era una vita relativamente tranquilla ad eccezione

di quando doveva partire in missione,cosa che non

accadeva tutti i giorni ma che gli procurava un buon

guadagno.

Lui era sopranominato Elyan che nella sua lingua

significava “guerriero”.

Era un uomo muscoloso di media statura con i capelli

rossicci, aveva una freccia disegnata sull' occhio destro, ed

era molto conosciuto per le sue

abilità di guerriero.

Un giorno un nobile di Cyrodil

gli offrì moltissimi soldi per

trovare sua moglie rapita

misteriosamente da qualcuno.

Il giorno dopo Elyan si preparò

per la partenza con il nobile alla

volta di Cyrodil. Durante il

viaggio si imbatterono in un

gruppo di banditi che volevano

rubare i soldi, ma Elyan li sconfisse con la sua destrezza

nell’usare la spada. Sconfitti i banditi, continuarono il loro

viaggio.

Una volta arrivati in città, il nobile dette tutte le

informazioni a Elyan, il quale si mise subito al lavoro e

inizò a cercare informazioni per sapere se qualcuno fosse

stato sul luogo del rapimento oppure avesse visto il

rapitore.

Dopo ore di straziante ricerca scoprì che la moglie del

nobile che stava accompagnando non era l’unica persona

ad essere stata rapita, scoprì inoltre che di lei non c’erano

tracce.

A questo punto Elyan non aveva idea di come andare

avanti nella sua indagine ma si ricordò di avere un amico

mago, Vanus lo stregone.

Così Elyan dovette ritornare nella Valle dei Necromanti per

rintracciarlo.

Una volta arrivato a Nyriel scoprì che il suo amico non

viveva più lì ma che si era trasferito nella Foresta Brillante

per condurre i suoi esperimenti magici in tranquillità,

poiché era protetto dagli alberi luminosi e dal Guardiano

della Foresta.

Si avviò verso la tortuosa strada per raggiungere la

Foresta Brillante.

Elyan camminò a lungo per i sentieri scoscesi e circondati

da alberi che sfioravano i confini del cielo tanto erano alti.

Il sole stava tramontando, Elyan stava per arrendersi

quando all’ improvviso sentì un’ esplosione. Incuriosito da

quel rumore violento, decise di seguire la scia rosa che si

stava diffondendo nell’aria.

Camminò per alcuni minuti quando arrivò ai piedi di

un’enorme quercia che reggeva sui suoi rami il peso di una

graziosa casetta di legno. Il vetro di una finestra era

ridotto in frantumi e da lì usciva il misterioso fumo rosa,

che lo aveva portato fin lì.

Elyan decise di entrare e con sua grande sorpresa si

ritrovò davanti Vanus, intento a pulire il disastro che

aveva combinato.

Sorpreso dalla sua insolita fortuna, Elyan si rivolse a

Versus, chiedendo: - Da quanto tempo sei qui? Mi serve il

tuo aiuto, sai qualcosa sui rapimenti che sono avvenuti di

recente a Cyrodill?

Lui rispose :- Mi spiace tanto Elyan, ma non so proprio

niente, ma se posso fare qualcosa per aiutarti chiedi pure,

dopotutto siamo amici.

-Potresti usare la tua magia? So che non hai tempo e

richiede impegno ma questo caso mi è stato commissionato

da un uomo importante…

-Posso provare a fare qualcosa, ma non ti assicuro niente, e

se cerchi aiuto in una delle mie pozioni potrei creare un

liquido della meditazione Grazie al quale, se lo berrai nella

zona dove sono scomparse quelle persone, potrai vedere

come sono andati i fatti, anche se non hai alcun indizio.

-Grazie mille Vanus, se in qualche modo mi posso sdebitare

chiedimelo.

-Oooo, certo che potrai, mi devi trovare delle “asperule

dell’aracnide”, mi

serviranno per la pozione.

-Va bene, ma dove le posso

trovare?

-In dei luoghi bui, ma ce ne

sono raramente. C’è però un

luogo in cui ne troverai

sicuramente a fiotti, ma è

molto pericoloso andarci…

si trova dopo il Lago dei

Tritoni, a sud-est da qui.

-Sono pronto a correre il

rischio. Dove si trovano?

-Nella palude di Flaghnag, dopo il Lago dei Tritoni.

-Va bene mi metterò subito in viaggio, grazie mille Vanus.

-Di niente, e buona fortuna, te ne servirà...

Detto questo Elyan si mise in viaggio verso la palude, passò

attraverso delle strade secondarie, anche se erano più

pericolose, ma doveva evitare che qualcuno lo vedesse, così

si arrangiò.

Durante il suo cammino rischiò di farsi scoprire dalle

guardie più e più volte, ma se la cavò riuscendo a

nascondersi o a distrarre le guardie con sassi ed altri

oggetti trovati a terra.

Il sentiero era lungo e tortuoso, e per questo motivo si

doveva muovere con molta attenzione per non attirare

predoni o animali pericolosi, ciò nonostante venne

comunque attaccato da dei lupi che lo ferirono gravemente

ad una mano; lui riuscì a sconfiggerli a fatica, visto che

erano molto veloci e balzavano a destra e a sinistra

durante tutta la battaglia, dopodiché si mise in viaggio e

dopo molte ore arrivò all’entrata della palude.

La palude di Flaghnag era molto buia e da lì uscivano urla

strazianti di strane creature; Elyan prese coraggio ed

attraversò i fitti alberi che separavano la grande pianura

alle sue spalle dall’oscura palude.

Una volta entrato, si trovò davanti una viscida distesa di

fango da cui fuoriuscivano degli alti alberi che con le loro

foglie stavano facendo da tetto alla palude, ai loro piedi

stavano riposando strane creature, le quali somigliavano

vagamente a delle enormi lumache senza guscio.

Quando Elyan mise un piede nel fango si rese conto che

stava sprofondando nella melma e dovette elaborare un

metodo per attraversare la palude e raggiungere un

piccolo promontorio sul quale crescevano le asperule.

Guardandosi attorno si rese conto che nel fango c’erano dei

piccoli spazi di terra che emergevano dalla profonda

fanghiglia che li avvolgevano, così provò a muoversi

attraverso la palude saltando da un isolotto all'altro.

Dopo aver attraversato la palude arrivò in un grande

spiazzo di terra nel quale erano cresciute delle “Asperule

dell’Aracnide”, Elyan stava per

prenderne un pezzo quando

all’improvviso un albero prese vita e con

tono arrabbiato urlò : – Io sono una

Sadria, la guardiana della palude, ti

consiglio di non prendere nessuna

pianta da questo bosco, o te ne

pentirai…..

Detto questo Elyan provò a prendere un

pezzo del fungo che stava cercando senza

farsi vedere, ma la Sadria lo vide e gli si

precipitò contro attaccandolo. Lui riuscì

a prendere il suo scudo e a proteggersi

così da non essere colpito e dopo essersi

riparato, contrattaccò con un fendente che spezzò alcuni

rami sul petto della donna-pianta ferendola gravemente.

Lei allora urlò con tutta la sua forza, richiamando le

lumache che vivevano nella palude immerse nel fango

all’ombra degli alberi.

A quel punto Elyan era circondato e non poteva scappare,

poi guardò nelle sue tasche per controllare se c’era

qualcosa di utile, cercando meglio trovò una piccola pietra

che lanciò dietro ad una delle lumache; quella si girò ed

iniziò a strisciare verso il sasso lasciando uno spazio libero

verso cui Elyan corse, fermatosi in quel punto colpì la

Sadria alle spalle prima che potesse reagire. Lei cadde a

terra e rimase immobile dando ad Elyan il tempo di

uccidere le lumache, poi però la Sadria si rialzò e cercò di

colpirlo, ma lui riuscì a schivare il colpo e a contrattaccare

colpendola al cuore e sconfiggendola.

Elyan prese un pezzo dell'asperula e poi uscì dalla palude e

tornò da Vanus.

Una volta arrivato a casa del suo amico gli consegnò il

pezzo del fungo e Vanus, dopo averlo mischiato e bruciato

con altre sostanze, lo versò in una piccola ampolla e lo

consegnò ad Elyan, quindi lo ringraziò per aver preso quel

pezzo di asperula dell'aracnide.

Fatto questo Elyan tornò nella casa del nobile di Cyrodill e

lì bevve la pozione che gli mostrò tutto quello che era

successo e scoprì che la moglie del nobile non era stata

rapita ma al contrario, si era nascosta in una caverna poco

a nord del villaggio per sfuggire dal suo aggressore. Elyan

vide anche chi era stato a provare a rapire quella donna

ma non riuscì a riconoscere l'uomo, vide soltanto che

indossava un'armatura argentea ed era molto magro.

Elyan riferì alle guardie cittadine della caverna e poi andò

a cercare il riscossore delle tasse per sapere se durante i

suoi giorni di lavoro avesse mai visto quell'uomo, così andò

nel municipio della città ed una volta trovatolo gli chiese:

-Mi scusi signore, ha mai visto in giro un uomo alto,

magro, un pò anziano con una veste simile ad un'armatura

d'argento?

-Sinceramente no, ma questo tipo di indumento è usato dai

membri dell'ordine dei Necromanti e visto che io e l'intera

città le siamo debitori posso portarla nell'avamposto

principale dell'ordine, se quell'uomo è un necromante là

sapranno sicuramente chi sia.

-Grazie mille signore, possiamo metterci in marcia?

-Certamente il viaggio sarà lungo. Dato che dovremo stare

molto tempo assieme, potrebbe dirmi il suo nome, ragazzo?

-Può chiamarmi Elyan. E lei, qual è il suo nome?

-Mi chiamo King Fahrayak, i miei genitori erano di

Morrowind; ma adesso in marcia, c'è un lungo viaggio che

ci attende!

Così Elyan e King salirono sui loro cavalli e partirono verso

la sede dei Necromanti, il monte Nindor.

Dopo diversi giorni di viaggio finalmente arrivarono ai

piedi del grande monte; dinanzi a loro si trovava un

vecchio castello con molte torri attorno, l'entrata era quasi

coperta dalla neve ma Elyan riuscì a toglierne un po' e ad

entrare.

L'interno del castello era bellissimo, tutte le pareti erano

decorate da stendardi color porpora raffiguranti delle

battaglie, accostati ai muri si trovavano degli alti

candelabri dorati che emettevano una fievole luce blu, ma

tutti insieme riusciavano ad illuminare il grande salone

principale e tutti i corridoi del palazzo.

Dopo aver attraversato il lungo corridoio iniziale, King si

diresse verso una poltrona davanti ad un grande camino e

poi si mise a parlare con la persona che era lì seduta. Dopo

un po' King iniziò ad indietreggiare e chiamò Elyan per

presentargli l'uomo seduto sulla poltrona.

-Elyan, ti presento Edivad, il capo della congregazione dei

Necromanti, ed è anche un grande stregone!

A quel punto Edivad si alzò e disse: -Buongiorno Elyan, se

sei venuto fin qui vuol dire che c'è di mezzo qualcosa di

importante, di’ pure.

-Sono venuto da voi perchè credo che un vostro membro sia

un delinquente.

-Cosa?!?!Come osi affermare ciò?

-Di recente a Cyrodill sono avvenuti dei rapimenti e, visto

che mi avevano pagato per scoprire il colpevole, ho bevuto

una pozione della mediazione ed ho visto che il rapitore

indossava delle vesti simili a quelle che a lei.

-Mmmm...Puoi descrivermi il rapitore?

-Ma certo: era molto anziano, alto e magro ed in più aveva

dei capelli lunghi ed argentati con una specie di corona

sopra.

-Sei sicuro che aveva una corona in testa e delle vesti simili

alle mie?

-Sicurissimo.

-Oh no, non può essere lui, era scomparso...

-Lui chi?

-Miraak! Sarebbe dovuto diventare lui il nostro capo ma

poi scomparve, subito dopo essere stato ossessionato

dall'Essenza del Male.

-Essenza del male ?

-Si tratta di un medaglione nel quale sono state racchiuse

tutte le paure del mondo, chi lo possiede ha la possibilità di

usarle come vuole ed è per questo che il primo dei nostri

signori decise di nasconderlo.

-Sapete dove si trova?

-No, ed è vietato saperlo.

-Hai detto che Miraak lo stava cercando, è possibile che

l'abbia trovato e che ora lo stia usando?

-Giusto, è possibile, ma se fosse così tutte e cinque le regioni

di Tamriel sarebbero in grave pericolo; il medaglione ti

rende malvagio e Miraak è un potente stregone.

-C'è un modo per sapere se la mia ipotesi è corretta?

-Un modo ci sarebbe, ma è molto pericoloso...

-Non importa, non posso fermarmi adesso.

-Va bene, devi andare al santuario nel deserto a est del

fiume bianco.

-Non dovrebbe essere molto difficile.

-Infatti non lo è, la parte difficile è ottenere l'oggetto che ti

permetterà di entrare nel santuario, si trova in una

caverna in fondo al Lago dei Tritoni.

-Allora la cosa si fa complicata, ma ci proverò. Di che

forma è l'oggetto che devo cercare?

-Si tratta di uno specchio.

-Ok, non deve essere difficile riconoscerlo.

-Prima che tu parta voglio presentarti una persona, non è

un Necromante ma è comunque un mago, ti aiuterà.

Edivad si alzò e fece cenno ad Elyan di seguirlo lungo un

corridoio che li portò in una stanza con un tavolo

sommerso di libri illuminati da una candela ed una sedia

rivolta verso la parete. A quel punto Edivad disse:

-Vanus, smetti un attimo di studiare, ti devo presentare

una persona!

-Cosa c'è Edivad, chi è così importante da poter

interrompere i miei studi?

-Ti presento Elyan, sta andando al Lago dei Tritoni,

pensavo che tu potessi accompagnarlo.

-Elyan?

Vanus si voltò e corse ad abbracciare Elyan, poi gli disse:

-Elyan, vecchio mio, sei arrivato fin qui?

-Sì, io e Edivad pensiamo che il colpevole dei rapimenti sia

Miraak.

-E per scoprire se è vero devi recuperare lo specchio dentro

il lago ed entrare nel tempio giusto?

-Esatto, tu puoi aiutarmi?

- Certamente, vogliamo partire?

- Ok, nel salone principale c'è anche un’altra persona che

verrà con noi.

A quel punto tornarono nella sala principale e dopo aver

presentato King a Vanus, Elyan li chiamò e poi si misero in

viaggio.

Una volta arrivati alla sponda del lago, Elyan disse a King

di proteggerlo in caso fosse stato in pericolo e Vanus fece

un incantesimo che gli avrebbe permesso di respirare

sott'acqua, dopo di che Elyan si gettò in acqua ed inizò a

nuotare in mezzo ai pesci. Dopo essere sceso più in

profondità alcune pareti iniziarono a rompersi e da lì

uscirono dei grandi vermi con una bocca composta da più

file di denti ed inziarono a muoversi verso Elyan che venne

colpito e gettato contro una roccia. In quel momento King

si accorse che Elyan era in pericolo e cercò di attirare i

vermi ma non ci riuscì, allora si guardò intorno cercando

qualcosa da usare come esca e vide un grande masso vicino

la riva del lago e si diresse verso di lui provando a farlo

rotolare in acqua per colpire uno dei vermi, ma il masso

era troppo pesante, allora prese il ramo di un albero per

fare leva e smuovere il masso. Dopo svariati tentativi ci

riuscì e la pietra colpì un verme, schacciandolo.

Elyan colse il momento di distrazione da parte dell'altro

verme e gli nuotò sopra, poi sfoderò la sua spada e provò a

sferrargli un paio di colpi, ma la sua pelle era troppo dura

per essere tagliata così, quando il verme aprì la bocca,

Elyan gli strappò un dente, glielo infilò in testa e lo uccise.

Dopo di che scese più in profondità e trovò una piccola

montagna d'oro con in cima lo specchio, si riempì le tasche

di un paio di monete, prese lo specchio, tornò in superficie e

si riposò sotto un albero.

Dopo poco Vanus si diresse verso di lui dicendogli che non

c'era tempo per riposarsi, così dopo aver ringraziato King

si rimisero in viaggio.

Il viaggio per il tempio durò alcuni giorni e fu molto

faticoso a causa del caldo del deserto, ma arrivarono senza

troppi problemi. Il tempio non era più quello di una volta,

oramai rimaneva soltanto la camera principale e delle

colonne distrutte.

Elyan entrò e trovò solamente un piccolo altare ed una

fiamma blu al suo interno, allora chiese a Vanus cosa

dovesse fare e lui gli rispose che doveva posare lo specchio

sopra il fuoco e vedere cosa sarebbe comparso. Appena

Elyan posò lo specchio sulla fiamma, apparve l'immagine

di Mirak che aveva al collo un medaglione viola dal quale

fece uscire delle anime che entrarono nel corpo di una delle

persone rapite ed essa si trasformò in un essere deforme

con il viso devastato dalla paura, poi morì.

Apparve poi una fortezza con degli stendardi identici a

quelli dello stemma delle guardie, ma molto rovinati e

sembrava fossero lì da molto tempo. King disse che quello

era Fort Goul, un vecchio avamposto delle guardie della

valle dei Necromanti ed Elyan disse:

-Non deve essere difficile andarci, è un vecchio forte, non

avrà molte difese.

-Il forte si trova nel mare a nord delle Terre Innevate,

anche in barca è quasi impossibile arrivarci - controbattè

King.

-Allora come ci arriviamo?

- Non ne ho idea, forse Edivad potrà aiutarci.

Poi uscirono dal tempio e tornarono al monte Nindor dove

Edivad li stava aspettando con ansia.

Una volta entrato nel castello, Elyan corse verso Edivad e

gli riferì tutto:

-Edivad! Ho visto tutto, è stato Miraak a rapire quelle

persone e poi ha usato un medaglione per trasformarne

una in un mostro, ma poi è morta. Immagino che il

medaglione fosse l'Essenza del Male.

-Sì, sicuramente .

Miraak sta cercando di creare un esercito usando la paura,

se non lo fermerete conquisterà la Valle dei Necromanti!

- C'è un modo per impedirglielo?

- Dovresti distruggere il medaglione, ma nessuno sa come

fare, alcuni dicono che solo una persona pura di cuore e

con buone intenzioni possa renderlo vulnerabile, ma è vero

anche che se il medaglione sente che si trova in pericolo può

evocare una cratura oscura da un mondo distorto, un

mondo governato dalla paura, e se non vuoi che il nostro

mondo diventi così devi fermare Miraak.

- Abbiamo scoperto che Miraak si nasconde in una fortezza

in mezzo al mare. Non possiamo raggiungerla in barca, tu

ci puoi aiutare?

-In cima al Monte Nindor si trova il nido di una cratura

volante, ma è protetto da un Atronach, forse vi farà

passare, o forse no.

-Che cos'è un Atonac?

-Sono statue di pietra animate,

possono essere formate da vari

elementi, quelle del monte

sfruttano l'elettricità per

vivere; sono usate come

guardiani per proteggere dei

luoghi contenenti preziosi

tesori.

-Va bene, come entriamo nel

Monte Nindor?

-Seguitemi.

Così Edivad si diresse verso

un'alta scala che terminava

con un grande portone in legno, un po' distrutto. Edivad lo

aprì e oltre la porta si trovava un'immensa grotta,

l'entrata della montagna.

-Adesso vi devo lasciare, da qui dovete proseguire da soli.

Detto questo, se ne andò e chiuse il portone.

Elyan andò avanti per primo per assicurarsi che non ci

fossero pericoli, dopo di che chiamò gli altri ma, non

appena King girò l’ angolo, un enorme ragno gli pombiò

sulla schiena immobilizzandolo. Elyan se ne accorse ed

inizò a colpirlo in testa con la sua spada ma non riusciva

neanche a stordirlo, allora Vanus gli disse che quel tipo di

ragno aveva la testa corazzata e che era vulnerabile

solamente se colpito alle zampe. Elyan allora gli colpì una

zampa. Il ragno si staccò da King e cadde a terra ferito

permettendo al giovane di finirlo.

Una volta sconfitto il ragno, proseguirono per tutta una

serie di strade, salite e discese, dopo un po' arrivarono in

una stanza vuota. Elyan continuò a camminare ma

all'improvviso il pavimento si ruppe e lui cadde in un'altra

stanza che si apriva verso l'esterno, così Elyan chiamò i

suoi compagni che scesero subito, nella stanza trovarono

un baule ricamato d'oro ed Elyan lo aprì. Al suo interno

trovò una splendida spada argentata emanante una fievole

aura azzurra; lui, non sapendo se fosse una trappola o

semplicemente una ricompensa , chiese a Vanus se poteva

raccoglierla e lui rispose:

-Elyan, figliolo, quella spada è la Lama Sacra!

La spada del grande Ulfric, signore delle tempeste e

leggendario creatore di molti potenti incantesimi; le

leggende narrano che durante i suoi anni di vita Ulfric si

sia ritarato nel Monte Nindor, lasciando al suo interno un

grande tesoro; non avrei mai pensato che la sua eredità

oltre agli incatesimi fosse la sua grande spada.

Lei ti può concedere un grande potere, quello delle

tempeste, ma solo se usata contro il giusto nemico.

-Quindi posso prenderla?

-Certo, tu l'hai trovata ed adesso è tua.

Elyan donò la sua vecchia spada a King, come segno di

riconoscenza per avergli salvato la vita e poi presse la

Lama Sacra dal baule, ma, nel momento esatto in cui la

prese, dal muro uscirono un ammasso di rocce che si

unirono tramite dei collegamenti fatti di elettricità:

l'Atonac si era svegliato.

Il mostro iniziò a colpire il nulla con le sue rocciose braccia

ed Elyan lo colpì crepando la roccia che costituiva la sua

mano, ma l'Atonac lo colpì al petto e lo scaraventò contro

la parete facendolo svenire. King cercò di colpire la strana

creatura e riuscì a distruggergli una mano, a quel punto

tutta l'elettricità che si concentrava nella mano si trasferì

nel petto rendendolo più grande.

La situazione si era complicata e King non poteva

combattere ancora per molto, quando all'improvviso

l'Atonac gli tirò un calcio che lo fece cadere a terra, poi si

diresse verso Vanus che stava per essere colpito

mortalmente. Vanus riuscì però a lanciargli un

incantesimo nel petto che fermò il flusso elettrico che teneva

in vita l'Atonac, uccidendolo.

King si rialzò dal pavimento ed intanto Vanus stava

cercando di rianimare Elyan che era steso a terra; dopo

alcuni tentativi ci

riuscì e lo aiutò a

rialzarsi, poi si

diressero verso

l'uscita.

Il corridoio andava

verso l'alto e una

volta fuori si

reserero conto di

essere in cima al

Monte Nindor,

davanti a loro si

trovava un grande

nido, e Vanus tirò

fuori dalle sue tasche un fischietto d'oro e lo diede ad Elyan

che lo suonò. Il suono del fischietto risuonò insieme al verso

di un animale.

-Un grifone!!!.

Disse Vanus

-Lo hai chiamato con il fischietto e lui è tornato al suo nido

attirato dal suono, ci aiuterà ad andare da Miraak.

Dopo di che Elyan, King e Vanus salirono sul grifone che li

portò in volo fino a Fort Goul.

Una volta arrivati scesero dal grifone e lui si rannichiò

sotto un albero, poi entrarono nel forte dove Miraak, che li

stava aspettando, disse:

-Elyan, ti ho osservato per tutto il viaggio sai, e mi sono

accorto che sei molto abile con la spada e a quanto pare

possiedi la Lama Sacra, ti faccio i miei complimenti.

-Non mi fregherai con le tue lusinghe traditore! Sono

venuto fin qui per impedirti di distruggere la Valle dei

Necromanti e il resto di Tamriel, e niente mi impedirà di

distruggere il medaglione.

-Se vuoi combattere vieni avanti, ma abbi la dignità di

combattere da solo-rispose Miraak.

Detto questo usò la sua magia per intrappolare Vanus e

King in una cella e poi, accompagnato dalla sua compagna

Almalexya , si avvicinò a Elyan , ma lui sfoderò la sua

spada urlando:

-Non combatterò contro una donna!!!.

-Ma lei non rimarrà così ancora per molto.

Poi prese Almalexia per un

polso e la gettò al centro

della stanza ed il medaglione

inizò a brillare. Come aveva

detto Edivad l'Essenza del

Male sentiva quando si

trovava in difficoltà, allora

evocava una creatura oscura

e così accadde: il medaglione

venne avvolto dalle tenebre e

da lì uscì una formica

oscura, un semplice insetto

che però si diresse verso Almalexia e la morse,

trasformandola in un Auridon: un essere oscuro, nato

dall'incontro tra una semplice persona ed un insetto

infestato dalla paura e dalle tenebre.

Almalexia era diventata un enorme ragno con il corpo di

una donna, che padroneggiava la magia del fuoco.

L’Auridon iniziò subito a lanciare palle di fuoco contro

Elyan che cercava di schivarle, poi riuscì a colpirla,

stordendola, così la colpì ancora, ancora e ancora.

Elyan capì che non poteva sconfiggerla con la semplice

potenza della spada ma che gli serviva qualcosa che la

potesse uccidere con un sol colpo, allora la attirò sotto il

grande lampadario che pendeva dal soffitto ed una volta

che lei si posizionò lì sotto Elyan tagliò la corda che

reggeva il lampadario facendolo cadere direttamente

sopra l'Auridon che morì schiacciato.

Alla sua morte l'Auridon scomparve lasciando al suo posto

una nube viola. Elyan si diresse da Miraak che, sconvolto

dalla vittoria di Elyan, lanciò un incantesimo che tolse la

vita a tutti i prigionieri, compresi Vanus e King, poi

rinchiuse le loro anime all'interno del medaglione.

Elyan, terrorizzato e irato allo stesso tempo inziò a

singhiozzare per la scomparsa dei due amici e degli altri

prigionieri, ma ciò non lo scoraggiò e continuò ad

avanzare verso Miraak e, una volta arrivatogli davanti, lo

scaraventò a terra e alzò la sua spada che improvvisimante

iniziò a brillare di un blu più intenso del solito, avvolta da

nubi e scintille.

Miraak disse:

-La Lama Sacra sta mostrando il suo vero potere!

Non è possibile, tu non sei degno di usarla, non ne hai il

potere!

-Non è questione di potere, a me non interessa, lei si è

potenziata perchè non voglio usarla per scopi malvagi, ma

per distruggere l'Essenza del Male.

Poi infilò la spada nel medaglione che Miraak portava

attorno al collo e con un lampo di luce lo distrusse,

uccidendo anche il suo portatore, ma liberando le anime

che aveva intrappolato e riportando in vita tutti i

prigionieri, anche Vanus e King, che dopo essere stati

liberati da Elyan si congratularono con lui. Dopo averlo

ringriaziato uscirono dal forte, salirono sul grifone e se ne

andorono a Niryel, dove festeggerano in casa di Elyan.

-Come hai ucciso Miraak? - chiese Vanus.

-La Lama Sacra ha rivelato il suo vero potere, ma dopo

aver distrutto il medalglione si è frantumata in alcuni

pezzi, sono nella mia borsa.

Poi si alzò, prese i pezzi della spada e li attaccò ad una

mensola che mise sopra il suo camino come trofeo.

-

-Babbo, anche noi sopra il camino abbiamo una mensola

con dei pezzi di una spada e mi puoi dire come si chiamava

davvero Elyan, se lo sai?

-Si chiamava Zaric, e quelli sono i pezzi della Lama Sacra.