L’esperienza comunitaria delle tecnologie RFID e la ... · un transponder di rottura per...

12
Genova, 6 Novembre 2009 1 Marco Sironi, Graziano Azzalin, Elena Stringa, Lorenzo Faggion Istituto per la Protezione e Sicurezza del Cittadino Via E. Fermi 2749, 21027 ISPRA (VA), Italy http://silab.jrc.it/ [email protected], [email protected] L’esperienza comunitaria delle tecnologie RFID e la collaborazione con l’Agenzia delle dogane Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea

Transcript of L’esperienza comunitaria delle tecnologie RFID e la ... · un transponder di rottura per...

Page 1: L’esperienza comunitaria delle tecnologie RFID e la ... · un transponder di rottura per identificare l’apertura del sigillo Ogni operazione effettuata sul sigillo viene memorizzata

Genova, 6 Novembre 2009 1

Marco Sironi, Graziano Azzalin, Elena Stringa, Lorenzo FaggionIstituto per la Protezione e Sicurezza del Cittadino

Via E. Fermi 2749, 21027 ISPRA (VA), Italyhttp://silab.jrc.it/

[email protected], [email protected]

L’esperienza comunitaria delle tecnologie RFID e la collaborazione con

l’Agenzia delle dogane

Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea

Page 2: L’esperienza comunitaria delle tecnologie RFID e la ... · un transponder di rottura per identificare l’apertura del sigillo Ogni operazione effettuata sul sigillo viene memorizzata

Genova, 6 Novembre 2009 2

… è quella di fornire supporto scientifico e tecnico per la concezione, lo sviluppo, l’implementazione e il monitoriaggio delle politiche europee …

…il CCR, indipendente da interessi privati e nazionali, funge da centro di riferimento della scienza e della tecnologia per l’UE...

La missione del CCR

Page 3: L’esperienza comunitaria delle tecnologie RFID e la ... · un transponder di rottura per identificare l’apertura del sigillo Ogni operazione effettuata sul sigillo viene memorizzata

Genova, 6 Novembre 2009 3

La struttura del CCR

IRMM – Geel, Belgio- Istituto per i materiali e le misure di riferimentoStaff: 250

IE – Petten, Paesi Bassi- Istituto per l’energiaStaff: 180

ITU – Karlsruhe, Germany- Istituto per gli elementi transuraniciStaff: 250

IPSC - IHCP - IES – Ispra, Italia- Istituto per la sicurezza e la protezione del cittadino- Istituto per la salute e la protezione del consumatore- Istituto per l’ambiente e la sostenibilitàStaff: 350, 250, 370

IPTS – Siviglia, Spagna- Istituto per gli studi di prospettive tecnologicheStaff: 100

7 Istituti in 5 Stati membri

Staff totale: ~ 2200 persone

Page 4: L’esperienza comunitaria delle tecnologie RFID e la ... · un transponder di rottura per identificare l’apertura del sigillo Ogni operazione effettuata sul sigillo viene memorizzata

Genova, 6 Novembre 2009 4

• L’unità Tracciabilità e Valutazione della Vulnerabilità (TRVA) fornisce supporto a livello europeo per la gestione in sicurezza delle infrastrutture critiche. Per la catena di ditribuzione (supply chain), l’unità TRVA del CCR ha sviluppato i seguenti sistemi:

– sistema di monitoraggio remoto (RMS) in collaborazione con Thales (FR)

– sistema di sigilli RFID passivi (testato in Lithuania e a Livorno/Prato)– sistema di sigilli RFID attivi (testato a Livorno/Prato in collaborazione

con il laboratorio C.A.T.T.I.D. dell’università “La Sapienza” di Roma e l’Agenzia delle Dogane)

Attività dell’unità TRVA per la supply chain

Page 5: L’esperienza comunitaria delle tecnologie RFID e la ... · un transponder di rottura per identificare l’apertura del sigillo Ogni operazione effettuata sul sigillo viene memorizzata

Genova, 6 Novembre 2009 5

I sigilli RFID passivi sviluppati al CCR si basano su tre tag:un transponder permanente per l’identificazione univoca del container e per lo storico del sigilloun transponder sacrificale per identificare la chiusura del sigilloun transponder di rottura per identificare l’apertura del sigillo

Ogni operazione effettuata sul sigillo viene memorizzata sul transponder permanente con le relative informazioni

Sigilli passivi

Page 6: L’esperienza comunitaria delle tecnologie RFID e la ... · un transponder di rottura per identificare l’apertura del sigillo Ogni operazione effettuata sul sigillo viene memorizzata

Genova, 6 Novembre 2009 6

I transponder nei sigilli sono letti attraverso un sistema di lettura RFID portatileL’informazione acquisita dal lettore portatile è inviata al sistema centrale per la gestione del database dei sigilli

Sistema di lettura dei sigilli passivi

Databasecentrale

Area doganale 1 Area doganale N

Sistema di sigilli passivi

Page 7: L’esperienza comunitaria delle tecnologie RFID e la ... · un transponder di rottura per identificare l’apertura del sigillo Ogni operazione effettuata sul sigillo viene memorizzata

Genova, 6 Novembre 2009 7

Sigilli attivi

• I sigilli RFID attivi sono dispositivi intelligenti basati su transponder attivi

• E’ possibile leggere i sigilli attivi in un raggio di 30 metri

Page 8: L’esperienza comunitaria delle tecnologie RFID e la ... · un transponder di rottura per identificare l’apertura del sigillo Ogni operazione effettuata sul sigillo viene memorizzata

Genova, 6 Novembre 2009 8

Sistemi di lettura dei sigilli attivi

• I sigilli attivi possono essere letti con due diversi lettori:• Lettori fissi per i controlli sistematici in ingresso e in uscita dalle

aree di Dogana• Lettori portatili per i controlli al di fuori dell’area doganale

• L’informazione letta è inviata al database centrale via rete wireless o cablata

Lettore portatile Stazione di lettura

fissa

Sigillo

Gestione dei dati Database

Sistema di siliggi attivi

Page 9: L’esperienza comunitaria delle tecnologie RFID e la ... · un transponder di rottura per identificare l’apertura del sigillo Ogni operazione effettuata sul sigillo viene memorizzata

Genova, 6 Novembre 2009 9

Test a Livorno/Prato

• Architettura implementata (identica a Livorno e a Prato)Area di stoccaggio dei container

Sigillo passivoSigillo attivo

Stazione di controllo doganale

DB sigilli attivi

DB sigilli passivi

Messaggio

Entrata area doganale

Stazione di lettura sigilli

Lettori portatili

Uscita area doganale

Stazione di lettura sigilli

Page 10: L’esperienza comunitaria delle tecnologie RFID e la ... · un transponder di rottura per identificare l’apertura del sigillo Ogni operazione effettuata sul sigillo viene memorizzata

Genova, 6 Novembre 2009 10

Test a Livorno/Prato

• Un container è stato sigillato con due sigilli: uno attivo e uno passivo

Sigillo passivo

Sigillo attivo

Page 11: L’esperienza comunitaria delle tecnologie RFID e la ... · un transponder di rottura per identificare l’apertura del sigillo Ogni operazione effettuata sul sigillo viene memorizzata

Genova, 6 Novembre 2009 11

Test a Livorno/Prato – Vulnerabilità

Scopo dei test:• verificare che il dato per l’identificazione RFID del sigillo non venga

corrotto dall’eventuale scansione a raggi X eseguita sul container durante i controlli di dogana

I test hanno dato esito positivo, quindi conferma della completa compatibilità tra i sistemi RFID e le tecnologie attualmente in uso per la sicurezza doganale

Page 12: L’esperienza comunitaria delle tecnologie RFID e la ... · un transponder di rottura per identificare l’apertura del sigillo Ogni operazione effettuata sul sigillo viene memorizzata

Genova, 6 Novembre 2009 12

I test effettuati nell’ambito del progetto Trovatore hanno confermato le aspettative e dimostrato che:

• è possibile il trasferimento sicuro del container da porto a interporto e all’area di stoccaggio;

• Si possono diminuire i costi ottimizzando la logistica (area di stoccaggio e personale)

• Si possono ridurre le informazioni su carta a favore del supporto elettronico, velocizzando i tempi e rifucendo le possibiltà di errore;

• Rende possibile la rilevazione in tempo reale di eventuali effrazioni aumentando cosi la sicurezza del processo.

Con il progetto Trovatore, si metteranno a disposizione degli utilizzatori le conoscenze per poter scegliere gli

strumenti necessari

Conclusioni