LEQF e i Dispositivi Europei per la Trasparenza e la Qualita delle Qualificazioni e delle Competenze...

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L’EQF e i Dispositivi L’EQF e i Dispositivi Europei per la Trasparenza Europei per la Trasparenza e la Qualita’ delle e la Qualita’ delle Qualificazioni e delle Qualificazioni e delle Competenze Competenze LEND Milano LEND Milano 17 Gennario 2012 17 Gennario 2012 . .

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L’EQF e i Dispositivi Europei L’EQF e i Dispositivi Europei per la Trasparenza e la per la Trasparenza e la

Qualita’ delle Qualificazioni Qualita’ delle Qualificazioni e delle Competenzee delle Competenze

L’EQF e i Dispositivi Europei L’EQF e i Dispositivi Europei per la Trasparenza e la per la Trasparenza e la

Qualita’ delle Qualificazioni Qualita’ delle Qualificazioni e delle Competenzee delle Competenze

LEND MilanoLEND Milano17 Gennario 201217 Gennario 2012

. .

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raffaella cammarano 17/01/2012

Di cosa parliamo?

• Modalita’ di lavoro e iniziative europee

• Come tali iniziative sono state recepite in Italia:

a livello istituzionale nello sviluppo di politiche e culture scolastiche

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Cornice di Riferimento istituzionale in Italia

• Modifica Titolo V della seconda parte della Costituzione ott. 200:

- rapporto di sussidiarita’ tra i vari livelli istituzionali

• Ruolo diverso del MIUR • Legge 15 marzo 1997 n. 59

autonomia Scolastica• Legge delega n.53 2003

(Moratti) – legge quadro

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Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell'art.21, della

legge 15 marzo 1999, n.59 (1)Art. 4 (Autonomia didattica)1. Le istituzioni scolastiche, nel rispetto della libertà di insegnamento, della

libertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del sistema, a norma dell'articolo 8 concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo.

2. Nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche regolano i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni. A tal fine le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune

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Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi

dell'art.21, della legge 15 marzo 1999, n.59 (2)e tra l'altro:l'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina

e attività; la definizione di unità di insegnamento non coincidenti con l'unità oraria della

lezione e l'utilizzazione, nell'ambito del curricolo obbligatorio di cui all'articolo 8, degli spazi orari residui;

l'attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell'integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunni in situazione di handicap secondo quanto previsto dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104;

l'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso;

l'aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari.

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In Europa - un po di storia (1)-l’inizio

1995-96 Teaching and Learning; Towards a Learning Society -Verso una societa’ conoscitiva.... (White Paper on Education and Training)OBIETTIVI: • incoraggiare l’acquisizione di nuove conoscenze; • avvicinare la scuola al mondo del lavoro e degli

affari; • combattere l’esclusione sociale;• sviluppare la competenza in 3 lingue europee;• investire in capitali e formazione in maniera equa. Marzo 2000 Consiglio Europeo di Lisbona –Ott. 2000 A Memorandum on Lifelong Learning (Memorandum sull’Istruzione e Formazione

Permanente)

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un po di storia (2)30 nov. 2002 - Dichiarazione di

CopenhagenProcesso di Lisbona/Copenhagen vs

processo di Bologna

In questo processo si inserisce il concetto di “istruzione e formazione durante l'intero arco della vita”, principio guida della politica europea in materia di istruzione e formazione a partire dal 2001 con la Comunicazione “Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento permanente”.

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Processo di Lisbona/Copenhagen sviluppo di strumenti e principi

europei:

2002-04: stesura di vari documenti di indirizzo politicocome la validazione dell’apprendimento

non formale ed informale e l’EUROPASS.2005-07: risultato dei gruppi di lavoro: bozze di dispositivi dell’Ue come l’EQF, il sistema

di crediti (ECVET) e il quadro di riferimento per la garanzia della qualita’ (EQAVET).

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Processo di Lisbona/Copenhagen

sviluppo di strumenti e principi europei:

2008-10: Raccomandazioni sull’EQF,

l’EVCET e l’EQAVET; coinvolgimento di ‘stakeholders’ del Proc. di Bologna nei lavori di gruppo e seminari sul sistema qualifiche, crediti e qualita’ nell’Istr

e Form Prof

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obiettivo “riconoscimento e validazione dell’apprendimento non formale e informale Maggio 2004 Consiglio dell’Ue: Principi comuni europei per l’individuazione e la convalida dell’apprendimento NON FORMALE (a) e INFORMALE(b) –definizioni: (a) erogato nell’ambito di attività pianificate non

specificamente concepite come apprendimento (in termini di obiettivi, di tempi o di sostegno all’apprendimento). L’apprendimento non formale è intenzionale dal punto di vista del discente

(b) risultante dalle attività della vita quotidiana legate al lavoro, alla famiglia o al tempo libero. Non

è strutturato in termini di obiettivi di apprendimento, di tempi o di risorse dell’apprendimento Fonte

Cedefop, 2004.

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obiettivo ‘riconoscimento e validazione dell’apprendimento non formale e informale’

(b) …. Nella maggior parte dei casi l’apprendimento informale non è intenzionale dal punto di vista del discente.

Apprendimento formale: erogato in un contesto organizzato e strutturato (per esempio, in un istituto d’istruzione o di formazione o sul lavoro), appositamente progettato come tale (in termini di obiettivi di apprendimento e tempi o risorse per l’apprendimento).L’apprendimento formale è intenzionale dal punto di vista del discente. Di norma sfocia in una convalida e in una certificazione

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STRUMENTI COMUNI EUROPEI

• Europass (Council of the EU, 2004).• Common principles and guidelines:

Guidance and counselling (Council of the EU 2004 and 2008)

Identification and validation of non-formal and informal Learning (Council of the EU 2004).

A European Qualifications Framework (EQF) (Council of the EU, 2008); A European Credit System for VET (ECVET) (Council of the EU, 2009); A European Quality Assurance Framework for VET (EQAVET) (Council of the EU, 2009)

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EuropassSet di documenti per rendere leggibili e

trasparenti la proprie qualifiche e competenze:

Dic 2004 Decisione relativa al Quadro unico per la trasparenza delle qualifiche e delle competenze: EUROPASS. Inserisce le qualifiche e le competenze in una prospettiva di apprendimento permanente:

Europass Curriculum vitae per le competenze personali    

Europass Passaporto delle Lingue per le competenze nelle lingue straniere

Europass Mobilita’ sulle esperienze di mobilità

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Europass Europass Supplemento al Diploma sui titoli dell’istruzione superiore Europass Supplemento al Certificato sulle

qualifiche della formazione professionale

Dal 2012 i documenti che fanno parte del portfolio, con riferimento particolare al Supplemento al diploma e al Supplemento al certificato, dovrebbero contenere un riferimento al livello EQF appropriato.

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Obiettivo codice di riferimento comune per il sistema di istruzione e formazione

• riflessioni su un quadro unico europeo, che consenta di mettere in relazione e posizionare, in una struttura a livelli, i diversi titoli (qualifiche, diplomi, certificati ecc.) rilasciati nei Paesi membri.

• Marzo 2005 consultazione tra gli Stati Membri, per valutare le diverse posizioni rispetto alla prospettiva di istituzione del quadro unico e riflettere sul possibile impatto di una meta-struttura di questo tipo sui vari sistemi nazionali.

• 5 settembre 2006 Proposta di Raccomandazione sulla realizzazione dell’European Qualifications Framework per il lifelong learning (EQF),

Aprile 2008 Raccomandazione definitiva

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Che cos’è l’EQF• ...in inglese European Qualifications Framework, è un dispositivo di traduzione, una griglia di lettura che consente di metterein relazione e posizionare, in una struttura a otto livelli, i diversi titoli (qualifiche, diplomi, certificati ecc.) rilasciati nei Paesi membri;

il confronto si basa sugli esiti dell’apprendimento.

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Che cos’è l’EQF

• ...meta-struttura rispetto alla quale, su base volontaria, gli Stati membri sono chiamati a rileggere i propri sistemi di istruzione e formazione, in modo tale

checi sia un collegamento tra i singoli sistemi nazionali di riferimento per i titoli e le qualifiche e il Quadro europeo EQF.RACCOM 2008/C 111/01/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 23 aprile 2008sulla costituzione del Quadro europeo delle

qualifiche per l’apprendimento permanentehttp://ec.europa.eu/education/pub/pdf/general/eqf/

broch_it.pdf

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A Cosa serve? codice comune di riferimento, tale da consentire ai

diversi Paesi europei di  posizionare e rendere così leggibili i

propri sistemi nazionali.In modo più specifico l’EQF può:• semplificare la comunicazione fra gli attori

coinvolti nei processi di istruzione e formazione dei diversi Paesi e all’interno di ciascun Paese

• permettere la traduzione, il posizionamento e il confronto tra differenti esiti dell’apprendimento, consentendo il trasferimento e la spendibilità delle qualifiche e delle competenze anche al di fuori del paese in cui sono state conseguite

• facilitare il matching tra i bisogni espressi dal mercato del lavoro e le opportunità di istruzione e formazione offerte nei diversi Paesi

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A Cosa serve?• sostenere i processi di validazione

dell’apprendimento non formale e informale • fungere da riferimento comune per la

qualità e lo sviluppo di istruzione e formazione

• contribuire allo sviluppo di qualifiche a livello settoriale attraverso comuni livelli di riferimento e descrittori

• stimolare e guidare riforme e sviluppo di nuove strutture nazionali di qualificazione

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Gli elementi chiave:• Livelli comuni di riferimento, correlati ai risultatidell’apprendimento e collocati in una struttura di otto livelli• La struttura a livelli permette di articolare secondo un ordine crescente - dalla minima alla massima complessità - i risultati dell’apprendimento(learning outcomes raggiungibili nell’arco di vita, attraverso percorsi non solo formali, ma anche non formali e informali. • I risultati di apprendimento si riferiscono a ciò che ci si aspetta la persona conosca, comprenda e/o sia in grado di fare, al termine di un periodo di apprendimento;• “risultato di apprendimento” come parametro comparativo consente di superare una logica di confronto basato su metodi di apprendimento e percorsi di acquisizione.

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Gli elementi chiave:Nell’EQF i risultati di apprendimento sono

descritti attraverso descrittori di conoscenze

abilità e competenze, coerenti anche con la

nuova formulazione delle competenze chiave.

Sulla base di questa struttura diventa possibile –

a livello nazionale, regionale, settoriale –

classificare i titoli accademici e professionali

(diplomi, qualifiche, certificati ecc.), che attestano

i risultati di apprendimento raggiunti dalle persone, riconducendoli all’appropriato livello dell’EQF.

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Tabella EQF (es)

LIVV1-8 Conoscen

ze Abilità Competenz

e

Liv 1 Ris. Appr.

Conoscenzegenerali di base

Abilità di basenecessarie a svolgere mansioni/compiti semplici

Lavoro o studio, sotto la diretta supervisione, in un contesto strutturato

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da EQF:• la definizione di “conoscenze” :

indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

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da EQF:• la definizione di “abilita’ :

indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

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da EQF:•la definizione di“competenza”: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia

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Riflessi dell’EQF in Italia

A livello istituzionale:

In Italia nel 2007 istituito Tavolo unico per lacostruzione del sistema nazionale di standardminimi professionali, di certificazione e formativi, promosso dal Ministero del Lavoro, coerente con l’istituzione del Quadro europeo delle qualifiche e delle competenze – EQF.

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Riflessi dell’EQF in Italia

Fanno parte del Tavolo: MIN. LAV, MIUR, Regioni, Province autonome e parti sociali.Entro il 2009 le autorità nazionali di ogni Stato membro Ue dovevano stabilire le relazioni tra i propri sistemi di titoli e qualifiche e il Quadro stesso, in particolare in relazione agli otto livelli di apprendimento definiti nell’EQF; (lavoro non completato)

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PuntoNazionale diCoordinamento

PuntoNazionale diCoordinamento

PRIMO RAPPORTO ITALIANO DI REFERENZIAZIONEDELLE QUALIFICAZIONI AL QUADRO EUROPEO EQF Aggiornato ad ottobre 2011 - BOZZAQualificazione «risultato formale di un processo di valutazione e convalida, acquisito quando l'autorità competente stabilisce che

i risultati dell'apprendimento di una persona corrispondono a

standard definiti». (Definizione dalla Racc dell’EQF)

Tabella 6 - Ipotesi di correlazione ai livelli EQF delle qualificazioni

pubbliche nazionali (da intergrare con la referenziazione dei sistemi di

qualificazione regionali)

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Livello EQF Tipo di

titolo/qualificazione Tipologia di percorso

corrispondente Rilasciato da

1 Diploma di licenza conclusiva del I ciclo di istruzione

Scuola secondaria di I grado MIUR/istruzione

2 Certificazione obbligo di istruzioni

Fine del primo Biennio dei licei, istituti tecnici, istituti prof.li, percorsi di IeFP triennali e

quadriennali

MIUR o Regioni (a seconda del canale di assolvimento scelto)

3 Diploma di qualifica di operatore professionale

Triennio dell’Istituto professionale

MIUR/Istruzione

3 Attestato di qualifica di operatore professionale

Percorsi triennali di IeFP

Percorsi formativi in

apprendistato per il dir-

dov. o percorsi triennali in

apprendistato per la

qualifica e per il diploma

Regioni

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Riflessi dell’EQF inItaliaL’EQF e’ utilizzato nella definizione dei diversi livelli e sistemi di istruzione e formazione (licei, istruzione tecnica, istruzione professionale e istruzione e formazione tecnica –IeFP- regionale)Il format dell’EQF e’ utilizzato per definire i curricola istruzione tecnica, istruzione professionale e

istruzione e formazione tecnica (IeFP) regionale

CAMBIO DI PARADIGMA;dai contenuti agli esiti

apprendimento/competenze

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da EQF:

esiti di apprendimento - learning outcomes

• per mappare curricola, discipline, assi ….(la scheda) e certificare i livelli di acquisizione

• per descrivere cio’ che un discente conosce, capisce ed e’ in grado di realizzare al termine di un processo di apprendimento.

Gli Es di Appr. sono definiti in termini di

conoscenze, abilita’ e competenze.

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perche’ le competenze?

Da EQF il concetto di Esiti di apprendimento (competenze) viene collegato a dimensione di sistema - al centro dei

processi di innovazione ed integrazione tra sistemi educativi e formativi- e ad una

dimensione individuale - il processo soggettivo

di acquisizione di competenze nei diversi

contesti di apprendimento formali, informali e non formali.

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Perche’ le competenze?Competenze• snodo strategico in grado di far

dialogare i diversi sub-sistemi tra loro (scuola, formazione professionale, lavoro).

• Stati membri avviano le politiche formative verso obiettivi comuni di personalizzazione dei percorsi e valorizzazione delle competenze individuali.

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Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento in relazione alle attività e agli insegnamenti compresi nel piano degli studiprevisto per LICEO LINGUISTICO -15 marzo 2010

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA - LINEE GENERALI E COMPETENZELingua

La lingua italiana rappresenta un bene culturale nazionale, un elemento

essenziale dell’identità di ogni studente e il preliminare mezzo di accesso alla conoscenza: la dimensione linguistica si trova infatti al crocevia fra la competenze comunicative, logico argomentative e culturali declinate dal Profilo educativo, culturale e professionale comune a tutti i percorsi liceali.Al termine del percorso liceale lo studente padroneggia la linguaitaliana: è in grado di esprimersi, in forma scritta e orale, con

chiarezza e proprietà, variando - a seconda dei diversi contesti e scopi - l’uso personale della lingua; di compiere operazioni fondamentali, qualiriassumere e parafrasare un testo dato, organizzare e motivare un

ragionamento….

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Indicazioni nazionali … obiettivi specifici di apprendimento

LICEO LINGUISTICOPRIMO BIENNIONel primo biennio, lo studente colma eventuali lacune e consolida e approfondisce le capacità linguistiche orali e scritte, mediante attività che promuovano un uso linguistico efficace e corretto, affiancate da una riflessione sulla lingua orientata ai dinamismi di coesione morfosintattica e coerenza logico-argomentativa del discorso, senza indulgere in minuziose tassonomie e riducendo gli aspetti nomenclatori. Le differenze generali nell’uso della lingua orale, scritta e trasmessa saranno oggetto di particolare osservazione, così come attenzione sarà riservata alle diverse forme della videoscrittura e della comunicazione multimediale.Nell’ambito della produzione orale lo studente sarà abituato al rispetto dei turni verbali, all’ordine dei temi e all’efficacia espressiva. Nell’ambito della produzione scritta ….

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LetteraturaPRIMO BIENNIO

Nel corso del primo biennio lo studente incontra opere e autori significativi della classicità, daleggere in traduzione, al fine di individuare i caratteri principali della tradizione letteraria eculturale, con particolare attenzione a opere fondative per la civiltà occidentale e radicatesi –magari in modo inconsapevole – nell'immaginario collettivo, così come è andato assestandosinel corso dei secoli (i poemi omerici, la tragedia attica del V secolo, l’Eneide, qualche altrotesto di primari autori greci e latini, specie nei Licei privi di discipline classiche, la Bibbia);accanto ad altre letture da autori di epoca moderna anche stranieri, leggerà i Promessi Sposi diManzoni, quale opera che somma la qualità artistica, il contributo decisivo alla formazionedell’italiano moderno, l’esemplarità realizzativa della forma-romanzo, l’ampiezza e la varietà ditemi e di prospettive sul mondo.Alla fine del primo biennio si accosterà, attraverso alcune letture di testi, alle prime espressionidella letteratura italiana: la poesia religiosa, i Siciliani, la poesia toscana prestilnovistica.Attraverso l’esercizio sui testi inizia ad acquisire le…..

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Competenze di base a conclusione dell’ obbligo di

istruzione 

Padronanza della lingua italiana:

·          Padroneggiare gli strumenti espressivi ed

argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;

·          Leggere, comprendere ed

interpretare testi scritti di vario tipo;

·          Produrre testi di vario tipo in relazione ai

differenti scopi comunicativi

 Utilizzare una lingua

straniera per i principali scopi comunicativi ed

operativi 

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una

fruizione consapevole del patrimonio artistico e

letterario 

Competenze di base a conclusione dell’ obbligo di istruzione (Ag.2007)

ASSE DEI LINGUAGGI:Padronanza della lingua italiana: · Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi

indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;

· Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;· Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed

operativi Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del

patrimonio artistico e letterario  Utilizzare e produrre testi multimediali

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ESEMPIOCompetenze Abilità/

capacità Conoscenze

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

Comprendere il messaggio contenuto in un testo orale

Principali strutture grammaticali della lingua italiana

   

          Cogliere le relazioni logiche tra le varie componenti di un testo orale

          Elementi di base della funzioni della lingua

   

   

          Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali

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LINEE GUIDA ISTRUZIONE TECNICA

Esempio:CURRICOLA DI LINGUA E LETT

ITALIANA – Biennio 1’ versione 2’ versione

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Linee Guida- Metodologie di lavoro

• Laboratorio come metodologia di apprendimento

• Metodo del problem solving • e Lavoro per progetti necessari per acquisire la

competenza chiave dell’imparare ad imparare

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Orientamenti per l’organizzazione del curricolo

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Il sistema di certificazione DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 giugno 2009, n. 122 sulla valutazione; art 8 Certificazione delle competenze ….saranno armonizzati i modelli e le

certificazioni relativi alle competenze

acquisite nei diversi gradi e ordini di scuola”

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Certificazione:• documento ufficiale con cui un'autorità riconosciuta

attesta ad un soggetto il possesso di determinate competenze sulla base di determinati standard di riferimento.

• costituisce il dispositivo che rende possibilela realizzazione dei processi di integrazione dei vari sistemi formativi (scuola, formazione professionale, università, istruzione e formazione tecnica superiore, apprendistato)passaggi da un percorso di istruzione all’altroriconoscimento di acquisizione di competenze comunque acquisite (strategia per lifelong learning e apprendimenti formali, informali, non formali)

• Le competenze certificate possono costituire crediti riconoscibili e spendibili in ambito nazionale e in prospettiva europea.

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LA CERTIFICAZIONE dei saperi e delle competenze

Documenti: • D.M. n.9 del 27 gennaio 2010• Lettera trasmissione Capo

Dipartimento DMn.9 del 27 gennaio 2010 con allegato modello di certificazione dei saperi e delle competenze acquisite nell’assolvimento dell’obbligo

• Il modello di certificato• Indicazioni per la certificazione delle competenze

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CERTIFICATO • adottato con DM n.9, 27 genn 2010 adottato, in

via sperimentale nel 2009-10, obbligatoriamente dall’a. s. 2010 – 2011 ,

• in attesa completa messa a regime secondo ciclo sistema educativo ….ai sensi d.legs n. 226/05

• e fino all’entrata in vigore del decreto previsto all’art 8 , comma 6, DOR del 22 giugno 2009 n.122 con il quale “saranno armonizzati i modelli e le

certificazioni relativi alle competenze acquisite nei diversi gradi e ordini di scuola”

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L’obbligo

Viene assolto nel sistema di istruzione

generale (Licei, Istruzione tecnica,

Istruzione Professionale) e l’Istruzione

e Formazione Professionale Regionale (IeFP)

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Il modello di certificato

• unico sul territorio nazionale• rilasciato a richiesta degli interessati • studenti di 18 anni non scrutinati fine

seconda classe attestato di proscioglimento dall’obbligo

• rilasciato d’ufficio per coloro che hanno compiuto il diciottesimo anno di

• età

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la scheda•Competenze sugli assi contenuti nell’Allegato A, documento tecnico, parte integrante del Regolamento•…riporta i livelli raggiunti da individuare in coerenza con la valutazione finale degli apprendimenti …espressa in decimi …..

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la scheda•competenze di base e

relativi livelli raggiunti dallo studente in relazione agli assi culturali, con riferimento alle

•competenze chiave di cittadinanza, di cui agli allegati 1 e 2 al Reg n. 139 del 22 agosto 2007;

da compilare da parte del consiglio di classe termine scrutinio fine anno

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Competenze UE - Italiacompetenze chiave nelle

Raccomandazione UE• comunicazione nella madre

lingua • comunicazione nelle lingue

straniere• competenza matematica e

competenze di base in scienza e tecnologia

• competenza digitale• imparare ad imparare• competenze sociali e

civiche• spirito d’iniziativa

imprenditorialità• consapevolezza e

espressione culturale

competenze chiave di cittadinanza in Italia

• comunicare• risolvere problemi• individuare

collegamenti e relazioni• imparare ad imparare • collaborare e

partecipare• progettare• agire in modo

autonomo e responsabile

• acquisire e interpretare l’informazione

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Definizione dei livelli di competenza

• secondo la scala, indicata nel certificato stesso, che si articola in tre livelli:

di base, intermedio, avanzato• riferiti alle competenze di base

acquisite sugli assi ... “con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza”

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Definizione livelli di competenza

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Livello di acquisizione

delle Competenze

di base

Grado dicomplessità:

compiti (da semplici a complessi),

problemi

Grado di utilizzo

di conoscenze e abilità

Grado diautonomia

e consapevolezza

CRITERI DI DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI COMPETENZA

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da EQF:

allineamento dei percorsi di istruzione e formazione - ipotesi per il biennio scuola secondaria superiore:

Livello 2 conoscenze abilita’ competenze

Risultati di apprendimento del livello 2

…generali di base cognitive e pratiche di base, necessarie all’uso di informazioni pertinenti per svolgere compiti e risolvere problemi ricorrenti usando strumenti e regole semplici

lavoro o studio, sotto la diretta supervisione con un certo grado di autonomia

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In prospettiva:

• creare un sistema di certificazione • collegato con un sistema di crediti • entro il 2012 occorre dichiarare il

livello di riferimento dell’ EQF nei titoli, certificati, qualifiche , diplomi…. in modo da renderli “leggibili” nei diversi sistemi nazionali e spendibili come crediti formativi. 

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Meta-struttura di riferimento:

per le persone che apprendono e

per i diversi livelli dei sistemi di istruzione

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Non e’ finita…... Conclusioni del Consiglio, del 12 maggio 2009 , su un quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione ( ET 2020

Nuovo quadro di riferimento per sviluppare strategie educative a livello europeo:sottolinea: comuni obiettivi strategici principi si cui sviluppare gli obiettivi comune metodologia di lavoro e le priorita’ da perseguire per ogni fase

di sviluppo …verso il 2020

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1.fare in modo che l'apprendimento permanente e la mobilità divengano una

realtà;2. migliorare la qualità e l'efficaciadell'istruzione e della formazione;3. promuovere l'equità, la coesione sociale e

la cittadinanza attiva;4. incoraggiare la creatività e l'innovazione,

compresa l'imprenditorialità, a tutti i livelli dell'istruzione e della formazione.

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Sitografia • http://ec.europa.eu/education/• http://www.cedefop.europa.eu/(European Centre for the development of

Vocational Training – Salonicco) Publications The shift to learning outcomes - Learning outcomes approaches in VET

curricula. http://www.etf.europa.eu/ (European Training Foundation –

Torino)

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GRAZIE !