Leopardi - Sono Così Stordito....

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Leopardi – sono così stordito dal niente che mi circonda (lettere) "Sono così stordito dal niente che mi circonda, che non so come abbia forza di prender la penna per rispondere alla tua del primo. Se in questo momento impazzissi, io credo che la mia pazzia sarebbe di seder sempre cogli occhi attoniti, colla bocca aperta, colle mani tra le ginocchia, senza né ridere né piangere, né muovermi altro che per forza dal luogo dove mi trovassi. Non ho più lena di concepire nessun desiderio, neanche della morte, non perch’io la tema in nessun conto, ma non vedo più divario tra la morte e questa mia vita, dove non viene più a consolarmi neppure il dolore. Questa è la prima volta che la noia non solamente mi opprime e stanca, ma mi affanna e lacera come un dolor gravissimo; e sono così spaventato dalla vanità di tutte le cose, e della condizione degli uomini, morte tutte le passioni, come sono spente nell’animo mio, che ne vo fuori di me, considerando ch’è un niente anche la mia disperazione. […]" Giacomo Leopardi – lettera a Pietro Giordani, 19 novembre 1819 About these ads La Parola niente fa riferimento alla vanità di tutte le cose, un espressione che esprime una mancanza di senso del tutto (Elemento ricorrente in quasi tutte le poesie di Leopardi). In questo modo per la sua concezione materialistica portata all’estremo, mancando una qualsiasi percezione di Dio, considera la natura costituita da leggi che non prendono minimamente in considerazione la felicità dell’uomo, che rimane una vittima del tutto. Da qui emerge uno dei concetti fondamentali per il Leopardi: LA NOIA, una proposizione tra il desiderio di felicità dell’uomo e l’impossibilità di attuarlo; si tratta di un senso di smarrimento, una tensione tra ciò che io desidero e il sistema che limita l’uomo, rendendolo inerme di fronte a ciò che lo circonda. In questo modo l’uomo è infelice poiché inserito in questo sistema materialistico caratterizzato da un ciclo di genesi e distruzione a cui non può sottrarsi, un sistema privo di senso: la finitezza della realtà urta con l’infinità della felicità umana.

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Leopardi sono cos stordito dal niente che mi circonda (lettere)

"Sono cos stordito dal niente che mi circonda, che non so come abbia forza di prender la penna per rispondere alla tua del primo. Se in questo momento impazzissi, io credo che la mia pazzia sarebbe di seder sempre cogli occhi attoniti, colla bocca aperta, colle mani tra le ginocchia, senza n ridere n piangere, n muovermi altro che per forza dal luogo dove mi trovassi. Non ho pi lena di concepire nessun desiderio, neanche della morte, non perchio la tema in nessun conto, ma non vedo pi divario tra la morte e questa mia vita, dove non viene pi a consolarmi neppure il dolore. Questa la prima volta che la noia non solamente mi opprime e stanca, ma mi affanna e lacera come un dolor gravissimo; e sono cos spaventato dalla vanit di tutte le cose, e della condizione degli uomini, morte tutte le passioni, come sono spente nellanimo mio, che ne vo fuori di me, considerando ch un niente anche la mia disperazione. []"Giacomo Leopardi lettera a Pietro Giordani, 19 novembre 1819

About these adsLa Parola niente fa riferimento alla vanit di tutte le cose, un espressione che esprime una mancanza di senso del tutto (Elemento ricorrente in quasi tutte le poesie di Leopardi). In questo modo per la sua concezione materialistica portata allestremo, mancando una qualsiasi percezione di Dio, considera la natura costituita da leggi che non prendono minimamente in considerazione la felicit delluomo, che rimane una vittima del tutto.Da qui emerge uno dei concetti fondamentali per il Leopardi: LA NOIA, una proposizione tra il desiderio di felicit delluomo e limpossibilit di attuarlo; si tratta di un senso di smarrimento, una tensione tra ci che io desidero e il sistema che limita luomo, rendendolo inerme di fronte a ci che lo circonda.In questo modo luomo infelice poich inserito in questo sistema materialistico caratterizzato da un ciclo di genesi e distruzione a cui non pu sottrarsi, un sistema privo di senso: la finitezza della realt urta con linfinit della felicit umana.