LeopardiGiacomo Leopardi La famiglia •Nasce nel 1798 dal conte Monaldo e dalla marchesa Adelaide...
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Giacomo Leopardi
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La famiglia•Nasce nel 1798 dal conte Monaldo e dalla marchesa Adelaide Antici•Genitori anaffettivi. La madre gestisce le finanze familiari •Fratelli minori: Carlo, Paolina, Luigi, Pierfrancesco.•Grande biblioteca paterna: 15.000 volumi•Precettori religiosi, forse causa insofferenza alla religione•1809-1816: 7 anni di studio “matto e disperatissimo”•Studia latino ed ebraico. Da solo sanscrito, greco e lingue moderne. •Si interessa di questioni scientifiche (Storia dell’astronomia 1813),•Etnologiche (Saggio sopra gli errori popolari degli antichi del 1815)•Filosofiche; letterarie•Prime composizioni letterarie ed erudite
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Dall’erudizione al bello
• 1816: la conversione letteraria• Si interessa alla poesia. Legge gli autori classici italiani
(Alfieri, Parini) e contemporanei (Foscolo, Monti)
• Compone le prime poesie• Percepisce la ristrettezza dell’ambiente familiare e
recanatese
• Nel 1816 si aggravano le sue condizioni di salute
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Dal bello al vero• Inizia nel 1817 la corrispondenza con Pietro Giordani• Passa da un interesse per le poesie degli autori classici a uno per
gli autori romantici, per la poesia sentimentale, la sola per lui capace di riflessioni filosofiche
• Inizia a scrivere lo Zibaldone di pensieri• Si innamora per la prima volta• Rottura con la formazione cattolica e reazionaria • Fallita fuga da Recanati (1819)• La “conversione filosofica”: il materialismo. Matura convinzioni
sensiste e materialiste
• Poesia sentimentale degli idilli e poesia delle grandi canzoni civili• Elaborazione del “pessimismo storico”• Natura benigna
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Il pessimismo cosmico
• 1822-1823: soggiorno a Roma• Effetti del soggiorno romano: il pessimismo cosmico• 1824: composizione delle “Operette morali” (1827)• 1825-1827: viaggia per l’Italia (Milano, Bologna, Firenze, Pisa)• 1828-1830: ritorno a Recanati. Composizione dei “Grandi Idilli”.
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Firenze e Napoli
• 1830-1833: soggiorno a Firenze. Poesie del ciclo di Aspasia.• 1833-1837: soggiorno a Napoli con Antonio Ranieri.• La ginestra (1836)• Muore nel 1837, il 14 giugno.
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La filosofia leopardiana
• Riflessioni sull’esistenza umana.• Il vero per l’io deve essere anche il vero per molti.• Il problema dell’infelicità: un frutto della civiltà, vista in contrasto con la
natura. • Natura benefica> illusioni> virtù.• Il pessimismo storico: la storia come degenerazione• Azione ed eroismo, rimedi alla decadenza dei moderni
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• Il pessimismo cosmico: crisi del sistema della natura e delle illusioni• Anni tra il 1819 e 1823: la svolta materialistica.• Natura madre di parto e di voler matrigna• Il pessimismo cosmico: la vita come male• La civiltà: è vista positiva, perché ha smascherato le illusioni; negativa, come
lotta di tutto contro tutti.
• Esaltazione del razionalismo e condanna del Medioevo. • Un progetto di civiltà: coscienza del vero e solidarietà fraterna.
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La teoria del piacere
• La causa dell’infelicità umana• L’uomo aspira naturalmente al piacere, ma il piacere desiderato è sempre superiore al
piacere effettivamente avuto.
• Il desiderio è in se stesso illimitato e perciò destinato comunque a non essere soddisfatto.• L’uomo è deluso dall’appagamento reale del suo desiderio, perché è insufficiente, perciò la
causa dell’infelicità umana è nella sproporzione tra il desiderio dell’uomo e la possibile sua soddisfazione.
• L’uomo spera sempre in un appagamento dei suoi desideri nel futuro oppure si accontenta dell’immaginazione.