Leonardo Sciascia Silenzio e...
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LABORATORIO DI GLOTTODIDATTICA
presso il Dipartimento di Italianistica Via Massimo D’Azeglio 85/A – 43125 PARMA Italia
Leonardo Sciascia
Silenzio e omertà1
(tratto da Il giorno della civetta) Modulo facilitato e didattizzato per studenti stranieri con competenza linguistica di livello A2/B1
A cura di Gaia Pieraccioni
1 Materiali tratti e rielaborati da G. Pieraccioni, M. Mezzadri, LeggImmagina. Imparare a imparare,
Mondadori Scuola, Milano , 2011, voll.3

2
Come si dice nella mia lingua:
organizzazione
crimine /criminale
mafia
potere
ingiustizia
omicidio
illegale
PER PREPARARMI A LEGGERE
Il testo che stai per leggere fa parte del libro Il giorno della Civetta di Leonardo
Sciascia, uno dei più famosi scrittori italiani del Novecento. Sciascia, nato in Sicilia,
descrive nei suoi libri la vita sociale e politica
della sua terra; in questo romanzo descrive
l’organizzazione criminale della mafia e il suo
potere in Sicilia
1. Osserva le immagini e parla con i tuoi compagni:
Cosa sapete della mafia siciliana? Avete sentito o letto delle notizie, avete visto dei
film? Cosa fa la mafia secondo voi?
C’è la mafia nel vostro paese?

3
Leggere il titolo, guardare le immagini
provare a prevedere cosa succede nella
storia, ti aiuta a comprendere meglio ciò che
stai per leggere.
Come si dice nella mia lingua
Ipotesi
prevedere
2 Ci sono molti film famosi sulla mafia siciliana, Per esempio Il padrino, ICento passi, Il
giorno della civetta. Guardate su Youtube alcuni pezzi di questi film per capire meglio cosa è
la mafia
Come puoi descrivere la mafia? Scegli una risposta
La mafia è:
□un partito politico che vuole la Sicilia separata dall’Italia;
□un’organizzazione criminale e di potere che controlla molte attività illegali;
□un’organizzazione sociale che aiuta i cittadini contro le ingiustizie dello stato.
2a. Leggi il titolo e osserva (guarda bene) l’immagine
per fare delle ipotesi sulla storia che stai per leggere.
Secondo te, che cosa è successo nella piazza?
……………………………………………………………………………………………
Chi è l’uomo per terra?
……………………………………………………………………………………………….
Chi l’ ha ucciso? Da dove ha sparato l’assassino (la persona che lo ha ucciso)?

4
Leggi il testo silenziosamente.
Fermati per rispondere alle
domande e per leggere le
spiegazioni delle parole che
non conosci.
………………………………………………………………………………………………..
Chi può aver visto l’assassino?
………………………………………………………………………………………………..
Quando i carabinieri arrivano sulla piazza, cosa fanno secondo te? Con chi parlano?
………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………….
Secondo te i carabinieri riescono a prendere l’assassino??
□Sì □No perché …………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………………
2b. Confronta le tue risposte con quelle di un compagno.
E ORA LEGGO
……………………………………
panelle: frittelle
siciliane
invisibile=che non si
vede
bestemmiare=dire
brutte parole contro
Dio
colore di zolfo =
giallo
1
All’alba l'autobus stava per partire nella piazza silenziosa, si sentivano solo il
rumore dell'autobus e la voce del venditore di panelle:
Panelle calde, panelle!.
Il bigliettaio chiuse (chiudere) lo sportello e l'autobus partì.
Il bigliettaio guardò sulla piazza e vide (vedere) un uomo vestito di scuro che
correva; il bigliettaio disse (dire) all'autista - Un momento! - e aprì lo sportello
mentre l'autobus già si muoveva. Si sentirono due colpi di pistola: l'uomo vestito di
scuro, che stava per salire sull’autobus, restò per un attimo in aria, come tirato su
per i capelli da una mano invisibile ; gli cadde (cadere) la cartella di mano e poi
anche lui cadde sulla cartella.
Il bigliettaio bestemmiò: la faccia gli era diventata colore di zolfo, tremava. II
venditore di panelle, che era a tre metri dall'uomo caduto, muovendosi come un
granchio cominciò ad allontanarsi verso la porta della chiesa.
In che direzione si muove il venditore di panelle? In
avanti o indietro?
……………………………………………………..

5
granchio=
immobile = fermo
cieco= persona che
non vede
berretto= cappello
……………………….
indicare= far vedere,
mostrare
di fama = molto
famoso
essere licenziato=
essere mandato via dal
lavoro
preti e monache =
……………………….
maresciallo.= il capo
dei carabinieri
scomparire= andare
via molto velocemente
accorgersi= vedere o
capire una cosa:
“Mi sono accorta che
ho lasciato le chiavi a
casa”
Nell'autobus nessuno si muoveva, l'autista era immobile al volante. Il bigliettaio
guardò tutte quelle facce che sembravano facce di ciechi, senza sguardo; disse -
l'hanno ammazzato - si levò il berretto e cominciò a passarsi la mano tra i capelli;
bestemmiò ancora.
2
- I carabinieri - disse l'autista - dobbiamo chiamare i carabinieri.
Si alzò ed aprì l'altro sportello - ci vado - disse al bigliettaio.
Il bigliettaio guardava il morto e poi i viaggiatori. C'erano anche donne
sull'autobus, donne vecchie che ogni mattina portavano sacchi di tela bianca,
pesantissimi, e ceste piene di uova; di solito parlavano, ora stavano in
silenzio.
- Chi è? - domandò il bigliettaio indicando il morto.
Nessuno rispose (rispondere). Il bigliettaio bestemmiò, era un bestemmiatore di
fama tra i viaggiatori di quell’autobus, bestemmiava molto bene: per questo i suoi
capi gli avevano già detto di non farlo più se non voleva essere licenziato, perché
bestemmiava anche quando sull’autobus c’erano preti e monache.
3
Arrivarono i carabinieri con il maresciallo e improvvisamente i viaggiatori
cominciarono a muoversi: tutti scendevano in silenzio dietro al bigliettaio, dall'altra
porta che l'autista aveva lasciato aperta Poi i viaggiatori si allontanavano lentamente
dalla piazza e scomparivano in silenzio nelle strade vicine. Così il maresciallo e i
carabinieri non si accorsero (accorgersi) che i viaggiatori stavano andando via.
Intorno al morto c’erano ora una cinquantina di persone curiose, che volevano
vedere cosa era successo.
Il maresciallo ordinò ai carabinieri di liberare la piazza e di far risalire i viaggiatori
sull'autobus: e i carabinieri cominciarono a mandare via le persone, spingevano e
chiedevano ai viaggiatori di risalire sull'autobus. Quando la piazza fu vuota, era
vuoto anche l'autobus; c’erano solo l'autista e il bigliettaio.
4
- E cosa è successo - domandò il maresciallo all'autista - non viaggiava nessuno

6
………………………
smemorato= che non
ricorda niente
inferocito= molto
arrabbiato
prigione=
pretore = magistrato
nella mia lingua si
dice
…………………..
…………………..
oggi?
- Qualcuno c'era - rispose l'autista con faccia smemorata.
- Qualcuno - disse il maresciallo - vuol dire quattro, cinque, sei
persone: io non ho mai visto quest’ autobus partire con un solo posto vuoto.
- Non so - disse l'autista, che cercava di ricordare - non so: qualcuno, dico, così per
dire; certo non erano cinque o sei, erano di più, forse l'autobus era pieno... Io non
guardo mai la gente che c'è: mi siedo al mio posto e via... Guardo solo la strada, mi
pagano per guardare la strada.
Il maresciallo si passò una mano nervosa sulla faccia. - Ho capito - disse - tu guardi
solo la strada; ma tu - e si voltò inferocito verso il bigliettaio - tu vendi i biglietti,
prendi i soldi, dai il resto: conti le persone e le guardi in faccia... E se non vuoi
andare in prigione, devi dirmi subito chi c'era sull'autobus, almeno dieci nomi devi
dirmeli... Da tre anni lavori su quest’autobus, da tre anni ti vedo ogni sera al caffè
Italia: il paese lo conosci meglio di me...
- Meglio di Lei, signor maresciallo, il paese non può conoscerlo nessuno - disse il
bigliettaio sorridendo. Io non sono di qui vengo da Siracusa.
- E va bene - disse il maresciallo - prima io e poi tu: va bene... Ma io sull'autobus
non c'ero, e tu devi ricordare uno per uno i viaggiatori che c'erano: dunque tocca a
te, devi dirmi almeno dieci nomi
- Non mi ricordo - disse il bigliettaio - sull'anima di mia madre, non mi
ricordo; in questo momento non mi ricordo di niente, mi sembra di sognare.
- Ti sveglio io ti sveglio – si arrabbiò il maresciallo - ti sveglio con un paio d'anni di
prigione... - ma si fermò per andare a parlare con il pretore che arrivava. Ma
mentre parlava del morto con il pretore, guardando l'autobus, il maresciallo pensò
che mancava qualcosa: ma non riusciva proprio a capire cosa mancava.
5
- Manca qualcosa - disse il maresciallo al carabiniere Sposito che aveva studiato e
era molto intelligente - manca qualcosa, o qualcuno...
- Il panellaro - disse il carabiniere Sposito.
- Perdio! Il panellaro – disse tutto contento il maresciallo.
Un carabiniere andò di corsa a prendere il panellaro: sapeva dove
trovarlo, perchè di solito, dopo la partenza del primo autobus, andava a
vendere le panelle calde nel cortile delle scuole elementari. Dieci minuti
dopo il maresciallo aveva davanti il venditore di panelle che aveva la faccia
di un uomo che era stato appena svegliato
Cosa o chi manca, secondo te?
………………………………………..
………………………………………………………..

7
licenza= permesso
- C'era? - domandò il maresciallo al bigliettaio, indicando il panellaro.
- C'era - disse il bigliettaio mentre si guradava una scarpa.
- Dunque - disse con molta dolcezza il maresciallo - tu stamattina,
come al solito, sei venuto a vendere panelle qui: il primo autobus per
Palermo, come al solito...
- Ho la licenza - disse il panellaro.
- Lo so - disse il maresciallo - lo so e non me ne importa della licenza;
voglio sapere una cosa sola, me la dici e ti lascio subito andare a vendere le
panelle ai ragazzi: chi ha sparato?
in fondo a questa pagina2
2 - Perché - domandò il panellaro, meravigliato e curioso - hanno sparato?

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LAVORO SUL TESTO
Comprensione di base
1. Elenca tutti i personaggi presenti nel brano letto.
1 I passeggeri
2 …………………
3………………….
4………………….
5………………….
6…………………..
7…………………..
8…………………..
2. Riordina le immagini in ordine cronologico (di tempo) per ricostruire la storia. Poi
scrivi sotto a ognuna un titolo e ricopia i titoli nella colonna di sinistra accanto al
numero dei paragrafi.
3 Segna con una x le frasi vere
L’autobus è appena arrivato nella piazza
Le donne sull’autobus hanno tutte dei grandi sacchi e delle ceste di uova

2
Dopo l’omicidio il bigliettaio va a chiamare i carabinieri
Sull’autobus alcuni viaggiatori dicono di sapere chi è il morto
L’autobus ha sempre pochi viaggiatori.
L’autista dice al maresciallo i nomi di cinque o sei viaggiatori
Dopo l’omicidio sulla piazza arrivano molte persone
Il maresciallo si accorge che il panellaro non c’è più
Un soldato va a chiamare il panellaro nella scuola elementare.
4 Rileggi il testo per cercare le informazioni che ti servono e rispondi:
1 Come si comportano i viaggiatori sull’autobus subito dopo l’omicidio? (par.1)
……………………………………………………………………………..
2 Perché i carabinieri non si accorgono che i viaggiatori scendono dall’autobus? (par.3)
…………………………………………………………………………….
3 Perché i carabinieri non possono far risalire i passeggeri sull’autobus? (par.3)
……………………………………………………………………………………
4 Cosa dice l’autista al Maresciallo per spiegare perché non ricorda chi erano i passeggeri?
(par.4)
……………………………………………………………………………………..
5 Cosa dice invece il bigliettaio? (par.4)
…………………………………………………………………………..
5 Ripensa a ciò che hai letto e rispondi: cosa vuol dire la parola omertà che c’è nel titolo del
testo che hai letto?
□Silenzio delle persone che non vogliono dire ciò che sanno su un crimine per paura che i criminali
facciano loro del male
□Solidarietà (attenzione e aiuto) di alcune persone che aiutano altre persone che hanno dei
problemi
□Silenzio delle persone che non vogliono parlare di cose successe ad altre persone per non essere
maleducati.
6 Rispondi
La faccia del bigliettaio, subito dopo l’omicidio, diventa di un colore giallastro, come lo zolfo.
Che stato d’animo vuole descrivere lo scrittore, secondo te?
□rabbia □sorpresa □paura □eccitazione
Cerca sul
dizionario le
parole che non
conosci

3
A volte in un testo ci sono delle informazioni
“nascoste” che possiamo capire grazie ad alcune
frasi o parole-chiave. Prova a scoprirle!
Confronta il tuo lavoro sugli esercizi 1, 2, 3, 4 e 5 6 con un compagno
TRA LE RIGHE
7. Rileggi il testo e ricerca le informazioni necessarie per scegliere la risposta giusta.
Il luogo (par.5): □una piazza di Palermo □una piazza di Siracusa □una piazza di un paese
vicino a Palermo
L’ora (par.1): □la mattina molto presto □a mezzogiorno □la sera tardi
8a. Rispondi.
a. Che lavoro fanno le donne che sono sull’autobus secondo te? (par. 2)
………………………………………………………………………………………
Sottolinea nel testo la frase che ti dà questa informazione
b. Perché il venditore di panelle è il testimone più importante? Rileggi il par.1 per trovare le
parole che ti danno queste informazioni e ricopiale qui
……………………………………………………………………………………………..
8b. Confronta le tue spiegazioni con quelle di uno o più compagni.
ARRICCHIRE IL LESSICO
9a. Senza guardare le spiegazioni nella colonna di sinistra, rileggi nel testo le frasi dove ci sono
queste parole e cerca di ricordare cosa vogliono dire; poi uniscile alla loro spiegazione
inferocito
andare via velocemente e in silenzio
smemorato permesso
prigione persona che non può vedere
indicare dire brutte parole contro Dio
cieco posto dove si rinchiudono i criminali
immobile molto famoso

4
carabiniere vendere ricordavano vuoto pistola bigliettaio chiamare panellaro
viaggiatori autista scendere gruppo risalire correva viaggiatori nessuno persona
risposta piazza silenzioso
disordinare e separare spazi adeguati a scrivere
licenza molto arrabbiato
scomparire fermo
bestemmiare persona che non ricorda le cose
di fama far vedere mostrare
9b. Ora completa queste frasi, scegliendo le parole opportune nella colonna di destra.
a) Quel signore non ha la ………………… per vendere frutta al mercato
b) In camera c’era un topo e Carla era in piedi ……………… sopra una sedia.
c) Sono proprio uno …………………… ho dimenticato di nuovo il libro di inglese a casa.
d) Scusi, mi può ………………………..la strada per arrivare a Piazza duomo?
e) Ieri alla festa ho conosciuto un attore ……………….. internazionale!
10. Completa il riassunto del testo con queste parole.
Come al solito, anche quella mattina l’ autobus per Palermo era pronto per partire, mentre in
……………. il panellaro cercava di ……….. ancora qualche panella calda. All’ultimo momento il
bigliettaio vide un uomo che …………... verso l’autobus e chiese all’ ……………. di aprire la
portiera. Ma improvvisamente due colpi di …………. risuonarono nell’aria e l’uomo cadde a terra,
a pochi metri dal panellaro. Nell’autobus …………... tutti restarono fermi; poi l’autista disse che
doveva andare a …………… .. subito i carabinieri. Intanto il bigliettaio guardava i ………………
silenziosi: quando chiese chi era l’uomo, ……………. rispose. Quando arrivarono i carabinieri, i
viaggiatori dell’autobus cominciarono a …………. silenziosamente dalla portiera lasciata aperta
dall’autista e si allontanarono velocemente dalla piazza, mentre un …………. di curiosi si
avvicinava all’autobus. Quando il maresciallo si accorse che l’autobus era …………….., chiese ai
carabinieri di far …………….. i passeggeri. Ma erano tutti spariti. Erano rimasti solo l’autista e il
…………….: il maresciallo li interrogò, e chiese di fare i nomi dei …………….che certamente ben
conoscevano. Ma sia l’uno che l’altro si scusarono, ma non ………………. Proprio nessuno. Grazie
all’aiuto di un ………………. molto bravo e attento, il Maresciallo si accorse che non aveva
ancora interrogato la …………… più importante, perché si trovava più vicino di tutti al morto. Così

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Cosa sono i racconti della
realtà
I luoghi e i personaggi
L’analisi e la denuncia
sociale
La storia del genere
disse di chiamare il ……………, e gli domandò se aveva visto chi aveva sparato. Ma la …………..
del panellaro fu molto molto strana!
I racconti della realtà (SOLO B1)
I testi narrativi di autori che si ispirano all’osservazione attenta della vita
di una o più persone o della società che li circonda sono chiamati
romanzi realisti, cioè basati su esperienze reali.
In questi racconti gli autori descrivono la società in cui vivono nel suo
insieme, ma anche la vita quotidiana delle singole persone, narrando le vicende private dei loro
personaggi. Anche se in queste storie l’autore può inserire alcuni elementi nati dalla sua fantasia, le
situazioni sono sempre verosimili, cioè possono accadere nella vita reale.
Per questo i luoghi sono descritti con precisione e con molti particolari
e i personaggi sono rappresentati in modo fedele alla realtà, così che
il lettore possa conoscere o riconoscere le loro abitudini, i loro valori e i
loro comportamenti.
Di conseguenza i racconti realisti possono aiutarci a conoscere meglio
molti aspetti di una società - per es. l’organizzazione politica, la vita
economica o le classi sociali – ad analizzarne i problemi e le loro
possibili soluzioni.
A volte in questi testi troviamo non solo la descrizione dello stile di vita di un’epoca, ma anche una
vera denuncia sociale, cioè una critica alle ingiustizie e alle diseguaglianze che caratterizzano una
certa società.
Questo tipo di narrativa si è sviluppato a partire dalla prima metà
dell’Ottocento in diversi paesi europei, come la Francia (Honorè de
Balzac, Flaubert, Stendhal) o in Russia (Tolstoj e Dostoevskij).
Più tardi sono nate delle vere e proprie correnti letterarie come il Naturalismo in Francia
(Maupassant, Zola) o il Verismo in Italia (Verga)
A metà del Novecento in Italia è nato il Neorealismo, che ha ripreso l’ispirazione realista sia nella
letteratura (Pavese, Vittorini) che nel cinema (Federico Fellini).

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PARLARE E SCRIVERE
11a. (SOLO B1)Basandoti sulle parole in neretto, scrivi almeno una domanda per ogni
paragrafo del testo Che cosa sono i racconti della realtà.
1. ……………………………………….
2. ………………………………………
3. ……………………………………..
4. ……………………………………….
5. ……………………………………..
6. ………………………………………
11b. (SOLO B1) Rispondendo alle domande, prova a esporre oralmente quanto hai studiato.
Infine esercitati con un compagno: a turno fatevi le domande e controllate che le risposte
siano corrette.
12a. . Siete i giornalista di un giornale di Palermo. Preparate delle domande per intervistare
il maresciallo dei carabinieri, un passeggero (o il panellaro) , il bigliettaio
(Per esempio: Cosa è successo? Chi è stato secondo Lei? Perché la gente è andata via? Perché
si è comportato così? Etc…) .
Poi provate a mettervi al loro posto e a scrivere le risposte .
12b. Provate a recitare le interviste. Prima di recitare, decidete chi è il giornalista, chi è il
maresciallo, chiè il panellaro etc.
13. Scrivi un breve articolo di cronaca nera per un giornale dove racconti quello che è
successo ieri nella piazza di Palermo

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