Legger mente
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Ornella Castellano
Legger…mente
30 settembre 2009
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La lettura è il processo che
permette di recuperare e
comprendere Informazioni o idee
conservate o immagazzinate in
forma scritta. Nell'accezione più comune, la lettura si riferisce alla
decodificazione di testi prodotti in una lingua e codificati nello
scritto per mezzo di simboli che possono essere percepiti con la
vista, o col tatto.
Altri tipi di lettura possono non essere basati sul codice lingua,
come nel caso della notazione musicale.
Per analogia, nella scienza dell’informazione, la lettura è
l'acquisizione di dati da qualche tipo di memoria.
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• Uso dei segni d’interpunzione
• Intonazione
• Espressività
• Riformulazione
Pertanto, la lettura risulta essere un processo finalizzato all’acquisizione di un automatismo.
Che fatica!
Poniamoci qualche domanda…
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Come si imprara a leggere?
La nostra società è di tipo alfabetico; tutto intorno a noi è scandito, oltre che da segni, da parole.
Perciò l'acquisizione delle abilità di decodifica del segno grafico e di lettura avvengono per i cuccioli di uomo della società occidentale in maniera quasi spontanea. I bambini vogliono imparare a leggere perché questo segna la loro maturazione.
Per le attuali conoscenze circa il
funzionamento del cervello, per le
ricerche scientifiche intorno
all’apprendimento sappiamo che
esistono importanti differenze tra i
diversi metodi di insegnamento della
lettura e vi sono metodi molto più
efficaci di altri.
Esistono molti METODI per l’insegnamento della lettura… Si impara con tutti, ma
non con tutti si impara bene, o meglio, non tutti vanno bene per tutti…
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Basta saper leggere?
J.J. Rousseau, quando si è posto il problema di insegnare a leggere ad Emilio, ha risposto che il problema prioritario, essenziale, anzi esclusivo, era paradossalmente solo quello di far nascere l’amore della lettura a significare che quello che importa èsoprattutto l’interesse per l’apprendimento
del leggere.
Non si era ancora posto il
problema intorno al
metodo…
Basta saper leggere?
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Leggere per dovere…
Leggere per piacere…
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Quando compare l'amore per la lettura?
Non esiste un momento preciso.
Esiste un innamoramento; un accadimento
personalissimo che segna la storia
personale rispetto alla lettura.
In altri termini, credo si possa affermare che
per effetto dei caratteri genotipici e fenotipici,
ciascuno può giungere alla cura della lettura
in tempi differenti.
Qualcuno non lo raggiunge mai…
Il genotipo è dato… da pedagogisti
sosteniamo ed utilizziamo il potere
dell’apprendimento e dell’insegnamento-
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Nel processo di acquisizione del
gusto di leggere, quanto incide la
famiglia?
Moltissimo!!!
Il ruolo dei genitori, a partire dalla
nascita, determina la costruzione
della fiducia di base che può essere
traslata al superamento del senso
di paura del libro, come oggetto
ignoto, che troppo spesso vediamo
nei nostri alunni.
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La scuola ha la sua grande responsabilità nella promozione del gusto di
apprendere.
L'esposizione a situazioni stimolanti, quali i percorsi di educazione alla
lettura e la manipolazione del testo scritto, risulta un elemento chiave per la
costruzione della motivazione personale alla lettura stessa.
Cosa si può fare per insegnare ad amare la lettura?
NON SI DEVONO ANNOIARE I BAMBINI con
sofferenze inutili, cioè si devono creare occasioni divertenti
di apprendimento.
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FAMIGLIA
SCUOLA
Il Taijitu...Filosofia confuciana
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Esiste una fase oltre la quale l'amore per la lettura non compare più?
Daniel Pennac –Diario di scuola -Feltrinelli febbraio 2008
Una correzione che riprende tutto da zero, poiché è da
lì che affermiamo di partire. In terza media? Eh sì!
Riprendere tutto da zero in terza media! Fino al primo anno
delle superiori non è mai troppo tardi per ripartire da zero,
checché se ne pensi degli imperativi del programma! Non
posso certo ratificare una perenne mancanza di basi, rifilare
sistematicamente la patata bollente al collega successivo!
Forza, si riparte da zero: ogni verbo interrogato, ogni nome,
ogni aggettivo, ogni legame, passo dopo passo, una lingua che
hanno la missione di ricostruire a ogni dettato, una parola
alla volta, un gruppo alla volta.
[:::pag. 116::::]
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Le lettura e i computerIl libro sparirà a causa della comparsa di Internet?
Con Internet siamo tornati all’era alfabetica. Se mai avessimo pensato di essere entrati nella civiltà delle immagini, ecco che il computer ci ha reintrodotti nella galassia Guthemberg e tutti si trovano ormai costretti a leggere. Per leggere, è necessario un supporto. Questo supporto non può essere il solo computer. Provate a leggere un romanzo al computer e i vostri occhi diventeranno delle palle da tennis!
Giriamo la domanda al semiologo Umberto Eco:
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Delle due cose, l’una: o il libro resterà il supporto della
lettura o ci sarà qualcosa che rassomiglierà a ciò che il
libro non ha mai smesso di essere, anche prima
dell’invenzione della stampa.
Le variazioni intorno all’oggetto-libro non ne
hanno modificato la funzione, né la sintassi,
da più di 500 anni.
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Jean-Claude CARRIEREUmberto ECO
NON SPERATEDI LEBERARVI
DEI LIBRI
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I. il diritto di non leggere;
II. di saltare le pagine;
III. di non finire un libro;
IV. di rileggere;
V. di leggere qualsiasi cosa;
VI. di leggere senza regole;
VII. di leggere ovunque;
VIII. di spizzicare;
IX. di leggere a voce alta;
X. di tacere.
Daniel Pennac
Diritti "imprescrittibili" del lettore bambino e adulto
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…Come giunse al Sacerdozio è un mistero della grazia di Dio e della sua tenacia. Le
notti intere passava nello studio, dopo la giornata di lavoro, pur di riuscire a leggere e a
scrivere. Il profitto non era soddisfacente, ma ciò a cui valse fu un ritorno sui suoi passi
dello zio Franceschino che cominciava ad aprire gli occhi su le virtù del suo nipote.
Due volte superò l’esame prodigiosamente, per
Intercessione della «Mamma sua». Nel primo
esame il chierico Giuseppe avrebbe dovuto leggere,
cantare e spiegare un brano dell’Evangeliario.
Una notte di preghiera e poi la gioia. Fu
interrogato precisamente sul brano che aveva
imparato a Memoria. Giuseppe pianse di
commozione.
Il 28 marzo 1628 fu consacrato sacerdote.
Giuseppe Desa da Copertino
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San Giuseppe protettore degli studenti
Marco Maschio
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La lettura è per la mente quel che l'esercizio è per il corpo. Joseph Addison
•Occorre dare alla lettura la dignità del vizio e non
la pesantezza dell'obbligo.
I libri sono gli amici più tranquilli e costanti, e gli insegnanti più pazienti.Charles W. Eliot
Non leggete per divertirvi o per istruirvi. Leggete per vivere.
Gustave Flaubert
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• Daniel Pennac
• Antoine de Saint-Exupéry
• Don Milani
• Umberto Tenuta
• Bruno Bettelheim
• Piero Crispiani
• Roberta Cardarello
• Francesca Lazzarato
Ringraziamenti
E a voi tutti, pazienti amici…
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