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Corso Manager Sportivi a Fermo: le date. I profili del Massaggiatore Sportivo pagina 3 Martinellii a pag 6 Martinellii a pag 6 MEMO IL PUNTO FORMAZIONE pagina 3 Iscrizioni a MSA Convegno di MSA: di cosa abbiamo discusso Approvata la Prassi UNI per i corsi MSA I nostri docenti L’Editoriale Claudio Barbaro Presidente MSA I TOP MANAGER Daniele Masala Una carriera straordinaria da atleta, culminata con due ori olimpici nel Pentathlon Moderno a Los Angeles 1984. Oggi dirigente sportivo di vertice. È socio di MSA. Docenti universitari, professionisti e Top Manager saranno coloro che insegneranno la professione Skanderbegh a pagina 4 Cagno a pagina 2 pagina 3 6 SETTEMBRE 2017 NEWSLETTER N. 2 ORGANO UFFICIALE DEI MANAGER SPORTIVI ASSOCIATI Direttore responsabile: Loris Castriota Skanderbegh I l lavoro di MSA non ammette soste. In un mondo sportivo in continuo mo- vimento, l’associazione che rappre- senta le figure organizzative del settore deve mostrare la stessa propensione di- namica e lavorare quotidianamente per la qualificazione professionale ma anche per la certezza dei riferimenti normativi sul lavoro del manager sportivo. Per questo presentiamo, in questo nu- mero della nostra rivista, con partico- lare orgoglio, il fondamentale risultato garantito dalla nostra associazione ot- tenendo dall’UNI l’individuazione dei requisiti indispensabili per ottenere la qualifica di manager sportivo e l’appro- vazione della Prassi per la formazione di questa figura professionale. Una svolta epocale che porterà ben presto ricadute positive sul riconoscimento del valore e del ruolo dei nostri associati. Negli articoli troverete il resoconto del successo del convegno sul manager sportivo, celebrato il 9 giugno scorso a Chianciano, nell’ambito dell’ASI Open Day, e un “ritratto” di un grande sporti- vo, Daniele Masala, oggi top manager di successo e socio MSA. Buona lettura. CORSO DI MANAGER SPORTIVO MSA CHIANCIANO OPENDAY 2017 UN SIGNIFICATIVO SUCCESSO +

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Corso Manager Sportivi a Fermo:le date.

I profili del Massaggiatore Sportivo

pagina 3 Martinellii a pag 6 Martinellii a pag 6

MEMOIL PUNTOFORMAZIONE

pagina 3

Iscrizioni a MSA

Convegno di MSA: di cosa abbiamo discusso

Approvata la Prassi UNI per i corsi MSA

I nostri docenti

L’EditorialeClaudio BarbaroPresidente MSA

I toP MANAgErDanieleMasalaUna carriera straordinaria da atleta, culminata con due ori olimpici nel Pentathlon Moderno a Los Angeles 1984. Oggi dirigente sportivo di vertice. È socio di MSA.

Docenti universitari, professionisti e Top Manager saranno coloro che insegneranno la professione

Skanderbegh a pagina 4

Cagno a pagina 2 pagina 3

6 SETTEMBRE 2017NEwSLETTER N. 2

ORgANO UFFIcIALE DEI MANAgER SPORTIvI ASSOcIATI Direttore responsabile: Loris Castriota Skanderbegh

Il lavoro di MSA non ammette soste. In un mondo sportivo in continuo mo-vimento, l’associazione che rappre-

senta le figure organizzative del settore deve mostrare la stessa propensione di-namica e lavorare quotidianamente per la qualificazione professionale ma anche per la certezza dei riferimenti normativi sul lavoro del manager sportivo.Per questo presentiamo, in questo nu-mero della nostra rivista, con partico-lare orgoglio, il fondamentale risultato garantito dalla nostra associazione ot-tenendo dall’UNI l’individuazione dei requisiti indispensabili per ottenere la qualifica di manager sportivo e l’appro-vazione della Prassi per la formazione di questa figura professionale. Una svolta epocale che porterà ben presto ricadute positive sul riconoscimento del valore e del ruolo dei nostri associati.Negli articoli troverete il resoconto del successo del convegno sul manager sportivo, celebrato il 9 giugno scorso a Chianciano, nell’ambito dell’ASI Open Day, e un “ritratto” di un grande sporti-vo, Daniele Masala, oggi top manager di successo e socio MSA.Buona lettura.

cORSO DI MANAgER SPORTIvO MSAchIANcIANO OPENDAy 2017

UN SIgNIFIcATIvO SUccESSO

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N.2 - 6 SETTEMBRE 2017 N.2 - 6 SETTEMBRE 2017

Approvata la Prassi UNI per i corsi MSALa Prassi di riferimento definisce i requisiti relativi al manager sportivo nei profili professionali di manager di centri sportivi, che svolgono attività anche in ambito ricreativo, turistico e socioculturale, e di manager di eventi sportivi, individuandone le attività, le responsabilità e le relative conoscenze, abilità e competenze, definite sulla base dei criteri del Quadro europeo delle qualifiche (EQF).Il documento fornisce, inoltre, gli elementi per la valutazione e convalida dei risultati dell’apprendimento e le linee guida per la formazione non formale del manager sportivo.

I Docenti del nostro Corso di Qualificazione ProfessionaleManager Sportivo

LE DAtE

Docente del corso: Attività sportive e finalità strategiche – Pia-nificazione e sviluppo impatto sociale ed economico delle attività Il sistema sportivo: Il ruolo del dirigente, il managment strate-gico operativo, l’etica dello sport, la respon-sabilità sociale di impresa__________________________________Corrado Beccarini: Responsabile della Formazione e Sviluppo di MSA Il sistema di valutazione – Le strategie delle organizzazioni sportive__________________________________Ermanno rossitti: Componente Direttivo MSAResponsabile Settore Tecnico Nazionale ASIIda Cagno: Componente Direttivo e Com-missione Scientifica MSALegge n.4/2014 – D.LGS. n.13/2013 __________________________________Docente del corso: Elementi gestionali di un centro sportivo – La gestione della sicurezza __________________________________Docente del corso: L’attrezzatura sportiva__________________________________Sammy Marcantognini: Docente e Psicolo-go Responsabile Settore Tecnico Nazionale ASILeadership – Motivazione e coesione – Or-ganizzazione interna: professionisti e vo-lontari – Reclutamento risorse umane, tec-

niche di valutazione, gestione dei colloqui, gestione delle deleghe – Organizzazione dei collaboratori area tecnica e gestionale, organizzazione riunioni – Organizzazione interna operativa (modulistica, database, Procedure)__________________________________Docente del corso: Project financing – Contabilità e bilancio – Controllo gestione – Rapporti con gli istitu-ti di credito e i consulenti finanziari – Fund raising – Pianificazione economica, dimen-sionamento, segmentazione__________________________________Docente del corso: Marketing strategico: Il sistema sportivo e l’industria dello sport, il ciclo del marketing strategico, marketing operativo, qualità e soddisfazione, piani di marketing__________________________________Docente del corso: Strategia di business nei vari settori dello sport__________________________________Fabio romei: Esperto sulle problematiche fiscali degli enti sportivi, consulente e revi-sore dei conti di Federazioni sportive, Enti ed organizzazioni sportiveAspetti fiscali: normativa per l’apertura di un centro, agevolazioni per il mondo spor-tivo dilettantistico, trattamento fiscale dei compensi e dei rapporti di lavoro, imposte dirette e IVA, adempimenti fiscali nelle di-

verse forme giuridiche, diritto tributario

Paolo Del Bene: Responsabile della For-mazione e Sviluppo di MSA. Direttore del Pala LUISS RomaScopo del business e obiettivi dell’organiz-zazione sportiva __________________________________guido Martinelli: Avvocato specializzato in diritto tributario e in diritto delle associa-zioni, Segretario della locale Camera degli Avvocati Tributaristi. Docente universitario presso l’Università di Ferrara e Luiss Busi-ness SchoolAspetti giuridici: disciplina dell’ordinamen-to sportivo, legislazione dell’associazioni-smo, leggi e regolamenti del CONI e delle FSN, legislazioni specifiche: la sanità, gli im-pianti, la sicurezza, legislazione enti locali__________________________________Docente del corso: Marketing relazionale: valore della comu-nicazione per le organizzazioni sportive, il Fundraising, soddisfazione degli stakehol-der e degli shareholder__________________________________Docente ASI:Comunicazione interna dell’organizzazio-ne, comunicazione nuove modalità interat-tive, comunicazione con l’esterno (media, sponsor, PR) e strumenti di comunicazione, comunicazione con le istituzioni

1° Modulo VEN 3 Novembre 2017Ore 16.00/17.45

SAB 4 Novembre 2017Ore 9.00/13.00 Ore 14.00/18.00

DOM 5 Novembre 2017Ore 9.00/13.00

2° ModuloVEN 10 Novembre 2017Ore 9.00/13.00Ore 14.00/18.00

SAB 11 Novembre 2017Ore 9.00/13.00Ore 14.00/18.00

DOM 12 Novembre 2017Ore 9.00/13.00

3° ModuloVEN 24 Novembre 2017Ore 14.00/18.00

SAB 25 Novembre2017Ore 9.00/13.00Ore 14.00/18.00

DOM 26 Novembre 2017Ore 9.00/13.00

VEN 1 Dicembre 2017Ore 9.00/13.00Ore 14.00/18.00

SAB 2 Dicembre 2017Ore 9.00/13.00Ore 14.00/18.00

DOM 3 Dicembre 2017Ore 9.00/13.00

4° ModuloVEN 12 Gennaio 2019Ore 16.00/20.00

SAB 13 Gennaio 2018Ore 9.00/13.00

DOM 14 Gennaio 2018Ore 9.00/13.00

VEN 19 Gennaio 2018Ore 9.00/13.00Ore 14.00/18.00

SAB 20 Gennaio 2018Ore 9.00/13.00Ore 14.00/18.00

DOM 21 Gennaio 2018Ore 9.00/13.00

5° ModuloVEN 26 Gennaio 2018Ore 16.00/20.00

SAB 27 Gennaio 2018Ore 9.00/13.00Ore 14.00/18.00

DOM 28 Gennaio 2018Ore 9.00/13.00

6° ModuloVEN 9 Febbraio 2018Ore 16.00/20.00

SAB 10 Febbraio 2018Ore 9.00/13.00Ore 14.00/18.00

DOM 11 Febbraio 2018Ore 9.00/13.00

VEN 16 Febbraio 2018Ore 16.00/20.00

SAB 17 Febbraio 2018Ore 9.00/13.00Ore 14.00/18.00

DOM 18 Febbraio 2018 Ore 9.00/13.00

Un significativo successo

chianciano Open Day 2017

SCArICA LADoCUMENtAzIoNE

Convegno di MSA: di cosa abbiamo discusso

U na sessione di lavori estremamente proficua e partecipata nell’ambito dell’Asi Open Day di Chianciano.

Fra gli altri argomenti, si è anche discusso di management sportivo alla presenza di qualificati ed illustri ospiti e relatori.Platea gremita e interessata quella che, alla Sala Fellini del Parco Acquasanta presso le terme della città toscana, ha seguito con notevole attenzione il conve-gno organizzato a cura di MSA, dal titolo: “Manager sportivo, fai della tua passione una professione”.Moderati dal Direttore Tecnico di Asi na-zionale, Umberto Candela, dopo il saluto istituzionale del sindaco Andrea Mar-chetti, sono intervenuti: Claudio Barbaro (Msa), Franco Fontana (Kiwa Cermet), Fa-

bio Romei (fiscalista), Paolo Del Bene (Lu-iss) e Paola Federici (Acsi). Hanno altresì portato la testimonianza delle rispettive scuole di formazione: Antonio Di Mezza (Università Popolare del Sannio), Cesare Rossi (Ascom Industria – Università Popo-lare del Mediterraneo di Fermo), Michele Marzulli (società Umanitaria di Milano) e Cinzia Moretti (ufficio progetti Asi).Un dibattito pregno di spunti: dal ruolo e dalle competenze dell’associazione di ca-tegoria rappresentata da Manager Spor-tivi Associati, all’importanza della for-mazione continua, dell’aggiornamento e della qualificazione professionale, agli ambiti di competenza esercitati e coperti dalle professioni sportive, alle opportuni-tà di inserimento nel mondo del lavoro,

fino alla qualità delle certificazioni a cura dei preposti enti accreditati.Conclusioni affidate, al presidente nazio-nale di Confassociazioni, Angelo Deiana, il quale nell’apprezzare il lavoro fin’oggi svolto da MSA, anche in relazione ai rap-porti avviati con UNI, l’Ente Italiano di Normazione, oltre che nel condividere le finalità dell’associazione di categoria, ha sottolineato con efficacia l’importan-za dell’innovazione, della competizione, della reputazione e della credibilità che chiunque dovrà applicare nel campo del management sportivo. Non senza trala-sciare l’essenziale peculiarità rappresen-tata da tutte le professioni che offrono qualificati servizi alla persona.

Ida Cagno

FERMO c/o Istituto Università Popolare del MediterraneoVia Cardarelli n. 34 – 63900 Fermo (Fm)tel. 0734.620943 - mobile 331.8895742 mail: [email protected]

Cosa rilascia il corso: 1) Attestato di qualità e di qualificazione professiona-le dei servizi di manager sportivo ai sensi della legge 4/2013; 2) Certificazione di parte terza di ente accreditato; 3) Tessera di iscrizione al registro Msa; 4) Libretto formativo

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N.2 - 6 SETTEMBRE 2017 N.2 - 6 SETTEMBRE 2017

DA AtLEtA A MANAgEr:

I SUCCESSI DI DANIELE MASALAUna carriera straordinaria da atleta, culminata con due ori olimpici nel Pentathlon Moderno a Los Angeles 1984. Oggi dirigente sportivo di vertice. È socio di MSA.

È un grande campione, Danie-le Masala. Ci ha fatto palpita-re, ma anche saltare di gioia, in quella calda estate del 1984 -era il primo agosto- mentre guardavamo in tv le imprese degli azzurri del Pentathlon Moderno alle Olimpiadi di Los Angeles: due volte esul-tammo grazie a lui, per l’oro individuale e per quello a squadre (conquistato assieme a Pierpaolo Cristofori e Carlo Massullo).Ma Masala ha collezionati tan-ti altri allori, sia ancora come atleta che come Commissario Tecnico della Squadra Nazio-nale Maschile della Federazio-ne Italiana Pentathlon Moder-no dal 1989 al 1992.Uno straordinario curriculum che non poteva esaurirsi solo nell’ambito agonistico: così è stato arricchito da ottime affermazioni nell’attività diri-genziale e da una carriera di manager sportivo costella-ta di successi. Possiamo dire con orgoglio che Masala è un affiliato di MSA e non man-ca di contribuire alla crescita dell’associazione con il suo vastissimo bagaglio di com-petenze.Gli abbiamo chiesto qualche suggerimento per intrapren-

dere una buona carriera ma-nageriale nello sport: a chi, se non a lui?

E’ banale chiedere quanto aiuti, per diventare un buon manager, il fatto di essere stati atleti. Piuttosto quan-to può essere negativo es-sere stati troppo “coinvolti” dall’altro lato?Non è necessario essere stati grandi sportivi per essere buoni manager. Ce lo dicono i curri-culum di tanti colleghi. Io pen-so che bisogna avere una pre-parazione di base, conoscere a fondo lo sport e come funziona il suo mondo. Ma non necessa-riamente bisogna essere stati atleti di alto livello per essere buoni manager. Indubbiamen-te, quello che conta di più è la capacità di capire, di interpre-tare di entrare in profondità nei problemi che si vanno ad affrontare.Ovviamente, per converso, es-sere stati coinvolti dall’altro lato, è un po’ condizionante, perché conosci bene l’ambien-te, come funzionano i meccani-smi e potresti farti coinvolgere da un settore più che da un al-tro (atleti invece che tecnici, ad esempio) per motivi affettivi. Ma, con una buona prepara-

Loris Castriota Skandebergh

zione, un buon equilibrio, un buon intuito si riesce a superare la visione personale per affron-tare i problemi con obiettività.Quindi, anche in questo caso, essere stato ben inserito in un ambiente agonistico non condiziona negativamente le capacità di chi intraprende la carriera del manager sportivo.

Chi “vuol fare” il manager sportivo senza una grande esperienza agonistica, sen-za le conoscenze che tu hai avuto modo di stringere, avrà difficoltà ad acquisire i contatti necessari partendo solo dalla formazione teo-rica nel campo del manage-ment?Essere soltanto dei manager che si formano solo teorica-mente forse potrebbe essere un limite, teoricamente. Questo perché lo Sport risponde a delle leggi particolari, a cominciare dall’ordinamento sportivo per finire alla Giustizia Sportiva. E questi aspetti non sono sem-plici da capire. Capire anche come sono strutturate le Fede-razioni, il Coni, il CIO, le società sportive, gli Enti di Promozione Sportiva. Aver vissuto immer-si in quel mondo fornisce una buona infarinatura di base e

aiuta nell’intraprendere la car-riera del manager sportivo, che avranno a che fare con questi meccanismi e soggetti conti-nuamente.

Un problema serio, oggi, per molti sport, è la carenza di fondi e di sponsor, anche a causa della crisi che abbia-mo attraversato in questi anni: cosa deve fare il mana-ger sportivo per far fronte a questa situazione?Sì, indubbiamente, ci sono dif-ficoltà economiche per tutti gli sport. Io cancellerei dal lessico la parola sponsor. Ormai gli sponsor quasi non esistono più: non c’è più nessuno che regala soldi, se non in casi particolaris-simi in cui si pensa che il ritorno commerciale sia due, cinque, dieci volte la somma investita. Per opporsi a questa situazio-ne bisogna essere creativi, “in-ventarsi” le iniziative, avere un “appeal” importante, attrarre in qualche modo l’attenzione degli altri e tutto è condiziona-to da quello che si ha in affida-mento: una società, un impian-to sportivo, una Federazione, un Ente di Promozione Sporti-va. Tutto deve essere calibrato e il vestito deve essere fatto su misura. Per questo occorre es-

rare meglio gli orari, o cambia-re le sue dotazioni. Se ho una palestra di grandi dimensioni che non viene sfruttata appie-no e so che nella città in cui mi trovo c’è grande richiesta di lezioni di nuoto, investo per far montare una piscina che non ha bisogno di scavi: è una scel-ta manageriale che può dare ottimi frutti dal punto di vista economico; più di una palestra che non viene utilizzata in tutte le sue potenzialità.

- recentemente si è consu-mata la polemica sull’orga-nizzazione delle olimpiadi a roma: i politici hanno insi-nuato che i dirigenti sporti-vi avessero chissà quali mire economiche. Forse sfug-givano, a loro e alla gente comune, le opportunità straordinarie, in termine di ritorno d’immagine, di mar-keting territoriale, di incassi insiti in un evento di quella portata. Significa che in ge-nerale -e, soprattutto, nella politica- c’è poca cultura sportiva?Che in Italia ci sia poca cul-tura sportiva lo dimostrano i tre quotidiani di calcio che parlano per 28 pagine su 32 del raffreddore dell’allenatore

sere buoni conoscitori dell’am-biente nel quale si opera e agire in conseguenza delle esigenze e di quello che si pensa che sia il miglior modo di interpretare la situazione, in un quadro ester-no così poco fertile e dinamico per le attività sportive.

- Quale componente del complesso quadro della for-mazione del manager spor-tivo pensi che possa avere maggior importanza per l’attività pratica e concreta?Beh, come dicevo, bisogna riu-scire a capire bene le problema-tiche. Sia da un punto di vista istituzionale (l’organizzazione del mondo sportivo) che sotto il profilo del problema specifico che si va ad affrontare. A que-sto proposito esorto tutti a non prendere le cose con leggerezza e come dico spesso ai miei stu-denti, “una mezza scienza fa più male dell’ignoranza”! Bisogna essere, cioè, preparati su molti punti –persino sull’allenamen-to, perché capire quali esigenze abbiano tecnici ed atleti in que-sto momento fondamentale dell’attività- significa struttura-re meglio i propri dispositivi. Mi spiego con un esempio: se ho una palestra e so cosa chiedo-no i miei utenti, posso struttu-

tizio o della distorsione della caviglia del calciatore caio, del 3-4-3 o del 3-5-2 o del 5-5-5 di Oronzo Canà… Noi abbiamo una sottocultura dello Sport: la maggior parte della gente, solo quando vede le Olimpiadi si accorge di alcune discipline e dei campioni che formiamo ogni biennio (tenendo conto anche l’edizione invernale). Per il resto, si parla solo di calcio: è indubbio che rivesta un impor-tanza notevole, soprattutto dal punto di vista economico, ma è proprio questo che rovina la cultura dello Sport. Se i grandi sistemi economici e comuni-cativi –dai mass media all’in-dustria- fossero un po’ meno “devoti” al calcio e un po’ più attenti ad altri sport, avremmo modo di produrre tanti cam-pioni in più, per non parlare della maggiore comprensione della importanza di tutte le di-scipline e delle esigenze e diffi-coltà specifiche. E senza cultura sportiva, le scelte politiche in questo settore non potranno che essere sbagliate.

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N.2 - 6 SETTEMBRE 2017 N.2 - 6 SETTEMBRE 2017

Avv. Guido Martinelli

Martinelli:L’ Avvocato dello sport

I profili del massaggiatore sportivo

È stato molto interessante, al convegno di chianciano, il punto sulla situazione della professione del massaggiatore sportivo, tracciato nella relazione dell’avvocato guido Martinelli, esperto di Diritto Sportivo, che sintetizziamo di seguito.

Se le competenze delle “estetiste” sono dati ormai acquisiti nel mon-do del fitness, non è diffusa una

idea chiara su chi sia e che qualifica deb-ba avere il c.d. “massaggiatore sportivo”. Per evitare che il pubblico insegua le numerose “sirene” che, in varie strutture o organizzazioni, offrono presunti “corsi” di massaggio sportivo, proviamo a fare il punto della situazione.Partiamo da lontano. La L. 1099/1971, all’articolo 8, ha previsto che: “il Ministro della Sanità, avvalendosi della collabora-zione del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e della Federazione Medico Spor-tiva Italiana istituisce […] corsi per coloro che intendono esercitare l’arte del mas-saggio sportivo, ai quali sono ammessi i candidati in possesso del diploma rila-sciato ai sensi dell’articolo 1 della legge 19 maggio 1971, n. 403; a seguito dell’e-sito positivo degli esami viene rilasciato apposito attestato […]”. Si ricorda che il diploma indicato in questa norma è quel-lo di masso fisioterapista.Il principio è stato poi ribadito, sia dall’ar-ticolo 1 della L. 43/2006, che attribuisce

in via esclusiva allo Stato il potere di defi-nire le “professioni sanitarie infermieristi-che, ostetriche, riabilitative, tecnico-sani-tarie e di prevenzione […] i cui operatori svolgono, in forza di un titolo abilitante,

attività di prevenzione, assistenza, cura o riabilitazione”, riservando alle Regioni (comma due) il compito della “individua-zione e formazione di operatori di inte-resse sanitario non riconducibili alle pro-fessioni sanitarie”, sia dall’articolo 6 della L. 251/2000 (“Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della

Guido Martinelli è Av-vocato specializzato in diritto tributario e in di-

ritto delle associazioni, svolge l’attività professionale a Bolo-gna dove ha anche l’incarico di segretario della locale Camera degli Avvocati Tributaristi. Ti-tolare dell’insegnamento di legislazione sportiva presso l’Università di Ferrara e presso il “Master in management dello sport” indetto dalla Luiss in col-laborazione con la Scuola dello sport del Coni. Svolge comuni-cazioni al master internaziona-le in “Strategia e pianificazione delle organizzazioni e degli eventi sportivi” che si svolge presso l’Università di Parma in collaborazione con l’Università di San Marino. E’ autore di nu-merose pubblicazioni e articoli in materia di sport e non pro-fit. E’ responsabile scientifico delle riviste “il Nuovo Club” e “Associazioni e Sport”. Dal 2002 è componente del Comitato di redazione della rivista “Enti non profit” edita da Ipsoa Wol-ter Kluwer Italia e della: “Ras-segna di diritto ed economia dello sport”. Ha svolto attività dirigenziale nell’ambito delle leghe pallavolo e pallacanestro.

a tale corso dovrebbero poter accedere anche gli altri operatori sanitari della ri-abilitazione ai quali il massofisioterapista è stato equiparato, vale a dire il fisiotera-pista, che ha oggi assorbito la figura del

riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica”).Premesso ciò, va sottolineato che il rela-tivo titolo abilitante lo si acquisisce dopo un lungo percorso formativo regolato da varie norme, sia nazionali che regionali. In particolare, possono essere indetti corsi di formazione per massaggiatore sporti-vo a carattere regionale, ai quali sono am-messi solo i candidati in possesso del di-ploma di massofisioterapista rilasciato ai sensi dell’articolo 1 della L. 403/1971. Su questo punto, va precisato che nel 1971 il terapista della riabilitazione non era stato ancora giuridicamente riconosciu-to né era stato ancora indetto il corso di laurea per fisioterapisti, per cui l’opinione prevalente ritiene che il legislatore abbia inteso il possesso del diploma di masso-fisioterapista come requisito minimo per poter accedere al corso di specializzazio-ne per massaggiatore sportivo (decreto interministeriale della Sanità/Istruzione del 05/07/1975 – “Determinazione delle materie fondamentali di insegnamento per quanto concerne i corsi per massag-giatori sportivi”), con la conseguenza che

del corso per massaggiatore sportivo, superando l’esame finale, viene rilascia-to un diploma che ha valore di licenza e come tale abilita all’esercizio della relati-va professione. Ne deriva che la qualifica di massaggiatore sportivo può essere at-tribuita solo a coloro che risultino già in possesso di un titolo abilitante alla pro-fessione sanitaria nell’area riabilitativa e che abbiano conseguito un diploma di specializzazione.Per questo, è indispensabile sottoline-are che gli unici corsi “effettivamente abilitanti” all’esercizio di massaggiatore sportivo sono quelli, ora, indetti dalle Re-gioni e a cui partecipino esclusivamente operatori sanitari come meglio sopra in-dividuati e con contenuti determinati a livello nazionale. Nessuna efficacia abili-tante, invece, hanno i corsi indetti da ter-ze organizzazioni, anche se direttamente o indirettamente riconducibili al C.O.N.I.Passando alla giurisprudenza riguardante il massaggiatore sportivo, merita un esa-me dettagliato la sentenza n. 179 del 19 maggio 2008, con la quale la Corte Costi-tuzionale ha dichiarato l’incostituziona-lità dell’articolo 34 della legge regionale Liguria n. 6/2002 (“Norme per lo svilup-po degli impianti e delle attività spor-tive e fisico-motorie”) nella parte in cui disciplinava la figura del “massaggiatore sportivo”. Secondo la Corte, tale norma, nel regolare il percorso formativo diretto al conseguimento del relativo attestato, contrasta col limite imposto dall’articolo 117, comma 3, della Costituzione in ma-teria di professioni ed è quindi costituzio-nalmente illegittima.Nello specifico, la Corte Costituzionale ha ribadito che “la potestà legislativa re-gionale nella materia concorrente delle professioni deve rispettare il principio secondo cui l’individuazione delle figure professionali, con i relativi profili e titoli abilitanti, è riservata, per il suo carattere necessariamente unitario, allo Stato, rien-trando nella competenza delle Regioni la disciplina di quegli aspetti che presenta-no uno specifico collegamento con la re-altà regionale. Tale principio si configura come limite di ordine generale, invalica-bile dalla legge regionale. Ne consegue che non è nei poteri delle Regioni dar vita a nuove figure professionali e che tale compito compete esclusivamente allo Stato”.

massofisioterapista, e il terapista della riabilitazione, ritenuto equipollente al fisioterapista. Al riguardo, si segnala una sentenza del TAR Umbria del 18/11/2009, che ha riconosciuto ai fisioterapisti il dirit-to di accedere al corso per massaggiatore sportivo.È anche bene precisare che, al termine

Se le competenze delle “estetiste” sono dati ormai acquisiti nel mondo del fitness, non è diffusa una idea chiara su chi sia e che qualifica debba avere il c.d. “massaggiatore sportivo”.

gli unici corsi “effettivamente abilitanti” all’esercizio di massaggiatore sportivo sono quelli, ora, indetti dalle regioni e a cui partecipino esclusivamente operatori sanitari

Il punto

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N.2 - 6 SETTEMBRE 2017

Nel management sportivo contano le competenze, l’esperienza ed una buona rete di conoscenze, ma

non solo. La gestione del lato umano di chi opera in un team sportivo è altrettan-to importante e il manager sportivo non deve essere trascurata. Ma questo dato non è stato sempre riconosciuto e ancora oggi sembra prevalere l’applicazione di una gestione più “tecnica”, più gerarchica e “asettica” delle persone che assicurano l’efficienza di una squadra sportiva, dagli atleti, ai tecnici al personale dirigenziale e logistico.Curare questo aspetto è sicuramente una

“marcia in più” per chi occupa posizioni di responsabilità nello sport management. Lo dimostra, ad esempio, il successo di Lorenza Guerra Seragnoli presidente del-la LGS SportLab, che si occupa della car-riera di campioni come gli schermidori Valerio Aspromonte, Diego Occhiuzzi e Rossella Fiamingo, la nuotatrice Martina Grimaldi, il tuffatore Tommaso Rinaldi, il canottiere Romano Battisti, il campione di taekwondo Carlo Molfetta (oro olimpi-co a Londra 2012 e attuale Team Manager della Nazionale Italiana), il rugbysta Edo-ardo Gori, la windsurfer Flavia Tartaglini, il pallanuotista Francesco Di Fulvio, la

tuffatrice Francesca Dallapè e il pallanuo-tista Amaurys Perez, ormai noto per la brillante carriera di ospite in trasmissioni televisive di grande popolarità.Dopo un’esperienza pratica in società sportive, culminata nella Fortitudo Ba-sket Bologna, decise di fondare, nel 2010 una propria società di management, di marketing e di comunicazione sportiva, curando l’aspetto umano e psicologico degli atleti –ma, in qualche caso, anche dei tecnici- che a lei si sono affidati. So-prattutto, ha voluto curare il “fine carriera” degli sportivi, una fase che coglie molti impreparati e ne causa spesso il tracollo, psicologico ed economico.Così, Lorenza Guerra Seragnoli si occu-pa di risvolti spesso trascurati, come la gestione dell’immagine, dei rapporti coi media e gli sponsor, che possono assicu-rare ai i suoi “clienti” una carriera di suc-cesso, ancor più di quello garantito dal puro talento.

Per approfondire: www.lgssportlab.com/

Un “laboratorio sportivo” che cura anche il lato umano

ne per validare la domanda di iscrizione. Il controllo è finalizzato esclusivamente a garantire omogeneità sul piano della qualità professionale degli associati, a garanzia dell’utenza.Clicca qui per scaricare la domanda di ade-sione ad MSANel caso in cui la domanda di adesione sia accolta dal Consiglio Direttivo, al fine di completare la procedura di iscrizione è necessario effettuare il pagamento della quota associativa tramite bonifico a favo-re di MSA Manager Sportivi Associati, spe-cificando nella causale “Quota associativa MSA”. Le iscrizioni sono per i singoli soci e decorrono dal momento del versamento

della quota associativa; sono valevoli per l’anno solare a seguire.Per informazioni sull’entità delle quote per le iscrizioni o i rinnovi con le diverse qualifiche di socio ci si può rivolgere in-viando richiesta mail alla segreteria: [email protected] seguire le coordinate del conto corrente MSA su cui effettuare il bonifico:Banca Popolare di Vicenza Cod.IBAN : IT61H0572803201665571101490

Iscrizioni a MSA

I soci di MSA sono Manager Sportivi (direttori di centri sportivi, team ma-nager e organizzatori di eventi spor-

tivi) con profonde conoscenze del siste-ma sportivo, consolidate competenze gestionali e comprovata esperienza pro-fessionale. Per diventare socio di MSA occorre fare domanda, inviando alla segreteria as-sociativa ([email protected]) il modulo di adesione redatto in ogni sua parte, corredato dal Curriculum Vitae del richiedente. Attraverso questo strumen-to, il Consiglio Direttivo di MSA verifiche-rà la sussistenza dei requisiti formativi ed esperienziali richiesti dall’Associazio-