Lean Warehousing advance ailog

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Applicare i concetti Lean alla logistica distributiva: Lean Warehousing e Lean Distribution Seminario Lean Excellence Bologna, 10 maggio 2013 [email protected]

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Page 1: Lean Warehousing advance ailog

Applicare i concetti Lean alla logistica distributiva: Lean

Warehousing e Lean Distribution

Seminario Lean Excellence

Bologna, 10 maggio 2013 [email protected]

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L’insieme delle pratiche che nei processi di magazzino mirano a eliminare le attività che non aggiungono valore

• Muda = Spreco

• Mura = Irregolarità

• Muri = Lavoro faticoso

Lean warehousing

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• Identificare il Valore. Identificare ciò che va prodotto, conservato e

trasportato. Il consumo di risorse è giustificato solo per produrre valore,

altrimenti è spreco (muda)

• Flusso del valore. Identificare il flusso del valore, la sequenza di

attività necessarie per ottenere un dato output

• Flusso. Far sì che tutte le fasi che creano valore compongano un flusso

in grado di scorrere (senza soste intermedie, attese o ritardi)

• Pull. Le attività di movimentazione e di produzione dipendono

dall'effettivo manifestarsi della domanda (pull)

• Perfezione. Mantenere attivo un processo di miglioramento

sistematico..

I cinque principi

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• Quanto è stressato un Centro Distributivo dalla variabilità della domanda? È possibile operare in ottica pull? Quanta flessibilità occorre?

• Ma il magazzino non serve proprio a disaccoppiare la porzione push da quella pull della supply chain?

• Alcune attività tipiche di un DC moderno, come

• Postponement

• Consolidamento

non sembrano essere processi lean…

Alcune domande

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Un esempio reale Volumi in uscita da un Centro Distributivo

0,0

200,0

400,0

600,0

800,0

1000,0

1200,0

2/2

4/2

6/2

8/2

10/2

12/2

14/2

16/2

18/2

20/2

22/2

24/2

26/2

28/2

metri cubi

media metri cubi

+400%

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Un esempio reale Volumi in uscita da un Centro Distributivo

-

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

140.000

April May June July Aug Sept Oct Nov Dec Jan Febr

colli

media colli

92.800 colli

D = 90.000 colli

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• In logistica l’incremento della produttività si realizza tramite la riduzione dei tempi, del fabbisogno di manodopera e degli errori – Riduzione dei percorsi

– Riduzione degli step di movimentazione

• Ricerca di flussi che rendono più semplici e veloci le attività di ricevimento, abbassamento, prelievo e stoccaggio (fino ad eliminarne alcune)

Flussi logistici e produttività

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Focalizzarsi sui fondamentali, come la ricerca di maggiore produttività, aiuta a scegliere le politiche lean più idonee al contesto logistico distributivo

• Ridisegno dei flussi di materiali in ottica snella (e quindi dei processi, degli impianti e degli assetti contrattuali)

• Ergonomia

• Riduzione delle percorrenze interne organizzazione e miglioramento continuo delle ubicazioni di stoccaggio e di picking, uso sistematico ABC

Qualche indicazione

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• La touch analysis: uno strumento lean sviluppato ad hoc per riprogettare i processi logistico-distributivi

• Consiste nel contare quante volte un collo o un’Unità di Carico vengono toccati (movimentato)

• Indice cumulato, fornisce un’indicazione diretta sulla «snellezza» delle operazioni (spreco di tempo e di percorso)

Flussi logistici e produttività

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Flussi logistici e produttività

1,2 Spedizione Diretta

1,2 3,4 5,6 Cross Docking

1,2 11,12 7,8 9,10 3,4 5,6 Flusso tradizionale

1,2 3,4 7,8 5,6 Stoccaggio diretto

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Flussi distributivi alternativi

1,2 3,4 5,6

1,2 3,4 5,6 7,8 9,10

Centro Distributivo produttore e CeDi retailer

Centro distributivo comune o VMI

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• L’adozione di un flusso snello comporta la riduzione di 4 step di handling

• L’implementazione può avvenire con tecniche di supply chain collaboration, come l’adozione di un 3PL comune tra produttore e retailer o

un assetto VMI con cross-docking.

Flussi distributivi alternativi

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Un commento

• Produrre le fasi che aggiungono valore in un flusso senza interruzioni organizzando le interfacce tra le diverse fasi

• Attenzione al subappalto, che rischia di essere un’interruzione che interferisce con un flusso snello

• Un 3PL comune tra produttore e retailer facilita il flusso snello

Flussi distributivi alternativi

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Tipi classici di spreco:

sovrapproduzione

attese

trasporto

processo

scorte

movimento

non-qualità

Eliminazione degli sprechi

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Eliminazione degli sprechi

• Ritardi – quando un cliente (o un fornitore di servizi!) è obbligato

ad aspettare • Duplicazione

– Doppie inputazioni di dati • Movimento inutile

– Ergonomia del posto di lavoro, lunghi percorsi di prelievo, layout non ottimizzato.

• Chiarezza nelle comunicazioni – Identificazione delle ubicazioni di magazzino, unità di

misura non chiare • Disallineamenti inventariali • Errori di prelievo e prodotti danneggiati