Le voci dell’Antola - Parks.it · scambio genetico delle spe-cie selvatiche. L’art. 10, in...

16
Poste italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% - DCB Genova Le voci dell’Antola trimestrale dell’Ente Parco Antola nr. 20 - ottobre 2009 Poste italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% - DCB Genova RESOCONTO DEL CONVEGNO “LA FAUNA SELVATICA NEL PARCO DELL’ANTOLA” TORRIGLIA E LA VAL PENTEMINA… ATTENZIONE: ALL’INTERNO AVVISO IMPORTANTE AGLI ABBONATI! RESOCONTO DEL CONVEGNO “LA FAUNA SELVATICA NEL PARCO DELL’ANTOLA” “LE VOCI DELL’ANTOLA” FESTEGGIA IL 5° COMPLEANNO!! TORRIGLIA E LA VAL PENTEMINA… “LE VOCI DELL’ANTOLA” FESTEGGIA IL 5° COMPLEANNO!! Foto di ROSSELLA DONDERO

Transcript of Le voci dell’Antola - Parks.it · scambio genetico delle spe-cie selvatiche. L’art. 10, in...

Poste italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% - DCB Genova

Le vocidell’Antolatrimestrale dell’Ente Parco Antola nr. 20 - ottobre 2009

Poste italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% - DCB Genova

RESOCONTO DELCONVEGNO “LA FAUNASELVATICA NEL PARCODELL’ANTOLA”

TORRIGLIAE LA VALPENTEMINA…

ATTENZIONE: ALL’INTERNO AVVISO IMPORTANTE AGLI ABBONATI!

RESOCONTO DELCONVEGNO “LA FAUNASELVATICA NEL PARCODELL’ANTOLA”

“LE VOCIDELL’ANTOLA”FESTEGGIA IL5° COMPLEANNO!!

TORRIGLIAE LA VALPENTEMINA…

“LE VOCIDELL’ANTOLA”FESTEGGIA IL5° COMPLEANNO!!

Foto

di

ROSS

ELLA

DO

ND

ERO

minanti per la conserva-zione, la migrazione e loscambio genetico delle spe-cie selvatiche.L’art. 10, in particolare, pre-vede che alla gestione deisiti della Rete Natura 2000siano preposti gli Enti Parco(ove interessati dalla pre-senza di SIC, anche confi-nanti), le Province e la Re-gione.La Regione, sulla base dilinee guida del Ministerodell’Ambiente, dovrà adot-tare le misure di conserva-zione ritenute necessarie,prevedendo l’elaborazionedi Valutazioni di incidenza(Piani di gestione nei casipiù complessi) per i piani,progetti e interventi chepossano interferire negati-vamente con la correttaconservazione di una deter-minata specie animale o ve-getale nell’ambito di unSIC.La Valutazione di incidenza(art. 8) fa parte delle man-sioni dei soggetti gestori -fra cui gli Enti Parco - cuispetta inoltre l’onere diprovvedere alla gestione deiSIC, garantendo l’attua-zione delle misure di con-servazione, svolgendo uncostante monitoraggiodegli habitat e program-mando di anno in anno leattività finalizzate ad unamigliore conservazione.La Legge contempla inoltrel’istituzione del LIBIOSS (Os-servatorio ligure biodiver-sità), gestito da ARPAL e fi-nalizzato a realizzare egestire una banca dati di in-teresse regionale e includecome allegati anche glielenchi di specie protettedefinite dalla L.R. n. 9/84“Norme per la protezionedella flora spontanea” edalla L.R. n. 4/92 “Tuteladella fauna minore”.Vengono infine affidate agli

Enti gestori anche le fun-zioni amministrative riguar-danti l’applicazione dellesanzioni.Con questo provvedimentol’Ente Parco Antola diven-terà il gestore di ben 5 SIC:Conglomerato di Vobbia,Rio di Vallenzona, Parco del-l’Antola, Rio Pentemina eLago del Brugneto, solo inparte ricadenti negli attualiconfini dell’area protetta,vedendo pertanto larga-mente incrementati i propricompiti di monitoraggio,progettazione e gestione dipiù vasti territori.È un motivo di soddisfa-zione constatare l’impor-tanza del compito affidatocidalla Regione, che qualificaancora di più gli Enti Parcocome protagonisti dellasperimentazione, dell’ inno-vazione e della composi-zione dei contrasti fra tuteladell’ambiente ed attivitàumane, anche se ci preoc-cupa la consapevolezza cheuna mansione così impe-gnativa - e delicata ancheper i suoi evidenti risvolticomunicativi e socio-econo-mici - necessita di mezzi fi-nanziari ed umani superioriagli attuali, adeguati a so-stenere l’elevata mole di la-voro aggiuntivo che ci at-tende.Come sempre, tuttavia, nonci tiriamo indietro e ci met-tiamo al servizio della Co-munità, fiduciosi che laGiunta Regionale, nelleprossime disposizioni di bi-lancio, vorrà recepire questaesigenza dotandoci deglistrumenti indispensabili pergarantire la corretta attua-zione della legge.Sull'argomento ritorneremonei prossimi numeri i neces-sari approfondimenti tec-nici.

Le voci dell’Antola/1

*Presidente del Parco

editoriale

Sono state recentementeapprovate dalla Regione Li-guria due nuove leggi inmateria ambientale, la L.R.n. 24 del 16.06.2009 “Retedi fruizione escursionisticadella Liguria”, e la L.R. n. 28del 10.07.2009 “Disposi-zioni in materia di tutela evalorizzazione della biodi-versità”: entrambe affidanoagli Enti Parco importanti edimpegnative funzioni diprogrammazione e ge-stione.La legge sulla sentieristicaistituisce la Rete Escursioni-stica Ligure (REL), attraversol’elaborazione di una cartainventario dei percorsiescursionistici - con al cen-tro l’Alta Via dei Monti Li-guri ed i sentieri ad essa cor-relati - finalizzata a favorirela fruizione delle aree ruralie lo sviluppo turistico eco-compatibile.Viene prevista la redazionedi una “Carta inventario”,una sorta di catasto dei sen-tieri periodicamente aggior-nato principalmente sullabase di proposte delle Pro-vince e dei Parchi, cui spettal’onere, non irrilevante, aifini dell’iscrizione, di pro-durre la documentazione

relativa alla proprietà deipercorsi, che si prevede ri-calchino in prevalenza trac-ciati pubblici.La legge detta anche criteriper un riordino, certamenteopportuno, della segnale-tica e fissa obblighi di rece-pimento della REL da partedei Piani Urbanistici Comu-nali, prevedendo inoltre unprogramma annuale di in-terventi di manutenzioneordinaria e straordinaria,con alcune priorità - da de-finire tuttavia con più chia-rezza sul fronte delle realidisponibilità finanziarie - le-gate alla presenza di parti-colari valori naturali ed al-l’integrazione con ilTrasporto Pubblico Locale.Fra le norme spicca il divieto(fatti salvi gli usi pubblici edagro-silvo-pastorali) di uti-lizzo della REL da parte dimezzi motorizzati e questoè certamente un atto di ne-cessaria chiarezza circa unaattività (fuoristrada nelle suevarie espressioni) cui tutta-via - se si vuole contribuirea soluzioni concrete e con-divise del problema - ri-tengo occorra mettere a di-sposizione spazi diversi ecompatibili con questa pra-tica sportiva, nel rispettodell’ambiente e degli altriutenti.La L.R. n. 28 sulla “Biodiver-sità” si occupa invece, rece-pendo le normative CEE79/409 (Uccelli) e 92/43(Habitat) oltre che il DPR n.357/1997, di tutelare la di-versità delle specie vegetalied animali e dei relativi ha-bitat, attraverso l’istituzionedella Rete Ecologica Regio-nale, costituita dai Siti (SIC -Siti di Interesse Comunitario- e ZPS - Zone di ProtezioneSpeciale)della Rete Natura2000, dalle Aree Protette edalle aree di collegamentoecologico-funzionali deter-

Roberto Costa, Presidente delParco Antola

Biodiversità e sentieri:nuove leggi regionaliAttribuiti agli Enti Parco importanti compiti attuatividi Roberto Costa*

Le voci dell’Antola/2

Come già ampiamenteesposto nel numero prece-dente del nostro notiziario, ilParco dell’Antola, nell’am-bito dell’iniziativa “Una tesiper i parchi”, ha supportatoalcune tesi di laurea il cui ar-gomento riguardasse inqualche modo il proprio ter-ritorio.In questo numero si parla dilupo: è Alice Navone, lau-reata presso l’Università diGenova in Scienze Naturali,a raccontare a tutti i lettoriquali sono stati i risultati delsuo interessante elaborato.

Da alcuni anni si sente parlaredel ritorno del lupo (Canislupus italicus Altobello, 1921)nelle nostre valli, molte voltenella popolazione non sonoben chiari i motivi di questa ri-comparsa. Grazie al progetto “Il Lupo inLiguria” ho avuto la possibilitàdi studiare tale evento e di ap-profondirne i vari aspetti diret-tamente sul territorio del

Parco Naturale dell’Antola. Durante il 1900 si è assistitoad una graduale diminuzionedi lupi in tutta Italia, ma gra-zie all’entrata in vigore divarie leggi inerenti la salva-guardia, dal 1980 si è avutauna graduale ricolonizzazionelungo la catena Appenninica.Tale espansione è stata favo-rita anche da modificazioniambientali (rinaturalizzazionidi molte aree rurali, spopola-mento delle montagne del-l’Appennino e ricomparsa dicospicue popolazioni di ungu-lati selvatici necessarie allaloro alimentazione). L’Appennino settentrionale,tra cui quello ligure, costituisceil principale corridoio naturaleper l’espansione spontaneadel lupo fino alle Alpi occiden-tali. Attualmente la presenzadel carnivoro è diffusa dal-l’Aspromonte alle Alpi Occi-dentali e nelle zone collinaridel Lazio e della Toscana.Durante il tirocinio ho sceltoalcuni transetti, ovvero per-

corsi del Parco Naturale del-l’Antola, che periodicamentevisitavo per poter rilevare lapresenza di tale animale. I segni di presenza consistonoprincipalmente nelle fatte, cioègli escrementi e nelle improntelasciate sulla neve o in trattifangosi.Il ritrovamento di escrementifreschi è anche utile per lo stu-dio genetico, ovvero per rico-struire una sorta di albero ge-nealogico, per riconoscere ivari individui e ricavare i le-gami di parentela tra gli esem-plari. I vari percorsi sono stativisitati singolarmente oppurecollettivamente in collabora-zione con ricercatori liguri, pie-montesi e agenti della PoliziaProvinciale.La Polizia Provinciale ha rac-colto segnalazioni di preda-zione provenienti dalla Provin-cia di Genova, le qualinecessitavano di sopralluoghiper verificare la responsabilitàdel lupo. Grazie a tali rileva-menti, tra cui l’uccisione divari capi di bestiame dome-stico in località Frassineto eLavazzuoli (Valbrevenna) eCasoni sul Brevenna (Savi-gnone), si è potuto accertare ilpassaggio della specie stu-diata. A seguito dei sopralluo-ghi e del riconoscimento dellaresponsabilità del lupo, i variallevatori sono stati risarcitieconomicamente in base alvalore della preda. Oltre a questi studi, nella sta-gione venatoria 2007, ho for-mulato un questionario conse-gnato a varie squadre dicaccia appartenenti all’areaValbrevenna-Crocefieschi, perpoter valutare l’impatto della

Tesi sul Parcopresenza del Lupo su una ca-tegoria sociale particolar-mente collegata all’ambientenaturale e alla fauna selva-tica; sono stati riconsegnati42 questionari su 100 distri-buiti. Da tale indagine, asso-lutamente anonima, sonostate ricavate informazioni al-quanto utili per una miglioregestione ed informazione. Datutte le risposte è emerso che illupo è realmente presente nelterritorio ligure e all’internodel Parco Naturale dell’Antola,ma erroneamente si attribui-sce all’intervento dell’uomo lacausa del suo ritorno.La popolazione è ora convintache il lupo non sia più soltantoun personaggio delle fiabe,ma un essere vivente presenteanche nel territorio del parco;i progetti e gli studi ancora incorso hanno lo scopo di far co-noscere ancor più approfondi-tamente tale specie e di per-mettere una migliorevalorizzazione dal punto divista ecologico del carnivoro.Occorre inoltre risarcire e tute-lare, fornendo attrezzatureadeguate, coloro che subi-scono predazioni.

Tracce sulla neve di due lupi. Foto di Alice Navone

Impronta di una zampa.Foto di Alice Navone

La fauna e il Parco:vero o falso?di Alice Navone*

In caso di predazioni e segnalazioni rivolgersi a:

• Polizia Provinciale di Genova - Tel. 010/3993223

• Ente Parco Antola Sede ScientificaLa Torriglietta - Tel. 010/944175

*Laureata in Scienze Naturali.Ha partecipato all’iniziativa

“La tua tesi per il Parco”

Le voci dell’Antola/3

parco newsUn mondo di farfalle…a Rondanina!Il Parco dell’Antolaè considerato sitoprioritario di con-servazione di nu-merosissime speciedi farfalle. Per cele-brare questa suapeculiarità, all’in-terno del Museodella Flora e dellaFauna di Rondaninaè stata allestita unnuova sala, dedi-cata unicamentealla scoperta dellefarfalle. La mostra, che ha partecipato con successo al Festi-val della Scienza 2008, presenta diversi pannelli espositiviche documentano la vita di questi affascinanti insetti ed ungrande schermo permette ai visitatori la visione dei dvd “An-thos e Psichè: il fiore e la farfalla, l’anima dell’Antola”, “Vitada falena” ed altri filmati sull’affascinante mondo dei lepi-dotteri. Un ringraziamento particolare va a Luigi Cassulo, cheha curato la parte scientifica dei filmati e realizzato i pannellie che si è prodigato per l’allestimento dell’intera mostra per-manente.

I nuovi allestimenti sulla vita dellefarfalle al Museo di Rondanina

Un gruppo guidato dagli esperti di Urania e dalle guide del Parcosi avvia verso il Rifugio per osservare le stelle, (escursione del12 agosto scorso) con lo sfondo dell’Osservatorio in costruzione,sul quale è stata appena posizionata la cupola

Il Parco e l’Universitàper il controllo dei cinghialiNella seduta di Consiglio del Parco dello scorso 11 agosto èstata approvata una convenzione con il DIP.TE.RIS. (Diparti-mento per lo studio del territorio e delle sue risorse dell’Uni-versità degli Studi di Genova) per la redazione ed attuazionedi interventi di controllo faunistico del cinghiale all’internodei territori del Parco.In concreto il progetto consentirà:- un’analisi delle problematiche dovute alla presenza di cin-

ghiali nell’area protetta e un’elaborazione di un pianoorientato alla riduzione dei danni, basato sul controllo di-retto (abbattimenti) ed indiretto (recinzioni);

- l’organizzazione e la realizzazione di incontri preparatoricon coloro i quali dovranno occuparsi del monitoraggio edella selezione (selecensitori);

- l’effettuazione di sopralluoghi con lo scopo di determinaretempi e luoghi per il controllo;

- alcune indicazioni e verifiche per l’attuazione del controlloindiretto;

- una valutazione complessiva dei risultati ottenuti attra-verso gli interventi di controllo.

Brugneto: fondi regionaliper il lago ed i sentieriLa Regione Liguria ha de-stinato ai progetti di si-stema promossi dagli EntiParco complessivamente10 mln. di € di Fondi Eu-ropei FAS (Fondi per leAree Sottoutilizzate) nel-l'ambito di un finanzia-mento riguardante la Ri-cerca e l'Innovazione, laRiqualificaziona urbana,l'Ambiente, il Turismo, laCultura, le Infrastrutture ela Valorizzazione del capi-tale umano. Il Parco del-l’Antola tramite un pro-prio co-finanziamento peril 20% del totale, parte-cipa all'iniziativa regionale con propri progetti di riqualifica-zione del territorio. Tra questi il più importante riguarda lanavigabilità del Lago del Brugneto con un battello elettricoa fini turistico-didattici e l’adattamento di un tratto del sen-tiero attorno al lago per consentirne l’accesso ai disabili.Inoltre è prevista una manutenzione straordinaria dei princi-pali sentieri che portano sulla vetta del Monte Antola, in par-ticolare quelli che partono da Torriglia, Casa del Romano,Crocefieschi e San Fermo, con interventi di ripristino dellamulattiera che verrà utilizzata, in alcuni tratti, anche come iti-nerario MTB e ippovia.

Scorcio del Lago dal sentiero delBrugneto

L’Osservatorio ed il suo telescopioL’Osservatorio Astronomico di Casa del Romano sta acqui-sendo la sua definitiva fisionomia. Da qualche settimana in-fatti è stata installata la cupola, con un diametro di circa 6metri ed un’apertura di 1,2. E inoltre è stata affidata, tramitegara, alla ditta Astelco System di Monaco di Baviera la forni-tura del telescopio e della strumentazione associata, checomprende un set di oculari, una camera CCD (Charge-cou-pled device) ed uno spettrografo.Il telescopio avrà il diametro dello specchio primario pari a80 centimetri, che lo pone tra i più grandi telescopi a livellonazionale.L’importo dell’intera fornitura, comprensiva di installazione,garanzia, addestramento del personale all’uso della stru-mentazione e collaudo, è di € 350.000,00 resi disponibili daparte della Regione Liguria tramite una convenzione chevede coinvolta fra gli altri anche l'Università di Genova.

Le voci dell’Antola/4

parco news

Il Miele del Parco

Il logo per i mieli del ParcoAnalogamente a quanto applicato in tanti parchi italiani, illogo del Parco d’ora in avanti, a seguito di un’unanime deli-bera consiliare, sarà concesso esclusivamente agli apicoltoriche, oltre a soddisfare i requisiti generali richiesti dal Rego-lamento per tutti i prodotti, produrranno “miele di qualità”,che possieda in particolare i requisiti minimi di ammissioneprevisti dall’annuale concorso “Mieli dei Parchi della Ligu-ria”, promosso dalla Provincia di Genova e dalle Aree Pro-tette liguri.Da alcuni anni infatti il Parco è impegnato a dare valore e vi-sibilità al miele locale ed anche grazie al concorso organiz-zato nel 2006 a Savignone questo Comune ha potuto en-trare nell'Associazione nazionale “Città del Miele”; la sceltaeffettuata pertanto, oltre che in linea con le tendenze in attonel resto d’Italia, intende premiare la professionalità di que-gli apicoltori che da sempre onorano se stessi ed il loro ter-ritorio con la loro partecipazione al Concorso. Pertanto otterrà il logo con la denominazione “Sapori delParco” il miele prodotto all’interno dei dodici Comuni delParco, mentre sarà “Miele del Parco” solo quello prodottoall'interno dell’area protetta o di quella contigua, sempre ov-viamente a condizione che risponda alle caratteristiche qua-litative minime sopra descritte. Riteniamo che il rispetto di queste regole costituirà un pre-mio per i nostri validi apicoltori ed una opportunità in piùper qualificarsi agli occhi dei consumatori.Per ulteriori informazioni contattare la sede del Parco a Bu-salla al numero 010.9761014.

Ecocontatori al BrugnetoDallo scorso aprile lungo la carrozzabile Torriglia-lago delBrugneto è stato posizionato un ecocontatore veicolare cheha permesso di monitorare il passaggio di automobili da eper il lago. Durante tutta l'estate il passaggio in entrambi isensi ha superato le 22.000 automobili.I due mesi di maggior passaggio sono stati luglio (con 5.216veicoli) ed agosto (con ben 6.309 automobili) con picchi si-gnificativi nei giorni festivi e prefestivi. Se si ipotizza un nu-mero medio di tre persone per auto, considerando anche iltransito di diversi pullman che sono considerati anch'essicome “veicolo”, la stima di visitatori del Lago nei mesi traaprile e settembre, risulta essere di più di 30.000 presenze.In particolare la settimana di maggior passaggio risulta esserequella di ferragosto (dal 10 al 17) con oltre 1.700 auto tran-sitanti quel tratto di strada.

Questionario di gradimento:valuta il Rifugio sull’Antola!Al fine di garantire un servizio adeguato e mantenerne alta laqualità, il Parco ha redatto un questionario dedicato a tuttii frequentatori del Rifugio Parco Antola gestito dal CAI Ligure,affinché possano esprimere liberamente, ed in forma assolu-tamente anonima, le loro impressioni sull’ospitalità e tutti ipossibili suggerimenti per migliorare quanto più possibile ilservizio. Il questionario può essere compilato e consegnato alrifugio e nelle due sedi del Parco a Torriglia e Busalla.Si trova, ed è compilabile, anche on-line nella home pagedel sito del Parco: www.parcoantola.it.Ringraziamo anticipatamente tutti gli escursionisti per la col-laborazione!!

Al via il bando di progettazione perla riqualificazione di SenaregaAll’interno del progetto della Provincia di Genova denomi-nato PIT (Progetto Integrato Tematico) “Terre di Castelli edimore difensive in provincia di Genova”, promosso dalla Re-gione Liguria, il Parco dell’Antola ha ottenuto il finanzia-mento per l’intervento di restauro e recupero funzionale delCastello dei Fieschi e di riqualificazione degli spazi comple-mentari (interramento utenze, rifacimento della pavimenta-zione,…) all’interno del borgo di Senarega. Il contributomesso a disposizione dalla Regione è di € 783.920,00, pariall’80% del costo complessivo ipotizzato per l’intervento: ilrestante 20% sarà finanziato dall’Ente Parco e dal comunedi Valbrevenna.È in corso di pubblicazione il bando di concorso per la pro-gettazione definitiva ed esecutiva.

Il borgo di Senarega dai tetti di Chiappa. Foto di Anselmo Orsi

Torriglia e laVal Pentemina

Torriglia e sulla destra il Castello dei Fieschi

Altitudine 769 m. s.l.m.

Abitanti 2.421 (dati Istat al 31-12- 08)

Picco dei residenti 5.757 (nel 1881)

Nome degli abitanti torrigliesi

Frazioni Bavastri, Casaleggio, Cavorsi, Costafon-tana, Costalunga, Donderi, Donetta, Falla-rosa, Fascia di Carlo, Frevada, Garaventa,Laccio, Marzano, Obbi, Olcesi, Pentema,Ponte Trebbia, Santa Maria del Porto, Sigi-nella, Tercesi, Vi.

Alberghi Hotel Posta 1906(010.944050; 348.0653198);

Ristoranti-Pizzerie Taverna dei Fieschi (010.944815);La locanda del borgo (320.1115142);Al Castello (010.944339);Matrioska (010.9451052);Pian dell’Orso (010.944282);ViaVai (010.9451005);A Beccassa (010.943211);Locanda “Al Pettirosso” (010.94480).

B&B B&B Le Casasse (339.8363227);B&B Via del Mare (349.4465916);B&B Villa Tiffany (348.2727880).

Rifugi Centro di Turismo Equestre e Rifugio“Mulino del Lupo”(010.944494; 335.8113375).

Feste patronali N.S. della Divina Provvidenza a Torriglia(ultima dom. agosto);

S.Anna a Bavastri e Casaleggio (26 luglio);

S.Giacomo a Laccio (ultima dom. luglio);

Madonnina a Pentema (II dom. agosto);

Madonna delle Neve a S.M.del Porto(II dom. agosto);San Bernardo a Donetta (20 e 21 agosto);

N.S. della Guardia alla Cappella della Pan-teca (29 agosto);

S.Bartolomeo a Marzano (24 agosto)

S.Giovanni Evangelista a Garaventa (IIdom. settembre);

Madonna del Rosario a Scoffera (I dom. ot-tobre).

Sagre Canestrello (terza dom. maggio);

Miele (primo weekend settembre);

Castagnata organizzata dagli Alpini (terzadom ottobre).

Come raggiungerla Da Genova e Piacenza SS45, da BusallaSP226.

Torriglia

Nel suo ruolo di molo centrale per gli scambi commer-ciali tra il Mediterraneo e i paesi dell’area mittel-europeaGenova ha ,da sempre, coinvolto tutto il territorio circo-stante, caratterizzando per questo motivo la distribuzionedei centri abitati. Mulattiere salivano dalla costa cre-ando punti di sosta, centri abitati, castelli; di fatto mo-dellando la distribuzione demografica.

Torriglia appare il punto su cui convergevano le più im-portanti mulattiere: dalla Fontanabuona e da tutto il le-vante per dirigersi o attraverso l’Antola nelle Valli Curoneo Staffora, oppure attraverso la Val Trebbia verso Bobbioe Piacenza. Durante il medioevo i paesi della Val Trebbiaerano la cerniera tra l’area costiera e le regioni padane,caposaldi di un’autentica “autostrada commerciale”.Nel medioevo Torriglia è stata sede dell’importante Ab-bazia di Patrania, fondata dai monaci di San Colombanoprima dell’anno mille e menzionata in un documento del972 dell’imperatore romano Ottone II. Domina il centro storico il Castello, già ricordato in unabolla pontificia nel 1153, fu a più riprese ingrandito e for-tificato. Da poco restaurato, è stato ufficialmente inaugu-rato lo scorso 26 settembre alla presenza delle autorità re-gionali e provinciali in occasione delle Giornate Europeedel Patrimonio organizzate dal Ministero dei Beni Cultu-rali e dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici della Li-guria. Torriglia e il suo castello fu feudo dei marchesi Ma-laspina, che esercitarono il diritto di pedaggio per 125anni. Un atto della metà del XIII secolo attesta che NicolòFieschi, conte di Lavagna, compra da Guglielmo Mala-spina di Opizzone molte terre in Liguria: nello specificoattorno al 1250 sembra abbia acquistato proprio Torrigliada un Malaspina e riadattato il Castello, rendendolo con-fortevole anche ad uso abitazione.Per altri 250 anni il borgo è rimasto sotto il dominio deiconti Fieschi. Diversi signori si sono succeduti fino al1547, quando Gianluigi il giovane, figlio di Sinibaldo(l’uomo che trovò a Torriglia la sua bella, da cui ebbe unfiglio, Cornelio, citato anche nel suo testamento), in se-guito al fallimento della Congiura, ha provocato la totalerovina della grande famiglia Fieschi. In seguito il potere èpassato ai Doria.La fortezza in origine si ergeva su quattro piani, due soprai bastioni, che erano in concreto le abitazioni del Castel-lano e due sotto, che contenevano al loro interno la zecca,il forno, il magazzino di viveri, le armi e l’alloggio dei sol-dati e dei servi. All’interno del Castello si amministrava la

Giustizia del Feudo, si provvedeva agli interrogatori, alletorture e all’esecuzione delle pene corporali. Vi erano per-tanto anche le carceri, collocate nella torre.Secondo un’idea piuttosto azzardata sembra addiritturache Dante, nel suo esilio, sia stato a Torriglia, ospite dellafamiglia Malaspina.A Torriglia e nelle sue frazioni, come un po’ in tutte le val-late del nostro Parco, è interessante notare la staticità dimolti ceppi famigliari in zona da lunga data. Ad esem-pio DE GANO (Guano), AVANCINO, FLIGARIOS (Fregara)e MAXONCALIDA; a Donderi DONDERI; ad Alpicella BAT-TAGLIA; a Marzano COSTA e FASCE; a Cavorsi GARA-VENTA; a Pentema TRAVERSO e a Donetta CASALE. La de-nominazione di taluni ceppi famigliari presenti ha dato ilnome alla località da loro abitata (ad es. i Badaracchi o iCasaligio).Il borgo medievale di Torriglia si estendeva a forma ditriangolo, con la base nell’attuale Via Roma (Carroggiogrande) ed il vertice verso il Castello. Le case, addossatele une alle altre, erano tutte in pietra senza intonacoesterno e con i tetti coperti da ciappe sarveghe.Sembra inoltre che esistesse una porta, che veniva chiusadi notte o in caso di pericolo, probabilmente collocata nelpunto più stretto di Via Roma.

L’attuale Piazza Fieschi era il luogo in cui si accentravala vita commerciale del borgo e di tutta la comunità.Circondata da botteghe, osterie ed officine, durante legrandi fiere annuali di maggio e settembre brulicava dimercanti con il loro bestiame, venditori con i loro ban-chi…In un testo per le scuole pubblicato nel 1920 si menzio-nano tutti i servizi che sono presenti all’interno del co-mune: “L’istruzione viene largamente impartita per mezzodi 16 scuole miste: 5 delle quali sono nel borgo, cioè unaper classe elementare e le altre 11 per le prime tre classisono distribuite nei villaggi delle diverse frazioni con ora-rio al mattino per i grandicelli, al pomeriggio per i piccoli.Nel borgo vi è pure l’asilo infantile sorto nel 1887 permezzo di private elargizioni e diretto dalle suore dell’Im-macolata.[…]. Le comunicazioni sono fatte per mezzo diun pubblico servizio di vetture automobili con quattrocorse giornaliere verso Genova, e due verso Ottone e Bob-bio. Torriglia è pure unita a Genova per mezzo del tele-fono, con posto telefonico pubblico a Torriglia ed allaScofferra. L’officina idro-elettrica costruita dai fratelli Be-vilacqua nel 1900, distribuisce la luce alle vie ed alle abi-tazioni del paese.”

Torriglia, Piazza Cavour agli inizi del XX secolo

Per la realizzazione di queste pagine di approfondimento la redazione ringrazia il Dott. Mauro Casale che, attraverso i suoi affascinanti racconti, ci ha fornitoimportanti spunti che varrebbe senz’altro la pena di approfondire. Inoltre le sue numerose pubblicazioni ci hanno fornito una base storica che permette di com-prendere quanto queste zone siano state importanti nei secoli passati:• M. Casale, Castrum Turrilie, Edizione D’arte Marconi, 1995;• M. Casale, La magnifica comunità di Torriglia & C., Stringa Editore, 1985;

L’origine delle leggende attorno alla Bella…Alzi la mano chi non ha mai sentito dire “Sei come la bella di Torriglia: tutti la vogliono e nessuno la piglia!”, che indialetto suona così: A Bella de Torriggia: tutti a vêuan, nisciûn a piggia! Questo modo di dire circola da tempo immemore in tutto il genovesato e non solo. Secondo una prima ipotesi pareche l’autentica bella fosse una certa Maria Traverso, morta nel 1902 e sorella di un noto avvocato genovese. Maria

veniva a trascorrere qui le vacanze estive, come molta parte della borghesia e nobiltàdel capoluogo, e sembra abitasse nel centro storico del paese.Un’altra teoria porta a pensare che, ancora prima di Maria, Clementina abbia dato il viaa questo tradizionale detto. Sembra infatti che la bella Clementina fosse l’amante diSinibaldo Fieschi.Qualunque fosse la bella original, questa leggenda ha avuto da sempre molto seguitoe un gruppo di torrigliesi decisero, una quindicina d’anni fa, di celebrare in qualchemodo questa figura che è entrata nella leggenda. Si decise di dare a questo personag-gio leggendario un’identità, perlomeno pittorica: nacque così lo splendido quadrorealizzato da Piero Lumachi, che oggi è posto sotto l’archivolto nel centro storico delpaese. La figura della bella, con abiti tradizionali ottocenteschi e ripresa all’interno dellasua casa, è contornata da elementi che rievocano la vita contadina del passato: in manoha una brocca (in dialetto “àmua” ) che era in passato molto usata. Con una capacitàdi un circa ¾ di litro, era utilizzata di frequente nelle osterie, dove all’oste si chiedeva“un’àmua de vin”.Il gatto nero ai piedi della bella è il simbolo della piazza dove, probabilmente, si affac-

ciava la sua casa (l’attuale Piazza Fieschi). Sulla seggiola è posata una terrina di legno che accoglie funghi tipici dei bo-schi intorno al paese. Il quadro è incorniciato da due montanti d’ardesia, probabilmente provenienti dalla casa diMaria Traverso, con incisioni di melograno, frutto dell’abbondanza.

Il Castello di DonettaGli scavi a Donetta son partiti con lo scopo di approfon-dire la conoscenza sul suo castello, su una collina a circa2 km dal paese omonimo.La ricerca è stata compiuta dall’Istituto per la Storia dellaCultura Materiale (ISCUM), con la collaborazione delComune, della Provincia di Genova, del Parco dell'Antolae della Fondazione CARIGE.Nell’autunno del 2003 è stata condotta la prima campa-gna di scavi che ha portato alla luce un impianto fortifi-cato. La spianata era occupata da un edificio quadrango-lare. Al suo interno, però, è stata individuata una muraturache sembra suddividere la struttura in alcuni ambienti. Inuna fase successiva l’edificio fu ampliato a sud con unaporta d’ingresso davanti a cui sembra fosse stata postauna struttura lignea coperta con lastre di calcare; sembrapure siano state realizzate due murature per la costruzionedi una cisterna che soddisfasse le esigenze idriche.Nell’ultima fase venne realizzata una torre, separata dalresto attraverso un vallo artificiale. Gli scavi archeologicihanno evidenziato le tracce di un incendio, appiccatoprobabilmente durante un assalto, che intorno al 1400avrebbe distrutto definitivamente il Castello.

PentemaIl borgo di Pentema, che fa capo al comune di Torriglia,è uno dei centri più belli e caratteristici di tutto l’Appen-nino ligure. A renderlo tanto particolare incidono sia laposizione che l’architettura delle piccole casette in pietra,le une addossate alle altre. Il paese si trova nella valle del

torrente Pentemina, ricco di testimonianze di antichi mu-lini, che affluisce nel torrente Laccio (che qui diventa Scri-via) a Bromia di Montaggio. Per raggiungerlo è necessa-rio oltrepassare Torriglia, verso la Val Brugneto e svoltareper la frazione di Donetta, dalla quale poi prosegue la pic-cola carrozzabile fino a Pentema. Recentemente è dive-nuto tanto noto grazie al suo Presepe, che, durante il pe-riodo natalizio, si snoda lungo tutte le sue piccole viuzze.L’urbanistica del borgo vede come perno centrale la chiesa,che si vide poi crescere tutto attorno le piccole casette dipietra, spesso a vista. Le caratteristiche piccole finestrelle,come in numerosi altri borghi delle vallate dell’Appennino,testimoniano il bisogno di ripararsi il più possibile dal geloche colpisce queste zone nei mesi invernali.È con l’attività connessa alla lana che gli artigiani di Pen-tema conquistarono un ruolo nell’economia della città:molti pentemini nel 1400 appartenevano alla corporazionedei Textorum Pannorum Lane, sia come maestri, consi-glieri, che spesso anche come consoli. Famoso è da men-zionare Guglielmo da Pentema che nel 1451 commissionaper conto dei lanieri una bellissima lapide a bassorilievo an-cora conservata nella cripta della Chiesa genovese di SantoStefano. Nel XVII secolo si costruisce la chiesa, con l’aiutodella famiglia Doria, e da qui i destini di Pentema seguonoquelli di tutti gli altri paesi del nostro entroterra: le migra-zioni stagionali verso le risaie della Lomellina, poi quelle de-finitive e massicce, verso le Americhe. L’ospitalità ai Parti-giani, poi la svolta: l’industrializzazione di Genova e l’esodoquasi totale della gran parte della forza lavoro. Ma gli ori-ginari di questo splendido borgo ogni anno, anche soloper il periodo estivo, ripopolano le piccole casette in pietrae l’atmosfera sembra quella di un tempo.

Le voci dell’Antola/8

Antico borgo e impor-tante feudo della nobilefamiglia Fieschi, Torrigliamerita una sosta ancheper gli incantevoli pae-saggi naturali che la cir-condano e gli innumere-voli sentieri che, a partiredal centro abitato, pos-

sono essere percorsi a piedi, in mountain-bike o a cavallo.Si può intraprendere la ripida salita per la vetta del M. Antolaaddentrandosi, così, nel cuore dell’Area Protetta, oppure rag-giungere la panoramica cima del M. Lavagnola e con essal’Alta Via dei Monti Liguri. Si può godere della tranquillità diquesti luoghi con una breve passeggiata a cavallo affidan-dosi all’esperienza del Centro di Turismo Equestre di Torri-glia o, ancora, percorrere in bicicletta le antiche mulattiereche collegavano un tempo le frazioni al paese.Tante opportunità insomma da assaporare con calma…comegli squisiti canestrelli che attendono gli escursionisti al lororientro!

Da Torriglia al Monte AntolaTempo di percorrenza: 3hSegnavia: Dislivello: 828 mDalla Chiesa si sale lungo la via principale di Torriglia fino araggiungere il capolinea delle corriere. Qui si imbocca ViaColomba e la mulattiera segnalata con che costeggial’omonimo rio. Si incontra la strada asfaltata, la si attraversae si prosegue verso nord lungo la mulattiera che, tra casesparse, conduce in breve a Donetta (1000m). Si prendequota lungo il contrafforte sud-occidentale del M. Prelà, dallecui pendici hanno origine le sorgenti dei torrenti Trebbia eScrivia. Si procede a mezza costa sul versante che si affacciasulla Val Pentemina; giunti al Passo del Colletto a 1318m ilpercorso guadagna il versante opposto affacciandosi sulla ValBrugneto e regalando una bella veduta del lago. Più avanti,nei pressi dei ruderi della Casa del Piccetto, si incontrano isentieri che risalgono da Pentema e dalla Val Brevenna e sicontinua nel bosco seguendo sempre i fino alla Collettadella Cianazze dove è presente un’area di sosta con tavoli epanche. Inoltrandosi nella faggeta si aggira a oriente il M.Cremado e si procede verso nord sullo spartiacque che si fapianeggiante fino ad incontrare il Rifugio Parco Antola. An-cora 10 minuti di cammino permettono infine di guada-gnare la vetta del M. Antola.

Pentema - I Buoni - Monte AntolaTempo di percorrenza: 3h ca. da Pentema; 2h/2h15’ da IBuoniSegnavia: - Dislivello: 758 mA Pentema, dalla piazzetta soprastante la chiesa, si percorrela strada asfaltata fino ad imboccare la mulattiera che saleverso nord-est contrassegnata da . Si giunge alla localitàI Buoni (1120m), anch’essa raggiungibile in auto, e si segue

a sinistra la mulattiera che, spingendosi a nord, guadagna inbreve lo spartiacque tra la Val Pentemina e la Val Brevennapresso la Cappella dei Bucci. Poco distante sopraggiunge l’iti-nerario proveniente da Torriglia che si segue fino alla cimadel M. Antola.

L’anello di TorrigliaUn percorso ricco di storia e natura, fruibile a piedi, in moun-tain bike, e parzialmente a cavallo, che si snoda lungo l’altobacino del Torrente Scrivia e ricalca un tratto dell’Alta Via deiMonti Liguri (tappa n. 28:Passo della Scoffera - Selladella Giassina) e uno deidue raccordi ufficiali tral’Alta Via ed il territorio delParco dell’Antola (rac-cordo Torriglia - M. Lava-gnola).L’itinerario, nel suo com-plesso (Anello e tratti in-terni di raccordo), ha unosviluppo pari a circa 33km, con alcune variantiche consentono di divi-dere il percorso in anellipiù brevi e di avere un co-modo accesso da Torrigliae dal suo Centro di Turi-smo Equestre ed Escursio-nistico, posto tappa uffi-ciale dell’Alta Via deiMonti Liguri.Sviluppo AnelloTorriglia – M. LavagnolaSegnavia: Tempo di percorrenza: 1 ora 30’M. Lavagnola – Passo della ScofferaSegnavia: Tempo di percorrenza: 2 orePasso della Scoffera – Laccio – MarzanoSegnavia: Tempo di percorrenza: 2 ore 30’Marzano – Passo di Pentema – TorrigliaSegnavia: ( nel tratto Donetta – Torriglia)Tempo di percorrenza: 3 ore

Camminare nei dintornidi Torriglia…

Ciaspolata da Torriglia a Pentema

Il tracciato dell'anello di Torriglia

Veduta dalla vetta del M. Lavagnola

Crebaia (Crocefieschi), 9 agosto. Grazie al volontariato del localeGruppo Alpini si è conclusa la prima fase di allestimento dell’areaattrezzata di Crebaia, lungo l’itinerario da Crocefieschi alM.Antola. Gli arredi forniti dal Parco sono stati sistemati sottouna tettoia in legno presso la Cappella della Madonna ed orarappresentano, oltre che un riparo in caso di maltempo,un piacevole punto di sosta durante l’escursione

Le voci dell’Antola/9

Foto-eventiFoto-eventi

Loco di Rovegno, 24 luglio. Apre i battenti Expo Valtrebbia 2009,piccola, ma significativa rassegna di prodotti tipici ed artigianali,che conferma la vitalità e lo spirito di iniziativa degli operatoripresenti

22 agosto, Alpe (Gorreto). Stefano Valla, Daniele Scurati, FabioPaveto ed altri pifferai delle Quattro Province animano questaantica festa, accolti nelle cantine e nelle aie dalla popolazione checanta e balla con loro fino a tarda notte, offrendo prodotti e piattitipici preparati per l’occasione

Ronco Scrivia, 28 agosto. Presso il Palazzo Comunale vienepresentato il Quaderno N.6 della Comunità Montana Valli Scriviae Polcevera dedicato all’Architettura Storica di Ronco e BorgoFornari

Valbrevenna, 30 agosto. Nel corso della tradizionale festa“U Mundantigu” viene inaugurato un primo edificio dedicatoall’accoglienza ed ai servizi presso la rinnovata area sportiva cheospita, per l’occasione, le bellissime sculture in legno realizzateda Bruno Re sui temi del lavoro e delle tradizioni contadine dellenostre valli

Torriglia, 26 settembre. Il Presidente della Provincia AlessandroRepetto con il sindaco di Torriglia Maurizio Beltrami al Convegnoche ha preceduto l’apertura del Castello di Torriglia

Le voci dell’Antola/10

• Percezione sulla composizione faunisticaRicordando che il camoscio, l’orso e la lince non sono pre-senti nel comprensorio dell’Antola (seppure quest’ultima piùvolte segnalata localmente), emerge una buona percezionedella presenza del capriolo, del lupo e del ghiro, una piùscarsa conoscenza tra l’avifauna dell’airone e del succiaca-pre, del tritone (anfibio che vive nei corsi d’acqua e negli ab-beveratoi) e del moscardino (piccolo roditore conosciuto lo-calmente col nome di Nocciolino).

• Cause che hanno indotto un cambiamento nellacomposizione faunistica

Per il 71% dei residenti la composizione della fauna selvaticanegli ultimi decenni è cambiata da abbastanza a molto. Trale possibili cause che hanno generato queste variazioni,prima fra tutte, risulta lo spopolamento del territorio e il con-seguente abbandono delle pratiche agricole; al terzo posto,emerge però la convinzione che sul territorio avvenganodelle introduzioni volontarie di nuove specie e dei ripopola-menti.

Giunti alle battute finali del progetto “EcoAgire: cambio stileper l’Ambiente”, che ha portato la Fauna Selvatica ad essere“protagonista” delle attività didattiche e divulgative pro-mosse nell’ultimo anno dal Centro Esperienze del Parco, loscorso 25 settembre a Torriglia si è tenuta una giornata diapprofondimento e confronto ricca di interventi e di spuntidi riflessione.Presso la sede scientifica del Parco dell'Antola, davanti al vivointeresse di un folto pubblico, si sono così incontrati studiosiuniversitari, agricoltori e allevatori rappresentati da Coldirettie CIA, le associazioni venatorie locali (URCA Liguria e ATC) ei responsabili dell’Ente Parco, per fare il punto sulla FaunaSelvatica, sullo stato quali-quantativo attuale delle specie dimaggior interesse e impatto nel comprensorio dell’Antola esu quanto si potrà attuare per una gestione condivisa e so-stenibile della fauna stessa.Ad aprire la giornata sono stati i risultati del questionario“Conosci la Fauna del Parco?” condotto la scorsa prima-vera dal Centro Esperienze fra la popolazione residente ed ivisitatori (vedi Le Voci dell’Antola n.18 - aprile 2009). I dati,

ricavati dalle 200schede pervenute,dimostrano una di-screta conoscenzadel patrimonio fau-nistico e la perce-zione di un gra-duale cambiamentonella composizionefaunistica ma anchel'importante ricono-scimento dellafauna come beneda tutelare e comepossibile risorsa perlo sviluppo turisticoed economico dellacomunità locale. Analizzando neldettaglio le rispostepervenute dai resi-denti e da coloroche vivono per piùdi 2 mesi l’annonei Comuni delParco (il 42% delcampione totale)ecco alcuni interes-santi risultati e qual-che utile osserva-zione:

Venerdi 25 settembre 2009

La fauna selvaticanel Parco dell’Antolauna giornata di studio,approfondimento e confrontopresso la Sede Scientifica del Parco dell’AntolaVia N.S. della Provvidenza 3 - Torriglia (GE)

Ore 9:15 Registrazione dei partecipanti

Ore 9:30 Apertura lavori. Intervengono:

- Franco Zunino, Assessore Ambiente Regione Liguria

- Roberto Costa, Presidente Ente Parco dell’Antola

- Renata Briano, Ass. al Patrimonio Naturalistico, Caccia e Pesca della Provincia

di Genova - Presidente Comunità del Parco dell’Antola

- Federico Marenco Presidente C.M. Alte valli Trebbia e Bisagno

Ore 9:45 Il Progetto “Ecoagire: cambio stile per l’ambiente” - dott.sa Serena Recagno

ARPAL-CREA

- Ecoagire nel Parco dell’Antola: presentazione dei risultati del questionario

“Conosci la fauna del Parco” - Dott.sa E. Mescoli, Istruttore Ambientale Ente

Parco dell’Antola

- Proiezione del filmato “La fauna selvatica nel Parco dell’Antola” (autori

R. Cottalasso, M. Campora)

Ore 10:15/12:45 Gli ungulati selvatici in ambiente appenninico - Dott.sa Lucilla Carnevali,

ISPRA

Gli ungulati selvatici in Liguria - Dott. A. Marsan, Dip.Te. Ris - Università degli

Studi di Genova

Il ritorno del lupo in Liguria: 20 anni di monitoraggio e ricerca - Prof. A.

Meriggi, Dip. Biologia Animale - Università degli Studi di Pavia

Ore 11:15 Pausa caffèOre 11:30 Gli uccelli dell’orizzonte montano in Liguria: peculiarità, presenze, problemi

di conservazione - Prof. N. E. Baldaccini, Dip. Biologia - Università di Pisa

Influenza delle recenti variazioni nell’ambiente alto-appenninico tra le Valli

Scrivia e Trebbia su alcune specie di avifauna e sulla lepre - Prof. S. Spanò,

Dip.Te. Ris - Università degli Studi di Genova

Ore 12:30 Mitigazione dei conflitti, valorizzazione della risorsa - Dott. A. Federici,

Direttore Ente Parco dell’Antola

Ore 13:15 Buffet a base di prodotti localiOre 14:45 Ripresa lavori

Ore 15:00 Attività umane e fauna: limitare i conflitti attraverso comportamenti più

responsabili - Commissario Eraldo Minetti, Polizia Provinciale di Genova

Ore 15:30/16:20 La fauna selvatica: punti di vista a confronto. Intervengono:

- M. Giordani, Vice Direttore Coldiretti Genova

- G. Malavolti, Presidente Provinciale CIA Genova

- R. Gaudina, Presidente URCA Liguria

- A. Zanni, Presidente ATC GE1

Mediatore: Dott. A. Federici, Direttore Ente Parco AntolaOre 16:20 Dibattito e conclusione lavori

Ore 17:00 Osservazione faunistica a cura dell’URCA Liguria (trasferimento in loc.

Garaventa con bus navetta riservato dell’Ente Parco - CST Torriglia o auto propria)

Il Parcodell’Antola

Per informazioni

Ente Parco AntolaTel : 010-944175

Fax : 010-9453007E-mail:

[email protected]

ww

w.p

arco

anto

la.i

tw

ww

.par

coan

tola

.it

Si ringraziano per la collaborazione:

POLIZIAPROVINCIALE

GENOVA

La Fauna dell’Antola: dallaconoscenza al confronto

Le voci dell’Antola/11

Per fare il punto sugli ungulati selvatici sono intervenuti Lu-cilla Carnevali, da alcuni anni impegnata nell’aggiornamentodella Banca Dati Nazionale sugli Ungulati per l’ISPRA (exINFS) e Andrea Marsan, zoologo dell’Università di Genova.La Dott.ssa Carnevali ha rappresentato la situazione italianarimarcando come, negli ultimi anni, si sia assistito ad un au-mento esponenziale degli ungulati in tutta la penisola conuna diffusione del cinghiale che copre l’intero territorio na-zionale escluse aree limitate della pianura padana soggettead agricoltura intensiva. Si è potuto inoltre constatare comea livello nazionale l’unica specie di ungulati in regresso è ildaino a causa degli interventi di contenimento attuati perfavorire l’espansione di specie autoctone considerate di mag-gior valore biologico.

Andrea Marsan ha condotto un accattivante intervento fa-cendo osservare come nel caso dei cinghiali esista una rela-zione diretta tra il numero di abbattimenti e l’importo deidanni all’agricoltura denunciati. In relazione a ciò, lo studiosodenuncia la necessità di una revisione delle metodologie digestione della specie che così come sono hanno prodottoesclusivamente una esplosione del numero degli animali edel valore dei danni. Un altra stimolante osservazione è stataquella relativa al valore commerciale degli ungulati abbattutiche potrebbero andare a costituire una importante filiera diprodotto con ricadute economiche importanti sul territorio.Le argomentazioni introdotte suggeriscono la necessita diun doveroso approfondimento da parte di quanti con lafauna hanno a che fare: politici, cacciatori, agricoltori e alle-vatori ecc. Dall’approfondito intervento di Alberto Meriggi, docente delDipartimento di Biologia Animale dell’Università di Pavia eCoordinatore Scientifico del progetto regionale “Il lupo inLiguria” si sono invece appresi i più recenti dati, rilevati trail 2008 e il 2009, dal monitoraggio della specie attraverso laraccolta e l’analisi genetica delle feci. Le analisi effettuate dimostrano la presenza sull’intero terri-torio regionale, ma con un areale discontinuo tra le 4 pro-vince liguri, di 23 esemplari di lupo, di cui 13 maschi e 10femmine. L’analisi dei genotipi ha dimostrato inoltre la pro-venienza, per almeno due esemplari monitorati nel territoriodel Parco, dall’Appennino Tosco-Emiliano (rispettivamente

• Il ruolo del Parco in materia di faunaAl di là del confortante dato che emerge dal campione di re-sidenti, è importante ribadire che il Parco non ha mai effet-tuato alcuna immissione di fauna selvatica né tantomeno at-tività di foraggiamento; svolge invece alcune attività diricerca e di monitoraggio e si impegna a valorizzare il terri-torio anche attraverso la conoscenza e l’osservazione dellafauna selvatica in natura.

• Cosa rappresenta la Fauna Selvatica per la popolazionelocale

L’analisi del campione di residenti conferma pressoché glistessi risultati emersi dal campione totale: quasi il 90% dipersone residenti considerano la fauna un bene da tutelaree da gestire e, in minor misura, una risorsa economica per ilterritorio e una fonte di danno

I dati presentati e le importanti constatazioni emerse hanno,dunque, aperto questa giornata di lavoro ed approfondi-mento e hanno introdotto gli interventi di alcuni tecnici fau-nistici e docenti universitari per un’analisi della consistenzanumerica e dello status dei gruppi faunistici di maggior in-teresse nel comprensorio dell’Antola.

La Fauna dell’Antola: dallaconoscenza al confronto

Giovani esemplari di cinghiale (Foto di M. Esposito)

Le voci dell’Antola/12

Queste le principali azioni di mitigazione che il Direttore delParco, il Dott. Antonio Federici, delinea nel corso del suo in-tervento ribadendo le finalità del Parco in materia faunistica: - tutela e conservazione del patrimonio faunistico nel ri-spetto di un corretto equilibrio ecologico- ricerca (studi e indagini conoscitive) e monitoraggio (rac-

colta dati)- promozione della conoscenza e divulgazione- fruizione e valorizzazione del territorio a scopi didattici e

ricreativi e a favore della Comunità del ParcoA fare il punto, infine, sulle principali problematiche che sca-turisco dall’interazione tra l’uomo e la fauna selvatica inter-viene il Commissario della Polizia Provinciale di GenovaEraldo Minetti.“Attività umane e fauna: limitare il conflitto attraversocomportamenti più responsabili”, questo il titolo del suointervento che prende spunto dalle recenti cronache geno-vesi del cinghiale Piero, prima nutrito dalla popolazione epoi a rischio di abbattimento, assieme agli altri numerosi cin-ghiali che popolano le alture della città, per limitare l’impattodella specie. Il commissario illustra così le conseguenze e iproblemi che derivano dal nutrire gli animali selvatici diret-tamente ma anche inconsapevolmente abbandonando, adesempio, rifiuti e resti alimentari in natura. Nutrire un ani-male selvatico significa, infatti, creare una dannosa dipen-denza dell’animale stesso nei confronti dell’uomo renden-dolo più vulnerabile ed aumentare inevitabilmente i fattorid’impatto sulle attività umane. Minetti illustra anche le piùefficaci misure di prevenzione per i coltivi e per gli alleva-menti con l’utilizzo principalmente di pastori elettrici non-ché gli interventi possibili per limitare gli incidenti stradalicausati dall’impatto con la fauna selvatica (dissuasori lumi-nosi ai bordi delle strade, creazione di sovrappassi, ecc.)Una giornata dunque per la conoscenza e il confronto che,formalmente, conclude le attività del Progetto Ecoagire mache per il Parco vuol essere un nuovo punto di partenza percontinuare a parlare di Fauna Selvatica e far dialogare i di-versi portatori d’interesse in materia mettendo in praticaquanto di costruttivo è emerso nel corso del dibattito.

dalla provincia di Bologna e da quella di Reggio Emilia) te-stimoniando, quindi, la progressiva e naturale diffusionedella specie lungo le aree appenniniche, dall’AppenninoCentro-Settentrionale verso il comprensorio delle Alpi. La situazione attuale dell’avifauna è stata invece approfon-dita dal Prof. Baldaccini dell’Università di Pisa e dal Prof.Spanò dell'Università di Genova.I due esperti ornitologi hanno ben delineato le presenze e iproblemi di conservazione degli uccelli tipici dell’orizzontemontano, rispettivamente, a livello regionale e a livello lo-cale, rimarcando che l’abbandono delle pratiche agricolenon intensive e la generale regressione degli ambienti agro-silvo-pastorali sono causa diretta della perdita di biodiversitàanche nelle comunità ornitiche. Accanto all’aumento numerico di specie come l’airone ce-nerino, il cormorano o il gabbiano comune oramai diffusilungo molti corsi d’acqua dell’entroterra, si assiste così alla ri-duzione di specie legate ad habitat di prateria e prateria ar-bustata, di zone aperte e coltivi quali ad esempio la starna,la pernice rossa, l’allodola. il prispolone, l’averla piccola o latottavilla. In quest’ottica, la tutela e la salvaguardia degli ha-bitat di prateria e un’attenta valorizzazione di pratiche qualilo sfalcio o la selvicoltura possono essere fattori di grandeimportanza a favore della biodiversità. Esperti, amministratori, rappresentanti delle associazioni agri-cole e venatorie si sono trovati d’accordo sulla necessità dicontenere i danni del cinghiale, che penalizza il lavoro duroe faticoso dei contadini. A tal fine il Parco ha affidato la redazione di un Piano di con-trollo del cinghiale all’Università di Genova (Dip.Te.Ris) per li-mitare i danni alla cotica erbosa dei pascoli ma si pensaanche ad istituire una “filiera” locale della carne di cinghialeda certificare come prodotto tipico del territorio per riuscirea trasformare almeno in parte in una risorsa quello che oggirappresenta un danno.Inoltre saranno valutate e sperimentate iniziative di preven-zione (pastori elettrici ed altri metodi innovativi) per conte-nere i danni da lupo sul bestiame domestico al fine di inte-grare il sistema già operante di risarcimento diretto deldanno agli allevatori.

Averla piccola (Foto di Campora e Calegari)

Daini maschi (Foto di Campora e Cottalasso)

quesiti, articoli, fotografie, lettere possono essere indirizzate a:Redazione “Le Voci dell’Antola” - Villa Borzino - via XXV Aprile, 17 - 16012 Busalla (GE)Email: [email protected] materiale inviato non verrà restituito. La collaborazione è gratuita.

Le voci dell’Antola/13

la posta1945. Mistero in Valle ScriviaRiportiamo qui parte di una e-mail inviataci da Ennio Di Biase, ap-passionato di Antola e autore di un libro pubblicato da Fratelli Frilli

e uscito lo scorso febbraio.Per la descrizione del lavoro preferiamo affidarci lesue stesse parole, che meglio delle nostre, sannoraccontare i contenuti e lo spirito di questo ro-manzo:...Essendo abbonato alla Vostra rivista “le voci dell’An-tola” e conoscendo ed apprezzandone lo spirito di va-lorizzazione del territorio e l’attenzione alla dimensionecontadina ed al suo bagaglio di tradizioni, ritengo che

il romanzo possa risultare gradito a Voi ed ai Vostri appassionati lettori.Svolgendosi nel 1945, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, il libroripercorre quella che era la vita nei paesi del nostro Appennino, ancorabasata su legami forti con la terra ed i boschi, e riscopre attività e fi-gure oggi dimenticate (carbonai, mulattieri...).Il romanzo si svolge a Montoggio e tra i vari borghi disseminati nellazona del Parco (tra l’altro due capitoli sono dedicati alla salita al MonteAntola, con accurate descrizioni paesaggistiche e della flora locale).Confido nel Vostro impegno e dare risalto a notizie e pubblicazioni dicarattere locale e auguro buon lavoro.

Ennio Di Biase

DOVE TROVARE GRATUITAMENTE LE VOCI DELL’ANTOLA

Chiunque (anche se già iscritto) voglia continuare a ricevere il giornalino del Parco o chiunque voglia abbonarsi per la prima volta dovrà effettuare apposita richiestautilizzando il talloncino a fondo pagina e autorizzando in particolare il trattamento dei propri dati personali ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003. I dati personali conferiti sa-ranno trattati esclusivamente per l’invio del periodico del Parco a mezzo del servizio postale ovvero a mezzo e-mail come meglio dettagliato nell’allegata informativa.Il talloncino deve essere ritagliato o fotocopiato e una volta compilato dovrà essere inviato:- tramite posta al seguente indirizzo: Ente Parco Antola - Via XXV Aprile 17 - 16012 BUSALLA - ALLEGANDO COPIA DI UN DOCUMENTO DI IDENTITÀ IN CORSO DI VALIDITÀ.- tramite fax al seguente numero: 0109760147 - ALLEGANDO COPIA DI UN DOCUMENTO DI IDENTITÀ IN CORSO DI VALIDITÀ.- ovvero consegnato alle sedi del Parco a Torriglia (la Torriglietta) o Busalla (Villa Borzino).

Il sottoscritto Cognome Nome

Nato a il

richiede l’invio gratuito a mezzo:

� posta al seguente indirizzo Via/Loc. Cap

Comune Prov.

� e-mail al seguente indirizzo:

del Notiziario “Le Voci dell’Antola”.

Al tal fine dichiara di aver preso visione dell’informativa sul trattamento dei dati personali e autorizza il trattamento dei dati conferiti per le specifichefinalità.

Data Firma

L’elenco dettagliato dei punti di distribuzione sia dei comuni del Parco che degli uffici del turismo di Genova è consultabile sul sitodel Parco (www.parcoantola.it), link novità, sezione dedicata al notiziario “Le Voci dell’Antola”.

INFORMATIVA SULLA PRIVACY, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003.L’Ente Parco dell’Antola con sede in Busalla - Via XXV Aprile 17, in qualità di Titolare del trattamento dei dati eventualmente conferiti, nel rispetto della legge sulla tutela dei dati personali,ed in particolare ai sensi dell’art. 13 Decreto legislativo n. 196/2003, desidera informarLa che i dati personali da Lei forniti formano oggetto di trattamento da parte dell’Ente Parco del-l’Antola, secondo la normativa indicata. Tale trattamento sarà improntato ai principi di correttezza, liceità, pertinenza e trasparenza e di tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti. Per-tanto, Le comunichiamo che il Responsabile del Trattamento dei dati personali è il Direttore dell’Ente Dott. Federici Antonio domiciliato presso l’Ente.Tipi di dati trattati: l’Ente tratterà i Suoi dati indispensabili ai fini dell’invio del periodico “Le Voci dell’Antola” a mezzo del servizio postale o a mezzo e-mail.Modalità di raccolta dei dati: i dati vengono raccolti e conservati presso la nostra sede di Busalla - Via XXV Aprile 17.Modalità del trattamento: i dati vengono trattati sia su supporto cartaceo che con l’ausilio di elaboratori, anche in via telematica, per le finalità, esplicite e legittime, che indichiamo di se-guito.Finalità del trattamento: i dati forniti dall’interessato verranno trattati esclusivamente per l’invio del periodico del Parco a mezzo del servizio postale ovvero a mezzo e-mail.Natura del conferimento dei dati: il conferimento dei dati personali è facoltativo e, quindi, non è obbligatorio. Il Responsabile rende noto, tuttavia, che l’eventuale rifiuto a fornire tali dati,o al successivo trattamento, potrà determinare l’impossibilità dell’Ente di dare esecuzione alla Sua richiesta.Durata del trattamento: tutti i dati di cui all’oggetto successivamente saranno inseriti in un archivio dei Soggetti richiedenti il periodico; tutti i dati inseriti nell’archivio rimarranno regi-strati fino a richiesta di cancellazione ovvero di aggiornamento o rettifica da parte dell’interessato.Ambito di comunicazione e diffusione dei dati: i Suoi dati non saranno diffusi. Potranno averne tuttavia conoscenza gli incaricati al trattamento (nominati ai fini di legge) secondo il loroprofilo di autorizzazione e i Responsabili. I dati conferiti, se sarà richiesto l’invio a mezzo del servizio postale, saranno comunicati a società di servizi per il materiale invio. L’Ente si premu-nirà di far garantire la massima riservatezza dai terzi su indicati, e di far trattare i dati solo per le finalità di cui sopra.Diritti dell’Interessato: relativamente ai dati medesimi Lei potrà esercitare, in ogni momento, i diritti previsti dall’art. 7 del Decreto Legislativo n. 196/2003, nei limiti ed alle condizionipreviste dagli articoli 8, 9 e 10 del citato Decreto Legislativo.In particolare, in base all’ art. 7, l’interessato ha il diritto di :a) ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo riguardano e la loro comunicazione ;b) ottenere l’indicazione dell’origine dei dati personali, delle finalità e modalità del trattamento, della logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici;c) ottenere di far aggiornare, rettificare o, quando vi ha interesse, integrare i dati; d) ottenere la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge;e) ottenere l’attestazione che le operazioni di cui ai punti c) e d) sono state portate a conoscenza di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adem-

pimento si riveli impossibile o comporti un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato;f) opporsi, per motivi legittimi, al trattamento dei dati che lo riguardano;g) opporsi al trattamento di dati che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale;h) conoscere chi è il Titolare ed eventuali Responsabili del trattamento;i) conoscere i soggetti ai quali i dati possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di Responsabili o Incaricati.Tali diritti potranno esercitarsi attraverso l’invio di apposita comunicazione scritta tramite posta all’Ente Parco all’indirizzo Via XXV Aprile 17 o a mezzo fax 0109760147, allegando copia diun documento di identità in corso di validità ovvero consegnata alle sedi del Parco a Torriglia (la Torriglietta) o Busalla (Villa Borzino)

Richiesta di abbonamento al periodico “Le voci dell’Antola”ATTENZIONE !!! ULTIMO AVVISO A TUTTI GLI ABBONATI

Ennio Di Biase

1945M

isteroin

ValleScrivia

ENNIO DI BIASE

noir

1945Mistero

inValleScrivia

1945Mistero

inValleScrivia

Le voci dell’Antola/14

Sagre e manifestazionidel territorio

Ottobre: • Fontanigorda, sabato 3Cinghialata

• Rovegno, sabato 3 e domenica 4Festeggiamenti per la Quarta Sagradella patata

• Torriglia, venerdì 9In occasione dell’accordo tra Provin-cia di Genova e di Pavia, del ParcoRegionale di Portofino, Antola e delTicino, a Torriglia si svolgerà una se-rata dedicata alla Presentazione delProgetto “Via del Mare” a cura delParco Antola con videoproiezioni diAndrea Parodi. Per ulteriori informa-zioni contattare la sede del Parco alnumero 010.944175

• Crocefieschi, domenica 1131° edizione della Castagnata orga-nizzata da Co.Te.L. (Comitato per iltempo libero) sulla Piazza dellaChiesa

• Ronco Scrivia, domenica 1135° edizione della Castagnata

• Traso Alto, domenica 18Castagnata

• Torriglia, domenica 18Castagnata organizzata dagli Alpinidi Torriglia

• Vobbia, domenica 18La ferrovia Genova - Casella e il Parcodell’Antola organizzano una giornataper visitare il castello della Pietra epartecipare alla castagnata di Vob-bia. Si parte da Genova P.zza Maninalle 10, si arriva col trenino a Casella.Quindi collegamento con autobus ri-servato a Vobbia, visita guidata al ca-stello, pranzo presso la trattoria “AlMulino” di Vobbietta e partecipa-zione alla tradizionale castagnata ealla sagra della mostardella.Per info e prenotazioni Ferrovia Ge-Casella(010.837321) oppure Parco(010.944175)

• Casella, sabato 24“Ottobre piovono libri”, manifesta-zione culturale. Dalle 15 per tutte levie del paese letture dell’autore ItaloCalvino

• Savignone, domenica 25Castagnata con mercatino di pro-dotti locali. Battesimo della sella peri più piccoli a cura del centro ippico“Le colline di Bionda”. Inoltre mani-festazione culturale “Ottobre pio-vono libri”

• Fontanigorda, domenica 25Castagnata

• Pentema (Torriglia), domenica 25Tradizionale castagnata sul sagratodella chiesa con balli ed intratteni-mento musicale a partire dalle ore14.30

• Valbrevenna, domenica 25Sagra della Castagna e festa del rin-graziamento

• Fontanigorda, mercoledì 28Cena d'autunno - servita in abiti tra-dizionali

• Cassingheno, sabato 31Festa danzante con castagnata

• Vobbia, sabato 31La Cooperativa Castello della Pietraorganizza Halloween al Castello. Unafesta che unisce visita guidataad unintrattenimento in tema con la se-rata. Buffet a base di prodotti tipicialle ore 19.30. Benvenuti sarannocoloro che arriveranno in maschera. Per info e prenotazioni contattare laCoop. al numero 349.4986659

Novembre:• Gorreto, domenica 131° sagra della Castagna

• Montebruno, lunedì 2Fiera a carattere provinciale detta“Dei funghi”

• Caprile, domenica 15Sagra della capra alle ore 12.30 eballo liscio (è consigliata la prenota-zione)

Dicembre: • Rovegno, martedì 830° Cinghialata

• Vobbia, martedi 8Alle ore 15.00 inaugurazione e be-nedizione del presepe, realizzato dal-l’appassionato ed esperto presepistaSig.Ugo Pensa che, con l’aiuto di vo-lontari e della pro-loco, ha realizzatoun nuovo scorcio del Castello dellaPietra e della vita contadina della ValVobbia, ricco di movimenti e giochidi luce

• Torriglia, sabato 12 e domenica 13Mercatino di Natale con prodotti diartigianato locale

• Ronco Scrivia, sabato 19domenica 20

Mercatino di Natale organizzati dallaPro Loco e dagli operatori econo-mici. Vetrina dei prodotti agroali-mentari del territorio

• Vobbia, domenica 20Scambi di auguri con recita deglialunni della scuola primaria di Vobbia.Interverrà il folletto di Babbo Nataleche, oltre a salutare ed augurare unBuon Natale a tutti, raccoglierà le let-terine dei bambini presenti incarican-dosi di consegnarle tutte personal-mente a Babbo Natale in tempo utile

• Carpeneto, giovedì 24Alle ore 22.00 arriva Babbo Natalecon vin brulè per i grandi e ciocco-lata calda per i più piccini; seguiràspaghettata per tutti

• Caprile, giovedì 31Cenone di S. Silvestro in attesa dibrindare al 2010…

• Fontanigorda, giovedì 31Cenone di S. Silvestro con il duo“Laura e Pino”

Presepi• Presepe di Montebruno(Museo della Cultura Contadina at-tiguo):Aperto dal 24 dicembre al 31 gen-naio dalle 15 alle 17. Per informa-zioni Don Pietro Cazzulo010.944507

• Presepe di Pentema (Torriglia)Aperto nei due weekend prima dinatale (il 12-13 e il 19-20); dal 24 di-cembre al 10 gennaio 2010 apertotutti i giorni. In seguito aperto anchenel weekend successivo (sabato 16 edomenica 17). l’orario di apertura èdalle 10 alle 18. Per prenotazioni te-lefonare al 339.1068527

• Presepe di TorrigliaPresepe permanente presso l’orato-rio. Tutti i giorni da metà dicembrea fine gennaio dalle ore 9.00 alle ore18.00

• Presepe di Pareto (Valbrevenna)Aperto dall’inizio di dicembre al 31gennaio. Organizzato dalla Parroc-

chia e dall’Ass.ne Sportiva San Lo-renzo di Pareto, circolo ANSPI.Sarà possibile ammirare la bellezzadella “Natività” di Emanuele Luzzati.Per informazioni “Trattoria da Nin”010.9390259• Presepe Teleferica della Madonna

dell’Acqua (Valbrevenna)Aperto da domenica 20 dicembre aPasqua 2010. Per informazioni DonGiuseppe Borgatti 349.6368221• Presepe di Carsi (Valbrevenna)Aperto dal 15 dicembre al 31 gen-naio 2010.Il presepe è interamente in ferro bat-tuto e dipinto a mano. È all’aperto,quindi sempre visionabile. Per infor-mazioni Farmacia Bordone010.9390239• Presepe di SavignoneAperto dal 25 dicembre al 18 gen-naio 2010 tutti i giorni dalle 9.00 alle12.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Perinformazioni Parrocchia di Savi-gnone, 010.936627• Presepe vivente a Ronco ScriviaMercoledì 24 ANSPI e Pro Loco or-ganizzano il presepe vivente nellanotte di Natale per le vie del centrostorico del paese• Presepe di BusallaParrocchia di San Giorgio, apertodalla mezzanotte del 24 dicembre al24 gennaio 2010 tutti i giorni dalle8.00 alle 10.30 e dalle 16.00 alle18.00. Presepe realizzato dall’artistaGiorgio Casale. Per informazioniGiorgio Casale 010.9643507 o Par-rocchia di San Giorgio 010.9643817• Presepe di Borgo Fornari

(Ronco Scrivia)Presso Luciano Bisio, Via Masini 97(Pieve in Borgo Fornari).Resterà aperto dall’8 dicembre 2009al 15 febbraio 2010.È consigliata la visione nelle ore deltramonto per gli effetti di luce che sicreano sullo scenario

L’Ente Parco Antola partecipa al dolore dei familiari per la scomparsa di Mario Lo Cascio, noto albergatore di Due Ponti, in Val Trebbia.La sua attività, improntata a grande umanità e professionalità, è stata di esempio per tutti quanti si sono occupati di turismo nelle nostrevalli, contribuendo in modo costante e determinante alla loro conoscenza e valorizzazione.

Un tratto della Via del Mare

appuntamenti

Le voci dell’Antola/15

escursioniCamminAntola:Appuntamenti - escursioni inverno 2009

Prenotazione:

la prenotazione alleescursioni è sempreobbligatoria e va fatta entrole ore 13:00 del venerdìprecedente l’escursionetelefonando all’Ente Parcon. 010 944175.

Costi:- escursione giornata intera:

adulti 5€,ragazzi fino a 12 anni 2,50€,bambini fino a 8 anni gratuita;

- escursione mezza giornata:

adulti 3€,ragazzi fino a 12 anni 1,50€,bambini fino a 8 anni gratuita.

Accompagnamento:

gli accompagnatori del Parcosono Guide AmbientaliEscursionistiche formalmentericonosciute.

Le voci dell’Antola

EDITOREENTE PARCO ANTOLA

DIRETTORE RESPONSABILE:GIADA CAMPUS

IN REDAZIONE:ANTONIO FEDERICI

(Direttore del Parco),SILVIA BARBAGELATA

MARCO CARRAROENRICA MESCOLI

MASSIMO LA IACONA

DIREZIONE E UFFICI:VILLA BORZINO,

16012 BUSALLA (GE)TEL 010.9761014FAX 010.9760147

AUTORIZZAZIONE DELTRIBUNALE DI GENOVA N.26/2004

EMAIL: [email protected]

IMPAGINAZIONE E STAMPA:ALGRAPHY S.n.c. - GENOVA

stampato su carta ecologica

A cavallo fra le province di Genova edAlessandria, il Valico di San Fermo(1129m) sovrasta la Val Vobbia e suele aspre cime di puddinga. Il panora-mico itinerario permette di conosceree comprendere il paesaggio appen-ninico qui impreziosito dall’affasci-nante Castello della Pietra.Dal Valico di San Fermo si procedeverso il borgo di Caprieto e quindi inautobus presso il Castello della Pie-tra per il pranzo presso il Punto Ri-

storo (facoltativo) e visita guidata alsuo interno. Durata escursione 3h ca.Per informazioni e prenotazioni: Coo-perativa Castello della Pietra, cell.340 6298028. Costo: 14 € comprensivi di accom-pagnamento, ingresso al Castello etrasporto da Genova con bus riser-vato (facoltativo: +1 € per accessoal torrione del Castello della Pietra+ 10 € pranzo al Punto Ristoro delCastello)

Domenica 1 novembre:“Il Valico di San Fermo”

Escursioni con le ciaspoleIn caso di nevicate, l’Ente Parco dell’Antola mette a disposizione diversepaia di ciaspole, adatte anche ai bambini, per facili escursioni sulla neve.Tutti coloro che desiderano imbattersi in questa piacevole e convivialeesperienza (esperti o meno che siano) possono lasciare un recapito pressola sede di Torriglia e saranno contattati per partecipare, accompagnati dauna guida del Parco, alle escursioni con le racchette da neve (affitto rac-chette + accompagnamento guida 10 €.È comunque possibile affittare le racchette da neve presso le seguentistrutture per uscite giornaliere nel comprensorio del Parco (necessaria laprenotazione): - Ente Parco Antola - sede di Torriglia, tel. 010 944175- Bar Pizzeria La veranda - Crocefieschi, cell. 349 3665770

gue poi per Marmassana consuccessivo trasferimento in au-tobus al Castello della Pietra.Pranzo presso il Punto Ristorodel Castello (facoltativo) e a se-guire visita guidata all'internodel fortilizio. Trasporto in col-laborazione con ATP con auto-bus da Genova presso Staz.Brignole e ritorno.Per informazioni e prenota-zioni: Cooperativa Castellodella Pietra, cell. 3406298028.

Costo: 14 € comprensivi di accom-pagnamento, ingresso al Castello etrasporto da Genova con bus riser-vato (facoltativo: +1 € per accesso altorrione del Castello della Pietra + 10€ pranzo al Punto Ristoro del Ca-stello)

Dal borgo di Caprieto (837m) si in-traprende il panoramico sentieroche conduce al Bric delle Camere(1018m) e all'erbosa Alpe di Cassissagodendo di una vista privilegiata sulCastello della Pietra, sul M. Reale esulle Rocche del Reopasso. Si prose-

Veduta dall’Alpe di Cassissa

Domenica 18 ottobre:“Dal Bric delle Camere alCastello della Pietra”

dina di ieri e di oggi nell’ap-partata Val Brevenna.Da Piancassina (1035m) si in-traprende un percorso adanello che conduce ai Casoni,tipico quanto mai caratteri-stico esempio di edilizia ruralemontana, per poi proseguireverso la località di Lavazzuoli (a15 minuti di cammino da Pian-cassina) con visita e pranzopresso l’azienda agricolaOsteria del Sole per gustare isapori di una volta.Durata complessiva dell’escur-sione: 2h 30’ ca.Punto di ritrovo: Piancassina

Durata: mezza giornata + pranzo inAzienda Agricola

I Casoni

Domenica 25 ottobre:“Vita contadina, tra passato epresente”

tirosso” (prenotazione obbligatoria). Ritrovo: Torriglia, presso la sede del-l’Ente Parco

Si rinnova l’annuale appunta-mento con il suggestivo Presepedi Pentema. Un itinerario a par-tire dal centro di Torriglia con-durrà al borgo che a Natale si tra-sforma in un vero e propriopresepe nel presepe. L’escursioneè di media difficoltà con un disli-vello in salita di circa 300 metri;da Torriglia si imbocca inizial-mente il sentiero che porta invetta al Monte Antola per abban-donarlo, superato l’abitato di Do-netta (1000m), e scendere versoPentema (840m). Rientro a Torri-glia nel pomeriggio.Durata: giornata intera, pranzo intrattoria presso la “Locanda del Pet-

Domenica 13 dicembre esabato 9 gennaio:“Il presepe di Pentema”

Le caratteristiche abitazioni di Pentema(foto M. Esposito)

Un affascinante viaggio a ritroso neltempo alla scoperta della vita conta-