LE VOCI DELL’ORTO...La rivoluzione del filo di paglia) e della spa-gnola Hazelip, l’agricoltura...

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LE VOCI DELL’ORTO Numero 1 – Luglio 2019 Il notiziario di L’ORTO D’ESTATE di Fabio Campana È iniziata l’estate, il periodo di maggior produttività dell’orto. Sono stati ulti- mati i trapianti delle macroterme, le verdure che hanno bisogno di un po’ di caldo, e quindi si mettono a dimora in primavera avanzata: zucchine, me- lanzane, cetrioli, pomodori, zucche. Le microterme sono invece le verdure che possono essere piantate indicati- vamente a partire da marzo: ravanelli, lattuga, rucola, spinaci, erbette, cata- logna, valeriana, carote, piselli. Abbiamo già iniziato a raccogliere ce- trioli e ottime zucchine di vari tipi -- in- cluse quelle dolcissime, dalle foglie e fiori giganti, piantate da Luciano nei cassoni dell’ortoterapia -- i fagiolini, i cavoli cappuccio, lo spinacio d’acqua o kang kong, mentre peperoni, pomo- dori e melanzane sono in fase di cre- scita. Ed è gia iniziata la raccolta delle patate, che anche quest’anno il nostro Angelo ha messo a dimora e curato con tanto amore. I lavori, come tutti hanno la possibilità di vedere, proseguono a pieno regi- me: oltre a raccogliere i molti prodotti che ogni giorno l’orto ci offre, ci sono da contenere le erbacce, da legare i fusti dei pomodori ai tutori, da tenere sotto controllo il sistema di irrigazione a goccia e, nei giorni più caldi, integra- re con innaffiature manuali. Da metà luglio procederemo con la piantagione degli ortaggi a matura- zione autunnale, finocchi e tutte le diverse specie di cavoli: verze, cavolo nero, cavolfiori, broccoli, cavoletti di Bruxelles. Alla famiglia delle Crucifere o Brassicacee (cavoli) appartengono anche alcuni ortaggi esotici, come il pak choi e i cavoli da foglia africani, che sono stati coltivati, insieme ad al- tri ortaggi esotici, grazie al progetto Exortic. VERDURE E FIORI IN FESTA Stanza per stanza, tutto quello che c’è da sapere sulle coltivazioni estive. Seminiamo coesione sociale e ortaggi prendendoci cura di un bene comune e primario come la terra, in collaborazione con Parco Nord e Comune di Milano. 1

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LE VOCI DELL’ORTO Numero 1 – Luglio 2019

I l n o t i z i a r i o d i

L’ORTO D’ESTATEdi Fabio Campana

È iniziata l’estate, il periodo di maggior produttività dell’orto. Sono stati ulti-mati i trapianti delle macroterme, le verdure che hanno bisogno di un po’ di caldo, e quindi si mettono a dimora in primavera avanzata: zucchine, me-lanzane, cetrioli, pomodori, zucche. Le microterme sono invece le verdure che possono essere piantate indicati-vamente a partire da marzo: ravanelli, lattuga, rucola, spinaci, erbette, cata-logna, valeriana, carote, piselli.

Abbiamo già iniziato a raccogliere ce-trioli e ottime zucchine di vari tipi -- in-cluse quelle dolcissime, dalle foglie e fiori giganti, piantate da Luciano nei cassoni dell’ortoterapia -- i fagiolini, i cavoli cappuccio, lo spinacio d’acqua o kang kong, mentre peperoni, pomo-dori e melanzane sono in fase di cre-scita. Ed è gia iniziata la raccolta dellepatate, che anche quest’anno il nostroAngelo ha messo a dimora e curatocon tanto amore.

I lavori, come tutti hanno la possibilità di vedere, proseguono a pieno regi-me: oltre a raccogliere i molti prodotti che ogni giorno l’orto ci offre, ci sono da contenere le erbacce, da legare i fusti dei pomodori ai tutori, da tenere sotto controllo il sistema di irrigazione a goccia e, nei giorni più caldi, integra-re con innaffiature manuali.

Da metà luglio procederemo con la piantagione degli ortaggi a matura-zione autunnale, finocchi e tutte le diverse specie di cavoli: verze, cavolo nero, cavolfiori, broccoli, cavoletti di Bruxelles. Alla famiglia delle Crucifere o Brassicacee (cavoli) appartengono anche alcuni ortaggi esotici, come il pak choi e i cavoli da foglia africani, che sono stati coltivati, insieme ad al-tri ortaggi esotici, grazie al progetto Exortic.

VERDURE E FIORI IN FESTAStanza per stanza, tutto quello che c’è dasapere sulle coltivazioni estive.

Seminiamo coesione sociale e ortaggi prendendoci cura di un bene comune e primario come la terra, in collaborazione con Parco Nord e Comune di Milano.

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LE AROMATICHE di Maura Carboni e Anna Galeazzi

La raccolta delle erbe aromatiche e dei fiori è l’ope-razione principale di questi primi mesi estivi. Una volta raccolti, erbe aromatiche e fiori vengono essic-cati appesi, e accuratamente conservati in sacchetti di carta o in vasi di vetro, per poi essere confezionati in tisane, mix per aromatizzare cibi o profumare am-bienti, e splendide composizioni.

Per la buona manutenzione della stanza, tuttavia, continuano ad essere indispensabili leggere pota-ture -- necessarie per contenere l’esuberanza di al-cune piante -- innaffiamenti quasi quotidiani, e la ripulitura delle aiuole da erbe infestanti.

Gli insetti impollinatori affollano senza sosta quest’area, bella e preziosa non solo per noi, ma an-che per le nostre api e per la produzione del nostro profumatissimo miele.

GLI ORTAGGI ESOTICIdi Luciano Cretti

Da tempo si coltivano nei nostri orti alcuni ortag-gi esotici, come lo spinacio della Nuova Zelanda, il daikon e la ben nota zucca giapponese Hokkaido. Ma di recente hanno trovato spazio e sono piaciuti molto tanti altri ortaggi esotici, per lo più originari dell’Asia orientale. A me piacciono:• la senape rossa, molto rigogliosa e di rapida cre-scita. Ha delle foglie molto grandi, rosse, tenere esaporite: è molto attraente e ornamentale;• il cipollotto asiatico, facile da coltivare e perenne;Non produce i bulbi tipici delle altre cipolle; si rac-colgono invece le foglie carnose e gli steli, simili aiporri;• il pak choi, noto in oriente come “cavolo bianco”.Somiglia un po’ alla bieta da coste, ma è un cavolo,di sapore molto gradevole, sia cotto che crudo;• il kang kong o spinacio acquatico (Ipomoea aqua-tica). Nonostante il nome, questo ortaggio cresceanche nelle aiole dell’orto. E anche quest’anno ci èriuscito bene, e piace molto!

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Nel mese di maggio abbiamo avuto la possibilità di partecipare ad un corso tenuto presso il nostro orto da Alessio Mancin, della Libera Scuola di Agricoltura Sinergica Emilia Hazelip.A partire dalle esperienze del giapponese Fukuoka (vedi La rivoluzione del filo di paglia) e della spa-gnola Hazelip, l’agricoltura sinergica, detta anche “l’agricoltura del non fare”, si basa su alcuni principi fondamentali:• La terra è un organismo vivo: non bisogna calpe-starla né rivoltarla; anche le “cosidette erbacce”, se non prendono il sopravvento, svolgono una impor-tante funzione nel mantenere vitale il suolo;• Se il terreno viene correttamente mantenuto, non è necessario alcun apporto di sostanze né anima-li, né, tantomeno, chimiche. Eventualmente, si può inoculare il suolo con del terreno raccolto nel bosco.• Si coltivano insieme almeno tre famiglie diverse di ortaggi: liliacee, leguminose o fabacee, solanacee, ombrellifere, ecc.

Sarà anche l’agricoltura del non fare, ma noi abbia-mo sgobbato duramente e i quattro giorni del cor-so non sono bastati, anche a causa delle condizioni meteo avverse.Alla fine però la stanza dell’orto sinergico ha preso forma, letteralmente: sì, la forma di una foglia con un grasso bruco a fianco.Anche se l’impianto non è ancora terminato, tra i vialetti di cippato, che disegnano le nervature del-la foglia, sotto la paglia crescono le nostre cipolle, l’insalata, i fagioli -- che potranno arrampicarsi su-gli steli del mais seminato lì accanto -- e i supporti sono pronti per accogliere i pomodori.Ora anche questa parte dell’orto è affidata alle cure di tutti gli ortisti che impareranno, insieme a chi il corso l’ha seguito, a gestirla seguendone le regole, andando ad arricchire la biodiversità umana e vege-tale del nostro orto.

Buona coltivazione sinergica a tutti.

L’AREA DELL’ORTO SINERGICOdi Valeria Malvicini e Arianna Bianchi

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La stanza delle antiche ospita piante di varietà regionali prove-nienti da coltivazione non inten-siva. Si tratta di semi prodotti e conservati dai contadini, varietà uniche e speciali, che vanno ad arricchire la biodiversità dell’or-to, e ci consentono di riscoprire e diffondere valori alimentari altri-menti accessibili a pochi.

Quattro sono i tipi di mais, prove-nienti dai contadini della Valca-monica, presenti nell’area:• il mais nero rostrato,• il mais rosso,• il mais bianco,• il mais giallo, tipicamente usatoper la polenta.

Oltre alle eleganti piante di mais, troviamo anche • i fagioli rampicanti di Zazza, inValcamonica,

• i fagioli borlotti rampicanti, ar-ricchiti da una varietà nera,• l’artiplex rossa, una varietà mol-to antica di spinacio, che cresce inverticale,• il cece nero, dell’entroterra ligu-re;e ben cinque varietà di pomodo-ro, anche queste recuperate dalcontadino:• il nero di Crimea,• il blu di Russia,• il giallo di Germania,• il tartufo,• il vernissage.

La coltivazione in questa stanza viene attuata per consociazione e a rotazione. La coltivazione per consociazione prevede che nella stessa aiuola convivano varietà di piante che si aiutano a vicenda nella crescita, ad esempio• scacciando gli insetti nocivi: i fa-

gioli rampicanti con il mais; i po-modori con il sedano, il basilico e il cavolo; le carote con le cipolle e i porri (le lilliacee); le erbe aroma-tiche – timo, lavanda, aneto, basi-lico, ortica e melissa – con i fiori scaccia insetti come le tagete, i nasturzi e i crisantemi,• o creando micro-habitat dovela pianta più alta quasi proteggequelle che le crescono attorno: ilpomodoro, con sotto il cavolo ca-puccio, il sedano, il porro e il ba-silico; le melanzane con i fagiolininani.

La rotazione invece prevede che le piante non vengano ripiantate nella stessa zona, perché alcu-ne di esse, il cavolo ad esempio, soffrono ad essere coltivate sullo stesso terreno sempre.

ANTICHE, MA NON TROPPOda un'intervista a Estella Ducoli

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Tra maggio e inizio giugno abbiamo fatto le prime smielature didattiche dell’anno. Adulti e bambini curiosi ed entusiasti di vedere come si estrae il miele dai favi... Ma chi fa il miele? E come? Esiste una definizione legale del miele: “… sostanza dolce naturale che le api (Apis mellifera) producono dal nettare di piante o dalle secrezioni provenien-ti da parti vive di piante o dallesostanze secrete da insetti suc-chiatori che si trovano su partivive di piante, che esse bottina-no, trasformano, combinandolecon sostanze specifiche proprie,depositano, disidratano, imma-gazzinano e lasciano maturarenei favi dell’alveare.” (Decretolegislativo 174/2004) Le api sono quindi leprotagoniste della produzionedel miele, nel nostro orto danettare. Il nettare è un liquidozuccherino, dolce e profumatoprodotto dai fiori. Ha unapercentuale di umidità intornoal 70%. L’ape bottinatrice lopreleva succhiandolo tramite la

ligula (una specie di proboscide) e lo immagazzina nel suo organo di raccolta (la borsa melaria, o sto-maco sociale) sino a riempirlo. Lo arricchisce poi con sostanze che ne iniziano un processo di trasfor-mazione. Questo processo di trasformazio-ne continua nell’alveare: tornate a casa, le api bottinatrici passano il

nettare ad altre api operaie che, a loro volta, lo passeranno ad altre, per decine di passaggi. Al termine di tutti questi passaggi il nettare trasformato viene depositato nel-le cellette del favo. Ma non finisce qui. Le api operaie usano le ali per

creare correnti d’aria nell’alveare e far evaporare l’acqua dal netta-re depositato. Quando l’umidità arriva sotto il 18% le api chiudo-no la celletta con un tappo di cera (opercolo). Ed il miele è pronto!

I fiori a disposizione nell’orto e nel Parco Nord sono tanti e differenti - tarassaco, ciliegio, acacia, calen-dula, borragine; la stanza dellearomatiche è molto visitata - va-rie tipologie di lavanda, salvia ementa, santoreggia, rosmarino etante altre ancora. Una biodiver-sità spettacolare, che si riflette nelcolore e nel gusto del miele pro-dotto.

Per prelevare il nettare dalla pro-fondità del calice dei fiori, le api si riempiono la peluria del corpo di polline. Passando da un fiore all’altro trasportano il polline ren-dendo così possibile l’impollina-zione, magia della natura che ci regala frutta e verdura necessari per la nostra sopravvivenza. Mica male per un insetto così piccolo, non trovate?

Ciao a tutti, sono Enzo, un socio ed un collaboratore quasi sempre presente all’Orto Comune di Niguar-da, poichè le mie origini sono proprio quelle dell’a-gricoltura, in quanto i miei avi e genitori erano tutti dediti ai lavori dei campi, con terreni di loro pro-prietà.Fra le varie attività orticole mi piace seguire la colti-vazione delle zucchine, zucche invernali e zucchine di Albenga, cosiddette “trombette”. Oltre a gustare l’ortaggio, si può anche apprezzare con un po’ di im-pegno anche i fiori, che oltre a dare il nettare per le nostre api, sono definiti da alcuni chef “Il nettare de-gli dei”. A me piacciono in tutte le maniere: ottime in pastella, con le frittate, i pomodorini pachino per un semplice condimento di riso, fusilli o farfalle.

Buon appetito da Enzo!

IL MIELE DI NETTARE di Elisabetta Leonello

ZUCCHE E ZUCCHINE PRODIGIOSEdi Enzo Del Monte

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L’ORTO DELIZIOSORicette facili facili e un po’ speciali con il nostro raccolto

UOVA STRAPAZZATE AI NASTURZI

Lavate un po' di belle foglie di nasturzio e scottatele in acqua salata. Tagliate a fettine sottili un cipollotto. Intanto sbattete delle uova con sale, pepe e prezze-molo tritato. In una padella fate rosolate il cipollotto e le foglie di nasturzio che avrete tritato, con un po' di olio. Buttate poi le uova sbattute e, senza smette-re di mescolare, fatele rapprendere.Le uova strapazzate si possono servire su crostoni di pane tostato, da decorare con petali colorati di nasturzio.

PESTO DI ZUCCHINE E BORRAGINE

Mettete tutti gli ingredienti del pesto nel frullatore: piccole zucchine tenere, un po' di ricotta fresca, un mazzetto di rucola, una manciata di foglie di basi-lico, alcune foglie di borragine, olio e sale. Dovete ottenere una crema piuttosto morbida, con cui po-tete condire pasta, gnocchi, trofie, ecc. a vostro pia-cimento.

FRITTELLE DI CIPOLLE,originarie dell'India

Setacciate della farina di ceci, salate e aggiungete acqua; sbattete bene fino a ottenere una pastella. Aggiungete pepe, curcuma, coriandolo in polvere e zenzero grattugiato. Lasciate riposare almeno una mezz'ora. Procuratevi delle cipolle piuttosto gran-di e affettatele, non troppo fini. Scaldate dell'olio in una grande pentola e friggete le cipolle ricoperte di pastella.Quando diventano dorate scolatele su cartaassorbente e servitele calde.

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Nell'ambito del FESTIVAL DELLA BIODIVERSITA' 2019 che si svolgerà dal 12 al 22 settembre, OrtoComune ospiterà e organizzerà alcune iniziative, che vogliamo anticiparvi:

Venerdì 20ore 18 - Le piante mellifereElisabetta Leonello ci guiderà in una panoramica su piante e fiori apprezzati dalle api. Tutti possiamo creare delle piccole oasi di aiuto per api e insetti impollinatori sul balcone, nell’orto, in giardino o anche sul davanzale.

Sabato 21dalle 16 - Artigiane all’orto Esposizione di pannelli decorativi nati dal laboratorio di cucito con un gruppo di donne straniere.

ore 16,30 - Fiori e ortaggi in-collageMaura Carboni ci guiderà in un laboratorio cre-ativo (età dai 5 anni in su), durante il quale si realizzeranno tavole di collage con carte colorate, stoffe, elementi vegetali, colla e tanta fantasia.

ore 18.00 asta di raccolta fondi a favore delle attività del laboratorio di cucito.

Domenica 22ore 16 – 18 Erbacce cartacceAlice Vercesi ci insegnerà a creare fogli di carta riciclata, che abbelliremo con fiori e altri mate-riali per realizzare vere Opere… d’Orto Partecipazione libera

ore 20 - Es war einmal in Café Kotti - C’era una volta al Café KottiProiezione con laboratorio interculturale di cucina, in collaborazione con Ass.Unza!Ciclofficina Nord Milano Niguarda

Performance live di Francesca Cogni e Demet Şimşek, Alaa ElsalamonyUn progetto sulla lingua, la migrazione e l’in-contro. Un work in progress che, attraverso la storia di Demet ed Alaa, racconta della conta-minazione reciproca e continua, del meticcia-to linguistico e culturale in cui viviamo ogni giorno.Prenotazione obbligatoria: [email protected]

Durante MILANO GREEN WEEK prevista dal 26 al 29 settembre, proporremo presso il nostro orto:

Sabato 28ore 11,30 e 17 - Alla scoperta dei vegetali dell’orto, passeggiate botaniche nell’ortoguidate dagli agronomi e dai volontari dell’orto.

Domenica 29ore 11,30 e 17 - Alla scoperta dei vegetali dell’orto, passeggiate botaniche nell’ortoguidate dagli agronomi e dai volontari dell’orto.

ore 17 - Il mondo segreto delle apiSpazio Culturale My G propone un laboratorio per bambini in occasione del Festival della let-tura “Hai visto un re?”

ore 18 - Mieli deliziosi da profumate fioritureLaboratorio sensoriale per bambini alla sco-perta del miele, dei suoi colori e profumi, con assaggi.

SETTEMBRE, E’ TEMPO DI PARTECIPARE

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Infine, da non perdere, l'evento culturale di chiusura del progetto VERDE MIRACOLO A MILANO, il 12 ottobre presso Oxy.gen, via Campestre, Bresso, sul tema Uomo-natura: prove di con-vivenza. In programma, una tavola rotonda che presenterà riflessioni anche sull’operato degli orti urbani, la proiezione del video realizzato sul nostro orto e sul parco, e un buffet. In collaborazione con Cooperativa Pandora

Per maggiori informazioni: OrtoComune di NiguardaVia Tremiti, angolo via privata Cherso Milano 20162 - Coordinate: 45.521747, 9.197521

ortocomuneniguarda.org - [email protected] - fb@ortocomune Niguarda