Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

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LE TRE “CITTA’ IDEALI” INTERE Urbino, Baltimora e Berlino, Luciano Laurana, 1470 GIORGIOPPI 2015 n° 9

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LE TRE “CITTA’ IDEALI” INTERE

Urbino, Baltimora e Berlino, Luciano Laurana, 1470

GIORGIOPPI 2015

n° 9

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Le misure delle opere d’arte nel Rinascimento, erano espresse in “rapporti” Il rapporto è un numero puro, indipendente dall’unità di misura prescelta.

(argomento da sviluppare in fondo al PDF)

LUCIANO LAURANA, 1470-72

LA “CITTA’ IDEALE” DI URBINO E BALTIMORA Numero in codice: 25.70.72.33

LUCIANO LAURANA, 1470

LA “CITTA’ IDEALE” DI BERLINO Numero in codice: 25. 45.70.33

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Parte dei testi ed immagini di questo libro, sono tratti da vari siti web e da http:/it.wikipedia.org

QUADERNO DI SCHEDE Disegni e testo in disordine

PDF in elaborazione

“Non so se avrò tempo e voglia di finirlo”

Questo materiale è liberamente utilizzabile, purché ne venga citata la fonte e l’autore. Materiale rilasciato sotto Licenze Creative Commons CC BY-SA.

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La Città Ideale di Urbino, Luciano Laurana, 1470-72.

Le “Città Ideali” di Urbino e Baltimora, sono state commissionate nel 1470 da Federico da Montefeltro (1422-1482) conte di Urbino, all’architetto dalmata Luciano Laurana (1425-1479). Nel 1472 con la morte della contessa di

Urbino, Battista Sforza (1446-1472), le due tavole sono state tagliate in basso ed ai lati. Le due opere sono datate: 1470-1472. La Città Ideale di Laurana, poteva essere ricostruita con le sole regole della

prospettiva da qualunque geometra o studente di architettura, senza conoscere il significato dei “rapporti” delle misure dell’opera. Qualunque unità di misura abbia usato Laurana per

La Città Ideale di Urbino, il “rapporto” tra la misura dell’altezza e la base del dipinto era, è e sarà per sempre: 26 x 92. Queste misure possono essere trasformate in qualunque altra

unità di misura. Con il “taglio” della tavola, il rapporto delle misure del dipinto, è stato ridotto in: 24 x 87. Per tutti i Ministeri Internazionali della Cultura, il rapporto tra la

misura dell’altezza e la base del dipinto, oggi è: 24 x 85 (è stata considerata soltanto la parte dipinta e non tutta la lunghezza della tavola).

Traccia una linea in verticale a tuo piacimento e dalle il valore di 26. Dividi la tua linea per 26 e moltiplicala per 92. In questo modo otterrai un rettangolo identico nelle proporzioni

alla “Città Ideale” di Urbino intera, prima che la tavola fosse tagliata. Riduci la tua linea verticale di 26 in 24 e la base di 92 in 87, ed otterrai un rettangolo identico nelle proporzioni alla “Città Ideale” della Galleria Nazionale delle Marche di Urbino.

(LE TRE CITTA’ IDEALI INTERE, 1470. ISSUU Giorgioppi 2015, n° 9)

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La Città Ideale di Baltimora, Luciano Laurana, 1470-72.

Le “Città Ideali” di Urbino e Baltimora, sono state commissionate nel 1470 da Federico da Montefeltro (1422-1482) conte di Urbino, all’architetto dalmata Luciano Laurana (1425-1479). Nel 1472 con la morte della contessa di

Urbino, Battista Sforza (1446-1472), le due tavole sono state tagliate in basso ed ai lati. Le due opere sono datate: 1470-1472. La Città Ideale di Laurana, poteva essere ricostruita con le sole regole della

prospettiva da qualunque geometra o studente di architettura, senza conoscere il significato dei “rapporti” delle misure dell’opera. Qualunque unità di misura abbia usato Laurana per La Città Ideale di Baltimora, il “rapporto” tra la misura dell’altezza e la base del dipinto era, è e sarà per sempre: 92 x 254. Queste misure possono essere trasformate in qualunque altra

unità di misura. Con il “taglio” della tavola, il rapporto delle misure del dipinto, è stato ridotto in: 33 x 91. Traccia una linea in verticale a tuo piacimento e dalle il valore

di 92. Dividi la tua linea per 92 e moltiplicala per 254. In questo modo otterrai un rettangolo identico nelle proporzioni alla “Città Ideale” di

Baltimora intera, prima che la tavola fosse tagliata.

Traccia una linea in verticale a tuo piacimento e dalle il valore di 33. Dividi la tua linea per 33 e moltiplicala per 91. In questo modo otterrai un rettangolo identico

nelle proporzioni alla “Città Ideale” di Baltimora nella misura attuale. (LE TRE CITTA’ IDEALI INTERE, 1470. ISSUU Giorgioppi 2015, n° 9)

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Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

LA CITTA’ IDEALE DI URBINO

La Città ideale è un dipinto a tempera su tavola (67,5x239,5 cm) di autore ignoto, databile tra il 1480 e il 1490 e conservato nella Galleria Nazionale delle Marche a Urbino.

L'opera, una delle immagini simbolo del Rinascimento italiano, vide la luce nella raffinata corte urbinate di Federico da Montefeltro

ed è stata alternativamente attribuita a molti degli artisti che vi gravitarono attorno: tra i nomi proposti ci sono Piero della Francesca, Luciano Laurana, Francesco di Giorgio Martini. Altri studiosi sono propensi ad attribuire l'opera all'ambiente

della Firenze laurenziana ed alla riflessione in corso intorno all’opera di Vitruvio, individuando l'autore in Giuliano da Sangallo e nella sua scuola, arrivando a ipotizzare una collaborazione di Botticelli. Non mancano

attribuzioni anche a Leon Battista Alberti, del quale sarebbe l'unica prova pittorica.

DESCRIZIONE E STILE L'opera mostra una vasta piazza in prospettiva lineare centrica. Al centro spicca un grande edificio circolare, che ha un carattere

di edificio pubblico, religioso come chiarisce la croce sulla sommità. Esso è rialzato di alcuni gradini e circondato da colonne corinzie addossate alla parete, con tre portali sugli assi visibili, composti con protiri a timpano ad arco. Oltre un cornicione si

trova un secondo piano di forma analoga, ma le dimensioni più piccole, con finestrelle quadrate e una finestra classicheggiante con timpano triangolare sull'asse centrale. Sopra una seconda cornice si trova la copertura conica con fasce bicrome, che culmina nella lanterna. Le pareti sono animate da specchiature in marmo bicolore (bianco e verde serpentino), che riproducono rettangoli

regolari, che ricordano il romanico fiorentino (come il paramento esterno del Battistero di San Giovanni). Al piano inferiore la fascia più bassa delle pareti è decorata dal motivo che imita l'opus reticulatum romano, già usato da Leon Battista Alberti a palazzo Rucellai

di Firenze (1446-1451). Il tempio a pianta centrale, figura da sempre ritenuta "perfetta" perché in sé chiusa e conchiusa, divenne proprio in quegli anni uno dei campi di ricerca più studiati in Italia centrale, usato spesso anche in pittura per la creazione di sfondi

architettonici: Tra gli esempi più celebri c'è lo Sposalizio della Vergine di Perugino, copiato poi anche da Raffaello. Gli edifici a pianta centrale, che tutto racchiudono all'interno di sé, lasciando un vuoto ideale ed universale al di fuori, ben si prestavano a rappresentare il concetto filosofico di utopia. Attorno a quest'edificio si apre una vasta piazza la cui intelaiatura

prospettica è ben definita dalla lastricatura geometrica. Il modello di assoluta perfezione della città rinascimentale, è infatti legato alla concezione di "scacchiera", dove il pavimento delle strade, con l'intersecarsi di marmi policromi, riflette e amplifica la struttura della città in cui gli edifici, proprio come i pezzi di una scacchiera, sono ordinati e collocati a intervalli di spazio regolari e prestabiliti secondo canoni di assoluta perfezione. Due pozzi a base ottagonale con gradinate sono posti in maniera perfettamente simmetrica

alle due estremità laterali in primo piano. Gli edifici sono di dimensioni regolari e non superano mai i tre piani. Quelli di sinistra hanno tutti carattere civile e tra questi spicca il primo, che ha una complessa struttura di logge architravate, vero saggio di maestria nella

prospettiva. Sul lato destro si ritrovano edifici civili con portici, simili per volume a quelli di sinistra, ma diversi per concezione e decorazione architettonica, tra cui spicca quello in primo piano che ha un paramento col motivo arco-pilastri-semicolonna ripreso

dall'architettura romana (Colosseo, Teatro di Marcello). Su questo lato, in fondo, si trova l'unica notazione a un edificio religioso, una chiesa dalla facciata austera e classicheggiante. Nello spazio urbano gli edifici sono serrati e non sono previsti spazi verdi:

la natura occhieggia soltanto dalle colline sul lontano sfondo. Non vi è traccia di figura umana e solo qualche dettaglio (come le piante ai davanzali) fa supporre che le architetture siano abitate. Elemento unificatore di tutta la rappresentazione è la

luce, chiara e cristallina, con ombre diafane e poco marcate. I toni dei colori sono tutti intonati alle varie sfumature del bianco, dell'azzurro e del blu verdastro del marmo serpentino, con l'aggiunta del colore bruno nelle decorazioni in pietra

di alcuni edifici. Il cielo, come nell'arte nordica, digrada in toni sempre più chiari di azzurro, evidenziando la parte centrale del dipinto e contribuendo a quell'atmosfera eterea e rarefatta che dà un tono così ideale al dipinto.

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Ricostruzione della Città Ideale di Urbino, Giorgioppi, 21 maggio - 28 agosto 2015.

Come per la Flagellazione di Cristo, la Pala Montefeltro e la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, così le due

Città Ideali di Luciano Laurana, sono state costruite con i numeri (informazioni) di Federico da Montefeltro.

L’unico segreto svelato della Città Ideale di Urbino, è sapere che oltre all’Università “Carlo Bo” ed alla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Urbino, migliaia di persone hanno sempre conosciuto la data di esecuzione del dipinto, l’anno del taglio, il suo autore, la storia completa dell’opera, il formato originale della tavola e molto probabilmente, anzi certamente in segreto, hanno potuto vedere

quello che solo oggi ho reso visibile a tutti. Dopo la ricostruzione della Pala Montefeltro di Piero della Francesca (2008), la ricostruzione della Città Ideale di Luciano Laurana, provocherà a questi signori un grande fastidio. Sapessero quanto

avrei voluto conoscere queste cose 45 anni fa, quando studente al Magistero di Grafica con il prof. Carlo Ceci, abitavo in via Veterani 23, ad Urbino. Sono convinto che nel 1600, molti studenti universitari con autonomia

di giudizio, sapessero che la terra gira intorno al sole ma Galileo Galilei fu l’unico ad affermarlo, per non entrare nella “Grande Famiglia” e nel rispettabile numero di imbecilli.

Tutte le misure delle opere d’arte pubblicate dai ministeri (cataloghi ufficiali con finanziamenti ministeriali), non sono reali ma informative. Le misure delle Città Ideali, sono ottenute dai ministeri, con la somma dei numeri

di Luciano Laurana. Le misure reali (rapporti) sono quelle che Laurana ha messo in riferimento all’età di Federico da Montefeltro e Cristo nel 1470, ed all’età di Cristo e Battista Sforza, morta a 26 anni nel 1472.

Federico da Montefeltro è nato nel 22 (1422) e nel 70 (1470) ha 48 anni. Battista Sforza è nata nel 46 (1446) ed è morta a 26 anni nel 72 (1472).

Cristo è morto in croce a 33 anni.

PER FEDERICO DA MONTEFELTRO E LUCIANO LAURANA, NEL 1470

LA CITTA’ IDEALE DI URBINO MISURAVA: 26 x 92

La Città Ideale di Laurana, poteva essere ricostruita con le sole regole della prospettiva da qualunque geometra o studente di architettura, senza conoscere il significato dei “rapporti” delle misure dell’opera. Qualunque unità di misura abbia usato

Laurana per La Città Ideale di Urbino, il “rapporto” tra la misura dell’altezza e della base del dipinto era, è e sarà per sempre: 26 x 92. Queste misure possono essere trasformate in qualunque altra unità di misura.

Con il taglio della tavola, il rapporto delle misure del dipinto, è stato ridotto in: 24 x 87. Per tutti i Ministeri Internazionali della Cultura, il rapporto tra la misura dell’altezza e la base del dipinto,

oggi è: 24 x 85 (è stata considerata soltanto la parte dipinta e non tutta la lunghezza della tavola).

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LE TRE MISURE DELLA “CITTA’ IDEALE” DI URBINO

Nel 1470, nel 1472, oggi e per sempre, l’anno di esecuzione, l’anno del “taglio” e l’età dei protagonisti,

determinano la misura dell’opera.

1) Nel 1470 (70) il rapporto in anni dell’altezza e della base della “città ideale” era: 26 x 92, 73 x 258,5 cm (linea blu).

2) Alla morte di Battista Sforza nel 1472, la tavola viene tagliata ed il rapporto in anni dell’altezza e della base diventa: 24 x 87, 67,5 x 244,5 (linea nera).

3) I Ministeri alla Cultura Internazionali hanno come riferimento il rapporto in anni: Altezza: 24, Base: 85, 67,5 x 239 cm (linea rossa).

Il conte di Urbino, Federico da Montefeltro nato nel 1422 (22), commissiona all’età di 48 anni, nel 1470 (70), il dipinto La Città Ideale a Luciano Laurana. La contessa di Urbino, Battista Sforza ha 24 anni.

Battista Sforza nata nel 1446 (46), muore a 26 anni nel 1472 (72). Alla morte della moglie, Federico da Montefeltro ordina a Luciano Laurana di “tagliare” il dipinto.

Usando i numeri dell’età di Battista Sforza (26) e di Cristo (33), il rapporto in anni, del nuovo formato dell’opera (altezza, larghezza), sarà: 24 x 87.

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Il conte di Urbino, Federico da Montefeltro nato nel 1422 (22), commissiona all’età di 48 anni, nel 1470 (70), il dipinto La Città Ideale a Luciano Laurana. Il dipinto è datato: 1470 (70), Federico ha 48 anni e Cristo è morto a 33 anni.

Diagramma con il formato originale della Città Ideale di Urbino (26 x 92 anni), composto con la somma dei numeri di Federico: 70, 48, di Cristo: 33, ed il numero chiave: 26.

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Alla morte della moglie Battista Sforza, Federico da Montefeltro ordina a Luciano Laurana di “tagliare” il dipinto.

Usando i numeri dell’età di Battista Sforza (26) e di Cristo (33), il rapporto in anni , del nuovo formato dell’opera (altezza, larghezza), sarà: 24 x 87.

Diagramma con il formato ridotto della Città Ideale di Urbino (24 x 87 anni), composto con la somma dei numeri di Battista Sforza: 26 e di Cristo: 33.

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Il conte di Urbino, Federico da Montefeltro nato nel 1422 (22), commissiona all’età di 48 anni, nel 1470 (70), il dipinto La Città Ideale a Luciano Laurana. Il dipinto è datato: 1470 (70), Federico ha 48 anni e Cristo è morto a 33 anni.

Alla morte della moglie Battista Sforza, Federico da Montefeltro ordina a Luciano Laurana di “tagliare” il dipinto. Usando i numeri dell’età di Battista Sforza (26) e di Cristo (33), il rapporto in anni ,

del nuovo formato dell’opera (altezza e larghezza) sarà: 24 x 87.

Il rapporto delle misure della Città Ideale di Urbino intera, è ottenuta con i numeri di Federico da Montefeltro: 22, 48, 70. Il rapporto delle misure della Città Ideale “tagliata”, è ottenuta con i numeri dell’età di Battista Sforza: 26 e di Cristo: 33.

Nel 1472 alla morte di Battista Sforza, il formato: 33 + 33 + (26) + (26), viene trasformato in: 33 + 26 + 26 + 26.

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Nelle opere d’arte del Rinascimento, la prima cosa che si faceva, era quella di trovare un rapporto tra le misure delle opere e gli anni dei protagonisti.

Questo “rapporto“ veniva trasformato nella misura di quel tempo e luogo.

Non mi interessa sapere la misura corretta delle opere di Luciano Laurana, Piero della Francesca o Leonardo, perché queste misure sono opera dei Ministeri e non sempre corrispondono all’originale. Basti pensare che le opere più famose hanno

due, tre o anche quattro misure diverse. Ogni sovrintendente, restauratore o critico d’arte che dipenda dai Ministeri, può mettere la sua misura, purchè rispetti il numero in codice dell’opera. Per la Città ideale di Urbino, Laurana

ha messo delle informazioni (usando l’unità di misura del tempo, gli anni) nelle due misure dell’opera e conoscendo il rapporto di queste informazioni noi possiamo conoscere l’anno di esecuzione, il 1470

e l’anno in cui è stata tagliata, il 1472. L’anno di esecuzione della Città Ideale, lo si deduce dal rapporto: Altezza/26 - Larghezza/92, mentre il rapporto della misura attuale:

Altezza/24 - Larghezza/87, ci informa dell’età di Battista Sforza morta a 26 anni nel 1472 e di Cristo morto a 33 anni. Il rapporto altezza-larghezza (anni), può essere trasformato in qualunque unità di misura, oggi come allora e per sempre.

Partendo dalla misura del Ministero ai Beni Culturali Internazionali: Altezza: 67,5 cm, si ottengono tutte le altre misure. 67,5 cm : 24 = 2.8125. 2.8125 x 87 = 244,5 cm. 2.8125 x 26 = 73 cm, 2.8125 x 92 = 258,5 cm.

Nel 1470 la “città ideale” misurava 26 x 92 anni e questa misura era trasformata nella misura di quel tempo e luogo.

In origine il dipinto misurava: 26 anni x 92 anni, corrispondente a: 73 x 258,5 cm. Nel 1472 la misura del dipinto è stata ridotta in 24 x 87 anni e trasformata nella misura di quel tempo e luogo.

Oggi il dipinto tagliato misura: 24 anni x 87 anni, corrispondente a: 67.5 x 244,5 cm.

Traccia una linea in verticale a tuo piacimento e dalle il valore di 26. Dividi la tua linea per 26 e moltiplicala per 92. In questo modo otterrai un rettangolo identico nelle proporzioni alla “Città Ideale” intera di Luciano Laurana,

prima che la tavola fosse tagliata. Riduci la tua linea verticale di 26 in 24 e la base di 92 in 87, ed otterrai un rettangolo identico nelle proporzioni alla “Città Ideale” della Galleria Nazionale delle Marche di Urbino.

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Nel 1472 Battista Sforza ha 24 anni e la sua età è rappresentata con il numero di rondelle di piombo nella vetrata dell’edificio centrale.

PDF IN ELABORAZIONE

2015

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Il punto di fuga della prospettiva si trova al centro della porta dell’edificio circolare,

Due linee della prorpettiva arrivano ai due angoli della base del dipinto.

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Luciano Laurana nato nel 1425 (25), dipinge La Città Ideale di Urbino a 45 anni nel 1470 (25+45=70). Cristo è morto a 33 anni.

Luciano Laurana ha dipinto i due colombi bianchi all’età di 45 anni nel 1470. La base della tavola misurava 92 (anni). I due colombi sono stati posizionati sulla misura della base, al numero: 78 (45+33). Legando la sua età,

(45 anni) e quella di Cristo (33 anni), ai due colombi, Luciano Laurana data il dipinto: anno 1470.

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L’età di Luciano Laurana, 45 anni, legata all’età di Cristo morto a 33 anni, è confermata non solo dalla posizione dei due colombi ma anche dalla luce (rappresentazione della Resurrezione di Cristo) che si proietta

all’interno del portico esattamente sotto i due colombi.

Page 22: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Il conte di Urbino, Federico da Montefeltro nato nel 1422 (22), commissiona all’età di 48 anni, nel 1470 (22+48=70), il dipinto La Città Ideale all’architetto Luciano Laurana.

Luciano Laurana nato nel 1425 (25), dipinge La Città Ideale di Urbino a 45 anni nel 1470 (25+45=70).

Il rapporto delle misure della Città Ideale di Urbino è ottenuto con i numeri di Federico da Montefeltro: 22, 48, 70.

L’altezza del punto di fuga, dalla base del dipinto, è ottenuta con 1/6 dell’età di Luciano Laurana: 45 : 6 = 7.5.

Rapporto tra la misura originale della Città Ideale di Urbino (92/26 anni), composta con i numeri di Federico da Montefeltro (22, 48, 70) e l’altezza del punto di fuga della prostettiva dalla

base del dipinto, ottenuta dividendo per 6 l’età di Luciano Laurana, 45 : 6 = 7,5.

Page 23: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Il conte di Urbino, Federico da Montefeltro nato nel 1422 (22), all’età di 48 anni, commissiona nel 1470 (22+48=70), all’architetto Luciano Laurana il dipinto La Città Ideale.

Luciano Laurana nato nel 1425 (25),

dipinge La Città Ideale di Urbino a 45 anni nel 1470 (25+45=70).

Il rapporto delle misure della Città Ideale di Urbino è ottenuto con i numeri di Federico da Montefeltro: 22, 48, 70. L’altezza del punto di fuga (dalla base del dipinto), è ottenuta con 1/6 dell’età di Luciano Laurana: 45 : 6 = 7.5.

Page 24: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Nel 1470, il rapporto delle misure della Città Ideale di Urbino, era ottenuto con i numeri di Federico da Montefeltro: 22, 48, 70.

L’altezza del punto di fuga (dalla base del dipinto), è ottenuta con 1/6 dell’età di Luciano Laurana: 45 : 6 = 7.5.

Nel 1472, con la morte di Battista Sforza, la tavola viene tagliata ed il rapporto delle misure del dipinto, sono ottenute con i numeri di Battista Sforza: 26 e di Cristo: 33.

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IL SISTEMA DI LUCIANO LAURANA

E QUELLO DEI MINISTERI INTERNAZIONALI DELLA CULTURA

Per datare la”Città Ideale”, Laurana usa i numeri di Federico da Montefeltro: 22, 48, 70,

di Battista Sforza: 26 e Cristo: 33.

Per datare la”Città Ideale”, i Ministeri Internazionali usano i numeri di Luciano Laurana: 25, 45, 70, 47, 72

e di Cristo: 33.

LA CITTA’ IDEALE (URBINO E BALTIMORA)

numero in codice: 25.70.72.33

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LUCIANO LAURANA Nato a Urana (Dalmazia) nel 1425 è morto a 54 anni a Pesaro nel 1479.

E’ stato un architetto italiano.

Il Palazzo Ducale di Urbino. Dal 1464 circa e fino al 1472 i lavori passarono all’architetto, il dalmata Luciano Laurana, del quale resta una

Patente rilasciata dal Duca Federico da Montefeltro, il 10 giugno 1468 con una dichiarazione d'intenti programmatica (in cui l'architetto è chiamato "ingegnero").

La morte di Luciano Laurana, dovette seguire di pochissimo il suo testamento, redatto a 54 anni, il 7 settembre 1479.

1) Diagramma con la data: 10 giugno (161° giorno del calendario giuliano) 1468, composta con la somma dei numeri (anni) di Laurana: 68, 43 e di Cristo: 33.

2) Diagramma con la data: 7 settembre (250° giorno del calendario giuliano) 1479, composta con la somma dei numeri di Laurana: 25, 54, 79 e di Cristo: 33.

Page 27: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

7 pagine (schede) tratte dal PDF:

Giocare con il 33, Leonardo e la corte di Urbino Giorgioppi 2015-16

Date delle “patenti” di Luciano Laurana e Leonardo. Date dei “testamenti” di Luciano Laurana, Sigismondo Malatesta,

Piero della Francesca, il padre di Raffaello e Leonardo.

Page 28: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Patente. Luciano Laurana, ingegnere: 10 giugno 1468 Laurana nato a Urana (Dalmazia) nel 1425, è morto a Pesaro nel 1479. E’ stato un architetto italiano.

Il Palazzo Ducale di Urbino Dal 1464 circa e fino al 1472 i lavori passarono all’architetto, il dalmata Luciano Laurana, del quale resta

una Patente rilasciata dal Duca Federico da Montefeltro (1422-1482), il 10 giugno 1468 con una dichiarazione d'intenti programmatica (in cui l'architetto è chiamato "ingegnero").

Federico da Montefeltro nato nel 1422 (22), ha 46 anni, nel 1468 (22+46=68). Cristo è morto a 33 anni.

Luciano Laurana nato nel 1425 (25), ha 43 anni, nel 1468 (25+43=68).

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma)

e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1468: 68, Federico: 46, Laurana: 43, numero chiave: 4, Cristo: 33.

Il numero 33 è composto da:

6 volte l’età di Federico (43), 6 volte l’età del Laurana (46) e 21 volte l’anno 68. Numero chiave: 4.

La data: 10 giugno (161° giorno del calendario giuliano) 1468 (2221 dalla fondazione di Roma),

è composta con la somma dei numeri di Federico da Montefeltro: 22, 46, 68, di Luciano Laurana: 25, 43, 68, il numero chiave: 17 e l’età di Cristo: 33.

Page 29: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Patente. Leonardo, ingegnere militare: 18 agosto 1502

Nel 1502 Leonardo venne assoldato da Cesare Borgia in veste di architetto e ingegnere militare; i due avevano già avuto modo di conoscersi a Milano nel 1499. Leonardo accettò l'incarico e alla fine del giugno 1502 era già a Urbino al seguito dell'esercito di Cesare Borgia in qualità di "Architecto et Ingegnero Generale". L'investitura fu "ufficializzata" con una lettera patente (una sorta di lasciapassare) rilasciata il 18 agosto 1502. In questo documento sono descritti con chiarezza i compiti che il Valentino

affidò a Leonardo: egli doveva "vedere, mesurare, et bene extimare" allo scopo "di considerare li Lochi et Forteze e li Stati Nostri, Ad ciò che secundo la loro exigentia ed suo iudico possiamo provederli".

Cesare Borgia (1475-1507) nato nel 75, ha 27 anni, nel 1502 (75+27=102). Leonardo da Vinci nato nel 1452 (52), ha 50 anni, nel 1502 (52+50=102). Cristo è morto a 33 anni.

Sistema romano-cristiano

I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”.

Il numero 33 è composto da: 6 volte l’età di Leonardo (50), 6 volte l’età del Valentino (27) e 21 volte l’anno 102. Numero chiave: 8.

La data: 18 agosto (230° giorno del calendario giuliano) 1502 (2255 dalla fondazione di Roma),

è composta con la somma dei numeri di Leonardo: 50, di Cesare Borgia: 27, l’anno: 102, il numero chiave: 8 e l’età di Cristo: 33.

Page 30: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

LUCIANO LAURANA, TESTAMENTO: 7 settembre 1479

I documenti tacciono di Luciano fino al 1476, nel quale anno lo troviamo occupato alla costruzione della Rocca, che nel 1 474 Costanzo Sforza aveva iniziata in Pesaro. A questo lavoro egli attese in qualità di primo ingegnere fino alla sua morte,

che dovette seguire di poco il suo testamento, redatto il 7 settembre 1479, leggendosi in una memoria manoscritta conservata nell'archivio comunale di Senigallia: « In questo anno 1479 fu fatto il

ponte della Rocca in venire in la Terra, e fu desegnato per Maestro Lutiano da Urbino e morse inanti che fosse finito in Pesaro ».

Luciano Laurana nato nel 1425 (25), ha 54 anni, nel 1479 (25+54=79). Cristo è morto a 33 anni.

Sistema romano-cristiano

I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”.

Anno: 1479 (79), Luciano Laurana: 54, numero chiave: 38. Cristo: 33.

Il numero 33 è composto da: 8 volte l’età di Laurana (54) e 25 volte l’anno 79. Numero chiave: 38.

La data: 7 settembre (250° giorno del calendario giuliano) 1479 (2232 dalla fondazione di Roma),

è composta con la somma dei numeri di Luciano Laurana: 54, 79, il numero chiave: 38 e l’età di Cristo: 33.

Page 31: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

SIGISMONDO MALATESTA, TESTAMENTO, 16 agosto 1468

Pacificato col papa, nella primavera del 1468 tornò al soldo della Chiesa in una campagna contro Norcia. Qui contrasse

una malattia che lo portò pochi mesi dopo alla morte. Il 16 agosto 1468 fece nuove disposizioni testamentarie

riguardo ai suoi beni in Dalmazia ottenuti con la campagna contro i Turchi,

Sigismondo Pandolfo Malatesta nato nel 1417 (17), nel 1468 (68), ha 51 anni. Cristo è morto a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date, all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma)

e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1468 (68), SIGISMONDO MALATESTA, età: 51 anni, numero chiave: 18.

Ps. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 51- 68 ed il numero chiave: 18.

La data: 16 agosto (228° giorno del calendario giuliano) 1468 (2221 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Sigismondo Malatesta: 51,

l’anno: 68, il numero chiave: 18 e l’età di Cristo: 33.

Page 32: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

PIERO DELLA FRANCESCA, TESTAMENTO, 5 luglio 1487

Piero fece testamento il 5 luglio 1487, dichiarandosi "sano nello spirito, nella mente e nel corpo".

Piero nato nel 1419 (19), redige il suo testamento all’età di 68 anni, nel 1487 (19+68=87).

Cristo è morto a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma)

e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. 1487 (87) PIERO DELLA FRANCESCA. Età: 68 anni, numero chiave: 5.

Cristo: 33.

Il numero 33 è composto da: 19 volte l’età di Piero (68) e 14 volte l’anno 87.

La data: 5 luglio (186° giorno del calendario giuliano) 1487 (2240 dalla fondazione di Roma),

è composta con la somma dei numeri di Piero della Francesca: 19, 68, 87, il numero chiave: 5 e l’età di Cristo: 33.

Page 33: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

IL TESTAMENTO DI LEONARDO Leonardo da Vinci, uno tra i più grandi geni di tutti i tempi, morì a 67 anni ad Amboise (Francia), il 2 maggio 1519.

Poco prima, il 23 aprile 1519, redasse testamento di fronte al notaio Guglielmo Boreau alla presenza di cinque testimoni e dell’amico Francesco Melzi, disponendo la propria sepoltura presso la chiesa di Saint-Florentin.

Leonardo nato nel 52 (1452), redasse il suo testamento a 67 anni, nel 1519 (52+67=119) Cristo è morto in croce a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma)

e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1519 (119), Leonardo, età: 67 anni, numero chiave: 3. Cristo, età: 33 anni.

Ps. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 67 - 119 ed il numero chiave: 46.

La data: 23 aprile (113° giorno del calendario giuliano) 1519 (2272 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Leonardo: 67, 119, il numero chiave: 46 e l’età di Cristo: 33.

Page 34: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

GIOVANNI SANTI, PADRE DI RAFFAELLO Giovanni Santi (Colbordolo, 1433 - Urbino, 1494), è stato un pittore italiano.

Giovanni Santi fece il suo testamento il 27 luglio 1494 e morì il 1 agosto 1494.

Giovanni Santi nato nel 1433 (33), nel 1494 (33+61=94), ha 61 anni. Cristo è morto a 33 anni.

Sistema romano-cristiano

I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”.

Anno 1494 (94). Giovanni Santi, età: 61 anni, numeri chiave: 20, 25, Cristo: 33 anni.

Ps. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 61 - 94 ed i numeri chiave: 10, 25.

La data: 27 luglio (208° giorno del calendario giuliano) 1494 (2247 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Giovanni Santi: 61, l’anno: 94, il numero chiave: 20 e l’età di Cristo: 33.

La data: 1 agosto (213° giorno del calendario giuliano) 1494 (2247 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Giovanni Santi: 61, l’anno: 94, il numero chiave: 25 e l’età di Cristo: 33.

Page 35: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470
Page 36: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

DUE FRANCOBOLLI CON LA “CITTA’ IDEALE” DI LUCIANO LAURANA

ITALIA, Città Ideale e grattacieli moderni, emesso: 4 maggio 2000 SAN MARINO, 500º anniversario dell'Università di Urbino, emesso: 13 novembre 2006.

Duca Guidobaldo da Montefeltro, “Città ideale” e Carlo Bo.

Luciano Laurana nato nel 25 (1425), a 45 anni dipinge la “Città Ideale”, nel 1470 (25+45=70) ed a 47 anni taglia la tavola, nel 1472 (25+47=72). Cristo è morto a 33 anni.

PROSPETTIVA DI CITTA’ IDEALE, 1470-1472 numero in codice: 25.70.72.33

Diagrammi con le date: 4 maggio (124° giorno del calendario gregoriano) 2000 e 13 novembre (317° giorno del calendario gregoriano) 2006,

composte con la somma dei numeri di Luciano Laurana: 25, 45, 70, 47, 72 e di Cristo: 33.

Page 37: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

I

Francobollo SAN MARINO, 500º anniversario dell'Università di UrbinoDuca Guidobaldo

L’origine dell’Università di Urbino è strettamente legata alla storia dell’omonimo di Santa Romana Chiesa, retto da Guidobaldo I da Montefeltro (1472l’interesse generale della Santa Sede e il nepotismo di papa Giulio II, segnò, t

di quello Studio pubblico che avrebbe determinato nei secoli e fino ai nostri giorni le sorti di Urbino. Tutto nasce con il ddi Guidobaldo I che il 26 aprile 1506 riordinava il Collegio dei Dottori

Beati Petri Sedem Divina Dispositione Sublimati, datata 18 febbraio più importanti della Magistratura urbinate, che, tra l’altro, aveva anche la facoltà d

(Gubbio, 24 gennaio

Guidobaldo nato nel 72 (1472), nel 1506 (GUIDOBALDO I DA MONTEFELTRO, 1506

Carlo Bo (Sestri Levante, 25 gennaio 1911 studioso ispanista e francesista del Novecento in Italia, Carlo Bo fondò la IULM nel 1968, che oggi hanno sede principale a

Dal 1947 al 2001, ininterrottamente per 53 anni, è rettore dell'

Carlo Bo nato nell’11 (1911), dal 47 (1947) al

Diagrammi con la data: composta con la somma dei numeri di

500º anniversario dell'Università di Urbino, emesso: 13 novembre 2006Duca Guidobaldo da Montefeltro, “Città Ideale” e Carlo Bo.

L’origine dell’Università di Urbino è strettamente legata alla storia dell’omonimo Ducato che, agli inizi del XVI secolo, era Vicariato

di Santa Romana Chiesa, retto da Guidobaldo I da Montefeltro (1472-1508) Infatti, una serie di vicende, che sembrano unirel’interesse generale della Santa Sede e il nepotismo di papa Giulio II, segnò, tra il 1506 ed il 1507, la nascita del primo nucleo

di quello Studio pubblico che avrebbe determinato nei secoli e fino ai nostri giorni le sorti di Urbino. Tutto nasce con il driordinava il Collegio dei Dottori di Urbino e con la bolla di Papa Giulio II, Ad Sanctam

Beati Petri Sedem Divina Dispositione Sublimati, datata 18 febbraio 1507, che costituiscono i documenti istitutivipiù importanti della Magistratura urbinate, che, tra l’altro, aveva anche la facoltà di dottorare.

Guidobaldo I da Montefeltro

24 gennaio 1472 - Fossombrone, 11 aprile 1508) fu il terzo duca di Urbino

(1472), nel 1506 (106)-1507 (107), ha 34 e 35 anni. Cristo è morto a GUIDOBALDO I DA MONTEFELTRO, 1506-1507

numero in codice: 72.34.106.35.33

- Genova, 21 luglio 2001) è stato un critico letterario italiano

e francesista del Novecento in Italia, Carlo Bo fondò la Scuola per interpreti e traduttori, che oggi hanno sede principale a Milano, e a lui è intitolata l'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo", ininterrottamente per 53 anni, è rettore dell'Università di Urbino, che è intitolata al suo nome da

(1947) al 101 (2001) è rettore dell’Università di Urbino. Cristo è morto a

CARLO BO, 1947-2001 numero in codice: 11.47.101.33

Diagrammi con la data: 13 novembre (317° giorno del calendario gregoriano) 2006

composta con la somma dei numeri di Guidobaldo I: 34, 106, 35, di Carlo Bo: 11, 47, 101

13 novembre 2006.

Ducato che, agli inizi del XVI secolo, era Vicariato 1508) Infatti, una serie di vicende, che sembrano unire

, la nascita del primo nucleo di quello Studio pubblico che avrebbe determinato nei secoli e fino ai nostri giorni le sorti di Urbino. Tutto nasce con il decreto

di Urbino e con la bolla di Papa Giulio II, Ad Sanctam , che costituiscono i documenti istitutivi

i dottorare.

duca di Urbino.

anni. Cristo è morto a 33 anni.

italiano. Considerato il maggiore Scuola per interpreti e traduttori nel 1951 e la

Studi di Urbino "Carlo Bo". , che è intitolata al suo nome dal 2003.

(2001) è rettore dell’Università di Urbino. Cristo è morto a 33 anni.

2006, e di Cristo: 33.

Page 38: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

MOSTRA “IL RESTAURO DELLA CITTA’ IDEALE DI URBINO”

10 settembre - 30 novembre 1978 Galleria Nazionale delle Marche, Urbino

Luciano Laurana nato nel 25 (1425), a 45 anni dipinge la “Città Ideale”, nel 1470 (25+45=70) ed a 47 anni taglia la tavola, nel 1472 (25+47=72). Cristo è morto a 33 anni.

PROSPETTIVA DI CITTA’ IDEALE, 1470-1472 numero in codice: 25.70.72.33

Diagramma con le date: 10 settembre (253° giorno del calendario gregoriano) 19780 e 30 novembre (317° giorno del calendario gregoriano) 1978,

composte con la somma dei numeri di Luciano Laurana: 25, 45, 70, 47, 72 e di Cristo: 33.

Page 39: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

MOSTRA

"La Città Ideale. L'utopia del Rinascimento a Urbino tra Piero della Francesca e Raffaello" dal 6 aprile all'8 luglio 2012 Galleria Nazionale delle Marche

L'esposizione parte dalla celebre “Città ideale” conservata presso il Palazzo Ducale di Urbino, una delle opere più raffinate

realizzata dalla civiltà fiorita nella seconda metà del Quattrocento, e di un'altra di analoga impostazione, conservata presso la Walters Art Gallery di Baltimora, capolavori a cui non è stato ancora possibile attribuire una paternità, per offrire poi

una ricognizione su una serie di opere assai eterogenee. In mostra 50 fra dipinti, sculture, tarsie, disegni, medaglie, codici miniati e trattati di architettura, realizzati da grandi protagonisti dell'arte rinascimentale come

Piero della Francesca, Perugino, Bramante, Mantegna e molti altri.

Luciano Laurana nato nel 25 (1425), a 45 anni dipinge la “Città Ideale”, di Urbino e di Baltimora, nel 1470 (25+45=70) ed a 47 anni taglia la tavola, nel 1472 (25+47=72). Cristo è morto a 33 anni.

PROSPETTIVA DI CITTA’ IDEALE, 1470-1472 numero in codice: 25.70.72.33

Diagramma con le date: 6 aprile (96° giorno del calendario gregoriano) 2012 e 8 luglio (96° giorno del calendario gregoriano) 2012,

composte con la somma dei numeri di Luciano Laurana: 25, 45, 70, 47, 72 e di Cristo: 33.

Page 40: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

LA CITTA’ IDEALE DI URBINO: MISURE E NUMERI DI INVENTARIO

Città Ideale - Tempera su tavola, tre misure ufficiali 1) 67 x 239 x 6 cm, 2) 67,5 x 239,5, cm, 3) 67,7 x 239,4 x 3,7 cm.

URBINO, Galleria Nazionale delle Marche,

INV. 1990 D37 - 00264131

Luciano Laurana nato nel 25 (1425), a 45 anni dipinge la “Città Ideale”, nel 1470 (25+45=70) ed a 47 anni taglia la tavola, nel 1472 (25+47=72). Cristo è morto a 33 anni.

PROSPETTIVA DI CITTA’ IDEALE, 1470-1472 numero in codice: 25.70.72.33

Diagrammi con i numeri di inventario: 37 e 264131, composti con la somma dei numeri di Luciano Laurana: 25, 45, 47, 70, 72 e di Cristo: 33.

(Per il numero 37, si è usato anche il numero chiave: 2)

Come per i numeri di inventario, così pure le misure del dipinto sono opera dei Ministeri Internazionali e sono composte con la somma dei numeri di Luciano Laurana dell’anno del taglio: 25, 47, 72 e di Cristo: 33.

Pertanto evito di perdere tempo nel visualizzare la soluzione dei diagrammi.

Page 41: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

LA CITTA’ IDEALE DI BALTIMORA: MISURE E NUMERO DI INVENTARIO

La Città Ideale, tempera su tavola, 77,4 x 220 cm (superficie dipinta), 80,3 x 220 x 3,2 cm (supporto ligneo). BALTIMORA (USA), Walters Art Museum, inv.37677.

Luciano Laurana nato nel 25 (1425), a 45 anni dipinge la “Città Ideale”, nel 1470 (25+45=70) ed a 47 anni taglia la tavola, nel 1472 (25+47=72). Cristo è morto a 33 anni.

PROSPETTIVA DI CITTA’ IDEALE, 1470-1472 numero in codice: 25.70.72.33

Diagramma con il numero di inventario: 37677, composto con la somma dei numeri di Luciano Laurana: 25, 45, 47, 70, 72 e di Cristo: 33.

Come per i numeri di inventario, così pure le misure del dipinto sono opera dei Ministeri Internazionali e sono

composte con la somma dei numeri di Luciano Laurana dell’anno del taglio: 25, 47, 72 e di Cristo: 33. Pertanto evito di perdere tempo nel visualizzare la soluzione dei diagrammi.

Page 42: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Per datare la”Città Ideale”, Laurana usa i numeri di Federico da Montefeltro (70, 48), Battista Sforza (26) e Cristo (33), mentre i Ministeri Internazionali usano i numeri di Luciano Laurana: 25.70.72.33.

Non basta ricostruire la Città Ideale di Urbino, nel formato originale, bisogna anche saper datare il disegno della ricostruzione, usando il numero in codice dell’opera: 25.70.72.33

Luciano Laurana nato nel 1425 (25), a 45 anni dipinge la “Città Ideale” di Urbino nel 1470 (70) e la taglia a 47 anni nel 1472 (72). Cristo è morto a 33 anni.

CITTA’ IDEALE DI URBINO, 1470-1472 numero in codice: 25.70.72.33

RICOSTRUZIONE DELLA CITTA’ IDEALE DI URBINO, 73 x 258,5 cm, Giorgioppi. Date dei disegni: 21 maggio 2015 - 28 agosto 2015

Diagrammi con le date: 21 maggio (141° giorno del calendario gregoriano) 2015 e 28 agosto (240° giorno del calendario gregoriano) 2015, composte con la somma

dei numeri di Luciano Laurana: 25, 45, 47, 70, 72 e di Cristo: 33.

Page 43: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Per datare la”Città Ideale”, Laurana usa i numeri di Federico da Montefeltro (70, 48), Battista Sforza (26) e Cristo (33), mentre i Ministeri Internazionali usano i numeri di Luciano Laurana: 25.70.72.33.

Non basta ricostruire la Città Ideale di Baltimora, nel formato originale, bisogna anche saper datare il disegno della ricostruzione, usando il numero in codice dell’opera: 25.70.72.33

Luciano Laurana nato nel 1425 (25), a 45 anni dipinge la “Città Ideale” di Baltimora nel 1470 (70) e la taglia a 47 anni nel 1472 (72). Cristo è morto a 33 anni.

CITTA’ IDEALE DI Baltimora, 1470-1472 numero in codice: 25.70.72.33

RICOSTRUZIONE DELLA CITTA’ IDEALE DI BALTIMORA, 83,5 x 236,5 cm circa, Giorgioppi. Date dei disegni: 22 settembre 2015 - 18 ottobre 2015

Diagrammi con le date: 22 settembre (265° giorno del calendario gregoriano) 2015 e 18 ottobre (240° giorno del calendario gregoriano) 2015, composte con la somma

dei numeri di Luciano Laurana: 25, 45, 47, 70, 72 e di Cristo: 33.

Page 44: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

LA CITTA’ IDEALE DI BALTIMORA Alla Walters Art Museum di Baltimora esiste un'altra Veduta di città ideale (77,4 x 220 cm, 80,3 x 219,8 cm),

attribuita allo stesso autore della tavola urbinate e che forse anticamente ne faceva un pendant.

Anche in questo caso si ha una veduta, sviluppata prevalentemente in orizzontale, di una piazza rinascimentale ideale. In quel caso però si insiste più sulla presenza di singoli monumenti che sull'impianto di insieme. Il lato frontale della piazza infatti è occupato

da ben tre monumenti classici: un anfiteatro (riproduzione in scala del Colosseo), un arco di trionfo trifornice come l'Arco di Costantino (in posizione avanzata e con una veduta di torre dal fornice centrale) e un edificio a pianta

centrale (una rielaborazione del Battistero di Firenze, che all'epoca era creduto ancora il tempio romano di Marte riconvertito in chiesa). I lati sono chiusi da due palazzi pressoché simmetrici, simili per volumetria ma diversi

nella decorazione, mentre la piazza vera e propria è ribassata di alcuni gradini, decorata da quattro colonne onorarie con statue simboliche sulla sommità e da una fontana al centro. Le statue

sono le Virtù del buon governatore e fra di esse si riconoscono la Giustizia, con la spada, e la Liberalità, con la cornucopia.Contrariamente alle altre due tavolette, alcune figurette

umane passeggiano al centro della piazza, ma la loro autenticita è dubbia in quanto sono dipinte sopra lo strato finale della scena architettonica. Per la minore sintesi

e la costruzione prospettica di base meno profonda e articolata, questa seconda tavola è datata a un periodo immediatamente anteriore

alla Città ideale di Urbino, verso il 1470-1480.

Le “Città Ideali” di Urbino e Baltimora, sono state commissionate nel 1470 da Federico da Montefeltro (1422-1482) conte di Urbino, all’architetto dalmata Luciano Laurana (1425-1479). Nel 1472 con la morte della contessa

di Urbino, Battista Sforza(1446-1472), le due tavole sono state tagliate in basso ed ai lati. Le due opere sono datate: 1470-1472.

Ricostruzione della Città Ideale di Baltimora, 83,5 x 236,5 cm circa, Giorgioppi.

22 settembre 2015 - 18 ottobre 2015

Non è sufficiente ricostruire il formato originale della Città Ideale, bisogna saper datare correttamente i disegni, rispettando il sistema usato dai Ministeri (numeri di inventario, date delle mostre, conferenze, convegni, e date di

emissione dei francobolli che rappresentano il dipinto). Semplicemente bisogna conoscere il numero in codice dell’opera. Numero in codice: 25.70.72.33

Page 45: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Il conte di Urbino, Federico da Montefeltro nato nel 1422 (22), commissiona all’età di 48 anni, nel 1470 (70), il dipinto La Città Ideale di Baltimora a Luciano Laurana. Il dipinto è datato: 1470 (70), Federico ha 48 anni e Cristo è morto a 33 anni.

Il rapporto in anni del formato dell’opera (altezza e larghezza), è di: 92 x 254.

Alla morte della moglie Battista Sforza, Federico da Montefeltro ordina a Luciano Laurana di “tagliare” il dipinto. Usando i numeri dell’età di Battista Sforza (26) e di Cristo (33), il rapporto in anni ,

del nuovo formato dell’opera (altezza e larghezza), sarà di: 33 x 91.

Il rapporto delle misure della Città Ideale di Baltimora, è ottenuto con i numeri di Federico da Montefeltro: 22, 48, 70 e di Cristo: 33.

Il rapporto delle misure della Città Ideale di Baltimora “tagliata”, è ottenuto con i numeri dell’età di Battista Sforza: 72, 26 e di Cristo: 33.

Il dipinto “tagliato”, oggi misura: 77,4 x 220 cm.

In origine misurava: 83,5 x 236,5 cm circa.

Page 46: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

La Città Ideale di Urbino e di Baltimora hanno in comune:

1) Due linee del pavimento della piazza arrivano agli angoli inferiori dei dipinti. 2) I rapporti delle misure (altezza e base) dei dipinti, in principio sono composti con la somma dei numeri di Federico da Montefeltro: 22, 48, 70 e di Cristo: 33.

3) Con il taglio delle due opere, i rapporti sono composti con la somma dei numeri di Battista Sforza: 46, 26, 72 e di Cristo: 33.

4) Le due opere hanno in comune il numero: 92.

Page 47: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

La Città Ideale di Baltimora, 1470-72

Il dipinto “tagliato”, oggi misura: 77,4 x 220 cm. In origine misurava: 83,5 x 236,5 cm circa.

Page 48: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

LA PALA MONTEFELTRO DI BRERA Nel 1471-72, Piero della Francesca dipinge per i conti di Urbino, la Pala Montefeltro

ed alla morte di Federico da Montefeltro, nel 1482 “taglia” il dipinto.

Sezione aurea. Tavola intera: 13 (altezza) x 8 (base).

Rapporti: 71,5 x 44 (tavola intera), 60 x 41,25 (tavola tagliata). Misure in cm: 299 x 184 cm (tavola intera), 250,9 x 171,5 cm (tavola tagliata).

Page 49: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Pala Montefeltro, intera: 299 x 184 cm (Giorgioppi 2008). Pala Montefeltro, tagliata: 251 x 172,5 cm.

Soltanto a chi ”non Massone, Sacerdote o Sovrintendente ai Beni Culturali”, ha riconosciuto il valore di 33 anni (dalla conchiglia al ginocchio di Gesù Bambino), è stato fatto il dono di poter ricostruire

la Pala Montefeltro di Piero della Francesca, scoprire l’anno del “taglio” ed il “sistema del numero in codice” usato da tutti i Ministeri laici e religiosi del mondo.

Piero della Francesca LA PALA MONTEFELTRO DI BRERA

Il dipinto conosciuto come “Pala Montefeltro” o “Pala di Brera”, fu commissionato a Piero della Francesca (1419-1492) nell’anno 1471 da Federico da Montefeltro conte di Urbino, come “richiesta di grazia” per la nascita del primo figlio maschio, erede

del casato Montefeltro, avvenuta successivamente il 24 gennaio 1472. Alla morte di Battista Sforza, moglie di Federico, avvenuta il 7 luglio del 1472, Piero della Francesca “abbandona” la tavola (in molte zone è ancora visibile l'imprimitura).

Le mani di Federico vengono successivamente finite dal pittore di corte Pedro Berruguete. Il 10 settembre 1482, Federico da Montefeltro muore a Ferrara e Piero della Francesca nello stesso anno "taglia" la Pala

Montefeltro su tutti quattro i lati. Il dipinto è datato: 1471-72 / 1482.

Come per la Flagellazione di Cristo (1458), la Pala Montefeltro (1471-72 / 1482) e la Madonna di Senigallia (1475), di Piero della Francesca, così le due Città Ideali (Urbino e Baltimora, 1470-72), di Luciano Laurana, i “rapporti” dei

formati originali delle opere (altezza e base), sono composti con le informazioni di Federico da Montefeltro.

La Pala Montefeltro poteva essere ricostruita con le sole regole della prospettiva da qualunque geometra o studente di architettura, senza conoscere il significato dei “rapporti” delle misure dell’opera. Qualunque unità di misura abbia usato

Piero della Francesca per La Pala Montefeltro, il “rapporto” tra la misura dell’altezza e la base del dipinto era, è e sarà per sempre: 71,5 x 44. Queste misure possono essere trasformate in qualunque altra unità di misura.

Con il “taglio” della tavola, il rapporto delle misure del dipinto, è stato ridotto in: 60 x 41,25.

Traccia una linea in verticale a tuo piacimento e dalle il valore di 71,5. Dividi la tua linea per 71,5 e moltiplicala per 44. In questo modo otterrai un rettangolo identico nelle proporzioni alla Pala Montefeltro intera, prima che la tavola

fosse tagliata. Riduci la tua linea verticale di 71,5 in 60 e la base di 44 in 41,25, ed otterrai un rettangolo identico nelle proporzioni alla Pala Montefeltro della Pinacoteca di Brera di Milano.

(La Pala Montefeltro di Brera, numero in codice: 19.71.72.82.33. ISSUU Giorgioppi 2014, n° 2)

Page 50: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

La Città Ideale di Urbino ha due opere gemelle, quella di Baltimora e quella di Berlino. Le tre opere sono state dipinte da Luciano Laurana, nel 1470 per il duca di

Urbino, Federico da Montefeltro (1422-1482). Con la morte di Battista Sforza (1446-1472), moglie di Federico,

avvenuta nel 1472, la Città Ideale di Urbino e di Baltimora sono state tagliate.

Solo la tavola con la Città Ideale di Berlino è rimasta intera e con la sua cornice originale.

LA CITTA’ IDEALE DI BERLINO Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Una terza Veduta di città ideale, forse più tarda (1477 circa, 124 x 234 cm), si trova a Berlino, nella Gemäldegalerie. La tavola si differenzia per diversi aspetti dalle altre due. I colori appaiono dominati da una tavolozza meno

luminosa con bruni spenti, gialli e grigi. La veduta è colta da una loggia, da cui si dipanano in profondità le direttrici prospettiche evidenziate dal reticolato del pavimento dal disegno semplificato, che

conducono lo sguardo in profondità verso un attivo porto. Anche in questo caso appare chiaro l'intento celebrativo del buon governo, che assicura prosperità economica al

territorio. Le tre tavole, simili ma diverse, sono ispirate al concetto di Copia et Varietas teorizzato da Leon Battista Alberti ed estremamente popolare

nell'arte rinascimentale della seconda metà del Quattrocento.

Page 51: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Particolare della “Città ideale di Berlino”, immagine del sito, Staatliche Museen Gemӓldegalerie, Berlin.

IMMAGINE ORIGINALE

Prospettiva centrale con un solo punto di fuga al centro del dipinto.

Page 52: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Questa immagine del dipinto con la cornice originale, si trova in tutti i siti internazionali. Chi l’ha tagliata?

COSA VUOLE NASCONDERE L’IMMAGINE MANOMESSA? CHI HA AUTORIZZATO LA PUBBLICAZIONE?

Prospettiva centrale con due punti di fuga.

Page 53: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Non tutte le persone del mondo possono essere prese per il culo dai rappresentanti dei Ministeri Internazionali della Cultura (quale Università ha modificato la seconda immagine?).

Page 54: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Le misure ed i rapporti della Flagellazione di Cristo, la Pala Montefeltro, il Dittico dei conti di Urbino e la Madonna di Senigallia, di Piero della Francesca, sono composte con la somma dei numeri di Federico da Montefeltro,

Bonconte da Montefeltro, Battista Sforza e l’età di Cristo, morto a 33 anni. (pagina in elaborazione)

Page 55: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Diagrammi con le tre Città ideali (intere) di Luciano Laurana, del 1470, ed i loro “rapporti”. 26 x 92, 92 x 254, 81 x 154.

Page 56: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

PIERO DELLA FRANCESCA LA FLAGELLAZIONE DI CRISTO

Tempera su tavola, 58,4 x 81,5 cm (superficie dipinta), Galleria Nazionale delle Marche, Urbino.

La Flagellazione di Cristo è stata commissionata nel 1458 da Federico da Montefeltro (1422-1482) conte di Urbino, al pittore Piero della Francesca (1419-1492), in occasione della morte del figlio naturale Bonconte da Montefeltro (1441-1458).

Qualunque unità di misura abbia usato Piero della Francesca per La Flagellazione, il “rapporto” tra la misura dell’altezza e la base del dipinto era, è e sarà per sempre: 53 x 74. Queste misure possono essere trasformate

in qualunque altra unità di misura. Traccia una linea in verticale a tuo piacimento e dalle il valore di 53. Dividi la tua linea per 53 e moltiplicala per 74. In questo modo otterrai un rettangolo identico

nelle proporzioni alla Flagellazione di Cristo di Piero della Francesca.

Misure e rapporto 58,4 (cm) : 81,5 (cm) = 53 : 74

Federico da Montefeltro è nato nel 22 (1422) e nel 58 (1458) ha 36 anni. Bonconte da Montefeltro è nato nel 41 (1446) ed è morto a 17 anni nel 58 (1458).

Cristo è morto in croce a 33 anni.

Il “rapporto” delle misure della Flagellazione: 53 x 74, è composto con la somma dei numeri di Federico da Montefeltro: 36, 58, del figlio Bonconte: 41, 17, 58 e di Cristo: 33.

Page 57: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

La Città Ideale di Berlino, Luciano Laurana, 1470. La “Città Ideale” di Berlino, è stata commissionata nel 1470 da Federico da Montefeltro (1422-1482)

conte di Urbino, all’architetto dalmata Luciano Laurana (1425-1479). L’opera è datata: 1470. Nel 1470 Battista Sforza, moglie di Federico da Montefeltro ha 24 anni.

Qualunque unità di misura abbia usato Laurana per La Città Ideale di Berlino, il “rapporto” tra la misura dell’altezza e la base del dipinto era, è e sarà per sempre: 81 x 154.

Queste misure possono essere trasformate in qualunque altra unità di misura.

Traccia una linea in verticale a tuo piacimento e dalle il valore di 81. Dividi la tua linea per 81 e moltiplicala per 154. In questo modo otterrai un rettangolo identico nelle proporzioni alla

“Città Ideale” di Berlino. (LE TRE “CITTA’ IDEALI” INTERE, Luciano Laurana, 1470. ISSUU Giorgioppi 2015, n° 9)

Federico da Montefeltro è nato nel 22 (1422) e nel 70 (1470) ha 48 anni. Battista Sforza è nata nel 46 (1446) e nel 70 (1470) ha 24 anni.

Cristo è morto in croce a 33 anni.

Il “rapporto” delle misure della “Città Ideale di Berlino”: 81 x 152, è composto con la somma dei numeri di Federico da Montefeltro: 22, 48, 70, di Battista Sforza: 46, 24, 70 e di Cristo: 33.

Page 58: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Città Ideale di Berlino, 1470, Luciano Laurana, tempera su tavola, 124 x 234 cm, (140 x 234 cm), Staatliche Museen Gemӓldegalerie, Berlin. Inv. 1615, cat. 178.

123 cm (altezza del dipinto),

234 cm (base del dipinto), 140 cm ( altezza della cornice).

La Città Ideale di Berlino, misure della cornice: 140 x 252,6 cm.

Rapporto: Altezza: 92, Base: 166.

Cornice: 140 cm : 92 = 1.5217391. 1.5217391 x 166 = 252,6 cm. Dipinto: 1.5217391 x 81 = 123,2 cm. 1.5217391 x 154 = 234,3 cm.

La Città Ideale di Berlino, misure del dipinto: 123 x 234 cm. Rapporto: Altezza: 81, Base: 153.

Page 59: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

IL SISTEMA DI LUCIANO LAURANA E QUELLO DEI MINISTERI INTERNAZIONALI

Per datare la”Città Ideale di Berlino”, Laurana usa i numeri di Federico da Montefeltro: 22, 48, 70,

Battista Sforza: 24 e Cristo: 33.

Federico da Montefeltro è nato nel 22 (1422) e nel 70 (1470) ha 48 anni.

Battista Sforza è nata nel 46 (1446) e nel 70 (1470) ha 24 anni. Cristo è morto in croce a 33 anni.

IL SISTEMA DEI MINISTERI INTERNAZIONALI

Per datare la”Città Ideale di Berlino”, i Ministeri Internazionali usano i numeri di Luciano Laurana: 25, 45, 70

e Cristo: 33.

Luciano Laurana è nato nel 25 (1425) e nel 70 (1470) ha 45 anni. Cristo è morto in croce a 33 anni.

LA CITTA’ IDEALE DI BERLINO numero in codice: 25.45.70.33

Page 60: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

“Città ideale di Berlino”, 1470, Luciano Laurana, tempera su tavola, 124 x 234 cm, Staatliche Museen Gemӓldegalerie, Berlin, Inv. 1615, cat. 178.

Per datare la”Città Ideale di Berlino”, i Ministeri Internazionali usano i numeri di

Luciano Laurana: 25, 45, 70 e Cristo: 33.

LA CITTA’ IDEALE DI BERLINO numero in codice: 25.45.70.33

Diagramma con il numero di inventario: 1615, e di catalogo: 178, composto con la somma dei numeri di Luciano Laurana: 25, 45, 70 e di Cristo: 33.

Page 61: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Non basta trovare il rapporto delle misure della Città Ideale di Berlino, bisogna anche

saper datare il disegno, usando il numero in codice dell’opera: 25.45.70.33

Luciano Laurana nato nel 1425 (25), a 45 anni dipinge la “Città Ideale” di Berlino nel 1470 (70).

Cristo è morto a 33 anni.

CITTA’ IDEALE DI Baltimora, 1470 numero in codice: 25.45.70.33

GIORGIOPPI LA CITTA’ IDEALE DI BERLINO ED I SUOI RAPPORTI

Data del disegno: 15 novembre 2015

Diagramma con la data: 15 novembre(319° giorno del calendario gregoriano) 2015, composta con la somma dei numeri di Luciano Laurana: 25, 45, 47, 70, 72 e di Cristo: 33.

Page 62: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470
Page 63: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

IL SISTEMA DEI MINISTERI INTERNAZIONALI DELLA CULTURA

LE TRE CITTA’ IDEALI DI LUCIANO LAURANA

URBINO E BALTIMORA, TAGLIATE NEL 1472 CITTA’ IDEALE DI BERLINO, INTERA, 1470

Page 64: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Misure attuali della Città Ideale di Urbino: 67,5 x 239,5 cm pubblicate ufficialmente dai Ministeri Internazionali della Cultura

(usando il numero in codice dell’opera).

Città Ideale di Urbino, tempera su tavola, 67,5 x 239,5 cm.

Luciano Laurana nato nel 1425 (25), taglia la Città Ideale di Urbino a 47 anni nel 1472 (25+47=72).

Per datare l’anno del “taglio” della ”Città Ideale”, i Ministeri Internazionali usano i numeri di Luciano Laurana: 25, 47, 72 e Cristo: 33.

numero in codice: 25.47.72.33

Diagramma con le misure della Città Ideale di Urbino: 675 x 2395 mm, composte con la somma dei numeri di Luciano Laurana: 25, 47, 72 e di Cristo: 33.

Page 65: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Le misure delle opere d’arte del Rinascimento, espresse in RAPPORTI Il rapporto è un numero puro, indipendente dall’unità di misura prescelta.

Se Luciano Laurana ha usato i numeri di Battista Sforza, nel formato della Città Ideale di Baltimora “tagliata”, i Ministeri Internazionali della Cultura usano i numeri di Laurana.

Città Ideale di Urbino, tempera su tavola, 67,5 x 239,5 cm.

Luciano Laurana nato nel 1425 (25), taglia la Città Ideale di Urbino a 47 anni nel 1472 (25+47=72).

Per datare l’anno del “taglio” della ”Città Ideale”, i Ministeri Internazionali usano i numeri di Luciano Laurana: 25, 47, 72 e Cristo: 33.

Misure e rapporto Per i Ministeri Internazionali della Cultura,

il rapporto delle misure della Città Ideale di Urbino è: 75 x 266.

239,5 : 67,5 (cm) = 266 : 75

Page 66: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Misure attuali della Città Ideale di Baltimora: 77,4 x 220 cm pubblicate ufficialmente dai Ministeri Internazionali della Cultura

(usando il numero in codice dell’opera).

Città Ideale di Urbino, tempera su tavola, 67,5 x 239,5 cm.

Luciano Laurana nato nel 1425 (25), taglia la Città Ideale di Baltimora a 47 anni nel 1472 (25+47=72).

Per datare l’anno del “taglio” della ”Città Ideale”, i Ministeri Internazionali usano i numeri di Luciano Laurana: 25, 47, 72 e Cristo: 33.

numero in codice: 25.47.72.33

Diagramma con le misure della Città Ideale di Baltimora: 774 x 2200 mm, composte con la somma dei numeri di Luciano Laurana: 25, 47, 72 e di Cristo: 33.

Page 67: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Le misure delle opere d’arte nel Rinascimento, erano espresse in RAPPORTI Il rapporto è un numero puro, indipendente dall’unità di misura prescelta.

Se Luciano Laurana ha usato i numeri di Battista Sforza, nel formato della Città Ideale di Baltimora “tagliata”, i Ministeri Internazionali della Cultura usano i numeri di Laurana.

Città Ideale di Baltimora, tempera su tavola, 77,4 x 220 cm.

Luciano Laurana nato nel 1425 (25), taglia la Città Ideale di Baltimora a 47 anni nel 1472 (25+47=72).

Per datare l’anno del “taglio” della ”Città Ideale”, i Ministeri Internazionali usano i numeri di Luciano Laurana: 25, 47, 72 e Cristo: 33.

Misure e rapporto

Per i Ministeri Internazionali della Cultura, il rapporto delle misure della Città Ideale di Baltimora è: 213 x 75.

220 : 77,4 (cm) = 213 : 75

Page 68: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Misure attuali della Città Ideale di Berlino: 124 x 234 cm pubblicate ufficialmente dai Ministeri Internazionali della Cultura

(usando il numero in codice dell’opera).

Città Ideale di Berlino, tempera su tavola, 124 x 234 cm.

Luciano Laurana nato nel 1425 (25), dipinge la Città Ideale di Berlino a 45 anni nel 1470 (25+45=70).

Per datare l’anno della ”Città Ideale di Berlino”, i Ministeri Internazionali usano i numeri di Luciano Laurana: 25, 45, 70 e Cristo: 33.

numero in codice: 25.45.70.33

Diagramma con le misure della Città Ideale di Berlino: 1240 x 2340 mm, composto con la somma dei numeri di Luciano Laurana: 25, 45, 70 e di Cristo: 33.

Page 69: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Misure attuali della Città Ideale di Berlino: 124 x 234 cm pubblicate ufficialmente dai Ministeri Internazionali della Cultura

(usando il numero in codice dell’opera).

Per datare la”Città Ideale di Berlino”, i Ministeri Internazionali usano i numeri di Luciano Laurana: 25, 45, 70 e Cristo: 33.

numero in codice: 25.45.70.33

Misure e rapporto Per i Ministeri Internazionali della Cultura,

il rapporto delle misure della Città Ideale di Berlino è: 234 (cm) : 124 (cm) = 232 : 123

Il “rapporto” delle misure della “Città Ideale di Berlino”: 232 x 123, è composto con la somma dei numeri di Luciano Laurana: 25, 45, 70 e di Cristo: 33.

Page 70: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

Il rapporto è un numero puro, indipendente dall’unità di misura prescelta.

APPUNTI

Piero della Francesca e Leonardo

Page 71: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

PIERO DELLA FRANCESCA 1458, LA FLAGELLAZIONE DI CRISTO, rapporto: 53 x 74.

Tempera su tavola, 58,4 x 81,5 cm (superficie dipinta), Galleria Nazionale delle Marche, Urbino.

La Flagellazione di Cristo è stata commissionata nel 1458 da Federico da Montefeltro (1422-1482) conte di Urbino, al pittore Piero della Francesca (1419-1492), in occasione della morte del figlio naturale Bonconte da Montefeltro (1441-1458).

Qualunque unità di misura abbia usato Piero della Francesca per La Flagellazione, il “rapporto” tra la misura dell’altezza e la base del dipinto era, è e sarà per sempre: 53 x 74. Queste misure possono essere trasformate

in qualunque altra unità di misura. Traccia una linea in verticale a tuo piacimento e dalle il valore di 53. Dividi la tua linea per 53 e moltiplicala per 74. In questo modo otterrai un rettangolo identico

nelle proporzioni alla Flagellazione di Cristo di Piero della Francesca.

Il rapporto delle misure della “Flagellazione”: 53 x 74, è composto con la somma dei numeri di Federico da Montefeltro: 36, 58, del figlio Bonconte: 41, 17, 58 e di Cristo: 33.

Page 72: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

1475, LA MADONNA DI SENIGALLIA, rapporto: 128 x 110. Il rapporto è un numero puro, indipendente dall’unità di misura prescelta.

La Madonna di Senigallia è un dipinto, olio su tavola di noce (62,7 x 53,8 cm*), realizzato dal pittore Piero della Francesca e conservato nella Galleria Nazionale delle Marche. E’ databile al 1475.

*(Misure Mostra-Catalogo: La luce e il mistero. La Madonna di Senigallia nella sua città, 2011)

Qualunque misura abbia usato Piero per la “Madonna di Senigallia”, il rapporto tra la misura dell’altezza e la base del disegno era, è e sarà per sempre: 128 x 110. Queste misure possono essere trasformate in qualunque unità di misura.

Il rapporto delle misure della “Madonna di Senigallia”: 128 x 110, è composto con la somma dei numeri di Federico da Montefeltro: 22, 53, l’anno: 75 e l’età di Cristo: 33.

Page 73: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

1473, PAESAGGIO DELLA VAL D’ARNO, rapporto: 50 x 75. Il rapporto è un numero puro, indipendente dall’unità di misura prescelta.

Il Paesaggio con fiume (Paesaggio del Valdarno) è un disegno (19 x 28,5 cm) di Leonardo da Vinci, datato 1473 e conservato nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi a Firenze. La data riportata in lato

a sinistra (5 agosto 1473) ne fa la prima opera sicuramente datata di Leonardo.

A meno che le misure non siano dei Ministeri Internazionali, qualunque misura abbia usato Leonardo per il “Paesaggio con fiume”, il rapporto tra la misura dell’altezza e la base del

disegno era, è e sarà per sempre: 50 x 75. Queste misure possono essere trasformate in qualunque unità di misura.

Il rapporto delle misure del “Paesaggio con fiume”: 50 x 75, è composto con la somma dei numeri di Leonardo da Vinci: 52, 21, l’anno: 73 e l’età di Cristo: 33.

Page 74: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

1490, UOMO VITRUVIANO, LEONARDO, misura: 199 x 142? LA MISURA E’ DI LEONARDO O DEI MINISTERI INTERNAZIONALI?

Uomo vitruviano, disegno a penna e inchiostro su carta, 34,5 x 24,6 cm (misura ufficiale) di Leonardo da Vinci del 1490,

Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie dell'Accademia di Venezia.

Qualunque misura abbia usato Leonardo per il disegno “Uomo Vitruviano”, il rapporto tra la misura dell’altezza e la base del disegno era, è e sarà per sempre: 199 x 142. Queste misure possono essere trasformate in qualunque unità di misura.

Leonardo nato nel 1452 (52) esegue l’Uomo Vitruviano

all’età di 38 anni nel 1490 (52+38=90). Cristo è morto a 33 anni. Leonardo, UOMO VITRUVIANO, 1490

Numero in codice: 52.38.90.33

Il rapporto delle misure dell’Uomo Vitruviano: 199 x 142, è composto con la somma dei numeri di Leonardo da Vinci: 52, 38, l’anno: 90 e di Cristo: 33.

Page 75: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

1490, RITRATTO DI FRANCHINO GAFFURIO, rapporto: 99 x 71. Il rapporto è un numero puro, indipendente dall’unità di misura prescelta.

Il Ritratto di musico, è un dipinto a olio su tavola (44,7 x 32 cm) attribuito a Leonardo da Vinci, databile al 1490 e conservato nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano.

Il dipinto è stato ridotto di alcuni millimetri in basso.

In origine il rapporto tra la misura dell’altezza e la base del dipinto era: 110 x 78. Qualunque misura abbia usato Leonardo per il “Ritratto di Gaffurio”, il rapporto tra la misura dell’altezza e la base del

dipinto era, è e sarà per sempre: 99 x 71. Queste misure possono essere trasformate in qualunque unità di misura.

Il rapporto delle misure del “Musico”: 99 x 71, è composto con la somma dei numeri di Leonardo da Vinci: 38 e di Cristo: 33.

Page 76: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

1491, Belle Ferronnière, rapporto: 105 x 75. Il rapporto è un numero puro, indipendente dall’unità di misura prescelta.

Ritratto di Cecilia Gallerani a 18 anni Il Ritratto di Dama (noto anche tradizionalmente come Belle Ferronnière) è un dipinto a olio su tavola

(63 x 45 cm) di Leonardo da Vinci, databile al 1490-1495 circa e conservato nel Musée du Louvre di Parigi.

Qualunque misura abbia usato Leonardo per la “Belle Ferronnière”, il rapporto tra la misura dell’altezza e la base del dipinto era, è e sarà per sempre: 105 x 75. Queste misure possono essere trasformate in qualunque unità di misura.

Il rapporto delle misure della ”Belle Ferronnière”: 105 x 175, è composto con la somma dei numeri di Leonardo da Vinci: 39, di Cecilia Gallerani: 18, l’anno: 91 e l’età di Cristo: 33.

Page 77: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

1499, RITRATTO DI ISABELLA D’ESTE, rapporto: 193 x 141. Il rapporto è un numero puro, indipendente dall’unità di misura prescelta.

Il Ritratto di Isabella d'Este è un disegno preparatorio eseguito a carboncino, sanguigna e pastello giallo su carta (63 x 46 cm) di Leonardo da Vinci, databile al 1499 e conservato nel Louvre a Parigi.

Qualunque misura abbia usato Leonardo per il “Ritratto di Isabella d’Este”, il rapporto tra la misura dell’altezza e la base del

disegno era, è e sarà per sempre: 193 x 141. Queste misure possono essere trasformate in qualunque unità di misura.

Il rapporto delle misure del “Ritratto di Isabella d'Este”: 193 x 141, è composto con la somma dei numeri di Leonardo da Vinci: 47 e l’anno: 99.

Page 78: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

1499, DE LUDO SCACHORUM, PACIOLI-LEONARDO, rapporto: 205 x 146. Il rapporto è un numero puro, indipendente dall’unità di misura prescelta.

De ludo scachorum (sul gioco degli scacchi) è un manoscritto redatto in volgare nel 1499 dal matematico del

Rinascimento Luca Pacioli (1445-1517) e Leonardo da Vinci (1452-1519). Il manoscritto, dedicato alla marchesa di Mantova Isabella d'Este, riporta centoquattordici problemi di scacchi.

STUDI GORIZIANI, Rivista BSI, Anno 2001, Vol. XCIII-XCIV [Anonimo] (c.I Iniziale) Gioco degli scacchi/Manoscritto del XV° sec.

Inv. n. 7955. Sec. XV. Metà [Toscana o Padova?]. Carte : 48 num. 152 x 108 mm. Il ms. fu acquistato da Guglielmo Coronini Cronberg … (cfr. ASGo, fondo Coronini Cronberg, Materiali di studio, b.100, nn. 398 - 99).

Luca Pacioli nato nell’anno 45 (1445), scrive il manoscritto De Ludo Scachorum, all’età di 54 anni, nel 99 (1499) e Leonardo nato nel 52 (1452), ne esegue i disegni nel 99 (1499) a 47 anni.

A meno che le misure non siano di Duilio Contin,

qualunque misura abbia usato Leonardo per il formato del “De Ludo Scachorum”, il rapporto tra la misura dell’altezza e la base del manoscritto era, è e sarà per sempre: 205 x 146. Queste misure possono essere trasformate in qualunque unità di misura.

Il rapporto delle misure del manoscritto De Ludo Scachorum: 205 x 146, è composto con la somma dei numeri di Leonardo: 52, 47, di Pacioli: 54, l’anno: 99 e l’età di Cristo: 33.

Page 79: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

1508, LA SCAPIGLIATA, rapporto: 122 x 104. Il rapporto è un numero puro, indipendente dall’unità di misura prescelta.

La Testa di fanciulla (detta La Scapigliata) è un dipinto a terra ombra, ambra inverdita e biacca su tavola (24,7 x 21 cm) di Leonardo da Vinci, databile al 1508 e conservato nella Galleria Nazionale di Parma.

Qualunque misura abbia usato Leonardo per la “Scapigliata”, il rapporto tra la misura dell’altezza e la base del

dipinto era, è e sarà per sempre: 122 x 104. Queste misure possono essere trasformate in qualunque unità di misura.

Il rapporto delle misure della “Scapigliata”: 122 x 104, è composto con la somma dei numeri di Leonardo da Vinci: 52, 56, l’anno: 108 e l’età di Cristo: 33.

Page 80: Le tre Citta' Ideali intere, Laurana, 1470

1515, L’ANGELO INCARNATO, rapporto: 133 x 98. Il rapporto è un numero puro, indipendente dall’unità di misura prescelta.

Salaì (1480-1524) e Leonardo da Vinci (1452-1519). L’Angelo Incarnato, 1515, Carboncino su carta ruvida blu, 268 x 197 mm.

A meno che le misure non siano di Carlo Pedretti,

qualunque misura abbia usato Leonardo per “l’Angelo Incarnato”, il rapporto tra la misura dell’altezza e la base del disegno era, è e sarà per sempre: 133 x 98. Queste misure possono essere trasformate in qualunque unità di misura.

Il rapporto delle misure dell’Angelo Incarnato: 133 x 198, è composto con la somma dei numeri di Leonardo: 63, di Salaì: 35, l’anno: 90 e l’età di Cristo: 33.

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1516, AUTORITRATTO, LEONARDO rapporto: 151 x 97. LA MISURA E’ DI LEONARDO O DEI MINISTERI INTERNAZIONALI?

Autoritratto di Leonardo da Vinci, disegno a sanguigna su carta, 33,3 x 21,3 cm (misura ufficiale), del 1516.

Biblioteca Reale di Torino.

Qualunque misura abbia usato Leonardo per il suo “Autoritratto”, il rapporto tra la misura dell’altezza e la base del disegno era, è e sarà per sempre: 151 x 97. Queste misure possono essere trasformate in qualunque unità di misura.

Leonardo nato nel 1452 (52) esegue il suo Autoritratto

all’età di 64 anni nel 1516 (52+64=116). Cristo è morto a 33 anni. Leonardo, AUTORITRATTO, 1516 Numero in codice: 52.64.116.33

Il rapporto delle misure dell’Autoritratto: 151 x 97, è composto con la somma dei numeri di Leonardo da Vinci: 52, 64, l’anno: 116 e l’età di Cristo: 33.