Le sfide famigliari nei confronti della malattia e della ... · Fase di sviluppo Significato...
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Le sfide famigliari nei confronti della malattia e
della disabilità:
Un modello di prevenzione e intervento
John S. Rolland, M.D. University of Chicago Pritzker School of Medicine
Chicago Center for Family Health
www.ccfhchicago.org
Malattia cronica e disabilità
L’ospite non invitato
Tenere la malattia al suo posto
Rafforzare la famiglia
Resilienza
• Abilità di resistere e reagire di fonte a eventi particolarmente stressanti, come una malattia cronica, e di uscirne rafforzati e con nuove risorse da mettere in campo.
• Fare un “balzo in avanti”, non semplicemente “rimbalzare”
• Adattarsi alle nuove condizioni richieste dalla malattia nel corso del tempo;
Creare un nuovo “modello di normalità”
Conseguenze del caregiving
I coniugi anziani che hanno a propria volta una malattia cronica e
che spriementano elevati livelli di stress legati alla cura del partner
malato hanno un tasso di mortalità del 63% più elevato rispetto ai
propri pari.
Lo stress legato alla cura di una persona che soffre di demenza ha
effetti sul sistema immunitario del caregiver fino a 3 anni dopo il
termine delle cure, così aumentando il rischio di sviluppo di patologie
croniche.
I caregivers che si occupano dei propri familiari per più di 36 ore
la settimana hanno un rischio più elevato di svilppare sintomi ansiosi
o depressivi. Per i coniugi tale tasso è sei volte più elevato, per i figli
invece due.
I caregivers che si occupano in maniera intensiva di un familiare
soffrono di insonnia nel 51% dei casi e di dolori alla schiena nel 41%.
La malattia e la disabilità nel
contesto familiare
• La famiglia è una risorsa fondamentale e un
alleato nella cura
• La malattia è incorporata in tutti gli aspetti
della vita familiare
• Malattia e famiglia si influenzano
reciprocamente
• L’organizzazione familiare e i processi in atto
possono influenzare il comportamento della
patologia ed il suo decorso
Modello sistemico della
malattia
Orientamento biopsicosociale
Centrato sulla famiglia e collaborativo
Basato sulla resilienza
Focalizzato sullo sviluppo (Familiare, Individuale,
della Malattia Cronica)
Una domanda fondamentale: Che cosa significa mettere in atto strategie positive di coping nei
confronti di diverse malattie nel corso del tempo?
Funzionalità e Disfunzionalità Bilanciamento tra risorse e vulnerabilità in una famiglia in
relazione alle richieste psicosociali imposte dalla malattia nel
corso del tempo
Il bisogno di una mappa
psicosociale
• Funzionamento familiare:
Credenze, organizzazione,
comunicazione
• Comprensione psicosociale della malattia
• Comprensione dei processi di sviluppo
SISTEMA FAMILIARE – MODELLO DELLA
MALATTIA
Tipo di
malattia/disabiltà/per
dita
Fonte: Rolland J.S., Families, illness and disability: An Integrative treatment model, New York, Basic Books,
1994.
LA FAMIGLIA A CONFRONTO CON LA MALATTIA
CRONICA FAMIGLI
A
MALATTI
A
Stile
strumentale
(coesione)
(adattabilità)
(comunicazio
ne)
Stile affettivo
Sviluppo
(individuale)
(famigliare)
Paradigma
(valori)
Storia
transgenerazionale
malattia/perdita/cri
si
Richieste
pratiche
Richieste
affettive
(TIPOLOGIA PSICOSOCIALE)
Fase di
sviluppo
Significato
(Controllo)
(Stigma)
Dati storici
(Morbilità)
(Mortalità)
TIPOLOGIE PSICOSOCIALI DI MALATTIE
ESORDIO Acuto vs graduale
DECORS
O
Progressivo vs costante vs per ricadute
ESITO Non fatale vs Dimunuzione
dell’aspettativa
di vita
Morte
improvvisa
Vs fatale
HANDICAP Nessuno vs Lieve vs Moderato vs
Grave
IL CORDOGLIO
ANTICIPATORIO
Vivere e fare esperienze a dispetto di
una possibile, probabile o inevitabile
Malattia
(incluso il rischio genetico)
Disabilità
(Cognitiva o fisica)
Sofferenza
Morte
Il cordoglio anticipatorio Mantenere il timone dela famiglia
• Riconoscere possibili/probabili o inevitabili perdite
future
• Trovare un senso aldilà del mero decorso biologico
• Alimentare la speranza
• Garantire flessibilità nella pianificazione
• Adattare e mantenere gli obiettivi fondamentali
• Trovare un equilibrio tra la comunicazione aperte, la possibilità di pianificare in maniera proattiva e la necessità di vivere una vita “normale” : tenere la minaccia della malattia nella giusta prospettiva
DECORSO E FASI DELLA MALATTIA
Decorso e fasi della malattia
Fasi Critica Cronica Terminale
Morte Diagnosi
Decorso
Sintomi in
assenza di
diagnosi
Fase di
adattamento
Lungo
cammino
della cronicità
Fase
preterminale
Lutto e
elaborazione
COMPITI EVOLUTIVI NELLA FASE CRITICA
• Comprensione della famiglia in termini sistemici
• Visione psicosociale della malattia
a) in termini pratici ed emozionali
b) in senso longitudinale e di sviluppo
• Adozione di una prospettiva centrata sullo sviluppo
• Riorganizzazione a seguito dell’evento critico
• Creare un senso che promuova la competenze e la possibilità di farsi carico della situazione famigliare
• Definire la sfida usando il pronome “NOI”
• Accettare la stabilità o il disordine
• Fare lutto dell’identità familiare perduta prima della cronicizzazione
• Riconoscere la possibilità di altre eventuali perdite mentre si continua ad alimentare la speranza
• Rispondere in modo flessibile alle richieste poste in essere dalla patologia
• Imparare a convivere con i sintomi
• Adattarsi alla cure e agli ambienti medici
• Stabilire una relazione collaborativa e funzionale con i professionisti della cura
From: Rolland, J. S. Families, Illness, & Disability: An Integrative Treatment Model, New York: Basic Books, 1994.
Comunicazione Chi includere? Chi escludere? E perché? • Coppia
• Genitore-figlio
• Paziente/famiglia–team di professionisti della salute
Quali argomenti sono tabù e perché?
La comunicazione con i bambini e gli adolescenti
Non esiste alcun riscontro scientifico che I bambini possano essere danneggiati dall’apprendere informazioni adeguate alla loro età.
Un approccio graduale è associato alla comparsa di minori problematiche negli adolescenti.
L’impossibilità di comunicare/blocco si associa all’isolamento, all’ansia e alla depressione in tutti i membri famigliari.
Consultazioni con la famiglia
e la coppia
• Orientate alla prevenzione
• All’occorrere di transizioni cruciali A
• “Check-up” psicosociali
Gruppi di discussione e giornate
educative
• Psicoeducazione fornita da professionisti
insieme a gruppi di discussione in presenza
di un facilitatore
• Affronto di sfide psicosociali cruciali
• Diminuiscono l’isolamento e favoriscono la
creazione di network di famiglie alle prese
con i medesimi problemi
COMPITI EVOLUTIVI NELLA FASE CRONICA
• Massimizzare l’autonomia di tutti i membri della famiglia, per quanto le limitazioni imposte dalla patologia lo consentono
• Bilanciare unità e separazione
• Minimizzare la devianza nella relazioni
• Attenzione ai possibili impatti sulla fasi di vita familiare presenti e future sui cicli di vita dei singoli individui
From: Rolland, J. S. Families, Illness, & Disability: An Integrative Treatment Model, New York: Basic Books, 1994.
Confini familiari sani
“Tenere la malattia al suo
posto”
• Rischio: La malattia diviene tutto in una
relazione
• Prevedere del tempo per discutere di
questioni legate alla malattia
• Creare “zone franche”: cercare di
mantenere la cura della malattia al di fuori
da alcune zone della casa (e.g. Salotto,
camera)
I ruoli di paziente e caregiver
• Che cosa può essere fatto dalla persona malata?
• A quali bisogi provvede un caregiver cha fa parte della famiglia?
• A quali bisogi provvede un caregiver professionale?
COMPITI EVOLUTIVI NELLA FASE TERMINALE
• Portare a termine il processo di cordoglio anticipatorio e “fare i conti” con le questioni famigliari irrisolte
• Supportare il famigliare malato terminale
• Aiutare I sopravvissuti e il malato terminale a vivere pienamente il tempo rimasto
• Dare avvio al processo di riorganizzazione della famiglia
From: Rolland, J. S. Families, Illness, & Disability: An Integrative Treatment Model, New York: Basic Books, 1994.
Prospettiva multigenerazionale
di sviluppo
• Sviluppo individuale e famigliare
• Esperienze multigenerazionali di malattia e perdita, incluse esperienze di resilienza
• Timing
• Impatto sulla pianificazione futura del ciclo di vita individuale e famigliare
Il passato
• Ruolo del genogramma
• Eventi passati
– Malattia e perdita
– Crisi
– Avversità (povertà-divorzio-violenza)
• Forniscono informazioni sulla capacità di resilienza della famiglia
• Tuttavia, la resilienza mostrata nel passato può non essere indice della presenza di risorse nel presente
Domande fondamentali:
• Come la famiglia è stata in grado di
organizzarsi in risposta a precedenti
malattie, perdite o momenti critici, e come
tale sistema evolve nel tempo?
• Che cosa hanno imparato i membri
famigliari da tali esperienze?
• Quali le differenze apprese tra le figure
chiave nella famiglia?
Sviluppo
• Occorre comprendere la fase di sviluppo in cui si trova la malattia, quella vissuta da ciascun membro familiare e la fase di sviluppo attraversata dalla famiglia nel suo complesso nonché indagare il rapporto reciproco tra tali elementi.
• Ottenere una visione integrata della malattia, dello sviluppo familiare ed individuale, al fine di organizzare il pensiero riguardo i rischi ed i compiti evolutivi da portare a termine nel corso del tempo.
• Evidenziare i punti nodali e le transizioni.
Fasi del ciclo di vita
familiare Giovane adulto single
Nuova coppia
Famiglia con figli piccoli
Famiglia con figli adolescenti
Figli in fase di svincolo
Famiglia nella tarda fase della vita
McGoldrick, Carter, & Garcia-Preto (2010)
Transizioni di sviluppo
• Fini e nuovi inizi
– Nascita, uscita di casa, matrimonio, inizio di
una nuova famiglia, pensionamento, morte
• In questi momenti temi legati alla
paura/minaccia della perdita e alla perdita
vera e propria emergono all’interno della
famiglia
• Relazione con le sfide nelle fasi successive
della vita
Transizioni individuali e
familiari Domande
fondamentali:
• Quali piani/progetti di sviluppo vengono
ritardati, devono essere cambiati oppure
vengono bloccati e devono essere
abbandonati? E per quale motivo?
Sistema di credenze famigliari
riguardo la salute e la malattia
Compito di sviluppo:
La famiglia deve essere in grado di trovare un
senso all’esperienza della malattia e di
promuovere la competenza e il controllo
LIVELLI DI SIGNIFICATO
MALATTIA
BIOLOGICA ESPERIENZA UMANA
DI MALATTIA
ESPERIENZA
SOCIETARIA
Sistema di credenze -
mediatore
Esperienza dei sintomi e
della sofferenza in termini
simbolici o narrativi
Comprensione del
significato della malattia
ad un livello più ampio
(economico, politico,
istituzionale)
ESPERIENZA
INDIVIDUALE E
FAMILIARE
MULTIGENERAZIONAL
E
ORIENTAMENTO
CULTURALE
Morale
Religioso
Appartenenza etnica
Contesto storico
Sistemi di credemze
Credenze collegate ad una malattia
Credenze attivate da una malattia
Credenze ↔ Struttura
Rolland, J.S. Families, Illness and Disability: An Integrative Treatment Model. New York: Basic Books,
1994.
Credenze famigliari
fondamentali • Normalità
• Relazione mente-corpo
• Controllo e padronanza
• Causa della malattia
• Decorso e prognosi
• Credenze etniche e culturali
• Spiritualità
• Comunicazione
Credenze riguardo la normalità
• Capacità di coping e adattamento “nella
media”
• Capacità di coping e adattamento
“ottimali”
• Interazione psicosomatica
Credenze riguardo la
relazione mente-corpo
• Credenza culturale di base
• Credenze riguardo il ruolo della “mente”
nel processo di guarigione
• Credenze riguardo il ruolo dei fattori
psicosociali, incluse le dinamiche
famigliari, nell’andamento della malattia
Credenza riguardo il
controllo e la padronanza
• Locus of Control: Interno, Altre persone esterne potenti, Fato
• Ruole della forzadi volontà
• Eventi biologici vs. non-biologici
• Malattia in generale vs. malattia specifica (e.g. Cancro)
Credenze riguardo la causa
della malattia • Punizione o peccato
• Colpevolizzazione di sè, di un membro della famiglia o della famiglia nel suo complesso
• Legame genetico con uno dei genitori
• Ingiustizia (“Perchè proprio a me? Sono sempre stato una brava persona”)
• Sfortuna
Credenze riguardo la diagnosi e
la prognosi della malattia
• Partecipazione flessibile nel corso del tempo
“Faremo tutto il possibile per gestire al meglio
questa malattia.”
• Tentativo di controllo dei meccanismi biologici
“Dobbiamo sconfiggere la malattia!”
• “Guarigione” di sè e del sistema vs. Cura
della malattia
Credenze etniche e culturali
• Controllo
• Ruolo di malato “appropriato”
• Tipologia e livello della comunicazione
• Chi fa parte del sistema di cura
• Rituali normativi circa la malattia (e.g. funerale, capezzale del letto)
Genere
• In che modo il genere influenza
l’assegnazione dei ruoli all0interno della
famiglia (genitori, fratelli, famiglia
estesa)?
• Possibilità di considerare aspetti positivi
legati a ruoli inediti
La maggior parte dei caregivers
sono donne di mezza età
Chi sono i caregivers?
Donne
Uomini
Figlie
29%
Mogl
i
23%
Altre donne 20%
Mariti
13%
Figli 8%
Altri
uomini
7%
CREDENZE
Famiglia
Singoli membri
Società, comunità
Assicurazione (Assistenza
integrata al paziente
governo Cura
della
salute
Assistenza
psicosociale
Assistenza biomedica
(personale +
professionale)
Sistemi di credenze dei
professionisti
• Credenze personali e culturali
• Credenze professionali (Medicina, Scienze
sociali, Psicologia)
• Credenze istituzionali (Ospedale,
Riabilitazione, Cure palliative)
John S. Rolland, M.D. [email protected]
www.ccfhchicago.org
Rolland, J. (1994). Families, Illness, & Disability: An Integrative Treatment
Model. New York: Basic Books.
Rolland, J.S. (2011). Mastering Family Challenges: Coping with Serious Illness
and Disability. In F. Walsh (Ed.) Normal Family Processes. 4th Edition. New
York: Guilford.
Rolland, J.S. (2004). Helping families with anticipatory loss and terminal illness.
In Walsh, F., and McGoldrick, M. (Eds.) Living beyond loss: Death in the family
(2nd ed.). New York: Norton.
Rolland, J.S. & Walsh, F.W. (2005). Systemic training for healthcare
professionals: The Chicago Center for Family Health Approach. Family Process,
vol 44, no 3, 283-301.
Rolland, J. & Williams, J. (2005). Toward a biopsychosocial model for 21st
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Miller, S., McDaniel, S., Rolland, J., & Feetham, S. (2006). Individuals, Families,
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