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LE SCRITTURE CONTABILI LA RILEVANZA ESTERNA DELLE SCRITTURE CONTABILI L’OBBLIGO DI TENUTA DELLE SCRITTURE CONTABILI REGOLARITA’ E CONTROLLO DELLE SCRITTURE OBBLIGATORIE Artt. 2214 c.c. / 2220 c.c. Dott.ssa Laura Mastrangelo Email:[email protected] 1 - Le Scritture contabili- Dott.ssa Laura Mastrangelo

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LE SCRITTURE CONTABILI

•LA RILEVANZA ESTERNA DELLE SCRITTURE CONTABILI

•L’OBBLIGO DI TENUTA DELLE SCRITTURE CONTABILI

•REGOLARITA’ E CONTROLLO DELLE SCRITTURE OBBLIGATORIE

Artt. 2214 c.c. / 2220 c.c.

Dott.ssa Laura MastrangeloEmail:[email protected]

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L’andamento economico patrimoniale e finanziario è in continuo “MOVIMENTO”, e per questa sua dinamicità è necessaria una continua e costante INFORMAZIONE e CONTROLLO a livello sia quantitativo che economico.

È necessario accertare periodicamente, almeno 1 volta all’anno, la consistenza patrimoniale (passività e attività) ed economica ( costi e ricavi)

Conseguimento di UTILI O PERDITE

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La tenuta delle scritture contabili è obbligatoriaobbligatoria solo per gli

imprenditori che esercitano attività commercialeattività commerciale

Vi sono delle eccezione, in quanto l’obbligo della tenuta delle scritture contabili non si applica al PICCOLO IMPRENDITORE art. 2083 c.c.

Tutte le attività imprenditoriali organizzate in forma societaria hanno l’obbligo delle scritture contabili indipendentemente che siano attività commerciali o no – Ci sono eccezioni, introdotte nel tempo, dalle diverse Finanziarie relativamente a determinati regimi fiscali (ex Forfettone regime dei minimi)

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REGOLARITÀ E CONTROLLO art. 2214 c.c.

Le scritture necessarie per un’ordinata contabilità variano a seconda:

Dell’ attività

Delle dimensioni (contabilità semplificata)

La corrispondenza di ogni affare,telegrammi, fatture ricevute e copie dei documenti inviati e ricevuti devono essere conservati per 10 anni

se l’attività prevalentemente esercitata è quella di prestazioni di servizi, il limite di ricavi applicabile èpari a € 309.874,14;se l’attività prevalente è diversa da quella di prestazione di servizi (ad esempio commercio al minuto), il limite dei ricavi applicabile è pari a € 516.456,90.

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Libri obbligatori secondo la normativa civilistica:

Libro giornale Cronologico analitico

Libro inventari Periodico sistematico

Indicazione analitica degli elementi patrimoniali attivi e passivi relativi all’impresa e la loro valutazione (redazione entro 3 mesi dal termine della presentazione della dichiarazione dei redditi)30 settembre

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Dalla lettura del Libro giornale si devono poter ricostruire tutte le operazioni dell’impresa. Le scritture devono essere tenute secondo le norme di un ordinaria contabilità e senza spazi in bianco, senza interlinee. Non vi possono fare abrasioni, e se è necessario fare delle cancellazioni, queste devono essere fatte in modo da rendere comunque leggibili le parole cancellate.

Il c.c. stabilisce che l’inventario deve essere redatto all’inizio dell’attività di impresa e successivamente ogni anno. Con la redazione dell’inventario si individuano diversi elementi del patrimonio aziendale necessari alla formazione del bilancio, elementi e valori che le scritture di esercizio non possono fornire (ex le rimanenze di lavori in corso). L’inventario si chiude con il bilancio, e il CONTO ECONOMICO deve dimostrare con evidenza e verità gli utili conseguiti o le perdite subite.Per le ditte individuali nel Libro Inventari deve essere riportato anche l’elenco di tutti i beni personali di proprietà dell’imprenditore.

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Altre scritture:

• LIBRO MASTRO

• LIBRO CASSA

• LIBRO MAGAZZINO

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Libri fiscali obbligatoriLibri fiscali obbligatori

Anche le norme fiscali prescrivono la tenuta di libri obbligatori quali i libri prescirtti ai fini IVA. Parliamo dell’Iva vendite e dell’Iva acquisti, sono libri che devono essere tenuti, devono essere numerati progressivamente e per anno. Altro libro fiscale obbligatorio è il libro dei beni ammortizzabili (libro cespiti) ; quest’ultimo deve contenere determinati dati quali:- Anno di acquisto-Costo originario (costo storico)-Rivalutazioni/svalutazioni-Fondo di ammortamento (passivo stato patrimoniale)-Il coefficiente di ammortamento-Quota di ammortamento (costo conto economico)

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Veridicità delle scritture contabili:

Regole formali e sostanziali:

FORMALITA’ INTRINSECHE

NO SPAZI IN BIANCONO INTERLINEENO ABRASIONI LEGGIBILITA’ DEI DATI CANCELLATI

L’INOSSERVANZA DI TALI REGOLE RENDE LE SCRITTURE CONTABILI IRREGOLARI E QUINDI GIURIDICAMENTE -IRRILEVANTI

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FORMALITA’ ESTRINSECHE

•NUMERAZIONE

•BOLLATI

Per il libro mastro e giornale è stato abolito l’obbligo della vidimazione.

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Le scritture contabili e la corrispondenza commerciale deve essere conservata per10 ANNI

La conservazione può avvenire anche mediante riproduzionifotografiche

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L’irregolarità nella tenuta delle scritture contabili comporta:

impossibilità di utilizzo come mezzo di prova

impossibilità di ammissione al concordato preventivo

impossibilità di ammissione all’amministrazione controllata

è assoggettabile a sanzioni penali per reati di banca rotta semplice o fraudolenta in caso di fallimento.

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LA RILEVANZA INTERNA

Le informazioni desumibili dalle scritture contabili non sono accessibili ai terzi

Segreto contabile

Eccezione fatta per i bilanci delle società di capitali

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Efficacia probatoria

Le scritture contabili hanno efficacia processuale, essendo utilizzabili come prova sia a favore, sia contro l’imprenditore.Affinché un imprenditore possa utilizzarle come mezzo processuale contro i terzi è necessario la presenza di tre condizioni

1. Scritture regolarmente tenute2. La controparte deve essere un imprenditore3. La controversia deve riguardare l’esercizio

dell’impresaÈ sempre rimesso all’apprezzamento del giudice riconoscere valore probatorio alle scritture contabili.

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Modalità di acquisizione delle scritture contabili

Il giudice può chiedere solo l’esibizione di singole scritture contabili, o di tutti i libri ma potendo estrarre solo le registrazioni inerenti alla controversia.

Comunicazione di tutte le scritture in soli 3 casi :

1) Scioglimento della società2) Successione per causa di morte 3) Comunione dei beni

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Il rendiconto fornisce informazioni utili al controllo della gestione econsente di conoscere il risultato dell’attività sociale. Contabilmente esso è costituito da un prospetto numerico che permette a chi ha svolto un’attività di amministrazione per conto altrui di mostrare i risultati dell’attività stessa. Il prospetto può consistere in una semplice elencazione delle entrate e delle uscite con relativo saldo o in un vero e proprio bilancio. L’uso dell’uno o dell’altro schema contabile dipende dagli scopi dell’attività svolta e dal modo con cui i risultati saranno valutati. Se ciò che importa è la variazione del patrimonio in un contesto di lunga durata e con suddivisione in periodi amministrativi, allora sarà necessario redigere un vero e proprio bilancio costituito dal conto economico e dallo stato patrimoniale. Se invece il rendiconto ha lo scopo di fornire informazioni sulla gestione, ma non dà una rappresentazione sintetica del risultato economico, esso si risolve in un semplice prospetto di entrate ed uscite.

Il rendiconto nelle società di persone

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Un bilancio è sempre un rendiconto ma non è detto che un rendiconto si identifichi necessariamente in un bilancio. Le società di persone svolgono un’attività in cui è importante conoscere il risultato economico e la consistenza del patrimonio al termine di ciascun esercizio. Quindi il rendiconto di cui all’art. 2217 è un vero e proprio bilancio.

Rispetto all’applicazione analogica degli artt. 2423 ss. C.c. ( redazione del bilancio) la maggioranza della dottrina giuridica è per una applicazione integrale di tali norme al rendiconto delle società di persone.

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La giurisprudenza e gli aziendalisti invece considerano obbligatoria l’applicazione del solo art. 2426 mentre qualificano come legittimo, consigliabile ed opportuno, ma non tassativo, l’utilizzo dello schema di bilancio previsto per la S.P.A. A nostro parere non esiste un obbligo di redazione del rendiconto secondo il disposto degli artt. 2423 ss. C.c., ma esiste una tendenza a far assumere al bilancio delle società di persone forme e strutture simili a quelle previste il bilancio delle società di capitali.

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Il bilancio di esercizioIl bilancio di esercizio

Che cos’è il Bilancio di esercizio?

È il documento contabile che rappresenta, in modo CHIAROVERITIERO e CORRETTO, la situazione patrimoniale e finanziaria dellasocietà , e il risultato economico alla fine di ogni esercizio (“eventuali Utili conseguiti o perdite subite”)Tutte le società di capitali hanno l’obbligo della redazione del Bilancio. L’art. 2423 del c.c. stabilisce che: “gli amministratori devono redigere il Bilancio di esercizio costituito da:

•Stato Patrimoniale •Conto Economico

•Nota integrativa

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Non nelle società di Persone

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Funzione del BilancioFunzione del Bilancio

Accertare periodicamente la situazione patrimoniale (aspetto storico) e laRedditività (aspetto dinamico) della società.Il Bilancio è il maggiore mezzo di controllo e tutela del capitale sociale, ed è

ilpresupposto per una serie di delibere assembleari, quali ad esempiola sua approvazione e la contestuale delibera di distribuzione deglieventuali utili o la destinazione delle perdite.

Il bilancio nelle società di capitali è il miglior documento di informazione contabile sull’andamento degli affari sociali per i soci e per terzi – per i soci è il solo strumento legale - per i creditori sociali è il mezzo per conoscere la consistenza del patrimonio sociale su cui fare affidamento.Il Bilancio ha anche un rilievo fiscale, in quanto costituisce il termine di riferimento per la tassazione periodica (che solitamente corrisponde all’anno Solare) del reddito della società (IRES)[27%] e imposta regionale sull’attività produttiva) dell’IRAP.[3,9%]Per questi motivi il bilancio deve essere redatto in modo veritiero, completo e corretto.

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Redazione del Redazione del BilancioBilancio

Art. 2423 c.c.Art. 2423 c.c.I principi generaliprincipi generali di redazione del bilancio sono tutti esposti nell’art. 2423 c.c. e nel documento 12 dei Principi Contabili dei Dottori Commercialisti.L’art. 2423 recita: “ il Bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto….”Il concetto di chiarezza si sviluppa nelle norme che regolano la struttura e il contenuto del Bilancio;mentre i principi di chiarezza e veridicità si sviluppano nelle norme che regolano i criteri legali di valutazione dei diversi cespiti patrimoniali.Il 3° comma dell’art.2423 stabilisce: “se le informazioni richieste da specifiche disposizioni di legge non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, si devono fornire le informazioni complementari necessarie allo scopo.

Il 4° comma recita:”in casi eccezionali, se l’applicazione di una disposizione degli articoli seguenti è incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta, la disposizione non deve essere applicata.

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Altri principi di redazione sono elencati nell’art. 2423 bis, dove viene stabilito che bisogna seguire ulteriori criteri quale ad esempio, il principio di PrudenzaLa valutazione delle voci di bilancio deve essere fatta secondo Prudenza e nellaprospettiva di continuazione dell’attività, questo per evitare che nel bilancio risultino degli utili non realizzati effettivamente.Il bilancio di esercizio è un bilancio di competenza, quindi bisogna tener contodelle entrate e delle uscite di competenza dell’anno a cui fa riferimento il bilancio stesso; bisogna considerare i rischi e le perdite di competenza dell’esercizio anche se conosciuti dopo la chiusura dello stesso (ma prima dell’approvazione).

I criteri di valutazione non possono variare da un esercizio ad un altro, qualora ciò avvenga gli amministratori devono specificarne il motivo nella nota integrativa, questo sempre per dare chiarezza al bilancio stesso

PRINCIPI GENERALIPRINCIPI GENERALIART.2423 c.c.ART.2423 c.c.

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STRUTTURA DEL BILANCIOSTRUTTURA DEL BILANCIO

Il bilancio è strutturato in tre parti:

STATO PATRIMONIALE (art. 2423 STATO PATRIMONIALE (art. 2423 ter ter c.c.)c.c.)

CONTO ECNOMICO (art. 2423 CONTO ECNOMICO (art. 2423 terter c.c.) c.c.)

NOTA INTEGRATIVA (art. 2427 c.c.)NOTA INTEGRATIVA (art. 2427 c.c.)

Gli amministratori non possono in alcun modo modificare l’ordine Gli amministratori non possono in alcun modo modificare l’ordine dato dal legislatore per la compilazione del Bilancio. (principio di dato dal legislatore per la compilazione del Bilancio. (principio di PRUDENZA)PRUDENZA)Le voci sono organizzate in grandi categoriecategorie omogenee rappresentate da lettere maiuscole (A, B…) le quali a loro volta, in relazione al grado di analiticità richiesto, in sottocategorisottocategorie, numeri romani (I,II…) in voci, numeri arabi (1,2…) e a volte anche in sottovocisottovoci, lettere minuscole (a), b)….)Per ogni voce dello stato patrimoniale e del conto economico deve essere indicato l’importo della voce corrispondente dell’esercizio dell’anno passato (ha la sola utilità di rendere più agevole il confronto degli esercizi precedenti).Il comma 6 dell’art. 2423 ter, vieta i compensi di partite, la somma algebrica di attività e passività o costi e ricavi.

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6. Immobilizzazioni in corso e acconti; 7. AltreTOTALE

II immobilizzazioni materiali1. Terreni e fabbricati;2. Impianti e macchinari;3. Attrezzature industriali e commerciali;4. Altri beni;5. Immobilizzazioni in corso e acconti.TOTALE

III immobilizzazione finanziaria con separata indicazione per ciascuna voce dei crediti, degli importi esigibili entro l’esercizio successivo:

1. Partecipazione in a) Imprese controllateb) Imprese collegatec) Imprese controllantid) Altre imprese2. Crediti:a) Verso imprese controllateb) Verso imprese collegate

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c) Verso controllantid) Verso altri3. Altri titoli4. Azioni proprie, con indicazione del valore nominale complessivoTOTALETOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B)C) Attivo Circolante I rimanenze 1. Materie prime sussidiarie e di consumo; 2. Prodotto in corso di lavorazione e semi lavorati 3. Lavori in corso su ordinazione 4. Prodotti finiti e merci 5. AccontiTOTALEII crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli

importi esigibili oltre l’esercizio successivo:1) Verso clienti2) Verso imprese controllate3) Verso imprese collegate4) Verso controllanti4 bis)Crediti tributari 25- Le Scritture contabili- Dott.ssa Laura

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4 ter)Imposte anticipate5) Verso altriTOTALEIII Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni:1) Partecipazioni in imprese controllate;2) Partecipazioni in imprese collegate;3) Partecipazioni in imprese controllanti;4) Altre partecipazioni;5) Azioni proprie, con indicazione anche del valore nominale

complessivo;6) Altri titoliTOTALE1) IV Disponibilità liquide2) Depositi bancari e postali3) Assegni4) Danaro e valori in cassa5) TOTALE6) TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C)

D) RATEI E RISCONTI, con separata indicazione del disaggio su prestiti.

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PASSIVOPASSIVOA) Patrimonio Netto I. Capitale sociale II riserva da sovrapprezzo delle azioni III riserve di rivalutazione IV riserva legale V riserve statutarie VI riserve per azioni proprie in portafoglio VII altre riserve, distintamente indicate VIII utili (perdite) portati a nuovo IX utile (perdita) dell’esercizioTOTALE

B) Fondi Per Rischi Ed Oneri 1) per trattamento di quiescenza e obblighi simili 2) per imposte, anche differite 3) altriTOTALE

C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

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D) Debiti con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo:

1. Obbligazioni2. Obbligazioni convertibili3. Debiti verso soci per finanziamenti4. Debiti verso banche 5. Debiti verso altri finanziatori6. Acconti7. Debiti verso fornitori8. Debiti rappresentati da titoli di credito9. Debiti verso imprese controllate10. Debiti verso imprese collegate11. Debiti verso controllanti12. Debiti tributari13. Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

(ex.INPS, INAIL)14. Altri debitiTOTALEE) Ratei e risconti con separata indicazione dell’aggio su prestitiIn calce allo Stato Patrimoniale vanno riportate analiticamente le garanzie prestate dalla società direttamente o indirettamente e devono risultare i conti d’ordine. 28- Le Scritture contabili- Dott.ssa Laura

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Conto EconomicoConto Economicoart. 2425 c.c.art. 2425 c.c.

A) valore della produzioneB) Costi della produzioneC) Proventi e oneri finanziariD) Rettifiche di valore di attività finanziarieE) Proventi e oneri straordinari

Il conto economico rappresenta il risultato economico dell’esercizio (utiliutili ricavi > costi; perditeperdite costi > ricavi). L’ordine dato dal legislatore per la composizione del conto economico è tassativo.È articolato in cinque sezioni a scalare

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE: (A – B +/- C +/-D +/- E)RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE: (A – B +/- C +/-D +/- E)

Successivamente bisogna sottrarre l’ammontare delle imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate (IRES solo per le società di capitali e IRAP )L’utile o la perdita che si ottiene va iscritta nel Patrimoni Netto dello Stato Patrimoniale.

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