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LE PROFESSIONALITÀ STRATEGICHE NEI SETTORI DELLA MECCANICA E DELL’AGRO- ALIMENTARE DEL CIRCONDARIO EMPOLESE – VALDELSA Indagine realizzata nell’ambito del Progetto Osservatorio Integrato sul Mercato del Lavoro del Circondario Empolese Valdelsa Anno 2005 – 2008 Bando MM POR Ob 3 - Attività Assistenza Strutture e Sistemi

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LE PROFESSIONALITÀ STRATEGICHE NEI SETTORI DELLA MECCANICA E DELL’AGRO-ALIMENTARE DEL CIRCONDARIO EMPOLESE –

VALDELSA

Indagine realizzata nell’ambito del Progetto Osservatorio Integrato sul Mercato del Lavoro del Circondario

Empolese Valdelsa Anno 2005 – 2008 Bando MM POR Ob 3 - Attività Assistenza Strutture e Sistemi

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INDICE 1. Il contesto economico di riferimento ............................................................................................3 2. Le problematiche strutturali emergenti secondo i membri delle associazioni di rappresentanza degli interessi collettivi .........................................................................................11 3. Le professionalità strategiche nei settori della meccanica e dell’agro-alimentare del Circondario Empolese –Valdelsa....................................................................................................12

3.1 L’approccio metodologico.......................................................................................................12 3.2 I risultati emersi dalle interviste con i membri delle associazioni di rappresentanza degli interessi collettivi...........................................................................................................................13 3.3 I risultati emersi dalle interviste con le imprese del settore della meccanica e dell’agro-alimentare......................................................................................................................................17

4. L’analisi quantitativa delle professionalità strategiche nelle imprese meccaniche. Un approfondimento..............................................................................................................................27

4.1 Gli esiti dell’indagine quantitativa.........................................................................................27 5. Conclusioni ...................................................................................................................................37 Appendice .........................................................................................................................................38 Allegati ..............................................................................................................................................69

La ricerca è stata impostata e svolta congiuntamente da Franco Bortolotti e Enrico Fabbri. Nel quadro di un lavoro comune, sono da attribuirsi a Franco Bortolotti i capitoli 1 e 4, ad Enrico Fabbri i capitoli 2,3 e 5. Riccardo Sgherri ha coordinato le fasi operative delle rilevazioni.

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1. Il contesto economico di riferimento

Il mercato del lavoro empolese manifesta, date alcune condizioni di fondo non favorevoli (una terziarizzazione inferiore alla media, un’elevata presenza di settori mediamente recessivi per l’occupazione quali quelli legati al sistema moda) dinamiche tutto sommato non disprezzabili (oltre 5.000 avviamenti a tempo indeterminato/anno), ed una certa capacità di recupero (come esemplifica l’aumento degli avviamenti nel 2006 rispetto al 2005, pur se consistente di un incremento delle assunzioni a tempo determinato e interinali). L’industria manifatturiera, se non è l’aggregato settoriale che crea più posti di lavoro nel complesso (nel 2006 il 32% contro il 38% dei settori terziari nel complesso)1, è ancora il settore che crea più occupazione “solida” (fra gli avviati a tempo indeterminato full time il settore manifatturiero pesa per il 38%, contro il 31% del commercio e servizi). E’ dunque rilevante capire se questo motore dello sviluppo manifatturiero mantiene le potenzialità di assorbimento di occupazione, a quali condizioni, e quali nuclei settoriali di specializzazione, che possano continuare a svolgere un ruolo portante, contiene. Le caratteristiche del sistema economico dell’Empolese-Valdelsa sono brevemente desumibili dalla tabella che segue, che, riferita agli ultimi dati censuari, individua comunque alcune tendenze di fondo, tuttora valide.

a. La dimensione del sistema economico locale (60.000 addetti) è ragguardevole: non si tratta di un sistema locale di dimensioni trascurabili nell’ambito regionale.

b. La tendenza generale (colonne sulla composizione percentuale) è verso una riduzione del peso dell’industria, in particolare dei settori della moda (tessile, abbigliamento, pelle), che passano fra il 1991 e il 2001, dal 26,4% al 20,2% dell’occupazione totale, e dei minerali non metalliferi (dal 5,4% al 4%); tengono alcuni settori industriali quali il metalmeccanico (fra il 4,5% e il 5%, l’industria alimentare (sul 3%), quella del legno (circa 4%, includendovi il mobilio compreso nel comparto DN) e la chimica e plastica (DG e DH, dal 2,4% al 3,3%); crescono alcuni settori terziari, in particolare i servizi alle imprese (dal 5,1% al 9%) e la sanità (dal 4,3% al 5,8%), ma non il commercio (dal 17,5% al 16,9%); aumentano infine gli addetti alle costruzioni (dal 6,7% all’8,3%).

c. Se consideriamo la struttura economica in termini di specializzazione (sono specializzati i settori con coefficiente superiore ad 1 (cioè con una quota occupazionale del settore superiore a quella media regionale), emerge chiaramente la struttura manifatturiera dell’economia locale: tutti i settori con specializzazione superiore ad uno sono industriali, anche se alcuni di essi, e specialmente quelli di maggiore specializzazione, sono meno specializzati nel 2001 che nel 1991: tessile-abbigliamento e pelli e cuoio. Il comprensorio non è specializzato in nessun settore terziario.

d. Infine, da un punto di vista territoriale, tre quarti dell’occupazione è nell’area empolese ed un quarto in quella valdelsana, anche se vi sono settori più “valdelsani” (legno, metalmeccanica, edilizia) e settori più “empolesi” (tessile-abbigliamento, chimica-plastica, minerali non metalliferi, servizi alle imprese).

1 Il complemento al 100% è costituito dalle costruzioni, dal settore delle utilities e dall’agricoltura.

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Tab. 1.1 – Addetti del Circondario Empolese – Valdelsa per settore

addetti addetti Composizione

% Coeff.

Specializz % addetti 2001

Settori 1991 2001 1991 2001 1991 2001 Empolese Valdelsa

A Agr. Caccia e Silvicolt. 541 353 0,9% 0,6% 1,3 1,1 77% 23% B Pesca piscicolt. e serv. 11 12 0,0% 0,0% 0,2 0,2 42% 58% CA Estr. Miner. ener. 0 0 0,0% 0,0% 0,0 - - - CB Estr. Miner. non ener. 71 94 0,1% 0,2% 0,3 0,6 37% 63% DA Ind. Alim.Bev. Tab. 1946 1802 3,3% 3,0% 1,7 1,7 76% 24% DB Ind. Tessili Abb. 8157 5518 13,8% 9,1% 1,8 1,6 86% 14% DC Ind. Conc.Prod.Cuoio etc. 7501 6771 12,6% 11,1% 3,1 3,0 71% 29% DD Ind. Legno Prod.Legno 1032 1188 1,7% 2,0% 1,7 2,0 36% 64% DE Fabbr. pasta-carta, carta, etc. 1018 1143 1,7% 1,9% 1,1 1,3 85% 15% DF Fabbr. Coke, Raff. Petr. etc. 8 16 0,0% 0,0% 0,1 0,3 100% 0% DG Fabbr. Prod. Chim., Fibre Sint. 586 676 1,0% 1,1% 0,8 1,1 96% 4% DH Fabbr. Art.Gomma Mat. Plast. 592 1018 1,0% 1,7% 1,6 2,2 83% 17% DI Fabbr. Prod. Lav. Min. Non Met. 3216 2419 5,4% 4,0% 2,4 2,4 90% 10% DJ Metallurg. Fabbr. Prod. Metal. 1125 1220 1,9% 2,0% 0,6 0,7 59% 41% DK Fabbr. Macch. Mecc. App. Mecc. 1008 1051 1,7% 1,7% 0,9 0,9 62% 38% DL Fabbr. Macch. Elettr. App. Elettr. etc. 506 468 0,9% 0,8% 0,5 0,5 72% 28% DM Fabbr. Mezzi Trasporto 193 44 0,3% 0,1% 0,2 0,1 86% 14% (totale metalmeccanica) 2832 2783 4,8% 4,6% 1,7 1,8 63% 37% DN Altre Industrie Manifatturiere 1340 1288 2,3% 2,1% 0,8 0,8 59% 41% E Prod.Distr. Ener.Elettr. Acqua Gas 259 202 0,4% 0,3% 0,5 0,5 91% 9% F Costruzioni 3982 5057 6,7% 8,3% 1,0 1,1 70% 30% G Comm. Ingr. Dett. Rip. Auto Moto etc. 10367 10277 17,5% 16,9% 0,9 1,0 80% 20% H Alberghi Ristoranti 1168 1669 2,0% 2,7% 0,4 0,5 63% 37% I Trasp. Magazzinaggio Comunic. 1893 1821 3,2% 3,0% 0,6 0,5 80% 20% J Attività Finanziarie 1274 1585 2,1% 2,6% 0,7 0,8 71% 29% K Att. Imm. Nol. Inf. Ric. Serv. Impr. 3013 5452 5,1% 9,0% 0,8 0,8 82% 18% L Amministrazione Pubblica 1299 1227 2,2% 2,0% 0,5 0,5 66% 34% M Istruzione 2749 2881 4,6% 4,7% 0,7 0,8 78% 22% N Sanità Assistenza Sociale 2527 3540 4,3% 5,8% 0,7 0,8 86% 14% O Altri Servizi Pubbl. Soc. Personali 1923 2095 3,2% 3,4% 0,8 0,8 79% 21% Totale 59305 60887 100,0% 100,0% 1,0 1,0 76% 24% Uno sguardo più preciso all’insieme del mercato del lavoro, a partire da categorie settoriali leggermente diverse, può essere portato a partire dai dati relativi agli avviamenti prodotti dall’Osservatorio sul Mercato del Lavoro (che non comprendono alcune parti del pubblico impiego, com’è noto). Circa un terzo degli avviamenti è relativo al settore manifatturiero (percentuale che sale al 38%, se si considerano i soli avviamenti a tempo indeterminato). Vi sono poi un 40% circa di avviamenti nel terziario (prevalentemente nel commercio e negli alberghi-ristoranti-pubblici esercizi), un 17% in agricoltura ed un 11% nelle costruzioni. Considerando la sola quota delle assunzioni a tempo indeterminato, vi è un quarto delle assunzioni totali in edilizia2, e meno di un terzo nel terziario.

2 In cui però l’espressione “tempo indeterminato” trova un limite nella possibilità per l’impresa di chiudere i rapporti di lavoro a fine cantiere.

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Complessivamente la dinamica del mercato del lavoro è, anche nei periodi di complessivo ripiegamento occupazionale come nel 2006, piuttosto elevata, basti pensare che a fronte di circa 60.000 addetti vi sono annualmente circa 22.000 avviamenti (cioè vi è un rapporto avviati/addetti di oltre il 35%, senza contare parte del pubblico impiego e ovviamente il lavoro autonomo), di cui 3.200 full time a tempo indeterminato, e altri 2mila a tempo indeterminato part-time. Tab. 1.2 – Avviamenti per settore nel Circondario Empolese Valdelsa (dati 2006)

Settori Totale % % tempo indeterm. Full time

AGRICOLTURA, CACCIA E RELATIVI SERVIZI 3.942 17,4% 3,0% INDUSTRIE ALIMENTARI E DELLE BEVANDE 907 4,0% 2,1% TESSILE ED ABBIGLIAMENTO 2.551 11,2% 15,5% PREPARAZIONE E CONCIA DEL CUOIO 1.293 5,7% 8,5% INDUSTRIA DEL LEGNO E FABBRICAZIONE DI MOBILI 358 1,6% 2,4% FABBRICAZIONE DI CARTA E PRODOTTI RELATIVI, STAMPA; EDITORIA 272 1,2% 1,8% FABBRICAZIONE DI MATERIE PLASTICHE E PRODOTTI CHIMICI 408 1,8% 1,4% FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI 449 2,0% 2,1% FABBRICAZIONE E LAVORAZIONE DEI PRODOTTI IN METALLO 711 3,1% 3,5% FABBRICAZIONE E NOLEGGIO DI VEICOLI ED APPARECCHI MECCANICI 250 1,1% 0,6% FABBRICAZIONE DI APPARECCHI ELETTRICI, DI PRECISIONE ED INFORMATICI 69 0,3% 0,2% (totale metalmeccanica) 1.030 4,5% 4,3% DEPURAZIONE ACQUA, SMALTIMENTO RIFIUTI, ENERGIA 97 0,4% 0,6% COSTRUZIONI 2.563 11,3% 26,7% COMMERCIO AL DETTAGLIO 1.556 6,9% 6,7% COMMERCIO ALL'INGROSSO 810 3,6% 4,4% ALBERGHI E RISTORANTI 1.962 8,6% 3,2% TRASPORTI 691 3,0% 5,4% INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA ED IMMOBILIARE. ASSICURAZIONI 329 1,4% 2,0% INFORMATICA E RICERCA 203 0,9% 0,6% ALTRE ATTIVITA' DEI SERVIZI 1.435 6,3% 5,8% PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. POSTE E TELECOMUNICAZIONI 282 1,2% 0,3% ISTRUZIONE 175 0,8% 0,3% SANITA' E ALTRI SERVIZI SOCIALI 920 4,1% 2,0% ATTIVITA' RICREATIVE, CULTURALI E SPORTIVE 196 0,9% 0,4% ALTRE ATTIVITA' PROFESSIONALI E IMPRENDITORIALI 61 0,3% 0,2% VARIE ATTIVITA' DI SOMMINISTRAZIONE DI PERSONALE 245 1,1% 0,0% ALTRO 34 0,1% 0,2% TOTALE 22.700 100,0% 100,0% L’industria meccanica è dunque una delle componenti di spicco del Comprensorio, sebbene il settore non raggiunga il peso che mediamente ha a livello nazionale, ed incrementa leggermente il suo peso nell’economia locale. Ma vediamo come si compone e si articola internamente a livello di sottosettori. Dei 2.700 addetti metalmeccanici, due terzi sono concentrati in soli cinque sottosettori: la fabbricazione di macchine per impieghi speciali (511 addetti), la fabbricazione di altre macchine per impieghi generali (415), la fabbricazione di altri prodotti metallici (352), la fabbricazione di elementi da costruzione in metallo (341) e i trattamenti superficiali di metalli insieme alle lavorazioni varie (296). In tutti

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questi comparti il peso dell’Empolese-Valdelsa sul totale dell’occupazione regionale è superiore alla media del peso nel settore metalmeccanico (2,7%), con valori che vanno dal 2,9% nel trattamento di metalli al 5,6% nella fabbricazione di macchine per impieghi speciali. Sebbene non vi siano dati sufficienti per una analisi delle filiere più approfondita, sembra emergere dalle ricerche disponibili una presenza prevalente nella filiera della meccanica per la casa e in quelle delle costruzioni macchine specializzate (per la lavorazione della filiera della pelle, per la lavorazione dei minerali non metalliferi) oltre a presenze sporadiche nelle filiere della cantieristica navale, delle macchine per l’edilizia, dell’illuminazione, della meccanica per il legno/arredo, della meccanica per l’agroalimentare, del ferroviario. Tab. 1.3 – Addetti in Toscana e nell’empolese + Bassa Valdelsa nei sottosettori della meccanica.

Sottosettore

Addetti Toscana

Addetti Empolese + Bassa

Valdelsa Emp.-Vald. /Tosc.

271 - Produzione di ferro, di acciaio e di ferroleghe (CECA) 3045 0 0,0% 272 - Fabbricazione di tubi 238 0 0,0% 273 - Altre attiv. di prima trasf. di ferro e acciaio; prod. ferroleghe non CECA 564 6 1,1% 274 - Produzione di metalli di base preziosi e non ferrosi 2340 0 0,0% 275 - Fusione di metalli 1100 47 4,3% 281 - Fabbricazione di elementi da costruzione in metallo 10107 341 3,4% 282 - Fabbric. cisterne e contenitori in metallo; radiatori e caldaie centraliz. 406 35 8,6% 283 - Fabbric. generatori di vapore, escluse le caldaie per riscald. centrale 22 0 0,0% 284 - Fucinatura, imbutitura, stampaggio e profilatura metalli; metall. polveri 1606 50 3,1% 285 - Trattamento e rivestimento dei metalli, lavoraz. meccanica generale per c/t 10377 296 2,9% 286 - Fabbric. di articoli di coltelleria, utensili e oggetti diversi in metallo 1371 93 6,8% 287 - Fabbricazione di altri prodotti metallici 7951 352 4,4% 291 - Fabbric. macchine e appar. per energia meccan., escluso motori per veicoli 4686 15 0,3% 292 - Fabbricazione di altre macchine di impiego generale 8462 415 4,9% 293 - Fabbricazione di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura 834 63 7,6% 294 - Fabbricaz. macchine utensili e parti; installaz., manut. e riparazione 1804 47 2,6% 295 - Fabbricazione di altre macchine per impieghi speciali 9094 511 5,6% 296 - Fabbricazione di armi, sistemi d'arma e munizioni 94 0 0,0% 297 - Fabbricazione di apparecchi per uso domestico n.c.a. 1871 0 0,0% 300 - Fabbricazione di macchine per ufficio, di elaboratori e sistemi informatici 1106 12 1,1% 311 - Fabbricazione di motori, generatori e trasformatori elettrici 1410 19 1,3% 312 - Fabbricazione apparecchiature per distribuz. e controllo dell'elettricita' 1369 7 0,5% 313 - Fabbricazione di fili e cavi isolati 436 0 0,0% 314 - Fabbricazione di accumulatori, pile e batterie di pile 66 48 72,7% 315 - Fabbricazione di apparecchi di illuminazione e di lampade elettriche 1788 89 5,0% 316 - Fabbricazione di altri apparecchi elettrici n.c.a. 4490 80 1,8%

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Sottosettore

Addetti Toscana

Addetti Empolese + Bassa

Valdelsa Emp.-Vald. /Tosc.

321 - Fabbric. di tubi e valvole elettronici e di altri componenti elettronici 1144 1 0,1% 322 - Fabbric. apparecchi trasmittenti per radiodiffus., televisione e telefonia 4344 42 1,0% 323 - Fabbric. apparec. riceventi per radiodiff., televisione e prod. connessi 38 0 0,0% 331 - Fabbricazione di apparecchi medicali, chirurgici e ortopedici 3408 56 1,6% 332 - Fabbric. di strumenti e apparec. di misurazione, controllo, prova e simili 1271 90 7,1% 333 - Fabbricaz. di apparecchiature per il controllo dei processi industriali 585 22 3,8% 334 - Fabbricazione di strumenti ottici e di attrezzature fotografiche 484 2 0,4% 335 - Fabbricazione di orologi 55 0 0,0% 341 - Fabbricazione di autoveicoli 443 0 0,0% 342 - Fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli; fabbricazione di rimorchi 907 0 0,0% 343 - Fabbricazione di parti ed accessori per autoveicoli e per loro motori 4186 0 0,0% 351 - Industria cantieristica: costruz. navali e riparaz. di navi e imbarcazioni 3910 40 1,0% 352 - Costruzione di locomotive e di materiale rotabile ferro-tranviario 1987 0 0,0% 353 - Costruzione di aeromobili e di veicoli spaziali 8 0 0,0% 354 - Fabbricazione di motocicli e biciclette 4679 4 0,1% 355 - Fabbricazione di altri mezzi di trasporto n.c.a. 12 0 0,0% Totale 104098 2783 2,7% Una disaggregazione, sempre a partire dai dati censuari, per territorio comunale, mostra 64 combinazioni comune/sottosettore con almeno 10 addetti (in verità una soglia molto bassa), e fra di esse 14 con almeno 50 addetti e 33 con almeno 30 addetti (quelle riportate in tabella). Tab. 1.4 – Distribuzione delle unità locali della meccanica con almeno 10 addetti per Comune

Comune Unità locali

Addetti dipendenti

Addetti indipendenti

Addetti totali

Sottosettore

048012 - Certaldo 6 174 10 184

295 - Fabbricazione di altre macchine per impieghi speciali

048014 - Empoli 7 158 7 165

295 - Fabbricazione di altre macchine per impieghi speciali

048014 - Empoli 30 69 48 117

292 - Fabbricazione di altre macchine di impiego generale

048012 - Certaldo 16 67 27 94

285 - Trattamento e rivestimento dei metalli, lavoraz. meccanica generale per c/t

048012 - Certaldo 11 77 12 89 281 - Fabbricazione di elementi da costruzione in metallo

048050 - Vinci 8 60 10 70 292 - Fabbricazione di altre macchine di impiego generale

048030 - Montespertoli 11 46 20 66 287 - Fabbricazione di altri prodotti metallici

048014 - Empoli 18 32 29 61 281 - Fabbricazione di elementi da costruzione in metallo

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Comune Unità locali

Addetti dipendenti

Addetti indipendenti

Addetti totali

Sottosettore

048012 - Certaldo 9 47 14 61 287 - Fabbricazione di altri prodotti metallici 048020 - Gambassi

Terme 6 50 8 58 285 - Trattamento e rivestimento dei metalli, lavoraz. meccanica generale per c/t

048011 - Cerreto Guidi 4 49 8 57

295 - Fabbricazione di altre macchine per impieghi speciali

048019 - Fucecchio 7 46 10 56

295 - Fabbricazione di altre macchine per impieghi speciali

048012 - Certaldo 6 44 12 56

292 - Fabbricazione di altre macchine di impiego generale

048030 - Montespertoli 15 32 22 54 281 - Fabbricazione di elementi da costruzione in metallo

048008 - Capraia e

Limite 4 41 8 49 287 - Fabbricazione di altri prodotti metallici 048019 - Fucecchio 2 47 1 48

314 - Fabbricazione di accumulatori, pile e batterie di pile

048014 - Empoli 20 19 28 47 287 - Fabbricazione di altri prodotti metallici

048030 - Montespertoli 8 29 16 45

285 - Trattamento e rivestimento dei metalli, lavoraz. meccanica generale per c/t

048028 - Montelupo Fiorentino 8 32 11 43

292 - Fabbricazione di altre macchine di impiego generale

048011 - Cerreto Guidi 4 36 5 41 287 - Fabbricazione di altri prodotti metallici

048014 - Empoli 13 20 20 40

285 - Trattamento e rivestimento dei metalli, lavoraz. meccanica generale per c/t

048030 - Montespertoli 1 38 1 39

332 - Fabbric. di strumenti e apparec. di misurazione, controllo, prova e simili

048012 - Certaldo 6 27 11 38

286 - Fabbric. di articoli di coltelleria, utensili e oggetti diversi in metallo

048010 - Castelfiorentino 15 19 18 37 281 - Fabbricazione di elementi da costruzione in metallo

048010 - Castelfiorentino 4 28 9 37

292 - Fabbricazione di altre macchine di impiego generale

048014 - Empoli 8 27 9 36 316 - Fabbricazione di altri apparecchi elettrici n.c.a.

048050 - Vinci 10 23 12 35 281 - Fabbricazione di elementi da costruzione in metallo 048019 - Fucecchio 8 24 10 34

292 - Fabbricazione di altre macchine di impiego generale

048011 - Cerreto Guidi 4 29 5 34

292 - Fabbricazione di altre macchine di impiego generale

048010 - Castelfiorentino 2 31 2 33

332 - Fabbric. di strumenti e apparec. di misurazione, controllo, prova e simili

048010 - Castelfiorentino 5 23 10 33 287 - Fabbricazione di altri prodotti metallici

048014 - Empoli 7 21 12 33

315 - Fabbricazione di apparecchi di illuminazione e di lampade elettriche

048008 - Capraia e

Limite 6 21 11 32 351 - Industria cantieristica: costruz. navali e riparaz. di navi e imbarcazioni

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In merito alle caratteristiche strutturali delle imprese meccaniche dell’Empolese Valdelsa3, tutti gli indicatori tendono a coincidere con quelli medi regionali, a parte percentuali leggermente più elevate delle aziende che hanno segnalato un aumento di fatturato e delle aziende con innovazione di processo; i rapporti interimpresa vedono un maggior numero sia di clienti locali che di fatturato esportato (lasciando intravedere una prevalenza di queste due dimensioni di mercato, locale e internazionale, a scapito dell’integrazione nel sistema dell’industria meccanica nazionale), ed una minor quota di aziende che effettuano significativi acquisti di lavorazioni (poiché, probabilmente, vi è una maggior quota di imprese che eseguono lavorazioni conto terzi). L’industria alimentare presenta una struttura abbastanza polarizzata fra il settore “lattiero caseario” (in cui è statisticamente compresa la Sammontana e l’industria dei gelati in generale) e comparti molto più polverizzati quali la produzione di carni e pesce (scatolame e insaccati), la “fabbricazione di altri prodotti alimentari” (prodotti da forno, ma anche fornai artigiani), le coltivazioni agricole e altri servizi (attività connesse alla riproduzione di vino e olio). Tab. 1.5 – Addetti in Toscana e nell’empolese + Bassa Valdelsa nei sottosettori dell’alimentare.

Sottosettori unità locali

add. Dipendenti

add. Indipendenti

tot. Addetti

151 - Produzione, lavoraz. e conservazione di carne e di prodotti a base di carne 13 70 13 83 152 - Lavorazione e conservazione di pesce e di prodotti a base di pesce 7 27 9 36 153 - Lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi 2 66 5 71 154 - Fabbricazione di oli e grassi vegetali e animali 5 34 4 38 155 - Industria lattiero-casearia 8 486 11 497 156 - Lavorazione delle granaglie e di prodotti amidacei 5 24 6 30 157 - Fabbricazione di prodotti per l'alimentazione degli animali 1 5 1 6 158 - Fabbricazione di altri prodotti alimentari 135 696 247 943 159 - Industria delle bevande 5 87 11 98 160 - Industria del tabacco 0 0 0 0 011 - Coltivazioni agricole; orticoltura, floricoltura 130 26 194 220 014 - Attivita' dei serv. non veterinari connessi all'agric. e alla zootecnia 45 51 56 107

3 Ns. elaborazioni da L. Bacci, F. Bortolotti, a cura di , Indagine conoscitiva sull'evoluzione dell'industria meccanica regionale e sue potenzialità occupazionali, Irpet, Firenze, 2007.

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L’articolazione sopra ricordata risulta anche più evidente osservando i dati a livello di combinazioni comune/sottosettore. Benché di dimensioni ridotte rispetto al settore meccanico, è evidente il radicamento nel territorio almeno di alcune delle attività del settore. Tab. 1.6 – Distribuzione delle unità locali dell’alimentare con almeno 10 addetti per Comune

Comune unità locali

addetti dip.

addetti ind.

totale add. Sottosettore

048014 - Empoli 3 477 3 480 155 - Industria lattiero-casearia 048050 - Vinci 16 238 26 264 158 - Fabbricazione di altri prodotti alimentari 048014 - Empoli 36 93 63 156 158 - Fabbricazione di altri prodotti alimentari 048010 - Castelfiorentino 19 64 41 105 158 - Fabbricazione di altri prodotti alimentari 048027 - Montaione 4 93 6 99 158 - Fabbricazione di altri prodotti alimentari 048019 - Fucecchio 17 45 30 75 158 - Fabbricazione di altri prodotti alimentari 048020 - Gambassi Terme 4 61 10 71 158 - Fabbricazione di altri prodotti alimentari 048028 - Montelupo Fiorentino 8 47 19 66 158 - Fabbricazione di altri prodotti alimentari

048050 - Vinci 1 64 1 65 153 - Lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi

048014 - Empoli 11 38 12 50 014 - Attivita' dei serv. non veterinari connessi all'agric. e alla zootecnia

048030 - Montespertoli 12 23 21 44 158 - Fabbricazione di altri prodotti alimentari 048011 - Cerreto Guidi 36 0 42 42

011 - Coltivazioni agricole; orticoltura, floricoltura

048050 - Vinci 1 33 7 40 159 - Industria delle bevande 048030 - Montespertoli 1 39 0 39 159 - Industria delle bevande

048014 - Empoli 15 7 31 38 011 - Coltivazioni agricole; orticoltura, floricoltura

048030 - Montespertoli 24 4 31 35

011 - Coltivazioni agricole; orticoltura, floricoltura

048012 - Certaldo 9 20 15 35 158 - Fabbricazione di altri prodotti alimentari 048012 - Certaldo 1 28 2 30

151 - Produzione, lavoraz. e conservazione di carne e di prodotti a base di carne

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2. Le problematiche strutturali emergenti secondo i membri delle associazioni di rappresentanza degli interessi collettivi

Meccanica Agroalimentare Il quadro complessivo del settore meccanico è da un punto di vista congiunturale piuttosto positivo, sia per quanto riguarda le imprese di carattere artigianale, spesso agganciate alla filiera della casa, che ha conosciuto una forte espansione produttiva, sia per le aziende un po’ più complesse (poche, comunque), molte nelle filiere della meccanica strumentale, che hanno finora retto agevolmente la concorrenza orientale. A parte le questioni dei fabbisogni formativi e occupazionali, si intravedono alcuni possibili problemi: - Gli investimenti che le aziende meccaniche,

soprattutto nel campo della subfornitura, hanno fatto in termini di innovazione, sia di prodotto che di processo, non sono stati sufficienti a mantenere tutte le quote di mercato soprattutto nei mercati della sub-fornitura.

- La natura familiare della proprietà, se in passato ha costituito una risorsa in termini imprenditoriali (l’imprenditore – proprietario nelle aree ad economia diffusa è un abile conoscitore del contesto locale, è in grado di cogliere le occasioni offerte dal mercato ed è estremamente laborioso in virtù dell’identificazione azienda – imprenditore – proprietario), oggi costituisce un limite. Infatti il know-how della proprietà è spesso insufficiente a rispondere alle sfide che mercati e globalizzazione pongono.

- Inoltre, la natura familiare della proprietà delle imprese genera non pochi problemi in fase di successione generazionale: alcune aziende – nella fase di passaggio tra vecchie e nuove generazioni – chiudono, lasciandosi alle spalle un più o meno lungo periodo di incertezza nel quale l’impresa cessa di investire, divenendo sempre meno competitiva sul mercato.

- Le imprese meccaniche del territorio empolese – valdelsa sono piccole (in media 10-12 addetti). Il nanismo imprenditoriale impedisce l’attivazione di processi di ricerca e sviluppo in grado di rafforzarne la presenza sul mercato.

- Come, e forse più, che nel settore agroalimentare vi è un problema specifico di riproduzione delle competenze, che ovviamente costituisce uno dei focus della ricerca, su cui si tornerà nel corso del lavoro.

Le imprese agroalimentari possono essere suddivise in due grandi categorie: quelle che hanno superato la dimensione artigianale, attraverso l’istituzionalizzazione di rapporti economici con la grande distribuzione oppure con grandi imprese per le quali giocano il ruolo di subfornitrici, e quelle che invece hanno mantenuto una dimensione artigianale ed una conduzione prevalentemente familiare. Un ruolo del tutto particolare inoltre è giocato dalla Sammontana, che si colloca fra le aziende leader nel settore italiano della gelateria. Le problematiche associate alle due categorie suddette sono differenti: le aziende familiari, di stampo artigianale soffrono nei periodo attorno alle fasi di ricambio generazionale (alcune cessano la propria attività, altre si polverizzano in maniera proporzionale agli eredi). In queste imprese, inoltre, le funzioni aziendali non sono istituzionalizzate, l’imprenditore accentra su di sé tutti i ruoli di vertice. Dunque, quando quest’ultimo viene a mancare, l’azienda cessa di esistere per mancanza di vertice funzionale. Molte piccole imprese hanno trovato una collocazione sul mercato con la rivalutazione delle produzioni tipiche e locali, che ha aperto un certo spazio di mercato. Le imprese industriali, invece, esistono in funzione di grandi strutture industriali o della grande distribuzione con le quali hanno spesso un rapporto di fornitura / subfornitura esclusivo. Dunque, il venir meno di tali rapporti esclusivi è potenzial-mente in grado di decretarne la chiusura. Un altro elemento di grande sensibilità è la capacità di tenere costantemente aggiorna-to il livello di sicurezza alimentare, condi-zione anch’essa di sopravvivenza per le imprese,

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3. Le professionalità strategiche nei settori della meccanica e dell’agro-alimentare del Circondario Empolese –Valdelsa 3.1 L’approccio metodologico Le attività svolte L’analisi condotta sino ad ora si fonda su materiali empirici ricavati da interviste semi-strutturate somministrate a due tipologie di soggetti:

- I membri delle associazioni di rappresentanza degli interessi collettivi (dei lavoratori e datoriali) operanti sul territorio del Circondario Empolese Valdelsa � si tratta, complessivamente, di 5 soggetti rispettivamente appartenenti a CGIL, CISL, CNA e Assoindustria;

- Gli esponenti delle aziende più rappresentative dei settori della meccanica e dell’agro-alimentare del territorio � si tratta rispettivamente di 31 aziende intervistate, 17 delle quali operanti nel settore agro-alimentare e 14 in quello della meccanica.

Sebbene, tutte le interviste abbiano un carattere qualitativo ed esplorativo, quelle effettuate con i membri delle associazioni di rappresentanza degli interessi collettivi sono “più esplorative delle altre”, poiché attraverso di esse sono state ricavate le informazioni strategiche necessarie a definire i temi che – successivamente – hanno caratterizzato gli incontri successivi con le imprese. In particolare, attraverso gli incontri con i membri delle associazioni di rappresentanza degli interessi collettivi si sono acquisiti dati riguardo:

- Le modalità di riproduzione professionale maggiormente adottate nei settori considerati; - Le opinioni circa le politiche formative condotte a livello locale; - Una prima (grossolana) definizione dei profili professionali strategici riconducibili ai due

settori considerati4. Quest’ultimo punto costituisce un elemento di grande importanza poiché ha orientato il contenuto delle interviste effettuate con le imprese del territorio5. Infatti, le professionalità segnalate dai membri delle associazioni di rappresentanza sono state arricchite sia dai contributi offerti dalla letteratura (Repertori della Regione Toscana, ISFOL, Unioncamere - Excelsior), ma soprattutto dagli apporti provenienti da alcune interviste condotte in profondità su 6 delle 31 imprese contattate. Nelle 6 imprese suddette, infatti, sono stati definiti in dettaglio i profili professionali più rilevanti descrivendone le competenze chiave ed individuando – al contempo – le macro-fasi del processo produttivo nelle quali tali profili operano. Le interviste effettuate nelle restanti 25 imprese sono servite a verificare e convalidare quanto già raccolto nelle prime 6 aziende e – soprattutto – a precisare le capacita e le conoscenze associate a ciascuna competenza caratterizzante il profilo.

4 La traccia d’intervista utilizzata per la rilevazione costituisce l’allegato 1. 5 La traccia d’intervista utilizzata per la rilevazione costituisce l’allegato 2-a (interviste per la definizione dei profili) e 2-b (interviste di verifica).

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Approfondimento: Appare opportuno chiarire il significato operativo che in questa sede si attribuisce al concetto di competenza, intesa come l'insieme di conoscenze, capacità e attitudini necessarie all’ottenimento di una determinata performance. La competenza orienta i processi dell'organizzazione verso gli obiettivi da raggiungere, nel quadro della cultura organizzativa. La nostra necessità è stata quella di poter disporre di una metodologia che, nella descrizione della competenza, tenesse conto della combinazione di due fattori essenziali:

- le conoscenze, che fanno riferimento a tutto ciò che il soggetto deve sapere o apprendere in merito alle azioni necessarie a svolgere una determinata attività ed ai comportamenti che deve attuare per fronteggiare efficacemente le problematiche organizzativo-relazionali del contesto in cui opera (attengono al sapere);

- le capacità, che fanno riferimento al sapere come utilizzare le conoscenze e gli strumenti (metodologie, procedimenti, tecniche, tecnologie, etc.) per la realizzazione di azioni anche complesse (attengono al saper fare);

Si tratta cioè di risorse che un individuo deve possedere e mobilitare per svolgere, in modo adeguato, le azioni significative riconducibili ai propri processi lavorativi . Dunque ciascuna competenza si compone di più capacità e attitudini, mentre lo sviluppo di queste ultime è possibile solo se il destinatario della formazione viene attrezzato di più conoscenze (si veda la figura 1). Le competenze, per essere definite, necessitano della specificazione delle capacità che le compongono, nonché delle conoscenze necessarie ad implementare queste ultime. Fig. 1.1 Relazione tra competenze, capacità e conoscenze Le competenze, le capacità e le attitudini sono state definite facendo ricorso a locuzioni standard sintetizzabili come segue:

- Competenza = Essere in grado di + verbo di azione all’infinito + oggetto (eventuale) - Capacità/Attitudini = Sapere (come) + verbo di azione all’infinito + oggetto + specificazione (eventuale)

3.2 I risultati emersi dalle interviste con i membri delle associazioni di rappresentanza degli interessi collettivi Prima di enumerare le professionalità strategiche indicate dai membri delle associazioni di rappresentanza è necessario discutere di alcune questioni generali. A detta degli intervistati, le istanze professionali delle imprese afferiscono tutte all’ambito della produzione, rispetto al quale le necessità prevalenti sono quelle di professionalità flessibili (il riferimento è al concetto di flessibilità funzionale) in grado di giocare all’interno dei processi produttivi più di un ruolo, in modo che la stessa persona possa essere impiegata su più fronti. Ad esempio: un saldatore che sa anche tornire e fresare è più gradito di colui che salda molto bene, ma non sa usare tornio e fresa.

Competenza

Capacità / Attitudine 1

Capacità / Attitudine 2

Capacità / Attitudine 3

Capacità / Attitudine n

……….

Conoscenza 1.1Conoscenza 1.2

….Conoscenza 1.n

Conoscenza 2.1Conoscenza 2.2

….Conoscenza 2.n

Conoscenza 3.1Conoscenza 3.2

….Conoscenza 3.n

Conoscenza n.1Conoscenza n.2

….Conoscenza n.n

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Di seguito – suddivise per settore – si riportano le professionalità indicate come strategiche. Si noti che il focus delle interviste si concentra in questa fase, non sul contenuto professionale del profilo, che sarà oggetto della fase successiva – frutto delle interviste condotte nelle 31 imprese suddette – quanto, piuttosto, sui motivi per i quali il profilo professionale è considerato dai nostri interlocutori come importante. I profili strategici nel settore della meccanica

Professionalità ritenuta strategica Ragioni della strategicità

Manutentori / montatori

Le attività di manutenzione e montaggio sono indispensabili all’azienda. In particolare:

- il montaggio garantisce l’assemblaggio della componentistica del prodotto presso il cliente nel rispetto degli standard di qualità e degli obiettivi di produzione: Dunque, un cattivo montaggio rende inutili gli sforzi qualitativi della produzione.

- la manutenzione a cui i nostri interlocutori fanno riferimento è quella interna cioè quella che l’azienda effettua nei confronti dei propri macchinari. La mancanza di manutentori o la presenza di soggetti con scarse capacità professionali è responsabile di costosissimi ritardi nei processi produttivi.

Tali profili hanno un elevatissimo grado di differenziazione dei Know-How dovuto alle peculiarità degli strumenti tecnici che tali soggetti sono chiamati a montare / manutenere. Tale professionalità si acquisisce prevalentemente con l’esperienza in azienda, è difficile – dunque – prevedere percorsi formativi esterni ai processi produttivi.

Addetti alle macchine a controllo numerico

Saper utilizzare macchine a controllo numerico significa essere in grado di produrre componenti meccanici di elevatissima qualità, in grado di conferire il maggior valore aggiunto alla produzione dell’impresa. Il know-how necessario a tale professionalità è sia pratico che teorico: occorre conoscere l’uso dei programmi CAD, conoscere elementi di trigonometria ed acquisire competenze specifiche nei linguaggi di programmazione. Il percorso formativo relativo a tali profili può essere pensato in due fasi: 1) Acquisizione delle conoscenze teoriche (trigonometria, CAD, linguaggi

di programmazione PLC) 2) Acquisizione abilità pratiche, attraverso percorsi di affiancamento nelle

aziende per acquisire padronanza nella programmazione delle macchine6 e nell’utilizzo dell’hardware)

Saldatori

Si tratta di professionalità che hanno conseguito percorsi formativi a seguito dei quali sono state rilasciate certificazioni specifiche (Rina, …). Per alcuni di questi soggetti possono essere previsti percorsi formativi ad hoc.

Operai specializzati

L’operaio specializzato realizza i prototipi, esegue modifiche nei processi di ricerca e sviluppo e di ingegnerizzazione del prodotto. Inoltre, l’operaio specializzato nel processo produttivo realizza i semilavorati in cui è richiesta un’elevata competenza nello svolgimento di lavorazioni complesse. L’operaio specializzato opera in imprese alle dirette dipendenze del caporeparto (area produzione) o del responsabile dell’area ricerca e

6 Per ragioni di fidelizzazione della clientela, le macchine a controllo numerico si avvalgono di linguaggi di programmazione PLC che pur essendo simili, presentano notevoli “personalizzazioni”. Non è pensabile, quindi, ipotizzare percorsi formativi standard, ma la formazione specifica, inerente l’utilizzo di una determinata macchina a controllo numerico deve essere erogata dall’azienda costruttrice.

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Professionalità ritenuta strategica Ragioni della strategicità sviluppo. Gli input delle sue attività sono costituiti dagli ordini di lavoro, i disegni dei semilavorati da produrre ed i cicli di lavoro. L’operaio specializzato si relaziona con i colleghi dell’area produzione, fornitori (per l’utensileria interna), collaudatori, addetti all’assistenza sulle macchine utensili. Data l’elevata specializzazione della figura e le peculiarità legate alla natura dell’impresa nella quale opera, le attività formative per la creazione di questo profilo professionale possono essere organizzate al solo scopo di svolgere una didattica propedeutica agli skill professionali che poi saranno acquisiti in azienda.

Capireparto

Il caporeparto opera in imprese medio – grandi alle dirette dipendenze del direttore di produzione. Il caporeparto programma e coordina le attività lavorative degli operai che fanno parte del suo reparto. L’attività di programmazione è subordinata alle priorità imposte dall’Ufficio produzione e/o dall’Ufficio commerciale e dalle procedure e caratteristiche del processo produttivo Il caporeparto opera in imprese medio – grandi alle dirette dipendenze del direttore di produzione. Il caporeparto programma e coordina le attività lavorative degli operai che fanno parte del suo reparto. L’attività di programmazione è subordinata alle priorità imposte dall’Ufficio produzione e/o dall’Ufficio commerciale e dalle procedure e caratteristiche del processo produttivo. Non sono pensabili percorsi formativi inerenti questo profilo professionale.

I profili strategici nel settore agro-alimentare

Professionalità ritenuta strategica Ragioni della strategicità

Manutentori delle linee alimentari

Si tratta di un profilo estremamente raro poiché le professionalità richieste sono intimamente connesse alla natura dei macchinari dell’azienda. Infatti, tali profili hanno un elevatissimo grado di differenziazione dei know-how dovuto alle peculiarità degli strumenti tecnici che tali soggetti sono chiamati a montare / manutenere. Tale professionalità si acquisisce prevalentemente con l’esperienza in azienda, è difficile – dunque – prevedere percorsi formativi esterni ai processi produttivi.

Tecnologi delle produzioni alimentari

Si tratta di un profilo professionale chiamato a sviluppare e migliorare il prodotto alimentare. Deve possedere competenze riconducibili alle scienze agrarie, alla chimica, alla biologia, alla sicurezza alimentare. I compiti di un tecnologo sono sostanzialmente i seguenti:

- ricerca di nuovi prodotti e partecipazione alla loro ingegnerizzazione

- studio di problematiche connesse al miglioramento di prodotti già esistenti

- studio di problematiche connesse alle fasi di produzione, dall’acquisto della materia prima all’immagazzinamento del prodotto finito controllo di qualità e definizione delle metodiche di controllo.

Per i tecnologi delle produzioni alimentari la formazione può servire per conseguire ulteriori specializzazioni. Tuttavia, tale figura professionale si consegue attraverso un percorso di laurea.

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Modalità di reperimento delle suddette professionalità strategiche Le aziende acquisiscono informazioni su tali professionalità strategiche (sia nel settore meccanico che in quello agro-alimentare) attraverso l’utilizzo di canali informali (per esempio il passa-parola), ma anche attraverso la consultazione di banche dati proprie. L’acquisizione passa – quasi sempre – attraverso offerte economiche ben al di sopra di quali stabiliti dal CCNL. Quasi mai – invece – tali profili strategici vengono reperiti attraverso centri per l’impiego, agenzie interinali o società di selezione. Modalità di riproduzione professionale Tutti gli intervistati lamentano:

- un totale scollamento tra i percorsi scolastici e gli skill professionali richiesti dal mondo del lavoro;

- insufficiente appropriatezza delle (molte) offerte formative presenti sul territorio rispetto alla domanda professionale espressa dall’azienda.

Per i profili medi, gli intervistati concordano nel ritenere l’alternanza formazione / stage un’ottima soluzione alla riproduzione di professionalità più consone ai desiderata delle imprese. Per i profili medio-alti la formazione diviene un elemento accessorio rispetto all’acquisizione di un know-how conseguibile solo con tantissimo affiancamento ed esperienza sui processi produttivi (e non) dell’impresa.

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3.3 I risultati emersi dalle interviste con le imprese del settore della meccanica e dell’agro-alimentare I profili oggetto d’analisi Le interviste condotte in profondità nelle prime 6 aziende (delle 30 interpellate) ci hanno obbligato ad una parziale “correzione di rotta” rispetto a quanto emerso dai contatti con i membri delle associazioni di rappresentanza degli interessi collettivi (si veda il paragrafo precedente). Infatti, nella indicazione dei profili professionali strategici iniziale sembra esserci stata – da parte degli intervistati – una sottovalutazione dei fabbisogni professionali collegati alle attività di staff (amministrazione, marketing – vendita, progettazione, etc.). D’altronde, soprattutto gli interlocutori sindacali, tendono ad interfacciarsi alle imprese quasi esclusivamente all’ambito della produzione con scarsi rapporti con le altre strutture funzionali aziendali. Nello schema seguente si riportano, dunque, i profili segnalati dalla Associazioni di rappresentanza degli interessi collettivi e quelli oggetto d’indagine a seguito della correzione suddetta. Come si vedrà alcuni dei profili iniziali sono rimasti anche dopo un confronto con le aziende, per altri, invece vi è stata un opera di riduzione (cioè alcuni profili iniziali sono stati accorpati in un unico profilo. Infine, dal confronto con le imprese è sorta la necessità di includere nell’elenco dei profili da “mappare” nuove figure professionali, inizialmente non contemplate dalle interviste con i membri delle associazioni di rappresentanza. Tab. 3.1 Profili meccanica

Profili Iniziali (definiti dal confronto con le ass. di rappresentanza)

Profili mappati (dopo il confronto con le imprese)

Manutentore / Montatore Manutentore Addetto alle macchine a controllo numerico

Saldatore Operaio specializzato

Caporeparto Caporeparto - Attrezzista - Progettista - Addetto alle vendite

Tab. 3.2 Profili agro-alimentare

Profili Iniziali (definiti dal confronto con le Ass. di rappresentanza)

Profili mappati (dopo il confronto con le imprese)

Manutentore delle linee alimentari Manutentore Tecnologo delle produzioni alimentari Tecnico della qualità alimentare

- Responsabile della qualità

- Caporeparto produzioni alimentari / Caporeparto nei

salumifici - Addetto al marketing

Da una prima analisi dei profili emerge la tendenza – per il settore della meccanica – ad una spiccata flessibilità funzionale: la strategicità dei profili di “Addetto alle macchine a controllo numerico” e “Saldatore” viene riassunta nel profilo di operaio specializzato che – tuttavia – al suo interno racchiude capacità quali “Programmare e utilizzare macchine a controllo numerico” e abilità

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connesse sia alla saldatura che alla fresatura. Emergono poi “nuovi” profili quali l’attrezzista, il Progettista e l’addetto alle vendite7. L’ambito, invece, dei profili agro-alimentari vede – semplicemente – un’integrazione dei profili strategici iniziali con nuovi profili quali: il “Responsabile della qualità”, la figura del Caporeparto nella sua duplice veste di Caporeparto delle produzioni (generiche) alimentari e Caporeparto nei salumifici8 e dell’addetto al marketing9. Nei due quadri sinottici seguenti, per ogni profilo mappato nei settori della meccanica e agro-alimentare, si riporta una breve descrizione del medesimo. Tab. 3.3 – Descrizione dei profili mappati nel settore della meccanica

Profili mappati Descrizione

Manutentore Il manutentore si occupa dei lavori necessari alla manutenzione ordinaria, straordinaria e di pronto intervento delle macchine destinate alla produzione. il profilo è in grado di prevenire i guasti e di progettare modifiche agli impianti.

Operaio specializzato

L’operaio specializzato realizza i prototipi, esegue modifiche nei processi di ricerca e sviluppo e di ingegnerizzazione del prodotto. Inoltre, l’operaio specializzato nel processo produttivo realizza i semilavorati in cui è richiesta un’elevata competenza nello svolgimento di lavorazioni complesse.

Caporeparto

Il Caporeparto metalmeccanico coordina l’attività produttiva degli operai di reparto e si relaziona alle altre figure di riferimento dei diversi reparti aziendali. Il suo compito è quello di seguire le lavorazioni meccaniche, riducendo i tempi morti e cercando di mantenere costante l’alimentazione delle materie prime nelle postazioni di lavoro sovrintendendo la qualità delle lavorazioni

Attrezzista L’attrezzista organizza l’attività di lavorazione dei componenti della produzione tramite macchine: cura e prepara materiali e macchine, controlla la conformità dei prodotti agli standard qualitativi stabiliti.

Progettista

Si occupa della progettazione di prodotti industriali in genere destinati all'utilizzo quotidiano e domestico o a un produttore intermedio di beni di larga distribuzione. Si occupa fondamentalmente di trasformare le esigenze funzionali ed estetiche del clienti e in un bene producibile su scala industriale

Addetto alle vendite

L’addetto alle vendite coordina le attività di ricevimento degli ordini, controlla le linee di credito del cliente. Si occupa delle eventuali variazioni degli ordini relativamente ai prezzi e alla quantità. L’addetto alle vendite gestisce i flussi comunicativi con il cliente per quanto riguarda le informazioni sui vari ordini e il loro avanzamento, coopera con la Direzione commerciale, i venditori e gli agenti per assicurare un servizio di qualità. Si occupa, inoltre, delle banche dati clienti dei quali gestisce reclami ed eventuali contenziosi. L’addetto alle vendite opera in sinergia con l’area commerciale e fornisce importanti input alla produzione.

7 Il dettaglio completo dei profili mappati è presente in Appendice. 8 Tale distinzione si è resa necessaria per la presenza nel campione delle imprese di numerosi salumifici (nei quali, il caporeparto deve essere dotato di competenze specifiche). 9 Il dettaglio completo dei profili mappati è presente in Appendice.

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Tab. 3.4 – Descrizione dei profili mappati nel settore agro-alimentare

Profili mappati Descrizione

Manutentore Il manutentore si occupa dei lavori necessari alla manutenzione ordinaria, straordinaria e di pronto intervento delle macchine destinate alla produzione. il profilo è in grado di prevenire i guasti e di progettare modifiche agli impianti.

Tecnico della qualità alimentare

Il tecnico per la qualità degli alimenti svolge attività di laboratorio, di analisi e di ricerca. Il soggetto e' responsabile del corretto adempimento delle procedure, controlla il corretto funzionamento delle apparecchiature,verifica la congruenza del livello delle prestazioni agli standard stabiliti.

Responsabile della qualità

Il tecnico per la qualità degli alimenti svolge attività di laboratorio, di analisi e di ricerca. Il soggetto e' responsabile del corretto adempimento delle procedure, controlla il corretto funzionamento delle apparecchiature,verifica la congruenza del livello delle prestazioni agli standard stabiliti.

Caporeparto produzioni alimentari

Il caporeparto delle produzioni alimentari coordina l’attività produttiva degli operai di reparto e si relaziona alle altre figure di riferimento dei diversi reparti aziendali. Il suo compito è quello di seguire il processo produttivo, riducendo i tempi morti e cercando di mantenere costante l’alimentazione delle materie prime nelle postazioni di lavoro sovrintendendo la qualità delle lavorazioni.

Caporeparto salumificio

Il capo reparto salumificio sovraintende a tutte le lavorazioni delle carni al fine di assicurarne il buon esito. In particolare, il caporeparto di salumificio presiede i processi di: raffreddamento delle carni, lavorazione delle carni per la produzione di salumi insaccatura delle carni, sterilizzazione, disosso dei prosciutti, finitura dei prosciutti, confezionamento prosciutti ed insaccati

Occorre sottolineare subito che alcune delle figure sopra descritte, pur risultando strategiche ai processi produttivi delle aziende contattate, a detta degli interpellati, non sono definibili attraverso percorsi professionali tradizionali. Si tratta de:

- I capireparto sia del settore agro-alimentare (caporeparto settore alimentare e caporeparto salumificio) che della meccanica;

- Il Progettista (settore meccanico). Tutti gli intervistati convengono che l’unico modo per formare tali figure professionali sia legato a percorsi on the job, all’interno della stessa azienda nella quale operano. Infatti, le peculiarità dei processi produttivi aziendali da un lato e delle caratteristiche tecniche dei prodotti impediscono l’acquisizione del saper fare fuori dall’impresa considerata. Dunque colui che diviene caporeparto o progettista è un soggetto che è cresciuto all’interno dell’impresa, nella quale – spesso – ha ricoperto più di un ruolo professionale, fino ad approdare ai profili considerati. Ciò, naturalmente, non toglie che percorsi formativi non siano propedeutici ai profili suddetti, tuttavia – secondo le imprese interpellate – tali esperienze formative non sono determinanti per la definizione del profilo. Dietro tali affermazioni vi è la convinzione che essere progettisti o capireparto significhi – professionalmente – incorporare sia conoscenze codificate (acquisibili sui banchi di scuola o nei percorsi della formazione) ma, soprattutto, conoscenze contestuali (frutto, cioè di un’esperienza di tipo tacito, che solo la lunga permanenza in azienda può conferire). Alcuni delle aziende intervistate esprimono opinioni simili anche per altri profili quali il manutentore (sia del settore alimentare che di quello meccanico) e – in alcuni casi – perfino l’operaio specializzato (con particolare riferimento alle richieste capacità di interfacciarsi alla

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costruzione dei prototipi), tuttavia per questi ultimi la “chiusura” alla definibilità del profilo professionale attraverso formazione appare meno netta10. Infine, per tutti gli altri profili, l’apertura verso i percorsi formativi come strumento di riproduzione professionale è piena. Le competenze associate ai profili mappati Nelle due tabelle seguenti si riportano le competenze associate a ciascun profilo oggetto d’analisi. Tuttavia, prima di commentarne i contenuti – con l’ausilio di ulteriori tabelle di sintesi – può essere conveniente introdurre qualche definizione: nelle due tabelle a ciascuna competenza sono associate rispettivamente la Tipologia e la Rilevanza. Le Tipologie alle quali – l’équipe di ricerca ha ricondotto le diverse competenze – sono di tre tipi:

- Strategico – organizzativo – manageriali (SOM) � sono assimilabili a questa categoria le competenze che in qualche modo afferiscono alla Pianificazione delle strategie organizzative, alla gestione del cambiamento, alla gestione delle risorse umane, alla gestione delle risorse economico-finanziarie, al controllo di gestione, alla programmazione ed al controllo dell’organizzazione aziendale.

- Tecniche (TEC) � appartengono a questa categoria quelle capacità e conoscenze acquisibili attraverso percorsi (scolastici, universitari, formativi) codificati che definiscono competenze tecnico-specialistiche, informatiche, linguistiche, giuridico – normative, ragionieristiche, etc.

- Di gestione del ruolo (GDR) � sono assimilabili a questa categoria le competenze che in qualche modo sono riconducibili alla gestione di sistemi di valutazione del personale, alla capacità di prendere decisioni, a quella di saper risolvere problemi complessi, di esercizio della leadership, del saper cooperare nei gruppi di lavoro, di sapersi interfacciare agli altri attraverso una comunicazione efficiente ed efficace.

Per quanto concerne, invece la Rilevanza, si tratta di un indicatore che, in termini percentuali, restituisce il numero di imprese che ritengono necessario il possesso della competenza considerata (la rilevanza è stata calcolata anche per le capacità e le conoscenze, si vedano i profili in appendice). Più la rilevanza è elevata più quella competenza (oppure capacità o conoscenza) è indicata come necessaria dal gruppo di aziende interpellate.

10 Dati statistici circa le opinioni espresse dagli imprenditori sul tema della riproduzione professionale sono oggetto della survey statistica in corso di svolgimento.

Tab. 3.5 - Competenze associate a ciascun profilo per importanza % e tipologia – settore della meccanica

Competenza Tipologia Rilevanza % Profilo Essere in grado di individuare le caratteristiche di un nuovo prodotto TEC 92% Essere in grado di effettuare la progettazione di massima del prototipo TEC 92% Essere in grado di validare il disegno definitivo del prototipo TEC 83% Essere in grado di definire tempi e metodi di lavorazione TEC 75% Essere in grado di effettuare il benchmarking tecnico ed economico relativo al prodotto da realizzare TEC 50%

Progettista

Essere in grado di pianificare la produzione SOM 75% Essere in grado di esercitare la leadership GDR 67% Essere in grado di organizzare il monitoraggio del prodotto finito SOM 67% Essere in grado di risolvere situazioni impreviste GDR 67% Essere in grado di predisporre e tarare la macchine per il collaudo del prodotto SOM 58% Essere in grado di prendere iniziative e responsabilità GDR 50%

Caporeparto

Essere in grado di produrre i componenti che costituiranno il prototipo TEC 100% Essere in grado di assemblare il prototipo TEC 92% Essere in grado di contribuire allo sviluppo del prototipo TEC 92% Essere in grado di partecipare al processo produttivo TEC 92%

Operaio specializzato

Essere in grado di controllare conformità a standard qualitativi di semilavorati TEC 50% Essere in grado di predisporre macchine a controllo numerico per l`avvio della produzione TEC 42%

Attrezzista

Essere in grado di presidiare le operazioni di vendita SOM 92% Essere in grado di coordinare l’intervento su guasto SOM 58% Essere in grado di effettuare manutenzione preventiva TEC 50% Essere in grado di ottimizzare il funzionamento della macchina TEC 33%

Manutentore

Essere in grado di progettare modifiche impianti TEC 33% Essere in grado di gestire gli ordini del cliente TEC 33%

Addetto alle vendite

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Tab. 3.6 - Competenze associate a ciascun profilo per importanza % e tipologia – settore agroalimentare

Competenza Tipologia Rilevanza % Profilo Essere in grado di definire piano di marketing TEC 77% Essere in grado di contribuire alla definizione dei prodotti TEC 77% Essere in grado di interpretare le analisi di mercato TEC 69% Essere in grado di delineare piano di intervento pubblicitario promozionale TEC 23% Essere in grado di pianificare la creazione di coalizioni produttive SOM 8%

Addetto al marketing

Essere in grado di pianificare la produzione SOM 85% Essere in grado di risolvere situazioni impreviste GDR 85% Essere in grado di prendere iniziative e responsabilità GDR 77% Essere in grado di esercitare la leadership GDR 54%

Caporeparto Prod. Alimentari

Essere in grado di lavorare le carni TEC 23% Essere in grado di preparare i salumi TEC 23% Essere in grado di organizzare i processi produttivi SOM 23% Essere in grado di comunicare efficacemente GDR 23% Essere in grado di risolvere situazioni impreviste GDR 23% Essere in grado di esercitare la leadership GDR 15%

Caporeparto salumificio

Essere in grado di coordinare l’intervento su guasto TEC 38% Essere in grado di ottimizzare il funzionamento della macchina TEC 38% Essere in grado di effettuare manutenzione preventiva TEC 31% Essere in grado di progettare modifiche impianti TEC 8%

Manutentore

Essere in grado di effettuare controllo qualità del prodotto alimentare TEC 46% Essere in grado di controllare l`aderenza alle procedure ISO TEC 23% Essere in grado di produrre report sui risultati di analisi di alimenti TEC 23% Essere in grado di gestire la comunicazione interna/esterna ambito qualità processo GDR 15%

Resp. Qualità

Essere in grado di effettuare l`analisi della qualità del processo produttivo TEC 23% Essere in grado di effettuare controllo qualità del prodotto alimentare TEC 23% Essere in grado di produrre report sui risultati di analisi di alimenti TEC 15% Essere in grado di gestire la comunicazione tecnica GDR 15%

Tecnico qualità alimentare

Le due tabelle seguenti, definite aggregando le competenze dei profili professionali mappati per tipologia d’appartenenza, mostrano – in entrambi i settori – una prevalenza di competenze tecniche (65% nel settore della meccanica e 59% in quello agro-alimentare). La differenza tra i due settori si spiega con il maggior grado di specializzazione richiesto dalle produzioni meccaniche rispetto a quelli alimentari. Tuttavia, la costante crescita di vincoli normativi imposti (norme) o volontari (certificazioni di qualità) connessi alle condizioni e alle modalità qualitative, igienico-sanitarie attraverso le quali deve avvenire la produzione implica, comunque, elevati livelli tecnici richiesti. Piuttosto elevate appaiono anche le frequenze associate alle competenze Strategico – organizzativo – manageriali che costituiscono il 22% del totale nella meccanica e l’11% in quello agroalimentare. La percentuale doppia del settore della meccanica è spiegabile attraverso una maggior istituzionalizzazione organizzativa dei processi produttivi che implica – conseguentemente – una maggiore richiesta di risorse legate al controllo di gestione e alla dimensione organizzativa. Infine, rilevanti risultano le competenze associate alla tipologia della Gestione del ruolo che nel settore agro-alimentare costituiscono ben il 30% del totale. Si tratta di competenze che caratterizzano prevalentemente i capireparto alimentare / salumificio. L’impressione che si trae è che tali tipi di produzione – che sul territorio considerato sono prevalentemente di piccole dimensioni ed hanno un carattere per la maggior parte artigianale – implichino un ruolo di primo piano del caporeparto che, spesso, coincide con il titolare di imprese a carattere familiare. Dunque, la leadership, il saper creare climi lavorativi favorevoli, saper “inventarsi” le soluzioni giuste al momento opportuno, etc. diventano tratti professionali fortemente enfatizzati dalle caratteristiche sociali e strutturali delle aziende. Tab. 3.7 - Distribuzione competenze del settore della meccanica per tipologia

Tipologia competenze Freq. Freq.% GDR 3 13% SOM 5 22% TEC 15 65% Tot. 23 100% Tab. 3.8 - Distribuzione competenze del settore agro-alimentare per tipologia

Tipologia competenze Freq. Freq.% GDR 8 30% SOM 3 11% TEC 16 59% Tot. 27 100% Nelle due tabelle successive è stato calcolato il valore medio della rilevanza % associata alle tre tipologie di competenze. Appare significativa la profonda differenza tra il settore agro-alimentare – in cui la rilevanza media si distribuisce in maniera uniforme tra le competenze tecniche, di gestione del ruolo e tra quelle strategico – organizzativo e manageriali (cfr. tab. 3.10) – e il settore della meccanica in cui gli scarti appaiono un po’ più marcati e la rilevanza media risulta più elevata per le competenza strategico – organizzativo – manageriali. In sintesi, si potrebbe affermare che nel settore agro-alimentare tutte le tipologie di competenze sono importanti allo stesso modo, mentre in quello della meccanica risultano più necessari know-how associati al controllo di gestione, all’organizzazione e la pianificazione dei processi che di altro tipo (cfr. tab. 3.9).

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Tab. 3.9 – Rilevanza % media per tipologia di competenze settore della meccanica

Tipologia di competenze Rilevanza % media GDR 61% SOM 70% TEC 67% Tab. 3.10 – Rilevanza % media per tipologia di competenze settore agro-alimentare.

Tipologia di competenze Rilevanza % media GDR 38% SOM 38% TEC 35% Si noti che le rilevanze medie della meccanica (tab. 3.9) rispetto a quelle del settore agro-alimentare (tab. 3.10) sono più alte. Per approfondire questo fenomeno è conveniente rifarsi alle due tabelle successive in cui – per ogni profilo mappato – è riportata la rilevanza % media. Tab. 3.11 – Rilevanza % media per profilo nei settori meccanico e agro-alimentare.

Settore Profilo Rilevanza % media Addetto alle vendite 35% Attrezzista 39% Caporeparto 59% Manutentore 40% Operaio specializzato 85%

Meccanica

Progettista 70% Addetto al marketing 33% Caporeparto Prod. Alimentari 70% Caporeparto salumificio 19% Manutentore 24% Resp. Qualità 25% Tecnico qualità alimentare 13%

Agro-alimentare

Addetto al marketing 33%

La rilevanza % media dei profili della meccanica è pari al 55% rispetto al 31% del settore agro-alimentare. Ciò è dovuto a due ordini di ragioni:

- Non tutte le imprese contattate hanno al loro interno tutti i profili mappati. Ciò contribuisce ad abbassare la rilevanza % media associata ai profili meno presenti nelle aziende considerate. Tuttavia, mentre il settore della meccanica è più omogeneo in termini di figure professionali impiegate nei processi produttivi (vedi le figure dell’Operaio specializzato, del Progettista, del Caporeparto, del Manutentore), nelle aziende agro-alimentari la situazione è maggiormente eterogenea. Ciò, da un lato riflette la corrispondente diversità dei prodotti delle imprese agro-alimentari presenti sul territorio (dal gelato ai salumi, passando per i sott’oli), dall’altro è frutto della diversa organizzazione dei processi produttivi attuata da aziende, forti dei propri connotati artigianali che – pur essendo impegnate nella realizzazione della medesima tipologia di beni – puntano sulla personalizzazione delle

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lavorazioni per conquistare nicchie di mercato o espandere la propria presenza nei mercati in cui già sono presenti.

- I profili del settore della meccanica – descritti attraverso interviste in profondità con un sottogruppo delle imprese costituenti il campione – sono risultate più coerenti con le descrizioni del profilo ottenute nelle interviste successive (quelle di convalida del profilo stesso) rispetto a quanto accade per il settore agro-alimentare. Tuttavia, occorre fare attenzione: ciò non significa che i “profili agro-alimentari” siano “meno attendibili” rispetto a quelli della meccanica. Infatti, per entrambi i settori il profilo è stato costruito – come si è già detto – sia attraverso interviste in profondità con aziende particolarmente significative presenti sul territorio, sia attraverso informazioni ricavate dalla letteratura. Il risultato è stato la definizione di profili estremamente dettagliati in termini di competenze, capacità e competenze. Tuttavia, se il livello di dettaglio del settore della meccanica è apparso adeguato (le competenze, conoscenze e le capacità associate alle singole competenze sono state riconosciute come necessarie dagli intervistati) per il settore agro-alimentare il livello di dettaglio è apparso eccessivo. In altre parole: molte delle competenze, capacità e conoscenze proposte agli interpellati sono risultate non necessarie. Dunque, i profili agro-alimentari proposti alle imprese per la convalida per ottenere una rilevanza % media più alta dovevano essere espunti di diverse competenze capacità e conoscenze ritenute non necessarie. Ciò conferma che i profili descritti – anche per il settore agro-alimentare – non mancano di informazioni – semmai – ne contengono troppa, la cui rilevanza, tuttavia, è indicata dalla rilevanza % associata a ciascuna competenza, capacità e conoscenza.

Infine, la rilevanza percentuale associata a ciascuna capacità e conoscenza permette di individuare quelle che nel Circondario – a detta degli intervistati – non hanno alcuna importanza (rilevanza % = 0. Cfr. la tabella seguente)11 Tab. 3.12 –Capacità e conoscenze del settore della meccanica e agro-alimentare con rilevanza % = 0

Settore Profilo professionale Competenza a cui la

conoscenza / capacità è associata

Competenza / capacità

Addetto alle vendite Essere in grado di gestire gli ordini del cliente

Sapere come acquisire l'ordine del cliente secondo procedure aziendali

Addetto alle vendite Essere in grado di gestire gli ordini del cliente

Conoscere le metodologie e tecniche di negoziazione

Meccanica

Caporeparto Essere in grado di pianificare la produzione

Conoscere e utilizzare strumenti di progettazione (Gantt, Pert, WBS)

Addetto al marketing

Essere in grado di delineare piano di intervento pubblicitario promozionale

Conoscere elementi di psicologia della comunicazione

Tecnico qualità alimentare

Essere in grado di effettuare controllo qualità del prodotto alimentare

Conoscere la Statistica (acquisizione, trattamento, interpretazione dati)

Agro-alimentare

Tecnico qualità alimentare

Essere in grado di effettuare controllo qualità del prodotto alimentare

Sapere come usare strumenti statistici di analisi e interpretazione dati

11 La rilevanza % di una capacità / conoscenza può essere uguale a 0 o meno a seconda della competenza a cui è associata. Dunque, può accadere che la stessa capacità / conoscenza abbia una rilevanza % diversa a seconda della competenza di riferimento.

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Settore Profilo professionale Competenza a cui la

conoscenza / capacità è associata

Competenza / capacità

Tecnico qualità alimentare

Essere in grado di effettuare controllo qualità del prodotto alimentare

Sapere come utilizzare strumenti/tecniche per la elaborazione dati

Tecnico qualità alimentare

Essere in grado di effettuare l`analisi della qualità del processo produttivo

Sapere come usare strumenti statistici di analisi e interpretazione dati

Tecnico qualità alimentare

Essere in grado di gestire la comunicazione tecnica

Conoscere la Statistica (acquisizione, trattamento, interpretazione dati)

Tecnico qualità alimentare

Essere in grado di produrre report sui risultati di analisi di alimenti

Conoscere elementi di statistica (acquisizione, trattamento, interpretazione dati)

Tecnico qualità alimentare

Essere in grado di produrre report sui risultati di analisi di alimenti

Sapere come utilizzare strumenti/tecniche per la elaborazione dati

Tecnico qualità alimentare

Essere in grado di produrre report sui risultati di analisi di alimenti

Sapere come utilizzare strumenti/tecniche per la raccolta dati

Caporeparto salumificio Essere in grado di prendere iniziative e responsabilità

Sapere come attuare sistemi di implementare la decisione

Caporeparto salumificio Essere in grado di risolvere situazioni impreviste

Conoscere le caratteristiche e funzionalità degli strumenti di controllo del prodotto

Caporeparto salumificio Essere in grado di risolvere situazioni impreviste

Sapere come proporre modalità di lavorazione alternative sia nel processo interno che in quello rivolto all’esterno dell’impresa

Addetto al marketing Essere in grado di interpretare le analisi di mercato

Conoscere le tecniche di intervista e auditing

Addetto al marketing Essere in grado di pianificare la creazione di coalizioni produttive

Sapere come definire un piano comune di promozione

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4. L’analisi quantitativa delle professionalità strategiche nelle imprese meccaniche. Un approfondimento Al fine di integrare, seppur parzialmente, quanto detto sino ora, si è condotta una rilevazione statistica, mediante intervista telefonica, su un campione di circa 50 aziende appartenenti al settore della meccanica. Poiché nel settore agroalimentare si sono incontrate maggiori difficoltà del previsto nel contattare le imprese del settore, si è deciso di concentrare le energie nell’approfondire la rilevazione sul settore meccanico. Come si vedrà i risultati convergono su esiti abbastanza coerenti con quelli scaturiti dalla rilevazione diretta esposta nel capitolo precedente. Attraverso tale indagine – oltre alle caratteristiche strutturali ed organizzative delle imprese dei settori considerati presenti nel Circondario – si intende da un lato validare i contenuti delle interviste qualitative condotte presso le 31 imprese, in riferimento alla strategicità dei profili professionali mappati, dall’altro acquisire informazioni aggiuntive riguardo le modalità ed i problemi di riproduzione dei profili considerati nonché la loro effettiva richiesta da parte delle aziende interpellate12. 4.1 Gli esiti dell’indagine quantitativa Per cominciare a circostanziare i risultati della nostra rilevazione osserviamo dapprima il campione di imprese: si tratta di 50 aziende appartenenti al settore metalmeccanico, che sono state scelte privilegiando le medie dimensioni di impresa (anche perché sarebbe stato difficile ottenere risposte dettagliate da parte di imprese al limite della dimensione individuale). Mediamente si tratta di imprese con 11 addetti, fra i quali, sempre in media, 2 titolari, 8 lavoratori dipendenti “stabili” (a tempo indeterminato) e 1 lavoratore a tempo determinato. In altri termini possiamo dire che si tratta di imprese mediamente strutturate, che mantengono un chiaro legame con la loro origine derivante dallo sviluppo professionale di carriere operaie. Tab. 4.1 – Caratteristiche del campione d’imprese considerato

Caratteristiche Freq. Freq. % Imprese interpellate 50 Addetti 552 Titolari 107 19,4% Dipendenti "permanenti" 407 73,7% Dipendenti "temporanei" 38 6,9%

Vi è un ridotto numero di imprese con oltre 20 addetti (l’8% del totale), e con meno di 6 addetti (28%). Le due classi centrali sono costituite da quelle con 11-20 addetti (30%) e con 6-10 addetti (34%).

12 Il questionario elaborato per la rilevazione costituisce l’allegato 3.

28

Graf. 4.1 – Distribuzione delle imprese per numero di addetti

fino a 528%

da 6 a 1034%

da 11 a 2030%

oltre 208%

Si tratta di imprese che ancora nel 2007 hanno avuto una crescita occupazionale di qualche interesse (una crescita di circa 4 punti percentuali), la cui dinamica occupazionale è comunque in frenata, anche se per ora non si prevedono tanto riduzioni di occupazione, quanto un irrigidimento delle quantità di risorse umane disponibili. Tab. 4.2 – Avviamenti e cessazioni nelle imprese del campione

Anno N. avviamenti avviamenti/addetti 2007 (consuntivo) 46 9%

2008 (preconsuntivo) 31 6%

2009 (previsioni) 10 2% Anno N. cessazioni cessazioni/addetti

2007 (consuntivo) 27 5% 2008 (preconsuntivo) 19 4% 2009 (previsioni) 6 1%

La dimensione aziendale è strettamente correlata con la capacità di controllo sulla progettazione: in generale il 24% delle imprese intervistate non cura alcuna attività di ideazione e progettazione, ma tale cifra cresce al 50% fra le imprese con meno di 6 addetti, si riduce al 30% delle imprese con 6-10 addetti e si azzera nelle imprese con 10 o più addetti. In circa metà del campione si è verificata una pur modesta dinamica innovativa negli ultimi anni (cambiamento almeno della gamma di produzione), Nel 46% delle imprese sono stati effettuati “investimenti rilevanti” nell’ambito del rinnovamento tecnologico, nel 22% nell’ambito delle strutture produttive, nel 64% in ambito informatico, nel 10% nel campo della qualità. La tendenza del fatturato appare in certa misura legata alla dimensione; circa un terzo del campione è costituito da aziende che si trovano in una tendenziale crescita del fatturato: la dimensione occupazionale media di queste imprese è doppia di quella delle imprese più statiche (che costituiscono oltre metà del campione) e di quelle in ripiegamento.

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Tab. 4.3 – Andamento attuale del fatturato nelle aziende campione Attualmente, il fatturato dell’azienda è in una situazione di…

% su totale aziende Dimensione occupazionale media

Aumento 32% 17,1 Stabilità 54% 8,0 Diminuzione 14% 8,9

Come ci si poteva attendere, esiste una correlazione fra tendenza alla crescita del fatturato e alcune caratteristiche strutturali: la quota di aziende con fatturato in crescita (32%) si eleva per le quelle che curano internamente la progettazione (37%), che hanno effettuato investimenti informatici (37%), che hanno effettuato investimenti tecnologici (39%), che hanno ampliato la gamma produttiva (44%), ma soprattutto per le aziende che hanno ampliato le struttura fisiche (64%) o hanno investito sulla qualità (80%). Tab. 4.4 – Aziende con fatturato in crescita per tipologia.

Tipologia d’aziende % Totale aziende con fatturato in crescita 32% Aziende che curano internamente la progettazione 37% Aziende prive di capacità di progettazione 17% Aziende che hanno ampliato la gamma offerta 44% Aziende che non hanno ampliato la gamma offerta 17% Aziende con rilevanti investimenti in tecnologia e macchinari

39%

Aziende senza rilevanti investimenti in tecnologia e macchinari

26%

Aziende con rilevanti investimenti in immobili o struttura logistiche

64%

Aziende senza rilevanti investimenti in immobili o struttura logistiche

23%

Aziende con rilevanti investimenti in strutture informatiche

37%

Aziende senza rilevanti investimenti in strutture informatiche

22%

Aziende con rilevanti investimenti nel sistema di qualità 80% Aziende senza rilevanti investimenti nel sistema di qualità

27%

Abbiamo focalizzato, come figure chiave, 6 diversi profili professionali pertinenti al settore metalmeccanico. La definizione di “figura chiave” (di rilevanza strategica per il buon svolgimento del processo produttivo) non comporta necessariamente la rilevanza numerica; anzi per le produzioni di massa ad alta intensità di capitale è ragionevole pensare che le figure quantitativamente più presenti non saranno le figure chiave. Nel nostro caso invece accade il contrario: la somma delle figure chiave corrisponde all’88% degli addetti delle imprese intervistate, risultato appunto non scontato ma interessante. Nel residuo 12% potrebbero essere compresi operai non specializzati, autisti o impiegati amministrativi, per esempio. Comunque la figura di gran lunga prevalente (56% degli addetti) è quella dell’operaio specializzato, figura che è presente in tutte le aziende intervistate. Un’altra figura strategica è costituita dal progettista, presente in due terzi delle imprese, equivalente a quasi il 10% degli addetti; si può ragionevolmente supporre che spesso sia uno dei titolari, magari addetto anche ad altre mansioni direzionali. Due figure chiave rilevanti per

30

l’implementazione del processo produttivo, l’attrezzista e il manutentore, sono presenti rispettivamente nel 18% e nel 34% delle aziende e comprendono il 6% e il 2% degli addetti. Il caporeparto, che ha un ruolo eminentemente gerarchico e la cui presenza presuppone una certa strutturazione aziendale, è presente nel 22% delle imprese (e comprende il 3% degli addetti). Infine, in ambito più propriamente impiegatizio, abbiamo l’addetto alle vendite che è presente nel 78% delle imprese, ma con una incidenza non elevatissima (12% degli addetti). Di queste figure chiave abbiamo rilevato anche la presenza “saltuaria”, come esterni legati da rapporti di collaborazione o simili: si tratta di una presenza comunque modesta (6 unità in tutto) limitata alle figure del manutentore (il 9% dei manutentori totali sono addetti esterni) e dell’addetto alle vendite (il 4% degli addetti alle vendite totali sono esterni). Tab. 4.5 – Presenze dei profili professionali nel campione.

Profili professionali Numero di aziende in cui il profilo è

presente Freq. su totale aziende

Su totale addetti

Progettista 33 66% 9% Caporeparto 11 22% 3% Operaio specializzato 50 100% 56% Attrezzista 9 18% 2% Manutentore 17 34% 6% Addetto vendite 39 78% 12% Il numero medio di tutte queste figure professionali (calcolato limitatamente alle aziende in cui almeno un lavoratore di questo tipo è presente) è fra 1,3 e 1,8 per azienda (con l’eccezione degli operai specializzati, che in media sono 6 per impresa). Dunque non vi sono le condizioni per una politica delle risorse umane che non sia fortemente incentrata sulle relazioni personali e che non sia aggiustata ad hoc sulle risorse umane già presenti nell’impresa. Tab. 4.6 – Presenze medie dei profili professionali nelle singole aziende

Profili professionali Presenza media del profilo in azienda Progettisti 1,4 Capireparto 1,6 operaio specializzato 6,2 Attrezzista 1,3 Manutentore 1,8 addetto vendite 1,7 Un indicatore di tendenza emerge dalle risposte alla domanda se “Nei prossimi 3-5 anni, l'interesse della sua azienda per questa figura professionale crescerà o diminuirà”: non si tratta di una domanda secca sul fabbisogno occupazionale – che d’altronde in condizioni di incertezza avrebbe lasciato il tempo che trova- ma di una domanda più soft che allude al ruolo strategico e contemporaneamente al fabbisogno della figura stessa. Il risultato, calcolato in percentuale rispetto alle aziende in cui quella figura è già presente, vede una accentuazione dell’interesse per gli operai specializzati (interesse in crescita nel 30% delle imprese), e in minor misura (intorno al 10%) per tutte le altre figure con l’eccezione del caporeparto. Un declino di interesse si ha, nel 10% dei casi circa, per le figure dell’addetto alle vendite e del caporeparto (potrebbe trattarsi di ruoli che i titolari pensano di riassorbire al loro interno).

31

Tab. 4.7 - Interesse dell’azienda per la figura professionale.

Profilo profesisonale In crescita costante In diminuzione Progettista 12% 82% 6% Caporeparto 0% 91% 9% Operaio specializzato 30% 66% 4% Attrezzista 11% 89% 0% Manutentore 12% 88% 0% Addetto vendite 13% 77% 10% Con riferimento al mercato locale, si è chiesto se vi sono difficoltà di reperimento delle varie figure professionali chiave. In generale non sembrano esservi gradi difficoltà, se non in parte per gli operai specializzati (12% delle imprese segnalano notevoli difficoltà e il 34% “qualche” difficoltà) e in minor misura per i progettisti (rispettivamente 2% e 18%). Ovviamente tali percentuali aumentano se consideriamo solo le imprese in cui quelle figure sono effettivamente presenti. In tal caso al 46% di aziende che si dicono convinte che vi siano difficoltà per assumere operai specializzati, si aggiungono il 30% delle imprese che segnalano analoghe difficoltà sia per i manutentori che per i progettisti, e un 22% di segnalazioni di criticità per quanto riguarda gli attrezzisti. Tab. 4.8 – Difficoltà di reperimento dei profili su tutte le imprese del campione e su quelle in cui il profilo è già presente.

su totale aziende su aziende in cui c'è quella figura Difficoltà di reperimento molte

difficoltà alcune

difficoltà molte difficoltà Alcune difficoltà

Progettisti 2% 18% 3% 27% Capireparto 0% 0% 0% 0% Operaio specializzato 12% 34% 12% 34% Attrezzista 4% 0% 22% 0% Manutentore 4% 6% 12% 18% Addetto vendite 0% 10% 0% 12% Nessuna impresa segnala invece difficoltà ad assumere capireparto, e molto poche segnalano difficoltà a reperire addetti specializzati alle vendite. Alle imprese intervistate è stato chiesto anche, per ogni singola figura professionale, di indicare le motivazioni delle difficoltà di reperimento eventualmente incontrate (difficoltà che possono essere più di una per la medesima figura professionale). L’insufficiente esperienza è la motivazione più ricorrente, soprattutto per gli operai specializzati (49%) e i manutentori (50%), anche se è abbastanza rilevante per progettisti (27%), attrezzisti (25%) e addetti alle vendite (20%). Anche l’insufficiente preparazione scolastica e formativa vale soprattutto per i manutentori (38%)e gli operai specializzati (27%). La mancanza dei requisiti caratteriali incide sulla difficile reperibilità di attrezzisti (50%) e operai specailizzati (22%). Vi è poi un problema di insufficente informazione su quanti cercano lavoro (un fenomeno di mismatch) per gli addetti alle vendite (30%), gli attrezzisti (25%) e i progettisti (20%); per quanto concerne gli addetti alle vendite (40% e i progettisti (27%) si riscontra anche una eccessiva concorrenza da parte delle imprese del settore (che presumibilmente riguarda una crescita esponenziale del valore dell’esperienza, conteso a caro prezzo fra aziende concorrenti). Assenti, o quasi assenti, fra le motivazioni di difficile reperibilità, l’indisponibilità a trasferimenti territoriali e l’eccesso di pretese di retribuzione.

32

Tab. 4.9 – Motivazioni delle principali difficoltà di reperimento delle figure professionali (percentuali di riga).

Profilo professionale

Insufficiente preparazione scolastica o formativa

Mancanza di requisiti comportam

entali o caratteriali

Esperienza insufficiente

Richieste retributive eccessive

Indisponibilità dei

candidati a trasferimenti territoriali

Eccessiva concorrenza

da parte delle

imprese del settore

Mancanza di

informazioni sufficienti su quanti cercano lavoro

Totale

Progettisti 13% 7% 27% 0% 7% 27% 20% 100% Capireparto 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 100% Operaio specializzato

27% 22% 49% 0% 0% 0% 3% 100%

Attrezzista 0% 50% 25% 0% 0% 0% 25% 100% Manutentore 38% 13% 50% 0% 0% 0% 0% 100% Addetto vendite

10% 0% 20% 0% 0% 40% 30% 100%

Tutte le figure 22% 16% 39% 0% 1% 11% 11% 100%

Si nota una diversificazione fra le motivazioni che determinano scarsa reperibilità di operai specializzati, attrezzisti e manutentori da una parte (insufficiente preparazione scolastica, mancanza di esperienza, mancanza di requisiti personali) e dall’altra progettisti e addetti alle vendite (che manifestano problemi di mismatch e di “eccessiva concorrenza fra le imprese del settore”). Per i capireparto non viene segnalato alcun problema specifico. Tab. 4.10 – Motivazioni delle principali difficoltà di reperimento delle figure professionali (percentuali di colonna).

Profilo professionale

Insufficiente preparazione scolastica o

formativa

Mancanza di requisiti

comportamentali o

caratteriali

Esperienza insufficiente

Richieste retributive eccessive

Indisponibilità dei

candidati a trasferimenti territoriali

Eccessiva concorrenza

da parte delle

imprese del settore

Mancanza di informazioni sufficienti su

quanti cercano lavoro

Progettisti 13% 8% 14% 0% 100% 50% 38% Capireparto 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% Operaio specializzato 63% 67% 62% 0% 0% 0% 13% Attrezzista 0% 17% 3% 0% 0% 0% 13% Manutentore 19% 8% 14% 0% 0% 0% 0% Addetto vendite 6% 0% 7% 0% 0% 50% 38% Tutte le figure 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% Una domanda successiva specifica la previsione di disponibilità ad assumere (o ad utilizzare nel caso di figure esterne all’organico dell’impresa) una data figura professionale, distinguendo figure per cui questa disponibilità è in calo, crescente o costante. Risulta evidente come non è nelle prospettive di queste imprese una maggiore complessità della organizzazione di impresa (vista la complessiva minore previsione di utilizzazione di capireparto, addetti alle vendite, progettisti), mentre si conta di poter fare maggiore affidamento su figure operaie e tecniche quali in modesta misura attrezzisti e manutentori, ma soprattutto operai specializzati in genere.

33

Graf. 4.2 (a) e (b) – Previsione di minore e maggiore utilizzo dei profili professionali analizzati

In questa ricerca non abbiamo posto uno specifico focus sui lavorazioni stranieri; tuttavia la presenza di lavoratori immigrati è un elemento significativo del funzionamento del mercato del lavoro locale. Per quanto riguarda le figure chiave della industria metal-meccanica, la presenza di lavoratori immigrati si riscontra per quanto riguarda gli operai specializzati, gli attrezzisti e i manutentori, in poco più del 10% delle aziende intervistate. Sul totale di segnalazioni presenze di lavoratori stranieri (9, in cifre assolute), solo in tre casi si prevede un aumento della presenza di lavoratori immigrati; del resto il comparto metalmeccanico, e in specifico le posizioni ricoperte dalle sue figure chiave, sono poco frequentati dai lavoratori immigrati in paragone ad altri settori, e sono rimasti uno degli ambiti professionali ancora quasi totalmente appannaggio di lavoratori italiani. Il mercato del lavoro di riferimento, dal punto di vista territoriale, è quello locale, per quasi tutte le figure professionali considerate. Nel caso dei progettisti il mercato di riferimento per la ricerca di lavoratori con quella qualifica è nazionale (4% sul totale delle aziende) o regionale (4%). Vi è

previsione di maggiore uso della figura professiona le

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30%

progettista

caporeparto

operaio specializ.

attrezzista

manutentore

add. Vendite

previsione di minore uso della figura professionale

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30%

progettista

caporeparto

operaio specializ.

attrezzista

manutentore

add. Vendite

34

anche un 4% di aziende che ricercano sul mercato del lavoro regionale gli operai specializzati e gli addetti alle vendite. Graf. 4.3 – Ambito territoriale di reperimento delle figure professionali

Ambito territoriale di reperimento delle figure professionali

0%20%40%60%80%

100%

prog

ettist

a

capo

repa

rto

opera

io sp

ecia

lizza

to

attrezz

ista

man

uten

tore

adde

tto v

endit

efig. assente

nazionale

regionale

locale

L’adeguatezza formativa delle figure eventualmente reperite sul mercato del lavoro locale è rilevata da una apposita domanda; secondo le risposte delle imprese, i maggiori livelli di inadeguatezza si riscontrano per gli operai specializzati (48%) e per i manutentori (41%), ma sono abbastanza elevati anche per quanto riguarda i progettisti (24%), molto meno rispetto ai capireparto (9%) e agli addetti alle vendite (3%). Il dato è interessante e per certi verso controintuitivo: l’impressione è infatti che un problema di inadeguatezza formativa sia inversamente professionale al livello di qualificazione: più le figure professionali sono “alte” e meno importante è il problema dell’inadeguatezza formativa. La motivazione di questo curioso trend potrebbe essere fatta risalire al carattere di “mercato del lavoro interno” dei segmenti di mercato del lavoro a maggiore qualificazione. Allora la figura dell’operaio specializzato è per così dire “di frontiera”13 fra “mercato esterno” e “mercato interno”, viene reclutata senza averne chiari tutti i contorni, cosa che comunque non accade per i livelli più alti o specializzati, che vengono assunti solo per via di conoscenza diretta nell’ambito dei lavoratori già presenti nel “mercato interno”, e quindi un problema formativo non si pone, essendo già, al momento dell’assunzione, dotati di quelle caratteristiche di conoscenze tacite così rilevanti per gli imprenditori (o essendo valutati in grado di acquisirle nell’esperienza lavorativa diretta). Tab. 4.11 – Adeguatezza dei profili professionali oggetto d’analisi.

Profilo professionale Adeguata Inadeguata progettista 76% 24% caporeparto 91% 9% operaio specializzato 52% 48% attrezzista 89% 11% manutentore 59% 41% addetto vendite 97% 3%

13 Nel linguaggio dei teorici del mercato del lavoro duale è un “porto di ingresso” nel mercato interno.

35

Una delle domande di maggiore interesse della ricerca riguarda le modalità di ricerca delle figure professionali chiave14, che conferma l’assoluta prevalenza dei canali informali e delle “reti” personali. Per tutte le figure professionali i canali informali sono quelli più ampiamente utilizzati (almeno dall’88% delle imprese nel caso del manutentore, fino al 100% nel caso del caporeparto). Nessun altro canale riscuote una simile adesione, anche se nel caso degli operai specializzati, degli attrezzisti e dei manutentori, un 30-50% delle imprese utilizzerebbe anche il canale delle agenzie interinali (si presume facendosi inviare lavoratori in missione dall’agenzia per un certo periodo e poi selezionando fra essi). Il canale dell’agenzia interinale invece non è minimamente utilizzato nel caso dei capireparto, che sono a quasi esclusivo reclutamento per via informale. Invece una quota fra il 10% e il 20% delle imprese utilizzerebbe le referenze di altre imprese per selezionare lavoratori (in particolare per i progettisti, 19%). La segnalazione di scuole o strutture formative viene o verrebbe utilizzata per progettisti (25%) e operai specializzati (20%), ma non per tutte le altre figure. Le inserzioni sui giornali giocano un ruolo minore, con una punta del 13% per i manutentori. Le segnalazioni dei centri per l’impiego sono anch’esse scarsamente utilizzate, se non per attrezzisti (17% e operai specializzati (13%), come anche le referenze di clienti (se non per operai specializzati e manutentori, 13%). Infine precedenti rapporti a carattere formativo o di collaborazioni costituiscono un canale di accesso per quanto riguarda progettisti (19%), attrezzisti (17%) e operai specializzati (15%) Tab. 4.12 – Modalità di reperimento delle figure professionali da parte delle imprese del campione.

Profilo professionale

Contatti informali

Inserzioni Giornali

Segnalazioni scuole

Formazione

Segnalazioni Centri per l’Impiego

Segnalazioni Agenzie Interinali

Referenze clienti

Referenze altre

Imprese

Precedenti rapporti

collaborazione o stages

Progettista 97% 6% 25% 3% 13% 6% 19% 19% Caporeparto 100% 0% 0% 0% 0% 0% 18% 0% Operaio specializzato 91% 9% 20% 13% 48% 13% 13% 15% Attrezzista 92% 0% 8% 17% 42% 8% 17% 17% Manutentore 88% 13% 6% 0% 31% 13% 13% 6% Addetto vendite 95% 0% 8% 3% 10% 5% 10% 8%

Da notare che mediamente si utilizzano o utilizzerebbero almeno due canali per operai specializzati e attrezzisti, mentre di solito uno solo per quanto riguarda i capireparto o gli addetti alle vendite (che sono segnalati, come si ricorderà, come le figure con minori difficoltà di reperimento), con le altre figura chiave (progettisti e manutentori) in un valore intermedio fra uno o due canali. In merito alle tipologie di formazione più appropriate, secondo le imprese queste riguardano anzitutto attività pratiche e interne all’impresa, per quanto riguarda gli operai specializzati, ma anche per quanto concerne capireparto, progettisti e addetti alle vendite.

14 I rispondenti coincidono in buona parte, ma non totalmente, con le imprese che già detengono quella figura professionale, essendo la domanda stata formulata in forma ipotetica (“i canali che siete soliti utilizzare o che utilizzereste in caso di necessità”).

36

Graf. 4.4 – Tipologie formative più appropriate per profilo professionale.

Tipologie più appropriate di formazione

02468

101214161820

in azie

nda

este

rna

pratica

teor

ica

occa

siona

le

continu

a

progett ista

caporeparto

operaio specializzato

attrezzista

manutentore

addetto vendite

37

5. Conclusioni Sulla base di quanto detto sin’ora è possibile fornire qualche indicazione per l’utilizzo di quanto prodotto attraverso la presente ricerca e sul prosieguo del percorso avviato. In particolare:

- I profili professionali elaborati potrebbero essere testati dal Centro per l’Impiego del Circondario. Obiettivo del test dovrebbe essere la verifica della convenienza (o meno) derivante dall’utilizzo dei suddetti strumenti nella rilevazione – sia sul fronte della domanda che su quello dell’offerta – delle caratteristiche professionali richieste dalle imprese e – contemporaneamente – possedute dai lavoratori alla ricerca di un impiego.

- La suddetta verifica dovrebbe essere accompagnata da un’integrazione dei profili tracciati con quelli maggiormente richiesti al Centro per l’Impiego. In questo modo sarebbero creati i presupposti per dar vita ad una repository personalizzata dei profili professionali. Ciò consentirebbe di superare alcuni dei problemi della banca dati IDOL che – in tema di profili professionali – ne contempla un numero rilevante senza, tuttavia, offrirne alcuna descrizione analitica.

- La creazione della repository dei profili professionali dovrebbe essere accompagnata dalla definizione di un processo attraverso il quale dovrebbe essere garantito agli operatori del reimpiego, operanti nel Centro per l’Impiego, di integrare i profili esistenti o di definirne nuovi.

- La scelta dei profili su cui intervenire per primi dovrebbe basarsi su un’analisi preventiva dei dati relativi alla domanda e offerta di lavoro intermediate dal Centro per l’impiego, in modo da privilegiare i profili maggiormente richiesti dalle imprese presenti sul territorio.

- L’implementazione della repository dovrebbe essere effettuata in modo da integrare le informazioni in essa contenuta con quelle relative profili professionali già mappati o in corso di rilevazione da parte della Regione Toscana. Tale integrazione dovrebbe caratterizzare non solo i contenuti, ma anche e gli aspetti metodologici di analisi e rappresentazione dei profili.

Appendice

Profili del settore della meccanica

Denominazione figura CAPOREPARTO

Classificazione RT tecnico della programmazione della produzione a breve, medio e lungo termine (346)

Settori di riferimento Produzioni metalmeccaniche (15)

Ambito di attività Programmazione della produzione

Descrizione

Il Caporeparto metalmeccanico coordina l’attività produttiva degli operai di reparto e si relaziona alle altre figure di riferimento dei diversi reparti aziendali. Il suo compito è quello di seguire le lavorazioni meccaniche, riducendo i tempi morti e cercando di mantenere costante l’alimentazione delle materie prime nelle postazioni di lavoro sovrintendendo la qualità delle lavorazioni

Contesto d’esercizio

Tipologia rapporti di lavoro Si tratta di un lavoratore subordinato che opera in aziende di tipo industriale in cui svolge il ruolo di responsabile dei processi produttivi

Collocazione contrattuale CCNL metalmeccanico 4° o 5° livello

Collocazione organizzativa

In organizzazioni di dimensioni significative opera all'interno della logistica di prodotto mentre in organizzazioni più semplici opera all'interno del reparto produttivo. Ha frequenti rapporti sia con la produzione di cui deve ottimizzare le lavorazioni, sia con il settore commerciale di cui deve seguire le esigenze.

Opportunità sul MDL

Le opportunità sul mercato del lavoro, come tecnico specialista, sono limitate ad organizzazioni piuttosto complesse. Esistono opportunità sul mercato del lavoro spesso legate allo stesso settore di provenienza per la specificità delle caratteristiche legate ad un efficiente programma di produzione.

Percorsi formativi

Si tratta in genere di un diplomato tecnico che abbia maturato una certa esperienza di produzione. La posizione può essere ricoperta anche da un ingegnere, preferibilmente gestionale, previo un intenso programma formativo che lo porti a conoscere e interpretare le variabili più significative del ciclo produttivo. Il percorso formativo si sviluppa in genere nella stessa azienda.

Sistemi di classificazione a fini statistici

ISCO 1988 311 - PHYSICAL AND ENGINEERING SCIENCE TECHNICIANS - 3119 - Physical and engineering science technicians not elsewhere classified

ISTAT Professioni (CP2001) 3.3.1.3 - Tecnici addetti all’organizzazione e al controllo della produzione

Sistemi di classificazione e repertori di descrizio ne Unioncamere EXCELSIOR 13.01.08 - Altri esperti e tecnici della produzione

Repertorio Professioni ISFOL

Repertorio EBNA METALMECCANICO ; Programmatore di produzione

Repertorio ENFEA

Repertorio OBNF

MECCANICA; tecnici di programmazione/gestione manutenzioni

Repertorio nazionale delle figure per i percorsi I.F.T.S

MANIFATTURE; tecnico superiore per la produzione MANIFATTURE; tecnico superiore per la programmazione della produzione e la logistica

Profili del settore della meccanica

40

Caporeparto Tipologia Rilevanza %

Competenza : Essere in grado di pianificare la produzione SOM 75% Sapere come leggere un disegno - 67% Sapere come leggere i cicli di lavoro - 75% Sapere come verificare gli approvvigionamenti di materie prime necessarie al processo produttivo - 58% Sapere come calcolare i tempi di produzione - 75% Sapere come riorganizzare il processo produttivo in funzione di problemi di approvvigionamento delle materie prime e/o di priorità segnalate dall’Ufficio acquisti e/o produzione - 58% Sapere come programmare il ciclo di lavoro - 67% Sapere come ottimizzare il ciclo di lavoro - 67% Sapere come distribuire il lavoro ai dipendenti - 75%

Sapere come seguire le lavorazioni verificando il rispetto dei cicli di lavoro ed i requisiti in termini di qualità - 58% Sapere come attenersi agli indicatori relativi ai consumi (energia, olio, acqua, manutenzione…) - 58% Sapere come determinare il ciclo di manutenzione - 58% Sapere come definire i cicli di controllo - 67% Sapere come applicare le procedure e gli standard definiti dal responsabile di qualità - 50% Conoscere le tecniche e tecnologie di prodotti industriali - 75% Conoscere le caratteristiche dei materiali per produzioni industriali - 75% Conoscere le caratteristiche e funzionalità degli utensili - 75% Conoscere metodi e tempi di fabbricazione in reparti produttivi - 75% Conoscere le procedure di montaggio - 75% Conoscere le procedure di lavorazione - 75% Conoscere le caratteristiche e funzionalità degli strumenti di misura - 75%

Conoscere le caratteristiche e funzionalità del software gestionale per il controllo della produzione - 42% Conoscere e utilizzare strumenti di progettazione (Gantt, Pert, WBS) - 0% Conoscere le tecniche di montaggio di parti metalliche - 67% Competenza : Essere in grado di predisporre e tarare la macchine per il collaudo del prodotto SOM 58% Sapere come leggere un disegno - 58% Sapere come leggere i cicli di lavoro - 50% Sapere come definire i cicli di controllo - 58% Sapere come attenersi alle procedure definite dal responsabile di qualità - 25% Sapere come ottimizzare il processo produttivo - 42% Conoscere le caratteristiche materiali per produzioni industriali - 42% Conoscere le caratteristiche e funzionalità degli utensili - 50% Conoscere le procedure di lavorazione - 58% Conoscere le caratteristiche e funzionalità degli strumenti di misura - 50% Conoscere le caratteristiche materiali per produzioni industriali - 50% Competenza : Essere in grado di organizzare il monitoraggio del prodotto finito SOM 67% Sapere come leggere un disegno - 67% Sapere come leggere i cicli di lavoro - 58% Sapere come fare applicare le procedure di montaggio definite dall’Ufficio produzione - 67% Sapere come attenersi alle procedure definite dal responsabile di qualità - 33% Sapere come ottimizzare il processo produttivo - 50% Conoscere le caratteristiche materiali per produzioni industriali - 67%

Profili del settore della meccanica

41

Caporeparto Tipologia Rilevanza % Conoscere le caratteristiche e funzionalità degli utensili - 58% Conoscere i metodi ed i tempi di fabbricazione in reparti produttivi - 67% Conoscere le procedure di montaggio - 58% Conoscere le procedure di lavorazione - 67% Conoscere le caratteristiche e funzionalità degli strumenti di misura - 50% Competenza : Essere in grado di risolvere situazioni impreviste GDR 67% Sapere come analizzare i problemi inerenti il processo produttivo - 58% Sapere come individuare le soluzioni più appropriate - 67%

Sapere come proporre modalità di lavorazione alternative sia nel processo interno che in quello rivolto all’esterno dell’impresa - 58% Sapere come coordinare i dipendenti per attuare le soluzioni - 50% Conoscere le tecniche e tecnologie di prodotti industriali - 67% Conoscere le caratteristiche dei materiali per produzioni industriali - 58% Conoscere le caratteristiche e funzionalità degli utensili - 67% Conoscere metodi e tempi di fabbricazione in reparti produttivi - 58% Conoscere le procedure di montaggio - 67% Conoscere le procedure di lavorazione - 58% Competenza : Essere in grado di esercitare la leadership GDR 67% Sapere come influenzare, guidare le persone a cooperare volontariamente e mobilitare le energie potenziali per il raggiungimento di obiettivi comuni in sistemi complessi e in trasformazione - 67% Competenza : Essere in grado di prendere iniziative e responsabilità GDR 50% Sapere come attuare sistemi di implementare la decisione - 42% Sapere come raccogliere e valutare i feedback (provenienti sia dall’alto che dal basso) - 50%

Profili del settore della meccanica

42

Denominazione figura PROGETTISTA

Classificazione RT Tecnico della progettazione di prodotti industriali (344)

Settori di riferimento Produzioni metalmeccaniche

Ambito di attività Progettazione, ricerca e sviluppo

Descrizione Si occupa della progettazione di prodotti industriali in genere destinati all'utilizzo quotidiano e domestico o a un produttore intermedio di beni di larga distribuzione. Si occupa fondamentalmente di trasformare le esigenze funzionali ed estetiche del clienti e in un bene producibile su scala industriale

Contesto d’esercizio Tipologia rapporti di lavoro In genere si tratta di lavoratore dipendente per aziende industriali

di dimensioni significative. Può anche espletare la libera professione oppure operare in studi di progettazione

Collocazione contrattuale CCNL Metalmeccanico - 6° livello

Collocazione organizzativa Opera generalmente nelle aree aziendali di sviluppo prodotto nell'ufficio tecnico

Opportunità sul MDL Le opportunità sul mercato del lavoro sono interessanti soprattutto se legate alla libera professione o al lavoro in studi di progettazione. La collocazione in aziende industriali, in genere, ne limita l'operatività al settore di appartenenza

Percorsi formativi E' in genere un diplomato tecnico, preferibilmente con un percorso formativo di tipo universitario. Le competenze da ingegnere meccanico (con laurea) sono sicuramente un titolo preferenziale per svolgere tale professione, soprattutto se integrate da formazione nell'ambito del design industriale. Una volta entrata in azienda, la figura deve comunque acquisire competenze di tipo produttivo onde poter procedere all'industrializzazione del prodotto. Il percorso formativo va necessariamente aggiornato continuamente tramite la partecipazione a fiere e convegni del settore. Deve essere un profondo conoscitore della tecnologia di produzione e, allo stesso tempo, saper dialogare con il servizio commerciale o di assistenza tecnica per l'ideazione di nuovi prodotti

Sistemi di classificazione a fini statistici ISCO 1988 311 - PHYSICAL AND ENGINEERING SCIENCE TECHNICIANS

- 3115 - Mechanical engineering technicians

ISTAT Professioni (CP2001) 3.1.2.1 - Tecnici meccanici

Sistemi di classificazione e repertori di descrizio ne Unioncamere EXCELSIOR 13.01.09 - Altri esperti e tecnici della progettazione e della ricerca

& sviluppo

Repertorio Professioni ISFOL

Repertorio EBNA METALMECCANICO; Tecnico di industrializzazione prodotto/processo

Repertorio ENFEA MECCANICA; Tecnico progettista

Repertorio OBNF

MECCANICA; progettisti di prodotto MECCANICA; tecnici di produzione (gestione reparto/unità operativa)

Repertorio nazionale delle figure per i percorsi I.F.T.S

MANIFATTURE; tecnico superiore per il disegno e la progettazione industriale MANIFATTURE; tecnico superiore per la produzione

Profili del settore della meccanica

43

Progettista Tipologia Rilevanza %

Competenza : Essere in grado di individuare le caratteristiche di un nuovo prodotto TEC 92% Sapere analizzare gli esiti di una ricerca di mercato - 58% Sapere come individuare le caratteristiche tecniche, di design ed economiche del prodotto da realizzare - 92% Sapere come individuare sommariamente i materiali necessari del prodotto da realizzare - 92% Sapere come applicare procedure per l’analisi di fattibilità - 75% Sapere come applicare le tecniche di progettazione dei prodotti industriali - 92% Sapere come valutare la fattibilità tecnica - 92% Sapere come valutare la fattibilità economica - 83% Conoscere le caratteristiche del mercato del prodotto - 25% Conoscere le tecniche di progettazione - 67% Conoscere le caratteristiche dei materiali - 83% Conoscere le caratteristiche dei componenti - 83% Conoscere le caratteristiche delle tecnologie e degli impianti di lavorazione - 75% Conoscere le caratteristiche del processo produttivo (interno ed esterno all’impresa) - 83% Competenza : Essere in grado di effettuare il benchmarking tecnico ed economico relativo al prodotto da realizzare TEC 50% Sapere come analizzare le caratteristiche tecniche dei prodotti di aziende concorrenti - 42% Sapere come partecipare all’analisi dei costi necessari alla realizzazione di prodotti simili a quelli realizzati dalle aziende concorrenti - 33% Sapere come valutare i costi e benefici derivanti dalla realizzazione di prodotti simili a quelli realizzati dalle aziende concorrenti - 25% Conoscere Caratteristiche del mercato del prodotto - 25% Conoscere le analisi previsionali di andamento del mercato - 25% Conoscere le tendenze del design - 8% Conoscere le tecniche di progettazione - 42% Conoscere le caratteristiche dei materiali - 42% Conoscere le caratteristiche dei componenti - 50% Conoscere le caratteristiche delle tecnologie e degli impianti di lavorazione - 50% Conoscere le caratteristiche del processo produttivo (interno ed esterno all’impresa) - 42% Competenza : Essere in grado di effettuare la progettazione di massima del prototipo TEC 92% Sapere come realizzare lo schizzo del prodotto (anche in forma elettronica) - 92% Sapere come sviluppare il progetto di insieme (a partire dallo studio del prodotto realizzato insieme all’area commerciale / marketing) - 92% Sapere come studiare la compatibilità del nuovo prodotto con le precedenti versioni della macchina sulla quale sarà inserito - 75% Sapere come studiare ed analizzare i particolari (in collaborazione con gli altri progettisti) - 92% Sapere come individuare i materiali - 83% Sapere come definire le procedure di montaggio - 83% Conoscere le caratteristiche del mercato del prodotto - 58% Conoscere le tecniche di progettazione - 83% Conoscere le caratteristiche dei materiali - 92% Conoscere le caratteristiche dei componenti - 92% Conoscere la fisica e proprietà dei materiali - 92% Conoscere l’impiantistica ed elettromeccanica - 83%

Profili del settore della meccanica

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Progettista Tipologia Rilevanza % Conoscere le caratteristiche delle tecnologie e degli impianti di lavorazione - 83% Conoscere le caratteristiche del processo produttivo (interno ed esterno all’impresa) - 92% Conoscere gli elementi di design - 58% Conoscere il disegno industriale - 83% Conoscere elementi di geometria nello spazio - 83% Conoscere le basi matematiche e geometriche del CAD - 83% Conoscere le tecniche di uso di sistemi CAD - 83% Competenza : Essere in grado di validare il disegno definitivo del prototipo TEC 83% Sapere come analizzare i risultati dei test di collaudo - 75% Sapere come analizzare le esigenze del reparto produzione - 67% Sapere come fornire indicazioni per la modifica dei disegni a seguito delle segnalazioni degli addetti del reparto collaudo e produzione - 83% Conoscere le tecniche di progettazione - 83% Conoscere le caratteristiche dei materiali - 83% Conoscere le caratteristiche dei componenti - 83% Conoscere la fisica e proprietà dei materiali - 83% Conoscere l’impiantistica e l’elettromeccanica - 75% Conoscere le caratteristiche delle tecnologie e degli impianti di lavorazione - 75% Conoscere le caratteristiche del processo produttivo (interno ed esterno all’impresa) - 83% Conoscere gli elementi di design - 67% Conoscere il disegno industriale - 83% Conoscere elementi di geometria nello spazio - 83% Conoscere le basi matematiche e geometriche del CAD - 83% Conoscere le tecniche di uso di sistemi CAD - 75% Competenza : Essere in grado di definire tempi e metodi di lavorazione TEC 75% Sapere come partecipare all’individuazione della modalità più efficiente per assemblare il prodotto - 67% Sapere come partecipare alla definizione ottimale dei cicli di lavoro - 33% Sapere come collaborare alla definizione ottimale del processo produttivo - 33% Sapere come coordinare la redazione di manuali di montaggio e manutenzione - 58% Sapere come fornire indicazioni al disegnatore per la redazione degli schemi di lavorazione e di assemblaggio - 75% Conoscere caratteristiche tecniche dei prodotto - 75% Conoscere gli attributi funzionali del prodotto - 67% Conoscere le caratteristiche dei cicli di lavoro (interni ed esterni all’impresa) - 67% Conoscere le caratteristiche del processo produttivo (interno ed esterno all’impresa) - 75% Conoscere le caratteristiche e funzionalità degli utensili - 75% Conoscere le caratteristiche e funzionalità degli strumenti di misura - 75%

Profili del settore della meccanica

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Denominazione figura ATTREZZISTA

Classificazione RT Tecnico delle attività di vendita (380)

Settori di riferimento Produzioni metalmeccaniche (15)

Ambito di attività Costruzione Descrizione L’attrezzista organizza l’attività di lavorazione dei componenti della

produzione tramite macchine: cura e prepara materiali e macchine, controlla la conformità dei prodotti agli standard qualitativi stabiliti.

Contesto d’esercizio Tipologia rapporti di lavoro Di norma si tratta di lavoratore subordinato che opera in tutte le

aziende di tipo industriale che dispongono di macchine utensili. Può operare anche con aziende di medio-piccole dimensioni, o artigianali, che effettuano, come terzi, lavorazioni specialistiche utilizzando macchine a controllo numerico o sistemi PLC.

Collocazione contrattuale CCNL 3° o 4° livello

Collocazione organizzativa L’attrezzista opera in impresa alle dirette dipendenze del caporeparto (area produzione). Gli input delle sue attività sono costituiti dagli ordini di lavoro, i disegni dei semilavorati da produrre ed i cicli di lavoro. L’attrezzista si relaziona con i colleghi dell’area produzione, fornitori (per l’utensileria interna), collaudatori, addetti all’assistenza sulle macchine utensili.

Opportunità sul MDL L'utilizzo estensivo di macchinari nelle varie fasi della produzione di manufatti rendono questa figura ampiamente diffusa nel settore. Molte delle lavorazioni che prima avvenivano a mano sono ora state progressivamente sostituite da macchine automatiche e a controllo numerico guidate da un operatore. E' quindi lecito supporre che la richiesta di questa figura crescerà, sia a seguito la progressiva adozione di nuove e più moderne tecnologie da parte delle imprese, sia in ragione di una crescita complessiva del settore.

Percorsi formativi Per acquisire le competenze necessarie a svolgere questa professione è essenziale l'esperienza acquisita on the job. È sufficiente la licenza di scuola media inferiore anche se recentemente molti operatori sono in possesso del diploma di scuola media superiore, in particolare, ad indirizzo tecnico. Sono fortemente carenti percorsi di qualificazione e perfezionamento rivolti a questa figura professionale. I corsi professionali organizzati dal sistema di formazione regionale non sono considerati, generalmente, adeguati a fornire le conoscenza minime ed essenziali per lo svolgimento del lavoro. Spesso la formazione viene svolta dalla stessa azienda con l'affiancamento del lavoratore a operatori più esperti e può essere accompagnata da specifiche attività d'aula. I percorsi di carriera per questa figura sono, da un lato, definiti a livello contrattuale (ad es. anzianità di servizio), dall'altro legati alle abilità dimostrate dall'operatore. In questo caso, allo sviluppo della polifunzionalità orizzontale, cioè la capacità di ricoprire posizioni di lavoro caratterizzate da contenuti tecnici affini per tipo e livello di qualificazione, può seguire la polifunzionalità verticale, ossia la capacità di svolgere funzioni e attività eterogenee, consentendo al lavoratore di gestire e governare una parte più ampia del ciclo produttivo e quindi arrivare a ricoprire successivamente ruoli connotati da maggiore responsabilità e autonomia (ad esempio Capo squadra, Capo reparto, Capo officina).

Sistemi di classificazione a fini statistici ISCO 1988

ISTAT Professioni (CP2001)

Sistemi di classificazione e repertori di descrizio ne Unioncamere EXCELSIOR

Repertorio Professioni ISFOL Metalmeccanica ; L'operatore su macchine utensili

Repertorio EBNA METALMECCANICO ; Aggiustatore attrezzista e montatore collaudatore (unica famiglia con due possibili specializzazioni) METALMECCANICO ; Operaio specializzato e polivalente METALMECCANICO ; Saldatore (varie tecniche)

Repertorio ENFEA MECCANICA; Addetto alla produzione

Repertorio OBNF

MECCANICA; operatori di produzione e servizi vari MECCANICA; stampisti/aggiustatori/attrezzisti

Repertorio nazionale delle figure per I.F.T.S

Profili del settore della meccanica

46

Attrezzista Tipologia Rilevanza %

Competenza : Essere in grado di predisporre macchine a controllo numerico per l`avvio della produzione TEC 42% Sapere come usare macchine a controllo numerico - 42% Sapere come controllare la conformità l’output di prova - 33% Sapere come modificare, regolare i parametri della macchina a controllo numerico - 42% Sapere come attrezzare le macchine a controllo numerico con utensili adeguati alla produzione - 33% Sapere come usare dispositivi di sicurezza delle macchine a controllo numerico - 42% Conoscere le caratteristiche dei materiali - 33% Conoscere le caratteristiche dei componenti - 42% Conoscere le caratteristiche delle tecnologie e degli impianti di lavorazione - 33% Conoscere le tecniche di programmazione quadri (PLC) - 42% Competenza : Essere in grado di controllare conformità a standard qualitativi di semilavorati TEC 50% Sapere come leggere un disegno meccanico - 50% Sapere come Controllare a vista semilavorati - 33% Sapere come Controllare le dimensioni dei semilavorati - 50% Conoscere tolleranze di stampaggio - 33% Conoscere elementi di disegno meccanico - 42%

Profili del settore della meccanica

47

Denominazione figura OPERAIO SPECIALIZZATO

Classificazione RT Addetto alla lavorazione, costruzione e riparazione di parti meccaniche (351)

Settori di riferimento Produzioni metalmeccaniche (15)

Ambito di attività Costruzione

Descrizione

L’operaio specializzato realizza i prototipi, esegue modifiche nei processi di ricerca e sviluppo e di ingegnerizzazione del prodotto. Inoltre, l’operaio specializzato nel processo produttivo realizza i semilavorati in cui è richiesta un’elevata competenza nello svolgimento di lavorazioni complesse.

Contesto d’esercizio

Tipologia rapporti di lavoro

Di norma si tratta di lavoratore subordinato che opera in tutte le aziende di tipo industriale che dispongono di macchine utensili. Può operare anche con aziende di medio-piccole dimensioni, o artigianali, che effettuano, come terzi, lavorazioni specialistiche o realizzazione di particolari meccanici.

Collocazione contrattuale CCNL 3° o 4° livello

Collocazione organizzativa

L’operaio specializzato opera in imprese medio – grandi alle dirette dipendenze del caporeparto (area produzione) o del responsabile dell’area ricerca e sviluppo. Gli input delle sue attività sono costituiti dagli ordini di lavoro, i disegni dei semilavorati da produrre ed i cicli di lavoro. L’operaio specializzato si relaziona con i colleghi dell’area produzione, fornitori (per l’utensileria interna), collaudatori, addetti all’assistenza sulle macchine utensili

Opportunità sul MDL

Le opportunità sul mercato del lavoro si presentano sicuramente interessanti sia in aziende che in aziende che producono pezzi meccanici, soprattutto se in grado di gestire macchine utensili a controllo numerico. Il percorso professionale di tale figura può svilupparsi sia all'interno della stessa azienda sia all'esterno fino al ruolo di capo squadra o capo officina.

Percorsi formativi

La professione prevede una serie di competenze che si acquisiscono successivamente alla scuola dell'obbligo con un titolo di istruzione professionale triennale; è preferibile comunque un titolo di istruzione secondaria superiore ad indirizzo tecnico (meccanico o metalmeccanico), soprattutto in vista di una crescita professionale. Nel percorso formativo sono da prevedere corsi riguardanti la sicurezza sul lavoro, programmazione macchine PLC e conoscenze base di PC. Il possesso delle competenze utili a svolgere questa professione avviene comunque, per la parte pratica, attraverso l'esperienza sul campo e per tale motivo spesso viene svolta una formazione integrativa all'interno della stessa azienda, attraverso l'affiancamento del neo assunto a operatori più esperti.

Sistemi di classificazione a fini statistici

ISCO 1988

723 - MACHINERY MECHANICS AND FITTERS - 7233 - Agricultural- or industrial-machinery mechanics and fitters 722 - BLACKSMITHS, TOOL-MAKERS AND RELATED TRADES WORKERS - 7223 - Machine-tool setters and setter-operators 812 - METAL-PROCESSING-PLANT OPERATORS - 8121 - Ore and metal furnace operators

ISTAT Professioni (CP2001)

6.2.2.3 - Attrezzisti di macchine utensili e affini 6.2.3.6 - Meccanici collaudatori 6.2.3.3 - Meccanici e montatori di macchinari industriali ed assimilati 7.2.1.1 - Operai addetti a macchine utensili automatiche e semiautomatiche industriali

Sistemi di classificazione e repertori di descrizio ne Unioncamere EXCELSIOR

Repertorio Professioni ISFOL Metalmeccanica ; L'operatore su macchine utensili

Repertorio EBNA

METALMECCANICO ; Aggiustatore attrezzista e montatore collaudatore (unica famiglia con due possibili specializzazioni) METALMECCANICO ; Operaio specializzato e polivalente METALMECCANICO ; Saldatore (varie tecniche)

Repertorio ENFEA MECCANICA; Addetto alla produzione

Repertorio OBNF

MECCANICA; operatori di produzione e servizi vari MECCANICA; stampisti/aggiustatori/attrezzisti

Repertorio nazionale delle figure per i percorsi I.F.T.S

Profili del settore della meccanica

48

Operaio specializzato Tipologia Rilevanza % Competenza : Essere in grado di produrre i componenti che costituiranno il prototipo TEC 100% Sapere come leggere un disegno - 92% Eseguire lavorazioni manuali tradizionali (fresatura, tornitura, saldatura) - 100% Piazzare il pezzo sulla macchina a controllo numerico - 75% Programmare il ciclo di lavoro per ogni piano del particolare - 67% Preparare gli utensili adatti a ciascuna lavorazione - 83% Definire le dimensioni degli utensili - 92% Conoscere le caratteristiche materiali per produzioni industriali - 75% Conoscere il comportamento dei materiali in fase di tornitura - 83% Conoscere il comportamento dei materiali in fase di fresatura - 92% Conoscere il comportamento dei materiali in fase di saldatura - 83% Conoscere le tipologie e caratteristiche di profilati e lamiere - 83% Conoscere le Procedure di lavorazione - 92% Conoscere le caratteristiche e funzionalità degli utensili - 100% Conoscere le caratteristiche e funzionalità degli strumenti di misura - 92% Competenza : Essere in grado di assemblare il prototipo TEC 92% Sapere come scegliere strumenti / tecniche per il montaggio dei componenti esterni / interni - 75% Sapere come assemblare manufatti - 92% Sapere come controllare a vista i semilavorati - 83% Conoscere le tipologie e caratteristiche di profilati e lamiere - 75% Conoscere le procedure di lavorazione - 83% Conoscere le caratteristiche e funzionalità degli utensili - 92% Competenza : Essere in grado di contribuire allo sviluppo del prototipo TEC 92% Sapere come individuare le cause di malfunzionamento dei prototipi - 83% Sapere come proporre soluzioni al progettista - 83% Conoscere elementi di impiantistica ed elettromeccanica - 75% Conoscere le caratteristiche delle tecnologie e degli impianti di lavorazione - 75% Conoscere le caratteristiche del processo produttivo (interno ed esterno all’impresa) - 75% Conoscere caratteristiche tecniche dei prodotto - 83% Conoscere gli attributi funzionali del prodotto - 83% Conoscere le caratteristiche materiali per produzioni industriali - 67% Conoscere le caratteristiche e funzionalità degli strumenti di misura - 83% Conoscere le caratteristiche dei componenti - 83% Competenza : Essere in grado di partecipare al processo produttivo TEC 92% Scegliere strumenti/tecniche per la lavorazione dei metalli - 92% Controllare gli strumenti di lavoro - 92% Programmare e utilizzare macchine a controllo numerico - 83% Preparare ed utilizzare le saldatrici (punzonatura e saldatura) - 75% Assemblare manufatti - 100% Controllare a vista conformità della superficie prodotto lavorato - 83% Controllare a vista conformità della struttura prodotto lavorato - 100% Controllare a vista conformità della dimensione prodotto lavorato - 92% Controllare a vista conformità superficie prodotto lavorato - 92% Annotare le non conformità sulle apposite schede - 75% Conoscere le caratteristiche materiali per produzioni industriali - 92% Conoscere il comportamento dei materiali in fase di tornitura - 83% Conoscere il comportamento dei materiali in fase di fresatura - 83%

Profili del settore della meccanica

49

Operaio specializzato Tipologia Rilevanza % Conoscere il comportamento dei materiali in fase di saldatura - 92% Conoscere le tipologie e caratteristiche di profilati e lamiere 83% Conoscere le procedure di lavorazione 100% Caratteristiche e funzionalità degli utensili 83% Caratteristiche e funzionalità degli strumenti di misura 92%

Profili del settore della meccanica

50

Denominazione figura MANUTENTORE

Classificazione RT Tecnico della progettazione di prodotti industriali (344)

Settori di riferimento Produzioni metalmeccaniche

Ambito di attività Manutenzione e riparazione

Descrizione Il manutentore si occupa dei lavori necessari alla manutenzione ordinaria, straordinaria e di pronto intervento delle macchine destinate alla produzione. il profilo è in grado di prevenire i guasti e di progettare modifiche agli impianti.

Contesto d’esercizio Tipologia rapporti di lavoro Di norma si tratta di lavoratore subordinato che opera in tutte le

aziende di tipo industriale che dispongono di macchinari con componenti meccanici. Può operare anche con aziende di mediopiccole dimensioni, o artigianali, che effettuano, come terzi, manutenzioni specialistiche.

Collocazione contrattuale CCNL Metalmeccanico 3° o 4° livello.

Collocazione organizzativa Opera all'interno della manutenzione generale per organizzazioni di piccole dimensioni; le organizzazioni più complesse hanno, in genere, una officina meccanica generalmente guidata da un capo-officina. In tali organizzazioni possono essere previste figure professionali di meccanico con maggiore specializzazione (aggiustatore, carpentiere, operatore alle macchine utensili, ecc.). Ha frequenti rapporti con la produzione a cui deve assicurare la piena disponibilità delle macchine.

Opportunità sul MDL Le opportunità sul mercato del lavoro si presentano sicuramente interessanti pur essendo il settore della manutenzione meccanica spesso soggetto ad operazioni di esternalizzazione. Le tendenze dovrebbero pertanto andare verso la diminuzione di tali figure professionali nelle aziende di produzione mentre, contemporaneamente, dovrebbero aumentare le richieste per aziende che si occupano di manutenzione. Il percorso professionale di tale figura può svilupparsi sia all'interno della stessa azienda sia all'esterno fino al ruolo di capo-officina

Percorsi formativi La professione prevede una serie di competenze che si acquisiscono successivamente alla scuola dell'obbligo con un titolo di istruzione professionale triennale; è preferibile comunque un titolo di istruzione secondaria superiore ad indirizzo tecnico (meccanico o metalmeccanico), soprattutto in vista di una crescita professionale. Il possesso delle competenze utili a svolgere questa professione avviene comunque, per la parte pratica, attraverso l'esperienza sul campo e per tale motivo spesso viene svolta una formazione integrativa all'interno della stessa azienda, attraverso l'affiancamento del neo assunto a manutentori più esperti. Nell'ambito del percorso formativo è da prevedere un modulo dedicato alle normative di sicurezza, all'utilizzo dei DPI e alle procedure specifiche aziendali di sicurezza.

Sistemi di classificazione a fini statistici ISCO 1988 723 - MACHINERY MECHANICS AND FITTERS - 7231 - Motor

vehicle mechanics and fitters

ISTAT Professioni (CP2001) 6.2.3.1 - Meccanici artigianali, riparatori e manutentori di automobili ed assimilati. 6.2.3.3 - Meccanici e montatori di macchinari industriali ed assimilati.

Sistemi di classificazione e repertori di descrizio ne Unioncamere EXCELSIOR

Repertorio Professioni ISFOL Metalmeccanica ; Il manutentore meccanico

Repertorio EBNA METALMECCANICO ; Operaio specializzato e polivalente Repertorio ENFEA MECCANICA; Addetto alla produzione

Repertorio OBNF

MECCANICA; manutentori elettro-elettronici e di sistemi di automazione MECCANICA; manutentori meccanici

Repertorio nazionale delle figure per i percorsi I.F.T.S

Profili del settore della meccanica

51

Manutentore Tipologia Rilevanza % Competenza : Essere in grado di coordinare l’intervento su guasto SOM 58% Sapere come leggere il ciclo macchina per interventi manutenzione - 58% Sapere come risolvere il guasto nel minor tempo possibile - 58% Conoscere il funzionamento dei macchinari e rilevare i guasti - 42% Conoscere le nozioni di meccanica - 58% Conoscere le politiche e le linee guida aziendali di manutenzione - 42% Conoscere le tecniche di intervento manutentivo - 50% Conoscere elementi di elettromeccanica - 58% Competenza : Essere in grado di ottimizzare il funzionamento della macchina TEC 33% Sapere come pianificare periodi fermo macchina per manutenzione - 25% Sapere come usare strumenti/procedure monitoraggio rendimento macchinari - 33% Sapere come tarare e attrezzare macchine per manutenzione - 33% Conoscere nozioni di meccanica - 33% Conoscere elementi di elettromeccanica - 33% Conoscere il funzionamento di macchinari e le tecniche di rilevazione guasti - 33% Conoscere elementi di impiantistica civile e industriale - 33% Competenza : Essere in grado di progettare modifiche impianti TEC 33% Sapere come ipotizzare/verificare migliorie agli impianti esistenti - 33% Sapere come proporre layout di fabbrica per processi nuovi / da ottimizzare - 33% Conoscere tipologie e caratteristiche dei processi produttivi - 25% Conoscere le nozioni di meccanica - 25% Competenza : Essere in grado di effettuare manutenzione preventiva TEC 50% Sapere come verificare risultati manutenzione preventiva impianti - 50% Sapere come programmare e coordinare manutenzione preventiva di impianti - 25% Conoscere le nozioni di meccanica - 50% Conoscere il funzionamento di macchinari e di rilevazione guasti - 50% Conoscere le politiche e le linee guida aziendali di manutenzione - 33% Conoscere le tecniche di intervento manutentivo - 50%

Profili del settore della meccanica

52

Denominazione figura ADDETTO ALLE VENDITE

Classificazione RT Tecnico delle attività di vendita (380)

Settori di riferimento Produzioni metalmeccaniche (15)

Ambito di attività commerciale e vendita

Descrizione L’addetto alle vendite coordina le attività di ricevimento degli ordini, controlla le linee di credito del cliente. Si occupa delle eventuali variazioni degli ordini relativamente ai prezzi e alla quantità. L’addetto alle vendite gestisce i flussi comunicativi con il cliente per quanto riguarda le informazioni sui vari ordini e il loro avanzamento, coopera con la Direzione commerciale, i venditori e gli agenti per assicurare un servizio di qualità. Si occupa, inoltre, delle banche dati clienti dei quali gestisce reclami ed eventuali contenziosi. L’addetto alle vendite opera in sinergia con l’area commerciale e fornisce importanti input alla produzione.

Contesto d’esercizio Tipologia rapporti di lavoro La figura può operare con un contratto di lavoro dipendente o, se in

possesso di un'esperienza consolidata nel settore di riferimento, come libero professionista.

Collocazione contrattuale Il livello contrattuale è determinato dal CCNL metalmeccanico. Se il rapporto di lavoro non prevede un inquadramento di tipo dipendente, i contratti prevalenti sono: contratto di lavoro a progetto, rapporti di libero professionista con partita IVA.

Collocazione organizzativa E' una figura che opera in diretto contatto con i clienti, raggiungendoli al loro domicilio oppure presso il punto vendita; pertanto la relazione fondamentale è quella che egli riesce a costruire con i clienti. Le relazioni con la propria organizzazione consistono nel recepimento degli input da parte della direzione commerciale, nel riportare a quest'ultima i dati sulle vendite realizzate e nello scambio di informazioni con le funzioni di customer care, di supporto amministrativo alla vendita e con la funzione contabile-amministrativa per il perfezionamento dei contratti e dei pagamenti.

Opportunità sul MDL Le prospettive occupazionali e le possibilità di carriera orizzontali e verticali, dipendono dalle condizioni del mercato del lavoro locale relative al settore di riferimento della figura professionale. Si sottolinea comunque che, proprio per il carattere di trasversalità che la caratterizza, la figura professionale presenta buone opportunità di trasferibilità da un settore economico ad un altro. A parte poche eccezioni, l'esercizio di queste attività implica frequenti viaggi e spostamenti geografici, anche all'estero, da cui consegue la necessità di condurre l'automobile, organizzare spostamenti aerei e di padroneggiare fluentemente la lingua del paese di destinazione

Percorsi formativi Più dei titoli formativi a questa figura sono richiesti requisiti di personalità e tratti psicologici quali la capacità di entrare in sintonia con l'interlocutore, di comprenderne le attese e preferenze, adattare lo stile comunicativo alle sue capacità di comprensione, la combattività, il controllo di sé, la tolleranza alla frustrazione, la fiducia in se stessi. Conosce la lingua del cliente, in caso debba rapportarsi con clienti stranieri.

Sistemi di classificazione a fini statistici ISCO 1988 241 - BUSINESS PROFESSIONALS - 2419 - Business professionals

not elsewhere classified 341 - FINANCE AND SALES ASSOCIATE PROFESSIONALS - 3415 - Technical and commercial sales representatives

ISTAT Professioni (CP2001) 2.5.1.5 - Specialisti nei rapporti con il mercato 3.3.3.4 - Tecnici della vendita e della distribuzione

Sistemi di classificazione e repertori di descrizio ne Unioncamere EXCELSIOR 13.05.07 - Esperti e tecnici commerciali e della pubblicità

Repertorio Professioni ISFOL Commerciale e Marketing ; Il direttore commerciale; Commercio e Distribuzione; Il responsabile delle vendite e del marketing

Repertorio EBNA

Repertorio ENFEA

Repertorio OBNF

Repertorio nazionale delle figure per i percorsi I.F.T.S

Profili del settore della meccanica

53

Addetto alle vendite Tipologia Rilevanza % Competenza : Essere in grado di presidiare le operazioni di vendita SOM 92% Sapere come individuare ed esplicitare vendita in base alle caratteristiche del prodotto - 83% Sapere come offrire assistenza ai propri punti vendita facendosi da tramite con i propri reparti produttivi - 25% Sapere come offrire assistenza ai propri clienti finali facendosi da tramite con i propri reparti produttivi - 67% Sapere come offrire assistenza ai propri grossisti facendosi da tramite con i propri reparti produttivi - 17% Sapere come offrire assistenza ai propri distributori facendosi da tramite con i propri reparti produttivi - 50% Conoscere elementi di marketing - 58% Conoscere prodotti e/o tipologie di prodotto della concorrenza - 67% Conoscere prodotti e/o tipologie di prodotto della propria azienda - 75% Conoscere tipologia di clientela della propria azienda - 83% Conoscere la rete di vendita - 67% Conoscere i punti vendita - 33% Conoscere le politiche di vendita della propria azienda - 92% Conoscere la situazione sociale e d economica del paese di destinazione del prodotto - 50% Conoscere strategie della propria azienda (mission e vision) - 83% Conoscere le lingue (inglese e/o francese e/o tedesco) - 67% Competenza : Essere in grado di gestire gli ordini del cliente TEC 33% Sapere come controllare documenti amministrativi in entrata e in uscita - 17% Sapere come verificare la conformità di operazioni commerciali - 25% Sapere come usare strumenti di raccolta e archiviazione dati - 17% Sapere come rendicontare la corrispondenza commerciale - 17% Sapere come elaborare testi utilizzando Word - 17% Sapere come raccogliere documentazioni in archivi cartacei ed elettronici - 33% Sapere come classificare informazioni e documenti in categorie - 17% Sapere come controllare copertura fido dell`ordine del cliente - 17% Sapere come aprire fido per nuovi clienti (gestione ordine del cliente) - 8% Sapere come verificare conformità ordine cliente con procedure aziendali - 17% Sapere come acquisire l'ordine del cliente secondo procedure aziendali - 0% Conoscere le regole di cambio per le valute straniere - 8% Conoscere le procedure di gestione pagamento clienti - 8% Conoscere elementi di contabilità commerciale - 17% Conoscere le metodologie e tecniche di negoziazione - 0% Conoscere elementi di ragioneria - 8% Conoscere elementi di contabilità generale - 17% Conoscere elementi di diritto commerciale internazionale - 8% Conoscere le lingue (inglese e/o francese e/o tedesco) - 17%

Profili del settore agro-alimentare

Denominazione figura ADDETTO AL MARKETING

Classificazione RT tecnico delle attività di marketing (381)

Settori di riferimento Alimentare

Ambito di attività commerciale e vendita

Descrizione Assicurare, a partire dall'analisi del mercato di riferimento dell'azienda presso cui opera, la definizione del piano di marketing nei suoi aspetti promozionali, di definizione del prodotto e di vendita ed il suo coerente sviluppo, lo sviluppo, l’analisi del mercato di riferimento, la promozione dei suoi prodotti/servizi, la definizione della strategia e la pianificazione di costi e benefici.

Contesto d’esercizio Tipologia rapporti di lavoro La figura può operare con un contratto di lavoro dipendente o, se

in possesso di un'esperienza consolidata nel settore alimentare. Collocazione contrattuale Il livello contrattuale è definito dal CCNL. Se il rapporto di lavoro

non prevede un inquadramento di tipo dipendente, i contratti prevalenti sono: contratto di lavoro a progetto, rapporti di libero professionista con partita IVA.

Collocazione organizzativa Si tratta di una figura professionale che generalmente opera nell'ambito della Direzione Marketing di imprese di medie e grandi dimensioni impegnate nella produzione di prodotti alimentari (e dunque di largo consumo). Si relaziona con i settori vendite, pubblicità e pubbliche relazioni e con le aree a monte (produzione e progettazione), lavorando sulle quattro "leve" del marketing (prodotto, prezzo, pubblicità e punto vendita).

Opportunità sul MDL Le prospettive occupazionali e le possibilità di carriera, orizzontali e verticali, dipendono dalle condizioni del mercato del lavoro locale relative al settore di riferimento della figura professionale. Si sottolinea comunque che, proprio per il carattere di trasversalità che la caratterizza, la figura professionale presenta buone opportunità di trasferibilità da un settore economico ad un altro.

Percorsi formativi Nella fase iniziale della carriera può assumere un profilo di junior che opera in affiancamento al tecnico marketing vero e proprio. Per questa figura risultano importanti la conoscenza della lingua inglese e possibilmente anche di una lingua extraeuropea e degli strumenti informatici (office automation, Internet, posta elettronica)

Sistemi di classificazione a fini statistici ISCO 1988 342 - BUSINESS SERVICES AGENTS AND TRADE BROKERS -

3421 – Trade brokers

ISTAT Professioni (CP2001) 3.3.4.9 - Altri tecnici della distribuzione commerciale ed assimilati 3.3.3.5 - Tecnici del marketing 3.3.3.6 - Tecnici della pubblicità e delle pubbliche relazioni

Sistemi di classificazione e repertori di descrizio ne Unioncamere EXCELSIOR 13.05.07 - Esperti e tecnici commerciali e della pubblicità

Repertorio Professioni ISFOL Commerciale e Marketing ; Il responsabile del marketing operativo; Commercio e Distribuzione; Il responsabile delle vendite e del marketing

Repertorio EBNA

Repertorio ENFEA

Repertorio OBNF

Repertorio nazionale delle figure per i percorsi I.F.T.S

Profili del settore agro-alimentare

55

Addetto al marketing Tipologia Rilevanza %

Competenza : Essere in grado di interpretare le analisi di mercato TEC 69% Sapere come interpretare modelli predittivi di domanda prodotti/servizi - 23% Sapere come applicare tecniche di conduzione interviste - 15% Sapere come interrogare banche dati - 23% Sapere come applicare tecniche per l`analisi di mercato - 23% Sapere come usare strumenti statistici di analisi e interpretazione dati - 31% Sapere come analizzare azioni di sviluppo/promozione della concorrenza - 46% Sapere come utilizzare strumenti / tecniche per la elaborazione dati - 23% Sapere come utilizzare strumenti e tecniche della ricerca sociale - 8% Sapere come utilizzare strumenti/tecniche per la raccolta dati - 15% Conoscere Metodologie e tecniche della ricerca sociale - 15% Conoscere elementi di statistica (acquisizione, trattamento, interpretazione dati) - 15% Conoscere strumenti per rilevazione della domanda di prodotti e servizi - 38% Conoscere le tecniche di intervista e auditing - 0% Conoscere le tecniche di rilevazione di evoluzione delle opportunità di mercato - 38% Conoscere le tecniche di conduzione di un focus group - 15% Competenza : Essere in grado di definire piano di marketing TEC 77% Sapere come monitorare dati su andamento delle vendite - 77% Sapere come individuare carenze nel piano di marketing dell`azienda - 31% Sapere come analizzare azioni di sviluppo/promozione della concorrenza - 46% Sapere come analizzare dati sul mercato e la concorrenza - 54% Sapere come individuare/applicare strategia commerciale aziendale - 54% Sapere come interpretare modelli predittivi di domanda prodotti - 15% Conoscere il marketing mix, segmentazione clientela, posizionamento - 38% Conoscere le tecniche di rilevazione di evoluzione delle opportunità di mercato - 38% Conoscere nozioni generali di socio-economia - 54% Conoscere modelli concettuali per la fidelizzazione del cliente - 31% Conoscere elementi di marketing - 62% Conoscere le tecniche di analisi della segmentazione della clientela - 31% Conoscere la Statistica (acquisizione, trattamento, interpretazione dati) - 23% Conoscere tecniche e metodi di pianificazione del marketing turistico - 23% Competenza : Essere in grado di contribuire alla definizione dei prodotti TEC 77% Sapere come valutare e definire le politiche dei prezzi dei prodotti - 62% Sapere come applicare tecniche di budgeting - 31% Sapere come interpretare modelli predittivi di domanda prodotti/servizi - 31% Sapere come rapportarsi alle società di analisi del mercato esterne - 23% Sapere come individuare bisogni destinatario (User Requirement Analysis) - 23% Sapere come individuare / applicare la strategia commerciale aziendale - 62% Conoscere elementi di marketing - 77% Conoscere elementi di economia aziendale - 69% Conoscere le tecniche di pianificazione / strutturazione progetti / servizi - 31% Conoscere elementi di economia applicata - 31% Conoscere nozioni generali di socio-economia - 54% Conoscere le tecniche di rilevazione di evoluzione opportunità di mercato - 38% Conoscere le tecniche di vendita - 62% Competenza : Essere in grado di delineare piano di intervento pubblicitario promozionale TEC 23% Sapere come valutare le caratteristiche e le potenzialità dei media pubblicitari - 15% Sapere come definire elementi chiave immagine azienda per pubblicità - 23%

Profili del settore agro-alimentare

56

Addetto al marketing Tipologia Rilevanza % Sapere come valutare costi di comunicazione/pubblicizzazione/vendita - 15% Sapere come individuare punti forti/deboli della campagna pubblicitaria - 15% Conoscere strategie della comunicazione aziendale - 15% Conoscere elementi di psicologia della comunicazione - 0% Conoscere le potenzialità dei media per la comunicazione pubblicitaria - 15% Competenza : Essere in grado di pianificare la creazione di coalizioni produttive SOM 8% Sapere come individuare aziende che condividano modalità di processo, prodotto e finalità etiche - 8% Sapere come definire un piano comune di produzione - 8% Sapere come definire un piano comune di promozione - 0%

Profili del settore agro-alimentare

57

Denominazione figura CAPOREPARTO PRODUZIONI ALIMENTARI

Classificazione RT -

Settori di riferimento Produzioni alimentari

Ambito di attività Produzione di beni e servizi

Descrizione Il caporeparto delle produzioni alimentari coordina l’attività produttiva degli operai di reparto e si relaziona alle altre figure di riferimento dei diversi reparti aziendali. Il suo compito è quello di seguire il processo produttivo, riducendo i tempi morti e cercando di mantenere costante l’alimentazione delle materie prime nelle postazioni di lavoro sovrintendendo la qualità delle lavorazioni.

Contesto d’esercizio Tipologia rapporti di lavoro Ha un rapporto di lavoro prevalentemente stabile e costante a

tempo indeterminato. Collocazione contrattuale Quando è dipendente è generalmente è inquadrato come quadro

Collocazione organizzativa Generalmente opera all'interno del reparto produttivo. Spesso prende parte in prima persona alla produzione (specie nelle imprese medio-piccole) fornendo le direttive per ottimizzare le lavorazioni. E’ in stretto contatto con il settore commerciale di cui deve seguire le esigenze.

Opportunità sul MDL Esistono opportunità sul mercato del lavoro prevalentemente legate allo stesso settore di provenienza per la specificità delle caratteristiche legate alla natura dei processi produttivi.

Percorsi formativi Generalmente non necessita di particolari corsi di formazione in quanto il know-how strategico viene acquisito attraverso esperienze on the job.

Sistemi di classificazione a fini statistici ISCO 1988 741 - FOOD PROCESSING AND RELATED TRADES

WORKERS – Butchers, fishmongers and related food prepares 827 – FOOD AND RELATED PRODUCTS MACHINE OPERATORS – 8271 Meat and fish processing machine operators

ISTAT Professioni (CP2001) 6.5.1.1 - Macellai, pesciaioli ed assimilati

Sistemi di classificazione e repertori di descrizio ne Unioncamere EXCELSIOR 40.09.01 - Addetti alla lavorazione carni e pesce

Repertorio Professioni ISFOL

Repertorio EBNA

Repertorio ENFEA

Repertorio OBNF

Repertorio nazionale delle figure per i percorsi I.F.T.S

Profili del settore agro-alimentare

58

Caporeparto produzioni alimentari Tipologia Rilevanza %

Competenza : Essere in grado di pianificare la produzione SOM 85% Sapere come alimentare le singole postazioni in termini di carico di lavoro e mezzi per produrre - 69% Sapere come valutare la gravità delle problematiche di produzione e stabilire le modalità ed i tempi di intervento - 77% Sapere come individuare l’origine e la causa delle problematiche sollevate dagli operatori - 69% Sapere come assegnare le mansioni secondo il livello di preparazione / esperienza degli operatori - 69% Sapere come presiedere alle operazioni di manutenzione ordinaria dei macchinari - 69% Sapere come valutare la qualità del lavoro svolto dagli operatori - 69% Sapere come coordinare le risorse a disposizione valutando priorità e mezzi - 77% Sapere come controllare lo stato delle scorte in magazzino - 85% Sapere come definire modalità incarichi per acquisti scorte magazzino - 77% Sapere come allocare tempi, mezzi, risorse secondo piano di produzione - 69% Sapere come applicare dispositivi monitoraggio dei tempi di produzione - 38%

Conoscere metodi per il controllo di gestione aziendale - 38%

Conoscere elementi di organizzazione aziendale - 62% Conoscere le caratteristiche del prodotto alimentare in lavorazione - 77% Conoscere gli standard di qualità delle materie prime alimentari - 62% Conoscere gli strumenti e metodologie di controllo dei prodotti alimentari - 62% Conoscere le normative di qualità standard degli alimenti trattati - 69% Conoscere le norme igienico-sanitarie per prodotti alimentari - 77% Conoscere le procedure di lavorazione - 77% Conoscere le caratteristiche e funzionalità degli strumenti di controllo del prodotto - 62% Competenza : Essere in grado di risolvere situazioni impreviste GDR 85% Sapere come analizzare i problemi inerenti il processo produttivo - 85% Sapere come individuare le soluzioni più appropriate - 77%

Sapere come proporre modalità di lavorazione alternative sia nel processo interno che in quello rivolto all’esterno dell’impresa - 62% Sapere come coordinare i dipendenti per attuare le soluzioni - 69% Conoscere le caratteristiche del prodotto alimentare in lavorazione - 77% Conoscere gli standard di qualità delle materie prime alimentari - 69% Conoscere gli strumenti e metodologie di controllo dei prodotti alimentari - 69% Conoscere le normative di qualità standard degli alimenti trattati - 69% Conoscere le norme igienico-sanitarie per prodotti alimentari - 85% Conoscere le procedure di lavorazione - 77% Conoscere le caratteristiche e funzionalità degli strumenti di controllo del prodotto - 62% Competenza : Essere in grado di esercitare la leadership GDR 54% Sapere come influenzare, guidare le persone a cooperare volontariamente e mobilitare le energie potenziali per il raggiungimento di obiettivi comuni in sistemi complessi e in trasformazione - 54% Competenza : Essere in grado di prendere iniziative e responsabilità GDR 77% Sapere come attuare sistemi di implementare la decisione - 77% Sapere come raccogliere e valutare i feedback (provenienti sia dall’alto che dal basso) - 69%

Profili del settore agro-alimentare

59

Denominazione figura CAPOREPARTO SALUMIFICIO

Classificazione RT -

Settori di riferimento Produzioni alimentari

Ambito di attività Produzione di beni e servizi

Descrizione

Il capo reparto salumificio sovraintende a tutte le lavorazioni delle carni al fine di assicurarne il buon esito. In particolare, il caporeparto di salumificio presiede i processi di: raffreddamento delle carni, lavorazione delle carni per la produzione di salumi insaccatura delle carni, sterilizzazione, disosso dei prosciutti, finitura dei prosciutti, confezionamento prosciutti ed insaccati

Contesto d’esercizio

Tipologia rapporti di lavoro Ha un rapporto di lavoro prevalentemente stabile e costante a tempo indeterminato.

Collocazione contrattuale Quando è dipendente è generalmente è inquadrato come quadro

Collocazione organizzativa

Generalmente opera all'interno del reparto produttivo. Spesso prende parte in prima persona alla produzione (specie nelle imprese medio-piccole) fornendo le direttive per ottimizzare le lavorazioni. E’ in stretto contatto con il settore commerciale di cui deve seguire le esigenze.

Opportunità sul MDL Esistono opportunità sul mercato del lavoro prevalentemente legate allo stesso settore di provenienza per la specificità delle caratteristiche legate alla natura dei processi produttivi.

Percorsi formativi

Non sono richiesti particolari requisiti di istruzione. Per acquisire tale professionalità occorre anche qualche anno di esperienza, necessario per acquisire la competenza e la preparazione adeguata. Non esiste, infatti, una formazione medio-superiore specifica, ma possono essere frequentati corsi di formazione professionale organizzati ad hoc. Molta della formazione avviene "on the job", osservando ed assistendo gli operatori più esperti

Sistemi di classificazione a fini statistici

ISCO 1988

ISTAT Professioni (CP2001) 6.5.1.1 Macellai, pesciaioli ed assimilati

Sistemi di classificazione e repertori di descrizio ne Unioncamere EXCELSIOR 40.09.01 - Addetti alla lavorazione carni e pesce

Repertorio Professioni ISFOL ARTIGIANI E OPERAI SPECIALIZZATI NELLE LAVORAZIONI ALIMENTARI; Norcini

Repertorio EBNA

Repertorio ENFEA

Repertorio OBNF

Repertorio nazionale delle figure per i percorsi I.F.T.S

Profili del settore agro-alimentare

60

Caporeparto salumificio Tipologia Rilevanza %

Competenza : Essere in grado di lavorare le carni TEC 23% Sapere come analizzare le caratteristiche della carne (temperatura, carica batterica, pulizia) 23% Sapere come sezionare le carni 23% Sapere come macinare ed impastare le carni 23% Sapere come applicare le tecniche di trasformazione delle carni mediante speziatura e aggiunta di conservanti 23% Sapere come applicare le tecniche di trattamento termico della carne (cottura, raffreddamento, sterilizzazione 15% Conoscere le caratteristiche dei diversi tagli 23% Conoscere le caratteristiche dei diversi prodotti 15% Conoscere l’uso e le potenzialità dei macchinari (impastatrice) 23% Conoscere le materie prime 23% Conoscere le norme HACCP 23% Competenza : Essere in grado di preparare i salumi TEC 23% Sapere come applicare le tecniche di insaccatura della carne 23% Sapere come applicare le tecniche di legatura dei salumi 23% Sapere come disossare i prosciutti 15% Sapere come applicare le tecniche di finitura dei prosciutti 15% Conoscere le caratteristiche dei diversi tagli 23% Conoscere le caratteristiche dei diversi prodotti 23% Conoscere l’uso e le potenzialità dei macchinari (insaccatrice, foratrice) 23% Conoscere le materie prime 23% Conoscere le dosi di salatura 23% Conoscere i tempi di salatura 23% Conoscere le norme HACCP 23% Competenza : Essere in grado di organizzare i processi produttivi SOM 23% Sapere come programmare il lavoro 23% Sapere come pianificare il lavoro in base alla programmazione e agli ordini “urgenti” 23% Sapere come coordinare fra loro le attività e risorse del processo produttivo valutando le priorità 15% Sapere come valutare la gravità delle problematiche di produzione e stabilire le modalità ed i tempi di intervento 23% Sapere come individuare l’origine e la causa delle problematiche sollevate dagli operai 8% Sapere come presiedere alle operazioni di manutenzione ordinaria / pulizia dei macchinari 15% Sapere come valutare la qualità del lavoro svolto dagli operai 15% Sapere come controllare lo stato delle scorte in magazzino 23% Sapere come gestire gli acquisti delle scorte di magazzino 23% Saper far applicare le norme di sicurezza (D.lgs 626/94) 23% Conoscere tutte le fasi del ciclo produttivo (aspetti tecnici e tecnologici) 15% Conoscere le caratteristiche dei diversi prodotti 23% Conoscere l’uso e le potenzialità dei macchinari (impastatrice, insaccatrice, foratrice) 23% Conoscere le materie prime 23% Conoscere le dosi di salatura 23% Conoscere i tempi di salatura 23% Conoscere le norme HACCP 23% Conoscere le norme di sicurezza (D.lgs 626/94) 15% Competenza : Essere in grado di comunicare efficacemente GDR 23%

Profili del settore agro-alimentare

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Caporeparto salumificio Tipologia Rilevanza % Saper instaurare rapporti empatici, sviluppare capacità di ascolto, saper fornire informazioni coerenti alle richieste, saper comunicare efficacemente in maniera propositiva e persuasiva 23% Competenza : Essere in grado di risolvere situazioni impreviste GDR 23% Sapere come analizzare i problemi inerenti il processo produttivo 15% Sapere come individuare le soluzioni più appropriate 23%

Sapere come proporre modalità di lavorazione alternative sia nel processo interno che in quello rivolto all’esterno dell’impresa 0% Sapere come coordinare i dipendenti per attuare le soluzioni 8% Conoscere le caratteristiche del prodotto alimentare in lavorazione 15% Conoscere gli standard di qualità delle materie prime alimentari 15% Conoscere gli strumenti e metodologie di controllo dei prodotti alimentari 8% Conoscere le normative di qualità standard degli alimenti trattati 15% Conoscere le norme igienico-sanitarie per prodotti alimentari 15% Conoscere le procedure di lavorazione 15% Conoscere le caratteristiche e funzionalità degli strumenti di controllo del prodotto 0% Competenza : Essere in grado di esercitare la leadership GDR 15% Sapere come influenzare, guidare le persone a cooperare volontariamente e mobilitare le energie potenziali per il raggiungimento di obiettivi comuni in sistemi complessi e in trasformazione 15% Competenza : Essere in grado di prendere iniziative e responsabilità 8% Sapere come attuare sistemi di implementare la decisione 0% Sapere come raccogliere e valutare i feedback (provenienti sia dall’alto che dal basso) 8%

Profili del settore agro-alimentare

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Denominazione figura MANUTENTORE

Classificazione RT Tecnico della progettazione di prodotti industriali (344)

Settori di riferimento Produzioni alimentari

Ambito di attività Manutenzione e riparazione

Descrizione Il manutentore si occupa dei lavori necessari alla manutenzione ordinaria, straordinaria e di pronto intervento delle macchine destinate alla produzione. il profilo è in grado di prevenire i guasti e di progettare modifiche agli impianti.

Contesto d’esercizio Tipologia rapporti di lavoro Di norma si tratta di lavoratore subordinato che opera in tutte le

aziende di tipo industriale che dispongono di macchinari con componenti meccanici. Può operare anche con aziende di mediopiccole dimensioni, o artigianali, che effettuano, come terzi, manutenzioni specialistiche.

Collocazione contrattuale CCNL Metalmeccanico 3° o 4° livello.

Collocazione organizzativa Opera all'interno della manutenzione generale per organizzazioni di piccole dimensioni; le organizzazioni più complesse hanno, in genere, una officina meccanica generalmente guidata da un capo-officina. In tali organizzazioni possono essere previste figure professionali di meccanico con maggiore specializzazione (aggiustatore, carpentiere, operatore alle macchine utensili, ecc.). Ha frequenti rapporti con la produzione a cui deve assicurare la piena disponibilità delle macchine.

Opportunità sul MDL Le opportunità sul mercato del lavoro si presentano sicuramente interessanti pur essendo il settore della manutenzione meccanica spesso soggetto ad operazioni di esternalizzazione. Le tendenze dovrebbero pertanto andare verso la diminuzione di tali figure professionali nelle aziende di produzione mentre, contemporaneamente, dovrebbero aumentare le richieste per aziende che si occupano di manutenzione. Il percorso professionale di tale figura può svilupparsi sia all'interno della stessa azienda sia all'esterno fino al ruolo di capo-officina

Percorsi formativi La professione prevede una serie di competenze che si acquisiscono successivamente alla scuola dell'obbligo con un titolo di istruzione professionale triennale; è preferibile comunque un titolo di istruzione secondaria superiore ad indirizzo tecnico (meccanico o metalmeccanico), soprattutto in vista di una crescita professionale. Il possesso delle competenze utili a svolgere questa professione avviene comunque, per la parte pratica, attraverso l'esperienza sul campo e per tale motivo spesso viene svolta una formazione integrativa all'interno della stessa azienda, attraverso l'affiancamento del neo assunto a manutentori più esperti. Nell'ambito del percorso formativo è da prevedere un modulo dedicato alle normative di sicurezza, all'utilizzo dei DPI e alle procedure specifiche aziendali di sicurezza.

Sistemi di classificazione a fini statistici ISCO 1988 723 - MACHINERY MECHANICS AND FITTERS - 7231 - Motor

vehicle mechanics and fitters

ISTAT Professioni (CP2001) 6.2.3.1 - Meccanici artigianali, riparatori e manutentori di automobili ed assimilati. 6.2.3.3 - Meccanici e montatori di macchinari industriali ed assimilati.

Sistemi di classificazione e repertori di descrizio ne Unioncamere EXCELSIOR

Repertorio Professioni ISFOL Metalmeccanica ; Il manutentore meccanico

Repertorio EBNA METALMECCANICO ; Operaio specializzato e polivalente Repertorio ENFEA MECCANICA; Addetto alla produzione

Repertorio OBNF

MECCANICA; manutentori elettro-elettronici e di sistemi di automazione MECCANICA; manutentori meccanici

Repertorio nazionale delle figure per i percorsi I.F.T.S

Profili del settore agro-alimentare

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Manutentore Tipologia Rilevanza %

Competenza : Essere in grado di coordinare l’intervento su guasto TEC 38% Sapere come leggere il ciclo macchina per interventi manutenzione - 38% Sapere come risolvere il guasto nel minor tempo possibile - 31% Conoscere il funzionamento dei macchinari e rilevare i guasti - 38% Conoscere le nozioni di meccanica - 31% Conoscere le politiche e le linee guida aziendali di manutenzione - 23% Conoscere le tecniche di intervento manutentivo - 38% Conoscere elementi di elettromeccanica - 15% Competenza : Essere in grado di ottimizzare il funzionamento della macchina TEC 38% Sapere come pianificare periodi fermo macchina per manutenzione - 38%

Sapere come usare strumenti/procedure monitoraggio rendimento macchinari - 31%

Sapere come tarare e attrezzare macchine per manutenzione - 15% Conoscere nozioni di meccanica - 23% Conoscere elementi di elettromeccanica - 15% Conoscere il funzionamento di macchinari e le tecniche di rilevazione guasti - 31%

Conoscere elementi di impiantistica civile e industriale - 15% Competenza : Essere in grado di progettare modifiche impianti TEC 8% Sapere come ipotizzare/verificare migliorie agli impianti esistenti - 8% Sapere come proporre layout di fabbrica per processi nuovi / da ottimizzare - 8% Conoscere tipologie e caratteristiche dei processi produttivi - 8% Conoscere le nozioni di meccanica - 8% Competenza : Essere in grado di effettuare manutenzione preventiva TEC 31% Sapere come verificare risultati manutenzione preventiva impianti - 31% Sapere come programmare e coordinare manutenzione preventiva di impianti - 23% Conoscere le nozioni di meccanica - 23% Conoscere il funzionamento di macchinari e di rilevazione guasti - 31% Conoscere le politiche e le linee guida aziendali di manutenzione - 23%

Conoscere le tecniche di intervento manutentivo - 23%

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Denominazione figura RESPONSABILE DELLA QUALITA’

Classificazione RT tecnico del controllo della qualità (384) Settori di riferimento Produzioni alimentari

Ambito di attività Produzione di beni e servizi

Descrizione Il responsabile della qualità alimentare presidia lo sviluppo della qualità di prodotto e di processo, coerentemente con il quadro normativo e legislativo vigente. Tale figura analizza i processi aziendali, individuandone le principali criticità rispetto alle quali definisce le prioritarie linee di azione. Il responsabile qualità alimentare si inserisce in aziende industriali di settori produttivi di dimensioni diverse e partecipa con la direzione generale alla definizione di una politica per la qualità ed alla sua implementazione. Egli si integra e supporta, quindi, le direzioni di area per garantire l’applicazione delle procedure inerenti la qualità.

Contesto d’esercizio Tipologia rapporti di lavoro Si tratta di una figura che opera sia come dipendente all'interno di aziende

manifatturiere sia per conto di società di consulenza specializzate nel controllo di qualità

Collocazione contrattuale Il livello contrattuale della figura varia a seconda del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di riferimento per il settore in cui la figura professionale opera.

Collocazione organizzativa Organizza e supervisiona il processo di controllo della produzione, garantisce, per i prodotti, le caratteristiche tecnico-qualitative richieste, esegue il controllo della qualità degli approvvigionamenti, del processo produttivo, della movimentazione e delle attività post-produzione (vendita e trasporto presso il cliente), fino al controllo della qualità del prodotto finito. E’ in contatto con gli organismi esterni di certificazione, che verificano, tramite procedure ripetute nel tempo, la conformità agli standard delle normative ISO. Interagisce con quanti intervengono nel ciclo di lavoro, dai Responsabili di magazzino fino ai fornitori. Supervisionando tutte le aree aziendali, mantiene contatti continui con i capo-reparto, contribuendo all'implementazione delle soluzioni organizzativo-gestionali, tese all'ottimizzazione dei sistemi.

Opportunità sul MDL Le prospettive occupazionali e le possibilità di carriera orizzontali e verticali dipendono dalle condizioni del mercato del lavoro locale relative al settore di riferimento della figura professionale. Si sottolinea comunque che, proprio per il carattere di trasversalità che la caratterizza, la figura professionale presenta buone opportunità di trasferibilità da un settore economico ad un altro.

Percorsi formativi In generale, questa professionalità si forma, dopo il conseguimento di un titolo di istruzione secondaria superiore ad indirizzo tecnico-industriale, attraverso una specializzazione con stage in azienda. Ha conoscenze tecniche di base relative ai processi di lavorazione dei singoli comparti, conoscenze relative alle principali metodologie di analisi qualitativa e quantitativa dei dati e competenze informatiche di base. La laurea è, in generale, un prerequisito.

Sistemi di classificazione a fini statistici ISCO 1988 311 - PHYSICAL AND ENGINEERING SCIENCE TECHNICIANS - 3119 -

Physical and engineering science technicians not elsewhere classified

ISTAT Professioni (CP2001) 3.1.5.2 - Tecnici del controllo della qualità industriale 3.1.1.4 - Tecnici statistici

Sistemi di classificazione e repertori di descrizio ne Unioncamere EXCELSIOR 40.11.08 - Addetti al controllo dei processi di produzione Repertorio Professioni ISFOL Repertorio EBNA Repertorio ENFEA

Repertorio OBNF Repertorio nazionale delle figure per i percorsi I.F.T.S

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Responsabile della qualità Tipologia Rilevanza %

Competenza : Essere in grado di controllare l`aderenza alle procedure ISO TEC 23% Sapere come elaborare statistiche sulla qualità dei processi produttivi 15% Sapere come analizzare cicli produttivi/distributivi della produzione 15% Saper seguire vincoli e procedure ISO (dati, tabelle...) 8% Conoscere i sistemi di qualità ISO 8% Conoscere norme ISO e controllo documentazione per ISO 8% Conoscere il sistema qualità 23% Conoscere i modelli di certificazione di qualità del prodotto 23% Conoscere il sistema di controllo HACCP (D.L.155/97) 23% Conoscere elementi di statistica (acquisizione, trattamento, interpretazione dati) 15% Competenza : Essere in grado di effettuare controllo qualità del prodotto alimentare TEC 46%

Sapere come usare strumenti statistici di analisi e interpretazione dati 15% Sapere come rilevare uniformità / difformità del prodotto rispetto agli standard 46%

Sapere utilizzare metodi e tecniche per analisi chimiche 23% Sapere utilizzare metodi e tecniche per analisi biologiche 31%

Sapere come utilizzare modelli standard per redigere report analisi dati 23%

Sapere come utilizzare strumenti/tecniche per la elaborazione dati 23% Sapere come prelevare campioni alimentari per analisi chimiche, fisiche 31% Conoscere gli strumenti e metodologie di controllo dei prodotti alimentari 38%

Conoscere elementi di statistica (acquisizione, trattamento, interpretazione dati) 23% Conoscere le normative di qualità standard di alimenti trattati 38% Conoscere le caratteristiche del prodotto alimentare in lavorazione 38% Competenza : Essere in grado di produrre report sui risultati di analisi di alimenti TEC 23% Sapere come utilizzare strumenti/tecniche per la elaborazione dati 23% Sapere come utilizzare modelli standard per redigere report analisi dati 23% Sapere come usare strumenti statistici di analisi e interpretazione dati 15% Sapere come utilizzare strumenti/tecniche per la raccolta dati 23% Conoscere le caratteristiche del prodotto alimentare in lavorazione 23% Conoscere gli standard di qualità delle materie prime alimentari 23% Conoscere gli strumenti e metodologie di controllo dei prodotti alimentari 23% Conoscere le normative di qualità standard di alimenti trattati 23% Conoscere elementi di statistica: acquisizione, trattamento, interpretazione dati 15% Conoscere le norme igienico-sanitarie per prodotti alimentari 23% Competenza : Essere in grado di presidiare il coordinamento di produzione, confezionamento e distribuzione 38% Sapere come verificare la corrispondenza dei tempi produzione e della qualità dei prodotti 38% Sapere come valutare l’andamento della produzione e le esigenze di confezionamento 38% Sapere come rintracciare il prodotto già distribuito 38% Conoscere le modalità di identificazione e rintracciabilità del prodotto distribuito 38% Conoscere le norme di conservazione trattamento alimenti: D.L. 155/97 HACCP 38% Conoscere il processo produttivo 38% Conoscere i materiali e gli standard di confezionamento dei prodotti 38% Conoscere i flussi di carico per la distribuzione 38% Conoscere le tecniche e le regole dei materiali per imballaggio 38% Conoscere le normative legate alla vendita e alla consegna 38% Conoscere i sistemi aziendali di immagazzinamento e movimentazione merci 38% Competenza : Essere in grado di gestire la comunicazione interna/esterna ambito GDR 15%

Profili del settore agro-alimentare

66

Responsabile della qualità Tipologia Rilevanza % qualità processo

Sapere come definire i criteri di scelta degli Enti per Certificazione Qualità 8% Sapere come coordinare/integrare enti aziendali nel piano qualità totale 15% Sapere come definire bisogno informazione membri dell`azienda (qualità) 8% Sapere come attuare audit interni/esterni in materia di qualità 8% Conoscere gli strumenti della comunicazione d`impresa interna ed esterna 8% Conoscere le tecniche di comunicazione 8%

Profili del settore agro-alimentare

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Denominazione figura TECNICO PER LA QUALITA’ DEGLI ALIMENTI

Classificazione RT tecnico del controllo della qualità (384) Settori di riferimento Produzioni alimentari

Ambito di attività Produzione di beni e servizi

Descrizione Il tecnico per la qualità degli alimenti si occupa dei campi relativi alla tecnologia e alla scienza dell’alimentazione. Il suo compito è quello di individuare le risposte più adeguate alle richieste dei consumatori sia per quanto riguarda una maggiore qualità dei cibi che una maggiore varietà. Per questo si relaziona strettamente al responsabile della qualità, rispetto al quale – tuttavia – mantiene competenze relative all’ideazione di prodotti e di processi produttivi in linea con le esigenze del mercato.

Contesto d’esercizio Tipologia rapporti di lavoro Si tratta di una figura che opera sia come dipendente all'interno di aziende

manifatturiere sia per conto di società di consulenza specializzate nel controllo di qualità

Collocazione contrattuale Il livello contrattuale della figura varia a seconda del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di riferimento per il settore in cui la figura professionale opera.

Collocazione organizzativa Il tecnico per la qualità degli alimenti si occupa dei processi di lavorazione degli alimenti, dei controlli di qualità, della ricerca e sviluppo di processi e prodotti, della realizzazione di impianti (in collaborazione con ingegneri meccanici), delle attività di marketing, della distribuzione e dell’approvvigionamento, della gestione e del controllo della produzione alimentare.

Opportunità sul MDL Le prospettive occupazionali e le possibilità di carriera orizzontali e verticali dipendono dalle condizioni del mercato del lavoro locale relative al settore di riferimento della figura professionale. Si sottolinea comunque che, proprio per il carattere di trasversalità che la caratterizza, la figura professionale presenta buone opportunità di trasferibilità da un settore economico ad un altro.

Percorsi formativi Le conoscenze che caratterizzano il Tecnologo alimentare riguardano biologia e chimica di base, inoltre tecnologia, economia e organizzazione. In particolare conosce i meccanismi della produzione, le tecniche di preparazione e di conservazione dei cibi, le esigenze dei consumatori, i problemi di dietetica, l’articolazione di piani per la prevenzione dell’inquinamento dei prodotti alimentari. Le lauree in scienze della preparazione alimentare, in medicina, in chimica costituiscono un prerequisito a corsi / master post laurea di specializzazione.

Sistemi di classificazione a fini statistici ISCO 1988 311 - PHYSICAL AND ENGINEERING SCIENCE TECHNICIANS - 3119 -

Physical and engineering science technicians not elsewhere classified

ISTAT Professioni (CP2001) 3.1.5.2 - Tecnici del controllo della qualità industriale 3.1.1.4 - Tecnici statistici

Sistemi di classificazione e repertori di descrizio ne Unioncamere EXCELSIOR 40.11.08 - Addetti al controllo dei processi di produzione Repertorio Professioni ISFOL Repertorio EBNA Repertorio ENFEA

Repertorio OBNF Repertorio nazionale delle figure per i percorsi I.F.T.S

Profili del settore agro-alimentare

68

Tecnico per la qualità degli alimenti Tipologia Rilevanza %

Competenza : Essere in grado di effettuare l`analisi della qualità del processo produttivo TEC 23%

Sapere come usare strumenti statistici di analisi e interpretazione dati 0%

Sapere come applicare i principali modelli qualità (TQM / EQUA, etc.) 15%

Sapere come applicare procedure/tecniche di controllo della qualità 15% Sapere come rilevare problemi scostamenti da sistema qualità di processo 15%

Conoscere la normativa vigente sulla sicurezza nei contesti lavorativi 23%

Conoscere il Sistema di qualità aziendale 15% Conoscere le procedure / metodi di controllo di qualità del processo produttivo 23% Competenza : Essere in grado di effettuare controllo qualità del prodotto alimentare TEC 23%

Sapere come usare strumenti statistici di analisi e interpretazione dati 0% Sapere come rilevare l’uniformità / la difformità del prodotto rispetto agli standard 23%

Sapere come utilizzare metodi e tecniche per analisi chimiche 8%

Sapere come utilizzare metodi e tecniche per analisi biologiche 8%

Sapere come utilizzare modelli standard per redigere report analisi dati 15%

Sapere come utilizzare strumenti/tecniche per la elaborazione dati 0%

Sapere come prelevare campioni alimentari per analisi chimiche, fisiche 8%

Conoscere gli strumenti e le metodologie di controllo dei prodotti alimentari 15%

Conoscere la Statistica (acquisizione, trattamento, interpretazione dati) 0% Conoscere le normative di qualità e gli standard degli alimenti trattati 23% Conoscere le caratteristiche del prodotto alimentare in lavorazione 23% Competenza : Essere in grado di produrre report sui risultati di analisi di alimenti TEC 15% Sapere come utilizzare strumenti/tecniche per la elaborazione dati 0% Sapere come utilizzare modelli standard per redigere report analisi dati 15% Sapere come usare strumenti statistici di analisi e interpretazione dati 8% Sapere come utilizzare strumenti/tecniche per la raccolta dati 0% Conoscere le caratteristiche del prodotto alimentare in lavorazione 15% Conoscere gli standard di qualità delle materie prime alimentari 15% Conoscere gli strumenti e metodologie di controllo dei prodotti alimentari 15% Conoscere le normative di qualità standard di alimenti trattati 15% Conoscere elementi di statistica (acquisizione, trattamento, interpretazione dati) 0% Conoscere le norme igienico-sanitarie per prodotti alimentari 15% Competenza : Essere in grado di gestire la comunicazione tecnica GDR 15% Sapere come interagire con i laboratori chimici presenti sul territorio 15% Sapere come interpretare i suggerimenti tecnici provenienti dai reparti e tradurli in soluzioni operative 15% Conoscere gli strumenti e le metodologie di controllo dei prodotti alimentari 15% Conoscere la Statistica (acquisizione, trattamento, interpretazione dati) 0% Conoscere le normative di qualità e gli standard degli alimenti trattati 15% Conoscere le caratteristiche del prodotto alimentare in lavorazione 15%

Allegati

Allegato 1

70

Traccia di intervista somministrata agli interlocutori delle

associazioni di rappresentanza15

15 Come si è già detto nel paragrafo 3.1, la presente traccia di intervista è stata somministrata a 5 membri delle associazioni di rappresentanza degli interessi collettivi presenti sul territorio.

Allegato 1

71

1) Reperire informazioni sulla tipologia dei prodotti del settore:

• caratteristiche • tipo di mercato a cui è indirizzato • mercati di sbocco

Allegato 1

72

2) Quali sono i principali problemi congiunturali e strutturali del settore oggetto d’analisi ? Problematiche congiunturali Problematiche strutturali

Individuazione Professionalità strategiche

Allegato 1

73

3) Quali sono le professionalità strategiche del settore ?

Professionalità ritenuta strategica

Quale è la ragione di tale strategicità?

Attualmente, nel mercato del lavoro, tale figura professionale è….

� carente quanto carente � 1 2 3 4 5 6 � inadeguata alle necessità delle imprese quanto inadeguate � 1 2 3 4 5 6

� carente quanto carente � 1 2 3 4 5 6 � inadeguata alle necessità delle imprese quanto inadeguate � 1 2 3 4 5 6

� carente quanto carente � 1 2 3 4 5 6 � inadeguata alle necessità delle imprese quanto inadeguate � 1 2 3 4 5 6

� carente quanto carente � 1 2 3 4 5 6 � inadeguata alle necessità delle imprese quanto inadeguate � 1 2 3 4 5 6

� carente quanto carente � 1 2 3 4 5 6 � inadeguata alle necessità delle imprese quanto inadeguate � 1 2 3 4 5 6

3.1) Quali sono i principali motivi di tali carenze ? ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………

3.2) Quali sono i principali motivi di tali adeguatezze ? ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………

Allegato 1

74

Modalità di reperimento e riproduzione professionale delle professionalità strategiche 4) Attraverso quali canali/modalità vengono individuate tali figure professionali sul mercato? (Centri per l’impiego / passa – parola…)

5) Attraverso quali strategie è possibile acquisire tali professionalità ? (Incentivi / Percorsi formativi interni/esterni…)

6) A suo avviso, quali misure sarebbero adeguate per risolvere / attenuare i problemi di inadeguatezza segnalati ? (stimolare l’interlocutore a valutare l’efficacia di percorsi formativi, di esperienze di training on the job…)

7) Sul territorio esistono esperienze simili a quelle che ci sta segnalando ? � Sì � No

Allegato 1

75

7.1) Quali eventuali criticità le contraddistinguono ?

7.2) Quali soluzioni / iniziative potrebbero essere attuate per risolvere tali criticità ?

Politiche formative 8) Quali sono le politiche formative orientate a riprodurre le professionalità strategiche (di cui al punto 3) attuate su scala locale / territoriale ?

9) Quali sono i principali punti di forza e di debolezza di tali politiche formative ?

Punti di forza Punti di debolezza

Allegato 2-a

76

Mappatura delle professionalità

Traccia di intervista per la definizione dei profili16

16 Come si è già detto nel paragrafo 3.1, la presente traccia di intervista è stata somministrata a 6 delle 31 aziende previste.

Allegato 2-a

77

TRACCIA DI INTERVISTA

1) Anagrafica Azienda: ……………………………………………………

Indirizzo: ……………………………………………………

Soggetto intervistato:……………………………………………………

Ruolo soggetto intervistato:……………………………………………………

Settore / comparto produttivo:……………………………………………………

2) Risorse Umane N. di titolari / soci che operano in azienda: _______

N. addetti a tempo indeterminato: _______

N. addetti a tempo determinato: _______

N. CFL: _______

N. Co.Co. Pro: _______

N. Apprendisti: _______

N. Altro (specificare: ……………..) _______

Età media del personale: _______

Allegato 2-a

78

3) Informazioni sul prodotto e mercati (tipologia caratteristiche tipo di mercato a cui è indirizzato

mercati di sbocco)

4) Negli ultimi tre / cinque anni la gamma dei prodotti offerti è cambiata?

□ Sì □ No 4.1) Se sì, che effetti ha avuto sulle diverse figure professionali che operano a livello aziendale?

5) Negli ultimi tre / cinque anni i processi produttivi hanno subito trasformazioni ?

□ Sì □ No

Allegato 2-a

79

5.1) Se sì, che effetti ha avuto sulle diverse figure professionali che operano a livello aziendale?

6) Quali dei seguenti fasi del processo produttivo vengono gestite all’interno di questa impresa?

□ Ricerca / ideazione □ Outsourcing � motivi: ………………

□ Sviluppo del prodotto / ingegnerizzazione □ Outsourcing � motivi: ………………

□ Produzione □ Outsourcing � motivi: ………………

□ Montaggio / installazione □ Outsourcing � motivi: ………………

□ Marketing / Vendita □ Outsourcing � motivi: ………………

□ Servizi post – vendita □ Outsourcing � motivi: ………………

(specificare quali) ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Allegato 2-a

80

7) Potrebbe indicare le figure professionali strategiche di ciascuna delle suddette fasi del processo produttivo ?

Fasi del processo Codifica Professionalità Ragioni dell’

importanza della figura professionale

Reperibilità sul mercato

(1 minima – 6 massima)

1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6

Ricerca / Ideazione

1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6

Sviluppo del prodotto /

Ingegnerizzazione 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6

Produzione

1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6

Montaggio / Istallazione

1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6

Marketing / Vendita

1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6

Servizi Post-vendita

1 2 3 4 5 6

Allegato 2-a

81

Schede di analisi delle singole professionalità

8) Per ognuna delle professionalità suddette (vedi cod.), potrebbe dettagliarne le competenze? (Questa scheda va ripetuta per ogni cod. di cui alla domanda 7) Denominazione _________________________________________ Cod. ________________________ Competenze17 (essere in grado di…)

(si veda la classificazione allegata)

Capacità da sviluppare (sapere come…)

Conoscenze da sviluppare Strumenti tecnici necessari all’esercizio della

competenza

17Per COMPETENZA si intende l'insieme di conoscenze, capacità (abilità che si esprimono in comportamenti) e stili gestionali necessario per l'ottenimento di una performance. La competenza orienta i processi dell'organizzazione verso gli obiettivi da raggiungere, nel quadro della cultura organizzativa. Per una classificazione delle competenze si veda la griglia classificatoria allegata.

Allegato 2-a

83

9) Attraverso quali canali/modalità vengono individuate tali figure professionali sul mercato? (Centri per l’impiego / passa – parola…)

10) Attraverso quali strategie è possibile acquisire tali professionalità ? (Incentivi / Percorsi formativi interni/esterni…)

Allegato 2-a

84

ALLEGATO 1

CLASSIFICAZIONE COMPETENZE

A. STRATEGICO/ORGANIZZATIVE/MANAGERIALI (trasversal e)

1.A Pianificazione strategica: essere in grado di definire e organizzare in relazione a un sistema

(piano) che si estende in un adeguato periodo di tempo, le iniziative di cui l'Unità deve farsi carico per raggiungere i macro obiettivi di innovazione o miglioramento previsti

2.A Gestione del cambiamento (Change Management): essere in grado di gestire gli aspetti

organizzativo strutturali e gli aspetti emotivi legati al cambiamento, supportando le spinte innovative coerenti agli obiettivi strategici e utilizzando strumenti, anche simbolici, per sviluppare la tolleranza dell'incertezza e dello stress

3.A Gestione della complessità e sviluppo della collaborazione: essere in grado di mantenere un

adeguato equilibrio tra autonomia (creatività, flessibilità) e controllo (regolazione nell'ambito degli obiettivi organizzativi) e sviluppare la collaborazione tra i diversi settori dell'organizzazione in una logica sistemica

4.A Gestione e sviluppo Risorse Umane: essere in grado di assegnare responsabilità e deleghe,

motivare e far crescere professionalmente i collaboratori 5.A Gestione economico finanziaria: essere in grado di quantificare i costi e i benefici economici

delle scelte attuate e da attuare; identificare i risultati attesi e chiaramente assegnati (responsabilità), in congiunzione con le risorse umane finanziarie e materiali necessarie

6.A Controllo di gestione; essere in grado di rilevare e confrontare i risultati effettivi con quelli

attesi per favorire il riallineamento; operare orientandosi in base a criteri di efficienza, efficacia, qualità, economicità.

7.A Pianificazione operativa e Project Management: essere in grado di dettagliare, programmare e

coordinare le azioni previste per realizzare gli obiettivi della pianificazione strategica; in caso di progetti utilizzare le metodologie più appropriate per verificarne l'attuazione (tempi, risorse, motivazione del personale…)

B. TECNICO/PROFESSIONALI 1.B Giuridico normative � Essere in grado di …. (specificare) 2.B Linguistiche � Essere in grado di …. (specificare) 3.B Informatiche � Essere in grado di …. (specificare) 4.B Tecnico specialistiche � Essere in grado di …. (specificare) 5.B Altro � Essere in grado di …. (specificare) GESTIONE DEL RUOLO

Allegato 2-a

85

1.C Comunicazione: essere in grado di comunicare con gli altri in modo assertivo (cioè chiaro e diretto, manifestando i propri sentimenti, necessità, posizioni e rispettando i diritti e le posizioni altrui); ascoltare "attivamente" il proprio interlocutore e cercare di comprendere la prospettiva altrui (empatia); mostrare capacità di adeguarsi alle diverse situazioni anche cambiando i propri comportamenti (flessibilità)

2.C Negoziazione: essere in grado di sviluppare alternative vantaggiose per entrambe le parti;

ricercare l'accordo migliore soddisfacendo gli interessi propri e altrui, dimostrando disponibilità e fiducia

3.C Cooperazione e Lavoro di gruppo: essere in grado di costruire un sistema di relazioni tra

persone che cooperano in modo intenzionale al raggiungimento di un obiettivo comune; utilizzare le risorse a disposizione del gruppo sulla base di modalità operative condivise

4.C Leadership: essere in grado di esercitare un rapporto orientato di influenza su individui o

gruppi che hanno un compito da svolgere e un obiettivo da raggiungere; svolgere una funzione di guida relativamente a tali individui o gruppi; essere consapevole della propria autorevolezza; essere flessibile in funzione della relazione tra il leader stesso, il gruppo e la situazione

5.C Problem Solving: essere in grado di identificare un problema e risolverlo attraverso varie fasi:

analisi del problema; proposta di idee e soluzioni; selezione di una soluzione; decisione e attuazione; verifica

6.C Decision Making: essere in grado di prendere iniziative e responsabilità (e quindi decidere),

implementare la decisione, raccogliere e valutare i feedback, valutare i risultati, predisporre un eventuale piano alternativo

7.C Sistemi di valutazione: essere in grado di attuare sistemi di valutazione del personale che si

basano sul confronto tra obiettivi prefissati e risultati raggiunti; utilizzare sistemi di valutazione dei progetti e delle iniziative ex ante, in itinere (monitoraggio), ex post (valutazione dell'impatto organizzativo)

Allegato 2-b

86

Traccia di intervista per la verifica dei profili settore metalmeccanico18

18 A titolo esemplificativo, si riporta solo la traccia di intervista relativa al profilo del progettista (settore metalmeccanico). La struttura delle tracce d’intervista relative agli altri profili hanno, infatti, un’identica struttura. Come si è già detto nel paragrafo 3.1, la presente traccia di intervista è stata somministrata a 24 delle 31 aziende previste. Dopo l’effettuazione delle interviste è stato effettuato l’accertamento dei profili professionali ritenuti determinanti (analisi delle risposte alla domanda 2). Nei casi in cui sono stati rilevati nuovi profili professionali ricorrenti in almeno 1/3 delle interviste effettuate si è provveduto a mapparli proprio nelle imprese che ce li hanno segnalati.

Allegato 2-b

87

1) A suo parere, quali delle seguenti figure professionali sono determinanti per il buon

funzionamento dei processi e/o strategiche per la creazione del maggior valore aggiunto del

prodotto ?

���� Progettista N. …………… Il progettista è un tecnico con funzioni di ricerca, sviluppo ed innovazione che individua soluzioni tecniche finalizzate alla creazione di oggetti per la produzione industriale. La figura deve essere in grado di interfacciarsi con i disegnatori per la realizzazione del disegno finale e con i vari livelli di responsabilità sia dell’area produzione sia dell’area commerciale. ���� Caporeparto N. …………… Il Caporeparto metalmeccanico coordina l’attività produttiva degli operai di reparto e si relaziona alle altre figure di riferimento dei diversi reparti aziendali. Il suo compito è quello di seguire le lavorazioni meccaniche, riducendo i tempi morti e cercando di mantenere costante l’alimentazione delle materie prime nelle postazioni di lavoro sovrintendendo la qualità delle lavorazioni. ���� Operaio specializzato N. …………… L’operaio specializzato realizza i prototipi, esegue modifiche nei processi di ricerca e sviluppo e di ingegnerizzazione del prodotto. Inoltre, l’operaio specializzato nel processo produttivo realizza i semilavorati in cui è richiesta un’elevata competenza nello svolgimento di lavorazioni complesse. ���� Attrezzista N. …………… L’attrezzista organizza l’attività di lavorazione dei componenti della produzione tramite macchine: cura e prepara materiali e macchine, controlla la conformità dei prodotti agli standard qualitativi stabiliti. ���� Manutentore N. …………… Il manutentore si occupa dei lavori necessari alla manutenzione ordinaria, straordinaria e di pronto intervento delle macchine destinate alla produzione. il profilo è in grado di prevenire i guasti e di progettare modifiche agli impianti. ���� Addetto alle vendite N. …………… L’addetto alle vendite coordina le attività di ricevimento degli ordini, controlla le linee di credito del cliente. Si occupa delle eventuali variazioni degli ordini relativamente ai prezzi e alla quantità. L’addetto alle vendite gestisce i flussi comunicativi con il cliente per quanto riguarda le informazioni sui vari ordini e il loro avanzamento, coopera con la Direzione commerciale, i venditori e gli agenti per assicurare un servizio di qualità. Si occupa, inoltre, delle banche dati clienti dei quali gestisce reclami ed eventuali contenziosi. L’addetto alle vendite opera in sinergia con l’area commerciale e fornisce importanti input alla produzione.

Allegato 2-b

88

2) Quali altre figure professionali risultano determinanti ? (Le chiediamo di indicare profili professionali potenzialmente definibili attraverso percorsi formativi ad hoc. La preghiamo quindi di escludere quei profili apicali (Direttore tecnico / finanziario / del marketing / etc.) che nascono e si sviluppano esclusivamente in azienda attraverso percorsi di crescita interna basati sull’acquisizione di esperienza e conoscenze in buona parte non codificate) ���� ………………………………… N. …………… ���� ………………………………… N. …………… ���� ………………………………… N. …………… ���� ………………………………… N. …………… ���� ………………………………… N. …………… ���� ………………………………… N. …………… ���� ………………………………… N. …………… 3) Informazioni generali sui profili determinanti (di cui al punto 1 e 2) Figura professionale Motivi della sua

strategicità Modalità di riproduzione professionale

Modalità di reperimento sul mercato

Tale figura professionale è definibile attraverso percorsi formativi

� Sì � No

� Sì � No

� Sì � No

� Sì � No

� Sì � No

Allegato 2-b

89

*PROGETTISTA*

COMPETENZE TECNICO - PROFESSIONALI

□ Competenza : Essere in grado di individuare le caratteristiche di un nuovo prodotto

□ Sapere analizzare gli esiti di una ricerca di mercato □ Sapere come individuare le caratteristiche tecniche, di design ed economiche del prodotto da realizzare

□ Sapere come individuare sommariamente i materiali necessari del prodotto da realizzare

□ Sapere come applicare procedure per l’analisi di fattibilità □ Sapere come applicare le tecniche di progettazione dei prodotti industriali □ Sapere come valutare la fattibilità tecnica □ Sapere come valutare la fattibilità economica □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come ……………………………………………………………………………………

□ Conoscere le caratteristiche del mercato del prodotto □ Conoscere le tecniche di progettazione □ Conoscere le caratteristiche dei materiali □ Conoscere le caratteristiche dei componenti □ Conoscere le caratteristiche delle tecnologie e degli impianti di lavorazione □ Conoscere le caratteristiche del processo produttivo (interno ed esterno all’impresa)

□ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Competenza : Essere in grado di effettuare il benchmarking tecnico

ed economico relativo al prodotto da realizzare □ Sapere come analizzare le caratteristiche tecniche dei prodotti di aziende concorrenti

□ Sapere come partecipare all’analisi dei costi necessari alla realizzazione di prodotti simili a quelli realizzati dalle aziende concorrenti

□ Sapere come valutare i costi e benefici derivanti dalla realizzazione di prodotti simili a quelli realizzati dalle aziende concorrenti

□ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come ……………………………………………………………………………………

Allegato 2-b

90

□ Conoscere Caratteristiche del mercato del prodotto □ Conoscere le analisi previsionali di andamento del mercato □ Conoscere le tendenze del design □ Conoscere le tecniche di progettazione □ Conoscere le caratteristiche dei materiali □ Conoscere le caratteristiche dei componenti □ Conoscere le caratteristiche delle tecnologie e degli impianti di lavorazione □ Conoscere le caratteristiche del processo produttivo (interno ed esterno all’impresa)

□ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Competenza : Essere in grado di effettuare la progettazione di

massima del prototipo □ Sapere come realizzare lo schizzo del prodotto (anche in forma elettronica) □ Sapere come sviluppare il progetto di insieme (a partire dallo studio del prodotto realizzato insieme all’area commerciale / marketing)

□ Sapere come studiare la compatibilità del nuovo prodotto con le precedenti versioni della macchina sulla quale sarà inserito

□ Sapere come studiare ed analizzare i particolari (in collaborazione con gli altri progettisti)

□ Sapere come individuare i materiali □ Sapere come definire le procedure di montaggio □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come ……………………………………………………………………………………

□ Conoscere le caratteristiche del mercato del prodotto □ Conoscere le tecniche di progettazione □ Conoscere le caratteristiche dei materiali □ Conoscere le caratteristiche dei componenti □ Conoscere la fisica e proprietà dei materiali □ Conoscere l’impiantistica ed elettromeccanica □ Conoscere le caratteristiche delle tecnologie e degli impianti di lavorazione □ Conoscere le caratteristiche del processo produttivo (interno ed esterno all’impresa)

□ Conoscere gli elementi di design □ Conoscere il disegno industriale □ Conoscere elementi di geometria nello spazio □ Conoscere le basi matematiche e geometriche del CAD □ Conoscere le tecniche di uso di sistemi CAD □ Conoscere ………………………………………………………………………………………

Allegato 2-b

91

□ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Competenza : Essere in grado di validare il disegno definitivo del

prototipo □ Sapere come analizzare i risultati dei test di collaudo □ Sapere come analizzare le esigenze del reparto produzione □ Sapere come fornire indicazioni per la modifica dei disegni a seguito delle segnalazioni degli addetti del reparto collaudo e produzione

□ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come ……………………………………………………………………………………

□ Conoscere le tecniche di progettazione □ Conoscere le caratteristiche dei materiali □ Conoscere le caratteristiche dei componenti □ Conoscere la fisica e proprietà dei materiali □ Conoscere l’impiantistica e l’elettromeccanica □ Conoscere le caratteristiche delle tecnologie e degli impianti di lavorazione □ Conoscere le caratteristiche del processo produttivo (interno ed esterno all’impresa)

□ Conoscere gli elementi di design □ Conoscere il disegno industriale □ Conoscere elementi di geometria nello spazio □ Conoscere le basi matematiche e geometriche del CAD □ Conoscere le tecniche di uso di sistemi CAD □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Competenza : Essere in grado di definire tempi e metodi di

lavorazione □ Sapere come partecipare all’individuazione della modalità più efficiente per assemblare il prodotto

□ Sapere come partecipare alla definizione ottimale dei cicli di lavoro □ Sapere come collaborare alla definizione ottimale del processo produttivo □ Sapere come coordinare la redazione di manuali di montaggio e manutenzione □ Sapere come fornire indicazioni al disegnatore per la redazione degli schemi di lavorazione e di assemblaggio

□ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come ……………………………………………………………………………………

Allegato 2-b

92

□ Conoscere caratteristiche tecniche dei prodotto □ Conoscere gli attributi funzionali del prodotto □ Conoscere le caratteristiche dei cicli di lavoro (interni ed esterni all’impresa) □ Conoscere le caratteristiche del processo produttivo (interno ed esterno all’impresa)

□ Conoscere le caratteristiche e funzionalità degli utensili □ Conoscere le caratteristiche e funzionalità degli strumenti di misura □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Competenza : Essere in grado di ………………………………………………

□ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ ……………………………………………………………………………………………………….

□ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ ………………………………………………………………………………………………………

□ Competenza : Essere in grado di ………………………………………………

□ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ ……………………………………………………………………………………………………….

□ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ ………………………………………………………………………………………………………

Allegato 2-b

93

□ Competenza : Essere in grado di ………………………………………………

□ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ ……………………………………………………………………………………………………….

□ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ ……………………………………………………………………………………………………… □ Competenza : Essere in grado di ………………………………………………

□ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ ……………………………………………………………………………………………………….

□ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ ……………………………………………………………………………………………………… □ Competenza : Essere in grado di ………………………………………………

□ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ Sapere come …………………………………………………………………………………… □ ……………………………………………………………………………………………………….

□ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ Conoscere ……………………………………………………………………………………… □ ………………………………………………………………………………………………………

Allegato 3

QUESTIONARIO DI VALIDAZIONE PER LE IMPRESE LOCALI

Prima parte. Identificazione A. Nome dell’impresa/unità produttiva locale: …………………………………………………………………….…………………………………………………………………….…… B. Comune (sede unità produttiva locale) : ………………………………………………………………………………………………………………….……….. C. Posizione di colui/colei che compila il questionario ❏ Titolare ❏ Responsabile del personale ❏ Responsabile della produzione ❏ Altro (specificare):………………………………………………………………………………………………………………………………………………… D. Natura sociale: ❏ impresa individuale ❏ impresa di persone ❏ impresa di capitali E. Dimensione aziendale (indicare in Valori Assoluti) VA N. titolari/soci che operano in azienda

N. addetti a tempo indeterminato N. addetti a tempo determinato (inclusi i Co.Co.Pro) Totale addetti (100%)

Allegato 3

95

F. Turn-over aziendale Negli ultimi 3 anni, qual è stata la rotazione media annuale della forza-lavoro all’interno dell’azienda (tenendo conto di tutte le forme di contratto dipendente)?

Anno N. Totale assunzioni operate N. totale cessazioni avvenute o licenziamenti effettuati

2007 2008 2009

G. La produzione G1. L’azienda cura direttamente al proprio interno (anche parzialmente) l’ideazione-progettazione del prodotto? 1. ❏ SI 2. ❏ NO G2. Negli ultimi 3 anni c’è stato un cambiamento delle tipologie di prodotti realizzati / servizi offerti (aumento varietà nella gamma)? 1. ❏ SI 2. ❏ NO G3. Negli ultimi tre anni sono stati effettuati investimenti nella sua azienda per rinnovare in modo rilevante: 1. ❏ Le tecnologie ed i macchinari 2. ❏ Le strutture logistiche/ gli immobili 3. ❏ Le strutture informatiche 4. ❏ Il sistema della qualità 5. ❏ Altri investimenti rilevanti (specificare): ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….……

H. Attualmente, il fatturato dell’azienda è in una situazione di: 1. ❏ crescita 2. ❏ stabilità 3. ❏ difficoltà

Allegato 3

96

Seconda Parte. Il fabbisogno professionale e formativo I. Presenza in azienda e riproduzione delle figure professionali

Figure strategiche del settore

I1. E’ presente in azienda (sia addetti interni

che collaboratori

esterni)?

1=Sì 2=No

I2. Nei prossimi 3-5

anni, l'interesse della sua

azienda per questa figura professionale

1=crescerà, 2=calerà, 3=resterà stabile?

I3. Se e’ reperita

all’esterno, attraverso

collaborazioni, quante sono le figure esterne?

Indicare il n°

0 = non ci sono figure

esterne

I4. Quante sono

complessi-vamente le

figure (interne +

esterne)?

Indicare il n°

0 = la figura non è

presente

I5. Nei prossimi 3-5

anni, l'effettiva disponibilità

ad assumere o ad utilizzare

concretamente questa figura,

1=crescerà, 2=calerà, 3=resterà invariata?

I6. Più in generale, il

reperimento di questa figura nel mercato del lavoro

locale

1=non è difficoltosa 2=è un po’ difficoltosa 3=è molto

difficoltosa

I6. L’ambito prevalente di reclutamento

di questa figura è quello

1= locale 2= regionale 3= nazionale 4= europeo 5= extra UE

I7. Se (fosse) reclutata

nell’ambito locale, la

figura risulta già formata in

modo adeguato?

1=Sì 2=No

I8. quali tipologie di formazione

ritiene più adatte?

1=F. in azienda2=F. esterna3=F. pratica4=F. teorica5=F. occasionale6=F. continua(ammesse più risposte)

1. Progettista 2. Caporeparto

3. Operaio specializzato 4. Attrezzista

5. Manutentore 6. Addetto alle vendite

7. Altro 1 (specificare) ……. 8. Altro 2 (specificare) ……. 9. Altro 3 (specificare) …….

Allegato 3

97

L. Strategie di reperimento delle professionalità Figure strategiche del settore

L1. Quando avete bisogno di assumere, quali sono i principali canali di reperimento che siete soliti utilizzare o che utilizzereste in caso di necessità ? 1 = contatti informali, 2 = inserzioni su giornali o riviste, 3 = segnalazioni di scuole o centri di formazione, 4 = segnalazione dei centri per l’Impiego 5 = segnalazione da parte di agenzie di selezione o interinali, 6 = referenze di clienti 7 = referenze di altre imprese 8 = precedenti rapporti di collaborazione o stage

L2. Se il reperimento di questa figura è un po’ o molto difficoltoso, ciò dipende principalmente da: 1 = insufficiente preparazione scolastica o formativa 2 = mancanza di requisiti comportamentali o caratteriali, 3 = esperienza insufficiente, 4 = richieste retributive eccessive, 5 = indisponibilità dei candidati a trasferimenti territoriali, 6 = eccessiva concorrenza da parte delle imprese del settore, 7 = mancanza di informazioni sufficienti su quanti cercano lavoro 8 = altro (specificare)

1. Progettista 2. Caporeparto

3. Operaio specializzato 4. Attrezzista

5. Manutentore 6. Addetto alle vendite

7. Altro 1 (specificare) ……. 8. Altro 2 (specificare) ……. 9. Altro 3 (specificare) …….

Allegato 3

98

N. Ricorso a manodopera straniera N1. La sua azienda utilizza o utilizzerà nei prossimi 3-5 anni (sia come addetti interni che come collaboratori esterni) manodopera straniera locale? 1. ❏ SI 2. ❏ NO

N2. Se sì ….

Figure strategiche del settore

N2.1 In quali figure professionale verrà utilizzata manodopera straniera nei prossimi 3 – 5 anni ? 1= Utilizzo manodopera straniera nel profilo

corrispondente 0 = Non utilizzo manodopera straniera nel profilo

corrispondente

N2.2 Rispetto ai livelli attuali, la richiesta di manodopera straniera nel profilo corrispondente nei prossimi 3-5 anni 1 = calerà 2 = resterà stabile 3 = aumenterà

1. Progettista 2. Caporeparto

3. Operaio specializzato 4. Attrezzista

5. Manutentore 6. Addetto alle vendite

7. Altro 1 (specificare) ……. 8. Altro 2 (specificare) ……. 9. Altro 3 (specificare) …….