Le prassi di riferimento - Osservatorio per la Dieta ... · 2Il requisito della norma non è...
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Le prassi di riferimentoUn nuovo strumento per gli stakeholders
Ruggero Lensi
Direttore Relazioni esterne, sviluppo e innovazioneUNI
Ente Nazionale Italiano di Unificazionedetto «Ente Italiano di Normazione»
Riconosciuto dalla Direttiva 83/189/CE recepita in Italia dalla Legge n. 317/86e dal Regolamento UE n.1025/2012
Associazione privata senza scopo di lucro, fondata nel 1921.
Elabora norme tecniche in tutti i settori dell’economia, per l’industria, il
commercio, i servizi e la società in generale, ad esclusione delle
materie elettriche ed elettrotecniche.
UNI è espressione del diritto mite,per costruire comunità dialoganti
nelle quali condividereequilibrio, equità, semplicità e sobrietà
nelle scelte economiche e nei processi sociali.
L’obiettivo finale di UNInon è fare norme tecniche,ma diffonderne i valori e
l’applicazione dei contenuti.
SALVAGUARDARE gli interessi del consumatore edella collettività
PROMUOVERE la sicurezza, la qualità della vita e laconservazione dell'ambiente, regolamentando prodotti,processi e servizi
MIGLIORARE l'efficacia e l’efficienza del sistemaeconomico, unificando prodotti, livelli prestazionali,metodi di prova e di controllo
PROMUOVERE il commercio internazionalearmonizzando norme e controlli di prodotti e servizi
FACILITARE la comunicazione unificandoterminologia, simboli, codici ed interfacce
Il ruolo socio-economico
Articolo 1 – OggettoIl presente regolamento stabilisce norme riguardanti la cooperazione tra le organizzazioni europee di normazione, gli organismi nazionali di normazione, gli Stati membri e la Commissione, l’elaborazione di norme europee e prodotti della normazione europea per i prodotti e per i servizi, a sostegno della legislazione e delle politiche dell’Unione (…).
UNI: la Normazione italiana4.648 Soci
1.876 Norme pubblicate 2013
19.843 norme in vigore 2013
1.140 Organi tecnici UNI nazionali
4.337 Esperti partecipanti
7 Enti Federati
219 Segreterie italiane ISO e CEN
494 Delegati italiani in ISO e CEN
Settore elettrico Tutti gli altri settori
Mondo
Europa
Italia
Il sistema della normazione volontaria
Norme (volontarie) e Leggi (obbligatorie)
È volontaria È frutto di un processo basato
sul concetto di consenso È uno strumento di
autoregolamentazione del mercato e di trasferimento tecnologico
È pubblicata da un Ente di normazione
È obbligatoria È frutto di un processo basato sul
concetto di rappresentanza È uno strumento di
regolamentazione del mercato È pubblicata da un organismo
governativo in Gazzetta Ufficiale o in un atto legislativo
Regola TecnicaNorma Tecnica
DirettivaRegolamento
LeggeDecreto
MandatoRequisiti essenziali
Norma armonizzata
Requisiti specifici
Stato / Legislatore Mercato / StakeholdersAmbito Cogente Ambito Volontario
IL LEGISLATORE:1dichiara le norme necessarie2 il requisito della norma diventa il requisito
legale obbligatorio
DIRETTO: definisce che una determinata norma soddisfa il requisitoapplicabile diventando così parte integrante della legislazione.
INDIRETTO: richiede che un prodotto soddisfi condizioni quali “lostato dell’arte” o “requisiti essenziali” citando la norma qualepossibile mezzo per soddisfare questi requisiti generali.
IL LEGISLATORE:1dichiara le norme sufficienti2 Il requisito della norma non è l’unico mezzo
per soddisfare il requisito legale obbligatorio
Il riferimento alle norme nella legislazione
Direttive UEEliminazione degli ostacoli allo scambio
PRODOTTIcircolano
sul mercato
idonei all’uso
soddisfano requisiti
essenziali
NORME TECNICHE
Accreditamento - Certificazione - Normazione
Certificazione, Ispezione, Laboratori e Taratura
Laboratori di Prova Organismi di Certificazione
Ente di Normazione
Ente di Accreditamento
Consensualità Democraticità
TrasparenzaTrasparenza Volontarietà
NormaTecnica
Principi della normazione tecnica
IndustriaPMIProfessionistiEnti LocaliPubblica AmministrazioneRicerca/LaboratoriMondo AccademicoConsumatoriLavoratoriVolontariato
Pluralità e Partecipazione
Patto multi-stakeholder
Le fasi di elaborazione di una norma UNI
Messa allo studio progetto di normaValutazione fattibilità e verifica interesse del
mercato
Stesura del documentoLavori di definizione dei contenuti
Inchiesta pubblicaDisponibilità del testo sul mercato per
ottenere un consenso esteso
Pubblicazione
Esempi di Commissioni Tecniche UNI Impianti ed attrezzi sportivi e ricreativi
Mobili
Protezione attiva contro gli incendi
Responsabilità sociale delle organizzazioni
Servizi
Sicurezza
Sicurezza della società e del cittadino
Tecnologie biomediche e diagnostiche
Tessile e abbigliamento
Trasporto guidato su ferro
Turismo
….
Acustica e vibrazioni
Agroalimentare
Ambiente
Attività professionali non regolamentate
Calzature
Costruzioni stradali ed opere civili
Cuoio, pelli e pelletteria
Ergonomia
Gomma
Imballaggi
Impianti di ascensori, montacarichi, scale
mobili e apparecchi similari
….
CEN TC di competenza
CEN TC 153 Machinery intended for use with foodstuffs and feed…CEN/TC 194 Utensils in contact with foodCEN/TC 194/SC1 General chemical methods of test for materials and articles intended to come into contact with foodstuffsCEN/TC 275 Food analysis ‐ Horizontal methodsCEN/TC 275/WG11 Genetically modified foodstuffsCEN/TC 302 Milk and milk products ‐Methods of sampling and analysisCEN/TC 338 Cereal and cereal products….
ISO TC di competenza
ISO/TC 34 Food productsISO/TC 34/SC3 Fruit and vegetable products…ISO/TC 34/SC8 Tea …
La Commissione Agroalimentare
UNI xxx
UNI EN xxx
UNI ISO xxx
UNI EN ISO xxx
norma europea adottata come norma tecnica nazionale italiana:documento elaborato sui tavoli della normazione Europea(CEN) e adottato obbligatoriamente da UNI (con eventualeritiro delle norme nazionali UNI in contrasto)
norma tecnica nazionale: documento elaborato in Italia da UNI
norma internazionale adottata dall’UNI: documento elaboratosui tavoli della normazione internazionale (ISO) e adottatovolontariamente da UNI
norma internazionale adottata dal CEN e recepita a livelloitaliano da UNI: documento elaborato sui tavoli dellanormazione internazionale (ISO) in collaborazione con lanormazione europea (CEN) e adottato obbligatoriamente daUNI (con eventuale ritiro delle norme nazionali UNI incontrasto)
I CONTENUTI DELLE NORME
norme di classificazione e terminologiche (UNI EN ISO 9999 Prodotti per l’assistenza per persone con disabilità – Classificazione e terminologia; UNI 11234 Terminologia del fitness; ecc …)
metodo di prova (UNI EN 71‐1 Sicurezza dei giocattoli ‐ Parte 1: Proprietà meccaniche e fisiche; UNI EN 13451‐1 Attrezzature per piscine ‐ Parte 1: Requisiti generali di sicurezza e metodi di prova ….)
norma di prodotto/servizio (UNI EN 12520 Mobili ‐ Resistenza, durata e sicurezza ‐ Requisiti per sedute domestiche; UNI EN 71‐7 Sicurezza dei giocattoli ‐ Pitture a dito ‐ Requisiti e metodi di prova; UNI EN 15838 Centri di contatto ‐ Requisiti del servizio …)
norma di processo e di sistema (UNI EN ISO 9001 Sistemi di gestione per la qualità ‐ Requisiti ; UNI ISO 10001 Gestione per la qualità ‐ Soddisfazione del cliente ‐ Linee guida per i codici di condotta delle organizzazioni …)
QUALITÀGESTIONE
SICUREZZAAMBIENTE
SICUREZZA SOCIALE
Sicurezza delle attivitàApproccio per processiGestione delle organizzazioni
Qualità serviziQualità prestazioni professionali
PRESTAZIONI
REQUISITI
METODI DI PROVA
Sicurezza dei prodotti
Caratteristiche dei prodotti
Livelli prestazionali
Metodi di prova
SICUREZZA
TERMINOLOGIA
DIMENSIONI
Codici comuniUnificazione dimensionaleIntercambiabilità pezzi
Evoluzione dei contenuti delle norme
PRODOTTI
ServiziOrganizzazioni
Professioni
REQUISITI
Sono una tipologia di documento para-normativo che vanella direzione del trasferimento tecnologico edell’innovazione, nell'ottica del miglioramento continuo,contribuendo alla preparazione di contesti di sviluppo perle future attività di normazione tecnica nazionale,europea e internazionale.
Sono strumenti al servizio del mercato pensati per aiutareil Sistema UNI a rispondere tempestivamente allesollecitazioni del mercato.
Sono elaborate sulla base di un rapido processo dicondivisione ristretta ai soli autori.
Prassi di Riferimento UNI/PdR
Le prassi di riferimento contengono specificazionitecniche in forma descrittiva riguardanti argomenti ditutti i settori di competenza dell’Ente, con particolareriguardo ai settori innovativi quali le “best practice” inuso nell’ambito delle prestazioni dei servizi, leapplicazioni settoriali di specifiche esistenti, idisciplinari industriali, i protocolli per la gestione dimarchi proprietari, i modelli di gestione sperimentati alivello locale …
I contenuti
Non sono norme tecniche UNI, perchésviluppate secondo un processo di elaborazione,tipologie di soggetti coinvolti, livello di consensoe veste grafica, totalmente differente.
… ma possono diventarlo se dopo la lorosperimentazione sono condivise dal mercato diriferimento.
Rispetto alle norme …
Le prassi di riferimento sono elaboratenell’ambito di un formale “Tavolo” costituito darappresentanti di organizzazioni rappresentativedel mercato cui è destinata la prassi, che hannochiesto all’UNI di definire il documento.A questi possono aggiungersi altri esperti delsistema UNI in grado di portare esperienzespecifiche in ambiti limitrofi già normati.
Chi le scrive
Processo di elaborazione (2)
… trasformazione in norma tecnica o ritiro a 5 anni dalla pubblicazione
La normazione tecnica: strumenti di riferimento per le amministrazioni locali
La normazione volontaria fornisce documentitecnici di riferimento su requisiti disicurezza, prestazionali, qualitativi, ecc.per prodotti, servizi, processi e professioni.Le norme possono essere utilizzate comestrumenti di supporto per le amministrazionilocali al momento della definizione di bandidi gara e appalti, in un’ottica disemplificazione.
La normazione tecnica: strumenti di riferimento per le amministrazioni locali
La normazione volontaria fornisce documentitecnici di riferimento dedicate in modo specificoalle amministrazioni locali a supporto di unapproccio programmatico, di una visionestrategica e politica che metta al centro delleproprie attività il cittadino e le sue esigenze,misurando, per migliorare, in un’ottica anche«smart» e di sostenibilità: ambientale, sociale,economica e istituzionale. Alcuni esempi …
UNI EN 1729-1 Mobili - Sedie e tavoli per istituzioni scolastiche - Parte 1:Dimensioni funzionali
UNI EN 1729-2 Mobili - Sedie e tavoli per istituzioni scolastiche - Parte 2: Requisitidi sicurezza e metodi di prova
UNI EN 527-1 Mobili per ufficio - Tavoli da lavoro e scrivanie - Parte 1: Dimensioni
UNI EN 527-2 Mobili per ufficio - Tavoli da lavoro e scrivanie – Parte 2: Requisitimeccanici di sicurezza
UNI EN 16194 Bagni mobili non collegati alla rete fognaria - Requisiti per i prodottied i servizi necessari per l’utilizzo di bagni mobili e relativi prodotti sanitari
UNI EN 840-5 Contenitori mobili per rifiuti e riciclo - Parte 5: Requisiti prestazionalie metodi di prova
UNI EN 840-6 Contenitori mobili per rifiuti e riciclo - Parte 6: Requisiti di igiene esicurezza
Prodotti
InfrastruttureUNI 11123 Guida alla progettazione dei parchi e delle aree da giocoall’aperto
UNI 11168-1 Accessibilità delle persone ai sistemi di trasporto rapido dimassa - Parte 1: Criteri progettuali per le metropolitane
UNI EN 15140 Trasporto pubblico di passeggeri - Requisiti fondamentalie raccomandazioni per i sistemi che misurano la qualità del servizioerogato
UNI/PdR 7:2014 Tecnologia di realizzazione delle infrastrutture interratea basso impatto ambientale - Sistemi di minitrincea
UNI 11277 Sostenibilità in edilizia - Esigenze e requisiti diecocompatibilità dei progetti di edifici residenziali e assimilabili, uffici eassimilabili, di nuova edificazione e ristrutturazione
ServiziUNI 11034 Servizi all'infanzia - Requisiti del servizio
UNI 10881 Servizi - Assistenza residenziale agli anziani - Requisiti delservizio
UNI 11407 Servizi di ristorazione fuori casa - Requisiti minimi per lastesura di capitolato di appalto, bando e disciplinare
UNI EN 13549 Servizi di pulizia - Requisiti di base e raccomandazioni peri sistemi di misurazione della qualità
UNI/PdR 1:2012 Stabilimenti balneari – Requisiti per la sicurezza,qualità, fruibilità e sostenibilità dei servizi
UNI 10600 Presentazione e gestione dei reclami per i servizi pubblici
UNI 11402 Educazione finanziaria del cittadino - Requisiti del servizio
UNI/PdR 8:2014 Linee guida per lo sviluppo sostenibile degli spazi verdi -Pianificazione, progettazione, realizzazione e manutenzione
UNI/PdR 13:2014 Sostenibilità ambientale nelle costruzioni – Strumentioperativi per la valutazione della sostenibilità
UNI/TR 11405 Sistemi di gestione ambientale - Applicazione della norma UNIEN ISO 14001 nella Pubblica Amministrazione con competenze di gestione delterritorio
UNI/PdR 9:2014 Linee guida per la governance di un Ente locale attraverso ilcoinvolgimento della comunità di riferimento e delle parti interessate
UNI CEN/TR 14383-2 Prevenzione del crimine - Pianificazione urbanistica eprogettazione edilizia - Parte 2: Pianificazione urbanistica
Governo ambientale e sociale
UNI/PdR 12:2014 Valutazione della qualità economica dei progetti ditrasformazione urbana
UNI/TR 11453 Linee guida per l'iter di finanziamento per le costruzioni - Criterie parametri omogenei di gestione economica-finanziaria nei progetti
UNI 11500 Sicurezza della società e del cittadino - Partenariati PubblicoPrivato - Linee Guida per elaborare accordi di partenariato
UNI ISO 18091 Sistemi di gestione per la qualità - Linee guida perl'applicazione della ISO 9001:2008 nelle amministrazioni locali
UNI/PdR 5:2013 Amministrazioni Locali - Indicatori delle prestazioni
Governo economico e organizzato
L’Osservatorio regionale della Dieta Mediterranea è istituito dalla Legge Regionale Campania n.6/2012 per la gestione del Patrimonio dell’Umanità Immateriale conferito dall’UNESCO alla Dieta Mediterranea di Cilento (Italia), Soria (Spagna), Koroni (Grecia) e Chefchaouen (Marocco).
CONSORZIO PROMOS RICERCHE è un consorzio senza fini di lucro costituito dal CNR, dalla Camera di Commercio di Napoli e da 6 Università della Campania con lo scopo di promuovere l’innovazione attraverso la realizzazione di studi e ricerche in settori scientifici e industriali nonché la diffusione della cultura della qualità, sicurezza, ambiente e responsabilità sociale.
La prassi di riferimentoDieta Mediterranea
Scopo→ Fornire le linee guida per la valorizzazione delle risorse agroalimentari,
gli stili di vita, la cultura e le tradizioni del territorio, della «Dieta Mediterranea
→ Individuare obiettivi, strumenti e buone pratiche di qualità alimentare, ambientale, economica, sociale e culturale per la gestione territoriale della dieta mediterranea.
→ Consentire alle amministrazioni pubbliche, alla filiera del settore agroalimentare e alla società civile, di orientare politiche integrate di sostenibilità finalizzate alla conservazione dello stile di vita mediterraneo.
… a supporto della gestione del Patrimonio Immateriale dell’UNESCO.
La prassi di riferimentoDieta Mediterranea
È destinata ad essere utilizzata da tutti i soggetti della filiera coinvolti nello sviluppo della «Dieta mediterranea»:
pubbliche amministrazioni, personale tecnico e amministrativo che regolamenta e controlla i processi di pianificazione;
filiera agroalimentare, coltivazione, allevamento, produzione, preparazione, commercializzazione
Filiera del turismo, accoglienza, ristorazione, albergatori;
Mondo accademico e ricerca
Società civile in generale, consumatori, cittadini, scuola
A chi è destinata?La prassi di riferimento
Dieta Mediterranea
Sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle future generazioni di soddisfare i loro bisogni.
Lo sviluppo sostenibile si riferisce all’integrazione degli obiettivi di una elevata qualità della vita, salute e prosperità con la giustizia sociale e il mantenimento della capacità della terra di supportare la vita in tutta la sua diversità. Questi obiettivi sociali, economici e ambientali sono interdipendenti e si rinforzano mutuamente. Lo sviluppo sostenibile può essere considerato come una maniera di esprimere le più ampie aspettative della società nel suo complesso.
Sviluppo sostenibile
Oggi ho un sogno
Che tutti vengano ascoltati.
Che ognuno si assuma le proprie responsabilità.
Che le organizzazioni siano considerate per l’attenzione che dedicano agli altri.
Che noi ci prendiamo cura dell’ambiente e della società come di noi stessi.
E quando accadrà,tutti quelli che credono nella vita avranno realizzato il proprio sogno,e il nostro sogno.
La sostenibilità è possibileResponsabilità SocialeUNI ISO 26000:2010
Linee Politiche 2014-2016Comunicazione Istituzionale
Pianificare e mettere in atto iniziative di più ampia portata e più lunga durata, con contenutianche culturali e formativi finalizzati a:
sensibilizzare e migliorare la conoscenza della normazione e dei suoi valori da parte delleIstituzioni e della Pubblica Amministrazione,
formare cittadini consapevoli (a partire dalla scuola), normatori preparati, lavoratori eimprenditori consci delle potenzialità della normazione,
approfondire specifici temi della normazione i cui contenuti sono di particolare interesseper specifici soggetti sociali (quali la sicurezza sul lavoro).
UNI si mette a disposizione delle istituzioni, della ricerca, della scuola, delle imprese, deiprofessionisti, dei consumatori, dei lavoratori, del volontariato, per sviluppare comuni azionidi crescita culturale del Paese finalizzate al miglioramento dei comportamenti dei cittadini intutte le fasi della propria vita, nel segno dello slogan ISO
Standards for a better life
Ruggero LensiDirettore Relazioni esterne,sviluppo e innovazione
Tel: +39 02 70024441E‐mail: [email protected]