Le Nuove Pensioni 2011

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LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore2

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Il significato dei simboli

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Il sistema previdenzialecambiaancoravolto. Nonsi trattaperòdel solitomaquillage, al qualegli interventidegliultimianniciavevano, in qualchemodo,abituati.Niente ache

vedereneppure conlepiù incisivemodifiche arrivatenell’estatedel2010, quandodicolpo fustabilito - tra l’altro - l’aumento(quasi) immediatoa65anni dell’età per lapensione delledonnedelpubblico impiegooppure furonointrodotte nuoveregolesulladecorrenzadei trattamenti previdenziali, chedi fattoaumentavano inmodosurrettizio -anchedimoltimesi - lapermanenzaal lavoro.

LariformavolutadalGoverno Montie messaapuntodalministrodel Lavoro,Elsa Fornero,èmoltodipiù.È unprogettodiampio respirocheriescearealizzare ciòche, inpassato,erastatocontroppasuperficialità evitatoorinviato.

Un progetto che guarda ai giovani, si è detto, e non c’è dadubitarne. Ma, certo, anche un progetto doloroso, talvoltamolto doloroso, specie per i lavoratori più anziani che vedonoora allontanarsi la meta della pensione. È una riforma che hascelto di non guardare in faccia a nessuno, ma che - purtroppo -dietro questa determinazione finisce per creare non pochesituazioni di disparità, talvolta paradossali e al limite dellasostenibilità (sulle quali, peraltro, il Governo sembra pronto aindividuare i rimedi).

Questovolume sullariformadellepensioni -disponibile sianel tradizionaleformato sucartasia in formato elettronicointerattivo-vuole fornireaogni lettore lerisposte piùurgenti aiquesitipersonali (quando andrò inpensione? comeverràcalcolato il mioassegno)sia lachiave perentrareneimeccanismiche, d’ora inpoi, governerannolaprevidenza.

LA GUIDA

LE NUOVE PENSIONI

GALLERYIministridelLavoroinsettelegislature(dal1987al2012)

Il Sole 24 Ore

Unabussolapercapirelaprevidenzachecambia

3

INTRODUZIONE

«

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Diritto al posto fino a 70 anni 30

Effetti a catena sui «supplementi» 29

Tre metodi per calcolare l’assegno 36

L’anzianità finisce in soffitta 18

Età flessibile per la vecchiaia 27

2

Per l’anticipo non bastano 40 anni 32

Salvaguardia solo per il privato 35

3

SOMMARIO

1

Vie di fuga, ma non per tutti 14

Penalizzati i «precoci» 33

I trattamenti

I coefficienti «ancorati» all’età 31

Tanto si è versato, tanto si riceverà 45

Riordino con quattro criteri 9

Un «pensionometro» su misura 19

Il Sole 24 Ore

La riforma in sintesi

5

T

Requisiti a misura di speranza di vita 39

Il calcolo dell’assegno

INSERTO A CURA DI:Andrea CarliLaura CavestriMaria Carla De CesariMauro MeazzaFrancesca PadulaSalvatore PadulaGianni Trovati

Le risposte ai quesitisono a cura di:Aldo CiccarellaAldo ForteGiuseppe Rodà

IMPAGINAZIONEE CONTENUTIMULTIMEDIALI:Area pre-press Il Sole 24 Ore

LE NUOVE PENSIONI

SOMMARIO

Page 6: Le Nuove Pensioni 2011

Fondi speciali, appello-solidarietà 75

Le quote restano per gli usuranti 54

Lavoro - pensione cumulabili 62

L’assegno «unico» alza il prezzo 65

Prelievo extra sulle pensioni d’oro 73

Un peso su datori e collaboratori 82

In aiuto anche i contributi virtuali 68

Per gli autonomi conto più salato 78

4

Timbro «doc» sui diritti acquisiti 53

5

Reversibilità: debuttano i vincoli 60

Si sommano anche i mini-spezzoni 63

Un taglio alle rivalutazioni Istat 71

6

7

8

Con il riscatto pensione più ricca 67

I contributi

LE NUOVE PENSIONI

Le esclusioni

Un plafond per la salvaguardia 50

Gli altri trattamenti

Assegno sociale più lontano 58

Il taglio degli assegni

Le Casse privatizzate

Bilanci con «vista» a 50 anni 86

SOMMARIO

Il Sole 24 Ore

BibliotecadelSole24OREMensile-N.1/2012-Gennaio2012Reg.Trib.diMilanon.451del14-09-2011Direttoreresponsabile:Roberto NapoletanoProprietarioedEditore:Il Sole 24 ORE S.p.A.Sedelegale,redazioneedirezione:Via Monte Rosa n. 91,20149 MilanoStampatore:Il Sole 24 ORE S.p.A.,Via Busto Arsizio n. 36,20151 MilanoDistribuzione:m-dis Distribuzione MediaS.p.A. via Cazzaniga 1 -20132 Milano

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Il Sole 24 ORE S.p.A. Tutti idiritti sono riservati.Nessuna parte di questoperiodico può essereriprodotta con mezzi grafici emeccanici quali lafotoriproduzione e laregistrazione.

Chiusoinredazioneil29dicembre2011

6

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I giovani italianipossono guardareconmaggiore fiducia al loro futuroprevidenziale.La riformadellepensioni varataprimadiNatale li rendeunpo’piùuguali ai loro padrinelpercorsoche liporterà dal lavoro alla

stagionedelgodimento dellaprestazionepensionistica.Losguardodiquestigiorni siconcentra -eanchecomprensibilmente -

sull’aggiornamentoimpostodalla riforma aiprogrammifuturi, a breveeabrevissimo,dicoloro cheerano(e comunquesono) piùvicinial traguardodellapensione.Per alcunisi ècreatauna condizionedi transizionemenofavorevole.Moltidicostorohannodovuto rivedere il loro calendario diuscitadall’attivitàproduttiva, contribuendo cosìallaquotadi sacrifici richiestidallariformaper conseguire l’obiettivodell’equità tra legenerazioni eall’internodellastessagenerazione.

L’equitànonèmaigratuita. Ilprezzopiùalto lopaganocolorochestavanoperconseguire, tragliultimi, ilpiccoloograndeprivilegiodigoderediuntrattamentopocootantopiùgenerosodei loroquasicoetaneiodeipropri figli.

Ilprezzodell’equitànon èmai -némai potrà essere -esattamenteuguale pertutti.Maèequochetutti sianochiamati a concorrereper ilpagamento.

Questoèquello chestaavvenendo nonsoloconunaggiornamento deirequisiti (anagraficio contributivi)maanche conunadeguamentodellealiquote(perchi le avevaancorabasse) econil versamentodiuncontributodisolidarietà(perchiha avutodipiù)proporzionale al privilegiooallacondizionedimaggior favore.

Lenovità dellariforma dellepensioni, spiegata(nel dettagliodell’articolato)inquestoprezioso volume, ruotasoprattutto intorno all’obiettivodell’equità.

Equitàvuoldire ancheadeguatezzaagli obiettivieagli orizzontieuropei.Quandonel2010 il Governoe il Parlamento disposerol’aggancioautomaticodell’etàdipensioneconl’aspettativa divita, ilnostromodellosi feceall’avanguardia. Il libroverdeUe chiedevapropriomeccanismiautomaticidi

PRESENTAZIONE

INTERVENTO

Equitàe adeguatezzaperunwelfare sostenibile

«

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

di Antonio Mastrapasqua (*)

7

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adeguamentodell’età legale dipensione,per sottrarla anegoziati e trattativechefinisconosempreper renderequalcunopiùuguale deglialtri. Quasisempretrascurando le giovanigenerazioni.

L’Italia tornavaall’avanguardia europeacosìcomelo erastatanel 1995quandoil regimecontributivoprese ilpostodiquello retributivo.

Allora, 16anni fa, la cautela della transizione rese però ilmodello troppolentorispettoallenovitàdell’internazionalizzazione.

Oggi l’urgenzadella crisi finanziaria edeconomicaa livello globale, i ritardidellacrescitanelnostroPaese, l’evoluzionedemografica hannocostrettoarimetteremano aunsistema cherestaall’avanguardia inEuropa macheconl’Europaharipresoa camminareconla velocità richiestadaglieventi. ConlariformaMonti-Fornero laprevidenza italiana haripreso il suo ruolodi"modello"pertutta l’Europa.

Nelconfrontoeuropeonon siamol’anellodebole. Anzi. I requisitiper ilpensionamentosonoormai tra i piùrigorosieautomatici delVecchiocontinente.È unmotivodimerito. PerchéVecchio continentevuoldireanchevecchiomodellodiWelfare.Unmodelloefficacenelpassato, inefficiente nelfuturo immediato.

Nonc’è futuronelWelfareeuropeo senon si sapràadeguare le prestazioniallanuovacondizionedi stabilità finanziaria internazionale. Nonci sonopastigratis.Laconsapevolezzache qualcunodebbasemprepagareci renderàpiùnemicidel debito, lavera minacciaall’equilibriodeiPaesi occidentali.

Debitovuoldiremancanzadiequitànei confrontidellegenerazioni future.Vuoldire lasciare iconti dasaldarea chiverrà dopodinoi.Vuol direcaricaresullespalledeinostri figli il costodeiprivilegiedei favoridelnostropresente.Equesto valeanche -e forsesoprattutto -sul fronte dellaprevidenza.

Il futuroprevidenzialedevecoincidereconilpresente costruitodal lavoro.Il lavoro dioggideveprodurre le risorsedisponibilidomaniquandononsaremopiù ingradodi lavorare.

Lavoraredipiùogginon deveessereunfastidio, maunvalore,un impegnoper la tranquillità delnostro futuropersonalee familiareeper il benesseredichiviene dopodinoi.

Equità,contrastoaldebitofacile,valorerinnovatodel lavoro.Tuttociònell’orizzontedellaprevidenzarichiedeunimpegnopazienteeveritierodidivulgazione,dieducazioneedidiffusionediunanuovaeaggiornatacultura.Spessosentodiredamoltigiovanichesonocertidinonpoteravereunapensione.Sisbagliano.Esbaglianocolorocheli informanomalepersuperficialitàopergustodisensazionalismo.Igiovaniavrannounapensione,certo.Esaràproporzionalealmontecontributivoversatonell’interoarcodellalorovitaattiva. Il loroveronemicoèil lavoronero,chenonsololisottraeall’obbligofiscale,machefiniscepersottrarrealorostessiognifuturoprevidenziale.

Labattagliadi legalitàsocialecoincide conl’interesse futuro individuale.Cosìcomel’impegnoa lavoraree lavorare dipiù - cheètra le condizionipercostruireunmigliore futuroprevidenzialeproprio -coincide conl’unicacondizionegeneralechepuò rassicurare sul futurodel Paeseprima chedellesolepensioni: lacrescitaeconomica.

(*) Presidente Inps

INTERVENTO

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore8

Page 9: Le Nuove Pensioni 2011

Lariformadellaprevidenzacontenutanel-la manovra di Natale può essere sintetiz-zata in quattro concetti-chiave: il contri-

butivopertutti, lapensionedivecchiaia,lapen-sione anticipata e l’aggancio dei requisiti ana-graficiecontributiviallasperanzadivita.Que-sti istituti compongono un sistema previden-ziale che, dopo tanti anni di interventi-tampo-ne, ha ora l’ambizione di essere sostenibile nellungoperiodo.

Al posto di un sistema in cui conviveva-no due percorsi di accesso alla pensione(vecchiaia e anzianità) si passa a un sistemadove esiste una sola regola (il trattamentodi vecchiaia), e una sola eccezione (le pen-sione anticipata). Scompaiono istituti bi-zantini come le finestre mobili, che nascon-devano il sostanziale innalzamento dei re-quisiti, e viene reso più rapido il sistema diadeguamento alle speranze di vita.

Nel complesso, si tratta di una riformastrutturale che consentirà, nei prossimi an-ni, di accantonare il tema della previdenzadall’agenda delle riforme. Il punto criticodella manovra, oltre alla rapidità con cuicrescono i requisiti, è il regime transitorio,che in alcuni casi si traduce in risultati mol-

to diversi rispetto a situazioni di partenzaanaloghe.

Contributivo per tuttiIl sistema contributivo è imperniato sulla logi-ca della corrispettività: l’importo della pensio-ne deve essere calcolato sull’ammontare deicontributi versati, dedotte le spese di gestionedell’istitutoprevidenziale.

La riforma Dini, nel sancire l’abbandono delsistemaretributivo,avevaprevistolasalvaguar-diadi tale metodo di calcolo per le persone cheavevanoun’anzianitàcontributivapariadalme-no 18 anni al 31 dicembre 1995. Questa "salva-guardia" viene abolita dal Dl 201/2011 che,nell’ottica di dare maggiore equità al sistemapensionistico,haprevisto–per lequotedipen-sionematuratedal1˚gennaio2012–ilmetododicalcolocontributivopro-ratapertutti.

Pensione di vecchiaiaIl diritto alla pensione di vecchiaia si maturaquando si raggiunge un requisito minimo dietà. Prima della riforma, l’età per accederealla pensione di vecchiaia era fissata a 65 an-ni per gli uomini, quale che fosse il settore diattività, mentre per le donne si applicava unrequisito differenziato in funzione del setto-re lavorativo.

LariformacontenutanellamanovradiNatale

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

IL VIDEO

5 Gli obiettivi

Riordino con quattro criteri

1

Iprincìpidellariformaspiegatiinunbrevevideo

di Giampiero Falasca

CAPITOLO 1

9

La riforma in sintesi

Contributivoesteso a tutti,duetipi ditrattamenti(vecchiaiae anticipata),soglie di etàe speranzadi vita

Page 10: Le Nuove Pensioni 2011

Prima età utileper la vecchiaia(solo donne nel 2012)

62 anni

Prima età utileper la vecchiaia

66 anni

Ultima età utile

70 anni

La pensione di vecchiaia è quella che si ottiene al raggiungimentodi una determinata età anagrafi-ca. E’ tuttavia necessario aver maturato almeno 20 anni di contributi e, per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1° gennaio 1996, ottenere un importo della pensione non inferiore a almeno 1,5 volte l’assegno sociale

Cos’è

I nuovi limiti di età rappresentanol’età minima di pensionamento.I lavoratori potranno sceglieredi proseguire l’attività lavorativafino all’età di 70 anni, con dirittoal mantenimento del posto di lavoro.Il proseguimento dell’attività lavorativa è incentivato con i coefficienti di trasformazione della pensione calcolati fino all’età di settant’anni, grazieai quali l’importo della pensione crescerà al crescere dell’età

Il pensionamento flessibilefino a 70 anni

I requisiti di età dal 2012I requisiti

L’età necessaria per le donne del settore privato è destinata a crescere nei prossimianni per essere equiparata a quella di tutti gli altri lavoratori

Dipendenti Autonome

55

58

61

64

67

1-01-2014 1-01-2016 1-01-2018

64 annie 6 mesi

65 annie 6 mesi

66 anni

55

58

61

64

67

63 annie 6 mesi

1-01-2014 1-01-2016 1-01-2018

65 anni 66 anni

2012 20212012 2021

b Lavoratori dipendentie autonomi

6564

63

6667

62

a Lavoratrici dipendenti settore pubblico

6667

6564

6362

Lavoratrici dipendentisettore privato

6665

6463

67

2018 20212012

62

c Lavoratriciautonome

6564

2018 20212012

6667

63 e 6 mesi62

d

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

LANUOVAPENSIONEDIVECCHIAIA

LA RIFORMA IN SINTESI

10

Page 11: Le Nuove Pensioni 2011

La pensione anticipata è quellache si ottiene al raggiungimentodi una determinata anzianitàcontributiva e rappresental’unica modalità di uscitaper chi non ha ancoraraggiunto il requisitoanagrafico

Cos’è

2014

Mesi in più Mesi in più

2013

2012

Donne 41 anni Uomini 42 anni

Dal 2012, per ottenerla è necessaria un’anzianità contributiva pari a:

Nel caso in cui una parte della pensionesia calcolata con il metodo retributivo,sono previste penalizzazioni per chi accede al pensionamento prima dei 62anni. In particolare, sulla quotadi pensione relativa alle anzianità contributive maturate primadel 1º gennaio 2012, è applicatauna riduzione percentuale pari a 1 punto percentuale per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’età di 62 anni; questa percentuale annua è elevata a 2 punti per ogni anno ulteriore di anticipo. La riduzione percentuale è applicata in misura proporzionale al numero di mesimancanti al reqisito dei 62 anni

La penalizzazione Lavoratore nato nel 1958 Età pensionabile 62 anni

Inizio attivitàlavorativa 16 anni

la penalizzazione per i quattro anni di età mancanti

2% per i due anni di anticipo rispetto a 62

4% (2% all’anno) per i due anni ulteriori mancanti ai 60

6%

Anzianità contributiva: 42 anni - età: 58 anni

Pensioneanticipata nel 2016

Solo per il 2012, i lavoratori dipendentidel settore privato che avrebbero maturato entro il 31 dicembre 2012 i requisiti per la “vecchia” pensione di anziantà (35 anni di contributi, almeno 60 di età e “quota 96” possono conseguire il trattamento della pensione anticipata al compimento dei 64 anni. Lelavoratrici dipendenti del settore privato possono conseguire (se più favorevole) il trattamentodi vecchiaia a 64 anni qualora maturinonel 2012 un’anzianità contributiva di almeno20 anni con un‘età anagrafica di almeno 60 anni

Le eccezioni

Per chi è interamente nel sistema contributivo (lavoratori attividal 1° gennaio 1996) la pensione anticipata può essere conseguitaanche all’età di 63 anni: devonoperò essere stati versati e accreditatialmeno 20 anni di contribuzioneeffettiva e l’ammontare mensiledella prima rata di pensionedeve essere non inferiore a 2,8 volte l’importo mensile dell’assegno sociale

La pensione anticipatanel contributivo puro

Prima età utileper la vecchiaia

Ultima età utileper la vecchiaia

66 anni

70 anni

Prima età utileper la pensioneanticipata

63 anni

Il Sole 24 Ore

LAPENSIONEANTICIPATA

LE NUOVE PENSIONI 11

LA RIFORMA IN SINTESI

Page 12: Le Nuove Pensioni 2011

stabilisceche, dal 1˚gennaio2012, l’etàdipensio-namentoèfissatapertuttii lavoratoridipenden-tieautonomieperledipendentidelsettorepub-blicoa66anni.

Nel 2018 questo requisito varrà anche per ledonne che lavorano nel privato. La scaletta perarrivare a 66 è differenziata per le dipendenti eper le autonome, ma il punto di arrivo sarà l’ar-monizzazionepienadeiparametriperlapensio-ne.Ilrequisitoperilpensionamentosalea62an-ninel2012perledipendenti(63annie6mesiperleautonome),a63annie6mesidal2014(64annie 6 mesi per le autonome), a 65 anni dal 2016 (65annie6mesiperlelavoratriciautonome)e, infi-ne,raggiundei66anniapartiredal2018(66anniperlelavoratriciautonome).

Questi limiti di età sono destinati a crescereulteriormente in virtù del meccanismo di ag-gancio alle speranze di vita. La legge inoltreprevedeunaclausoladisalvaguardia, secondola quale per tutti, uomini e donne, del settorepubblico e del privato, l’età della pensione divecchiaia non potrà comunque essere inferio-re a 67 anni dal 2021, anche qualora questo tra-guardononfosseraggiuntotramitegliadegua-mentiallasperanzadivita.

La crescita complessiva dei requisiti per lapensionedivecchiaiaèmoltorilevante;unapar-zialeattenuazionesiottienesolograzieall’aboli-zione del meccanismo delle finestre mobili, cheritardava il momento del pensionamento di unanno(18mesipergliautonomi).

La legge, in ogni caso, subordina la matura-zione del diritto al possesso di un’anzianitàcontributivaminimadi20anni,per i lavoratoriche hanno iniziato a versare dopo il 1˚gennaio1996;inoltre,èrichiestochel’importodell’asse-gnosiaalmenoparia 1,5voltel’importodell’as-segno sociale, con delle eccezioni per chi rag-giungei 70annidi età.

Lapensione anticipataLa riforma ha abolito la pensione di anzianità.Questotipodi pensionesipotevaottenerepri-madiavercompiutol’etànecessariaperlapen-sione di vecchiaia, in quanto era subordinatosoloalraggiungimentodiuncertoperiodomi-nimodianzianitàcontributiva.

Permoltianniquestaformadipensionamen-to è stata identificata come una delle cause disquilibrio del sistema previdenziale: se si per-mettediandareinpensionemoltoprestoside-termina un costo eccessivo rispetto ai contri-

buti versati. Proprio per attenuare questo pro-blema,sonostatiintrodottideicorrettivi, inso-stanza si è subordinato l’assegno di anzianità aun’età anagrafica minima. Con la legge247/2007 si è scelto di imporre un mix tra età econtributi:nel2012,lapensionedianzianitàpo-teva essere conseguita, per i lavoratori dipen-denti,conquota96,conalmeno60annidietàe36 di contributi (in alternativa 61 e 35). Per gliautonomiilpresuppostoeraquota97(etàmini-ma, 61). Con 40 anni di contributi la pensionedianzianità erasvincolata dall’etàanagrafica.

La riforma ha modificato il sistema, cancel-lando la possibilità di andare in pensione conlequote,ehaintrodottolapensioneanticipata.In pratica si potrà andare in pensione primadella vecchiaia solo se si raggiungono i 41 annieunmese(donne) e i42 annieunmese (uomi-ni), con delle penalizzazioni per chi sceglie ilpensionamento anticipato prima dei 62 anni.Anchel’anzianitàcontributiva,peraltro,èsog-gettaacresceremanmano, inbaseallasperan-zadi vita.

Il fattore-speranza di vitaDal 2010 il nostro ordinamento pensionisticoprevede l’aggancio automatico dei requisitianagraficinecessariperandareinpensioneal-le speranze di vita, per garantire l’equilibrionel lungoperiododellegestioniprevidenziali.La logica del sistema è che, quando la vita me-dia migliora, la permanenza al lavoro deve es-serepiùlunga, inmodochelamaggioreduratadella vita media non si traduca in un maggiorcosto per il sistema previdenziale. L’innalza-mentodeirequisitidovrebbeverificarsi inma-nieraautomatica,ognivoltachelesperanzedivita, rilevate periodicamente dall’Istat, au-mentano.Ilsistemaèstatointrodottodallaleg-ge122/2010,chenehasancitol’applicazionege-neralizzata a tutti i tipi di pensione.

Inizialmente questo sistema avrebbe dovu-to cominciare ad applicarsi dal 2015, ma dopolemanovredi questaestate ladata èstataanti-cipata al 1˚gennaio del 2013. La riforma ha la-sciato inalterata questa data, ma gli adegua-menti diventeranno biennali dal 2019 (in pre-cedenzaeraprevista lacadenzatriennale).Al-la data della prima scadenza (1˚gennaio 2013),la legge prevede una crescita forfetaria dei re-quisiti per la pensione di vecchiaia e anticipa-ta di tre mesi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Iltestodell’articolo24deldecretolegge201/11conlenuoveregoleperlepensionidopolemodificheintrodottedalleCamere

IL DOCUMENTO

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

LA RIFORMA IN SINTESI

12

Page 13: Le Nuove Pensioni 2011

COMECAMBIAILSISTEMA DICALCOLO:CONTRIBUTIVO PERTUTTI

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore13

* La quota di pensioneè pari al 2% annuo della

retribuzione/reddito percepiti entro il limite di

42.111 euro annui (nel 2010) e decrescere per le

fasce di importo superiore.In pratica, se la

retribuzione pensionabile non supera

il limite di 42.111, con 35 anni di anzianità

contributivala pensione è pari al 70%

della retribuzione,con 40 anni è pari all'80%

** Retribuzione pensionabile (Rp): Per i

contributi versati prima del 1992, la Rp è l’ultima

retribuzione mensile peri dipendenti pubblici e la media degli ultimi 5 o 10 anni rispettivamente peri dipendenti privati e gli

autonomi. Per i contributi successivi al 1992, Rp è la retribuzione media degli

ultimi 10 anni per i dipendenti privati e per quelli pubblici, e degli ultimi 15 anni per gli

autonomi

*** Il montante contributivo,

è la somma di tutti i contributi versati durante l’intera vita lavorativa e

capitalizzatiad un tasso pari alla media mobile su 5 anni del tasso

di crescita nominale del Pil. L’aliquota di contribuzione

utilizzata per calcolare l’ammontare di contributi versati annualmente è il

33% per i lavoratori dipendenti

ed il 20% per gli autonomi(per i lavoratori co.co.pro

al 26%). Tale contribuzioneè calcolata sui redditi fino

ad un massimale di 93.622,00 euro nel 2011

**** I coefficientidi trasformazione varianoin base all’età. Dal 2010 oscillano da un minimo

di 4,42% a 57 anni ad un massimo di 5,62% a 65

anni. La normativa prevede che vengano rivisti ogni 3 anni conformemente alle

modifiche nella speranza di vita.

La riforma prevede che vengano fissati fino all’età

di 70 anni

Lavoratoreche al 31 dicembre1995 aveva meno

di 18 anni di contributi

Somma 2 componenti

La prima quotadi pensione

è pari al 2%*della retribuzione

pensionabile**per ogni anno

di contribuzione

1

La seconda quotadi pensione

è pari al montante contributivo*** moltiplicato peril coefficiente di

trasformazione****

2

Calcoloretributivofino al 31dicembre 1995

Calcolocontributivo

Ann

i di c

ontr

ibut

i

dal 1° gennaio1996

Quota unica

Lavoratoreche al 31 dicembre

1995 non avevaancora versato

contributi

La pensioneè pari al montante

contributivo*** moltiplicato

per il coefficientedi trasformazione****

1

Lavoratoreche al 31 dicembre1995 aveva almeno18 anni di contributi

Somma 2 componenti

La prima quotadi pensione è pari

al 2%*della retribuzione

pensionabile**per ogni anno

di contribuzione

1

La seconda quotadi pensione

è pari al montante contributivo***

moltiplicatoper il coefficiente

di trasformazione****

2

Calcolo retributivofino al 31dicembre 2011

Calcolocontributivodal 1° gennaio2012

Dal 1° gennaio 2012 la pensione è calcolata, per tutti, secondo le regole del sistemacontributivo. Per chi attualmente ricade nel sistema interamente retributivo, il nuovo calcolosi applica pro quota alle anzianità contributive maturate a partire dal 2012. Nulla cambiaper chi attualmente ricade nel sistema misto e nel sistema interamente contributivo

LA RIFORMA IN SINTESI

Page 14: Le Nuove Pensioni 2011

Chi potrà andare in pensionenel 2012? Chiverrà, invece, bloccato? Esistono "vie difuga" dalle nuove e più stringenti regole

in vigore da gennaio? Per chi valgono? Se permolti lavoratori, soprattutto i più giovani, l’im-pattodellariformadellepensionisiponeinunaprospettiva di medio-lungo periodo, per moltialtri - specie quelli vicini al raggiungimento dei"vecchi"requisitiperl’addioallavoro-larispo-staaquestedomande rappresentaun’urgenza.

In pensione nel 2012La riforma delle pensioni produce effetti «apartire dal 1˚gennaio 2012». Ciò significa che- come regola generale - chi ha maturato i re-quisiti in base alle vecchie regole, valide ap-punto fino al 31 dicembre 2011, non subisce al-cuna restrizione, se si eccettua che la quotadei contributi accumulata dal 2012 sarà inogni caso calcolata con il contributivo.

Bisognaconsiderarecheconil"vecchio"siste-maesistevaunoscollamentotemporaletrailmo-

mento di maturazione del requisito e quellodell’effettivopensionamento:ladecorrenzadel-lapensioneerainfattifissatail 13˚mesesuccessi-vo a quello di raggiungimento dei requisiti per ilavoratoridipendenti; il 19˚mesesuccessivopergliautonomi.

Ecco,allora, la risposta alladomanda: nel2012potranno accedere alla pensione tutti coloro iqualihannoraggiuntoi requisitiper ilpensiona-mento nel corso del 2011, sulla base delle regoleinvigorefinoaquelladata.Ciòvalesiaperlapen-sionedivecchiaia,siaperl’anzianità(conlarifor-mairequisitidellavecchiaiasonoorastatimodi-ficatie l’anzianitàèstataabolita).

Quindi,peresempio, il lavoratoredipendentechenelmarzodel2011hacompiuto60annidietàe 36 di contributi (oppure 61 di età e 35 di contri-buti, visto che era richiesta «quota 96», la som-ma di età anagrafica e anni di contributi) potràaccedereallapensione il 1˚aprile2012.L’autono-mo che ha maturato i requisiti a dicembre 2011(per gli autonomi la pensione di anzianità era a«quota 97», con almeno61 annidi età) otterrà lapensionecondecorrenza1˚luglio2013(il 19˚me-sedopodicembre2011).

Stessoragionamentoperchihamaturatoire-

03 | PRIMI EFFETTI DELLA RIFORMANel 2012 - nei casi in cui permane unrequisito congiuntoanagrafico/contributivo (ilpensionamento di vecchiaia con 20anni di contribuzione) - alcuni soggettipotrebbero maturare il requisitocontributivo minimo di 20 anni insiemeall’età anagrafica di 66 anni: comeeffetto della soppressione del regimedelle decorrenze (finestre), questilavoratori possono accedereimmediatamente al pensionamento

01 | REQUISITI OK NEL 2011La riforma produce effetti dal 1˚gennaio2012. La conseguenza è che nulla cambiaper chi ha raggiunto i requisiti nel 2011ed è ora in attesa che "si apra la finestra",vale a dire che trascorrano i 12 mesi(dipendenti) o i 18 mesi (autonomi) perla decorrenza della pensione. Quindi, nelcorso del 2012, andranno in pensione ilavoratori che hanno maturato i requisiti- di vecchiaia, anzianità con le quote,anzianità con i 40 di contributi - in basealle regole in vigore nel 2011

02 | REQUISITI OK PRIMA DEL 2011Discorso analogo vale per chi i requisitili aveva maturati in anni precedenti al2011 ma aveva scelto di rimanere allavoro. La riforma, in questo senso,nulla cambia. Questi lavoratori - i qualisono in genere in possesso della"certificazione del diritto alla pensione"e per i quali normalmente si sono giàcompiuti i termini delle "vecchie"finestre - possono accedere alpensionamento dal mese successivo aquello di presentazione della domanda

LE NUOVE PENSIONII Il Sole 24 Ore

CHIPOTRÀ«USCIRE»NEL2012

5 Tra scaloni ed eccezioni

Vie di fuga, ma non per tutti

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di Salvatore Padulae Giuseppe Rodà

LA RIFORMA IN SINTESI

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quisiti per la vecchiaia nel corso del 2011 (65anni per gli uomini; 61 anni per le donne delsettore pubblico; 60 anni per la donne del set-tore privato).

Gli altri casiLeportedelpensionamentoresteranno,natural-mente, spalancate per coloro i quali avevano giàraggiunto i requisiti - anche in anni precedenti -ma avevano scelto di rinviare il pensionamento.Questisoggetti,chegeneralmentesonoinposses-sodellacertificazionedeirequisitirilasciatasullabase della legge 243/2004, potranno esercitare ildiritto al pensionamento in ogni momento, sullabase del vecchio requisito. Se, come probabile,avrannogiàraggiuntoladecorrenza,potrannoan-

dare in pensione dal mese successivo a quello dipresentazione (e accettazione) della domanda,seataledatarisultanomaturati irequisitipensio-nistici.

Un’altra chance è poi legata a una delle novitàdella riforma, vale a dire la soppressione delle fi-nestrediuscitaedèlegataalpossessodeldoppiorequisitoanagrafico/contributivo.Esistelapossi-bilitàche alcuni lavoratori possano maturare nelcorsodel2012i"nuovi"requisitiperlapensionedivecchiaiae per quella anticipata.Si tratta, proba-bilmente, di casi-limite ma che non si possonoescludereapriori(anzilarelazionetecnicaalde-creto legge li ipotizza esplicitamente, seppure in«numero limitato»). Si pensi, per esempio, a unlavoratore che nel 2011 ha compiuto i 65 anni ma

ISALVATI(*)

Lavoratori ai quali non si applicano lenuove norme sui requisiti per la pensione

1 Chi matura i requisiti entroil 31 dicembre 2011 (anche chili aveva maturati in precedenza senzaaccedere alla pensione)

1 Le donne, con anzianità contributiva pari osuperiore a 35 anni e un’età di almeno 57anni (dipendenti) o 58 anni (autonome),che optano per la liquidazione dellapensione con il contributivo (possibilitàammessa fino al 2015 a condizione cheentro il 31 dicembre 1995 si possiedameno di 18 anni di contributi)

1 I lavoratori in mobilità breve– articoli 4 e 24 della legge 223/1991 –sulla base di accordi sindacali stipulatiprima del4 dicembre 2011, che maturinoi requisiti entro il periodo di fruizionedell’indennità di mobilità – articolo 7,comma 2, della legge 223/1991 – (**)

1 I lavoratori collocati in mobilità lunga(articolo 7, commi 6 e 7, della legge223/1991), per effetto di accordi collettivistipulati entro il 4 dicembre 2011 (**)

1 I lavoratori titolari di prestazionestraordinaria a carico dei fondi di

solidarietà di settore – articolo 2, comma28, della legge 662/1996 – e i lavoratoriper i quali sia stato previsto entro il 4dicembre 2011 il diritto di accesso ai fondidi solidarietà. Questi ultimi lavoratorirestano comunque a carico dei fondi disolidarietà fino al compimento di almeno59 anni di età (**)

1 I lavoratori che prima del 4 dicembre 2011sono stati autorizzati alla prosecuzionevolontaria della contribuzione (**)

1 I lavoratori che al 4 dicembre 2011avevano/abbiano in corso l’istitutodell’esonero dal servizio – articolo 72,comma 1, del Dl 112/2008 (**)

1 I lavoratori addetti a lavorazioniparticolarmente faticose e pesanti (lavoriusuranti), per i quali – tuttavia – il decretolegge 201 attenua la portata dei beneficiprevidenziali prima previsti

1 Chi raggiunge il nuovo requisito per lavecchiaia (66 anni) dal 2012 in poi: inquesti casi – infatti – con l’abolizione dellefinestre, la decorrenza della pensionediventa immediata. Il che rende il nuovosistema praticamente identico a quelloattuale (65 anni più finestra, ma con unbeneficio di sei mesi per gli autonomi)

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LA RIFORMA IN SINTESI

Nota: (*) Per tutti isoggetti che maturano irequisiti dal 1˚gennaio2012 trovanoapplicazione ledisposizionisull’adeguamento deirequisiti agli incrementidella speranza di vita;(**) questi lavoratoripotranno accedere alpensionamento sullabase delle precedentiregole, con modalità chesaranno stabilite da undecretoLavoro-Economia, chefisserà anche il numeromassimo di beneficiari

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chenonavevailrequisitodei20annidicontribu-zione,cosachegliimpedivadiottenerelapensio-ne. Ebbene, questo lavoratore arriverebbe nel2012 a 66 anni di età (nuovo requisito per la vec-chiaia) e anche a 20 di contributi, requisiti suffi-cientiperaccederealtrattamentodivecchiaia.

Infine, ma lo vedremo più avanti in dettaglio,apagina50 e seguenti, resta il fatto cheper alcu-ne categorie e/o soggetti i vecchi requisiti sonovalidi anche se raggiunti dal 1˚gennaio 2012: inquesti casi, tra l’altro, restano in vigore anche le"vecchieregole"sullefinestreperledecorrenzedeitrattamenti.

Cambia, invece - e questa regola vale per tutti,quindiancheperquellichevannoinpensionenel2012 sulla base dei vecchi requisiti - il metodo dicalcolochedal1 g̊ennaio2012èsolocontributivo.Così, il lavoratore che era nel metodo «retributi-vopuro»echeaccedealpensionamentoadapri-le2012(versandocontributifinoamarzo)avràtremensilitàutiliperlapensionecalcolateconilme-todocontributivo.Chiusciràadicembre,neavràundicicalcolateconilcontributivo.

Quale armonizzazioneÈ utile ricordare che l’armonizzazione dell’età dipensionamentoedeirequisiti-insiemeconquel-la delle aliquote e delle modalità di calcolo delleprestazioniprevidenziali-rappresentaunodelpi-lastridellariformavolutadalGoverno.

Naturalmente, rendere omogeneo un sistemaprevidenzialestratificato,frammentatoearticola-

to come quello italiano non è cosa semplice. So-prattutto, non è cosa che si possa fare dalla seraalla mattina. In particolare, parlando di requisitiperl’accessoallapensionesullabasedeidue"nuo-vi" canali principali, la prospettiva è di arrivareall’armonizzazionenelgirodialcunianni.Nonco-sìtanti,anzipochi-ineffetti-perlapensioneanti-cipata, che già dal 2012 vedrà debuttare il nuovorequisitodei42annieun mese(un annoin menoperledonne),conilmeccanismodellapenalizza-zioneperchinonhaancoracompiutoi62anni.

Prospettiva di armonizzazione che sarà, inve-ce,piùlungaperlapensionedivecchiaianeicon-frontidellelavoratricidipendentieautonomedelsettoreprivato,dovenel2018siarriverà-pertutti-alrequisitodei66annidietà(epoidialmeno67anni nel 2021). Occorre, poi, mettere in conto an-chel’adeguamentoallasperanzadivitacheallun-gheràtuttiirequisitidietàecontributivi.

Certo,limitandosempreildiscorsoaltemadeirequisitidiaccesso,iprossimiannisarannoquan-tomairicchi dideroghe,eccezioni, esclusioni.Lequali-comeèlogicoattendersi-produconoeffet-ti molto diversi a seconda dei lavoratori ai qualisonodivoltainvoltadestinate.

È come se - riproponendo la ripartizionespesso citata dal ministro del Lavoro, ElsaFornero, a proposito dell’esito e delle iniqui-tà della riforma Dini del 1995 (quella che, tral’altro, introdusse il sistema contributivoescludendo però i lavoratori con almeno 18anni di contributi entro il 31 dicembre 1995) -

I«PARZIALMENTESALVATI»

Lavoratori per i quali sono previstespeciali deroghe

1 I lavoratori dipendenti del settoreprivato che entro il 31 dicembre 2012maturino i "vecchi" requisiti per lapensione di anzianità (minimo 35 anni dicontributi e 60 di età, con "quota 96"):in questi casi è possibileil pensionamento anticipato alcompimento dei 64 anni (con due anni dianticipo rispetto al nuovo requisito di 66anni per la pensione di vecchiaia)

1 Le dipendenti del settore privato chematurino entro il 31 dicembre 2012

un’anzianità contributiva di almeno 20anni e un’età anagrafica di almeno 60anni: queste lavoratrici, se piùfavorevole, possono conseguire lapensione di vecchiaia con un’etàanagrafica di 64 anni

1 Le donne del settore privato: rispettoalle regole precedenti, l’età per lapensione di vecchiaia aumenta piùrapidamente verso il traguardo dei 66anni, che sarà raggiunto nel 2018 (e nonpiù nel 2021). Tuttavia, restano ledifferenze con le donne del settorepubblico, per le quali l’età dellavecchiaia sale a 66 anni già dal 2012

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore16

LA RIFORMA IN SINTESI

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Lavoratori ai quali la riformasi applica integralmente

1 I dipendenti pubblici che maturano ivecchi requisiti di anzianità nel corso del2012. In questi casi, nelle ipotesi "base"(61 anni di età e 35 di contributi oppure60 anni di età e 36 di contributi), undipendente pubblico potrà accedere allapensione due o tre anni dopo il collegadel settore privato

1 I lavoratori autonomi che maturano irequisiti di anzianità nel corso del 2012.Nell’ipotesi base (62 anni di età e 35 dicontributi) resteranno al lavoro un annoin più rispetto ai dipendenti del settoreprivato

1 Chi raggiunge i 40 anni e un mese dicontributi dal 2012 (un mese in più sia nel

2013 sia nel 2014) e ha meno di 62 annise uomo e 61 se donna. La pensione saràdecurtata dell’1% per ogni annomancante a 62 fino a due anni e del 2%per gli anni ulteriori. I lavoratori maschi,in aggiunta a ciò, rispetto ai precedenterequisito dei 40 anni di contributiavranno ora un anno in più di lavoro perraggiungere il nuovo traguardo dianzianità contributiva (42 anni e unmese, ma con decorrenza immediatadella pensione in seguito allasoppressione delle finestre di uscita)

1 Tutti i lavoratori che avrebbero raggiunto,dal 2013 e a seguire, i requisiti per lapensione di anzianità con il sistema dellequote: in questi casi – rispetto al sistemaattuale – sarà richiesta una maggiorepermanenza al lavoro di almeno tre anni

IPENALIZZATI

si creassero tre categorie:1 i"salvati",cioècoloroaiquali lariformaprevi-stadaldecreto legge201/2011 nonsi applica;1 i "parzialmentesalvati",cioèquellicheotten-gonoqualche formadiderogae beneficio;1 i "penalizzati",quellicioèchesubisconointe-ramentel’applicazionedellenuoveepiùrestrit-tiveregole(ildettagliodelletresituazioniènel-lascheda di sintesipubblicata inalto).

Iltuttononsenzastranezzeedisparità,alme-no in apparenza, poco comprensibili. Due casisututti.

Primo: è difficile capire perché sia concessosoloai lavoratoridipendentidelsettoreprivatoche entro il 31 dicembre 2012 maturano i "vec-chi" requisiti dell’anzianità (minimo 35 anni dicontributi e 60 di età ma la somma deve dare"96" e quindi si traduce in 36 anni di contributipiù60annidietào35annidicontributie61annidi età), e non anche ai dipendenti pubblici, lapossibilità di accedere a una forma limitata dipensionamento anticipato che scatta al compi-mentodei 64 anni (e non 66 come previsto dal-lanorma aregime).

Secondo: non si capisce perché mentre perla pensione di vecchiaia l’età di uscita di di-pendenti e lavoratori autonomi viene unifor-

mata subito (eliminando l’attuale differenzadi sei mesi dovuta alle finestre), altrettantononsi faper lavecchiaiadelledonnedel setto-re privato, dove tra lavoratrici dipendenti elavoratrici autonome rimangono fino al 2018differenzedi requisito, a sfavore delle lavora-trici autonome.

A non fare sconti a nessuno sarà invece ilmeccanismo di adeguamento alla speranza divita che determina l’allungamento sia dei re-quisiticontributivisiadell’etàanagrafica.Ver-ràapplicatoper laprimavoltanel2013(treme-si in più su tutti i requisiti, come prevede il de-cretodelministerodell’Economiadel6dicem-bre), poi ogni tre anni fino al 2019, dopo di chel’adeguamentodiventeràbiennale.Vaaggiun-tocheilsistemadell’adeguamentosiappliche-rà anche ai lavoratori esclusi dalle nuove nor-me (per esempio, chi è in mobilità oppure inprosecuzione volontaria).

In base alla relazione tecnica al decreto,l’adeguamento alla speranza di vita interesse-rà circa 135/140mila lavoratori nel 2013, nume-ro destinato a crescere negli anni successiviper effetto dell’intreccio con altri meccanismidi allungamento dei requisiti.

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La fine delle pensioni di anzianità e il supe-ramentodel meccanismodelle finestre diuscita per la decorrenza dei trattamenti

rappresentanoduedellenovitàdimaggiorrilie-vodella riformaprevidenziale.

Stop alle quoteInviagenerale,vieneeliminatalapossibilitàdiac-cedere al pensionamento anticipato con il siste-ma delle cosiddette «quote» - vale a dire la som-madietàanagraficaeanzianitàcontributiva-cheprevedevano comunque requisiti minimi siasull’età(quota96nel2012,conalmeno60anniperidipendenti;61pergliautonomi)siasuicontribu-ti(almeno35anniannisiaperidipendentisiapergli autonomi), requisiti che, peraltro, sarebberostatiaumentatidiunannodal1˚gennaio2013.

Tutto ciò equivale, nei fatti, al superamentodella pensione di anzianità che nella riforma vi-vesolocome"pensioneanticipata",ottenibile:

-perchiènelsistemadicalcolomisto(retribu-tivo-contributivo, assunti entro il 31 dicembre1995):a42annieunmesedicontributipergliuo-mini,41eunmeseperledonne,maconpenalizza-zioniperl’anticiporispettoall’etàdi62anni;

-perchiènelsistemacontributivo(assuntidal1˚gennaio 1996, senza possesso di contribuzioneprecedente):a63annidietà,acondizionediave-re 20 anni di contributi e che la pensione sia parialmenoa2,8voltel’assegnosociale.

Attenzione,però:lequotenonsparisconopro-prio per tutti. Il decreto legge stabilisce, infatti,cheleregolesuirequisitidiaccessoallapensione(quindi anche le quote) continueranno ad appli-carsi - oltre a chi matura i requisiti entro il 31 di-cembre2011-ancheailavoratoriesclusioesonera-tidellariforma(lavoratoriinmobilitàlungaobre-ve;gliautorizzatiallaprosecuzionevolontaria;la-voratoriaddettiadattivitàusuranti)ancheserag-giungonoirequisitidopoil31dicembre2011.

Nientepiù finestreSi tratta di una semplificazione importante, an-cheinun’otticaditrasparenzadelsistema.Ilde-cretoleggestabiliscecheperilavoratorichema-turano i requisiti per l’accesso al pensionamen-

to dal 1˚gennaio 2012 - sia per il pensionamentodivecchiaiaordinariosiaperquelloanticipato-non si applica più il sistema della decorrenza"differita" della pensione (le cosiddette fine-stre, in base alle quali il trattamento decorre, ri-spettivamenteperdipendentieautonomi,dal il13˚odal 19˚mesesuccessivoaquellediraggiun-gimentodeirequisiti).

Ciòsignificacheperchimaturairequisitidal2012inpoilapensionedecorredalmesesucces-sivoaquellodipresentazionedelladomandadipensione,acondizionechealladatadipresenta-zione risultino già maturati i relativi requisiti.Con la riforma, i nuovi requisiti per accedere aidiversitrattamenti,sonostatiridefinitianchealfinedi includere ilperiododiprecedenterinviodelladecorrenzadeltrattamento(lavecchiaiaèora a 66 anni contro i 65 previsti fino al 2011, aiqualiperòsiaggiungeval’attesalegataalla"fine-stra"). Questo sistema, ha - almeno per la vec-chiaia-premiatogliautonomi,periquali lasop-pressione delle finestre produce - di fatto - unadiminuzione di sei mesi del requisito dell’etàanagrafica.

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DOPPIASVOLTA

5 Addio a quote e finestre

L’anzianità finisce in soffitta

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LA RIFORMA IN SINTESI

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01 | ABOLITE LE QUOTEViene soppressa la pensione dianzianità del canale delle quote(35/36 anni di contributi e unadeterminata età anagrafica).Secondo le stime della relazionetecnica al decreto legge 201,questa misura blocca - in media -70mila lavoratori all’anno e unimporto medio della pensione dicirca 25.000 euro all’anno.Il posticipo del pensionamento invirtù delle nuove norme, sarà - inmedia - di circa 2,5 anni rispettoalle regole in vigore fino al 2011

02 | DECORRENZA IMMEDIATAPer chi matura i requisiti dipensionamento dal 1˚gennaio2012 sia per vecchiaia ordinariasia per il trattamento anticipatonon si applica più il regime delle"finestre". In pratica, i nuovirequisiti per la pensione"inglobano" anche il posticipo cheera legato al rinvio delladecorrenza del trattamento.Ora le pensioni decorrerannodal mese successivo a quellodi presentazione e accettazionedella domanda

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Un sistema a due vie, che permette di an-dareinpensione«anticipata»ai lavora-torichehannoiniziatoaversareregolar-

mente i contributi entro il 23esimo anno di etàe alle lavoratrici che hanno debuttato entro il24esimo,ecostringeglialtriadattendereilpen-sionamento«ordinario»a 66anni.

La regolaSenza «finestre mobili», scomparse le «quote»permisurarel’effettocombinatodi anzianitàedetà, i calcoli sulle proprie prospettive previden-ziali si fanno relativamente più facili, rispetto alcomplessomeccanismochefinoaoggihaguida-toleuscite.Pergliuominieledonnechelavora-nonelpubblicoimpiego,ilsistemaèpraticamen-tearegimegiàdal1˚gennaiodel2012,mentreperlelavoratricidelsettoreprivato,autonomeodi-pendenti, l’allineamento con le altre categoriesaràprogressivoe porterà a 66anni l’età di vec-chiaiaapartiredal1˚gennaio2018.

Dipendenti e autonomiLastradacheconduceall’allineamentolelavo-ratrici dipendenti è però differente da quelladestinataa produrre lo stesso effetto per leau-tonome:nelprimocaso, l’etàperl’uscita«ordi-naria» sale a 62 anni dal 1˚gennaio, mentre perle autonome il primo scalino è fissato (semprepergennaio2012)a63annie6mesi.Ledifferen-zesiattenuanocongli scalinisuccessivi finoai66anniper tutti dal 2018.

Un’altradifferenzaditrattamento,anch’essalimitataallafaseinizialedellariforma,èprodot-tadaunamini-clausola«disalvaguardia»riser-vata ai lavoratori dipendenti nati nel 1951-52: gliuomini che entro la fine del 2012 maturano lavecchia«quota96»(conalmeno60annidietà)e le donne che per la stessa data raggiungonoalmeno 20 anni di contribuzione, potranno an-dare in pensione a 64 anni, senza attendere ol-tre.Unaclausola,questa,chetuttosommatohaeffetti limitati, soprattuttonelcaso delledonne

dipendenti che, se nate nella prima metà del1952, possono comunque ottenere la pensione«ordinaria» nel 2015 a 63 anni e mezzo, quindiprimadei64anniprevistidallaregolaadhoc.

I calcoliI«pensionometri»pubblicatinellepaginesuc-cessive tengono conto di tutti questi fattori eindicanoledatediuscitaprevistedallariformaper ogni categoria di lavoratori a secondadell’anno di nascita e dell’età incui siè iniziatoalavorare;apattochelacontribuzionesiarego-lare e non presenti dei «buchi» che allontana-no la possibilità di un pensionamento «antici-pato».Con ilpassaredeglianni, occorreancheconsiderare l’effettodegli incrementiautoma-tici legati alla speranza di vita, che dal 2019 di-ventanobiennali.

I lavoratori«precoci»Dal momento che il discrimine fra pensiona-mento anticipato e ordinario, da individuarenell’età di ingresso al lavoro, è a 23 anni per gliuominie a 24per ledonne, il canale anticipato èquellocheinteressapiùdavicinotuttiilavorato-ri«precoci», che hanno iniziato a versare i con-tributiprima dei 18 anni. Nel loro caso il calcoloèsemplice,eprevedesempre ilpensionamento42 anni e uno-tre mesi (41 anni e uno-tre mesiperledonne)dopol’iniziodelversamentorego-laredeicontributi. Ilproblema, inquestocaso,èdatodallepenalizzazioniintrodottedallamano-vraper chi decide di uscire dal mondo del lavo-roprimadei62anni.Ilmeccanismoscrittonellamanovra,chetuttaviapotrebbeesseresoggetto,nelle prossime settimane, a revisioni e "sconti",prevedeuntagliosullaquotadell’assegnocalco-lataconilmeccanismo«retributivo»,cioèquel-loinvigorefinoal31dicembre2011perchihaini-ziatoalavorareprimadel1977equelloapplicatofra1977e1995perchihainiziatoalavoraredopo.La penalizzazione è pari all’1% per ciascuno de-gli ultimi due anni che mancano a 62 (chi esce a60anni,quindiavrebbeuntagliodel2%),acuisiaggiungeil2%perogniannoinferioreai60.

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TABELLECalcolo immediato.Nellaversioneonline,èpossibileinterrogareipensionometridellepaginesuccessiveutilizzandounaspeciale"maschera"dovesiinserisconoipropridati

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

5 Età per età il calcolo rapido dell’anno di uscita

Un «pensionometro» su misuradi Gianni Trovati

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LA RIFORMA IN SINTESI

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ANNO DI NASCITA1950 1951 1952 1953 1954 1955 1956 1957 1958 1959 1960 1961

ETÀ

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LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

UOMINIDELSETTOREPRIVATO

ANNO DI NASCITA

1962 1963 1964 1965 1966 1967 1968 1969 1970

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La data di uscita secondo le nuove regole e le previsioni degli adeguamenti correlati alla speranza di vita

?

Note.*Solo se autonomi;sedipendentil'uscita èavvenutanel2010-11;sempre nelcasodegli autonomi, selamaturazione deirequisiti è avvenutanelsecondosemestre2011,l'uscita ènel primosemestre2013.**Solo dipendenti;seautonomi l'uscitaènel2016.***Solo dipendenti;seautonomi l'uscitaènel2017.

20

LA RIFORMA IN SINTESI

Page 21: Le Nuove Pensioni 2011

ANNO DI NASCITA

1950 19511952

1953 1954 1955 1956 1957 1958 1959 1960I sem. II sem.

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DONNEDELSETTORE PRIVATO

ANNO DI NASCITA

1961 1962 1963 1964 1965 1966 1967 1968 1969 1970

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21LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

La data di uscita secondo le nuove regole e le previsioni degli adeguamenti correlati alla speranza di vita

Note.*Soloseautonomi;sedipendentil'uscitaèavvenutanel2010-11;semprenelcasodegliautonomi,selamaturazionedeirequisitièavvenutanelII̊ semestre2011,l'uscitaènelI̊ semestre2013.**Solodipendenti;seautonomil'uscitaènel2016.***Solodipendenti;seautonomil'uscitaènel2017

?

LA RIFORMA IN SINTESI

Page 22: Le Nuove Pensioni 2011

ANNO DI NASCITA1950 1951 1952 1953 1954 1955 1956 1957 1958 1959 1960 1961

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UOMINIDELSETTOREPUBBLICO

ANNO DI NASCITA

1962 1963 1964 1965 1966 1967 1968 1969 1970

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LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore22

LA RIFORMA IN SINTESI

La data di uscita secondo le nuove regole e le previsioni degli adeguamenti correlati alla speranza di vita

?

Page 23: Le Nuove Pensioni 2011

ANNO DI NASCITA1950 1951 1952 1953 1954 1955 1956 1957 1958 1959 1960 1961

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DONNEDELSETTORE PUBBLICO

ANNO DI NASCITA

1962 1963 1964 1965 1966 1967 1968 1969 1970

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LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore23

LA RIFORMA IN SINTESI

La data di uscita secondo le nuove regole e le previsioni degli adeguamenti correlati alla speranza di vita

?

Page 24: Le Nuove Pensioni 2011

001Addio alle quote, la manovrasupera la pensione di anzianità

Con la manovra di Natale che fine fa la pensionedi anzianità?

ConlariformaFornero(decretolegge201/2011,convertitoinlegge214)dagennaiolapensionedianzianitàvienedifattosuperata(tranneperchiraggiungeirequisitinel2011).Nonèinfattipiùpossibileaccederealpensionamentoanticipatoconilsistemadellecosiddette«quote»(ossialasommadietàanagraficaeanzianitàcontributiva).Rimanesolola«pen-sioneanticipata».Chiènelsistemadicalcolomisto(retributivo-contributivo,assuntoentroil31dicembredel’95)laottienea42annieunmesedicontributi(seuomo),41eunmesesedonna.Chièinvecenelcontributivolaottienea63anni,conalmenoventidicontributi.

002Viene meno il meccanismodelle «finestre mobili»

Perquantoriguardalavecchiaia,siapplicheràancorailmeccanismocosiddettodelle«finestremobili»?

Inbasealdecretolegge201/2011ailavoratorichematuranoirequisitiperlapensionedivecchiaia(ordinariaeanticipata)dal2012nonsiapplicapiùilmeccanismodelle«finestremobili»,inbasealqualeilavoratoridipendentipotevanopercepirelapensione12mesidopoavermaturatoirequisitidipensionamento(18mesipergliautonomi).Dal2012,quindi,lapensionedecorreràdalmesesuccessivoaquellodipresentazionedellarichiestadipensioneall’entediprevidenza.

003Donne dipendenti del privatodal 2012 in pensione a 62 anni

Sono una dipendente del privato. Come cambiail requisito anagrafico per ottenere la pensionedi vecchiaia?

Adecorreredal1 g̊ennaio2012ilrequisitosaràdi62anni.Ilrequisitodiventeràdi63annieseimesiadecorreredal2014;65annidal2016,chediventeranno66dal2018.Perlelavoratriciautonome,invece,dal2012ilrequisitosaràdi63annieseimesi(64annieseimesidal2014;65annieseimesidal2016e66annidal2018.

004Possibile rimanere al lavorofino a 70 anni

È vero che il nuovo sistema incentiva chi rimaneal lavoro fino a 70 anni?

IldecretoMontiprevedechesipossaproseguirel’attivitàlavorativaa70anni, fattisalvigliadeguamentiallasperanzadivita.Ciòavvienenelrispettodeilimitiodinamentalideirispettivisettoridiappartenenza.Vannoricalcolati,naturalmenteicoefficientiditrasformazione.

005Penalizzazione per chi decidedi uscire prima dei 62 anni

A quale penalità andrò incontro se deciderò diuscire prima dei 62 anni?

Quandoillavoratoreolalavoratriceaccedonoalpensionamentoaun’etàinferiorea62annilapensioneanticipatavieneridottadell’1%peridueanniprecedentii62anni(60e61annidietà)edel2%perogniannoulterioredianticiporispettoaipredettidueanni.Questariduzionesiapplicasullaquotadipensionerelativaalleanzianitàcalcolateconilsistemaretributivo.

006Disoccupati esclusidal gruppo dei «salvati»

Sono nato nell’aprile del 1952. Da maggiodel 2011 sono disoccupato.

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore24

5 Domande & risposte

LA RIFORMA IN SINTESI

Page 25: Le Nuove Pensioni 2011

Ho 38 anni di contributi, compreso il periododel militare. Quando potrò andare in pensione?

Nella manovra Monti non risulta uno specifico beneficio per i lavoratori disoccupati che non si trovino inmobilità breve o lunga. L’interessato quindi potràandare in pensione di vecchiaia a 64 anni di età più gliincrementi legati alla speranza di vita che scatteràcon tre mesi già dal 2013. Questa soluzione eccezionale èprevista dalla manovra Monti all'articolo 24, comma15-bis,lettera a).

007Requisiti raggiunti nel 2011,uscita con le vecchie regole

Sono in mobilità dal 1˚gennaio 2010.Ad agosto di quest’anno ho maturato 40 annidi contributi. Posso andare in pensione con levecchie regole?

Se ha compiuto 40 anni di contributi entro il 31 dicembredi quest’anno, il lettore andrà in pensione con le regoleprecedenti la manovra Monti.In particolare, se il requisto dei 40 anni è statoraggiunto ad agosto 2011 la pensione avrà decorrenzada settembre 2012.

008Riscatto della laureacomunque conveniente

Ho 38 anni. Lavoro come dipendente daquando ne avevo 26. Da circa sei mesi stopagando sulla base di rate mensili il riscattodella laurea (quadriennale).Considerato l’importo elevato (circa 40milaeuro) mi chiedo se sia conveniente,alla luce della recente manovra Monti,continuare a pagare il riscatto, ovvero sesia meglio rinunciarvi, interrompendoi pagamenti mensili.

Tutto sommato, il riscatto della laurea potrebbe risultareancora conveniente in quanto aumenta l’anzianitàcontributiva e risulta essere valido, ad oggi, sia per ildiritto sia per la misura della pensione.Stabilire i vantaggi in termini di importo della pensioneè impossibile ora. In ogni caso, se il lettore decidessedi interrompere i versamenti, lo potrebbe fare in qualsiasimomento e non perderebbe quelli effettuati.

009Lavoratori in mobilità esclusi:accordo entro il 4 dicembre

Sono nata a gennaio del 1959. Maturerò i 40anni di contributi nel febbraio del 2015. A finemese vado in mobilità, a seguito dell’accordoconcluso con l’azienda di Tlc in cui lavoronell’agosto del 2010. Quando maturo i requisitiper accedere alla pensione?

Maturerà i requisiti di accesso e di regime delle decorrenzevigenti prima della data in vigore del decreto legge 201/2011.Infatti l’articolo 24,comma 14 del decreto legge 201/2011, hastabilitoche le disposizioni in materia di requisiti di accessoe di regime delle decorrenze vigenti prima della data in vigoredel decreto continuano ad applicarsi ai lavoratori cherisultanobeneficiari di provvedimenti di mobilità ed esonero,sulla base di accordi stipulati prima del 4 dicembre2011, neilimiti delle risorse messe a disposizione: 240 milioni per il2013(manca lo stanziamento per l’anno prossimo), 630milioni per il 2014, 1.040milioni per il 2015, 1.220 milioniper il 2016, 1.030 milioni per il 2017, 610 milioni per il 2018e 300 milioni per il 2019. Sono interessati i lavoratori chematurano i requisiti per l’accesso al pensionamentosuccessivamente al 31 dicembre 2011.

010Per i «precoci» classe 1952pensione anticipata a 64 anni

Si è parlato tanto in questi giorni dei lavoratoricosiddetti "precoci" del 1952. Che cosa ècambiato con la manovra Monti?

Ilavoratoridipendentichematuranoun’anzianitàcontributivadialmeno35annientroil31dicembre2012(iqualiavrebberomaturato,primadelladatadientratainvigoredeldecreto201/2011,irequisitiperiltrattamentopensionisticoentroil31dicembre2012,quota96),possonoconseguireiltrattamentodellapensioneanticipataalcompimentodiun’etàanagraficanoninferiorea64anni.Lelavoratricipossonoconseguireiltrattamentodivecchiaiaancheconun’etàanagraficanoninferiorea64anniqualoramaturinoentroil31dicembre2012un’anzianitàcontributivadialmeno20annieallamedesimadataconseguanoun’etàanagraficadialmeno60anni.

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Il Sole 24 OreLE NUOVE PENSIONI

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ONLINE

LA RIFORMA IN SINTESI

Page 26: Le Nuove Pensioni 2011
Page 27: Le Nuove Pensioni 2011

Una delle novità più significative dellariformaapprovataconildecretolegge201 è rappresentata dal fatto che dal

2012 il sistema pensionistico si fonderà suduetipologieprincipalidipensione: lanuovapensionedivecchiaiaordinariae lapensioneanticipata. Naturalmente, continuano a esi-stere anche altre forme di pensionamento:gliassegnidi invalidità, le pensionidi inabili-tà, lepensioni aisuperstiti e cosìvia.

I requisiti per la vecchiaiaLa riforma ridefinisce - dal 2012 - i requisiti dietàanagraficaperlapensionedivecchiaia:1 lavoratoridipendenti,autonomielavoratricidipendenti delle pubbliche amministrazioni:66 anni. In concreto, il nuovo requisito corri-spondeaquelloprecedentedi65dianni,alqua-leandavacomunqueaggiuntal’attesaperle"fi-nestre", ora abolite. Gli autonomi guadagnanoseimesirispettoalsistemaprecedente.

Restainognicasoladisciplinadiadeguamentodeirequisitidiaccessoalsistemapensionisticoagliincrementidellasperanzadivita.

Inpratica,dal2013inpoinonesisteràpiùun’etàfissaperlapensionedivecchiaia,perchétutti ire-quisiti(ildiscorsovaleancheperlapensioneantici-pata)sarannoadeguati inmodocostanteallaspe-

ranzadivita.Nel2013,comeprevistodaldecreto6dicembre2011delministerodell’Economia,l’incre-mentosaràpertuttiditremesi;1 lavoratrici dipendenti del settore privato, lacuipensioneèliquidataacaricodell’assicurazio-ne generale obbligatoria (in sigla, Ago) e delleformesostitutive:62anni.Questorequisitoana-grafico sale a 63 anni e sei mesi dal 1˚gennaio2014:a65annidal1 g̊ennaio2016ea66annidal1˚gennaio2018(lasperanzadivitageneraunacre-scitadelrequisitoanagraficoditremesinel2013eunadeguamentonel2016);1 lavoratriciautonomeconpensioneliquidataaca-ricodell’Ago,nonchédellagestioneseparataInps:nel201263annieseimesi.Ilrequisitosalea64annieseimesiadecorreredal2014;a65annieseimesidal2016ea66anniadecor-reredal1̊ gennaio2018(oltreagliadeguamentiallasperanzadivita).Quindi,dal2018l’etàperlapensionedivecchiaiasa-rà"armonizzata"a66anni:inrealtà,pereffettode-gli incrementi legatiallamaggiorsperanzadivita,saremoa66annie7mesi.Laleggestabilisceancheche,pereffettodell’ade-guamentoallasperanzadivita,ilrequisitodietàdovrà essere almeno pari a 67 anni nel 2021 (inrealtà,sullabasedelleprevisioninel2021saremoa67annie2mesi).

Il requisito contributivoLa riforma stabilisce che il diritto alla pen-

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

5 Requisito «ordinario» a 66 anni

Età flessibile per la vecchiaia

2

IL VIDEO

di Giuseppe Rodà

I trattamenti

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CAPITOLO 2

Lemodificheaitrattamentispiegateinunbrevevideo

Nel 2012le dipendentidel settoreprivatovannoa 62 anni;le autonomea 63 annie seimesi

Page 28: Le Nuove Pensioni 2011

sione di vecchiaia si ottiene - oltre che conil requisito dell’età anagrafica - in presenzadi un’anzianità contributiva minima pari a20 anni.

Un requisito ulteriore è posto a carico deisoggetti che hanno avuto il primo accreditocontributivo dopo il 1˚gennaio 1996: si trattadeilavoratoricheavrannolapensionecalco-lata interamente con il sistema contributivoper i quali è previsto che - oltre al doppio re-quisito anagrafico e dei 20 anni di contribu-zione-chel’importodellapensionedebbari-sultare non inferiore a 1,5 volte l’importodell’assegno sociale (annualmente rivaluta-to sulla base della variazione media quin-quennale del Pil nominale, calcolatadall’Istat, con riferimento al quinquennioprecedente l’anno da rivalutare).

Si prescinde da quest’ultimo requisito diimporto minimo se in possesso di un’etàanagrafica pari a 70 anni, con cinque annidi contribuzione effettiva. In questo caso,si tratta di assegni calcolati con il metodocontributivo.

Pensionamento flessibileUn altro aspetto innovativo della riformaè rappresentato dal fatto che ora l’età perla vecchiaia rappresenta una sorta di "re-quisito minimo". L’accesso al pensiona-mento diventa infatti flessibile e ogni lavo-ratore potrà scegliere - fino a 70 anni - ilmomento che ritiene più adatto per lascia-re il lavoro. Tutto ciò è incentivato dal fat-to che chi prosegue l’attività lavorativa sivedrà calcolata la pensione con l’applica-zione dei coefficienti di trasformazione fi-no all’età di 70 anni (con adeguamenti allasperanza di vita). In pratica, chi resteràpiù a lungo al lavoro avrà un assegno unpo’ più pesante, sia per i maggiori contri-buti versati sia per i più vantaggiosi coeffi-cienti di trasformazione.

La decorrenzaLariforma,alcomma5dell’articolo24,stabili-sce poi che, con riferimento esclusivamenteai lavoratori che maturano i requisiti per lavecchiaia (e anche per la pensione anticipa-ta)dal 1˚gennaio 2012, non trovanopiù appli-cazionele "vecchie"regolesulladecorrenza.Sparisce, quindi, quel sistema che costringe-va chi aveva raggiunto i requisiti per la pen-

sione a rimanere al lavoro altri 12 o 18 mesiprimadiincassareeffettivamentelaprimara-taditrattamento:questoperiododiattesavie-ne ora riassorbito nel requisito anagrafico.Lapensione decorreràdal mese successivoaquello di presentazione/accettazione delladomanda.

LeeccezioniIl decreto legge 201 prevede, all’articolo 24,comma 15 bis - alcune eccezioni temporaneeper i lavoratori dipendenti del settore priva-to iscritti all’Inps. In particolare:1 lelavoratricipossonoconseguirelapensio-ne di vecchiaia oltre che (se più favorevolesecondo le regole descritte) con un’età ana-graficadi64anni)acondizionechematurinoentro il 31 dicembre 2012 un’anzianità contri-butivadialmeno 20annie allastessadata ab-bianoalmeno60annidietà;1 i lavoratori dipendenti del settore privatoche nel 2012 raggiungono almeno 35 anni dicontributi e la quota96, come mix tra contri-butiedetàanagrafica,potrannoaverelapen-sioneanticipataa64 anni

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IREQUISITINELBIENNIO

2012 2013 (*)

ETÀUomini 66 anni 66 anni e 3 mesiDonne settore pubblico 66 anni 66 anni e 3 mesiDonne settore privato 62 anni 62 anni e 3 mesiDonne autonome 63 anni e 6 mesi 63 anni e 9 mesiCONTRIBUTIVOGià assicurato al 31/12/1995 20 anniNon assicurato al 31/12/1995 20 anniLIMITE IMPORTO PENSIONEGià assicurato al 31/12/1995 Nessun limiteNon assicurato al 31/12/1995 1,5 volte(**) assegno sociale

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore28

I TRATTAMENTI

Età e contributi necessari per la pensione di vecchiaia nel 2012 e 2013

(*) Incluso aumento età per maggiore speranza di vita.( **) Si prescinde da questo limite in presenza di un’età anagrafica di 70anni, con 5 anni di contribuzione.

Page 29: Le Nuove Pensioni 2011

L’allungamentodell’etàpensionabilestabi-lito dalla manovra Monti comporta rica-dute anche in materia di concessione di

supplementidipensioneeditrattamentipensio-nistici supplementari.

Supplemento di pensioneSitrattadiincrementidellapensionechevengo-noconcessi, sudomandadelpensionato,perqueicontributichesi riferisconoaperiodidiattività la-vorativasuccessivialladatadipensionamento(uncaso è quello del pensionato che versa contributiallagestionesepara).1 Supplementisupensionidell’Ago concontribuzioneversataoaccreditata.Icontributiversatioaccredita-tinell’assicurazionegeneraleobbligatoriadeidipen-denti (Ago) successivamente alladecorrenza dellapensionepossonodarediritto,adeterminatecondi-zioni,allaliquidazionediunsupplemento.Èpossibi-lerichiederne,però,perunasolavolta,laliquidazio-ne dopo che siano trascorsi anche solo 2 anni dalladecorrenzadellapensioneodelprecedentesupple-mentoserisultacompiutal’etàpensionabile(ora66annipergliuominielimitivariabiliperledonnedelsettoreprovato).1 Supplementisupensionedell'Agoconcontribuzio-ne delle gestioni dei lavoratori autonomi. Il supple-mentoèdovutoanchepericontributiversatinellegestioni dei lavoratori autonomi. In questo caso isupplementispettano,però,soloserisultacompiu-talanuovaetàperlapensionedivecchiaia(neilimi-ti fissati dalla manovra Monti) e se sono trascorsialmeno5annidalladatadidecorrenzadellapensio-neodelprecedentesupplemento.1 Supplementi su pensioni delle gestioni dei lavora-toriautonomi.Icontributiversatioaccreditatido-po il pensionamento sianelle gestioni dei lavora-toriautonomichenell’Agodannodirittoallaliqui-dazione, su domanda, di un supplemento di pen-sione purché siano trascorsi almeno 5 anni dalladecorrenza della pensione o del precedente sup-plemento.1 Decorrenzadeisupplementi.Nonessendocipiùil

sistemadellefinestre,isupplementidecorronodalmesesuccessivoaquellonelqualerisultapresenta-taladomanda,acondizioneesistanoirequisitipre-vistidallalegge.

Lapensione supplementareÈ unaprestazionechevieneliquidata,sudomanda,achiha contributiversati all’Inps inmisura non suffi-ciente a perfezionare il diritto a un’altra pensione(vecchiaiaoassegnoordinariodiinvalidità)conire-quisiti contributivi normalmente richiesti. Esistonoduetipidipensionesupplementare:pensionedirettaepensionesupplementareaisuperstiti.Vannopoidi-stintelepensionisupplementaridivecchiaiaediinva-lidità(compresol’assegn\odiinvalidità).

Quantoairequisiti(sivedalascheda),lapensionesupplementaredivecchiaiasipuòottenerequandosiraggiungel’etàpensionabileprevistaperlapensionedivecchiaianelfondodovesichiedelapensionesup-plementare. Quindi, da quest’anno servono 66 anniperuominiedonnedellaPaeconirequisiti(62e63eseimesi)previstiperledonnedelsettoreprivato.

LEDUEVIE

5 L’impatto delle novità

Effetti a catena sui «supplementi»

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore29

01 | CONDIZIONIPER LA LIQUIDAZIONE DELSUPPLEMENTO DI PENSIONE1 Deve essere stata raggiunta l’età

pensionabile prevista nell’Agoquando i contributi in relazioneai quali viene richiesto ilsupplemento siano stati versati oaccreditati in tale assicurazionegenerale obbligatoria deilavoratori dipendenti.

1 Deve essere stata compiuta l’etàpensionabile in vigore nellegestioni dei lavoratori autonomiquando i contributi per i qualiviene richiesto il supplementosiano stati versati o accreditati inuna di queste gestioni autonome.

02 | REQUISITI PER LAPENSIONE SUPPLEMENTAREDI VECCHIAIA1 Compimento dell’età

pensionabile necessaria per lapensione di vecchiaia nel fondodove si liquida la pensionesupplementare.

1 Titolaritàdiunapensioneacaricodiunagestionesostitutiva,esclusivaoesonerativadell’Ago.

1 Non possesso dei requisiti diassicurazione e di contribuzionestabiliti per la pensione divecchiaia autonoma.

1 Cessazione dell’attivitàlavorativa dipendente, ancheall’estero.

di Giuseppe Rodà

I TRATTAMENTI

Page 30: Le Nuove Pensioni 2011

L a riforma della previdenza aggiun-ge al sistema alcuni elementi diflessibilità che consentono, a parti-

colari condizioni, di anticipare l’età delpensionamento o di ritardarla, conti-nuando a lavorare. Il comma 4 dell’arti-colo 24 prevede la possibilità, per i lavo-ratori e le lavoratrici la cui pensione vie-ne liquidata dall’Assicurazione genera-le obbligatoria e delle forme esclusive esostitutive della medesima, nonché del-la gestione separata Inps (articolo 2,comma 26, della legge 335/1995) di pro-seguire l’attività lavorativa.

Fermi restando i limiti ordinamentalidei rispettivi settori di appartenenza, l’in-centivo al proseguimento del lavoro è at-tuato tramite la riparametrazione dei co-efficienti di trasformazione calcolati finoall’etàdi70 anni, fatti salvigli adeguamen-ti alla speranza di vita, che possono porta-re ancora più avanti tale limite.

L’ultimo periodo del comma 4 stabili-sce che «nei confronti dei lavoratori di-pendenti, l’efficacia delle disposizionidi cui all’articolo 18 della legge300/1970 opera fino al conseguimentodel predetto limite massimo di flessibili-tà». L’articolo 18 della legge 300 (Statu-to dei lavoratori) stabilisce la reintegra-zione, nel posto di lavoro, del lavorato-re licenziato illegittimamente, ossia sen-za giusta causa o giustificato motivo, lacosiddetta "tutela reale".

Questa forma di tutela si applica neiconfronti dei datori di lavoro che occupa-no più di 15 dipendenti (ovvero cinque di-pendenti per gli imprenditori agricoli) inciascuna sede, stabilimento, filiale, uffi-cio o reparto autonomo nel quale ha avu-to luogo il licenziamento.

Indipendentemente dal numero dei di-

pendenti, la tutelareale operaanche in ca-so di licenziamento per motivi illeciti,quale il licenziamentodiscriminatoriode-terminato da ragioni di credo politico ofede religiosa, da motivi sindacali o da ra-gioni di discriminazione di razza, sesso,come previsto dalla legge sui licenzia-menti individuali (articolo 4 della legge604/1966 e articolo 15 della legge300/1970).

Ilcompimento dell’etàpensionabile de-termina, di norma, la recedibilità "ad nu-tum" dal rapporto di lavoro. In tal senso,l’articolo 4 della legge 108 del 1990 esclu-de l’applicazionedell’articolo 18 della leg-ge300 nei confrontidei prestatori di lavo-roultrasessantenni, in possesso dei requi-siti pensionistici «sempre che non abbia-no optato per la prosecuzione del rappor-to di lavoro» in base all’articolo 6 del de-creto-legge 791/1981, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge 54/1982.

A questa previsione si aggiunge, ora,il comma 4 dell’articolo 24, che sanciscel’efficacia dell’articolo 18 della legge300 fino al conseguimento del maggiorlimite di età che il lavoratore ha scelto.In tale ipotesi si rende applicabile ilcomma 4 dell’articolo 18, vale a dire cheil licenziamento non potrà essere antici-pato per il raggiungimento dell’età pen-sionabile "ordinaria".

In mancanza di giusta causa o giustifi-cato motivo, il giudice potrà condannareil datore di lavoro al risarcimento deldanno subito dal lavoratore per il licen-ziamento di cui sia stata accertata l’ineffi-cacia o l’invalidità, stabilendo un’inden-nità commisurata alla retribuzione glo-bale di fatto dal giorno del licenziamen-to sino a quello dell’effettiva reintegra-zione e al versamento dei contributi assi-stenziali e previdenziali dal momentodel licenziamento al momento dell’effet-tiva reintegrazione.

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5 Le tutele per chi rinvia il pensionamento

«Diritto» al posto fino a 70 anni

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

I TRATTAMENTI

30

di Alfredo CasottiMaria Rosa Gheido

Page 31: Le Nuove Pensioni 2011

I coefficienti di conversione che l’Inpsutilizza nell’ambito del metodo con-tributivo per trasformare in pensio-

ne il montante dei contributi rivalutatiper le età successive ai 65 anni sarannodeterminati con riferimento a ciascunaetà sino ai 70 (ed in futuro anche oltrequando tale limite verrà incrementatosulla base dell’evoluzione della sopravvi-venza media).

Appare infatti scongiurata, seppur da con-fermare in via definitiva, una prima interpre-tazione del comma 16 dell’articolo 24 dellamanovra Monti che aveva fatto intendereuna possibile estensione del coefficiente sta-bilito a 65 anni per tutte le età successive.L’elaborazione di coefficienti specifici peraccompagnare l’innanzamento delle età peril pensionamento appare coerente con unaapplicazione equa del sistema di calcolo. Ap-plicando il metodo contributivo infatti i co-efficienti, se in linea con la speranza di vitamedia prevista a ciascuna età, consentonol’individuazione di una pensione iniziale an-

nua equivalente ai contributi versati nel cor-so dell’attività lavorativa. L’estensione alleetà successive del coefficiente previsto a 65anni avrebbe al contrario comportato unaevidente distorsione del meccanismo.

I nuovi coefficienti non sono stati ancorapubblicati. In ogni caso il loro utilizzo com-porterà un incremento della copertura chel’Inps garantirà nei confronti di tutti coloroche decideranno di (o dovranno) pensionar-si dopo i 65 anni di età. L’impressione che sene ricava è che ipotizzando l’assenza di im-portanti buchi contributivi, una stabilità neltempo dei rapporti di lavoro (principalmen-te da lavoro dipendente), il mantenimentodi una capacità lavorativa adeguata sino adetà avanzate (non ridotta per difficoltà di va-rio genere), una crescita retributiva non par-ticolarmente elevata, posticipando il pensio-namento un lavoratore possa effettivamen-te ricevere al termine dell’attività lavorati-va una prestazione dall’Inps in linea con leproprie esigenze.

Il risultato finale dovrà essere verificatoanche alla luce dell’evoluzione del Pil del no-stro paese. E in un contesto del genere saràanche necessario ripensare al ruolo dellaprevidenza complementare che sotto certiaspetti in questo momento prevede, a parteil metodo di finanziamento (capitalizzazio-ne e non ripartizione), un funzionamento ab-bastanza simile rispetto a quello stabilitodai programmi pensionistici pubblici (meto-do contributivo per l’Inps, fondi a contribu-zione definita per la previdenza complemen-tare). Il sistema nel suo complesso corre ilrischio di duplicare sia gli aspetti positividell’approccio scelto che quelli negativi. Inparticolare nessuna garanzia è offerta ai di-pendenti che si dovranno far carico intera-mente di tutti i rischi demografici e finanzia-ri provenienti dal mercato e che arriveran-no ad accumulare un reddito pensionisticocomplessivo adeguato forse veramente trop-po tardi.

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ICOEFFICIENTIATTUALI

5 Per la conversione del montante

I coefficienti «ancorati» all’età

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

I TRATTAMENTI

EtàEtà 19951995 20102010

57 4,72% 4,42%

58 4,86% 4,54%

59 5,01% 4,66%

60 5,16% 4,80%

61 5,33% 4,94%

62 5,51% 5,09%

63 5,71% 5,26%

64 5,91% 5,43%

di Claudio Pinna

31

Page 32: Le Nuove Pensioni 2011

Lariformadelsistemapensionisticoconte-nutanell’articolo24delDl201/2011(legge214/2011) ha fissato una linea di demarca-

zione tra chi alla data del 31 dicembre 2011 hamaturato i requisiti per la pensione con la pre-vigente normativa – cioè ha raggiunto 40 annidi contributi o quota 96 (per i dipendenti, 60annidietà anagrafica e36 dicontributi o 61an-ni di età e 35 di contributi) o quota 97 (per gliautonomi, 61 anni e 36 di contributi o 62 e 35) echi, non avendo raggiunto i requisiti, è sogget-to alle nuove regole che, di fatto, aboliscono lapensione di anzianità. I primi otterranno lapensioneunavoltatrascorsii12-18mesi(rispet-tivamente,per idipendentiepergliautonomi)dalcompimentodeirequisiti: iltrattamentosa-rà inpagamentodalmese successivo.

Per gli altri, invece, le nuove regole porta-no, come detto, la cancellazione della pen-sione di anzianità e l’alternativa alla vec-chiaia sarà rappresentata dal trattamentoanticipato.

Il trattamento anticipatoL’articolo 24, comma 10 del decreto 211/2011differenzia i requisiti per sesso. Per i lavora-toridipendenti pubblicieprivatie i lavorato-ri autonomi, dal 1˚gennaio 2012, per matura-re il diritto alla pensione anticipata occorro-no 42anni eun mese di contributi, elevati a 41anni e due mesi dal 2013 e a 42 anni e tre mesidal 2014.

Perlelavoratricidipendentipubblicheepri-vate e le lavoratrici autonome, dal 1˚gennaio2012,occorrono41annieunmesedicontributi,elevati 41 anni e due mesi dal 2013 e a 41 anni etremesidal 2014.

In contemporanea, viene abolita la finestramobile,previstadalla legge122/2010, inquantoil rinvio nella liquidazione della pensione (12 e18 mesi) è stato inglobato nei nuovi requisiti dianzianitàcontributiva.

In ogni caso, dal 2013, le anzianità contribu-

tive saranno aumentate per effetto degli ade-guamenti alla speranza di vita, previsti dallalegge 122/2010. Il meccanismo permette di ga-rantire l’equilibrionel lungoperiododellege-stioni previdenziali, in quanto aumenta i re-quisitianagraficie,perquantoriguardalapen-sione anticipata, contributivi ogni volta chel’età media cresce. In questo modo si evitache l’allungamento della speranza di vita sitraduca in una maggiore spesa per il sistemaprevidenziale.

Dunque, per la pensione anticipata, in ba-se all’aggiornamento per la speranza di vita,dal 2013 saranno necessari 42 anni e cinquemesi di contributi per gli uomini e 41 anni ecinque mesi di contributi per le donne. Il re-quisitocontributivo continuerà ad aumenta-re nel 2016 (si ipotizzano tre mesi) e nel 2019(si ipotizzanotremesi). Gliadeguamentisuc-cessivi avranno cadenza biennale e non piùtriennale.

Lapenalità per chi è troppo giovaneLapensioneanticipatacomportaancheunape-nalizzazionepercolorochevannoinpensioneconun’età inferiore a 62 anni. Si tratta di un ta-glio dell’assegno per la quota di contributi ma-turati prima del 2012. Nella prima versione deldecreto, la riduzione era stata fissata per ognianno di anticipo rispetto ai 62 anni di età al 2%sulmontantedeicontributiaccumulatientroil31dicembre2011.

Durante il passaggio parlamentare per laconversione del decreto in legge, la pena-lizzazione è stata mitigata, per cui la ridu-zione sarà pari a 1% per ogni anno di antici-po nell’accesso al pensionamento rispettoai 62 anni.

Quindi, la penalizzazione sarà dell’1% e del2%,rispettivamente,perchivainpensionea61e a 62 anni. Il taglio sarà poi del 2% per ognianno di anticipo rispetto ai 60 anni. Per esem-pio, un lavoratore che cesserà dal servizio perpensioneanticipata a 58anni avrà unariduzio-ne totale del 6% sul trattamento relativo alleanzianità contributive maturate entro dicem-

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

5 Requisito differente per uomini e donne

Per l’anticipo non bastano 40 anni

32

I TRATTAMENTI

di Aldo Ciccarella

Page 33: Le Nuove Pensioni 2011

Il taglio dell’assegno prima dei 62 anni

LE NUOVE PENSIONI

bre 2011. Nel caso in cui l’età al pensionamentononsiaintera, iltagliopercentualesaràpropor-zionaleaimesi.

I correttivi per chi è vicino allapensioneNella fase di conversione in legge del decretolegge si è, inoltre, cercato di attenuare alcunieffetti discorsivi derivanti dall’innalzamentorepentinodeirequisiti.

In via eccezionale, i lavoratori dipendentidelsettoreprivatocheentroil31dicembre2012maturanoun’anzianità contributiva dialmeno35 anni e che raggiungono i requisiti per il trat-tamento pensionistico di anzianità entro il 31dicembre 2012, vale a dire «quota 96» (con al-meno 60 anni di età), possono conseguire lapensioneanticipataa64anni.

Per fare un esempio, un lavoratore nato nel1952,chenel2012raggiunge36annidicontribu-

ti, e, quindi, avrebbe maturato i requisiti per lapensione con quota quota 96, con le nuove re-gole sarebbe dovuto andare in pensione nel2018. Con il correttivo, potrà andare in pensio-nenel 2016,a 64anni.

Chance di uscita a 63 anniPer i lavoratori iscritti al sistemapensionisti-co dopo il 1˚gennaio 1996, per i quali la pen-sione sarà calcolata interamente con il siste-ma contributivo, il comma 11 dell’articolo 24dellamanovra prevede lapossibilitàdiacces-soal pensionamentoanticipato conil requisi-to anagrafico di 63 anni, purché il lavoratoreabbia maturatounrequisito contributivomi-nimo di 20 anni effettivi, e a condizione chepossa vantare un importo della prima rata dipensione pari ad almeno 2,8 volte l’assegnosociale (circa 1.200 euro mensili nel 2012), in-

Il Sole 24 Ore

Lariforma dellepensionihainnalzato irequisiti contributivi

per lapensioneanticipata: dal 2012, asecondadelsesso,occorrono oltre41e42 annidianzianità contributiva,rispettoal massimodei 40anniprimaprevisti.La riformaèancheintervenutasull’entitàdell’assegnoper ilpensionamento primadei 62anni. Il comma10dell’articolo24stabilisce infatti che sullepensionierogateprimasia applicataunariduzioneparia unpuntoperciascunannodianticipo.

Lapercentualeannuadi riduzioneèelevata aduepunti peranticipirispettoa 60anni. Il taglionon èapplicatosututta la pensioneannuabensìsulla quotadellaprestazionecorrispondentealleanzianitàcontributivematurateprimadel 2012.Penalizzazionidelgenere sonosolitamente introdottequando sidesideraevitarechelescelte degli

iscritti (relativeal momentodelpensionamento)possanoinfluirenegativamentesull’equilibriofinanziariodei programmiprevidenziali. In tale otticadiversifondipensioneaprestazione definitacostituitidalleprincipalimultinazionaliestere(quelli cioènell’ambitodeiquali lesocietà siassumonol’impegnodigarantireundeterminatolivello diprestazionefinale)stabiliscono penalizzazionidel tuttosimili.

Sottounprofiloeconomicolapenalizzazionedovrebbeesseretaledarendere,rispettoalvalorecomplessivodelleprestazionicorrisposteapartiredall’etàstabilitaperilpensionamentodivecchiaia,equivalentel’eventualeerogazioneanticipatadelleprestazioni.Neifondipensionegestiticonilmetododellacapitalizzazione(quelliconaccantonamentodeicontributiversatiecostituzionediunospecifico

patrimonioattraversoilqualeleprestazionisonofinanziate)lepercentualidiriduzionedelleprestazionimaturaterisultanoperòesserepiùelevaterispettoaquellestabilitedallariforma.(inmediaalmenoil4%).Neisistemigestitiaripartizione,viceversa,lepenalizzazionidovrebberoessereancorapiùelevateinquanto,intalicasi,l’obiettivoèproprioquellodiconvinceregliiscrittianonaccederealpensionamentoanticipatoediritardareilpiùpossibilelacessazionedalservizio.Èpurverochealmenoinfuturolaplateadeilavoratoriinteressatadallapenalizzazionepotrebberisultareesigua.Mediamente,infatti,lariduzionedellaprestazionedovrebberiguardareilavoratoriiscrittiperlaprimavoltaall’Inpsprimadei20anni,conunacarrieralavorativasostanzialmentestabile,caratterizzatadall’assenzadibuchicontributivi.L’impressioneècheperlenuovegenerazioninonsiacosìagevoletrovarsiinunasituazionedelgenere.

Cl. Pi.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Penalizzati i «precoci»

I TRATTAMENTI

33

Page 34: Le Nuove Pensioni 2011

dicizzato con la media quinquennale del Pilnominale.

Inpraticalasogliadi2,8voltel’assegnosocia-le sostituisce, di fatto, per questi lavoratori ilrequisito minimo di contribuzione dei 35 anniprevisto dalla normativa precedente per l’ac-cessoal pensionamentoanticipato.

Essaè stata determinata per evitare, in me-dia,unabbassamentoeccessivo dell’etàdiac-cesso alla pensione in via anticipata rispettoall’etàdivecchiaiaeassicurarealtresìunana-logo livello di adeguatezza delle prestazionirispetto a quanto previsto dall’ordinamentopre riforma.

L’opzioneper il contributivoLa riforma conferma la possibilità di uscita a57anni(per ledipendenti)ea58(per le lavora-trici autonome) che hanno optato per il siste-

ma di calcolo contributivo. Questa chance èprevista dalla legge 243/2004 in via sperimen-tale, finoal31dicembre2015. I requisitianagra-ficivannoabbinatiadalmeno35annidicontri-buti. Questa forma di anzianità sopravvive(comma 14 dell’articolo 24) per facilitare ledonne che sono entrate abbastanza prestonel mondo del lavoro e hanno privilegiato unpensionamento in età più giovane rinuncian-do però alla quota di assegno, per i contributiversati prima del 1996, calcolata con il meto-do retributivo. I contributi dell’intera vita la-vorativa sono infatti considerati con il siste-ma di calcolo contributivo: non solo c’è unastretta corrispondenza tra versamenti accu-mulatieassegno,maquest’ultimoèanchede-terminato in base all’età di pensionamento eall’aspettativa di vita.

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GLIEFFETTIDEITAGLI

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore34

DATI INDIVIDUALI DEI DIPENDENTI CONSIDERATI

1. Età al 31 dicembre 2011: 52 anni

2. Età di prima iscrizione all’Inps: 15 anni

3. Retribuzione annua lorda percepita nel primo anno di attività lavorativa: 15.000

4. Retribuzione annua lorda percepita nell’ultimo anno di attività lavorativa

30.000 75.000 150.000

RISULTATI DELLA PROIEZIONE

Pensione annua Pensione annua Pensione annua

Età dellapensione

Senzapenaliz.

Conpenaliz. Differenza Senza

penaliz.Con

penaliz. Differenza Senzapenaliz.

Conpenaliz.

Senzapenaliz.

58 24.068 22.776 -1.291 51.113 48.408 -2.705 79.156 75.102 -4.054

59 24.893 24.020 -873 53.464 51.618 -1.846 83.839 81.052 -2.787

60 25.698 25.256 -442 55.660 54.720 -939 88.336 86.907 -1.429

61 26.483 26.260 -223 57.736 57.260 -476 92.639 91.911 -729

62 27.253 27.253 – 59.719 59.719 – 96.752 96.752 –

L’impatto della penalizzazione per il pensionamento prima dei 62 anni di età. Importi in euro in valore reale 2011

I TRATTAMENTI

Fonte: elaborazioni Aon Hewitt

Page 35: Le Nuove Pensioni 2011

Stretti tra la volontà di attenuare gli «scalo-ni» per i lavoratori (e soprattutto le lavora-trici) del 1952, che si vedonocambiare i pro-

grammi previdenziali mentre erano a un passodall’uscita, e le ferree esigenze di finanza pubbli-ca,chenonpermettono"sconti"adampioraggio,i passaggi parlamentari della riforma delle pen-sioni hanno prodotto una mini-clausola di salva-guardia,dicarattere«eccezionale»eriservataap-puntoachisi trovavapiùvicinoalpensionamen-tosecondo lenormepre-riforma.

La mini-deroga, contenuta al comma 15-bisdell’articolo24 (su cui si veda anche i servizi nellepagine successive), apre alla possibilità di andareinpensionea64anni,senzaattenderei66previstidallariforma,aduecategorie:gliuominicheentrofine 2012 maturano 35 anni di contributi e «quota96»(quindi60annidietàe36dicontributi,oppu-re61e35);ledonnecheentrolastessadatacompia-no60annievantinoalmeno20annidiversamenticontributivi.

Queste opportunità, prima di tutto, sono limi-tate ai lavoratori dipendenti del settore privato,manon è questo l’unico aspetto che taglia drasti-camentelaplateadeipossibilibeneficiari.Acon-ti fatti, inoltre, l’opzione «eccezionale» sembradestinataadaiutarepiù gli uomini delledonne.

Tra i lavoratori, infatti, il mini-correttivo inte-ressa in particolare due classi, cioè i nati nel 1951(che abbiano iniziato a lavorare dopo i 24 anni,perché altrimenti sarebbero già in pensione, maprima dei 27, per centrare i requisiti) e nel 1952(che abbiano iniziato a 23 o 24 anni). Per loro, loscontoèdi dueanni perchél’asticella delpensio-namentoordinarioscendeda66a64anni.

Piùarticolato(eridotto)è l’impattosulle lavo-ratrici dipendenti: nel loro caso, la classe al cen-tro del correttivo è quella del 1952 (il requisitochiave è il 60esimo compleanno nel 2012), ma lenatenelprimosemestrediquell’annononricevo-no alcun beneficio dalla novità: a loro, infatti, leregoleordinarieconsentonodiandare inpensio-nenel2015,a63anniemezzo,quindiprimadel64

anni"concessi"dalcorrettivo.Lenatedaluglioinpoi, invece, secondo la normativa generale sali-rebbero sullo scalino successivo, che dal 2016chiede65annidietà:aloro,diconseguenza, ilmi-ni-correttivooffreunannodisconto,permetten-do il pensionamento nel 2016 (a 64 anni) anzichénel2017(a 65).

La scelta di limitare la platea del correttivo aisoli dipendenti del settore privato, inoltre, creanel periodo transitorio una differenza di tratta-mentofraprofiliconlestessecaratteristicheana-grafiche e contributive. Si prenda per esempio ilcaso di una lavoratrice nata il 1˚luglio del 1952: seèdipendentedelsettoreprivato,andràinpensio-nenellugliodel2016,a64anni,maseèunalavora-trice autonoma dovrà attendere il luglio del 2018,alcompimentodel66esimoannodietà(elostes-soaccadenelcasodelladipendentepubblica).Seil compleanno si festeggia invece il 30 giugno del1952,ladipendentedelsettoreprivatocentrailre-quisitoil30dicembre2015(63anniemezzo),l’au-tonoma il 30 dicembre 2017 (a 65 anni e mezzo) eladipendentepubblicaal30giugno2018(a66an-ni). L’unico modo per evitare questa girandola èaver iniziato a lavorare prima dei 24 anni e poterquindi sfruttare il pensionamento «anticipato»concessoachiaccumula41anni e tre mesidiver-samenti (alnetto dellasperanzadivita).

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ILBALLETTODELLEDATE

5 L’eccezione per le classi 1951-1952

Salvaguardia solo per il «privato»

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

01 | 30 GIUGNO 1952Le lavoratrici nate in questadata maturano il diritto allapensione il 30 dicembre 2015(63 anni e mezzo) se dipendentidel settore privato, il 30dicembre 2017 (a 65 anni emezzo) se lavoratrici autonomee il 30 giugno 2018(a 66 anni) se lavoratrici delpubblico impiego.

02 | 1˚LUGLIO 1952Le lavoratrici nate in questa datamaturano il diritto alla pensionenel luglio del 2016, a 64 anni, nelcaso delle dipendenti del settoreprivato; le lavoratrici autonomeraggiungono il requisito nel lugliodel 2018, al compimentodel 66esimo anno di età(e la stessa data è prevista per ladipendente pubblica).

di Gianni Trovati

35

I TRATTAMENTI

Page 36: Le Nuove Pensioni 2011

Le modalità di calcolo delle prestazioni ga-rantite dal sistema pensionistico pubblicoitalianorisultanoessere,dopolenumerose

riformedegliultimiventianni,moltocomplesse.I lavoratori sonostati infatti suddivisi dalla ri-

formaDinidel1995induecategorie:1 i lavoratori già iscritti all’Inps prima del 31dicembre 1995;1 quelli iscritti per la prima volta all’Inps dal1˚gennaio 1996.Fino alla riforma Monti-Fornero la principa-le differenza tra le due categorie di lavorato-ri risiedeva nel metodo di calcolo utilizzatoper determinare le prestazioni maturate alpensionamento.

La riforma del1995Lariforma Dini, infatti, ha introdotto(dal 1˚gen-naio1996)ilmetododicalcolodellapensioneba-sata sui contributi versati (il cosiddetto metodocontributivo).Secondoquestometodolapensio-ne è determinata considerando tutti i contributi(opportunamente rivalutati) che il dipendentehaversatopressoiprogrammiprevidenzialipub-blici nel corso dell’intera attività lavorativa. Sitrattava di una innovazione importantissima ri-spettoalsistemaprecedente,basatosulcosiddet-tometodoretributivo,cheingeneraleconsidera-va la media delle retribuzioni annue percepitenelperiodo immediatamenteprecedente ilpen-sionamento.

Il sistema di calcolo contributivo, per salva-guardareidirittiacquisitidai lavoratoricheave-vanogiàmaturatoildirittoaricevereleprestazio-ni al pensionamento, è stato però applicato gra-dualmente.

Infatti, la riforma Dini ha introdotto intera-mente il nuovo metodo esclusivamente neiconfrontideilavoratoriiscrittiperlaprimavol-taall’Inps dopoil 31dicembre 1995.

Pertuttiglialtri ilmetodocontributivoèstatointrodottoparzialmente.Inparticolare,achialladata del 31 dicembre 1995 poteva contare su me-

nodi18annidicontributisiapplicavaunsistemadicalcolomisto:retributivoper leannualità finoal 1995 e contributivo per tutte le annualità suc-cessive. Invece, per chi alla stessa data del 31 di-cembre 1995 poteva contare su 18 anni di contri-butiepiùsicontinuavaadapplicareinteramenteilmetodoretributivo.

Sonoproprioquestiultimi lavoratoria subi-reuna dellenovitàdella riforma Monti-Forne-ro:anche a loro, infatti, dal 1˚gennaio 2012 eso-lo per i versamenti successivi a questa data, siapplicherà il sistema contributivo.

I metodi di calcolo pro rataMolti lavoratori, quindi, ancora per molti annipercepiranno una pensione calcolata almeno inparteconilsistemaretributivo.Tuttavia,ilperio-do lungo il quale si considerano le retribuzioniper l’applicazionediquestosistema risultaesse-redifferente.

Per i lavoratori dipendenti che al 31 dicem-bre 1992 avevano maturato almeno 15 anni dicontribuzionetaleperiodo èparia diecianni.

I TRATTAMENTI

LESITUAZIONI

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

5 I sistemi a confronto

Tre metodi per calcolare l’assegno

01 | METODO MISTOCon l’approvazione della riformacontenuta nel Dl 201, a tutti ilavoratori già assunti al 31dicembre 1996 si applica il sistemamisto retributivo-contributivo peril calcolo della pensione.Chi, a quella data, aveva meno di18 anni di contributi avrà il sistemaretributivo, per la parte di pensionematurata entro quella data, e ilcontributivo per le quotesuccessive.Chi aveva più di 18 anni dicontributi avrà il retributivo fino al31 dicembre 2011 e il contributivoper tutti i periodi futuri.

02 | METODO CONTRIBUTIVOPer i lavoratori che hannoversato i primi contributi dal 1˚gennaio 1996 il metodo dicalcolo della pensione è il"contributivo puro", che si basasui contributi versati durantetutta la vita lavorativa.La pensione è pari al montantecontributivo moltiplicato peril coefficiente di trasformazione.Il montante è la somma deicontributi rivalutati; i coefficientidi trasformazione variano invecein base all'età e sono rivisti ogni 3anni tenendo conto dellamodifiche nella speranza di vita

di Claudio Pinna

36

Page 37: Le Nuove Pensioni 2011

Pertutticoloro invececheal31dicembre1992avevanomaturatomenodi15annidicontribuzio-neilperiodoèsostanzialmentepariatuttal’attivi-tàlavorativaprestataapartiredal1 g̊ennaio1988.

Il contributivoPerilavoratoridipendenti,inoltreilmetodocon-tributivovieneapplicatoutilizzandountassoan-nuodicontribuzioneparial33%dellaretribuzio-neannualordaimponibileaifinipensionistici.

Le prestazioni rimangono sempre finanzia-te sulla base del sistema tecnico della riparti-zione(icontributiversatinell’annodai lavora-toriinserviziovengonosostanzialmenteutiliz-zati per corrispondere le prestazioni maturatenelmedesimo annodaipensionati).

Aicontributiversatiè riconosciuta in ciascunanno una rivalutazione pari all’incremento me-diodelPilneicinqueanniprecedenti.Laconver-sionedeicontributirivalutatiinpensioneèeffet-tuatasullabasediunaseriedicoefficientistabili-ti per legge che vengono rivisti periodicamenteper tener conto dell’evoluzione della sopravvi-venzamediadellapopolazionegenerale.Icoeffi-cienti dipendono dall’età del lavoratore al mo-mentodelpensionamento.

Per i lavoratori iscritti per la prima voltaall’Inps dopo il 31 dicembre 1995 la riforma Dinihainoltreintrodottounmassimalediretribuzio-ne pensionabile e contributiva. Attualmente il

massimaleèpari acirca90mila euro(edèdesti-nato ad incrementarsi in futuro sulla basedell’evoluzioneannuadelcostodellavita).

Levariabili del calcoloIl livello di copertura garantito dal sistema pen-sionistico pubblico risulta essere notevolmenteinfluenzatodatuttaunaseriedicaratteristichein-dividuali. In particolare, il periodo effettivo diiscrizione al sistema pensionistico, gli anni dicontribuzionematuratial31dicembre1995,lere-tribuzioni annue pensionabili effettivamentepercepite in ciascun anno e la loro evoluzioneneltempo,l’etàdelpensionamento,glieventualibuchicontributivieccetera

Sullabasedelle caratteristiche dell’attuale si-stemapensionistico duedipendenti conlastes-saevoluzioneretributiva, lastessaetàalpensio-namento,lastessaanzianitàcontributiva,maundifferente periodo di iscrizione ai programmipubblici,possonoriceverealpensionamentoli-velli di copertura completamente diversi. Perfornireun’indicazionedelle presumibilipresta-zionicheilsistemaèingradodioffriresonosta-te elaborate una seriedi proiezioni al pensiona-mento. Nell’ambito di tali proiezioni sono statiipotizzati tre dipendenti, tutti iscritti per la pri-mavoltaall’Inpsall’etàdi25anni,conunaretribu-zioneannua lorda iniziale pari, in valorereale, a15milaeuro.

Si è inoltre ipotizzato che al 1˚gennaio 2012 leetàdeidipendenticonsideratirisultinoesserepa-ria40,50e60anni.Ildipendentedi40annièrap-presentativo degli iscritti per la prima voltaall’Inpsil1˚gennaio1997,neiconfrontideiqualiilmetodocontributivoèapplicatoperintero.Quel-lodi50annièrappresentativodegli iscrittiperlaprimavoltail1˚gennaio1987,pertantoconmenodi 18 anni di contribuzione al 31 dicembre 1995,nei confronti dei quali il metodo contributivo èapplicatoparzialmentedal1 g̊ennaio1996.L’ulti-mo dipendente di 60 anni risulta infine essererappresentativo degli iscritti per la prima voltaall’Inps il 1˚gennaio 1977, pertanto con più di 18annidicontribuzioneal31dicembre1995,neicon-frontideiquali ilmetodocontributivoèapplica-toparzialmentedal1˚gennaio2012.Perciascunodeitredipendentisonostateipotizzatetreevolu-zioni retributive: contenuta, con una retribuzio-neannualordafinalepari,sempreinvalorereale,a30milaeuro,media,conunaretribuzionefinaleparia75milaeuroedelevata,conunaretribuzio-ne finale pari a 150mila euro. In sostanza i tre di-

LARETRIBUZIONE PENSIONABILE

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

02 | L’ALIQUOTANel sistema retributivo l’aliquotadi rendimento è pari al 2% annuodella retribuzione/redditopercepiti fino al limite di circa42mila euro. Per gli importi diretribuzione pensionabile oreddito pensionabile superioril’aliquota decresce fino all’0,9%.In pratica, se la retribuzionepensionabile non supera il limitedi 42mila euro circa, con 35 annidi anzianità contributiva lapensione retributiva è pari al 70%della retribuzione, mentre con 40anni si può arrivare alla sogliamassima dell’80%.

37

01 | LE QUOTELa pensione con il sistemaretributivo si compone in generedi due quote: quota A,determinata sulla basedell’anzianità contributiva al 31dicembre 1992 e sulla media delleretribuzioni degli ultimi 5 anni peri lavoratori dipendenti, e dei 10anni per i lavoratori autonomi.Quota B, sulla base dell’anzianitàcontributiva dal 1˚gennaio 1993in poi e sulla media delleretribuzioni/redditi degliultimi 10 anni per i lavoratoridipendenti e degli ultimi 15 anniper gli autonomi

I TRATTAMENTI

Page 38: Le Nuove Pensioni 2011

pendentipercorronolamedesimacarrieramailloro periodo di iscrizione all’Inps risulta esseretraslato di dieci anni in dieci anni (prevedendoquindiundifferentecalcolodellaprestazionefi-nale: contributivo puro, misto secondo la rifor-maDini,mistosecondolariformaMonti-Forne-ro).Leprestazionisonostatestimatealraggiungi-mentodei66annidietà.

Dallatabellapubblicataquiinaltoemergel’im-pattosullacoperturafinaledeitrediversimetodidi calcolo. Si rileva inoltre come le categorie dilavoratori che ricevono dal sistema pensionisti-copubblicolacoperturapiùcontenutasianome-diamente i giovani e i dipendenti che possonovantare al termine della loro attività lavorativaun’evoluzioneretributivamedio-elevata.Fonda-mentalmente queste sono le categorie di dipen-dentichepiùdellealtrenecessitanodiunacoper-tura pensionistica aggiuntiva. In alcuni casi, pe-rò,ibeneficifiscaliattualmenteconcessiperilfi-nanziamentodeifondipensionenonrisultanoes-sereinlineaconlerealiesigenzedei lavoratorie

nonconsentonodiriceveresubasiefficaciunli-velloadeguatodicoperturapensionisticafinale.

In questa ottica in futuro risulterà semprepiù determinante che il Tfr sia considerato dailavoratori come una fonte di finanziamentodeiredditichesarannopercepitidopoilpensio-namento e non come attualmente avviene uncapitale da utilizzare per generiche esigenzepersonaliofamiliari.Così,potràessereversatoa un fondo pensione, lasciato in azienda e ac-cantonatoariservacontabile(etrasferitoquin-di all’Inps per le società con almeno 50 dipen-denti), utilizzato per effettuare tutti i possibilitipidiinvestimentiecceteramainognicasosa-rà bene che sia destinato esclusivamente al fi-nanziamento del reddito post pensionamento.Soloattraversol’accantonamentodelTfrinfat-tisaràpossibileottenereallacessazionedefini-tiva dal servizio un reddito adeguato che con-sentalaconservazionedellostessotenoredivi-tamantenutonelcorsodell’attività lavorativa.

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PENALIZZATIIPIÙ GIOVANI

Contributivopuro

Misto secondola riforma Dini

Misto secondo la riformaMonti-Fornero

DATI INDIVIDUALI DEI DIPENDENTI CONSIDERATI1. Età al 31 dicembre 2011

40 anni 50 anni 60 anni2. Età di prima iscrizione all’Inps

25 anni 25 anni 25 anni3. Retribuzione annua lorda percepita nel primo anno di attività lavorativa

15.000 15.000 15.0004. Retribuzione annua lorda percepita nell’ultimo anno di attività lavorativa

30.000 75.000 150.000 30.000 75.000 150.000 30.000 75.000 150.000RISULTATI DELLA PROIEZIONEPensione annua finale espressa in euro

17.460 29.302 41.314 19.962 37.105 58.851 23.564 50.138 78.220Percentuale dell’ultima retribuzione annua percepita

58,2% 39,1% 27,5% 66,5% 49,5% 39,2% 78,5% 66,9% 52,1%

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

I TRATTAMENTI

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L’impattodeidiversimetodidicalcoloprevistidalsistemapensionisticopubblicosullacoperturafinaleofferta,pensionamentoa66annidietà.Importi ineuroinvalorereale2011

Fonte: elaborazioni Aon Hewitt

Page 39: Le Nuove Pensioni 2011

Ilrispettodei principidi equità intergene-razionale, nei sistemi previdenziali a ri-partizione, richiede l’osservanza di ele-

menti di equilibrio finanziario di lungo peri-odo per non incorrere nel rischio di trasferi-reelementi di passività alle generazioni suc-cessive.

Il nostro Paese sta via via abbandonando ilsistema di calcolo retributivo che, sebbeneesalti la funzione previdenziale (garantire untenore di vita omogeneo rispetto agli ultimiredditi prodotti in età lavorativa), non per-mettedirilevareconchiarezzail rapportotracontributi versati e prestazione percepita.Ciò crea potenziali situazioni di squilibrio fi-nanziario e di sostenibilità di lungo periododel sistema.

Il metodo contributivo privilegia invece lafunzione assicurativa che prevede la restitu-zione nel tempo di quanto versato da ciascunlavoratore,attraversol’erogazionediunaren-ditapensionistica.

Data l’età di pensionamento quale epoca divalutazione, dovrà risultare l’equivalenza trail montante individuale dei contributi versati(capitalizzati rispettoal rendimento effettivooaproxymacroeconomiche)eilvaloreattua-le attuariale della rendita pensionistica. Conun’immaginedi tipofisico sipuòpensare aunbilico formato da un asse temporale che, pog-giando sul perno "età di pensionamento",mantieneinequilibriocontribuzioniepresta-zioni. La sommatoria delle singole posizionicosì bilanciate garantisce finanziariamentel’equilibrio dell’intero sistema. Chiaramenteilsistemastessopotràprevederesituazionididisequilibrio associate e computate quali mi-sure di welfare (pensioni minime, lavori usu-ranti eccetera) volte a sostenere la funzioneassistenziale.

Tecnicamente l’equivalenza finanziaria ègarantita attraverso la corretta determinazio-ne del coefficiente di trasformazione, pari

all’inversodelvaloreattualeunitariodellaren-dita aleatoria (tenendo conto della possibilereversibilità).

Inquestosensorisultadeterminantelapre-visione dellavariabile casualeche individua ilnumerodellerateatteseovvero lasperanzadivita all’età di pensionamento. Il gestore del si-stema, infatti, avverte come un vero e propriorischio l’eventuale incremento della longevi-tàmedia attesa deipropri iscritti.

Riprendendo la similitudine di tipo fisico,ciò provocherebbe un disequilibrio finanzia-rio proporzionato al maggior numero di ratepensionistiche che mediamente si dovrannocorrispondere.L’equilibriopuòesserericosti-tuito operando in tre modalità: 1) innalzandol’aliquota contributiva; 2) riducendo i coeffi-cienti di trasformazione; 3) aumentando l’etàdipensionamento.

Rispettoa valutazioni finanziariee/o di po-litica economica si tratta di risolvere un pro-blemadiottimizzazioneoperandosulmixdel-le tre leverispettoagli eventualivincolidetta-tidalla specificasituazionein esame.

Quindi, da un punto di vista operativo, da-to il montante contributivo del lavoratorepensionando, il livellodellarataprevidenzia-le dipenderà dall’età di pensionamento e dalcoefficiente di trasformazione, il quale a suavoltasarà funzionecrescentedell’etàanagra-fica: è infatti intuitivo che allorquando resi-duano mediamente un minor numero di annidi sopravvivenza l’equilibrio si raggiunge at-traverso rate di importo proporzionalmentemaggiore.

In questo senso il comma 6 dell’articolo 1della legge 335/1995 (riforma Dini) prevedeval’utilizzo di coefficienti di trasformazione cal-colatisubasidemograficheIstat1990convalo-ri che oscillavano dal 4,72% per i 57-enni al6,136% per i 65-enni. Il comma 11 prevedevainoltre la necessità di una loro revisione de-cennale«sullabasedellerilevazionidemogra-ficheedell’andamentoeffettivodeltassodiva-riazione del Pil di lungo periodo». Il fatto chein realtà siano trascorsi 13 anni prima della lo-

Nellaversioneonlineletabelledipagina41e42sonoconsultabiliinmodointerattivo.

TABELLE

5 Gli adeguamenti per garantire l’equilibrio

Requisitiamisuradisperanzadivita

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

I TRATTAMENTI

di Alessandro Trudda

?

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Page 40: Le Nuove Pensioni 2011

rorevisione(legge247/2007)evidenziaancorpiù come l’allungamento della speranza di vi-ta (poco oltre i due anni nel decennio) tenda acomprimerne il valore per ciascuna età ana-grafica.

Per quanto detto, laddove possibile, sareb-be corretto che le rilevazioni statistiche e ilconseguente calcolo sulle aspettative di vitasia differenziato per professioni fra loro mol-to diverse e non riguardasse indistintamentel’interapopolazione dei lavoratori.

Numerosi studi demografici dimostranochesipossono rilevarenotevolidifferenzetracategorienonomogeneeladdoveailavoriusu-rantiomanualièassociataunavitaattesainfe-riore rispetto alle professioni intellettuali:l’utilizzo di coefficienti uguali premierebbe isecondiadiscapitodeiprimi.

Unsecondopuntofondamentaleè legato alfattochelarevisionedeicoefficientiditrasfor-mazione avvenga non "a grandi salti" ma confrequenzaperiodicasostenuta:secosìnonfos-se,sipotrebbecadere insituazioniparadossa-lipercuiaparitàdimontantecontributivo, traduelavoratoricoetaneiandatiinpensionel’an-noprimae l’annodopo larevisione decennaledei coefficienti venga penalizzato chi è rima-stoal lavoro(nonostante presentiunaminoreaspettativadivita all’etàdipensionamento).

Entrambi i punti sono stati considerati dalcomma12dell’articolo 1della legge247/2007 ilquale prevedeva l’istituzione di un Commis-sione di dieci esperti «con il compito di pro-porre,entroil31dicembre2008,modifichedeicriteri di calcolo dei coefficienti di trasforma-zione»; il comma 15 apporta una notevole mo-dificaalla periodicitàdecennalestabilita dallalegge 335/1995, stabilendo che «con decreto(...) è rideterminato ogni tre anni il coefficien-tedi trasformazione».

LariformaMonti-Forneromiglioraulterior-mente la periodicità a far data dal 2019, ridu-cendo al biennio il periodo di revisione auto-matica dei coefficienti; oltre a ciò la norma, alcomma 16 dell’articolo 24 del provvedimento,copreunlimitedelle tabellediconversione fi-norautilizzatechemostravanoicalcolilimita-tamente all’età massima di 65 anni, estenden-do per il futuro il conteggio degli stessi finoalmenoall’etàdi70 anni.

Lostessoschematemporalenellarilevazio-ne della speranza di vita (revisione triennaleneglianni2013,2016e2019ebiennalesuccessi-

vamente)caratterizzeràanchegliadeguamen-tiperiodicideirequisitianagraficiecontributi-vidipensionabilità,semprerispettoagliincre-menti della speranza di vita. Come evidenzia-to, l’equilibrio proprio del metodo contributi-vo può essere raggiunto anche incrementan-dol’etàdipensionamento(spostandoinavan-ti il fulcro del bilico) in funzione dell’incre-mento del valore atteso della vita residua. Lariforma Monti-Fornero riprende questo prin-cipio,prevedendoun adeguamentodei requi-siti anagrafici e contributivi rispetto alle futu-re evoluzioni delle speranze di vita calcolatedall’Istat, così come previsto dalla legge122/2010.

Lo stesso schema logico caratterizzerà nonsolo i requisiti anagrafici ma anche quellidell’anzianitàcontributivaincasodipensiona-mentoanticipato.

L’introduzione del sistema avrà luogo dal2013, data dalla quale tutti i requisiti, anagra-ficie contributivi, saranno da subito aumen-tati di tre mesi. Durante la fase transitoria,verranno riallineati gli attuali diversi requi-siti anagrafici relativi sia alle dipendenti delsettore privato che alle lavoratrici autono-me,con una previsione di66 anni esette me-si dal 2018.

In ogni caso, nel 2021 una clausola di salva-guardia prevede che per tutti i lavoratori l’etàanagrafica di pensionamento non potrà risul-tare inferioreai 67anni.

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LEREGOLE PERL’AGGIORNAMENTO

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

02 | IL PUNTI FERMINel 2013 scatterà il primoadeguamento alla speranza di vita:ci sarà un incrementodi 3mesi pertutti i requisitianagrafici econtributivi (decreto del ministerodell’Economiadel 6 dicembre2011). Lariforma prevede ancheche,nel 2021, l’età minimanecessariaper la "nuova" pensionedivecchiaia dovrà esserealmenopari 67anni: secondole previsioniattuali, il requisito saràsuperioredidue mesia questo target

40

I TRATTAMENTI

01 | LE NOVITÀCon la riforma viene modificata laperiodicità sia dell'adeguamentodei requisiti agli incrementi dellasperanza di vita siadell'aggiornamento dei coefficientidi trasformazione: triennale fino al2016 e biennale dal 2019. Inoltre,dal 2013 l'adeguamento agliincrementi della speranza di vitasarà applicato anche al requisitocontributivo per il pensionamentoanticipato (42 anni e un mese o 41anni e un mese, nel 2012)

Page 41: Le Nuove Pensioni 2011

Anno

Anzianità contributivalavoratori dipendentipubblici e privatie lavoratori autonomi

Anzianità contributivalavoratrici dipendentipubbliche e privatee lavoratrici autonome

Tutti i lavoratorineoassuntidal 1˚gennaio 1996 (*)

2012 42 anni e 1 mese 41 anni e 1 mese 63 anni2013 42 anni e 5 mesi 41 anni e 5 mesi 63 anni e 3 mesi2014 42 anni e 6 mesi 41 anni e 6 mesi 63 anni e 3 mesi2015 42 anni e 6 mesi 41 anni e 6 mesi 63 anni e 3 mesi2016 42 anni e 10 mesi 41 anni e 10 mesi 63 anni e 7 mesi2017 42 anni e 10 mesi 41 anni e 10 mesi 63 anni e 7 mesi2018 42 anni e 10 mesi 41 anni e 10 mesi 63 anni e 7 mesi2019 43 anni e 2 mesi 42 anni e 2 mesi 63 anni e 11 mesi2020 43 anni e 2 mesi 42 anni e 2 mesi 63 anni e 11 mesi2021 43 anni e 5 mesi 42 anni e 5 mesi 64 anni e 2 mesi2022 43 anni e 5 mesi 42 anni e 5 mesi 64 anni e 2 mesi2023 43 anni e 8 mesi 42 anni e 8 mesi 64 anni e 5 mesi2024 43 anni e 8 mesi 42 anni e 8 mesi 64 anni e 5 mesi2025 43 anni e 11 mesi 42 anni e 11 mesi 64 anni e 8 mesi2026 43 anni e 11 mesi 42 anni e 11 mesi 64 anni e 8 mesi2027 44 anni e 2 mesi 43 anni e 2 mesi 64 anni e 11 mesi2028 44 anni e 2 mesi 42 anni e 2 mesi 64 anni e 11 mesi2029 44 anni e 4 mesi 43 anni e 4 mesi 65 anni e 1 mese2030 44 anni e 4 mesi 43 anni e 4 mesi 65 anni e 1 mese2031 44 anni e 6 mesi 43 anni e 6 mesi 65 anni e 3 mesi2032 44 anni e 6 mesi 43 anni e 6 mesi 65 anni e 3 mesi2033 44 anni e 8 mesi 43 anni e 8 mesi 65 anni e 5 mesi2034 44 anni e 8 mesi 43 anni e 8 mesi 65 anni e 5 mesi2035 44 anni e 10 mesi 43 anni e 10 mesi 65 anni e 7 mesi2036 44 anni e 10 mesi 43 anni e 10 mesi 65 anni e 7 mesi2037 45 anni 44 anni 65 anni e 9 mesi2038 45 anni 44 anni 65 anni e 9 mesi2039 45 anni e 2 mesi 44 anni e 2 mesi 65 anni e 11 mesi2040 45 anni e 2 mesi 44 anni e 2 mesi 65 anni e 11 mesi2041 45 anni e 4 mesi 44 anni e 4 mesi 66 anni e 1 mese2042 45 anni e 4 mesi 44 anni e 4 mesi 66 anni e 1 mese2043 45 anni e 6 mesi 44 anni e 6 mesi 66 anni e 3 mesi2044 45 anni e 6 mesi 44 anni e 6 mesi 66 anni e 3 mesi2045 45 anni e 8 mesi 44 anni e 8 mesi 66 anni e 5 mesi2046 45 anni e 8 mesi 44 anni e 8 mesi 66 anni e 5 mesi2047 45 anni e 10 mesi 44 anni e 10 mesi 66 anni e 7 mesi2048 45 anni e 10 mesi 44 anni e 10 mesi 66 anni e 7 mesi2049 46 anni 45 anni 66 anni e 9 mesi2050 46 anni 45 anni 66 anni e 9 mesi

LA SPERANZADI VITATuttiirequisitiperl’accessoalsistemapensionisticosarannoviaviaadeguatiinbaseagliincrementidellasperanzadivita.Ciòvaleperognitipologiadiprestazione:nuovavecchiaia,pensioneanticipata,assegnosociale.Ilprimoadeguamentosiapplicherànel2013e,comeprevedeildecretodelministerodell’Economiadel19dicembre,saràpariatremesi.Laleggehastabilitochel'etàperlanuovapensionedivecchiaiadovràessereparialmenoa67annidal2021(inpratica,seinbaseagliincrementilegatiallasperanzadivitanonsiraggiungeràquestolivello,siprocederàinmodoautomatico).Dopoiprimidueadeguamentitriennali(nel2013enel2016),apartiredal2019l'adeguamentoavràcadenzabiennale

COMECRESCEL’ETÀPER L’«ANTICIPO»

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I TRATTAMENTI

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(*) Età anagrafica minima se in possesso di un’anzianità contributiva minima di 20 anni e un importominimoparia2,8voltel’assegnosociale.Irequisitianagraficisarannoadeguatisullabasedell’aumentodella speranza di vita anche successivamente al 2050

Page 42: Le Nuove Pensioni 2011

Anni

Lavoratori:età anagrafica (*)dipendentie autonomi

Lavoratrici

Requisito di etàper assegno sociale

Età anagrafica (*)dipendenti delpubblico impiego

Età anagrafica (*)dipendenti delsettore privato

Età anagrafica (*)autonome delsettore privato

2012 66 anni 66 anni 62 anni 63 e 6 mesi 65 anni2013 66 e 3 mesi 66 e 3 mesi 62 e 3 mesi 63 e 9 mesi 65 e 3 mesi2014 66 e 3 mesi 66 e 3 mesi 63 e 9 mesi 64 e 9 mesi 65 e 3 mesi2015 66 e 3 mesi 66 e 3 mesi 63 e 9 mesi 64 e 9 mesi 65 e 3 mesi2016 66 e 7 mesi 66 e 7 mesi 65 e 7 mesi 66 e 1 mese 65 e 7 mesi2017 66 e 7 mesi 66 e 7 mesi 65 e 7 mesi 66 e 1 mese 65 e 7 mesi2018 66 e 7 mesi 66 e 7 mesi 66 e 7 mesi 66 e 7 mesi 66 e 7 mesi2019 66 e 11 mesi 66 e 11 mesi 66 e 11 mesi 66 e 11 mesi 66 e 11 mesi2020 66 e 11 mesi 66 e 11 mesi 66 e 11 mesi 66 e 11 mesi 66 e 11 mesi2021 67 e 2 mesi 67 e 2 mesi 67 e 2 mesi 67 e 2 mesi 67 e 2 mesi2022 67 e 2 mesi 67 e 2 mesi 67 e 2 mesi 67 e 2 mesi 67 e 2 mesi2023 67 e 5 mesi 67 e 5 mesi 67 e 5 mesi 67 e 5 mesi 67 e 5 mesi2024 67 e 5 mesi 67 e 5 mesi 67 e 5 mesi 67 e 5 mesi 67 e 5 mesi2025 67 e 8 mesi 67 e 8 mesi 67 e 8 mesi 67 e 8 mesi 67 e 8 mesi2026 67 e 8 mesi 67 e 8 mesi 67 e 8 mesi 67 e 8 mesi 67 e 8 mesi2027 67 e 11 mesi 67 e 11 mesi 67 e 11 mesi 67 e 11 mesi 67 e 11 mesi2028 67 e 11 mesi 67 e 11 mesi 67 e 11 mesi 67 e 11 mesi 67 e 11 mesi2029 68 e 1 mese 68 e 1 mese 68 e 1 mese 68 e 1 mese 68 e 1 mese2030 68 e 1 mese 68 e 1 mese 68 e 1 mese 68 e 1 mese 68 e 1 mese2031 68 e 3 mesi 68 e 3 mesi 68 e 3 mesi 68 e 3 mesi 68 e 3 mesi2032 68 e 3 mesi 68 e 3 mesi 68 e 3 mesi 68 e 3 mesi 68 e 3 mesi2033 68 e 5 mesi 68 e 5 mesi 68 e 5 mesi 68 e 5 mesi 68 e 5 mesi2034 68 e 5 mesi 68 e 5 mesi 68 e 5 mesi 68 e 5 mesi 68 e 5 mesi2035 68 e 7 mesi 68 e 7 mesi 68 e 7 mesi 68 e 7 mesi 68 e 7 mesi2036 68 e 7 mesi 68 e 7 mesi 68 e 7 mesi 68 e 7 mesi 68 e 7 mesi2037 68 e 9 mesi 68 e 9 mesi 68 e 9 mesi 68 e 9 mesi 68 e 9 mesi2038 68 e 9 mesi 68 e 9 mesi 68 e 9 mesi 68 e 9 mesi 68 e 9 mesi2039 68 e 11 mesi 68 e 11 mesi 68 e 11 mesi 68 e 11 mesi 68 e 11 mesi2040 68 e 11 mesi 68 e 11 mesi 68 e 11 mesi 68 e 11 mesi 68 e 11 mesi2041 69 e 1 mese 69 e 1 mese 69 e 1 mese 69 e 1 mese 69 e 1 mese2042 69 e 1 mese 69 e 1 mese 69 e 1 mese 69 e 1 mese 69 e 1 mese2043 69 e 3 mesi 69 e 3 mesi 69 e 3 mesi 69 e 3 mesi 69 e 3 mesi2044 69 e 3 mesi 69 e 3 mesi 69 e 3 mesi 69 e 3 mesi 69 e 3 mesi2045 69 e 5 mesi 69 e 5 mesi 69 e 5 mesi 69 e 5 mesi 69 e 5 mesi2046 69 e 5 mesi 69 e 5 mesi 69 e 5 mesi 69 e 5 mesi 69 e 5 mesi2047 69 e 7 mesi 69 e 7 mesi 69 e 7 mesi 69 e 7 mesi 69 e 7 mesi2048 69 e 7 mesi 69 e 7 mesi 69 e 7 mesi 69 e 7 mesi 69 e 7 mesi2049 69 e 9 mesi 69 e 9 mesi 69 e 9 mesi 69 e 9 mesi 69 e 9 mesi2050 69 e 9 mesi 69 e 9 mesi 69 e 9 mesi 69 e 9 mesi 69 e 9 mesi

COMECRESCEL’ETÀPER LAVECCHIAIA

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

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I TRATTAMENTI

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(*)Ècomunqueprevistounrequisitocontributivominimodi20annie, inaggiuntaper i lavoratorineoassuntidal1˚gennaio1996periqualila pensione è interamente calcolata con il sistema contributivo, un importo minimo di pensione pari a 1,5 volte l’assegno sociale, rivalutatosulla base dell’andamento del Pil. I requisiti anagrafici saranno comunque adeguati sulla base dell’aumento della speranza di vita anchesuccessivamente al 2050. In ogni caso i requisiti effettivi risulteranno determinati in corrispondenza di ogni adeguamento sulla basedell’aumentodella speranza di vita accertato a consuntivo dall’Istat

Page 43: Le Nuove Pensioni 2011

011Nel 2014 anticipatacon 41 anni e sei mesi

Sono una lavoratrice dipendente nel settoreprivato nata il 4 ottobre 1955. Maturerò i 40anni di contributi il 30 settembre 2013 avendoiniziato a lavorare il 1˚ottobre 1973. Se non hocapito male potrò andare in pensione con 41anni e tre mesi di contributi, quindi cesserò dilavorare il 31 dicembre 2014. Anticipando cosìl’uscita perderò l’1% per due anni e il 2% per ilterzo anno (sulla quota di pensione retributiva).Mi confermate questo? O dovrò lavorare fino adavere 44 anni di contributi (sconvolgendo ilmetodo di calcolo) di cui sei degli ultimi diecicon il metodo contributivo?

La lavoratrice andrà in pensione nella primavera del 2015.Nel 2013 saranno necessari 41 anni e cinque mesi, perchéscatterà l’aumento di tre mesi per l’aspettativa di vita. Nel2014 saranno necessari 41 anni e sei mesi. La manovra diNatale prevede che sulla quota di trattamento relativa alleanzianità contributive maturate prima del 1˚gennaio2012, è applicata una riduzione percentuale pari a unpunto percentuale per ogni anno di anticipo nell’accesso alpensionamento rispetto all’età di 62 e 61 anni; talepercentuale annua è elevata a due punti percentuali perogni anno ulteriore di anticipo.

012L’eccezione dei 64 annicon requisiti maturati nel 2012

Nel 2009 mio marito ha maturato 39 anni dicontribuzione. Poi ha perso il lavoro. L’annoprossimo compirà 60 anni. Non è percettore disostegno al reddito. Che cosa accade ora?

Nel decreto Monti è stato inserito il comma 15 bisall’articolo 24. I lavoratori che hanno maturato

un’anzianità contributiva di almeno 35 anni entro il 31dicembre 2012 i quali avrebbero maturato, prima delladata di entrata in vigore del decreto, i requisiti per iltrattamento pensionistico entro il 31 dicembre 2012(tabella B allegata alla legge 243/2004) hanno lapossibilità di conseguire il trattamento della pensioneanticipata al compimento di un’età anagrafica noninferiore a 64 anni.

013I coefficienti di trasformazioneandranno rivisti

Ho maturato 40 anni di contributi nel settembre2011. La pensione sarà calcolata con il sistemaretributivo. Rimanendo in servizio si maturanodal 2012 gli anni con il contributivo pro-rata. Macome sarà fatto il conteggio? Con il nuovosistema potrei ritirarmi a 70 anni con 51 anni dicontribuzione?

La pensione verrà liquidata con il sistema retributivo per icontributi riferiti fino al 2011 mentre per quelli successiviscatta il sistema di calcolo contributivo. I coefficienti ditrasformazione, che calcolano la quota di pensionecontributiva sulla base dei contributi versati e dellarivalutazione, dovranno essere aggiornati. I coefficientisono determinati in funzione della speranza di vita edell’età di pensionamento. Vanno aggiornati perchéoggi tengono conto di chi accede alla pensione almassimo a 65 anni.

014Per autonomi e dipendentirequisiti armonizzati

Si parla solo delle pensioni dei dipendenti,ma per gli autonomi, cosa cambia?

Per i lavoratori autonomi, dal 1˚gennaio 2012, per lapensione di vecchiaia occorreranno 66 anni di età, se

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

5 Domande & risposte

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I TRATTAMENTI

Page 44: Le Nuove Pensioni 2011

maschi, e 63 e 6 mesi, se donne. La pensione anticipata èsubordinata a 42 anni e un mese di contributi, se uomini, e41 anni e un mese, se donne. Tali requisiti subiranno unaumento negli anni successivi per l’aggancio alla speranzadi vita. Per le donne il requisito anagrafico aumenteràgradualmente, fino ad arrivare a 66 anni il 1˚gennaio2018. L’adeguamento progressivo sarà, anche in questocaso, soggetto alla speranza di vita. Nel 2021 il requisitominimo per la pensione sarà di 67 anni, uguale perdipendenti e autonomi.

015Il metodo contributivoapplicato pro rata

Sono un dirigente scolastico in ruolo concontratto in scadenza. Compirò i 60 anni il 26gennaio del 2012 e i 40 anni di servizio anovembre 2012. Quando potrò andare inpensione? Con quale sistema (retributivo ocontributivo)?

Il lettore potrà andare in pensione con un’anzianitàcontributiva 42 anni e 6 mesi. Il calcolo della pensionesarà effettuato con il sistema retributivo fino al 31dicembre 2011 e con il sistema contributivo dal 1˚gennaio2012. Con il metodo contributivo la prestazione finale è inlinea con i contributi versati.

016La certificazione del dirittoè facoltativa

Che cosa succede se entro il 31 dicembre 2011non sarò riuscito a ottenere la certificazionedel diritto acquisito dei 40 anni di contributi?L’estratto contributivo è fermo a settembre2011, a quella data arrivo a 2079 settimane.All’Inps mi hanno detto che i contributi diottobre saranno "visibili" dopo dicembre.

Il lettore può stare tranquillo. I contributi vengonotrasmessi alla fine del mese successivo a quello diriferimento e quindi l’Inps non li vede in tempo reale.Tuttavia, ciò non impedisce che si possa certificare,anche dopo il 31 dicembre 2011, che il diritto è statoraggiunto entro il 2011. In questo caso, il lettore potràandare in pensione nel 2012, secondo le vecchie regole,trascorsa la "finestra". Comunque, va ricordato che lacertificazione è facoltativa e non incide sulla maturazionedel requisito.

017Nuove regole per chi maturai requisiti nel 2012

Insegno in un istituto professionale. A lugliomaturerò 39 anni di contributi. A quella datapotrei andare in pensione grazie allo sconto diun anno previsto dalla legge 104/92. Che cosaaccade ora?

Il lettore non ha raggiunto il diritto ad accedere alpensionamento entro quest’anno. In questo caso siapplicheranno i nuovi requisiti per la pensione divecchiaia e per quella anticipata stabiliti dalla manovra«Salva Italia».

018Sistema retributivoper i contributi fino al 2011

A settembre ho maturato 40 anni di contributi,con un metodo di calcolo retributivo al 100 percento. Se decidessi di rimanere ulteriormente inservizio scatterebbe l’applicazione, dal 1˚gennaio, del contributivo pro rata. Come saràeffettuato il conteggio?

La pensione verrà liquidata con il sistema retributivo perquanto riguarda i contributi che fanno riferimento fino al2011, mentre per quelli successivi si applica il sistema dicalcolo contributivo.

019Per il lavoratore autonomouscita anticipata nel 2017

Sono un lavoratore autonomo. A giugno del2014 raggiungerò i 40 anni di contributi. Inbase alle nuove regole, quando potrò andare inpensione anticipata?

Se il lettore continua a lavorare, potrà andare in pensione nel2017. Per quell’anno, infatti, sono previsti, per accedere allapensione anticipata, 42 annie dieci mesi. Se il lettore ha 40annidi contributinel 2014, nel 2017 neavrà 43.

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LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

I TRATTAMENTI

ONLINE

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Page 45: Le Nuove Pensioni 2011

Ilmetodocontributivorappresentailsiste-maintrodottodallariformaDininel1995eattualmenteutilizzato da vari enti e istitu-

tiprevidenziali (incluso l’Inpsediversecassediprevidenza) per il calcolo delle prestazionigarantite a favore degli iscritti. Sulla base diquestosistemalapensioneèdeterminatacon-siderando tutti i contributi che il dipendente(o ilprofessionista)haversato nelcorsodellavita lavorativa.

Prestazione equivalente ai versamentiA favore di ciascun iscritto si attiva una posi-zione personale su cui sono accreditati tutti iversamenti effettuati alla previdenza pubbli-ca (sia a carico della società che del lavorato-re); per i lavoratori dipendenti l’aliquota è il33% della retribuzione annua pensionabilepercepita. I contributi sono rivalutati annual-mentesullabasedell’evoluzionedelprodottointerno lordo (più precisamente, sulla basedellamediaquinquennaledel Pil).

Alterminedel lavoroilmontantematuratocorrispondente ai contributi versati rivaluta-tièconvertitoinpensioneutilizzandounase-rie di coefficienti, stabiliti per legge, che di-pendonodall’etàdipensionamentoechenel-

la sostanza sono collegati alla sopravvivenzamedia futura dei pensionati. Un sistema cosìstrutturato,applicatoinviadeltuttosimilean-chedallecasse diprevidenzadei professioni-stichelohannointrodotto,garantiscelamas-simaequitàdel calcolo.

La prestazione finale, infatti, risulta esseresempreequivalenteaicontributiversati. Ilva-lore medio delle pensioni annue che sarannoerogateafavorediciascunpensionatocoinci-de (alla cessazione dal servizio) con il mon-tantedeicontributiversatidalmedesimopen-sionato nel corso dell’attività lavorativa (tan-tosiè versatoquindi, tantosi riceverà).

La pensione? Posticipata convieneI coefficienti di conversione che l’Inps utiliz-zaperleetàsuccessiveai65annisarannoinol-tre determinati con riferimento a ciascunaetà sino ai 70 (e in futuro anche oltre quandotale limite verrà incrementato sulla basedell’evoluzione della sopravvivenza media).Una stima dell’impatto per i lavoratori neiconfronti dei quali il metodo contributivo sa-ràadottatodal1ºgennaio2012ècontenutanel-loschemaapagina46.Il sistemacontributivoincentivaancheaposticipareilpensionamen-to. Come risulta evidente dalle elaborazionieffettuate, infatti, la copertura pensionisticaofferta dall’Inps ai lavoratori dipendenti ten-

LE NUOVE PENSIONI

Il calcolo dell’assegno

Il Sole 24 Ore

5 Il metodo contributivo

Tanto si è versato, tanto si riceverà

IL VIDEO

3

45

Imeccanismidicalcolospiegatiinunbrevevideo

di Claudio Pinna Il montantematuratocorrispondeai versamentirivalutati:il sistemaincentivaa posticiparel’uscita

CAPITOLO 3

Page 46: Le Nuove Pensioni 2011

deaincrementarsisignificativamentepertut-ti coloro che decidono di interrompere l’atti-vitàlavorativainetàpiùavanzata.Icontributisonoinfatti versati(erivalutati)perunperio-dopiùprolungato.

Il coefficiente di conversione del mon-tante maturato in rendita invece, al cresce-re dell’età di pensionamento, risulta esse-re più contenuto. La pensione infatti me-diamente dovrà essere erogata per un peri-odo inferiore.

Retribuzione e copertura pensionisticaA titolo indicativo, considerando un dipen-dente di 40 anni, iscritto per la prima voltaall’Inpsall’etàdi25anni,conunaretribuzioneannua lorda iniziale di 15mila euro e finale,nell’anno precedente al pensionamento, di30mila euro in valore reale, la copertura pen-sionistica offerta dall’Inps si incrementa dal58% a 66 anni sino al 77% a 70 anni. Lo stessoeffetto – sempre evidenziato dalla tabella inquestapagina–siottieneipotizzandounacre-scitaretributivapiùelevata.Perundipenden-te con una retribuzione finale di 75mila eurolapensionedall’Inpsrisultaessereinfattiparial 39% dell’ultima retribuzione a 66 anni (e al54% a 70 anni). Anche ipotizzando una retri-buzione finale pari a 150mila euro il risultatonon cambia significativamente. La coperturadell’Inpsèinfattiparial28%a66annieal37%a 70 anni (tenendo anche presente che neiconfronti di questo dipendente vale il massi-malediretribuzionepensionabileecontribu-tiva stabilito dai sistemi pensionistici pubbli-cineiconfrontidei lavoratoriperiqualivieneapplicato ilmetodocontributivopuro).

La sostenibilità finanziariaNonbisogna pensareche il metodocontributi-vogarantiscainmanieracertalasostenibilitàfi-nanziariadelsistemapensionistico.Sitratta in-fattiesclusivamentediunsistemadicalcolodel-lapensione finaleche mediamenteprevede, ri-spetto al precedente metodo retributivo, pen-sionipiùcontenute.D’altronde,sottounprofilotecnicoperladeterminazionedellapensionefi-nalelostessorisultatodelmetodocontributivopuò essere raggiunto attraverso un sistema dicalcoloretributivocheanzichéessereestesoso-loalperiododiservizioimmediatamenteprece-dentealpensionamento(cinque, dieciannico-menormalmenteprevisto)considerileretribu-

zionipercepitenelcorsodituttalavitalavorati-va(in modo peraltro simile al calcolo che il go-vernoAmatoavevaintrodotto,conriferimentoalleanzianitàmaturatedal1ºgennaio1993,peridipendenti che al 31 dicembre 1992 potevanovantaremenodi15annidicontribuzione).

Nel metodo contributivo, però, gli adegua-menti dei coefficienti di conversione del mon-tante maturato in pensione producono un im-pattoimmediatosullaprestazionerelativaatut-ta la storia lavorativa maturata dal lavoratore.In quello retributivo, invece, le modifiche ap-portateal sistema di calcolo sono state sempreintrodotte, per salvaguardare i diritti acquisiti,esclusivamentesullequotediprestazionimatu-rate successivamente all’introduzione dellenuove regole. Le modalità di calcolo previstedal sistema contributivo non devono far pre-supporrechenell’ambitodellaprevidenzapub-blica ci siano delle somme che vengano accu-mulateedestinateaunagestionefinanziariase-condoquantoprevistodaisistemiacapitalizza-

PIÙSILAVORAPIÙLAPENSIONECRESCE

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

IL CALCOLO DELL’ASSEGNO

46

Pensioniannuein%dell’ultimaretribuzioneannuapercepita

Fonte: elaborazioni Aon Hewitt

Contributivo puroDATI INDIVIDUALI DEI DIPENDENTI CONSIDERATI

1. Età al 31 dicembre 2011: 40 anni2. Età di prima iscrizione all’Inps: 25 anni3. Retribuzione annua lorda

percepita nel primo anno di attività lavorativa: 15.0004. Retribuzione annua lorda

percepita nell’ultimo anno di attività lavorativa

30.000 75.000 150.000RISULTATI DELLA PROIEZIONE

Età dellapensione

Percentuale dell’ultima retribuzioneannua percepita

66 58,2% 39,1% 27,5%67 62,3% 42,4% 29,7%68 66,7% 45,9% 32,1%69 71,5% 49,8% 34,7%70 76,6% 53,9% 37,4%

Page 47: Le Nuove Pensioni 2011

zione (che viceversa sono utilizzati dai pro-grammi di previdenza complementare di se-condopilastro).

Il finanziamento delle prestazioni a caricodell’Inps non è stato rivisto. Le pensioni sonoancoragarantitesulla basedel metododella ri-partizione. In sostanza, i contributi versati dailavoratori in servizio in ciascun anno vengonoutilizzati per erogare le prestazioni maturatedai pensionati presenti nel medesimo anno. Inun contesto del genere il metodo contributivonon garantisce che vi sia la perfetta coinciden-zatra contributiversati eprestazionida eroga-re. Garantisce sicuramente che ci sia equità ditrattamento degli iscritti, che i lavoratori sianoportati a ritardare il momento del pensiona-mento, che le pensioni siano mediamente piùbasse rispetto al passato eccetera. Ma non ga-rantisce che il sistema previdenziale sia, di persé,inequilibriofinanziario.

L’aliquota contributivaIlmetododellaripartizionesibasasuunafor-mula semplicissima. L’aliquota contributivacheilavoratoridovrebberoversarepergaran-tirel’equilibriodelsistemapensionisticoèpa-ri, in un determinato anno, al prodotto tra ilrapporto del numero dei pensionati rispettoal numero degli attivi e il rapporto della pen-sione annua media rispetto alla retribuzioneannuamedia.L’obiettivodellemodifichetesea porre sotto controllo la spesa pensionisticadovrebbeesseresemprequellodiminimizza-re i numeratori dei due rapporti (numero deipensionatiepensioneannuamedia)edimas-simizzareiduedenominatori(numerodiatti-vi e retribuzione annua media). L’applicazio-nedelmetodocontributivoproduce(almenodovrebbe) un effetto positivo sul numero deipensionati (che dovrebbe ridursi a seguitodella ritardata cessazione dal servizio decisadai lavoratori). Su tutti gli altri tre elementi ilbeneficio non risultaessere così evidente (néperaltrogarantito).Nelcasoinfattidiunacre-scitasuperioreal previstodel Pil (alqualeco-megià accennatosono collegate leprestazio-ni finali garantite dall’Inps) l’unica cosa checoncertezzacresceràèlapensioneannuame-dia. Il numerodei lavoratoridipendenti attivie la loro retribuzione annua media è tutto daverificarecheaumentinoinunamanieraequi-valente (il numero dei professionisti e il lororeddito sono variabili ancora più difficili per

le casse di previdenza). Viceversa, può acca-dere qualora la crescita del Pil sia più bassarispettoalprevisto.Lariduzionedellapensio-nemediapuònonrisultare in lineaconquellapresumibiledella forzalavoroedelleretribu-zionimediepercepite.Perquesto,allafine,an-che con il metodo contributivo è possibilechesigenerinodegli squilibri finanziari.

Contributivolontari: i rischiNon risulta per niente scontato che la "tortadaspartire",dapiùpartievocata,siaeffettiva-mente sufficiente in ciascun anno per tutti gliaventi diritto. Ed è per questo che lascianoperplessi tutte le proposte, avanzate anchenel corso dell’ultimo periodo, che prevedanola possibilità per i lavoratori di effettuare,eventualmente su basi volontarie, ulterioriversamentiall’Inps.Conilsistemacontributi-vo infatti i maggiori contributi incassati oggi(non accantonati ma utilizzati per erogare leprestazioni a favore degli attuali pensionati)genereranno domani l’obbligo per il sistemadi erogare una pensione media sicuramenteequa,mapiùelevata,chepotrebbenonessereadeguatamente finanziata dai contributi ver-sati dai futuri lavoratori (generando quindiunulterioredeterioramentodell’equilibriofi-nanziariodell’Inps).Incrementarelacopertu-rapubblicafuturaaumentandogliattualicon-

ILFUNZIONAMENTO

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

IL CALCOLO DELL’ASSEGNO

01 | I CONTRIBUTIA favore di ciascun lavoratore siattiva una posizione personalesu cui sono accreditati tutti iversamenti effettuati allaprevidenza pubblica (sia acarico della società che dellavoratore) che attualmente, peri lavoratori dipendenti, è pari al33% della retribuzione annuapensionabile percepita. Icontributi sono rivalutatiannualmente sulla basedell’evoluzione del Prodottointerno lordo (più precisamentesulla base della mediaquinquennale del Pil).

02 | LA PENSIONEIl montante maturato - cheequivale ai contributi versatirivalutati - è convertito inpensione utilizzando una seriedi coefficienti, stabiliti perlegge, che dipendono dall’età dipensionamento e che nellasostanza sono collegati allasopravvivenza media futura deipensionati. Il sistemacontributivo, così strutturato,garantisce la massimaequità del calcolo: laprestazione finale infatti risultaessere sempre equivalente aicontributi versati.

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Page 48: Le Nuove Pensioni 2011

tributi, anche su basi volontarie, è un approc-ciocheinparticolarenell’attualedifficilecon-testo economico, potrebbe risultare allettan-teper diversecategorie di lavoratori (nonso-lo per i lavoratori dipendenti). Già nel 1988 èstata introdotta una disposizione del genere

(eliminandoilmassimalediretribuzionepen-sionabile allora previsto). I risultati di questadisposizione però, sotto un profilo economi-co, sono stati evidenti e le riforme che si rin-corronodal 1992 lotestimoniano.

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ASSEGNOPIÙ RICCOCONICOEFFICIENTI DICONVERSIONEADHOC

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore48

L’impattosullepensionidacoefficientidiconversionestimatiperciascunaetàrispettoall’estensionediquelloprevistoa65anni

IL CALCOLO DELL’ASSEGNO

Fonte: elaborazioni Aon Hewitt

Impiegato Medio Quadro Medio Dirigente MedioDATI INDIVIDUALI1. Età al 31 dicembre 2011: 60 anni2. Anzianità contributiva al 31 dicembre 2011: 34 anni3. Retribuzione annua lorda 2011

30.000 60.000 120.0004. Età di pensionamento

66 67 68 66 67 68 66 67 68RISULTATI DELLA PROIEZIONEPensione finale annua sistema contributivo dal 1˚gennaio 2012 con coefficienti di conversione per le età successive a 65Determinati utilizzando sempre quello a 65 anni

23.990 24.536 25.077 44.927 45.998 47.059 72.552 74.665 76.757Calcolati per ciascuna singola età

24.105 24.812 25.565 45.156 46.549 48.036 73.010 75.768 78.712Differenza percentuale

0,5% 1,1% 1,9% 0,5% 1,2% 2,1% 0,6% 1,5% 2,5%

DATI INDIVIDUALI1. Età al 31 dicembre 2011: 62 anni2. Anzianità contributiva al 31 dicembre 2011: 34 anni3. Retribuzione annua lorda 2011

30.000 60.000 120.0004. Età di pensionamento

66 67 68 66 67 68 66 67 68RISULTATI DELLA PROIEZIONEPensione finale annua sistema contributivo dal 1˚gennaio 2012 con coefficienti di conversione per le età successive a 65Determinati utilizzando sempre quello a 65 anni

22.837 23.440 23.990 42.697 43.847 44.927 68.172 70.420 72.552Calcolati per ciascuna singola età

22.914 23.639 24.360 42.852 44.245 45.667 68.481 71.215 74.032Differenza percentuale

0,3% 0,8% 1,5% 0,4% 0,9% 1,6% 0,5% 1,1% 2,0%

Page 49: Le Nuove Pensioni 2011

020Contributivo pro rataper i periodi successivi al 2011

A settembre ho maturato 40 anni di contributi(metodo retributivo al 100%). Rimanendo inservizio, dal 2012 si applica il contributivo prorata. Come sarà effettuato il conteggio?

La pensione verrà liquidata con il sistema retributivo per icontributi riferiti fino al 2011 mentre per quelli successiviscatta il sistema di calcolo contributivo.

021Possibile anticipo a 57 annicon l’opzione al contributivo

Ho55anni.Sono unalavoratricedipendente dellaPubblicaamministrazione, inserviziodal lugliodel’79.Horiscattato unannodi studi. Vorreioptareperilsistemadi calcolodella pensioneinteramentecontributivo(legge243/94). Dovròlasciare illavoroa57anni?

Ladonnalavoratrice,sianelprivatosianelpubblico,potràesercitarela facoltàdiopzioneper ilsistemadicalcolocompletamentecontributivose inpossessodialmeno35annidicontribuzionee57dietà(58anninelcasodi lavoratriceautonoma).La lettricepuònonlasciareil lavoroalcompimentodei57annidietà. Icontributidariscattosonoutiliper lapensione.Varicordatocheilcalcolocompletamentecontributivorispettoaquelloretributivopotràcomportaredelleperditedinaturaeconomicadell’ordinediun20o30%asecondadellesituazionicontributive.

022Tasso di sostitutuzioneda carriera e anzianità

Sono nato il 14 giugno 1954. Dal 1989 sono

dipendente pubblico. Prima di allora ho avutoun percorso lavorativo abbastanza discontinuo.In sostanza a dicembre 1995 avevo, e ho,17 anni e 8 mesi di contribuzione.Il problema è che non ho nulla da riscattare perrientrare nel metodo di calcolo retributivo,almeno fino al 2012: né servizio militare nécorsi di laurea o altro.Che percentuale di decurtazione sull’ultimostipendio posso attendermi dall’applicazionedi un sistema di calcolo misto?

Per il calcolo occorre valutare la carriera e l’importodelle retribuzioni.Va comunque tenuto presente che dal 1˚gennaio 2012,a seguito delle novità introdotte dalla manovra Monti,la pensione sarebbe stata comunque calcolatacon il sistema contributivo, anche se alla data del 31dicembre 1996 il lettore avesse maturato i "fatidici"18 anni di contributi.

023Per il calcolo dell’assegnodue metodi in campo

Sono un dirigente scolastico in ruolo concontratto a termine. Compirò i 60 anni il 26gennaio del 2012 e maturerò i 40 anni diservizio a novembre dello stesso anno.Con quale sistema di calcolo potrò andarein pensione?

Potrà andare in pensione con anzianità contributivadi 42 anni e sei mesi.Il calcolo della pensione sarà effettuato con il sistemaretributivo fino al 31 dicembre 2011 e con il sistemacontributivo dal 1˚gennaio 2012.

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LE NUOVE PENSIONI

5 Domande & risposte

Il Sole 24 Ore

ONLINE

IL CALCOLO DELL’ASSEGNO

49

Page 50: Le Nuove Pensioni 2011

La manovra sulle pensioni produce effet-ti severi fin dal 2012, in particolare perquanti erano più vicini alla pensione.

Per questo il legislatore si è preoccupato diprevedere una serie di esenzioni dalle nuoveregole, dirette a salvaguardare quanti nonhanno la possibilità di raggiungere i requisitipiù elevati, perché messi in mobilità, perchéassistiti da fondi di solidarietà, perché esone-rati dal servizio o ancora perché, senza lavo-ro, stannopagando una contribuzione volon-tariasullabasedelvecchio "calendario"per ildirittoalla pensione.

L’articolo24,commi14e 15, deldecreto leg-ge 201/2011 (legge 214/2011) disciplina i casi diesclusione, vincolati a un plafond di risorsedisponibili dal 2013. Tuttavia, la salvaguardianon riguarda molte situazioni di perdita dellavoro collegate non ad accordi collettivi maatransazioni tra ildipendente e l’azienda.

Lariflessionesucomegarantireunacoper-turapiù ampiaè aperta. Loha confermato an-cheilpremier,MarioMonti,durantelaconfe-renza stampa di fine anno, il 29 dicembre. «IlGoverno, in relazione agli effetti determinatidalla riforma, ha adottato misure intese a sal-

vaguardarelasituazionedichi,aseguitodellamodificadeirequisitidiaccessoaitrattamen-ti pensionistici si sarebbe trovato senza lavo-ro, senza retribuzione e senza pensione, peresempio lavoratori in mobilità», ha dettoMonti.

Il premier ha poi precisato che il Governosta valutando il caso di altri soggetti «che po-trebberotrovarsi in analogasituazione didif-ficoltà».

I diritti acquisitiChi ha maturato i requisti per la pensione en-troildicembre2011nondevetemereiparame-tri di età e anzianità contributiva imposti dal-lariformaMonti-Fornero.Infatti,questilavo-ratoriandrannoinpensioneconlevecchiere-gole. Resta valido il vecchio regime delle de-correnze, che fissa un intervallo di 12 mesi,per i dipendenti, e di 18, per gli autonomi, trala maturazione dei requisiti e il pagamentodella pensione. In concreto, l’assegno arrive-ràilmesesuccessivoalterminedelperiododi"sospensione"di 12e 18 mesi.

In ogni caso per quanti hanno raggiunto irequisitientroil2011vienedatafacoltàdi"pro-teggere" ildiritto acquisito, chiedendola cer-tificazioneall’enteprevidenzialediapparten-za.Sitrattadiunapossibilitàenondiunobbli-go; la certificazione – ha rassicurato l’Inps –

5 Esoneri ancora da quantificare

Un plafond per la salvaguardia

4

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

di Maria Carla De CesariAldo Forte

Le esclusioni

CAPITOLO 4

50

Chancedeivecchirequisitiper chi èin mobilitàe per chiè autorizzatoai versamentivolontari

Page 51: Le Nuove Pensioni 2011

haunafunzionedichiarativaenoncostitutivadeldiritto.

Quali sono i requisiti entro il 31 dicembre2011? Per la pensione di vecchiaia occorrevaraggiungere i 65 anni di età per gli uomini e i60 anni per le donne del settore privato (61per le lavoratrici del comparto pubblico).Inoltre, rientrano nella categoria delle perso-ne esentate dalla riforma quanti hanno accu-mulatoentrodicembrei40annidicontributi.Infine, non deve preoccuparsi della riformapensionistica chi ha perfezionato, entro di-cembre,quota96,con almeno60annidietàe36 di contributi (in alternativa, 61 anni e 35 diversamenti) per i lavoratori dipendenti (laquota "96" accomuna uomini e donne); il re-quisito cresce a quota 97, con almeno 61 annidietàe36dicontributisesitrattadiautonomi(inalternativa, 62 annie35 diversamenti).

La salvaguardiadel contributivoSonosalvatedallariformaancheledonnecheoptano per il calcolo contributivo delle pre-stazioni (articolo 1, comma 9, della legge243/2004). In via sperimentale, fino al 31 di-cembre 2015, le donne possono conseguire ildiritto alla pensione di anzianità, con almeno35 anni di versamenti, e 57 anni di età per lelavoratricidipendentie58anniperleautono-

me. La condizione – come detto – è la sceltadelcalcolocontributivo,cheassicuraunapen-sione corrispondente tra quanto versato el’aspettativa di vita al momento del ritiro dallavoro. Ingenerale,dunque, l’assegnoèridot-to rispetto a un trattamento determinato conil retributivo.

È da sottolineare che la facoltà riguarda lelavoratrici dipendenti del settore privato edel settore pubblico. Anche per queste lavo-trici si applicherà la disciplina delle finestremobili (come peraltro già precisato dall’Inpsdopo il Dl 78/2010 che ha rivisto la decorren-za "sfasata" delle pensioni rispetto alla matu-razionedel requisito).

Gliesentati con "riserva"Coloro che raggiungono i requisiti entro il 31dicembre2011conlevecchienormeeledon-ne che scelgono il regime contributivo sonodunque"protetti",cioèrientranosicuramen-te nell’applicazione delle vecchie regole dipensionamento.

Vi è, invece, una serie di lavoratori chepossono rientrare o meno nell’applicazio-ne delle vecchie norme e sono condiziona-ti dall’entità delle risorse a disposizione.Parliamo dei lavoratori in mobilità, che ave-vano la certezza di andare in pensione, mache cominciano ad avere numerosi dubbiin merito.

Laversioneoriginariadeldecretoprevede-va un plafond di 50mila salvaguardati; nelcorsodelladiscussioneparlamentaresièipo-tizzatounmassimodi65milapersone.Conlalegge di conversione il numero è da definiresulla base delle risorse stanziate dal 2013. Sa-rà un decreto, entro marzo, a stabilire il limi-tenumericodei lavoratoriesentatidai requi-siti anagrafici e contributivi più elevati.

Vediamo in modo analitico le categoriechepotrebberorientrarenella salvaguardia,anchese maturano il requisito per la pensio-ne dopo il 31 dicembre 2011. I primi sono i la-voratori inmobilità:a)quellicollocati inmo-bilità sulla base di accordi sindacali stipulatiprima del 4 dicembre 2011 e che maturano irequisitiper ilpensionamentoentroilperio-dodi fruizionedell’indennità;b)quelli collo-cati in mobilità lunga per effetto di accordicollettivi stipulati entro il 4 dicembre 2011.

È da notare una differenza di data: nel pri-mocasogliaccordidevonoesserefirmatien-

CLAUSOLASENZARISERVA

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

DESTINATARIQuanti maturano i requisiti per ilpensionamento, vecchiaia e anzianitàentro dicembre 2011 con:1 65 anni di età (uomini)1 60 anni di età

(donne del settore privato)1 61 anni di età

(donne del pubblico)1 40 anni di contributi1 quota 96 e 60 anni di età

(lavoratori dipendenti)1 quota 97 e 61 anni di età

(lavoratori autonomi)Le donne che optano per il calcolocontributivo1 pensionamento a 57 anni (dipendenti),

a 58 (autonome) con 35 anni di contributi

51

LE ESCLUSIONI

Page 52: Le Nuove Pensioni 2011

tro il 3 dicembre; nel secondo entro il 4 di-cembre compreso.

Rientrano tra coloro che potranno esseresalvaguardati anche i lavoratori che, al 4 di-cembre 2011, risultano titolaridi prestazionestraordinaria a carico dei fondi di solidarie-tà di settore e i lavoratori per i quali è statoprevisto, da accordi collettivi stipulati entrola medesima data, il diritto di accesso ai fon-di di solidarietà. In quest’ultimo caso, i lavo-ratori resteranno a carico dei fondi fino alcompimento dei 59 anni di età.

Possono rientrare nel plafond dei salvatidalle nuove regole anche coloro che, primadel 4 dicembre 2011 (quindi entro il 3), sonostati autorizzati alla prosecuzione volonta-ria della contribuzione.

In altre occasioni l’Inps ha precisato cheper rientrare nelle vecchie regole non è ne-cessarioavereffettuatoanchedeiversamen-ti volontari, anteriori alla data di riferimen-to, ma basta l’autorizzazione (circolare Inps149 dell’11 novembre 2004).

Rientrano nella possibile esenzione an-che i lavoratori pubblici che al 4 dicembre2011 hanno in corso l’istituto dell’esonerodal servizio (articolo 72, comma 1, del Dl112/2008, legge 133/2008). L’istitutodell’esonero – precisa la manovra – si con-sidera in corso qualora il provvedimentodi concessione sia stato emanato prima

del 4 dicembre 2011.

Salvaguardia daattuareIl comma 15, dell’articolo 24 del Dl 201/2011,

stabiliscechecondecretodelministrodelLa-voro,diconcertoconl’Economia,sonodefini-te le modalità di attuazione della salvaguar-dia,compresaladeterminazionedellimitenu-merico dei lavoratori interessati al beneficionelrispettodelle risorsepredeterminate.

Nelplafondsonoricompresiancheilavora-tori in mobilità che al momento della riformadelle decorrenze della pensione rispetto allamaturazione del diritto (decreto legeg78/2010, legge 122/2010) sono stati esentatidalla finestra di 12 mesi e sottoposti alla vec-chiadisciplinadi uscita.

Gli enti di previdenza devono monitorarel’andamentodelledomandedipensionamen-to:superatoiltettodeibeneficiari l’istruttoriasibloccherà.

Inognicaso,restafermocheancheperque-sti lavoratorisiapplicanogliadeguamentideirequisitipensionisticialla speranzadi vita.

GliesclusiLeesenzionidallariformanonhannointeres-sato tutte quelle persone che nel 2011 (ma an-chenel2010)hannopresodecisionidefinitivecirca l’abbandono del posto di lavoro tenen-doconto della data di (prevista) maturazionedellapensione.

Con l’avvicinarsi della pensione può, in-fatti, accadereche l’aziendariconoscaunin-centivo all’esodo, commisurato al periodoche manca alla pensione, e il lavoratore ac-cetti l’uscita dal lavoro, firmando una conci-liazione "tombale". Ora, dopo la riforma so-nocambiate leregoledellapensione. Il lavo-ratore – che ha firmato un accordo persona-le sulla base del vecchio calendario previ-denziale – rischia di restare senza lavoro esenza pensione.

Fuoridallaprotezionecisonoancheleper-sone licenziate senza passare dalla mobilità,all’esitodiuna proceduracollettiva,conclusacon un accordo sindacale. Può essere il casodi ex dipendenti da un’impresa con meno di16dipendenti.

In tutti questi casi, si attende la soluzionedel Governo. Ora promessa dal presidentedelConsiglio.

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CLAUSOLACONPLAFOND

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

DESTINATARI

8 lavoratori inmobilità inbaseadaccordisindacalistipulati primadel4 dicembre2011,chematurano irequisiti durante lemobilità

8 lavoratori inmobilità lunga in base adaccordicollettivi stipulati entro il 4 dicembre2011

8 lavoratori destinatari, alla data del 4dicembre 2011, di prestazione a carico deifondi di solidarietà

8 lavoratori autorizzati alla contribuzionivolontaria prima del 4 dicembre 2011

8 lavoratori che alla data del 4 dicembre 2011,hanno in corso l’istituto dell’esonero dalservizio

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LE ESCLUSIONI

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Chiharaggiuntoildirittoallapensioneen-tro il 31 dicembre 2011 può ottenere dalproprio ente previdenziale la certifica-

zione del diritto a pensione. L’Inps, con il mes-saggio 24126 del 20 dicembre 2011, ha ribaditoche il conseguimento del diritto alla prestazio-ne pensionistica secondo la normativa prece-dente quella dettata dalla manovra Monti è su-bordinata alla maturazione, entro il 31 dicem-bre2011,deirequisitidietàedianzianitàcontri-butiva stabiliti dalla normativa vigente primadel 6 dicembre 2011 (data di entrata in vigoredel decreto legge 201), indipendentementedall’avvenutacertificazioneditalediritto.Que-sta certificazione, secondo l’Istituto, infatti,«haunafunzionedichiarativaenoncostitutivadeldiritto».

Nessunobbligo,quindidirichiederelacerti-ficazione. Tuttavia, la manovra Monti dice cheil lavoratore può chiedere la certificazione deldiritto. Al riguardo, per i lavoratori interessati,puòessereconsigliabileesercitarequestafacol-tà. Ciò per una serie di motivi, primo fra tuttiquello di avere in questo modo la certezza diaver raggiunto i requisiti per la pensione entroil31dicembre2011.Certezzachesolo l’entepre-videnziale (Inps o Inpdap) può garantire, per-chél’istitutodisponedellarealesituazionecon-tributiva dei lavoratori interessati. Tra l’altrovaevidenziatochesel’enteprevidenzialecom-mettel’erroredicertificareildirittoallapensio-ne dovrà poi risarcire il danno subìto dall’inte-ressato. È questo un motivo in più per ribadireche la tutela piena del diritto a pensione è datadallacertificazione.

Ciòpremesso,lasituazioneriguardailavora-torichepossiedonoirequisitidietàedianziani-tàcontributivaprevistidallanormativainvigo-renel2011.Lacertificazionedeldirittoriguardal’accesso e la decorrenza del trattamento pen-sionisticodivecchiaiaedianzianità.

Ma con la certificazione del diritto a pensio-ne, il lavoratorepuòdormiresonni tranquilli in

casodi eventuali successive modifiche?Questo è, in effetti, lo spirito e la lettera della

disposizione(articolo24,comma3,dellamano-vraMonti)cheva,appunto,nelladirezionedel-latuteladellavoratorechehaottenutolacertifi-cazionedel dirittoalla pensione.

Anche in precedenza il legislatore ha previ-sto lo strumento della certificazione del dirittoalla pensione. Con l’articolo 1, commi da 3 a 5,dellalegge243/2004illavoratorecheavevama-turatoentroil 31dicembre2007i requisitidietàedianzianitàcontributivastabilitidallanorma-tiva vigente prima della legge 243 per i tratta-mentipensionisticidianzianità,divecchiaiare-tributivaecontributivapotevaotteneredall’en-te previdenziale di appartenenza la "certifica-zione" della propria posizione previdenzialecon l’attestazione del conseguimento del dirit-toallapensionedianzianitàedivecchiaia.Talefacoltà poteva essere esercitata dal lavoratoresuccessivamente, quando voleva, indipenden-tementeda ognidiversa previsione legislativa.

I lavoratorigià inpossessodellacertificazio-ne del diritto alla pensione secondo la legge243/2004possono stare tranquilli? Certamentesì, ma anche in questo caso, per evitare rischi èconsigliabile ripetere la richiesta all’ente di ap-partenenza.

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IVANTAGGI

5 La certificazione dell’ente di previdenza

Timbro «doc» sui diritti acquisiti

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02 | L’OPPORTUNITÀIl decreto legge 201 offre ailavoratori l’opportunità dirichiedere al proprio enteprevidenziale la certificazionedel diritto alla prestazionepensionistica. Solo l’ente puòdare al lavoratore la certezzadi aver raggiunto i requisitiper la pensione entro il 31dicembre 2011.

di Giuseppe Rodà

01 | LE REGOLEL’Inps, con messaggio del 20dicembre 2011, ha precisato che lacertificazione del diritto allaprestazione pensionistica (previstadall’articolo 24, comma 3, del Dl201) è una facoltà lasciata allavoratore, posto che il diritto allapensione è semplicementesubordinato al fatto di raggiungere irequisiti entro il 31 dicembre 2011.

LE ESCLUSIONI

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Le quote, la somma di contributi ed età ana-grafica,che primadella riforma Monti-For-nerocostituivanoilpresuppostoperl’anzia-

nità,nonsarannoarchiviate.Continuerannoinfat-tiaessereapplicateper"misurare"ildirittoall’as-segnoprevidenzialedapartedeilavoratoriaddet-ti ad attività usuranti, incrementate però con lasperanza di vita. La riforma, introdotta con il de-creto legge 201/2011, riscrive anche la disciplina –decretolegislativo61/2011–checoncede,aquantihannosvoltolavorifaticosi,qualchescontosuire-quisiti"ordinari".

Quota96 e60 anniLa«rivisitazione–spiegalarelazionetecnicaalprov-vedimento–haconsentitodimanteneredimensiona-to il relativo fondo per il finanziamento dei beneficispettantiailivelliprevistialegislazionevigente.Talefondo è stato infatti originariamente dimensionatoperunbeneficiomassimodianticipodi3annirispettoallageneralitàdeilavoratori».Quindi,nel2012noncisaràpiùloscontodidueannisuquota96editreannisull’etàanagraficadi60anni:irequisitidiquota94e57anni valgono solo per quanti maturano il diritto allapensioneentroildicembre2011.

Nel2012idipendentiaddettiadattivitàfaticosepo-tranno andare in pensione solo se raggiungerannoquota96e60annidietà,senzapiùloscontoditreannisuciascunodeidueparametri,comeinveceprevede-val’articolo1,comma4deldecretolegislativo61/2011.Dal2013ilrequisitodiventeràquota97e61dietà.Nonbasta,poichédaquell’annoscatteràilprimoadegua-mentoallasperanzadivita,chedunqueporteràaipa-rametria97etremesiea61etremesi.

Attenzione: una volta raggiunto il diritto allapensione occorrerà aspettare che trascorrano i 12mesidelladecorrenzadifferita.L’assegno,inprati-ca, verrà pagato dal 13˚mese rispetto alla matura-zionedeirequisiti, inmancanzadiundirittoauto-nomogiàacquisito.

I notturniUna particolare disciplina riguarda i lavoratorinotturni: inparticolarequanti fannoi turnieso-

no impegnati in orario notturno per almeno seiore tra la mezzanotte e le cinque. Chi accumuladurante l’anno da 64 a 71 «notti», dal 2012, potràandare in pensione con quota 98 (+ 2 rispetto a96) e 62 anni (+ 2 rispetto all’età di 60 anni). Dal2013, irequisitisialzeranno:63anniequota99;aciascunparametrooccorreaggiungere i treme-sidellasperanzadivita.Quantiinvecefannotur-ni per 72-77 notti, dovranno arrivare a quota 97(+1rispettoa96)e61anni(+1rispettoa60anni).Dal 2013 occorrerà raggiungere quota 98 e 62 dietà(più i tremesi dellasperanzadi vita).

Ilavoratorichepertuttol’annosvolgonoatti-vità notturna per almeno tre ore comprese nelperiodo mezzanotte-cinque del mattino sonosoggettiairequisitiordinaripergliaddettiadat-tivitàusuranti.

Le alternativeIldecretolegge201/2011specificacheilavorato-ri addetti ad attività usuranti possono andare inpensione con l’assegno anticipato: quindi, nel2012, con41 annie un mese per ledonne e con 42annie un mese per gli uomini. Questi parametrisono soggetti, oltre all’adeguamento della spe-ranza di vita, all’innalzamento previsto per leg-ge:unmesenel2013ealtrettantonel2014.Inque-stocaso,però,gliaddettiadattività faticosenonsaranno risparmiati dalla penalizzazione perpensionamenti anticipati rispetto ai 62 anni dietà. Chi decide di chiedere l’assegno a 61 annisubirà un taglio dell’1% sulla quota di pensionecalcolata in relazione alle anzianità contributi-veaccumulateentroil31dicembre2011.Chisce-glie di andare in pensione a 60 anni avrà, com-plessivamente, una penalizzazione del 2% (1%per ogni anno mancante a 62). Ulteriori anticipirispetto ai 60 anni saranno "sanzionati" con untaglioaggiuntivodel2% per ognianno.

L’altrapossibilitàdianticipoèquelladiutiliz-zare l’uscitaa 63anni: lacondizione – per gli ad-detti ad attività usuranti come per la generalitàdeilavoratori–èdiavereilprimoaccreditocon-tributivo«successivamente al 1˚gennaio1996».Dunque la pensione sarà determinata intera-menteconilsistemadicalcolocontributivo.Oc-

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5 I requisiti per gli addetti ad attività faticose

Le quote restano per gli usuranti

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di Maria Carla De Cesari

Page 55: Le Nuove Pensioni 2011

correrà poi aver accumulato almeno 20 anni diversamenti effettivi; la prima rata mensile dipensione non può essere al di sotto di 2,8 voltel’assegnosociale (l’importo sarà rivalutato ognianno dall’Istat in base alla variazione mediaquinquennaledelPil).

Le confermeLa manovra Monti-Fornero non cambia invecegli altri requisiti del decreto legislativo 61/2011.Sono considerate attività usuranti quelle previ-

ste dal decreto 19 maggio 1999 (i lavori svolti ingalleria, cava ominiera, nei sotterranei,nei fon-dali, i lavoriadalte temperature,quelli incasso-niadariacompressaeinspaziristretti,l’asporta-zionediamianto, lalavorazionedelvetrocavo);il lavoro notturno sia per alcune notti (minimo64) sia per attività prestata durante una partedella notte per tutto l’anno; il lavoro alla catenadi montaggio; l’attività di autista (mezzo di tra-sportopubblicocon almenonove posti).

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ILPUZZLEDEI REQUISITI

I requisiti sono destinati a crescere nel 2013, quando in generale occoreranno 61 anni e tre mesi e quota 97 e tre mesi. Per chi lavora fino a 71 nottil’anno serviranno 63 anni e tre mesi e quota 99 e tre mesi. Da 72 notti serviranno 62 anni e tre mesi e quota 98 e tre mesi(*) Con 42 anni e 1 mese dicontributi per gli uomini e 41 anni e 1 mese di contributi per le donne

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Quota 94

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Quota 95

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Quota 95

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Quota 96

Quota 9761

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60 Quota 96

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Quota 94

61

2008

+ 35 anni di contributi+ 35 anni di contributi

2009 (dal 1/1 al 30/6) 2009 (dal 1/7al 31/12)

2010 2011 2012

I REQUISITI PER I LAVORI USURANTIEtà pensionabile e quota (contributi + età) Requisiti

normaliRequisitiridotti

I REQUISITI ANAGRAFICI PER L’ORARIO NOTTURNO Età pensionabile e quota a seconda del numero di notti in un annoNumero di notti da 64 a 71 Numero di notti da 72 a 77

quota 93 quota 94 quota 93 quota 98 quota 97quota 94

58 58 57 57 58 616259

2009 2010 2009 2010 2011 201220122011

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024Il nullaosta alla volontariatra le cause di esclusione

Sono un ex dipendente aeroportuale, hocompiuto 61 anni lo scorso settembre; dal 1˚gennaio 2009 sto versando i contributivolontari all’Inps per raggiungere i 35 anni diversamenti nell’aprile del 2012. A quella data,avrò raggiunto quota 96, 35 di contribuzione e61 di età. Potrò fare domanda di pensione perpoi attendere la finestra nel maggio 2013?

Chi è stato autorizzato ai versamenti volontari prima del 4dicembre 2011 rientra tra i potenziali esclusi dalla riformapensionistica. Infatti, si dovrà attendere l’emanazione diun decreto ministeriale che fissi il limite numerico dicoloro che beneficiano della vecchia normativa, tenendoconto delle somme stanziate dal 2013 in poi.

025La copertura dell’esonerofinanziata dal 2013

Sulla base di un accordo aziendale (settorecredito) stipulato nel settembre 2009 sono statomesso in un fondo di solidarietà obbligatorio, per60 mesi (massimo consentito) avendo maturato 35anni di contributi. Il mio ultimo giorno di lavoro èstato il 31 ottobre 2011. Maturerò i requisiti per lapensione di anzianità (40 anni) il 1˚novembre2016. Il 24 novembre ho consegnato(protocollato) all’Inps la domanda per accedere alfondo. Ho letto che per 50mila lavoratori inmobilità valgono le vecchie regole, ma cosa succe-derà a quanti sono in eccedenza?

Durante il passaggio parlamentare l’articolo 24 del decretoMonti è stato cambiato. Si stabilisce che le vecchie regolesi applicano, tra l’altro, ai lavoratori che alla data del 4dicembre 2011 sono titolari di prestazione straordinaria a

carico dei fondi di solidarietà di settore di cui all’articolo 2,comma 28 della legge 662/96, nonché ai lavoratori per iquali sia stato previsto il diritto di accesso ai fondi disolidarietà in base ad accordi collettivi stipulati entro lamedesima data. Tuttavia, non si parla più di 50milalavoratori ma si rinvia a somme stanziate dal 2013: undecreto dovrà stabilire il numero massimo delle personeesonerate dalle nuove regole.

026Per le donne chancedi pensione a 57-58 anni

Vorrei avere informazioni sulla legge243/2004. Esiste ancor, per le donne, lapossibilità di scegliere il metodo contributivo eandare così in pensione a 57 anni e 35 dicontributi? Continuerà a valere fino al 2015?

Sì.L’articolo24,comma14delDl201/2011haconfermatol’articolo1,comma9dellalegge243/2004.Pertanto,finoal2015,lelavoratricidipendentipotrannoandareinpensioneconlavecchiaregoladi57anni(58anniperleautonome)dietàe35annidiservizioeconl’opzioneperilcalcolodellapensioneinbasealsistemacontributivo.

027Il plafond per l’esonerodefinito con decreto

Sonounalavoratricedonna,ho58annie35annidicontributi.L’aziendaperlaqualelavoravomihaoffertounincentivoperrimanereacasa.Hoaccettatoedal1˚luglio2008sonoinattesadipensione.Contavodiriceverelapensionedivecchiaiaalcompimentodei60annipiùlafinestra,quindinelmaggio2014.Oramiparedicapirecheconlariformadovròaspettarefinoal2018.Nelluglio2008hochiestoall’Inpsdipagarelacontribuzionevolontaria,sonostataautorizzataehopagatoalcunimesichemimancavano

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

5 Domande & risposte

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LE ESCLUSIONI

Page 57: Le Nuove Pensioni 2011

alraggiungimentodei35anni.Holettoche,grazieallacontribuzionevolontaria,potreirientrarenellevecchieregoleperilpensionamento.È così?

L’autorizzazione ai contributi volontari dà titolo peressere esonerati dalle nuove regole per ilpensionamento. Tuttavia, occorrerà verificare il plafondnumerico che verrà stabilito con decretointerministeriale. La copertura finanziaria è stataquantificata in 240 milioni di euro per il 2013, 630milioni per il 2014, 1.040 milioni per il 2015, 1.220milioni per il 2016, 1.030 milioni per il 2017, 610milioni per il 2018 e 300 milioni per il 2019.

028Nessuna agevolazioneper i disoccupati

Sono nato nell’aprile 1952, sono disoccupatoda maggio 2011, ho 38 anni di contributicompresi il servizio militare e l’indennita didisoccupazione. Nell’aprile 2012 compirò 60anni. Dovrò aspettare, senza stipendio, i 64anni di età, oppure è previsto qualcosa per idisoccupati anziani?

Nella manovra di Natale non risulta uno specificobeneficio per i lavoratori disoccupati che non si trovinoin mobilità breve o lunga. Il lettore, quindi, potràandare in pensione di vecchiaia a 64 anni di età più gliincrementi legati alla speranza di vita che scatterà contre mesi già dal 2013. Questa soluzione «eccezionale» èprevista dalla manovra all’articolo 24, comma 15-bis,lettera a).

029La mobilità dà una chanceper fruire delle vecchie regole

Ho 58 anni, sono in mobilità dal 15 agosto2011. Ho maturato al 13 dicembre 2011 38anni e due mesi di contributi nel fondotelefonici; inoltre ho accumulato 25 mesi dicontributi versati in Germania dal 31 agosto1970 al 4 agosto 1972. In tutto sono 40 anni etre mesi di contributi. Quando potrò andare inpensione?

Se il lettore ha maturato i 40 anni di contributi al 31dicembre 2011, potrà andare in pensione con le vecchieregole.

030Decreto in vista per chi escecon i criteri precedenti

Sonounlavoratoredipendentedisoccupatodal28ottobre2010.Avevoraggiuntoil6ottobre2009irequisitiperlapensionedianzianità(35annidicontributie57annidietà)mentreeroinmobilità(losonostatofinoal28ottobre2009).Lalegge247/07avevaprevistoper10milalavoratorilapossibilitàdipensionamentoinderoga.Sareidovutoandareinpensionedianzianitàdal1˚aprile2010,mal’Inpsmihacomunicatochenonrientravonelconteggiodei10milaequindihoaspettatoquota96previstadallariformadel2007.Aottobre2012sareiarrivatoaquota96(con60annidietà)ediconseguenzasareiandatoinpensionedopoladecorrenzadellafinestra(novembre2013).ConlariformaMontiandròinpensionenel2019.Tuttavianel2010hoavutol’autorizzazioneallacontribuzionevolontariamanonhoeffettivamentepagatoibollettinidicontocorrente.PossorientrarenelladerogaprevistadallariformaFornero?

La legge di conversione della manovra di Natale prevede unplafond per i beneficiari dell’esonero dalla riforma. Occorreattendere il decreto interministeriale.

031L’indennità è accompagnatada contributi figurativi

Sono nato nell’agosto 1956, ho maturato 35 anni emezzo di contribuzione Inps come lavoratoredipendente privato e da settembre sono iscrittonelle liste di mobilità per tre anni. Potrò pagare icontributi volontari per un anno e mezzo perarrivare a 40 anni di contributi? Oppure, potròandare in pensione a 63 anni con 38 anni e mezzodi contributi versati?

Se il lettore si trova nelle liste di mobilità come conseguenzadi un licenziamento collettivo concluso con un accordosindacale, potrà andare in pensione con le vecchie regole, serientranella platea dei beneficiari (il plafond sarà definitocon decreto interministeriale). Se non rientra in tale ipotesi,sarà soggetto alle nuove regole, e quindi dovrà versare fino alraggiungimento dei 42 anni e un mese (requisito che aumentanel tempo) ma non pagare contributivolontari se percepiscel’indennitàdi mobilità, in quanto questa indennità èaccompagnata da contribuzione figurativa.

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

LE ESCLUSIONI

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Anche l’assegno sociale cade nella retedellariformadellepensioniconl’aumen-to del requisito anagrafico di un anno

dal 1˚ gennaio 2018. Lo prevede l’articolo 24,comma 8 del decreto legge 201/2011 (legge214/2011).

Perottenerel’assegno,dal2018,occorreràcom-piere66anni; ilrequisitosaràdunqueallineatoaiparametriperlapensionedivecchiaia.

L’incremento di un anno è previsto anche perdeterminate prestazioni di invalidità civile. Ciòvaleperleprestazioniriguardantiisordomutiul-trasessantacinquenni (articolo 10 della legge381/1970),dalprimogiornodelmesesuccessivoaquellodelcompimentodei65annidietà.

Analogo discorso vale per l’articolo 19 dellalegge 118/1971; esso prevede, al posto della pen-sione di inabilità e dell’assegno mensile per imutilatied invalidi civili, il beneficiodellapen-sionesociale,dalprimogiornodelmesesucces-sivoalcompimento dei65anni.

Èdasottolineare,chel’assegnosocialeèsog-gettoanche all’adeguamento del requisito ana-graficoinbaseallasperanzadivita.Inparticola-re, l’aumento è previsto con cadenza triennaledal 2013 e biennale dal 2021 («adeguamenti (...)successiviaquelloeffettuatocondecorrenza1˚

gennaio 2019»). I primi incrementi sono fissatiin tre mesi dal 2013 e sono ipotizzati in quattromesi nel 2016. L’intreccio tra l’aggiornamentocollegato alla speranza di vita e l’innalzamentodel requisito anagrafico è sintetizzato nella ta-bellapubblicatanellapaginaseguente.

Ipresupposti per l’assegno socialeL’assegno sociale è stato istituito, dal 1˚gennaio1995, con l’articolo 3, comma 6 della legge335/1995. Si tratta di una prestazione di carattereassistenzialecheprescindedeltuttodalpagamen-todeicontributiespettaaicittadinichesitrovinoindisagiatecondizionieconomiche.

Viene corrisposto ai cittadini italiani, resi-denti in Italia, che abbiano compiuto 65 anni(malariforma,comedettoinnalzaquestorequi-sito e lo sottopone all’adeguamento della spe-ranzadivita)esitrovinonellecondizionireddi-tualiprevistedalla legge.

Elemento costitutivo del diritto è la residen-za effettiva: tale requisito si perfeziona con ladimora stabile ed abituale in Italia, assumendorilevanzaessenzialeilrapportotrailrichieden-te, la provvidenzae il luogo.

Infatti,salvochepergravimotivisanitarido-cumentati, l’Inps procede alla sospensionedell’assegno sociale in caso di permanenzaall’esteroper un periodosuperiore ad un mese.Decorso un anno dalla sospensione dell’asse-

5 Dal 2018 serviranno 66 anni

Assegno sociale più lontano

5

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

di Aldo Forte

Gli altri trattamenti

CAPITOLO 5

58

Anchela speranzadi vitasposteràinavantiil requisitoper ottenerela prestazioneassistenziale

Page 59: Le Nuove Pensioni 2011

gnosocialel’istitutodiprevidenza,dopolaveri-fica del permanere di talesituazione, provvedearevocare ilbeneficio.

Dall’11aprile2007icittadinicomunitarieifami-liariacarico,cherisiedonoregolarmenteinItaliaperunperiodosuperioreatremesi,possonofarerichiesta,inpresenzadeglialtrirequisiti,dell’asse-gno sociale (decreto legislativo 30/2007). Dal 1˚gennaio2009,inseguitoaquantoprevistodall’ar-ticolo 20 della legge 388/2000, per avere dirittoall’assegnosociale,ènecessarioancheaveresog-giornatolegalmenteeinviacontinuativainItaliaperalmenodiecianni.

Il trattamentoL’importodell’assegnosocialevienefissatoinba-se all’entità del reddito personale e, nel caso dipersonesposate,sitienecontodelredditocumu-lato con il coniuge; esso, può essere liquidato inmisurainteraoridotta.Per il 2012, l’importo inte-rodell’assegnosocialeèparia429euro.

In particolare, la misura massima dell’asse-gno spettante è determinata per il pensionatonon coniugato o legalmente ed effettivamenteseparato,dalladifferenza tra il limite di redditoprevisto e il reddito dichiarato. Si avrà dirittoallamisurainteranelcasoincuinonsipossieda-no redditi; invece, si avrà diritto alla misura ri-dotta, fino alla concorrenza dell’assegno socia-le, quandosi possiedono redditi inmisura infe-riore all’importo dell’assegno sociale. Non siavràdirittoall’assegnosociale,nelcasoincuisipossiedono redditi superiori all’importodell’assegnosociale.

Perilpensionatoconiugato, lamisuramassi-ma dell’assegno è determinata dalla differenzatrail limitediredditoconiugaleprevistoeilred-ditodichiarato, tenendopresentecheil redditopersonale va sommato a quello del coniuge. Inmaniera specifica, si ha diritto alla misura inte-raquandononsipossiedonoredditi.Sihadirit-to alla misura ridotta, se si possiedono redditiin misura inferiore al doppio dell’importo an-nuo dell’assegno sociale. Non si avrà dirittoall’assegno sociale se si possiedono redditi su-periori al doppio dell’importo annuo dell’asse-gnosociale;l’importomensiledell’assegnoèda-todallamisura massimaspettante, divisaper 13mensilità.

Peresempio, seun richiedente haun redditodi3milaeuro,avràdirittoadun assegnosocialeannuo di 2.577 euro, pari a 198,24 euro mensili,tenendocontodel fattochel’importodell’asse-

gno sociale è di 429 euro e il limite di reddito,del richiedente non coniugato, è di 5.577 euro.Se un richiedente coniugato ha un reddito, cu-mulato con il coniuge, di 8mila euro, avrà dirit-to a un importo di 3.154 euro annui pari a 242,62mensili, tenendo conto del fatto che l’importodell’assegno sociale è di 429 euro e il limite diredditodelrichiedenteconiugatoèparialdop-pio dell’importo annuo dell’assegno sociale,cioè 11.154euro.

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L’ETÀDELL’ASSEGNOSOCIALE

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

Il requisito anagrafico di età secondo la nuova normativa

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

2019

2020

2021

2022

2023

2024

2025

65 anni

65 anni e 3 mesi

65 anni e 3 mesi

65 anni e 3 mesi

65 anni e 7 mesi

65 anni e 7 mesi

66 anni e 7 mesi

66 anni e 11 mesi

66 anni e 11 mesi

67 anni e 2 mesi

67 anni e 2 mesi

67 anni e 5 mesi

67 anni e 5 mesi

67 anni e 8 mesi

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GLI ALTRI TRATTAMENTI

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L’hanno definita la norma "antibadanti"ed è finalizzata a impedire che matri-monidicomodo,traunsoggettoanzia-

no e uno più giovane, diano diritto a una pen-sione di reversibilità pagata per intero. Lastrettaè invigoreda ieri –per effettodell’arti-colo18,comma5,della legge111/2011–epreve-de che l’importo della prestazione sia ridottoper le pensioni ai superstiti (di reversibilità,cioè provenienti da pensionato, o indirette,cioè provenienti da assicurato) nell’ipotesi incui il coniugedecedutoavevacontratto ilma-trimonioinun’etàsuperioreai70annieladif-ferenzadietàconil coniugesuperstiteerasu-perioreai20anni.

In maniera specifica, l’abbattimento saràparial 10%perogniannodimatrimonioman-cante rispetto al numero 10. In caso di frazio-nedi anno la riduzionepercentuale èpropor-zionalmente rideterminata. Queste regolenonsiapplicano inpresenza di figlidiminoreetà, studenti,ovvero inabili.

Resta invariato il regime di cumulabilitàprevisto dalla legge n. 335/95 (articolo 1, com-ma41)cheregolailcumulotrapensionedire-versibilitàeredditi delconiugesuperstite.

Allalucediquestenovità,vediamodisegui-toirequisitiattualiperaverdirittoallapensio-neai superstiti.

La pensione ai superstitiSi tratta di una prestazione erogata a favoredei superstiti di lavoratori o pensionati de-ceduti.

Lapensioneai superstiti sidivide in:1 pensione di reversibilità, quando il dece-duto era titolare di una pensione diretta di:vecchiaia,anzianità, inabilitào di invalidità;1 pensione indiretta, quando il deceduto,nontitolaredipensione,fosseassicurato;ven-gonoconsideratisuperstitidiassicuratoquel-li del titolare di assegno ordinario di invalidi-tà,datochelostessoassegnononèreversibile.

Requisiti contributivi del defuntoPerfarscattare ildirittoallapensione,dapar-

te dei superstiti, è necessario che il decedutofosse in possesso dei seguenti requisiti, in viaalternativa:1 quelli previsti, dalla vecchia normativa, perla pensione di vecchiaia, cioè 780 contributisettimanali;1 quelli per l’assegno di invalidità, cioè 260contributisettimanali,dicui156nelquinquen-nioprecedente ladata deldecesso.

Ai superstiti del titolare di assegno ordina-rio di invalidità spetta la pensione indiretta acondizione che siano perfezionati i requisiticitati, includendo nel computo dell’anzianitàcontributiva anche il periodo di godimentodell’assegno.

I superstiti aventi dirittoRientranotragli aventi diritto:1. Ilconiugesuperstite.Qualora egli risulti:1 separato "consensualmente", la pensione aisuperstitipuòessereconcessa inognicaso;1 separato "con addebito(percolpa)", la pen-sionepuòessereconcessasoloseilrichieden-teètitolarediassegnoalimentarestabilitodaltribunale;1 divorziato, può ottenere la pensione solose è titolare di assegno di divorzio, non si èrisposato e vi sia contribuzione, versata afavore del deceduto, prima della sentenzadi divorzio.2.I figli legittimi, legittimati, adottati, affilia-ti, naturali, legalmente riconosciuti o giudi-zialmentedichiarati, natidaprecedentema-trimonio del deceduto che, alla data del de-cesso, siano:1 minorenni (fino a 18 anni);1 inabili di qualunque età, che alla data dimortedel lavoratore e/o pensionato siano acarico del medesimo;1 studenti, fino all’età di 21 anni, che alla da-ta di morte del lavoratore e/o pensionatosiano a carico dello stesso e che non presti-no attività lavorativa;1 universitari fino all’età di 26 anni e in ognicaso non oltre il corso legale di laurea, chealla data di morte del lavoratoree/o pensio-

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

5 Pensione ai superstiti e stretta anti-badanti

Reversibilità: debuttano i vincoli

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GLI ALTRI TRATTAMENTI

Page 61: Le Nuove Pensioni 2011

nato siano a carico dello stesso e che nonprestino attività lavorativa.3.Inipotiminori(equiparatiai figli legittimielegittimati)conviventi purché:1 non titolari di pensione o di altri reddititalidadeterminareunaautosufficienza eco-nomica del minore;1 a totale carico deldecedutocheprovvede-va al mantenimento.

Inmancanzadelconiuge,deifigliedeinipo-ti la pensionepuòessereerogata:4. ai genitori ultrasessantacinquenni, nonpensionati che risultano alla data di mortedel lavoratore e/o pensionato a carico delmedesimo.

In mancanza del coniuge, dei figli, dei ni-poti e dei genitori la pensione può essereerogata:5. ai fratelli celibi o alle sorelle nubili se inabi-li, non pensionati che risultano alla data dimorte del lavoratore e/o pensionato a caricodellostesso.

Cumulabilitàcon altri redditiIl Dl 112/2008, convertito in legge 133/2008,non ha citato la pensione di reversibilità che,diconseguenza,continuaasubirelelimitazio-ni incasodi redditi dapartedel titolare.

In particolare, continuano ad applicarsi leregole introdotte con la legge 335/1995 che,

dal 1˚settembre 1995, prevede le seguenti ri-duzioni:1 - 25% dell’importo di pensione, quando iltitolare sia in possesso di un reddito supe-riore a 3 volte il trattamento minimo annuodel Fondo pensioni lavoratori dipendenti,calcolato in misura pari a 13 volte l’importomensile in vigore al 1˚gennaio;1 - 40% dell’importo di pensione, quando iltitolare sia in possesso di un reddito supe-riore a 4 volte il trattamento minimo sopra-citato;1 - 50% dell’importo di pensione, se il titola-re sia in possesso di un reddito superiore a 5volte il trattamento minimo annuo del Fon-do pensioni lavoratori dipendenti, calcola-to in misura pari a 13 volte l’importo mensi-le in vigore al 1˚gennaio.

L’incumulabilità non si applica nel caso incuisianopresenticontitolari.Spettaalrichie-dente,siaalmomentodellapresentazionedel-ladomandadipensionechenegliannisucces-sivi,fornireladichiarazionedeiredditiperce-pitiperdeterminarel’esattamisuradellaridu-zionedaoperaresullapensione.

In presenza di redditi di poco superiori allimite previsto per ciascuna fascia di reddi-to, è prevista una norma di salvaguardiaper cui il trattamento derivante dal cumulodei redditi con la pensione ai superstiti ri-dotta non può comunque essere inferiore aquello che spetterebbe allo stesso soggettoqualora il reddito risultasse pari al limitemassimo delle fasce immediatamente pre-cedenti quella nella quale si colloca il reddi-to posseduto.

A.F.© RIPRODUZIONE RISERVATA

ILTAGLIOIN PRESENZADIALTRIREDDITI

OGNIPARENTEHALA SUAQUOTA

Soggettiaventi diritto

Soggettiaventi diritto

Aliquotadella

pensionespettante

al defunto

Aliquotadella

pensionespettante

al defuntoSolo coniuge 60%

Solo figlio 70%

– Coniuge e un figlio– Due figliCc 80%

– Coniuge e due figli– Tre o più figli 100%

– Un genitore– Un fratello o sorella 15%

– Due genitori– Due fratelli o sorella 30%

Tre fratelli o sorelle 45%Quattro fratellio sorelle 60%

Cinque fratellio sorelle 75%

Sei fratelli o sorelle 90%Oltre sei fratellio sorelle 100%

LE NUOVE PENSIONI

Reddito Riduzione

Fino a euro 18.740,67 Nessuna

Oltre euro 18.740,67 fino a euro 24.987,56 25%

Oltre euro 24.987,56 fino a euro 31.234,45 40%

Oltre euro 31.234,45 50%

Il Sole 24 Ore61

L’importo della pensione è determinato in base alla seguente tabella

Valori riferiti al 2012

GLI ALTRI TRATTAMENTI

Page 62: Le Nuove Pensioni 2011

Raggiunto il diritto a pensione, molte perso-ne si chiedono se possono continuare a la-vorare e se vi sono o meno trattenute sulla

pensione.Lamateriaèstataoggettodicontinuiin-terventilegislativi,chesisonoconclusi,dal1ºgen-naio2009,connormepiùfavorevoliaipensionati.Daquestadatalepensionidianzianità,divecchia-iae liquidatenel sistema contributivo, sono total-mente cumulabili sia con il lavoro dipendente siacon l’attività autonoma (la regola vale sia per lenuoveliquidazionisiaper quellegià inessereal 31dicembre2008).

Lafacilitazione èstata introdotta dall’articolo19 del Dl 112/2008 (legge 133/2008): dal 1º genna-io2009lepensionidianzianitàacaricodell’assi-curazionegeneraleobbligatoriaedelleformeso-stitutive ed esclusive della stessa sono dunquetotalmentecumulabiliconiredditidalavoroau-tonomoedipendente.

Le esclusioniSono esclusi dall’applicazione delle nuove rego-le, più favorevoli, i lavoratori che trasformano ilrapportodilavorodatempopienoatempoparzia-le (per queste situazioni valgono le disposizionispeciali dell’articolo 1, commi 185, 186 e 187, dellalegge 662/1996). Inoltre, rimangono fuoridal cu-mulo totale anche le prestazioni pensionisticheprovvisorie liquidate ai lavoratori socialmenteutili; in ognicaso,nelmomentoincui questepre-stazionidiventanodefinitive, si applicherannoleregoledelcumulototale.Infine,sonoesclusiitito-laridiassegnistraordinariperilsostegnodelred-dito, inquantosoggettiaspecificadisciplina.

Cessazione del lavoro dipendenteIlrequisitoèlacessazionedelrapportodi lavorodipendente, il requisitoèrichiesto inviagenera-leperildirittoallapensionedianzianitàdall’arti-colo 10, comma 6, del decreto legislativo503/1992,neltestosostituitodall’articolo11,com-ma9,della legge537/1993.Lostessodiscorso va-leper lepensionidivecchiaia.

Assegnidi invaliditàepensioniaisuperstitiContinuanoadapplicarsileattualiregoledelcu-mulo,percui i titolarisubirannodelle trattenuteincasodi superamentodei limiti introdottidallalegge 335/1995. In particolare, l’assegno ordina-rio di invalidità liquidato dal 1º settembre 1995viene ridotto se il titolare possiede redditi da la-vorodipendente,autonomoodiimpresa:sel’am-montaredei redditi è superiore a quattro volte iltrattamento minimo annuo del Fondo pensionilavoratori dipendenti, calcolato in misura pari a13 volte l’importo mensile in vigore al 1º gennaio(peril2012,oltre24.987,56),siavràunariduzionedel 25% dell’importo dell’assegno; se il redditoposseduto è superiore a cinque volte il tratta-mento minimo (per il 2012, 31.234,45), si avrà unariduzionedel 50percento.

Riassunzione dopo la pensioneQuesti casi venivano considerati come unacontinuazione, specie nei casi di riassunzioneda parte dello stesso datore di lavoro. Ciò por-tava a ritenere che, non essendovi una vera epropriacessazione, lapensionenon potesse es-sere liquidata.

A risolvere la questione è intervenuta la ri-sposta del ministero del Lavoro a interpellodel 20 marzo 2009, cui ha fatto seguito la circo-lare 89/2009 con cui l’Inps ha precisato che laripresa dell’attività lavorativa da parte del la-voratore che consegue la pensione di anziani-tà non può in alcun caso coincidere con la datadi decorrenza del trattamento pensionistico.Lo stesso ministero del Lavoro ha confermatoche, in caso di riassunzione presso lo stesso odiverso datore, è necessaria una soluzione dicontinuità fra i successivi rapporti di lavoro almomento della richiesta della pensione di an-zianitàe alla decorrenza della pensione stessa.Discorso simile per la pensione di vecchiaia sela rioccupazione avviene presso il medesimodatore, dato che il diritto al trattamento si de-ve intendere verificato in coincidenza con ilvenir meno della preclusione costituita dallosvolgimento dell’attività dipendente.

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LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

5 Nessuna penalizzazione

Lavoro-pensione cumulabili

GLI ALTRI TRATTAMENTI

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di Aldo Forte

Page 63: Le Nuove Pensioni 2011

Dopo le modifiche apportate dal decre-tosalva-Italia, latotalizzazionedeicon-tributi diventa ancora più interessan-

te. Dal 1º gennaio 2012 – infatti – si possonototalizzare tutti gli "spezzoni" contributivi,anche quelli in cui è presente un’anzianitàcontributiva inferiore a tre anni. Si spiana lastrada ai lavoratoriche hanno versato contri-buti in diverse casse, gestioni o fondi previ-denzialipersommaretralorolevarieanziani-tà e i molteplici accrediti contributivi con loscopo di ricevere un’unica pensione di vec-chiaia,dianzianità (oai superstiti).

In un ambito lavorativo contraddistintosemprepiùdasituazionidiprecarietà, latota-lizzazione–grazieancheaimiglioramentiap-portatinelcorsodegliultimianni–vaadassu-mereunruolosempremenomarginalenelsi-stemaprevidenziale.

A differenza della ricongiunzione, che è apagamento, la totalizzazione è uno strumen-to completamente gratuito; inoltre, va osser-vato che nella totalizzazione i contributi nonsi trasferiscono da una gestione previdenzia-le all’altra. I due istituti, infine, sono tra loroincompatibili:sesiutilizzalatotalizzazione,èpreclusoil ricorso allaricongiunzione.

I beneficiariLatotalizzazionepuò essererichiesta:1 dai lavoratori dipendenti e autonomi (arti-giani, commercianti, coltivatori diretti, colo-niemezzadri);1 dagli iscritti alla gestione separata Inps (co.co.co/co.co.pro; venditori porta a porta; libe-ri professionisti senza cassa; lavoratori auto-nomioccasionali;associati inpartecipazione;percettoridiassegnieborsedistudiodiricer-ca;mediciconcontrattodiformazionespecia-listica; volontari del servizio civile avviati dal2006al 2008);1 dai sacerdoti secolari e ministri di culto

delle confessioni diverse da quella cattoli-ca autorizzate dal ministro dell’Interno;1 dai liberi professionisti iscritti a una cassaprivatizzatae/o privata;1 dagliiscrittialleformeassicurativesostituti-ve ed esclusive dell’assicurazione generaleobbligatoria.

LeparticolaritàDopo le modifiche apportate all’istituto dallalegge n. 247/07, la totalizzazione può essereesercitata anche se in uno dei fondi in cui so-no stati versati i contributi si raggiungono irequisitiminimiper ildiritto allapensione.

Non possono usufruirne i titolari di tratta-mento pensionistico diretto a carico di unadelle predettegestioni ricompresenella tota-lizzazione. L’operazione di unificazione deicontributideveriguardare tutti iperiodiassi-curativi e questi ultimi vanno totalizzati perla loro intera durata. Per il perfezionamentodeldirittopossonoesserecumulatisoloiperi-odi non coincidenti. Dopo averla ottenuta, lapensioneintotalizzazionediventaunnorma-le trattamento pensionistico soggetto a tuttigli istituti di carattere generale. Laddove, tralequotetotalizzate,venesiaalmenounarife-rita a lavoratori dipendenti, spetta anche l’as-segno per il nucleo famigliare. In mancanza,si applicano le regole previste per le gestionispecialidei lavoratoriautonomi.Chiricevelapensione in totalizzazione e vanta periodi dicontribuzione nella gestione separata Inps(esclusidallatotalizzazione)puòchiedere,al-la stessa gestione, la pensione supplementa-re.Sipossonototalizzareanchedeiperiodias-sicurativi per cui risultino versati contributiall’estero,aifinideldiritto,econglistessilimi-tiprevistidalleconvenzioni internazionali.

La domandaLatotalizzazione si avvia solo previa apposi-tarichiestachevainoltrataall’entepreviden-ziale presso cui risulta accreditata la più re-cente contribuzione a favore del lavoratore.L’ente che riceve la domanda, definito di

5 Totalizzazione più facile

Sisommanoancheimini-spezzoni

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

GLI ALTRI TRATTAMENTI

di Antonino Canniotoe Giuseppe Maccarone

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Page 64: Le Nuove Pensioni 2011

istruttoria, coinvolge nell’operazione gli al-tri istituti che vengono identificati enti dicompetenza. In caso di reversibilità la do-manda deve essere sempre presentata al-l’Inps che attiva l’istruttoria.

LeprestazioniPermezzo della totalizzazione, gli interessatipossono ottenere la pensione sulla base delleregolerecentemente introdottedalla riformaMonti-Fornero.

Si può utilizzare la totalizzazione ancheperacquisireildirittoallepensionidireversi-bilità dei superstiti e di inabilità. L’importodell’assegnoinregimedi totalizzazionenonèintegrabileal trattamentominimo.

Il calcolo della totalizzazioneOgni gestione interessata alla totalizzazione,con riferimento ai versamenti risultanti, ese-gueilcalcoloproquotainfunzionedeirispet-tivi periodi di iscrizione maturati. Per gli entiprevidenziali pubblici la misura del tratta-mentoè determinata sulla base delladiscipli-naprevistainmateriadi liquidazionedeltrat-tamentopensionistico con leregole del siste-macontributivo.Ancheperglientipreviden-ziali privatizzati, ai fini della determinazionedellamisuradeltrattamento,siapplicailsiste-madicalcolocontributivo.Perlecasseprofes-sionalilacuiiscrizioneèprevistaperisogget-ti che svolgono attività autonoma di liberaprofessione,senzavincolodisubordinazione– il cui esercizio è subordinato all’iscrizioneadappositialbioelenchi–lamisuradeltratta-mentoèdeterminatasecondoilsistemadical-colovigentenei rispettiviordinamenti.

In genere, il montante contributivo vienecalcolato sulle retribuzioni erogate al lavora-tore, rivalutate sino al momento di presenta-zionedelladomanda di totalizzazione.

Vatenutopresentechel’iscrittoallagestio-ne potrebbe aver maturato, al momento dellapresentazione della domanda, un autonomodirittoalconseguimentodellapensioneacari-co di uno dei fondi coinvolti. In altri terminiegli potrebbe vantare i requisiti richiesti dallaforma assicurativa in cui si consegue il dirittoautonomo,alladatadidecorrenzadellapresta-zione in totalizzazione. In tal caso, il calcoloprorata vienedeterminato con il sistemapre-vistodall’ordinamentoincuièstatoraggiuntoildirittoautonomoadandare inpensione.

Il sistema dicalcolo –secondole regole vi-gentinell’ordinamento incui siè raggiuntoildiritto autonomo – si applica solo se la pen-sione in totalizzazione ha una decorrenzanon anteriore a quella che avrebbe avuto iltrattamento pensionistico ove fosse stato li-quidatointeramenteacaricodellaformapre-videnziale pubblica. Per omogeneizzare levarie anzianità contributive si applicano deiparametri con lo scopo di ricondurle a unastessaunitàtemporale.Dopoaverindividua-to lesingolequotedipensione, lestessesonoposte a carico delle singole gestioni previ-denziali che se ne assumono l’onere. I tratta-mentipensionisticisonoreversibiliai super-stiti con le modalità e nei limiti previsti daogni singola gestione. La pensione totalizza-ta, si rivaluta automaticamente come se fos-seununicotrattamento.È l’Inpsche provve-de all’intero pagamento delle somme spet-tantisullabasediappositeconvenzionistipu-late tra l’istituto e i vari enti interessati.

Periodi che si sovrappongonoIn caso di periodi coperti da contribuzioneinpiùgestioni,devonoessereannullati iperi-odi coincidenti (nel modo più favorevoleall’assicurato) in quanto, ai fini del perfezio-namento dell’anzianità contributiva utileper il diritto alla pensione in totalizzazione,la contribuzione accreditata – per periodiche si sovrappongono – deve essere conteg-giata una sola volta. La neutralizzazione av-viene nella gestione che presenta l’anzianitàcontributiva più alta, sempre che, in tale ge-stione, residui un’anzianità contributiva,non coincidente, pari almeno a tre anni.

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SIPOSSONO UTILIZZARE I SEGMENTI SOTTO I TRE ANNI

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

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GLI ALTRI TRATTAMENTI

Tuttigli«spezzoni»contributivi,anchequelli incuièpresenteun’anzianitàcontributivainferioreatreanni,sipossonototalizzare.Lanovità,operativadal1˚gennaio2012,èstataintrodottadaldecretosalva-Italia.Adifferenzadellaricongiunzione,cheèapagamento, latotalizzazionedeiperiodicontributivièunostrumentocompletamentegratuito.

Page 65: Le Nuove Pensioni 2011

Dal1˚luglio2010larichiestadiricongiun-gere i contributi versati a due o più cas-seprevidenzialièsempreatitoloonero-

so. Lo ha stabilito la manovra correttiva 2010,la legge n. 122 (articolo 12) che ha modificato leregole per la ricongiunzione di cui alla legge29/79. Con l’istituto della ricongiunzione siprovvede a unificare presso una sola forma diprevidenza i contributi versati in gestioni di-verse, allo scopo di ottenere un’unica pensio-ne.Larichiestapuòesserepresentatadal lavo-ratoreinqualsiasimomento,purchéicontribu-ti che formano oggetto della ricongiunzionenonabbianodatotitoloallaliquidazionediunapensione. I periodi ricongiunti sono utilizzaticome se fossero sempre stati versati nel fondoincuisonostatiunificatiedannoquindidirittoa pensione in base ai requisiti previsti dal fon-dostesso.

L’istituto della ricongiunzione è regolato dadue distinte leggi: la legge 7 febbraio 1979 n.29(articoli 1 e2)e la legge 5marzo1990n.45.

Il calcolo dell’onerePer calcolare il costo della ricongiunzione biso-gnaconsiderarealcunielementivariabili,quali:1 la data di presentazione della domanda;1 l’età del richiedente, riferita alla data delladomanda;1 l’anzianità contributiva totale (comprensi-va anche dei periodi ricongiunti) riferita alladata della domanda;1 il sesso del richiedente.

Sulla base di questi elementi si calcola il«coefficiente di riserva matematica» che vamoltiplicato per la maggior quota di pensio-ne (beneficio pensionistico) derivante dalladifferenzatra il calcolo dellapensione annuasenza i periodi oggetto di ricongiunzione e ilcalcolo della pensione annua comprensivodi tali periodi. All’importo così ottenuto èsottratta la somma dei contributi, rivalutatialla data della domanda di ricongiunzione,

provenienti dall’altra gestione e su tale ulte-riore importo è effettuato uno sconto del50%, e la somma risultante rappresenta il co-sto della ricongiunzione.

Fondopensioni lavoratori dipendentiL’articolo1dellalegge29/79permettediricon-giungere presso il Fondo pensioni lavoratoridipendenti, gestito dall’Inps, tutti i contributiesistentinellealtregestionisostitutive,esclusi-ve o esonerative dell’assicurazione obbligato-ria (cosiddette gestioni "alternative" qualiInpdap, Fondi speciali Ferrovie, Volo, Elettri-ci,Telefonici,eccetera)onelleGestionispecia-li dei lavoratori autonomi (artigiani, commer-cianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadricon esclusione della Gestione separata dei pa-rasubordinati).

Prima del 30 giugno 2010 la ricongiunzionenel Fondo pensioni lavoratori dipendenti deiperiodi contributivi maturati in ordinamentipensionistici "alternativi" avveniva senza one-ri per il richiedente. Tutto l’onere era a caricodelle gestioni previdenziali, che dovevano tra-sferire nel Fondo i contributi relativi ai periodiricongiunti,conl’aggiuntadegli interessial tas-soannuodel4,50percento.

Dal1 l̊uglio2010,lerichiestediricongiunzio-

ELETTRICIE TELEFONICI

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

5 La ricongiunzione dei contributi

L’assegno «unico» alza il prezzodi Aldo Ciccarella

I lavoratorielettricietelefonicipaganoperla"ricongiunzione"deicontributiversati.Dallerichiestepresentateadecorreredal1 l̊uglio2010,infatti,laposizioneassicurativadeilavoratorielettricietelefoniciètrasferitanelFondopensionilavoratoridipendentisoloadomandadegli interessatiesoloatitolooneroso.Dallastessadatasonostati infattiabrogati:

1 l’articolo3,comma14,delDlgsn.562/1996cheprevedevailtrasferimentogratuitoadomandadellaposizioneassicurativadalFondoelettriciall’assicurazionegeneraleobbligatoria;

1 l’articolo28dellalegge1450/56checonsentivail trasferimentogratuitod’ufficiooadomandadellacontribuzionedalFondotelefoniciall’Ago.

GLI ALTRI TRATTAMENTI

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Page 66: Le Nuove Pensioni 2011

ni di contributi nel Fondo pensioni lavoratoridipendentisonodiventateatitolooneroso,cononere pari al 50% della differenza tra l’importodell’onere di ricongiunzione e l’ammontaredei contributi e degli interessi trasferiti. Infat-ti, i commi 12-septies, 12-octies e 12-noviesdell’articolo 12 della legge 122/2010 hanno mo-dificato, rispettivamente, le norme in materiadiricongiunzione,dicuiall’articolo1dellaleg-ge 29/79 e di trasferimentodella posizioneas-sicurativa del Fondo di previdenza degli elet-trici e telefonici (si veda la scheda). Quindi,dal 1˚ luglio 2010 le ricongiunzioni ai sensidell’articolo 1 legge 29/79, che consentivano iltrasferimento nel Fpld a titolo gratuito dei pe-riodi di contribuzione maturati presso formedi previdenza sostitutive, esonerative edesclusivedell'assicurazionegeneraleobbliga-toria, sono diventate onerose.

Gestionespeciale autonomiNulla cambia, invece, per la ricongiunzionedei contributi provenienti dalle Gestioni spe-cialidei lavoratori autonomi che continuaa ri-manere a pagamento da parte del richiedente.In questo caso, la facoltà di ricongiunzionepuò essere esercitata a condizione che l’inte-ressato possa far valere, successivamente allacessazione dell’attività come lavoratore auto-nomo, almeno cinque anni di contribuzione inqualità di lavoratore dipendente, in una o piùgestionipensionisticheobbligatorie.

Fondi diversi dal FpldIl lavoratore che possa far valere periodi diiscrizionenell’assicurazionegeneraleobbliga-toria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstitidei lavoratori dipendenti ovvero in forme ob-bligatorie di previdenza sostitutive, esclusiveo esonerative dell’assicurazione generale ob-bligatoria o nelle gestioni speciali per i lavora-toriautonomi gestite dall’Inps può chiedere inqualsiasimomento,aifinideldirittoedellami-suradiun’unicapensione, laricongiunzionedituttiiperiodidicontribuzionedeiqualisiatito-lare. L’interessato può esercitare la facoltà diricongiunzione presso la gestione in cui risultiiscrittoall’attodella domandaovveronellage-stione,diversadaquelladiiscrizione,nellaqua-lepossafarvalerealmenoottoannidicontribu-zioneversataincostanzadieffettivaattivitàla-vorativa.

Questotipodiricongiunzione,èsempresta-

taatitolooneroso.Peraltro,ilcomma12-deciesdell’articolo 12 della legge 122/2010 ha apporta-to modifiche all’articolo 4, comma 1, della leg-ge n. 299/1980, concernente le modalità di de-terminazione della riserva matematica, stabi-lendo che si applicano i coefficienti contenutinelle tabelle di cui all’articolo 13 della legge1338/62,comesuccessivamenteadeguati inba-sealla normativavigente.Di conseguenza, perledomandepresentateadecorreredal31luglio2010(datadientratainvigoredellalegge)l’one-re per la ricongiunzione ai sensi dell’articolo 2della legge n. 29/1979 è determinato in base aicoefficienti contenuti nelle tabelle vigenti alladatadipresentazionedell’istanzadiricongiun-zione(attualmenteletabellesonostateaggior-nate dal Dm 31 agosto 2007), rendendo, ulte-riormentepiùoneroso, ilcostodapagareperlarichiestadi ricongiunzione.

Nel caso di ricongiunzione di periodi da la-voro autonomo valgono gli stessi requisiti ri-chiesti per l’applicazione dell’articolo 1 dellalegge29/79.

Liberi professionistiInapplicazionedellalegge45/90èpossibileri-congiungere, sempre a pagamento, i periodidicontribuzioneesistentipressolevariecasse diprevidenzaperi liberiprofessionisticonquelliesistentipresso legestioni obbligatorie di pre-videnza per i lavoratori dipendenti, pubblici oprivati, o per lavoratori autonomi. Sono pari-menti ricongiungibili i periodi di contribuzio-ne presso diverse gestioni previdenziali per li-beri professionisti. Prima dell’età pensionabi-le, la facoltà è esercitabile solo nella gestionepressocuisièiscrittialmomentodelladoman-da. È possibile la ricongiunzione in una gestio-ne diversa da quella di iscrizione solo al rag-giungimento dell’età pensionabile e solo se intalegestionerisultinoalmenodieciannidicon-tribuzione continuativa, per effettiva attività.Anchetaletipodiricongiunzioneèsempresta-taa titolo oneroso.

Laposizione assicurativa InpsDal 31 luglio 2010, i dipendenti pubblici cessatidal servizio senza diritto a pensione, che vo-glianotrasferireallagestioneInpstutti iperio-didi iscrizioneall’Inpdap, lopossonofare,soloa titolo oneroso, utilizzando l’articolo 1 dellalegge29/79.

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LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

GLI ALTRI TRATTAMENTI

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Page 67: Le Nuove Pensioni 2011

Dopo la riforma delle pensioni è oppor-tuno rivalutare l’impatto del riscattodella laurea sulle posizioni previden-

ziali.L’istitutoèstatodisciplinatoconl’artico-lo 2 del decreto legislativo 184/1997, mentreconl’articolo1dellalegge247/2007èstatopre-visto che gli oneri di riscatto possano essereversati in unica soluzione oppure in 120 ratemensili senza interessi.

L’articolo 24, comma 2 del Dl 201/2011 (leg-ge 214/2011) dispone che la quota di pensionerelativaalleanzianitàmaturatedal2012siacal-colatasecondoilsistemacontributivo.Nede-riverà un cambiamento anche nel calcolo deiriscatti.

Neisistemi retributivi (18 anni dicontribu-ti al 1995), il riscatto chiesto per i periodi finoal 1994 compreso fa maturare una maggiorquotadipensionelegataall’aumentodeicoef-ficienti (legge 965/1965 per gli ex istituti diprevidenza, Dpr 1092/1973 per gli statali). Perperioditemporalisuccessivial1994, l’aumen-toè uniformeepari al2%annuo finoal 2011.

Nel sistema misto retributivo-contributi-vo, i riscatti che si collocano entro il 1992comportano una maggior quota di pensionelegata all’aumento del coefficiente così co-me accade per i sistemi retributivi; per il pe-riodo 1993/1995 si ha una maggior quota dipensione legata alle retribuzioni medie per-cepite; mentre per i periodi dal 1˚ gennaio1996siha l’applicazionedelleregoledelcon-tributivo puro.

Per i periodi riscattati fino al 1995, dunque,valgono parametri retributivi e non si tieneconto dei contributi versati. Per i contributivipuri(lavoratoriprividiqualsiasianzianitàcon-tributivaal1995)gliaspettidavalutaresonodi-versi; infatti la retribuzione di riferimento perladeterminazionedell’onerediriscatto,molti-plicata per l’aliquota di finanziamento, è quel-laassoggettataacontribuzionenei12mesime-noremotirispettoalladatadelladomandaedè

rapportataalperiodooggettodiriscatto.La retribuzione è attribuita temporalmen-

te e proporzionalmente ai periodi riscattatima la rivalutazione del montante individualedei contributi avrà effetto dalla data della do-mandadiriscatto.

Lariforma,avendoistituitoilpensionamen-toanticipatoconanzianitàcontributiveeleva-te, ha previsto un ulteriore canale di accessoper i lavoratori neoassunti dal 1˚gennaio 1996.Questi lavoratorioltrearitirarsidalmondola-vorativoalraggiungimentodeirequisitiprevi-sti per la generalità dei lavoratori (nel 2012 al-meno41annieunmeseperledonnee42annieunmesepergliuomini,nel2013l’aumentosaràdi quattro mesi - di cui tre legati alla speranzadivita-enel2014diunulterioremese)potran-noandareinpensioneconun’etàminimadi63anni(requisito2012)conalmeno20annidian-zianità contributiva e un importo minimo dipensionepari a 2,8 volte l’assegno sociale (peril 2012 1.200, 72 euro). Per questi lavoratori, ilriscatto della laurea comporterà un aumentodelmontantecontributivoequindisaràpiùfa-cile raggiungere l’importo minimo previstodallariformadellepensioni.

Va ricordato che l’articolo 1, comma 7 dellalegge 335/1995 (riforma Dini) aveva previstoche per le pensioni liquidate esclusivamenteconilsistemacontributivo,neicasidimatura-zionedianzianitàcontributivepariosuperioria 40 anni, non concorrevano le anzianità deri-vanti dal riscatto dei periodi di studio. Ne eraderivata un’assenza di convenienza poiché i40 anni dovevano essere effettivamente lavo-ratie ilbeneficiosi sarebbetradotto inuntrat-tamentopensionisticomaggioregrazieaicon-tributiversatiperilriscatto.La legge247/2007hapoi introdotto il comma 5-ter nell’articolo 2del decreto legislativo 184/1997: ora i periodiriscattati sono utili ai fini del raggiungimentodeldirittoapensione.

Lenuovenormeguardanoaldomanigiocan-do tutto sul sistema contributivo: più versa-mentisignificherannounapensionepiùalta.

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5 Come si può «valorizzare» l’università

Con il riscatto pensione più ricca

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore67

GLI ALTRI TRATTAMENTI

di Fabio Venanzi

Page 68: Le Nuove Pensioni 2011

In alcuni periodi della vita lavorativa la retri-buzione può venir meno e con essa la contri-buzioneobbligatoria.

Tuttavia, non sempre a ciò si accompagna laperdita dell’accredito contributivo ai fini del di-ritto e/o della misura del trattamento pensioni-stico.Visono,cioè,periodiedeventichegenera-noildirittoallacontribuzione"figurativa",auto-maticamente o a richiesta del lavoratore. Rien-tra inquest’ultimacategoria l’accreditodeiperi-odi di servizio militare, dell’aspettativa per cari-che pubbliche o sindacali, dei congedi parentalieccetera.

L’accreditoavviened’ufficio,invece,perleas-senze dovute a interventi di cassa integrazioneguadagni, disoccupazione, mobilità e altri even-ti similari.

In generale, ai fini della valorizzazione dellaretribuzionepensionabile,perognisettimanadicontribuzionefigurativa, siassumeabase lame-diadelleretribuzionisettimanalipercepiteinco-stanza di lavoro nell’anno in cui si collocano glieventiconsiderati.L’accreditodellacontribuzio-nefigurativapuòesserefattovaleredailavorato-ri iscritti:1 nell’assicurazione generale obbligatori deilavoratori dipendenti;1 nelle gestioni speciali dei lavoratori autono-mi;1 nei fondi speciali di previdenza gestitidall’Inpsdoveprevisto dallerelativenormere-golamentari.

L’accredito può essere chiesto anche daisuperstiti dell’assicurato o del pensionatodeceduto. Condizione essenziale per ottene-re l’accredito figurativo è che il periodo nonsia già coperto da contribuzione obbligato-ria, ovvero che il periodo non sia già statoconsiderato utile ai fini della concessionedella pensione dello Stato o di un altro tratta-mento pensionistico sostitutivo, esclusivood esonerativo dell’assicurazione Ivs (inva-

lidità, vecchiaia, superstiti).L’accredito può, peraltro, essere a copertu-

ra di periodi privi di contribuzione, oppure aintegrazione della contribuzione versata afronte di retribuzioni ridotte, nonché a incre-mentodella contribuzioneeffettuatase l’attivi-tà lavorativa è stata svolta nel settore agricolo.

È utile rilevare che, a differenza di altri isti-tutiquali il riscattoo laricongiunzione, l’accre-dito figurativo non comporta costi a carico dellavoratore.

L’accredito vale, di norma, ai fini del ricono-scimento del diritto al pensionamento e dellamisura del trattamento, fermo restando che icontributi figurativi possono essere valutatinel limite complessivo di cinque anni per de-terminare il diritto alla pensione di anzianità,concessa a carico dell’assicurazione generaleobbligatoria dei lavoratori dipendenti, degliartigiani, dei commercianti e dei coltivatoridiretti, se il richiedente non può far valerecontribuzione antecedente al 31 dicembre1992 (articolo 15, comma 1 del decreto legislati-vo 503/1992).

Inoltre, i contributi figurativi non possonoessere valutati per determinare il requisitocontributivo previsto per la concessione del-la pensione di vecchiaia con il sistema di cal-colo contributivo (articolo 1, comma 20 dellalegge 335/1995).

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IL DOCUMENTO

LADOTE

5 Gli eventi coperti dai «figurativi»

In aiuto anche i contributi virtuali

La «figurativa»Ilriepilogodeglieventipiùcomunicopertidacontribuzionefigurativaelapossibilitàdiutilizzoaifinideltrattamentoprevidenziale

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

Il limitedeicontributifigurativichepossonoessereconsideratiaifinidellapensionedianzianitàèdicinqueanniperquantinonhannocontributiaccreditatientroil31dicembre1992.Lanorma,dopolasostanzialecancellazionedellepensionidianzianità,andràraccordataconlenovitàdellariformacontenutanelDl201/2011,legge214/2011.

di Alfredo Casottie Maria Rosa Gheido

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GLI ALTRI TRATTAMENTI

Page 69: Le Nuove Pensioni 2011

032No alla ricongiunzionenella Gestione separata Inps

Sono nato il 1˚maggio del ’54. Al 31 marzo del’93 avevo superato i 18 anni di contributi.Dall’aprile del ’93 al marzo del ’96 ho percepitoun’indennità di carica, ma non ho versato icontributi. Poi da aprile del ’96 al dicembre del2002 ho percepito un’indennità di carica, conversamento di sei anni e nove mesi di contributicome lavoratore parasubordinato. Da febbraiodel 2003 sono tornato lavoratore dipendente eho maturato dei contributi aggiuntivi. Èpossibile ricongiungere i contributi maturaticome lavoratore dipendente con quelli raggiunticome parasubordinato? Posso riscattare i treanni mancanti, dal ’93 al ’96, come lavoratoredipendente?

La risposta è negativa. Non è possibile, infatti,ricongiungere i contributi messi assieme comelavoratore dipendente a quelli della Gestione separatadell’Inps, neppure a pagamento. Non è possibilenemmeno riscattare gli anni 93-96 come lavoratoredipendente.

033L’assegno non viene ridottoin presenza di contitolari

Dopo la morte di mio marito ho diritto allapensione di reversibilità. Anche mio figliominorenne sarà contitolare. È vero che, visto chelavoro ancora, mi ridurranno il trattamento?

La pensione ai superstiti liquidata a decorrere dal 1˚settembre 1995 viene ridotta se il titolare possiede altriredditi. In particolare, la riduzione è del 25% dell’importose il titolare possiede un reddito superiore a 3 volte inminimo annuo, del 40% se il reddito è superiore a 4 volte il

minimo annuo e del 50% se il titolare possiede un redditosuperiore a 5 volte il minimo annuo. Tale riduzione però,non si applica nel caso in vi sia la presenza di contitolari,come nel caso in esame.

034Ricongiungere i contributiè ancora a pagamento

La manovra Monti prevede delle novità in temadi ricongiunzione dei contributi? È sempre atitolo oneroso?

Non ci sono novità in materia di ricongiunzione, cherimane a titolo oneroso (legge 122/2010).

035Il reddito personaleriduce l’assegno sociale

Ho compiuto 65 anni a dicembre 2010. Ho fattodomanda per l’assegno sociale, che mi è statoconcesso dal 1˚gennaio 2011. L’importodell’assegno non è tuttavia pieno ma ridotto, inquanto mio marito ha un reddito di 7.500 euro. Ègiusto che sia così?

Sì, è corretto che l’ammontare sia ridotto. Infattil’importo dell’assegno sociale dipende dal redditopersonale e, nel caso di persone coniugate, dal redditocumulato con il coniuge. Si ha diritto alla misura interase non si possiedono redditi; invece, si avrà diritto allamisura ridotta, fino alla concorrenza dell’assegnosociale, quando si possiedono redditi in misurainferiore all’importo dell’assegno sociale. Per quantoconcerne il richiedente coniugato, l’assegno spettanteviene determinato dalla differenza tra il limite direddito coniugale, due volte l’assegno sociale, previstoe il reddito dichiarato. Di conseguenza, essendol’importo dell’assegno sociale per il 2011 pari a 417,30euro, il limite del reddito coniugale è due volte

5 Domande & risposte

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore69

GLI ALTRI TRATTAMENTI

Page 70: Le Nuove Pensioni 2011

l’importo annuo dell’assegno sociale, pari a 10.849,80.Quindi, nel caso in esame di 7.500 euro di reddito, illettore percepisce 3.349,80 annui, pari a 257.68 euromensili.

036Per la reversibilità sogliadi contributi per il defunto

La moglie di mio zio, scomparsa a 50 anni,lavorava da circa dieci anni come cassiera in ungrande supermercato. Vorrei sapere se èpossibile (e come) recuperare i contributiprevidenziali versati all’Inps. Mi è stato dettoche questi contributi andranno persi, purtroppo,non essendo stato raggiunto il minimo di 20anni di contribuzione. È vero?

Andiamo con ordine, perché si fa confusione fra laposizione della defunta in riferimento ai contributi chedoveva possedere per raggiungere il diritto a pensione ei requisiti per la pensione ai superstiti. Se è stato dettoche erano necessari vent’anni di contributi, si riferisceal fatto che se la moglie di suo zio non fosse deceduta,avrebbe dovuto raggiungere vent’anni di contribuzioneper la pensione di vecchiaia. Quello che interessa capireora è se vi sono o meno i requisiti per la pensione aisuperstiti in favore di suo zio. Per avere diritto a taleprestazione, è necessario che il lavoratore deceduto,non pensionato, abbia maturato, in alternativa: almeno780 contributi settimanali (requisiti previsti per lapensione di vecchiaia prima dell’entrata in vigore deldecreto legislativo 503/92); almeno 260 contributisettimanali di cui almeno 156 nel quinquennioantecedente la data di decesso (requisiti previsti perl’assegno ordinario di invalidità). Da come dice illettore, la defunta ha lavorato negli ultimi dieci annicome cassiera al supermercato: sembrerebbe che visiano i requisiti per l’assegno di invalidità e diconseguenza per ottenere la pensione ai superstiti daparte di suo zio. Quindi, suo zio dovrà fare domanda dipensione ai superstiti alla sede Inps territorialmentecompetente.

037In caso di rioccupazionescatta il cumulo dei trattamenti

Ho raggiunto i requisiti per andare inpensione di anzianità già da tempo. Quindi, se

faccio la domanda posso andare dal mesesuccessivo alla presentazione della richiesta.La mia azienda mi ha offerto di rioccuparmi,anche dopo la pensione. Chiedo se la miapensione subisce delle trattenute e se icontributi versati dopo la pensione midaranno diritto a un aumento della stessa traqualche anno.

In caso di rioccupazione la pensione non subiscealcuna trattenuta per lavoro. Infatti a decorrere dal 1˚gennaio del 2009 le pensioni si cumulano, totalmente,sia con il reddito derivante da lavoro dipendente che dalavoro autonomo. Lo ha stabilito l’articolo 19, comma 1,del decreto legge 112/2008, convertito, conmodificazioni in legge 133/2008.Per quanto concerne l’adeguamento della pensione inseguito al lavoro successivo, spetta la liquidazione delsupplemento. In particolare, lo stesso spetta dopo dueanni se si è compiuta l’età pensionabile, che con lenovità del decreto Monti, dovrà essere aggiornata, odopo cinque anni dalla liquidazione della pensione odel precedente supplemento.

038Possibile totalizzare periodiminimi di contribuzione

Ho sentito dire che la manovra di Natale haprevisto delle novità sulla totalizzazione. Di checosa si tratta?

È vero. Per accedere a questo istituto, infatti, non saràpiù necessario il limite minimo di tre anni dicontribuzione in ogni singola gestione.Si potranno dunque totalizzare tutti i contributi versatinelle varie gestioni senza alcun limite temporalecontributivo. La novità è contenuta nell’articolo 24,comma 19 del decreto legge 201/2011, dove vienestabilito che «All’articolo 1, comma 1, del decretolegislativo 2 febbraio 2006, n. 42, e successivemodificazioni e integrazioni, con effetto dal 1˚gennaio2012 le parole "di durata non inferiore a tre anni" sonosoppresse». Si tratta ora di capire se i requisiti di 65anni di età e 20 anni di contributi per l’accesso allapensione di vecchiaia sia per gli uomini che per ledonne, e 40 anni di contributi per l’accesso allapensione di anzianità, rimarranno ancora tali osubiranno delle modifiche in seguito a quanto previstoper le pensioni di vecchiaia e anticipata dal decretolegge 201/2011.

Il Sole 24 OreLE NUOVE PENSIONI

GLI ALTRI TRATTAMENTI

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Page 71: Le Nuove Pensioni 2011

Blocco della rivalutazione automaticadellepensionisuperioriatrevolteiltrat-tamentominimoInps(1.405,05eurolor-

de mensili). La misura di contenimento dellaspesa è contenuta all’articolo 24, comma 25deldecretolegge201(legge214/2011).Lapere-quazione rispetto alla variazione del costodella vita accertato dall’Istat sarà invece al100% per le pensioni fino a tre volte i tratta-menti Inps.

La regolaLa rivalutazione o perequazione automaticadeitrattamentipensionisticièunaumentoap-plicatoannualmenteallepensioni, siadelset-tore pubblico che del settore privato, in baseall’articolo14dellalegge724/1994,perevitarecheilpotered’acquistosiaerosodall’inflazio-ne. Ogni anno, con decreto del ministerodell’Economia, in base alla variazione del co-stodellavitaaccertatadall’Istat,vienestabili-ta la variazione previsionale, stimata in viaprovvisoria,edespressainpercentuale,daap-plicarsi dal mese di gennaio sull’importo del-la pensione mensile. Contestualmente vienedeterminataanchelapercentualedivariazio-ne definitiva, da applicare per l’anno prece-

dente, in sostituzione di quella previsionale.La differenza tra la variazione previsionale equelladefinitivadeterminaunconguaglio,daapplicarealle pensioni,chepuòessere:1 positivo, se la variazione definitiva è statasuperiore, rispetto a quella previsionale; inquestocaso, ladifferenzavienecorrispostaalpensionato inaggiuntaallapensione;1 negativo, se la variazione definitiva è statainferiore, rispetto a quella previsionale; inquesto caso, la differenza viene sottrattadall’importodellapensionepercepitadalpen-sionato.

L’adeguamento si applica dal 1˚gennaio diognianno,percuinelmesedigennaiolapen-sione subisce sia un aumento, rispetto aquanto è stato stimato, in via previsionale,per l’annocorrente,sia il conguaglio,negati-vo o positivo.

Di norma, l’aliquota stabilita dal decreto siapplicaintegralmentesoloallepensionidiim-porto fino a tre volte il trattamento minimo.Per quelle di importo compreso da tre volte acinque volte la percentuale viene ridotta al90%mentrepergli importisuperioriacinquevolte viene applicato un aumento pari al 75%dell’aliquota.

La necessitàdi risparmiareLa riduzione sulla perequazione automatica

5 Adeguate le pensioni fino a 1.400 euro

Un taglio alle rivalutazioni Istat

6

Siè decisodi ridurrele pensioniaggiornatecon l’indicesul costodellavitaelaboratoogni anno

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

CAPITOLO 6

di Aldo Ciccarella

Il taglio degli assegni

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Page 72: Le Nuove Pensioni 2011

delle pensioni è stata una delle misure ogget-to delle manovre, a partire dal Dl 98/2011, perfinireconl’opzionecontenutanelDl201/2011.La finalità è tagliare laspesapubblica.

Conlaprimamanovra(quellaestiva), l’arti-colo 18, comma 3, del decreto legge 98/2011(legge111/2011)sièstabilito–atitolodiconcor-so al consolidamento degli obiettivi di finan-za pubblica, per il 2012 e 2013 – che la rivaluta-zioneautomaticadellepensioninonèconces-sa sulla quota di pensione che supera cinquevolte il trattamento minimo, cioè oltre i2.304,85 euro. Per le pensioni fino a trevolte iltrattamentominimo(1.382,91euro), invece, larivalutazione è confermata al 100 per cento.Per le pensioni di importo compreso fra tre ecinque volte il trattamento minimo il coeffi-ciente di rivalutazione è stato confermato al70percento.

Per le pensioni superiori a cinque volte iltrattamento minimo, ma inferiori al limitecompresalarivalutazione,l’indicizzazioneve-nivacomunquegarantitafinoallimitemaggio-rato,per evitareche lapensionerisultasse poiinferiore alle pensioni in partenza al di sottodei2.304,85euromaoggettodellarivaluzione.

Il taglio alle rivalutazioni collegate all’indi-ce Istat sarebbe stato annullato dal 2014. Tut-tavia,leprevisionideldecreto98, legge111,so-no state abrogate con il decreto legge201/2011,cheharidottoilbacinodellarivaluta-zione.

Il taglio 2012-2013ConlamanovradiNatale,nellaversioneorigi-naria,sierastabilitochelarivalutazioneauto-matica delle pensione, per il biennio2012-2013, sarebbe stata riconosciuta al 100%esclusivamente ai trattamenti pensionisticidiimportocomplessivofinoaduevolteiltrat-tamento minimo Inps, pari a 937 euro lordimensili.

Invece,pergli importi superioriaduevolteil trattamentominimoInpsnonsarebbespet-tatoalcunaumento.

Successivamente, durante la conversionein legge, è stato previsto l’innalzamentodell’asticelladaduevolte il trattamentomini-mo Inps a tre volte. Si è dunque ampliata laplatea dei pensionati che si vedranno pere-quate, per il biennio 2012-2013, la pensione al100% dell’inflazione: si tratta di quanti perce-piscono una pensione di 18.265,65 euro lordi

all’anno/1.405,05 lordi mensili.Per garantire omogeneità di trattamento, è

stato,comunque,stabilitoche,perlepensionidi importosuperioreatrevolte il trattamentominimo Inps e inferiore a tale limite incre-mentatodellaquota di rivalutazioneautoma-ticaspettante,l’aumentodirivalutazioneèco-munqueattribuitofinoaconcorrenzadelpre-detto limite maggiorato (pari a 1.441,58 euro).Per i trattamenti superiori a 1.441,58 euro,quindi, non sarà assicurata alcuna coperturaall’inflazione.

Alfinedidefinirelasogliasullesingolepen-sione (circa 1.405 euro mensili) si prenderà ariferimento il reddito pensionistico totale delpensionato.

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ACONFRONTO

Pensionelorda annua Assegno lordo al mese

Rivalutazione

2012 2013

6.100 469,2 85,4 85,4

7.000 538,5 98,0 98,0

8.000 615,4 112,0 112,0

9.000 692,3 126,0 126,0

10.000 769,2 140,0 140,0

11.000 846,2 154,0 154,0

12.000 923,1 168,0 168,0

13.000 1.000,0 182,0 182,0

14.000 1.076,9 196,0 196,0

15.000 1.153,8 210,0 210,0

16.000 1.230,8 224,0 224,0

17.000 1.307,7 238,0 238,0

18.000 1.384,6 252,0 252,0

19.000 1.461,5 0,0 0,0

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore72

IL TAGLIO DEGLI ASSEGNI

Larivalutazionedellepensionifravecchieenuoveregole (*)

(*) In base agli indicatori 2011: pensione minima di 6.079,59 euro lordi annui erivalutazioneall’1,4%;gli indicatori2012devonoancoraesserefissatidalministe-rodel Lavoro

Page 73: Le Nuove Pensioni 2011

Lamanovra"salva-Italia",dopolemodifi-che apportate dalla legge 214, di conver-sione del Dl 201, ritocca il contributo di

perequazione, anche noto come contributodisolidarietà,introdottodallamanovradiFer-ragosto per le pensioni di importo annuo su-periorea 90milaeuro.

Conl’ultimamodificail contributodipere-quazione, da applicare per il periodo agosto2011-dicembre 2014, è pertanto articolato se-condoi seguenti scaglioni edaliquote:1 5% sulla quota dei trattamenti pensionisticisopra i 90milae fino a 150milaeuro;1 10% sulla quota dei trattamenti pensionisti-ci sopra i 150milae finoa200milaeuro;1 15% sulla quota dei trattamenti pensionisti-ci sopra i 200milaeuro.

Le cosiddette pensioni d’oro sono ricono-sciutecomeunprivilegio:sononellagenerali-tàdeicasi fruttodelcalcoloretributivo,chesibasasulleretribuzionidiuncertoperiododel-

la vita lavorativa, magari escludendo quellemeno favorevoli. In nome dell’equità, questoregime favorevole in misura eccessiva deveessereriequilibratoperevitarecheilpesodeitagliricadasolosuquantidevonoancoraarri-vare al pensionamento. Tra l’altro, i requisitisonostatiinaspriti: lepensionisonopiùlonta-ne e presuppongono, di solito periodi contri-butivi più lunghi. Inoltre, tutti i trattamenti,dal 2012, saranno calcolati – anche quelli chefinora erano rimasti esclusi – con il metodocontributivo, che è strettamente correlatoconiversamenti accreditati.

Il consensorispettoalcontributodi solida-rietà discende dunque dalla consapevolezzache si tratta di una misura che persegue, nontanto e non solo obiettivi di cassa, ma ancheobiettividi equità sociale.

La storiaNon è la prima volta che le pensioni d’oro su-bisconounprelievostraordinario(per lapre-videnza pubblica, la Finanziaria 2004 intro-dusseuncontributodel3%peruntriennio).Il

LECARATTERISTICHE

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

5 Tre aliquote di solidarietà oltre i 90mila euro

Prelievo extra sulle pensioni d’orodi Barbara Massara

IL TAGLIO DEGLI ASSEGNI

73

01 | LA MISURAIl contributo di solidarietà è statoprevisto per scaglioni, secondo trealiquote: 5% per le pensioni oltre i90mila euro e fino a 150mila; 10% perassegni superiori a 150mila euro fino a200mila; 15% per trattamenti oltre i200mila euro. L’applicazione delcontributo di perequazione è stabilitadal 1˚agosto 2011 fino al 31 dicembre2014. Nel caso di più pensioni, ilcontributo annuo deve esseretrattenuto in misura proporzionale aitrattamenti erogati. Il Casellario dovràfornire a tutti gli Enti le informazionirelative alla trattenuta da effettuare.

02 | LA PLATEAPer individuare i pensionati neiconfronti dei quali opera il contributodevono essere presi in considerazionetutti i trattamenti pensionisticiobbligatori e i trattamenti integrativi ecomplementari, erogati dall’Inps e daenti diversi. Sono escluse dal computoai fini del contributo di solidarietà leprestazioni di tipo assistenziale, gliassegni straordinari di sostegno alreddito, le pensioni erogate alle vittimedel terrorismo, le rendite Inail.L’Inps ha ricordato che l’importo delcontributo diminuisce l’imponibile daassoggettare all’Irpef.

03 | IL PRELIEVOLa trattenuta è effettuata in viapreventiva su ciascun rateo di pensionea decorrere dal 1˚agosto 2011 e latrattenuta viene applicata in viapreventiva e conguagliata aconclusione dell’anno di riferimento.Come ricorda l’Inps, nella circolare 109del 5 agosto 2011, l’importo minimo delcontributo annuo da trattenere,calcolato su tutte le pensionidell’interessato,è pari a 12 euro annui. Dunque,sotto questo importo l’istitutodi previdenza (o i diversi enti)non effettuerà il prelievo.

Page 74: Le Nuove Pensioni 2011

percorso è stato estremamente tortuoso enonprivodidifficoltà.

La manovra d’estate 2011, il Dl 98/2011, leg-ge 111/2011, con il comma 22 bis all’articolo 18ha istituito per il periodo agosto 2011-dicem-bre 2014 un contributo di solidarietà del 5%per le pensioni sopra i 90mila euro e fino a150milaeuro;del 10%sullaquotaeccedente.

L’articolo 2, comma 1 del Dl 138/2011, la ma-novradiFerragosto,avevainizialmenteabro-gatoilcontributodisolidarietà,cheèstato in-veceripristinatoinfasediconversione(legge148/2011). Nel frattempo l’Inps e gli altri entiprevidenziali avevano iniziato ad operare ilprelievo, poi sospeso, per essere riattivato innovembrequandoèstatarecuperataanchelatrattenuta arretrata di ottobre (messaggioInps20473/2011).

Da ultimo, il comma 31 dell’articolo 24 delDl201/2011 (legge214/2011)hadinuovomodi-ficato il contributo di perequazione, aggiun-gendo un’aliquota del 15% sulla quota di pen-sione superiore a 200mila (contro la prece-dentemisura del 10percento).

LeregoleRimangonoinvariatelenormeperilcontribu-todi solidarietà, già oggetto dichiarimenti dapartedeglientiprevidenzialitenutiaeffettua-re il prelievo (circolare Inps 109/2011, notaInpdap30/2011, circolare Enpals 13/2011).

Per verificare la sussistenza dell’obbligo disolidarietà, si devono cumulare tutti i tratta-menti pensionistici ricevuti in un anno, com-presi quelli erogati dai fondi pensionistici in-tegrativi e complementari. A tale fine è il ca-sellariopensionistico a fornire tutti i dati utiliper il prelievo del contributo di perequazio-ne, secondo modalità proporzionali ai tratta-mentierogati.

La trattenuta èdeterminata in via preven-tiva, in quanto sarà poi oggetto di congua-glio a fine anno. In seguito all’incrementodel contributo disposto dalla manovra diNatale, per le pensioni di importo superio-re a 200mila euro il conguaglio per il 2011potrà essere pesante.

Nellacircolare109/2011l’Inpshainfinepre-cisato che tale contributo è deducibile ai finiIrpef, in analogia con quanto avvenne per ilcontributo di solidarietà introdotto dalla Fi-nanziaria2004.

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LARICHIESTAALLEPENSIONI PIÙ«RICCHE»

Pensionelorda

Contributolordo

Minoreimposta

Contributonetto

91.000 50 21,5 28,5

100.000 500 215,0 285,0

110.000 1.000 430,0 570,0

120.000 1.500 645,0 855,0

130.000 2.000 860,0 1.140,0

140.000 2.500 1.075,0 1.425,0

150.000 3.000 1.290,0 1.710,0

160.000 4.000 1.720,0 2.280,0

170.000 5.000 2.150,0 2.850,0

180.000 6.000 2.580,0 3.420,0

190.000 7.000 3.010,0 3.990,0

200.000 8.000 3.440,0 4.560,0

210.000 9.500 4.085,0 5.415,0

220.000 11.000 4.730,0 6.270,0

230.000 12.500 5.375,0 7.125,0

240.000 14.000 6.020,0 7.980,0

250.000 15.500 6.665,0 8.835,0

260.000 17.000 7.310,0 9.690,0

270.000 18.500 7.955,0 10.545,0

280.000 20.000 8.600,0 11.400,0

290.000 21.500 9.245,0 12.255,0

300.000 23.000 9.890,0 13.110,0

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

Il contributo di solidarietà dopo il nuovo intervento della manovra

IL TAGLIO DEGLI ASSEGNI

74

Page 75: Le Nuove Pensioni 2011

La riforma delle pensioni ha introdotto,dal 1˚gennaio 2012 e fino al 31 dicembre2017,uncontributodisolidarietàacari-

codegli iscrittiedeipensionatidellegestio-niprevidenzialiconfluitenelFondopensio-nilavoratoridipendentiedelFondodiprevi-denzaperilpersonaledivolodipendentedaaziende di navigazione aerea. Il contributoserveper il riequilibriodei fondi.

Legestioni interessatesono:1 il Fondo trasporti (detto anche autoferro-tranvieri) cui erano iscritti i dipendenti daaziende ed enti esercenti pubblici servizi ditrasporto(ferrovie,tranvie, filovie,autoser-vizi,lineedinavigazioneinternaefunivieas-similabili per atto di concessione alle ferro-vie; dal 1996 il personale è iscritto all’Ago inevidenzacontabileseparata);1 il Fondo elettrici relativo ai dipendentiEnel nonché ai dipendenti di aziende priva-techeproducono,trasformano,commercia-lizzano l’energia elettrica con almeno 15 di-pendenti (soppresso dal2000);1 ilFondotelefonicirelativoalpersonaledi-pendenteda società cheavevanoin conces-sione il pubblico servizio di telefonia (sop-pressodal 2000);1 il Fondo Inpdai nato per gestire i tratta-menti pensionistici dei dirigenti industrialinonché di coloro che prestano attività lavo-rativaoperandosulpianogerarchicopiùele-vato(soppresso dal2003);1 il Fondo volo provvede alla liquidazionedelle pensioni del personale di volo: piloti,assistentidivoloe tecnici divolo.

La misura del contributo varia a secondachegli iscritti abbianolo statusdipensiona-ti oppure di lavoratori ed è determinata inrapportoalperiododiiscrizioneanteceden-te l’armonizzazione introdotta dalla legge335/1995eallaquotadipensionecalcolatainbase ai parametri più favorevoli rispetto alregimedell’assicurazionegeneraleobbliga-

toriavigentepresso l’Inps.Il contributo consente di rendere più

equi i trattamenti pensionistici eliminandoildivariotra i lavoratoriche, aparitàdicon-tribuzione e retribuzione percepita, posso-no avere trattamenti differenti a causa deidiversi criteri di calcolo esistenti nelle di-verse"casse".

Nelcaso dipensionati, l’ammontare dellamisura del contributo oscilla tra un minimodello 0,3% per anzianità al 31 dicembre 1995tra cinque e 15 anni per giungere fino all’1%per quegli iscritti che potevano vantareall’epocadella riformaDini(legge 335/1995)oltre25 annidicontribuzione.

Rimangonoesclusedalcontributolepen-sioniilcuiimportomensilesiaparioinferio-reacinquevolteil trattamentominimoInps(peril2012lasogliadiventa2.402,65euro), lepensioniegliassegnidi invaliditànonchélepensionidi inabilità.

La riforma prevede una clausola di salva-guardia stabilendo che con l’applicazionedel contributo di solidarietà, il trattamentopensionistico "decurtato" non potrà esserecomunque inferiore a cinque volte il tratta-mentominimoInps.

Invece, nel caso dei lavoratori la misuradelcontributo èstabilita inmisura fissapariallo 0,5%per tutti i fondi confluiti e prescin-dendo dall’anzianità contributiva possedu-taal 31dicembre 1995.

Sullabasedeiparametriedellevalutazio-ni, che hanno tenuto conto delle proiezionipluriennali dei bilanci tecnici delle gestioniInps interessate dalla disposizione, emergeche il beneficio per le casse dell’Erario suipensionatiammontaa47milionidieuroperannomentresuilavoratoriattiviilbeneficioammontaa 68milioni dieuro per anno; il ri-sparmio complessivo ammonta a oltre 115milioni di euro che, al netto dell’aliquotamarginalemediafiscale,determinaunbene-ficioeffettivointerminirealiperoltre72mi-lionidieuro.

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IL DOCUMENTO

5 Il contributo per pensionati e attivi

Fondi speciali, appello-solidarietà

Il contoLatabellaconlealiquotedisolidarietàperiscrittiepensionatiaifondispecialiconfluitinell’Inps:daidirigentiailavoratoridellatelefonia

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

IL TAGLIO DEGLI ASSEGNI

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di Fabio Venanzi

Page 76: Le Nuove Pensioni 2011

039Contributo di perequazionesulle pensioni fino al 2014

Sonounexdirigentepubblicoinpensione,contrattamentopensionisticosuperiorea90milaeuroall’anno.Finoaquandodovròpagareilcontributodisolidarietà,previstodallalegge111del2011?

Il contributo di solidarietà (denominato «contributo diperequazione»), previsto per i pensionati dall’articolo 18,comma 22-bis della legge 111/11 sarà trattenuto fino al 31dicembre 2014.

040Contributo di perequazione:vale il totale dei trattamenti

Oltre la pensione corrisposta percepisco unapensione integrativa, per un totale di oltre90mila euro all’anno. Il contributo disolidarietà previsto dalla legge 111/11 vieneapplicato solo sulla pensione corrispostadall’Inps o sul totale dei due trattamenti?

Per espressa previsione normativa dell’articolo 18, comma22-bis della legge 111/11, ai fini dell’individuazione dellasoglia per l’applicazione del contributo di perequazione,agli importi dei trattamenti pensionistici corrisposti daenti gestori di forme di previdenza obbligatoria occorresommare i trattamenti erogati da forme pensionistiche chegarantiscono prestazioni in aggiunta o a integrazione deltrattamento pensionistico obbligatorio. Quindi, si fariferimento al totale dei trattamenti pensionistici.

041Prelievo del 15% sugli assegnioltre i 200mila euro

Sono un pensionato. È vero che è stata elevata la

percentuale del prelievo per contributo disolidarietà per le pensioni oltre i 200mila euro?

Sì. L’articolo 24, comma 31-bis del decreto legge 201/2011(cosiddetto «decreto Salva Italia» ha previsto un ulterioreprelievo del 15% per i trattamenti pensionistici oltre i200mila euro. Il contributo di solidarietà (denominato«contributo di perequazione»), previsto per i pensionatidall’articolo 18, comma 22-bis della legge 111/11 saràtrattenuto fino al 31 dicembre 2014.

042Il «blocco» dei trattamentisi applica per due anni

Non mi è chiaro se solo le pensioni fino a euro1.400 euro continueranno a essere adeguate alcosto della vita, mentre quelle che superanoquesto ammontare subiranno il blocco. È così?

L’articolo 24, comma 25 del Dl 201 stabilisce che larivalutazione delle pensioni è riconosciuta, per gli anni2012 e 2013, nella misura del 100%, solo ai trattamentipensionistici di importo complessivo fino a tre volte iltrattamento minimo Inps, circa 1.404 euro. Soltanto per lepensioni di importo superiore a quell’importo, mainferiore a tale limite incrementato della quota dirivalutazione automatica spettante, l’aumento dirivalutazione è comunque attribuito fino a concorrenza delpredetto limite maggiorato.

043Rivalutate le pensionifino a tre volte il minimo

Le indicizzazioni sulle pensioni scattano entro i1.400 euro o fino a 1.400 euro?

In base all’articolo 24, comma 25 del decreto legge201/11 (manovra «Salva Italia») la rivalutazione dellepensioni è riconosciuta per gli anni 2012 e 2013esclusivamente ai trattamenti pensionistici di importo

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

5 Domande & risposte

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IL TAGLIO DEGLI ASSEGNI

Page 77: Le Nuove Pensioni 2011

complessivo fino a tre volte il trattamento minimo Inps,circa 1.404 euro.

044Con un assegno di 1.800 eurosalta la rivalutazione

Una pensione di 1.800 euro lordi saràtutta deindicizzata oppure una quota(sotto 1.400 euro) otterrà la rivalutazione?

In questo caso la pensione, nel biennio 2012-2013, nonavrà diritto ad alcuna rivalutazione, in quanto l’importodel trattamento è nel complesso superiore a tre volte iltrattamento minimo Inps.

045Soglia a 1.400 europer difendersi dall’inflazione

Solo le pensioni fino a 1.400 eurocontinueranno a essere adeguate al costodella vita?

L’articolo 24, comma 25 del decreto legge 201/2011stabilisce che la rivalutazione delle pensioni èriconosciuta, per gli anni 2012 e 2013, nella misura del100%, solo ai trattamenti pensionistici di importocomplessivo fino a tre volte il trattamento minimo Inps,circa 1.404 euro.Soltanto per le pensioni di importo superiore a questoimporto, ma inferiore a tale limite incrementato dellaquota di rivalutazione automatica spettante, l’aumentodi rivalutazione è comunque attribuito fino aconcorrenza del predetto limite maggiorato.

046Nel 2012 per il costo della vitavariazione del 2,6%

Percepisco una pensione di circa 750euro al mese. Nel 2012 di quanto saràrivalutata?

In questo caso l’ammontare della pensione è inferiore a1.404 euro. Il trattamento sarà pertanto aumentato nellamisura pari al 100 per cento in base alla variazione delcosto della vita accertata dall’Istat, stimato, nel 2012,nella misura del 2,6% e, nel 2013, nella misura del 1,9per cento.

047La somma dei trattamentipuò far cadere il diritto

Sono una pensionata che percepisce unapensione diretta di 800 euro al mese e unapensione di reversibilità di 700 euro al mese.Avrò diritto alla rivalutazione della pensione?

La risposta è negativa, in quanto, per stabilire la sogliaprevista in tre volte il trattamento minimo Inps (circa1.404 euro) occorre prendere in considerazione il redditopensionistico complessivo del pensionato. In questo casola somma delle due pensioni supera la soglia limite.

048Dal 2014 si tornaad applicare le vecchie regole

Quando nel 2013 finirà il blocco dellarivalutazione automatica delle pensioni checosa accadrà?

Dal 2014, la rivalutazione automatica delle pensionidovrebbe applicarsi secondo la previgente disciplina, cheprevede: per gli importi delle pensioni fino a tre volte iltrattamento minimo Inps, rivalutazione al 100%dell’indice Istat; per gli importi delle pensioni da 3 volte a5 volte il trattamento minimo Inps, la percentuale vieneridotta al 90%; per gli importi superiori a 5 volte iltrattamento minimo Inps, viene applicato un aumento parial 75 per cento dell’aliquota stessa.

049La penalizzazione si applicanel periodo 2012 - 2013

Qual è la misura dell’aumento previsto per larivalutazione automatica delle pensioni?

La rivalutazione delle pensioniè riconosciuta per gli anni2012e 2013ai trattamenti pensionistici di importocomplessivo fino a tre volte il trattamento minimo Inps, e saràpari al 100% della variazione del costo della vita accertatadall’Istat, stimato, per il 2012, al 2,6% e, per il 2013, al 1,9 %.

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LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore77

ONLINE

IL TAGLIO DEGLI ASSEGNI

Page 78: Le Nuove Pensioni 2011

La manovra varata dal Governo Monti(decreto legge 201/2001, convertito dal-la legge214/2011)hariguardatoanchegli

aspetticontributiviepensionisticideilavora-tori autonomi. Vediamo in dettaglio quali so-nolenovitàperartigiani,commercianti, lavo-ratori agricoli autonomi e lavoratori autono-miecollaboratoriiscrittiallagestionesepara-ta dell’Inps. Per tutte queste categorie, la ma-novra intervienesudiversiaspetti:1 l’innalzamento dell’età pensionabile;1 l’aumento dellacontribuzione;1 la revisionedelle aliquotedicomputo;1ungeneraleadeguamentoalsistemapensio-nisticodei lavoratoridipendenti.

Ricordiamo che, con questa manovra, si èavutoilcompletoallineamentodeirequisitiperil pensionamento dei lavoratori autonomi aquellidei lavoratoridipendenti.Peri lavoratoriautonomiquesto si tradurrà in un vantaggio ri-spetto alla precedente normativa, in quanto èstataabolita lamaggiorazione disei mesi per ladecorrenza della rendita. Ora il sistema di pen-sionamentoèidenticoaquellodeilavoratoridi-pendenti,compresol’innalzamentodell’etàdel-le lavoratrici e l’aggancio all’aspettativa di vita(sivedanoicapitoliprecedenti).

Artigiani e commercianti

EsaminiamoinnanzituttolemodificherelativeallagestioneInpsdiartigianiecommercianti.

Aliquote contributive e di rendimento. Ilcomma 22 dell’articolo 24 prevede un incre-mento delle aliquote contributive di finanzia-mentoedicomputodellegestionipensionisti-che dei lavoratori artigiani e commerciantiiscrittiallegestioniautonomedell’Inps.Sitrat-ta di 1,3 punti percentuali dall’anno 2012 e suc-cessivamentedi0,45puntipercentualiognian-nofinoaraggiungereil livellodel24percento.Sesianalizza la tabellapubblicatadall’Inpssulsuosito,chequiriportiamo,esiprendeincon-siderazioneititolaridiqualunqueetàecoadiu-vanti/ coadiutori di età superiore a 21 anni, sivede come l’Istituto applichi il limite del 24%esclusivamente alla prima fascia di reddito(l’aliquotadel24%,inquestocaso,siraggiunge-rà nel 2018). Pertanto, in base alle indicazionifornite dall’ente di previdenza con questa ta-bella, resta la differenza tra i contributi dovutiper i titolari di qualsiasi età e i collaboratori dietà superiore a 21 anni e i coadiuvanti/coadiu-toridietànonsuperioreai21anni.

L’aliquota contributiva di finanziamentorappresentalapercentualedaapplicarealred-dito d’impresa per calcolare la contribuzionedaversare per finanziare lapropriapensione.

5 Artigiani, commercianti, coltivatori e collaboratori

PergliautonomicontopiùsalatoCrescitaprogressivadellealiquotenellegestioniNel2012aumentiancheperprofessionistiecollaboratori

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

7

CAPITOLO 7

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di Potito di Nunzio

I contributi

Page 79: Le Nuove Pensioni 2011

L’aliquota di computo, invece, rappresen-ta quella percentuale che viene applicata alredditodiogniannoperdeterminareicontri-buti accumulati così da ottenere il cosiddet-to montante contributivo individuale sulquale sarà calcolata la pensione per colorochehanno tuttoo partedelcalcolo conilme-todo contributivo.

Il calcolo della contribuzione. Si ricordachequeste categorie di lavoratori sonotenutiacalcolare lacontribuzionedovutasullabasedel reddito d’impresa dichiarato ai fini delleimposte sui redditi, relativo all’anno di riferi-mento, determinato sommando i redditi diognicategoriaesottraendoleperditederivan-ti dall’esercizio di imprese commerciali am-messeal regimedi contabilitàsemplificata.

La contribuzione si compone di una quotafissa calcolata su un minimale di reddito e, inaggiunta, una quota a percentuale calcolatasul reddito eccedente il minimale, entro unmassimale annuo. Nella tabella qui accantosonoriepilogate lealiquote.

Sinotiche,pericommercianti,rispettoagliartigiani, è stato aggiunto il contributo dello0,09%, che sarà in vigore fino al 31 dicembredel 2013 e che è destinato a finanziare l’eroga-zione di un indennizzo agli iscritti che cessa-nol’attivitàcommerciale.

Ilminimalecontributivo.Ilminimalecon-tributivo (14.552 euro per il 2011) non è altroche il reddito minimo annuo da prendere inconsiderazioneaifinidelcalcolodelcontribu-to pensionistico ed è ottenuto moltiplicandoper312(giornatelavorativedell’anno)ilmini-male giornaliero di retribuzione da utilizzareper il calcolo dei contributi in favore deglioperai dei settori artigianato e commercio invigore al 1˚gennaio di ogni anno (44,49 europeril2011)eaggiungendoalprodottol’impor-todi671,39 euro.

Su questo importo deve essere applicatal’aliquota contributiva prevista. Congiunta-menteaicontributipensionistici,deveessereversato il contributo per leprestazioni dima-ternità(0,62euro mensili).

Sulla quota di reddito eccedente il mini-male e fino all’importo della prima fascia diretribuzione pensionabile (43.042,00 euroannui per il 2011), il contributo è dovuto se-condo l’aliquota-base prevista. Per i redditisuperiori alla prima fascia di retribuzionepensionabile è dovuto un contributo ag-

LEALIQUOTEPER ARTIGIANIECOMMERCIANTI

AnnoI fascia

di redditoII fascia

di reddito

Titolari di qualunque età e coadiuvanti/coadiutoridi età superiore ai 21 anni

2011 20,00 21,00

2012 21,30 22,30

2013 21,75 22,75

2014 22,20 23,20

2015 22,65 23,65

2016 23,10 24,10

2017 23,55 24,55

2018 24,00 25,00

Coadiuvanti/coadiutori di età inferiore ai 21 anni

2011 17,00 18,00

2012 18,30 19,30

2013 18,75 19,75

2014 19,20 20,20

2015 19,65 20,65

2016 20,10 21,10

2017 20,55 21,55

2018 21,00 22,00

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

I CONTRIBUTI

Nota: fino al 31 dicembre 2014, l’aliquota per i commercianti deve essereaumentata dello 0,09% previsto dall’articolo 5 del decreto legislativo28 marzo 1996 n. 207 a titolo di aliquota aggiuntiva ai fini dell’indennizzoper la cessazione dell’attività commerciale Fonte: Inps

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Page 80: Le Nuove Pensioni 2011

giuntivo dell’1 per cento.Il massimale contributivo. Se gli artigia-

ni ecommercianti si sono iscritti alle rispet-tive gestioni con decorrenza anteriore al 1˚gennaio 1996 o possono far valere un’anzia-nità contributiva a tale data, in presenza diunredditod’impresa superioreal limite del-la prima fascia di retribuzione annua pen-sionabile, la quotadi redditoeccedente que-sto limite viene presa in considerazione, aifinidel versamentodeicontributi previden-ziali, fino a concorrenza di un importo pariai due terzi del limite stesso.

In definitiva, per questi lavoratori il massi-mo di reddito assoggettabile a contribuzioneè pari, per il 2011 a 71.737 euro (43.042 più28.695,00).

Perilavoratoriprividianzianitàcontributi-vaal 31dicembre 1995, iscritticon decorrenzagennaio 1996 o successiva, il massimale an-nuoèpariaquellostabilitoper i lavoratoridi-pendenti.Questomassimalenonèfrazionabi-le in ragione mensile e per l’anno 2011 è statofissatoa93.622euro.

I coltivatoriVediamo ora le novità che interessano gliiscritti alla gestione Inps di coltivatori diret-

ti, mezzadri e coloni.

Aliquotecontributivee di rendimento. Ilcomma 23 dell’articolo 24 prevede che, dal 1˚gennaio2012, lealiquote contributive pensio-nistichedifinanziamentoedicomputodei la-voratori coltivatori diretti, mezzadri e coloniiscritti alla relativa gestione autonoma del-l’Inps sono rideterminate come si vede nellatabella in questa pagina. Arriveranno al 24%,quindi,anchelealiquotecontributivepensio-nistichedifinanziamentoedicomputodei la-voratori coltivatori diretti, mezzadri e coloniiscritti alla relativa gestione autonomadell’Inps.Leagevolazionicontributive previ-steper le zone svantaggiate saranno azzeratoadecorrere dall’anno 2018.

Collaboratori e professionisti

Esaminiamo infine le modifiche che debut-tano dal 2012 per gli iscritti alla gestioneseparata Inps, quelle relative ai collabora-tori e ai professionisti. Alcune di questemodifiche non derivano dalla manovra va-rata con il decreto legge 201 del 2011 (la mano-vra Monti) ma sono invece state disposte conunaprecedentemanovra.

L’articolo 22, comma 1, della legge 183/2011

Il Sole 24 Ore

LEPERCENTUALIPERGLIAGRICOLTORI

LE NUOVE PENSIONI

Anno

Zona normale Zona svantaggiata

Aliquotadi computo

Maggioredi 21 anni

Minoredi 21 anni

Maggioredi 21 anni

Minoredi 21 anni

2012 21,6 19,4 18,7 15,0 21,6

2013 22,0 20,2 19,6 16,5 22,0

2014 22,4 21,0 20,5 18,0 22,4

2015 22,8 21,8 21,4 19,5 22,8

2016 23,2 22,6 22,3 21,0 22,2

2017 23,6 23,4 23,2 22,0 23,6

Dal 2018 24,0 24,0 24,0 24,0 24,0

80

I CONTRIBUTI

Aliquote dovute dagli iscritti alla Gestione coltivatori diretti, mezzadri e coloni

Page 81: Le Nuove Pensioni 2011

ha infatti previsto, con effetto dal 1˚gennaio2012, l’incremento di un punto percentualedell’aliquota contributiva e della relativa ali-quota di rendimento per il computo delle pre-stazionipensionistiche,perisoggetticheeser-citano per professione abituale, ancorché nonesclusiva,attivitàdilavoroautonomononchéititolaridirapportidicollaborazionecoordina-ta e continuativa e gli incaricati alla vendita adomicilio di cui all’articolo 2, comma 26, dellalegge335/1995(sivedalatabella).

Successivamente, il comma 26 dell’articolo24 della manovra Monti (Dl 201/2011), sempredal 1˚gennaio 2012, ha esteso ai professionistiiscrittiallagestioneseparata,nontitolaridipen-sionee non iscritti ad altre forme previdenzialiobbligatorie, le tutele di cui all’articolo 1, com-ma 788 della legge 296/2006, prima riservateesclusivamenteailavoratoriaprogettoecatego-

rieassimilate.Questetutelesono:e un’indennità giornaliera di malattia a caricodell’Inpsentrounmassimodigiornipariaunse-stodelladuratacomplessivadelrapportodilavo-roecomunquenoninferioreaventigiorninell’ar-co dell’anno solare, con escl11sione degli eventimorbosididuratainferioreaquattrogiorni;r ai lavoratori che abbiano titolo all’indennitàdimaternità, ècorrispostoperglieventi dipar-to (ovvero nei casi di adozione o affidamentoper ingressi in famiglia)un trattamento econo-mico per congedo parentale, limitatamente aunperiododitremesientroilprimoannodivi-ta del bambino, la cui misura è pari al 30% delredditopresoariferimentoperlacorresponsio-nedell’indennitàdimaternità.Inpratica,sitrat-ta di tutti i professionisti senza cassa che nonhannoaltrecopertureobbligatorie.

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IVERSAMENTIDI AUTONOMIE PARASUBORDINATI

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

COLLABORATORI

Tipo rapporto

Aliquota

Massimale 2011in euro

Complessiva suicompensi lordi Committente Collaboratore

8 Co.co.co.8 Co.co.pro8 Mini Co.co.pro.8 Occasionali conpiù di 5mila euro

27,72 18,48 9,24 93.622,00

Collaboratorie occasionali pensionatio iscritti ad altra forma pensionisticaobbligatoria

18,00 12,00 6,00 93.622,00

Associati inpartecipazione 27,72 15,246 12,474 93.622,00Associati in partecipazione pensionatio iscritti ad altra forma pensionisticaobbligatoria

18,00 9,90 8,10 93.622,00

PROFESSIONISTI

Tiporapporto

Aliquotacomplessivasul

reddito

Aliquota daaddebitareal committente a titolo

di rivalsa sul compensolordoMassimale 2011

in euro

Professionisti senza cassa 27,72 4 93.622,00Professionistipensionati o iscrittiadaltra formapensionistica obbligatoria 18,00 4 93.622,00

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I CONTRIBUTI

Le aliquote di contribuzione per gli iscritti alla gestione separata Inps

Page 82: Le Nuove Pensioni 2011

www.ilsole24ore.com

Quanto costa davvero la manovra? Il sito del Sole 24 Orepresenta una serie di schermate che con poche domandeconsentono di stimare l’impatto del Dl 201, in particolareper gli aumenti delle aliquote contributive e per la«solidarietà» richiesta ai pensionati.

Le manovre del 2011 coinvolgono anchecommittenti, collaboratori e tutti gli altrisoggetti iscritti alla gestione separata

Inps.Perquesti la leggedistabilitàhaintrodot-to un ritocco del carico contributivo che, nel2012, aumenteràdiunpunto percentuale.

L’incremento riguarda molti soggetti. Tra itanti, per via della loro diffusione, spiccano irapporti di collaborazione, a progetto o meno.I due soggetti coinvolti (committente e colla-boratore) subiscono entrambi il rincaro, an-cheseinmanieradifferenziata. Ilcommittenteinfattisopportai2/3dell’aumentomentreilre-stante terzoèpostoa caricodel prestatore.

Alla gestione separata sono poi iscritti an-chealtricontribuenticome,peresempio,glias-sociati in partecipazione. Le aziende che si av-valgono di contratti di questo tipo ricevonoprestazioni lavorative in cambio di partecipa-zioneagliutili.Dal2012,dunque,ancheavvaler-sidiassociaticostadipiù,mal’aumentodell’ali-quotapesasuiduesoggettidelcontrattoinma-nieradiversa rispetto ai collaboratori: la ripar-tizionedelcaricotraassocianteeassociatoav-viene infatti in misura pari rispettivamente al55% e al 45% dell’onere totale. Inoltre, ai com-

pensi corrisposti all’associato per l’apportoesclusivodilavorononsiapplicailprincipiodicassaallargato.

Tra i rincari che incidonosul costo del lavo-roc’èanchel’aumentoannualedello0,20%delcontributo Ivs per le aziende agricole e quelledel settore della pesca iscritte nei Registri del-lenaviminori. Arrivapoi, per i datori di lavoroin genere, la consueta indicizzazione di mini-malie massimali di legge.E per la contribuzio-ne pensionistica, dal 2012 debutta il contributodi solidarietà previsto – fino al 31 dicembre2017–acaricodegliiscrittiedeipensionatidel-le gestioni previdenziali confluite nel Fondopensioni lavoratori dipendenti e del Fondo diprevidenzaperilpersonaledivolodipendentedaaziendedinavigazioneaerea.Perilavorato-riinteressati(exFonditrasporti-elettrici-tele-fonici e Inpdai nonché gli iscritti al Fondo vo-lo) il contributo èfissato allo0,50percento.

Per contro, le aziende possono usufruiredell’aumento della misura che compensa losmobilizzo delle quote di Tfr a favore dei Fon-di di previdenza complementare o del Fondodi Tesoreria gestito dall’Inps: nel 2012 l’esone-roraggiungelo0,28%.Confermate,per ilpros-simoanno,anchelemisurefiscaliecontributi-veinfavoredelleerogazioniprevistedallacon-trattazionedi secondo livello.

SUINTERNET

Il Sole 24 Ore

5 Gli aumenti del 2012

Il peso su datori e collaboratori

IL CALCOLO

Scoprionline il contodel decretodi Natale

LE NUOVE PENSIONI

di AntoninoCannioto e GiuseppeMaccarone

I CONTRIBUTI

82

?

Page 83: Le Nuove Pensioni 2011

050Aumentano le aliquoteper artigiani e commercianti

Sonouncommerciante.Conla manovradiNatalediquantoaumental’aliquota contributiva?

Dipendedall’annoacuisi fariferimento. Inbasealcomma22dell’articolo24dellamanovraMonti (decreto legge201/2011, in legge214), infatti, lealiquotecontributivepensionistichedi finanziamentoedicomputodellegestionipensionistichedei lavoratoriartigianiecommerciantiiscrittiallegestioniautonomedell’Inpssonoincrementatedi1,3puntipercentuali.L’incrementoscattaapartiredal2012.Successivamentediventadi0,45puntipercentualiogniannofinoaraggiungere,nel2018, il livellodel24percento.

051Il commerciante quarantennepotrà uscire solo a 66 anni

Non ho capito se nella manovra Monti ci sononovità per i commercianti. Se sì quali sono?Sono nato nel 1971 e ho iniziato a versarecontributi dal 1999. Quando andrò in pensione?

Nel caso del lettore (40 anni di età) il taglio del traguardopensionistico è molto lontano. La manovra Montistabilisce infatti 66 anni di età per la pensione divecchiaia. Tale età subirà gli incrementi collegati allasperanza di vita e comunque non potrà essere inferiore a67 anni a decorrere dal 2021.

052Contributi più pesantiper i coltivatori diretti

Quali novità ha previsto la manovra Salva Italia

per la categoria dei coltivatoridiretti?

Le aliquote contributive pensionistiche difinanziamento e di computo dei lavoratoricoltivatori diretti, mezzadri e coloni iscrittialla gestione autonoma dell’Inps vengonorideterminate, fino a raggiungere il 24% dal 2018.A decorrere da quell’anno, poi le agevolazionicontributive previste per le zone svantaggiatesaranno azzerate.

053Aumento dei contributi,sforzo condiviso

Con l’aumento dei contributi per i collaboratoricambia la ripartizione dell’onere tra lavoratoree committente?

No.Lapercentualedispettanzatra lavoratoreecommittentenoncambia.Iduesoggetticoinvolti, infatti,subisconoentrambiilrincarodelcaricocontributivo,ancheseciòaccadeinmanieradifferenziata.Ilcommittente infattisopportaidueterzidell’aumentomentreilrestanteterzoèpostoacaricodelprestatore.

054Si allinea la contribuzioneper gli autonomi

C’èancoradifferenza tralealiquote contributiveedicomputo pergliautonomi?

Siallineano lealiquotedicontribuzioneedicomputopergliautonomi.Dal2012inizia ilpercorsodi incrementodellealiquotedovuteall’Inpsdagli iscrittinellegestionipensionistichediartigiani,commerciantiecoltivatoridiretti,cheraggiungerannonel2018lamisuradel24percento.

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

5 Domande & risposte

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I CONTRIBUTI

Page 84: Le Nuove Pensioni 2011

L’universodelleCassediprevidenzapri-vate,checuranolaprevidenzadeipro-fessionisti, è in subbuglio per un com-

ma della manovra di Natale. I bilanci tecnicidevono garantire l’equilibrio a 50 anni tra en-trate per contributi e uscite per pensioni. Al-trimenti scatterà la tagliola del contributivopro rata dal 1˚gennaio 2012 e un contributo disolidarietàperipensionati.Ilcomma24all’ar-ticolo24dellamanovradiNatalepotrebbeta-gliare corto il dibattito su «diritti quesiti e ac-quisiti»,sucontributidisolidarietà impostiaipensionati.

La misura per le Casse, voluta dal ministrodel Lavoro, Elsa Fornero, arriva dopo anni didibattiti sull’equità tra le generazioni o conquanta gradualità si deve (o si può) aumenta-relealiquote(inmediail 10%)perallontanarelaprospettivadelpassaggiodalmetododical-coloretributivo(piùgenerosoconchièa finecarrieraperchévincolaalredditoenonaiver-samenti effettivi il trattamento pensionisti-co)aquellocontributivo(che solo leCasse didottoricommercialisti e ragionieri, tra i "vec-chi"enti, hannoadottatopienamente).

Perno del dibattito è l’autonomia di gestio-ne e organizativa assicurata, oltre 15 anni fa,

allegrandiCasseprivatizzatedicommerciali-sti, avvocati, ingegneri-architetti, medici, no-tai, consulenti del lavoro, geometri, giornali-sti, veterinari e farmacisti con il decreto legi-slativo509/1994 (con la qualifica enti didirit-to pubblico). Così come le nuove, nate priva-tecondecretolegislativo103/1996,dipsicolo-gi, infermieri, periti industriali, periti agrari,geologi,dottoriagronomieforestali, attuarieagrotecnici sono enti di diritto privato dotatidiautonomia economico-gestionale.

La riforma ForneroIlcomma24dell’articolo24«inconsiderazio-ne dell’esigenza di assicurare l’equilibrio fi-nanziario delle rispettive gestioni in confor-mitàalledisposizionidicuialdecreto legisla-tivo30giugno1994,n.509,ealdecretolegisla-tivo 10 febbraio 1996, n. 103» prevede che leCasse di previdenza professionali adottino,«nell’eserciziodellaloroautonomiagestiona-le, entro e non oltre il 30 giugno 2012», misureperassicurare«l’equilibriotraentratecontri-butive e spesa per prestazioni pensionistichesecondobilancitecniciriferitiadunarcotem-poraledi 50anni».

Chi,entroil30giugno2012,nonsisaràrifor-mato per rispettare il nuovo parametro – nonèperò chiaro qualesia l’annobase daprende-reariferimentoperilbilancio–passeràalcal-

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Il Sole 24 Ore

5 Le regole per i bilanci degli Enti dei professionisti

Bilanci con «vista» a 50 anniSe glientinon riesconoa rispettarel’equilibriotracontributie pensionisono costrettial contributivo

IL VIDEO

LE NUOVE PENSIONI

LenovitàperleCassespiegateinunbrevevideo

Le Casse privatizzate

di Laura Cavestri

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CAPITOLO 8

Page 85: Le Nuove Pensioni 2011

colo contributivo con pro-rata; e a chi è già inpensione sarà richiesto un contributo di soli-darietàdell’1%peril2012eil2013.Sepoianchequesto non bastasse a rimettere ordine neiconti,nonèperò chiarocosaaccadrà.

Nel corso della discussione parlamenta-re le Casse si sono opposte a questa previ-sione,chiedendo innanzitutto dipoterbasa-re la loro sostenibilitànonsolosul saldopre-videnziale (appunto, il rapporto tra entrateper contributi e uscite per prestazioni) maanche sul valore del patrimonio. Tra porta-foglio mobiliare e immobiliare – secondo ilprimo Rapporto Adepp (l’associazione chele riunisce) – gli 1,7 milioni di liberi profes-sionisti iscritti alle Casse professionali pos-sono contare su una "torta" complessiva dicirca 45 miliardi di euro.

In ogni caso, le Casse chiedevano anche diripristinareda50a30anni(com’eraprimadeldecretoMonti) la "visione" su cui proiettare isaldi dei bilanci tecnico-attuariali e di averepiù tempo per fare quelle riforme necessariea garantire la salvaguardia nel medio-lungoperiodo.Solol’ultimopunto–unallungamen-to dei tempi dal 31 marzo al 30 giugno 2012 – èstatoaccolto.Maanchetremesiinpiùrischia-no di non essere sufficienti per mettere in si-curezzaglienti.

Inbasealsolosaldoprevidenziale,oggi,sol-tanto la Cassa farmacisti può assicurare unatenuta al mezzo secolo. Per tutte le altre –esclusequellenateprivatenel1996incui,pri-ve di debito latente, vige da sempre il calcolocontributivo delle prestazioni e sono, quindi,in equilibrio strutturale – tra il 2025 e il 2040(anche solo per qualche annualità) il saldoprevidenzialemostra il segno meno.

Lesocietà tra professionistiUn’altranovitàdaesplorareecherischiadi

mettereinseriadifficoltàlatenutadelleentra-te sono le società tra professionisti (Stp), isti-tuiteconla legge di stabilità 183/2011 (articolo10comma3).Lanuovaformasocietariapreve-deanche lapresenza (senzasoglie limitative)di soci di capitali non professionisti. Aldilàdelle perplessità (o dell’ostilità) manifestatadagliOrdiniprofessionali,alleCassediprevi-denza manca il tassello normativo che lega lesocietàagliAlbi, imponendo lorol’iscrizione,magari a una sezione speciale. Senza questo,non si recupera il contributo soggettivo sul

AVVOCATI

CONSULENTIDELLAVORO

Calcolo Retributivo

Vecchiaia Sino al 31 dicembre 2013: 66 + 31

Anzianità Dal 1˚gennaio 2012al 31 dicembre 2013: 58 + 36

Contributi 13% + quota modulare(minima di 180 euro)

Integrativo: 4%

ARCHITETTI-INGEGNERI

Calcolo Contribuzione fissa

Vecchiaia 65 anni di età + 30 di iscrizione+ 30 di contribuzione

Anzianità 58 + 35 (e cancellazione dall’Albo)o40annidicontribuzioneaprescinderedall’età (esenza cancellazione)

Contributi Soggettivo: contributo fissomodulato in base alle anzianità(da 1.325 euro a 4.370 euro)Integrativo: 2%

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

Calcolo Retributivo

Vecchiaia 65 + 30

Anzianità Quota 97 dal 2011: 62 + 35Quota 98 dal 2013

Contributi Soggettivo: 12,5%(minimo 1.600 euro)

Integrativo: 4%(minimo 365 euro)

LE CASSE PRIVATIZZATE

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Page 86: Le Nuove Pensioni 2011

reddito del socio professionista. Inoltre, oc-corre una norma per incassare il contributointegrativosulfatturatocomplessivodellaso-cietà. Poiché il loro debutto è fissato al 1˚gen-naio 2012, la potenziale elusione contributivaèdietro l’angolo.

Riformein ordine sparsoIntanto, laprevidenzaprivataprosegue inor-dinesparsosul fronte delleriforme.Dall’ana-lisipresentata inquestepagineèstataesclusaEnasarco, ente privatizzato dal Dlgs 509/94perassicurareunaprevidenzacomplementa-re (ma obbligatoria) agli agenti e rappresen-tanti di commercio (che non sono propria-mente liberiprofessionisti).

Diversientipensanodiaumentareilcontri-buto soggettivo, obbligatorio, oggi media-menteal 10percento.

Invece, sul versante del contributo inte-grativo, grazie all’approvazione, nel giugnoscorso, della legge 133/2011 (cosiddetta leg-ge "Lo Presti"), per le Casse che già hanno(tutte quelle del Dlgs 103/96 e quelle di dot-tori comemrcialisti e ragionieri) o che vo-gliono passare al contributivo sarà possibi-le richiedere l’aumento del contributo inte-grativo (quelloversato dalcliente in parcel-la) sino al 5 per cento (oggi è per lo più al2%).Sempregrazie alla legge 133c’è lapossi-bilità di riversare una parte del contributointegrativo alla dote di pensione individua-le dei singoli professionisti.

Gli effetti riformatori, nel 2012, sarannopiùevidenti,soprattutto, in"casa"diavvoca-ti, notai, geometri e infermieri. Mentre una"spada di Damocle" pende sui dottori com-mercialisti.

I dottori commercialisti, a giugno, hannopresentato una riforma che consente loro dimantenere, a regime, il contributo integrati-vo al 4% e di accrescere, dal 1˚gennaio 2012,dal 10all’11%ilcontributosoggettivominimo.L’iter di approvazione della delibera è quasiultimato, ma manca ancora la firma ministe-riale.Seilsìarrivassenel2012,slitterebbel’au-mento all’11% del contributo soggettivo e peril contributo integrativo si potrebbe tornareperqualchetempoal 2percento.

In attesa del placet ministeriale anche i no-tai. Il consiglio di amministrazione della Cas-sa,dopoilsìdell’assembleadeidelegati,haau-mentato di tre punti – dall’attuale 30 al 33% –

FARMACISTI

GEOMETRI

DOTTORICOMMERCIALISTI

Calcolo Prestazione definita

Vecchiaia 65 + 30 di contributi e almeno20 di attività professionale

Anzianità 40 anni di contribuzione e 20 annidi attività professionale

Contributi Importo fisso: 4.111 euroRaddoppiabile o triplicabilefacoltativamente

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

Calcolo Contributivo

Vecchiaia 67 + 32 per i nati nel 1942-1943;68 + 33 per i nati dal 1944 in poi

Anzianità 61 + 38 anni. Nessun limite di etàper chi ha 40 anni di contributi

Contributi Soggettivo:variabile dal 10% al 17%Integrativo: 4%

Calcolo Retributivo

Vecchiaia 66 anni di età + 6 mesiDal 2013 a regime a 67 anni

Anzianità 40 anni di contributi o 58 + 35Contributi Soggettivo: nel 2012 è all’11,50%

A regime al 15% dal 2017

Integrativo: 4%Chiesto ai ministeri l’aumento al 5%

LE CASSE PRIVATIZZATE

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Page 87: Le Nuove Pensioni 2011

l’aliquotacontributivaperilversamentoeffet-tuatodaiprofessionistisullabasedelreperto-rio. Il tutto,prevedeladelibera,apartiredal 1˚gennaio 2012. Per approvare la delibera c’ètemposinoafinegennaio,quandoiprofessio-nisti dovranno fare il primo versamento allaCassa.

Gli avvocati hanno avviato una transizio-ne (a regime dal 2021) per aumentare l’etàpensionabile di vecchiaia e anzianità, le ali-quotecontributive. Inoltre, hannointrodot-tounaquota"modulare"calcolata(soloque-sta) al contributivo. Dal 1˚gennaio 2012 al 31dicembre 2013, la pensione di anzianità de-gli avvocati spetta con 58 anni di età e alme-no 36 di effettiva contribuzione (a regimesaranno 62 + 40). Dal 1˚gennaio 2011 al 31 di-cembre 2013 la vecchiaia è accessibile con66 anni e 31 di contributi (nel 2021 il binomiosarà70+35). L’aliquotasoggettiva ècresciu-tadal 2009 dal 12 al 13%, oltreallaquota "mo-dulare" contributiva, in parte obbligatoria(1%) e in parte facoltativa (sino al 9%).

Dal 1˚ gennaio 2012 servono 66 anni + 6mesi ai geometri per accedere alla pensio-ne di vecchiaia (si va a regime già nel 2013con 67 anni) con 33 di versamenti nel2011-2012, 34 nel 2013-2014 e 35 nel 2015. Peril 2012 la percentuale di contributo sogget-tivo è dell’11,50% (in crescita sino al 15%del 2017). Il contributo integrativo è al 4%ma è già stato richiesto al ministero del La-voro l’aumento al 5.

Da realizzare, ma già approvata, invece,sempre da parte della Cassa Geometri, lacostituzione di un fondo di previdenzacomplementare, che riconosce il diritto al-la pensione dopo cinque anni di contribu-zione e consente di chiedere anticipazioniagevolate per spese sanitarie e acquisto oristrutturazione della casa.

PerEnpapi, l’entediprevidenzadegli infer-mieri,disciplinatodaldecreto103/96(equin-di già vincolato al calcolo contributivo delleprestazioni) il nodo non è tanto l’equilibriodei conti, ma la dignità delle prestazioni (cheoratroppo basse).

Il 21 dicembre 2011 i ministeri vigilanti han-no detto sì all’aumento, dal 1˚gennaio, dal 2 al4%delcontributointegrativosulvolumed’af-fari verso i clienti privati (nei confronti dellapubblica amministrazione al 2%). Metà delcontributo andrà a incrementare i montanti

MEDICI

NOTAI

GIORNALISTI

Calcolo Misto

Vecchiaia 65 uomini; 60 donne

Anzianità 60 + 35 o 40 anni di contributia prescindere dall’età

Contributi 31, 23% (22,54%a carico del datore e 8,69%a carico del giornalista)

Calcolo Retributivo

Vecchiaia 65 + 5 (mantenendo l’iscrizioneal Fondo) o 65 + 15 (cancellandosidal Fondo)

Anzianità 58 + 35 o 40 anni di contribuzione

Contributi Quota A: contributo fisso, da 186,40euro (fino a 30 anni di età) a 1.253euro (da 40 a 65 anni)

Quota B: 12,5%

Calcolo A prestazionedefinita

Vecchiaia 75 + 10

Anzianità 58 + 35o 65 + 20

Contributi 30%degli onorari a repertorio

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

LE CASSE PRIVATIZZATE

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Page 88: Le Nuove Pensioni 2011

contributivi e l’altra il Fondo per le spese digestioneeper la solidarietà.

Per l’Inpgi (l’entediprevidenzadeigiorna-listi) il 2012 sarà l’ultimo anno in cui si potràaccedereall’anzianitàcon35annidicontribu-zionee60dietà.Civorranno61anninel2013e62nel 2014.

Anche l’Eppi, l’Entedi previdenzadei peri-ti industriali, il 15 novembre ha presentato aiministeri la sua riforma previdenziale: un au-mento graduale del contributo soggettivo,chepassadal10all’11%nel2012,perpoiarriva-real 18%nel2015; l’aumentodelcontributoin-tegrativodal2al4%,sempredal2012,edal4al5% dal 2015. Sono poi previsti un tetto di con-tribuzione, contributi dimezzati per i primicinque anni per gli under 30 e l’istituzione diunaformadi trattamentodi finerapporto.Uneventuale ritardo nell’approvazione farà slit-tare l’applicazionedelle nuovepercentuali.

Siparladiriformeancheall’Epap(LaCassapluticategoriale di chimici, geologi, dottoriagronomi, dottori forestali e attuari). Per oraèpartitaladiscussioneelariformadeveanco-ra essere scritta, ma dovrebbe prevedere: unaumento del contributo integrativo dal 2 al4% e un incremento graduale del contributosoggettivo,chearegimesarà del 15percento.

Redditi in caloGli aumenti dell’età pensionabile e della con-tribuzione – che sono le due direttrici lungocui corrono tutte le riforme delle Casse – siscontrano con una contrazione dei redditiprofessionali,dovutaalla crisi

Secondo il 1˚Rapporto Adepp, tra il 2008 eil 2010, gli iscritti alle Casse hanno subìto unaperditadicircail3%diredditomedionomina-le(6%intermini reali).

Se gli iscritti agli enti del Dlgs 509/94 han-norisentito,nelbiennio,diuncalodal2%(no-minale) che diventa il 4% reale, per le Cassedel Dlgs 103/96, la flessione sull’imponibile,interminireali,hatoccato lasogliaaduecifredel 10percento.

I risultatiperggiori coinvolgonoarchitet-ti (-9,7%)e ingegneri (-7,5%):alla frenatabu-scadelmattone edelmercatoedilizio priva-tosi aggiunge anche la crisi delle operepub-bliche. Si lavora meno ed è molto faticosofarsi pagare.

Concirca30milanuoviingressil’anno,igio-vani avvocati sono sempre più in difficoltà. Idatiprovvisorisui redditi 2010dellaCassa fo-rense segnalano che l’imponibile medio 2010è stato di 47.822 euro (rispetto ai 48.805 eurodell’anno prima) e il volume d’affari Iva si èfermato a 72.186 euro (da 74.544 euro del2009).

La crisi coinvolge anche i dottori commer-cialisti,conunariduzionedel3,5%deiredditi.

Al netto di come si concluderà la partitasul destino delle Casse, il totale della pla-tea di contribuenti è di circa 1,7 milioni,con un aumento, nel 2010, dell’1,46 per cen-to. Cospicuo l’incremento dei pensionatiche proseguono l’attività professionale(+4,11%) e una discreta crescita (+1,39%) de-gli iscritti attivi.

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LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

RAGIONIERI

Calcolo Contributivo

Vecchiaia 65 + 30o 70 + 25

Anzianità 58 + 37 o 40di contributi

Contributi Soggettivo: dall’8% al 15%Integrativo: 4%

VETERINARI

Calcolo Pro-rata

Vecchiaia 68 + 35

Anzianità 60 + 35 o 40di contributi

Contributi Soggettivo: 10,5%

Integrativo: 4%

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LE CASSE PRIVATIZZATE

Page 89: Le Nuove Pensioni 2011

PLURICATEGORIALEBIOLOGI

Calcolo Contributivo

Vecchiaia 65 + 5

Anzianità No

Contributi Soggettiva: obbligatoria 10%:Aumentabile a discrezionedell’iscritto: 14, 16,18 e 20%Integrativa: 2%

AGRICOLTURA

Calcolo Contributivo

Vecchiaia 65 + 5 o 40anni di contribuzione effettiva

Anzianità No

ContributiSoggettiva: obbligatoria al 10%Aumentabilea discrezione: 12-30%(periti) e 12-26% (agrotecnici)

Integrativa: 2%

Calcolo Contributivo

Vecchiaia 57 + 5

Anzianità No

Contributi Soggettiva: 10% obbligatoria(+ una quota aggiuntiva facoltativadel 2, 4, 6, 8 e 10%)

Integrativa: 2%

INFERMIERI PSICOLOGI

Calcolo Contributivo

Vecchiaia 65 + 5 o 57 di etàe 40 di contribuzione

Anzianità No

Contributi Soggettiva: aliquota a discrezionedell'iscritto tra 10, 12, 14, 16, 18o 20%Integrativa: 4%

PERITIINDUSTRIALI

Calcolo Contributivo

Vecchiaia 65 + 5 oppure 57 anni o 40 dieffettiva contribuzione se l’importodella pensione supera di 1,2 voltel’assegno sociale

Anzianità No

Contributi Soggettiva: obbligatoria 10%(+ una quota aggiuntiva facoltativadel 2, 4, 6, o 8%)

Integrativa: 2%

Calcolo Contributivo

Vecchiaia 65 + 5 o 40 annidi contribuzione effettiva

Anzianità No

Contributi Soggettiva: obbligatoria 10%Aumentabile a discrezionedell’iscritto: 12, 14, 16, 18 e 26%Integrativa: 2%

LE NUOVE PENSIONI Il Sole 24 Ore

Agrotecnici e periti agrari

LE CASSE PRIVATIZZATE

Attuari, chimici, agronomi-forestali e geologi

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Page 90: Le Nuove Pensioni 2011

055Bilanci tecnicicon proiezione a 50 anni

Che cosa succede all’Enpam, l’ente diprevidenza di medici e odontoiatri? Che cosaaccade ai suoi iscritti?

Neldecretolegge201/2011èprevistochelecasseprivateadottino,nell’eserciziodellaloroautonomiagestionale,entroil30giugno2012,misurevolteadassicurarel’equilibriotraentratecontributiveespesaperprestazionipensionistichesecondobilancitecniciriferitiaunarcotemporaledicinquantaanni.Ledeliberesarannosottoposteall’approvazionedeiministeri.Trascorsoilterminesenzal’adozionedeiprovvedimenti,onelcasodiparerenegativo,siapplicano,condecorrenzadal1˚gennaio2012:a)ledisposizioniriguardantil’applicazionedelmetodocontributivopro-rataagli iscrittiallerelativegestioni;b)uncontributodisolidarietà,peril2012eil2013,acaricodeipensionatinellamisuradell’1percento.

056Le alternative per utilizzarei contributi «sparsi»

Sono nato nell’ottobre del 1965. Nel 1990 hofatto il servizio militare. Nel settembre 1991 hoiniziato a versare i contributi alla Cassa degliingegneri settembre. Dal gennaio 1994 sonoassunto in un’impresa privata. Come potròutilizzare i contributi accumulati?

I contributi che sono stati versati alla Cassa degliingegneri potranno essere ricongiunti all’Inps, perottenere una sola pensione. L’operazione è a titolooneroso. In alternativa, il lettore potrà fare domandaall’Inps per «totalizzare» i contributi accreditati presso laCassa degli ingegneri. In questo caso l’operazione ègratuita e darà luogo a due quote di pensione, unadell’Inps e una dell’ente privato. Ciascun ente calcoleràpro quota il valore della pensione di "riferimento". Il

metodo di calcolo utilizzato dalla Cassa ingengeri saràquello contributivo. Per il raggiungimento dei requisiti, illettore dovrà fare riferimento ai parametri validi per ilsistema pubblico.

057Versamenti omessi all’Inpsda regolarizzare quanto prima

Sono un giovane avvocato, iscritto alla gestioneseparata dell’Inps. Negli ultimi due anni non hoversato i contributi previdenziali. L’ente diprevidenza non mi ha ancora contestatol’omissione del versamento. È opportuno cheregolarizzi quanto prima la mia posizione?

Conviene regolarizzare i contributi omessi il più prestopossibile. Per quanto riguarda le sanzioni, verrannostabilite dall’istituto di previdenza e notificate al lettore.Per i contributi dovuti alla Gestione separata si applica ilregime sanzionatorio previsto dalla legge 388/2000. Piùin particolare, nel caso di mancato o ritardato pagamentodi contributi o premi la sanzione civile è pari al tassoufficiale di riferimento maggiorato di 5,5 punti (quindi6,75% in ragione d’anno).

058Con il contributo alla Cassaviene meno l’obbligo con l’Inps

Sono una lavoratrice dipendente a 35 oresettimanali, da circa 14 anni, soggetta acontribuzione Inps. Ho superato l’esame diStato da consulente del lavoro e ho dovutoiscrivermi all’Ordine. Può coesistere la doppiacontribuzione Inps - Enpacl?

Se la lettrice versa il contributo soggettivo alla Cassaprofessionale si ritiene che non sussista più l’obbligo diiscrizione all’Inps. Nella circolare Inps 99/2011, infatti,l’Istituto spiega che solo coloro che, pur svolgendo attività

5 Domande & risposte

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iscrivibili ad Albi professionali, non sono tenuti alversamento del contributo soggettivo presso le Casseprivate hanno esercitato eventuali facoltà di nonversamento/iscrizione, in base alle previsioni di Statuti oregolamenti) continueranno a essere destinataridell’obbligo contributivo all’Inps. Ciò in considerazionedel fatto che i redditi percepiti non risultano assoggettatiad altro titolo a contribuzione previdenziale obbligatoria.Sarà possibile chiedere la ricongiunzione dei periodi dicontribuzione presso l’Inps, presentando domandaall’Enpacl.

059L’attività professionale«esclude» dall’Inps

Sono un dottore commercialista e revisore deiconti. Ho 65 anni. Percepisco la pensioneInpdap come ex docente. Ho chiesto larestituzione del contributo soggettivo alla cassadei dottori commercialisti, restando peròiscritto all’Ordine e continuando a svolgerel’attività professionale. Verserò il contributointegrativo alla Cassa di previdenza. Dovròversare i contributi anche alla Gestione separatadell’Inps?

Ilprofessionista iscritto a una Cassa di previdenza,ancorché pensionato, se produce reddito assimilabile aquello di lavoro autonomo, non versa alla Gestioneseparata Inps, bensì all’ente previdenziale di categoria. Inpratica, i professionisti pensionati che continuanol’attività devono essere iscritti alla Cassa di riferimento.Lo prevede la norma di interpretazione autentica dellalegge 111/2011 (articolo 18 comma 12) . Criterio ripresodalla circolare Inps 99/2011.

060La cancellazione dall’Albochiude le porte alla Cassa

Nel 2009 ho chiuso la partita Iva come dottorecommercialista e mi sono cancellatodall’Ordine. Sono, però, ancora iscritto allaCassa di previdenza dove dichiaro il mio redditopari a zero. Attualmente sono socio eamministratore in tre società immobiliari anchese non svolgo abitualmente l’attività, infatti nonho nessun ufficio e non ho nessun rimborsospese da parte di queste società. Può l’Inps

chiedermi il versamento dei contributi pur nonsvolgendo in modo abituale tali mansioni erestando iscritto alla cassa professionale?

In base a quanto disposto dall’articolo 22, legge 21/86 siritiene che il lettore che si sia cancellato dall’Albo deidottori commercialisti ed esperti contabili non abbia piùalcun titolo all’iscrizione alla relativa Cassa professionalee che quindi stia indebitamente versando i relativicontributi. Se si interpreta poi in maniera corretta ilquesito, e cioè che il lettore sta svolgendo più o meno"gratis" l’attività di amministrazione di tre societàimmobiliari, si ritiene che l’Inps non possa chiedere ilpagamento dei contributi che risulterebbero invece dovutiin presenza di un compenso annuale che superi 5mila euro.In questo caso scatterebbe l’obbligo di iscrizione allagestione separata Inps. A tale riguardo non sembraparticolarmente rilevante il fatto di svolgere l’attività inmodo occasionale o meno, rilevante invece per l’aperturadella partita Iva. Infatti, anche se le prestazioni sonooccasionali, se viene superato il limite di 5mila euro dicompenso sorge l’obbligo di iscrizione alla gestioneseparata Inps, articolo 44, comma 2, del decreto legge269/03, convertito con modifiche dalla legge 326.

061Società di capitaliesonerata dai versamenti

Siamo un avvocato e un commercialista dellaprovincia di Milano. Stiamo cercando diapprofondire praticabilità e convenienza, pernoi, di avviare una società professionale (Stp)con apporto di capitale. Ma non capiamo a qualedisciplina previdenziale saremo sottoposti.Potete fornirci chiarimenti in merito?

L’articolo 10 della legge di stabilità per il 2012 (legge183/2011) ha introdotto nuove "forme" per l’eserciziodelle attività libero-professionali, incluse società dicapitali. Per queste società, sul profilo previdenziale, c’èattualmente un "vuoto" legislativo, che deve essere al piùpresto colmato. Manca infatti una qualificazione per ilreddito che produrranno queste società professionali.Anche la sorte del contributo integrativo è sospesa. Oggi ècalcolato sul volume d’affari del professionista ed è uncriterio inapplicabile per le società. Spetta al legislatoreprevedere l’iscrivibilità dei contributi per le personegiuridiche. In caso contrario, si creerebbe una disparità ditrattamento con le società di ingegneria, che hanno daanni una disciplina precisa in materia di adempimenticontributivi.

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AAliquota di computo e aliquota di finanziamento

L’aliquota di computo viene applicata allaretribuzione pensionabile di ogni anno, percalcolare figurativamente i contributiaccumulati e ottenere il cosiddetto «montantecontributivo individuale». L’aliquota difinanziamento invece è l’importo effettivamenteversato dal lavoratore secondo la Gestioneprevidenziale cui è iscritto. Se questa aliquota èinferiore all’aliquota di computo, il lavoratoreottiene un rendimento maggiore dai contributiversati. La Finanziaria per il 2007 ha allineato ledue aliquote per l’assicurazione generale. Lariforma Fornero è intervenuta nuovamente,aumentando le aliquote contributive previsteper i regimi cosiddetti «privilegiati», nei qualil’aliquota di computo è superiore a quellacontributiva. È il caso dei commercianti,artigiani, coltivatori diretti.

CContribuzione volontaria

I lavoratori dipendenti che interromponol’attività lavorativa possono chiedere all’Inpsl’autorizzazione a proseguire volontariamentela contribuzione per raggiungere il diritto allapensione o per aumentarne l’importo.Possono, inoltre, chiedere l’autorizzazionealla prosecuzione volontaria i lavoratori configli che si avvalgono: dell’astensionefacoltativa dal lavoro tra i tre e gli otto anni divita del bambino; dei permessi perallattamento; dei periodi di assenza permalattia del bambino di età compresa tra i tree gli otto anni; i titolari dell’assegno diinvalidità; gli iscritti ai regimi assicurativiesteri. Anche i lavoratori autonomi (artigiani,commercianti, coltivatori diretti, coloni e

mezzadri) che cessano l’attività possonoproseguire volontariamente la contribuzione.

Contribuzione figurativaIcontributi figurativi sonocontributi riconosciutiagliassicurati, purnon essendostatimaterialmenteversati, per iperiodi durante iqualinonc’èstata attività di lavoro;essi sonoriconosciuti inpresenza dideterminatesituazioni, ritenutemeritevoli di tutela,esonofinanziatidal sistema previdenzialegenerale. Icontributi figurativiconcorronosiaa raggiungereildirittoalla pensione, siaad aumentarnel’importo.

FFinestre mobili

Ilmeccanismodelle finestremobili, vigenteprimadell’approvazione deldecreto legge201/2011, servivaaseparare la data incui simaturanoi requisitipensionistici dalmomento(successivo) incuidecorre effettivamente lapensione.Questoperiododiattesa era fissato in 12mesiper i lavoratoridipendenti, esalivaa 18 mesiper i lavoratoriautonomi(artigiani,commercianti, coltivatoridiretti, colonimezzadri)eper i lavoratoriparasubordinati.Laregolasi applicavaa tutti i trattamentipensionistici: i trattamenti divecchiaia (compresiquelliprevistida ordinamentispeciali), quellidianzianità, lepensioni derivantidallatotalizzazionedeiperiodi assicurativi, lepensionicon40annidicontributi (per lequali valevaunaregolaancora piùpenalizzante, inquanto lafinestraera, a partiredal 2014,di 15mesi).LariformaFornero haabrogato talesistema.

Fondi pensioneI fondipensione sonosoggettiprivaticheeroganounapensione integrativa ecomplementarerispettoaquellapubblica. I fondisi finanziano

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mediante il conferimento,espressoo tacito,delTfr. I fondipossono esserecostituitida contrattieaccordicollettivi, anche aziendali, accordi fralavoratoriautonomiofra liberi professionisti,promossida lorosindacati oda associazionidirilievoalmenoregionale, leggi regionali; accordifrasoci lavoratori dicooperative,promossidaassociazioninazionalidi rappresentanzadelmovimentocooperativo legalmente riconosciute,accordi tra soggettidestinatarideldecretolegislativo565/96,enti didiritto privatocheassicuranola previdenzaobbligatoriaallecategoriediprofessionisti,banche, societàdigestionedel risparmio, impresediassicurazione.

PPensione anticipata

Al posto della pensione di anzianità, la riformaFornero ha introdotto un trattamento diportata molto più limitata, la pensioneanticipata. Possono accedere a questotrattamento, a prescindere dal raggiungimentodi una certa età anagrafica, le persone chepossiedono un’anzianità contributiva di 42anni e un mese (per gli uomini) oppure di 41anni e un mese (per le donne); questiparametri valgono solo per il 2012, e cresconodi un mese nel 2013 e di un altro nel 2014 (oltreagli incrementi possibili per l’aumento dellesperanze di vita).La legge prevede un sistema di incentivi edisincentivi finalizzato ad allungare lapermanenza al lavoro delle persone chepotrebbero accedere al trattamentoanticipato. In particolare, per chi matural’anzianità contributiva necessaria e decide diaccedere alla pensione anticipata prima dei 62anni, si applica una riduzione di importovariabile (dall’1 al 2%) per ogni anno dianticipo.

Pensione di anzianitàLa riforma Fornero ha abolito la pensione dianzianità. Questo tipo di pensione si potevaottenere prima di aver compiuto l’etànecessaria per la pensione di vecchiaia, se –sommando età anagrafica ed età pensionabile –si raggiungeva un coefficiente minimo (lacosiddetta «quota»), oppure se siraggiungevano almeno 40 anni di contributi. Ilvalore della quota era destinato a crescere

progressivamente negli anni, fino a stabilizzarsinel 2013 a quota 97. Prima della sua scomparsa,questa forma di pensionamento è stataidentificata come una delle cause di squilibriodel sistema previdenziale, in quantoconsentendo di andare in pensione moltopresto avrebbe determinato un costo eccessivorispetto ai contributi versati.

Pensioni di vecchiaiaNozione

Ildiritto allapensionedi vecchiaia simaturaquandosi raggiungeunrequisito minimodi età;perquestoaspetto, sidifferenziadai trattamentidianzianità, che invecesonocollegati alraggiungimentodi uncertonumerodi annilavorativierelativi versamenticontributivi, senzaconsiderare l’età anagrafica(questadistinzionetoricanellaprassiè piùsfumata,perchéper itrattamentidivecchiaia vienecomunquerichiestounrequisito contributivodialmeno20annidicontribuzione eper quellidi anzianità,primadella loro abolizione, il requisito anagraficoavevacomunqueunpeso).

RequisitiA partire dal 1˚gennaio 2012, l’età dipensionamento è fissata per tutti i lavoratoridipendenti e autonomi e per le dipendenti delsettore pubblico a 66 anni.È prevista una differenza di trattamento per ledonne del settore privato, dipendenti eautonome (con pensione liquidata a caricodell’assicurazione generale obbligatoria,oppure delle forme sostitutive, nonché dellagestione separata), che oggi andrebbero a 60anni. Per queste lavoratrici il requisito salegradualmente, passando a 62 anni nel 2012 (63anni e 6 mesi per le autonome), a 63 anni e 6mesi dal 2014 (64 anni e 6 mesi per leautonome), a 65 anni dal 2016 (65 anni e 6 mesiper le lavoratrici autonome) e, infine, sistabilizza a 66 anni a partire dal 2018 (66 anniper le lavoratrici autonome). La legge non silimita a richiedere il raggiungimento di un’etàanagrafica per la maturazione della pensione divecchiaia. La maturazione del diritto èsubordinata anche al possesso di un’anzianitàcontributiva minima di 20 anni e, per ilavoratori che hanno iniziato a versare dopo il 1˚gennaio 1996, è richiesto che l’importodell’assegno sia almeno pari a 1,5 volte l’importodell’assegno sociale, con delle eccezioni per chi

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raggiunge i 70 anni di età.Pensione di vecchiaia: clausola di salvaguardiaLa legge prevede una clausola di salvaguardiasecondo la quale per tutti, uomini e donne, delsettore pubblico e del privato, l’età dellapensione di vecchiaia non potrà comunqueessere inferiore a 67 anni dal 2021, anchequalora questo traguardo non fosse raggiuntotramite gli adeguamenti alla speranza di vita.

PerequazioneÈilmeccanismousatoperadeguare lepensioniall’inflazione.Con lenuoveregole previstedallamanovraMonti la rivalutazione integraleèriconosciutaper gli anni2012e2013esclusivamenteai trattamentipensionistici diimportocomplessivo finoa trevolte iltrattamentominimoInps (1.402euro secondogliindicatoridel2011), nellamisuradel 100%.

RRicongiunzione

La ricongiunzione dei contributi previdenzialiè un’operazione a titolo oneroso che consenteal lavoratore di far fruttare tutti i contributiprevidenziali versati nel corso della propriavita lavorativa, nell’ipotesi in cui egli abbiaversati tali contributi in gestioni previdenzialidiverse. Questa situazione ricorre sia nel casoin cui un soggetto abbia sempre lavorato comedipendente, ma presso imprese o enti che sonoiscritti a enti di previdenza diversi, sia nel casoin cui lo stesso soggetto abbia lavorato conforme contrattuali differenti (lavoro autonomo,parasubordinato, subordinato) e, diconseguenza, abbia versati i contributi ingestioni diverse. In tutte queste situazioni, undipendente può chiedere di "trasferire" icontributi versati nelle diverse gestioni pressoun unico ente previdenziale. I periodi copertida contribuzione, una volta ricongiunti, sonoutilizzati dall’ente di destinazione come sefossero sempre stati versati presso di esso, e lapensione sarà liquidata tenendo conto di taliperiodi.

RiscattoIcontributidariscatto servonoacoprire,a spesedell’interessato,alcuniperiodi,espressamenteprevistidalla legge,per i qualinon èprevistounobbligoassicurativo. Ai finipensionistici i

contributidariscattosonoutili sia per ildiritto siaper lamisuradella pensione.

SSistema contributivo

Per ilcalcolo dellapensione, sipossono in lineateoricautilizzaredue metodidicomputo: sistemacontributivoe sistemaretributivo. Il sistemacontributivoè imperniatosulla logicadellacorrispettività: inparticolare, l’importodellapensionedeve esserecalcolatosull’ammontaredeicontributiversati,dedotte lespesedigestionedell’istitutoprevidenziale.Nelsistemacontributivo, la pensionevienecalcolataapplicandoal montante individualedeicontributi,ottenuto moltiplicando laretribuzioneannuaper l’aliquota dicomputo(33%per ilavoratoridipendenti, 20%per i lavoratoriautonomi)un coefficiente(cosiddetto«coefficientedi trasformazione») chevaria inbaseall’etàdel lavoratorealmomento delpensionamentoeall’aspettativadivita.L’adozionedel sistemacontributivogarantisce,perdefinizione, l’equilibriodelsistema:mentre ilcalcoloretributivosibasava sugliultimiannidiretribuzione(equindi faceva riferimento, inmanieraartificiosa, a unabasedicalcolomaggiorediquella reale), il calcolocontributivodàdirittoa una pensionerigorosamentecorrispondenteaicontributiversati.

Sistema contributivo pro rataLariforma Dini,nel sancire l’abbandonodelsistemaretributivo,avevaprevisto lasalvaguardiadi talemetododicalcoloper lepersonecheavevanoun’anzianitàcontributivapariadalmeno18 anni.Tale regolaèstata abolitadaldecreto legge 201/2011che,nell’otticadi daremaggioreequitàal sistemapensionistico,haprevisto l’applicazione a partiredal 1˚gennaio2012delcontributivoper tutti, senzadistinzioni(cosiddetto«contributivoprorata»).Questamisurariguarderàsolo iperiodi di lavorosuccessiviallasua entrata invigore, equindiquelliprecedenti resteranno ancorasoggetti alsistemaretributivo.SistemaretributivoIl sistemaretributivo è imperniatosu unalogicasolidaristica: la pensionevienecalcolata in misurapercentualesullamedia delle retribuzionipercepitenegliultimi annidi lavoro

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dell’assicurato.L’ordinamentoprevidenzialeitalianoèstato per40 annirettodal sistemaretributivo;aseguitodellacrescitaabnormedellaspesapensionistica, conla legge 335/1995(cosiddetta«riformaDini») il sistema dicalcoloretributivoèstato abbandonato in favorediunsistemadistampocontributivo,cheprevedel’erogazionediuna pensionecommisuratasullabasedeicontributiversatinell’arcodi tutta la vitalavorativa(enonpiùsulleultimeretribuzioni).

Speranze di vitaQuandolavitamediasiallunga,lapermanenzaallavorodeveesserepiùlunga,inmodochelamaggioreduratadellavitamedianonsitraducainunmaggiorcostoperilsistemaprevidenziale.Perottenerequestorisultato,dal1˚gennaiodel2013,concadenzabiennale, l’Istatdovràcalcolarediquantovarialasperanzadivita,verificandoinparticolaregliscostamentirelativialbiennioprecedente.Sullabasedeicalcolidell’Istat,ilMinisteroemaneràundecretodirettorialeconilqualesaràquantificatol’adeguamentodeirequisiti.Lacrescitadeirequisitidovràesseredivalorepariall’aumentodellasperanzadivita,senzaalcunmarginedidiscrezionalità.Laleggeprevedeunavariazionesoloinaumentodeirequisiti:selasperanzadivitadiminuisse,nonsiverificherebbeunadiminuzionedelrequisitoanagrafico.

TTotalizzazione

L’istitutodella totalizzazioneserveacumulareiperiodicontributiviaccreditatipressodiversecasse,gestioniofondiprevidenziali,al finedimaturareilrequisitominimopensionistico.Questoistitutoèmoltoimportanteperilavoratorichecambianospessooccupazione,eperquestomotivopotrannoraggiungerelapensionesolomettendoinsiemepezzi intermittentidivitalavorativaesparsi ingestioniprevidenzialidiverse.Questaesigenzaerafrustratadallaregola,vigenteprimadell’approvazionedeldecretolegge201/2011,checonsentivaditotalizzaresoloiperiodidilavorodiduratanoninferioreatreanni; lariformaFornerohaabolitoquestolimite,consentendoquindidinonperdereiversamenticontributivirelativiaperiodipiùbrevi.Latotalizzazionepuòessereutilizzatadatutti i lavoratoridipendenti,autonomieliberiprofessionistiedècompletamentegratuita,adifferenzadella

ricongiunzionechesiottieneatitolooneroso.Possonototalizzareiperiodiassicurativi ilavoratoriiscrittiadueopiùformediassicurazioneobbligatoriaperl’invalidità, lavecchiaiaeisuperstiti,quelli iscrittialleformesostitutive,esclusiveedesonerativedell’assicurazionegeneraleobbligatoria, iprofessionisti iscrittiallecassediprevidenzaprivatizzate, i lavoratori iscrittiallagestioneseparatadei lavoratoriparasubordinatie, infine,gliiscrittial fondodiprevidenzaperilclerosecolareeperiministridicultodelleconfessionireligiosediversedallacattolica.

UUsuranti: nozione

Percolorochesvolgonolavoriusuranti,laleggericonoscelapossibilitàdiaccedereallapensioneconrequisitimenorigorosirispettoaquelliordinari.Secondoildecretolegislativo67/2011,infatti,rientranonellacategoriailavoratorichehannosvolto(peralmenosettedegliultimidieciannie,apartiredal2018,peralmenometàdellavitalavorativa)alcunespecificheattivitàlavorative:lavoriingalleria,lavorinellecave,adaltetemperature,lavorazionedelvetro,addettiallacatenadimontaggio,conducentidiautobusepullmanturistici.Sonoammessialbeneficioancheilavoratorinotturni,acondizionecheabbianosvoltolavoronotturnoperalmeno64nottil’anno(78notti,perchihamaturatoirequisitipensionisticitrail1˚gennaio2008eil30giugno2009).

Usuranti: benefici contributiviIldecreto legge201/2011 ha inasprito i requisitipensionisticiancheper i lavoratoriusuranti.Secondola nuova disciplina,per il 2012chihasvoltoattivitàusurantipuòandare inpensioneseraggiungeper intero lequote previstedall’abrogata legge244/07per lepensioni dianzianità:pertanto, lasomma di etàanagraficaeanzianitàcontributivadeve dare il risultatodi 96,conalmeno60 annidi etàe36 di contributi.Dal2013 il requisitosi fa ancorapiùstringente, inquantola somma traetà anagraficaeanzianitàcontributivadeve risultare97, conalmeno61annidietà (analogoinasprimento interessa i lavoratorichesvolgono l’attività in turnieche lavoranodinottealmenoseioreper menodi 78giornate).LariformaFornero, infine,mantiene in vitaper ilavoratoriusuranti il sistemadelle finestremobili.

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