Le grandi sfide del XXI Secolo: globalizzazione e ... · Fonte: Elaborazione su dati FMI IUC per...
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Le grandi sfide del XXI Secolo: globalizzazione e convergenza economica
Edoardo ReviglioCapo Economista, CDP Group
LUISS Guido CarliPresidente, IUC Torino
Punto Impresa Digitale
Camera di Commercio di Torino
18 Ottobre 2018
International University College of Turin
Crescita economica e PIL pro capite
PIL pro capite, 2010, PPP $ ‘000
Paesi emergenti Ec. Avanzate10-165-10<5 30-35 35-40 >40
Africa
sub-sahariana
8.0
5.8
4.9Medio Oriente e
Nord Africa
4.7Gran
Bretagna
5.5Indonesia
3.1
Austalia
4.3
Europa
centrale e
orientale
India
10.6Cina
1.3
Area Euro
2.0
Canada
1.8USA
Messico
2.2
America
Latina
3.9
4.6
Brasile
1.1
Fonte: FMI, Banca Mondiale e The Economist
Crescita del PIL reale (2010-2011)
IUC per PID CamCom Torino
Debito pubblico
Debito Pubblico (%PIL), 2011
30-60 60-100 100-200 >200
Africa
sub-sahariana
68%
33%
27%Medio Oriente e
Nord Africa
10%
Gran
Bretagna
25%
Indonesia
23%
Austalia
46%
Europa
centrale e
orientale
India
26%
Cina
98%
Area Euro
85%
Canada
103%USA
Messico
44%
America
Latina
66%
51%
Brasile
88%
Fonte: FMI
Giappone
230%
0-30
Russia
IUC per PID CamCom Torino
La dinamica demografica
Fonte: Citi
6,98,3 9
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
2010 2030 2050
Popolazione mondiale, 2010-2050(miliardi)
IUC per PID CamCom Torino
Popolazione mediana (2010)
Fonte: CIA world factbook, 2009.
Anni
IUC per PID CamCom Torino
La distribuzione del PIL a livello globale - 1970
Fonte: Banca Mondiale e Citi
Africa 4%
Paesi
Emergenti -
Asia 9%
Giappone 7%
Aus. & NZ 1%
Europa
Centrale e
Orientale 4%
CIS 10%
America
Latina 8%Medio Oriente
3%
Nord America
26%
Europa
Occidentale
28%
1970
IUC per PID CamCom Torino
…nel 2010
Africa 4%
Paesi
Emergenti -
Asia 28%
Giappone 6%
Europa
Centrale e
Orientale 3%
CIS 4%
America
Latina 9%
Medio Oriente
4%
Nord America
22%
Europa
Occidentale
19%
2010
Fonte: Banca Mondiale e Citi
IUC per PID CamCom Torino
…e nel 2050
Africa 12%
Paesi
Emergenti -
Asia 49%
Giappone 2%
Europa
Centrale e
Orientale 2%
CIS 3%
America
Latina 8%
Medio Oriente
5%
Nord America
11%
Europa
Occidentale
7%
2050
Fonte: Banca Mondiale e Citi
IUC per PID CamCom Torino
L’andamento del PIL mondiale (2010-2050)
Fonte: Citi
73
180
378
0
50
100
150
200
250
300
350
400
2010 2030 2050
(in 2010 USD Trn)
IUC per PID CamCom Torino
”Growth Generators” e differenze nei paesi emergenti
Fonte: Buiter W. e Rahbari E. (2011), Global Growth Generators: Moving beyond ”Emerging Markets” and ”BRIC”, Citi
Buiter e Rahbari (2011, Citi) hanno classificato ipaesi emergenti utilizzando un indicecomposito (Growth Generators index)prendendo in considerazioni 6 componenti:(i) risparmio nazionale, (ii) prospettivedemografiche, (iii) salute, (iv) educazione, (v)qualità delle istituzioni e del sistema politico,(vi) apertura commerciale.
PIL pro capite 2010
Crescita media
2010-20503G-index
Bangladesh 1.735 6,3 0,4
Cina 7.430 5,0 0,8
Egitto 5.878 5,0 0,4
India 3.298 6,4 0,7
Indonesia 4.363 5,6 0,7
Iraq 3.538 6,1 0,6
Mongolia 3.764 6,3 0,6
Nigeria 2.335 6,9 0,3
Filippine 3.684 5,5 0,6
Sri Lanka 4.988 5,5 0,3
Vietnam 3.108 6,4 0,9
Alcuni gruppi:• Deboli condizioni iniziali, risorse, dinamica demografica favorevole, scarsa
qualità delle istituzioni, instabilità politica: NIGERIA• Risorse naturali, dinamica demografica favorevole, apertura commerciale:
MONGOLIA E INDONESIA• Forza lavoro, dinamica demografica favorevole, apertura commerciale:
INDIA e FILIPPINE• Forza lavoro, scarsa qualità delle istituzioni, governance economica instabile:
SRI LANKA e VIETNAM
IUC per PID CamCom Torino
La dinamica del risparmio a livello globale
Fonte: Elaborazione su dati FMI
Cina
3%
Stati Uniti
18%
Giappone
21%
Germania
8%
UE23%
Paesi emergenti
18%
1990(% risparmio globale)
IUC per PID CamCom Torino
La dinamica del risparmio a livello globale
Cina21%Stati
Uniti
12%
Giappone
9%Germania
5%
UE
15%
Paesi emergenti
29%
2011(% risparmio globale)
Fonte: Elaborazione su dati FMI
IUC per PID CamCom Torino
Crescita sostenuta del risparmio nei paesi emergenti
Economie Avanzate
Economie Emergenti
Esportatori di petrolio
15
20
25
30
35
40
45
198019821984198619881990199219941996199820002002200420062008201020122014
Ris
parm
io (
%G
DP
)
Fonte: Elaborazione su dati FMI
IUC per PID CamCom Torino
…calo del risparmio delle famiglie in quelli avanzati
Fonte: Elaborazione su dati FMI
Italia
Giappone
Regno Unito
Stati Uniti
0
5
10
15
20
25
30R
isp
arm
io d
elle f
am
iglie (
%red
dit
o d
isp
on
ibile)
IUC per PID CamCom Torino
La dinamica degli investimenti a livello globale
Stati Uniti
20%
Giappone
19%
Germania
7%
UE
23%Paesi
emergenti
19%
1990(% investimento globale)
Cina
3%
Fonte: Elaborazione su dati FMI
IUC per PID CamCom Torino
La dinamica degli investimenti a livello globale
Stati Uniti
15%
Giappone
7%Germania
4%
UE
17%
Paesi emergenti
27%
2011(% investimento globale)
Cina
22%
Fonte: Elaborazione su dati FMI
IUC per PID CamCom Torino
IL MONDO DELLE PMI IN ITALIA
IUC per PID CamCom Torino
Il mondo delle PMI in Italia
• Le piccole e medie imprese (PMI) sono gli attori principali del
tessuto industriale italiano.
• Le PMI hanno sofferto pesantemente gli anni della crisi.
• Negli ultimi anni, il trend si è invertito anche grazie a favorevoli
condizioni economiche e monetarie e a misure di supporto alle
PMI.
• Il tessuto produttivo italiano che esce dalla crisi è più “innovativo”
e consapevole delle determinanti della competitività di quello
presente prima del 2008.
IUC per PID CamCom Torino
La redditività delle PMI
0%
2%
4%
6%
8%
10%
12%
Ricavi (% a/a) Valore aggiunto
(% a/a)
MOL (% a/a) ROE (% a/a)
Andamento delle principali voci di conto
economico per le PMI
Variazione % a/a
2015 2016
• Nel 2016, le PMI hanno mostrato evidenti segnali dimiglioramento, che confermano il rafforzamento giàemerso nell’anno precedente.
• I ricavi sono aumentati a un tasso del 2,3%, inleggero rallentamento rispetto al 2015 (+2,8%),con le PMI industriali a trainare la crescita.
• Il valore aggiunto ha invece accelerato ed ècresciuto a un tasso del 4,1%, con una dinamicapositiva che ha riguardato tutti i comparti,
• La politica monetaria espansiva della BancaCentrale Europea ha ulteriormente ridotto il costodel debito delle PMI
• Questo calo ha contribuito al miglioramento dellaredditività netta delle PMI, che è tornata a superarei livelli del 2008 e si è molto avvicinata a quelli pre-crisi.
• Il ROE, è tornato a doppia cifra, passando dal 9,2%al 10,2% e si conferma a livelli più alti di quelli fattiregistrare dalle grandi imprese.
Rapporto CERVED 2017, dati al 2016
IUC per PID CamCom Torino
La redditività delle PMI
0,0%
1,0%
2,0%
3,0%
4,0%
5,0%
6,0%
7,0%
8,0%
9,0%
10,0%
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Andamento degli investimenti delle PMI
Investimenti materiali su immobilizzazioni
materiali dell’anno precedente
• Dopo una fase di forte contrazione,che aveva portato quasi a dimezzaregli investimenti delle PMI tra 2007 e2013, è iniziata un’inversione ditendenza che ha progressivamenteacquisito slancio, con un chiarorafforzamento nel 2016.
• Le PMI hanno infatti accresciuto gliinvestimenti dal 6,2% al 7,8%rispetto alle immobilizzazionimateriali, con andamenti positivi intutte le dimensioni e in tutti i settoriconsiderati, compresi quelli – comele costruzioni – cheprecedentemente avevano mostratotendenze altalenanti.
• Particolarmente bene i settorimanifatturiero e alta automazione
Rapporto CERVED 2017, dati al 2016
IUC per PID CamCom Torino
La redditività delle PMI
• Rispetto al periodo pre-crisi è aumentata sia la percentuale di imprese che
svolge attività di Ricerca e Sviluppo sia la quota di aziende che esporta i
propri prodotti/servizi all’estero.
Una crescente propensione a svolgere attività di R&S
Percentuale di imprese industriali che svolge attività di
Ricerca e Sviluppo,
per classe dimensionale e anno della rilevazione
campionaria
Indagini MET 2017
IUC per PID CamCom Torino
La redditività delle PMI
15%
4%
8%
-4%
-5%
0%
5%
10%
15%
20%
Alta propensione a
investimenti e
innovazione
Alta propensione a
innovazione
Alta propensione
agli investimenti
Altre imprese
Andamento del fatturato per grado di
innovazione dell’impresa
Tasso di crescita cumulato 2007 – 2015
Rapporto CERVED 2017, dati al 2016
• Le PMI che crescono maggiormente sonoquelle maggiormente propense agiinvestimenti e all’innovazione.
• Le imprese non altamente propense adinvestire o ad innovare sono le stesseche hanno perso competitività a partiredalla crisi.
• E’ evidente dunque che gli strumenti chefavoriscano tali processi sono quelliprincipalmente utili allo sviluppo deltessuto industriale italiano.
• Nelle prossime slides vengono descrittialcuni di questi strumenti.
IUC per PID CamCom Torino
LE INIZIATIVE A FAVORE DELL’INNOVAZIONE DELLE PMI
IUC per PID CamCom Torino
US UK FRA GER
Seed/start-up/early stage
Late stage
Imprese: bassa innovazione ed elevato debito bancario
Basso livello di
innovazione in
Italia vs altri Paesi
Utilizzo del debito
bancario come
principale fonte di
finanziamento
Limitato accesso al
mercato dei capitali
per imprese
manifatturiere
Investimenti in Venture Capitale/PIL 2015, Bps
EUR USA
Bond Debito bancario
Breakdown debiti finanziari delle
imprese, %
FRA USA GER
Manifattura quotata/market cap
società quotate,
%
Market cap società quotate/PIL
13
87 79
21
30
70 28
6772
81
22% 62% 107% 39%
ITAITA
33,
3
3,3 3,1 2,8
0,3
ITA
IUC per PID CamCom Torino
Cassa Depositi e Prestiti (CDP)
Sostenere le imprese lungo tutto il ciclo di vita, attraverso strumenti di equity, risk
sharing e di liquidità
Attività di supporto alle PMI lungo tutto il ciclo di vita dell’impresa
Start-up RilancioSviluppo
Venture
capital
ITAtech 200
100
Fondo TechGrowth
Fund of Funds VC
250
125
150
50
FSI GrowthFund
Fondo Innovazione e Consolidamento
CDP Equity 3.420
2.000
500
700
200
Risk sharingPMI (FdG)
AGRI
2i per l’impresa 775
Cartolarizz. Crediti PMI
CorporateInvestmentPlatform
3.125
150
171
142
Aumento Plafond PMI
Aumento Plafond Casa
Aumento Plafond Mid 1.500
Costituzione Plafond Eventi Calamitosi
4.000
1.000
1.500
Fondo di Turnaround
1.500
300
600275
Private
equity
6.120
4.120Risk sharing 4.363 Liquidità 8.000 Turnaround
Target
CDP
1.500
300
Iniziative Juncker
IUC per PID CamCom Torino
CDP: iniziative a sostegno del Venture Capital
• Piattaforma di investimento - in partnership con il FEI – con l’obiettivo di
finanziare i processi di trasferimento tecnologico attraverso la
commercializzazione e l’industrializzazione di idee, invenzioni e brevetti
Iniziativa Descrizione
• Programma di finanziamento, mentorship e accesso facilitato a fondi pubblici,
in coordinamento col MISE, per selezionate startup, acceleratori italiani e fondi da
loro promossi
• Incremento della dotazione del Fondo di Fondi Venture Capital, gestito da FII
SGR, a supporto di tutte le fasi del VC per dare un nuovo boost al mercato
• Piattaforma di investimento, gestita da FII SGR e complementare al FoF Venture
Capital, dedicata allo sviluppo ed espansione di imprese fortemente
tecnologiche e innovative
ITAtech
AccelerateIT
FoF Venture Capital
Fondo Tech
Growth
Partner / Gestore iniziativa
SG
R
SG
R
IUC per PID CamCom Torino
Fondo Italiano di Investimento (FII SGR)5 fondi di investimento a disposizione delle PMI
FII SGR è la principale società italiana di asset management focalizzata suventure capital (VC) e private equity (PE). Mira a sostenere la crescita el'espansione delle PMI, favorendone la crescita e l'internazionalizzazione.Gestisce 5 fondi di investimento chiusi e fondi di fondi (FoF) per un totale di1,7 miliardi di euro:• FII è attiva nel mercato del Private Equity, investendo in società con un
fatturato compreso tra i € 10 mln e i € 250 mln;• FoF VC e FoF Venture, due fondi di fondi destinati al venture capital;• FoF PD, un fondo di fondo di private debt;• FoF FII, un fondo di fondi di private equity.
IUC per PID CamCom Torino
LE INIZIATIVEA SOSTEGNO DELLAINTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI
IUC per PID CamCom Torino
PMI e attività di internazionalizzazioni
• Nei cinque maggiori paesi membri dell'UE, le PMI producono il 32% delle
esportazioni intra-UE e circa il 25% delle esportazioni extra-UE.
• Negli stessi paesi, le PMI contano il 37% delle importazioni intra-UE e il
32% delle importazioni extra-UE.
• È interessante notare che quasi i due terzi delle esportazioni delle PMI
sono esportazioni intra-UE. Le grandi aziende, al contrario, esportano
quasi tanto verso l'extra-UE quanto verso le destinazioni intra-UE:
• Ciò evidenzia l'importanza relativa del mercato interno dell'UE per le PMI
attive a livello internazionale in Francia, Germania, Italia, Spagna e
Regno Unito.
PMI contributrici eccezionali allo sviluppo del Mercato Unico
IUC per PID CamCom Torino
PMI ed Importazioni
• I dati suggeriscono che le PMI in Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito importano circa il 15% in più rispetto all'esportazione (938 miliardi di euro contro 783 miliardi di euro).
• Inoltre, il numero di PMI importatrici in questi cinque paesi è superiore al numero di PMI esportatrici.
• Probabilmente una spiegazione della differenza statistica tra le importazioni e le esportazioni delle PMI è che le PMI spesso vendono prodotti semilavorati entro i confini nazionali a grandi imprese che li utilizzano nel loro processo di produzione e quindi spediscono i prodotti finiti all'estero.
• I volumi delle esportazioni delle grandi imprese tendono a essere gonfiati, mentre i volumi delle esportazioni delle PMI sono piuttosto sottostimati.
IUC per PID CamCom Torino
PMI Italiane ed esportazioni
Esportazioni (Volumi)Numero di aziende
esportatrici
Valore
medio per
azienda
mila miliardi
di EUR% del totale migliaia % del totale
Milioni di
EUR
Esportazioni di beni 412,3 100,0 % 222,6 1,9
All’interno della UE 226,0 54,8 % 165,1 100,0 % 1,4
PMI 119,0 52,7 % 144,0 87,2 % 0,8
- Tra 1 e 9 addetti 11,8 9,9 % 89,6 62,2 % 0,1
- Tra 10 e 49 addetti 39,6 33,3 % 45,0 31,2 % 0,9
- Tra 50 e 249 addetti 67,6 56,8 % 9,4 6,5 % 7,2
Grandi imprese 99,8 44,2 % 1,7 1,0 % 58,7
Dimensione
sconosciuta7,2 3,2 % 19,4 11,7 % 0,4
All’esterno della UE 186,3 45,2 % 138,0 100,0 % 1,4
PMI 91,0 48,8 % 123,2 89,3 % 0,7
- Tra 1 e 9 addetti 11,9 13,1 % 75,3 61,1 % 0,2
- Tra 10 e 49 addetti 31,2 34,3 % 38,7 31,4 % 0,8
- Tra 50 e 249 addetti 47,9 52,6 % 9,1 7,4 % 5,2
Grandi imprese 81,0 43,5 % 1,7 1,3 % 46,7
Dimensione
sconosciuta14,3 7,7 % 13,1 9,5 % 1,1
IUC per PID CamCom Torino
CDP e l’internazionalizzazione delle PMI
• Il governo italiano ha affidato a CDP il compito chiave di
SOSTENERE le aziende italiane nel loro processo di
internazionalizzazione. A tal fine, CDP, con le sue controllate SACE
(l'agenzia nazionale per il credito all'esportazione) e Simest
(l'agenzia nazionale per lo sviluppo delle società), ha istituito nel
2016 il "Polo italiano per l'esportazione e l'internazionalizzazione".
• Il Polo rappresenta un importante passo verso l'implementazione
del business plan 2016-2020 del Gruppo CDP che mira a
convogliare fino a 111 miliardi di euro alle imprese italiane
creando un meccanismo per sostenere la crescita e la
competitività internazionale del sistema produttivo nazionale.
IUC per PID CamCom Torino
CDP: Il Polo per l’Internazionalizzazione
• L'obiettivo finale è fornire un punto di accesso unico (noto come
"one door") per le aziende italiane all'intera gamma di strumenti
finanziari e servizi forniti da CDP, SACE e Simest, nel senso di uno
sportello unico.
• Di fatto, una società disposta a competere a livello internazionale
può avere accesso simultaneo in base alle sue esigenze specifiche
a prodotti assicurativi, sovvenzioni (se applicabili), prestiti
agevolati e investimenti in capitale azionario (partecipazioni di
minoranza).
• Nella sua attività quotidiana, l'Hub collabora già da vicino con
oltre 23.000 aziende.
IUC per PID CamCom Torino
CDP: strategia diretta e indiretta
• Come visto dalle slides precedenti, il gruppo CDP sostiene
l’internazionalizzazione delle PMI italiane non solo tramite il
finanziamento delle loro operazioni (strategia diretta) ma anche
aumentando la loro capacità di competere sui mercati globali
(strategia indiretta):
– Favorendone la crescita dimensionale;
– Favorendone l’innovazione;
– Favorendo lo sviluppo di infrastrutture materiali e immateriali
– Attirando investimenti stranieri
IUC per PID CamCom Torino
Considerazioni finali sulle catene di valore globali
• Negli anni futuri si assisterà probabilmente a processi di
globalizzazione o deglobalizzazione del tutto nuovi.
• Con lo sviluppo della robotica, le aziende manifatturiere oltre a
quelle operanti nel settore dell’alta automazione, sostituiranno la
delocalizzazione della forza lavoro con la robotizzazione «in-house».
• Questo potrebbe invertire i processi di globalizzazione ed avere
importanti conseguenze dal punto di vista delle catene del valore
globali.
• Effetti importanti si potranno osservare sulle scelte di
internazionalizzazione delle imprese (non solo import ed export, ma
scelte di investimento).
• A tale sfida potranno far fronte solo le PMI più innovative e resilienti.
• Sono necessarie misure economiche ed interventi di policy che
facilitino le imprese a innovarsi ed investire in R&S.
IUC per PID CamCom Torino