Le fasi di sviluppo della radio e della televisione in Italia. Storia radiotv anni 50-60...

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Le fasi di sviluppo della radio e della televisione in Italia 1954-1965 “La radio sorella povera della tv” 1966-1975 “Radio e Tv mezzi complementari” 1976… “Il pluralismo radio-televisivo”

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Le fasi di sviluppo della radio e della televisione in Italia

1954-1965 “La radio sorella povera della tv” 1966-1975 “Radio e Tv mezzi complementari” 1976… “Il pluralismo radio-televisivo”

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Quinta fase: “La radio sorella povera della tv” (1954-1965)

La radio perde molta della sua attrattiva e cede al mezzo televisivo il ruolo di fonte privilegiata

dell’informazione, della cultura e dello spettacolo.

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Il contesto politico-sociale (a) •  1953/62 - Dopo 8°governo De Gasperi del ‘53, si succedono altri governi a guida DC

(Pella, Fanfani, Scelba, Segni, ecc.)

•  1955 - 29 aprile: Giovanni Gronchi terzo Presidente della Repubblica (1955-62)

- Lancio Fiat 600

•  1957 - 25 marzo: i Trattati Europei di Roma danno inizio a Comunità Economica Europea (in vigore 1 gennaio 1958)

- Pio XII: enciclica “Miranda prorsus” su funzione educativa mezzi di comunicazione

•  1958/63 - Il “boom economico”: Italia da paese rurale e povero a paese industriale e moderno; migrazioni interne, urbanizzazione, scolarizzazione, motorizzazione, nuovi consumi e usi del tempo libero (la vacanza, la 500, il frigorifero, la Tv…)

- Lancio Nuova Fiat 500 (“lo scooter con il tettuccio”)

•  1960 - Con le Olimpiadi a Roma, si inaugura l’era dei grandi eventi sportivi in Tv

La pubblicità della Fiat 600, regia di Alessandro Blasetti

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Il contesto politico-sociale (b)

•  1961

•  1962 -  6 maggio: Antonio Segni, quarto Presidente della Repubblica (1962-64) -  Dicembre: Riforma Scuola Media Unificata (con obbligo a14 anni)

- 14 aprile: Gagarin nello spazio -  13 agosto: eretto il muro di Berlino -  Giovanni XXIII: enciclica “Mater et

Magistra” (ruolo educativo dei media)

•  1962/63 - Primo governo di centro-sinistra: Fanfani IV, con DC, PSDI, PRI (tra il 63 e il 68 ne seguiranno altri, allargati al PSI e guidati da Aldo Moro)

•  1963 -  giugno: morte papa Giovanni XXIII; eletto Paolo VI -  9 ottobre: la frana del Vajont (Belluno), con circa 2000 morti (notiziari e

servizi radio continui) -  22 novembre: assassinio di J. F. Kennedy, Presidente U.S.A.

•  1964 -  Agosto: morte Palmiro Togliatti -  Dicembre: Giuseppe Saragat (PSI) quinto Presidente della Repubblica

(1964-71)

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Il contesto comunicativo (a)

•  1954

•  1955 - 4 giugno: SACIS (Società per azioni commerciali iniziative spettacolo)

•  1956 - Marzo: Piano tecnico per estensione rete radio-tv in MF in tutto il paese

-  3 gennaio: inizio ufficiale delle trasmissioni tv (impianti trasmittenti Milano, Torino e Roma)

-  La RAI cambia denominazione in RAI - Radio Televisione Italiana

-  Filiberto Guala Amministratore Delegato con ampi poteri (forte impronta religiosa e educativa dei programmi tv); dal ‘56, Marcello Rodinò (modesta laicizzazione)

•  1958 -  Radiocorriere diventa Radiocorriere tv -  Introdotto il servizio di filodiffusione per la radio (Milano, Torino, Roma e

Napoli)

•  1961 -  Ettore Bernabei Direttore della Rai, resta in carica fino al 1974 -  4 novembre, ore 21.05: arriva il Secondo Programma Tv -  dicembre: Rai organizza primo Congresso UER su radio-tv scolastica (Roma)

Annuncio TV

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•  1965

Il contesto comunicativo (b)

-  Pietro Quaroni, Presidente della Rai -  Avvio trasmissioni sperimentali in

stereofonia

- Arrivano i Beatles e il juke box in Italia (diffusione cultura giovanile)

•  1964

•  Abbonati Tv: da 24.000 a 88.000 (saranno 3 milioni nel 1961/62; 6 milioni nel 1965, ossia 49% delle famiglie italiane; 8 milioni nel 1968)

Costo abbonamento Tv: 18.000 £ (dal ‘61, 12.000 £) Costo apparecchio Tv: tra le 160.000 e le 350.000 £

Gennaio 1954

•  Abbonati radio: dai 5 milioni nel 1954 ai 6 milioni circa nel 1958

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“Ancora non si può avere idea dell’importanza che assumerà, in un’epoca che mi auguro non lontana, la diffusione su larga scala,

anche in Italia, della televisione. Non sarà una rivoluzione, che presuppone il sommovimento, ma

sarà evoluzione, che è quanto dire progresso.”

(C. Ridòmi, Presidente Rai, in Radiocorriere, 17-23 gennaio 1954)

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✔ La radio nel ruolo di “sorella povera”

✔ La tv “strumento pedagogico” e di “cultura di massa”

Gestione unificata del servizio radio-tv e obiettivo puntato sulla neonata televisione

1 Orientamenti del potere politico/azienda

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✔  Il ruolo di sorella povera •  La Tv si appropria dei tradizionali formati e generi della

radio (quiz, varietà, sceneggiato, ecc.) •  Le attività promozionali della radio vengono estese alla

Tv (Radiotelefortuna, Giugno radio-tv, Radiocorriere-tv, ecc.)

•  L’ascolto della radio confluisce progressivamente verso quello della Tv

Nuovo obiettivo

Trasformare la radio in una forma di intrattenimento alternativo, per il pubblico più popolare, e in un “laboratorio culturale” (luogo di sperimentazione e di approfondimento), per il pubblico più elevato. Occorre fare meno divulgazione, meno “accademia”, e più cultura in senso stretto (artisti, intellettuali e scrittori si confronteranno al microfono, anche sul cosiddetto “specifico radiofonico” il radiodramma).

1a Orientamenti del potere politico/azienda Radio

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•  La radio “gioca in difesa”: puntando sulla “fedeltà alla tradizione”, sulla valorizzazione delle fasce d’ascolto diurne, sulla dimensione del mezzo come “laboratorio culturale”.

Radio Informazione, Intrattenimento, Cultura

•  Graduale e prevalente ricorso alla formula del contenitore o rotocalco, con rubriche, canzoni e notizie, nelle fasce diurne e notturne.

2a Caratteri della programmazione

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  Cultura: programmi educativi; lirica e musica classica; prosa; contenitori

  Informazione: notiziari; rubriche giornalistiche; documentari

  Intrattenimento: contenitori; musica leggera; quiz e varietà; sport Meridiana 1953, Omnibus 1961 (musicale); Il discobolo 1953, Cantagiro 1962, Bandiera gialla 1965; Il campanile d’oro 1954, Il Gonfalone 1958, Il motivo in maschera 1954 (con Bongiorno), Le canzoni della fortuna, 1956; Processo alla tappa 1958, Tutto il calcio minuto per minuto 1960

Intensa produzione di prosa tra anni ’50 e ’70 (riduzioni teatrali, dalle opere di Shakespeare a Goldoni e al Teatro di Eduardo); proseguono gli sceneggiati e si sperimenta molto con il radiodramma; Radiomattina (1960, musicale, sul Terzo)

Radio Informazione, Intrattenimento, Cultura

Il Gonfalone, 1958

2a Caratteri della programmazione

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✔  La Tv “strumento pedagogico” e di “cultura di massa”

Un modello culturale che integri le istanze della modernizzazione nel sistema di valori della tradizione cattolica (e contrapposto ad egemonia della sinistra in campo editoriale e cinematografico). Tre tappe principali:

•  Primo biennio (gestione Guala): forte impronta religiosa e moralistica della programmazione. Codice di autodisciplina (“famiglia, ordine e morigeratezza dei costumi”).

•  Fino al 1961/62 (gestione Rodinò): prevalenza funzioni pedagogiche (con Tv scolastica e per ragazzi), dovute anche ad esigenze di unificazione linguistica e culturale della popolazione, ancora fortemente divisa tra Nord e Sud, ricchi e poveri, acculturati e analfabeti (nel ‘54, il 13% della popolazione è analfabeta).

•  Dal 1962/63 (direzione Bernabei 1961-74; obbligo scolastico a 14 anni; Secondo Programma): alla valenza educativa si unisce crescente attenzione alle nuove richieste di svago e intrattenimento. La Tv espressione di un’Italia pienamente inserita nel “miracolo economico” e orientata alla ricerca del benessere, alla mobilità sociale, all’uso del tempo libero… Forte sintonia tra Tv e società.

1b Orientamenti del potere politico/azienda Televisione

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•  Trasmissioni mattutine limitate a programmi scolastici e a Santa Messa domenicale

Televisione Informazione, Intrattenimento, Cultura, Educazione

•  Palinsesto progressivamente (e rigidamente) strutturato in base a dinamiche della vita quotidiana:

•  Spettacolo serale organizzato per appuntamenti settimanali (domenica lo sceneggiato, sabato il varietà, ecc.) e in modo complementare tra le due reti (Nazionale e Secondo)

- “La tv dei ragazzi” (alle 18) -  “Ritorno a casa” (alle 19, con TG serale e varie) -  “Ribalta accesa” (alle 20, con rubriche, TG e Carosello) - Prima serata e Seconda serata (dalle 21) - TG della notte (23.15)

Caratteri della programmazione 2b

La sigla di «La TV dei Ragazzi»

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Entro e oltre l’intrattenimento: Carosello 1957; “La Tv dei ragazzi” (TF Usa, cartoni animati, sceneggiati, quiz, ecc.): Lo zecchino d’oro 1957; Giovanna, la nonna del corsaro nero 1961; Chissà chi lo sa? 1961; etc.

✔ Informazione: notiziari, approfondimenti giornalistici, documentari TG, Tribune elettorali (1960) e politiche (1961); rotocalchi Tv: RT 1962 (Biagi), Tv7 1963 (Vecchietti); I Viaggi del telegiornale 1958 (reportage), La donna che lavora 1959, Specchio segreto 1964 (Loy)

✔ Intrattenimento: canzoni; quiz e giochi a premi; varietà; sport; film, telefilm, originali tv Il Festival di Sanremo 1955, Il cantagiro 1962, Castrocaro 1964; Campanile sera 1959, Lascia o raddoppia? 1955, Il Musichiere 1957; Un, due, tre 1954, Canzonissima 1958, Studio Uno 1961; La domenica sportiva 1953, Processo alla tappa 1962; Giallo club 1959 (tenente Sheridan).

Televisione Informazione, Intrattenimento, Cultura, Educazione Caratteri della programmazione 2b

La sigla di «Il musichiere»

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“Il mezzo televisivo si è rivelato una forza spirituale, il mezzo dal quale la maggioranza dell’umile gente si aspetta la liberazione da un’ignoranza atavica,

l’indicazione per un miglioramento morale, persino l’abolizione di ogni ingiustizia”. (A. Manzi, cit. in A. Grasso, Storia della televisione italiana, 2002, p. 94)

Cultura: opere liriche, commedie e tragedie; divulgazione culturale e scientifica Teatro in Tv: programmi in studio o in collegamento da teatro, in diretta (dal ‘54 con L’osteria della posta di Goldoni al ciclo di Eduardo, ecc.); Una risposta per voi 1954 (prof. Cutolo), Le avventure della scienza 1954, Almanacco di storia, scienza e varia umanità 1963, L’Approdo 1963

Educazione: trasmissioni pedagogico-educative -  Rubriche religiose (La posta di Padre Mariano 1959) -  Sceneggiati dalla letteratura: il primo è Il dottor Antonio (1954); tra i tanti altri, spiccano i registi A.G. Majano (La cittadella 1964) e Sandro Bolchi (I promessi sposi 1967) -  Corsi di istruzione: Telescuola (1958-66): corso triennale di avviamento professionale; Non è mai troppo tardi (1960-68): corso di istruzione popolare per il recupero dell’adulto analfabeta (con il maestro Alberto Manzi)

Televisione Informazione, Intrattenimento, Cultura, Educazione 2b Caratteri della programmazione

In diretta dal teatro Odeon di Milano, Eduardo De Filippo presenta

«Miseria e nobiltà» (1955)

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“Non programmi a carattere specializzato, o di diverso livello culturale. Non un un programma di tono più elevato, e uno più dimesso. Ma due programmi entrambi validi,

completi ed autosufficienti, in grado di offrire un prodotto accettabile, e possibilmente gradito, per ogni categoria di persone”.

(G. Calcagno, Cosa vedremo da novembre sul secondo programma tv, in Radiocorriere-Tv, n. 26, 1961)

Il Secondo Programma Tv (1961)

Con la nascita del Secondo Programma, il miracolo economico fa ormai parte della vita quotidiana; il consumo televisivo avviene sempre più su base familiare, con conseguente perdita d’importanza dei gruppi di ascolto spontanei ed istituzionalizzati. Nei primi anni, funzione complementare rispetto al Programma Nazionale, con inizio trasmissioni alle 21 (anticipo alle 19 solo dal novembre 1968).

Televisione Informazione, Intrattenimento, Cultura, Educazione 2b Caratteri della programmazione

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Quello della radio è prevalentemente un pubblico di affezionati. Un pubblico umile, casuale, che ha umori e bisogni diversi nell’arco della giornata, che spesso “fa altro” mentre ascolta, e che utilizza il mezzo soprattutto nelle ore diurne. Ma è anche un pubblico “scelto” che alla radio continua a chiedere un di più in termini di conoscenza e cultura.

✔ Ceti medio-alti (impiegati, professionisti, dirigenti, intellettuali) Interessati soprattutto all’informazione e agli approfondimenti sui temi dell’attualità, della politica e della cultura

✔ Ceti intellettualmente deboli (casalinghe, operai, agricoltori e artigiani) Apprezzano soprattutto la musica leggera e i programmi di svago generale

3a Il pubblico della Radio

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✔ Pubblico medio e popolare (grazie anche ad ascolto collettivo) Gradualmente sposta sulla tv (nuova “scatola magica”) la richiesta di informazione, intrattenimento e istruzione (informazione quotidiana, quiz e varietà, trasmissioni pedagogiche)

L’arrivo della Tv modifica le abitudini di vita familiare. Una prima fase di fruizione “comunitaria” e fuori casa. Poi, tempo libero e consumi culturali tendono sempre più ad organizzarsi intorno al nuovo mezzo e all’interno dello spazio domestico (ciò che provoca, unitamente ad altri tipi di consumo, crisi non solo della radio ma anche del teatro e del cinema).

✔ Pubblico colto e d’èlite Richiesta di informazione e cultura, nel campo della musica (opere liriche), della prosa (commedie e tragedie), della letteratura (sceneggiati), delle arti (dalla pittura alla scultura, all’architettura, al cinema)

3b Il pubblico della Televisione

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Nuovo “focolare” La famiglia riunita la sera intorno alla Tv

Mezzo pedagogico e di Il pubblico che impara e si diverte (in casa, a scuola intrattenimento e nei locali pubblici)

Collante della società L’unità della famiglia La socializzazione nei luoghi di visione pubblica L’unificazione linguistica e culturale

Compagna di lavoro Casalinghe e artigiani

Diversivo serale Casalinghe, operai, agricoltori, artigiani, impiegati

Voce culturale Dirigenti, intellettuali, professionisti

RADIO

TELEVISIONE

4 Ruoli e funzioni sociali