Le elezioni per il Consiglio regionale sono prossime e ci ... · volta fatta la scelta politica di...

4
Quotidiano - Registrato al Tribunale di Campobasso atto in attesa di registrazione Direttore Responsabile: giuseppe Saluppo vimarFa ediZioni sede legale via Normanno, 14 86100 campobasso redazione tel: 0874.484486 email: [email protected] www.gazzettamolisana.com E-mail: [email protected] anno ii - n° 0 venerdì 19 maggio 2017 L’Oscar del giorno lo asse- gniamo a Carmelo Parpiglia. Il delegato regionale allo Sport ha già approntato i bandi per l’im- piantistica sportiva che poreb- bero sviluppare 12 milioni di euro dopo anni di assenza di in- vestimenti. Un bando, anche, per le manifestazioni sportive. IL NOSTRO TAPIRO Il Tapiro del giorno lo assegniamo a Emma De Capoa assessore alla Cul- tura del Comune di Campobasso. Un settore che non riesce ad avere una propria progettualità ma a se- guire sono solo convegni e incontri che non definiscono una linea pro- gettuale dell’amministrazione nel- l’ambito della cultura. Emma De Capoa Province, i riformisti del kaiser L’Ardire di Giuseppe Saluppo L a mobilitazione di ieri a Roma delle Province certi- fica ancora il fallimento della politica governativa nei confronti dei territori e della loro gestione. Il Governo ha ridotto in modo irragionevole i fondi alle Pro- vince, pur tenendole in vita, fin- gendo di non capire che in questo modo si andavano a tagliare i servizi per le famiglie e le imprese. E ora? Come faranno a garantire la manu- tenzione delle strade, delle scuole, ecc? Bisognerebbe solo mettere a disposizione i fondi tagliati malde- stramente (mancano 541 milioni di €) in modo da garantire i servizi. Quel che incredibilmente nessuno, al governo, sembra notare è che gli attesi vantaggi economici della ri- forma delle province, anzi della loro «abolizione», come truffaldina- mente è sempre stata definita, an- cora del governo Monti, sono già stati vanificati dall'inadempienza nella gestione dei nuovi regola- menti, per cui le province «vecchio stile» restano aperte ma sono inat- tive. E, allora, è inutile, infatti , mantenere in vita le Province e con esse competenze delicate – tra cui edilizia scolastica, parte della manu- tenzione della rete viaria, servizi per l’impiego – per poi condannarle a una eutanasia senza senso. E’ ovvio che in un contesto già difficile, le province più periferiche e difficili dal punto di vista geografico, come le nostre, soffrono maggiormente. La politica fatta dal Governo è stata contradditoria e farraginosa: una volta fatta la scelta politica di tenere in vita le Province, doveva metterle nelle condizioni di operare. Altri- menti, doveva chiuderle ed evitare uno scempio istituzionale come quello a cui stiamo assistendo. Ma a chi importa. Tanto a pagare siamo sempre noi. IL NOSTRO OSCAR Seguici anche Su Facebook e twitter Fusco: “L’ecomomia molisana è al De profundis” E’ il consigliere regionale, Angela Fusco Perrella, a rilanciare i dati di Unioncamere sul sistema produttivo molisano. “Purtroppo i dati del si- stema economico molisano sono tutti negativi. Ma al Governo regionale sembrano non interessare” pagina 4 IL FATTO www.gazzettamolisana.com Le elezioni per il Consiglio regionale sono prossime e ci si muove per ricostruire l’ossatura istituzionale della regione Molise Carmelo Parpiglia Servizio a pagina 3

Transcript of Le elezioni per il Consiglio regionale sono prossime e ci ... · volta fatta la scelta politica di...

Quotidiano - Registrato al Tribunale di Campobasso atto in attesa di registrazioneDirettore Responsabile: giuseppe SaluppovimarFa ediZioni sede legale via Normanno, 14 86100 campobassoredazione tel: 0874.484486email: [email protected]

www.gazzettamolisana.com

E-mail: [email protected]

anno ii - n° 0 venerdì 19 maggio 2017

L’Oscar del giorno lo asse-gniamo a Carmelo Parpiglia. Ildelegato regionale allo Sport hagià approntato i bandi per l’im-piantistica sportiva che poreb-bero sviluppare 12 milioni dieuro dopo anni di assenza di in-vestimenti. Un bando, anche, perle manifestazioni sportive.

IL N

OS

TR

OTA

PIR

O

Il Tapiro del giorno lo assegniamo aEmma De Capoa assessore alla Cul-tura del Comune di Campobasso.Un settore che non riesce ad avereuna propria progettualità ma a se-guire sono solo convegni e incontriche non definiscono una linea pro-gettuale dell’amministrazione nel-l’ambito della cultura.

Emma De Capoa

Province,

i riformisti

del kaiser

L’Ardire

di Giuseppe Saluppo

La mobilitazione di ieri aRoma delle Province certi-fica ancora il fallimentodella politica governativa

nei confronti dei territori e della lorogestione. Il Governo ha ridotto inmodo irragionevole i fondi alle Pro-vince, pur tenendole in vita, fin-gendo di non capire che in questomodo si andavano a tagliare i serviziper le famiglie e le imprese. E ora?Come faranno a garantire la manu-tenzione delle strade, delle scuole,ecc? Bisognerebbe solo mettere adisposizione i fondi tagliati malde-stramente (mancano 541 milioni di€) in modo da garantire i servizi.Quel che incredibilmente nessuno,al governo, sembra notare è che gliattesi vantaggi economici della ri-forma delle province, anzi della loro«abolizione», come truffaldina-mente è sempre stata definita, an-cora del governo Monti, sono giàstati vanificati dall'inadempienzanella gestione dei nuovi regola-menti, per cui le province «vecchiostile» restano aperte ma sono inat-tive. E, allora, è inutile, infatti ,mantenere in vita le Province e conesse competenze delicate – tra cuiedilizia scolastica, parte della manu-tenzione della rete viaria, servizi perl’impiego – per poi condannarle auna eutanasia senza senso. E’ ovvioche in un contesto già difficile, leprovince più periferiche e difficilidal punto di vista geografico, comele nostre, soffrono maggiormente.La politica fatta dal Governo è statacontradditoria e farraginosa: unavolta fatta la scelta politica di tenerein vita le Province, doveva metterlenelle condizioni di operare. Altri-menti, doveva chiuderle ed evitareuno scempio istituzionale comequello a cui stiamo assistendo. Ma achi importa. Tanto a pagare siamosempre noi.

IL N

OS

TR

OO

SC

AR

Seguici anche Su Facebook e twitter

Fusco: “L’ecomomia molisanaè al De profundis”

E’ il consigliere regionale, Angela Fusco Perrella, a rilanciare i dati diUnioncamere sul sistema produttivo molisano. “Purtroppo i dati del si-stema economico molisano sono tutti negativi. Ma al Governo regionalesembrano non interessare”

pagina 4IL FATTO

www.gazzettamolisana.com

Le elezioni per il Consiglio regionalesono prossime e ci si muove

per ricostruire l’ossatura istituzionaledella regione Molise

Carmelo Parpiglia

Servizio a pagina 3

219 maggio 2017

TAagliolto

aaIl taglio che tu paghi”:con questo slogan l’Unionedelle Province Italiane(Upi) ha aperto la manife-stazione organizzata aRoma per denunciare i taglisubiti dagli enti intermedi eha allertato i cittadini sul ri-schio di non garantire più iservizi essenziali: manuten-zione di strade e scuole, tu-tela dell’ambiente. “IlGoverno provveda nellamanovrina a rifinanziare leProvince perché possanoassicurare ai cittadini i ser-vizi essenziali che la Costi-tuzione prevede dierogare”. Così, il senatoreRoberto Ruta che ha parte-cipato, ieri mattina, allagiornata di mobilitazionedelle Province per chiedereal Governo nuove risorse fi-nanziarie. Al Teatro Qui-rino di Roma sono stati

chiamati a raccolta sindaci,presidenti di Province econsiglieri provenienti datutta Italia, come anche dalMolise con la presenza dei

Presidenti delle due Pro-vince molisane, Battista eCoia e dei consiglieri pro-vinciali D’Elia e Cancella-rio. “Negli ultimi tre anni –

evidenzia il sen.Ruta- le Pro-vince hanno su-bito tagli aibilanci tali dacompromettere illivello dei serviziessenziali chequesti enti sonochiamati dallaCostituzione aderogare ai citta-dini: i tagli im-posti dallemanovre econo-miche hannoprodotto nel2017 uno squili-brio insostenibiledei bilanci fa-cendo mancare lerisorse per la di-

fesa del suolo, per la ge-stione e manutenzione dellestrade provinciali e dellescuole.” “E’ necessario –

prosegue Ruta- che il Go-verno garantisca immedia-tamente alle Province e allecittà metropolitane, attra-verso un emendamento allac.d. “manovrina”, attual-mente all’esame della Ca-mera dei Deputati, risorseconsistenti affinché questienti siano concretamentemessi nella condizione diassicurare i servizi essen-ziali ai cittadini. Altrimential Senato – conclude il sen.Ruta – presenterò appositoemendamento certo di es-sere sostenuto dalla mag-gioranza dei senatori. E’una battaglia che porteròavanti fino in fondo perchéi cittadini abbiano la garan-zia di avere strade percorri-bili, scuole funzionanti e anorma per i ragazzi, unaadeguata azione di tuteladel suolo.

“Alle Province i soldiper strade e scuole”

Intervento del senatore, Roberto Ruta, alla manifestazione delle Province

aa «Nonostante tutte le inizia-tive intraprese e gli enormipassi in avanti fatti per ilmondo venatorio molisano alungo abbandonato, l’emer-genza cinghiali sul nostro ter-ritorio continua a causareingenti danni e merita rispostee soluzioni”. Lo sostiene ilconsigliere regionale, Cri-stiano Di Pietro che chiedequattro mesi consecutivi perquattro giornate la settimana.“ L’ordine del giorno proto-collato – precisa – arriva dopola richiesta per il riconosci-mento dello stato di calamitàpresso il Governo nazionalecon ampliamento dei terminidel periodo di abbattimentoper il contenimento della spe-cie cinghiale. Il nuovo atto,dunque, si è reso necessarioper continuare a porre i riflet-tori su una problematica seriagià portata all’attenzione delMinistro delle Politiche Agri-cole Maurizio Martina nonchédell’onorevole Laura Venit-telli, non avendo ricevuto fi-nora nessuna risposta dalGoverno ne’ dal Parlamento».Il nuovo documento impegna

il Presidente Paolo Di LauraFrattura a proporre presso laconferenza Stato-Regioni lamodifica dell’art. 18 comma 1lettera d) e comma 5 legge157/92 e il Presidente delConsiglio regionale del Mo-lise Vincenzo Cotugno a tra-smettere la richiesta aiConsigli regionali delle altreregioni affinché possano adot-tare pari atto al fine di raffor-zare la richiesta nei confrontidel Governo nazionale.«La caccia – conclude Di Pie-tro – è l’unico strumento effi-cace per il contenimento diquesta specie. Pertanto, sononecessarie misure diverse daquelle previste dalla legge na-zionale del 1992 che non è in

grado di far fronte alla situa-zione degli ultimi 25 anni ca-ratterizzata da un aumentoesponenziale degli ungulatisul territorio.Abbiamo il dovere di garantirela sicurezza dei cittadini pro-teggendoli dai potenziali ri-schi legati alla salute pubblicanonché dai sinistri automobi-listici provocati dagli attraver-samenti stradali di vere eproprie mandrie di ungulati. Atutto questo si aggiunge anchela necessità di dover contenerei costi relativi ai risarcimentidanni che la Regione è co-stretta a impegnare in un mo-mento di difficoltà economicagenerale».

Di Pietro: “Cinghiali, il Governo

deve intervenire con propri atti”

Strade franate,

sit-in di protesta

a Bagnoli del Trigno

Sit in di protesta degli abitanti di Bagnoli del Tri-gno per le frane che stanno interessando le stradedi accesso al paese e da lì alla Trignina. Il paeserischia l'isolamento. “È semplicemente un’inde-cenza!!!” è il commento dei cittadini i quali so-stengono che al più presto bisogna porre riparoalla situazione d'emergenza. "Nel dettaglio, - com-mentano i cittadini - la strada per “Sprondasino”,quella che collega il paese alla Trignina, è franatain più punti, uno dei quali ha raggiunto il massimodella criticità: la rete di protezione, è posta pro-prio al bordo del precipizio. La strada per Civita-nova del Sannio, la Strada Statale 74 sono nellestesse condizioni". Delle tre strade di accesso allaTrignina - continuano i cittadini - una è chiusa e lealtre in condizioni gravissime, tali che è pensabilela loro prossima definitiva interruzione e comun-que far presagire che non supereranno il prossimoinverno.

319 maggio 2017

TAagliolto

di Massimo Dalla Torre (semplice

cittadino)

Non è costume, usiamo un linguag-

gio forbito, anche se dovremmo ce-

dere alle improperie, tornare anzi

rimarcare le distonie che caratteriz-

zano questo particolare momento

della vita regionale, ma non può

mancare nuovamente il nostro in-

tervento su quanto sta accadendo in

queste ore alla viabilità molisana –

frana di Civitacampomarano, prima

fra tutte e Bagnoli del Trigno - che

somiglia sempre di più alla torta

“sbrisolona” il dolce tipico di Man-

tova. Un dolce che è rinomato per

la fragranza ma anche per una ca-

ratteristica: l’estrema friabilità che

lo porta a ridursi in briciole appena

si tocca. Senza voler assurgere a

esperti della raffinata arte dolciaria,

anche perché in Italia di maestri

dolciari ve ne sono molti; il rinca-

rare la dose di critiche necessita più

che mai giacché vogliamo porre

l’accento “sugli ingredienti” che

sono serviti a “confezionare” non la

torta Mantovana, bensì quelli con

cui è stata confezionata la viabilità

regionale che, rischia di isolare

chissà per quanto tempo, molti cen-

tri abitati Molisani con il resto della

regione e non solo. Ingredienti,

sempre per rimanere nell’ambito

dei fornelli, che si sfaldano al più

piccolo tocco, lasciando “scoperta”

e facilmente aggredibile uno degli

assi portanti del sistema viario re-

gionale. Il quale, ci costringe, a non

essere buonisti, ma a puntare il dito

accusatorio contro chi è preposto al

monitoraggio di questo “ganglio vi-

tale” del sistema, lo rimarchiamo,

per capire i mali che lo affliggono.

I quali, causano sempre più uno

stato di disagio, specialmente per

chi è costretto a percorrere le

strade, la cui base è costituita da in-

gredienti che, a differenza di quelli

usati per la “sbrisolona”, a quanto

pare, sono “scaduti da tempo” e non

osiamo pensare che sono di seconda

scelta, in nome... a voi la scelta di

cosa. Ingredienti che, sono stati ere-

ditati forse da una non perfetta si-

nergia tra le parti di cui gli ignari

Molisani sono le uniche vittime. A

questo punto, la logica, impone che

si vada a esaminare il problema

sotto tutti i suoi aspetti, anche se di

logico in questo caso non vi è nulla;

ma non c’è consentito andare oltre,

altrimenti rischiamo di impattare

contro un muro che non si scalfirà

mai, visto la stratificazione con cui

è stato eretto. Cose che, senza

ombra di dubbio, se fossimo in un

aula di tribunale, sarebbero netta-

mente a sfavore di chi ha cercato e

cerca ostinatamente di presentare la

viabilità del Molise come “l’Eldo-

rado”. La mitica terra in cui le

strade erano lastricate d’oro e non

di asfalto facilmente sfaldabile. Un

qualcosa che lascia spazio alla rab-

bia, tant’è che molti iniziano a cre-

dere che la situazione, alquanto

incresciosa e inaccettabile, ha as-

sunto i connotati di “aceto” fatto

con un “fiore” che è frutto di una

“cattiva fermentazione”. Un “pro-

dotto” fatto a uso e consumo chissà

di chi. Un ingrediente che non serve

neanche a rendere più gradevole il

sapore dei “contorni” che i molisani

inconsciamente assumono da tempo

senza poter fare nulla. Un qualcosa,

insomma, che mostra l’alterazione

sotto tutti i punti di vista che, per

l’incuranza “del confezionatore”,

non copre più “i sapori” decisa-

mente poco gradevoli perché im-

mangiabili.

Viabilità molisana,siamo allo sbando

Il clima politico in Consi-

glio regionale comincia a

riscaldarsi in vista della

prossima scadenza delle

elezioni regionali. C’è chi

ha lanciato la sacra alle-

anza contro il presidente

della Giunta uscente,

Paolo Frattura, dise-

gnando un arco a più co-

lori. Dimenticando, però,

che un’alleanza che parte

contro qualcuno di poli-

tico ha ben poco. Anche

perché la politica è costru-

zione di percorsi, di stra-

tegie e programmi al di là

dei candidati a presidente.

Cosa diversa, invece, è il

percorso che era stato lan-

ciato qualche tempo dal

consigliere regionale,

Vincenzo Niro, che aveva

ipotizzato un’area vasta

dei moderati con alla

guida una figura nuova e

capace di fare sintesi e ri-

spetto delle alleanze che

potrebbero aversi. E’ un

passaggio che lo stesso

Niro ha inteso lanciare in

più occasioni. La verità,

oggi, è che c’è la necessità

che la politica torni a

svolgere appieno il suo

ruolo di strategie, di pro-

grammi e di visioni future.

Una capacità di raccolta di

idee per salvare il salva-

bile e disegnare una

strada, possibile, per il fu-

turo. Il Molise e, soprat-

tutto ,i molisani attendono

da tempo risposte e solu-

zioni ai problemi di ogni

giorno. E’ questo l’impe-

gno che dovrebbe porsi a

base di qualsiasi disegno

politico progettuale per le

prossime elezioni regio-

nali. Di tempo ne è rima-

sto veramente poco per

quelle che sono le spe-

ranze di futuro di un terri-

torio. Giocarselo per

ripicche del passato, per

malumori del presente sa-

rebbe oltremodo dannoso

per le giovani generazioni.

E, allora, che si pensi alla

prossima scadenza eletto-

rale delle regionali ma at-

traverso un’idea di

costruzione e non di di-

struzione; di progettualità

e non di ripicca. Sono

questi i temi che dovreb-

bero appassionare quanti

si dicono pronti a scendere

nell’agone politico. Il pas-

sato è passato in termini di

nomi e di situazioni cono-

sciute. Il nuovo deve se-

guire altri percorsi.

Regionali, un’area di moderatiper le prossime elezioni

Il clima politico comincia a riscaldarsi

419 maggio 2017

TAagliolto

“I recenti dati rilasciati da

Unioncamere e Infocamere

hanno delineato un vero e

proprio de profundis per il

tessuto imprenditoriale moli-

sano, nonostante i continui

spot lanciati dal governo re-

gionale su una ripresa oramai

alle porte e su una crescita

dell’imprenditoria moli-

sana”. Lo sostiene il consi-

gliere regionale, Angela

Fusco Perrella. “I rilievi del

primo trimestre 2017 invece

smentiscono tutto quanto:

576 nuove imprese avviate,

in forte diminuzione rispetto

allo stesso periodo del 2016

quando se ne registrarono

744 (quindi un calo di 168

unità), inoltre il tessuto im-

prenditoriale molisano si è

ridotto di 256 unità con un

tasso di crescita negativo del

-0,73%, in netto peggiora-

mento rispetto a quello del

primo trimestre 2016

(quando il tasso fu del -

0,26). Un saldo negativo che

pone il Molise al penultimo

posto in Italia, superato sola-

mente dalla Valle d’Aosta (-

2,32%). Ancora più

negativo è il dato riguardante

le imprese molisane under

35, e questo certamente con-

tribuisce alla difficoltà di di-

segnare un futuro di

prospettiva per la nostra re-

gione, stante anche la ca-

renza di strumenti messi in

campo dall’attuale Governo

regionale, salvo gli ultimi in-

terventi dedicati ai giovani

sul PSR 2014-2020, che

hanno ripreso di fatto la

buona prassi verificatasi in

sede di svolgimento del PSR

2007-2013 relativamente alla

misura del primo insedia-

mento. Ricordiamo infatti

come la misura 112 negli

anni di attivazione della pre-

cedente programmazione,

con il meccanismo "stop and

go", ha portato a raccogliere

circa 310 domande di aiuto

da parte di giovani, di cui

160 hanno attivato, sulle di-

verse misure che costitui-

vano il Pacchetto Giovani,

una spesa pubblica comples-

siva pari a circa 20 milioni di

euro. Tornando all’attualità e

alla problematica delle im-

prese giovanili, si è riscon-

trato come in Molise, nel

primo trimestre del 2017, su

un totale di 3.551 imprese

giovanili censite, le nuove

imprese giovanili registrate

sono state 179, in netta dimi-

nuzione rispetto alle 271 di

un anno fa. Questi dati resti-

tuiscono un tasso di crescita

pari a +1,87%, ossia il peg-

giore dell’intero panorama

nazionale, e non può di certo

consolare l’incidenza del

10,1% sul totale delle im-

prese registrate che pone il

Molise al sesto posto, co-

munque in discesa rispetto

all’anno precedente. Dati

che, certamente, destano pre-

occupazione e sarebbero stati

maggiormente negativi se

l’attuale Governo non avesse

trovato in eredità dal passato

strumenti importanti quali il

Piano Integrato “Giovani

Molise 2011-2013” con uno

stanziamento di 5 milioni di

euro a carico del Fondo So-

ciale per l’Occupazione e

Formazione e il “Pacchetto

Giovani” finanziato con €

5.533.317,14 con il quale, tra

le altre cose, è stato possibile

bandire la IVª annualità di

Giovani al lavoro, un inter-

vento che nel passato aveva

permesso l’avvio di 164 im-

prese, con 280 giovani ini-

ziati al mondo del lavoro, e

un esborso complessivo di ri-

sorse pari ad euro

5.280.000,00. Senza dimen-

ticare che sempre dal passato

derivano anche i contributi

per le start up e gli strumenti

finanziari in dote alla Finmo-

lise. In questo contesto, al-

lora, cosa ha fatto il Governo

Frattura oltre a ripro-

grammare ciò che già

era stato messo in

campo? Perché non

sono stati progettati

ex novo gli strumenti

necessari per favo-

rire la ripresa decisa

del sistema produt-

tivo, senza crogio-

larsi per percentuali

decimali di crescita

ben lontane dalla re-

altà di tutti i giorni,

dalle difficoltà in cui

si devono imbattere

quotidianamente mi-

gliaia di imprese per

cercare di arrivare a

fine mese? Perché si

sta procedendo a ri-

lento con la program-

mazione europea

2014-2020?

Quando questi bandi, final-

mente, verranno pubblicati ci

saranno ancora imprese in

grado di attingere a questi

fondi, e soprattutto ci sa-

ranno ancora i tempi tecnici

per svolgere le procedure?

Perché nel Patto per il Mo-

lise, oltre ai bonus fiscali de-

rivanti dall’Area di Crisi,

non sono stati previsti stru-

menti a sostegno dell’im-

prenditoria, e in particolare a

quella giovanile e femminile

come fatto dalla Calabria (30

milioni di euro) o dal-

l’Abruzzo (circa 9 milioni di

euro)?, chiude angela Fusco

Perrella.

Fusco: “L’economia molisanasegna il de profundis”