le domande del giovane W parte seconda
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LE DOMANDE DEL GIOVANE WPARTE SECONDA
L’atomo?
Gli atomi non si
potranno mai vedere
AFFERMAZIONE N°4
Ma se inventiamo
microscopi più potenti …
Non dipende dalla potenza dei
microscopi. E’ un problema di ordine di
grandezza!
Ordine di grandezza
Atomo10-10m
Luce visibile380nm 750nm
Ordine di grandezza10-6 -10-7m
E’come se volessimo misurare lo spessore di
un foglio di carta velina avendo a
disposizione solo un metro da sarta!
E se invece della vista provassimo
ad usare altri sensi?
Bella idea!!!!!
Hai ragione!Per esempio si può sfruttare qualcosa di simile al
tatto:L’ STM (microscopio a effetto tunnel), è una tecnica molto diffusa con la quale gli atomi
vengono “sentiti” da una sorta di tatto strumentale, come se toccassi le cose con le mani artificiali invece di vederle
Ernest Rutheford nel 1911 fece un
famoso esperimento usando, invece
della luce, particelle alfa che sono in pratica dei
nuclei di elio, quindi carichi positivamente
In questo esperimento si direziona un fascio di particelle
alfa attraverso una lamina d’oro talmente sottile da poter essere attraversata da queste
particelle cariche. Intorno alla lamina c’è un
detector specifico, quello che potrebbe essere inteso come un occhio sensibile a questi raggi
Rutheford osservò che:
• la stragrande maggioranza delle particelle non si
spostava dalla sua traiettoria e arrivava dritta
all’osservatore come fosse passata attraverso lo spazio
vuoto.
• Una porzione molto piccola di esse subiva una forte deflessione, come se si scontrasse con qualche
ostacolo in grado di deviarne la direzione rispetto a quella
iniziale, prima dell’attraversamento della
lamina d’oro.
Questi ostacoli, davvero minimali
rispetto alla superficie della lamina, erano i
nuclei dell’oro, che di fatto costituivano gran parte della materia di cui erano fatti gli
stessi atomi
Ma questo mi ricorda … il
vuoto e porta alla quinta
affermazione!
to kenon
Gli atomi
sono
principalment
e spazio vuoto
AFFERMAZIONE N°5
Nucleo di elio10-15m
10-10m
Se consideriamo l’atomo grande come un campo da calcio, il
nucleo è una capocchia di spillo posta al
centro.
nucleo
1km
elettrone
Ma perché
non passo attraverso
imuri?
Non c’è materia ma ci sono forze che impediscono che questo spazio venga occupato
Non vi è solo la presenza di materia ad impedire il transito di ulteriore materia attraverso una porzione di spazio: si pensi ad esempio al campo repulsivo che un polo di una calamita crea intorno a sé nei confronti di una seconda calamita con la stessa carica
Ma insomma,come è fatto
questo atomo!!!
AFFERMAZIONE N°6
Gli atomi
presentano una
struttura
modulare
e prevedibile
Protoni, neutroni elettroni
Con queste tre particelle, in rapporti diversi e diversamente organizzate nello spazio e dal
punto di vista energetico, sono costruiti tutti gli atomi
esistenti, e di conseguenza tutte le molecole, a loro volta fatte da atomi, fino alle loro
organizzazioni più complesse di tipo biologico o geologico.
La struttura del nucleoprotoni (carichi
positivamente) e neutroni (senza carica) tenuti insieme dall’ “interazione nucleare
forte”, una delle 4 forze
fondamentali della natura (insieme all’interazione
nucleare debole, all’elettromagnetismo ed alla
gravità)
E gli elettroni?
Ben più complesso è il quadro della situazione
relativamente agli elettroni, particelle cariche
negativamente e di dimensioni nettamente più
piccole di quelle dei protoni e dei neutroni
Niels Bohr e
Erwin Schrodinger
Siamo nella prima metà del ‘900. dopo questi scienziati il modello atomico planetario non avrà più significato
Orasi parla in termini
di: orbitali e di probabilità
Infatti, nei modelli atomici più attuali non possiamo individuare o prevedere la posizione esatta di un elettrone e al tempo stesso conoscerne con precisione il livello energetico: la sua localizzazione intorno all’atomo è di tipo probabilistico,
Heisemberg:Principio di indeterminazione
Orbitali• “gusci” elettronici che, racchiusi l’uno nell’altro,
circondano il nucleo a diverse distanze.
• All’interno di un guscio l’elettrone si muove senza seguire un percorso preciso, ma rimanendo “all’incirca” nei pressi della superficie
descritta dal guscio medesimo.
Potremmo perciò
descrivere l’atomo
utilizzando questi termini
…
Gli orbitali quindi
rappresentano una superficie che unisce tutti i punti dello
spazio tridimensionale intorno al nucleo dove gli elettroni
in questione hanno il 95% di probabilità di essere
presenti in quel momento
Questo spiega la loro forma fantasiosa :
L’orbitale disegnato rappresenterà la porzione di spazio intorno al nucleo dove
la probabilità di trovare l’elettrone in questione è uguale o superiore al 95%
Ogni orbitale corrisponde ad un livello di energia
che caratterizza gli elettroni in esso contenuti: quelli più
interni, più fortemente richiamati dalle cariche
positive del nucleo, corrispondono ad energie
minori (sono infatti questi ad essere occupati quando gli elettroni nell’atomo sono
pochi) e contengono al tempo stesso meno elettroni
man mano che ci si sposta su orbitali elettronici più esterni, aumenta l’energia associata agli elettroni in essi contenuti (che quindi potranno essere
“scalzati” più facilmente dall’atomo ad opera di
interventi esterni). C’è inoltre la possibilità da parte degli
stessi gusci esterni di contenere un numero maggiore di elettroni
in un atomo, ogni singolo elettrone si trova di fatto in una situazione
“personale” diversa, differenziandosi dagli altri per
• livello energetico, •per sottolivello sempre energetico (divisione più fine), •Per l’orientamento spaziale del suo guscio nel caso di una sua forma appena meno simmetrica di una sfera,•ed infine per il senso della sua rotazione su sé stesso. Ogni elettrone ruota infatti anche su sé stesso, e può farlo in senso orario o antiorario
Dalla “configurazione elettronica” di un atomo,
ovvero dalla esatta disposizione degli elettroni
negli orbitali atomici, dipendono le più importanti caratteristiche dell’elemento
che ne deriva: valenze possibili, reattività chimica e
geometria delle molecole delle quali può entrare a far
parte.
Ma quanti tipi di atomi
esistono?
AFFERMAZIONE N°7
Gli atomi esistono in un centinaio di
tipologie diverse.
Precisamente 82 diversi tipi di atomi (elementi) presenti in natura sul
nostro pianeta e stabili nel tempo.
A questi bisogna aggiungere una trentina di elementi, per lo più
preparati artificialmente, di solito più pesanti e più instabili dei primi, alcuni
dei quali possono esistere solo per brevi
istanti prima di convertirsi negli atomi di
altri elementi tramite reazioni nucleari
spontanee, con relativa emissione di radiazioni
Come si differenzia
no gli atomi?
Gli atomi si possono differenziare per
numero di :Protoni
Neutronielettroni
Se la differenza è dovuta al numero di protoni gli
atomi considerati
rappresentano elementi chimici diversi.
Il numero di protoni contenuti
nel nucleo rappresenta il
numero atomico
ed è il fattore di base che pone la differenza fra un elemento ed un
altro,
Quando due atomi hanno lo stesso numero di protoni
ma diverso numero di neutroni si tratta comunque dello stesso elemento, ma in
aggiunta si dice che i due atomi sono isotopi fra loro.
Isotopi diversi dello stesso elemento chimico avranno
proprietà chimiche pressoché identiche (ad esempio formeranno gli
stessi composti che godranno dello stesso tipo
di reattività chimica),
Potranno variare anche in modo significativo le
proprietà fisiche tanto degli elementi allo stato nativo che dei loro composti (ad esempio il loro peso specifico, il loro
punto di ebollizione e di fusione, ecc), e questo in
funzione del fatto che l’atomo di un isotopo con più elevato numero di neutroni peserà
individualmente di più di uno con un numero di neutroni
inferiore.
Il numero risultante dalla
somma del numero dei protoni e dei
neutroni contenuti nel nucleo di un atomo prende il
nome di numero di massa
Numero atomico 1
Numero atomico 2
Numero atomico 3
Esempi di isotopi
Esempio di topo
Atomi con uguale numero di protoni e di neutroni ma
diverso numero di elettroni (la differenza si gioca sempre negli orbitali energetici più esterni!)
rappresentano stati di ossidazione differenti dello
stesso elemento e si dicono ioni
La variazione del numero di elettroni nei livelli energetici
periferici di un atomo, a differenza di quelle relative al numero di protoni o neutroni, è
oggetto di pertinenza della chimica
Gli atomi (la maggior parte)
hanno una forte tendenza
a restare aggregati fra
loro
AFFERMAZIONE N°8
Perché è così difficile
trovare in natura atomi isolati. ma si trovano quasi
tutti sotto forma di
molecola?
Perché aggregati
raggiungono una maggiore
stabilità
Esistono diversi modalità di formazione di un legame chimico:
Possono entrare in gioco • forze come quelle di Van der Waal
Nuvole elettroniche come nei legami metallici
• “Cessioni o acquisti” di elettroni• condivisioni di elettroni
L’argomento sarà trattato in modo più approfondito
nei prossimi giorni.
Gli atomi non si possono maneggiare singolarmente.
AFFERMAZIONE N°9
Questo l’avevo capito
anch’io
il chimico non opererà mai sul singolo atomo, come neppure sulla singola
molecola, bensì su una massa composta da un grandissimo numero di atomi o molecole dello stesso tipo, che come un gregge risponde alle stesse caratteristiche e si comporta nello
stesso modo di fronte ad una sollecitazione esterna.
Quando compie una reazione in provetta, il chimico opera su parecchi
miliardi di atomi o di molecole, contemporaneamente e nello stesso
modo.
NaOH + HCl NaCl+H2O
Il chimico ragiona su atomi e molecole ma lavora sulle masse
AFFERMAZIONE N°10
Gli atomi non stanno mai fermi.
Gli atomi non stanno mai fermi né al loro
interno che reciprocamente l’uno rispetto
all’altro Ecco perché mi
gira la testa!!!
Le molecole d’acqua si muovono
così!
Le vibrazioni atomiche si intensificano con l’aumentare della temperatura, mentre in
prossimità dello zero assoluto esse diventano minimali (ma a quanto pare non scompaiono del tutto),
dando l’idea di una sorta di “congelamento” nella posizione
reciproca degli atomi.
L’atomo in sé stesso è
probabilmente più oggetto di
interesse del fisico che non del
chimico.
AFFERMAZIONE N°11
La chimica, infatti, si occupa del livello di organizzazione della materia che, partendo appunto dall’atomo, descrive, prevede e caratterizza i suoi stati aggregativi via via più complessi, costituiti da due, alcuni, diversi o moltissimi atomi, le molecole appunto, o anche gli ioni, i radicali … in pratica tutto ciò che viene oggi descritto come
specie chimica
. In verità le scoperte in campo chimico effettuate nella storia dell’uomo fino all’inizio del XX secolo ed in particolare subito prima, nel XIX secolo (metodi di sintesi inorganica ed organica, metodi di analisi, fino alla scoperta di nuovi elementi), sono state fatte tranquillamente senza conoscere davvero nulla della struttura dell’atomo.
Questo significa che nel nostro corso di chimica non tenteremo di
risolvere l’equazione di Schrödinger e che le nostre
conoscenze sull’ atomo saranno quelle necessarie per cercare di rispondere alle domande relative
ai fenomeni chimici che incontreremo nel nostro percorso