Le danze popolari

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3° CIRCOLO DIDATTICO di CHIETI Comenius Project: “Discover Europe by Folk Art” Ins.te Enrica Polidoro

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3° CIRCOLO DIDATTICO di CHIETI Comenius Project: “Discover Europe by Folk Art”. Le danze popolari. Ins.te Enrica Polidoro. Le danze tradizionali abruzzesi. Corso di formazione Ins.te MARIANGELA SCHIAZZA gennaio/febbraio 2007. Alcune immagini e parte del testo sono state prese dal sito: - PowerPoint PPT Presentation

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3° CIRCOLO DIDATTICO di CHIETI

Comenius Project: “Discover Europe by Folk Art”

Ins.te Enrica Polidoro

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Corso di formazioneIns.te MARIANGELA SCHIAZZA

gennaio/febbraio 2007

Alcune immagini e parte del testo sono state prese dal sito:

http://www.unich.it/hpcarta

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E' il ballo più popolare, più amato e caratteristico della attuale regione abruzzese, ma i confini geografici di questa danza sfumano verso la Puglia a sud, la Campania a ovest nelle forme di tarantella e pizzica. La Saltarella sembrerebbe derivare etimologicamente dalla “saltatio” latina.

Saltarella” is the main dance in the East side of central Italy, also known in the

Latium area. It belongs to the dance-family of both

“Tarantella”, spread in the south-west of Italy, and 'Pizzica' widespreader , in the

south of Italy. This dance is very probably pre-roman and Roman authors referred to it as “saltatio”.

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Pur presentando infinite varianti, la saltarella si presenta come un ballo aperto con sfumature di corteggiamento o di sfida tra singoli, coppie o gruppi. In genere nella saltarella i ballerini non si toccano molto ma possono anche intrecciare le braccia tra di loro lateralmente o tenersi frontalmente.

Saltarella is an open dance, with several possible combinations: female groups, male groups, two females and two males, a couple and a single

male. The dancers are in front each other or stay beside each other, but it’s also possible stay

hand in hand, with crossed arms.

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In ordine di popolarità, dopo la saltarella viene la Quadriglia.Al comando del mastro e al grido di “Evviva chi balla!” le coppie si fanno avanti e iniziano una infinita serie di figure ma meglio dire manovre..... di corteggiamento.

The “Quadriglia” is another important dance in our local tradition. The dance is accompanied by

instructions given by a “capo ballo” (the leader of the dance) . The couples start dancing after the shout “Evviva chi balla” and they made a lot of

figures: “promenade”, “rullé”, “garro’”, “resté”, “danzè” and so on.

La quadriglia è troppo nota e lunga per riassumerla qui, però si noti che racchiude tante danze popolari tra il settecento e l'ottocento e spesso cambia dal ritmo binario di base a quello ternario. Con questa sua capacità di inglobare ed omogeneizzare ha fatto sua anche una danza antichissima e cosmopolita di tutt'altro significato: il “Palo Intrecciato”.

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“Lu trallallere” è una versione in cerchio tipica di balli molto popolari quali la "raspa" e in Abruzzo "lu terlicce", con riferimento al movimento dei piedi avanti e dietro (movimento a raspa, o anche dei pedali del telaio). Il ballo è composto da due moduli, un passo base lanciato avanti-indietro ed un intreccio a catena, che si combinano alternativamente a tempo di musica.

The “Trallallero” is a typical circle dance, such as the “raspa” and The “terlicce”.

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È un ballo propiziatorio molto diffuso in tutto l'Abruzzo Dovrebbe essere eseguito solo ed esclusivamente in festività particolari (Carnevale, 1° Maggio) e per i matrimoni, in realtà attualmente è diventato una figura della Quadriglia. La sua corretta esecuzione e buona riuscita è auspicio di prosperità ricchezza e buona sorte. A conferma di ciò, se eseguito correttamente, i ballerini a fine ballo invitano i commensali a gioire "..perché lu pale ariscite!!". Le coppie danzano in cerchio intorno ad un palo, su cui sono legati dei nastri colorati. Si balla al comando di un "maestro o mastro" di danza, che impartisce gli ordini. Ogni ballerino impugna un nastro, sono gli uomini che su comando del "maestro" portano il laccio alle rispettive dame di ballo. Da qui il "maestro" impartisce una serie di comandi che portano le coppie ad eseguire una serie di evoluzioni e figure intorno al palo intrecciandovi i nastri in modo suggestivo e spettacolare. Una volta che i nastri sono stati avvolti, saranno

successivamente sciolti sempre sotto comando. Se gli ordini del "maestro" sono dettati ed eseguiti correttamente, al termine del ballo tutti i nastri saranno sciolti e le coppie si ritroveranno nella loro posizione di partenza.

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The “Palo Intrecciato” is a local version of the “Maypole dance”. The Pole is often performed as final figure of the “quadriglia”. Six or eight couples dance around a tall pole, which is decorated with garlands, flowers and coloured ribbon, that are held by the dancers. The dance is accompained by instructions given by a “capo ballo”. At the end good luck and happiness if the dance is succesful.

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In questa pantomima dodici personaggi in maschera, esibendo attributi tipici del mese che rappresentano, sfilano e intrecciano danze mimiche a corteggio del 13° personaggio che incarna l'anno.Eseguito a Carnevale, ma anche il 1° maggio, esso rappresenta nel primo caso la fine/inizio anno del carnevale e, nel secondo, l’arrivo della buona stagione a Maggio.

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The “Month’s mime”, performed both at Carnival and in May, is danced by thirteen characters, which represent the months and the year. They all wear a mask and bring some typical objects of their month.

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So jennare vicine lu foche gire l'arroste e faccie un bel giochemi mette a tavola come un signoredegli altri mesi io sono il migliore

Ritornello: e lu sole che spanne li raggi e rose e fiore lu mese de maggiee voi signore che n'gia cridete scite fora ca li videte!

Se na menute lu mese i febbraje li povere pecore passa li uaje tra la paje e lu fijenenin porte maje la panza prene (ritornello)

Se na menute lu mese de marze a lu bifolche j'avanze l'artese ne trova avvandaggiate chi la terra ha lavurate (ritornello)

Se na menute lu mese d'aprile l'ummene zappe e li femmene filefile la lana file lu line li cille cande a mattutine (ritornello)

I sono maggie e so lo ghiu belle porto le rose intorno al cappiellee me ne vado tra canti e sone degl'altri misi i so lu chiù bone (ritornello)

Se na menute lu mese de giugne lu picurale cuminge a mugne a fa ricotte e fa lu cascie l'abbundanze de li cirasce (ritornello)  

Se na menute lu mese de luje lu picurale se ve da le Puje alle Puje ce steve lu sole puteme je durmì pure de fore  (ritornello)

Se na menute lu mese d'agoste lu pover ome se more arroste li scarpire e li ferrire mette foche a li balie (ritornello)

Se na menute lu mese e settembre tutte la frutte se presente e l'uva pergulina se prepare pe lu vine (ritornello)

Se na menute lu mese d'ottobre lu vine bolle la la votte e fa pure le bollicine a favore di questo vine (ritornello)

Se na menute lu mese e novembre li castagne se presende se presende arroste e vullite pe lu vine è assai gradite (ritornello)

Se na menute lu mese e dicembre anninze me coce e arrete me ngenne si prepare la salate la pruvviste pe l'estate (ritornello)

I so lu patre de dudece fije e tutte e dodece so murtale e tra rose garafane e giglie Je so lu patre de dudece fije.

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3° CIRCOLO DIDATTICO di CHIETI

Comenius Project: “Discover Europe by Folk Art”

Scuola dell’infanzia

“Via Pescara sud”

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Enrica Polidoro