LE CRASSULACEAE 2°

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LA MEDICINA BIOLOGICA OTTOBRE - DICEMBRE 2011 LE CRASSULACEAE 57 A cura de Prof. Ivo Bianchi Homoeopathicum Bryophyllum calycinum è una pianta succulenta, come tutte le Crassulaceae, originaria del Madagascar ed ora molto comu- ne in Europa e USA come pianta ornamentale da apparta- mento. Questa essenza viene usata nella medicina popolare di alcune aree del Sud America, in particolare in Guyana, come antiinfiam- Q uesta essenza ha proprietà antiinfiammatorie, astringenti ed antisettiche. Basse diluizioni omeopatiche di tale ri- medio sono utilizzate da alcune case farmaceutiche per la produzione di cosmetici. Sarebbe utile, visti gli usi terapeutici originali ed interessanti di altre Crassulaceae, approfondire le po- tenzialità di questa essenza, oggi facilmente reperibile. SECONDA PARTE KALANCHOE DAIGREMONTIANA Regno: Vegetale Phylum: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Rosales Famiglia: Crassulaceae Genere: Kalanchoe Specie: Kalanchoe daigremontiana HAMET & PERRIER BRYOPHYLLUM CALYCINUM Regno: Vegetale Phylum: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Rosales Famiglia: Crassulaceae Genere: Bryophyllum Specie: Bryophyllum calycinum SALISB.

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LA MEDIC INA BIOLOGICA OTTOBRE - D ICEMBRE 2011

LE CRASSULACEAE

57

A cura deProf. Ivo Bianchi

Homoeopathicum

Bryophyllum calycinum è una pianta succulenta, come tutte leCrassulaceae, originaria del Madagascar ed ora molto comu-ne in Europa e USA come pianta ornamentale da apparta-mento.Questa essenza viene usata nella medicina popolare di alcunearee del Sud America, in particolare in Guyana, come antiinfiam-

Questa essenza ha proprietà antiinfiammatorie, astringentied antisettiche. Basse diluizioni omeopatiche di tale ri-medio sono utilizzate da alcune case farmaceutiche per

la produzione di cosmetici. Sarebbe utile, visti gli usi terapeuticioriginali ed interessanti di altre Crassulaceae, approfondire le po-tenzialità di questa essenza, oggi facilmente reperibile.

SECONDA PARTE

KALANCHOE DAIGREMONTIANA

Regno: Vegetale

Phylum: Magnoliophyta

Classe: Magnoliopsida

Ordine: Rosales

Famiglia: Crassulaceae

Genere: Kalanchoe

Specie: Kalanchoe daigremontiana

HAMET & PERRIER

BRYOPHYLLUM CALYCINUM

Regno: Vegetale

Phylum: Magnoliophyta

Classe: Magnoliopsida

Ordine: Rosales

Famiglia: Crassulaceae

Genere: Bryophyllum

Specie: Bryophyllum calycinum

SALISB.

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matorio ed antisettico per il trattamento della tosse e delle feriteulcerate e dolorose. – Goethe fu affascinato dalla forza riproduttiva di questa pianta,forza riscontrabile nelle Crassulaceae in genere. Steiner, il padre dell’Antroposofia, la consigliò in un caso di iste-ria: la Medicina antroposofica fa largo uso di questa pianta nelleproblematiche emotive e nelle conseguenze di queste, quali l’in-sonnia. In termini antroposofici Bryophyllum va impiegato là do-ve si voglia rafforzare l’elemento astrale, rispetto a quello eteri-co-metabolico. – Bryophyllum è utile nell’isteria, nell’iperattività infantile e per spo-stare a livelli superiori – dall’area limbica istintuale a quella corti-cale razionale – l’elemento fisico-eterico. In tal modo l’astrale comincia a perdere le proprie caratteristi-che e migliorano i sintomi di ansia e di emotività incontrollata.

– Il rimedio antroposofico Bryophyllum può essere comparato alrimedio omeopatico Ignatia. Per il suo effetto sedativo è spesso definito “Valium vegetale”. In Medicina antroposofica, viene usato in associazione con l’Ar-gento nei casi più gravi di isteria nei quali viene frequentementesomministrato per via endovenosa. La pianta contiene differenti flavonoidi, polifenoli, triterpeni ed altresostanze che razionalizzano non solo gli effetti antiinfiammatoridell’uso tradizionale, ma anche le recenti esperienze cliniche chela vedono come interessante anti diabetico.

Recenti ricerche hanno evidenziato la sua importanza nella to-colisi, ovvero nel ritardo farmacologico del parto in caso di ri-schio di parto prematuro. – Il meccanismo d’azione è quello di blocco dell’accumulo di Cal-cio nelle cellule del miometrio che normalmente viene stimolatodall’ossitocina, notoriamente coinvolta nelle contrazioni uterineche iniziano e fanno progredire il travaglio. Potrebbe essere in-teressante speculare su questa azione antiossitocinica. Poichéquesto ormone è ritenuto il “tramite” dei più profondi sentimentiempatici, è possibile spiegare il suo effetto sedativo che passaattraverso l’induzione di un distacco dall’emotività limbica, pro-fonda ed incontrollabile, alla base delle manifestazioni isteriche.

Cotyledon orbiculata è pianta medicinale molto conosciuta. Le parti carnose delle foglie vengono applicate per ammorbi-dire corni cutanei e porri nelle popolazioni SudAfricane del di-stretto Willowmore. Le foglie riscaldate e sminuzzate vengono usate come catapla-sma per la cura di molte affezioni batteriche cutanee o introdot-te nel meato acustico per lenire le otalgie.– Van Wyck et Al. (1997) riportano che una singola foglia ingeri-ta agisce da vermifugo e che il succo riscaldato viene utilizzatolocalmente per le odontalgie e le otalgie. Un uso meno frequente di alcune parti ricorre in etnomedicinaper la cura dell’epilessia. Tutte le essenze appartenenti al Gen. Cotyledon presentano que-sti effetti, ma sono più marcati nelle specie in oggetto.

Questa pianta succulenta, facilmente coltivabile anche alle tem-perature temperate, sintetizza glicosidi cardiotonici, saponine, tan-nini, triterpeni ipoglicemizzanti e steroidi. – Recenti studi hanno dimostrato che gli estratti acquosi ed al-coolici di questa pianta hanno chiari effetti anti convulsivanti tra-mite un’azione sui meccanismi GABAergici e glutammergici delSistema nervoso, molto profondi e più efficaci di molti farmaciconvenzionali.

COTYLEDON ORBICULATA

Regno: Vegetale

Phylum: Magnoliophyta

Classe: Magnoliopsida

Ordine: Rosales

Famiglia: Crassulaceae

Genere: Cotyledon

Specie: Cotyledon orbiculata L.

BRYOPHYLLUM CALYCINUM – SOMMARIO

PREPARAZIONE: Infusione del succo fogliare fresco

AZIONI PRINCIPALI (in ordine): Immunomodulazione, seda-zione del SNC, analgesia, azione antimicrobica, azioneantiinfiammatoria

USI PRINCIPALI:1. Applicazioni esterne ed assunzioni per tutti i tipi di dolo-

re e infiammazione2. Applicazioni esterne ed assunzione per infezioni batteri-

che, virali, micotiche3. Leishmaniosi4. Otalgie (succo fogliare istillato nell’orecchio)5. Infezioni dell’Apparato respiratorio superiore

PRECAUZIONI: Evitare l’uso prolungato per gli effetti immu-nosoppressori.

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Rhodiola rosea L. è una pianta succulenta, composta da minu-scoli cespugli, alti dai 5 ai 35 cm. I fusti carnosi nascono da un robusto rizoma; le foglie sono sem-plici, spesse, dal colore tendente al verdazzurro. I fiori, riuniti in infiorescenze terminali di colore giallo, arancioneo rosso, hanno gradevole profumo di rosa (da cui il nome). Le piante di Rhodiola sono dioiche (maschili e femminili). La Rhodiola rosea è un’essenza perenne, originaria delle regio-ni settentrionali del Canada e di quelle prossime al circolo pola-re Artico, Scandinavia e Siberia. È stata anche reperita in eleva-te concentrazioni sulle Alpi, Pirenei e Carpazi. Si coltiva attivamente, per le sue proprietà farmacologiche, in Fin-landia, Svezia e Russia. Le popolazioni delle montagne siberiane la chiamano “radice d’oro”(Zoloty Koren) o “radice artica” e ne preparano una bevanda cheaumenta la resistenza alla fatica ed aiuta a superare gli stati de-pressivi “da inverno siberiano” ed i disturbi da altitudine.

�Costituenti principali:– fenilpropanoidi (glicosidi cinnamici) – composti glicosidici– benzil-O-β-glucopiranoside– flavonoidi – alcoli monoterpenici ed alifatici– acidi organici– tannini.

� Parti utilizzate: radice.

RHODIOLA ROSEA

Regno: Vegetale

Phylum: Magnoliophyta

Classe: Magnoliopsida

Ordine: Rosales

Famiglia: Crassulaceae

Genere: Rhodiola

Specie: Rhodiola rosea L.

�Fitoterapia

I nativi dell’Alaska, come gli Eschimesi, usavano la Rhodiola co-me medicinale e come alimento. Molti di questi gruppi etnici im-piegavano i fiori, sia in infusione che in decotto, come trattamentodei disturbi gastrointestinali, febbre, tubercolosi e come analge-sico generale. Dal 1969 questa pianta fa ufficialmente parte del-la Farmacopea russa come adattogeno, tonico del Sistema ner-voso ed antidepressivo. Nonostante stimoli la memoria, la prontezza e la reattività men-tale, solo raramente causa iperstimolazione negativa (nervosi-smo, insonnia) come può accadere, ad esempio, con l’uso delGinseng coreano.È specifico adattogeno cerebrale, utile per l’affaticamento intel-lettuale e per il miglioramento della concentrazione e della me-morizzazione. L’uso regolare di questo fitoterapico può avere un ruolo nella faci-litazione dell’apprendimento e nel mantenimento della memoria. La Rhodiola aumenta la resistenza a stress chimici, biologici efisici. È utile quando diminuisce il rendimento lavorativo, nella dif-ficoltà di addormentamento, irritabilità e fatica conseguenti adintenso e prolungato sforzo fisico o intellettuale. È efficace, quindi, nei disturbi da stress cronico. Gli effetti posi-tivi si esplicano anche a livello gonadico e può essere utile fito-terapico per impotenza, amenorrea e sterilità. Non a caso ha azio-ne preventiva del diabete, patologia molto sensibile allo stress.

La Rhodiola rosea è pianta molto utile nella depressione conastenia, nella sindrome da iperattività con deficit di attenzio-ne e nella convalescenza dopo traumi cranici.

L’attività della Rhodiola come adattogeno e supporto ai Sisteminervoso centrale e cardiopolmonare deriva principalmente dallacapacità della pianta di influenzare i livelli e l’attività delle mo-noamine e delle β endorfine cerebrali, fattori di attenuazione distress e dolore. Infatti l’estratto di Rhodiola riduce i livelli di corti-solo, mentre favorisce l’aumento della serotonina cerebrale tra-mite l’inibizione dell’enzima catecol-O-metiltransferasi, coinvolta– appunto – nella degradazione della serotonina cerebrale. La pianta, inoltre, favorisce l’aumento del trasporto di triptofanoe di 5-idrossitriptofano, precursori della serotonina. La Rhodiola, sempre per il suo effetto inibitorio sulla catecol-O-metiltransferasi, determina anche un aumento dei livelli intrace-rebrali di dopamina, neurotrasmettitore antidepressivo per ec-cellenza.– Secondo le più recenti ricerche la Rhodiola ha mostrato avere:attività antiossidante, antitumorale, immunostimolante, anti aging,antiaritmica, cardioprotettiva, antiallergica, neuroprotettiva e,quindi, utile in alcune patologie degenerative del Sistema ner-voso, quale il morbo di Parkinson.Può prevenire o trattare l’immunodeficienza conseguente a stressda superlavoro, da eccessivo sforzo fisico, da chemioterapia eda radioterapia.

– La Rhodiolamigliora l’immunità T dipendente; pertanto aumenta

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la resistenza alle infezioni. Gli studi piùrecenti hanno dimostrato una sua spe-cifica attività antiStafilococcica. Può – inoltre – prevenire la soppressio-ne dell’immunità B-dipendente conse-guente a stress cronico. Questo da ragione di altre recenti ri-cerche che hanno dimostrato l’utilità diquesta pianta in caso di carcinoma pro-statico. L’estratto di Rhodiola ha, inoltre, dimo-strato migliorare le performance fisicheed atletiche. In particolare la pianta haeffetto positivo sul muscolo favorendo:– Riduzione del tempo di recuperomuscolare dopo esercizio fisico sub-massimale o massimale;

– Aumento dei livelli di ATP e di crea-tinfosfato (CP) nel tessuto muscola-re striato;

– Protezione dell’organizzazione ultra-strutturale dei mitocondri alterata incaso di ipossia: aumenta, infatti, i li-velli di CP nelle creste mitocondrialidelle cellule muscolari cardiache;

– Incremento della sintesi e depositodi glicogeno nel muscolo e nel fega-to, con conseguente maggior resi-stenza allo sforzo;

– Aumento dei livelli plasmatici di β en-dorfine;

– Aumento del numero di emazie cir-colanti e del loro contenuto in emo-globina (MCH).

La Rhodiola sviluppa – quindi – una specifica azione a livello mi-tocondriale: stimola la produzione di ATP che ha come conse-guenza un aumento di forza fisica e di endurance, utile sia negliatleti sia in pazienti con grave astenia correlata a morbo di Lymeo a infezioni da virus Epstein Barr. Questo fitoterapico ha anche effetto sull’aumento del flusso san-guigno nel cervello e nel muscolo. – Autorevoli Autori suggeriscono di iniziare la terapia con que-sto adattogeno diverse settimane prima di un periodo in cui cisi aspetti un aumento dello sforzo psico-fisico e di continuareper tutta la durata del periodo stressogeno (fino a 4 mesi), con-sigliando generalmente cicli ripetuti strutturati in modo da al-ternare brevi periodi di somministrazione ad intervalli privi diassunzione. �

La Prima Parte di Homoeopathicum - Le Crassulaceae è stata pubblicata in La Med. Biol., 2011/3; 55-9.

– Per consultazione: www.medibio.it

LETTERATuRA

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Briza, Pretoria; 1997.

Aumento dellaconcentrazione

Supportomentale

RHODIOLA

Antidepressivo

Carcinomaprostatico

Stafilococco

Supportomuscolare

Azioneantibatterica

Stimolomnemonico

Stimolodopaminico

Stimoloserotoninico

Miglioramentodella perfusione

Azioneantineoplastica

Impotenzamaschile

Stimolo eprotezione

mitocondriale

Infertilitàfemminile

Amenorrea

Aumento delleβ endorfine

Aumento deidepositi diglicogeno

Supportoimmunitario

Supportogonadico

RHODIOLA