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Le Buone Pratiche esempi di semplice e immediato risparmio sostenibile Consumando meno e meglio si guadagna in qualità di vita, reimpossessandosi del proprio tempo,gustando il piacere dell'autoproduzione, riscoprendo tradizioni e scoprendo nuove culture. “Solo quelli che sono così folli da pensare di cambiare il mondo lo cambiano davvero.” A. Einstein Le Buone Pratiche Economia domestica Consigli utili Come produrre meno rifiuti Stili di vita sostenibili e Consumo Critico Risparmio energetico Risparmio idrico - Acqua Pubblica Trasporti Amici di Beppe Grillo di Roma – moV imento 5 stelle – www.grilliromani.it

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Le Buone Pratiche

esempi di semplice e immediato risparmio sostenibile

Consumando meno e meglio si guadagna in qualità di vita, reimpossessandosi del proprio tempo,gustando il piacere dell'autoproduzione,

riscoprendo tradizioni e scoprendo nuove culture.

“Solo quelli che sono così folli da pensare di cambiare il mondo lo cambiano davvero.”

A. Einstein

Le Buone Pratiche

Economia domestica

Consigli utili

Come produrre meno rifiuti

Stili di vita sostenibili e Consumo Critico

Risparmio energetico

Risparmio idrico - Acqua Pubblica

Trasporti

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Economia domestica - detergenti per la casa

Detersivo con limoni per piatti a mano e in lavastoviglie

Ingredienti: 3 limoni, 400ml di acqua, 200 gr di sale e 100ml di aceto bianco.

Tagliare i limoni a pezzi togliendo solo i semi e mantenendo la buccia. Frullare insieme ad un po' di acqua e al sale. Per evitare intasamenti nel filtro lavastoviglie, frullare i limoni a lungo e molto finemente. Mettere il composto in una pentola, aggiungere il resto dell'acqua e l'aceto. Far bollire per circa 10 minuti mescolando affinché non si attacchi. Una volta addensato e raffreddato, mettere in vasetti di vetro.

Come si usa: due cucchiai da minestra nel vano del detersivo; a piacere per i piatti a mano.

Avvertenze per l'utilizzo in lavastoviglie: da non mischiare con i detersivi chimici. Se si usa il detersivo fatto con i limoni è bene sostituire il brillantante con l'aceto bianco.

Detergente per tutte le superfici di casa.In uno spruzzino recuperato, fare una miscela di acqua del rubinetto per 2/3 e bicarbonato di sodio per 1/3. Si può usare per i vetri e altre superfici lavabili.

Possiamo fare la stessa cosa sostituendo il bicarbonato di sodio con l'aceto bianco (che ha un alto potere sgrassante e anticalcare).

Il bicarbonato di sodio è un igienizzante e può essere utilizzato nel lavaggio delle verdure (piccola quantità nelle verdure a mollo), da risciacquare bene. Toglie i cattivi odori, si può quindi usare nel lavaggio delle bottiglie o dei vasetti (acqua + bicarbonato e agitare bene o riempire il contenitore e lasciare agire per alcune ore), si può anche mettere in un contenitore nel frigo per la stessa funzione.

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L'AmmorbidenteQuando si lava, a mano o in lavatrice, di solito succede questo :

• se l'acqua di casa è dura, rimane una pellicola di calcare che indurisce le fibre • le fibre rimangono caricate negativamente per opera dei detersivi e quindi sono

meno “gradevoli” per la pelle.Un ammorbidente convenzionale è composto principalmente da esterquat (molecola ammorbidente) che può essere di origine vegetale o animale e una serie di ingredienti di origine petrolchimica scarsamente o per nulla biodegradabili (additivi che amplificano l’efficacia dell’esterquat, profumi di sintesi, perlanti, addensanti, antischiuma, coloranti, conservanti). Si forma quindi una “pellicola” che si fissa sulle trame dei tessuti e che spesso è causa di dermatiti e allergie.I tessuti, durante il lavaggio, prendono carica negativa dai tensioattivi anionici di cui sono formati i detersivi per il bucato.Utilizzare un ammorbidente ecologico può essere una soluzione, per non inquinare.

L'aceto è ottimo usato come ammorbidente per la sua carica opposta.I panni non prendono l’odore di aceto e conservano il profumo del detersivo rimanendo più morbidi. Inoltre l’aceto svolge un’ulteriore funzione anticalcare. Meglio ancora utilizzare una soluzione di acido citrico al 10%.Aceto e acido citrico, usati da soli come ammorbidenti, favoriscono la degradazione di enzimi e residui dei detersivi, contribuendo a eliminare il loro potere allergenico. L’acido citrico rende i panni più facili da stirare e quindi più belli.L'aceto, essendo un anticalcare naturale, ci permetterà sostituire in modo naturale le pastiglie anticalcare in commercio.

Noci saponariePer sostituire il detersivo per il bucato, si possono utilizzare le noci saponarie.

Sono totalmente biodegradabili, possono essere utilizzate con tutti i tipi di stoffe, anche con la seta, non occorre utilizzare l'ammorbidente (né l'aceto che lo sostituirebbe).

Dopo il loro uso, le noci possono essere utilizzate come concime per l'orto, giardino o vasi di fiori e inserite in uno spruzzino con dell'acqua, diventano un detergente per la casa.Un kg di noci contiene circa 325 noci e per ogni lavaggio ne occorrono circa 5 per il carico completo, 3 per il mezzo carico. Con un kg di noci si possono fare circa 65 lavaggi.

Si trovano in tutti i negozi di prodotti naturali ed equo solidali. Il loro prezzo si aggira intorno ai 18 euro al kg.

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Detersivo per il bucato e base per altri detersivi. Per preparare una base detersiva liquida, forniamo due modalità:

1. sciogliere in 2 litri di acqua 20 cucchiai di sapone Marsiglia in scaglie, ponendo la miscela sul fuoco e mescolando di tanto in tanto. In una decina di minuti le scaglie si scioglieranno. Porre il liquido in una terrina e raffreddare. Raggiungerà la consistenza di una massa gelatinosa, vicina allo stato solido: a questo punto e solo a soluzione fredda aggiungere mezzo litro di aceto. Se l'aceto viene aggiunto quando la soluzione è ancora calda, tenderà ad impazzire come la maionese. Si conserva in luogo fresco e asciutto per mesi.

2. in 1,5 litri di acqua sciogliere 60 cucchiai di sapone Marsiglia in scaglie in una pentola a fuoco ridotto. Si ottiene una sorta di sapone concentrato liquido a cui si aggiunge 1,6 litri di acqua distillata e il succo filtrato di 10 limoni. Se il composto fosse un po' grumoso, si frulli per qualche secondo.

Queste rappresentano le due basi saponate con le quali, aggiungendo pochi ingredienti, possiamo ottenere la quasi totalità dei detergenti personali e detersivi per la casa.

Shampoo vegetale al limone. La seconda base si presta ad essere usata come shampoo. Il risciacquo è a base di acqua del rubinetto e aceto di mele. Questa ricetta ha basso tenore di tensioattivi, non sarà quindi la schiuma a rimuovere grasso e sporco ma il massaggio dei capelli e della cute.

Altri Shampoo alternativi.

Esistono in commercio delle saponette adatte al lavaggio dei capelli. Dal sapone di Aleppo (utilizzabile anche per il resto del corpo) alle saponette vegetali appositamente create.Questi prodotti non creano molta schiuma, quindi massaggiare bene i capelli e la cute risulta fondamentale. Risciacquare bene, soprattutto per i capelli lunghi o ricci, anche con l'aggiunta di un po' di aceto di mele all'acqua di risciacquo.

Trattamento alle proteine per i capelli

Per dare brillantezza ai capelli più opachi, usate le proteine della soia dopo lo shampoo.Per preparare la soluzione avete bisogno di 30 gr salsa di soia senza sale in 1 bicchiere di acqua tiepida. Mischiate bene e applicate sui capelli lavati, quindi risciacquate dopo una decina di minuti.

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Uso del burro di karité puro.

Il Karité è un albero ad alto fusto che può raggiungere i quindici metri di altezza e un metro di diametro. E' presente nella vasta zona dell'Africa centrale.Oltre ad essere usato nel campo alimentare come condimento dalle popolazioni africane, ha funzione di balsamo per massaggi contro i reumatismi, gli indolenzimenti, le bruciature, gli eritemi solari, le ulcerazioni e le irritazioni della pelle in quanto ricchissimo anche di vitamine A, B, E e F.

Più in particolare il burro di karité è consigliato:

- durante la gravidanza, perché previene la formazione di smagliature sia sull'addome che sul seno; durante l'allattamento previene la formazione di ragadi; protegge la pelle del neonato dall'arrossamento dovuto al contatto col pannolino;

- all'aria aperta protegge la pelle dagli agenti atmosferici, prevenendo arrossamenti e screpolature dovute al sole, oppure al freddo e al vento; inoltre protegge la pelle dai raggi solari, causa di irritazioni ed eritemi;

- per chi fa sport e per la casalinga ammorbidisce le callosità sia delle mani che dei piedi, evitando la formazione di fissurazioni dolorose ed antiestetiche;

- è anche un ottimo rimedio per le irritazioni del rasoio, sia come impacco emolliente prebarba, che come efficace lenitivo e idratante dopobarba;

- è un prezioso cosmetico naturale antirughe e antietà per il viso e il décolleté, rallenta l'invecchiamento cutaneo, attenua le rughe già esistenti fino, in molti casi, a farle scomparire ed è in grado di restituire alle pelli non più giovani una straordinaria elasticità e compattezza.

Dopo l'uso prolungato del Burro di Karité si nota una migliore circolazione del sangue nei capillari, che risultano più tonificati rendendo la pelle più luminosa, quindi è adatto anche alle pelli con "couperose"; inoltre, poiché possiede un elevato grado di assorbimento, può essere spalmato sulla pelle del viso e del corpo senza lasciare quello sgradevole effetto unto."

Lo possiamo trovare rivolgendoci all'associazione Reciprocità che si occupa di progetti sui territori africani, contattandoli al sito www.reciprocita.org

Nei negozi di prodotti naturali e di cosmesi naturale troveremo il burro di karité già trattato e aggiunto di vitamine e olii profumati, da utilizzarsi in ugual modo di quello naturale.

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PROPRIETA’ DELL’ALOE

L'aloe è una pianta di origine africana e diffusa anche nell’America Latina, dalle numerose proprietà.La presenza di acido salicilico (quello dell'Aspirina) e vitamine nelle sue foglie ne fa un potente antinfiammatorio, analgesico e ricostituente. Inoltre aiuta nei problemi di articolazioni, riduce l'assorbimento di sostanze tossiche, riattiva le difese immunitarie.Attutisce dolori muscolari e delle articolazioni grazie alla presenza di analgesici.L'aloe è molto usata in dermatologia per guarire ustioni, come cicatrizzante, come emolliente, e viene usato su piaghe, infiammazioni e irritazioni della pelle.Per questi motivi in commercio esistono numerosi prodotti a base di estratto di aloe, dal succo da bere alle creme, ma se ne può fare anche un USO CASALINGO.Chiunque può coltivare in casa una piantina di Aloe, che costa dai 12 ai 50 euro a seconda della grandezza e si trova facilmente nei vivai. La pianta da utilizzare deve avere almeno 4 anni di età. Si può acquistare sia l'Aloe Vera (Arborescens) sia l'Aloe Bardanensis, che sono le specie più diffuse in Italia.

USO DOMESTICO GEL – USO IMMEDIATO DELLE FOGLIE DI ALOE:Il gel contenuto nelle foglie contiene tutte le proprietà indicate sopra.Tagliando in sezione le foglie è possibile spalmare subito questo gel su piaghe, irritazioni della pelle, acne, scottature, eritemi, ecc.Il gel si può spalmare anche su contratture e dolori muscolari e articolari proprio come le creme farmaceutiche che alleviano i dolori (Lasonil, Voltaren, per capirci).Il gel delle foglie può essere usato come dopobarba.

USO ORALE:E’ ricostituente, antinfiammatoria, antisettica, analgesica.Combatte l’acidità di stomaco, la gastrite, l’ulcera, i polipi intestinali ed uterini, nonché permette di regolarizzare il ciclo mestruale, la stipsi intestinale, la pressione, il colesterolo ed infine purifica sia fegato che sangue dalle sostanze tossiche, rendendo più forti le difese immunitarie.La polpa gelatinosa di Aloe può essere:- mangiata direttamente:- spalmata sul pane insieme al miele.- frullata con altri frutti. Le foglie spezzettate, a cui sono state tolte le spine, possono essere frullate insieme a mela e altri frutti.

Ricetta:1 parte di foglie spezzettate di aloe a cui sono state tolte le spine (es: 100 grammi)2 parti di mele (es: 200 grammi)5 cucchiai di miele.

Variante: aggiungendo a questa ricetta 3-4 cucchiai di Rum, Cognac o Brandy si ottiene una bevanda che dura di più. Può essere usata come dopo-pasto digestivo. Non bisogna berne più di un bicchierino.

Controindicazioni: l’aloe presa per uso orale può avere effetti lassativi. Quindi è sconsigliato esagerare.

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Consigli utili per la casa - Pulizia e manutenzione

Per pulire il lavello e togliere le macchie di calcare, basta passare la spugna imbevuta di aceto bianco. In caso di calcare incrostato, versare sopra l'aceto e lasciare agire.

Per una buona manutenzione degli scarichi di casa (evitare gli ingorghi e i cattivi odori) si consiglia di posizionare nello scarico dei sanitari e della cucina 150 gr di bicarbonato di sodio e 150 gr di sale fino versando immediatamente sopra una pentola di acqua bollente.Questo rimedio alla soda caustica e a tutti i prodotti chimici che inquinano e sono tossici da respirare, adottato una volta al mese e con dosi ridotte, permetterà di mantenere puliti i tubi della nostra casa.

E' possibile pulire il piano cottura (macchina del gas) in modo efficace senza l'uso di prodotti chimici: l'acqua bollente. E' sufficiente scaldare in un pentolino dell'acqua. L'acqua molto calda è uno sgrassante naturale e scioglie tutti i residui presenti nel piano cottura.

Per togliere le macchie di sangue o macchie in genere dai tessuti, si raccomanda l'utilizzo dell'acqua fredda. Non utilizziamo l'acqua calda in quanto questa fa da fissante. In caso ci si macchi al ristorante, è possibile passare sopra la macchia un po' di acqua frizzante e strofinare un po'. Funziona!

Per far tornare bianche le vostre lenzuola ormai ingiallite, invece di utilizzare prodotti in commercio molto famosi per quegli slogan che dicono che più bianco di così proprio non si può (composti da sbiancanti ottici e sostanze coloranti chimiche), si consiglia l'aggiunta di polvere di indaco al lavaggio in lavatrice. L'indaco è un colorante di origine vegetale. Fare attenzione con le dosi per evitare che le lenzuola diventino blu.

Riutilizzo della polvere di caffè.

1. Miscelato col sapone per detergere i piani della cucina (attenzione alla presenza di stucco che si può macchiare) 2. Aggiunto all'albume d'uovo come maschera per il viso. Stenderlo sul viso, lasciarlo asciugare, poi lavare via con acqua. 3. Sfregato sul corpo degli animali domestici, tiene lontane le pulci. 4. Posto vicino alle crepe nido di formiche, le tiene a bada.

5. Dentro un barattolo di vetro aperto per assorbire gli odori nel frigorifero o nel congelatore. 6. Dentro un calzino di nylon chiuso con un nodo elimina i cattivi odori dalle scarpe da ginnastica, dall’armadio o dall’auto. 7. Pulisce le mani dai cattivi odori (dopo aver tagliato le cipolle o pulito il pesce) 8. Usato sui capelli, al posto del balsamo dopo averli lavati, li rende morbidi e lucenti. 9. Come tintura naturale per i capelli, sulla carta, stoffa e legno.

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OLIO FRITTOSapete dove buttare l'olio della padella dopo una frittura fatta in casa?Sebbene non si facciano molte fritture, quando le facciamo, buttiamo l'olio usato nel lavandino della cucina o in qualche scarico, vero?

Si è calcolato che, attraverso le reti fognarie, finiscono nell’ambiente ben 800.000 tonnellate di olio fritto.

L’olio da cucina esausto è un rifiuto che, se disperso nell’ambiente, comporta gravi danni: - nel sottosuolo forma uno strato sottile attorno alle particelle di terra e impedisce alle piante l’assunzione delle sostanze nutritive;- quando raggiunge pozzi di acqua potabile li rende inutilizzabili: l’olio mescolato all’acqua ne altera il gusto rendendola imbevibile;- se raggiunge uno specchio d’acqua superficiale, ad esempio un lago o uno stagno, può formare una sottile pellicola impermeabile che impedisce l’ossigenazione e quindi compromette l’esistenza della flora e della fauna;- disperso in mare forma un velo sottilissimo che impedisce la penetrazione in profondità dei raggi solari con gravi conseguenze per l’ambiente marino.Peraltro, anche dove esistono impianti fognari adeguati, lo smaltimento di queste enormi quantità di residuo oleoso può pregiudicare il corretto funzionamento dei depuratori.

Il meglio che possiamo fare è ASPETTARE CHE SI RAFFREDDI e collocare l'oliousato in bottiglie di plastica (quelle del detersivo ad esempio) o bottiglie di vetro.A Roma, all'interno di alcuni centri di raccolta è stato attivato il servizio di conferimento degli olii alimentari attraverso la collocazione di appositi contenitori. Gli indirizzi sono reperibili sul sito http://www.amaroma.it/raccolta-differenziata/centri-di-raccolta-schede/

Come Eliminare le Macchie di Vernice dai VestitiPer primo passate dell'olio di cocco sopra la macchia per ammorbidirla. Dopo 10 minuti mettete sopra la zona interessata un batuffolo di cotone inzuppato in alcol e aceto, quindi aspettate 15 minuti e lavate la zona con sapone di marsiglia.

Cosa fare dei resti di saponetteQuando ci avanzano piccoli residui delle saponette che usiamo per lavarci le mani, possiamo inserirli in un erogatore di sapone recuperato e aggiungere dell'acqua. In questo modo i resti delle saponette si scioglieranno e potranno essere utilizzate sino alla fine.

Per liberare i nostri animali domestici dai parassiti.- Lievito di birra e pillole inodori di aglio se aggiunte alla pappa del cane e del gatto, aiutano a tenere lontani i parassiti.

- Gli oli essenziali di limone o cedro diluiti in acqua si possono usare per praticare delle spugnature sul pelo.

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Come produrre meno rifiuti.Prodotti alla spina.

Sia totalmente biodegradabili che meno, i detersivi alla spina sono prodotti efficaci ed economici. Riutilizzare sempre gli stessi flaconcini oltre che un risparmio economico evita il consumo di svariati e pesanti contenitori di plastica usa e getta.

Per trovare il punto a te più vicino: http://www.washmaps.com

Con il latte alla spina, risparmi subito e riduci i tuoi rifiuti. Un litro di latte costa meno di quello comprato al supermercato.In più berrai latte munto nella provincia della tua città.

Per trovare il punto a te più vicino: http://www.milkmaps.orgA Roma puoi trovare il distributore alla spina di latte crudo Biolà. Trovi informazioni su orari e luoghi dove si fermano i furgoni sul sito www.biola.it

Anche la pasta, il riso, i cereali e i legumi sono venduti alla spina.Li possiamo trovare nei supermercati che hanno aderito alla buona pratica oppure nei negozi specializzati. Con questo sistema, evitiamo la produzione di imballaggi inutili che rappresentano una larga parte del rifiuto in discarica.

Posacenere portatile.Per non disperdere cicche nell'ambiente esistono appositi contenitori in plastica dura. Ma la filosofia è il RICICLO, cioè utilizzare cose già esistenti per i nostri scopi.

Ad esempio, come POSACENERE PORTATILE si possono usare le scatolette in alluminio delle caramelle.Le scatole in alluminio delle caramelle in genere sono tonde o rettangolari, sono carine, dipinte, e possono essere facilmente svuotate.In questo modo eviteremo di buttare le cicche dove capita.

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Coppette mestruali.La coppetta mestruale è l'alternativa salutare, ecologica, pratica ed economica agli assorbenti. E' fatta in silicone ipoallergenico medico chirurgico e non è trattata con sbiancanti e sostanze chimiche, a differenza degli assorbenti tradizionali. La coppetta raccoglie (e non assorbe), si svuota ogni 4-6 ore e si sterilizza facendola bollire in un pentolino. Al momento del cambio basta svuotarla, risciacquarla e reinserirla (se sei in giro puoi farlo tranquillamente in un bagno pubblico, basta avere l'acqua anche in una bottiglina e pochi secondi a disposizione).Il costo di una vita di assorbenti usa e getta va dai 2500 ai 3000 euro. Con le coppette si spende un massimo di 35 euro (o una media di 27 euro se si acquistano tramite GAS) e durano circa 10 anni.

La mooncup è reperibile tramite il sito http://www.labottegadellaluna.it/La ladycup, visibile all'indirizzo http://www.ladycup.eu/, puoi acquistarla scrivendo all'indirizzo [email protected]

Ciripà (i pannolini lavabili)Per produrre pannolini usa e getta per un solo bambino si richiede una quantità di cellulosa pari a circa 10 grandi alberi. Ogni bambino ne consuma all'incirca una tonnellata. Il loro tempo di decomposizione, variabile da 200 a 500 anni, aumenta in condizioni di carenza di acqua e ossigeno, condizioni che alcuni genitori riproducono volontariamente, richiudendo ogni singolo pannolino in un sacchetto di plastica. La loro degradazione rilascia nell'ambiente sostanze chimiche nocive, tra cui sodium polyacrilate, tributyl-stagno (TBT), diossina, xylene, ethylbenzene, styrene, isopropylene.I pannolini usa e getta sono costituiti da composti sintetici con effetti tossici. Emissioni nocive per il tratto respiratorio sono state dimostrate in uno studio su topi di laboratorio (Anderson & Anderson (1999) Arch Environ Health 54:353-358).

I benefici dell'uso di pannolini lavabili sulla salute del bambino sono molteplici: migliore traspirazione delle zone genitali che ne evita il surriscaldamento, evitata esposizione a sostanze chimiche potenzialmente tossiche, mantenimento della posizione ottimale per il corretto sviluppo dell'articolazione delle anche, migliore percezione delle funzioni fisiologiche (la sensazione di "sederino asciutto", tanto promossa dai produttori di pannolini usa e getta, è innaturale. Coni pannolini lavabili il bimbo associa la sensazione di bagnato al fare pipì, favorendo il controllo delle funzioni fisiologiche e l'abbandono anticipato del pannolino.

Con i pannolini lavabili si risparmia almeno la metà rispetto ai tradizionali usati per 2-3 anni. Si parla di 400 euro circa per i pannolini lavabili (acquistando 2 o 3 kit completi per taglia) ai 500 euro all'anno di media per gli usa e getta. Info su www.nonsolociripa.it

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Buste riutilizzabili per la spesa.

In Italia si producono 300mila tonnellate di buste in plastica all'anno, l'equivalente di 430mila tonnellate di petrolio e di circa 200mila tonnellate di CO2 emesse in atmosfera con un giro d'affari di circa 500mila euro all'anno. I tempi di degrado delle buste di plastica variano dai 10 ai 20 anni.I supermercati italiani, per ancora alcuni mesi nel 2011, distribuiranno buste di plastica sino ad esaurimento scorte, essendo stata finalmente recepita ed attuata la legge europea che obbliga la grande distribuzione a rifornirsi di buste prodotte con fibre vegetali.

Consigliamo l'utilizzo delle borse di tela. Si acquistano o si cuciono in casa (a chilometri 0) recuperando dalle vecchie tende ai vestiti che non usiamo più. Sono comode, resistenti e si possono lavare in lavatrice. Portiamone sempre una con noi, sarà molto utile.

I vasetti dello yogurt

L'acquisto dello yogurt è il pratico esempio che possiamo fare per esprimere il consumo di plastica, per il vasetto, e la produzione di CO2 per il trasporto. Un vasetto di yogurt può percorrere anche 4mila chilometri prima di arrivare nei supermercati. Come possiamo ovviare alla transumanza degli yogurt? Facciamocelo in casa.Partiamo da un vasetto di yogurt già fatto (prendiamone uno prodotto dalle aziende vicine a casa nostra) e un litro di latte (magari acquistato alla spina). Facciamo scaldare (non bollire) il latte per poi metterlo in una bottiglia di vetro, aggiungervi un cucchiaio di yogurt già pronto e lasciare al caldo, avvolto in coperte nel forno spento, per una notte (circa 12 ore). Avremo così un buon yogurt pronto da mangiare e da utilizzare per creare altro yogurt nei giorni seguenti.

Il dentifricio fatto in casaFacciamo essiccare SALVIA e TIMO (meglio se autocoltivati) e trituriamoli.Riempiamo il vasetto di futuro dentifricio per 3/4 con ARGILLA BIANCA e aggiungiamo le spezie triturate con un cucchiaio di BICARBONATO. Mischiamo aggiungendo anche qualche goccia di OLIO ESSENZIALE di MENTA.Mettiamo qualche CHIODO di GAROFANO in superficie, che aiuterà a far conservare il vasetto per un lungo periodo. Naturale, ecologico (evita tubetti usa e getta difficili da riciclare), salutare (no prodotti industriali, no fluoro dannoso), efficace (il dentifricio per la pulizia dei denti conta meno dello strofinamento ma questo dentifricio ha tutte le proprietà che servono alla pulizia dei denti. Basta solo dire che l'olio essenziale naturale uccide perfino il virus del colera). Lascia la bocca fresca e pulita, spendendo più o meno un euro!!!

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Il Sapone di Aleppo per il corpoSi usa pensare che le saponette servano solo a lavare le mani. Si deve sapere che il sapone in sé ha durata illimitata mentre i saponi liquidi sono aggiunti di conservanti chimici per l'uso a lungo termine. Il sapone di Aleppo è adatto al lavaggio di tutto il corpo (anche della biancheria), viene venduto in una confezione di carta rigida (quindi non produciamo rifiuti da imballaggio) e dura moltissimo.E' prodotto in Siria da secoli, secondo le antiche ricette invariate nel tempo. Dopo la cottura a fuoco lento dell'olio di oliva ed olio di alloro, viene tagliato in panetti e fatto essiccare per 10-12 mesi. Il colore del sapone può variare dal giallo paglierino al verde, a seconda della stagionatura.

Tovaglioli di stoffaMeglio preferire i tovaglioli di stoffa a quelli di carta usa e getta. Li vendono insieme alle tovaglie. Eviteremo di tagliare gli alberi e di far girare tanti camion per farceli portare a casa, quindi risparmiamo in produzione di CO2. Il loro lavaggio in lavatrice non ne cambia le dimensioni di carico (li aggiungiamo al normale lavaggio delle tovaglie) né aumenta i consumi di acqua e di elettricità.

Lametta intercambiabile. Utilizzare la lametta intercambiabile su un rasoio al posto di quelli usa e getta permette di non buttare via tanta plastica e di risparmiare in termini economici.Il sapone di Aleppo o un sapone per la barba solido evita di buttare nell'ambiente tante bombolette spray, essendo la rasatura un ''rito'' pressoché quotidiano.

Bicchiere tascabile e riutilizzabileUn sistema di riciclo efficiente saprebbe come riciclare anche un bicchiere usa e getta di plastica (vedi l'impianto di riciclo a Vedelago-TV), qui nel Lazio vengono messi in discarica oppure li cancrovalorizzano in aria. Preferiamo agli usa e getta un bicchiere riutilizzabile e comodo da portare con sé di quelli richiudibili. Ce ne sono sia di plastica che di metallo. Li possiamo trovare nei negozi di casalinghi o di articoli per il campeggio.

Gasatore domesticoMai più il peso delle bottiglie dal supermercato a casa. Trasporti e tanta plastica ingombrante in meno. Con i gasatori dell'acqua (usiamo acqua del rubinetto logicamente) possiamo bere un'acqua frizzante buonissima e controllata. E' possibile scegliere il grado di effervescenza. Evidenti sono i benefici ambientali ed ecologici. Vedi il gasatore Happy Frizz sul sito biotechtrentino.it/ e altri presenti sul mercato.

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Spazzolino con testina intercambiabile

Dovendo cambiare lo spazzolino ogni circa 3 mesi, iniziamo ad utilizzare gli spazzolini con la sola testina intercambiabile, risparmieremo soldini, e tanta plastica ritrovandoci a dover buttare solo la testina.

Non si butta via niente (nessun oggetto in discarica)

Nasce negli Stati Uniti ed approda in Italia un nuovo modo per riciclare oggetti per noi non più utili. Iscrivendosi alla lista Freecycle della propria città, è possibile offrire/cercare oggetti di cui vogliamo disfarci o che cerchiamo.La filosofia del Freecycle è il regalo, non è permesso l'uso della moneta né del baratto.Per cercare la tua città vai sul sito: www.freecycle.org/group/IT/

L'associazione ManaManà (www.manamana.it) nasce per condividere “una prospettiva su un altro modo di vivere e convivere, spesso più sostenibile e allo stesso tempo più divertente... un'occasione per creare spazi sociali, rispolverando semplici principi di convivenza e scambio“

e ha creato il mercato del Senza Moneta dove si possono scambiare oggetti dal vivo. Per info sul prossimo mercatino nella tua città (o per attivarti a crearlo tu con un kit dedicato), scrivi a: [email protected]

Come risparmiare l'inchiostro delle nostre stampanti.Oltre alla raccomandazioni di stampare solo l'indispensabile e di usare i fogli su tutti e due i lati, si consiglia di ricaricarsi da soli la cartuccia.Si evitano rifiuti difficili da riciclare e si spende molto meno.Una cartuccia che contiene solo 7ml di inchiostro nero arriva a costare 20-40 euro.Con 20 euro si può comprare ben mezzo litro di inchiostro (quindi circa cento ricariche) e ricaricarsi da soli la cartuccia originale. Basta una siringa per inserire i 7ml di inchiostro nei buchi della cartuccia (sotto l'adesivo) e attendere una notte che l'inchiostro venga assorbito ben bene.

Un fax? Si può mandare da internet.Il sito www.faxator.com permette di mandare fax semplicemente utilizzando la propria mail.Basta registrarsi al sito con un numero di telefono, una mail e sarà possibile mandare gratuitamente fino a 10 fax al giorno, dal lunedì al venerdì.Si risparmia in tempo, soldi e carta.

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Stili di vita sostenibili e Consumo CriticoChi compra vota“Votate ogni volta che fate la spesa, ogni volta che schiacciate il telecomando, ogni volta che andate in banca. Sono voti che date al Sistema”. Padre Alex Zanotelli

Puoi comprare e favorire l'economia locale, ridurre l'inquinamento e il traffico cittadino e autostradale a favore dei prodotti “a chilometri 0”, risparmiare il tuo tempo dedicandolo a pratiche più piacevoli, mangiare più fresco e genuino, acquistare secondo valori etici e acquistare in gruppo per ottenere degli sconti, premiare chi produce reddito nel rispetto delle condizioni contrattuali dei lavoratori.

Inizia a comprare i prodotti della tua regione attraverso un il gruppo di acquisto solidale.Sul sito www.retegas.org, clicca la sezione gruppi e cerca la tua città.Molti negozi di articoli equo-solidale e cooperative locali hanno attivato dei gruppi di acquisto vicino a te. Fai una ricerca su internet, ne troverai molti.

Per dare un contributo alla lotta contro le mafie e consumare prodotti ricavati da terreni confiscati e restituiti alla collettività, puoi acquistare i prodotti di LiberaTerra. Si trovano nei negozi equo-solidale, nei supermercati coop e Ipercoop. A Roma c'è una bottega dedicata in Via dei Prefetti 23. Contatti: tel. 06.69.92.52.62, [email protected]

Il commercio Equo e Solidale:• stabilisce rapporti diretti con i produttori senza ricorrere ad intermediari• corrisponde direttamente ai produttori un prezzo equo, in relazione alle loro

esigenze• promuove un processo produttivo nel rispetto della dignità umana e dell'ambiente

Acquistando nelle cooperative delle Botteghe AltroMercato (www.altromercato.it/it), premiamo chi produce reddito nel rispetto delle condizioni contrattuali dei lavoratori. Vi troviamo anche i prodotti di LiberoMondo (www.liberomondo.org) che hanno all'attivo il progetto Tisane dal Mondo per mettere in commercio i prodotti delle seguenti zone:

• i piccoli produttori di Siyath Foundation (Sri Lanka)• le donne indigene del Centro Pololare Yanten (Brasile)• le donne di Mimbipà (Paraguay), con il loro lavoro comunitario• i raccoglitori di carcadè del Progetto Casamansa (Senegal)• i contadini Sem Terra (copermate – Brasile), con le loro lotte per la terra ed una vita

dignitosa• le donne di Sindyanna of Galilee (Palestina), con il loro difficile lavoro nei territori

occupati dagli israeliani

Consumo CriticoL'idea del consumo critico (attraverso l'azione di boicottaggio) nasce per modificare i comportamenti delle imprese su temi quali squilibri nord-sud, diritti dei lavoratori, corsa agli armamenti e oggi, che le emergenze sono aumentate, pone la sua attenzione anche sulla crisi delle risorse, l'eccesso dei rifiuti, l'esproprio dei beni comuni. Per atteggiamento critico si intende il mettere in discussione il proprio stile di vita.Ci troviamo in un momento in cui è necessario un consumo responsabile per disinnescare

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la bomba sociale e la bomba ambientale su cui il pianeta sta seduto.Per lasciare ai nostri figli un pianeta vivibile e per consentire ai 3miliardi di persone, che non hanno ancora conosciuto il gusto della dignità umana, di risalire rapidamente la china è necessario che noi opulenti consumiamo meno auto, meno luce, meno gas, meno acqua, meno cibo, meno vestiario, meno carta.

C'è competizione per il petrolio per il quale siamo tornati a fare le guerre. C'è competizione per l'acqua, per i pesci, per le foreste, per i minerali e naturalmente c'è competizione per la produzione di rifiuti. I cambiamenti climatici in atto ci ricordano che se vogliamo salvare questo pianeta dobbiamo ridurre le emissioni di anidride carbonica del 60%. L'unico modo per coniugare equità e sostenibilità è che i ricchi si convertano alla sobrietà. Ossia a uno stile di vita, personale e collettivo, più parsimonioso, più pulito, più lento, più inserito nei cicli naturali.Liberamente tratto da: Guida al Consumo Critico, edito da Centro Nuovo Modello di Sviluppo.

Il Centro Nuovo Modello di Sviluppo è un piccolo centro di documentazione sorto nel 1985 a Vecchiano, nei pressi di Pisa. Il Centro dedica particolare attenzione a ciò che avviene nel Sud del mondo per capire quali sono le nostre responsabilità e per scoprire quali iniziative possiamo intraprendere per opporci allo scandalo dell'impoverimento. Il Centro ha edito negli anni una serie di testi per relazionare sulle ricerche, in particolare il libro “Guida al Consumo Critico” (reperibile in tutte le librerie nella sezione Economia al prezzo di 16 euro) ci da una serie di consigli per consumare in modo responsabile, informazioni su vari prodotti analizzando ogni settore da un punto di vista dell'utilità, dell'impatto ambientale e dell'impatto sociale. L'elenco delle aziende prese a campione, ci permette di conoscerne i comportamenti nelle sedi di produzione e di boicottare le multinazionali in modo critico e consapevole.

Internet può essere un buon strumento per cercare informazioni sulle vertenze aperte nei confronti dei colossi soggetti al boicottaggio dei consumatori critici. Vedi:

• reboc per il boicottaggio dei prodotti di proprietà della Coca Cola (http://www.tmcrew.org/killamulti/cocacola/index.html),

• stop agrexco per i prodotti provenienti dai territori palestinesi occupati da Israele (http://www.stopagrexcoitalia.org/)

• Campagna Abiti Puliti che si preoccupa delle condizioni di lavoro e dei rischi per la salute nella produzione di abbigliamento in tutto il mondo (www.abitipuliti.org/)

• ribn per il boicottaggio dei prodotti della Nestlè (http://www.ribn.it/ e altri)

Risulta molto interessante comprendere quanti marchi fanno capo ad una sola azienda, il cui nome spesso e volentieri non è nemmeno conosciuto, ma ben quotato in borsa.

Riportiamo i link a due siti che producono calzature con prodotti bio e a filiera corta:

Astorflex (http://www.astorflex.it/wp/): azienda che produce nella provincia di Mantova. I prezzi indicati sul sito si abbassano acquistando tramite un gruppo GAS.

BioWorld Altrescarpe (http://www.altrescarpe.it/): le scarpe sono fatte con materiale biologico o a basso impatto ambientale e sono prodotte artigianalmente da una famiglia spagnola di tradizione della Castiglia. Nella sezione Rivenditori, si trovano i negozi che aderiscono al progetto in tutta Italia oppure si può acquistare tramite il sito.

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Risparmio energetico.

Una presa multipla con l'interruttore ci permette di usare solo le utenze che ci servono quando le utilizziamo e ci fanno risparmiare sullo stand-by (di notte, e di giorno quando non siamo in casa). Quindi, quando non siamo in casa o dormiamo, spegniamo la presa multipla. Risparmieremo energia e denaro sulla bolletta della luce.

LampadineUna lampadina fluorescente compatta di classe A dura 10 volte di più e consuma 5 volte di meno di una normale ad incandescenza.

Una lampadina normale di 100 watt accesa 4 ore al giorno, va cambiata spesso e consuma 27€ di elettricità all'anno.Una fluorescente di classe A da 20 watt produce la stessa luce per più di 6 anni e consuma meno di 6 € di elettricità all'anno.

In 6 anni risparmi almeno 120€ (per 1 lampadina!)

Se tutte le famiglie italiane, circa 21 milioni, sostituissero UNA lampada ad incandescenza da 100W con l'equivalente a risparmio energetico da 20W, in un anno si eliminerebbe dall'atmosfera quasi 1 milione di tonnellate di CO2, il 3% del protocollo di Kyoto!

Le lampade a LED, consumano ancora meno!

Le lampade a basso consumo (come quelle al neon - da evitare) e quelle a LED, alla fine della loro vita, vanno raccolte in modo differenziato in quanto assimilate ai rifiuti speciali (per il mercurio contenuto al loro interno).Vanno gettati nei contenitori esistenti presso quasi tutti i centri di raccolta, dettagli e indirizzi sul sito http://www.amaroma.it/raccolta-differenziata/centri-di-raccolta/.

I pannelli fotovoltaici domestici.

Una delle più belle frasi di Beppe Grillo recita "non serve una centrale da un MegaWatt, ma un milione di cittadini che producono un watt".Purtroppo non tutti hanno la possibilità spaziale (un tetto) ed economica (almeno qualche migliaio di euro) per poter installare un impianto fotovoltaico completo che possa

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soddisfare interamente il fabbisogno energetico della propria abitazione. Ma allo stesso tempo magari hanno voglia di dare il loro piccolo (ma fondamentale) contributo per produrre un'energia verde che permetta anche a chi verrà dopo di noi di godersi questo splendido pianeta. Ed evitare di arricchire enormemente le grandi multinazionali dell'energia. Ecco come.

Cominciamo dai piccoli caricabatterie portatili. L'azienda Solar Technology International (http://www.solartechnology.co.uk/) produce il FreeLoader. Quest'oggetto è disponibile in numerose varianti e potenze; permette di caricare la stragrande maggioranza dei cellulari e può essere personalizzato con caricabatterie per le batterie ricaricabili (stilo e ministilo), batterie delle fotocamere digitali e videocamere e con veri e propri mini-moduli aggiuntivi da 1,5W grazie ai quali è possibile caricare completamente il proprio telefonino con un giorno (in estate) e due (in inverno). I prezzi variano dai 30€ ai 100€.

Anche la società SOCO (http://www.soco.it/it/home.html) offre un'ampia gamma di pannelli portatili che si attaccano direttamente ai cellulari o pc portatili.I prezzi sono un po' più elevati però.

Infine si può anche pensare di creare un vero e proprio impianto, magari sul balcone se esposto a sud, ma con pannelli di potenza (e quindi dimensioni e costi ridotti). Su http://www.energiasolare100.it/ si possono trovare dei kit composti da pannelli solari da 5, 10, 20W che non occupano molto spazio ma permettono di "testare" direttamente come funziona un impianto (visto che in piccolo hanno una batteria, un inverter ed un regolatore di carica).

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Risparmio IdricoL'uso dei riduttori di flusso per rubinetti e docce.

I riduttori/regolatori di flusso per rubinetti e docce permettono a una famiglia di diminuire di decine di litri d'acqua il consumo giornaliero risparmiando anche sul costo di produzione di acqua calda e anidride carbonica (stesso risparmio della produzione di acqua calda. Con un intervento molto semplice ed economico è possibile risparmiare fino al 30% dell'acqua calda e fredda!L'aeratore/riduttore per rubinetto ha un costo di circa 1,50 euro. Di seguito un modello:

Facciamo un breve calcolo sui normali consumi di una famiglia di 4 persone che fanno:

- 8 docce in media alla settimana in tutto (meno di 5 minuti)

- si lavano i denti chiudendo il rubinetto quando non serve - lavano i piatti 7 volte alla settimana a mano riempiendo una bacinella o tappando il lavandino

In un anno la famiglia consuma 34.18 metri cubi di acqua, cioè 34.180 litri di acqua.Con gli aereatori (per i rubinetti) e i riduttori di flusso per le docce si risparmia circa il 30% del consumo, quindi si risparmiano 10.254 litri di acqua all'anno per famiglia che,divisi per 4 persone corrispondono a 2.563 litri di acqua a testa, senza contare che una parte di questa acqua è acqua calda, e si risparmia anche il gas per produrla, e anidride carbonica se avete la caldaia. I litri consumati aumentano se non si seguono queste semplici regole del buon consumo.

Il riduttore di flusso per la doccia e tubi flessibili è un raccordo da ½ pollice che viene inserito tra la rubinetteria e il tubo doccia; utilizza il medesimo meccanismo del riduttore da rubinetto e permette un'erogazione di 5, 7 o 9 litri al minuto (a seconda dell'esigenza e del funzionamento della doccetta). Questi riduttori di flusso hanno un costo variabile dai 6 ai 9 euro (a seconda dei litri di erogazione di cui si necessita) e fanno risparmiare una media di circa 25 euro all'anno in bolletta.

Secondo voi conviene metterli?

Facciamo la prova:Puoi verificare l'efficienza dei riduttori grazie a un esperimento semplice. Prendi un recipiente graduato, apri il rubinetto al massimo e riempi il recipiente per 10 secondi verificando a che tacca è arrivata l'acqua. Dopo, monta nel rubinetto il riduttore di flusso e ripeti l'esperimento. In 10 secondi il contenitore si riempirà molto meno di prima, mentre il getto dell'acqua sembrerà altrettanto forte e ricco, anzi darà la sensazione di essere più forte.

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Acqua PubblicaIl corpo umano è composto da circa il 70% di acqua.Senza petrolio possiamo vivere, senza acqua no!

Un tempo la gente andava a piedi al pozzo a prendere l’acqua ed era gratis. Oggi si va in auto al supermercato e la si paga 400 volte più cara di quella che esce dal rubinetto.Gli italiani sono i terzi consumatori al mondo di acqua in bottiglia. Si stima che il suo consumo sia aumentato dal 1980 ad oggi di circa il 310%. Altroconsumo ha stimato che gli italiani ne bevono 172 litri a testa all’anno e le 250 aziende produttrici di acqua in bottiglia hanno un fatturato di 2 miliardi di Euro, pagando poche migliaia di euro annue per le concessioni delle fonti d'acqua al Demanio.Comprare acqua minerale è un’abitudine che costa caro, sia al portafoglio che all’ambiente, con oltre 350mila tonnellate di plastica (PET) prodotta per imbottigliare circa 11 miliardi di litri d’acqua, 650mila tonnellate di petrolio e un'emissione di gas serra complessiva di circa 910mila tonnellate di CO2 equivalente. Consideriamo che ci sono acque in bottiglia che percorrono anche 1500 km prima di arrivare sulle nostre tavole. In ultimo solo un terzo circa delle bottiglie di plastica utilizzate vengono raccolte in maniera differenziata e destinate al riciclaggio.L’acqua del rubinetto è più garantita e controllata, oltre che sicura e salubre. Viene controllata anche più volte al giorno mentre ciò non avviene per le acqua minerali.L'acqua di rubinetto arriva a casa nostra attraverso gli acquedotti e quindi non percorre neanche un metro su strada. E' un'acqua "a chilometri zero" che evita l'inquinamento atmosferico dovuto alla produzione, al trasporto e allo smaltimento delle bottiglie stesse. Il tutto si traduce in un risparmio di spesa e, soprattutto, in un beneficio in termini di salute per i cittadini.

Ai cittadini che si lamentano del gusto sgradevole dell'acqua del rubinetto, facciamo notare che è sufficiente lasciar riposare l’acqua per alcuni minuti, per fa evaporare il cloro.Quando andate nei ristoranti, chiedete che vi venga servita dell'acqua in brocca, non può esservi negata in quanto gli esercizi di ristorazione, bar e affini non ottengono i permessi di conformità dalla ASL se non erogano dai rubinetti l'Acqua del Sindaco!

Maggiori informazioni e dettagli su: www.acquabenecomune.org, www.altroconsumo.it, www.imbrocchiamola.org

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Come riciclare gli avanzi: la guida per non buttare più il cibo nella spazzaturaL'8% del cibo acquistato finisce nel bidone dell'umido, parliamo di circa 450 euro annui. Di seguito una serie di consigli per non sprecare gli alimenti che di solito buttiamo. Le verdure:

• Quando trovate sul fondo del frigo avanzi di carote deperite, ciuffi di sedano disidratati e quel pezzetto di cipolla con cui avete fatto il sugo ormai troppi giorni fa, non buttateli! Metteteli in una busta ermetica nel freezer e cominciate ad accumulare: quando ne avrete abbastanza, potete farci un brodo vegetale (questo vale anche per tutte le altre verdure che dimenticate).

• Non buttate i gambi dei cavolfiori e dei broccoli: pelateli, fateli a pezzettini e uniteli alla preparazione esattamente come fate con le cime.

• Gli avanzi di verdure arrosto possono essere convertite in un minestrone il giorno seguente al posto degli ingredienti freschi.

• Se state pulendo la zucca, tenete da parte i semi, puliteli e lasciateli asciugare. Riscaldate il forno a 150°C, passate i semi in poco burro fuso, distribuiteli su una teglia cosparsi di sale e fate cuocere per circa 45 minuti. Si mangiano.

• Le foglie del sedano, di solito, non vengono utilizzate. Affettiamole sottili per aggiungerle a zuppe, stufati e insalate.

• Ai pomodori stanno comparendo le rughe? Prima che sia troppo tardi, fateli seccare in forno, su una placca in un solo strato e cosparsi di olio e erbe, per due ore a 225°C. Se prevedete di consumarli entro una settimana, conservateli in un barattolo coperti di olio extra vergine d'oliva, altrimenti riponeteli nel freezer. Durante l'estate, potete anche farli essiccare al sole.

• Piselli, fagioli, mais, carote, broccoli, cavoletti di bruxelles, cavolfiori, verdure a foglia verde come bietole, spinaci e cavolo nero: tutti questi possono essere sbollentati e riposti in freezer se temete di non riuscire a consumarli prima che appassiscano.

• Fate delle conserve con tutto ciò che avete in eccesso: cetrioli sott'aceto, peperoni, cipolle, pomodori.

La frutta

• Fate dei frullati prima che la vostra frutta appassisca.

• Se avanza frutta della stessa qualità, preparate delle marmellate.

Le erbe:

• Fate un trito dell'erba aromatica che preferite e mettetela con un po' d'acqua nel contenitore per il ghiaccio, così da poter far scivolare il cubetto nella padella quando vi servirà. Si possono anche fare delle misture.

• Quando comprate il prezzemolo, generalmente ne avete molto più della quantità che riuscite a consumare fresco prima che inizi ad ingiallire. Pulite tutte le foglie e conservatele in freezer (non tritato), in modo da averne sempre una scorta pronta.

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• Se la vostra piantina di basilico sta arrendendosi ad un triste destino, usate le foglie un po' appassite per un pesto

• Fate seccare le vostre erbe e conservatele in contenitori ermetici.

La carne • Non buttate via le ossa del pollo arrosto: usatele per preparare un brodo di carne da

usare subito o conservare in freezer. Lo stesso vale per il manzo, il vitello e il maiale.

• Il pollo avanzato può essere riciclato in insalate, ripieno per panini, polpette.

• L'arrosto può essere aggiunto a zuppe di verdure.

I latticini • Avete dei pezzetti di diversi formaggi avanzati? Metteteli insieme per un'improbabile

ma goduriosa pasta ai molti formaggi. • In alternativa, fate fondere il formaggio avanzato e usatelo per ispessire purè e

salse. • Potete congelare il latte, ebbene sì. Mettetelo in un contenitore più grande della

quantità che dovete conservare (si espande) e conservate in freezer. • Inserite nel mixer il parmigiano avanzato e del pane secco e fatene delle briciole

saporite per gratinare le verdure.

Le uova

• Anche le uova si possono congelare! Rompetele, sbattetele con una forchetta e usatele per riempire il contenitore per il ghiaccio: due cubetti corrisponderanno a un uovo grande.

Le bevande

• Caffè o tè avanzato? Riempite i cubetti del ghiaccio e usateli per un caffè o un thè freddo estivo.

• Il vino rimasto in fondo alla bottiglia è ottimo per aggiungere un tocco aromatico a un risotto, a uno spezzatino o a delle verdure stufate. E lo stesso potete fare con la birra.

• Anche il brodo può essere conservato in freezer, per essere usato in mancanza di tempo.

• Il barattolo del miele è praticamente finito ma ne è rimasto attaccato un po' alle pareti? Aggiungete del limone spremuto (che lo staccherà) e dolcificate il vostro tè o tisana.

Il pane, la pasta, il riso, la polenta

• Il pane avanzato, può diventare pappa col pomodoro: tagliate il pane, passatelo sotto l'acqua per ammorbidirlo, aggiungetelo a del sugo, olio, cipolla e origano. Deve risultare morbido.

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• Fate dei crostini con le fette di pane avanzato, tagliandolo a cubetti e facendolo rinvenire in poco olio e qualche erba aromatica.

• Trasformate il pane secco in pangrattato. • Surgelate il pane secco per trasformarlo in pangrattato in un secondo momento. • Aggiungete il pane secco a pezzi alle zuppe per renderle più corpose. • Pochi spaghetti rimasti? Sbattete un paio di uova, aggiungete un po' di parmigiano

grattugiato, sale e pepe e buttate in padella la più classica delle frittate con gli avanzi.

• Il riso bianco può essere riciclato in insalata, in crocchette, in tortine: date sfogo alla vostra immaginazione e fondo al vostro frigo.

• La polenta è forse ancora migliore il giorno dopo, affettata e grigliata, accompagnata a piacere, passata in padella con un po' di burro e formaggio o condita come una pizza.

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TrasportiPiù si usa l'automobile più si inquina, si incentiva il mercato del petrolio e si crea traffico.

A volte è inevitabile muoversi in auto, ma si può ridurre l'impatto ambientale ed economico.Il metodo è la CONDIVISIONE.

CAR-POOLING Un gruppo di persone che deve fare lo stesso percorso usa una sola auto di un componente del gruppo (si possono fare turni in modo da prendere la propria automobile il meno possibile).L'obiettivo è usare meno macchine e non farle viaggiare con una sola persona a bordo.Il consumo di carburante e l'inquinamento prodotto saranno minori rispetto ad usare 4-5 auto. Anche il parcheggio risulterà più semplice.

CAR SHARING è l'auto condivisa.Una macchina a disposizione delle persone su prenotazione. Questo evita che le persone comprino automobili, specie se le useranno sporadicamente.Con il car-sharing si risparmia in costi per il mantenimento dell'auto e tasse. Inoltre si riduce il numero di auto parcheggiate in strada.A Roma ci si può abbonare al servizio car-sharing tramite il sito www.carsharing.roma.it/ e, chi è abbonato alla Metrebus Card (servizio mezzi pubblici ATAC), può usufruire di uno sconto sull'abbonamento annuale.

MEZZI PUBBLICIQuando è possibile, è preferibile l'uso dei mezzi pubblici al mezzo privato.Si guadagna in termini di stress e tempo per parcheggiare la propria auto.L'abbonamento annuale (Metrebus Card) ha un costo di 230 euro e si possono utilizzare tutti i mezzi di superficie, la metropolitana e le linee ferroviarie interne al Comune di Roma.

BICICLETTE e BIKE-SHARINGLa bici non consuma e non produce emissioni, non ingombra e non fa rumore: è un mezzo ecologico per definizione e ad alta efficienza energetica. La bicicletta migliora il traffico, l'ambiente, la salute e l'umore.In alcune città è attivo il servizio di bike-sharing, gestito dal Comune o da società private. Il principio si basa sull'utilizzo del mezzo ritirandolo da una postazione e parcheggiandolo in un altro punto apposito. Il costo medio dell'abbonamento è di 5 euro annuali per i residenti. Pensiamoci!

CRITICAL MASS“Il ciclista urbano e' per sua natura un inventore...di un nuovo equilibrio che rimetterà in marcia la città”. Didier Tronchet, giornalista e sceneggiatore francese.E’ con queste parole che ci accoglie la pagina web di Critical Mass Italia, espressione nostrana di un movimento internazionale che ha mosso i primi passi a San Francisco, dove nel 1992 si svolse la prima Critical Mass. Il termine fu utilizzato per la prima volta dal designer americano George Bliss che in un viaggio in Cina notò come i ciclisti si fermassero ogni volta agli incroci in attesa di raggiungere un numero “critico” che gli permettesse di attraversare l’incrocio.

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E la “Massa Critica” è diventato proprio questo, un raduno di ciclisti che sfidando le leggi della strada cercano di riappropriarsi degli spazi urbani e in generale dell’ambiente cittadino.Gli incontri non sono mai realmente programmati. E’ tutto basato sul passaparola e, a parte una data e un luogo nulla è stabilito, nemmeno il percorso, che si snoda per le strade cittadina in maniera spontanea, condizionato dalle direzioni prese dai ciclisti in testa. Per partecipare a Roma, l'appuntamento è alle 18:30 dell'ultimo venerdì del mese, al palo 27 di Via dei Fori Imperiali.

CIEMMONA INTERPLANETARIAE' l'appuntamento annuale romano che si svolge per 3 giorni a partire dall'ultimo venerdì del mese di maggio. Partecipano ciclisti da tutto il mondo.

Informazioni e consigli tratti da:vivereverde.blogspot.comEcomanuale di Casa di Ornella Navello edito da Edizioni Cosmopoliswww.terranauta.itwww.commercioetico.itwww.greenme.ithttp://biodetersivi.altervista.org/www.altroconsumo.it

Esperienze personali di noi Cittadine/i.

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