Le api, abili geometre

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ISTITUTO COMPRENSIVO DI MONTALE SCUOLA PRIMARIA “Gherardo Nerucci” Classe II A RICERCA-AZIONE DI MATEMATICA 2007-2008 LE API ABILI GEOMETRE DOCENTI VIANELLA CAVACIOCCHI e TEMPESTINI FABIANA

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La visita a una fattoria e l'osservazione di un alveare hanno stimolato i bambini e li hanno motivati verso attività interdisciplinari di geometria (riconoscere forme nello spazio, individuarne caratteristiche e proprietà, rappresentarle in modo grafico e tridimensionale), scienze, italiano.

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ISTITUTO COMPRENSIVO DI MONTALE

SCUOLA PRIMARIA “Gherardo Nerucci”

Classe II A

RICERCA-AZIONE DI MATEMATICA

2007-2008

LE API ABILI GEOMETRE

DOCENTI

VIANELLA CAVACIOCCHI e TEMPESTINI FABIANA

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LE API ABILI GEOMETRE

Il percorso matematico che ha avuto come stimolo la vita delle api si è sviluppato come percorso

interdisciplinare che ha coinvolto le insegnanti della classe e tutte le discipline.

Nel progetto sono indicati tutti gli obiettivi disciplinari e sono evidenziati quelli che si riferiscono

alla geometria.

OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: Educare al rispetto dell'ambiente

OBIETTIVI SPECIFICI: � Stimolare la curiosità e il desiderio di scoprire cose nuove nell'ambiente in cui viviamo.

� Imparare ad osservare con attenzione l'ambiente.

� Scoprire e conoscere il mondo delle api: l'apicoltura, l'impollinazione, i fiori e i loro colori,

i diversi tipi di miele, la pappa reale, la cera.

� Individuare la struttura degli organismi osservati e il funzionamento delle parti.

� Riconoscer le qualità e le caratteristiche di viventi e non viventi usando gli organi di senso.

� Riconoscere le relazioni tra viventi nella società delle api.

� Individuare l'importanza delle api come “sentinelle dell'ambiente”.

� Riconoscere e valorizzare una importante risorsa alimentare che ci forniscono le api: il

miele.

� Determinare nei bambini la motivazione a scoprire e utilizzare il miele come cibo

importante per la crescita e indispensabile in una sana alimentazione.

� Scoprire che esistono diversi tipi di miele e coglierne le caratteristiche mediante il gusto.

� Registrare, confrontare, rappresentare e rielaborare quanto osservato usando il linguaggio

orale e scritto.

� Affinare la capacità di esprimersi e comunicare usando codici diversi.

� Riconoscere forme nello spazio, individuarne caratteristiche e proprietà,

rappresentarle in modo grafico e tridimensionale.

� Analizzare la struttura di oggetti e riprodurla. � Imparare ad ascoltare gli altri durante le conversazioni.

� Parlare rispettando il proprio turno.

FASI DI LAVORO

������������������������ �������� �� �������� �������� �� �������� �������� �� �������� �������� �� �������� – Quarrata- Laboratorio sul miele. � Descrizione delle api: struttura e funzione delle parti.

� I sensi delle api e il loro utilizzo nella vita quotidiana.

� La società delle api, comportamenti e relazioni : -La regina

-Il fuco

-Le api operaie

� I nemici delle api: la farfalla testa di morto, gli uccelli che mangiano le

larve, le vespe e l'inquinamento.

� L'impollinazione.

� Come viene prodotta la cera.

� Le api abili architette: costruzione dell'alveare.

� Dal nettare al miele

� Come nasce la pappa reale

� I diversi tipi di miele

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� Assaggio del miele di castagno, acacia, millefiori,limone, arancia.

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� Visione del film: BEE MOVIE (viaggio nel mondo delle api tra realtà e fantasia)

� Commenti sul film, individuazione dei dati reali e non reali sulla vita delle api, che

emergono dalla visione del film

� Rielaborazione orale e scritta di quanto osservato durante la visita guidata all'oasi di

Baugiano

� Invenzione di filastrocche e testi fantastici.

� Elaborazione di un testo teatrale sul mondo delle api per la recita di fine anno.

� Costruzione di costumi con T.N.T., preparazione del polline con carta crespa o velina

appallottolata, realizzazione di un ape di cartapesta e anche con materiale riciclato e di una

struttura costituita da alcune cellette di cartone, unite insieme e dipinte per ricreare una

parte di alveare da utilizzare nella recita.

� Osservazione, analisi e riproduzione di forme dello spazio che ci circonda, partendo

dalla struttura di un alveare.

� Realizzazione, sul quaderno, di un alveare con cellette esagonali, ma anche utilizzando

altre forme: triangolari, quadrate, rettangolari, romboidali.

� Utilizzo del righello.

� Costruzione di cellette esagonali con del cartoncino: l'insegnante ha ritagliato una

striscia lunga 24 cm. che per i bambini sono 24 spazi del righello; la striscia doveva

essere piegata piegata in 6 parti uguali e dopo alcuni tentativi hanno capito che ogni

parte doveva essere lunga 4cm. o 4 spazi del righello. Dopo aver segnato le parti i

bambini le hanno piegate e hanno dato la forma dell'esagono, infine hanno attaccato le

cellette lungo i lati con del nastro biadesivo.

� L'esperimento è stato ripetuto per costruire cellette di altre forme, l'insegnante ha

ritagliato tante strisce lunghe 24 spazi del righello (24 cm.), gli alunni dopo alcuni

tentativi hanno capito che per costruire cellette quadrate, ogni striscia doveva essere

divisa in 4 spazi lunghi ciascuno 6 spazi del righello (6cm).

� Infine i bambini hanno costruito cellette triangolari dividendo la striscia lunga 24 spazi

del righello in 3 parti più piccole, ciascuna lunga 8 spazi cioè 8cm.

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� Osservazioni

� Spiegazioni

� Visita guidata

� Approccio ludico

� Degustazione

� Visione di un film

� Conversazione e verbalizzazione

� Elaborazione di testi, filastrocche e disegni

� Lavori di gruppo, collettivi e individuali

� Manipolazione

� Drammatizzazioni.

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Le api architetto ceraiole costruiscono le cellette strette strette. Sono precise e ordinate anche se loro zampe sono impiastricciate di cera morbida e lavorata. Sono geometre abili, delle loro case sono responsabili. Conoscono le linee rette e le fanno sempre dritte, non hanno il righello ma usano il cervello. Costruiscono esagoni regolari e non hanno mai studiato alle elementari. Alla fine dell’anno le maestre le promuoveranno, perché sono brave lavoratrici e si meritano di essere felici.

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

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Disegniamo l’alveare

Costruiamo le cellette

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Costruiamo l’ape di cartapesta

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I costumi per la recita

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LA RECITA

Narratore Le api non possono parlare agli umani, ma

Emanuele oggi faremo un’eccezione

per i genitori e per tutte le persone

che vogliono ascoltare la storia delle api

famose della classe 2 A,

dove tutti lavorano come in una grande

società.

Il nostro alveare talvolta è un po’ stretto,

ma ognuno ha la sua celletta,

(scusate volevo dire il suo banco) dove lavora

un’apetta.

Narratore Ogni i lavoro, anche il lavoro più umile che

Ginevra ci sia, se svolto bene porta ottimi risultati,

cosicchè anche noi api siamo da molte persone amate. Tutti sanno che l’alveare è una fabbrica che produce una dolce delizia : il miele, oh che notizia ! Le api sono piene di qualità e questa non è una novità: c’è l’ape spazzina che pulisce l’alveare dalla sera alla mattina. Ape spazzina Il mio compito è pulire tutto il giorno, sono

Lavinia appena nata,

non sono esperta raffinata e finchè sono piccola devo fare la spazzina come ogni brava apettina. Presto crescerò e un altro ruolo io avrò. BZZ…BZZ…BZZ…BZZ…BZZ… Narratore C’è l’ape architetto ceraiola che con il suo

Claudio lavoro preciso e accurato costruisce le

cellette con la cera da mattina a sera. Con il suo lavoro meticoloso, anzi perfetto, a tutte le api dà un tetto, un posto dove lasciare le larve a riposare,

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ma è anche magazzino per il miele e la pappa reale.

Ape architetto Come un abile architetto

Ceraiola devo stare attenta alle misure

Asia soprattutto a quelle del tetto,

il lavoro deve essere svolto con cura e attenzione, altrimenti faccio solo confusione. La nostra casa sembra d’oro profuma di cera e di alloro. Ogni celletta ha sei lati, è un esagono perfetto, che può creare solo un costruttore abile e corretto.

Narratore L’ape nutrice ha il compito di nutrire le

Edoardo larve, i fuchi e l’ape regina,

la sera il pomeriggio e anche la mattina. Fa anche la pappa reale, che a tutti noi non fa certo male. Il suo è un lavoro molto importante perché dà alle api il carburante. Ogni tanto si arrabbia perché i fuchi son dei fannulloni, mangiano, bevono e sono dei giocherelloni.

Ape nutrice Che fatica andare su e giù per l’alveare

Ernesto e dare a tutti da mangiare.

Lo so che il mio compito è importante ma guardate il fuco: non fa niente, io invece corro per nutrire tutti quanti mentre lui sta lì ad aspettare la regina che diventerà la sua dolce mogliettina. Si crede furbetto, ma non sa, che presto la sua vita finirà e per sempre si addormenterà.

Narratore L’ape magazziniera prende il miele e lo

Tommaso mette nelle cellette

Anche se sono strette strette. Svolazza su e giù, delle volte non ne può più. Le sue sorelle le dicono di non avere fretta, ma a loro non dà retta, lavora con grande precisione, ordine e attenzione per non far cadere neanche una gocciolina di miele, che perfezione!

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Ape Ogni giorno trasporto il miele: che

Riccardo tentazione. Io sono un vero golosone

e con tutto questo miele a disposizione mi vorrei riempire il pancione. Ora però devo andare a lavorare nelle cellette il miele devo sistemare, tra poco tutte le mie sorelle lo verranno a mangiare!

Narratore Nell’alveare, come un’attrice,

Elisa vive l’ape ventilatrice.

Sbatte le ali e muove il suo corpo peloso per rendere il miele più denso e gustoso. Alcune volte accelera i battiti perché vorrebbe volare sui prati. Ma non è giunto ancora il momento di andare a volare sui fiori tinteggiati di mille colori.

Ape Sono un’ape piccola e pelosa

ventilatrice e delle mie ali sono orgogliosa.

Caterina Le agito continuamente per rendere il miele

denso e zuccheroso, se lo tocchi senti che è anche appiccicoso. La cosa migliore è mangiarlo perché fa crescere sani e belli anche i bambini troppo snelli. Io lo mangio molto spesso e così buono che lo mangio anche adesso! Gnam…gnam…gnam… Narratore C’è poi l’ape guardiana

Beatrice che spesso indossa la sottana.

Fa da sentinella a guardia dell’alveare, vola senza sosta e nessuno fa avvicinare. Se vede un pericolo chiama in aiuto le compagne api che accorrono per difendere l’alveare da chiunque le voglia attaccare.

Ape Un giorno mentre volavo intorno alla

guardiana nostra casetta

Omayma ho visto una FARFALLA TESTA DI MORTO che si

avvicinava lesta lesta . E’ molto pericolosa perché invade l’alveare e le api fa ammalare. Allora ho chiamato le mie compagne,

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abbiamo circondato la farfalla che per lo spavento è diventata gialla gialla. Narratore L’ape bottinatrice è ormai pronta per volare

Michelle in cerca di cibo sui prati dove i fiori sono

appena sbocciati, per raccogliere il nettare e il polline prelibati. Il nettare è una sostanza zuccherina che si trova sui petali di molti fiorellini. Il polline invece è una polverina che si appiccica alle zampette come le mollette.

Ape Il mio compito è davvero importante,

bottinatrice ogni giorno rischio la vita alla ricerca di

Simone fiori dai mille colori.

Succhio il nettare dolce e appetitoso che diventerà un miele buono e gustoso, nelle cellette finirà e qualcuno se lo mangerà, oppure diventerà pappa reale per le api di tutto l’alveare. Narratore Nel nostro alveare abbiamo anche il fuco

Pietro conta polline e il fuco chiacchierino.

Il fuco conta polline è sommerso da piccoli granellini, li somma e li moltiplica e per fortuna ci sono le tabelline che lo aiutano a contare i pallini. Il fuco chiacchierino ha sempre qualcosa da dire, è interessante ascoltarlo ma mai contestarlo perchè lui continua a parlare anche se gli altri non lo stanno più ad ascoltare.

Fuco Oggi è una giornata davvero speciale,

contapolline conto qui, conto là

Matteo finchè il sole non tramonterà.

8 x 8 = 64 6 x 4 = 24 6 x 10 = 60 8 x 5 = 40 7 x 8 = 56 avrò finito stasera alle sei.

Fuco Il mio compito è davvero particolare

chiacchierino con le mie compagne api devo

Francesco chiacchierare

Quando stanno male e sono giù di morale vado da loro e inizio a parlare,

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dopo qualche minuto sorridono felici perché hanno capito che intorno a loro ci sono tanti amici. C’è qualcuno tra voi che ha bisogno di me? Qualche parola e un po’ di miele Così torna a splendere il sole. Narratore L’ape regina è molto fortunata può vivere

Adele fino a sei anni,

non lavora e la sua celletta, nell’alveare, è la più bella e meno stretta. Lei non è uguale alle altre api perché ha mangiato un cibo molto nutriente e speciale: la pappa reale, che fa diventare grandi e paffuti anche i bambini più minuti.

Ape Regina Dentro le uova io e le mie sorelle api siamo

Francesca tutte uguali,

delle piccole larve bianche e senza ali. Io però sono fortunata, più grande di loro sono diventata. Vivrò una vita da regina E non farò nulla dalla sera alla mattina. Solo le uova depositerò, io soltanto ne sono capace e per questo le altre non si danno pace. Narratore L’ape Rugina è un’ape molto dolce e

Alice appetitosa,

sa di cioccolato, nocciole e mandorlato. In estate ci prepara gelati alla crema, al cacao e alla vaniglia adatti per tutta la famiglia A Natale prepara panettoni, gianduiotti e torroni. A San Valentino tanti Baci prelibati per tutti gli innamorati. Narratore Per celebrare la festa della Pasqua tante

Martina son le uova di cioccolato dal gusto

adatte per i grandi, i piccini, gli anziani e i ragazzini. Per la festa della mamma tanti baci infiocchettati con cuori e fiori profumati. Tutto l’anno è una festa con l’ape Rugina che ci regala tanta cioccolata buona e sopraffina.

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Narratore Questa è la storia del nostro alveare, un altro

Arianna anno di scuola è finito, insieme abbiamo

lavorato, pianto, riso e scherzato, siamo cresciuti più sani e più belli, ci sentiamo tutti come fratelli. Qualche volta litighiamo ma le Api Regine ci richiamano all’ordine e finiamo a sedere durante la ricreazione. Nel nostro alveare le api sanno anche ballare e questo ballo vi vogliamo dedicare.

Il ballo delle api è il ballo popolare “Badoise”

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CONCLUSIONE

Il lavoro effettuato sul mondo delle api è stato molto coinvolgente per tutti i ragazzi. Importante è

stata la visita guidata all'oasi di Baugiano che li ha molto interessati perché la guida è riuscita a

coinvolgerli in un gioco di ruoli deve loro stessi sono diventati api, molti di questi ruoli sono stati

assegnati per la recita. La guida ha descritto perfettamente le api riuscendo a coinvolgere tutti gli

alunni che hanno ascoltato con attenzione ogni parola tanto che a scuola è stato molto facile

rielaborare quanto era stato detto, osservato e degustato. Per molti bambini era la prima volta che

assaggiavano il miele e ne sono rimasti entusiasti. In classe hanno partecipato attivamente a

qualsiasi attività proposta perché sono stati sempre coinvolti in lavori che hanno catturato la loro

attenzione e l'interesse. Molto significative sono state le conversazioni e le attività pratiche e

manipolative durante le quali si sono concentrati anche gli alunni con più difficoltà, sono riusciti a

mantenere costanti i tempi di attenzione e a intervenire durante le conversazioni senza essere

sollecitati dalle insegnanti. Nei lavori di gruppo hanno partecipato dimostrando di saper collaborare

e molti hanno dimostrato di essere molto creativi e propositivi. E’ nato proprio dagli alunni il

desiderio di inventare una recita sul tema delle api, questo atteggiamento propositivo è servito a noi

insegnanti come stimolo per produrre un breve testo teatrale. Appena abbiamo proposto il testo sono

bastati pochi giorni perché ogni bambino assimilasse la propria parte ed è stato veramente facile

preparare lo spettacolo.