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Ing. Donato TARANTINO

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Il progetto ha come scopo quello di supportare creativamente l'apprendimento, per ampliare le conoscenze disciplinari attraverso le tecnologie informatiche.

Essi rappresentano sostanzialmente un'applicazione web con interfaccia multimediale, contenente, ad oggi, 5 laboratori, corredati di informazioni, esempi, animazioni, viaggi e tour virtuali.

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Questa lezione ci permette di (ri)visitare quali sono gli strumenti GIS ad oggi presenti sul mercato, o liberamente fruibili dalla rete, e di andare ad esplorare insieme quali sono gli strumenti GIS online, in particolar modo, studieremo in dettaglio le offerte di Google e di Microsoft, che, cosi come tutti i partecipanti al mondo ICT, hanno voluto presentare i loro prodotti (versioni a pagamento e free), per cercare di accaparrarsi, come da sempre avviene, la maggior parte del mercato mondiale.

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Un G.I.S. (Geographical Information System), o sistema informativo geografico, è uno strumento che permette di analizzare, rappresentare, interrogare entità o eventi che si verificano sul territorio.

Nella tecnologia presente all'interno dei software geografici, si integrano alle comuni operazioni che si possono svolgere sui data base, quali ricerche, analisi statistiche, grafici, e le funzionalità proprie di un G.I.S. come la memorizzazione di dati territoriali, il loro trattamento e soprattutto la loro rappresentazione sotto forma di cartogrammi o tabelle ritagliate su porzioni di territorio più o meno estese.

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Per esempio, possiamo confrontare il posto in cui ci troviamo in questo istante, localizzandoci in real-time attraverso il GPS, attraverso i nostri devices, in relazione al luogo in cui risiediamo, localizzato ad un certo indirizzo.

Fatto ciò, un software GIS, attraverso le mappe, ci potrà stimare il tempo medio di percorrenza da un punto ad un altro seguendo un certo tratto di strada piuttosto che un altro, scegliendolo tra i migliori possibili sulla base di criteri quale velocità, scorrevolezza del tratto, tempo medio di percorrenza.

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Quindi, la tecnologia ed i servizi GIS aiutano i fruitori del sistema a pianificare percorsi, a risolvere criticità e rappresentano una sfida niente male per quanto riguarda il mondo ingegneristico.

Il GIS ha dimostrato nel tempo di essere una risorsa indispensabile per professionisti delle più svariate discipline.

E’ compito della tecnologia combinare utility grafiche CADD (Computer Aided Drafting & Design), a funzioni di data management su RDBMS (Relational Database Management System) al fine di garantire analisi spaziali.

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GIS è spesso associato a Mappa;

Una mappa è, se vogliamo, l’unico modo che abbiamo per lavorare con dati geografici in GIS, ed è un output, il più ricorrente, che un sistema GIS genera;

Un sistema GIS ha l’obbligo di fornire maggiori funzionalità di problem-solving rispetto a un semplice programma che esibisce mappe, sovrapponendo dati (mash-up).

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Un GIS è costituito da differenti livelli: ciascun livello rappresenta uno specifico genere di dato, tra i più disparati, i.e.

Piana alluvionale;

Paludi;

Terreni;

Terreni Pianeggianti;

Terreni Utilizzati e non;

Aree Edificate;

Strade;

Ferrovie;

Etc etc..

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Possiamo quindi aggiungere livelli addizionali:

Copertura Aerea;

Rete del traffico;

Temperature in un dato periodo;

Copertura di Rete;

Campi Elettromagnetici;

Copertura del segnale Wireless;

Copertura di Free Wifi;

Etc…etc..

Posizionamento

Sensori

Campi

Elettromagnetici

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Per apprezzare la composizione del GIS diamo un breve sguardo a:

Cartografia

Sistemi di riferimento

Datum

Proiezione

Sistemi di Coordinate

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La cartografia è l'insieme di conoscenze scientifiche, tecniche e artistiche finalizzate alla rappresentazione simbolica ma veritiera di informazioni geografiche (o statistiche, demografiche, economiche, politiche, culturali) in relazione al supporto sul quale si realizzano: supporti piani (carte geografiche) o supporti sferici (globi).

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Lo scopo della cartografia è rappresentare in piccolo la superficie terrestre e i fenomeni che su di essa si osservano. La cartografia assimila il geoide terrestre a un ellissoide e crea rappresentazioni piane della superficie terreste attraverso conversioni matematiche note come

PROIEZIONI CARTOGRAFICHE

«norme di corrispondenza biunivoca tra punti della superficie sferica e punti del piano»

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Si può affermare che le carte geografiche si possono dividere in due gruppi principali: le carte qualitative e quantitative.

Le carte qualitative sono quelle che mostrano, in base ad un criterio, diversi aspetti di un territorio. Le carte qualitative sono quelle politiche, fisiche, stradali e tematiche.

Le carte politiche mostrano la suddivisione di un territorio, cioè i confini. Mostrano anche le città più importanti.

Le fisiche mostrano i fiumi, i laghi, le montagne, le colline, le pianure, ecc. Per mostrare l'altezza delle montagne si usano diversi colori, delle isoipse o lo sfumo.

Le carte stradali mostrano le strade, le autostrade, le ferrovie e le diverse vie principali.

Le carte tematiche mostrano invece le determinate caratteristiche di un territorio. Vi sono inoltre le carte nautiche, le carte storiche e le carte meteorologiche.

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Le carte quantitative mostrano un territorio in diverse grandezze. Alcuni esempi di tali carte possono essere le carte archeologiche, utili per apprezzare le costruzioni dell’uomo in alcune epoche storiche (ponti, infrastrutture), cartografia della vegetazione, etc..

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Per apprezzare l’evoluzione del GIS approfondiremo:

Cartografia

Sistemi di riferimento

Datum

Proiezione

Sistemi di Coordinate

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Varie definizioni di geoide: Quella correntemente adottata dal National Geodetic Survey della NASA è:

«la superficie equipotenziale del campo gravitazionale terrestre che si adatta al meglio, nel senso dei minimi quadrati, al livello medio globale del mare»

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GEOIDE: modello geometrico che approssima la terra.

«Superficie normale alla direzione della forza di gravità, rapportata al livello del mare, rappresenta la superficie equipotenziale che assumerebbero gli oceani se sulla Terra agisse la sola forza gravitazionale e se questi potessero prolungarsi sotto le terre emerse».

Poiché la definizione di coordinate geografiche sul geoide risulta piuttosto complessa, si approssima il geoide attraverso un ellissoide di rotazione detto ellissoide terrestre.

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Le differenze tra la superficie terrestre reale, il geoide e l’ellissoide è mostrata in figura:

Esistono vari Ellissoidi: Everest (1830) , Bessel (1841), Airy (1858), Clarke (1858, 1866, 1880), Hayford (1909), Krassovsky (1948), I.U.G.G. (1967), WGS72 (1972), WGS84 (1984)

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Per apprezzare l’evoluzione del GIS approfondiremo:

Cartografia

Sistemi di riferimento

Datum

Proiezione

Sistemi di Coordinate

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Il Datum è costituito dall’ellissoide prescelto per rappresentare una data parte della superficie terrestre.

Un datum geodetico, detto anche semplicemente datum, è un sistema di riferimento che consente di definire in termini matematici la posizione di punti sulla superficie della Terra

E’ composto da un insieme di parametri (latitudine, longitudine, punto di origine dell’ellissoide) che definiscono un sistema di coordinate ed una serie di punti di controllo le cui relazioni geometriche sono note attraverso misure dirette o per via analitica.

Si noti che Datum differenti producono diverse coordinate per lo stesso punto.

Un datum è quindi definito da un ellissoide che approssima la forma della terra e dalla posizione relativa dello stesso rispetto al centro della terra.

WGS84 (1984) è il datum mondiale di riferimento.

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Per apprezzare l’evoluzione del GIS approfondiremo:

Cartografia

Sistemi di riferimento

Datum

Proiezione

Sistemi di Coordinate

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E’ il procedimento mediante il quale si passa dalla superficie individuata della Terra ad una superficie bidimensionale.

Si tratta di formule matematiche per cui un punto del datum viene proiettato su una superficie piana.

Intorno alla proiezione, ed alla sua applicazione, vi è un mondo che noi oggi non andremo ad esplorare, ma che vi invito comunque ad andare ad approfondire: esistono infatti proiezioni:

Equidistanti;

Equivalenti

Conformi;

Modificate…

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Per apprezzare l’evoluzione del GIS approfondiremo:

Cartografia

Sistemi di riferimento

Datum

Proiezione

Sistemi di Coordinate

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La Proiezione Universale Trasversa di Mercatore è una delle soluzioni meglio riuscite al problema di rappresentare la superficie terrestre a due raggi di curvatura. Il sistema è basato su una griglia, un sistema cartesiano che si affianca al sistema angolare di latitudine e longitudine.

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Un sistema di coordinate rettangolari molto diffuso e che si appoggia sulle mappe create con la proiezione Transversa di Mercatore è il sistema UTM (Universal Transverse Mercator System).

Consiste in una proiezione su un piano della superficie terrestre (cioè della superficie esterna dell'ellissoide di riferimento) e nella successiva divisione in "zone". Ogni zona è delimitata da un meridiano occidentale e da un parallelo meridionale e, a partire da questi, si estende per un certo numero di gradi.

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Per completezza riportiamo un altro sistema di coordinate molto utilizzato sul Territorio Nazionale: il Sistema Gauss Boaga sul quale a sua volta si basa il Catasto Italiano.

Esso è molto simile al precedente, ma, mentre nel caso UTM si fa riferimento al DATUM ED50, qui ci si riferisce al DATUM Roma 40.

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La cartografia catastale italiana ha inizio con la legge n. 3682 del 1° marzo 1886 per il riordinamento dell’imposta fondiaria (Legge Messedaglia).

L’oggetto della rappresentazione è la particella catastale, cioè

una ben delimitata porzione continua di terreno, situata in un unico comune, appartenente ad un unico possessore, assoggettata ad un’unica specie di coltura, con uniforme grado di opportunità, oppure, se non soggetta a coltura, riservata ad un’unica destinazione d’uso.

Il Datum è definito dall’ellissoide di Bessel con 3 diversi orientamenti a seconda della zona (Genova – Roma M.Mario e Castanea delle Furie) Ufficialmente la rappresentazione Gauss-Boaga è stata adottata solo nel 1951 a in realtà solo per poche province la cartografia è stata rifatta o riparametrizzata in Gauss-Boaga.

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In Italia vengono usati tre tipi di DATUM:

Roma 40 (noto come Monte Mario);

European Datum 50 – ED50;

WGS84.

Due invece i sistemi di proiezione:

Gauss-Boaga;

UTM.

Combinando il DATUM al Sistema di Proiezione si ottiene un sistema di coordinate di riferimento spaziale (CRS).

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Per fare cartografia è necessario fissare:

sistema di riferimento (datum): scelta dell’ellissoide e orientamento;

rete di punti e misure che realizzano il sistema di riferimento;

il tipo di rappresentazione cartografica ed i parametri di applicazione.

Per dare un significato alle coordinate cartografiche si deve dare:

sistema di riferimento (datum);

rappresentazione cartografica (proiezione);

Spesso si indica la proiezione cartografica sottintendendo il sistema di riferimento ma si deve sapere che sono due cose diverse.

Ad es. la cartografia UTM si usa sia con sistema di riferimento

geocentrico WGS84

sistema europeo ED50

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Ci sono moltissimi tipi di proiezioni cartografiche, quelle utilizzate in

Italia sono:

UTM (Universal Trasversal Mercator), utilizzata a livello mondiale;

Gauss-Boaga, utilizzata per la cartografia ufficiale italiana;

Cassini-Soldner, utilizzata dal Nuovo Catasto dei Terreni italiano.

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Sono entrambe carte di Gauss, ma le coordinate lette sulla cartografia ufficiale italiana nei due sistemi sono diversi:

le false origini sono molto diverse (di 1000000 m per il fuso ovest e di 2020000 per il fuso est);

le proiezioni sono fatte a partire da sistemi di riferimento diversi, ED50 per l’UTM e Roma40 per Gauss-Boaga.

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I dati GIS sono informazioni spaziali, ovvero geo referenziate, derivanti da dati esistenti nel mondo reale, sul pianeta. Esistono due tipi di dati GIS, entrambi importabili: i dati vettoriali e i dati raster.

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I dati vettoriali sono punti, linee e poligoni, rappresentanti oggetti sulla mappa ed ottenuti da funzioni matematiche.

I set di dati raster costituiscono griglie regolari di dati (matrici) e consentono di rappresentare immagini satellitari o aeree, superfici con variabilità continua come i modelli di elevazione oppure classi tematiche quali le mappe di copertura del suolo o degli habitat. Ciascun pixel ha un suo valore di intensità

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Real World

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Nel modello vettoriale, le informazioni su punti, linee e poligoni sono codificate e memorizzate come una collezione di coordinate x,y.

La localizzazione di un oggetto puntuale può essere rappresentata come una singola coppia di coordinate.

Oggetti lineari come strade e fiumi possono essere memorizzati come una stringa di coordinate x, y.

Gli oggetti poligonali, come zone di copertura o bacini idrici, sono memorizzati come aree omogenee perimetrate.

Il modello vettoriale è estremamente utile per descrivere fenomeni discreti, ma risulta meno adatto per descrivere fenomeni continui, quali temperatura, precipitazioni, quota, pendenza, cioè fenomeni che rappresentano un'unica grandezza che varia continuamente nello spazio.

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Un'immagine raster e' costituita da un insieme di celle e risulta simile ad una mappa scannerizzata o una foto.

La grafica bitmap, o grafica raster (in inglese bitmap graphics, raster graphics), è una tecnica utilizzata in computer grafica per descrivere un'immagine. Un'immagine descritta con questo tipo di grafica è chiamata immagine bitmap o immagine raster.

Nei GIS, il termine raster è usato per indicare la tipologia di dato impiegata nella rappresentazione cartografica digitale.

Con i dati raster il territorio viene riprodotto attraverso una matrice di pixel di forma quadrata o rettangolare. A ciascun pixel è associato un attributo che definisce le caratteristiche dell'elemento rappresentato.

Ad esempio in un modello digitale di elevazione a ciascun pixel è associato il valore della quota sul livello del mare in quel punto.

La dimensione dei pixel è inversamente proporzionale alla precisione della carta.

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La formula utilizzata per determinare la distanza più breve tra due

punti terrestri (geodetica), approssima il geoide a una sfera di raggio

R = 6372,795477598 Km (raggio quadrico medio), quindi il calcolo

della distanza potrebbe avere un errore dello 0.3%, in particolare

nelle estremità polari, e per distanze lunghe che attraversano diversi

paralleli. Dati due punti A e B sulla sfera espressi con la latitudine

(lat) e longitudine (lon) si avrà:

distanza (A,B) =

R * arccos(sin(latA) * sin(latB) + cos(latA) * cos(latB) * cos(lonA-lonB))

Gli angoli utilizzati sono espressi in radianti, la conversione tra

gradi e radianti si ottiene moltiplicando l’angolo per pi e dividendo

per 180.

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$coordinate_a = '48.857924,2.294026';

$coordinate_b = '41.890164,12.492346';

echo points_distance($coordinate_a, $coordinate_b);

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function points_distance ( $coordinate_a, $coordinate_b )

{

define('RAGGIO_QUADRATICO_MEDIO', 6372.795477598); //Nota bene

list($decLatA, $decLonA) = array_map('trim', explode(',', $coordinate_a));

list($decLatB, $decLonB) = array_map('trim', explode(',', $coordinate_b));

$radLatA = pi() * $decLatA / 180;

$radLonA = pi() * $decLonA / 180;

$radLatB = pi() * $decLatB / 180;

$radLonB = pi() * $decLonB / 180;

$phi = abs($radLonA – $radLonB);

$P = acos((sin($radLatA) * sin($radLatB)) + (cos($radLatA) * cos($radLatB) * cos($phi)));

return $P * RAGGIO_QUADRATICO_MEDIO;

}

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radLatA: 0.85273163948916

radLonA: 0.040038306826355

radLatB: 0.7311212860004

radLonB: 0.21803256899834

phi: 0.17799426217199

sin(radLatA): 0.75308043595097

sin(radLatB): 0.66770476923217

cos(radLatA): 0.6579284588676

cos(radLatB): 0.7444261824685

P: 0.17413686694146

Distanza: 1109.7386381276 KM * Calcolo eseguito su

http://www.sunearthtools.com/it/tools/distance.php

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I Software GIS gestiscono i sistemi di riferimento (CRS) e i relativi passaggi tra essi. La logica del software è quella di riproiettare i dati.

Il Datum ed il tipo di proiezione associati ad una strato informativo presente in un SIT (Sistema Informativo Territoriale) devono essere correttamente definiti.

SIT: «il complesso di uomini, strumenti e procedure (spesso informali) che permettono l'acquisizione e la distribuzione dei dati nell'ambito dell'organizzazione e che li rendono disponibili, validandoli, nel momento in cui sono richiesti a chi ne ha la necessità per svolgere una qualsivoglia attività»

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Un GIS (Geographic Information System) è un sistema informativo computerizzato che permette l'acquisizione, la registrazione, l'analisi, la visualizzazione e la restituzione di informazioni derivanti da dati geografici (geo-riferiti). Secondo la definizione di Burrough (1986) "il GIS è composto da una serie di strumenti software per acquisire, memorizzare, estrarre, trasformare e visualizzare dati spaziali dal mondo reale". Trattasi quindi di un sistema informatico in grado di produrre, gestire e analizzare dati spaziali associando a ciascun elemento geografico una o più descrizioni alfanumeriche.

Il GIS è l'ambiente Software che permette l'elaborazione e manipolazione dei dati geometrici geo referenziati, che sono memorizzati in strutture dati del tipo DBMS (Database management system) che gestiscono anche la spazialità, o in singoli file.

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Per la rappresentazione dei dati in un sistema informatico occorre formalizzare un modello rappresentativo flessibile che si adatti ai fenomeni reali. Nel GIS abbiamo tre tipologie di informazioni:

Geometriche: relative alla rappresentazione cartografica degli oggetti rappresentati; quali la forma (punto, linea, poligono), la dimensione e la posizione geografica;

Topologiche: riferite alle relazioni reciproche tra gli oggetti (connessione, adiacenza, inclusione ecc…);

Informative: riguardanti i dati (numerici, testuali ecc…) associati ad ogni oggetto.

*Il GIS prevede la gestione di queste informazioni in un database relazionale.

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L'aspetto che caratterizza il GIS è quello geometrico: esso memorizza la posizione del dato impiegando un sistema di proiezione reale che definisce la posizione geografica dell'oggetto. Il GIS gestisce contemporaneamente i dati provenienti da diversi sistemi di proiezione e riferimento (es. UTM o Gauss Boaga).

A differenza della cartografia su carta, la scala in un GIS è un parametro di qualità del dato e non di visualizzazione. Il valore della scala esprime le cifre significative che devono essere considerate valide delle coordinate di georeferimento.

Quando un Sistema Informativo Territoriale può essere utilizzato via Web viene considerato un WEBGis.

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Il GIS consente di mettere in relazione tra loro dati diversi, sulla base del loro comune riferimento geografico in modo da creare nuove informazioni a partire dai dati esistenti. Il GIS offre ampie possibilità di interazione con l'utente e un insieme di strumenti che ne facilitano la personalizzazione e l'adattamento alle problematiche specifiche dell'utente.

I GIS presentano normalmente delle funzionalità di analisi spaziale ovvero di trasformazione ed elaborazione degli elementi geografici degli attributi. Esempi di queste elaborazioni sono:

l'overlay topologico: in cui si effettua una sovrapposizione tra gli elementi dei due temi per creare un nuovo tematismo (ad esempio per sovrapporre il tema dei confini di un parco con i confini dei comuni per determinare le superfici di competenza di ogni amministrazione o la percentuale di area comunale protetta);

le query spaziali, ovvero delle interrogazioni di basi di dati a partire da criteri spaziali (vicinanza, inclusione, sovrapposizione etc.)

la network analysis: algoritmi che da una rete di elementi lineari (es. rete stradale) determinano i percorsi minimi tra due punti;

la spatial analysis: algoritmi che utilizzando modelli dati raster effettuano analisi spaziali di varia tipologia, ad es: analisi di visibilità;

analisi geostatistiche: algoritmi di analisi della correlazione spaziale di variabili georeferite;

E tante altre funzioni…..

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Tali capacità distinguono i sistemi geografici da qualsiasi altro sistema informatico consentendo agli utenti di avere uno strumento che consenta loro di visualizzare e analizzare le informazioni per spiegare eventi, pianificare strategie o progettare infrastrutture territoriali. Si può ad esempio localizzare qualsiasi oggetto presente sul terreno oppure si può studiare l'evoluzione del paesaggio agricolo o ancora studiare i percorsi dei fiumi attraverso il tempo.

Overlay Topologico

Query Spaziali Buffering

Segmentazione Network Analysis

Spatial Analysis

Analisi Geostatistiche

Ricerche.. Altre…

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Fra gli altri:

Project BIOSIT - LIFE00 ENV/IT/000054

GRASS (licenza libera - GNU GPL)

Quantum GIS (licenza libera - GNU GPL)

GvSIG (licenza libera - GNU GPL)

Microsoft MapPoint (proprietario)

ArcGIS (proprietario ESRI)

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Quantum GIS (spesso abbreviato come QGIS) è un'applicazione desktop GIS Geographic(al) Information System. E’ Open Source ed è molto simile, nell'interfaccia utente e nelle funzioni, alle release di pacchetti GIS commerciali equivalenti.

Quantum GIS è mantenuto continuativamente da un attivo gruppo di sviluppatori volontari che emettono con regolarità aggiornamenti e correzioni. Al momento Quantum Gis ha una interfaccia tradotta in 14 lingue ed è usato nella scuola e in ambiente professionale.

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Quantum GIS (QGIS) è un GIS di facile utilizzo, disponibile per le piattaforme GNU/Linux, Unix, Mac OS X, Windows.

QGIS gestisce nativamente dati vettoriali, raster e connessioni a Geo Database.

http://qgis.org/it/site/ - sito ufficiale di Quantum GIS

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Una volta selezionato l’OS installato sul proprio Computer, e l’architettura di riferimento del Processore, scarichiamo il file .exe disponibile sulla piattaforma ufficiale, avviamo il setup ed attendiamo (pazientemente) che tutto sia completato.

Intanto, scaricare dati campione da

http://download.osgeo.org/qgis/data/qgis_sample_data.zip

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Avviamo Qgis (attualmente versione 2.2 Valmiera)

Aggiungiamo un raster dai dati di esempio raster/landcover.img

Aggiungiamo un vettore

Tipo: File;

Codifica: System;

Set di dati: gml/lakes.gml, lasciare le impostazioni di default.

Aggiungere l’etichetta Lake Manchuma

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Le leggi sul diritto d'autore tutelano le opere cartografiche e prevedono il pagamento di royalty secondo le disposizioni dei loro autori.

In Europa, una cartografia "proprietaria" non è materiale utilizzabile per distribuzioni open source che devono tracciare una nuova cartografia senza utilizzare il materiale esistente. Esistono software (in particolare applet Java) in grado di acquisire una carta geografica in.jpeg e fornire servizi di base come la navigazione interattiva e il calcolo del percorso ottimale.

Fra i più completi rilevamenti del territorio italiano rientrano le carte della Marina Militare ed il sito del Portale Cartografico Nazionale.

Negli Stati Uniti la cartografia nazionale non è coperta da diritto d'autore e ciò ha favorito la diffusione delle mappe interattive con servizi quali maps.google.com e earth.google.com. Il servizio di Google è soggetto a pagamento per l'utilizzo della carta oltre un certo livello di zoom, per visualizzare imprese o altri enti. Una cartografia gratuita si è potuta estendere anche ad aree del territorio che non corrispondono a grandi agglomerati urbani o zone turistiche, posti per i quali pochi utenti utilizzerebbero il servizio di consultazione.

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Passiamo oltre….

Le esigenze sono quelle di fornire ad una persona – a prescindere dal fatto che è fermo o in movimento – informazioni di estrema precisione sulla sua posizione, sulla velocità e sul un certo tempo, ovunque sulla terra.

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RIFLESSIONE: sfruttamento dei satelliti che

orbitano intorno alla terra e invio al suolo di

informazioni accurate sulle loro posizioni nello

spazio. I segnali verranno quindi agganciati, e

verranno utilizzati per calcolare la posizione della

persona, l'eventuale velocità di marcia e l'ora del

giorno.

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Il GPS, acronimo di Global Positioning System, è stato sviluppato dal Ministero della difesa americano che ne detiene tuttora il controllo.

Le esigenze erano quelle di fornire all’utente GPS – a prescindere dal fatto che fosse fermo o in movimento – informazioni di estrema precisione sulla sua posizione (tridimensionale), sulla velocità e sul tempo, ovunque sulla terra o nei suoi pressi. Queste informazioni vengono fornite dal sistema, e ciò ininterrottamente e indipendentemente dalle condizioni meteorologiche.

Dai primi anni 80, il GPS è disponibile gratuitamente a tutti coloro che possiedono un ricevitore GPS.

Compagnie aeree, società di spedizioni, aziende di trasporto su strada e conducenti di tutto il mondo utilizzano il sistema GPS per seguire lo spostamento dei veicoli e individuare la strada più breve per raggiungere una destinazione specifica.

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http://www.eprojetech.com/GPS-introduzione.shtml

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http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_di_posizionamento_Galileo

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Il sistema GPS è costituito da una costellazione di 27 satelliti ad alimentazione solare che si muovono intorno alla terra in orbite quasi circolari a un'altezza di circa 20.000 km. Le orbite sono disposte in modo che da qualsiasi punto della terra siano sempre visibili almeno quattro dei 24 satelliti operativi. Gli altri tre satelliti sono di riserva e vengono attivati solo in caso di guasto di uno degli altri. (o per backup)

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Ogni satellite invia un segnale elettromagnetico (un fascio di microonde) che viene raccolto da qualsiasi ricevitore GPS idoneo. In qualsiasi momento, quindi, ogni ricevitore GPS raccoglie segnali da quattro satelliti. Il computer integrato utilizza questi segnali per determinare la distanza esatta da ciascuno dei quattro satelliti e quindi per calcolare la posizione del ricevitore in base alle distanze rilevate, con un margine di errore di pochi metri.

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Ogni satellite GPS diffonde in modo continuativo un messaggio di navigazione a 50 bit al secondo, con una frequenza portante a microonde di circa 1600 MHz. Come termine di paragone, la radio FM è diffusa tra 87,5 e 108 MHz, mentre le reti Wi-Fi operano a circa 2400 - 5000 MHz. Più precisamente, tutti i satelliti trasmettono un segnale denominato L1 a 1575,42 MHz e un segnale denominato L2 a 1227,6 MHz.

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Il segnale GPS fornisce il "tempo della settimana" esatto in base all'orologio atomico presente all'interno del satellite, nonché il numero della settimana GPS e un report sullo stato di funzionamento del satellite stesso, in modo che quest'ultimo possa essere ignorato in caso di guasto. Ogni trasmissione dura 30 secondi e contiene 1500 bit di dati crittografati. Questa piccola quantità di dati è codificata con una sequenza pseudo-casuale (pseudo-random, PRN) ad alta velocità diversa per ogni satellite. I ricevitori GPS conoscono i codici PRN di ciascun satellite e sono quindi in grado non solo di decodificare il segnale, ma anche di distinguere i diversi satelliti.

Le trasmissioni sono sincronizzate in modo da iniziare esattamente in corrispondenza del minuto e del mezzo minuto, in base all'orologio atomico del satellite. La prima parte del segnale GPS comunica al ricevitore la relazione tra l'orologio del satellite e l'ora GPS, mentre la successiva porzione di dati fornisce al ricevitore informazioni precise sull'orbita del satellite

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Il GPS è utilizzato da un ampia varietà di utenti.

Escursionisti e amanti della vita all'aperto si avvalgono di ricevitori GPS per seguire l'itinerario prescelto senza rischio di errori e annotare i punti di incontro lungo il percorso.

Gli appassionati di giochi digitali possono invece utilizzare il GPS per prendere parte a gare di "geocaching", una sorta di caccia al tesoro dell'era digitale che sfrutta i segnali GPS ad alta precisione per aiutare i giocatori a trovare oggetti nascosti.

I servizi di emergenza, inoltre, possono utilizzare il sistema GPS non solo per trovare la strada più rapida per giungere nel luogo di un incidente, ma anche per fornire coordinate esatte alle altre squadre di soccorso che spesso devono seguirli sul posto.

Sistemi di antifurto, sistemi di prevenzione medica (malati di Alzheimer) ….

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World Geodetic Geodetic System 1984 (WGS84)

E’ il sistema di coordinate adottato per il GPS

I punti sono individuati dalle tre coordinate cartesiane ortogonali XYZ, riferite all'origine del sistema.

Origine: il centro di massa o baricentro terrestre.

L'asse Z è parallela alla direzione del Polo.

L'asse X è definita dall'intersezione del piano meridiano di riferimento del WGS84 con il piano equatoriale del polo terrestre convenzionale.

Il meridiano di riferimento è parallelo al meridiano zero

L'asse Y giace sul piano equatoriale ed è perpendicolare all'asse X.

I valori delle coordinate crescono da sinistra verso destra

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Sono detti WebGIS i sistemi informativi geografici (GIS) pubblicati su web. Un WebGIS è quindi l'estensione al web degli applicativi nati e sviluppati per gestire la cartografia numerica. Un progetto WebGIS si distingue da un progetto GIS per le specifiche finalità di comunicazione e di condivisione delle informazioni con altri utenti.

Con i WebGIS le applicazioni GIS tradizionalmente sviluppate per utenze stand-alone o in ambienti LAN possono essere implementate su web server (anche detto map-server) consentendo l'interazione attraverso internet con la cartografia e con i dati ad essa associati. Gli esempi più noti di WebGIS sono gli applicativi web per la localizzazione cartografica, gli stradari oppure gli atlanti on-line. Le applicazioni WebGIS sono utilizzabili attraverso i browser internet, talvolta con l'impiego di specifici plug-in, oppure per mezzo di software distinti come Google Earth. Altri esempi tipici di applicazioni GIS pubblicate in versione WebGIS sono i sistemi informativi territoriali (SIT) delle Regioni e di diversi Comuni: questi rendono accessibili ai cittadini informazioni di carattere ambientale, urbanistico, territoriale offendo una navigazione su base cartografica delle stesse.

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Analizzeremo, al fine di addentrarci nel mondo del GIS online (WEBGIS), i seguenti strumenti:

Google Earth Pro : http://www.google.it/earth/download/gep/agree.html

Google Earth : http://www.google.it/intl/it/earth/ Ge-Graph : http://freegeographytools.com/2007/plotting-data-in-google-earth-using-ge-

graph

SpreadSheet Mapper 3 : http://www.google.com/earth/outreach/tutorials/spreadsheet3.html

Google SketchUp: http://www.sketchup.com/it

Google Maps : http://maps.google.com

Bing Maps : http://www.bing.com/maps/

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Si disponga di dati del sistema informativo territoriale (GIS, Geographic Information System).

E’ quindi possibile importarli in Google Earth Pro e utilizzarli nelle visualizzazioni.

Se si dispone di Google Earth Pro, è possibile importare diversi tipi di dati GIS.

Se invece si utilizza la versione gratuita di Google Earth, si hanno a disposizione altri strumenti per la conversione dei dati GIS in KML.

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Affinché Google Earth Pro importi i dati e li collochi sulla terra con esattezza, i dati GIS devono essere definiti con il sistema di coordinate corretto. Ad esempio i formati Shapefile di ESRI devono essere associati a un file di proiezione (.prj) e quelli GeoTIFF a un file Tiff World (.tfw).

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BREVE OVERVIEW: Questa esercitazione ci guiderà attraverso i diversi passaggi per

l'importazione dei dati GIS in Google Earth Pro, per utilizzarli nelle tue visualizzazioni.

Eseguiremo l'importazione di un file Shapefile di fiumi e di un file GeoTiff di copertura

del suolo in Asia Sudorientale

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Il KML (Keyhole Markup Language) è un linguaggio basato su XML creato per gestire dati geo spaziali in tre dimensioni nei programmi Google Earth, Google Maps. La parola keyhole è un vecchio nome che viene dal software da cui deriva Google Earth; il software fu prodotto a sua volta dalla Keyhole Inc che fu acquisita da Google nel 2004. Il termine keyhole ricorda il nome dei satelliti di ricognizione KH, il vecchio sistema di ricognizione militare statunitense. KML è diventato uno standard aperto internazionale riconosciuto da Open Geospatial Consortium nel 2008

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Se apriamo un file KMZ ci rendiamo subito conto di quante informazioni esso riesca a contenere, a partire dai segnaposti (che si possono identificare con svariate icone) anche appositi layer, poligoni, percorsi e sovrapposizioni personalizzate.

KML : è un formato di file che deriva dall’ xml, il creatore di metalinguaggi per antonomasia; questo metalinguaggio è l’acronimo di Keyhole Markup Language , appunto uno dei tanti metalinguaggi nati da xml per soddisfare le esigenze più svariate;

KMZ : è un file binario che sembrerebbe ad un’ occhiata superficiale un formato proprietario come ne esistono tanti in giro, addirittura forse anche criptato; beh, niente di più sbagliato! In realtà esso è un semplice file KML, o anche numerosi file, insieme ad immagini, layer, icone, ecc. il tutto zippato con uno qualsiasi dei famosi zippatori (ne esistono sia per windows che per linux) e poi cambiato di nome da .zip a .kmz!

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Se apriamo un kml con un semplice editor di testo vedremo una serie di comandi appositi, qualcosa simile, nella forma più semplice, a questo listato:

<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?> <kml xmlns="http://earth.google.com/kml/2.1">

<Document> <Placemark> <name>Cari monti</name> <description><![CDATA[Buccheri è un piccolo paese di montagna e questa è una sua foto<img src="buccheri.jpg" width="200">]]></description> <Point> <coordinates>14.8463833,37.1254722,0 </coordinates> </Point> <LookAt> <longitude>-122.363</longitude> <latitude>37.81</latitude> <altitude>2000</altitude> <range>500</range> <tilt>45</tilt> <heading>0</heading> <altitudeMode>relativeToGround</altitudeMode> </LookAt>

</Placemark> </Document>

</kml>

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La prima riga

<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>

è molto comune non solo nel kml, ma in tutti i metalinguaggi derivati dal xml; essa serve ad istruire il parser di Google Earth proprio del fatto che siamo in presenza di un metalinguaggio che deriva dall xml (<?xml ……. ?>);

Per i pochi che non conoscono l’HTML o altri metalinguaggi, solitamente essi condividono tutti la tipica struttura:

<tag1> [...] </tag1> o ancora meglio <tag1 opzione1="valore1" opzione2="valore2" ……..> [...] </tag> dove al posto di [...] si può trovare del testo semplice o ancora sottostrutture simili a quelle di sopra.

Detto questo iniziamo: <kml xmlns="http://earth.google.com/kml/2.1"> [...] </kml>

indicano che tutto quello che sta fra loro due deve essere considerato come linee di codice kml.

L’xmlns è invece un modo per precisare in che file (locale o remoto) si trovano le specifiche del linguaggio, il cosiddetto ‘namespace’, qualcosa di simile al DOCTYPE (anche se con talune differenze).

Il kml prevede inoltre altri tag di incapsulamento <Document> [...] </Document> (occhio alle maiuscole e minuscole, sono sempre importanti in kml!).

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Siamo arrivati al tag più semplice di tutti: i segnaposto; nella sua struttura base esso è definito con <Placemark> e all’interno dei tag coniugati possiamo:

Definire un nome con l’apposito tag <name>, usato al solito così <name> NomeCheVoglio</name>

Darne una descrizione (che apparirà nella finestrella quando cliccheremo) con il tag <description>, sempre come abbiamo fatto con name, però con una particolarità: se sappiamo scrivere in HTML possiamo inserire righe di codice all’interno usando questa struttura speciale <![CDATA[ [...] ]]> . In questo modo possiamo anche inserire immagini (come abbiamo fatto nel file di esempio iniziale.

Dare un punto con le coordinate, coi tag <Point> e, figlio di questo, <coordinates> , in cui le coordinate sono 3 separate da virgola: latitudine, longitudine ed elevazione.

Infine abbiamo messo anche un tag <LookAt> che serve a definire da che angolazione si vuole guardare il mappamondo; essendo esso figlio di Placemark, si può avere un accoppiamento bizzarro di questi tag in cui un placemark è in una certa zona, e la vista ricade su un’altra zona completamente diversa.

per quanto riguarda i tag <longitude>, <latitude>,<altitude> penso non ci siano problemi in quanto sono auto esplicativi.

<range> rappresenta la distanza dell’osservatore dal punto osservato

<tilt> angolo fra la perpendicolare alla superficie e l’osservatore

<heading> rappresenta la direzione della bussola, partendo da nord

<altitudeMode> può essere relativeToGround oppure absolute, in caso sia da considerarsi altitudine rispetto al livello del suolo o del mare

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Abbiamo capito insomma che (anche se forse un po’ laborioso) è possibile editare i nostri file kml e creare quelli kmz con semplici programmi, avendo un controllo maggiore e più incisivo rispetto a quello donato dalle relativamente poche opzioni che Google Earth ci mette a disposizione. Nella reference, creata apposta per persone che già sanno più o meno quello che fanno, vengono a galla tutte le potenzialità offerte da un editing ‘manuale’.

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•L’Acropoli di Atene

•La Puglia (cartina di Eduardo Aguilar)

•Berlino

•Pechino

•Basilica di San Marco - Venezia

• Il Colosseo - Roma

•Università degli Studi di Trieste

• Il Duomo di Lecce

•Timeline della Città di Londra

•Tour delle Cattedrali nel Mondo

•Tour del Rio Negro

Tour Guidati

Rendering 3D

Gestione Layer

Informativi

Immagini Storiche

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Oltre alla procedura di importazione dei dati GIS in Google Earth Pro, sono disponibili diversi altri strumenti e software per la conversione dei dati GIS in KML, con il conseguente utilizzo in Google Earth.

Ogr2Gui, utility gratuita per la conversione di numerosi formati, tra cui file Shapefile in formato KML.

Shp2Kml, utility gratuita per la conversione di file Shapefile in formato KML.

MapWindow GIS è dotato di Shape2Earth, strumento di conversione dei dati GIS in formato KML.

ESRI ArcGIS dispone di strumenti in ArcToolbox (Conversion Tools > To KML) per la conversione di dati GIS vettoriali e raster in formato KML.

Arc2Earth è un'estensione di ArcGIS che esegue la conversione di dati GIS in formato KML. La Community Edition di Arc2Earth è uno strumento gratuito con limiti inferiori rispetto alla versione completa.

MapInfo Professional dispone di MapInfo Professional Google Earth Link Utility.

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Lo scopo di questo tool è quello di generare grafici per Google Earth, nello specifico esso permette di rappresentare dati già in estensione Kml o di utilizzare sorgenti informative da altre sorgenti. Il file generato da Ge-Graph è quindi importabile in Google Earth.

Alcune Features:

Salvare File come Kmz;

Scegliere il valore minimo e massimo per la scala di colori

Trasformare i valori utilizzando le radici quadrate;

Compatibilità con GE 5;

Lettura dei poligoni da un kml

Realizzare barre con qualsiasi forma di poligono regolare;

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Seguendo il tutorial, presente qui:

https://dl.dropboxusercontent.com/u/15489283/GIS/tutorial_GEGraph.pdf

Riprodurre quanto visto nella slide precedente.

Materiale utilizzato:

https://dl.dropboxusercontent.com/u/15489283/GIS/setup_gegraph_2_2_21.zip

https://dl.dropboxusercontent.com/u/15489283/GIS/Comuni%20del%20Salento.xlsx

https://dl.dropboxusercontent.com/u/15489283/GIS/Salento_numero_residenti.kml

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L’esercitazione che vedremo tra breve illustra come inserire i dati in un foglio di lavoro online per generare un gruppo di segnaposto in Google Earth e Google Maps.

Google offre la possibilità di eseguire modifiche in modo collaborativo e basato sul Web; questo consente ai membri del tuo team e anche a te di inserire dati contemporaneamente e pubblicare aggiornamenti rapidamente. Mediante l'utilizzo di questo strumento puoi presentare progetti, partner o siti del programma della tua organizzazione, nonché creare mappe di uffici, volontari e risorse oppure visualizzare dati su scala locale, regionale o globale.

Le funzionalità principali sono:

Creazione di 1000 segnaposti, con possibili ulteriori aggiunte;

Sei modelli di fumetti semplificati, con possibili ulteriori aggiunte;

Processo di pubblicazione semplificato;

Opzioni di personalizzazione aggiuntive.

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Client/server a tre livelli

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THIN CLIENT:

THICK CLIENT:

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Per evitare che i dati vettoriali siano lato client e per ridurre i problemi delle due configurazioni architetturali precedenti

Medium Client Configuration

Utilizzando estensioni sia lato client sia lato server, il client può avere funzionalità aggiuntive rispetto all’architettura thin client.

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Bing è il motore di ricerca di Microsoft nato dalle ceneri di Live Search nel giugno 2009.

La prima versione di Bing è entrata in servizio il 1º giugno di quell’anno.

L'obiettivo di Bing è quello di competere con Google; nel gennaio 2012 si è posizionato al 2º posto essendo stato utilizzato mediamente per il 15,7% delle ricerche mondiali, rispetto al 66,8% di Google e al 13% di Yahoo!.

La parola "Bing" è un'onomatopea, una parola che imita un suono, rappresentante il suono di una lampadina che si accende, ossia «del momento in cui si fa una scoperta o una scelta».

È stato suggerito che il nome possa essere interpretato come acronimo di "But it's not Google", o anche ricorsivamente "Bing is not Google", ma tale ipotesi non è mai stata confermata dalla compagnia.

La ricerca Mappe permette di calcolare un itinerario di viaggio, visualizzare le mappe in 3D, in vista satellitare o anche aerea.

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BING Maps non è un software libero, viene concesso in prova per un periodo di novanta giorni grazie al rilascio di una key, in maniera tale da poter valutare il prodotto, ed, eventualmente acquistarlo.

Per l’acquisto di una licenza Enterprise, ad oggi, il sito

http://www.microsoft.com/maps/default.aspx

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Permette di personalizzarsi la propria licenza semplicemente sottoponendo l’interessato ad un questionario:

Chi userà questa applicazione? (Consumer, Business User, …)

Quale è il tipo di applicazione in uso? (Business Application, CRM, Business Application con Gestione Mobile, Educazione, ..)

Su quale piattaforma si baserà l’utilizzo dell’Applicazione? (Windows 8, WPF, Windows Phone, in locale, VPN…)

Quale è il carico del server (traffico) previsto per questa applicazione?

Utilizzo finale: destinatario? (uso personale, per un singolo utente o multipli utenti.

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Con Application Programming Interface si indica ogni insieme di procedure disponibili al programmatore, di solito raggruppate a formare un set di strumenti specifici per l'espletamento di un determinato compito all'interno di un certo programma. Spesso con tale termine si intendono le librerie software disponibili in un certo linguaggio di programmazione

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Windows Store Apps

• Qui abbiamo due API che possono essere utilizzate per sviluppare mappe Bing per Windows 8. La Javascript API è basata su controlli AJAX V7, che rappresenta lo strumento ideale per il riuso di una BING Maps già esistente. La .NET API è disegnata per applicazioni Windows 8 le quali utilizzano C#, VB e C++.

AJAX v7

• Il controllo Bing Maps Ajax v7 è il controllo standard universale disponibile. Infatti, è supportato da standard PC e browser Mac, ma anche supportato da molte piattaforme mobile. Questa API è lo strumenti ideale per le applicazioni Web-based

REST Services

• Sono eccellenti servizi per processi richiedenti alte performance quali geocoding, reverse-gocoding, routing e rappresentazione immagini. E’ facilmente accessibile da tutti gli Environment di sviluppo.

Servizi di Dati Spaziali

• Sono servizi REST-based che offrono tre funzionalità chiave: geocoding, Point-of-interest-data e la possibilità di memorizzare ed esporre i dati spaziali. Questi servizi sono ideali per chi ha bisogno di memorizzare i loro dati spaziali

WPF

• Il controllo WPF è un controllo per creare applicazioni Desktop Based. E’ disegnato per controlli touch di tablet Microsoft Surface.

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Sul sito:

http://www.bingmapsportal.com/isdk/ajaxv7#CreateMap1

È possibile prendere dimestichezza con le API AJAXv7…

Ad esempio:

Creare una mappa:

map = new Microsoft.Maps.Map(document.getElementById('SDKmap'), {credentials:

'Your Bing Maps Key'});

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Creare una Mappa

Aggiungere un PushPin

Settare uno zoom e una location da visualizzare

Visualizzare il livello del traffico per quella zona

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map = new Microsoft.Maps.Map(document.getElementById('SDKmap'), {credentials: 'Your Bing Maps Key'});

Creare una Mappa Aggiungere un

PushPin

Creare una Mappa

map.entities.clear();

var pushpinOptions = {icon: virtualPath + '/Content/poi_custom.png', draggable: true};

var pushpin= new Microsoft.Maps.Pushpin(map.getCenter(), pushpinOptions);

map.entities.push(pushpin); displayAlert('Pushpin is draggable, try it!')

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map.setView({ zoom: 10, center: new Microsoft.Maps.Location(40.73, -73.98) })

Creare una Mappa Aggiungere un

PushPin

Settare uno zoom e una location da

visualizzare

Creare una Mappa

Aggiungere un PushPin

Settare uno zoom e una location da visualizzare

Visualizzare il livello del traffico per quella zona

Microsoft.Maps.loadModule('Microsoft.Maps.Traffic', { callback: function() { trafficLayer = new Microsoft.Maps.Traffic.TrafficLayer(map);

// show the traffic Layer

trafficLayer.show();}

});

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Creare una Mappa

Aggiungere un PushPin

Settare uno zoom e una location da visualizzare

Visualizzare il livello del

traffico per quella zona

map = new Microsoft.Maps.Map(document.getElementById('SDKmap'), {credentials: 'Your Bing Maps Key'});

map.entities.clear();

var pushpinOptions = {icon: virtualPath + '/Content/poi_custom.png', draggable: true};

var pushpin= new Microsoft.Maps.Pushpin(map.getCenter(), pushpinOptions);

map.entities.push(pushpin); displayAlert('Pushpin is draggable, try it!');

map.setView({ zoom: 10, center: new Microsoft.Maps.Location(40.73, -73.98) });

Microsoft.Maps.loadModule('Microsoft.Maps.Traffic', { callback: function() { trafficLayer = new Microsoft.Maps.Traffic.TrafficLayer(map);

// show the traffic Layer

trafficLayer.show();}

});

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Realizzazione dei Modelli 3D visti nelle precedenti slides:

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SketchUp è un'applicazione di computer grafica per la modellazione 3D, creata

originariamente da @Last (fondata nel 1999 da Brad Schell e Joe Esch) e orientata

alla progettazione architettonica, all'urbanistica, all'ingegneria civile, allo sviluppo

di videogiochi e alle professioni correlate.

Le piattaforme supportate sono Windows e Mac.

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*Illustration of the aerial view of the new campus of the School of Science and Technology, Singapore

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E’ un programma di grafica, capace di:

• Programmare Modelli in 3D;

• Gestire il problem-solving;

• Stimolare la creatività;

• Concettualizzare e Prototipare modelli;

• Visualizzare;

• Aumentare l’efficienza di chi deve illustrarlo a altri;

E la migliore cosa che ancora non vi ho detto è che esiste una versione GRATIS!!!

(versione Make, dopo aver fornito la propria mail)

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• Tempo, Pazienza e tanta tanta…RAM

• Tanti CTRL+Z

• CTRL+S per frequenti salvataggi

• Sguardo ai numerosissimi tutorial presenti in giro per la rete

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Select - Space Bar This tool isolates all the object you click on. Select an object directly clicking on it, or by clicking on nearby area and dragging to include object.

Line - "L" key To create walls, floors, ceilings, and more, you'll need the line tool. To use the line tool, select point a, release the mouse, and then click on point b. A straight line is created between both points. It's not necessary to drag the mouse to create a line.

Rectangle - "R" key Circle - "C" Key Arc - "A" Key

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Orbit - "O" Key, or hold down scroll wheel of your mouse This tool changes the camera angle.

Pan - "H" Key This tool moves the camera up and down or side-to-side.

Zoom - "Z" Key Dimensions - No shortcut key

Protractor - No shortcut key Take angled measurements of an object.

VCB - Value Control Box contains dimensions or measurements of lines and faces. It shows you the measurement of a line as you click from point A to point B. Or you can type in the exact measurement directly.

ESC key - On your keyboard, select this key whenever you have completed a line or to quickly exit out of the tape measure and rotate tools.

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Push/Pull - "P" Key pull faces to increase volume…this tool is great when you want to erect

Move - "M" Key You can move or copy with this tool. To move, select item (with Select tool), and change the location by clicking on its current position and its desired position. No need to drag and hold with the mouse.

Rotate - "Q" Key You will need to click once on the item, and then choose a rotation angle. You can do this easily by hovering the mouse to rotate, or by entering in the angle in the VCB.

Offset - "F" Key make an exact copy of a face, inside or outside of that face…Offset automatically replicates the exact ratio of your master lines.

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Make Component - No short cut key Combines items to make an element of your design. Useful for creating windows, doors, pieces of furniture.

Eraser - "E" Key This tool deletes undesirable items. To use the eraser tool, simply hold down the mouse button and move the eraser over part of the item. If it is a line or a component, the whole item should be deleted.

Tape Measure - "T" Key measure lines and faces You're also able to create construction lines with the tape measure tool, allow your lines to be uniform. Use the tape measure tool in conjunction with the Value Control Box (VCB).

Paint Bucket - "P" Key Select a fill color for your walls from a materials pop up box.

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Nota di servizio. A questo punto, il modello che hai inserito in Google Earth è

visibile solo sul tuo computer e nessun altro può visualizzarlo.

• Per condividerlo con altre persone, hai a disposizione due opzioni:

Può essere salvato come file KMZ di Google Earth inviabile tramite email o

in altro modo direttamente ad altre persone.

• Può essere caricato in Galleria di immagini 3D dove qualunque persona

specificata potrà scaricarlo sul proprio computer. Se vuoi che il tuo modello

venga visualizzato per impostazione predefinita nel livello Edifici 3D in

Google Earth (in modo che sia automaticamente visualizzabile da tutti su

scala mondiale), questo è l'approccio che è necessario adottare. Vi sarà una

commissione giudicatrice di Google che si accerterà che il modello da noi

creato riproduca fedelmente l’edificio in questione. (vedi il caso della

cattedrale di San Basilio, in Mosca)

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