Lbfmagazine 5

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vol. 5 IERI.OGGI.DOMANI Mentre prosegue il duello tra Schio e Ragusa, imperversa la battaglia per un posto alla Final 4 A2 & A3 Un giro nelle minors alla scoperta delle novità più interessanti COMUNICAZIONE Tutti i dati della comunicazione lbf in questi primi mesi di attività Giorgia Sottana LA MIA FAVOLA A SPICCHI Foto by Bessie Secor

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Il 5° numero di LbfMagazine

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vol. 5

IERI.OGGI.DOMANIMentre prosegue il duello tra Schio e Ragusa, imperversa la battaglia per un posto alla Final 4

A2 & A3Un giro nelle minors alla scoperta delle novità più interessanti

COMUNICAZIONETutti i dati della comunicazione lbf in questi primi mesi di attività

Giorgia Sottana

LA MIA FAVOLA A SPICCHI

Foto by Bessie Secor

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IERI. OGGI. DOMANISchio-Ragusa e la battaglia per un

posto alle Final 4 di Giorgio Pomponi

SERIE A2 E SERIE A3Il punto della situazione nelle

minors di Giorgio Pomponi

COSÌ HO INIZIATO A GIOCARE A BASKET

Alle orgini del fenomeno Sottana

INSTAGRAM#LBFlive

COMUNICAZIONETutti i numeri della nuova

comunicazione LBF

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SOMMARIO

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IERI. OGGI. DOMANI

Magari non vinceremo l’Oscar come l’originale nel 1965 (Miglior Film straniero), ma riavvolgendo il film delle prime nove giornate del campionato di Serie A1 viene spontaneo pensare al capolavoro di Vittorio De Sica “Ieri, Oggi, Domani”.Ieri. Un anno fa o poco meno (nella passata stagione

la decima giornata si disputò il 15 dicembre), al compimento della 9^ di andata Ragusa comandava la classifica a punteggio pieno seguita a due punti da Schio. L’allora matricola siciliana viaggiava ad una media punti segnati (76,0) e subiti (52,4) pressoché identica a quella di quest’anno (78,1 segnati contro 54,6 subiti) e, Oggi come ieri, sia pure con propor-zioni decisamente differenti, aveva un contributo offensivo dalle “straniere” superiore al 50% (64,34% lo scorso anno, 51,28% nel campionato in corso).Ma, come direbbe De Gregori, “tra il bufalo e la locomotiva la differenza salta agli occhi”, e le due differenze sono, in realtà, altrettanti solchi che, nelle intenzioni della dirigenza iblea e dei tantissimi tifosi, potrebbero mo-dificare il Domani. Vale a dire l’esito ultimo della stagione.La prima differenza è scritta nei numeri, vale a dire proprio in quella vo-lontà in sede di mercato di “allargare la base” delle italiane, ed affiancare alla confermata Walker la classe non fagogitatrice di Pierson (meno affetta dall’orange disease da cui era affetta Williams) e il pragmatismo di Ivezic.La seconda differenza è che il filotto della stagione scorsa non compren-deva Schio che, al contrario, lo interruppe alla decima giornata vincendo al PalaCampagnola 85-76, mentre quest’anno la “superpotenza” targata Famila ha dovuto pagare dazio fin dalla sua prima visita in terra siciliana (ma per dovere di cronaca va ricordata l’assenza di Ogwumike).Ragusa-Schio, come dice la classifica, o Schio-Ragusa come vorrebbe il pronostico. Il risultato non cambia. E’ numericamente provato che anche quest’anno la storia del campionato sarà all’insegna degli opposti, geogra-ficamente parlando.Le vittorie, larghe, della coppia regina sulle inseguitrici, testimoniano di un divario che non può essere colmato con alchimie tattiche, nemmeno se di “venusiana” concezione.

Dietro, però, e questo lo avevamo previsto fin dal primo editoriale, ci sarà da divertirsi, soprattutto in ottica Final Four cui, lo ricordiamo, accederanno le prime 4 squadre classificate al termine del girone di andata.Quattro squadre appaiate a quota 12 punti (San Martino, Venezia, Lucca e Umbertide), Cagliari (penalizzata dagli infortuni di Taylor e Carta) a 10, fino a Napoli (3 vittorie consecutive) e Battipaglia a quota 8, in lotta per due posti.

Volete un pronostico? Eccolo. Il nostro Euro lo puntiamo su una griglia che vede Umbertide in pole position, seguita da Venezia, San Martino. Più dif-ficile, calendario alla mano, per le altre.

Giorgio Pomponi

Schio-Ragusa, Ragusa-Schio. Dopo la vittoria sul fil di cotone delle siciliane al Palaminardi nel big match dell’ottava giornata di campionato il duello tra le due superpotenze del basket in rosa continua. Dietro di loro è battaglia aperta per conquistare gli ultimi due posti disponibili per partecipare alle Final 4 di Coppa Italia.

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Serie A2 e Serie A3

Fin dal giorno in cui impariamo ad andare in bicicletta la regola da tenere a mente è che bisogna muoversi per restare in equilibrio. Affacciandoci dal piano alto del campionato di Serie A1 e guardando alle 51 squadre che si cimentano nei tornei di A2 (26) e A3 (25), c’è la conferma di quanto questo concetto di fisica sia stato preso pressoché alla lettera.

Oltre a Ragusa in A1, infatti, nei tre campionati nazionali c’è una sola squadra imbattuta, ed è il Sistema Rosa Pordenone che ha vinto tutte e 7 le partite giocate e comanda a ponteggio pieno il girone B della A3. Allo stesso modo pochissime sono le squadre che non hanno ancora vinto in stagione: Alghero e Muggia in A2 (nessuna in A3).

Nel mezzo, se non una virtù, un plus per i tanti appassionati delle cosiddette “minors”, quello di avere delle conference all’insegna dell’equilibrio sia per quanto riguarda la testa che la coda.

Serie A2. Il dato sull’equilibrio si riflette anche nelle sfide, che raccontano talvolta di belle storie den-tro altre storie, altrettanto belle, come nel caso, nel Girone A, di Alessandra Visconti, pro-tagonista sabato scorso nella vittoria di Genova (la sua squadra attuale) a Selargius (dove giocava l’anno scorso) con un canestro “impossibile” (“con 6 mani addosso”, come enfatizza il telecronista in una clip estratta e super visualizzata sui social) allo scadere dei 24” e quando ne mancavano 40” alla fine. Sempre nel Girone A bello il duello metropolitano tra Torino (super Co- stanza Coen, 54 punti e 21 rimbalzi nelle ultime due partite), l’area milanese (Sesto ma anche la Milano di Maffenini, 25 e 11 rimbalzi in 37’, Vujovic 15+13 e la b l o g g e r Got tardi

13), e Genova, appunto.

Nel Girone B comandano Ferrara, vittoriosa in esterna nel big match di Vicenza, e Crema. Ma i numeri più eclatanti dell’ultima di andata li ha prodotti l’Alpo Verona che a Muggia ha toccato quota 100 punti segnati e lo ha fatto fornendo statistiche da incorniciare, sia a livello di squadra (19/27 da 2, 14/19 da 3 e 12 giocatrici a referto alla voce punti realizzati) che individuale, come nel caso della 16enne Susanna Toffali, che ha segnato 23 punti in 17’ senza sbagliare niente: 2/2 da 2, 6/6 da 3 (!!!) e 1/1 dalla lunetta.

Nel Girone C le imprese della Magika Castel San Pietro sono figlie dell’incontro tra l’incanto della magia (Santucci & co.) e la suggestione di un guru della “magia” come Simona Ballar-dini, 19 punti in 21’ (6/8 da 2, 2/4 da 3, 6 rimbalzi, 8 recuperi, 4 assist e 31 di valutazio-ne) nella vittoria ultima contro Civitanova. La coppia che insegue è composta da Bologna che, sempre a proposito di equilibrio, ha impiegato 45 minuti (e una prestazione da 34

di valutazione di D’Alie) per battere lo Stabia e da Ariano, trascinata dall’high di una sontuosa Elisa Mancinelli (20 punti

e 8/9 al tiro).

Giro nelle minors tra equilibrio, magia e gioventù

Alessandra Visconti nella foto di Marco BrioschiElisa Mancinelli (Ariano Irpino)

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Selfie di squadra del Sistema Rosa Pordenone.

Serie A3. Continua il nostro viaggio alla scoperta delle potenziali vincitrici di una ipotetica borsa di studio. Questa settimana, sempre con il conforto dei numeri e di qualche (purtroppo rara) segnalazione, le scelte (una per girone) premiano tre “enfants terribles”. Nel Girone A “impressionante” la prestazione della 15enne (classe 1999!!!) Valeria Trucco della Libertas Moncalieri, protagonista con 17 punti, 4/7 da 2, 1/2 da 3, 6/7 dalla lunetta, 10 rimbalzi, 2 stoppate e 26 di valutazione nella vittoria contro Castelnuovo.Nel Girone B torna a far parlare di se dopo qualche problemino fisico il talento di Mon-tecchio nonché figlia d’arte, Jasmine Keys, con 16 punti, 16 rimbalzi, 2 stoppate e 33 di valutazione nella vittoria in trasferta a Sarcedo.Nel Girone C, infine, circolato rosso per la “tripla doppia” della 17enne Manuela Brusa, 22 punti, 10 rimbalzi e 11 falli subiti nel successo del “suo” Quartu Sant’Elena a Battipaglia.

Giorgio Pomponi

Nella colonna di destra la classifica delle prime 4 squadre di ogni girone di serie A2 e A3

LA LOTTA PER LA PROMOZIONE

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LA FIAMMA CHE ALIMENTA LA MIA VITA

Non è facile spiegare il perché un bambino o una bambina dovrebbero scegliere il basket invece di altri sport. Per dare ragio-ni sensate dovrei aver provato a giocare a pallavolo, rugby o calcio. O qualche sport individuale come nuoto, tennis, golf. Ma

non ho fatto altro nella mia vita che rincorrere la palla a spicchi. Forse sembrerò un po’ cruda e un tantino diretta e sincera, ma nel corso della mia (ancora giovane) vita, ho incontrato spesso ragioni che mi han fatto chiedere se forse non era il caso di smettere, di giocare a basket. Ho cominciato a giocare da piccolina; si è vero, in famiglia babbo allenava e mio fratello già giocava, ho mangiato pane basket fin da quando ero nel passeggino, e forse era inevitabile che alla fine anche io finissi per infilarmi delle Jordan. Ma non è per questo che mi è nata la passione. Non è per questo che alla fine ho deciso di dedicarmi a tempo pieno a questo sport.

I love this gameEra un giorno d’inverno, faceva un freddo cane, avrò avuto 7 forse 8 anni, e mio fratello era fuori nel canestro in giardino che tirava. Così decisi che se lui si stava allenando col freddo anche io avrei dovuto farlo. Giocammo uno contro uno. Ov-viamente io non ho mai vinto contro di lui, ancora oggi se ci giocassi perderei. Stava venendo buio, e nonostante il gelo non eravamo troppo vestiti. Finchè Mamma non si arrabbiò e cominciò a urlarci di entrare in casa che fuori era troppo freddo. Ed è li che è nato il mio amore per questo sport: mio fratello si girò, con un sorriso, e gli rispose “Mamma, ma noi abbiamo la fiamma che ci scalda dentro.”Non lo so se esistano delle ragioni valide per scegliere uno sport invece che un altro, non sono qui per convincervi che il Basket sia lo sport migliore al mondo. Ma quello che so per certo è che, paragonandolo ad altri sport, è quello che di più mi sembra metafora di vita. Nel Basket non si vince da soli, ma con il gruppo. Nel Basket non c’è chi attacca e

chi difende, ma 5 persone in campo con la stessa maglia che cercano di far bene entrambe le cose. Come nella vita c’è chi fa meglio questo e chi fa meglio quello, ma ognuno deve prendersi la responsabilità di far bene un po’ tutto per non pesare agli altri. Nel Basket c’è contatto, non è solo guardarsi e studiarsi, o rincorrersi senza mai prendersi. Nel Basket non è mai finita. é cadere e avere altre 4 mani pronte a tirarti su. é rispetto e condivisione.

La vita da professionistaIo, personalmente, ho avuto spesso a che fare con ragioni che mi facevano dubitare della mia scelta di essere una pro-fessionista. E sono convinta che questo però capiti anche ad altri giocatori di altri sport e discipline. I sacrifici, che non sono solo fisici, ma sopratutto quelli a livello umano, sono i più difficili da comprendere e spesso ti ritrovi a dover fare delle scelte difficili. Quindi, non sarò di certo io a dirvi che è tutto rose e fiori, e dubitate di chi ve lo fa credere. Chi ve lo dice o non è professionista o non è sincero. In tutto quello che farete nella vita, credo che ci saranno sempre ragioni per percorrere o non percorrere una strada. Ma alla fine, quando vado a letto alla sera,e penso a mio fratello che tira con le mani gelate in pieno dicembre,mi ri-cordo di quella fiamma di cui parlava. E finché quella fiam-ma scalderà il mio cuore, allora, avrò sempre la più bella delle ragioni per scegliere il Basket. Quindi, la domanda vera da porre non è quella di dare ra-gioni per entrare in palestra e dedicarsi a questo sport. Ma è quella di chiedere a se stessi se si ha o no la passione per farlo.In questi Tempi, dove ci vendono gli “idoli” come caramelle, quello che un bimbo o una bimba deve trovare, sono cose vere e tangibili che non svaniscono col tempo. E questo cre-do debba arrivare da chi questo sport lo insegna, perché è vero che ci si appende alla frase “non ci sono più i giovani di una volta”, ma è anche e sopratutto vero che non ci sono più i vecchi di una volta.

Mamma, ma noi ab-biamo la fiamma che

ci scalda dentro.Luca Sottana

Ho avuto la fortuna di avere sempre coaches che usavano il bastone invece che la carota, e genitori che oltre a scarroz-zarmi volentieri ovunque per il basket, mi hanno insegnato il senso del dovere e il valore dei sacrifici essendo loro i primi a farne. Io, mi auguro solo che qualunque cosa un ra-gazzo scelga di praticare, lo faccia al 100%, che si trovi le sue ragioni e non quelle che potrei dare io. Che creda in quello che faccia, e che ci si butti a capofitto. Che trovi la forza di non mollare quando le cose si fanno dure. Ma alla fine tutti dovrebbero ricordarsi che il Basket è un gioco,un bellissimo gioco ma pur sempre un gioco, e quello che conta nella vita non è essere i migliori giocatori al mondo, perché anche se lo diventerete non conterà molto se non siete la miglior persona che potete diventare.

“Il basket è l’unico sport che tende al cielo... per questo è una rivoluzione per chi è abituato a guardare sempre per terra…” Bill Russel

Giorgia Sottana

Come ho deciso di diventare una giocatrice professionista

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G I O

S K I R T

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silviagottardi 25.11.14

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#LBFliveIl prossimo sarai tu

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LBF, LA COMUNICAZIONE DÀ I NUMERI

L’attuale numero di LBF Magazine chiude ideal-mente il primo trimestre di questa stagione che ha portato diverse novità nel settore della comu-nicazione della Lega Basket Femminile. Quantità e, ci abbiamo provato anche con l’aiuto di tutti, qualità che hanno portato a risultati mi-

surabili ( e tra poco snoccioleremo i numeri) e no. Questi ultimi, sono il vero “premio” e il senso del lavoro svolto fin qui e riguardano la partecipazione di tutti i “player”: gioca-trici, osservatori, tifosi. E’ vero, si può misurare un trend e l’interazione che genera, non si può però misurare il senso di appartenenza alla community del basket femminile che l’attività di comunicazione riesce a trasmettere.Il metodo che usiamo in questo riassunto, parte dai dati di Google Analytics e Facebook insights: indicatori certo di parte ma che, essendo aziende quotate in borsa e tra le più grandi al mondo, possono essere prese come indicatori at-tendibili per quanto riguarda l’audience.Legabasketfemminile.it, il nuovo sito della LegA completa-mente rinnovato nella grafica e con forte attitudine al social e al video, in questi primi 3 mesi, con oltre 700 notizie pub-blicate, ha avuto:- 334.903 sessioni per 85.025 visitatori che hanno prodotto 1.924.741 visite;- La pagina più vista (oltre alla home page con oltre metà di tutte le visite) è la pagina dei risultati http://www.legabasketfemminile.com/risultati/ con quasi 130 mila hits mentre lbflive tv http://www.legabasketfemminile.com/lbf-livetv/ ha avuto 126.387 visuals.- a proposito di live, ecco i campi con più visualizzazioni avute con gli streaming:- Ragusa 17.898- Umbertide 15.901- San Martino 12.946

LBF Social

Facebook: oltre 60 nuovi fan a settimana da Settembre ad oggi (6.232 in totale) con un’evidenza interessante rispetto ad alcuni post ad alto valore di engagement:Nelle figure 1, 2, 3 rispettivamente i post più cliccati, i post con maggiore copertura e i post con maggiore coinvolgi-mento da parte dei fan della pagina e dei loro amici. Instagram: aperto da appena una ventina di giorni, appena 111 fan ma di grande affiatamento e in crescita costante;

interessante il dato delle immagini postate con l’#lbflive, quasi 200.Twitter: troppo piccola la parentesi temporale per misurare le metriche totali (vi terremo però aggiornati) interessante il dato sui twests con l’#lbflive; ogni settimana sono media-mente 50 i “contributor” che rilasciano tweet (quasi 3 ognu-no) con questo trend ad un pubblico potenziale di 100.000 follower che ricevono, sempre in media, 82 immagini e link. Nella figura 4 i “tweet impact” degli ultimi 7 giorni, con i maggiori contributori e l’audience relativa.

Newsletter: 700 iscritti (spontanei) ricevono regolarmente la newsletter LBF con un tasso di apertura in media del 25%; numeri importanti nel mondo del mail marketing

Infine LBF Magazine: un crescendo di popolarità che ha portato dalle quasi 500 letture del primo numero alle ol-tre 3900 del Volume IV, passando per le 723 del secondo e le 1584 del terzo. A quanto arriveremo con quest’ultimo numero?

Dal sito rinnovato ai social, alla newsletter: com’è cresciuta in questi tre mesi la community del basket femminile italiano.

strategie di comunicazione

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Figura 1

Figura 2

Figura 3

Figura 4

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CREDITSEDIZIONE A CURA DI

Nicolò Dalle Molle

COORDINAMENTO E GRAFICAStudio375

HA COLLABORATOGiorgio Pomponi

FOTO DI COPERTINABessie Secor