Lavoro realizzato da Vichi Sara. Nasce a Roma il 25 settembre 1966. Il suo primo romanzo, Branchie,...

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Lavoro realizzato da Vichi Sara

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Nasce a Roma il 25 settembre 1966. Il suo primo romanzo, Branchie, esce nel 1994. Assieme al padre Massimo, docente di Psicopatologia ha pubblicato "Nel nome del figlio", un saggio sui problemi dell'adolescenza. Nel 1996 la raccolta di racconti "Fango"; tre anni dopo esce, "Ti prendo e ti porto via", ma è il suo romanzo successivo, "Io non ho paura", Einaudi Stile libero 2001, a farlo conoscere al grande pubblico. "Io non ho paura" e "Come Dio comanda” sono stati tradotti in 44 Paesi.

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Nell’Estate 1978 ad Acqua Traverse, un gruppo di ragazzini correvano verso una collina coperta di grano. Tra di loro, Michele Amitrano. Lui scoprì che su quella collina in un buco era nascosto un bambino, Filippo. È stato rapito e segregato. Loro diventano amici, così Michele si allontana dal suo gruppo e ogni giorno va a trovare il suo amico. Un giorno a casa di Michele arriva Sergio, un amico del padre. Quella notte Michele scopre che i suoi genitori, insieme a Sergio ed altri abitanti del paese, hanno rapito Filippo e vogliono chiedere un riscatto. Michele non riuscendo a tenere nascosto il segreto così lo confida al suo amico, questo lo tradì e così Michele fu scoperto. Il padre gli ordinò di non andare più da lui perché altrimenti ucciderebbero Filippo. Un pomeriggio, insieme agli amici, tornò alla casa abbandonata e scoprì che Filippo è stato spostato. Michele si mise alla ricerca di Filippo, proprio quando stava per rinunciare trovò Filippo e cosi cerca di farlo scappare ma non ce la fanno. Il padre andò su ad uccidere Filippo ma non riconoscendo il figlio gli spara, e lui sviene. Quando gli ritornarono le conoscenze lui disse al padre che doveva fuggire, ma lui continua a piangere e a chiedere aiuto per il figlio.

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TempoIl racconto è ambientato nella calda estate del 1978

Spazio Il racconto è situato nella campagna nel sud dell’Italia ad Acqua Traverse

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In questo libro i temi affrontati sono:- l’amicizia- L’amore- Il rispetto della vita

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A me questo libro è piaciuto molto, perché mi ha insegnato a non arrendermi mai come ha fatto Michele che ha sfidato tutti e tutte le sue paure per la salvezza dell’amico.

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La voce di papà mi tratteneva. <<Ascoltami bene. Se torni li lo uccidono. Lo hanno giurato.>>

La testa mi girava, ma mi sono messo in ginocchio. Non ce la facevo più a tirarmi su. Ho detto:- Filippo, scappa!Si è affacciato. –Sali!- Non ce la faccio. La gamba. Scappa, tu!Ha fatto non con la testa. – No, non vado.- -Scappa, stanno qui, scappa- No.- Te ne devi andare. Ti prego! Vattene! - No.Ho urlato e implorato. –Vattene! Vattene! Se non te ne vai ti ammazzano, lo vuoi capire?Si è messo a piangere.-Vattene. Vattene via. Ti prego, ti scongiuro.-Vattene via.. E non ti fermare mai. Mai più.. Nasconditi! -Sono caduto a terra- Non ce la faccio- ha detto – ho paura- No, tu non hai paura. Non hai paura. Non c’è niente da avere paura. nasconditi

Ascoltami bene. Non ci devi tornare più là , quelli li sparano in testa.-Dì giuro sulla tua testa che non ci torno più. Ho detto: - giuro sulla tua testa che non torno più