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Sistemi di protezione passiva all’incendio LASTRE FIREGUARD IN SILICATO E SOLFATO DI CALCIO

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GLOBAL BUILDING

Sistemi di protezione passiva all’incendio

laStre FIreGUarDIn SIlIcato e SolFato DI calcIo

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GLOBAL BUILDING

lastre FIreGUarDIn sIlIcato e solFato DI calcIo

PROTEZIONE DI IMPIANTI E ATTRAVERSAMENTI 63

RIVESTIMENTI STRuTTuRAlI: STRuTTuRE METAllIchE 27

cARATTERISTIchE TEcNIchE PRODOTTI 15

cOMPARTIMENTAZIONI VERTIcAlI 47

cOMPARTIMENTAZIONI ORIZZONTAlI 53

PRINcIPI gENERAlI DI PREVENZIONE INcENDI 5

RIVESTIMENTI STRuTTuRAlI: STRuTTuRE IN cEMENTO ARMATO 37

RIVESTIMENTI STRuTTuRAlI: STRuTTuRE IN lEgNO 43

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PRINcIPI gENERAlIDI PREVENZIONE INcENDI

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PRINcIPI gENERAlI DI PREVENZIONE INcENDI

Con il termine “Prevenzione Incendi”, si intende in genere definire una serie di attività e dispositivi atti a ridurre le possibilità di innesco dell’incendio e nel caso di un suo sviluppo contenerne gli effetti, ed assicurare l’evacuazione degli occupanti e la si-curezza delle squadre di soccorso.Per quanto riguarda i “dispositivi” di prevenzione incendi distinguiamo due concetti progettuali diversi:•la protezione attiva che riguarda tutti quei dispositivi che innescano dei meccanismi di protezione antincendio, quali ad

esempio estintori, idranti, sprinkler, evacuatori di fumo e calore, rilevatori.•la protezione passiva che riguarda la progettazione edilizia dell’edificio, attuando tecniche costruttive e materiali atti a ridur-

re le possibilità di innesco degli incendi, attraverso l’utilizzo di materiali non infiammabili o meglio non combustibili e nel caso di un suo sviluppo contenerne la propagazione attraverso una progettazione mirata all’utilizzo di strutture resistenti al fuoco e l’individuazione di compartimenti resistenti al fuoco.

l’INcENDIO

Affinché si sviluppi un incendio devono verificarsi le seguenti condizioni:- la presenza di materiale combustibile - la presenza di ossigeno- il raggiungimento della temperatura di innesco del materiale.Se queste condizioni sono verificate, l’energia liberata provoca un innalzamento della temperatura fino a valori limite, al raggiungimento dei valori limite, tutti i materiali infiammabili depositati nel locale si incendiano (passaggio a fiamma o flash-over).Il comportamento all’incendio dei materiali e degli oggetti presenti è di grande importanza sia nella fase di ignizione che di flash over. Nel comportamento al fuoco dei materiali si prendono in considerazione infiammabilità, diffusione di fiamma e alimenta-zione dell’incendio.In seguito al passaggio di fiamma si passa all’incendio generalizzato. In questa fase si prende in considerazione la struttura dei componenti edili e i loro tempi di resistenza al fuoco. In pratica viene coinvolto il comportamento al fuoco dell’edificio nel suo complesso. Nella fase di raffreddamento ci sono ancora rischi che però non hanno incontrato attenzione nei metodi di prova. Nello schema riportato è illustrata la dinamica dell’incendio.

La durata di un incendio e la sua espansione in un edificio vengono rappresentate con diagrammi temperatura – tempo.Su tale andamento influiscono:- il carico d’incendio (tipo, quantità e disposizione )- il tiraggio (afflusso) d’aria- le dispersioni di calore dei componenti edili interessati (prodotte dalle aperture e dalla geometria dei vani)

PROTEZIONE ANTINcENDIO

La normativa internazionale e italiana considera due concetti fondamentali: la Reazione e la Resistenza al fuoco. Il concetto di Reazione al fuoco esprime l’esigenza di intervenire nella fase di innesco dell’incendio in funzione della infiammabilità dei mate-riali. Il concetto di Resistenza al fuoco esprime invece l’esigenza di intervenire nella fase dell’incendio generalizzato attraverso la progettazione di strutture e componenti edilizi che abbiano una resistenza al fuoco in funzione del potere calorifico e della quantità dei materiali combustibili presenti nell’edificio.

REAZIONE Al FuOcO

La Reazione al fuoco è definita come “il grado di partecipazione di un materiale al fuoco cui viene sottoposto”. In Italia è disci-plinata dal D.M. 26-06-84 “Classificazione di reazione al fuoco ed omologazione dei materiali ai fini della prevenzione incendi” e D.M. 03-09-2001 i quali classificano i materiali come nella tabella sottoriportata e ne determinano le modalità di prova.

figura 1dinamica dell’incendio

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PRINcIPI gENERAlI DI PREVENZIONE INcENDI

clASSI DI REAZIONE Al FuOcO come definite dal D.M. 26/06/1984

clASSE DEFINIZIONE

0 Materiale incombustibile

1 Materiale non infiammabile

2 Materiale difficilmente infiammabile

3 Materiale mediamente infiammabile

4 Materiale facilmente infiammabile

5 Materiale altamente infiammabile

Tale decreto è stato recentemente sostituito dal DEcRETO 10 marzo 2005 “Classi di reazione al fuoco per i prodotti da co-struzione da impiegarsi nelle opere per le quali è prescritto il requisito della sicurezza in caso d’incendio” che definisce le nuove classi di reazione al fuoco recependo direttive europee 89/106/CEE del 21 dicembre 1988, distinguendo prodotti utilizzati per uso parete, soffitto e pavimento.

clASSI DI REAZIONE Al FuOcO PARETI E SOFFITTI SEcONDO EN 13501/1

clASSE NORMA

A1 EN ISO 1182 EN ISO 1716

A2-s1-dOA2-s2-d0A2-s3-d0

A2-s1-d1A2-s2-d1A2-s3-d1

A2-s1-d2A2-s2-d2A2-s3-d2

EN ISO 1182 EN ISO 1716 EN 13823

B-s1-d0B-s2-d0B-s3-d0

B-s1-d1B-s2-d1B-s3-d1

B-s1-d2B-s2-d2B-s3-d2

EN 13823 EN ISO 11925

C-s1-d0C-s2-d0C-s3-d0

C-s1-d1C-s2-d1C-s3-d1

C-s1-d2C-s2-d2C-s3-d2

EN 13823 EN ISO 11925-2

D-s1-d0D-s2-d0D-s3-d0

D-s1-d1D-s2-d1D-s3-d1

D-s1-d2D-s2-d2D-s3-d2

EN 13823 EN ISO 11925-2

E EN ISO 11925-2

E-d2 EN ISO 11925-2

F Reazione al fuoco non determinata

clASSI DI REAZIONE Al FuOcO PAVIMENTI SEcONDO EN 13501/1

clASSE NORMA

A1fl EN ISO 1182 EN ISO 1716

A2fl-S1 A2fl-s2 EN ISO 1182 EN ISO 1716 EN ISO 9239-1

Bfl-S1 Bfl-s2 EN ISO 9239-1 EN ISO 11925-2

Cfl-S1 Cfl-s2 EN ISO 9239-1 EN ISO 11925-2

Dfl-S1 Dfl-s2 EN ISO 9239-1 EN ISO 11925-2

Efl EN ISO 11925-2

Efl EN ISO 11925-2

F Reazione al fuoco non determinata

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Ad Alcuni materiali riportati negli elenchi di cui all’allegato C) del Decreto soprariportato è attribuita la classe di reazione al fuoco ivi specificata senza che debbano essere sottoposti all’esecuzione delle relative prove di reazione al fuoco.

ElENcO DEI MATERIAlI DA cONSIDERARE cOME APPARTENENTI AllE clASSI A1 E A1-fl DI REAZIONE Al FuOcO DI cuI AllA DEcISIONE 2000/147/cE SENZA DOVER ESSERE SOTTOPOSTI A PROVE

MATERIAlE OSSERVAZIONI

Argilla espansa

Perlite espansa

Vermiculite espansa

Lana di roccia

Vetro multicellulare

Calcestruzzo Include il calcestruzzo pronto per l’uso e i prodotti prefabbricati in cemento armato o in calcestruzzo compresso

Calcestruzzo in granuli (granulati minerali leggeri a bassa densità, ad eccezione dell’isolamento termico integrale)

Può contenere aggiunte e additivi (come le ceneri volanti), pigmenti e altri materiali. Comprende elementi prefabbricati

Elementi in cemento cellulare trattati in autoclave Elementi costituiti di leganti idraulici, come il cemento e/o la calce mescolati a ma-teriali fini (materiali silicei, ceneri volanti, loppa di altoforno) e materiali cellulari. Com-prende elemeti prefabbricati.

Fibrocemento

Cemento

Calce

Loppa di altoforno/ceneri volanti

Aggregato minerale

Ferro, acciaio e acciaio inossidabile Non in forme finemente sminuzzate

Rame e leghe di rame Non in forme finemente sminuzzate

Zinco e leghe di zinco Non in forme finemente sminuzzate

Alluminio e leghe di alluminio Non in forme finemente sminuzzate

Piombo Non in forme finemente sminuzzate

Gesso e malte a base di gesso Può comprendere additivi (ritardanti, materiali di riempimento, fibre, pigmenti, calce idrata, agenti di ritenuta dell’aria e dell’acqua, plastificanti), aggregati compatti (per esempio sabbia naturale o fine) o aggregati leggeri (per esempio perlite o vermiculite)

Malta con agenti leganti inorganici Malte per rinzaffo e intonaco, malte per massetti e malte per murature contenenti uno o piu’ agenti leganti inorganici, quali cemento, calce, cemento per murature e gesso.

Elementi in argilla Elementi in argilla o in altre materie argillose che contengono o meno sabbi, com-bustibili o altri additivi. Comprende mattoni, pavimenti in mattonelle ed elementi in argilla refrattaria (per esempio rivestimenti interni dei camini)

Elementi in silicato di calcio Elementi fabbricati a partire da un miscuglio di calce e di materiali naturalmente silicei (sabbia, ghiaia, rocce o miscuglio di questi materiali). Possono includere pigmenti colorati.

Prodotti in pietra naturale o in ardesia Elementi in ardesia o in pietre naturali lavorate o non (rocce magmatiche, sedimen-tarie o metamorfiche)

Elementi in gesso Comprende blocchi e altri elementi a base di solfato di calcio e di acqua contenenti eventualmente fibre, materiali di riempimento, aggregati e altri additivi, puo’ essere colorato con pigmenti.

Mosaico alla palladiana Include mattonelle prefabbricate e pavimentazione in sito.

Vetro Vetro temprato, vetro temprato chimicamente, vetro stratificato e vetro armato.

Vetroceramica Vetroceramica che comprende una fase cristallina e una residua.

Ceramica Comprende i prodotti in polvere di argilla pressata, i prodotti estrusi, vetrificati o meno.

PRINcIPI gENERAlI DI PREVENZIONE INcENDI

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MATERIAlI DA cOSTRuZIONE AI QuAlI È ATTRIBuITA, SENZA DOVER ESSERE SOTTOPOSTI A PROVE, lA clASSE DI “REAZIONE Al FuOcO” IN RElAZIONE AllE cARATTERISTIchE TEcNIchE SPEcIFIcATE

PANNEllI A BASE DI lEgNO - clASSI DI REAZIONE Al FuOcO

Pannelli a base di legno

Riferimento al grado del prodotto

nella normaeuropea (NE)

Densità minima (Kg/mc) Spessore minimo classe x pareti

e soffitticlasse perpavimenti

Pannelli agglomerati EN 312 600 9 D-s2-d0 DFL-s1

Pannelli di fibre di legno duro EN 622-2 900 6 D-s2-d0 DFL-s1

Pannelli di fibre di legno medio EN 622-3 600 9 D-s2-d0 DFL-s1

400 9 E, pass EFL

Pannelli di fibre di legno dolce EN 622-4 250 9 E, pass EFL

Pannelli di fibre MDF EN 622-5 600 9 D-s2-d0 DFL-s1

Pannelli agglomerati con cemento EN 634-2 1000 10 B-s1-d0 BFL-s1

OSB EN 300 600 9 D-s2-d0 DFL-s1

Compensato EN 636 400 9 D-s2-d0 DFL-s1

Pannelli in legno massiccio EN 13353 400 12 D-s2-d0 DFL-s1

PANNEllI DI cARTONgESSO - clASSI DI REAZIONE Al FuOcO

Pannelli in cartongessoSpessore nominale dei pannelli

(mm)

Anima di gessogrammatura della

carta (g/mq)

classe (esclusi materiali da pavimento)

Peso specifico

classe di reazione al

fuoco

Conforme alla EN 520 (escluso pannelli perforati)

> 9,5 > 600 A1 < 220 A2-s1-d0

> 12,5 > 800 < 220 < 300 B-s1-d0

Ai fini dell’impiego nelle opere in cui è prescritta la classe di reazione al fuoco, i prodotti devono:•esseremunitidellamarcaturaCE e la classe di reazione al fuoco deve essere riportata nelle informazioni che accompa-

gnano la marcatura CE e nella documentazione di cui all’art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 21 aprile 1993, n. 246, e successive modifiche.

•periprodottiperiqualinonèapplicatalaproceduraaifinidellamarcaturaCE- in assenza di specificazioni tecniche durante il periodo di coesistenza - l’impiego nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi è subordinato all’omolo-gazione rilasciata ai sensi dell’art. 8 del decreto del Ministro dell’interno 26 giugno 1984 e successive modifiche, ovvero alle certificazioni emesse ai sensi dell’art. 10 del decreto medesimo.

•periprodottidicuialprecedenteallegato“C” qualora non sia ancora applicabile la procedura ai fini della marcatura CE – in assenza delle specificazioni tecniche - non è richiesta l’omologazione fatto salvo l’obbligo del produttore di rilasciare apposita dichiarazione di conformità del prodotto alle caratteristiche di cui agli elenchi dello stesso allegato “C”.

Ai fini di adeguare le prescrizioni normative italiane alla nuova classificazione è stato emanato il cosiddetto “decreto ponte” - DE-CRETO15marzo2005 “Requisiti di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema di classificazione europeo”. Tale decreto fornisce le tabelle di equivalenza tra la vecchia a la nuova normativa oltre a fornire prescrizioni più dettagliate.

TABEllE DI EQuIVAlENZA DEcRETO PONTE

TABEllA 1 - IMPIEgO A PAVIMENTO

classe italiana classe europea classe europea per le vie d’esodo

Classe 0 A1fl A1fl

Classe 1 A2fl-s1 A2fl-s2 Bfl-s1 Bfl-s2 A2FL-s1 BFL-s1

Classe 2 Cfl-s1 Cfl-s2

Classe 3 Dfl-s1 Dfl-s2

PRINcIPI gENERAlI DI PREVENZIONE INcENDI

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TABEllA 2 - IMPIEgO A PARETE

classe italiana classe europea classe europea per le vie d’esodo

Classe 0 A1 A1l A1 A1l

Classe 1 A2-s1-d0B-s1-d0

A2-s2-d0B-s2-d0

A2-s3-d0B-s1-d1

A2-s1-d1B-s2-d1

A2-s2-d1 A2-s3-d1 A2-s1-d0B-s1-d0

A2-s2-d0B-s2-d0

A2-s1-d1B-s1-d1

A2-s1-d1

Classe 2A2-s1-d2B-s3-d0C-s1-d0

A2-s2-d2B-s3-d1C-s2-d0

A2-s3-d2B-s1-d2C-s1-d1

B-s2-d2C-s2-d1

B-s3-d2

Classe 3 C-s3-d0D-s1-d0

C-s3-d1D-s2-d0

C-s1-d2D-s1-d1

C-s2-d2D-s2-d1

C-s3-d2

TABEllA 3 - IMPIEgO A SOFFITTO

classe italiana classe europea classe europea per le vie d’esodo

Classe 0 A1 A1l A1 A1l

Classe 1A2-s1-d0B-s1-d0

A2-s2-d0B-s2-d0

A2-s3-d0 A2-s2-d1 A2-s3-d1 A2-s1-d0B-s1-d0

A2-s2-d0B-s2-d0

Classe 2 B-s3-d0 B-s1-d1 B-s2-d1 B-s3-d1 C-s1-d0 C-s2-d0

Classe 3 C-s3-d0 C-s1-d1 C-s2-d1 C-s3-d1 D-s1-d0 D-s2-d0

Per i materiali isolanti vengono fornite una serie di prescrizioni in relazione all’impiego in vie d’esodo oppure in altri ambienti e in base al tipo di posa in opera con materiale isolante “direttamente esposto alle fiamme” o “non direttamente esposto alle fiamme” oppure se il paramento possiede caratteristiche di resistenza al fuoco EI 30.

lA RESISTENZA Al FuOcOPer Resistenza al fuoco si intende l’attitudine di un elemento da costruzione, a conservare per un periodo determinato la resistenza meccanica “R”, la tenuta ai fumi e alle fiamme “E” e l’isolamento termico “I”. In Italia la resistenza al fuoco è disciplinata dalla “Circolare n, 91 del 14/09/1961 del Ministero dell’Interno Direzione Generale dei Servizi Antincendio, tale norma disciplina le modalità sperimentali da eseguirsi su ogni manufatto edilizio ad eccezione delle porte, le quali sono regolamentate dal D.M, 14/12/1993, (che recepisce la norma UNI 9723): le porte, sono gli unici manufatti, nel settore della resistenza al fuoco, soggetti ad omologazione ministeriale.La “Circolare 91” fornisce la curva Temperatura-Tempo a cui esporre i manufatti oggetto di prova. La classificazione avviene sostanzialmente secondo il tempo di resistenza al fuoco del componente o elemento della costruzione. I criteri in base ai quali viene considerato raggiunto il tempo di resistenza al fuoco sono dati dalla perdita di capacità strutturale “R”, dalla rottura della continuità dell’elemento, con perdita di tenuta “E” e dall’aumento della temperatura della superficie del componente opposta a quella esposta al fuoco, con perdita del requisito di isolamento “I” (temperatura media limite di 150 C°). La sigla REI è stata introdotta succesivamente alla “Circolare 91”, con la Lettera Circolare del 20/11/1982 e successivamente resa operativa col D.M. 30/11/1983 “Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi”.In base al tipo di componente edilizio vengono determinate le caratteristiche sopracitate, ad esempio:• perglielementistrutturali(travipilastriecoperture)sideterminalasolacaratteristica“R”• peralcunisettilacaratteristica“RE”• perelementidicompartimentazionelacaratteristica“REI”.

PRINcIPI gENERAlI DI PREVENZIONE INcENDI

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clASSI DI RESISTENZA Al FuOcO

classe di resistenza al fuoco R, RE o REI

Resistenza al fuoco in minuti

15 > 15

30 > 30

45 > 45

60 > 60

90 > 90

120 > 120

180 > 180

METODI PER lA DETERMINAZIONE DEllE clASSI DI RESISTENZA Al FuOcOI metodi consentiti dalla normativa italiana per la determinazione della resistenza al fuoco delle strutture e dei componenti edilizi sono 3:• MetodoSperimentale• MetodoTabellare• MetodoAnalitico

METODO SPERIMENTAlELe prove devono essere eseguite in laboratori espressamente autorizzati dal Ministero dell’Interno ed eseguite in conformità alla “Circolare 91” del 14/09/1961. La certificazione della Classe di Resistenza al Fuoco si riferisce al campione sottoposto a prova, nelle dimensioni indicate al punto 2.4 della Circ. 91: tale campione è ritenuto rappresentativo degli elementi di effettivo impiego nella costruzione.Il certificato rilasciato da un laboratorio autorizzato dal M.I. non ha scadenza, e non è soggetto ad omologazione, non costituendo per quanto detto una autorizzazione a riprodurre il campione provato in base alla norma UNI 9723.Fanno eccezione, come sopra riportato, i componenti di chiusura (porte), per i quali sono previste prove, criteri dimensionali per l’estensione dei risultati ed una procedura omologativa: in pratica è necessario omologare il sistema completo costituito dal serramento e dal supporto al quale è fissato, con l’obbligo di eseguire la messa in opera utilizzando tutto ciò (sistemi e materiali) che è previsto nel certificato di prova.

METODO TABEllARELa “Circolare 91” del 14/09/1961 fornisce una serie di tabelle che riportano i valori di resistenza al fuoco di diversi componenti edilizi in assenza di prove sperimentali:

• pareti - tabella 2 - (i valori riportati sono da considerarsi come classi di resistenza al fuoco “REI”)

• solai - tabella 3 - (i valori riportati sono da considerarsi come classi diresistenza al fuoco “REI”)

• travi ed elementi soggetti a flessione e trazione - tabella 4 - (i valori riportati sono da considerarsi come classi di resistenza al fuoco “R”)

• pilastri ed elementi soggetti a compressione - tabella 5 - (i valori riportati sono da considerarsi come classi di resistenza al fuoco “R”)

150 18012090603005 10 15

1200

1000

800

600

Tem

pera

tura

in C

400

200

450

650

750

880

10001025

1100

Curva di ricaldamento “Circolare 91”del 14/09/1961

PRINcIPI gENERAlI DI PREVENZIONE INcENDI

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TABEllA 2 - “circolare 91” 14-09-1961 - Spessori delle pareti tagliafuoco

Spessore minimo in cm, escluso l’intonaco per le seguenti classi di edifici

Tipo di parete 15 30 45 60 90 120 180

Laterizi pieni con intonaco normale 6 13 13 13 26 26 26

Laterizi pieni con intonaco isolante 6 6 6 13 13 26 26

Laterizi forati con intonaco normale 6 10 14 20 30 30 30

Laterizi forati con intonaco isolante 6 6 6 10 10 14 20

Calcestruzzo normale 8 8 10 10 10 12 16

Calcestruzzo leggero(con isolante tipo pomice, perlite, scorie o simili)

8 8 8 8 8 10 10

NOTA: Per intonaco isolante s’intende un intonaco a base di gesso, vermiculite, perlite o simili. Gli spessori di intonaco isolante su laterizi forati dovranno, per le varie classi, corrispondere ai valori previsti nella tabella 5, mentre per i laterizi pieni gli spessori saranno ridotti alla metà dei valori della stessa tabella.

TABEllA 3 - “circolare 91” 14-09-1961 - Spessore minimo dei solai

Spessore minimo comprensivo della coppa del pavimento non combustibile e del soffitto quando questo è applicato alla soletta, espresso in cm per le seguenti classi di edifici

Tipo di struttura 15 30 45 60 90 120 180

SOLETTA IN C.A.

con intonaco normale (1,5 cm) 10 10 12 14 16 20 20

idem con intonaco isolante (1,5 cm) 10 10 12 14 14 16 16

idem con soffitto sospeso 8 8 10 12 12 14 14

SOLAIO IN LATERIZIO ARMATO

con intonaco normale (1,5 cm) 16 16 20 24 24 30 30

idem con intonaco isolante (1,5 cm) 14 14 18 18 20 24 24

idem con soffitto sospeso 12 12 16 16 18 22 22

ELEMENTI IN C.A. PRECOMPRESSO

con intonaco normale (1,5 cm) 16 16 20 24 24 30 30

idem con intonaco isolante (1,5 cm) 14 14 18 20 24 24 24

idem con soffitto sospeso 12 12 16 16 18 22 22

NOTA: Lo spessore del rivestimento dell’armatura in acciaio pre-teso non deve essere inferiore né al minimo prescritto dal Regolamento per le opere in c.a. (3 cm), né allo spessore specificato per le singole classi dalla Tabella 4 per l’intonaco di cemento.

TABEllA 4 - “circolare 91” 14-09-1961 - Spessori minimi di rivestimento per elementi sollecitati a flessione o trazione

Spessore minimo in cm, escluso l’intonaco per le seguenti classi di edifici

Tipo di struttura 15 30 45 60 90 120 180

Travi principali e secondarie (1) (2) (3) (3) (3) (3) (3)

SOLAI METALLICI CONTINUI

con riempimento in calcestruzzo e senza intonaco (4) (5) (5) (5) (5) (5) (5)

idem con vernice isolante (4) (4) (5) (5) (5) (5) (5)

idem con intonaco normale 0 2,00 2,50 3,25 4,50

idem con intonaco isolante 0 1,00 1,75 2,50 3,00 3,70 4,50

idem con intonaco normale sospeso 0 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50 4,00

idem con intonaco isolate sospeso 0 1,00 1,50 2,00 2,25 2,75 3,00

idem con soffitto isolante sospeso 0 0,75 1,50 2,00 2,25 2,75 3,00

NOTA: (1) nessun rivestimento - (2) nessun rivestimento se le ali sono riempite con calcestruzzo di cemento

(3) rivestimento pari almeno al 85% dello spessore richiesto per le colonne - (4) ammesso - (5) escluso

PRINcIPI gENERAlI DI PREVENZIONE INcENDI

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TABEllA 5 - “circolare 91” 14-09-1961 - Spessore dei rivestimenti da applicarsi alle strutture metalliche

Spessore minimo in cm, escluso l’intonaco per le seguenti classi di edifici

Tipo di rivestimento 15 30 45 60 90 120 180 Osservazioni

Verniciisolantiautoespandenti (2) (3) (1) (1) (1) (1) (1) Tipidadeterminare

Sempliceriempimentoincalcestruzzotralealienel-l’internodiunasezionechiusa(profilatietubi)

(2) (3) (1) (1) (1) (1) (1)

Intonacodicemento,cemento/calce,calce/gessosureteometallostirato

0 2,00 2,50 3,25 4,50 5,75

Rapportidimisce-lazioneconsabbia

1:5fino1:4;1:0fino2:3;1:0fino2:3

INTONACO DI:

sabbia/gesso 0 1,50 2,25 3,00 4,25 5,25 1:1finoa3;

vermiculite/gesso 0 1,75 2,25 2,50 3,25 3,75 5,25 1:4

vermiculite/cemento 0 1,25 1,75 2,25 3,00 3,75 4,75 1:4

perlite/gessosureteometallostirato 0 1,25 1,50 2,00 3,00 3,75 5,75 1:4

IntonacodiamiantosureteStaussodirettamentesull’acciaio

0 0,5 1 1,75 2,75 4 6,25

Misceladifibremineralisulamierastriata 0 1,25 1,75 2,25 4 5,25 7,75

Lastredigesso 0 0,75 1,75 3 5 7,25 8

INTONACO DI:

cemento/vermiculite 0 1,75 2,25 2,50 3,00 4,00 5,50

calcestruzzoleggero(comedatabella2) 0 1,75 2,15 2,50 3,00 4,00 5,00

lastradifibradiamianto 0 1,50 2,00 2,50 3,00 4,00 5,00

mattoniforatiapiùseriedifori 0 5,50 8,00 8,00 9,00 10,00 13,00

mattoniforatiadunaseriedifori 0 6,50 7,50 8,50 10,75 12,75

elementiinconglomeratoleggero 0 2,50 2,50 2,50 4,00 5,25 8,00

elementiinvermiculite/cemento 0 1,50 2,00 2,50 3,00 4,00 5,00 1:5

lastreedelementiingesso 0 1,00 2,00 2,50 3,00 3,50 4,00

calcestruzzonormale 0 1,50 2,50 3,00 3,50 4,50 6,00

NOTA: (1) Escluso - (2) Non occorre - (3) Sufficiente

AlTRE TABEllETabelle costruite su dati sperimentali o su calcoli analitici, sono valide per un’ampia casistica di elementi.

METODO ANAlITIcOCol D.M. 04/05/1998 i metodi analitici sono entrati a fa parte dei metodi per la certificazione della resistenza al fuoco delle strutture. Citiamo le norme:UNI 9502 per le strutture in conglomerato cementizio normale e precompresso UNI 9503 per le strutture in acciaio UNI 9504 per le strutture in legnoTale metodologia puo’ essere utilizzata solamente da tecnici iscritti negli elenchi del Ministero dell’Interno di cui alla Legge n. 818 del 07/12/1984 e relativo D.M. 25/03/1985

PRINcIPI gENERAlI DI PREVENZIONE INcENDI

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PRINcIPI gENERAlI DI PREVENZIONE INcENDI

MODAlITà DI cONTROllO DEll’APPlIcAZIONE PER SISTEMI lASTRE - uNI 10898-2La norma stabilisce la modalità del controllo dell’applicazione dei sistemi protettivi antincendio con sistemi in lastre, atte a verificarne la conformità alle specifiche di progetto, redatte in funzione dell’elemento da proteggere e del grado di resistenza richiesta. Sono riportati di seguito le principali verifiche da eseguire.ProceduradicontrolloIl controllo della conformità alle specifiche di progetto si attua, prima, durante e dopo la posa in opera del sistema protettivo in lastre, con le verifiche seguenti.VerifichesuglielementicostruttiviControllo della corrispondenza fra tipologia dell’elemento costruttivo in esame e la famiglia dell’elemento costruttivo indicato nella specifica di progetto.VerifichesuisupportiControllo della corrispondenza fra le caratteristiche fisiche del supporto da proteggere e quelle riportate nella specifica di progetto.VerifichesuiprodottidelsistemaprotettivoinlastreControllo della corrispondenza fra parametri identificativi delle lastre antincendio e degli eventuali strati aggiuntivi di materiale coibente, costituenti il sistema protettivo in lastre in esame e quelli indicati nella specifica di progetto.VerifichesullecondizioniemodalitàdiapplicazioneControllo della corrispondenza fra le modalità di installazione dei materiali e applicazione dei prodotti riscontrate durante la posa in opera richiedono le seguenti verifiche:- Controllo sullo strato delle lastre antincendio e degli eventuali strati aggiuntivi di materiale coibente da installare- Controllo delle distanze (o intercapedini) fra sistema protettivo in lastre applicato e l’elemento costruttivo al quale il sistema

stesso è fissato.- Verifiche delle condizioni di posa e dei tempi di essiccamento dei sistemi per il trattamento dei giunti e/o finitura se richiesti.VerifichesulleproprietàdelsistemaprotettivoinlastreControllo della corrispondenza fra proprietà del sistema protettivo in lastre posato in opera (spessore, massa volumica delle la-stre antincendio e degli eventuali strati aggiuntivi di materiale coibente, che costituiscono il sistema protettivo in lastre in esame) e i corrispondenti valori nominali indicati nella specifica di progetto.Verifichesuisistemiditrattamentodeigiuntie/odifinituraControllo della corrispondenza fra tipologia e natura degli eventuali sistemi di trattamento dei giunti e/o trattamenti di finitura applicati e quelli indicati nella specifica di progetto.VerifichesugliaccessoridimontaggioControllo di corrispondenza fra tipologia, natura e dimensioni minime degli accessori di montaggio impiegati e quelli indicati nella specifica di progetto.

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cARATTERISTIchE TEcNIchEPRODOTTI

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cARATTERISTIchE TEcNIchE PRODOTTI

NOME PRODOTTO

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lASTRE FIREguARD 13

cARATTERISTIchE TEcNIchE PRODOTTI

lASTRE FIREguARD 40

utilizzo: protezioni strutturali, riqualificazioni, pareti, contropareti, controsoffitti.

Descrizione: le lastre Fireguard sono costituite da silicati e solfati di calcio, esenti da amianto, sono prodotte per laminazione con controllo dell’essiccazione in stabilimento. Garantiscono un elevato isolamento termico in caso di incendio, rendendole adatte in tutti i casi ove necessiti una protezione antincendio passiva. Sono incombustibili (classe zero).Le lastre Fireguard garantiscono resistenza meccanica ed una elevata resistenza all’umidità.

Applicazione: le lastre Fireguard possono essere fissate mediante fissaggi meccanici (viti o chiodi) o mediante un collante idoneo a base cementizia denominato FIREMIX. È comunque necessario rispettare le indicazioni contenute nelle specifiche certificazioni, in relazione alle tipologie adottate.Le lastre Fireguard sono solitamente certificate senza la stuccatura dei giunti. Nel caso per motivi di finitura estetica se ne desideri la stuccatura occorre posizionare i sistemi di fissaggio ad interasse 250 mm. lungo i bordi della lastra ed in mezzeria. Occorre utilizzare uno stucco a base gesso applicato con nastro in rete o nastro in fibra di vetro.

Scheda tecnica:

DATI TEcNIcI VAlORI

Spessore 12,7/16mm.

Larghezza 1220mm.

Lunghezza 2000mm.

Peso 10,2kg/mq

Modulodielasticità >2500MPa

Resistenzaacompressione >8,5Mpa

Resistenzaaflessione >7,6Mpa

Resistenzaall’estrazionedelchiodo >850N

Resistenzaall’impattodellapalla Nessundanno

Tolleranzelineari +/-3mm.

DATI TEcNIcI VAlORI

Tolleranzesullospessore +/-0.8mm.

Squadro Asquadro

Profonditàdelgiuntolongitudinale 1,5mm.

Dilatazionetermicalineare 0,011mm/C°/m

Conducibilitàtermica 0,30W/mC°

Resistenzacicligelodisgelo 25cicli

Resistenzaaibatteri 0(nessunacrescita)

Resistenzaaifunghi 0(nessunacrescita)

Resistenzaalfuoco 1h,2h

Reazionealfuoco 0(incombustibile)-A1

utilizzo: protezione condotte di ventilazione e scatolature, setti orizzontali e verticali

Descrizione: le lastre FIREGUARD 40 sono pannelli autoportanti ad alta densità totalmente privi di amianto composte da silicati, fibre selezionate e additivi inetri. Subiscono un trattamento che rende il prodotto finito totalmente stabile in caso di in-cendio, incombustibile (classe zero) e ad elevata resistenza meccanica e resistenza all’umidità atmosferica.Fornite in pannelli autoportanti rigidi e aventi alta stabilità meccanica, resistenza all’abrasione e buone prestazioni al calore e temperatura.

Applicazione: le lastre FIREGUARD 40 attraverso la loro alta resistenza meccanica consentono l’impiego nelle condizioni più severe. Sono facilmente lavorabili mediante lavorazione meccanica o manuale. I moderni utensili elettrici quali seghe circolari sono senz’altro consigliabili qualora sia richiesto, velocità e precisione nella lavorazione del prodotto.

Scheda tecnica:

DATI TEcNIcI VAlORI

Spessore 40 mm.

Larghezza 1200 mm.

Lunghezza 1600/2000 mm.

Peso 550 kg/mc

Modulo di elasticità >1200 MPa

Resistenza a compressione >2,4 Mpa

Resistenza a flessione >3,2 Mpa

Resistenza all’estrazione del chiodo >850 N

Resistenza all’impatto della palla Nessun danno

Tolleranze lineari + /- 3 mm.

Tolleranze sullo spessore + /- 0,5 mm.

DATI TEcNIcI VAlORI

Squadro A squadro

Profondità del giunto longitudinale /

Dilatazione termica lineare 0,013 mm/C°/m

Conducibilità termica 0,135 W/mC°

Resistenza cicli gelo disgelo /

Resistenza ai batteri 0 (nessuna crescita)

Resistenza ai funghi 0 (nessuna crescita)

Resistenza al fuoco 2h

Reazione al fuoco 0 (incombustibile) - A1

PH - Grado di alcalinità 11

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cARATTERISTIchE TEcNIchE PRODOTTI

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cARATTERISTIchE TEcNIchE PRODOTTI

lASTRE FIREguARD 25utilizzo: protezioni strutturali, riqualificazioni, pareti, contropareti, controsoffitti.

Descrizione: le lastre Fireguard sono costituite da silicati e solfati di calcio, esenti da amianto, sono prodotte per laminazione con controllo dell’essiccazione in stabilimento. Garantiscono un elevato isolamento termico in caso di incendio, rendendole adatte in tutti i casi ove necessiti una protezione antincendio passiva. Sono incombustibili (classe zero).Le lastre Fireguard garantiscono resistenza meccanica ed una elevata resistenza all’umidità.

Applicazione: le lastre Fireguard possono essere fissate mediante fissaggi meccanici (viti o chiodi) o mediante un collante idoneo a base cementizia denominato FIREMIX. E’ comunque necessario rispettare le indicazioni contenute nelle specifiche certificazioni, in relazione alle tipologie adottate.Le lastre Fireguard sono solitamente certificate senza la stuccatura dei giunti. Nel caso per motivi di finitura estetica se ne desideri la stuccatura occorre posizionare i sistemi di fissaggio ad interasse 250 mm. lungo i bordi della lastra ed in mezzeria. Occorre utilizzare uno stucco a base gesso applicato con nastro in rete o nastro in fibra di vetro.

Scheda tecnica:

DATI TEcNIcI VAlORI

Spessore 25,4 mm.

Larghezza 610 mm.

Lunghezza 2440 mm.

Peso 20,4 kg/mq

Modulo di elasticità >2500 MPa

Resistenza a compressione >8,5 Mpa

Resistenza a flessione >7,6 Mpa

Resistenza all’estrazione del chiodo >850 N

Resistenza all’impatto della palla Nessun danno

Tolleranze lineari + /- 3 mm.

DATI TEcNIcI VAlORI

Tolleranze sullo spessore + /- 0.8 mm.

Squadro A squadro

Profondità del giunto longitudinale 1,5 mm.

Dilatazione termica lineare 0,011 mm/C°/m

Conducibilità termica 0,30 W/mC°

Resistenza cicli gelo disgelo 25 cicli

Resistenza ai batteri 0 (nessuna crescita)

Resistenza ai funghi 0 (nessuna crescita)

Resistenza al fuoco 1h, 2h

Reazione al fuoco 0 (incombustibile) - A1

lASTRE FIREguARD Sutilizzo: protezioni strutturali, riqualificazioni, pareti, contropareti, controsoffitti.

Descrizione: le lastre ”Fireguard S” sono costituite da silicati a matrice cementizia, esenti da amianto, prodotte con autoclave. Garantiscono un elevato isolamento termico in caso di incendio, rendendole adatte in tutti i casi ove necessiti una protezione antincendio passiva. Sono incombustibili (classe zero).Le lastre Fireguard S garantiscono resistenza meccanica ed una elevata resistenza all’umidità.

Applicazione: le lastre “Fireguard S” possono essere fissate mediante fissaggi meccanici (viti o chiodi) o mediante un collante idoneo a base cementizia denominato FIREMIX. E’ comunque necessario rispettare le indicazioni contenute nelle specifiche certificazioni, in relazione alle tipologie adottate.

Scheda tecnica:

DATI TEcNIcI VAlORI

Spessore 6 mm.

Larghezza 595 mm.

Lunghezza 595 mm.

Peso 6 kg/mq

Modulo di elasticità >4000 MPa

Resistenza a compressione >9,1 Mpa

Resistenza a flessione >5,5 Mpa

Resistenza all’estrazione del chiodo >850 N

DATI TEcNIcI VAlORI

Resistenza all’impatto della palla /

Tolleranze lineari + /- 3 mm.

Tolleranze sullo spessore + /- 0.8 mm.

Squadro A squadro

Profondità del giunto longitudinale /

Dilatazione termica lineare >0,19%

Conducibilità termica 0,15 W/mC°

Reazione al fuoco 0 (incombustibile)

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cARATTERISTIchE TEcNIchE PRODOTTI

lASTRE uNIPANutilizzo: pareti esterne

Descrizione: Le lastre UNIPAN sono prodotte in ciclo continuo e ottenute da un impasto di cemento Portland e inerti, con le due facce, fronte e retro, in rete di fibra di vetro con rivestimento polimerico. I bordi longitudinali sono assottigliati ed hanno finitura liscia e sono irrobustiti grazie alla tecnologia EDGETECH®. Le estremità (bordi di testa) sono squadrate. Sono idonee per la realizzazione di pareti esterne o in luoghi dove necessitano prodotti con elevate resistenze all’acqua all’umidità ed elevate resistenze agli urti.

Applicazione: le lastre “Unipan” vanno applicate in modo che estremità e bordi siano aderenti, ma senza forzare. Disporre le lastre con posa orizzontale, ossia in maniera che il bordo longitudinale sia ortogonale all’orditura. Occorre sempre sfalsare i giunti di testa delle lastre.Fissare le Lastre UNIPAN all’orditura di sostegno con viti UNIVIS. Procedere all’avvitamento partendo dal centro della lastra e proseguendo in direzione delle estremità e dei bordi. Nell’applicare le viti UNIVIS, tenere la Lastra UNIPAN saldamente a con-tatto con la struttura di sostegno. Distanziare le viti UNIVIS ad interasse massimo di 200 mm. per le pareti, di 150 mm. per i soffitti. Le viti UNIVIS dovranno essere avvitate ad una distanza compresa tra 1 e 2 cm. lungo i bordi longitudinali e le estremità. Regolare l’avvitamento in maniera tale che la base della testa sia a filo con la superficie delle Lastre UNIPAN così da ottenere un saldo ancoraggio del pannello all’orditura. Non avvitare o conficcare troppo i fissaggi. I pannelli in cemento UNIPAN possono essere tagliati a misura servendosi di un cutter o di un segaccio e di una riga. E’ possibile utilizzare una sega a motore comunque corredata di dispositivo di raccolta della polvere. È comunque necessario rispettare le indicazioni contenute nelle specifiche certificazioni, in relazione alle tipologie adottate.

Scheda tecnica:

DATI TEcNIcI VAlORI

Spessore 12,7 mm.

Larghezza 1200 mm.

Lunghezza 2000 mm.

Peso 14,2 kg/mq

Modulo di elasticità >1200 MPa

Resistenza a compressione >6,7 Mpa

Resistenza a flessione >7,6 Mpa

Resistenza all’estrazione del chiodo >850 N

Resistenza all’impatto della palla Nessun danno

Tolleranze lineari + /- 3 mm.

Tolleranze sullo spessore + /- 0.8 mm.

Squadro A squadro

DATI TEcNIcI VAlORI

Profondità del giunto longitudinale 1,5 mm.

Dilatazione termica lineare 0,013 mm/C°/m

Conducibilità termica 0,39 W/mC°

Resistenza cicli gelo disgelo 25 cicli

Resistenza ai batteri 0 (nessuna crescita)

Resistenza ai funghi 0 (nessuna crescita)

Reazione al fuoco 0 (incombustibile)

Sviluppo fumi 5

Carico del vento (Lastre sp. 12,5 profili int. 400 mm.) 3,6 Kpa

Trasmissione del vapore acqueo 1975 g/h mq

Raggio di curvatura 1,5 m

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cARATTERISTIchE TEcNIchE PRODOTTI

cOPPEllE PER TIRANTI “T-REX”utilizzo:protezione tiranti strutturali in acciaio

Descrizione:le COPPELLE PER TIRANTI “T-REX” sono composte da feltro in fibre a base di ossidi alcalino ferrosi rivestite con lamierino in acciaio zincato. Sono idonee per la protezione antincendio R 120 di ogni tipo di tirante metallico fino 34 mm. di diametro. Le COPPELLE PER TIRANTI “T-REX” sono in classe 0 secondo il DM 14/1/85 , sono inalterabili nel tempo, totalmente atossiche, esteticamente gradevoli e sono facilissime da montare.

Applicazione:aprire leggermente il guscio metallico con il materiale isolante e inserire il tirante, a questo punto stringere il guscio metallico ed avvitare tre viti autoperforanti nei fori predisposti per fare scorrere la coppella da un lato; prendere la successiva coppella, inserire il tirante e comprimere il materiale isolante verso la coppella già montata in modo che con un leggero scorrimento del guscio metallico si sormonti con lo stesso la coppella precedentemente montata, a questo punto mettere la vite autoperforante in modo che sia la quarta della prima coppella e la prima della seconda; seguire la stessa procedura per le successive coppelle. In prossimità del tenditore avvicinare le coppelle del tirante il più possibile allo stesso sui due lati, poi allargare il copritenditore in modo da avvolgere il tenditore e sormontare le coppelle, stringere il copritenditore ed avvitare la vite autoperfo-rante nella perforatura centrale.A questo punto montare ai due lati del copritenditore il terminale in alluminio e fissarlo con le viti autoperforanti nelle preforature alle due estremità del copri-tenditore.

MATERASSINO “OISTER”Utilizzo:tubazioni e condotte di ventilazione

Descrizione:il MATERASSINO OISTER è un feltro a base di fibre minerali non biopersistenti addittivate con una speciale resina più uno strato riflettente e protetto in ester-no con uno speciale tessuto di vetro antispolvero. Il MATERASSINO OISTER è specificatamente studiato per garantire la massima protezione al fuoco con il minimo peso e spessore possibile.

Applicazione:applicare il primo strato di MATERASSINO OISTER spessore 30 mm. avvol-gendo la tubazione o il canale di ventilazione fissandolo con nastro adesivo, poi applicare il secondo strato di MATERASSINO OISTER spessore 30 mm. inter-vallando i giunti e fissandolo con filo in acciaio a un passo di 333 mm. per le tubazioni e 400 mm per i canali di ventilazione. In caso di necessità il MATERAS-SINO OISTER si può tagliare con normali coltellini e richiudendo con graffette metalliche.

Scheda tecnica:Resistenza al Fuoco: REI 120

Densità: 115 KG/mc ± 12%

Spessore: 30 mm. ± 5%

Dimensioni: per tubazioni kit a misura preformato

per canali di ventilazione 1200 x 2000 mm.

Reazioni al Fuoco: classe 0 secondo D.M. 14 gennaio 1985

Assorbimento Acqua: Max 60 grammi/mq dopo 24 ore test di immersione in acqua

Conducibiltà Termica: 0,035 W/mK a 10 °C

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Scheda tecnica:Resistenza al Fuoco: R 120

Densità Isolante: 100 Kg/m≥ ± 10%

Spessore: 30 mm

Ø EsternoCoppella:

96 mm

Ø EsternoCopritenditore:

136 mm

Lunghezza: Coppelle 1000 mm,Copritenditore 333 mm (Misure Diverse A Richiesta)

Pesi: Coppelle 2kg/mtl, Copri-tenditore 1.6 Kg/cad

Incombustibilità: Classe 0 SecondoDm 14/1/85

Conducibilita TermicaA Temperature Medie:

0.02 W/mk A 200°c0.05 W/mk A 400°c0.08 W/mk A 600°c

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cARATTERISTIchE TEcNIchE PRODOTTI

PROTEZIONE DI gIuNTI DI DIlATAZIONE “gB-DI”Utilizzo:protezione di giunti di dilatazione

Descrizione:la PROTEZIONE DI GIUNTI DI DILATAZIONE “GB-DI” è un protettivo isolante ed auto espandente per la protezione dei giunti di dilatazione costituita da una guar-nizione autoportante elastica e comprimibile (fino al 50% dello spessore originale) e fibre minerali e componenti termoespandenti resistenti ad altissime temperature (oltre 1000° C). In caso di incendio la PROTEZIONE DI GIUNTI DI DILATAZIONE “GB-DI” si espande rendendo impermeabile ai fumi ed ai gas caldi il varco, è inoltre un ottimo isolante capace di mantenere la faccia non esposta ad una temperatura inferiore a quella considerata critica. Gli elementi strutturali e di com-partimentazione, infatti, necessitano di interspazi capaci di compensare le naturali dilatazioni dovute sia alle escursioni termiche che alle variazioni di carico. Questi varchi compromettono la resistenza al fuoco dell’elemento che li contiene e, in particolare, vana una compartimentazione concettualmente corretta.

Applicazione:la PROTEZIONE DI GIUNTI DI DILATAZIONE “GB-DI” deve essere installata com-primendola leggermente per l’intera lunghezza ed inserendola nell’apertura dove rimarrà fissata grazie alla propria espansione di ritorno. In caso di necessità è possibile tagliare a misura la PROTEZIONE DI GIUNTI DI DILATAZIONE “GB-DI” con un normale coltello.

cOllARI PER TuBAZIONI cOMBuSTIBIlI “gB-c”Utilizzo:protezione esterna di tubazioni combustibili

Descrizione:i COLLARI PER TUBAZIONI COMBUSTIBILI “GB-C” sono collari per la sigillatura esterna di attraversamenti di tubazioni in PVC, PE. costituiti da guscio metallico, in modo da poter essere facilmente posizionati intorno al tubo da proteggere. All’ interno è presente un materiale termoespandente che garantisce, durante l’incen-dio e prima che il tubo fonda completamente, una completa chiusura del varco di attraversamento, inoltre, la struttura metallica assicura una perfetta tenuta del materiale intumescente all’interno della struttura stessa. In casi di incendio,le tuba-zioni combustibili bruciano e fondono in pochi minuti lasciando libero un varco che rappresenta una zona critica capace di compromettere la resistenza al fuoco di un elemento di compartimentazione. I COLLARI PER TUBAZIONI COMBUSTIBILI “GB-C” ovviano a questo problema grazie alla loro particolare struttura ed alle loro caratteristiche funzionali formando, sin dai primi minuti dell’incendio, una schiuma isolante che va a chiudere il passaggio.

Applicazione: i COLLARI PER TUBAZIONI COMBUSTIBILI “GB-C” vengono posizionati intorno alla tubazione in corrispondenza del foro di passaggio e fissati alla parete a mezzo di tasselli metallici.Nel caso che l’incendio sia previsto solo su un lato applicare il collare sul lato esposto al fuoco, nel caso sia previsto su entrambi i lati della muratura applicare il collare su tutti e due i lati.Per pareti in cartongesso Il collare deve essere avvolto attorno al tubo e fissato alle lastre in cartongesso inserendolo all’interno della parete. E’ necessario inse-rire un collare per lato e fissarlo con 3 tasselli ad espansione.

Scheda tecnica:Resistenza al Fuoco: REI 180 su pareti in

muratura

REI 120 su pareti in cartongesso

Temperatura di Reazione: 150° ca.

Funzionamento: chimico

DIMENSIONI luNghEZZA: 50 mm.Ø interno 40 mm Ø esterno 48 mm.Ø interno 50 mm Ø esterno 58 mm.Ø interno 63 mm Ø esterno 75 mm.Ø interno 75 mm Ø esterno 87 mm.Ø interno 90 mm Ø esterno 106 mm.Ø interno 100 mm Ø esterno 116 mm.Ø interno 110 mm Ø esterno 130 mm.Ø interno 125 mm Ø esterno 149 mm.Ø interno 140 mm Ø esterno 168 mm.Ø interno 160 mm Ø esterno 192 mm.Ø interno 200 mm Ø esterno 240 mm.Ø interno 250 mm Ø esterno 298 mm.

20

Scheda tecnica:Resistenza al Fuoco: REI 180

Densità: c.a. 100 Kg/mc.

Resistenza Chimica: neutro – resiste ai vapori degli acidi deboli

Resistenza all’umidità: ottima

Dimensioni: GB-DI Tipo X 1200x100x42 mm.GB-DI Tipo XL 1200x100x62 mm.

LARG. GIUNTO PRODOTTODa 20 a 40 mm. GB-DI Tipo X 1 strisciaDa 45 a 60 mm. GB-DI Tipo XL 1 strisciaDa 65 a 80 mm. GB-DI Tipo X 2 striscieDa 85 a 120 mm. GB-DI Tipo XL 2 striscieDa 125 a 180 mm. GB-DI Tipo XL 3 striscieDa 185 a 240 mm. GB-DI Tipo XL 4 striscie

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cARATTERISTIchE TEcNIchE PRODOTTI

Utilizzo:protezione interna di tubazioni combustibili

Descrizione:il NASTRO TERMOESPANDENTE PER TUBAZIONI COMBUSTIBILI “GB-TC” è un nastro intumescente per la sigillatura interna di attraversamenti di tubazioni combustibili in PVC, PE, ecc. In caso di incendio, infatti ,le tubazioni combustibili bruciano e fondono in pochi minuti lasciando libero il varco. Il foro creatosi rap-presenta una zona critica capace di compromettere la resistenza al fuoco di una tramezzatura tagliafuoco.Grazie all’impiego del NASTRO TERMOESPANDENTE PER TUBAZIONI COM-BUSTIBILI “GB-TC”, il varco viene completamente riempito da materiale iso-lante in pochi minuti, grazie all’effetto del materiale intumescente presente che impedisce qualsiasi passaggio di fiamma. Il funzionamento è esclusivamente chimico, basato sul fenomeno dell’intumescenza. “GB-TC” infatti, in caso di in-cendio, genera una schiuma termoisolante capace di chiudere completamente il varco rimanente a seguito della fusione del tubo combustibile.

Applicazione:il NASTRO TERMOESPANDENTE PER TUBAZIONI COMBUSTIBILI “GB-TC” deve essere avvolto intorno al tubo da proteggere e inserito nel varco rimasto fra la tubazione e il muro. La sigillatura della parte esterna può essere chiusa con normale malta cementizia su entrambi i lati. Il NASTRO TERMOESPANDENTE PER TUBAZIONI COMBUSTIBILI “GB-TC” garantisce lo stesso grado di prote-zione indipendentemente dal lato del muro in cui scoppia l’incendio.

Scheda tecnica:Resistenza al Fuoco: REI 60, 120, 180 su

pareti in muratura

REI 120 su pareti in cartongesso

Temperatura di Reazione: 150° ca.

Funzionamento: chimico

MANIcOTTI PER TuBAZIONI INcOMBuSTIBIlI “gB-M”Utilizzo:attraversamenti di tubazioni incombustibili

Descrizione:I MANICOTTI PER TUBAZIONI INCOMBUSTIBILI “GB-M” sono cuscini raffred-danti tessili adatti all’isolamento di tubazioni incombustibili di grandi dimensioni, costituiti da un involucro in tessuto minerale incombustibile, riempito interna-mente con fibre minerali ad alta densità e resistenti ad altissime temperature.I tubi metallici (acciaio, rame, etc) sono, infatti, ottimi conduttori di calore capaci di trasferire grandi quantità di calore, e quindi alta temperatura, da una zona cal-da ad una fredda soprattutto quando le loro dimensioni sono superiori a 90 mm. In caso di incendio la temperatura di un tubo passante attraverso un muro taglia-fuoco, può diventare talmente alta, anche nella zona non esposta, da risultare pericolosa soprattutto a causa di fenomeni di irraggiamento. L’alta temperatura inoltre, può provocare combustioni indesiderate sui materiali in appoggio al tubo interessato dal fenomeno termico.I MANICOTTI PER TUBAZIONI INCOMBUSTIBILI “GB-M” sono cuscini coibenti in grado di isolare termicamente una tubazione metallica, fino alla temperatura di 1000°C. Hanno lo scopo di abbassare drasticamente la temperatura e di ridurre ai minimi termini l’irraggiamento nella zona non esposta al fuoco.

Applicazione:I MANICOTTI PER TUBAZIONI INCOMBUSTIBILI “GB-M” si montano intorno al tubo con fascette metalliche e, dopo il fissaggio, vanno posti a contatto del muro nella zona di attraversamento.È necessario applicare due MANICOTTI PER TUBAZIONI INCOMBUSTIBILI “GB-M”, uno per lato, qualora il carico d’incendio dei compartimenti divisi dal muro tagliafuoco, abbiano le stesse caratteristiche di pericolosità.

Scheda tecnica:Resistenza al Fuoco: REI 180 su pareti

in muratura

REI 120 su paretiin cartongesso

Spessore: 25 mm.

Lunghezza: 300 mm.

Infiammabilita’: non infiammabile

Chiusura: meccanica con fascette metalliche

Dimensioni: diametro delle tubazione: 34-60-89-114-140-168 mm.

Resistenza all’umidità: ottima

Resistenza agli Agenti atmosferici:

ottima

NASTRO TERMOESPANDENTE PER TuBAZIONI cOMBuSTIBIlI “gB-Tc”

DIMENSIONI: LARGHEZZA NASTRO: 100 mm.

Per tubo Ø 40 mm Lunghezza nastro 150 mm (ingombro) Ø est. 53 mm

Per tubo Ø 50 mm Lunghezza nastro 180 mm (ingombro) Ø est. 63 mm

Per tubo Ø 63 mm Lunghezza nastro 235 mm (ingombro) Ø est. 80 mm

Per tubo Ø 75 mm Lunghezza nastro 270 mm (ingombro) Ø est. 93 mm

Per tubo Ø 90 mm Lunghezza nastro 330 mm (ingombro) Ø est. 112 mm

Per tubo Ø 100 mm Lunghezza nastro 360 mm (ingombro) Ø est. 122 mm

Per tubo Ø 110 mm Lunghezza nastro 405 mm (ingombro) Ø est. 136 mm

Per tubo Ø 125 mm Lunghezza nastro 465 mm (ingombro) Ø est. 155 mm

Per tubo Ø 140 mm Lunghezza nastro 525 mm (ingombro) Ø est. 174 mm

Per tubo Ø 160 mm Lunghezza nastro 600 mm (ingombro) Ø est. 198 mm

Per tubo Ø 200 mm Lunghezza nastro 750 mm (ingombro) Ø est. 246 mm

Per tubo Ø 250 mm Lunghezza nastro 930 mm (ingombro) Ø est. 304 mm

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cARATTERISTIchE TEcNIchE PRODOTTI

Utilizzo: attraversamenti di cavi elettrici

Descrizione: •ISACCHETTIPERPASSAGGICAVIELETTRICI “GB-S” sonosacchetti an-

tincendio per la chiusura di varchi di grandi dimensioni e di attraversamen-ti di cavi elettrici e piccole tubazioni combustibili. Gli attraversamenti di cavi elettrici, infatti, pongono spesso il problema di dover consentire facili e veloci operazioni di intervento per l’aggiunta, la sostituzione e la rimozione dei cavi.

•ISACCHETTIPERPASSAGGICAVIELETTRICI“GB-S”sonocostituitidauninvolucro in tessuto minerale incombustibile riempito con una miscela di fibre inorganiche e termoespandenti hanno un funzionamento sia fisico , dovuto al-l’ottimo potere coibente dei materiali in esso contenuti, sia chimico grazie agli additivi termoespandenti che,in caso di incendio, aumentano il proprio volume chiudendo interamente il varco. In questi cavi il ripristino di una barriera passiva tradizionale può essere difficoltoso addirittura impossibile.

•ISACCHETTIPERPASSAGGICAVIELETTRICI“GB-S”,possonoessereag-giunti o tolti con estrema facilità e consentono, inoltre, una rapida e completa rimozione per eventuali ispezioni, garantiscono un’ottima compartimentazione anche quando, a causa di particolari geometrie del foro passante, non è pos-sibile una completa sigillatura con materiale inerte, infatti, si espandono legger-mente chiudendo completamente eventuali varchi rimasti aperti. Un’ulteriore problema è rappresentato dai piccoli passaggi che si posso creare durante l’incendio a causa della combustione dei cavi e della loro conseguente ridu-zione di volume, grazie alla loro leggera espansione, sono in grado di com-pensare anche questo ulteriore problema garantendo, quindi, una costante e perfetta compartimentazione.

Applicazione: i SACCHETTI PER PASSAGGI CAVI ELETTR ICI “GB-S” possono essere inseriti fino a completa chiusura del varco. E’ necessario, posizionare un primo strato di sacchetti, ordinare i cavi sulla passerella e rimuovere eventuale sporcizia o detriti e completare la chiusura del varco. La quantità dei SACCHETTI PER PASSAGGI CAVI ELETTRICI “GB-S” necessaria per una corretta protezione dovrà essere calcolata verificando il volume totale del varco, scorporato del volume degli ele-menti attraversanti. Il risultato dovrà essere aumentato del 10% per compensare eventuali carbonizzazioni o rotture dell’elemento di supporto.Il volume calcolato dovrà essere uguale a quello dei sacchetti da utilizzare.

SAcchETTI PER PASSAggI cAVI ElETTRIcI “gB-S”

Scheda tecnicaResistenza al Fuoco: REI 180

su pareti in muraturaREI 120su pareti in cartongesso

Dimensioni: 200 x 80 x 20 mm.200 x 250 x 30 mm.

Funzionamento: fisico/chimico

Densità: 180 Kg/mc ca.

Resistenza all’umidità: ottima

Resistenza agli agenti atmosferici:

ottima

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utilizzo:varchi di piccole dimensionifino a 20 mm. per pareti in muraturafino a 40 mm. per pareti in cartongesso

Descrizione:il MASTICE TERMOESPANDENTE “GB-MT” è un mastice autoespandente atto a sigillare piccoli varchi e giunzioni di vario tipo. Esistono numerosi casi, infatti, nei quali è necessario sigillare piccoli vachi che potrebbero variare il loro volume o la loro superficie di passaggio, durante lo svolgersi di un incendio.Il MASTICE TERMOESPANDENTE “GB-MT” grazie al suo notevole effetto in-tumescente, è in grado di sigillare perfettamente varchi di piccole dimensioni e giunzioni fra materiali di diversa natura (cavi elettrici e pannelli antifuoco,murature e passerelle e conduttori,ecc), alla temperatura di circa 100° C, espande rapi-damente il proprio volume formando una schiuma perfettamente adattabile a qualsiasi forma.

Applicazione:il MASTICE TERMOESPANDENTE “GB-MT” viene fornito in cartucce e si ap-plica a mezzo di apposita pistola in modo analogo ad un normale silicone. Lo spessore necessario per garantire una corretta sigillatura e pari a circa 2,5 cm.

Scheda tecnica:Resistenza al Fuoco: REI 180

su pareti in muratura

REI 120su pareti in cartongesso

Confezioni: Cartucce da 310 cc

Densità: 1330 Kg/mc.

Tempo di Utilizzo: 6/8 ore dopo apertura della confezione

Temperatura diReazione:

100°C ca.

MASTIcE TERMOESPANDENTE “gB-MT”

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cARATTERISTIchE TEcNIchE PRODOTTI

utilizzo:griglie di areazione

Descrizione:le GRIGLIE DI AREAZIONE “GB-GA” sono griglie antincendio per la protezione delle zone di scambio d’aria ed in sostituzione delle tradizionali serrande taglia-fuoco. Sono costituite da lamelle rivestite in materiale intumescente che in caso di incendio espande chiudendo completamente ogni varco di attraversamento.Esistono numerosi casi, infatti, nei quali è necessario uno scambio d’aria fra due locali separati da una tramezzatura tagliafuoco. Per ottenere questo scopo è necessario utilizzare griglie di transito, se lo scambio deve essere naturale o impianti di trasferimento aria se lo scambio deve essere forzato.In questi casi è necessario prevedere un collegamento fra i due compartimenti che deve obbligatoriamente essere aperto. Le GRIGLIE DI AREAZIONE “GB-GA” sono in grado di assicurare il corretto cambio di aria garantendo un’adegua-ta resistenza al fuoco in casi di incendio.

Applicazione:le GRIGLIE DI AREAZIONE “GB-GA” si applicano semplicemente posizionan-dole e fissandola con malta cementizia. Eventuali varchi rimanenti fra griglia ed elemento di supporto possono essere sigillati con malte e stucchi.

Scheda tecnica:Resistenza al Fuoco:

REI 60, 120, 180 su pareti in muratura

REI 120 su pareti in cartongesso

Dimensioni: 100x200 - 200x400 300x300 - 400x500

Spessori: 60 mm REI 60 e 120100 mm REI 120 (parete in cartongesso)110 mm REI 180

Temperaturadi Reazione:

da 100°C ca

Emissionidi fumi Tossici:

nessuna

BOTOlA D’ISPEZIONE IN cARTONgESSO “gB”utilizzo:portello d’ispezione

Descrizione:la BOTOLA D’ISPEZIONE IN CARTONGESSO “GB” è un portello per l’ ispezione delle reti impiantistiche all’interno di pareti in cartongesso. È costituito da un telaio a “L” in alluminio e da un battente con profilo anch’esso in alluminio ed inserto in cartongesso spessore 25 mm.La BOTOLA D’ISPEZIONE IN CARTONGESSO “GB” è composta da 4 singoli profili in alluminio con taglio obliquo collegati con squadrette. è provvista di una protezione anticaduta, che deve essere agganciata per motivi di sicurezza. La chiusura è del tipo a pressione.

Applicazione:praticare un foro sulla parete di dimensioni 420x420 mm. Inserire il telaio ed avvitarlo con 3 viti per lato. Stuccare il telaio e il coperchio con stucco a base gesso.

Scheda tecnica:Resistenza al Fuoco: REI 120

su pareti in cartongesso

Dimensioni: 400X400 mm.

Spessore: 25 mm.

gRIglIE DI AREAZIONE “gB-gA”

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cARATTERISTIchE TEcNIchE PRODOTTI

SchIuMA REI “gB-F”utilizzo:giunti, piccoli varchi e interstizi fra muratura ed elementi di chiusura fino a 15 mm.

Descrizione:La SCHIUMA REI “GB-F” è una schiuma atta a sigillare piccoli varchi, giunti di dilatazione. Grazie al suo effetto espandente, è in grado di sigillare perfettamen-te varchi di piccole dimensioni e giunzioni tra materiali di diversa natura.La SCHIUMA REI “GB-F”, forma una schiuma isolante che in presenza di incen-dio carbonizza e si consuma lentamente.

Applicazione:la SCHIUMA REI “GB-F” viene fornito in bomboletta con ugello erogatore al fine di consentire una facile applicazione. Per l’applicazione agitare per almeno 30 secondi e iniettare nel varco tenendo l’erogatore della bomboletta verso il basso. La temperatura di applicazione deve essere compresa tra i 4° e i 30°.

Scheda tecnica:Resistenza al Fuoco: REI 180

Confezioni: Bombolette da 750 ml

Densità: 18 Kg/mc.

Resistenza allaCompressione:

50 kPa

Tempo di Utilizzo: dopo 4 ore la schiumaè tagliabile

Conducibilità Termica: 0,032 W/mK

Volume producibile conuna Bomboletta da 750 ml:

35/40 L.0,018/0,020 Mc

Durata: 9 mesi (in luogo asciutto e al riparo dal gelo).

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utilizzo:attraversamenti di cavi elettrici

Descrizione:i PANNELLI PER PASSAGGI CAVI ELETTRICI “GB-P” sono pannelli antincendio adatti alla chiusura permanente di attraversamenti di cavi elettrici e varchi rimasti inutilizzati. Tutti i cavi, anche quelli antifiamma, in condizioni di incendio genera-lizzato bruciano diventando, come è noto, una delle cause più diffuse e perico-lose di propagazione del fuoco. Una corretta protezione degli attraversamenti elettrici, quindi, è assolutamente necessaria per abbassare il livello di rischio di qualsiasi ambiente civile o industriale.I PANNELLI PER PASSAGGI CAVI ELETTRICI “GB-P” sono costituiti da lastre in lana minerale a basso tenore di leganti organici rivestiti su un lato con uno strato omogeneo ceramico refrattario e parzialmente sublimante. In caso di incendio questo trattamento superficiale cede lentamente acqua, sotto forma di vapore, mantenendo costante il livello della temperatura. Dopo l’esaurimento dell’effetto sublimante i pannelli in lana minerale provvedono ad un corretto isolamento per l’intera esposizione al fuoco. La struttura del pannello garantisce, in tal modo, un’efficace barriera antincendio non pemettendo alcun passaggio di fiamma.I PANNELLI PER PASSAGGI CAVI ELETTRICI “GB-P” sono meccanicamente stabili e possono essere rimossi con facilità.

Applicazione:è necessario, prima del posizionamento dei sacchetti, ordinare i cavi sulla passe-rella e rimuovere eventuale sporcizia o detriti. I PANNELLI PER PASSAGGI CAVI ELETTRICI “GB-P” devono essere posizionati a chiusura del varco su entrambi i lati del passaggio lasciando una intercapedine pari ad almeno 70 mm.Il pannello si taglia con un normale seghetto in modo che, una volta ultimata la lavorazione, rimanga il minor passaggio possibile tra gli impianti termici e il pannello o fra pannello e muratura. Gli eventuali varchi rimasti devono essere trattati con mastice intumescente GB –MT. I lati trattati dei PANNELLI PER PASSAGGI CAVI ELETTRICI “GB-P” devono risultare a vista, ovvero esposti verso l’eventuale incendio.

Scheda tecnica:Resistenza al Fuoco: REI 180

su pareti in muratura

REI 120su pareti in cartongesso

Funzionamento: fisico – chimico

Dimensione: 1000 x 600 x 30 mm.

Densità: 150 Kg/mc

Resistenza all’umidità: buona

PANNEllI PER PASSAggI cAVI ElETTRIcI “gB-P”

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cARATTERISTIchE TEcNIchE PRODOTTI

utilizzo:protezione di scatole elettriche

Descrizione:la LAMINA TERMOISOLANTE PER PROTEZIONE SCATOLE ELETTRICHE “GB-PRF” è una lamina superisolante a base di alluminio e gel superisolante.In caso di incendio le scatole elettriche da incasso e le cassette di derivazione sono dei punti a rischio di passaggio fuoco e pertanto di elusione della compar-timentazione, infatti esse sono incassate nelle pareti e in quel punto lo spessore interposto al fuoco non è più quello che garantisce la classificazione all’incendio pertanto diventa necessario proteggerle.la LAMINA TERMOISOLANTE PER PROTEZIONE SCATOLE ELETTRICHE “GB-PRF” posto a protezione della scatola con uno spessore di solo 0.8 mm consente attraverso il suo potere isolante di proteggere quel punto con una classificazione REI 120 e 180.

Applicazione:la LAMINA TERMOISOLANTE PER PROTEZIONE SCATOLE ELETTRICHE “GB-PRF” è fornito in quadrotti e deve essere appoggiato al retro della scatola, la stessa deve essere infilata nella cavità del muro, e si autoconfermerà avvol-gendo il retro e i lati della scatola elettrica a questo punto rifilare con un coltellino e se necessario murare con cemento a presa rapida o gesso.

Scheda tecnica:Resistenza al Fuoco: REI 180

su pareti in muratura

REI 120su pareti in cartongesso

Peso: 650 gr/mq

Spessore: 0.8 mm

Dimensioni: Per scatole fino a6 posti dim. 300x200 mm

Per scatole fino a18 posti e scatole di deri-vazione a uno scomparti Dim. 330x350 mm

Per scatole di derivazione fino a 4 scompartiDim. 550x400 mm

Confezioni: 50 PEZZI

Conducibilità Termica: 0.008 W/mK

MAlTA TERMOISOlANTE “gB-cN”utilizzo:sigillatura di varchi e attraversamenti cavi elettrici

Descrizione:la MALTA TERMOISOLANTE “GB-CN” è una malta cementizia termoisolante, resistente alle alte temperature, a base di cemento fuso refrattario, cariche inerti e additivi sublimanti.Tale malta è adatta alla sigillatura permanente di varchi e agli attraversamenti di impianti elettrici. Gli attraversamenti di cavi e passerelle di muri o solette taglia-fuoco, infatti, devono essere talvolta sigillati in modo permanente e totalmente impermeabile ai gas e all’acqua, oltre che al fuoco. “GB-CN” è in gradi di risol-vere questo problema in modo semplice e veloce.La MALTA TERMOISOLANTE “GB-CN” è un sistema di chiusura quasi esclusi-vamente fisico. Il materiale infatti, grazie alla sua elevata massa ed al suo potere coibente, garantisce l’isolamento richiesto. Durante l’incendio libera una certa percentuale di vapore, non emette alcun tipo di fumo o gas tossico durante l’esposizione al fuoco.

Applicazione:la MALTA TERMOISOLANTE “GB-CN” si presenta come una normale malta isolante che deve essere miscelata con acqua e applicata entro 30 minuti dalla preparazione. L’applicazione può avvenire sia a spruzzo che con cazzuola. Pri-ma delll’applicazione è necessario ordinare i cavi e stenderli nel modo più orinato pissibile e chiudere con un cassero di legno o metallico (opportunamente tratta-to con disarmante). Dopo l’applicazione è necessario attendere almeno 24 ore prima di liberare la malta dalla struttura di contenimento. È possibile rimuovere con relativa facilità il riempimento di MALTA TERMOISOLANTE “GB-CN” con l’ausilio di scalpello e martello. E’ possibile inoltre ripristinare lo strato rimosso con prodotto fresco senza ulteriori interventi.

Scheda tecnica:Resistenza al fuoco: REI 180

su pareti in muratura

Densità a secco: 480 kg/mc

Granulometria: 0 – 4 mm.

Acqua necessariaper l’impasto:

70 l/ogni 100 kgdi prodotto

Tempo di presa: 24 H.

Tipo di presa: idraulica

Resistenza allacompressione:

150 kg/cmq

Imballo: sacchi da 20 KG

lAMINA TERMOISOlANTE PER PROTEZIONE ScATOlE ElETTRIchE “gB-PRF”

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PROTEZIONI STRuTTuRAlI: STRuTTuRE METAllIchE

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PROTEZIONI STRuTTuRAlI: STRuTTuRE METAllIchE

cOMPORTAMENTO DEll’AccIAIO Al FuOcOL’acciaio è un materiale incombustibile, non rilascia fumo o gas tossici, ma le sue caratteristiche meccaniche decrescono con la temperatura. Una struttura in acciaio, sottoposta all’azione dei carichi e contemporaneamente all’incendio perde la sua capacità portante e dopo un certo tempo collassa. Tale fenomeno è regolato da alcuni parametri fondamentali, quali: il salto termico, la temperatura dell’elemento, il coefficiente di trasmissione termica e il fattore di massività S/V cioè il rapporto tra la superficie esposta al fuoco ed il suo volume.

METODI PER lA DETERMINAZIONE DEllE clASSI DI RESISTENZA Al FuOcO “R”

Metodo sperimentale: attraverso la sperimentazione in forno dei rivestimenti protettivi. Non esiste però una norma nazionale che fissi i criteri di estensione dei risultati a strutture diverse da quella provata.

Metodo tabellare: vengono determinati gli spessori di protezione ammissibili attraverso tabelle riportate nella “ Circolare M.I. 91 del 14/9/1961; in dettaglio:

- elementi soggetti a flessione o trazione (travi) – tabella 4 - elementi soggetti a compressione (pilastri) – tabella 5

tale valutazione viene condotta indipendentemente dal tipo di sezione, condizione di carico e di vincolo.

Metodo analitico: la norma UNI 9503 “procedimento analitico per la valutazione della resistenza al fuoco degli elementi costruttivi in acciaio” fornisce un metodo di calcolo analitico in funzione della capacità portante dei singoli elementi in acciaio sottoposti all’incendio normalizzato.Per ogni elemento costituente una struttura, si potrà determinare una temperatura – detta “Temperatura Critica” - oltre la quale l’elemento stesso non sarà più in grado di assolvere alla propria funzione portante. Tale temperatura dipende in primo luogo dal carico, perché un elemento più sollecitato raggiunge prima il collasso, pertanto maggiore è lo sfruttamento del profilo, minore sarà la temperatura critica ed in secondo luogo dipende dallo schema statico e dalle modalità di carico, perché questo fatto influisce sul raggiungimento della completa plasticizzazione; strutture isostatiche raggiungono prima il collasso, quelle iperstatiche ammettono temperature critiche maggiori. Inoltre schemi di carico ripartito sono più favorevoli di quelli che prevedono applicazione di carichi concentrati .La combinazione delle azioni di caso di incendio è la seguente:

Fd azione di calcolo Gk valore caratteristico delle azioni permanenti Fd = Gk + Q1k + 0,7 Q2kj Q1k valore caratteristico delle azioni variabili di lunga durata Q2kj valore caratteristico delle azioni di breve durata j=1 vento , j=2 neve , j=3 altre azioni rare.

Sia Pu il carico sull’elemento tale da comportare a temperatura ordinaria il raggiungimento dello stato limite ultimo di collasso, P il carico applicato, posto X=0,85 che consente di tarare il metodo con quello sperimentale , si valuta il rapporto :

X P / Pu

A questo punto la norma UNI 9503 fornisce le temperature critiche da assumere come sottoriportato.

Temperature critiche riferite al rapportoχ PIPu - stato limite ultimo

χ PIPu(χ = 0,85) 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7

θcr °C 590 540 490 430 360

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Per gli elementi di più comune impiego la temperatura critica è compresa tra i 450 C° e i 600 C°. Generalmente si può assumere un valore di temperatura critica convenzionale di 500 C° per gli elementi compressi e di 550 C° per gli elementi inflessi.I fattori da cui dipende l’aumento della temperatura all’interno degli elementi strutturali sono:

- il salto termico θ f–θa tra la temperatura dell’ambiente incendiato θ f e la temperatura dell’elemento θa

- il coefficiente di trasmissione del calore K che tiene conto della quantità di energia trasmessa- il fattore di massività o fattore di forma del profilo S/V, che esprime il rapporto tra la superficie effettivamente esposta S

ed il volume VÈ importante notare che il fattore di sezione deve essere calcolato tenendo conto dell’effettiva superficie attraverso cui avviene lo scambio termico e quindi risulterà, in generale, diverso a seconda del posizionamento dell’elemento (totale o parziale esposizione al fuoco) e del tipo di protezione (in aderenza, scatolare, ecc.).

PROTEZIONI STRuTTuRAlI: STRuTTuRE METAllIchE

ψ 1 ψ 2 Elementi Schema

χ PIPe ( χ = 0,85)

0,3 0,4 0,5 0,6 0,7

θcr

°C

1,15

1,00 isostatici 605 525 525 475 425

1,33

1,00

1,47

1,12

1,47

iperstatici

640

605

650

615

650

605

565

615

580

615

575

525

590

545

590

545

475

560

505

560

510

425

535

465

535

Temperature critiche riferite al rapportoχ PIPe - stato limite elastico

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PROTEZIONI STRuTTuRAlI: STRuTTuRE METAllIchE

Riferimento UNI 5398 UNI 5679 UNI 5367 UNI 5680

Esecuzione

Denomina-zione

IPE IPNHE - MHE - AHE - B

UPN

Fattore dimassivitàSIV

P 2 (h + b)–– = ––––––– A A

Note P = perimetro (m)A = area sezione (m2)

FATTORI DI MASSIVITÁ DI PROFIlATI IN AccIAIO PROTETTI IN MODO ScATOlARE

PILASTRI – PROTEZIONE Su QuATTRO lATI

Riferimento UNI 5398 UNI 5679 UNI 5367 UNI 5680

Esecuzione

Denomina-zione

IPE IPNHE - MHE - AHE - B

UPN

Fattore dimassivitàSIV

P 2 (h + b)–– = ––––––– A A

Note P = perimetro (m)A = area sezione (m2)

Riferimento UNI 5398 UNI 7809 UNI 757

Esecuzione

Denomina-zione

IPE RETTANGOLARE CAVORETTANGOLARE PIENO

(PIATTO)

Fattore dimassivitàSIV

P 2 (h + b)–– = ––––––– A A

L1 + L2–––––––––––––– s (L1 + L2 – 2s)

2 (L1 + L2)–––––––––––– L1 x L2

Note P = perimetro (m)A = area sezione (m2)

bi

di

di

h ih

b

a

e

bi

di

di

h ih

b

a

e

bi

di

di

h ih

b

a

b4

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bi

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ab2

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b

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b

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bi

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d

d

h ih

b

a

b2

e

di

bi

di

di

h ih

b

a

e

L2i

di

S

di

L 1iL 1

L2

S

L2i

di

di

L 1iL 1

L2

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TRAVI – PROTEZIONE Su TRE lATIRiferimento UNI 5398 UNI 5679 UNI 5397 UNI 5680

Esecuzione

Denomina-zione

IPE IPNHE - MHE - AHE - B

UPN

Fattore dimassivitàSIV

P - b 2 (h + b)––––– = ––––––– A A

Note P = perimetro (m)A = area sezione (m2)

Riferimento UNI 5398 UNI 5679 UNI 5397 UNI 5680

Esecuzione

Denomina-zione

IPE IPNHE - MHE - AHE - B

UPN

Fattore dimassivitàSIV

P - b 2 (h + b)––––– = ––––––– A A

Note P = perimetro (m)A = area sezione (m2)

Riferimento UNI 7809 UNI 7809 UNI 757 UNI 472

Esecuzione

Denomina-zione

RETTANGOLARE CAVO RETTANGOLARE CAVORETTANGOLARE PIENO

(PIATTO)QUADRATO

PIENO

Fattore dimassivitàSIV

2 L1 + L2–––––––––––––– 2s (L1 + L2 – 2s)

2 (L1 + L2)–––––––––––– L1 x L2

3 ––– L

Note P = perimetro (m)A = area sezione (m2)

L1d ≤ ––– 4

L d ≤ ––– 4

bi

di

di

h ih

b

a

ebi

di

di

h ih

b

a

e

bi

di

di

h ih

b

a

b4

e

bi

di

di

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b

ab2

e

bi

di

di

h ih

b

a

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d

bi

di

d

h ih

b

a

e

di

d

bi

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d

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b

a

b4

e

di

bi

di

d

d

h ih

b

a

b2

e

di

L2i

di

S

di

L 1iL 1

L2

S

L2i

di

dS

d

di

L 1iL 1

L2

S

L2i

di

d

d

di

L 1iL 1

L2

L2i

di

di

L 1iL 1

L2

PROTEZIONI STRuTTuRAlI: STRuTTuRE METAllIchE

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La legge che fornisce l’ incremento della temperatura è la seguente:

1 λi SΔθa = ––––– · ––– · ––– (θf = θa) Δt ζa ca di V

λi è la conduttività termica del rivestimento ad alta temperatura.ζa massa volumetrica kg/m3

ca calore specifico J/kg_C°

In riferimento a prove sperimentali si ottengono diagrammi che in funzione della temperatura critica richiesta - calcolata come sopra riportato - nota la massività del profilo non protetto e lo spessore del rivestimento che si intende utilizzare, in ordinata si legge la resistenza al fuoco possibile.Nel seguito sono riportate la tabelle da utilizzare rispettivamente nel caso di protezioni con semplice, doppio o triplo strato di lastre “Fireguard 13”.

PROTEZIONI STRuTTuRAlI: STRuTTuRE METAllIchE

FATTORI DI MASSIVITÁ S/V DI PROFIlATI APERTI PROTETTI

IPE

Fattore di massività S/Vm –1

hEA

Fattore di massività S/Vm –1

hEB

Fattore di massività S/Vm –1

80100120140160180200220240270300330360400450500550600

329,8301,0278,8259,8240,8226,8210,5197,6184,1176,5167,3156,5145,8137,3129,6120,7113,4105,1

269,6247,6230,3215,2200,0188,7175,4164,7153,5147,1139,4131,0122,4116,0110,3103,4 97,8 91,0

100120140160180200220240260280300320340360400450500550600

184,90185,00173,90160,80155,00145,00133,70122,40117,50113,10104,9098,1094,4091,0086,8083,1080,0079,3078,60

137,70137,50129,30119,60115,20107,80 99,50 91,10 87,60 84,30 78,20 74,00 71,90 70,00 67,90 66,30 64,80 65,20 65,30

100120140160180200220240260280300320340360400450500550600

153,80141,20130,20117,90110,30102,40 96,70 90,60 87,80 85,20 80,50 76,90 74,90 73,10 70,80 68,80 67,10 66,90 66,70

115,40105,90 97,70 88,40 82,70 76,80 72,50 67,90 65,90 63,90 60,40 58,30 57,30 56,50 55,60 55,00 54,50 55,10 55,60

Profilati uNI 5398* Profilati uNI 5679* Profilati uNI 5680*

250 200 150 100 50

MASSIVITÀ

ANDAMENTO MASSIVITÀ-TEMPO

30'

40'

120'

110'

100'

90'

50'

60'

70'

80'

600 °C

500 °C 400 °C

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33

PROTEZIONI STRuTTuRAlI: STRuTTuRE METAllIchE

250 200 150 100 50

MASSIVITÀ

30'

40'

120'

110'

100'

90'

50'

60'

70'

80'

600 °C

500 °C 400 °C

250 200 150 100 50

MASSIVITÀ

80'

90'

180'

170'

160'

150'

140'

100'

110'

120'

130'

600 °C

500 °C

400 °C

300 °C

250 200 150 100 50

MASSIVITÀ

190'

500 °C

400 °C

300 °C

200 °C

180'

170'

160'

150'

140'

RIVESTIMENTO cON uN TRIPlO STRATO DI lASTRE “FIREguARD 13” - spessore 3x12,7 mm.

RIVESTIMENTO cON uNO STRATO DI lASTRE “FIREguARD 13” - spessore 12,7 mm.

RIVESTIMENTO cON uN DOPPIO STRATO DI lASTRE “FIREguARD 13” - spessore 2x12,7 mm.

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PROTEZIONI STRuTTuRAlI: STRuTTuRE METAllIchE

PROTEZIONE DI PIlASTRI IN AccIAIO

caratteristiche tecniche:

•Supporto: pilastri in acciaio

•Rivestimento protettivo: lastre “Fireguard 13” (vedi tabelle)

•Fissaggio: con viti autoperforanti fosfatate poste ad inte-rasse 250 mm. a profili metallici posti agli angoli dei pilastri

•Finitura: con stucco Fireguard Compound

stabilimento, omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco. Le lastre saranno applicate con viti autoperforanti fosfatate poste ad interasse 250 mm. a profili metallici posti agli angoli dei pilastri.

certificato n°: Diagrammi e Tabelle a calcolo uNI 9503

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di protezione di pilastri in acciaio con resistenza al fuoco R. 30/45/60/90/120/180 realizzata con lastre “Fireguard 13” spessore….. (vedi abaco) costituite da silicati e solfati di calcio, esenti da amianto, prodotte per laminazione con controllo dell’ essiccazione in

Resistenzaalfuoco: R 30-180Reazionealfuoco: classe 0 - A1

R lASTRE FIREguARD Spessore (mm.)

30 12,7

45 2x12,7

60 2x12,7

90 2x12,7

120 3x12,7

180 4x12,7

METODO ANAlITIcOSpessori di protezione ammissibili con lastre “Fireguard 13” in funzione dei fattori di massività e diversi valori di temperatura critica sono riportate nelle pagine precedenti per semplicità riportiamo in abaco rivestimenti protettivi considerando temperature critiche di 350 C° per elemento compressi e 350 C° per elementi o inflessi. Gli spessori sono validi per ogni tipo di profilo (indipendentemente dalla massività) salvo ove diversamente riportato.

* Per massività inferiore a 130** Per massività inferiore a 140

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PROTEZIONI STRuTTuRAlI: STRuTTuRE METAllIchE

PROTEZIONE DI TRAVI IN AccIAIO

caratteristiche tecniche:

•Supporto: travi in acciaio

•Rivestimento protettivo: lastre “Fireguard 13” (vedi tabelle)

•Fissaggio: con viti autoperforanti fosfatate poste ad inte-rasse 250 mm. a profili metallici posti agli angoli delle travi

•Finitura: con stucco Fireguard Compound

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di protezione di travi in acciaio con resistenza al fuoco R. 30/45/60/90/120/180 realizzata con lastre “Fireguard 13” spessore….. (vedi abaco) costituite da silicati e solfati di calcio, esenti da amianto, prodotte per laminazione con controllo dell’ essiccazione in stabilimento, omologate in

classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco. Le lastre saranno applicate con viti autoperforanti fosfatate poste ad interasse 250 mm. a profili metallici posti agli angoli delle travi.

Resistenzaalfuoco: R 30-180Reazionealfuoco: classe 0 - A1

R lASTRE FIREguARD Spessore (mm.)

30 12,7

45 2x12,7

60 2x12,7

90 2x12,7

120 3x12,7

180 4x12,7

METODO ANAlITIcOSpessori di protezione ammissibili con lastre “Fireguard 13” in funzione dei fattori di massività e diversi valori di temperatura critica sono riportate nelle pagine precedenti per semplicità riportiamo in abaco rivestimenti protettivi considerando temperature critiche di 350 C° per elemento compressi e 350 C° per elementi o inflessi. Gli spessori sono validi per ogni tipo di profilo (indipendentemente dalla massività) salvo ove diversamente riportato.

certificato n°: Diagrammi e Tabelle a calcolo uNI 9503

* Per massività inferiore a 160** Per massività inferiore a 170

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certificato n° cSI 0922 RF

PROTEZIONE DI TIRANTI IN AccIAIO

PROTEZIONI STRuTTuRAlI: STRuTTuRE METAllIchE

caratteristiche tecniche:

•Supporto: tiranti in acciaio fino diametro massimo 34 mm.

•Rivestimento protettivo: coppelle per tiranti “T-REX”

•Fissaggio: con viti autoperforanti

•Finitura: prodotto finito

modalità di prova “senza applicazione del carico”. Le coppelle saranno applicate con viti autoperforanti fosfatate 350 mm. Compreso protezione dei tenditori realizzati con copritenditori “T-REX” .

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di protezione di tiranti in acciaio con resistenza al fuoco R. 120 realizzata con coppelle per tiranti “T-REX” costituite da feltro in fibre a base di ossidi alcalino ferrosi rivestite con lamierino in acciaio zincato diametro esterno 96 mm. e peso non superiore a 2 kg/m. certificate con

Resistenzaalfuoco: R 120Reazionealfuoco: classe 0 - A1

NOTE:

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PROTEZIONI STRuTTuRAlI:cEMENTO ARMATO

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PROTEZIONI STRuTTuRAlI: cEMENTO ARMATO

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cOMPORTAMENTO DEl cEMENTO ARMATO Al FuOcO Il conglomerato cementizio armato è un materiale incombustibile, con bassa conducibilità termica, pertanto il maggior degrado non si verifica all’interno della sezione resistente ma sugli strati superficiali dove sono presenti gli elementi di armatura. Nella maggioranza dei casi la perdita di capacità portante dovuta all’incendio è imputabile alla perdita di resistenza dell’armatura so-prattutto quando non si sia tenuto conto in fase di progettazione dell’azione del fuoco aumentando adeguatamente i copriferri. In generale si puo’ ritenere che la temperatura che porta al collasso dell’elemento, sia dell’ordine dei 500 C° per armature lente e 350 C° per trefoli da precompressione. Tali valori possono essere aumentati nel caso di progettazioni di tipo conservativo, in pratica facendo lavorare l’acciaio a carichi minori di quelli ammissibili.

METODI PER lA DETERMINAZIONE DEllE clASSI DI RESISTENZA Al FuOcO “R”Metodo sperimentale: attraverso la sperimentazione in forno dei rivestimenti protettivi. Non esiste però una norma nazionale che fissi i criteri di estensione dei risultati a strutture diverse da quella provata.

Metodo tabellare: vengono determinati gli spessori di protezione ammissibili attraverso tabelle riportate nella “Circolare M.I. 91 del 14/9/1961; in dettaglio:elementi soggetti a flessione o trazione (travi) – tabella 4 elementi soggetti a compressione (pilastri) – tabella 5tale valutazione viene condotta indipendentemente dal tipo di sezione, condizione di carico e di vincolo.

Metodo analitico: la norma UNI 9502 “procedimento analitico per la valutazione della resistenza al fuoco degli elementi co-struttivi di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso” fornisce un metodo di calcolo analitico per la determi-nazionedellacaratteristica“R”, che si articola: - determinazione della distribuzione della temperatura nell’elemento ad un tempo prefissato al variare del tempo di esposizione

all’incendio normalIzzato;- determinazione delle proprietà meccaniche dei materiali costruttivi al variare della temperatura;- verifica della capacità portante allo stato lImite ultimo di collasso con il metodo semiprobabilistico agli stati limite. Tale procedimento implica il rilievo della temperatura nei punti interni dell’elemento a diverse distanze dalle superfici esposte

in corrispondenza delle armature e nella zona compressa.La norma UNI 9502 riporta in tabella A.1 gli spessori minimi di copriferro, considerati sufficienti a soddisfare determinate pre-scrizioni di resistenza al fuoco.

Acciaio Tempo di esposizionet

(min)

Fuoco su un lato Fuoco su 2 lati Fuoco su 3 lati Fuoco sullo spigolo

Per acciaioordinario(tipo 1)

306090120180240

2,002,002,723,404,505,44

2,604,305,606,808,6010,20

3,005,006,407,709,8011,70

2,053,654,605,807,509,00

Per barre(o cautelativa-

mente per acciaio tipo 2)

306090120180240

2,002,733,704,505,847,00

3,155,206,708,0010,2012,00

3,605,907,609,0011,5013,60

2,704,506,007,109,1010,70

Per acciaio daprecompressione

306090120180240

2,003,254,205,206,708,00

3,605,807,308,8011,1013,00

4,106,508,309,9012,5014,60

3,205,106,708,0010,0011,90

TABEllA A.1 - Distanzea(cm),dell’assedell’acciaiodallasupericieespostaalfuoco

a a

a

s

a a

a

a

a

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PROTEZIONI STRuTTuRAlI: cEMENTO ARMATO

39

È inoltre ammesso il dimensionamento in funzione “dello spessore equivalente di calcestruzzo” - ossia lo spessore di con-glomerato cementizio che occorrerebbe per esercitare lo stesso grado di protezione dello spessore di rivestimento protettivo applicato - per le lastre Fireguard può essere assunto in via prudenziale di 1,8 assumendo quello del solfato di calcio.

Spessori equivalenti di materiali protettivi

Materiali Rapporto di equivalenza

Conglomerato cementizio normale (2 400 kg/m3) 1,0

Conglomerato cementizio cellulare (≤ 500 kg/m3) 2,0

Conglomerato cementizio con aggregati di argilla espansa (≤ 1 500 kg/m3) 1,5

Gesso 1,8

Laterizio 1,0

Intonaco di cemento 1,1

Intonaco o lastr di fibre minerali, di vetro o di roccia (contenuto di fibre > 80%) 2,5

Intonaco di cemento e vermiculite (rapporto in peso ≤ 2:1) 2,5

Intonaco di gesso e vermiculite (rapporto in peso ≤ 2:1) 2,7

Intonaco di cemento e perlite (rapporto in peso ≤ 2:1) 2,5

Intonaco di gesso e perlite (rapporto in peso ≤ 2:1) 2,7

La verifica della resistenza al fuoco di elementi costruttivi consente anche di determinare i criteri di tenuta ed isolamento “EI” oltre al criterio di capacità portante “R”come sopradescritto.Laverificadelcriteriodell’isolamentotermico“I” può ritenersi soddisfatta quando sulla superficie non esposta al fuoco sono rispettate le seguenti condizioni:- la massima temperatura non superi i 180°C- la temperatura media non superi i 140°C.In alternativa il rispetto del criterio è comunque garantito nel caso I’elemento presenti uno strato continuo e uniforme di mate-riale con spessore non minore dei valori indicati in tabella

SPESSORE MINIMO DEllO STRATO cONTINuO E uNIFORME DI MATERIAlE ISOlANTE

Resistenza al fuoco (min)

Spessore 30 60 90 120 180 240

h (mm) 60 80 100 120 150 175

Detto strato può essere composito dalla sovrapposizione di strati di materiale diverso dal conglomerato cementizio purché:- i materiali siano incombustibill e con conducibilità termica non maggiore di quella del conglomerato cementizio- almeno 40 mm dello strato siano costItuiti da conglomerato cementizio armato.

Laverificadelcriterioditenuta“E”si può ritenere soddisfatta quando sono rispettate le seguenti condizioni:- presenza di uno strato continuo ed uniforme di conglomerato cementizio armato con spessore pari almeno a 40 mm fino a

60 minuti di esposizione e pari a 50 mm per tempi di esposizione superiori. - presenza di armatura diffusa in ambedue le direzioni nello strato di conglomerato sopra descritto, non inferiore a 1,5 kg/mq.Quando si mettono in opera dei materiali protettivi finalizzati ad incrementare la capacità portante (R) o isolamento (I) gli spes-sori minimi sopra riportati possono essere ridotti a 40 mm. per qualsiasi tempo di esposizione al fuoco.

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PROTEZIONI STRuTTuRAlI: cEMENTO ARMATO

40

PROTEZIONE DI PIlASTRI IN cEMENTO ARMATO

caratteristiche tecniche:

•Supporto: pilastri in cemento armato

•Rivestimento protettivo: lastre “Fireguard 13” (vedi tabelle)

•Fissaggio: con tasselli metallici posti ad interasse 600 mm.

•Finitura: con stucco Fireguard Compound

da amianto, prodotte per laminazione con controllo dell’ essiccazione in stabilimento, omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco. Le lastre saranno applicate con tasselli metallici posti ad interasse 600 mm.

certificato n°: Diagrammi e Tabelle a calcolo uNI 9502

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di protezione di pilastri in cemento armato con resistenza al fuoco R. 30/45/60/90/120/180 realizzata con lastre “Fireguard” spessore..... ( vedi abaco ) costituite da silicati e solfati di calcio, esenti

Resistenzaalfuoco: R 30-180Reazionealfuoco: classe 0 - A1

METODO ANAlITIcO uNI 9502

cON cOPRIFERRO 1 cm.

R lASTRE FIREguARDSpessore (mm.)

30 12,7

45 12,7

60 12,7

90 12,7

120 2x12,7

180 2x12,7

cON cOPRIFERRO 2 cm.

R lASTRE FIREguARDSpessore (mm.)

30 -

45 12,7

60 12,7

90 12,7

120 12,7

180 2x12,7

cON cOPRIFERRO 1,5 cm.

R lASTRE FIREguARDSpessore (mm.)

30 -

45 12,7

60 12,7

90 12,7

120 12,7

180 2x12,7

Spessori di protezione ammissibili per le varie classi di resistenza al fuoco in funzione di diversi copriferri.Il calcolo è considerato per una temperatura critica di 500 C° su un pilastro 30x30 cm. con ferri Ø 12 e staffe Ø 8. I valori sono validi per tutti i casi conservativi rispetto a quanto calcolato.

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PROTEZIONI STRuTTuRAlI: cEMENTO ARMATO

41

PROTEZIONE DI TRAVI IN cEMENTO ARMATO

caratteristiche tecniche:

•Supporto: pilastri in cemento armato

•Rivestimento protettivo: lastre “Fireguard 13” (vedi tabelle)

•Fissaggio: con tasselli metallici posti ad interasse 600 mm.

•Finitura: con stucco Fireguard Compound

da amianto, prodotte per laminazione con controllo dell’ essiccazione in stabilimento, omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco. Le lastre saranno applicate con tasselli metallici posti ad interasse 600 mm.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di protezione di travi in cemento armato con resistenza al fuoco R. 30/45/60/90/120/180 realizzata con lastre “Fireguard” spessore..... ( vedi abaco ) costituite da silicati e solfati di calcio, esenti

Resistenzaalfuoco: R 30-180Reazionealfuoco: classe 0 - A1

METODO ANAlITIcO uNI 9502

cON cOPRIFFERO 1 cm.

R lASTRE FIREguARDSpessore (mm.)

30 12,7

45 12,7

60 12,7

90 12,7

120 2x12,7

180 2x12,7

cON cOPRIFERRO 2 cm.

R lASTRE FIREguARDSpessore (mm.)

30 -

45 12,7

60 12,7

90 12,7

120 12,7

180 2x12,7

cON cOPRIFERRO 1,5 cm.

R lASTRE FIREguARDSpessore (mm.)

30 -

45 12,7

60 12,7

90 12,7

120 12,7

180 2x12,7

Spessori di protezione ammissibili per le varie classi di resistenza al fuoco in funzione di diversi copriferri.Il calcolo è considerato per una temperatura critica di 500 C° su un trave 30x30 cm. con ferri Ø 12 e staffe Ø 8. I valori sono validi per tutti i casi conservativi rispetto a quanto calcolato.

certificato n°: Diagrammi e Tabelle a calcolo uNI 9502

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PROTEZIONI STRuTTuRAlI: cEMENTO ARMATO

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MAPPATuRA TERMIcA ESEguITA SEcONDO uNI 9502 Su PIlASTRO IN c.A. 30x30 cM

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PROTEZIONI STRuTTuRAlI:lEgNO

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PROTEZIONI STRuTTuRAlI: lEgNO

cOMPORTAMENTO DEl lEgNO Al FuOcO

Il legno è uno dei primi materiali da costruzione utilizzati nell’edilizia, possiede una elevata resistenza all’invecchiamento, agli agenti atmosferici e alle sollecitazioni meccaniche. Il problema della sua resistenza al fuoco si presenta pertanto sia in nuove costruzioni che in edifici storici.Gli elementi strutturali in legno hanno peculiari caratteristiche: sono combustibili ed hanno un basso coefficiente di conducibilità termica (circa 0,15 W/mk) ossia bruciano ma possiedono ottime caratteristiche di isolamento.La perdita di capacità portante dovuta all’incendio è imputabile alla diminuzione della sezione resistente dovuta alla carboniz-zazione.Il meccanismo di combustione del legno è noto: 1. fase di riscaldamento: con temperature fino a 200 C°. Si assiste all’evaporazione dell’acqua e all’emissione di gas non com-

bustibili, senza variazione delle resistenze meccaniche.2. sviluppo di reazioni endotermiche con conseguente presenza di gas infiammabili e insorgere dell’ accensione che si verifica

con temperature comprese tra i 250 e 280 C°3. sviluppo di reazioni esotermiche con emissione di calore e gas a temperature comprese tra i 300 e 500 C°, è questa la fase

delle carbonizzazione ed incenerimento del legno.La carbonizzazione si può originare anche quando il legno è a contatto con superfici calde, che ne determinano l’accensione a temperatura anche più basse di quelle di ignizione. Quindi, in caso di contatto continuo, la temperatura del corpo a contiguo col legno, in via cautelativa, non dovrebbe superare i 100 °C. Importanti per l’ignizione sono anche gli aspetti dimensionali: piccole pezzature si riscaldano più velocemente rispetto a quelle grosse.Da un punto di vista strutturale la carbonizzazione avviene abbastanza lentamente a causa della bassa conducibilità del legno e la parte superficiale carbonizzata costituisce un elemento protettivo per gli strati più interni che pertanto mantengono le loro capacità portanti.Normalmente a titolo prudenziale si considera una velocità di carbonizzazione del legno di 1 mm./min. considerato che le prove sperimentali forniscono valori compresi tra 0,5 e 0,8 mm./min. Il D.M. 6 marzo 1986 e il D.M. del 8 marzo 1985 riportano procedimenti che consentono di effettuare calcoli di resistenza al fuoco su strutture non protette.

METODI PER DETERMINARE lE clASSI DI RESISTENZA Al FuOcO “R” DI STRuTTuRE PROTETTE

Metodo sperimentale: attraverso la sperimentazione in forno dei rivestimenti protettivi. Non esiste però una norma nazionale che fissi i criteri di estensione dei risultati a strutture diverse da quella provata, se non nel caso dei controsoffitti (vedi capitolo).

Metodo tabellare: vengono determinati gli spessori di protezione ammissibili attraverso tabelle riportate nella “ Circolare M.I. 91 del 14/9/1961; in dettaglio:elementi soggetti a flessione o trazione (travi) – tabella 4 elementi soggetti a compressione (pilastri) – tabella 5tale valutazione viene condotta indipendentemente dal tipo di sezione, condizione di carico e di vincolo.

Metodo analitico: la norma UNI 9504 “ procedimento analitico per la valutazione della resistenza al fuoco degli elementi costruttivi in legno” fornisce un metodo di calcolo analitico in funzione della capacità portante dei singoli elementi in legno sottoposti all’incendio normalizzato.Il metodo di calcolo della resistenza al fuoco si articola come segue:•determinazionedellevelocitàdipenetrazionedellacarbonizzazione•determinazionedellesezioneefficaceridotta•verificadellacapacitàportanteallostatolimiteultimodicollassosecondoilmetodosemiprobabilisticoaglistatilimitedella

sezione efficace ridotta più sollecitata.

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PROTEZIONI STRuTTuRAlI: lEgNO

PROTEZIONE DI PIlASTRI IN lEgNO

caratteristiche tecniche:

•Supporto: pilastri in legno

•Rivestimento protettivo: lastre “Fireguard 13” (vedi tabelle)

•Fissaggio: con viti autoperforanti fosfatate poste ad interas-se 250 mm. per 600 mm.

•Finitura: con stucco Fireguard Compound

per laminazione con controllo dell’ essiccazione in stabilimento, omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco. Le lastre saranno applicate con viti autoperforanti fosfatate poste ad interasse 250 mm. per 600 mm.

certificato n°: Rapporto di prova Ig 182385/2621 RF Rapporto di prova Ig 187617/2665 RF

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di protezione di pilastri in legno con resistenza al fuoco R. 30/45/60/90/120/180 realizzata con lastre “Fireguard” spessore….. (vedi abaco) costituite da silicati e solfati di calcio, esenti da amianto, prodotte

Resistenzaalfuoco: R 30-180Reazionealfuoco: classe 0 - A1

METODO TABEllARE

R lASTRE FIREguARD Spessore (mm.)

30 2x12,7

45 2x12,7

60 2x12,7

90 2x25,4

120 2x25,4

180 3x25,4

Spessori di protezione ammissibili

METODO ANAlITIcOA calcolo per casi specifici si potranno calcolare gli spessori richiesti di lastre Firguard® in base alla norma UNI 9504.

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PROTEZIONE DI TRAVI IN lEgNO

caratteristiche tecniche:

•Supporto: travi in legno

•Rivestimento protettivo: lastre “Fireguard 13” (vedi tabelle)

•Fissaggio: con viti autoperforanti fosfatate poste ad interas-se 250 mm. per 600 mm. a profili metallici posti agli angoli dei travi

•Finitura: con stucco Fireguard Compound

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di protezione di travi in legno con resistenza al fuoco R. 30/45/60/90/120/180 realizzata con lastre “Fireguard” spessore….. (vedi abaco) costituite da silicati e solfati di calcio, esenti da amianto, prodotte

per laminazione con controllo dell’ essiccazione in stabilimento, omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco. Le lastre saranno applicate con viti autoperforanti fosfatate poste ad interasse 250 mm. per 600 mm.

certificato n°: Rapporto di prova Ig 182385/2621 RF Rapporto di prova Ig 187617/2665 RF

Resistenzaalfuoco: R 30-180Reazionealfuoco: classe 0 - A1

METODO TABEllARE

R lASTRE FIREguARD Spessore (mm.)

30 2x12,7

45 2x12,7

60 2x12,7

90 2x25,4

120 2x25,4

180 3x25,4

Spessori di protezione ammissibili

METODO ANAlITIcOA calcolo per casi specifici si potranno calcolare gli spessori richiesti di lastre Firguard® in base alla norma UNI 9504.

PROTEZIONI STRuTTuRAlI: lEgNO

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cOMPARTIMENTAZIONIVERTIcAlI

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cOMPARTIMENTAZIONI VERTIcAlI

Un compartimento antincendio viene definito come una “parte dell’edificio delimitata da elementi costruttivi di resistenza al fuoco predeterminata, (D.M. 30.11 83.) nella quale è prevista che l’intera durata di un eventuale incendio - fino all’esaurimento dei materiali combustibili o fino all’arrivo dei Vigili del fuoco rimanga confinata all’interno dei compartimenti senza che questo comporti alcun rischio di propagazione ad altre zone o compartimenti adiacenti. Un compartimento deve quindi essere com-pletamente isolato dagli altri e non avere parti che non resistano all’intero incendio.I compartimenti sono in pratica delle scatole a tenuta antincendio nei quali rileviamo elementi di compartimentazione verticale ed orizzontale.Nel caso degli elementi di compartimentazione verticali la verifica deve essere condotta sia nei confronti dei tamponamenti che di tutti gli elementi strutturali portanti in quanto il loro collasso comporta inevitabilmente la distruzione del comparto.Un compartimento deve resistere per la durata dell’incendio teorico in modo da conservare la propria stabilità meccanica (non collassare), “caratteristica R”, la propria tenuta ai gas caldi e alle fiamme “caratteristica E” e all’isolamento termico (tale da im-pedire la propagazione per conduzione o irraggiamento) “caratteristica I”. Le combinazioni delle tre caratteristiche compone la ben nota sigla R.E.I. che, seguita da un numero indicante i minuti primi, caratterizza la resistenza al fuoco di un elemento di compartimentazione. Gli interventi tesi alla realizzazione di elementi di compartimentazione verticale sono rivolti:•allarealizzazionediparetiosettitagliafuoco•allariqualificazioneaifiniantincendiodiparetiesistentimedianteplaccatureocontropareti.

La normativa Italiana consente tre modi per addivenire ad una certificazione di compartimentazioni verticali:•metodosperimentale•metododoanalitico•metodoTabellare.In ogni caso occorrerà redigere da parte di professionista abilitato ai sensi della legge 818 del 07/12/84 e D.M. 25/03/85 una relazione valutativa che sia mirata alla certificazione del singolo compartimento nelle sue caratteristiche dimensionali, di carico e di vincolo.

RIQuAlIFIcAZIONE DI PARETI IN MuRATuRA

Resistenzaalfuoco: REI 120Reazionealfuoco: clASSE 0 - A1caratteristiche tecniche:

•Supporto: parete in laterizio forato spessore 80 mm. con intonaco sul lato non esposto al fuoco spessore 10 mm.

•Rivestimentoprotettivo: lastre “Fireguard 13”

•Fissaggio: con tasselli metallici interasse 600 mm. e colla cementizia “Firemix” spessore 1 mm.

•Finitura: con stucchi a base gesso per soli motivi estetici (non necessaria ai fini antincendio)

certificato n° I.g. 170994/2504 RF

per laminazione con controllo dell’ essiccazione in stabilimento, omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco. Le lastre saranno applicate con tasselli metallici ad interasse 600 mm. ed incollate, in conformità al rapporto di prova 19.170994/2504 RF, con colla cementizia “Firemix” spessore 1 mm.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di rivestimento di pareti in laterizio forato spessore 80 mm. con intonaco sul lato non esposto al fuoco spessore 10 mm. con resistenza al fuoco R.E.I. 120 realizzata con lastre “Fireguard 13” spessore 12,7 mm. costituite da silicati e solfati di calcio, esenti da amianto, prodotte

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cOMPARTIMENTAZIONI VERTIcAlI

RIQuAlIFIcAZIONE DI PARETI IN MuRATuRA

Resistenzaalfuoco: REI 180Reazionealfuoco: clASSE 0 - A1caratteristiche tecniche:

•Supporto: parete in laterizio forato spessore 80 mm. con intonaco sul lato non esposto al fuoco spessore 10 mm.

•Rivestimentoprotettivo: 2 lastre “Fireguard 13”

•Fissaggio: con tasselli metallici interasse 600 mm. e colla cementizia “Firemix” spessore 1 mm.

•Finitura: con stucchi a base gesso per soli motivi estetici (non necessaria ai fini antincendio)

certificato n° I.g. 170994/2504 RF - uNI 9502

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di rivestimento di pareti in laterizio forato spessore 80 mm. con intonaco sul lato non esposto al fuoco spessore 10 mm. con resistenza al fuoco R.E.I. 180 realizzata con un doppio strato di lastre “Fireguard 13” spessore 12,7 mm. costituite da silicati e solfati di calcio,

esenti da amianto, prodotte per laminazione con controllo dell’ essiccazione in stabilimento, omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco. Le lastre saranno applicate con tasselli metallici ad interasse 600 mm. ed incollate con colla cementizia “Firemix” spessore 1 mm.

con controllo dell’essiccazione in stabilimento, omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco. Le lastre saranno applicate con tasselli metallici ad interasse 600 mm. ed incollate con colla cementizia “Firemix” spessore 1 mm.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di rivestimento di pareti in cemento armato e polistirolo spessore 50+50 mm. e copriferro 2,5 cm. con resistenza al fuoco R.E.I. 120 realizzata con lastre “Fireguard 13” spessore 12,7 mm. costituite da silicati e solfati di calcio, esenti da amianto, prodotte per laminazione

certificato n° I.g. 170994/2504 RF - uNI 9502

caratteristiche tecniche:

•Supporto: parete in cemento armato con isolamento termi-co spessore 50+50 mm. e copriferro 2,5 cm.

•Rivestimentoprotettivo: lastre “Fireguard 13”

•Fissaggio: con tasselli metallici interasse 600 mm. e colla cementizia “Firemix” spessore 1 mm.

•Finitura: con stucchi a base gesso per soli motivi estetici (non necessaria ai fini antincendio)

Resistenzaalfuoco: REI 120Reazionealfuoco: clASSE 0 - A1

RIQuAlIFIcAZIONE DI PARETI IN cEMENTO ARMATO

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cOMPARTIMENTAZIONI VERTIcAlI

classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco. Le lastre saranno applicate a giunti sfalsati con con viti autoperforanti fosfatate diam 3,5 mm lunghezza 45 mm. con passo 250 mm. ad angolari metallici dimensioni 30x30x0,6 mm.

RIQuAlIFIcAZIONE DI PARETI IN POlIuRETANO

Resistenzaalfuoco: REI 120Reazionealfuoco: clASSE 0 - A1caratteristiche tecniche:

•Supporto: pannelli di poliuretano

•Rivestimentoprotettivo: 2 lastre “Fireguard 25”

•Fissaggio: con viti autoperforanti fosfatate diam 3,5 mm lun-ghezza 45 mm. ad angolari metallici dimensioni 30x30 mm.

•Finitura: con stucchi a base gesso per soli motivi estetici (non necessaria ai fini antincendio)

certificato n° I.g. 187617/2665 RF

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di rivestimento di pareti in poliuretano con resistenza al fuoco R.E.I. 120 realizzata con due lastre “Fireguard 25” spessore 25 mm. costituite da silicati e solfati di calcio, esenti da amianto, prodotte per laminazione con controllo dell’ essiccazione in stabilimento, omologate in

di reazione al fuoco, in conformità al rapporto di prova I.G. 187617/2665 RF. Le lastre saranno applicate a giunti sfalsati con viti autoperforanti fosfatate diam 3,5 mm lunghezza 45 mm. con passo 250 mm. ad angolari metallici dimensioni 30x30x0,6 mm. posti a pavimento e soffitto e ad essi ancorati mediante tasselli metallici.

SETTO AuTOPORTANTE

Resistenzaalfuoco: REI 120Reazionealfuoco: clASSE 0 - A1caratteristiche tecniche:

•Supporto:non previsto

•Rivestimentoprotettivo: 2 lastre “Fireguard 25”

•Fissaggio:con viti autoperforanti fosfatate diam 3,5 mm lun-ghezza 45 mm. ad angolari metallici dimensioni 30x30 mm.

•Finitura: con stucchi a base gesso per soli motivi estetici (non necessaria ai fini antincendio)

certificato n° I.g. 187617/2665 RF

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di setto autoportante con resistenza al fuoco R.E.I. 120 realizzata con due lastre “Fireguard 25” spessore 25 mm. costituite da si-licati e solfati di calcio, esenti da amianto, prodotte per laminazione con con-trollo dell’ essiccazione in stabilimento, omologate in classe 0 (incombustibile)

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cOMPARTIMENTAZIONI VERTIcAlI

mm, sul lato interno. Le lastre saranno applicate a giunti sfalsati con con viti autoperforanti fosfatate diam 3,5 mm con passo 250 mm. a profili montanti verticali a “C” 50x50x0,6 mm. posti ad interasse 600 mm. inseriti in guide a “U” 50x40x0,6 mm poste a pavimento e soffitto.Nell’intercapedine sarà inserito un materassino di lana minerale spessore 40 mm. densità 40 kg/mc.La finitura della superficie sarà realizzata con rasatura a base cementizia con stucco Unijoint armata con rete in fibra di vetro Uniroll

PARETE PER ESTERNI E lOcAlI uMIDI

Resistenzaalfuoco: REI 120Reazionealfuoco: clASSE 0 - A1caratteristiche tecniche:

•Orditura di supporto: profili montanti verticali a “C” 50x50x0,6 mm. e guide a “U” 55x40x0,6 mm poste a pavi-mento e soffitto, con inserita lana minerale spessore 40 mm. densità 40 kg/mc.

•Rivestimento protettivo: 2 lastre “Unipan”sp. 12,7 mm. e due lastre in cartongesso Lafarge Pregyplac - BA13 sp. 12,5 mm.

•Fissaggio: con viti autoperforanti fosfatate diam 3,5 mm lunghezza 40 mm.

•Finitura: rasatura armata con stucco a base cementizia “Unijoint”

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di parete per esterni e locali umidi ad orditura metallica e rivestimento con resistenza al fuoco R.E.I. 120, in conformità al rapporto di prova I.G. 183418/2626 RF, realizzata con due lastre “Unipan” spessore 12,7 mm. sui due lati esterni ottenute da un impasto di cemento Portland e inerti, con le due facce, fronte e retro, in rete di fibra di vetro con rivestimento polimerico, i bordi longitudinali assottigliati e irrobustiti grazie alla tecnologia EDGETECH® , omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco; e due lastre in cartongesso Lafarge Pregyplac - BA13 sp. 12,5

certificato n° I.g. 183418/2626 RF

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cOMPARTIMENTAZIONI VERTIcAlI

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cOMPARTIMENTAZIONIORIZZONTAlI

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cOMPARTIMENTAZIONI ORIZZONTAlI

Un compartimento antincendio viene definito come una “parte dell’edificio delimitata da elementi costruttivi di resistenza al fuoco predeterminata, (D.M. 30.11 83.) nella quale è prevista che l’intera durata di un eventuale incendio - fino all’esaurimento dei materiali combustibili o fino all’arrivo dei Vigili del fuoco rimanga confinata all’interno dei compartimenti senza che questo comporti alcun rischio di propagazione ad altre zone o compartimenti adiacenti. Un compartimento deve quindi essere com-pletamente isolato dagli altri e non avere parti che non resistano all’intero incendio.I compartimenti sono in pratica delle scatole a tenuta antincendio nei quali rileviamo elementi di compartimentazione verticale ed orizzontale.Un compartimento deve resistere per la durata dell’incendio teorico in modo da conservare la propria stabilità meccanica (non collassare), “caratteristica R”, la propria tenuta ai gas caldi e alle fiamme “caratteristica E” e all’isolamento termico (tale da impedire la propagazione per conduzione o irraggiamento), caratteristica I”. Le combinazioni delle tre caratteristiche compone la ben nota sigla R.E.I. che, seguita da un numero indicante i minuti primi, caratterizza la resistenza al fuoco di un elemento di compartimentazione.Nel caso degli elementi di compartimentazione orizzontali gli interventi sono tesi alla realizzazione di:•solaitagliafuoco•settitagliafuoco•riqualificazioniaifiniantincendiodisolaiesistentimedianteplaccatureinaderenzaocontrosoffitti.La normativa Italiana consente tre modi per addivenire ad una certificazione di compartimentazioni orizzontali:•metodosperimentale•metododoanalitico•metodoTabellare.In ogni caso occorrerà redigere da parte di professionista abilitato ai sensi della legge 818 del 07/12/84 e D.M. 25/03/85 una relazione valutativa che sia mirata alla certificazione del singolo compartimento nelle sue caratteristiche dimensionali, di carico e di vincolo.

I cONTROSOFFITTI

I controsoffitti nel caso della sicurezza antincendio possono assolvere a tre fondamentali compiti:• costituireunoschermoincombustibileinterpostofrapianoesoletta(controsoffittoinclasseO)• rendereresistentealfuocoilsolaioesistente• costituireunelementodicompartimentazioneproprioconfunzionediseparazionefrailpianoequalsiasitipodistrutturao

materiale esistente sopra il controsoffitto nel qual caso si individuano i “controsoffitti a membrana” o “membrane ceiling”.

controsoffitto in classe 0-A1Per controsoffitto in classe 0-A1 si intende un controsoffitto realizzato con un materiale incombustibile in modo che non dia alcun contributo al carico di incendio del compartimento in cui è contenuto. In questo caso è necessario che il materiale sia sottoposto ad una prova di incombustibilità secondo il D M 26.06.84 e successivamente sia omologato dal Ministero degli Interni. Il materiale incombustibile può essere veniciato superficialmente purché lo spessore della vernice sia inferiore a 0,6 mm. In questo caso rimane valida la classificazione di incombustibilità.La normativa italiana prevede l’uso di materiali in classe 0 soprattutto nelle zone sicure e nelle vie di fuga.

controsoffitto resistente al fuocoI controsoffitti atti alla resistenza al fuoco sono ben descritti nella lettera Circolare Prot. nr. DCPSTIA51283/FR del 16 gennaio 2004 del Ministero dell’Interno - DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE - DIREZIONE CENTRALE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA TECNICA - AREA PROTEZIONE PASSIVA dall’ oggetto: “Controsoffitti per stutture resistenti al fuoco - Chiarimenti sull’impiego di controsoffitti certificati ai sensi della circolare MI.SA. del 14 settembre 1961 n.91”.I controsoffitti utilizzati come protezione antincendio delle strutture si dividono in due categorie:a) controsoffitto con funzione propria di compartimentazione (anche detti controsoffitti a membrana);b) controsoffitti senza funzione propria di compartimentazione ma che contribuiscono alla resistenza al fuoco della struttura da essi protetta.

I cONTROSOFFITTI A MEMBRANAI controsoffitti a membranadi cui al comma a) sono sottoposti a prova con le modalità previste per i solai e le solette non portanti, con le quali vengono determinati sperimentalmente i requisiti “I” ed “E” cui si aggiunge il requisito “R” come previsto dal D.M. 30 novembre 1983. Costituiscono, loro stessi, una separazione orizzontale antincendio, prescindendo dalla eventuale struttura posta al di sopra di essi.Solo in questo modo tutti gli impianti tecnici ed elettrici presenti nell’intercapedine possono svolgere la loro funzione anche in presenza di un incendio.

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cOMPARTIMENTAZIONI ORIZZONTAlI

I cONTROSOFFITTI SENZA FuNZIONE PROPRIA DI cOMPARTIMENTAZIONEI controsoffitti senza funzione propria di compartimentazione comma b) contribuiscono alla resistenza al fuoco della struttura da essi protetta.Importante ai fini della valutazione dei rapporti di prova da parte dei professionisti è la modalità con cui è stata eseguita la prova stessa.La circolare cita:I controsoffitti senza funzione propria di compartimentazione sono sottoposti a prova a scelta del produttore, con le modalità previste per le strutture protette:

•senza applicazione di carico(comma 3.2.2 della circ.91/61)•con applicazione di carico (comma 3.2.1 di detta circolare).

Il risultato “R” di prove su controsoffitti condotta nel rispetto del comma 3.2.2 della circolare 91/61, cioè limitando il riscalda-mento della struttura protetta a 350°C (senzaapplicazionedicarico), èdirettamenteapplicabileaqualsiasi tipologiastrutturaleprotetta da identico controsoffitto, prescindendo dalle caratteristiche geometriche delle strutture a cui è applicato nonchè delle condizioni di carico, di vincolo e di resistenza meccanica del materiale impiegato sia esso acciaio, calcestruzzo, legno e purché il controsoffitto sia posto ad una distanza dalle strutture non inferiore a quella di prova. Per cui valgono i conte-nuti della lettera -circolare n.23752/4122 del 7112/1987 “strutture in legno controsoffitti”

Il risultato “R.E.I.” di prova condotta su controsoffitto nel rispetto del comma 3.2.1 della circolare 91/61, cioè portando alla per-dita di capacità portante la struttura cui esso è applicato (conapplicazionedicarico), èdirettamenteapplicabilesoltantoadidentichetipologiestrutturalicaratterizzatedageometrie,condizionidicarico,divincoloediresistenzameccanicacherisultinoconservativerispettoallerispettivecaratteristichedellestrutture inprova nonché con distanze fra con-trosoffitto e struttura non inferiore a quella di prova. Per essi non valgono i contenuti della lettera-circolare n.2375214122 dei 7112/1987 “Strutture in legno-controsofitti”.Particolare attenzione andrà posta sulle carpenterie leggere di sostegno, sul tipo e sul passo della pendinatura, sul fissaggio delle cornici perimetrali, sulla presenza di dispositivi di bloccaggio dei pannelli alla carpenteria metallica di sostegno (clips), sul trattamento dei giunti, sulla presenza di finiture superficiali, sull’alternanza degli strati costituenti il pannello isolante e sulla pre-senza di eventuali intercapedini all’interno del pannello.

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cOMPARTIMENTAZIONI ORIZZONTAlI

RIQuAlIFIcAZIONE DI SOlAIO lATEROcEMENTO IN ADERENZA

Resistenzaalfuoco: REI 120ReazioneAlFuoco: clASSE 0 - A1caratteristiche Tecniche:

•Supporto: solaio laterocemento spessore 16+4 cm.

•Rivestimentoprotettivo: 1 lastra “Fireguard 13”

•Fissaggio: con tasselli metallici interasse 600 mm. e colla cementizia “Firemix” spessore 2 mm.

•Finitura: con stucchi a base gesso per soli motivi estetici (non necessaria ai fini antincendio)

certificato n°: I.g. 171507/2509 RF

mento, omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco, in confor-mità al rapporto di prova I.G. 171507/2509 RF. Le lastre saranno applicate con tasselli metallici ad interasse 600 mm. ed incollate con colla cementizia “Firemix” spessore 2 mm.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di rivestimento di solai in laterocemento spessore minimo 20 cm con resistenza al fuoco R.E.I. 120 realizzata con lastre “Fire-guard 13” spessore 12,7 mm. costituite da silicati e solfati di calcio, esenti da amianto, prodotte per laminazione con controllo dell’ essiccazione in stabili-

RIQuAlIFIcAZIONE DI SOlAIO lATEROcEMENTO Su STRuTTuRA METAllIcA

Resistenzaalfuoco: REI 120ReazioneAlFuoco: clASSE 0 - A1caratteristiche Tecniche:

•Supporto: solaio laterocemento spessore 16+4 cm.

•Rivestimentoprotettivo: 1 lastra “Fireguard 13”

•Fissaggio: con viti autoperforanti fosfatate da 3,5 mm. po-ste ad interasse 25 cm, su profili metallici dimensioni 50x27 mm. posti ad interasse 500mm. e fissati al solaio.

•Finitura: dei giunti delle teste delle viti con Fireguard Com-pound

certificato n°: I.g. 171507/2509 RF I.g. 176505/2556 RF - estensione

Le lastre saranno avvitate con viti autoperforanti fosfatate da 3,5 mm, poste ad interasse 250 cm, su profili metallici dimensione 50x27 mm posti ad inte-rasse 500 mm. Compresa stuccatura dei giunti delle lastre e delle teste delle viti con stucco Fireguard Compound.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di rivestimento di solai in laterocemento spessore minimo 20 cm con resistenza al fuoco R.E.I. 120 realizzata con lastre “Fire-guard 13” spessore 12,7 mm. costituite da silicati e solfati di calcio, esenti da amianto, prodotte per laminazione con controllo dell’essiccazione in stabili-mento, omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco.

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cOMPARTIMENTAZIONI ORIZZONTAlI

RIQuAlIFIcAZIONE DI SOlAIO lATEROcEMENTO IN ADERENZA

Resistenzaalfuoco: REI 180ReazioneAlFuoco: clASSE 0 - A1caratteristiche Tecniche:

•Supporto: solaio laterocemento spessore 16+4 cm.

•Rivestimentoprotettivo: 2 lastre “Fireguard 13”

•Fissaggio: con tasselli metallici interasse 600 mm. e colla cementizia “Firemix” spessore 2 mm.

•Finitura: con stucchi a base gesso per soli motivi estetici (non necessaria ai fini antincendio)

certificato n°: I.g. 171507/2509 RF - uNI 9502

limento, omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco. Le lastre saranno applicate con tasselli metallici ad interasse 600 mm. ed incollate con colla cementizia “Firemix” spessore 2 mm.

Descrizione Di capitolati

fornitura e posa in opera di rivestimento di solai in laterocemento spessore minimo 20 cm con resistenza al fuoco R.E.I. 180 realizzata con lastre “Fire-guard 13” spessore 2x12,7 mm. costituite da silicati e solfati di calcio, esenti da amianto, prodotte per laminazione con controllo dell’essiccazione in stabi-

RIQuAlIFIcAZIONE DI SOlAIO TIPO “PREDAllES” IN ADERENZA

Resistenzaalfuoco: REI 120Reazionealfuoco:clASSE 0 - A1caratteristiche tecniche:

•Supporto: solaio tipo “Predalles” spessore 16 + 4 cm.

•Rivestimento protettivo: lastre “Fireguard 13”

• Fissaggio: con tasselli metallici interasse 600 mm. e colla cementizia “Firemix” spessore 2 mm.

•Finitura: con stucchi a base gesso per soli motivi estetici (non necessaria ai fini antincendio)

certificato n° I.g. 171507/2509 RF - uNI 9502

in stabilimento, omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco. Le lastre saranno applicate con tasselli metallici ad interasse 600 mm. ed incollate con colla cementizia “Firemix” spessore 2 mm.

Descrizione Di capitolato

Fornitura e posa in opera di rivestimento di solai tipo Predalles spessore minimo 20 cm con resistenza al fuoco R.E.I. 120 realizzata con lastre “Fireguard 13” spessore 12,7 mm. costituite da silicati e solfati di calcio, esenti da amianto, prodotte per laminazione con controllo dell’essiccazione

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cOMPARTIMENTAZIONI ORIZZONTAlI

RIQuAlIFIcAZIONE DI SOlETTA IN cEMENTO ARMATO

Resistenzaalfuoco:REI 120Reazionealfuoco: clASSE 0 - A1

caratteristiche tecniche:

•Supporto: solaio in cemento armato spessore 14,5 cm. e copriferro 2,5 cm.

•Rivestimento protettivo: lastre “Fireguard 13”

•Fissaggio: con tasselli metallici interasse 600 mm. e colla cementizia “Firemix” spessore 2 mm.

•Finitura: con stucchi a base gesso per soli motivi estetici (non necessaria ai fini antincendio)

certificato n° I.g. 171507/2509 RF - uNI 9502

dell’essiccazione in stabilimento, omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco. Le lastre saranno applicate con tasselli metallici ad interasse 600 mm. ed incollate con colla cementizia “Firemix” spessore 2 mm.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di rivestimento di solai in cemento armato spessore minimo 14,5 cm. e copriferro 2,5 cm. con resistenza al fuoco R.E.I. 120 realizzata con lastre “Fireguard 13” spessore 12,7 mm. costituite da silicati e solfati di calcio, esenti da amianto, prodotte per laminazione con controllo

Resistenzaalfuoco: REI 120Reazionealfuoco: clASSE 0 - A1caratteristiche tecniche:

•Supporto: soletta in cemento armato spessore 10 cm. e travi metalliche

•Rivestimento protettivo: lastre “Fireguard 13” poste a 20 cm. dall’intradosso delle travi

•Fissaggio: viti autoperforanti fosfatate poste ad interasse 250 mm. avvitate ad una struttura metallica costituita da profili a “C” in acciaio zincato dimensioni 50x 27x0,6 mm.

•Finitura: dei giunti e delle teste delle viti con stucco Fire-guard Compound.

certificato n° I.g. 176505/2556 RF

rasse 250 mm. ad una struttura metallica composta da una orditura secon-daria costituita da profili a “C” in acciaio zincato dimensioni 50x27x0,6 mm. posti ad interasse 500 mm. e da una orditura metallica principale costituita dagli stessi profili a “C” posti ad interasse 900 mm. fissati all’orditura secon-daria a mezzo di appositi ganci ortogonali e pendinati ad interasse 500 mm.Compresa stuccatura dei giunti delle lastre e delle teste delle viti con stucco Fireguard Compound.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di controsoffitto su solaio metallico non collaborante con resistenza al fuoco R.E.I. 120 posto a 20 cm. dall’ intradosso delle travi realizzato con lastre “Fireguard 13” spessore 12,7 mm. costituite da silicati e solfati di calcio, esenti da amianto, prodotte per laminazione con controllo dell’ essiccazione in stabilimento, omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco in conformità al certificato Istituto Giordano 176505/2556 RF. Le lastre saranno avvitate con viti autoperforanti fosfatate poste ad inte-

cONTROSOFFITTO RIBASSATO A STRuTTuRA NAScOSTA

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Resistenzaalfuoco: REI 120Reazionealfuoco: clASSE 0 - A1caratteristiche tecniche:

•Supporto: soletta in cemento armato spessore 5 cm. e travi metalliche

•Rivestimentoprotettivo: 2 lastre “Fireguard 13” poste a 1 cm. dall’intradosso delle travi

•Fissaggio: viti autoperforanti fosfatate poste ad interasse 250 mm. avvitate ad una struttura metallica costituita da profili a “C” in acciaio zincato dimensioni 50x 27x0,6 mm.

•Finitura: dei giunti e delle teste delle viti con stucco Fire-guard Compound.

certificato n° I.g. 178738/2577 RF

Giordano 178738/2577 RF. Le lastre saranno avvitate con viti autoperforanti fosfatate poste ad interasse 250 mm. ad una struttura metallica composta da una orditura costituita da profili a “C” dimensioni 50x27x0,6 mm. in acciaio zincato posti ad interasse 400 mm. e pendinati ad interasse 900 mm.Compresa stuccatura dei giunti delle lastre e delle teste delle viti con stucco Fireguard Compound.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di controsoffitto su solaio metallico non collaborante con resistenza al fuoco R.E.I. 120 posto a 1 cm. dall’ intradosso delle travi realizzato con doppio strato di lastre “Fireguard 13” spessore 2x12,7 mm. costituite da silicati e solfati di calcio, esenti da amianto, prodotte per lami-nazione con controllo dell’ essiccazione in stabilimento, omologate in clas-se 0 (incombustibile) di reazione al fuoco in conformita’ al certificato Istituto

cONTROSOFFITTO IN ADERENZA A STRuTTuRA NAScOSTA

Resistenzaalfuoco: REI 180Reazionealfuoco: clASSE 0 - A1caratteristiche tecniche:

•Supporto: travi metalliche e soletta in cemento armato spessore 20 cm.

•Rivestimentoprotettivo: lastre “Fireguard S” 600X600X6 mm. poste a 1 cm. dall’ intradosso delle travi e lana di roccia spessore 40 mm. densita’ 50 kg/mc

•Fissaggio: in appoggio su una struttura metallica costituita da profili a “T” in acciaio zincato dimensioni 24x38x0,4 mm.

•Finitura: non prevista

certificato n°: cSI 1079 RF

I pannelli saranno posati su una struttura metallica composta da profili a “T” in acciaio zincato dimensioni 24x38x0,4 mm. pendinata con pendini in filo di acciaio spessore 2 mm a passo 600 mm.Nell’intercapedine sarà inserito un materassino di lana di roccia spessore 40 mm. densità 50 kg/mc.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di controsoffitto su solaio metallico non collaborante con resistenza al fuoco R.E.I. 180 posto a 1 cm. dall’intradosso delle travi realizzato pannelli denominati “Fireguard S” dimensioni 600x600x6 mm. - costituite da silicati di calcio a matrice cementizia, esenti da amianto, prodotte in autoclave, esenti da amianto, omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco - in conformità al certificato CSI 1079 RF.

cONTROSOFFITTO IN ADERENZA A STRuTTuRA IN VISTA

cOMPARTIMENTAZIONI ORIZZONTAlI

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Resistenzaalfuoco: REI 120Reazionealfuoco: clASSE 0 - A1caratteristiche tecniche:

•Supporto: tegoli in c.a. o c.a.p. con soletta spessore 10cm.

•Rivestimentoprotettivo: lastre “Fireguard 13” poste a 20 cm. dall’ intradosso delle travi

•Fissaggio: viti autoperforanti fosfatate poste ad interasse 250 mm. avvitate ad una struttura metallica costituita da profili a “C” in acciaio zincato dimensioni 50x 27x0,6 mm.

•Finitura: dei giunti e delle teste delle viti con stucco Fire-guard Compound.

certificato n°: I.g. 176505/2556 RF

orditura secondaria costituita da profili a “C” in acciaio zincato dimensioni 50x27x0,6 mm. posti ad interasse 500 mm.orditura metallica principale costituita dagli stessi profili a “C” posti ad interasse 900 mm. fissati all’orditura secondaria a mezzo di appositi ganci ortogonali e pendinati ad interasse 500 mm.Compresa stuccatura dei giunti delle lastre e delle teste delle viti con stucco Fireguard Compound.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di controsoffitto su: tegoli in c.a. o c.a.p. con resistenza al fuoco R.E.I. 120 posto a 20 cm. dall’intradosso delle travi realizzato con lastre “Fireguard 13” spessore 12,7 mm. costituite da silicati e solfati di calcio, esenti da amianto, prodotte per laminazione con controllo dell’ essiccazione in stabilimento, omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco in conformità al certificato Istituto Giordano 176505/2556 RF. Le lastre saranno avvitate con viti autoperforanti fosfatate poste ad interasse 250 mm. ad una struttura metallica composta da:

PROTEZIONE DI TEgOlI IN c.A. E c.A.P. cON cONTROSOFFITTO RIBASSATO

Resistenzaalfuoco: REI 120Reazionealfuoco: clASSE 0 - A1caratteristiche tecniche:

•Supporto: tegoli in c.a. o c.a.p. con soletta spessore 5 cm.

•Rivestimentoprotettivo: 2 lastre “Fireguard 13” poste a 1 cm. dall’ intradosso delle travi

•Fissaggio: viti autoperforanti fosfatate poste ad interasse 250 mm. avvitate ad una struttura metallica costituita da profili a “C” in acciaio zincato dimensioni 50x 27x0,6 mm.

•Finitura: dei giunti e delle teste delle viti con stucco Fire-guard Compound.

certificato n°: I.g. 178738/2577 RF

Giordano 178738/2577 RF. Le lastre saranno avvitate con viti autoperforanti fosfatate poste ad interasse 250 mm. ad una struttura metallica composta da una orditura costituita da profili a “C” dimensioni 50x27x0,6 mm. in acciaio zincato posti ad interasse 400 mm. e pendinati ad interasse 900 mm.Compresa stuccatura dei giunti delle lastre e delle teste delle viti con stucco Fireguard Compound.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di controsoffitto su tegoli in c.a. o c.a.p. con resistenza al fuoco R.E.I. 120 posto a 1 cm. dall’ intradosso delle travi realizzato con doppio strato di lastre “Fireguard 13” spessore 2x12,7 mm. costituite da silicati e solfati di calcio, esenti da amianto, prodotte per laminazione con controllo dell’ essiccazione in stabilimento, omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco in conformità al certificato Istituto

PROTEZIONE DI TEgOlI IN c.A. E c.A.P. cON cONTROSOFFITTO IN ADERENZA

cOMPARTIMENTAZIONI ORIZZONTAlI

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PROTEZIONE DI SOlAI lEgNO cON cONTROSOFFITTO IN ADERENZA

Giordano 178738/2577 RF. Le lastre saranno avvitate con viti autoperforanti fosfatate poste ad interasse 250 mm. ad una struttura metallica composta da una orditura costituita da profili a “C” dimensioni 50x27x0,6 mm. in acciaio zincato posti ad interasse 400 mm. e pendinati ad interasse 900 mm.Compresa stuccatura dei giunti delle lastre e delle teste delle viti con stucco Fireguard Compound.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di controsoffitto su solaio con travi in legno e tavolato, con resistenza al fuoco R.E.I. 60 posto a 3 cm. dall’intradosso delle travi realizzato con strato di lastre “Fireguard 13” spessore 12,7 mm. costituite da silicati e solfati di calcio, esenti da amianto, prodotte per laminazione con controllo dell’essiccazione in stabilimento, omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco in conformita’ al certificato Istituto

Resistenzaalfuoco: REI 60Reazionealfuoco: clASSE 0 - A1caratteristiche tecniche:

•Supporto: solaio con travi in legno e tavolato.

•Rivestimentoprotettivo: 1 lastra “Fireguard 13” posta a 3 cm. dall’intradosso delle travi

•Fissaggio: viti autoperforanti fosfatate poste ad interasse 250 mm. avvitate ad una struttura metallica costituita da profili a “C” in acciaio zincato dimensioni 50x27x0,6 mm.

•Finitura: dei giunti e delle teste delle viti con stucco Fire-guard Compound.

certificato n° I.g. 178738/2577 RF - uNI 9504

Resistenzaalfuoco: REI 120Reazionealfuoco: clASSE 0 - A1caratteristiche tecniche:

•Supporto: solaio con travi in legno e soletta in c.a. spes-sore 10 cm.

•Rivestimentoprotettivo: 1 lastra “Fireguard 13” posta a 20 cm. dall’intradosso delle travi

•Fissaggio: viti autoperforanti fosfatate poste ad interasse 250 mm. avvitate ad una struttura metallica costituita da profili a “C” in acciaio zincato dimensioni 50x 27x0,6 mm.

•Finitura: dei giunti e delle teste delle viti con stucco Fire-guard Compound.

certificato n° I.g. 176505/2556 RF

una orditura secondaria costituita da profili a “C” in acciaio zincato dimensioni 50x27x0,6 mm. posti ad interasse 500 mm e da una orditura metallica principale costituita dagli stessi profili a “C” posti ad interasse 900 mm. fissati all’orditura secondaria a mezzo di appositi ganci ortogonali e pendinati ad interasse 500 mm.Compresa stuccatura dei giunti delle lastre e delle teste delle viti con stucco Fireguard Compound.

Descrizione per capitolato

fornitura e posa in opera di controsoffitto su solaio con travi in legno e soletta in c.a. spessore 10 cm con resistenza al fuoco R.E.I. 120 posto a 20 cm. dall’ intradosso delle travi realizzato con lastre “Fireguard 13” spessore 12,7 mm. costituite da silicati e solfati di calcio, esenti da amianto, prodotte per laminazione con controllo dell’ essiccazione in stabilimento, omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco in conformita’ al certificato Istituto Giordano 176505/2556 RF. Le lastre saranno avvitate con viti autoperforanti fosfatate poste ad interasse 250 mm. ad una struttura metallica composta da

PROTEZIONE DI SOlAI lEgNO cON cONTROSOFFITTO RIBASSATO

cOMPARTIMENTAZIONI ORIZZONTAlI

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cONTROSOFFITTO A MEMBRANA

fosfatate poste ad interasse 250 mm. ad una struttura metallica composta da una orditura costituita da profili a “C” dimensioni 50x27x0,6 mm. in acciaio zincato posti ad interasse 400 mm. e pendinati ad interasse 900 mm.Compresa stuccatura dei giunti delle lastre e delle teste delle viti con stucco Fireguard Compound.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di controsoffitto a membrana con resistenza al fuoco R.E.I. 60 realizzato con doppio strato di lastre “Fireguard 13” spessore 2x12,7 mm. costituite da silicati e solfati di calcio, esenti da amianto, prodotte per laminazione con controllo dell’essiccazione in stabilimento, omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco in conformita’ al certificato Istituto Giordano 182385/2621 RF. Le lastre saranno avvitate con viti autoperforanti

Resistenzaalfuoco: REI 60Reazionealfuoco: clASSE 0 - A1caratteristiche tecniche:

•Supporto: non previsto.

•Rivestimentoprotettivo: 2 lastre “Fireguard 13”

•Fissaggio: viti autoperforanti fosfatate poste ad interasse 250 mm. avvitate ad una struttura metallica costituita da profili a “C” in acciaio zincato dimensioni 50x27x0,6 mm.

•Finitura: dei giunti e delle teste delle viti con stucco Fire-guard Compound.

certificato n° I.g. 182385/2621 RF

PROTEZIONE DI SOlAI lEgNO cON cONTROSOFFITTO IN ADERENZA

Giordano 178738/2577 RF. Le lastre saranno avvitate con viti autoperforanti fosfatate poste ad interasse 250 mm. ad una struttura metallica composta da una orditura costituita da profili a “C” dimensioni 50x27x0,6 mm. in acciaio zincato posti ad interasse 400 mm. e pendinati ad interasse 900 mm.Compresa stuccatura dei giunti delle lastre e delle teste delle viti con stucco Fireguard Compound.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di controsoffitto su solaio con travi in legno e tavolato, con resistenza al fuoco R.E.I. 120 posto a 1 cm. dall’intradosso delle travi realizzato con doppio strato di lastre “Fireguard 13” spessore 2x12,7 mm. costituite da silicati e solfati di calcio, esenti da amianto, prodotte per laminazione con controllo dell’essiccazione in stabilimento, omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco in conformità al certificato Istituto

Resistenzaalfuoco: REI 120Reazionealfuoco: clASSE 0 - A1caratteristiche tecniche:

•Supporto: solaio con travi in legno e tavolato e soletta in c.a. spessore 5 cm.

•Rivestimentoprotettivo: 2 lastre “Fireguard 13” poste a 1 cm. dall’intradosso delle travi

•Fissaggio: viti autoperforanti fosfatate poste ad interasse 250 mm. avvitate ad una struttura metallica costituita da profili a “C” in acciaio zincato dimensioni 50x27x0,6 mm.

•Finitura: dei giunti e delle teste delle viti con stucco Fire-guard Compound.

certificato n° I.g. 178738/2577 RF

cOMPARTIMENTAZIONI ORIZZONTAlI

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PROTEZIONE DI IMPIANTIE ATTRAVERSAMENTI

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PROTEZIONE DI IMPIANTI E ATTRAVERSAMENTI

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cONDOTTE PER cAVI ElETTRIcI

I cavi e le linee elettriche in genere vengono protetti per garantirne la funzionalità in caso di incendio ed evitare la propagazione dello stesso attraverso i condotti (fuoco dall’ esterno). Altro intento è quello di proteggere i locali da un eventuale incendio dei cavi elettrici (fuoco dall’ interno). La normativa italiana prevede la certificazione attraverso la circolare 91/61 nel caso “fuoco dall’esterno” mentre per il caso fuoco dall’ interno normalmente ci si appoggia a normative straniere soprattutto tedesche quali la norma DIN 4102 parte 11.

DIMENSIONAMENTO

cASI PARTIcOlARI

1200 1200

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Le condotte di ventilazione costituiscono un pericoloso veicolo di propagazione dell’incendio attraverso i diversi comparti resi-stenti al fuoco. L’ intervento di protezione passiva andrà realizzato in modo da evitare la propagazione dell’ incendio attraverso il posizionamento di serrande tagliafuoco in corrispondenza delle compartimentazioni oppure mediante scatolatura della con-dotta stessa verificando sia protezioni per il fuoco dall’ interno che dall’esterno. La normativa italiana prevede la certificazione attraverso la circolare 91/61 del caso “fuoco dall’esterno” mentre per il caso fuoco dall’interno normalmente ci si appoggia a normative straniere soprattutto tedesche quali la norma DIN 4102 parte 11.

DIMENSIONAMENTO

cASI PARTIcOlARI

cONDOTTE DI VENTIlAZIONE

1200

< 60 0 x 600 < 60 0 x 600

< 60 0 x 600

< 60 0 x 600 < 60 0 x 600

PROTEZIONE DI IMPIANTI E ATTRAVERSAMENTI

1200

< 60 0 x 600 < 60 0 x 600

< 60 0 x 600

< 60 0 x 600 < 60 0 x 600

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PROTEZIONE DI IMPIANTI E ATTRAVERSAMENTI

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DIMENSIONAMENTO VERTIcAlE

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PROTEZIONE DI IMPIANTI E ATTRAVERSAMENTI

caratteristiche tecniche:

•Orditura di supporto: tiranti metallici diametro 12 mm. an-corati al solaio e traversina di supporto in acciaio dimensioni 50x40x2 mm., posti a passo non superiore a 1,2 m.

•Rivestimento protettivo: lastre “Fireguard 40” spessore 40 mm.

•Fissaggio: con viti autoperforanti fosfatate diam 4,2 mm lunghezza 75 mm. (angolari metallici dimensioni 40x40x0.6 mm. eventuali per applicazioni speciali) e colla “Fireguard Glue”.

•Finitura: con stucchi a base gesso per soli motivi estetici (non necessaria ai fini antincendio)

ResistenzaalFuoco:REI 120ReazionealFuoco: classe 0 - A1

certificato n° I.g. 225746/2950 FR

passo 250 mm., i giunti delle lastre saranno rivestiti con una striscia di “Fire-guard Glue” spessore 6 mm. e larghezza 100 mm. Il rivestimento sarà appoggiato ad un profilo a “C” dimensioni 50x40x2 mm. fissato al solaio con barre filettate diametro 12 mm. posto a passo non su-periore a 1,2 m.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di rivestimento di condotte per cavi elettrici con resistenza al fuoco R.E.I. 120 realizzata con lastre “Fireguard 40” spesso-re 40 mm. costituite da silicati di calcio, esenti da amianto, omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco in conformità al certificato I.G. 225746/2950 FR. Le lastre saranno incollate con colla “Fireguard Glue” e fissate con viti autoperforanti fosfatate diametro 4,2 mm lunghezza 75 mm. a

PROTEZIONE DI cONDOTTE cAVI ElETTRIcI

caratteristiche tecniche:

•Orditura di supporto: tiranti metallici diametro 12 mm. an-corati al solaio e traversina di supporto in acciaio dimensioni 50x40x2 mm., posti a passo non superiore a 1,2 m.

•Rivestimento protettivo: lastre “Fireguard 40” spessore 40 mm.

•Fissaggio: con viti autoperforanti fosfatate diam 4,2 mm lunghezza 75 mm. (angolari metallici dimensioni 40x40x0.6 mm. eventuali per applicazioni speciali) e colla “Fireguard Glue”.

•Finitura: con stucchi a base gesso per soli motivi estetici (non necessaria ai fini antincendio)

ResistenzaalFuoco:REI 120ReazionealFuoco: classe 0 - A1

PROTEZIONE DI cONDOTTE DI VENTIlAZIONE

certificato n° I.g. 225746/2950 FR

passo 250 mm., i giunti delle lastre saranno rivestiti con una striscia di “Fire-guard Glue” spessore 6 mm. e larghezza 100 mm. Il rivestimento sarà appoggiato ad un profilo a “C” dimensioni 50x40x2 mm. fissato al solaio con barre filettate diametro 12 mm. posto a passo non su-periore a 1,2 m.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di rivestimento di condotte di ventilazione con resistenza al fuoco R.E.I. 120 realizzata con lastre “Fireguard 40” spesso-re 40 mm. costituite da silicati di calcio, esenti da amianto, omologate in classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco in conformità al certificato I.G. 225746/2950 FR. Le lastre saranno incollate con colla “Fireguard Slog” e fissate con viti autoperforanti fosfatate diametro 4,2 mm lunghezza 75 mm. a

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PROTEZIONE DI IMPIANTI E ATTRAVERSAMENTI

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Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di rivestimento di condotte di ventilazione con resistenza al fuoco R.E.I. 120 realizzata con MATERASSINO OISTER, costituito da un feltro a base di fibre minerali non biopersistenti additivate con una speciale resina più uno strato riflettente, protetto in esterno con una speciale tessuto di vetro antispolvero, applicato in doppio strato. spessore 2x 30

mm. a giunti sfalsati. Il primo strato di MATERASSINO OISTER con spessore 30 mm sarà applicato avvolgendo la condotta di ventilazione e fissandolo con nastro adesivo, poi sarà applicato il secondo strato di MATERASSINO OISTER con spessore di 30 mm sfalsando i giunti e fissandolo con filo in acciaio a un passo di 400 mm.

certificato n° cSI 0804 RF

caratteristiche tecniche:

•Ordituradisupporto: tiranti metallici diametro 10 mm. an-corati al solaio e traversina di supporto in acciaio dimensioni 50x40x2 mm.

•Rivestimentoprotettivo: MATERASSINO OISTER, feltro a base di fibre minerali non biopersistenti addittivate con una speciale resina più uno strato riflettente, protetto in esterno con una speciale tessuto di vetro antispolvero, applicato in doppio strato. spessore 2x 30 mm. a giunti sfalsati.

•Fissaggio: con nastro adesivo il primo strato, con filo in ac-ciaio a passo 400 mm. il secondo.

•Finitura: non prevista

ResistenzaalFuoco:REI 120ReazionealFuoco: classe 0 - A1 D.M.10.03.2005all.C

PROTEZIONE DI cONDOTTE DI VENTIlAZIONE

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di rivestimento di condotte per cavi elettrici con re-sistenza al fuoco R.E.I. 120 realizzata con MATERASSINO OISTER, costituito da un feltro a base di fibre minerali non biopersistenti addittivate con una speciale resina più uno strato riflettente, protetto in esterno con una specia-le tessuto di vetro antispolvero, applicato in doppio strato. spessore 2x 30

mm. a giunti sfalsati. Il primo strato di MATERASSINO OISTER con spessore 30 mm sarà applicato avvolgendo la condotta di ventilazione e fissandolo con nastro adesivo, poi sarà applicato il secondo strato di MATERASSINO OISTER con spessore di 30 mm sfalsando i giunti e fissandolo con filo in acciaio a un passo di 400 mm.

certificato n° cSI 0804 RF

caratteristiche tecniche:

•Ordituradisupporto: tiranti metallici diametro 10 mm. an-corati al solaio e traversina di supporto in acciaio dimensioni 50x40x2 mm.

•Rivestimento protettivo: MATERASSINO OISTER, feltro a base di fibre minerali non biopersistenti addittivate con una speciale resina più uno strato riflettente, protetto in esterno con una speciale tessuto di vetro antispolvero, applicato in doppio strato. spessore 2x 30 mm. a giunti sfalsati.

•Fissaggio: con nastro adesivo il primo strato, con filo in ac-ciaio a passo 400 mm. il secondo.

•Finitura: non prevista

ResistenzaalFuoco:REI 120ReazionealFuoco: classe 0 - A1 D.M.10.03.2005all.C

PROTEZIONE DI cONDOTTE cAVI ElETTRIcI

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PROTEZIONE DI IMPIANTI E ATTRAVERSAMENTI

PROTEZIONE DI TuBAZIONI METAllIchE

ResistenzaalFuoco:REI 120ReazionealFuoco: classe 0 - A1caratteristiche tecniche:

•Orditura di supporto: angolare in acciaio dimensioni 40x40x06 mm.

•Rivestimento protettivo: lastre “Fireguard 40” spessore 40 mm.

•Fissaggio: con viti autoperforanti fosfatate diam 4,2 mm lunghezza 75 mm. (angolari metallici dimensioni 40x40x0.6 mm. eventuali per applicazioni speciali) e colla “Fireguard Glue”.

•Finitura: con stucchi a base gesso per soli motivi estetici (non necessaria ai fini antincendio)

certificato n° I.g. 225766/2950 FR

FR. Le lastre saranno incollate con colla “Fireguard Glue” e fissate con viti autoperforanti fosfatate diametro 4,2 mm lunghezza 75 mm. a passo 250 mm. Il rivestimento sarà avvitato a un profilo a “L” dimensioni 40x40x0,6 mm fissato al solaio con tasselli metallici.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di rivestimento di tubazioni metalliche con resistenza al fuoco R.E.I. 120 realizzata con lastre “Fireguard 40” spessore 40 mm. co-stituite da silicati di calcio, esenti da amianto, omologate in classe 0 (incom-bustibile) di reazione al fuoco in conformità al certificato I.G. 2257461/2950

PROTEZIONE DI TuBAZIONI METAllIchE

ResistenzaalFuoco:REI 120ReazionealFuoco: classe 0 - A1 D.M.10.03.2005all.Ccaratteristiche tecniche:

•Ordituradisupporto:non prevista.

•Rivestimentoprotettivo:MATERASSINO OISTER, feltro a base di fibre minerali non biopersistenti addittivate con una speciale resina più uno strato riflettente, protetto in esterno con una speciale tessuto di vetro antispolvero, applicato in doppio strato. spessore 2x 30 mm. a giunti sfalsati.

•Fissaggio:con nastro adesivo il primo strato, con filo in ac-ciaio a passo 333 mm. il secondo.

•Finitura:non prevista.

certificato n° I.g. 125059/1918 RF

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di rivestimento di tubazioni metalliche con resi-stenza al fuoco R.E.I. 120 realizzata con MATERASSINO OISTER, costituito da un feltro a base di fibre minerali non biopersistenti additivate con una speciale resina più uno strato riflettente, protetto in esterno con una specia-le tessuto di vetro antispolvero, applicato in doppio strato. spessore 2x 30

mm. a giunti sfalsati. Il primo strato di MATERASSINO OISTER con spes-sore 30 mm sarà applicato avvolgendo la tubazione metallica e fissandolo con nastro adesivo, poi sarà applicato il secondo strato di MATERASSINO OISTER con spessore di 30 mm sfalsando i giunti e fissandolo con filo in acciaio a un passo di 333 mm.

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PROTEZIONE DI IMPIANTI E ATTRAVERSAMENTI

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muratura dal lato incendio con 3 tasselli ad espansione. Prezzi per i seguenti diametri: 40 mm., 50 mm., 63 mm., 75 mm., 90 mm., 100 mm., 110 mm., 125 mm., 140 mm., 160 mm., 200 mm., 250 mm.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di COLLARI PER TUBAZIONI COMBUSTIBILI “GB-C” con resistenza al fuoco R.E.I. 180 certificata su pareti in muratura, costituiti da un guscio metallico di larghezza 50 mm. contenente materiale intumescente. Il collare deve essere avvolto attorno al tubo e fissato alla

certificato n°: cSI 0780 RF

caratteristiche tecniche:•Incasidiincendio,letubazionicombustibili(PVC,Plastica,

ecc.) bruciano e fondono in pochi minuti lasciando libero un varco che rappresenta una zona critica capace di compro-mettere la resistenza al fuoco di un elemento di compar-timentazione. I COLLARI PER TUBAZIONI COMBUSTIBILI “GB-C” ovviano a questo problema formando, una schiuma isolante che va a chiudere il passaggio

•Supporto: pareti in muratura

•Prodotto da applicare: COLLARI PER TUBAZIONI COM-BUSTIBILI “GB-C”

•Fissaggio: meccanico con tasselli

•Finitura: non prevista

Resistenzaalfuoco: REI 180

ATTRAVERSAMENTI DI TuBI cOMBuSTIBIlI - DAll’ ESTERNO

ATTRAVERSAMENTI

In qualsiasi edificio esistono canali sotterranei, cavi elettrici, sistemi di comunicazione, condotti HVAC, tubi di plastica o metallici che attraversano pareti e solai tagliafuoco. Una volta che un muro o un solaio è stato attraversato, perde le sue caratteristiche di tenuta ed isolamento in quanto si creano aperture che permettono il passaggio di fiamme e fumi , per quanto localizzati. Ogni comunicazione tra un comparto antincendio e l’altro si definisce “attraversamento” sia esso “tecnologico” quale ad esempio le canalette, le tubazioni, le passerelle, i pluviali, le canalizzazioni per condizionarnento o estrazione, etc. sia esso “strutturale” quale i giunti strutturali, giunti di dilatazione, etc.Lo scopo del trattamento dell’attraversamento, quindi, è quello di adeguare la resistenza al fuoco dell’apertura a quella dell’ele-mento di compartimentazione al fine di costituire una barriera passiva che impedisca la propagazione dell’incendio.Qui di seguito vengono illustrate alcune soluzioni certificate di attraversamenti protetti con sistemi GLOBAL BUILDING in re-lazione al tipo di supporto di tipo tradizionale (laterizio) o leggera (cartongesso) - in quanto i comportamenti al fuoco dei due sistemi sono molto diversi - ed in relazione al tipo di attraversamento stesso.

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PROTEZIONE DI IMPIANTI E ATTRAVERSAMENTI

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di MANICOTTI PER TUBAZIONI INCOMBUSTIBILI “GB-M” con resistenza al fuoco R.E.I. 180 certificata su pareti in muratura, costituiti da un involucro in tessuto minerale incombustibile, riempito interna-mente con fibre minerali ad alta densità e resistenti ad altissime temperature

spessore 25 mm e lunghezza 610 mm.. Il manicotto deve essere avvolto attorno al tubo sul lato non esposto al fuoco o su entrambi i lati se il pericolo di incendio è bilaterale e fissato con due fascette metalliche. Prezzi per i se-guenti diametri: 34 mm., 60 mm., 89 mm., 114 mm., 140 mm., 168 mm.

certificato n°: I.g. 68916/1122 RF

caratteristiche tecniche:•Incasodiincendiolatemperaturadiuntubometallicopas-

sante attraverso un muro tagliafuoco, può diventare talmen-te alta, anche nella zona non esposta, da risultare pericolosa soprattutto a causa di fenomeni di irraggiamento. L’alta tem-peratura inoltre, può provocare combustioni indesiderate sui materiali in appoggio al tubo interessato dal fenomeno termi-co. I MANICOTTI PER TUBAZIONI INCOMBUSTIBILI “GB-M” sono cuscini coibenti in grado di isolare termicamente una tubazione metallica riducendo l’irraggiamento nella zona non esposta al fuoco.

•Supporto: pareti in muratura•Prodotto da applicare: MANICOTTI PER TUBAZIONI IN-

COMBUSTIBILI “GB-M” •Fissaggio: fascette metalliche•Finitura: non prevista

Resistenzaalfuoco: REI 180

ATTRAVERSAMENTI DI TuBI INcOMBuSTIBIlI

ATTRAVERSAMENTI DI TuBI cOMBuSTIBIlI - DAll’ INTERNO

Resistenzaalfuoco: REI 180

caratteristiche tecniche:•In casi di incendio,le tubazioni combustibili (PVC,Plastica,

ecc.) bruciano e fondono in pochi minuti lasciando libero un varco che rappresenta una zona critica capace di compro-mettere la resistenza al fuoco di un elemento di compartimen-tazione. I NASTRI TERMOESPANDENTE PER TUBAZIONI COMBUSTIBILI “GB-TC” ovviano a questo problema forman-do, una schiuma isolante che va a chiudere il passaggio

•Supporto: pareti in muratura

•Prodotto da applicare: NASTRO TERMOESPANDENTE PER TUBAZIONI COMBUSTIBILI “GB-TC”

•Fissaggio: avvolgimento intorno al tubo

•Finitura: non prevista

certificato n°: c.S.I: 0780 RF

rimasto fra la tubazione e il muro. La sigillatura della parte esterna può essere chiusa con normale malta cementizia su entrambi i lati. Prezzi per i seguenti diametri: 40 mm., 50 mm., 63 mm., 75 mm., 90 mm., 100 mm., 110 mm., 125 mm., 140 mm., 160 mm., 200 mm., 250 mm.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di NASTRO TERMOESPANDENTE PER TUBAZIONI COMBUSTIBILI “GB-TC” con resistenza al fuoco R.E.I. 180 certificata su pa-reti in muratura, costituito da materiale intumescente larghezza 100 mm. Il nastro deve essere avvolto attorno al tubo da proteggere e inserito nel varco

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PROTEZIONE DI IMPIANTI E ATTRAVERSAMENTI

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Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di PROTEZIONE DI GIUNTI DI DILATAZIONE “GB-DI” con resistenza al fuoco R.E.I. 180 certificata su pareti in muratura, co-stituiti da una guarnizione autoportante elastica, fibre minerali e componenti termoespandenti resistenti ad altissime temperature, spessore 100 mm.

I pannelli devono essere posizionati a chiusura del giunto comprimendoli leg-germente.Prezzi per i seguenti spessore del giunto: da 20 a 40 mm., da 25 a 60 mm., da 65 a 80 mm., da 85 a 120 mm., da 125 a 180 mm., da 185 a 240 mm.

certificato n° c.S.I. 0780 RF

caratteristiche tecniche:•Gli elementi strutturali e di compartimentazione, necessita-

no di interspazi capaci di compensare le naturali dilatazio-ni dovute sia alle escursioni termiche che alle variazioni di carico. Questi varchi compromettono la resistenza al fuoco delle strutture. A tale esigenza rispondono le PROTEZIONE DI GIUNTI DI DILATAZIONE “GB-DI”

•Supporto: pareti in muratura

•Prodotto da applicare: PROTEZIONE DI GIUNTI DI DILA-TAZIONE “GB-DI”

•Fissaggio: semplice inserimento nel varco

•Finitura: non prevista

Resistenzaalfuoco: REI 180

gIuNTI DI DIlATAZIONE

ATTRAVERSAMENTI DI cAVI ElETTRIcI E VARchI

Resistenzaalfuoco: REI 180

caratteristiche tecniche:•Ènecessariointalunicasiprovvedereallachiusuratempora-

nea di varchi di grandi dimensioni e di attraversamenti di cavi elettrici e piccole tubazioni combustibili. Gli attraversamenti di cavi elettrici, infatti, pongono spesso il problema di dover consentire facili e veloci operazioni di intervento per l’aggiun-ta, la sostituzione e la rimozione dei cavi. A tale esigenza rispondono i SACCHETTI PER PASSAGGI CAVI ELETTRICI “GB-S” con semplici modalità di posa in opera.

•Supporto: pareti in muratura

•Prodotto da applicare: SACCHETTI PER PASSAGGI CAVI ELETTRICI “GB-S”

•Fissaggio: semplice inserimento nel varco

•Finitura: non prevista

certificato n° I.g. 67038/1107 RF

I sacchetti devono essere inseriti fino a completa chiusura del varco. È neces-sario, posizionare un primo strato di sacchetti, ordinare i cavi sulla passerella e rimuovere eventuale sporcizia o detriti e completare la chiusura del varco.Prezzi per le seguenti lunghezze: 80 mm., 250 mm.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di SACCHETTI PER PASSAGGI CAVI ELETTRICI “GB-S” con resistenza al fuoco R.E.I. 180 certificata su pareti in muratura, costituiti da un involucro in tessuto minerale incombustibile riempito con una miscela di fibre inorganiche e termoespandenti di larghezza 200 mm. e spes-sore 20/30 mm.

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PROTEZIONE DI IMPIANTI E ATTRAVERSAMENTI

sagomare i pannelli con un normale seghetto in modo che, una volta ultimata la lavorazione, rimanga il minor passaggio possibile tra gli impianti termici e il pannello stesso o fra pannello e muratura.Gli eventuali varchi rimasti devono essere trattati con mastice intumescente GB –MT. .I lati trattati dei PANNELLI PER PASSAGGI CAVI ELETTRICI “GB-P” devono risultare a vista, ovvero esposti verso l’eventuale incendio.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di PANNELLI PER PASSAGGI CAVI ELETTRICI “GB-P” con resistenza al fuoco R.E.I. 180 certificata su pareti in muratura, costituiti da lastre in lana minerale a basso tenore di leganti organici rivestiti su un lato con uno strato omogeneo ceramico refrattario e parzialmente su-blimante, spessore 30 mm. I pannelli devono essere posizionati a chiusura del varco su entrambi i lati del passaggio lasciando una intercapedine pari ad almeno 70 mm. Occorre

certificato n° REI 180 I.g. 58916/1122RF

caratteristiche tecniche:•È necessario in taluni casi provvedere alla chiusura di varchi

di grandi dimensioni di forme variabili e con difficile accesso e di attraversamenti di cavi elettrici e piccole tubazioni com-bustibili. Gli attraversamenti di cavi elettrici, infatti, pongono spesso il problema di dover sagomare il materiale protetti-vo. A tale esigenza rispondono i PANNELLI PER PASSAGGI CAVI ELETTRICI “GB-P” vista la particolare facilità con cui è possibile tagliare il pannelli con un semplice cutter.

•Supporto: pareti in muratura•Prodottodaapplicare: PANNELLI PER PASSAGGI CAVI

ELETTRICI “GB-P” •Fissaggio: semplice inserimento nel varco ed eventuale si-

gillatura con mastice intumescente GB –MT•Finitura: non prevista

Resistenzaalfuoco: REI 180

ATTRAVERSAMENTI DI cAVI ElETTRIcI E VARchI

PROTEZIONE ScATOlE ElETTRIchE

Resistenzaalfuoco: REI 180

caratteristiche tecniche:•Incasodiincendiolescatoleelettrichedaincassoelecas-

sette di derivazione sono dei punti a rischio di passaggio fuoco e pertanto di elusione della compartimentazione, in quanto in loro corrispondenza lo spessore interposto al fuo-co non è più quello che garantisce la classificazione all’in-cendio pertanto diventa necessario proteggerle. Le LAMINE TERMOISOLANTI PER PROTEZIONE SCATOLE ELETTRI-CHE “GB-PRF” sono in grado di ripristinare la comparti-mentazione.

•Supporto: pareti in muratura•Prodotto da applicare: LAMINA TERMOISOLANTE PER

PROTEZIONE SCATOLE ELETTRICHE “GB-PRF”•Fissaggio: avvolgimenti attorno alla scatola portafrutto •Finitura: non prevista

certificato n°: I.g. 137997/2105 RF

le lamine verranno appoggiate al retro della scatola elettrica portafrutto e in-serite nelle cavità del muro, avvolgendo il retro e i lati della scatola elettrica. Occorrerà rifilare con un coltellino e murare con cemento a presa rapida o gesso.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di LAMINA TERMOISOLANTE PER PROTEZIONE SCATOLE ELETTRICHE “GB-PRF” con resistenza al fuoco REI 180 certifica-ta su pareti in muratura, costituite da una lamina in alluminio e gel superiso-lante spessore 0,8 mm..

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PROTEZIONE DI IMPIANTI E ATTRAVERSAMENTI

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gRIglIE DI AREAZIONE

Resistenzaalfuoco:REI 60, 120, 180

caratteristiche tecniche:•Esistononumerosicasi,neiqualiènecessariounoscambio

d’aria fra due locali separati da una tramezzatura tagliafuo-co. Per ottenere questo scopo è necessario utilizzare griglie di transito, se lo scambio deve essere naturale o impianti di trasferimento aria se lo scambio deve essere forzato. Le GRIGLIE DI AREAZIONE “GB-GA” sono in grado di assicu-rare il corretto cambio di aria garantendo un’adeguata resi-stenza al fuoco in casi di incendio

•Supporto: pareti in muratura

•Prodotto da applicare: GRIGLIE DI AREAZIONE “GB-GA”

•Fissaggio: inserimento nel varco della muratura e sigillatura con malta

•Finitura: non prevista

certificato n° R.E.I. 60 I.g. Ig 35024 R.E.I. 120 I.g. 137997/2105 RF R.E.I. 180 I.g. 68916/1122 RF

chiudendo completamente ogni varco di attraversamento. Le griglie verran-no posizionate e fissate con malta cementizia. Eventuali varchi rimanenti fra griglia ed elemento di supporto possono essere sigillati con malte e stucchi.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di GRIGLIE DI AREAZIONE “GB-GA” con resisten-za al fuoco REI 60/120/180 certificata su pareti in muratura, costituite da lamelle rivestite in materiale intumescente che in caso di incendio espande

BOTOlE D’ISPEZIONE IN cARTONgESSO “gB” - Su PARETI IN cARTONgESSO

Resistenzaalfuoco: REI 120

caratteristiche tecniche:•Esistononumerosicasi,neiqualiènecessariounaispeziona-

bilità di reti impiantistiche all’interno di pareti in cartongesso. Le BOTOLE D’ISPEZIONE IN CARTONGESSO “GB” sono in grado di assicurare una corretta ispezionabilità quando sia necessaria mantenere l’integrità del compartimento an-tincendio.

•Supporto: pareti in cartongesso

•Prodotto da applicare: la BOTOLA D’ISPEZIONE IN CAR-TONGESSO “GB”

•Fissaggio: praticare un foro sulla parete di dimensioni 420x420 mm. Inserire il telaio ed avvitarlo con 3 viti per lato.

•Finitura: Stuccare il telaio e il coperchio con stucco a base gesso.

certificato n°: I.g. 177489/2565 RF

La botola sarà inserita in un foro sulla parete di dimensioni 420x420 mm. ed avvitata con 3 viti per lato. Infine si provvederà alla stuccatura del telaio e del coperchio con stucco a base gesso.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di BOTOLA D’ISPEZIONE IN CARTONGESSO “GB” dimensione 400x400 mm. con resistenza al fuoco REI 120 certificata su pa-reti in cartongesso, costituita da 4 singoli profili in alluminio con taglio obliquo collegati con squadrette e provvista di una protezione anticaduta. La chiusura è del tipo a pressione.

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PROTEZIONE DI IMPIANTI E ATTRAVERSAMENTI

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di MANICOTTI PER TUBAZIONI INCOMBUSTIBILI “GB-M” con resistenza al fuoco R.E.I. 120 certificata su pareti in cartongesso, costituiti da un involucro in tessuto minerale incombustibile, riempito interna-mente con fibre minerali ad alta densità e resistenti ad altissime temperature

spessore 25 mm e lunghezza 610 mm.. Il manicotto deve essere avvolto attorno al tubo sul lato non esposto al fuoco o su entrambi i lati se il pericolo di incendio è bilaterale e fissato con due fascette metalliche. Prezzi per i se-guenti diametri: 34 mm., 60 mm., 89 mm., 114 mm., 140 mm., 168 mm.

certificato n°: I.g. 177489/2565 RF

caratteristiche tecniche:•Incasodiincendiolatemperaturadiuntubometallicopas-

sante attraverso una parete tagliafuoco, può diventare tal-mente alta, anche nella zona non esposta, da risultare pe-ricolosa soprattutto a causa di fenomeni di irraggiamento. L’alta temperatura inoltre, può provocare combustioni in-desiderate sui materiali in appoggio al tubo interessato dal fenomeno termico. I MANICOTTI PER TUBAZIONI INCOM-BUSTIBILI “GB-M” sono cuscini coibenti in grado di isolare termicamente una tubazione metallica riducendo l’irraggia-mento nella zona non esposta al fuoco.

•Supporto: pareti in cartongesso

•Prodotto da applicare: MANICOTTI PER TUBAZIONI IN-COMBUSTIBILI “GB-M”

•Fissaggio: fascette metalliche

•Finitura: non prevista

Resistenzaalfuoco: REI 120

ATTRAVERSAMENTI DI TuBI INcOMBuSTIBIlI - Su PARETI IN cARTONgESSO

in cartongesso, inserendolo all’interno della parete. È necessario inserire un collare per lato fissandoli con 3 tasselli ad espansione. Prezzi per i seguenti diametri: 40 mm., 50 mm., 63 mm., 75 mm., 90 mm., 100 mm., 110 mm., 125 mm., 140 mm., 160 mm., 200 mm., 250 mm.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di COLLARI PER TUBAZIONI COMBUSTIBILI “GB-C” con resistenza al fuoco R.E.I. 120 certificata su pareti in cartongesso, costituiti da un guscio metallico di larghezza 50 mm. contenente materiale intumescente. Il collare deve essere avvolto attorno al tubo e fissato alle lastre

certificato n°: I.g. 177489/2565 RF

caratteristiche tecniche:•Incasidiincendio,letubazionicombustibili(PVC,Plastica,

ecc.) bruciano e fondono in pochi minuti lasciando libero un varco che rappresenta una zona critica capace di compro-mettere la resistenza al fuoco di un elemento di compar-timentazione. I COLLARI PER TUBAZIONI COMBUSTIBILI “GB-C” ovviano a questo problema formando, una schiuma isolante che va a chiudere il passaggio

•Supporto: pareti in cartongesso

•Prodotto da applicare: COLLARI PER TUBAZIONI COM-BUSTIBILI “GB-C”

•Fissaggio: meccanico con tasselli

•Finitura: non prevista

Resistenzaalfuoco: REI 120

ATTRAVERSAMENTI DI TuBI cOMBuSTIBIlI - Su PARETI IN cARTONgESSO

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PROTEZIONE DI IMPIANTI E ATTRAVERSAMENTI

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ATTRAVERSAMENTI DI cAVI ElETTRIcI E VARchI - Su PARETI IN cARTONgESSO

Resistenzaalfuoco: REI 120

caratteristiche tecniche:•Ènecessariointalunicasiprovvedereallachiusuratempora-

nea di varchi di grandi dimensioni e di attraversamenti di cavi elettrici e piccole tubazioni combustibili. Gli attraversamenti di cavi elettrici, infatti, pongono spesso il problema di dover consentire facili e veloci operazioni di intervento per l’aggiun-ta, la sostituzione e la rimozione dei cavi. A tale esigenza rispondono i SACCHETTI PER PASSAGGI CAVI ELETTRICI “GB-S” con semplici modalità di posa in opera.

•Supporto: pareti in cartongesso

•Prodotto da applicare: SACCHETTI PER PASSAGGI CAVI ELETTRICI “GB-S”

•Fissaggio: semplice inserimento nel varco

•Finitura: non prevista

certificato n° I.g. 224201/2933 RF

I sacchetti devono essere inseriti fino a completa chiusura del varco. È necessario, posizionare un primo strato di sacchetti, ordinare i cavi sulla passerella e rimuovere eventuale sporcizia o detriti e completare la chiu-sura del varco.Prezzi per le seguenti lunghezze: 80 mm., 250 mm.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di SACCHETTI PER PASSAGGI CAVI ELETTRICI “GB-S” con resistenza al fuoco R.E.I. 120 certificata su pareti in carton-gesso, costituiti da un involucro in tessuto minerale incombustibile riem-pito con una miscela di fibre inorganiche e termoespandenti di larghezza 200 mm. e spessore 20/30 mm.

ATTRAVERSAMENTI DI cAVI ElETTRIcI E VARchI - Su PARETI IN cARTONgESSO

Resistenzaalfuoco: REI 120

caratteristiche tecniche:•Ènecessariointalunicasiprovvedereallachiusuradivarchi

di grandi dimensioni di forme variabili e con difficile accesso e di attraversamenti di cavi elettrici e piccole tubazioni com-bustibili. Gli attraversamenti di cavi elettrici, infatti, pongono spesso il problema di dover sagomare il materiale protetti-vo. A tale esigenza rispondono i PANNELLI PER PASSAGGI CAVI ELETTRICI “GB-P” vista la particolare facilità con cui è possibile tagliare il pannelli con un semplice cutter.

•Supporto: pareti in cartongesso

•Prodotto da applicare: PANNELLI PER PASSAGGI CAVI ELETTRICI “GB-P”

•Fissaggio: semplice inserimento nel varco ed eventuale si-gillatura con mastice intumescente “GB-MT”

•Finitura: non prevista

certificato n° I.g. 177489/2565 RF

meno 40 mm. Occorre sagomare i pannelli con un normale seghetto in modo che, una volta ultimata la lavorazione, rimanga il minor passaggio possibile tra gli impianti termici e il pannello stesso o fra pannello e muratura. Gli eventuali varchi rimasti devono essere trattati con mastice intumescente GB –MT. .I lati trattati dei PANNELLI PER PASSAGGI CAVI ELETTRICI “GB-P” devono risultare a vista, ovvero esposti verso l’eventuale incendio.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di PANNELLI PER PASSAGGI CAVI ELETTRICI “GB-P” con resistenza al fuoco R.E.I. 120 certificata su pareti in cartonges-so, costituiti da lastre in lana minerale a basso tenore di leganti organici rive-stiti su un lato con uno strato omogeneo ceramico refrattario e parzialmente sublimante, spessore 30 mm. I pannelli devono essere posizionati a chiusura del varco a filo esterno della parete, su entrambi i lati del passaggio lasciando una intercapedine pari ad al-

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PROTEZIONE DI IMPIANTI E ATTRAVERSAMENTI

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di LAMINA TERMOISOLANTE PER PROTEZIONE SCATOLE ELETTRICHE “GB-PRF” con resistenza al fuoco REI 120 certi-ficata su pareti in cartongesso, costituite da una lamina in alluminio e gel superisolante spessore 0,8 mm.

Le lamine verranno appoggiate al retro della scatola elettrica portafrutto e in-serite nelle cavità della parete , avvolgendo il retro e i lati della scatola elettrica. Occorrerà rifilare con un coltellino e stuccare con stucco a base gesso.

certificato n°: I.g. 177489/2565 RF

caratteristiche tecniche:•Incasodiincendiolescatoleelettrichedaincassoelecas-

sette di derivazione sono dei punti a rischio di passaggio fuoco e pertanto di elusione della compartimentazione , in quanto in loro corrispondenza lo spessore interposto al fuo-co non è più quello che garantisce la classificazione all’in-cendio pertanto diventa necessario proteggerle. Le LAMINE TERMOISOLANTI PER PROTEZIONE SCATOLE ELETTRI-CHE “GB-PRF” sono in grado di ripristinare la comparti-mentazione.

•Supporto: pareti in cartongesso

•Prodotto da applicare: LAMINA TERMOISOLANTE PER PROTEZIONE SCATOLE ELETTRICHE “GB-PRF”

•Fissaggio: avvolgimento attorno alla scatola portafrutto

•Finitura: non prevista

Resistenzaalfuoco: REI 120

PROTEZIONE ScATOlE ElETTRIchE - Su PARETI IN cARTONgESSO

mm. Il mastice sarà applicato a mezzo di apposità pistola con uno spessore di 25 mm. per lato.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di MASTICE TERMOESPANDENTE “GB-MT” con resistenza al fuoco R.E.I. 120 certificata su pareti in cartongesso , per la si-gillatura di attraversamenti di cavi elettrici singoli o di piccoli varchi fino a 40

certificato n°: I.g. 177489/2565 RF

caratteristiche tecniche:•Ènecessariointalunicasiprovvedereallasigillaturadiattra-

versamenti di cavi elettrici singoli. Oppure piccoli varchi che potrebbero variare il loro volume o la loro superficie di pas-saggio, durante lo svolgersi di un incendio. A tale esigenza risponde il MASTICE TERMOESPANDENTE “GB-MT”.

•Supporto: pareti in cartongesso

•Prodotto da applicare: MASTICE TERMOESPANDENTE “GB-MT”

•Fissaggio: a mezzo di apposita pistola

•Finitura: è possibile la verniciatura

Resistenzaalfuoco: REI 120

ATTRAVERSAMENTI DI cAVI ElETTRIcI SINgOlI - Su PARETI IN cARTONgESSO

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PROTEZIONE DI IMPIANTI E ATTRAVERSAMENTI

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gRIglIE DI AREAZIONE - Su PARETI IN cARTONgESSO

Resistenzaalfuoco: REI 120

caratteristiche tecniche:•Esistononumerosicasi,neiqualiènecessariounoscambio

d’aria fra due locali separati da una tramezzatura tagliafuo-co. Per ottenere questo scopo è necessario utilizzare griglie di transito, se lo scambio deve essere naturale o impianti di trasferimento aria se lo scambio deve essere forzato. Le GRIGLIE DI AREAZIONE “GB-GA” sono in grado di assicu-rare il corretto cambio di aria garantendo un’adeguata resi-stenza al fuoco in casi di incendio

•Supporto: pareti in cartongesso

•Prodotto da applicare: GRIGLIE DI AREAZIONE “GB-GA”

•Fissaggio: inserimento nel varco della parete e sigillatura stucco a base gesso

•Finitura: non prevista

certificato n°: I.g. 177489/2565 RF

completamente ogni varco di attraversamento. Le griglie verranno posiziona-te e fissate con stucco a base gesso.

Descrizione Di capitolato

fornitura e posa in opera di GRIGLIE DI AREAZIONE “GB-GA” con resistenza al fuoco REI 120 certificata su pareti in cartongesso, costituite da lamelle ri-vestite in materiale intumescente che in caso di incendio espande chiudendo

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NOTE:

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finito di stampare febbraio 2009da Areagrafica srl - Meduno (PN)