L'Artigiano di Ottobre 2010

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L ’Artigiano n° 4 - ottobre 2010 - Mensile - Poste italiane Spa - Spedizione in abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n°46) art. I, comma I,DCB Verona CONGRESSO PROVINCIALE CASARTIGIANI HOTEL TRYP - SAN GIOVANNI LUPATOTO DOMENICA 21 NOVEMBRE 2010 - ORE 10.00 L’INCONTRO È APERTO AL PUBBLICO “...noi speriamo che ce la caviamo...”

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Magazine di Casartigiani Verona

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L’Artigiano n° 4 - ottobre 2010 - Mensile - Poste italiane Spa - Spedizione in abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n°46) art. I, comma I,DCB Verona

CONGRESSO PROVINCIALE CASARTIGIANIHOTEL TRyP - SAN GIOVANNI LUPATOTO

DOMENICA 21 NOVEMBRE 2010 - ORE 10.00L’INCONTRO è APERTO AL PUBBLICO

“...noi speriamo che ce la caviamo...”

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Congresso Provinciale Casartigiani 2010

Hotel Tryp - San Giovanni LupatotoDomenica 21 novembre 2010 ore 10,00

Gli artigiani e le piccole imprese stanno soffrendo molti hanno forti perplessità sul futuro

e sulla possibilità di riemergere da una situazione economica che li vede protagonisti

in prima fila di una situazione che stenta a ripartire.

Si può indicar loro una strada per tornare a sperare?

Al termine dell’incontro avrà luogo il pranzo riservato ai soci dell’Associazione.Info prenotazione pranzo entro il 15 novembre c/o segreteria associazione 045 8622286

Interverranno:

On. Alberto Giorgetti - Sottosegretario di Stato all’Economia

On. Gianni Dal Moro

Flavio Tosi - Sindaco di Verona

Giovanni Miozzi - Presidente della Provincia di Verona

Bettina Campedelli - Pro Rettore - Università degli Studi di Verona

Businnes case: tre aziende artigiane che la crisi l’hanno affrontata e vinta

Moderatore: Mario Puliero

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L’INCONTRO è APERTO AL PUBBLICO

“...noi speriamo che ce la caviamo...”

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a cura di Andrea Prando

04ASSOCIAZIONE

Una nuova etica dei pagamenti

05ASSOCIAZIONE

Ritenuta d’acconto del 10%L’Artigianato e le piccole imprese non vanno più di moda

07SICUREZZA

Infortuni e morti sul lavoro, bilancio annuale Inail

08AMBIENTE

Emissioni in atmosfera

06LEGISLATIVO

Modificata la tesseradi riconoscimento

10LEGISLATIVO

Dalla D.I.A. alla S.C.I.A.

14CATEGORIE

Trasporto c/t: cronotachigrafi- requisiti - orari lavoro

16CATEGORIE

Trasporto c/te costo carburante

17CATEGORIE

Tuning: liberi i sistemi dischi

18CATEGORIE

Dalla “Monti” alla nuova “Ber”

L’Artigiano n° 4 Direttore Responsabile: Andrea PrandoOttobre 2010 Editore: Associazione Artigiani Riuniti di Verona

Iscrizione Tribunale di Verona 289del 15/06/1973

Sede Legale:via Torricelli, 71/a - 37136 VeronaTel. 045 86 222 86 - Fax 045 95 44 88E.mail: [email protected] Finito di stampare:

nel mese di ottobre 2010

Progetto e realizzazione:Gruppo Editoriale Omnibus Srl

Stampa:Lite - Montorio

Sedi locali:CALDIERO: via Montanara 34 (ang. via Strà)Tel. 045 6150365 - Fax 045 6150365LEGNAGO: via Dei Caduti 95Tel. 0442 21861 - Fax 0442 26919

www.artigianiverona.it

13NORMATIVE

Modifiche al Codice della Strada

20CATEGORIE

Scuola per l’imprenditoria

21EVENTI

Valeggio produce

Siamo oggi nella situazione di poter tracciare un primo bi-lancio del difficile biennio che

abbiamo passato: la grande crisi, prima finanziaria e poi produttiva, ha segnato in maniera pesante tut-to il nostro sistema economico e non è ancora finita,non possono infatti essere archiviati i rischi di una ri-caduta e le conseguenze della crisi non sono certo esauritePer ricominciare a crescere è ne-cessario un nuovo “Progetto Paese”, come è stato definito in un documen-to di Rete Impresa Italia, i cui assi portanti sono l’innovazione, la con-correnza, la qualità, la conoscenza e la legalità. Ripartiamo dalla creazio-ne di lavoro, un lavoro non qualsiasi ma che offra l’esercizio delle passio-ni, delle competenze, della fiducia nelle capacità individuali. Abbiamo bisogno di una società che premi il merito ad incominciare dalla scuola. Per ricominciare a crescere è quindi necessario che ripartiamo dalle pic-cole imprese, diffuse capillarmente sul territorio, e che garantiscono la tenuta del nostro “sistema paese” mettendo a disposizione del sistema efficienza, competenza, orienta-mento all’innovazione e alla coesio-ne sociale; elementi fondamentali per dare stabilità e continuità alla ripresa.Le strategie prioritarie riguarda-no una buona politica fiscale, il federalismo fiscale - ma senza in-crementi di prelievo, la semplifi-cazione amministrativa, l’incentiva-zione dell’innovazione che sostiene lo sviluppo, il ripensamento delle politiche industriali e per i servizi,

il potenziamento dei rapporti di partnership tra imprese e banche (le quali hanno reso l’accesso al credito, dal punto di vista impren-ditoriale, sempre meno garantito, sicuramente difficile e talvolta ad-dirittura impossibile).Un progetto che deve essere concre-to ma anche ambizioso e che coinvol-ga tutte le forze sociali,economiche e le istituzioni e che nasca da una assunzione di responsabilità da parte di tutti .In noi c’è questa volontà, c’è la volontà di un’assunzione piena di responsabilità rispetto ai nostri duemila associati, una volontà di essere presenti nelle decisioni che riguardano la vita ed il futuro non solo delle nostre imprese ma anche delle nostre famiglie .Questa crisi ha segnato tutti e per tutti c’è la necessità di” reinven-tare” il nostro modo di operare, di essere protagonisti nella vita socia-le ed economica della nostra città e del nostro Paese.Il Consiglio Direttivo della nostra Associazione ha aperto al proprio interno un dibattito in questo senso e con la convocazione del Congresso Provinciale ha voluto dare un segna-le proprio in questa direzione coin-volgendo le Istituzioni, l’Università e le nostre Imprese in un tavolo di lavoro dove presentare e confron-tare le nostre proposte per definire insieme impegni e interventi che ci portino a rivitalizzare il nostro set-tore. e a dare un contributo alla collettività del nostro territorio.

Andrea Prando

Verso il Congresso

SOMMARIO

ottobre 2010 3

09AMBIENTE

Operatività del Sistri

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Si comprende bene la soddisfazione per l’approvazione di questa diret-

tiva del mondo delle piccole imprese, in un paese quale l’Italia, dove - secon-do le stime del Sole 24 Ore - vige una media nazionale dei pagamenti pari a circa 186 giorni, con picchi di 500/600 giorni nel settore sanitario, e in cui le cifre parlano di 70 miliardi di crediti da parte delle imprese nei confronti della sola Pubblica amministrazione. Il rece-pimento della direttiva, aiuterà l’inte-ra economia europea iniettando nella tesoreria delle imprese europee una li-quidità addizionale di circa 180 miliardi di euro».

L’ok del Parlamento Europeo, lancia uf-ficialmente una direttiva che garantirà maggiore protezione ai creditori, nella maggior parte dei casi piccole e me-die imprese, imponendo un’inversione di rotta nelle procedure, soprattutto, nelle tempistiche di liquidazione delle fatture.

Lo scopo dell’UE è porre un freno ai pagamenti tardivi, muovendosi in due principali direzioni: ridurre i tempi di pagamento e rinforzare gli incentivi per coloro che regolano, invece, i pa-gamenti in tempo.

Ecco i punti fissati dalla Legislazione:Norma generale e immutabile resterà la scadenza dei pagamenti di beni o servizi entro e non oltre i 30 giorni, per entrambi i settori pubblico e priva-to. Lo scopo finale è quello di evitare, per quanto possibile, fenomeni di ten-tate scappatoie, garantendo una totale trasparenza.

Le nuove regole sono state redatte per differenti settori:

- Da Impresa a impresa: scadenza massima ferma ai 30 giorni, salvo dichiarazione ben chiara all’in-terno del contratto stesso. Se, infatti, entrambe le parti si proclamano con-cordi, il termine può essere allungato ai 60 giorni.

- Dal pubblico all’impresa: il periodo concesso alle amministra-zioni per il pagamento dovuto alle imprese è di 30 giorni. 60 giorni come ultimo richiamo. L’accordo sui 60 giorni per la sanità è dovuto alla particolare natura degli ospedali pubblici, finanzia-ti in gran parte da rimborsi attraverso i sistemi di assistenza sociale.

-Tasso di interesse e risarcimenti: per i pagamenti fatti oltre i 60 giorni dalla data di fattura gli interessi di mora sa-ranno dell’8% del totale della fattura. E’ stato poi concordato sui 40 euro mi-

nimi, come quota fissa per compensare i costi di recupero crediti, eliminando il si-stema a diversi livelli di compensazione, ritenuto troppo complicato. Le imprese potranno comunque esigere anche il rim-borso di tutti i costi ragionevoli incorsi a tal fine. Questa legge si speri cancelli la vergogna dei ritardi nei pagamenti anche di centinaia di giorni ( in alcuni casi anche senza motivo), che spesso hanno portato alla morte imprese che non ce la facevano a sopravvivere. Manca ora il recepimento della Direttiva da parte degli stati mem-bri e che deve avvenire entro 24 mesi. La situazione di crisi imporrebbe una rapida approvazione da parte del nostro governo. E’ già troppo tempo che stiamo aspettan-do! Le nuove regole potranno infatti for-nire in generale una miglior solvibilità nei conti, permettendo alle piccole e medie imprese di promuovere maggior innovazio-ne e lavoro”. Il pagamento dei crediti alle imprese soprattutto da parte della Pubbli-ca amministrazione è una misura anticrisi di grande portata che potrà dare una spin-ta decisiva per far ripartire e rilanciare gli investimenti.

ASSOCIAZIONE

ottobre 20104

EUROPA

“Una nuova etica dei pagamenti”Approvata il 20 ottobre 2010 dal Parlamento europeo la nuova Direttiva che fissa i pagamenti della Pubblica Amministrazione entro il limite massimo di 60 giorni e a 30 giorni invece, quello per i pagamenti tra aziende.

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La passata legislatura si era conclusa con un impor-tante convegno, svolto a Treviso, tra Regione e cate-

gorie artigiane, a compimento di un percorso plurien-nale dove si sanciva la centralità della piccola impresa nell’economia e nel tessuto sociale della nostra regio-ne e quindi l’importanza di un lavoro comune per indi-viduare adeguati sostegni economi e legislativi. Con la nuova legislatura, dopo 6 mesi dalle elezioni, non sono ancora giunti segnali e decisioni dalla Regione su inter-venti legislativi ed economici che rilancino le nostre imprese. I dati economici sono ancora preoccupanti, le casse integrazioni non diminuiscono, le piccole impre-se soffrono per mancanza di commesse, di liquidità, di certezze per il futuro. Gli unici “movimenti”ai quali abbiamo assistito sono stati quelli della riorganizzazio-ne della struttura interna che a nostro parere ha pena-lizzato l’artigianato e le piccole imprese. L’operazione di accorpamento dell’industria con l’artigianato, sia per quanto riguarda i dipartimenti che la distribuzione dei sostegni economici dove si è verificato ha sempre fortemente penalizzato soprattutto le piccole e medie imprese, creando di fatto una situazione di subalter-nità delle pmi all’industria,sia nelle decisioni che nelle risorse. C’è poi la nuova politica sul credito che con-centra tutto su Veneto Sviluppo e affossa i consorzi fidi provinciali, che in realtà sono ancora uno dei pochi strumenti in grado di consentire la liquidità del credito in modo veloce, efficace e a costi più contenuti Sen-za dimenticare i ritardi sulla costituzione delle nuove commissioni per l’artigianato e il tentativo di svuotare la legge 48 sul credito. Non siamo chiusi nel fortino per difendere chissà quali privilegi, siamo disponibili a lavorare per rendere sempre più efficiente ed efficace l’attività della nostra regione e trovare quelle situa-zioni e spazi dove le nostre imprese possano vivere e crescere.Serve un po’ di dialogo, di confronto, di concertazione, cosa che ci permetta Presidente Zaia, è stato fino ad ora carente.

ASSOCIAZIONE

ottobre 2010 5

REGIONE VENETO

L’Artigianato e le piccole imprese non vanno più di moda?

Da alcune indagini pubblicate nei giorni scorsi risulta che l’attività nel settore edile è in calo del 18 %, che i ritardi di pagamento da parte degli Enti pubblici e dei clienti privati: nell’ultimo anno e mezzo sono aumentati a di-smisura con conseguente aumento degli oneri finanziari a carico delle imprese quantificabile in 337 milioni. Se poi consideriamo il persistere di una stretta creditizia che soffoca le imprese ci rendiamo conto della gravità del-la situazione del settore.. Una crisi insomma sempre più nera che colpisce in modo particolare le 585.000 imprese artigiane del settore delle costruzioni e che persiste an-che in questa fine del 2010, a differenza di altri comparti che registrano invece qualche segnale di recupero. Ma tutto questo non era sufficiente! Con la manovra finanzia-ria di questa estate il governo ha dato il via alla ritenuta d’acconto del 10% applicata da banche e poste ai boni-fici effettuati per usufruire delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e il risparmio energetico “In un quadro praticamente da acqua alla gola, con il piano casa che stenta a partire arenato spesso per mille pasto-ie burocratiche, la propensione delle famiglie all’utilizzo degli incentivi per le ristrutturazioni diventa un volano importante per far ripartire il comparto’’. Le misure del 36% e del 55% sono gli unici segnali di vitalità in un contesto di grande crisi e questa ritenuta colpisce i più piccoli privandoli di una liquidità già estremamente scar-sa. E’ un anticipo d’imposta ma molte imprese andranno a credito il prossimo anno, finanziando così forzatamente le casse dello stato. Molte aziende non possono permet-tersi di rinunciare all’incasso del 10% di ogni fattura al momento del bonifico. Considerando che il pagamento dei fornitori di materiale avviene integralmente e consi-derando che l’incidenza dei materiali utilizzati (pannelli solari, finestre ad alta tenuta, caldaie a bassi consumi, materiali isolanti, ecc..) spesso incidono il 70/80% sui costi, è evidente lo squilibrio finanziario che si viene a creare. Inoltre con questa norma si istituisce un’ulteriore anticipazione del prelievo fiscale su di un reddito per cui sono previsti acconti d’imposta IRPEF di giugno e novem-bre. Tutto questo può forse apportare qualche contribu-to contro l’evasione fiscale, penalizzando però quelli che operano in regola.Il settore casa è come già detto il settore che in questo momento sta soffrendo di piùCi stiamo muovendo sia a livello locale che nazionale per l’abolizione di questa imposta e nello stesso tempo per chiedere che siano confermate le misure del 36 e del 55% indispensabili in questo momento per una ripresa del settore.

NAZIONALERitenuta d’acconto del 10%Una nuova mazzata per le impresedel settore costruzioni

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ottobre 20106

Modificata la tesseradi riconoscimento

LEGISLATIVO

Modificataper chi lavora

nei cantieri o in regime

di appalto

Con la legge 136/2010 pubblicata in GU il 23

agosto contenenti norme in materia di antimafia sono state introdotte alcune no-vità in merito alla tessera di riconoscimento prevista dal Dlgs 81/2008 per tutti i lavo-ratori che operano in regime di appalto e subappalto.

La nuova tessera dovrà riportare:

Per i lavoratori delle imprese appaltatrici e subappaltatrici:• fotografia del lavoratore • generalità del lavoratore• indicazione del datore di lavoro• data di assunzione• in caso di subappalto la relativa autorizzazione

Per i lavoratori autonomi:• fotografia del lavoratore• generalità del lavoratore• indicazione del committente

Le nuove disposizioni sono in vigore da settembre. Siamo in attesa di chiarimenti dal Ministero sull’applicazione di quanto disposto, vale per tutti gli appalti o solo per quelli pubblici? Come è possibile indicare sul cartelli il contratto? Un lavoratore autonomo che opera in più cantieri deve avere un cartellino per can-tiere o un cartellone con

scritti tutti cantieri? Siamo alle solite! Alla faccia delle semplificazione!! Non ci risulta, al momento esserci sanzioni su questa modifica. Sul nostro sito tro-verete gli eventuali chiari-menti che fossero pubblicati.

Vi ricordiamo che preso la nostra sede è sempre possi-bile avere i cartellini plasti-ficati.

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Continua a calare il numero degli incidenti mortali sul

lavoro, che tocca il minimo sto-rico. Nel 2009 sono stati 1.050 i decessi, in flessione del 6,3% sul 2008 (quando erano stati 1.120), il numero più basso mai regi-strato dall’inizio delle relative rilevazioni statistiche nel 1951. Nel complesso diminuiscono gli infortuni in generale, scesi a 790.000 (oltre 85 mila in meno dagli 875.144 del 2008) con un calo annuo del 9,7%, che segna la flessione piu’ alta dal 1993.Tuttavia sui dati del 2009 pesa, in parte, anche la crisi con i suoi riflessi sul piano produttivo e occupazionale. Secondo alcu-ne elaborazioni, si stima - sot-tolinea ancora l’Inail - che la quantita’ di lavoro e quindi di esposizione al rischio di infor-tuni abbia subito nell’anno una contrazione media del 3%. Una percentuale che porterebbe la riduzione reale al 7% per gli in-fortuni in generale e al 3,4% per quelli mortali. “L’effetto della crisi in termini di riduzione de-gli infortuni sul lavoro di sicuro c’e’ stato, ma ha riguardato solo

una componente minoritaria del fenomeno”, valuta Sartori. ‘’Le riduzioni piu’ significative in termini numerici sono, inve-ce, da attribuire - evidenzia - all’effettivo miglioramento dei livelli di sicurezza in atto ormai da molti anni nel Paese e vanno interpretate, pertanto, come il risultato delle politiche messe in atto da governi, parti sociali, aziende e sindacati, e da tutti i soggetti che agiscono in materia

di prevenzione. Il numero uno dell’Istituto nazionale per l’as-sicurazione contro gli infortuni sul lavoro sottolinea quindi che si tratta ‘’di un dato in linea con un trend storico consolidato: se analizziamo, infatti, l’anda-mento infortunistico dal 2002 al 2009 vediamo come gli incidenti complessivi siano diminuiti del 20,4% e i casi mortali del 29%’’.Ora speriamo riducano anche i premi INAIL!!!

Infortuni e morti sul lavoro, bilancio annuale Inail

SICUREZZA

ottobre 2010 7

Il “recupero” della detassazione per lavoro straordinarioe notturno non fruita nel 2008 e 2009L’Agenzia delle Entrate è recentemen-

te intervenuta, con la circolare del 27.9.2010, n. 47/E e n. 48/E, fornendo una serie di chiarimenti in merito alla c.d. “de-tassazione” del reddito di lavoro dipenden-te (applicazione dell’imposta sostitutiva del 10%). In particolare, l’Agenzia ha chiarito che il lavoratore dipendente potrà “recu-

perare” la detassazione non fruita nel 2008 e 2009 in merito alle somme erogate per il conseguimento di elementi di produttività e redditività ovvero efficienza organizzati-va o comunque a seguito di una valutazione positiva dell’azienda, assoggettabili ad im-posta sostitutiva, mediante la dichiarazio-ne dei redditi da presentare nel 2011.

DA SINISTRA IL MINISTRO SACCONI E IL PRESIDENTE INAIL SARTORI

Il presidente Sartori ed il ministro

Sacconi presentano i dati 2009.

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Norme in materia di tute-la dell’aria e di riduzio-

ne delle emissioni in atmo-sfera, parte quinta, del dlgs 152/2006 e successive modi-fiche ed integrazioni. Dall’en-trata in vigore del Decreto Le-gislativo 3 aprile 2006, n. 152, le autorizzazioni alle emissioni in atmosfera hanno una durata di 15 anni oltre al quale devono essere rinnovate dall’autorità competente. Le autorizzazioni rilasciate prima dell’entrata in vigore del dlgs 152/06 devono essere rinnovate secondo quan-to indicato dall’art. 281, com-ma 1 del citato decreto. Ai sen-si dell’art. 281 del dlgs 152/06 “i gestori degli impianti auto-rizzati, anche in via provvisoria o in forma tacita, ai sensi del DPR 203/88, ad esclusione di quelli dotati di autorizzazione generale che sono sottoposti

alla disciplina di cui all’art 272, comma3, devono presentare una domanda di autorizzazio-ne ai sensi dell’art. 269 entro i termini indicati. La mancata presentazione della domanda nei termini, inclusi quelli fissati dai calendari, comporta la de-cadenza della precedente au-torizzazione.Se la domanda è presentata nei termini previsti dall’art. 269, comma3, l’eser-cizio può essere proseguito fino alla scadenza del termine pre-visto per la pronuncia del Mini-stero dell’Ambiente e della Tu-

tela del Territorio a cui sia stato richiesto di provvedere ai sensi dello stesso articolo. In caso di impianti autorizzati in via provvisoria o in forma tacita, il gestore deve adottare,fino alla pronuncia dell’Autorità compe-tente, tutte le misure necessa-rie ad evitare un aumento anche temporaneo delle emissioni. A seguito delle nuove disposizio-ni in materia di emissioni in at-mosfera, più esattamente dopo la pubblicazione del Decreto Legislativo 29 giugno 2010, n. 128, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 186 del 11 Agosto 2010, recante “Modifiche ed in-tegrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, sono stati apportati dei correttivi anche alla parte V del Dlgs 152/06, le nuove disposizioni sono efficaci dal 26/08/2010, e richiedono ai soggetti interessati di ot-temperare alla prescrizione di autorizzazione entro i seguenti termini:

• Tra la data di entrata in vi-gore della parte quinta del presente decreto ed il 31 di-cembre 2011, per i stabilimenti anteriori al 1988;

• Tra il 1 gennaio 2012 ed il 31 dicembre 2013, per i sta-bilimenti anteriori al 2006 che siano stati autorizzati in data anteriore al 1 gennaio 2000;

• Tra il 1 gennaio 2014 ed il 31 dicembre 2015, per i stabili-menti anteriori al 2006 che sia-no stati autorizzati in data suc-cessiva al 31 dicembre 1999.

Emissioni in atmosfera

AMBIENTE

I GESTORI DEGLI IMPIANTI AUTORIZZATI DEVONO PRESENTARE

UNA DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ENTRO I TERMINI

INDICATI

Andiamo verso il

contenimento

DIDA

ottobre 20108

Page 9: L'Artigiano di Ottobre 2010

SISTRI: L’operatività del si-stema parte dal 1° ottobre 2010.

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 230 del 01.10.2010 del Dm 28 settem-bre 2010 è stata confermata l’operatività del SISTRI a par-tire dal 01.10.2010, inizial-mente per le imprese che sono già in possesso dei dispositivi elettronici (chiavette USB e black box); le restanti aziende non essendo ancora titolari dei dispostivi elettronici avranno tempo fino al 30 novembre 2010 per ritirarli c/o gli uffici competenti (CCIAA ed Albo Ge-stori Ambientali).

Il decreto differisce per tutte le aziende fino alla data del 31.12.2010 il termine entro il quale devono essere tenuti i registri di carico e scarico ed i formulari cartacei contestual-mente al SISTRI. Per quanto riguarda il capitolo delle san-zioni, non essendo ancora en-trato in vigore lo schema del decreto legislativo che rece-pisce la direttiva UE sui rifiu-ti (2008/09/CE), restano in vigore fino al 31.12.2010 solo gli obblighi derivanti (MUD,

registri di carico/scarico e for-mulari) per cui di fatto non si possono applicare le sanzioni del SISTRI.

In sintesi si determina quanto segue:• Con decorrenza dal 1 otto-bre è operativo per le aziende in possesso già dei dispositivi elettronici (USB e black box);

• Entro il 30 novembre 2010 devono essere completate le procedure per il ritiro dei di-spositivi elettronici, prorogan-do il termine dal 12.09.2010 al 30.11.2010;

• Fino al 31 dicembre 2010, tutte le aziende devono tenere i registri di carico e scarico e i formulari cartacei congiunta-mente al sistema SISTRI, (art. 190 e 193 del dlgs 152/2006);

• Solo dal 1 gennaio 2011 si applicano le sanzioni previste dal SISTRI, in definitiva fino al 31.12.2010 il decreto intro-duce una fase sperimentale che va da 1 a 3 mesi, al fine di consentire ai soggetti inte-ressati di comprendere meglio l’utilizzo dei dispositivi elet-tronici.

Corsi di formazione in materia SISTRI. Data l’entrata in vigore del SISTRI (sistema di traccia-bilità dei rifiuti), la Casartigia-ni di Verona organizza a richie-sta delle Aziende interessate dei corsi di formazione in aula per consentire ai soggetti inte-ressati di organizzare operati-vamente la gestione dei propri rifiuti speciali pericolosi e non. Le lezioni avranno una durata massima di 4 ore, da svolger-si principalmente nella fascia oraria del tardo pomeriggio dei giorni feriali, presso l’ufficio della CASARTIGIANI di Verona, sede provinciale, via Torricel-li 71/a Verona,saranno tenute da docenti esperti in materia, saranno fornite ai partecipanti le cognizioni operative neces-sarie ad una corretta gestione del SISTRI.

Al fine di rendere nel più breve tempo possibile l’organizzazio-ne di tali corsi di formazione in campo ambientale sarebbe opportuno contattare quan-to prima l’ufficio ambiente dell’Associazione (sig. Dome-nico Urbano) o l’ufficio forma-zione (sig. Marco Perusi), con-tattando il n° di telefono della Casartigiani – 045 8622286.

Operatività del Sistri

ottobre 2010 9

AMBIENTE

La Casartigiani di Verona organizza

a richiesta delle Aziende

interessate corsi di formazione

in aula per la gestione dei propri

rifiuti speciali pericolosi e non.

Page 10: L'Artigiano di Ottobre 2010

È stata pubblicata nel sup-plemento ordinario della

gazzetta ufficiale del 30 luglio 2010 la Legge 30 luglio 2010 n. 122.L’art. 49, comma 4-bis, della Legge 122/2010 riformula in-teramente l’art. 19 della Legge 241/1990 sostituendo la Dichia-razione di inizio attività (DIA), con la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).La Scia, sostituisce la Dia in ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione, permesso o nulla

osta comprese le domande per l’iscrizione in albi o ruoli utili per l’esercizio di nuove attivi-tà. La procedura semplificata, che amplia il ricorso all’auto-certificazione, non è possibile in presenza di atti comunitari o rilasciati dalle amministrazioni preposte alla tutela della salu-te e della pubblica incolumità, del patrimonio cultuale e pae-saggistico e dell’ambiente.Per quanto riguarda l’edilizia la Scia si applica a tutti gli inter-venti di costruzione prima sog-getti a Dia (inizio attività dopo 30 giorni), e cioè manutenzione

straordinaria su parti struttu-rali, restauro ristrutturazione edilizia “leggera”, e non inve-ce a quelli più rilevanti (ristrut-turazioni pesanti, ampliamenti e nuove costruzioni) soggetti ancora a permesso di costrui-re e Super Dia. Diventa quindi possibile l’inizio dei lavori nel giorno stesso della segnalazio-ne all’amministrazione prepo-sta, senza attendere i 30 gior-ni previsti dalla precedente disciplina, ferma restando la possibilità di effettuare verifi-che in corso d’opera. Nel caso in cui venga accerta-ta una carenza dei requisiti, l’amministrazione può adot-tare provvedimenti di divieto entro 30 giorni dal ricevimen-to della segnalazione. Decorso questo termine vale la regola del silenzio - assenso, a meno che non si incorra nel rischio di danni gravi e irreparabili per il patrimonio artistico e cultura-le, l’ambiente, la salute e la sicurezza pubblica.

Le nuove regole prevedono dunque che:

a) Ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione non costi-tutiva, permesso o nulla osta comunque denominato, com-

prese le domande per le iscri-zioni in albi o ruoli richieste per l’esercizio di attività im-prenditoriale, commerciale o artigianale il cui rilascio dipen-da esclusivamente dall’accer-tamento di requisiti e presup-posti richiesti dalla legge o di atti amministrativi a contenuto generale, e non sia previsto al-cun limite o contingente com-plessivo o specifici strumenti di programmazione settoriale per il rilascio degli atti stessi, è sostituito da una segnalazione dell’interessato (SCIA);

b) la SCIA deve essere correda-ta dalle dichiarazioni sostituti-ve di certificazioni e dell’atto di notorietà, nonché dalle at-testazioni di tecnici abilitati o dalle dichiarazioni di confor-mità rese dalle Agenzie per le imprese (istituite dall’art. 38 comma 4 del D.L. 112/2008), relative alla sussistenza dei requisiti e dei presupposti per l’avvio dell’attività. Tali atte-stazioni e asseverazioni sono corredate dagli elaborati tec-nici necessari per consenti-re le verifiche di competenza dell’amministrazione. Tale do-cumentazione sostituisce an-che eventuali pareri di organi o enti appositi, ovvero l’ese-cuzione di verifiche preventive eventualmente richieste dalla legge;

c) l’attività può essere iniziata immediatamente dalla data di presentazione della segnala-zione all’amministrazione com-petente;

Dalla D.I.A. alla S.C.I.A.

LEGISLATIVO

NELL’EDILIZIALA SCIA SI

APPLICA A TUTTI GLI INTERVENTI DI COSTRUZIONE

PRIMA SOGGETTI A DIA

Segnalazione Certificata di Inizio Attività

ottobre 201010

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ottobre 2010 11

LEGISLATIVO

L’AMMINISTRAZIONECOMPETENTE

PUò INTERVENIRE ENTRO

I 60 GIORNI; DOPO, L’INTERVENTO

è CONSENTITO SOLO IN PRESENZA

DI PERICOLO

d) in caso di accertata caren-za dei requisiti necessari ed entro il termine di 60 giorni dal ricevimento della SCIA, l’amministrazione competen-te adotta motivati provvedi-menti con cui dispone il di-vieto di proseguire l’attività e la rimozione degli eventuali effetti dannosi. L’interessato può evitare tali provvedimen-ti conformando alla normativa vigente l’attività ed i suoi ef-fetti entro un termine fissato dall’amministrazione, in ogni caso non inferiore a 30 gior-ni. Inoltre, ferma restando l’applicazione delle sanzioni penali, in caso di dichiarazio-ni sostitutive false o mendaci, l’amministrazione può sempre adottare (quindi, si ritiene an-che oltre il termine di 30 gior-ni) i suddetti provvedimenti;

e) è fatto salvo il potere dell’amministrazione compe-tente di assumere determina-zioni in via di autotutela, ai sensi degli artt. 21quinquies e 21nonies L. 241/1990;

f) al di là di tali casi e decorso il termine dei 60 giorni dalla SCIA, all’amministrazione è consentito intervenire solo in presenza di pericolo attuale di un danno grave e irreparabile per il patrimonio artistico e culturale, per l’ambiente, per la salute, per la sicurezza pub-blica o la difesa nazionale e previo motivato accertamento dell’impossibilità di tutelare comunque tali interessi me-diante conformazione dell’at-tività dei privati alla normati-va vigente;

g) Ove il fatto non costituisca più grave reato, chiunque, nel-le dichiarazioni o attestazioni o asseverazioni che corredano la segnalazione di inizio attività, dichiara o attesta falsamente l’esistenza dei requisiti o dei presupposti di cui al comma 1 è punito con la reclusione da uno a tre anni;

h) Le espressioni ‘’segnala-zione certificata di inizio di attività’’ e ‘’Scia’’ sostituisco-

no, rispettivamente, quelle di ‘’dichiarazione di inizio di attività’’ e ‘’Dia’’, ovunque ricorrano, anche come parte di una espressione più ampia, e la disciplina della SCIA so-stituisce direttamente quella della dichiarazione di inizio di attività recata da ogni normativa statale e re-gionale.

Sono esclusi dalla di-sciplina sulla SCIA i casi in cui sussistano vincoli ambientali, paesaggi-stici o culturali e gli atti rilasciati dalle am-ministrazioni preposte alla difesa nazionale, alla pubblica sicurez-za, all’immigrazione, all’asilo, alla cittadi-nanza, all’amministrazione della giustizia, all’amministra-zione delle finanze, ivi com-presi gli atti concernenti le reti di acquisizione del getti-to anche derivante dal gioco, nonché quelli imposti dalla normativa comunitaria.

Registrati e

artigianiverona.it

Page 12: L'Artigiano di Ottobre 2010

Il Decreto del Ministro dei Tra-sporti dell’8 settembre 2010,

sulla Gazzetta Ufficiale n. 216 del 15 settembre 2010, attua le novità introdotte nell’art. 115 del Codice della Strada a pro-posito dell’innalzamento del li-mite di guida, per la conduzione dei mezzi pesanti.

La Legge ha reso infatti possibi-le l’aumento anno per anno del limite di età di:

• 65 anni, per guidare autotre-ni ed autoarticolati di massa complessiva superiore a 20 ton. L’età massima può ora arrivare a 68 anni, previo superamento di una visita medica specialistica annuale;

• 60 anni per condurre autobus, autocarri, autotreni, autoar-

ticolati, autosnodati adibiti al trasporto di persone. Il limite di età può essere aumentato fino a 68 anni, sempre dopo aver su-perato la visita medica annuale di cui al precedente punto. Tut-to ciò è possibile a condizione che:

• i titolari di patente C in corso di validità che abbiano compiu-to 65 anni possano continuare a guidare gli automezzi sopra ci-tati dopo aver superato una vi-sita di controllo annuale presso la Commissione medica locale. L’esito positivo della visita sarà comprovato da un’attestazione che il conducente dovrà tene-re a bordo, insieme alla paten-te di guida. Se, in occasione di un controllo su strada, l’autista ultra sessantacinquenne non avrà con sé questa attestazione, l’agente accertatore procede ad applicare la procedura del com-

ma 7, art. 180; pertanto, viene comminata la sanzione pecunia-ria di 38€ con l’invito ad esibi-re l’attestazione a un Ufficio di Polizia, nel termine indicato sul verbale. Nel caso in cui l’autista non provveda a quanto richiesto dall’autorità ispettiva (e quindi l’attestazione non sia portata in visione), scattano ulteriori san-zioni amministrative accessorie sino al fermo del veicolo. L’at-testazione non serve a questi soggetti per condurre autocarri, autotreni ed autoarticolati con massa fino a 20 ton.

• i titolari di patente D che, per sopraggiunti limiti di età, si sia-no visti declassare la patente da non più di tre anni, potranno ot-tenere una nuova patente senza svolgimento degli esami, previa esibizione dell’attestato di ido-neità rilasciato dalla Commissio-ne medica locale; diversamente, se il declassamento è avvenuto da più di tre anni, l’Ufficio del-la Motorizzazione emetterà una nuova patente D e, contestual-mente, un provvedimento di revisione della medesima, alla quale il conducente dovrà sotto-porsi entro e non oltre 30 gg. dal rilascio del titolo.

Patenti C e D: le novità

LEGISLATIVO

SI GUIDANO, I VEICOLI OLTRE

LE 20 TONNELLATE, SINO A 68 ANNI MA SOLO CON VISITA MEDICA

Limiti di età per

i conducenti di veicoli

pesanti

ottobre 201012

... NOI SPERIAMO CHE CE LA CAVIAMO...Partecipano:On. Alberto Giorgetti - Sottosegretario di Stato all’EconomiaOn. Gianni Dal MoroFlavio Tosi Sindaco del Comune di VeronaGiovanni Miozzi Presidente della Provincia di VeronaBettina Campedelli - Pro Rettore Università degli Studi di VeronaModeratore: Mario Puliero

INCONTRO PUBBLICO 21 NOVEMBRE 2010 ORE 10,00 HOTEL TRYP SAN GIOVANNI LUPATOTO

Page 13: L'Artigiano di Ottobre 2010

NORMATIVE

ottobre 2010 13

Modifiche al Codice della Strada

Comma 4 • Sanzione € 38 conducente che supera la durata dei periodi di guida pre-scritti dal Regolamento CE 561/2006.• Sanzione € 200 conducente che non osserva le disposizioni relative ai periodi di riposo giornaliero.• La violazione si applica per eccedenze fino al 10%.Comma 5• Sanzione € 300 conducente che supera di oltre il 10% la durata massima del periodo di guida giornaliero; decurtazione punti: 2.- 9 ore (540 minuti) > 9 ore + 10% (54 minuti) > Maggiore a 9 ore e 54 minuti;- 10 ore (600 minuti) > 10 ore + 10% (60 minuti) > Maggiore a 11 ore.• Sanzione € 350 conducente che supera di oltre il 10% la durata minima del periodo di riposo giornaliero; decurtazione punti: 5.- 11 ore (660 minuti) > 11 ore - 10% (66 minuti) > Minore a 9 ore e 54 minuti;- 9 ore (540 minuti) > 9 ore - 10% (54 minuti) > Minore a 8 ore e 6 minuti.Comma 6• Sanzione € 400 conducente che supera di oltre il 20% la durata massima del periodo di guida giornaliero; decurtazione punti: 10.- 9 ore (540 minuti) > 9 ore + 20% (108 minuti) > Maggiore a 10 ore e 48 minuti;- 10 ore (600 minuti) > 10 ore + 20% (120 minuti) > Maggiore a 12 ore.• Sanzione € 400 conducente che supera di oltre il 20% la durata minima del periodo di riposo giornaliero; decurtazione punti: 10.- 1 ore (660 minuti) > 11 ore - 20% (132 minuti) > Minore a 8 ore e 48 minuti;- 9 ore (540 minuti) > 9 ore - 20% (108 minuti) > Minore a 7 ore e 12 minuti.Comma 7• Sanzione € 250 conducente che supera di oltre il 10% la durata massima del periodo di guida settimanale;

decurtazione punti: 1.- 56 ore (50 ore e 360 minuti) > 56 ore + 10% (5 ore e 36 minuti) > Maggiore a 61 ore e 36 minuti;- 90 ore (80 ore e 600 minuti) > 90 ore + 10% (9 ore) > Maggiore a 99 ore.• Sanzione € 350 conducente che supera di oltre il 10% la durata minima del periodo di riposo settimanale; decurtazione punti: 3.- 45 ore (40 ore e 300 minuti) > 45 ore - 10% (4 ore e 30 minuti) > Minore a 40 ore e 30 minuti;- 24 ore (20 ore e 240 minuti) > 24 ore - 10% (2 ore e 24 minuti) > Minore a 21 ore e 36 minuti.• Sanzione € 400 conducente che supera di oltre il 20% la durata massima del periodo di guida settimanale; decurtazione punti: 2.- 56 ore (50 ore e 360 minuti) > 56 ore + 20% (10 ore e 72 minuti) > Mag-giore a 67 ore e 12 minuti;- 90 ore (80 ore e 600 minuti) > 90 ore + 20% (18 ore) > Maggiore a 108 ore.• Sanzione € 400 conducente che supera di oltre il 20% la durata minima del periodo di riposo settimanale; decurtazione punti: 5.- 45 ore (40 ore e 300 minuti) > 45 ore - 20% (8 ore e 60 minuti) > Minore a 36 ore;- 24 ore (20 ore e 240 minuti) > 24 ore - 20% (4 ore e 48 minuti) > Minore a 19 ore e 12 minuti.Comma 8• Sanzione € 155 conducente che durante la guida non rispetta le disposi-zioni relative alle interruzioni; decurtazione punti: 2.Comma 9• Sanzione € 307 conducente sprovvisto dell’estratto di servizio o della copia dell’orario di servizio (anche se incompleto o alterato).Comma 11• Sanzione € 1.769 conducente che circola durante il periodo in cui gli è stato intimato di non proseguire il viaggio. Sanzioni accessorie: ritiro patente di guida.Commi 14• Sanzione € 307 impresa che non osserva le disposizioni previste dal Re-golamento CE 561/2006. La violazione si applica per ciascun dipendente cui la violazione si riferisce.

Se la violazione è commessa dopo le ore 22.00 e prima delle ore 7.00, la

sanzione amministrativa è aumentata di un terzo. Nei casi previsti dai commi 4, 5, 6 e 7 l’organo accertatore, oltre all’applicazione delle sanzioni ammini-strative pecuniarie, provvede al ritiro temporaneo dei documenti di guida, in-tima al conducente del veicolo di non proseguire il viaggio se non dopo aver effettuato i prescritti periodi di interru-zione o di riposo e dispone che, con le cautele necessarie, il veicolo sia condot-

to in un luogo idoneo per la sosta, ove deve permanere per il periodo necessa-rio; del ritiro dei documenti di guida e dell’intimazione è fatta menzione nel verbale di contestazione. Nel verbale è indicato anche il comando o l’ufficio da cui dipende l’organo accertatore, pres-so il quale, completati le interruzioni o i riposi prescritti, il conducente è au-torizzato a recarsi per ottenere la re-stituzione dei documenti in precedenza ritirati; a tale fine il conducente deve seguire il percorso stradale espressa-

mente indicato nel medesimo verbale. Il comando o l’ufficio restituiscono la patente e la carta di circolazione del veicolo dopo avere constatato che il viaggio può essere ripreso nel rispetto delle condizioni prescritte dal presente articolo. Chiunque circola durante il pe-riodo in cui gli è stato intimato di non proseguire il viaggio è punito con la san-zione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.769 a euro 7.078, nonché con il ritiro immediato della pa-tente di guida.

Nuove sanzioni previste dall’art.174 CdS. Tutti i calcoli e le percentuali delle eccedenze. Scheda riassuntiva sui tempi di guida e di riposo dei conducenti

Page 14: L'Artigiano di Ottobre 2010

Dal 30 settembre 2010 il tempo limite per il trasferimento in azienda dei dati dalla me-

moria del cronotachigrafo digitale di autocarri ed autobus è di 90 giorni e quello per il trasfe-rimento dalla memoria delle cards dei condu-centi è di 28 giorni. I veicoli con cronotachigrafo digitale. Sono do-tati di cronotachigrafo digitale gli autocarri (con massa complessiva a pieno carico superio-

re a 3,5 t.) e gli autobus (con più di nove posti complessivi) immatricolati dal 1° maggio 2006. I nuovi tempi di trasferimento dei dati.

Il nuovo regolamento comunitario prevede ora il trasferimento entro e non oltre i 90 giorni dei dati dalla memoria del veicolo ed entro e non oltre i 28 giorni per i dati della memoria delle cards dei conducenti.Rispetto alla normativa italiana, precedente-mente in vigore ed ora superata dal regola-mento comunitario, il trasferimento dati dalla memoria del veicolo passa da un limite entro e non oltre i 3 mesi al nuovo limite di 90 giorni, mentre per il trasferimento dalla memoria del-le cards si passa da un limite entro e non oltre le 3 settimane a quello di 28 giorni.

Il trasferimento deve avvenire su un supporto dati esterno, che ne garantisca l’inalterabilità e la conservazione nel tempo, avendo cura di predisporre almeno una ulteriore copia di sal-vataggio.

Conservazione dei dati in azienda. Resta in-variato il tempo di conservazione dei dati in azienda, previsto in almeno un anno, ai fini del controllo da parte delle autorità preposte.

Trasporto conto terzi

CATEGORIE

Nuovi tempi limite

trasferimento dati da

cronotachigrafo digitale

Modifica rapporti committenti-vettori. Legge n. 120/10La legge n. 120/10, relativa alle mo-

difiche al nuovo Codice della Stra-da, ha introdotto una variazione anche alla normativa che regola i rapporti tra committenti ed imprese di autotraspor-to merci in conto terzi, di cui al D. Lgs. n. 286/05 e successive modifiche. La legge 29 luglio 2010, n. 120/10, che ha introdotto numerose modifiche al Codi-ce della Strada, ha previsto anche un modifica al D. Lgs. n. 286/05 sulla re-sponsabilità dei soggetti coinvolti nella

filiera del trasporto. In particolare, con la modifica al D. Lgs. n. 286/05, è sta-bilito che qualora dalla violazione delle disposizioni del Codice della Strada de-rivino la morte di persone o lesioni per-sonali gravi o gravissime e la violazione sia stata commessa alla guida di uno dei veicoli per i quali è richiesta la paten-te di guida di categoria C o C+E, viene disposta la verifica, presso il vettore, il committente, nonché il caricatore e il proprietario della merce in oggetto del

trasporto, del rispetto delle norme sul-la sicurezza della circolazione stradale previste dallo stesso D. Lgs. n. 286/05 e dall’art. 83-bis della legge n. 133/08. In sostanza, verranno controllate le istru-zioni del trasporto che devono essere compatibili con il rispetto della norma-tiva sulla circolazione stradale e sicu-rezza sociale, nonché la corretta appli-cazione delle disposizioni che regolano i rapporti tra i soggetti della filiera del trasporto stesso.

ottobre 201014

Autotrasporti

Page 15: L'Artigiano di Ottobre 2010

È stato prorogato al 4 dicem-bre 2011 il termine per

l’adeguamento dei requisiti di onorabilità, capacità finan-ziaria e capacità professionale per determinate aziende di au-totrasporto merci in conto ter-zi, iscritte all’Albo tra gennaio 1978 ed agosto 2005.

Con la conversione nella legge 26 febbraio 2010 n. 25 del DL “milleproroghe”, è stato inse-rito un passaggio con il quale il Governo veniva delegato ad adeguare i termini per la di-mostrazione dei requisiti di capacità finanziaria ed idonei-tà professionale per l’accesso alla professione, per le impre-se che esercitano l’attività di autotrasporto merci per conto di terzi con veicoli di portata utile non superiore a 3,5 t. e/o di massa complessiva non superiore a 6 t., iscritte all’Al-bo tra gennaio 1978 e agosto

2005. La proroga al 4 dicembre 2011. Rispetto alla precedente scadenza del 17 agosto 2010, il nuovo termine per la dimostra-zione dei requisiti è stato ora prorogato al 4 dicembre 2011 con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 22 luglio 2010 (di prossima pubblicazione in G.U.), cui ha fatto seguito la circolare dello stesso Ministero n. 3/10 del 23 luglio 2010: il 4 dicembre 2011 è la data di entrata in vigore del nuovo regolamento (CE) n. 1071/09 sull’esercizio dell’at-tività di trasportatore su stra-da. Le imprese interessate alla proroga Tale proroga riguarda in particolare, oltre alle impre-se iscritte con i veicoli sopra citati, anche le imprese che operano con i seguenti mezzi: - autobetoniere, anche se ec-cedenti i pesi legali;- veicoli attrezzati con carroz-zeria speciale atta al carico,

alla compattazione, allo scarico ed al trasporto di rifiuti solidi urbani; - veicoli permanentemente at-trezzati con cisterna per il cari-co, lo scarico ed il trasporto di liquami o liquidi di spurgo pozzi neri. Queste imprese potranno continuare ad esercitare l’at-tività di trasporto fino all’en-trata in vigore del regolamento sull’accesso, ovvero finchè non saranno emanate norme di di-ritto interno in attuazione del-lo stesso regolamento.

CATEGORIE

ottobre 2010 15

PER LE AZIENDE ISCRITTE

ALL’ALBO TRA IL GENNAIO 1978

E L’AGOSTO 2005 LA PROROGA

SLITTA AL 4 DICEMBRE 2011

Autotrasporti

Modalità di calcolo delle

sanzioni amministrative

e nozione di lavoro

notturno

Orario di lavoro nel settore autotrasportoIl Ministero del Lavoro e delle

Politiche Sociali ha recente-mente precisato: - in merito al lavoro notturno, viene chiarito che deve essere considerata irregolare la presta-zione di lavoro che superi il limite delle dieci ore per ciascun perio-do di ventiquattro ore, qualora si protragga per almeno quattro ore consecutive nella fascia oraria tra

le ore 0:00 e le ore 7:00; - le sanzioni amministrative ex art.174, co.9 del c.d. “Codice del-la strada” devono essere riferite ad ogni dipendente interessato ed a ciascuna violazione rilevata. Il chiarimento si è reso necessa-rio a fronte della formulazione della norma non chiara sul pun-to e oggetto di interpretazione non uniforme sul territorio da

parte degli Uffici periferici del Ministero. Infatti, l’articolo in oggetto introduce una responsa-bilità diretta del datore di lavoro per la violazione della normativa in materia di tempi di guida e di riposo, prevedendo la sanzione amministrativa del “pagamento di una somma da euro 78 a euro 311 per ciascun dipendente cui la violazione si riferisce”.

Adeguamento requisiti

onorabilità, capacità

finanziaria e professionale

Page 16: L'Artigiano di Ottobre 2010

CATEGORIE

ottobre 201016

Autotrasportatori

Lo scorso 22 agosto sono entrate for-malmente in vigore le nuove norme in

materia di “Tutela della sicurezza strada-le e della regolarità del mercato dell’au-totrasporto di cose per conto di terzi”; in particolare, è stato introdotto il principio secondo cui, qualora le imprese di auto-trasporto si trovino a subire aumenti dei

propri costi dovuti alle variazioni di prez-zo del carburante, hanno diritto di chie-dere al mercato, ossia alla committenza, di farsi carico di questi maggiori oneri. Tale costo dovrà appositamente risulta-re dal contratto sottoscritto tra le parti, ovvero, in mancanza di un contratto in forma scritta, dovrà essere debitamente indicato in fattura.

Il costo medio del carburante per chi-lometro è determinato con riferimento alle diverse tipologie di veicoli, da par-te dell’Osservatorio sulle attività di au-totrasporto. Un’altra importante novità consiste nell’introduzione di una disposi-zione secondo cui i tempi di pagamento dei corrispettivi dei servizi di trasporto devono essere definiti in 30 giorni dalla data di emissione della fattura.

Di significativa rilevanza, infine, è il regi-me sanzionatorio previsto in caso di ina-dempienza che si rivela particolarmente penalizzante per l’impresa di autotra-sporto inadempiente.

Obblighi e sanzioni relativi al costo del carburante

Il pagamentodei corrispettivi

è definito entro trenta giorni dalla

data fattura

DA NOI HAI CREDITO

Page 17: L'Artigiano di Ottobre 2010

CATEGORIEAutoriparatori

Il decreto contiene le norme attuative dell’art. 75, comma 3-bis del CDS (c.d. tuning) per l’ap-

provazione nazionale di sistemi “dischi freni per motocicli” in qualità di componenti e per la loro installazione su tipi di autovetture e motocicli nuovi o in circolazione. Il decreto, che individua le procedure di omologazione dei sistemi, le pro-cedure per la loro installazione sui veicoli, per l’aggiornamento della carta di circolazione e per il riconoscimento di sistemi omologati da Stati della UE è così strutturato:

Art.1 - Campo di applicazione

Art.2 - Definizioni

Art.3 - Omologazione dei sistemi

Art.4 - Caratteristiche generali dei sistemi

Art.5 - Prescrizioni per l’installazione dei sistemi sui veicoli

Art.6 - Aggiornamento della carta di circolazione

Art.7 - Prescrizioni per il costruttore del sistema

Art.8 - Conformità della produzione

Art.9 - Riconoscimento dei sistemi omolo-gati da Stati membri dell’Unione europea.Allegato A - Modello della scheda informa-tiva

Allegato B - Modello del certificato di omo-logazione/estensione

Allegato C - Procedura per la verifica dell’idoneità di un sistema dischi freno per autovetture ai fini della sua omologa-zione.

Allegato D - Dichiarazione concernente l’installazione sul veicolo del sistema di-schi freno.

Tuning

ottobre 2010 17

CHIAMAADESSO

COSTO PRATICA RIDOTTO DEL 50% PER GLI ASSOCIATI CASARTIGIANI

IL TESTO INTEGRALE DEI DECRETI è REPERIBILE SUL SITO www.CASARTIGIANI.IT

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Regolamento recante

sistemi dischi freni per

autovetturee motocicli

Page 18: L'Artigiano di Ottobre 2010

Dalla “Monti” alla nuova “Ber”

CATEGORIE

LA TUA OffICINA DI fIDUCA PUò

SVOLGERE IL LAVORO DELLE OffICINE AUTORIZZATE E

DELLE CONCESSIONARIE

Le nuovenorme per

il liberomercato

ottobre 201018

Autoriparatori

La riforma riguarda la fissa-zione di norme che tengano

conto dell’intensità della con-correnza sui mercati della distri-buzione degli autoveicoli e dei pezzi di ricambio e su quelli della fornitura di servizi di riparazione e di manutenzione.

Il nuovo regolamento d’esenzio-ne per categoria si applicherà a decorrere dal 1° giugno 2010.I riparatori indipendenti sono importanti perché aumentano la scelta offerta ai consumatori e mantengono competitivo il prez-zo delle riparazioni esercitando pressione sulle reti di riparatori autorizzati dei costruttori au-tomobilistici. Le nuove norme garantiscono l’accesso alle infor-mazioni tecniche per i modelli omologati dopo il 1° settembre 2009.Il nuovo regolamento di esenzio-ne per categoria per i veicoli a motore sarà valido 13 anni, cioè fino al 2023.

Dalla parte dell’Autoriparatore.

Le novità più importanti sono:

- Accesso alle informazioni tecni-che per i riparatori indipendenti viene confermato,anzi viene raf-forzato nelle linee guida (le linee guida della sono atti normalmente non vincolanti,ma che possono di-ventarlo, come ad esempio quelle della “Commissione Europea” in quanto appropriate ed autorevoli. In ogni caso hanno sempre influen-za giuridica) con l’allineamento per tutti i veicoli all’obbligo di adottare il sistema unificato oggi previsto solo per le classi ambien-tali euro 5 ed euro 6 dalla diretti-va europea 715/2007;

- Ribaltamento dal riparatore al produttore dell’onere della prova della qualità dei ricambi di qua-lità corrispondente(per ricambio di qualità corrispondente deve intendersi quello che in qualsiasi momento si può dimostrare, che la qualità corrisponde a quella dell’originale) impiegati nella ri-parazione;

- Corrispondenza tra ricambio originale(per ricambio originale deve intendersi il ricambio la cui qualità è la stessa del componen-te utilizzata nell’ assemblaggio del veicolo) e quello che non lo è per i modelli auto di cessata produzione..Le linee di ricambi economici allestite dal produt-tore auto per modelli di cessata produzione perdono l’originalità perché parificati a quelli di qua-lità corrispondente. Questo fatto salva apposita certificazione pre-sente sul ricambio e fatta dal co-struttore del ricambio;- Verrà ostacolato da apposite linee guida l’abuso delle garanzie estese ad appannaggio delle sole reti di as-sistenza ufficiali ,oggi proposte da tutti i produttori di auto. Questo per-metterà di poter intervenire,nelle garanzie estese,anche agli indipen-denti. Come lo sapremo con pre-cisione solo all’emanazione delle linee guida; Resta invariato il fatto che i tagliandi di manutenzione del veicolo in garanzia, possono essere eseguiti da qualsiasi of-ficina a condizione che vengano utilizzati prodotti con le identi-che specifiche di quelle indica-te dal produttore del veicolo.

Page 19: L'Artigiano di Ottobre 2010

CATEGORIE

ottobre 2010 19

Dalla parte del Consumatore.

- Che cosa cambia per l’assisten-za in garanzia?Le nuove regole mettono la pa-rola fine alle pratiche abusive dei costruttori che obbligano alle riparazioni solo all’interno delle officine autorizzate: cia-scun automobilista sarà libero di scegliere l’officina che vuo-le, senza timore di perdere la garanzia. Solo per gli interventi gratuiti, come di norma per il primo tagliando e la risoluzio-ne di difetti del veicolo coperti dalla garanzia, dovranno neces-sariamente rivolgersi alla rete ufficiale di assistenza della casa. La Commissione, peraltro, assi-cura anche di vigilare sull’appli-cazione di quelle garanzie este-se il cui scopo è soprattutto di evitare che il cliente si rivolga a riparatori fuori dalla propria rete. La riforma del vecchio re-golamento Ber di settore, noto anche come direttiva 1400/2002 (Monti), conferma inoltre le di-sposizioni relative all’accesso a documentazione e informazioni tecniche da parte dei meccanici indipendenti: i costruttori sono tenuti a renderle disponibili sen-za condizioni, così come ad apri-re agli stessi riparatori le attività di formazione.

- Rivolgersi ad un meccanico ge-nerico può metter a rischi la va-lidità della garanzia?Perché questa non venga meno, l’officina indipendente deve es-sere qualificata ed eseguire il la-voro in modo corretto, disponen-do delle informazioni della casa e usando ricambi originali (ana-loghi a quelli utilizzati nell’as-semblaggio del veicolo) o di qua-lità corrispondente. Ogni anno gli automobilisti italiani, secon-

do l’Osservatorio Autopromotec, spendono in media 755 euro per manutenzioni e riparazioni: è un importo che risente dell’abitudi-ne di rivolgersi alle reti ufficiali (lo fa oltre l’85% nei primi quat-tro anni di vita dell’auto), i cui prezzi sono mediamente supe-riori di un terzo a quelli praticati dagli indipendenti.

- Quali regole contribuiscono a ridurre il costo dei ricambi?Le nuove disposizioni prevedono che il fornitore dei componenti originali impiegati dal costrutto-re possa metterli sul libero mer-cato con il proprio marchio, così da permettere alle officine auto-rizzate e indipendenti, nonché a tutti i consumatori, di scegliere tra ricambi alternativi; inoltre, qualora il meccanico generico scelga di utilizzare pezzi non originali per la riparazione, non è più tenuto a dare prova che siano di qualità corrisponden-te: ora la certificazione spetta direttamente all’azienda che li produce. L’atteso aumento del-la concorrenza nel post-vendita ha peraltro una chiara valenza in termini di sicurezza stradale.In periodi di crisi, infatti, i costi elevati delle riparazioni induco-no gli automobilisti a ridurre al minimo gli interventi in officina,

con il rischio conseguente di ve-der circolare veicoli meno effi-cienti e sicuri. Emblematico al riguardo è il caso della Gran Bre-tagna, dove in un anno il numero delle auto portate a riparare è calato di 2,5 milioni.

- Che cosa cambia nella vendita delle auto nuove?Oltre all’assistenza e alla distri-buzione dei ricambi, la nuova di-rettiva garantisce più autonomia alle case costruttrici nel distri-buire i veicoli attraverso conces-sionarie sia monomarca che mul-timarca. La Commissione dà per assodato che oggi il comparto della distribuzione automobili-stica si caratterizzi per un livello di concorrenzialità tale da non richiedere più protezioni speci-fiche per i concessionari. Tutto questo, sia in virtù dell’ingresso nel mercato Ue di svariati marchi asiatici dalle politiche commer-ciali aggressive, sia per il costan-te ampliamento delle gamme di prodotto e per la sovraccapacità produttiva. Eliminando i vincoli che negli accordi tra costrutto-ri e concessionari proteggevano questi ultimi, ci si attende che possano calare i costi di distri-buzione, i quali rappresentano tuttora circa il 30% del prezzo di un’auto nuova.

Autoriparatori

Page 20: L'Artigiano di Ottobre 2010

Scuola per l’Imprenditoria: il nuovo anno formativo per il

2010-2011.Per il 4° anno consecutivo, il Gruppo Giovani prosegue il sup-porto organizzativo e la parte-cipazione attiva alla Scuola per l’Imprenditoria (www.scuolaim-prenditoria.it).Il progetto è nato dall’aggrega-zione di ben 13 gruppi giovani delle associazioni di categoria di Verona e provincia, fra cui Casartigiani.Dopo i primi incontri del 2006, il progetto ha visto un primo grande successo nel 2007 con la partecipazione di ben 100 giova-ni imprenditori; il 2008 ha visto la presenza di oltre 120 iscritti mentre il 2009-2010 ha supe-rato le 130 adesioni rifiutando, purtroppo, una ventina di altri richiedenti per motivi di spazio

e di organizzazione.L’offerta formativa è passata dalle 5 giornate del 2007 alle 8 giornate del 2009-2010; nell’ul-tima stagione il programma si è arricchito di un outdoor di due giorni presso Castrocaro Terme (FC). Le altre sessioni formati-ve si sono svolte presso il Museo Nicolis di Villafranca di Verona, il teatro Camploy di Verona, il Movieland di Lazise (VR).

E la nuova stagione formativa 2010-2011 si preannuncia anco-

ra più ricca ed interessante.È in fase di definizione una struttura di corsi su due anni, così organizzata:1° anno• Outdoor• “Etica”• “Motivazione”• “Mission-Vision”• “Business writing”2° anno• Outdoor• “Cambio generazionale”• “Gestione dei collaboratori”• “Gestione del tempo”• “Lean production”

Il programma sopra mostrato non è ancora definitivo … ma dà già un’idea dei contenuti di alto livello.Le giornate formative sono svol-te solitamente durante il saba-to, dalle 9 alle 18.Il costo della partecipazione sarà molto contenuto e vantag-gioso. Tutti i giovani sono in-viati a partecipare!Ulteriori informazioni pres-so l’ufficio Credito e l’uffi-cio Categorie di Casartigiani (045.8622286), per fax al nume-ro 045.954488 oppure per email all’indirizzo [email protected].

Il presidente del GGCDott. Massimiliano Pontarollo

GRUPPO GIOVANI CASARTIGIANI VERONAVia Torricelli, 71/a37135 - Verona (VR)Tel: 045.86.222.86Fax: 045.95.44.88

www.artigianiverona.it/ggc

Gruppo Giovani Casartigiani

CATEGORIE

C’è spazioper tutti

ottobre 201020

Gruppo giovani

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EVENTI

ottobre 2010 21

Venerdì 8, Sabato 9 e Do-menica 10 OTTOBRE si è

tenuto presso Mercato orto-frutticolo di Valeggio la X Mo-stra Rassegna Zootecnica e la V Festa della Pesca: vetrina di prodotti agroalimentari e di artigianato con degustazioni di prodotti tipici a serate dan-zanti con orchestra.

La Mostra ha voltuto mettere in evidenza le caratteristiche e la qualità delle produzioni del territorio valeggiano e del-le zone limitrofe. In un momento in cui l’eco-nomia è in crisi e le aziende, soprattutto le medie e piccole imprese, sono in difficoltà, il Mercato Ortofrutticolo di Va-leggio e l’Amministrazione Co-munale hanno inteso promuo-

vere le attività locali e dare ampia visibilità a diversi setto-ri, per avvicinare le persone e far conoscere loro le eccellen-ze produttive del luogo in cui vivono.

I visitatori hanno potuto così

degustare le prelibatezze dell’enogastronomia locale e dell’agroalimentare, ma an-che farsi un’idea di quelle che sono le attività artigianali, zo-otecniche e, perché no, valu-tare l’acquisto di macchinari agricoli o attrezzi e utensili.

Si sono svolti, organizzati dalla nostra Associazione due interessanti corsi per gli installatori, uno più indirizzato ai manutentori sull’analisi dei prodotti della combustione e misurazione in opera del ren-dimento di combustione l’altro più specifico per gli impiantisti sulla corretta compilazione della dichia-razione di conformità alla regola dell’arte.I corsi sono stati interessanti tenuti dall’Ing. Luca Taffarello, un tecnico preparato e competente in materia e hanno visto la partecipazione di più di venti allievi per corso.Durante il corso è stato distribuito del materiale informativo, dispense e fac simile di dichiarazioni di conformità. Materiale reperibile sul nostro sito cliccando su categorie e poi su installatori.

Valeggio produceCasartigiani c’era!

INSTALLATORI in fORMAZIONE:

INAUGURAZIONE CON IL SINDACO TOSONI ANGELO E L’ASS. ATT. PRODUTTIVE BONfAINI fRANCESCO

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(Per informazioni contattare l’Ufficio Sviluppo Categorie al tel. 045 8622286 int. 2)

Page 23: L'Artigiano di Ottobre 2010

INNOVAZIONE PROGRAMMATICAA SOSTEGNO DELLE AZIENDE

Le Associazioni artigiane propongono, in collaborazione con la CCIAA, un servizio qualificato, personalizza-to e a valore aggiunto come il CONTROLLO DI GESTIONE per analizzare l’andamento della vostra azienda. Si procederà all’interpretazione degli indici di bilancio ROI, ROE, ROS, alla riclassificazione del bilancio secondo la IV direttiva CEE e al confronto con le medie e le migliori prestazioni del settore produt-tivo di appartenenza, per procedere ad analisi basate su dati concreti ed oggettivi e stimare il grado di rischio dell’azienda in ottica Basilea 2.

Vantaggi per le imprese conoscenza della realtà aziendale individuazione dei punti di debolezza indicazioni chiare per progettare e pianificare scelte di crescita

Confartigianato Verona, Via Selenia, 1637135 VeronaTel. 045 9211555 Fax 045 [email protected]

CNA Verona, Via Caʼ di Cozzi. 4137124 VeronaTel. 045 8300219 Fax 045 [email protected]

CASARTIGIANI Verona,Via Torricelli,71/A - 37122 VeronaTel. 045 8622286 Fax 045 [email protected]

TUTTI GLI IMPRENDITORI INTERESSATI POSSONO INFORMARSI E FISSARE

UN APPUNTAMENTO PRESSO LE SEDI DELLE ASSOCIAZIONI ARTIGIANE

UN NUOVO SERVIZIO PER LE IMPRESE

ARTIGIANE VERONESIINNOVAZIONE PROGRAMMATICA

A SOSTEGNO DELLE AZIENDELe Associazioni artigiane propongono, in collaborazione con la CCIAA, un servizio qualificato, personalizza-to e a valore aggiunto come il CONTROLLO DI GESTIONE per analizzare l’andamento della vostra azienda. Si procederà all’interpretazione degli indici di bilancio ROI, ROE, ROS, alla riclassificazione del bilancio secondo la IV direttiva CEE e al confronto con le medie e le migliori prestazioni del settore produt-tivo di appartenenza, per procedere ad analisi basate su dati concreti ed oggettivi e stimare il grado di rischio dell’azienda in ottica Basilea 2.

Vantaggi per le imprese conoscenza della realtà aziendale individuazione dei punti di debolezza indicazioni chiare per progettare e pianificare scelte di crescita

Confartigianato Verona, Via Selenia, 1637135 VeronaTel. 045 9211555 Fax 045 [email protected]

CNA Verona, Via Caʼ di Cozzi. 4137124 VeronaTel. 045 8300219 Fax 045 [email protected]

CASARTIGIANI Verona,Via Torricelli,71/A - 37122 VeronaTel. 045 8622286 Fax 045 [email protected]

TUTTI GLI IMPRENDITORI INTERESSATI POSSONO INFORMARSI E FISSARE

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ARTIGIANE VERONESI

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Le Associazioni artigiane propongono, in collaborazione con la CCIAA, un servizio qualificato, personalizza-to e a valore aggiunto come il CONTROLLO DI GESTIONE per analizzare l’andamento della vostra azienda. Si procederà all’interpretazione degli indici di bilancio ROI, ROE, ROS, alla riclassificazione del bilancio secondo la IV direttiva CEE e al confronto con le medie e le migliori prestazioni del settore produt-tivo di appartenenza, per procedere ad analisi basate su dati concreti ed oggettivi e stimare il grado di rischio dell’azienda in ottica Basilea 2.

Vantaggi per le imprese conoscenza della realtà aziendale individuazione dei punti di debolezza indicazioni chiare per progettare e pianificare scelte di crescita

Confartigianato Verona, Via Selenia, 1637135 VeronaTel. 045 9211555 Fax 045 [email protected]

CNA Verona, Via Caʼ di Cozzi. 4137124 VeronaTel. 045 8300219 Fax 045 [email protected]

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