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PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO

in tema di Bilancio e contabilità

dal titolo

“L’armonizzazione contabile e le nuove regole di finanza pubblica”

Premessa

Com’è noto, dal 1990 si sono succedute varie riforme dei sistemi contabili delle amministrazioni

pubbliche italiane al fine di superare i limiti del sistema contabile pubblico tradizionale orientato

principalmente ad assicurare l’esercizio della funzione autorizzativa.

In effetti, non è la prima volta che in Italia si parla di riforma dei sistemi contabili delle

amministrazioni pubbliche: a partire dal 1993 si “mette mano” ai sistemi contabili degli Enti

territoriali ai vari livelli di governo (Stato, Regioni, Enti Locali) allo scopo di consentire l’esercizio

effettivo del potere di spesa da parte della dirigenza pubblica, scaturente dall’introduzione del

“principio di distinzione della competenze” (d.lgs. 29/1993).

Le precedenti riforme dei sistemi contabili hanno anche perseguito la finalità di ampliare il

ventaglio di informazioni contabili da rilevare periodicamente, ponendo particolare enfasi non solo

sulla dimensione finanziaria della gestione, ma anche su quella economico-patrimoniale allo scopo

di migliorare l’analisi dell’andamento della gestione sotto il profilo dell’efficienza e

dell’economicità.

La necessità di monitorare gli equilibri di finanza pubblica a livello di intero “Settore pubblico” ha

anche comportato l’estensione del processo di riforma dei sistemi contabili a tutti i “rami” della

Pubblica amministrazione ai fini del “consolidamento dei conti pubblici” (L. 208/99).

Tuttavia, nonostante le numerose riforme dei sistemi contabili che si sono registrate dal 1990 in poi,

sono presenti ancora numerose differenze nei sistemi contabili degli Enti territoriali ai vari livelli di

governo e, in talune circostanze, anche all’interno dello stesso livello (si pensi alle Regioni e alle

relative Aziende sanitarie), nonché rispetto ad altri Enti pubblici (nazionali e locali). Tali differenze

ostacolano il monitoraggio degli equilibri di finanza pubblica, il controllo della spesa delle

amministrazioni pubbliche, la definizione dei programmi pubblici e la verifica dei risultati a

consuntivo.

Le principali differenze riguardano i seguenti aspetti principali:

=> i sistemi contabili adottati (contabilità finanziaria versus contabilità economico-patrimoniale);

=> gli schemi di bilancio di previsione e consuntivi (bilancio di competenza e di cassa versus

bilancio di sola competenza);

=> i principi contabili generali e particolari da adottare ai fini della redazione dei documenti

previsionali e consuntivi;

=> il trattamento contabile delle varie operazioni di gestione e, in particolare, la registrazione degli

accertamenti/impegni e, pertanto, dei residui attivi e passivi.

Tali differenze hanno condotto, nel 2009, il Legislatore della riforma ad affrontare il tema

dell’armonizzazione contabile nelle amministrazioni pubbliche allo scopo di perseguire importanti

finalità:

- la corretta rappresentazione delle posizioni creditorie/debitorie delle amministrazioni

pubbliche;

- la maggiore integrazione tra il sistema di contabilità finanziaria e quello economico-

patrimoniale;

- la maggiore integrazione tra il sistema del bilancio (“ciclo finanziario”) e il sistema di

programmazione e controllo (“ciclo della performance”);

- il maggiore controllo della gestione delle amministrazioni pubbliche non solo a livello

aziendale, ma anche “super-aziendale”, ossia di “Gruppo di un’amministrazione

pubblica” e di intero Settore pubblico”. Si fa presente che la Direttiva 2011/85/UE (Six

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pack) del Consiglio Europeo dell’8 novembre 2011 ha posto enfasi sulla necessità di

ottenere dati di bilancio affidabili, comparabili e tempestivi da parte degli Stati membri,

anche con riferimento alla Spesa del Settore Pubblico ai fini del monitoraggio degli

equilibri di finanza pubblica degli Stati membri e l’attuazione di politiche di bilancio

tempestive.

Alla luce di tali considerazioni, con particolare riferimento agli Enti territoriali, sono state introdotte

numerose novità ai fini dell’“armonizzazione dei sistemi contabili” (l. 42/2009, d.lgs. 118/2001 e il

d.lgs. 126/2014). Tali novità riguardano i seguenti aspetti principali:

1) la programmazione di bilancio;

2) la contabilità finanziaria;

3) la contabilità economico-patrimoniale;

4) il bilancio consolidato.

Si consideri, inoltre, che recentemente sono state anche modificate le regole di finanza pubblica per

gli Enti territoriali, in quanto dal 2016 non si applica più il “patto di stabilità interno”, ma occorre

salvaguardare il vincolo del “pareggio di bilancio”.

Obiettivi formativi

Con l’armonizzazione dei sistemi contabili e le nuove regole di finanza pubblica, si individua

l’esigenza di garantire una piena conoscenza delle nuove norme ed un’adeguata applicazione delle

stesse all’interno dell’ente di riferimento.

In questa ottica si inserisce il corso di formazione proposto che offre una panoramica completa della

disciplina in materia di armonizzazione contabile e delle regole di finanza pubblica, mediante casi

pratici e applicazioni, al fine di approfondire le innovazioni introdotte e di ricercare soluzioni ai

problemi interpretativi emersi in sede di attuazione.

Capacità e competenza acquisite

Il corso si propone di fare accrescere le competenze in materia di contabilità e finanza pubblica; di

rafforzare la capacità di redigere documenti informativi veritieri e corretti; di migliorare la gestione

delle risorse proprie; di presidiare la programmazione, previsione, gestione e rendicontazione del

bilancio.

Metodologie didattiche

Si prevede l’utilizzo di metodologie diversificate orientate a promuovere la partecipazione attiva

attraverso lezioni frontali e studio dei casi. Sono altresì previsti momenti di confronto - con soggetti

operanti presso altre amministrazioni pubbliche - e di dibattito sulle migliori pratiche, con la

partecipazione di professional del settore. Nell’ambito delle previsioni dell’art. 11, co. 3,

dell’avviso, i docenti sono disponibili ad affiancare i partecipanti – ove questi ultimi ne facciano

espressa richiesta – ai fini dello svolgimento di un project work volto all’applicazione nell’ambito

della propria attività delle conoscenze acquisite nel corso.

Destinatari

Il corso è rivolto al personale dipendente delle pubbliche amministrazioni iscritto alla gestione

unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

Struttura del corso

Il percorso formativo prevede un impegno complessivo di 60 ore di formazione pari a dieci giornate

articolate in n. 5 moduli didattici, come di seguito illustrato:

Modulo 1 – Programmazione di bilancio

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Unità didattica 1 (6 ore)

Contenuti della programmazione e le sue caratteristiche; il Documento unico di programmazione

(DUP); la nota di aggiornamento al DUP. Dal “patto di stabilità interno” al “pareggio di bilancio”: i

riflessi delle nuove regole di finanza pubblica sulle previsioni di bilancio. Esercitazioni e casi

pratici.

Unità didattica 2 (6 ore)

Lo schema di Bilancio di previsione finanziario; il Piano esecutivo di gestione e delle performance;

il Piano degli indicatori di bilancio; lo schema di delibera di assestamento del bilancio; le variazioni

di bilancio. Esercitazioni e casi pratici.

Modulo 2 – Gestione del bilancio

Unità didattica 3 (6 ore)

Concetto di “competenza finanziaria potenziata”; differenza tra “competenza finanziaria” e

“competenza finanziaria potenziata”; i riflessi delle nuove regole di finanza pubblica (pareggio di

bilancio) sulla gestione del bilancio; gestione delle entrate correnti e in conto capitale; gestione

delle spese correnti e in conto capitale; gestione delle partite di giro; riaccertamento residui;

esigibilità dei residui attivi e passivi. Esercitazioni e casi pratici.

Unità didattica 4 (6 ore)

Fondo crediti di dubbia esigibilità; costituzione del “fondo pluriennale vincolato”; conseguenze

delle reimputazioni sui singoli esercizi; determinazione del nuovo saldo di finanza pubblica per il

triennio 2016-2018. Esercitazioni e casi pratici.

Modulo 3 – Contabilità economico-patrimoniale e contabilità finanziaria integrate

Unità didattica 5 (6 ore)

Funzionamento dei conti finanziari ed economici; Piano dei conti integrato; operazioni di acquisto

di beni e servizi; realizzazione di investimenti; liquidazione delle competenze del personale;

riscossione di tributi; gestione dei servizi pubblici; accensione e rimborso di finanziamenti; rapporti

con le società partecipate / enti strumentali. Esercitazioni e casi pratici.

Modulo 4 – Rendicontazione dei risultati a livello aziendale

Unità didattica 6 (6 ore)

Risultato di amministrazione e problematiche connesse alla sua determinazione; nuovo avanzo

libero e vincolato. Esercitazioni e casi pratici.

Unità didattica 7 (6 ore)

Riclassificazione dei residui; rendiconto e suoi allegati. Esercitazioni e casi pratici.

Unità didattica 8 (6 ore)

Monitoraggio dei nuovi vincoli di finanza pubblica; certificazione del nuovo saldo di finanza

pubblica. Esercitazioni e casi pratici

Unità didattica 9 (6 ore)

Esercitazioni e casi pratici.

Modulo 5 – Rendicontazione dei risultati a livello di Gruppo

Unità didattica 10 (6 ore)

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Il Gruppo “amministrazione pubblica”; individuazione degli enti da considerare per la

predisposizione del Bilancio consolidato; attività diretta a rendere uniformi i bilanci da consolidare;

eliminazione delle operazioni infragruppo; identificazione delle quote di pertinenza di terzi;

consolidamento dei bilanci; Nota integrativa al bilancio consolidato. Esercitazioni e casi pratici.