L'analisi logica

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Prima parte

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L'Analisi Logica riconosce il ruolo che i gruppi di parole hanno nella frase. Non la singola parola, ma piccoli gruppi di parole ( sintagmi) unite dal fatto di appartenere allo stesso concetto.

Viene detta analisi logica la scomposizione della frase nei suoi elementi sintattici ( SINTAGMI). Viene svolta elencando gli elementi uno sotto l'altro e scrivendo a fianco cosa sono. Esempio:

La zia ha portato i regali ai nipotini

La zia = soggetto

Ha portato = predicato verbale

I regali = compl. oggetto

Ai nipotini = compl. di termine

• Articoli e preposizioni formano un'unità sintattica con la parola a cui sono collegati;• Bisogna scrivere il soggetto anche quando è sottinteso;• Si può scegliere se isolare gli attributi o lasciarli insieme al nome, scrivendo "...+ attributo"; • Si può scegliere se distinguere copula e nome del predicato o lasciarli uniti (predicato nominale);• I pronomi atoni vanno tradotti nei pronomi tonici corrispondenti (mi = me, o a me ecc.).

Il soggetto può indicare:la persona o la cosa che compie l’azione nelle frasi con verbo attivo Renzo ama Lucia //Il martello colpì il chiodo Il soggetto può indicare– la persona o la cosa che subisce l’azione nelle frasi con verbo passivo o riflessivo Luca si fa la barba La casa è stata arredata molto bene da Anna Il soggetto può indicare– la persona o la cosa a cui è riferita una qualità, una condizione nelle frasi con predicato nominale I tuoi colleghi sono molto gentili Quell’auto è elettrica

Nome: il cielo è serenoAggettivo: il bello piace a tutti

Verbi : Nuotare fa bene alla saluteAvverbi: Il meglio è nemico del bene

Congiunzioni : il perché di questo gesto sfugge a tuttiArticoli: lo non si apostrofa davanti a consonante

Proposizioni: Tra corrisponde in tutto e per tutto a fra Interiezioni : Un OH di meraviglia ruppe il silenzio

Il soggetto non è mai introdotto da preposizione. Un nome con funzione di soggetto può essere preceduto dall'articolo determinativo (Il bambino giocava), indeterminativo (Un bambino giocava) o partitivo (Dei bambini giocavano). In quest'ultimo caso il soggetto viene detto partitivo. Gli articoli partitivi (del,dello, della,delle, dei, degli ) significano un po' di (Mi serve della farina) o alcuni (Dei ragazzi ti hanno cercato). Non vanno confusi con le preposizioni articolate (Com'è la dose della farina? - Guardiamo la partita dei ragazzi), che introducono, il questo caso, il complemento di specificazione

Il soggetto sottintesoQuando il senso della frase è di per se chiaro il soggetto è sottinteso.In questo caso si dice che la frase è ellittica.Vengono abitualmente sottintesi i pronomi personali di prima e seconda persona singolare e plurale perché facilmente deducibili : dormivo ( chi? Io = sogg. sott.)

I soggetti di III persona vengono sottintesi quando sono gli stessi della frase precedente: Il bambino dorme. Eramolto stanco. (soggetto sottinteso: lui, il bambino di cui si parlava prima).

Il P. V. è costituito da un verbo di modo finito ( indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo) e dotato di senso compiuto, che “ predica “ qualcosa del soggetto, indicando: •Un’azione compiuta dal soggetto

•Un’azione subita dal soggetto: Paolo è stato lodato da tutti

•Un’azione compiuta e subita dal soggetto

•Uno stato del soggetto

Paolo studia

Elena si pettina

Paolo dorme

Il predicato nominale è formato da due elementi:

una voce del verbo essere (detta copula) un aggettivo o un nome riferiti al soggetto (nome del predicato), che indicano una qualità, una caratteristica, un modo di essere del soggettoES: Vega è luminosa = è copula, luminosa = nome del predicato

Vega è una stella = è copula, stella = nome del predicato

Le funzioni del verbo «essere»

Il verbo essere funziona da copula quando collega il soggetto al nome del predicato, formando un predicato nominale: La tua compagna è una chiacchierona.Le tue amiche sono simpatiche

Il verbo essere è invece un predicato verbale quando significa "esistere, essere presente in un dato luogo, stare": C'è il sole. Il libro è sul tavolo. Sono in casa.oppure "appartenere" Quel libro è di Lucia.

Funzionano come essere i verbi copulativi (sembrare, diventare, risultare, rendersi ecc.): anch'essi reggono un nome o un aggettivo riferito al soggetto, con le stesse caratteristiche del nome del predicato, che è detto complemento predicativo del soggetto. Reggono normalmente un complemento predicativo del soggetto, quando sono usati al passivo, anche i verbi appellativi(essere chiamato o chiamarsi, essere detto ecc.), elettivi (essere eletto, essere nominato ecc.), estimativi (essere considerato, essere stimato ecc.):

Laure è stanca = ( parte nominale) Laura sembra stanca = ( comp. predicativo del soggetto)

Il

Il compl. pred del sogg, si può avere con qualsiasi altro verbo intransitivo. Con questi verbi, l’aggettivo o il nome che fungono da predicativo sono introdotti da per o da, come, in conto di, in funzione di : Ugo entrò per primo,Hai agito da stupidoHo agito come uno stupidoFu ascoltato in funzione di testimone

L'attributo è un aggettivo che accompagna un nome: Il mio compagno ha risolto quelproblema difficilissimo in pochiminuti.Come si vede, gli attributi possono espandere sia il soggetto sia un complemento, e anche un'apposizione o un nome del predicato: Andrea, il mio compagno, è un vero genio in matematica.Può essere attributo anche un participio presente o passato usato come aggettivo: Ho letto un romanzo appassionante.Aspettava davanti a una porta aperta

L'apposizione è un nome, di solito sono senza preposizione, che accompagna un altro nome per precisare chi o che cosa è. Può espandere il soggetto, il nome del predicato o un complemento. L'apposizione può trovarsi primadell'altro nome (in genere un nome proprio: il signor Rossi) o dopo, tra due virgole: Andrea, il mio compagnodi banco, è bravo in matematica; in questo caso è spesso composta, con l'aggiunta di attributi e complementi, e talvolta è introdotta da preposizioni (come, da, quale, in qualità di ): Presiede il professor Bianchi, in qualità di delegato del preside.

Il complemento oggetto ha la funzione di completare il predicato precisando l’oggetto dell’azione espressa dal verbo senza l’aiuto della preposizione: Marco legge il giornale. È il completamento essenziale e per lo più obbligatorio dei verbi transitivi. I verbi intransitivi , invece, non hanno mai un complemento oggetto

Compl. ogg. PartitivoÈ introdotto dall’articolo partitivoDei , dello, della,dei, degli, delleES: ho invitato degli amici ( alcuni amici).

Risponde alla domanda : chi ? Che cosa?

Predicativo dell’oggettoIl compl. pred. dell’ oggetto è introdotto dai verbi Appellativi,elettivi, estimativi, effettivi.Può essere introdotto dall’avverbio come o da preposizioni e locuzioni preposizionali come: per, da, a, in, in qualità di ecc.

Progetto realizzato dalla prof. Enza Grasso

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