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Identità Fermo e fermano: i territori, le mete, vecchi e nuovi turismi concetta capacchione 23 ottobre 2008

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Identità Fermo e fermano: i territori, le mete, vecchi e

nuovi turismi

concetta capacchione23 ottobre 2008

Page 2: l’analisi in progetto

Gli strumenti per

tradurre l’analisi in progetto

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Gli strumenti dell’agire/del fare

• L’analisi (dell’identità, dell’immagine, delle relazioni, delle posizioni, delle eccellenze, dei modelli per conoscersi e conoscere)

• Il progetto (per dare consistenza alle idee e al sogno e passare all’azione, al fare)

• La narrazione (del progetto, della marca, dell’identità, dell’immagine per far incuriosire e coinvolgere i diversi interlocutori)

• La comunicazione (per mettere in comune il progetto e il sogno)

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Il progetto

parte dal sogno

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Il progetto

• Avere un sogno• Declinare il sogno• Cercare e conoscere le realtà esistenti più vicine al

proprio sogno• Percorrere il cammino per trasformare il sogno in

progetto: – le finalità– gli obiettivi,– Il target – le strategie, – le azioni a breve, medio e lungo periodo, – il monitoraggio– la valutazione

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Perché un progetto

Ogni progetto parte dalle informazioni, dalle riflessioni, dalle conoscenze emerse dal processo di analisi dell’ identità, dell’immagine, dei contesti, delle relazioni, dei sistemi del caso su cui si sta lavorando.

Il progetto consente di organizzare e gestire in modo sistematico ogni tipo di attività (organizzativa, professionale,…) in modo che• sia orientata al raggiungimento degli obiettivi, • siano ridotti i fattori di rischio, • siano incrementate al massimo l’efficacia e l’efficienza • siano facilitati il lavoro di gruppo e le deleghe

Per ottenere questi risultati è indispensabile procedere per fasi.tenendo sempre presenti alcuni principi metodologici.

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Principi metodologici

Devono essere tenuti sempre presenti durante tutte le fasi del

processo di progettazione

• Equilibrio: i passaggi della progettazione sono legati: ogni fase influenza l’altra e

quindi sono necessari continui aggiustamenti che rendano il progetto un sistema realizzabile e che sappia coniugare obiettivi, strumenti, …

• Circolarità: nel senso che i risultati ottenuti devono coincidere con quelli attesi, quindi la realizzazione del progetto deve dare un senso alle motivazioni per cui è nato

• Efficacia: quando raggiunge gli obiettivi previsti indipendentemente dalla quantità di risorse impiegate

• Efficienza: quando il raggiungimento degli obiettivi è legato alla miglior combinazione e al miglior utilizzo di risorse, in termini di mezzi/fini e costi/benefici

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Le fasi del progetto

1. Finalità2. Obiettivi 3. Pubblici4. Strategia5. Azioni6. Monitoraggio7. Valutazione

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1. Finalità

• Sono le motivazioni che spingono una persona, una organizzazione a intraprendere un’attività e le finalità che si vogliono raggiungere

• Sono le dichiarazioni di intenti del progetto, • Le finalità sono in relazione a

– la missione è il suo scopo ultimo, la giustificazione stessa della sua esistenza, e al tempo stesso ciò che la contraddistingue da tutte le altre. Secondo alcuni un buon mission statement dovrebbe rispondere alle tre domande fondamentali: Chi siamo? Cosa vogliamo fare? Perché lo facciamo? (core business, vantaggio competitivo, posizionamento, valori, obiettivi, politiche aziendali)

• la visione indica la proiezione di uno scenario futuro che rispecchia gli ideali, i valori e le aspirazioni di chi fissa gli obiettivi e incentiva all’azione. Il "manifesto" della visione dovrebbe essere tale da spronare i membri dell’organizzazione (o il singolo nel caso di vision personale) e renderli orgogliosi di farne parte.

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2. Obiettivi

• Rappresentano la traduzione empirica delle finalità in relazione agli elementi emersi dall’analisi.

• Si basano su una conoscenza dettagliata del caso affrontato• Devono essere

– calibrati alle esigenze reali

– appropriati

– idonei

– proporzionati al problema

– proporzionati alle risorse

• perché è fondamentale la coincidenza tra i risultati previsti e quelli raggiunti

• quindi non vanno né sovradimensionati né sottodimensionati

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3. Pubblici

• Sono i soggetti ai quali si rivolge il progetto, che non possono essere la totalità degli individui per non rischiare un progetto faraonico e irrealizzabile.

• Quindi è fondamentale:– identificare le caratteristiche generali e specifiche dei target di

riferimento– osservarne e leggerne comportamenti, mode, trend– analizzarne gli interessi (culturali, sportivi,…) pertinenti al

progetto

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4. Strategia

• Una strategia è la descrizione di un piano d'azione di lungo termine usato per impostare e successivamente coordinare le azioni che permettano di raggiungere obiettivi di lungo periodo e l’esplicitazione del vantaggio competitivo.

• La strategia si applica a tutti i campi in cui per raggiungere l'obiettivo sono necessarie una serie di fasi logiche, di operazioni separate, la cui scelta non è unica e/o il cui esito è incerto.

• Le fasi per la costruzione di una strategia– la raccolta di dati e informazioni– la definizione di uno scenario circa la probabile evoluzione di

tale ambiente nel futuro– gli elementi che forniscono all’impresa un vantaggio competitivo

e le prospettive esistenti per sfruttare al meglio il vantaggio– da determinazione degli obiettivi

• La strategia quindi è strettamente correlata a tutte le altre fasi

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5. Azioni

• Sono la traduzione concreta e dettagliata delle strategie• Sono l’articolazione concreta dell’intero progetto.• È necessario che il numero delle azioni sia congruo e realistico

sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo (budget, tempi, attori, partnership, produzione, distribuzione, servizio, pubblicazioni, manifestazioni, location, …)

• Le azioni devono essere definite sia nella loro scansione temporale (calendario e timesheet) che nella loro operatività (brief) per permettere ad ognuno dei soggetti coinvolti nelle azioni di organizzare il proprio lavoro e la propria attività nel rispetto dell’altro.

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6. Monitoraggio

Il monitoraggio è fondamentale durante le fasi di implementazione del progetto perché:

- evidenzia la corretta realizzazione, - evidenzia gli scarti tra le previsioni e la realizzazione (emergenze ..)- permette di apportare correzioni e variazioni (maggiori/minori risorse

finanziarie, umane, tempi, relazioni con i partner …)

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7. Valutazione

La valutazione è fondamentale prima, durante e dopo la realizzazione

del progetto • Prima per vagliare requisiti interni di:

– coerenza interna

– equilibrio

– circolarità

– opportunità

– efficacia

– efficienza

• Durante tutte le fasi del progetto per verificarne lo svolgimento• La finale per follow up di tutto il processo (analisi delle fasi,

successi, errori, difficoltà, timing) e per riavviare un nuovo processo nella logica di circolarità della progettazione.

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La narrazione

come storia dell’idea, del progetto, dell’identità da creare

e raccontare

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La narrazione

1. Scegliere un punto di vista da cui avviare la narrazione, tra storia, personaggi, emozioni, suggestioni …

2. Definire la pertinenza tra il messaggio proposto e la realtà narrata focalizzando l’attenzione sui diversi contesti e sulle diverse percezioni della realtà

3. Scelta delle parole e accordarsi sui significati delle parole

4. Avviare il racconto definendone i diversi aspetti (grafica, colori, immagini …)

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La comunicazione

e la relazione

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La comunicazione

La parola comunicazione deriva da communis, comune,

che significa mettere qualcosa in comune, entrare in

relazione con qualcuno, condividere qualcosa con

qualcuno.

Comunicazione quindi implica un dialogo, una

relazione.

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Una buona comunicazione

Deve essere• efficace: fare in modo che il messaggio arrivi al destinatario forte e

chiaro• coerente

– chi sono– cosa voglio comunicare– perché sto comunicando– come voglio comunicare

• pertinente: tutti gli attori e le azioni della comunicazione possono e sanno collocarsi nel proprio contesto e sistema in cui sono inseriti.

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Tra comunicazione e dialogo

nel territorio

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Il dialogo sul territorio per un progetto comune

Dialogare• per un confronto tra due o più persone o gruppi di persone, nel

quale esprimere opinioni e discutere idee anche contrapposte• per farsi e fare domande (dialogo socratico e metodo maieutico)• con un atteggiamento che non deve essere quello di superare l’altro

e vincere la partita, ma di comprendere le ragioni per cui l’altro sostiene la sua tesi

Comunicareè un’impresa assolutamente difficile e può rendere il dialogo solo una forma di buona educazione, dove ciascuno resta dalla sua parte e non costruisce alcun progetto.

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Il dialogo nel territorio

I tavoli di progetto

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Gruppi di lavoroe tavoli di progetto

• Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di persone• Le persone interagiscono tra loro

– nella consapevolezza di condividere gli stessi obiettivi e gli stessi compiti– legate da un senso di appartenenza– con valori, norme, ruoli dichiarati, accettati e condivisi– impegnate a raggiungere un obiettivo scelto e assegnato– impegnate nello svolgimento di un compito– motivate da interessi professionali, culturali, sportivi, aziendali

• sotto la guida di un leader • basandosi sulla circolarità della comunicazione • preservando un buon clima di lavoro• mirando parallelamente sia allo sviluppo dei singoli componenti che

del gruppo stesso

.

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Un sogno comune per Fermo e il Fermano?

Un progetto comune per Fermo e il Fermano